Una notte indimenticabile

di Sophys
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Halloween in Marina ***
Capitolo 2: *** I Costumi ***
Capitolo 3: *** La Distribuzione dei Costumi ***
Capitolo 4: *** L'ora della Festa e il Costume di Moria ***
Capitolo 5: *** Quando l'Amore sembrava Impossibile ***
Capitolo 6: *** Fine della Festa ***
Capitolo 7: *** Il litigio tra Doflamingo e Crocodile ***
Capitolo 8: *** Due Shichibukai scatenati ***
Capitolo 9: *** Troppe Gelosie…Una Notte Magica ***
Capitolo 10: *** Ti amo…e per questo staremo sempre insieme ***
Capitolo 11: *** Dove dormirà Jinbei?… ***
Capitolo 12: *** Il Segreto di Hancock… ***
Capitolo 13: *** Una Persona inaspettata ***
Capitolo 14: *** La Dichiarazione ***
Capitolo 15: *** Un bel casino ***
Capitolo 16: *** Eravamo in due…ma presto saremo in tre ***
Capitolo 17: *** La reazione di Crocodile ***
Capitolo 18: *** Un Coccodrillo assillante!/1° parte ***
Capitolo 19: *** Un Coccodrillo assillante!/2° parte ***
Capitolo 20: *** A Casa di Crocodile ***
Capitolo 21: *** Starnuti e tosse…Un S. Valentino Speciale ***
Capitolo 22: *** Sarò un buon padre? ***



Capitolo 1
*** Halloween in Marina ***


Halloween in Marina 1° (capitolo) 
 
31 Ottobre, era mattina a Marijoa, e Sengoku decise di convocare la Flotta dei sette per un paio di riunioni molto importanti. Con la scusa che i Flottari erano lì, il Grand'Ammiraglio, pensò anche di farli sbrigare delle carte molto urgenti, ma ovviamente, dopo le riunioni. Certo…la cosa non entusiasmava nessun membro.
 
Dopo che i Flottari ebbero finito con le riunioni, li mandarono in una stanza, per farli compilare delle carte, anche se stravolti dalla dura mattinata, e dalle riunioni pesanti, erano pronti anche a questo.
 
Erano nella stanza 415, stavano ancora finendo di compilare e di ricontrollare, le carte date da Sengoku. C'era silenzio nella stanza, nessuno, stranamente, parlava, stavano seduti e concentrati solo su quelle carte, fino quando, il silenzio fu interrotto dalle voci di Hancock e Doflamingo. L'Imperatrice stava sgridando il suo compagno, perché gli aveva preso il suo lavoro… 
 
-Doflamingo restituisci melo! Chi ti ha concesso il permesso di toccare le mie robe?!- disse  arrabbiata Hancock
-E su dai non te lo mangio…e solo che mi piace il modo in cui tieni bene le cose- disse lui divertito 
-Che cosa c'è di così divertente?-
-Divertente? Il modo in cui tenti di riprenderti i fogli…ti basta come risposta?- poi gentilmente, gli restituì le carte,
-Bravo…- l’Imperatrice rimise il suo lavoro dove stava prima, poi si voltò verso di lui.
Doflamingo le sorrise, e poi veloce, le prese la matita, che stava appoggiata sul tavolo… 
-Ma allora questo è un vizio!- lo sgridò all’improvviso 
-…- le rispose solo con un sorriso. 
-Ti diverti tanto a prendermi le cose?- domandò nervosa
-…Si molto- le restituì anche la matita, ma senza pensarci due volte, le prese anche la gomma.
Hancock ormai stanca dei suoi continui “dispetti”, s’innervosì e gli disse, seria… 
-Ok, questa è la goccia che fa traboccare il vaso, mi sono stancata! Ti consiglio di restituirmela subito!-.
Lui invece con il suo solito sorriso stampato sulla faccia, le disse…
-No, se la rivuoi…devi prendermi!-.
Hancock incominciò a inseguire Doflamingo per tutta la stanza, intenta a riprendersi ciò che era suo, ma con insuccesso.
L’Imperatrice ormai stufa di rincorrerlo, si fermò e disse affannata… 
-Ma guarda te, cosa mi tocca fare-.
Doflamingo quando si accorse che Hancock non l’ho inseguiva più, si fermò di colpo e le disse… 
-Tieni, non mi va di vederti correre, un'Imperatrice non fa queste cose- disse con voce calma
-Bene hai capito, finalmente- gli rispose nervosa. 
 
Hancock si avvicinò alla sedia su cui era seduta prima, dopo si voltò verso di lui.
Doflamingo continuava a guardarla incantato, rimase in piedi a fissarla. La Principessa sentendosi fissare gli chiese…
-Vuoi rimanere lì in piedi tutto il giorno continuando a fissarmi?- prese i suoi fogli e li rilesse, per controllare che non ci fossero errori, intanto l’altro le rispose
-Sei l'unica cosa bella che ci sia in questa stanza…- disse con voce suadente
Hancock era presa a rileggere il suo lavoro, allora non l’ho ascoltò.  
-Cosa hai detto?- gli domandò, 
-Niente!- rispose lui.
 
Si sedettero e continuarono il loro lavoro, anche se… Doflamingo non smetteva di attaccar briga con lei. Certi membri invece, avevano già finito di ricontrollare il loro lavoro, ad eccezione di Moria, e Crocodile; Moria non né voleva sapere di prendere in mano il suo lavoro, perché a suo dire, sarebbe stata fatica sprecata, anche se, senza farsi vedere, dava qualche occhiata al suo lavoro, rimasto incompleto.
Crocodile invece, stava finendo di rileggerlo, ma la sua concentrazione era spesso interrotta dalle conversazioni animate di Hancock e Doflamingo. Poi miracolosamente riuscì a finire…
Crocodile guardando i due, dal suo posto, si disse… 
-‘Incomincio ad averne abbastanza di queste continue scene, a mio parere, vivaci! E certamente, gli atteggiamenti di Doflamingo sono cambiati, ormai da un paio di mesi’- pensò Crocodile, subito dopo si alzò dalla sedia diretto da Mihawk.
Occhi di Falco era seduto al suo posto come sempre, e stava leggendo, ma la sua lettura fu interrotta da Crocodile che gli disse.
-Non sei impegnato vero?-
-Che cosa vuoi?- gli rispose con tono paziente…
-Non so' se t’interessa, ma io ho notato qualcosa di strano in Doflamingo-
-A me sembra il solito di sempre-
-Come fai a non aver notato che i suoi atteggiamenti sono cambiati!?- gli rispose sbalordito 
-Ah…ti stavi riferendo a quello- abbassò lo sguardo e chiuse il libro.
-Si, ha dei comportamenti diversi, sogna ad occhi aperti, è perfino diventato altruista! Qui c'è qualcosa che non va-, Mihawk posò il libro sul tavolo e gli rispose.
-Sai Crocodile, c'è un momento che arriva all'improvviso per ognuno di noi-
-Per essere sinceri non ti riesco a seguire-
-Doflamingo è incappato in quello che fa tribolare noi uomini-
-Hm, e che cos'è che ci fa tribolare?- Mihawk lo guardò stupefatto, e gli chiese paziente
-Che cosa può essere secondo te?- 
In quel momento s’intromisero Jinbei e Moria, che dissero.
-Il mare? O le ambizioni…- disse Jinbei
-La dinastia tra il bene e il male?- disse invece Moria, ricevendo delle strane occhiate dai suoi compagni, ma poi Crocodile disse incerto,
-Una donna?...-
-Si esatto-
-No no no, aspetta, mi vuoi dire che lui…- Mihawk non lo fece finire, perché gli parlò sopra, facendolo osservare, che quello che stava succedendo era vero…
-Osserva bene come si comporta, continua a guardarla, accennando sempre un sorrisetto compiaciuto, diverso da quelli che fa abitualmente, e poi, ogni volta che lei si volta e lo guarda, lui invece distoglie lo sguardo, quasi se fosse imbarazzato, non lo noti?-
-Adesso che mi ci fai pensare…ma no, è assurdo!-
-Non si sta nemmeno accorgendosi che stiamo parlando di lui, ha solo un pensiero fisso in mente… lei, e adesso fai attenzione il modo in cui è seduto, è ordinato non accentua la sua bizzarria comportamentale, anche se a volte lo fa solo quando vuole l'attenzione di Hancock, e adesso guarda cosa sta facendo-
-Io non noto niente- disse lui con uno sguardo confuso… 
-E' indeciso se andare da lei, per attaccar briga, sicuramente-
-Perché lo fa?- domandò Crocodile spinto dalla curiosità
-Beh, molte volte i ragazzi quando provano qualcosa per una ragazza, è non hanno il coraggio di ammetterlo o perché sono anche timidi, cercano di farsi notare in questo modo…-
-Tu dovresti provare a fare lo psicologo o una roba del genere!-
-Ci ho provato, ma essendo un membro della Flotta dei sette, tutti mi temevano, allora ho lasciato stare-.
Crocodile incominciò a pensare, ma il suo pensiero fu subito interrotto dalla voce di Hancock, si era messa a urlare…
 
-Basta! Restituiscimi il righello!- urlò tanto che era ormai sul punto di una crisi di nervi.
-Ma a che cosa ti serve?- disse lui con tono ironico. 
 Hancock furiosa, afferrò l'altra parte del righello, e incominciarono a tirare, facendo sembrare a occhi di tutti, che stessero giocando al tiro la fune…
-…Molla l'osso!- urlò isterica
-No-. 
Doflamingo la attirò a sé, fino a trovarsela di fronte alla sua faccia.
Rimase incantato a guardare gli occhi azzurri, come il mare, di lei, poi arrossì di botto e mollò la presa.
Doflamingo, ancora con la faccia arrossata, le disse frettolosamente.
-Tieni, e scusa se ti ho disturbato- in fine distolse lo sguardo.
Hancock, invece, confusa della reazione di Doflamingo gli domandò, curiosa.
-Per quale motivo hai mollato in quel modo?-
Lui cambiò discorso…
-Volevi che continuassi a tirare?- le domandò con un sorrisetto. 
Le guance dell’Imperatrice divennero rosse, ma lievemente.
Poi riprese subito il suo solito contegno, e gli rispose, distogliendo lo sguardo…
-Ma che cosa dici?! Io non intendevo questo!-
-Allora cosa intendevi?- le domandò sorridendo
-Ti sei allontanato all’improvviso come se io potevo trasmetterti qualche malattia!-
-Esagerata…l’ho fatto perché non volevo essere…-
-Non t’inventare una scusa perché io non ci casco!-.
La discussione andò per le lunghe, allora Crocodile né approfittò per dire un’ultima cosa a Occhi di Falco…
-Scusami, so’ che questa cosa è chiara come il sole, ma io Doflamingo non c’è lo vedo proprio abbracciato con Hancock! Mi rifiuto di crederci!-
-Perché? Anche tu provi qual cosa per l’Imperatrice?- domando Mihawk con tono curioso. 
Crocodile lo guardò storto…
-Ma che cosa ti salta in mente!?- gli disse all’improvviso seccato.
 Occhi di Falco lo guardò un attimo sbalordito e gli disse…
-Dal tono della tua voce mi sembrava di si-
-Ma che dici…mi sono solo sbalordito, per questa cosa-.
Mihawk riprese in mano il libro, lo riaprì, e si mise a leggere, poi disse…
-Si si…- disse lui sotto voce ironico
-Guarda che ti ho sentito!- disse irato Crocodile 
-Ti da così fastidio?-
-Si…molto, e voi due smettetela!- sgridò Doflamingo e Hancock, perché la loro conversazione si era animata troppo, e poco dopo bussarono alla porta.
-Avanti- entrò Sengoku che disse, con tono leggermente irritato
-Hey perché state urlando?-.
Nessuno seppe rispondergli, allora il Grand’Ammiraglio andò avanti…
-Ehm, scusate per l’intrusione ma le vostre voci, si sentivano fino al mio ufficio, quindi mi sono detto che dovevate aver finito-.
Mihawk raccolse le carte di tutti, e le diede a Sengoku.
-Infatti…-.
Il Grand’Ammiraglio prese le carte, e si avviò verso la porta, ma prima di andarsene disse un’ultima cosa…
-Ah sì! Mi ero quasi dimenticato- Sengoku ritornò da loro e continuò il discorso
-Vuoi certamente sapete che oggi è Halloween…- stava per proseguire, ma Doflamingo non lo fece finire perché gli parlò sopra
-Si è un vero peccato sprecare la notte di Halloween stando al lavoro…-
-Fammi finire, stavo dicendo che, a mio parere, mi sembra una bella festa, allora ho pensato di farlo festeggiare a tutti-.
In quell’istante s’intromise Crocodile, che disse seccato
-Vorreste dire quella stupida festa in cui ci si traveste?-
-Beh…si- gli rispose il Grand’Ammiraglio
-No grazie mi dissocio- 
-E no, mi dispiace ma io voglio che tutti partecipino a questa mia idea- disse Sengoku sorridendo
-E adesso che ricordo, devo ancora distribuirvi i vostri costumi…-
-Cosa!?- disse Crocodile con tono agitato.
-Devo averli lasciati nel mio ufficio, vado a prenderli-.
Sengoku aprì la porta e si avviò…
-Presto barrichiamo la porta- disse Crocodile all’improvviso
-Ma perché odi tanto Halloween?- domandò Doflamingo, e l’altro non perse tempo a rispondergli…
-Perché Halloween è la festa più idiota che io abbia mai visto, e poi non mi va di farmi vedere vestito da vampiro o da lupo mannaro, e chi più ne ha più ne metta, e un’altra cosa…sta mattina ho ricevuto un s.m.s che diceva, ‘Se non leggerai il messaggio morirai tra dieci secondi’, io non l’ho letto è sono ancora vivo-
-Per me Halloween resta la festa più bella, dopo Natale…- disse Doflamingo, poi s’intromise Jinbei che disse…
-Beh dai, guarda il lato positivo, almeno non sarai l’unico a indossare un costume, e poi io non l’ho mai festeggiato Halloween, sarà divertente non vedo l’ora!- disse Jinbei contento.
 
NOTE: andrò avanti solo se vi piacerà la storia…
Kisses bye Sophys. ☺     

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Capitolo 2
*** I Costumi ***


  I Costumi 2° (capitolo)
 
Il Grand'Ammiraglio arrivò finalmente al suo ufficio, ci mise un po', perché il suo ufficio si trovava al sesto piano…
-Finalmente sono arrivato- disse Sengoku affannato.
Riprese fiato, poi entrò e si mise a cercare i pacchetti, con dentro i costumi, che doveva dare ai Flottari per la festa di Halloween.
-Ma dove gli avrò messi?- si domandò il Grand’Ammiraglio mentre cercava con lo sguardo, in fine si ricordò, di averli lasciati no nel suo ufficio, ben sì in un’altra stanza, in cui usa per ricevere le riunioni.
Il Grand’Ammiraglio non perse tempo, uscì dal suo ufficio, e si avviò…
 
Nella stanza 415
I Flottari stavano aspettando Sengoku che ritornasse per dare a loro i costumi. C’era silenzio, fino a quando fu interrotto dalla voce di Doflamingo, che chiese a Jinbei…
-Ma davvero non hai mai festeggiato Halloween, in tutta la tua vita?- il suo compagno gli rispose subito
-No mai, e per questo che non vedo l’ora di sapere che cosa indosserò…e poi sono curioso di sapere che cosa si farà- disse Jinbei con tono allegro, ma la sua allegria fu violentemente interrotta da Crocodile, che gli disse seccato…
-Halloween non è niente di speciale, è solo una stupida festa in cui i bambini vanno di casa in casa a dire “Dolcetto o Scherzetto?”, se li dai il dolcetto sei salvo, ma se non le lo dai, ti fanno di quelli scherzi stupidi, che ti verrebbe da sparare bestemmie in turco!- fu, per fortuna, interrotto da Doflamingo che gli disse…
-Hey calmino Croco, sennò Babbo Natale quest’anno non viene- disse con tono ironico.
-Io sono calmo! E poi che centra il Natale adesso?-
-Era solo per fare una battuta! L’umorismo a quest’uomo manca proprio-…
Crocodile non gli diede ascolto, e senne andò via, Moria vedendo il suo compagno che si avviava alla porta gli chiese…
-Dove vai?- disse Moria con tono curioso, Crocodile non perse tempo a rispondergli
-Me ne vado, prima che Sengoku mi appioppa un costume, e poi ho urgenza di andare al bagno- disse lui con voce, stranamente rilassata.
Moria, leggermente confuso, chiese
-Ma mi volete spiegare perché ha detto che, “Sengoku viene a darci dei costumi”?-.
Tutti lo guardarono sbalordito, e Mihawk gli domandò…
-Ma dov’eri con la testa quando il Grand’Ammiraglio, ci ha detto che sta sera faceva una festa?-.
Moria si alzò di scatto e domandò ancora più confuso…
-Una festa?! Quale festa? E per quale motivo? E perché..- Doflamingo lo fece tacere e gli rispose
-Hey buono amico, non sparare domande così a ruota libera, altrimenti non sapremo risponderti…oggi è Halloween, Sengoku farà una festa in cui noi ci vestiremo, forse mi sono espresso un po’ male, ma almeno spero di aver risposto alle tue domande-
-Oooh!! Adesso ho capito, ma di che cosa ci travestiremo?-.
Doflamingo lo guardò poi gli rispose…
-Non so, in effetti, io sarei curioso di sapere che cosa mi metterò…non credo che a te serve un costume, sei orribile già così-
-Hey! Grazie, ora se non ti dispiace vado a prendere una boccata d’aria, vieni anche tu Jinbei?- il suo compagno gli diede subito la risposta…
-Si-.
Finito di parlare si avviarono fuori. In tanto nella stanza rimanevano; Mihawk, Doflamingo e Hancock…
-Allora, che cosa fai di bello nel tempo libero Occhi di Falco?- domandò Doflamingo. 
Mihawk indeciso se risponderli o no, rimase per qualche secondo a guardarlo, poi gli rispose.
-Ehm…leggo-
-A si? E che altro?-
-Beh, nient’altro-
-Ma non puoi startene tutto il giorno a leggere! Ci deve essere qualcos’altro che fai nel tempo libero-.
Mihawk si mise a pensare e poi disse…
-Beh, mi alleno, ti basta?-
-Si, è più che sufficiente, ma non esci mai?-
-Perché tu esci?-
-Certo che si- disse lui con tono sicuro
-Io invece preferisco starmene solo e tranquillo…- rispose l’altro
-O ma che tristezza, ecco perché non hai una don..- Mihawk non lo fece finire perché gli parlò sopra al’improvviso
-Non credete che sta sera ci sia una bella atmosfera, adatta per una festa di Halloween?-
-Si, davvero bella…- disse Hancock, mentre guardava fuori dalla finestra, poi continuò
-Adesso se non vi dispiace, dovrei andare al bagno…- detto questo l’Imperatrice si avvicinò alla porta e si avviò.
 
Adesso nella stanza c’era soltanto Mihawk e Doflamingo.
C’era un silenzio imbarazzante nella stanza, e Occhi di Falco ne approfitto per parlare di una cosa importante…
-Allora, a quanto vedo ti piace molto Hancock non è vero?- Doflamingo lo guardò sbalordito e gli disse
-Non so quello che stai dicendo-
-Su via non fare il finto tonto con me, è da un po’ di tempo che noto questa cosa-
-Quale cosa?- domandò leggermente preoccupato, ma nel frattempo fu chiamato da Hancock con tono implorante.
-Ma questa è Hancock... che cosa gli sarà successo?- si precipitò fuori ma non la vide, allora la chiamò
-Hancock! Hancock dove sei?!- disse Doflamingo, ricevette subito risposta dalla sua compagna
-Sono qui dentro!- la sua voce proveniva dal bagno affianco.
Allora Doflamingo si avvicinò alla porta dei servizi e incominciò a bussare, e nello stesso tempo la chiamò…
-Hancock, Hancock..-
-Vieni dentro!- il biondo si guardò in torno. Quando si assicurò che non ci fosse nessuno, entrò. Appena entrato, vide la Principessa per terra tutta bagnata, forse era per via del rubinetto, del lavandino, che si era rotto e perdeva acqua.
-Hancock stai bene?- disse Doflamingo con tono preoccupato mentre aiutava l’Imperatrice a rialzarsi
-Si non ti preoccupare, sto bene, ad eccezione del braccio che mi fa un po’ male, ma non credo che sia niente-
-Ma come hai fatto a cadere?- domandò il suo compagno. L’Imperatrice lo guardò storto e gli indicò il pavimento, che era tutto bagnato..
-Ah sì, scusa…adesso che farai con il vestito?-
-Non ti preoccupare, ho il ricambio…vieni- gli fece segno di seguirlo dentro a uno dei tre wc che c’erano. Dopo che furono entrati chiusero la porta…
-Ehm perché mi hai fatto entrare con te?- chiese Doflamingo un po’ imbarazzato
-Non ti eccitare…ti ho chiesto di entrare con me perché mi serve aiuto nel cambiarmi- rispose lei, ricevendo subito una risposta dal suo compagno, che disse con tono sorpreso
-Cosa!?- poi arrossì di botto, e andò avanti…
-Stai scherzando vero?-
-No non sto scherzando mi serve aiuto, perché non voglio sforzare il braccio-
-Beh mi sembra logico-
-Adesso levati gli occhiali, e chiudi gli occhi-
-Cosa? Ah si! Mi sembra giusto, io sono un uomo e tu sei una donna, abbiamo il corpo con delle caratteristiche diverse ed è giusto che io chiuda gli occhi- mentre parlava si tolse gli occhiali e chiuse gli occhi. Hancock invece si tolse la camicetta rossa facendola cadere per terra, poi tirò fuori un altro vestito, e disse al suo compagno…
-Doflamingo, aiutami- il biondo avendo gli occhi chiusi, fece un po’ fatica a capire dov’era il braccio, ma ci riuscì lo stesso. Le prese il braccio sinistro e la aiutò.
-Doflamingo adesso devi prendere il braccio destro, attento è quello che mi fa male…-
-Si non ti preoccupare-.
Il biondo cercò il braccio destro, ma al suo posto toccò un’altra cosa…
-Ehm..il braccio si è spostato?- chiese Hancock con tono ironico ma allo stesso tempo un po’ irato. Doflamingo all’inizio era leggermente confuso, ma poi capì subito, e disse imbarazzatissimo
-A mia impressione non sembra un braccio…-
-Bene, allora è meglio che la togli!-
-Si scusa…- disse ancora più imbarazzato di prima e indietreggiò, e le disse
-Non credo che delle semplici scuse bastino, vero?- subito dopo ricevette un bel pugno in testa, e disse lamentandosi
-Ma non è stata colpa mia! Ricordati che avevo gli occhi chiusi!-
-Si hai ragione…ma comunque il pugno ci stava bene-.
 
Dopo essersi messa a posto l’Imperatrice uscì dal bagno e si dirette nella stanza in cui era prima, intanto Doflamingo ancora un po’ dolorante si disse
-Beh anche se il momento era inopportuno, non mi è dispiaciuto-poi raggiunse la sua compagna.
In tanto Sengoku era riuscito finalmente a trovare i costumi…
-Bene adesso che gli ho trovati devo distribuirli ai Flottari, così potranno partecipare alla festa-.
 
NOTE: La distribuzione dei costumi ve lo metto nel prossimo capitolo, spero che vi sia piaciuto.

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Capitolo 3
*** La Distribuzione dei Costumi ***


 La Distribuzione dei Costumi 3° (capitolo)
 
Il Grand’Ammiraglio, non vedeva l’ora di distribuire i costumi ai Flottari. Era quasi arrivato al quarto piano…
-Ancora un paio di scale e ci sono- disse Sengoku con tono allegro e leggermente affannato.
Scese ancora un po’, e ora era arrivato al quarto piano, doveva solo trovare il numero della stanza…
-quattrocentododici, quattrocentotredici- si stava per avvicinare, ma fu fermato da Momonga, che guarda caso, lo stava cercando.
Gli voleva chiedere una cosa importante che riguardava il suo costume…
-Mi scusi Grand’Ammiraglio, ma le volevo chiedere, al riguardo del costume che mi ha dato- lo interruppe Sengoku
-Sarei di fretta, quindi vada al punto del discorso-
-Ecco il fatto e che mi va troppo largo-
-O per l’amor del cielo, credo di averlo confuso con quello di Aokiji, provi a fare scambio, adesso devo andare…sono in ritardo!- finito di parlare, i due andarono per la loro strada.
 
Nella stanza 415
L’Imperatrice stava per rientrare ma fu fermata da Doflamingo…
-Hancock!- la chiamò il biondo
-Che cosa vuoi? E’ già abbastanza che tu mi abbia..toccata! E’ stato al di poco traumatizzante!- rispose lei
-E su via! Ti ho già detto che non è stata colpa mia, non l’ho fatto volontariamente-.
Hancock lo guardò per un secondo e poi gli rispose…
-Senti Doflamingo non m’interessa se avevi gli occhi chiusi, tu non dovevi TOCCARMI!-, finito di parlare entrò.
Nella stanza erano ritornati; Moria, Jinbei e Crocodile, fu quest’ultimo a parlare
-Sai Jinbei, in questa stanza c’è qual cosa che non va- disse Crocodile
-A si…e che cosa è?-
-No so, forse è Doflamingo-
-Hancock dimmi, come posso farmi perdonare?- disse il biondo all’Imperatrice mentre entravano, Crocodile vedendo la scena, prese in mano il libro di Mihawk e disse
-Controllo gravità- subito dopo fece cadere il libro
-Normale-.
Doflamingo lo guardò e gli domandò
-Scusa Croco ma perché hai gettato il libro di Occhi di Falco per terra?-
-Volevo vedere se anche la gravità è cambiata- il biondo indietreggiò e disse
-Ok…- poi bussarono alla porta…
-Avanti- entrò Sengoku con i pacchetti
-Scusatemi se ci ho messo tanto, ma finalmente sono riuscito a trovarli-.
Il Grand’Ammiraglio si avvicinò a loro e distribuì i pacchetti. Finito di distribuirli si avviò alla porta, ma in quel momento Moria lo fermò e gli domandò…
-Scusi ma come fa a sapere che gli ha dati alla persona giusta? E le misure?-
-Se non hai notato, sopra a ogni pacchetto c’è scritto il vostro nome, e per le misure…ho i miei mezzi- rispose Sengoku poi se ne andò.
 
-Oooh non vedo l’ora di sapere che cosa indosserò, però accidenti il mio pacchetto pesa- disse Doflamingo
-No il mio è leggero- gli rispose Crocodile, poi si voltò verso Moria, che si stava cambiando
-Oh ma insomma Moria, un po’ di contegno!-
-Che c’è? Qui mi posso tranquillamente spogliare! Tanto siamo tutti maschi- subito dopo ricevette da Hancock un’occhiata fulminea…
-Ops… cerca di perdonarmi, mi ero dimenticato- si scusò Moria.
 
Nel frattempo Mihawk, preso dalla curiosità, aprì il suo pacchetto, e con sguardo perplesso vide il suo “costume”…
-E questo il Grand’Ammiraglio lo chiama costume di Halloween!- disse Occhi di Falco leggermente seccato, in quell’istante s’intromise Doflamingo
-Perché? Di che cosa ti travesti?-
-Guarda tu stesso!- Mihawk diede la busta al suo compagno, quando lo vide si mise a ridere…
-Io non ci trovo niente da ridere!- disse irato
-Mi dispiace tanto- gli rispose ironico.
Crocodile, incuriosito, si avvicinò a loro e domandò…
-Insomma mi volete dire di che cosa si traveste!?- Doflamingo non perse tempo a rispondergli
-Mihawk si traveste da Guardia carceraria di Impel Down…troppo buffo!- a quel punto il biondo non c’e la fece a trattenersi e si mise a ridere.
Crocodile sbalordito gli disse
-No…ma davvero?-
-Purtroppo e la triste e crudele verità- rispose Mihawk
-O ma guarda un po’, e che io pensavo di avere un costume ridicolo-
-Perché tu che cosa hai?- chiese lo spadaccino
-Mi travesto da Vampiro- disse con tono imbarazzato, in quel preciso istante, Doflamingo aveva smesso di ridere, ma avendo sentito quello che aveva detto il suo compagno, si mise a ridere ancora di più.
-Io non ci trovo niente da ridere!-
-Oh io si invece! Pensaci…abbiamo la Guardia carceraria e anche il Conte Dracula!- si rimise a ridere
-E su dimmi, tu di che cosa ti travesti?- chiese Crocodile curioso
-Io?-
-No guarda alla sedia vicino a te!- gli rispose ironico, poi andò avanti
-Finiamola e dimmi cosa ti metti, poi riderò di te! E vediamo se ti piace!-
-Ok tranquillo, adesso te lo dico…mi travesto da Diavolo degli inferi, e stai attento se non ti comporti bene ti mando dritto all’Inferno!- gli rispose Doflamingo con tono ironico, Crocodile invece rimase a guardarlo e gli disse…
-C’era bisogno di aggiungere “inferi”?- poi s’intromise Hancock che disse
-Oh ma guarda che coincidenza! Io mi travesto da Angelo- disse, in fine imbarazzata.
-No è impossibile tu sei già un Angelo…- disse Doflamigo sotto voce
-Cosa hai detto?-
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Finito di parlare Hancock si avviò alla porta…
-Se vi domandate dove mi sto dirigendo, vado in bagno a cambiarmi-
-Ah, Hancock!- la chiamò Doflamingo
-Che cosa c’è?-
-Per caso ti serve aiuto nel cambiarti?- disse Doflamingo.
 Hancock gli rispose lanciandogli la sua scarpa, ma il biondo la schivò…
 
-Questo lo prendo per un “No”?- chiese Doflamingo
-Si esatto! Il braccio non mi fa più male quindi posso vestirmi anche da sola! E poi non voglio farmi toccare di nuovo da te!-
-Ah non ti preoccupare…senti, lo sai che le tue mutande rosa sono davvero belle?-
-Oh grazie…aspetta un secondo, come fai a sapere che io indosso le mutande di colore rosa?-
-Ehm, sai anche negli Antichi Greci c’è sempre qualcuno che sbircia…- in fine distolse lo sguardo
-In poche parole mi stai dicendo che non hai resistito all’impulso di sbirciare, ma che centrano gli Antichi Greci?-
-Non so’! Me lo sono inventato a momento-
-…Io vado- detto questo uscì dalla stanza.
 
Passarono qualche minuto e finalmente tutti i Flottari, finirono di vestirsi, al improvviso Doflamingo si mise a ridere…
-O mio Dio ragazzi, siete troppo buffi vestiti in quel modo!-;
Occhi di Falco indossava; una divisa da Guardia carceraria, con il solito cappello e munito di fucile.
In quel momento Mihawk lo guardò male e disse …
-No comment!-.
Crocodile invece indossava; un lungo e nero mantello con il colletto lungo e vestiti scuri.
-Occhi di Falco ha ragione, guarda il tuo invece! E adesso che siamo sull’argomento, non ti sei ancora cambiato! Che c’è? Hai troppa vergogna di travestirti?- disse Crocodile…
-Ehm….no, volevo aspettare Hancock, ma visto che le donne sono le solite ritardatarie mi vesto- gli rispose Doflamingo.
Crocodile si girò verso Jinbei e gli chiese…
-Scusa Jinbei, ma tu che cosa dovresti essere?-
-Un dottore, non si vede?- rispose l’altro facendoli notare il camice bianco e tutta l’attrezzatura medica
-Oh wow! Sengoku ha avuto un’immaginazione- disse Crocodile con un certo disinteresse…
-Ecco ho finito!- disse il biondo attirando l’attenzione di tutti.
Doflamingo indossava, dei pantaloni neri con degli strani stivali Cow Boy. I pantaloni li teneva con una grossa cintura in cui c’era attaccata una frusta lunga e nera, e dietro invece aveva attaccata il classico forcone, portava dei guanti scuri ed era a petto nudo. Dietro la schiena aveva attaccato, in qualche modo, le classiche ali rosse, e certamente non mancava la coda.
-Mi vuoi dire che razza di Diavolo saresti?- domandò Crocodile continuando a fissarlo
-Hey senti non ho deciso mica io di travestirmi così!- ribatté Doflamingo
-E dimmi dove hai messo le corna?-
-Non erano incluse-
-Hm…e mi vuoi dire che cosa centrano le scarpe da Cow Boy?-
-Boh, però guarda che cosa ho! Una vera frusta-
-Si sì, incantevole! Adesso che ricordo…che cosa intendeva Hancock quando ha detto “Non voglio farmi toccare di nuovo da te”?- domandò Crocodile con tono curioso…
-Ehm, ecco senti è una storia un po’ lunga da spiegare- in quel momento rientrò Hancock, che disse allegra
-Come sto?-.
Tutti rimasero a guardarla incantati, ad eccezione di Mihawk.
L’Imperatrice indossava; un lungo vestito bianco, senza spalline, con lo spacco alla gonna, scarpe bianche a tacco alto, contornate di paiette. Il vestito bianco era anch’egli decorato con delle paiette che brillavano su tutto il vestito, poi portava dietro la schiena, le classiche ali bianche e, come sempre, i suoi orecchini d’orati, e del rossetto rosa chiaro sulle labbra.
E come tutti gli angeli si portava a presso la piccola arpa.
 
Mihawk si voltò verso i suoi compagni e disse…
-Doflamingo Crocodile rincomponetevi!- Crocodile ritornò in sé, ad eccezione di Doflamingo, e le disse
-Sei bellissima!-
-Un complimento carino da parte tua- gli rispose lei, invece Doflamingo disse
-E’ un Angelo! - poi lo interruppe Crocodile che disse
-No per offenderti ma…quello non assomiglia a un costu..- ma il suo compagno lo interruppe a sua volta
-Silenzio non importa a nessuno!- disse il biondo e poi andò avanti
-Ciao angioletto…per caso c’è posto per me nel tuo Paradiso?- disse ironicamente avvicinandosi a Hancock che gli rispose subito
-No-
-Oh ma che peccato, ma se vuoi io ho posto per te-
-Ehm no grazie…-
-Lo sai che…- Crocodile non lo fece finire, perché se lo portò da una parte, tirandogli i capelli e gli sussurrò,
-Controlla gli ormoni! Adesso io e Jinbei e Mihawk usciamo perché andiamo chiedere a che ora dobbiamo andare alla festa, mi raccomando ti lasciamo con Moria, e non del tutto solo con lei, e mi raccomando ancora una volta…NON FARE SCHIOCCHEZZE!-
-Ok-.
Finito di parlare uscirono e si avviarono.
 
NOTE: il costume di Moria ve l’ho metto nel prossimo, spero che vi sia piaciuto ^^
 

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Capitolo 4
*** L'ora della Festa e il Costume di Moria ***


L’ora della Festa, e il Costume di Moria 4° (capitolo)
 
Nella stanza erano rimasti, Moria che si doveva ancora finire di cambiarsi, e Doflamingo e l’Imperatrice. C’era silenzio, ma fu interrotto dalla voce di Doflamingo
-Allora Hancock…- disse il biondo avvicinandosi a lei
-Hai anche le frecce per caso?-
-No, non erano incluse, ma se vuoi te le posso fare, è una delle mie specialità, come attacco è ovvio- rispose la Principessa
-Oh ma che peccato…ho chiesto così perché, ho notato che in mano porti un’arpa…-
-E’ carina vero?- i due furono interrotti dal loro compagno
-Ecco ho finito!- disse Moria attirando l’attenzione di Hancock e Doflamingo…
Moria indossava, una giacca con dei pantaloni e scarpe, e cappello nero, e una camicetta bianca. Lo facevano diventare più spaventoso, e lo era già di suo. Al collo, invece, portava un lungo metro.
I suoi compagni rimasero a guardarlo con aria interrogativa, a quel punto Doflamingo chiese…
-Ehm, che cosa dovresti essere?-
-Mi stupisco di te! Se ci sono arrivato io, dovresti esserci arrivato anche tu!-.
Doflamingo e Hancock si guardarono, poi riguardarono il costume del compagno, in fine capirono…
-Oh mamma mia che impressione! Sei un becchino!- disse Hancock con tono spaventato, invece Doflamingo si mise a ridere, poi disse…
-Oh cielo da sbellicarsi dalle risate! Sei perfetto per questa parte…hey Moria ma che cosa stai facendo?- mentre il biondo parlava, Moria gli prendeva le misure…
-Come un normale becchino ti prendo le misure-
-Ma perché lo fai? Non lo sei veramente!- gli disse Hancock
-Era solo per calarmi nel personaggio!-,
Doflamingo lo guardò per un secondo e subito dopo disse…
-Ok…senti io mi sto annoiando, che ne dici di giocare a scacchi? Anche se non mi entusiasma molto- propose Doflamingo
-Beh a me piacerebbe, e solo che non so’ se abbiamo una scacchiera- rispose Moria
-Non ti preoccupare…un giorno Mihawk venne qua con una scacchiera, e per non fare avanti indietro con quella in mano, la lasciò qui- disse Doflamingo cercando la scacchiera, in fine la trovò…
-Eccola!-.
 
In tanto Crocodile, Mihawk e Jinbei stavano ancora cercando il Grand’Ammiraglio.
Erano in giro per i corridoi, e non vedevano l’ora di ritornare indietro…
-Sbrighiamoci non voglio starmene ancora in giro per i corridoi conciato così!- disse Mihawk
-Ti credo…io mi sto vergognando a morte!- gli rispose Crocodile
-Adesso che noto, non avete visto anche voi, che tutte le persone che abbiamo incontrato per i corridoi, indossavano un costume- s’intromise Jinbei
-Si hai ragione- gli rispose Mihawk
-Almeno non siamo gli unici stupidi, Sengoku ha voluto invitare proprio tutti- aggiunse Crocodile.
I tre Flottari andarono avanti e indietro per i corridoi per ore, fino a quando finalmente trovarono il Grand’Ammiraglio…
-Finalmente vi abbiamo trovato!- disse Crocodile con tono affannato
-Ah…e perché mi stavate cercando?- domandò Sengoku
-Vi stavamo cercando perché, non ci ha detto a che ora inizia la festa- gli rispose Mihawk
-Oh scusatemi non so’ dove ho la testa sta sera… allora, la festa inizia alle 21:00, cioè tra meno di un’ora, e la festa si terrà, nella sala grande-.
Detto questo se ne andarono per la loro strada.
 
Nella stanza 415
I due Flottari avevano già iniziato a giocare, ma la partita si era fermata per via di Moria che non si decideva quale mossa fare…
-Moria chi ci pensa per ore cade sempre in errore- disse Doflamingo, allora il suo compagno prese la torre e fece la sua mossa
-E adesso?- disse Moria con tono deciso
-Sei caduto in errore- rispose Doflamingo che con una mossa strategica, gli “mangiò” la torre e fece scacco matto.
Ogni tanto Doflamingo si voltava verso Hancock, e si rigirava di scatto quando lei si voltava verso di lui.
-Mi sta stancando questo gioco- disse Moria
-Si hai ragione…-
I due misero via la scacchiera, e in quel momento Hancock si accorse, che la cintura lampo del suo vestito non si era chiusa bene…
 
-Doflamingo-
-Si?-
-Mi puoi tirare su la cintura? Essendo dietro…- disse Hancock
Doflamingo arrossì e poi le disse
-Ok, ma come te ne sei accorta?-
-Mi sentivo il vestito che mi cadeva…non so’ spiegare con precisione, ti prego me lo fai questo favore?-
-Si!- disse con tono allegro.
Doflamingo si tolse i guanti e incominciò a cercare la lampo, visto che c’erano le ali e i capelli di lei era un po’ difficile.
La trovò, si stava avvicinando alla cintura, ma fu interrotto dalla Principessa, che gli prese la mano, e lo guidò verso la lampo.
-Grazie…adesso vado in bagno devo rimettermi apposto il rossetto- detto questo diede un’ultimo sguardo a Doflamingo, e poi uscì.
 
Il biondo si sedette e rimase con lo sguardo perso nel vuoto, poi incominciò a sospirare, e fregandosene di tutta la realtà che lo circondava, cioè come se tutto il resto non esistesse. Moria visibilmente preoccupato gli domandò
-Doflamingo…cos’hai?-
niente, sospirò e basta
-Hey Doflamingo sveglia!- lo scosse un po’, ma niente come se Moria non esistesse, rimase con lo sguardo incantato, ma poi disse
-Mi ha toccato…-in fine sospirò, Moria con uno sguardo strano, lo fisso e disse…
-Cosa??- in quell’istante entrarono Crocodile, Mihawk e Jinbei
-Allora ragazzi tra meno di un’ora dobbiamo andare nella sala grande e…- disse Crocodile ma s’interruppe vedendo la scena, poi chiese
-Ma che cos’ha Doflamingo?- Moria gli rispose subito
-Ah non so’, ha fatto un favore a Hancock poi Blake Out- Doflamingo sentendo il nome dell’Imperatrice disse, mentre sospirava
-Hancock…mi ha toccato..- Crocodile lo guardò storto e disse al suo compagno…
-Moria, che cos’è successo qui?- il suo compagno gli stava per rispondere ma fu interrotto da Doflamingo che ritornò in sé, e disse
-Oh ciao ragazzi, ma da quando siete arrivati?-
-Quattro o cinque minuti fa…- gli rispose Crocodile leggermente seccato
-Beh lasciando stare, sai con chi sono stato?-
-Hancock- gli rispose subito
-Come hai fatto a indovinare? E poi sai che cosa mi ha fatto?-
-Ti ha toccato-
-Ma c’eri anche tu?- in quell’istante rientrò Hancock e Crocodile non perse tempo a dirle
-Tra poco dobbiamo andare alla sala grande per la festa, e a proposito…- l’Imperatrice non lo fece finire perché gli parlò sopra
-Oh bene allora è meglio avviarci-.
Detto questo uscirono e si avviarono.
 
NOTE: In anzi tutto, ringrazio robinchan07 per aver messo la mia storia nelle ricordate ^^ e per avermi sempre detto quello che pensa delle mie storie ^^.
A Moyoko per averla messa nelle preferite :).
Per ultimo, a FM107 3 RADIOCAOS per averla messa nelle seguite :).
Spero che vi sia piaciuto ^^ ditemi cosa ne pensate :).

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Capitolo 5
*** Quando l'Amore sembrava Impossibile ***


Quando l'Amore sembrava Impossibile 5° (capitolo)

Arrivati alla sala grande i Flottari rimasero impressionati per quante persone aveva invitato il Grand’Ammiraglio, c’erano tutti.
All’improvviso apparve, dietro di loro, la ragazza della CP9, Jinbei vedendo il suo costume le disse….
-E tu che cosa saresti?- Califa lo guardò e gli rispose indicandogli il vestito che indossava
-Sono un’infermiera… dottore- poi se ne andò.
In quell’istante Sengoku chiese di far silenzio perché aveva qualcosa da dire…
-Per prima cosa, ringrazio tutti per essere venuti alla festa, sono contento di vedere così tante persone! Per secondo potete fare tutto quello che volete sta sera ehm tranne che bombardare la base di carta igienica…- disse ironico e tutti in sala risero.
-Ok a parte gli scherzi, vorrei dirvi che fuori dalla sala c’è un giardino, in cui c’è principalmente un labirinto naturale di medie dimensioni, l’ho trasformato in un labirinto del orrore- detto questo il Grand’Ammiraglio fece cenno di guardare fuori dalle portefinestre alla loro destra, poi andò avanti
-Vi spiego meglio, in certi punti del labirinto ho piazzato dei congegni meccanici, ad esempio dei fantocci per farvi spaventare, e ho certamente decorato il labirinto per renderlo più spettrale possibile, ehm e per ultima cosa, se volete, potete decidere il vostro partner per andare nel labirinto. Ho finito spero che vi divertiate e buona notte di Halloween- detto questo Sengoku si precipitò dai membri della Flotta e poi li disse…
-Siete bellissimi! Spero che vi divertiate…non avete avuto problemi a conciarvi così?- domandò il Grand’Ammiraglio…
-Fino a quando avevo i miei vestiti no, ma quando mi sono messo questi e mi sono guardato allo specchio, ho incominciato ad averne- disse Crocodile seccato, poi parlò Moria
-Io non ho problemi-
-Perché non ti sei ancora visto allo specchio-
-Ok…divertitevi, io ora vado- finito di parlare si dileguò.
 
Doflamingo si guardò intorno poi domandò a Mihawk
-Che facciamo Guardia?-
-Non mi chiamare “guardia”- gli rispose Occhi di Falco
-Ok caro!-
-Guardia va bene- subito dopo s’intromise Jinbei che propose
-Sentite che ne dite di andare al labirinto?-
-Si mi sembra carino, pero dobbiamo scegliere un compagno- disse Crocodile e senza farsi notare guardò Hancock
-L’angioletto l’ho prendo io! E’ mio di diritto!- disse all’improvviso Doflamingo prendendo l’Imperatrice per il polso attirandola a sé…
-Ok va bene tu stai con lei, io starò con Moria…vieni- disse Jinbei facendo cenno a Moria di seguirlo.
Tutti ebbero un compagno tranne Crocodile e Mihawk, ma uscirono ugualmente.
 
Nel giardino
Doflamingo, l’Imperatrice, Jinbei e Moria erano già dentro il labirinto, poi si fermarono…
-Bene adesso ci separiamo e vi auguro una notte piena d’incubi!- disse Moria poi se ne andò con il suo compagno.
Ora Doflamingo e Hancock erano soli, c’era un silenzio che imbarazzava tutte e due, e per di più il biondo teneva ancora il polso dell’Imperatrice…
-Ehm scusami Doflamingo mi puoi gentilmente restituire il polso?- chiese la Principessa
-Oh scusa!- disse il biondo.
 
Incominciarono a percorrere il labirinto per qualche minuto, fino a quando si fermarono…
-Hancock tu vai avanti, io ho una cosa urgente da fare- detto questo si dileguò
-Ma aspetta! Ah niente troppo tardi- .
La Principessa riprese il cammino, e mentre percorreva il labirinto si disse…
-Ma guarda un po’ che faccia tosta ha Doflamingo, fa coppia con me e poi se ne va! Lasciandomi sola!- all’improvviso saltò fuori un fantoccio meccanico che emetteva strani versi, il cui obiettivo era di spaventarla…
-Oh! Ho tanta paura! Come se questo coso potesse far mettere fifa!- l’Imperatrice diede un calcio al fantoccio e continuò a camminare.
An un certo punto stanca di stare sola si fermò per guardare le decorazioni che aveva messo il Grand’Ammiraglio, poi disse seccata…
-Basta mi sto annoiando e poi questi ragni non sono neanche veri! Fanno soltanto ridere- in fine, riprese il cammino.
All’improvviso, in un punto del labirinto, saltò fuori Doflamingo
-Ahhh!!-  Hancock si spaventò e contemporaneamente cadde per terra.
Doflamingo vedendo la reazione dell’Imperatrice, si mise a ridere e le disse…
-Dovevi vedere la tua faccia!- Hancock si rialzò furiosa, e gli diede in testa l’arpa che portava in mano, e allo stesso tempo gli disse
-Ma come ti permetti!- poi se ne andò arrabbiata, intanto Doflamingo, ancora dolorante tentò di levarsi l’arpa dal collo, mentre tentava di togliersela raggiunse Hancock, che subito dopo le diede di ritorno lo strumento.
 
 
-Senti, non devi avere paura ci sono qui io a proteggerti- disse Doflamingo mentre camminavano, ma l’Imperatrice ancora arrabbiata per lo scherzo di prima, non lo ascoltò e per ignorarlo, guardò l’arpa, e vendo com’era ridotta si arrabbiò ancora di più e si mise a urlare
-Guarda cosa hai fatto!-.
 Doflamingo confuso di quello che stava dicendo le domandò…
-Che cosa ti ho fatto sta volta?-
-Guarda! Mi hai storto tutte le corde dell’arpa!- gli rispose Hancock indicandoli il piccolo strumento…
-Oooh intendi quello, errore mio-
-Adesso mi ci vorrà ore per rimetterle apposto!- disse Hancock mentre tentava di rimetterle apposto
-Ok va bene dammela te la aggiusto io- disse Doflamingo mentre si toglieva i guanti, e subito dopo afferrò l’arpa
-No è mia! Lascia!- incominciarono a tirare, fino a quando Doflamingo s’inchinò ad arrivare alla sua altezza, diede uno strattone e involontariamente avvicinò Hancock a sé. Le loro facce erano molto vicine, il biondo smise di tirare e rimase a guardare il volto dell’Imperatrice, invece l’Imperatrice continuò a tirare, ma all’improvviso si fermò e lo guardò.
 
Rimasero a guardarsi, Doflamingo preso dalle emozioni incominciò a sudare e arrossì più delle altre volte, e il suo cuore batteva a mille, in quell’istante non capiva più nulla, e niente esisteva attorno a lui, soltanto lei e i suoi bellissimi occhi azzurri, che in quel momento gli apparivano più espressivi.
 
Anche per Hancock fu lo stesso, questa era la prima volta che mostrava i suoi sentimenti, aveva le guance arrossate occhi molto espressivi, e il cuore che le batteva forte, non capiva cosa le stava succedendo, per lei era un’emozione nuova, mai provata prima.
Doflamingo non resistette e le accarezzò la guancia arrossata e bollente di lei, il primo pensiero dell’Imperatrice era quello, di evitare il suo tocco e d’indietreggiare, ma non lo fece, lei rimase lì.
Il biondo si avvicinò lentamente verso di lei, finché le loro labbra non si sfiorarono… e in conclusione divenne un bacio…da prima dolce lento, poi più profondo passionale.
Piano piano prese velocità e divenne quasi vorace con desiderio, Doflamingo fu troppo precipitoso, perché introdusse anche la lingua…Hancock lo spinse togliendoselo di dosso e corse via spaventata.
Doflamingo vedendo la reazione dell’Imperatrice si arrabbiò con se stesso, per essere stato troppo precipitoso…
-Ma perché l’ho fatto!?- si domandò, poi gettò a terra, violentemente, l’arpa di Hancock.
Doflamingo diede uno sguardo allo strumento, poi pensò alla Principessa…
-Ormai devo dirle cosa provo per lei! Basta con tutti questi giri inutili!- si disse convinto, il biondo raccolse l’arpa e andò a cercare Hancock.
 
All’inizio del labirinto c’era una bella fontana, non era tanto illuminata…
Nella penombra c’era Crocodile che stava fumando, in quel momento spuntò Mihawk che gli disse con tono ironico…
-La tenebra sia con te!- .
Crocodile si girò verso di lui, uscì dalla penombra e gli disse
-Non prendermi in giro, sta sera sono di pessimo umore- Mihawk si sedette sul bordo della fontana, e fece segno al suo compagno si seguirlo, così entrambi si sedettero, Occhi di Falco voleva capire perché Crocodile era così di cattivo umore…
-Lo so che non sono affari miei ma, ti vedo abbattuto, sospiri… ti ho fatto qual cosa?-
Crocodile lo guardò per un istante poi rivolse lo sguardo per terra
-No tu non centri niente- gli rispose seccato
-Allora c’è l’hai con Sengoku-
-Si- poi si alzò di scatto come se volesse andarsene, ma si fermò e si girò verso il suo compagno
-No anzi c’e l’ho con Doflamingo-
-Perché? Che ti ha fatto?- Crocodile lo guardò esterrefatto…
-Tu mi chiedi “cosa mi ha fatto”?!- gli rispose urlando, poi continuò
-Lui mi ha tolto la cosa più bella che io abbia mai potuto avere!-
-Non ti seguo…-
-Mi ha preso Hancock-.
Mihawk lo guardò confuso, poi capì
-Ah…allora avevo ragione sul fatto che tu, provi qualcosa per l’Imperatrice-
-Si, Doflamingo mi ha preso Hancock, adesso che faccio? E se quelli si sposano? Poi un giorno mi sposerò anch’io…e metti che divorziano, io sarò fregato! Il mio matrimonio andrà a pezzi lo sento! Mia moglie scoprirà che sono segretamente innamorato di un’altra donna, che dici? Devo dirglielo apertamente, o no?- Mihawk lo guardò con sguardo perplesso, poi capì che Crocodile, per colpa di questa storia, fosse impazzito…
-E i figli? Non ci hai pensato?- gli rispose con tono ironico.
Crocodile confuso disse semplicemente
-Cosa?-
-Crocodile ti esce fumo dalle orecchie, ti serve un meccanico- finito di parlare si alzò e si diresse alla sala, ma prima di andarsene gli disse un’ultima cosa
-Prova a parlargli- e se ne andò
-Grazie del suggerimento! Come se mi servisse!-.
 
Nel labirinto
Doflamingo stava girando per ore dentro il labirinto, ma non riuscì a trovare Hancock, fino a che vide qualcosa brillare in lontananza, incuriosito si avvicinò…
-Ma, questa è la scarpa di Hancock! La avrà persa mentre correva-.
Il biondo si guardò attorno, si stava per arrendere, quando intravide qualcosa dietro la siepe…era l’Imperatrice.
 
Era seduta per terra con lo sguardo rivolto verso il basso, ma si riuscì a vedere che stava piangendo, Doflamingo preoccupato si avvicinò…
 
-Hancock! Hancock stai bene? Ti sei fatta male?- l’Imperatrice sentendo la sua voce, sobbalzò da terra, e si rialzò di scatto, si guardarono per un attimo poi le disse, con voce rotta dall’emozione…
-Hancock ascolta, io non volevo spaventarti, ehm tieni, la scarpa la avevi persa in stile cenerentola- l’Imperatrice timidamente riprese la scarpa, e tanto che c’era anche l’arpa.
 
Si rimesse la scarpa, Doflamingo si avvicinò a Hancock, ma lei si allontanò e gli disse con le lacrime che le scendevano…
-Scusa ma non riesco a capire cos’ho- si mise a piangere ancora di più ma Doflamingo non perse tempo a dirle
-Hancock io ti amo… so bene che adesso sei confusa, e non sai quello che provi, ma non è colpa tua, è colpa mia e per uno stupido errore che ho commesso, e non permetterò che questo ti allontani da me, ho cambiato i miei comportamenti, in sintesi ho cambiato un po’ me stesso solo per te, non posso fare a meno di te, amo i tuoi occhi azzurri e i tuoi lunghi capelli neri e lisci, ti prego, dimmi qualcosa… qualsiasi cosa, perché così mi uccidi-.
 
Hancock rimase a guardarlo, e pianse, ma sta volta erano lacrime di gioia, ora sapeva cosa provava.
Doflamingo se ne stava per andare, ma fu fermato dall’Imperatrice che lo prese dal polso e gli disse…
 
-Ti amo anch’io-.
In fine si abbracciarono romanticamente, si distaccarono un po’, si presero la mano, ma all’improvviso saltò fuori Crocodile, che ruppe l’armonia che era stata creata con difficoltà.
 
I due si lasciarono la mano…
-Che stavate facendo?- chiese Crocodile.
 
 
NOTE: Scusate se lo interrompo così…ditemi cosa ne pensate :) .

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Capitolo 6
*** Fine della Festa ***


Fine della festa 6° (capitolo)
 
I due rimasero zitti…non seppero rispondergli
-Ehm, perché ci hai chiesto questo?- domandò Doflamingo con la prima cosa che gli veniva in mente, e quella era l’unica cosa migliore che gli passava per la mente.
-Non girare la frittata, ti ho visto che stavi tenendo la mano a Hancock- gli rispose in modo nervoso
-E se anche fosse? Non sarai mica geloso?-
-IO! Geloso…ma che pensi! Non dire sciocchezze!-
-E siccome siamo ancora su quest’argomento…io non ho girato nessuna frittata!-
-Smettila di parlare a vanvera!-.
Non dissero più nulla si guardarono e basta…
La Principessa non capiva quello che stava succedendo, quindi pensava che fosse meglio andarsene
-Ok…ora smettetela, io ritorno dentro- disse Hancock, poi se ne andò.
Ormai erano rimasti soli…
Doflamingo non perse tempo a dirgli
-Adesso che siamo soli, mi vuoi dire che cosa ti prende? Ogni cosa che faccio… ti da come posso dire, sembra che ti da fastidio!- Crocodile non gli rispose subito, rimase con lo sguardo perso nel vuoto, poi gli rispose
-Non lo so perché tu mi dai così fastidio…forse perché stai sempre vicino a Hancock-
-Ma allora è vero che sei geloso!- disse all’improvviso Doflamingo a Crocodile facendolo sobbalzare
-Ti ho già detto che non sono geloso! Se ci tieni saperlo, non m’interessa Hancock…e poi so bene, che tu hai un debole per lei- Doflamingo incominciò a sudare e gli rispose
-No! Non è vero…-
-Su avanti, è inutile nascondere una cosa così evidente, e beh a me non interessa-
-Ok allora io vado- detto questo, il biondo se ne andò.
 
Nella sala
Hancock era arrivata alla sala e subito la raggiunse Doflamingo, e in quel momento la chiamò
-Hancock!- la Principessa si girò e rispose
-Si?-
-Ti devo dire una cosa-
-Dimmi-.
-Allora…Crocodile è geloso che io sto insieme a te, non so nemmeno io il perché e forse ho capito male, ma c’è qual’ cosa…- in quel preciso istante lo interruppe Mihawk che era spuntato da chi sa dove
-Ragazzi qualcuno ha visto Moria e Jinbei?-
-Ehm non erano nel labirinto?- rispose Doflamingo
-Si, ma quindici minuti fa adesso non ci sono più-
-Hai guardato nella sala buffet?-
-Doflamingo! Non vuol dire che Moria essendo così…così- lo interruppe il biondo che gli disse
-No per contraddirti ma da qui riesco a vederlo che sta azzannando tutte le torte e i dolci di Halloween e anche Jinbei-.
Mihawk si girò e disse sbalordito
-Oh ma non ci posso credere!- In quel momento arrivò anche Crocodile
-Che cosa mi sono perso?- Doflamingo indicò la porta finestra, in cui da lontano si vedeva Moria
-Ah…ma loro due non erano nel labirinto?-
-Quindici minuti fa-.
 
I Flottari entrarono, e in quell’istante Sengoku disse…
-Ok spero che vi siate divertiti, buona notte a tutti!-.
 
Era finita la festa, mentre tutti si salutarono e si avviarono alla porta, Doflamingo ripensò alle parole di Crocodile
-“Crocodile non me la racconta giusta…ci deve essere un motivo su il perché sia così geloso, anche se lui dice il contrario”- pensò il biondo mentre si avviava.
 
NOTE: Spero che vi sia piaciuto, anche se è corto :). 

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Capitolo 7
*** Il litigio tra Doflamingo e Crocodile ***


Il litigio tra Doflamingo e Crocodile 7° (capitolo)
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Dicembre, era passato ormai un mese ma Hancock e Doflamingo riuscirono a vedersi, di nascosto, in qualche modo.
 
6 Dicembre… gli Shichibukai furono convocati a Marijoa da Sengoku, per altre riunioni molto importanti. I Flottari arrivarono, e subito dopo incominciò la riunione.
 
Erano rimasti chiusi in quella stanza ormai, da due ore…dopo un’altra mezz’ora uscirono da lì, stanchi e stravolti, e stufi di stare ad ascoltare dei Marines che continuavano a lamentarsi, su quello che stava succedendo al Nuovo Mondo. Furono mandati alla stanza 716 per farli riposare, e siccome avevano altre due riunioni…
 
-Ora basta, sono stanco di fare tutte queste riunioni!- disse Crocodile lamentandosi
-Guarda che non sei il solo a essere stanco di tutte queste stupide e inutili riunioni…anche se devo ammettere che la prossima m’interessa molto, anzi moltissimo- disse Mihawk
-Hm…- Crocodile si voltò e vide Doflamingo seduto affianco a Hancock, stavano parlando e ogni tanto il biondo toccava la mano dell’Imperatrice, e questo a Crocodile dava molto fastidio, Occhi di Falco notò Crocodile e gli disse
-Crocodile girati-
-Ma come faccio a girarmi quando quel…quel- lo interruppe Mihawk che disse leggermente irritato ma con intenzione ironica
-Crocodile il fumo alle orecchie ti esce a fiotti, devi smetterla di roderti il fegato in quel modo-
-Mihawk stai scherzando su una cosa delicata e intima e non per dire drammatica!-
-Ok scusami non volevo, ma se fai così è peggio…leggiti il giornale vedrai che con ci penserai più- disse Occhi di Falco mentre gli passava il giornale.
-Si forse è meglio…- disse Crocodile mentre lo apriva, intanto sentiva lo stesso le loro voci…
-Hancock- disse Doflamingo
-Si cosa c’è?- rispose la Principessa
-Ti devo dare una cosa…- a questa frase Crocodile s’incuriosì e cercò di ascoltare la loro conversazione, facendo finta di leggere.
Doflamingo stava per tirare fuori il regalo da dare a Hancock, e quando lo ebbe in mano disse…
-Tieni- L’Imperatrice lo prese in mano e lo guardò con aria perplessa
-Che cos’è?- domandò lei non capendo cosa fosse, ma lo guardò meglio e capì
-Oh ma è un cofanetto a forma di cuore, oh che cosa dolce- disse lei, e intanto Crocodile ascoltava sempre più irritato
-L’ho costruito io, così ci puoi mettere tutti i tuoi ricordi più belli, aprilo…- Hancock non se lo fece ripetere due volte e lo aprì, e dentro ci trovò una chiave
-E questa che cos’è?- disse la Principessa mentre la teneva in mano, Doflamingo sorridendole le disse
-E’ la chiave del mio cuore- Crocodile a sentire questa sdolcinatezza s’irritò ancora di più ma stette calmo.
-Oh Doflamingo- disse Hancock con gli occhi che le luccicavano, e si abbracciarono
-Si ma poi me la devi ridare, perché quella mi serve, è la chiave di casa mia- disse in fine ridendo, e si strinsero ancora di più, Crocodile non sopportò più la visione, né tanto meno quello che ha ascoltato, così per rabbia strappò il giornale attirando l’attenzione di Hancock e Doflamingo.
-Ops…errore mio- disse lui camuffando il suo nervosismo che gli stava ancora crescendo, poi gettò via il giornale…
-Non si fanno più giornali con pagine resistenti- disse Crocodile accennando un sorriso fasullo.
Hancock si alzò e si diresse alla porta
-Dove vai?- disse il biondo con tono leggermente nostalgico
-Mi sono ricordata che io e Mihawk dobbiamo fare una cosa che ci ha assegnato il Grand’Ammiraglio- disse lei e in fine uscì seguita da Occhi di Falco, che evidentemente si era ricordato anche lui dell’impegno che doveva fare.
 
Nella stanza c’erano soltanto Moria, Crocodile e Doflamingo…Jinbei non era venuto alla convocazione.
C’era silenzio, e per Crocodile era già sufficiente riuscire a starsene buono, senza tentare di strozzare Doflamingo.
-Allora…come avete passato questi ultimi giorni?- disse Moria ricevendo subito una risposta
-Oh beh gli ho passati veramente bene…sono stato in compagnia- disse Doflamingo mentre guardava Crocodile
-Oh ma davvero?- rispose Crocodile
-Si…-.
I due rimasero a fissarsi, gettandosi sguardi non tanto amichevoli. Moria vedendo la scena disse
-Ok…io me ne vado- detto questo uscì dalla stanza.
 
I due Shichibukai rimasero soli, e la follia omicida di Crocodile stava cedendo…
-Che cos’hai da guardare?- domandò con tono arrogante Crocodile
-Niente…e solo che, ho un pensiero che mi tormenta e riguarda quel discorso che abbiamo aperto quella volta nel labirinto- rispose il biondo
-Ancora quella storia! Ti ho già detto ripetuto mille volte che non sono geloso, né tanto meno interessato a Hancock-
-Oh bene, peccato che io non ti creda, ti ho visto che ti dava fastidio, quando io stavo con lei, e hai rotto il giornale perché eri nervoso-
-Uno può essere nervoso?-
-No quando centra Hancock- ribatté Doflamingo.
 
Crocodile si alzò dalla sedia rimase in silenzio poi disse…
-Doflamingo c’è una cosa che ti devo dire…- lo interruppe il biondo che disse…
-Ti sei innamorato di Hancock- Crocodile rimase a guardarlo stupefatto
-Come fai a saperlo?-
-Sono veggente!- rispose Doflamingo con tono seccato, poi andò avanti
-E la cosa, mi da fastidio… mettiti il cuore in pace Croco lei ormai è la mia ragazza e non ci puoi fare più niente-
-Ok volevo discuterne apertamente, ma se tu attacchi briga in quel modo mi farai soltanto innervosire-.
 
Intanto nell’ufficio di Sengoku
Il Grand’Ammiraglio stava leggendo delle carte molto importanti, quando sentì, dal piano di sopra, le voci di Crocodile e Doflamingo accompagnate da violenti rumori.
-“Ti detesto!”- Sengoku alzò la testa e incominciò ad ascoltare
-“Ah si?! Io ti detesto di più Croco!”-
-“Vorrei ucciderti qui subito all’istante!”- il Grand’Ammiraglio a sentire questo, rimase perplesso
-“Bene allora perché non ci provi?!”-
-“Ma sparisci!”-
-"Ah si?! Perché non vai a strisciare sotto un sasso?!!"-.
Sengoku si mise a ridere, ma fu interrotto da un rumore brusco provenire da sopra, e subito dopo il soffitto si crepò e caddero pezzi d’intonaci.
Il Grand’Ammiraglio rimase a fissarli incredulo, poi si alzò sbuffando aprì la porta e urlò…
-HEY!!!-
-Si Sengoku- risposero insieme con un tono innocente
-Venite qua subito!-.
Dopo qualche secondo arrivarono ed entrarono nell’ufficio
-Oh santo cielo ma cosa è successo?- domandò Doflamingo mentre entrava
-Siedetevi…- disse con tono tranquillo
-Io non ricevo ordini…-
-Siedetevi!!- questa volta urlò, e i due Flottari si sedettero.
-Allora ragazzi che cosa sta succedendo? Non vi trovate più bene al Grand’Hotel di Marijoa?- disse il Grand’Ammiraglio con tono ironico, ma fu interrotto da loro due che incominciarono a incolparsi a vicenda, tanto parlavano tanto Sengoku non capiva niente
-Hey!! Basta calmatevi…-
-Senta è colpa di questo deficiente, se ha sentito di tutto la sopra- disse Crocodile
-No non è vero, è colpa di questo scemo, se mi ha fatto arrabbiare- ribatté Doflamingo
-Si ma ora io ho il soffitto a contatto con il pavimento- aggiunse Sengoku.
I due rimasero zitti, poi il Grand’Ammiraglio si alzò, da dove era seduto e si avviò alla porta
-Adesso vado a verificare i danni nella stanza di sopra, voi in tanto senza uccidervi avvicenda, e senza demolire anche il mio ufficio pulite il pavimento dall’intonaco; Doflamingo tu prendi la scopa, e tu Crocodile prendi la paletta per raccogliere, quel che era del soffitto- finito di parlare uscì.
 
I due Shichibukai iniziarono a pulire e intanto
-E’ tutta colpa tua!- disse Doflamingo
-No è colpa tua!- ribatté Crocodile, allora il biondo, per rabbia, sporcò i pantaloni del suo compagno con la polvere che stava alzando, mentre puliva, Crocodile si seccò
-Incapace che non sei altro…guarda cosa hai fatto!-
-Ops scusa errore- rispose lui con arroganza
-Scommetto che l’ho hai fatto apposta!-
-Come ho fatto a farlo apposta stavo pulendo sei tu che non ti levi-.
Crocodile si arrabbiò di più e tentò di strappargli via la scopa…
-Dai a me la scopa che tu non sei capace!-
-No! Sengoku l’ho ha chiesto a me!- disse Doflamingo.
Incominciarono a tirare finché ritornò subito Sengoku che vedendo la scena disse
-FERMI!!!- si fermarono
-Allora sono andato a vedere la stanza, ho visto la porta ciondolare sul cardine per quante volte l’ha avete sbattuta, non so qual’era la vostra intenzione, io penso che volevate portarvela dentro con voi la porta, questo è il punto, uno, punto due; a delle sedie mancano delle gambe un vetro della porta finestra è rotto gli altri invece sono rigati, e il tavolo appena sono entrato…è impossibile non vederlo, in pratica l’ho avete ribaltato, e guardandolo, è tutto scheggiato- in fine finì.
 
I due Shichibukai si guardarono e non seppero rispondergli.
 
 
NOTE: Scusatemi se ci ho messo tanto, purtroppo sono dovuta partire, e adesso ho cambiato completamente fuso orario -.-“.
Beh dai, spero che  vi sia piaciuto ^^, (se trovate degli errori vi informo che qua a Miami, sono le quattro del pomeriggio -.-‘ e sono stanchissima).
Ditemi pure cosa ne pensate :).  

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Capitolo 8
*** Due Shichibukai scatenati ***


Due Shichibukai scatenati 8° (capitolo)
 
C’era silenzio nell’ufficio di Sengoku… i due Shichibukai rimasero zitti, non potevano dire, al Grand’Ammiraglio, la causa del litigio, si sarebbe messo a ridere, e potevano entrare nel ridicolo, e poi Crocodile è troppo orgoglioso, per essere preso in giro così, Doflamingo…lui non avrebbe fatto una piega.
-Allora mi volete dire che cosa è successo?- domandò Sengoku.
Niente, rimasero zitti… allora il Grand’Ammiraglio insistette…
-Su forza, parlate dov’è andata la vostra voce? Eravate voi quelli che gridavano, giusto? Allora…voglio sapere per filo e per segno cosa è successo, di così catastrofico per avermi demolito una stanza, che serviva per le riunioni-.
Purtroppo niente non vollero rispondere, in sintesi fecero scena muta, a quel punto Sengoku perse la pazienza e con tono calmo disse…
-Ah…bene, niente, sarò costretto a farvi pagare i danni, ed è la cosa giusta da fare, oh…mi dite cosa è successo-.
A quel punto parlò Crocodile che disse con voce calma e rilassata…
-Per me va bene, sarò più che contento a pagarvi i danni, dopotutto…è la punizione migliore-
-Si, questa volta sono d’accordo con lui, tanto a me non fa caldo ne freddo…non ho problemi economici, io- aggiunse Doflamingo.
Sengoku, rimase a guardarli stupefatto, poi disse…
-Ok, va bene, questo varrà anche, che sarete voi a mettere apposto la stanza, e sostituire tutte le sedie che avete rotto…giusto?- finito di parlare sorrise
-Oh sì, tanto un po’ di movimento fisico non ci ucciderà…pero ci deve indicare il luogo in cui, possiamo trovare le sedie sostitutive, sempre se non dobbiamo pagare per avere questa informazione- disse Doflamingo con voce ironica
-Si non vi preoccupate; dovete andare al piano terra, quando siete arrivati lì c’è una porta, la aprite, e prendete le sedie-.
Finito di parlare i due Flottari uscirono dall’ufficio e si diressero al piano terra.
 
Intanto, Hancock e Mihawk si trovavano al terzo piano, nella stanza 305… stavano facendo delle fotocopie, che servivano alla prossima.
 
Al piano terra
Doflamingo e Crocodile erano arrivati, non ci misero molto, perché se volevano nascondere quello che era successo agli altri membri, erano costretti a collaborare. Per tutti tragitti che facevano, avanti e indietro, non si scambiarono neanche una parola. Finirono di sistemare le sedie, era venuto il momento di tirare su il tavolo, ma il problema più grosso era nascondere tutte quelle scheggiature che avevano provocato.
-Doflamingo…- lo chiamò Crocodile, e l’altro non fece tardi a risponderli
-Si…- disse con distacco
-Io credo che sia meglio dirglielo agli altri… ma tranne Hancock, lei deve rimanere all’oscuro di tutto questo-
-Si…ok-.
Crocodile si girò verso di lui e rimase a guardarlo, Doflamingo era ancora arrabbiato con lui…e vedendo che lo stava guardando s’irritò. Incrociò le braccia e disse
-Che cos’hai da guardare?-
-Stavo cercando di capire, come possa Hancock trovarti interessante…-
-Beh guarda che neanche tu sei tanto interessante, e aggiungo, anche che non potresti mai far colpo su di lei, visto anche il tuo carattere-.
Crocodile chiuse gli occhi e soffocò il suo nervosismo…
-Grazie per avermelo detto…- in quell’istante si aprì la porta e rientrarono tutti gli altri membri, che vedendo lo stato della stanza, rimasero, esterrefatti
-Oh cielo mi volete dire cosa è successo alla stanza?- domandò Moria
-Sembra che sia passo un uragano- aggiunse Mihawk
-E beh…è successo di tutto in questa stanza- rispose Doflamingo
-Allora perché non c’è l’ho dite?- domandò Occhi di Falco
-Ehm…ecco, Hancock mi potresti andare a vedere che ora è al terzo piano?-
-Perché? Puoi vederla anche qui l’ora- disse L’Imperatrice indicando l’orologio a muro.
Il biondo si girò e le disse
-Si, ma io vorrei sapere che ora è al terzo piano-
-Non ha molto senso, ma va bene- finito di parlare aprì la porta e si avviò.
-Allora mi volete dire cosa avete combinato?- domandò di nuovo Mihawk
-Ecco è per colpa sua!- urlò all’improvviso Doflamingo indicando Crocodile
-Ok, non mi dire che…- cercò di continuare ma fu interrotto da Crocodile…
-Si Mihawk ha scoperto che sono infatuato di Hancock-
-Allora tu l’ho sapevi!- disse Doflamingo guardando Occhi di Falco, intanto lui non fece una piega
-In un certo senso si… ma l’ho fatto per il tuo bene-
-Per il mio bene!-
-Ora mi è più chiaro di che cosa è successo qui dentro-
-Io non ci capisco niente mi volete dire quello che è successo!- gridò Moria confuso
-Moria esci da questa stanza… devo parlare con loro due, da solo- gli disse Mihawk
-Ma veramente io…-
-Moria!-
-Niente, esco subito- e se ne andò.
 
Nella stanza calò il silenzio, ma fu interrotto subito…
-Quanto vedo non siete riusciti a parlarne senza tentare di uccidervi- disse Mihawk
-Era il minimo- rispose Crocodile
-Bene d’accordo… ora mi dovete promettere, che non si ripeterà mai più una cosa del genere! Ci siamo capiti?-
-Si…- disse Crocodile
-Ok va bene, pero… lui deve starsene alla larga, da Hancock, non deve neanche avvicinarsi a lei, e guarda che io ti tengo d’occhio, mio caro Croco- disse in fine Doflamingo, guardando Crocodile, e lui ricambiò con un sorriso fasullo.
Mihawk vedendo la scena tirò un sospiro e si diresse alla porta…
-E adesso dove vai?- chiese Crocodile
-Vado un attimo fuori, in tanto voi dovete ancora finire di mettere apposto, e mi raccomando cercate di non mettervi a litigare- poi uscì.
 
Intanto Hancock stava ritornando indietro
-Ma non è possibile che Doflamingo mi abbia chiesto di andare a vedere l’ora al terzo piano! Qui c’è qualcosa che non va…- disse L’Imperatrice.
 
Nella stanza 716, i due Shichibukai stavano mettendo apposto ancora un paio di cosette quando Crocodile disse…
-Ritornando a quello che mi hai detto, non ti devi preoccupare, non mi avvicinerò mai alla tua ragazza…-
-Sarà meglio per te Croco perché tu non sai cosa ti posso fare-
Crocodile si sedette sulla sedia e andò avanti…
-Tanto sarà lei a venire da me-
-Questo succederà soltanto nei tuoi sogni- ribatté il biondo
-No, non solo nei miei sogni, ma anche nella realtà, perché ti lascerà per venire da me, l’unica persona che la renderà veramente felice-.
Doflamingo incominciò a innervosirsi, ma aveva promesso a Mihawk che non si metteva a litigare con lui, ci fu un po’ di silenzio, ma fu interrotto dalla voce di Crocodile che disse con tono rilassato…
-E chi sa forse ci sposeremo-
-Adesso hai rotto!- Doflamingo saltò addosso a Crocodile e incominciò a strattonarlo, in quell’istante rientrò Mihawk che vedendo la scena si mise a urlare
-Heeeyyy!!!- e staccò Doflamingo da Crocodile
-Ma che cosa ti è saltato in mente?!- il biondo inventò una scusa
-Io ho solo voluto aggiustarli la camicia…- disse lui con tono innocente
-Adesso basta, questo non è  un comportamento da persone mature, è schiocco mettersi a litigare o strattonarsi in quel modo!-
-Io non centro niente, è colpa sua! Mi ha provocato-
-Io! No, dico sul serio… io! Non ho fatto niente, me ne stavo qui buono e tranquillo quando, lui mi salta, addosso- si scolpò Crocodile…
-Senti Crocodile, ti conosco più tosto bene, e credo a Doflamingo, che tu lo abbia provocato, ma dovete smetterla tutti e due-
-Si ok va bene, solo se Croco chiede scusa-
-No tu devi chiedermi scusa!-
-Perché che ti ho fatto? Sei tu quello che mi ha provocato!- urlò il biondo…
-Si ma sei tu quello che mi ha strattonato- ribatté Crocodile.
 
Mihawk li guardò un attimo e poi disse
-Basta! L’unica soluzione e che vi chiediate scusa entrambi-.
I due Shichibukai si guardarono poi sbuffarono…
-Ok d’accordo…scusa Doflamingo-
-Scuse accettate-
-Ehm…Doflamingo- disse Mihawk
-Ok va bene, scusa Croco-
-Scuse accettate…-
-Tanto, perché mi devo preoccupare? Hancock ormai è la mia ragazza, e forse ci sposeremo- in fine si mise a ridere, invece Crocodile s’innervosì, e si mise a urlare…
-Adesso te la sei, voluta tu!-.
Crocodile incominciò a rincorrere Doflamingo per tutta la stanza, fino a quando il biondo salì sul tavolo, e disse…
-Crocodile sai, tu sei peggiore di un serpente a sonagli!-
-Scendi e muori da uomo!- in quel preciso istante rientrò Hancock che vedendo la scena disse…
-Mi volete dire cosa sta succedendo?-.
I due Shichibukai si stavano strangolando, quando sentirono la voce dell’Imperatrice, si fermarono, e rimasero a guardarsi.
 
Note: Spero che vi sia piaciuto ^^ Merry Christmas a tutti :).

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Capitolo 9
*** Troppe Gelosie…Una Notte Magica ***


Troppe gelosie…

Una Notte Magica 9° (capitolo)

 
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C’era silenzio, ma venne interrotto dalla voce di Doflamingo…

-Oh Hancock… vedi non è quello che sembra io e Croco stiamo solo giocando, VERO Crocodile…- disse il biondo lasciando il collo dell’altro

-Ehm si stiamo giocando…- disse Crocodile un po’ confuso

-Beh se voi uomini l’ho chiamate gioco…- Hancock si avvicinò al tavolo e si sedette 

-Sono stanca…con tutte quelle scale che mi hai fatto fare! Solo per vedere che ora era al terzo piano! Roba da matti-

-Ah sì infatti che ora era?- disse Doflamingo sedendosi vicino a lei 

-Dimmi che mi stai prendendo in giro sennò mi preoccupo- rispose lei con uno sguardo strano

-Sì non ti preoccupare stavo solo scherzando ma lo sai che oggi, sei molto più bella?-

-Quanto sei carino- si stavano per baciare quando Crocodile li interruppe tossendo, i due si girarono verso di lui

-Scusatemi…-

-Crocodile ti senti poco bene?- domandò Hancock

-No io sto bene, grazie per l’interessamento- ripose lui senza guardarla

-Si Croco sta benone ma perché io, e te, non stiamo in un posto tutto per noi? Usciamo…- detto questo il biondo afferrò l’Imperatrice da un polso e se la portò fuori, ma Hancock fece in tempo a salutare Mihawk, Crocodile e Moria.

 

Crocodile la salutò con un sorriso, quando si accertò che si fossero allontanati, si alzò dalla sedia e diede un pugno al muro con rabbia, riuscendo a creparlo 

-Ma perché deve succedere tutto a me??!!- disse urlando

-Crocodile calmati! Così facendo romperai anche il muro…- disse Mihawk

-Quel piccolo… l’ho ha fatto apposta, anche portandosi Hancock fuori l’ho ha fatto apposta vuole che io perda i numeri!-

-Ti ho detto che ti devi dare una calmata!- ripeté Occhi di Falco

-No! Io non mi calmo!-.

 

Hancock e Doflamingo stavano percorrendo un corridoio quando a un tratto si fermarono…

-Bene…qui possiamo stare tranquilli- disse il biondo, ma Hancock era ancora confusa sulla scena di prima che aveva visto, tra lui e Crocodile

-Perché…vi stavate strangolando?- domandò all’improvviso, Doflamingo sbuffò e le rispose

-Te l’ho già detto, io e Croco stavamo soltanto… giocando-

-Perché non ti credo?-

-Ah no l’ho so’ chiedi telo a te stessa! Io ti ho già detto quello che è accaduto, ma se vuoi sapere in una parte io e lui stavamo litigando perché…-

-Perché?- domandò lei sempre più curiosa

-Perché siamo uomini ci piace prenderci a calci…- disse in fine lui

-Ho capito…-

-Senti… mi devi promettere che starai lontana da Crocodile-.

 

Hancock si stupì, non capiva il perché dovesse starsene lontana da lui, non c’era nessun motivo…

-Ma perché? Non capisco- disse lei con tono d’incomprensione

-Sono costernato a dover dirtelo ma… Croco ha una brutta influenza l’ho hai sentito? Io non voglio che la mia Principessa si ammali- disse con tono dolce

-Oh ma che carino…va bene come vuoi, adesso che ne capisco il motivo starò lontana da lui- finito parlare si baciarono dolcemente e in fine si abbracciarono 

-“Devo riuscire a rendere mia Hancock, non posso permettere che Croco riesca a sedurla, anche se questo è impossibile, ma non si sa mai”- pensò Doflamingo mentre abbracciava Hancock

-Doflamingo c’è qualcosa che non va?- domandò lei

-Oh no niente, stavo solo pensando se io, e te, potessimo fare qualcosa molto più che baciarci soltanto- Hancock si distaccò da lui e disse

-Che cosa intendi?-.

 

Intanto nella 716

-Chi sa cosa staranno facendo… non è giusto il comportamento di Doflamingo, se mi capita tra le mani mentre non c’è Hancock io…- disse Crocodile, ma venne interrotto da Mihawk

-Ora calmati! E non andare avanti indietro che consumi il pavimento, puoi anche rischiare di farci un buco-

-Beh sarà quello che andrà in testa a quel fenicottero!-

-Intanto che siamo sull’argomento… mi dici perché tratti Hancock come la hai sempre tratta? Anche se provi qualcosa per lei?- domandò curioso Mihawk

-E’ facile Occhi di Falco. La tratto così perché non voglio far vedere a lei questa mia “debolezza”…ma quando avrò Doflamingo tra le mie grinfie oh oh non sai che cosa gli faccio!- disse Crocodile con tono vendicativo

-Per me tu sei troppo orgoglioso e aggiungo, anche geloso!-.

 

Nel corridoio…

-Nel senso che io vorrei fare l’amore con te… e poi se ci pensi bene ci conosciamo già molto bene- disse Doflamingo

-Si ora mi è chiaro, ma il problema e che io non voglio dare ancora il mio corpo…- stava per continuare ma fu interrotta dal il biondo

-Ti prego Hancock… tu mi ami vero?-

-Si che domande fai?!-

-Ti amo anch’io… e se mi ami vuol dire che siamo pronti per fare questo passo e poi con me puoi stare tranquilla non ti farei mai e poi mai del male-.

 

Hancock si convinse allora accettò di concedersi a lui…

-Ok va bene mi fido di te… ma che la nostra prima volta sia in un luogo più adatto e se ci riesci anche romantico- 

-Ok va bene pero a casa mia non è molto romantico…- disse lui

-Ma va bene anche così, dove vivo io tu rischieresti di essere ucciso- Doflamingo la guardò un attimo e le disse

-Si hai ragione! Allora dopo la riunione vieni con me-

-Si certo- rispose lei sorridendo

-“Bene sta sera sarà una notte magica per noi due”- si disse il biondo poi ritornarono indietro.

 

Dopo la riunione, gli Shichibukai si salutarono, e per Hancock e Doflamingo iniziava per loro Una Notte Magica.

 

NOTE: scusate se ci ho messo tanto spero che vi sia piaciuto :). 

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Capitolo 10
*** Ti amo…e per questo staremo sempre insieme ***


Ti amo…e per questo staremo sempre insieme 10° (capitolo)

 
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Era mattina…Doflamingo stava ancora dormendo quando all’improvviso sentì una voce chiamarlo, ma non era quella dell’Imperatrice era di un uomo 
-Doflamingo…sveglia!- lo scosse ma niente
-Doflamingo!- ripeté lo sconosciuto.
In fine ancora insonnolito, si svegliò e con gran sorpresa si trovò nella stanza da letto Disco
-Disco!!- urlò Doflamingo facendo sobbalzare l’altro
-Che ci fai a casa mia? E per giunta come sei entrato??- domandò il biondo confuso
-Sono venuto fin qui perché ho bisogno di te alla casa d’aste!-
-Ma perché non mi hai chiamato?-
-Ci ho provato ma sei tu che non rispondi su forza, alzati! Ci sono tante cose da fare all’arcipelago!- disse lui mentre tentava di scoprirlo
-Stai fermo!! Chi ti credi di essere a impormi degli ordini??! E poi ti credi di essere mia madre??-.
Disco lo guardò un attimo camuffando la paura che gli cresceva 
-Sbrigati non capisci che ho bisogno di te??-  tentò di nuovo di toglierli le coperte
-Io non l’ho farei se fossi in te mister Disco…- disse Doflamingo
-Eh perché?- domandò perplesso l’altro, poi si guardò intorno e notò che per terra c’erano i suoi pantaloni
-Eh questi? Che ci fanno per terra??- gli domandò e contemporaneamente li prese in mano
-Ehm è una lunga storia da spiegare…c’è di mezzo una ragazza-.
Disco rimase a guardarlo poi capì
-Oh mamma mia scusa, non hai dormito da solo a quanto vedo…- s’inchinò di nuovo e raccolse la camicetta rossa della Principessa
-Eh questa? Mi sembrava strano…-.
Doflamingo irritato gli strappò di mano i suoi pantaloni e la camicetta di Hancock
-Mi stai rompendo le scatole in questo momento! Ed io che me ne stavo bello e beato a dormire, tu vieni qua e mi svegli! E che sta notte mi sono pure divertito…- voleva continuare ma fu interrotto da Disco
-Ok ho capito non entriamo nei particolari!- in quell’istante Hancock chiamò Doflamingo
-Doflamingo!- la sua voce proveniva dal bagno 
-Si? Cosa c’è Hancock?- Disco si girò di scatto verso di lui e disse
-Hancock? Non sarà mica…- non lo fece parlare perché gli tappò la bocca e gli disse
-Si mi sono portato a letto l’Imperatrice delle Kujia ora se non ti dispiace nasconditi!-.
Disco si guardò intorno e disse confuso
-E dove mi nascondo?-
-Non l’ho so nasconditi nell’armadio travestiti da albero ma io non ti voglio…- fu interrotto di nuovo dalla voce dell’Imperatrice, stava ritornando in camera
-Mi nascondo sotto il letto!- detto questo si affrettò e strisciò sotto il letto.
 
La porta si aprì e rientrò Hancock e indossava la maglia di Doflamingo
-Buon giorno Principessa!- disse lui
-E’ soltanto una curiosità…con chi stavi parlando?- domandò lei curiosa mentre si sedeva sul letto
-Oh beh, con nessuno sai quando sono solo mi capita di parlare da solo- le disse la prima cosa che gli venne in mente
-Oh sì anche a me capita…- si mise sopra di lui e andò avanti
-Sono stata molto bene con te-
-Anch’io… non ti ho fatto male??-
-No sei stato gentile-
 
Si baciarono e intanto lui se la strinse.
-A quanto vedo ti piace la mia maglia…- le sorrise
-Si è comoda- poi scese dal letto e disse
-Andiamo a fare colazione-. Prese i suoi vestiti e si avviò in cucina. Doflamingo si alzò e si mise i pantaloni, intanto Disco uscì da sotto il letto
-Mi vuoi dire come diavolo ci sei riuscito??-
-Io ottengo sempre quello che voglio…e non ti preoccupare vengo alla casa d’aste così non mi rompi più!-
-Bene guarda che ti aspetto!- si avviò verso la porta 
-Ehm scusa, esci dalla finestra…-
-Come??- disse incredulo
-Si dalla finestra non voglio che ti veda la mia, ragazza-
-Mi sembra giusto…- finito di parlare si avviò alla finestra, la aprì, e guardò un attimo fuori c’erano dei gabbiani che volavano nel cielo…
-Oh quanto mi piacerebbe volare così…- disse Disco mentre li guardava
-Accontentato!- disse il biondo e lo prese come niente e lo buttò fuori dalla finestra
-Era solo un modo di dire!!- urlò l’altro.
 
Doflamingo chiuse la finestra e si avviò alla porta.
 
Arrivato in cucina trovò Hancock che stava leggendo una lettera…
-Che cosa dice?- domandò il biondo
-Ah…scusa non volevo ma sopra c’era scritto “Quartier Generale della Marina”-
-Che cosa vogliono?-
-Siamo stati di nuovo convocati a Marijoa per sbrigare alcune faccende- Doflamingo s’irrigidì e disse soltanto…
-Oh…-
-Che c’è?- domandò lei guardandolo
-Io…non posso andarci…- sussurrò
-Perché??-
-Perché ho avuto una chiamata d’affari e non posso disdire, hanno bisogno di me…-
-Capisco…beh fa niente se non vieni anche se mi mancherai- fece uno sguardo da cucciola
-Oh no ti prego, lo sguardo da cane no, lo sai che non ti resisto se fai così!- si baciarono ma si distaccarono subito perché Doflamingo doveva dirle una cosa
-Io oggi mancherò, mi devi promettere che starai lontana da Crocodile, ti ricordi il raffreddore…è molto contagioso!-
-L’ho prometto- in fine si abbracciarono.
 
A Marijoa… 
Erano già arrivati tutti gli altri membri mancava soltanto Hancock
-Chi sa perché ci mette tanto…- disse Crocodile mentre andava avanti e indietro nella stanza
-Crocodile te l’ho detto ieri e te l’ho ricordo anche oggi, smettila di andare avanti e indietro sembri un leone in gabbia!- disse Mihawk
-Lo so ma, ho in mente soltanto Hancock non riesco a levarmela dalla testa! Sai…ormai non riesco più a dormire di notte!-
-Oh santo cielo…- 
-Perché l’amore fa così male…ti prego consigli ami qualcosa…- 
-Non sono uno psicologo…- disse Occhi di Falco
-E fai finta!-
-Come posso a fare finta se non so’ come funziona!-
-Oh ti prego… pero quando hai notato gli atteggiamenti di Doflamingo e gli hai descritti come un esperto, adesso non voglio esagerare ma… cosa devo fare in questi casi?-
-Innamorati di un’altra ragazza che non sia già impegnata!- rispose lui
-Stai scherzando su una cosa dolorosa e per non dire drammatica!-
-Questa frase credo di averla già sentita…-
-Ti prego!! Ormai come ho detto prima non dormo più la notte, non mangio che devo fare??- disse Crocodile con tono implorante mentre si avvicinava a Mihawk
-Te l’ho dico sinceramente…mi fai pena e per questo che ti dico solo una cosa…te la sei cercata, se ti fossi buttato prima e la avessi corteggiata forse avresti avuto una possibilità ma no…per colpa della tua testardaggine e per il tuo stupido orgoglio, non ti sei dichiarato a lei e adesso ti rodi il fegato per non averlo fatto…-.
 
Crocodile rimase a guardarlo poi gli disse
-Se fosse capitato a te…che avresti fatto? Parla uno che di orgoglio ne ha più di me!-
-Beh io…non mi è mai capitato una roba simile non saprei risponderti, ma se mi capitasse lascerei da parte il mio orgoglio e farei come ha fatto Doflamingo, solo chi si butta ottiene, e lui ha ottenuto quello che voleva… l’amore è crudele purtroppo-
-Ma perché succedono tutte a me?!!- subito dopo diede un pugno al muro
-Ma tu c’è l’hai proprio a morte con quel muro!- disse Moria mentre entrava
-Tu non puoi capire…- rispose seccato Crocodile
-Se ami veramente Hancock perché glie l’ho dici?-
-Dove hai la testa? Non hai notato che ormai… e l’ho dico con malincuore, si è messa con Doflamingo!-
-Ma davvero? Ecco perché erano così coccoloni-.
 
In quell’istante si aprì la porta ed entrò Hancock…
-Alla, buona ora! Perché ci hai messo tanto??- domandò Crocodile
-Non essere aggressivo con me! Chi ti credi di essere?!- rispose Hancock invece Crocodile si offese un po’ allora le diede le spalle
-Ciao Hancock! Eh Doflamingo? Dov’è??- domandò Jinbei
-Oh ehm ecco…- voleva continuare ma fu interrotta da Crocodile che disse
-Meno male per lui che non c’è! Altrimenti gli avrei…- s’interruppe perché Mihawk  gli lanciò un’occhiata per niente amichevole
-Vai avanti…-
-Non può venire perché oggi ha ricevuto una chiamata d’affari…e non poteva disdire- disse lei mentre si sedeva
-Eh scusami tu come fai a saperlo se l’ho hanno chiamato oggi?- domandò Crocodile curioso e allo stesso tempo geloso
-E una cosa privata-
-Come privata? In che senso??- si mise a urlare
-Ti ho già detto che non devi essere aggressivo con me chi ti credi di essere?? Non sarai mica geloso?- Crocodile rimase a guardarla e gli rispose
-Si sono geloso…-
-Eh perché lo sei?-
-Perché…perché oggi ho voglia di sentirmi geloso!-
-Accidenti ti devi sentire proprio male Doflamingo aveva ragione…-
-E un’altra cosa…che cosa ti ha detto Doflamingo??- domandò Crocodile curioso
-Che hai l’influenza-
-Ah… e che altro?-
-Non mi ha detto altro mentre dormivo da lui- disse Hancock ignara di quello che aveva detto
-A letto con chi??- disse furioso 
-Accidenti mi è scappato…ehm non avrei dovuto dirlo dimentica tutto-.
 
Crocodile chiuse gli occhi e soffocò il suo nervosismo che gli stava ancora crescendo
-No adesso voglio sapere!-
-Che ti deve interessare?? Scusa!-
-E’ una questione di principio perché sai io e lui ci diciamo tutto-
-Ok va bene sono andata a letto con lui, che c’è di male se una coppia vuole stare insieme intimamente?-.
 
Crocodile divenne rosso dalla rabbia…
-Chiedo scusa- poi si precipitò fuori e corse lontano dalla stanza e si mise a urlare
-SE QUEL FENICOTTERO PENSA DI’ AVERLA VINTA HA SBAGLIATO!!- poi ritornò dentro.
 
Passarono due ore e gli Shichibukai avevano già ricevuto il loro lavoro, stavano compilando delle carte…Hancock aveva già finito allora si mise a fantasticare
“Quanto mi manca Doflamingo…non vedo l’ora che torni” pensò l’Imperatrice, intanto Crocodile non smetteva di guardarla
“Continuo a pensare a quello che ha fatto…questo è un colpo basso non me la aspettavo che cosa m’invento adesso??” pensò Crocodile
-Che cos’hai Crocodile?- gli chiese Mihawk
-Dovrei essere contento che non c’è Doflamingo a rompere le scatole ma purtroppo non ci riesco…-
-Capisco…-.
 
Finito di compilare, mandarono qualcuno a consegnare il lavoro svolto intanto Hancock ricevette una lettera
-Di chi sarà?- disse lei, la aprì e ne lesse il contenuto 
-Oh ma è di Doflamingo che carino!- finì di leggerla e la frase che la colpì di più era
“Ti amo…e per questo staremo sempre insieme”.
 
Note: spero che vi sia piaciuto :) . 

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Capitolo 11
*** Dove dormirà Jinbei?… ***


Dove dormirà Jinbei sta notte?… 11° (capitolo)

 
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Hancock si portò la lettera al petto e incominciò a fantasticare
-“Quanto è dolce il mio fenicottero…nessuno è così romantico come lui, nessuno”- pensò lei intanto Crocodile continuava a guardarla finché non si alzò dalla sedia e si diresse verso di lei
-Hancock- la chiamò
-Che cosa vuoi?- rispose lei senza guardarlo, lui si arrabbiò
-Sarebbe carino se tu ti degnassi a guardare la persona in faccia mentre ti chiama!-
-Non ho voglia di girarmi…per una persona così arrogante come te non si merita di essere guardata- Crocodile non fece una piega, ad altro canto era proprio la  freddezza di quella donna ad averlo intrigato.
-Hm… e che io volevo solo domandarti chi era il mittente di quella lettera, invece tu mi tratti così beh fa niente…- disse lui
-Non sono affari tuoi-
-Invece l’ho sono!- disse irritato
-Ma che cos’hai?? Prima eri geloso e adesso…se ci penso bene non è cambiato niente, ti ho già detto e ripetuto, cerca di non essere aggressivo con me…-
-La Principessina si è arrabbiata…-
-Tu sei veramente…- non disse più nulla perché si allontanò da lui senza terminare la frase
-Doflamingo aveva ragione che devo starmene lontana da te!- Crocodile si girò di scatto con sguardo incredulo 
-Doflamingo ti ha detto questo?- disse con voce triste
-Io non parlo più con te!-.
Detto questo Hancock si avviò alla porta…
-E adesso dove vai?-
-Non sei il mio fidanzato posso andare dove mi pare senza dare spiegazioni!- e se ne andò
-Sa il fatto suo, la ragazza…- s’intromise Jinbei
-Jinbei anche tu adesso!-
-Ti do un consiglio…cerca di essere più carino con lei non così arrogante senza tatto, una donna bisogna trattarla come se fosse un oggetto prezioso no come un tuo sottoposto!-
-Basta! Questo è pazzesco! Prima c’è Mihawk che fa lo “psicologo”! E adesso tu che fai da “consulente matrimoniale”!- Jinbei e Moria rimasero a guardarlo…
-Senti Crocodile forse è meglio che tu ti rilassi- disse Moria
-No! IO NON HO BISOGNO DÌ RILASSARMI!! Ho bisogno di distruggere definitivamente Doflamingo…-.
Jinbei sgranò gli occhi e gli disse
-E che cosa speri di ottenere? Di avere il cuore di Hancock agendo in questo modo?-.
Crocodile rimase in silenzio…non seppe rispondergli…
-Ti credevo una persona più intelligente Crocodile mi hai deluso profondamente…- aggiunse Moria
-Senti chi parla quello più intelligente dei sette!- lo criticò Crocodile
-No adesso basta!- Moria si alzò da terra e gli disse furioso
-Si questo è vero un genio non lo sono la matematica un po’ mi confonde, ma certe cose le capisco, come ad esempio che tu sei una persona troppo orgogliosa! E per non dire orribile! Hai trattato la povera Hancock come fosse un tuo sottoposto e se una persona fa così e pensa di sistemare tutto con la violenza allora posso dire…CHE E’ UN’IDIOTA!!-.
 
Crocodile rimase a guardarlo con uno sguardo incredulo…
-“Forse hanno ragione…in’effetti ho trattato troppo male Hancock ed è per questo, che lei mi tratta così…”- pensò lui.
-Adesso hai capito?- continuò Moria
-Si…tu credi che io debba andare da lei a chiederle scusa?- 
-Credo che sia il minimo…e tanto che ci sei approfitta dell’occasione e dille i tuoi sentimenti- Crocodile arrossì di botto e gli rispose
-Ma fossi matto! Non posso dirle quello che provo! Dopo come l’ho trattata…-
-Se non lo fai adesso la perderai! Oh scusa l’hai già persa…beh non c’è niente di male dirle quello  che provi, quanto ci vuole dire “Ti amo”?-.
 
Crocodile rimase in mobile finché
-A te sembra facile? Perché non ci vai te?!- disse Crocodile
-Ok benissimo ci vado io…-
-Prova soltanto a varcare quella porta e di te resterà soltanto un mucchietto di cenere!-
-Perché devi essere così violento?- domandò lui con tono triste
-Mi sono promesso di non essere più violento solo con Hancock, non ricordo di aver detto che sarò carino con te o con Doflamingo!-
-Ok calmino…ma almeno vai a dirle che ti dispiace-
-Io non ricevo ordini da te!- detto questo si avviò alla porta
-Ci vado solo perché l’ho faccio di mia spontanea volontà, no perché me l’ho hai detto tu!- finito di parlare uscì sbattendo violentemente la porta.
A Sabaody
Doflamingo se ne stava seduto fuori dalla casa d’aste, nascosto dove nessuno poteva vederlo, si annoiava
-Meno male che c’erano tante cose da fare, qui gli affari vanno a meraviglia mi sto annoiando…DISCO!!- lo chiamo il biondo e l’altro si affrettò a rispondergli 
-Che c’è? Ho sbagliato qualcosa??-
-No tutto procede secondo i piani i clienti ci sono i trafficanti pure tutto è al suo posto…insomma io che ci devo fare qui! Quando a Marijoa li servo veramente?!-
-Tu non vuoi andare a Marijoa per ricevere ordini cui eseguire, per forza, ma solo per stare con l’Imperatrice o come si chiama-
-Scusa il punto di quello che mi hai detto qual è?- domandò Doflamingo confuso
-Il punto è che non stai mai qui alla casa d’aste, non si sa mai potrebbe capitare qualsiasi cosa!-
-Non ne capisco il senso…-
-Vorrei che ti staccassi un po’ dalla marina e stessi qui…- Doflamingo non l’ho fece finire perché gli parlò sopra
-Oh si certo così posso dialogare con te…ascolta mio caro apri bene le orecchie io sto certamente meglio a Marijoa non soltanto perché c’è la mia ragazza ma perché posso controllare che Crocodile non me la tratti male! Hai capito la ragione?-.
Disco tutto tremolante e confuso gli disse soltanto
-Si…-
-Bene allora me ne posso andare!- detto questo si avviò.
 
A Marijoa
Crocodile stava percorrendo il corridoio quando finalmente trovò l’Imperatrice
-Hancock!- la chiamò
-Oh insomma ancora tu! Che cosa vuoi da me?!- disse lei intanto Crocodile si avvicinò 
-Volevo soltanto scusarmi con te per averti trattato male e non solo anche per essere stato geloso…-
-Su, andiamo, tu che chiedi scusa? Che nevichi! Qual è il tranello?-
-Non c’è nessun tranello…mi sono accorto solo adesso come ti ho trattato male anche se c’è voluto l’aiuto da parte di Jinbei e Moria per farmelo notare, e per questo sono costernato- disse Crocodile senza guardarla
-Io non ti posso perdonare…- rispose lei 
-Perché no??- si girò di scatto verso di lei 
-Perché ti sei scusato senza guardarmi, e mai possibile che  tu non riesca a dialogare…- Hancock si fermò e incominciò a pensare, intanto Crocodile aspettava che continuasse
-“Aspetta un attimo…adesso che ci penso Doflamingo faceva la stessa cosa perché è innamorato di me, non e che anche lui…non è possibile è soltanto una mia impressione”-.
 
-Allora?- disse Crocodile
-No niente mi sono dimenticata…va bene Crocodile ti perdono solo per questa volta! Se lo farai di nuovo non ti darò più sconce! Sappilo…-
-E va bene! Sarò…più gentile con te-
-E in tanto che ci siamo, mi vuoi dire perché eri così geloso?-
-Io! Geloso? Perché dite tutti la stessa cosa?!-
-L’ho hai detto anche tu…che in quel momento ti andava di essere geloso-.
Crocodile incominciò a sudare, non seppe risponderle
-Possiamo cambiare argomento?!- Hancock incominciò a guardarlo contemporaneamente incrociò le braccia
-Allora…tu e Doflamingo state facendo sul serio…-
-Si…- in quel preciso momento spuntò Doflamingo da chi sa dove
-Ciao Principessa!-
-Ma allora sei riuscito a liberarti!- rispose lei con tono felice
-Si…e tu Crocodile che ci fai insieme, a lei?!- disse il biondo contenendo la rabbia
-Mi avevi promesso Hancock, che te ne stavi lontana da lui!-
-Si è vero te l’ho avevo promesso il fatto è che io l’ho fatto! Era solo venuto per scusarsi…- si giustificò Hancock
-Ah…e che cosa ti ha fatto?!-
-Gli ho solo risposto un po’ male tutto qui…- disse Crocodile
-Hancock non ti dispiace lasciarci soli?-
-Certo che no, io torno indietro così sai dove trovarmi…- detto questo se ne andò.
 
Doflamingo si accertò che Hancock si sia allontana sufficientemente, poi prese Crocodile e lo sbatté contro il muro continuando a tenerlo
-Ok ora mi dici perché l’hai tratta male-
-Perché lei mi ha risposto male come al suo solito…-
-Capisco, la tratti male… e credi che gli sarai simpatico facendo così? Meno male che anche tu la ami!-
-Senti mi sono ripromesso che non la tratterò mai più male come ho fatto prima e solo che…- Crocodile distolse lo sguardo
-“Solo che…” Cosa?- ripeté l’altro
-Che io la amo quanto te…pero sono troppo orgoglioso e me l’ho hanno fatto notare non solo Mihawk ma anche Jinbei e per fino Moria!-
-Ah…è solo una curiosità ma da quanto ti piace Hancock?-
-Da troppo tempo…adesso lasciami!- detto questo se lo tirò via, si stava per avviare alla stanza in cui era prima ma Doflamingo lo fermò
-Non mi hai ancora risposto…-
-Ti sbagli ti ho già risposto-
-“Da troppo tempo” non mi sembra una risposta-
-Hm…quando anche tu hai provato interesse per lei-
-Aspetta mi stai dicendo che ti sei innamorato di lei quando anch’io mi sono innamorato?! Cioè ci siamo innamorati contemporaneamente! E’ impossibile!- disse il biondo incredulo 
-Tutto è possibile se ci pensi…- finito di parlare si avviarono.
 
Nella stanza, Hancock era già arrivata e anche Mihawk che era stato incaricato di portare a Sengoku il lavoro svolto
-Scusa Hancock ma dov’è Crocodile?-
-E fuori che parla con Doflamingo- rispose lei
-Allora è riuscito a venire…-
-Si…in verità non so’ come sia riuscito a liberarsi ma l’importante che sia venuto- in quel momento rientrarono loro due
-Di che cosa avete parlato?- domandò l’Imperatrice curiosa
-Ehm sai cose da maschi tu con le tue sorelle non parli di cose da femmine?-
-Si…ma non mi annoiavo mica se restavo anch’io-
-Invece sì- s’intromise Crocodile.
 
-Non vorrei fare l’uccello del malaugurio ma purtroppo mi tocca farlo- disse all’improvviso Mihawk
-Abbiamo una riunione tra poco ci tocca cambiare stanza proprio adesso-
-Oh ti prego dimmi che stai scherzando!- gli rispose Crocodile
-No…-.
 
Gli Shichibukai cambiarono stanza e andarono alla riunione, rimasero dentro quella stanza per due ore finché non venne l’ora di andare a casa.
Stavano per avviarsi quando furono fermati da Sengoku…
-Scusate…devo dirvi una cosa molto importante- disse il Grand’Ammiraglio
-Che cosa volete ancora da noi?- disse Mihawk
-Ehm c’è un problema per Jinbei…- Doflamingo non lo fece finire perché gli parlò sopra
-Jinbei? Che cos’ha Jinbei??-
-Se mi fai finire di parlare…il povero Jinbei non può ritornare a casa per motivi della marina, top secret-
-Come “Top secret”? Dove vive Jinbei Scusa?? In una base militare?- disse Moria
-Ehm no, lui abita nell’isola dei uomini pesce, hai capito?-
-Certo che ho capito non sono scemo…dove si trova l’isola dei uomini pesce?-
-Ecco l’ho sapevo…c’è qualche problema in quell’isola allora Jinbei non potrà rincasare…-
-Dove dormirà Jinbei sta notte?- domandò Mihawk
-Beh sembra ovvio a casa di Crocodile- rispose Doflamingo
-Perché Jinbei deve venire a casa mia?!-
-Perché tu abiti più vicino di tutti noi-
-Come fai a dirlo? Non sai nemmeno dove abito!- si mise a urlare
-Eh va bene verrà a casa mia- disse Doflamingo
-Ottimo!- disse Sengoku subito dopo chiamò Jinbei.
 
A casa di Doflamingo
-Ecco questo è il bagno e qui c’è una finestra…-
-Ho capito non c’è bisogno che me l’ho ripeti- finito di parlare si cambiarono e andarono a dormire.
Durante la notte Jinbei non riusciva a dormire perché non trovava una posizione comoda allora continuava a muoversi, facendo così non faceva dormire neanche Doflamingo.
 
Il biondo accese la luce e disse
-Ma che c’è Jinbei??-
-Non riesco a dormire-
-E perché non ci riesci?-
-Perché non sono abituato a dormire a sinistra del letto, mi fai dormire alla desta?-
-Che mi nascondi? Sei sposato per caso? Comunque la risposta è no Jinbei questo è il mio posto-
-Ok…-.
Spense la luce, ma Jinbei continuava a muoversi finché non fece cadere Doflamingo dal letto
-JINBEI!!- urlò l’altro
-Scusa non l’ho fatto apposta…-
-Perché non ti metti ai piedi del letto?- disse il biondo mentre si rialzava
-E’ un’ottima idea!-.
Jinbei prese il cuscino e lo mise ai piedi del letto tentò di dormire ma non ci riuscì lo stesso
-Niente mi dispiace…-
-Ok caro, occupa il mio posto!- disse Doflamingo ormai scarso di pazienza
-Oh grazie!-.
Si scambiarono di posto poi spensero la luce
-Non ti arrendi fino a quando non ti cedono il posto, eh? Jinbei-
-Mi dispiace di darti fastidio- 
-Non fa niente…-.
 
Stavano quasi per dormire fino a quando Jinbei non portò le coperte tutte dalla sua parte scoprendo Doflamingo
-Ok adesso basta!- disse il biondo mentre accendeva la luce
-Questo letto è troppo piccolo per entrambi!-
-Ma se è un letto, marca, “re”!-
-Si io sono il re di questo reame e tu mi stai dando un reale fastidio!- disse Doflamingo poi si alzò dal letto diretto in bagno
-Adesso dove vai?- domando Jinbei
-Nel mio trono!- finito di parlare si avviò al bagno
-Il bagno è il suo trono??- disse Jinbei perplesso.
 
Doflamingo ritornò dal bagno e si mise a letto, spense la luce e finalmente riuscirono a dormire.
 
Note: io spero che vi sia piaciuto XD lo so’ non centra niente la foto di Miami ma l’ha avevo promessa a robinchan07 anche se la scattata, un mio amico per me ^^.  

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Capitolo 12
*** Il Segreto di Hancock… ***


Il Segreto di Hancock… 12° (capitolo)

 
Il giorno dopo…
Doflamingo si svegliò tutto “spezzato” forse perché aveva dormito insieme a Jinbei…
-Hm…non è stata una dormita da “prima classe” sono tutto spezzato- disse Doflamingo mentre si sgranchiva 
-Buon giorno collega! Hai dormito bene? Non ti ho disturbato?- domandò Jinbei
-Tralasciando che russavi e parlavi nel sonno, e mi hai buttato varie volte fuori dal letto mentre ti muovevi…ho dormito bene anche se sono tutto “rotto”-
-Mi dispiace tanto…- Jinbei si avvicinò a lui e continuò
-Sei così gentile!- subito lo prese e l’ho abbracciò, più che abbracciarlo lo stava stritolando
-Non…riesco…a resp…a respirare!-
-Ops scusami!- lo lasciò
-Non ho mai avuto così affetto da un uomo pesce e neanche da un uomo!- disse il biondo ancora dolorante
-Grazie l’ho prenderò come un complimento per caso sai se dobbiamo andare a Marijoa?-
-Non saprei…di solito ci mandano una lettera adesso vestiamoci ok?-
-Si va bene-.
 
Finito di cambiarsi andarono in cucina per fare colazione…
-Ah una cosa Doflamingo-
-Si?-
-Sono ancora perplesso per una cosa…ma il bagno è davvero il tuo trono?- Doflamingo rimase fermo a guardarlo finché non scoppiò dalle risate
-Buona questa! Oh beh ieri ero talmente stanco che FORSE mi sono irritato un…pochettino-.
-Più che irritato sembravi una bomba a orologeria pronta a esplodere! Ok ora sto esagerando…- in quel preciso momento arrivò una lettera dal “Quartier Generale della Marina”.
Doflamingo la aprì, e ne lesse il contenuto…
-Oh bene dobbiamo andare di nuovo a Marijoa ci sono notizie sull’isola dei uomini pesce- disse Doflamingo attirando l’attenzione di Jinbei
-Davvero?!- rispose felice Jinbei.
 
Finito di fare colazione si diressero a Marijoa, arrivati incontrarono Crocodile e Mihawk 
-Oh ci sei anche tu Croco- disse Doflamingo
-Perché? Che ti aspettavi?-
-Che te ne stavi barricato in casa a dormire con il tuo pigiama!-
-In questo momento che non c’è Hancock…ho un’infrenabile voglia di uccidere!-
-Ah si?? Allora perché non vieni qua? Hai paura di perdere?-
-Io non ho mai paura! E solo che ti sei salvato…sta arrivando Hancock-, infatti, l’Imperatrice era arrivata e si stava dirigendo verso di loro
-Io non ti credo, tu vuoi che mi giro così puoi colpirmi alle spalle cosa che non…ehi chi è che mi tocca?- il biondo si girò ed era Hancock che gli era venuta vicino
-Ah ok…stavo dicendo…oh Hancock ciao!-
-Visto te l’avevo detto…- disse Crocodile.
In quel momento arrivo il Grand’Ammiraglio che li mandò nella stanza 332
 
-Ok io vorrei sapere perché dobbiamo aspettare ancora…- borbottò Crocodile
-Non borbottare dobbiamo aspettare che arrivi anche Moria e certe persone importanti poi possiamo incominciare- gli rispose Mihawk
-Scusatemi non per lamentarmi ogni secondo ma…dov’è andato a finire Orso Bartholomew?-
-Ah non l’ho so’…- rispose Doflamingo in quel momento si aprì la porta ed entro Moria
-Ciao a tutti…Jinbei com’è andata a casa di Doflamingo?-
-Beh posso dire che è stato ospitale-
-Magnifico adesso vi voglio far vedere una cosa…- Moria stava tenendo una busta…la mise sul tavolo 
-Su forza aprite!- Doflamingo prese la busta e la aprì
-E queste, cosa sono?-
-Sono delle lastre…quelle, dei raggi x o come si chiamano-
-Perché sei andato a farti i raggi?- domandò Crocodile
-Oh perché ieri ho sbattuto violentemente la testa allora sono andato a farmi i raggi pensando che non fosse una cattiva idea-
-Forse volevi sapere se avevi un cervello…- ribatté ironicamente Doflamingo
-Fammi vedere…- aggiunse Crocodile prendendo le lastre
-Hai un cervello? Io pensavo che tu non c’è l’avessi!-
-Ah ah spiritosi guarda che il mio quoziente d’intelligenza è…in realtà non l’ho so’ ma vi dico che sono più intelligente di, questa sedia!-
-Forse hai l’intelligenza di una sedia- disse ironico Doflamingo
-Ehi! Ora smettetela di prendermi in giro! E datemi di ritorno le mie lastre- disse offeso Moria e tirando via le lastre dalla mano di Crocodile.
 
-Sapete solo adesso noto che Doflamingo è più alto di Crocodile- disse Jinbei
-Jinbei per caso a casa di Doflamingo hai sbattuto la testa?- domandò Crocodile
-No sono io quello che cadeva dal letto…lasciando stare, poi se ci pensi Jinbei anche tu sei più alto di lui invece io vicino a Moria mi sento…più bello!- disse Doflamingo intanto Moria lo guardò male
-Moria non mi fare quella faccia che peggiori soltanto il tuo aspetto…-
-Ora capisco perché Crocodile abbia così voglia di farlo fuori- sussurrò Moria
-Cosa hai detto?-
-Niente…-.
 
Passò qualche minuto…
Doflamingo incominciò  a pensare su una cosa che l’ho lasciava perplesso
-Sai Hancock io non capisco ancora perché tu non voglia scoprire la schiena- disse Doflamingo 
-Perché non mi va-
-Non ti va? Che razza di giustificazione è? Ti ricordo che quando ho tentato di girarti tu ti sei spaventata, e mi è apparsa strana questa reazione…-
-Oh ti prego Doflamingo parla di queste cose in mia assenza!- disse Crocodile con uno sguardo disgustato
-Ehm Crocodile ha ragione e poi io adesso devo andare al bagno- finito di parlare se ne andò a passo svelto.
 
-Non capisco perché eviti di parlarne…-
-Forse perché non si vuole ricordare dell’errore che ha fatto- disse Crocodile
-Tu Croco stai zitto! Ci deve essere un motivo più che logico…-
-Forse ha qualche voglia sulla schiena…- s’intromise Moria
-No io non credo me l’ho avrebbe detto…-
-Oh forse non te la vuole far vedere e basta…si vede che sono privo d’idee-
-“Eh, se mi nascondesse un segreto? No mi sto ponendo dei problemi per niente!”-
 
Nel bagno, erano passati vari minuti e l’Imperatrice non aveva voglia di uscire fino a quando…
-Non posso fargli vedere la schiena…se scopre il mio segreto io l’ho perderei- si disse Hancock con tono triste
-Meglio che esco ci sono stata anche fin troppo tempo…Doflamingo si domanderà che fine io abbia fatto- finito di parlare uscì e si avviò con passo lento alla stanza 332.
Arrivata alla stanza…
-Oh Hancock finalmente! Pensavo che ti fossi persa!- disse Doflamingo con tono leggermente seccato
-Io non mi sono persa!- rispose lei con lo stesso tono.
 
Passò una mezz’ora, gli Shichibukai ricevettero l’ordine di cambiare stanza nella quale c’erano tutte persone, importanti pronti per parlare a loro delle condizioni che c’erano sull’isola dei uomini pesce.
Finita la riunione, i Flottari se ne andarono a casa anche Hancock voleva andarsene a casa sua ma Doflamingo in qualche modo la convinse a venire a casa sua.
 
A casa di Doflamingo
Hancock se ne stava seduta e in silenzio sul letto e Doflamingo cercava di dialogare con lei
-Insomma mi vuoi dire che ti è preso?- Hancock gli diede le spalle e disse
-Non ne ho nessuna voglia di parlarne…- Doflamingo si avvicinò a lei 
-No adesso tu mi devi dire che c’è che non va…mi nascondi qualcosa ed io ormai ti conosco bene, con me puoi parlare…-
-Io…non posso… non capiresti!- Doflamingo rimase un po’ perplesso
-Come io non capirei? In che senso?…Hancock mi stai facendo innervosire! Ed io non sono una persona che s’innervosisce facilmente!- Hancock non gli rispose più
-Ok te la sei cercata!- alzò la mano 
-Ti prego…non voglio ad arrivare fino a questo punto…- 
-Non oseresti farlo!-
-Mi costringi! Il tuo comportamento è inaccettabile!-
-Il tuo è inaccettabile! Tu non puoi capire niente!- si mise a urlare
-Perché non ci provi!- si mise a urlare anche lui
-Perché ho paura di perderti…-
-Provaci almeno…-
-No…-
-Ok ti costringerò anche se non voglio- Doflamingo incominciò a gesticolare con le dita Hancock veloce, posizionò le sue mani a forma di cuore e…
-Mero Mero Mellow!- Doflamingo schivò il raggio 
-Come puoi fare questo a me!- disse incredulo Doflamingo
-Te la sei cercata!- il biondo si avvicinò a lei ma l’Imperatrice lo allontanò girando su se stessa colpendo in pieno il comodino, che c’era in camera, con uno  dei suoi calci e nel punto in cui ha colpito si trasformò in pietra, poco dopo si frantumò
-Ma sei impazzita! Tu hai idea di che cosa potevi farmi?!- disse Doflamingo mentre guardava il comodino 
-Questo è il nostro primo litigio! Per una sciocchezza!- subito dopo si mise a piangere
-No ti prego…non metterti a piangere-
-Perché vuoi sapere che cos’ho dietro la schiena?- domandò lei asciugandosi le lacrime
-Perché io vorrei che ci dicessimo le cose…e poi come ti ho detto la tua reazione mi è sembrata strana…io penso che sia una cosa cui tu ci tenga molto a mantenere nascosta, e al mio punto di vista anche a costo della tua vita-
-Si è vero…io sono disposta a condividere il mio segreto con te…ma io mi devo fidare di te!-
-Beh ci sono persone che non si fidano di me infatti non dovrebbero…ma con te io sono una persona diversa, ti puoi fidare di me-
-Ok…ma sappi che quando l’ho scoprirai sarà abbastanza schioccante-
-Io ne ho viste di cose schioccanti…-.
 
Hancock si sedé sul letto poi si tolse la camicetta…pian piano si girò dandogli le spalle poi prese i capelli
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-Per caso…tu questo segno l’ho hai già visto?- poi scoprì la schiena.
 
Doflamingo rimase a guardarlo finché gli venne in mente una cosa
-Ah aspetta sembra il simbolo che ha sul petto Jinbei…ma adesso che l’ho guardo meglio il suo è differente dal tuo…il suo è a forma di sole invece…aspetta un attimo!-
-Ne sai il suo significato?- gli chiese con tono impaziente l’Imperatrice
-Io credo di averlo già visto da qualche parte…-
-Dove?-
-…Non è il simbolo dei Nobili mondiali? L’ho conosco perché io sono il padrone della casa d’aste…-.
Hancock si rimise la camicetta rimase in silenzio
-Come è successo?-
-E’ una storia lunga e molto triste e per lo più dolorosa…-
-…Se ti va me la puoi raccontare…ma se è così triste per te è meglio che non dici niente!-.
L’Imperatrice lo guardò un attimo poi incominciò a raccontare…
-E’ successo tanto tempo fa…io avevo solo dodici anni…fui rapita dalla nave delle piratesse Kuja insieme alle mie sorelle poi veduta come schiava ai Nobili mondiali, quella fu la prima volta che io e le mie sorelle vedemmo gli uomini e per noi è il simbolo dell’incarnazione del male…per colpa loro io e le mie sorelle abbiamo sofferto orribili torture per quattro anni…- la interruppe Doflamingo
-Ok basta non serve che continui…- ma Hancock continuò a parlare e delle lacrime le scendevano sul viso
-Pensavo che non c’era più scampo per noi…- s’interruppe un attimo
-Pensavo che io e le mie sorelle dovessimo morire li…- si asciugò le lacrime
-Ma un giorno un uomo pesce Fisher Tiger si intrufolò a Marijoa e liberò tutti gli schiavi di tutte le razze…-
-Durante il periodo trascorso in schiavitù ci venne marchiato sulla schiena il simbolo della nobiltà mondiale che contraddistingue chi lo porta come essere inferiore, e del quale io me ne vergogno tanto, ho mentito anche alla mia popolazione dell’isola dicendo che si tratta di una maledizione impostata da una gorgone, dalla quale dipendono anche i suoi poteri derivanti dal frutto-
-Ho capito…-sussurrò il biondo
-Sempre nel periodo di schiavitù, ci diedero dei frutti del diavolo allo scopo di far divertire i Draghi Celesti-
-E’ orribile…e per questo che tu odi tanto il Governo mondiale e gli uomini…-.
Hancock si alzò dal letto e si avvicinò alla finestra della camera
-Adesso…- disse l’Imperatrice attirando l’attenzione di Doflamingo
-Tu mi odierai per il mio passato…per quello che sono stata, e non ti biasimo, me ne vergogno tantissimo- finito di parlare incominciò a piangere…
-Hancock…che cosa dici?!- si avvicinò a lei
-Io ti amo e voglio stare per sempre con te…e non deve essere un simbolo di tanti anni fa che ci separerà non m’importa cos’eri prima tu sei sempre la stessa ragazza di cui mi sono innamorato io poi li odio i Draghi Celesti…fai questo fai quest’altro! Ogni volta che passano devi inchinarti e si credono chi sa chi!- Hancock sorrise
-Ah, visto… sono riuscito a farti sorridere, poi io mi sento un mostro e pensare che sono padrone della casa d’aste! Questo sarà il nostro segreto…- le sorrise e lei ricambiò facendo lo stesso, in fine si abbracciarono.

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Capitolo 13
*** Una Persona inaspettata ***


Una Persona inaspettata 13° (capitolo)

 
Il mattino seguente…
-Hancock sveglia è già mattina…- disse Doflamingo scuotendo l’Imperatrice che stava ancora dormendo
-Hm? Perché mi svegli? Che ore sono?- chiese la sua compagna ancora insonnolita…
-Sono già le [9:10]…sai sono stato molto bene con te sta notte…- Hancock si avvicinò a lui
-No come quando ho dormito con Jinbei…beh, poverino non è colpa sua pero si muoveva in una maniera…sono caduto dal letto ben dieci volte-
-Ahahaha dai… poverino per davvero! Adesso alziamoci- la Principessa si alzò dal letto e cercò i suoi vestiti
-E’ mai possibile che devi sempre saltarmi addosso quando vengo da te?-
-Ti volevo consolare! Ieri mi hai detto una cosa orribile del tuo passato ed io ho voluto solo tirarti su il morale…- Hancock si girò verso di lui
-Oh si certo portandomi a letto!- poi s’inchinò sotto il letto per cercare le scarpe
-Non dirmi che non ti sei divertita!- disse con tono confuso il biondo
-Si devo ammettere che sei stato sensibile e quindi…sei stato dolce ecco l’argomento è chiuso-.
 
I due si cambiarono e andarono in cucina, finito di mangiare Hancock aiutò Doflamingo a lavare i piatti
-Ma non è possibile…- sussurrò il biondo
-Che cosa stai pensando?- domandò con tono curioso l’Imperatrice
-Sto ancora pensando ai Draghi Celesti…e guarda caso quelli vengono sempre alla casa d’aste…mi sento uno schifo e come se fossi sporco tento di lavarmi ma lo sporco è indelebile!-
-Dai non ci pensare più…- tentò di tirarlo su di morale
-Non posso! Vorrei andare a Sabaody e distruggere con le mie mani la casa d’aste anzi no, aspetta!-
-Io non vado da nessuna parte…- disse lei
-No era un modo di dire…potrei prendere un Nobile mondiale strangolarlo con le mie mani!-
-Sei impazzito?-
-No sono Donquijote Doflamingo quello che andrà a mettere a soqquadro la casa d’aste!-.
Hancock lo guardò perplessa
-Scusa tu non sei il padrone della casa d’aste?-
-…Si hai ragione ed è per questo, che sarò io a buttarla giù…Disco non si deve spaventare se vedrà la casa d’aste totalmente sbriciolata o vaporizzata! Oh un termine migliore, Hancock dammi qualche spunto…-
-Ehm ehm…-
-Fa niente si vede che anche te, sei accorto d’idee- le sorrise
-Ehm sì! E così…-.
 
Doflamingo stava ancora lavando i piatti invece Hancock li stava mettendo…
Il biondo guardò un attimo il piatto che stava lavando e disse
-Stupidi Nobili Mondiali dei, miei stivali, vuole che vi lucidi le scarpe signore?!
Oh vuole del caffè? Si credono chi sa chi ma non valgono niente!- Hancock si girò verso di lui
-Ok ora smettila…stai esagerando-
-Scusa…-
-Siamo in ritardo dobbiamo andare a Marijoa…-
-Ancora? Ah va bene…no, no ascolta in quel posto hai sofferto è meglio che non ci metti più piede!-
-Ma come potrei fare se mi servono! E poi se non ci vado rischio di perdere il titolo…-
-Ma guarda che puoi decidere di non andarci…sei libera di scegliere-
-Ah guarda fa lo stesso…quando sto con te tutto il resto per me è come se non fosse mai successo-
-Ok…come vuoi-.
 
A Marijoa
Crocodile e Mihawk erano già arrivati…dopo un paio di minuti arrivò anche Moria
-Ho deciso tutto il resto per me non conterà più niente…- disse Moria
-Ma che cosa stai dicendo?- domandò Crocodile con voce annoiata, Moria prese un Block Notes e ci scrisse qualcosa
-Ok tutto il resto che ho scritto scaleranno di un gradino…benvenuto al primo posto della mia lista nera Doflamingo-
-Perché?- disse Mihawk
-Ok l’ho ammetto sarà strano quello che dirò ma…che cosa ti ha fatto Doflamingo?- domandò Crocodile
-Vi ricordate ieri? Ecco mi ha preso in giro! Io sono una persona molto orribile secondo voi??-
-…Esteticamente non sei una bellezza…ma interiormente hai una personalità carina- gli rispose Mihawk e subito dopo Crocodile si mise a ridere
-Scusa…non volevo…no sul serio, tu pensi che Moria ha una personalità carina? Che venga giù il soffitto…-
-Crocodile sei senza cuore…-
-No non è vero!! Se non avessi il cuore non mi sarei mai innamorato di Hancock e certamente non starei qui a soffrire…- disse Crocodile con tono triste
-Ok ho sbagliato ricomincio da capo…Crocodile sei cattivo-
-Che mi colpisca un fulmine io non sono tanto cattivo!- subito dopo Mihawk si alzò dalla sedia e si allontanò da lui
-Che cosa ti prende?-
-Non vorrei essere colpito dal tuo fulmine…-.
 
Passarono una decina di minuti e arrivarono Hancock e Doflamingo
-Come mai siete arrivati insieme?- domandò Crocodile un po’ irritato
-Eh sai…io e Hancock abbiamo una storia e quindi sembra normale che io e lei ci frequentiamo…dov’è Jinbei?-
-E con Sengoku sta parlando di alcune cose che io non so- disse Mihawk
-Oh ciao Moria…- l’altro non gli rispose
-Sei ancora arrabbiato di quella cosa che ti ho detto ieri?-
-…Si…-
-Sai ti ha messo al primo posto della sua lista nera…- aggiunse Crocodile
-Oh fantastico…- sussurrò il biondo poi  si avvicinò a Moria
-Senti è vero l’ho ammetto sono stato un po’ cattivo con te…-
-…-
-Se ti do un lecca, lecca mi perdoni-
-Io non sono uno che cambia così! Ok ti perdono dammelo…-
-Ah! Io te lo do se mi cancelli dalla tua lista…-
-Consideralo fatto-.
 
Passò un’ora
-Oh ma insomma siamo venuti qua a far niente!- disse Hancock
-Adesso che ci penso…- disse Crocodile
-Doflamingo…-
-Cosa vuoi Croco?-
-Vieni qua e facciamola finita!- il biondo andò da lui a malavoglia
-Per caso…hai già chiarito quella cosa della schiena di Hancock?-
-Oh ma che coccodrillo curioso che sei! E sappi che mi sono preoccupato per niente…Hancock è apposto…- poi se ne andò
-“Hm questo lo dici tu”- pensò Crocodile.
 
Dopo una mezz’ora arrivò Jinbei…
-Oh ciao Jinbei! Pensavo che non venissi più…che cosa hai fatto con Sengoku?- chiese Doflamingo
-Abbiamo parlato…sulla situazione della mia isola ed è tutto apposto- disse contento
-Ma che problemi c’erano?-
-Ah c’erano dei cacciatori di taglie che andavano a sequestrare sirene e uomini pesce per poi venderli…non ti preoccupare, so che tu sei il padrone della casa d’aste-
-Non mi parlare della casa d’aste!- disse nervoso
-Ok…-
-Perché i tuoi affari vanno a rotoli?- lo, derise Crocodile
-Ehm Hancock puoi un attimo guardare fuori per vedere che tempo fa?-
-Non ha molto senso…ma ok- Hancock si affacciò alla finestra intanto Doflamingo andò addosso a Crocodile incominciando a strozzarlo
-Non deridere più del mio lavoro…-
-Io faccio quello che voglio!- i due caddero dalla sedia e incominciarono a menarsi
-Doflamingo fuori c’è il sole…ma che state facendo?- i due smisero di litigare
-Ehm ehm…niente…stavo solo insegnando a Crocodile una mossa di karate…ok basta mentirti…Hancock io e Croco stavamo litigando…-
-Eh perché? Per quale motivo?-
-Ehm ehm questo è un po’ difficile…- lo interruppe Crocodile
-Doflamingo…-
-Non m’interrompere…-
-No ti devo dire una cosa importante…per caso anche tu sei bagnato?- domandò Crocodile
-Adesso che ci faccio caso si…ma come mai?- all’improvviso tutti alzarono la testa e guardarono il soffitto e notarono che c’era una perdita
-Oh mamma mia! Se quella crepa si rompe di più rischiamo che qui si allaghi tutto!- disse Mihawk
-Ma davvero? Io non voglio morire! Sono ancora troppo giovane perché io muoia!- disse con tono disperato Moria
-Giovane? Perché hai vent’anni?- disse Doflamingo
-Ok va bene giovane non è un termine adatto…ma nei film drammatici funziona-.
 
Dopo qualche minuto la crepa si ruppe e uscì una valanga d’acqua, gli altri non se ne accorsero ma Crocodile si
-Acqua acqua!-
-Si Crocodile l’abbiamo vista anche noi l’acqua è inutile che ti agiti- disse Jinbei
-Acqua acqua!- ripeté Moria
-Troppa acqua!- aggiunse Doflamingo
-Oh maledizione! Io non so nuotare!- urlò Crocodile
-Calma niente panico usiamo la testa…usciamo dalla porta- disse Mihawk.
 
Si diressero alla porta ma stranamente non si aprì
-Ma perché non si apre?!-
-Io credo che questa sia la stessa stanza in cui io  e Croco abbiamo litigato e rotto la porta…e credo che ormai sia difettosa…- disse Doflamingo
-Ma che scemi io vi uccido!…Ma sono uno, molto paziente quindi lascerò stare!-
-Proviamo ad aprire la finestra…- disse Jinbei
-Ehm no, è inutile anche quelle sono rotte…- disse Crocodile
-Ma non è possibile! Siamo morti moriremo qui! Beh per fortuna io sono molto alto- disse Moria e siccome il livello dell’acqua saliva tutti lo guardarono
-Che ho detto??-
-Saliamo su Moria…- disse Crocodile ormai impazzito per via della situazione.
 
Passò una mezz’ora e nessuno si era accorto di niente
-Ok ora pensiamo…dobbiamo essere ragionevoli su quello che facciamo- disse Mihawk
-Proviamo a chiedere aiuto…- disse Jinbei che si trovava vicino alla porta, essendo un uomo pesce non si era arrampicato
-No! E’ troppo umiliante!- disse Crocodile sull’orlo di una crisi
-Lasciamo da parte l’orgoglio e cerchiamo di salvare la pelle- urlò Occhi di Falco
-Ok ci penso io…- disse Moria
-QUALCUNO CI AIUTI!!-
-Ma da dove viene tutta quest’acqua?!- disse Hancock
-Forse dal bagno di sopra…hanno anche le docce- disse Mihawk
-Le docce? Oh fantastico proprio splendido!- disse Doflamingo
-Non puoi di struggere la porta con la tua spada?- domandò all’improvviso Jinbei
-No sarebbe troppo pericoloso!-
-In qualche modo dobbiamo aprirla…- Jinbei provò a sforzarla ma niente
-Niente l’ho presa a calci a pugni con le mie tecniche ma niente!- Jinbei si allontanò dalla porta e si diresse alle finestre in quel momento la porta fu buttata giù da qualcuno dall’esterno e il livello dell’acqua scese lo sconosciuto entrò…
-Ma che cosa è successo?- domandò Kuma
-Orso! Ci hai salvato la pelle con le tue mani!- disse Moria e tutti gli altri scesero da lui
-Guardatemi sono tutto bagnato!- disse Doflamingo
-E che hai da vantarti?- domandò seccato Crocodile
-Volevo dire qualcosa…Kuma! E’ da tanto che non ci si vede!-.

Note: Io spero che vi sia piaciuto :) 
    
 

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Capitolo 14
*** La Dichiarazione ***


La Dichiarazione… 14° (capitolo)

 
Kuma se ne rimase fermo e guardò le condizioni della stanza
-Forse è meglio che c’è ne andiamo da qui…il soffitto potrebbe crollare- disse all’improvviso Orso
-Si hai ragione…- aggiunse Mihawk
-Scusatemi…ma il Grand’Ammiraglio non si è accorto di niente?-
-A quanto pare no Kuma…ma è incredibile quell’uomo! Si accorge che io e Crocodile litighiamo ma non di questa roba qui!- disse il biondo facendo girare Hancock
-Cosa?-
-Niente! Orso ma dov’eri finito? E’ da tanto che non ci si vede!-
-Ho avuto da fare con il Governo…-
-Ora basta parlare e usciamo da qui!- s’intromise Crocodile.
 
Usciti…si avviarono all’ufficio di Sengoku
-Gli denuncerò con tutti gli avvocati possibili che mi posso permettere!- disse Crocodile irritato al massimo
-Allora Orso, come hai fatto a capire che eravamo in difficoltà?- chiese Moria
-Io non sapevo che eravate in difficoltà…mi ero solo limitato ad aprire la porta-
-…Siamo stati fortunati-.
 
All’ufficio di Sengoku
 
Il Grand’Ammiraglio se ne stava seduto e rileggeva con attenzione delle carte importanti quando all’improvviso la porta si spalancò ed entrarono senza chiedere il permesso, gli Shichibukai, erano tutti furiosi…
-Oh cielo! Che è successo??- disse Sengoku vedendo i Flottari tutti bagnati fradici
-Spero per voi che abbiate una giustificazione per averci fatto aspettare inutilmente dieci ore della nostra vita in quel museo degli orrori!- disse Crocodile furibondo
-Mi volete dire che cosa è successo?- ripeté Sengoku alzandosi dalla sedia
-E’ successo che se non ci avesse salvato Kuma adesso saremo tutti all’atro mondo!- disse Hancock avvicinandosi al Grand’Ammiraglio
-Non capisco…- disse lui confuso
-Al piano superiore si è rotto un tubo dell’acqua evidentemente da una delle docce di quel bagno…facendo così infiltrazione, il soffitto, per qualche misterioso fenomeno fisico, si è crepato facendo fuori uscire dell’acqua…- raccontò Mihawk poi andò vanti Jinbei
-L’acqua che è fuori uscita non cessava di smettere e allora il livello dell’acqua continuava a salire…abbiamo provato a uscire dalla porta ma per qualche strano motivo non si apriva, abbiamo provato perfino ad aprire le finestre ma non si aprivano neanche quelle…- lo interruppe Hancock
 
-Finché non è arrivato Kuma a liberarci e come ho detto prima senza di lui, grazie ancora Orso…-
-Non c’è di ché- ringraziò Kuma
-Non saremo sopravvissuti! Oh forse con i nostri poteri si…ma con dell’acqua si sarebbe salvato solo Jinbei!-
-Oh mamma mia ma com’è potuto succedere una cosa del genere?- disse Sengoku guardando il soffitto
-Andate nella 210 cambiatevi, vi darò qualcosa da fare, scusate ancora…manderò qualcuno a riparare tutto…- finito di parlare gli Shichibukai se ne andarono
 
Nella stanza 210
-Ma non è possibile che quel “Buddha” se ne lavi le mani così! Mentre noi potevamo di rischiare la pelle!- disse Crocodile mentre si cambiava
-Ahahaha!! Dovevi vedere la tua faccia!- disse Doflamingo
-Stai zitto! E tu Hancock perché non ti cambi?-
-Oh si vorresti…- disse il biondo guardandolo
-Oh cielo scusami!-
-Io sono abituata a Doflamingo ma di certo non a voi…chiedo scusa- detto questo uscì
-Adesso che non c’è Hancock mi vuoi dire sì o no, quello che ha dietro la schiena?-
-Ti ho già detto che non ha niente! Per me tu sei troppo invadente e t’impicci troppo degli affari degli altri! Pero tu non vuoi che qualcun altro s’impiccia negli affari tuoi!- ribatté il biondo
-Guarda che sono anche affari miei!-
-…-
-Parlami!-
-…Ho promesso a Hancock di non dire niente…tu non sei una persona affidabile…dalla mia bocca non uscirà niente! Anche a costo della mia stessa vita!-
-Guarda che anch’io amo Hancock! Qualsiasi cosa sarà io, sarò comprensibile…lo hai detto anche tu che era una cosa che ti era apparsa strana…ed io ti conosco  troppo bene e su queste cose hai sempre avuto ragione…-
-No! Io non ti dirò niente…-
-Allora lo scoprirò da me…-.
 
Finito di cambiarsi Crocodile uscì svelto dalla stanza Doflamingo non perse tempo e lo inseguì
 
-CROCODILE!!! NON TI PERMETTERO’ DI’ SCOPRIRLO!!- gli urlò Doflamingo
-Mi dispiace ma se non me lo dirai sarò costretto a scoprirlo da me!- Crocodile si compose in sabbia e sparì
-Ma perché si è impuntato così! Ho capito vuole farmi separare da lei.
 
Al bagno
L’imperatrice si stava quasi per cambiarsi quando entrò all’improvviso Crocodile
-E tu cosa ci fai qui?- domandò lei spaventata
-Sono venuto per sapere che cosa hai dietro la schiena…- Hancock si spaventò di più cercò di non farglielo notare
-E a te cosa interessa?!- chiese acidamente
-Non facciamo troppi giri di parole…Doflamingo non mi ha detto  niente stai tranquilla…-
-E a te cosa interessa?? Non potrai mai capire!! Perché mi dovrei fidare di te??!!-.
 
Crocodile chiuse gli occhi e poi le disse senza guardarla
-Ti devi fidare di me…almeno provaci! Lo so che non sono uno di cui si può fidare…ma io con te sono una persona diversa…-
-“Sono le stesse parole di Doflamingo…”- si disse l’Imperatrice
-Non ti credo…perché dovrei?-
-Perché tu dici…-
-Si perché? Avanti non sai più cosa inventarti?-
-Perché…io ti amo…- Hancock rimase ferma incredula per quello che aveva sentito
-Cosa?-.
 
Note: Ecco c’è anche questo spero che vi piaccia :) (scusate se lo interrompo così)
 

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Capitolo 15
*** Un bel casino ***


Un Bel Casino 15° (capitolo)

 
L’Imperatrice rimase immobile non smetteva di guardarlo…e non riusciva a credere quello che aveva sentito…
-Cosa?- disse lei con uno sguardo incredulo
-E da molto che te lo volevo dire…-
-Io non ti posso credere!- disse all’improvviso
-E’ la verità! Te lo giuro!-.
 
Nel corridoio…Doflamingo stava cercando di capire dove può essere andato Crocodile…
-Quel ruba ragazze! Dove può essere andato? Aspetta! Devo ragionare…Hancock ha detto che andava al bagno e quindi…oh mamma mia Hancock!- si mise a correre e trovò subito il bagno…
-‘Io non ti credo! Vattene via!’-
-Questa è la voce di Hancock!- il biondo non perse altro tempo e buttò giù la porta con un calcio
-TU!- disse Doflamingo con tono furioso
-Hancock puoi chiederglielo anche a Doflamingo…- disse Crocodile
-Cosa?? Che cosa ti ha fatto??-
-Non le ho fatto niente Doflamingo stai tranquillo…le ho solo affermato la verità…secondo te Hancock perché io e Doflamingo ci mettiamo sempre le mani addosso?-
-Hancock senti…- il biondo voleva continuare ma fu interrotto da Crocodile
-Perché litighiamo per te! Ecco il motivo…-
-E’ la verità?- domandò lei con voce un po’ tremolante
-Si…- sussurrò Doflamingo
-Perché non mi hai detto niente Doflamingo?-
-Perché volevo proteggerti! E avevo paura di perderti…-.
 
L’Imperatrice non disse più niente, uscì dal bagno correndo diretta alla stanza 210, arrivata si sedette e non disse nulla…
-Hancock… che cosa è successo?- disse Kuma
-Niente…- sussurrò lei
-Oh scoperto adesso che tu e Doflamingo vi siete messi insieme…- non gli rispose più
-Hancock che cosa è successo?- ridomandò Jinbei
-Un casino ecco cosa!- si mise a urlare, in quel momento arrivarono Doflamingo e Crocodile
-Hancock…- disse Crocodile ma la Principessa non lo fece finire
-No io non voglio sapere più niente di questa storia! Io sono stanca di essere trattata come se io fossi un burattino! Ho pure io dei sentimenti voglio essere rispettata chiaro!- disse lei.
 
Tutti rimasero in silenzio…i due Shichibukai non seppero risponderle invece gli altri non capivano cosa stesse succedendo…
-Scusate qualcuno mi vuole dire cosa sta succedendo?- disse Moria
-E’ successo che questo coccodrillo ha detto a Hancock che…che…- gli rispose Doflamingo ma non riusciva ad andare avanti quindi continuò Crocodile
-Le ho detto che la amo…-
-Oh allora ti sei deciso-
-Tu lo sapevi!- disse Hancock stupita
-Ehm ehm ecco…non dovevo dirlo…-
-Tutti voi lo sapevate??- nessuno le rispose
-Ah è così…-.
 
Nella stanza calò il silenzio…nessuno disse niente, ma fu interrotto dalla voce di Doflamingo…
-Sai Hancock…anch’io sono arrabbiato e vorrei che facessimo pace…-
-Non posso fare pace quando ti va a te! A me non va!- disse decisa lei
-Ah ok allora aspetto…ora mi hai perdonato?-
-No…-
-Ah ok…e adesso?-
-Doflamingo smettila altrimenti passerà un anno prima che io ti perdona…-
-Ok…ma questo non vuol dire che non possiamo stare insieme…-
-Non ti preoccupare stiamo ancora insieme…a meno, che tu non mi nasconda qualcos’altro…-
-No ti giuro non ti nascondo nient’altro…-
-Oh ma per l’amor del cielo…finiscila Doflamingo di fare lo sdolcinato!- disse Crocodile
-Tutta invidia perché Hancock ama me che te…-
-Questa è una provocazione!-
-Perché? La tua che cos’era?-
-Smettetela tutti e due- disse Hancock ormai priva di pazienza
-Doflamingo…-
-Si cosa c’è Hancock?-
-Non posso non perdonarti…e certamente non saprei risponderti Crocodile…in effetti, i tuoi atti di gelosia mi parevano un po’ strani…posso dire di essere stata un’ingenua a non essermi accorta prima-
-Ah ma che vuoi che sia…-
-Doflamingo io ti perdono…ma non devi più nascondermi niente! Ci siamo capiti?-
-Si sono felice che alla fine mi hai perdonato, infatti, non ti avrei dovuto nascondere una cosa del genere…una parte è anche colpa mia…ma Crocodile non lo sopporto!-
-Ecco ci risiamo…- disse Jinbei
-Io non capisco come Hancock si sia innamorata di te!- disse Crocodile
-Forse perché sono molto più simpatico più alto più bello di te!-
-Ah smettila! Non alcun senso che tu mi faccia la lista delle cose che ti caratterizzano! Tanto non capisco lo stesso…-
-Forse perché io ho un carattere molto più bello del tuo…non è colpa mia se faccio colpo-
-Te la sei cercata!-
-Vuoi aggredirmi davanti a lei…facendo così non farai mai colpo…tanto è inutile perché lei appartiene a me!-
-Ti appartiene? Perché l’hai comprata o ti sei sposato con lei?-.
-Ehm…beh chi sa forse un giorno io e lei ci sposeremo…e sappi quando succederà lei porterà il mio cognome…ma stai alla larga da lei!-
-Hancock dimmi che cos’ho di differente da lui! Lo so’ mi sono comportato male con te…perché lo sai sono una persona orgogliosa e ognuno ha il proprio carattere…ma mi spieghi perché hai deciso lui??-.
 
L’Imperatrice rimase a guardarlo un po’ confusa aveva paura di sbagliare a rispondergli come in un’interrogazione a sorpresa in cui non ti sei preparato…
-Ehm…ehm io…ecco lui è una persona molto…dolce…nel mio punto di vista, è sensibile…ecco in qualche modo riesce a rendermi felice…poi c’è il punto estetico questo è ovvio…non dico che tu non hai il tuo fascino, in effetti, sei carino vestito così bene…- la interruppe Doflamingo
-Ehi io sono qui!-
-Ma non vestito come lui…-
-Oh si certo adesso mi devo vestire come un boss mafioso per farti piacere!-
-Io non ti ho detto niente di come ti vesti…mi piace anche il tuo modo di vestire soprattutto perché ti posso vedere il petto vestito così…-
-Ah…dimentica quello che avevo detto…ecco perché continui a guardarmi, Croco impara da me vestito così non ti vede nessuno-
-E chi mi deve vedere?-
-Beh non lo so’ a me mi vedono…forse perché io ho la ragazza e tu no!- poi si mise a ridere
-Ho uno strano impulso di uccidere…basta non ti parlo più!- incrociò le braccia e gli diede le spalle
-Ah la metti così come i bambini delle elementari? Bene anch’io so giocare a questo gioco- e fece la stessa cosa anche lui.
 
Jinbei vedendo la scena sgranò gli occhi e disse…
-Ma perché vi dovete comportare come dei bambini?!-
-Io non sono un bambino…lo è Doflamingo!- gli rispose Crocodile
-Hancock di, a Crocodile che è un’idiota!- disse Doflamingo
-Non ne capisco il senso!- rispose lei con tono d’incomprensione
-Hancock ha ragione- disse anche Jinbei
-Hancock di, a Jinbei che ho le mie ragioni-
-Doflamingo tu sei arrabbiato con Crocodile non con Jinbei!- disse lei
-Mihawk di, a Hancock che ha ragione…-
-Ok questo è pazzesco…- disse Mihawk
-Questo si che è un bel casino- disse Moria
 
Note: Spero che vi sia piaciuto :) 

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Capitolo 16
*** Eravamo in due…ma presto saremo in tre ***


Eravamo in due…ma presto saremo in tre 16° (capitolo)

 
I due Shichibukai non volevano più rivolgersi la parola…fino a quando…
-Ancora non riesco a capire! Come fa Hancock a baciare uno come te?!- disse Crocodile Doflamingo si voltò verso di lui e disse
-Vuoi fare la prova? Ah aspetta non puoi…perché io sono già impegnato!- rispose sarcastico…
-Tu! Sei veramente…- si trattenne
-Basta smettetela!- s’intromise Jinbei ormai stanco di sentirli litigare
-Non t’intromettere Jinbei!- rispose Crocodile seccato
-Huft…- sospirò Hancock, Doflamingo si avvicinò a lei
-Hancock guarda c’è qualcosa di strano fuori dalla finestra-.
L’Imperatrice si avvicinò alla finestra e guardò fuori…
-Crocodile…- sussurrò il biondo malizioso e afferrò il flottaro dal collo
-…Se pensi che io mi arrenda e molli tutto questo vuol dire solo una cosa…che sei un fallito!- sussurrò anche lui e incominciarono a strattonarsi fino a quando caddero a terra, e li iniziò l’azzuffamento.
-Io non vedo niente non c’è nulla fuori…Doflamingo!!- urlò Hancock vedendo la scena e i due si fermarono
-Cosa ho fatto??- poi mollò il collo dell’altro
-Smettetela! Che cavolo vi è saltato in mente?!- aggiunse l’Imperatrice
-Scusa…- disse Doflamingo e la abbracciò
-Perdonami Hancock…non volevo- 
-Oh mamma mia…smettila di fare lo sdolcinato non incanti nessuno!- disse Crocodile
-Ti perdono Doflamingo…- aggiunse Hancock
-Oh ma non è possibile!- disse incredulo Crocodile.
 
In quel momento entrò Sengoku 
-Scusate ma c’è stato un problema…per non farvi aspettare inutilmente è meglio cha andate a casa- finito di parlare tutti gli Shichibukai se ne andarono: Hancock andò con Doflamingo e gli altri per la loro strada.
 
A casa di Doflamingo
 
La coppietta era nella stanza da letto era ora di andare a dormire
-Hancock…sei ancora turbata per quello che è successo o…non t’importa niente?- domandò con tono curioso Doflamingo
-No…la cosa un po’ mi turba…ma io non, a malincuore per Crocodile, non sono interessata a lui- rispose lei.
Doflamingo sorrise e si avvicinò a lei e la baciò
-Ti amo tanto…-
-Ti amo anch’io- si baciarono ancora più dolcemente e intanto Doflamingo indisturbato le slacciò la gonna, Hancock capì cosa voleva
-Alt fermati…- disse all’improvviso lei allontanandosi
-Hancock ti prego non ti allontanare da me…mi farai soffrire-
-Mi dispiace ma io non voglio fare niente stasera- disse Hancock in modo altezzoso e incrociò le braccia, invece il biondo rimase a guardarla e si avvicinò a lei 
-Ti prego, ti prego e dai…che ti ho fatto?-
-Niente…e solo che non mi va di farlo…tutto qui- rispose lei
-Eh dai!- l’Imperatrice lo guardò e disse
-Eh va bene!- si stesero nel letto e spensero la luce.
 
Passò un mese, e in quel mese Doflamingo e Hancock continuavano a frequentarsi e molte delle volte lei dormiva da lui. Fino quando un giorno…a casa di Doflamingo
-Doflamingo devo dirti una cosa…ma non so’ come la prenderai…- disse Hancock senza guardarlo
-Cosa? Che mi devi dire??-
-E’ da un po’ ormai che ho dei strani “sintomi” e ho fatto un test e sono andata dalla dottoressa della mia isola…-
-Oh Hancock qualsiasi cosa sarà, io sarò forte!-
-Doflamingo perché ti preoccupi adesso che ancora non ti ho detto che cos’ho!!- disse Hancock
-Si scusa…vai avanti-
-Io non saprei come dirtelo…a te piacerebbe avere che né so’ un’animale?-
-Perché vuoi un’animale quando hai il meglio del nostro fidanzamento?-
-Ah si?E che cosa?- domandò lei curiosa
-Io!- rispose lui
-Si va bene lasciamo stare…ti piacerebbe avere qualcosa da tenere in braccio?-
-Hancock smettila di fare giri di parole e dimmi quello che ti sta succedendo-
-va bene volevo essere delicata con quest’argomento ma…credo proprio che dovrò dirtelo con tatto…noi siamo in due vero?- Doflamingo la guardò poi si guardò intorno
-Certo non c’è nessun altro qui dentro!-
-Ok…ma presto saremo in tre- disse lei
-Aspetta…vuoi dirmi che sei incinta?!- rispose con tono incredulo
-Si…-
-E’ bellissimo diventerò papà!- disse tutto felice e in fine abbracciò Hancock dolcemente
-Non sei arrabbiato?- disse lei
-No! Perché dovrei?? E’ una cosa che abbiamo fatto insieme non si può arrabbiarsi per questo…io ti amo Hancock e il nostro bambino-
-Anch’io…- si mise a piangere di gioia e si abbracciarono
 
Note:Spero che sia piaciuto <3 il cappy è un po' corto perché 
ho avuto vari problemi con il tempo e mi è venuto così Y_Y spero lo stesso che sia piaciuto :D

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Capitolo 17
*** La reazione di Crocodile ***


La reazione di Crocodile 17° (capitolo)

 
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Rimasero abbracciati finché Doflamingo disse all’improvviso…
-Aspetta un attimo…ma io credo di aver usato la sicura, ne sono più certo!- disse il biondo mentre guardava la sua compagna
-Ehm no Doflamingo…cioè si è vero quello hai detto ma le ultime due volte che ci siamo visti tu non avevi messo la sicura…- spiegò l’Imperatrice
-Ah ok…almeno mi sento meglio- poi riabbracciò Hancock ma si distaccò di nuovo
-Aspetta adesso cosa facciamo??- l’Imperatrice non capì subito
-In che senso “cosa facciamo”?- ripeté lei
-Nel senso, come la prenderà Crocodile! Ah ma perché pensare a lui…pensiamo invece a come chiamare il bambino-.
 
Hancock rimase a guardarlo…
-Che c’è?-
-Accidenti come farò a dirlo alle mie sorelle…e come ci organizzeremo con il bambino?! Eh se sarà un maschio? Sarà un bel problema…se invece è una femminuccia non l’ho è più, ma ci sarà il problema della casa! Cioè io abito ad Amazon Lily e tu più lontano dalla mia isola!- disse Hancock leggermente turbata.
Doflamingo scrollò le spalle e si sdraiò sul letto…
-Beh vieni a vivere da me…e il problema è risolto- disse tranquillo fino a quando vide lo sguardo di Hancock
-No eh…-
-No non posso lasciare la mia isola…mamma mia è difficile essere una famiglia!-
-E’ vero…-
-Non hai nient’altro da dire tu??!- disse seccata
-Oh per l’amor del cielo…il cambio d’umore è un po’ troppo presto stai tranquilla e non agitarti, troveremo un modo-
-No non lo troveremo!- rispose agitata, Doflamingo si alzò dal letto e cercò di rassicurarla
-Dai Hancock stai tranquilla! Non ti devi preoccupare troveremo un modo…intanto dovremo pensare a come dirlo agli’altri- l’Imperatrice si alzò dal letto…
-Che c’è?- domandò il biondo leggermente preoccupato
-Niente…e solo che continuo a pensare alle mie sorelle…mamma mia come faccio a spiegare tutto questo?!- finito di parlare andò avanti e indietro per la stanza
-Hancock non ti affaticare!- disse preoccupato
-Ah! Doflamingo non sono ammalata sono solo incinta! Oh…- Doflamingo vedendo la reazione di Hancock, si alzò dal letto di scatto e disse preoccupato…
-Che c’è?! Ti senti male? Ti gira la testa…insomma dimmi qualcosa!- 
-Doflamingo smettila o altrimenti mi farai innervosire!- rispose lei tranquilla, in fine si sedette sul letto
-Ah…ok ma se hai o senti qualcosa tu me lo devi dire ed io chiamo un medico- la rassicurò e si sedette vicino a lei
-Sono soltanto stanca…tutto qui…- si distese sul letto e in un attimo si addormentò.
 
Passarono tre mesi…la pancia di Hancock non era ancora visibile.
Gli Shichibukai furono convocati a Marijoa per sbrigare alcune cose…
 
-Mi stavo annoiando in questi tre mesi…ma essere convocato al Quartier Generale della Marina, è ancora più noioso!- si lamentò Moria mentre se ne stava seduto per terra come il suo solito
-Oh su via! Non ti lamentare! Guarda che nemmeno io salto di gioia per venire qua! Soprattutto se c’è Doflamingo- s’intromise Crocodile
-Ah ah…guarda che ti ho sentito Croco! Io invece non posso lamentarmi, in questi tre mesi sono stato in compagnia- aggiunse Doflamingo subito dopo ricevette uno sguardo truce dal suo compagno
-Non guardarmi in quel modo! Peggiori soltanto il tuo aspetto Croco- disse il biondo in modo beffardo
-Hm…smettila di prendermi in giro! Mi vuoi dire perché Hancock non è venuta?-
-Perché vuoi saperlo??-
-Era solo una domanda…-
-Beh Hancock…non si sente molto bene in questi ultimi mesi…- mentì Doflamingo.
 
Tutti gli altri membri sapevano cosa aveva Hancock tranne Crocodile che era stato messo all’oscuro di tutto.
 
-Ah…capito…eh su dimmi che cos’ha Hancock?-
-Ehm…Hancock ha…è un po’ difficile da spiegare- all’improvviso Mihawk si alzò dalla sedia, si avvicinò al biondo e gli sussurrò
-‘Senti Doflamingo…è meglio che gli affermi la verità a questo punto…’-
-‘Va bene’- disse con tono tranquillo.
 
Occhi di Falco fece cenno agli altri di seguirlo, in fine uscirono tutti
-Perché sono usciti?- domandò il compagno con tono curioso
-Ti devo dire una cosa Croco…non sarà per niente facile-
-Su dimmi…- disse con tono fermo
-Ecco Hancock…lei sta bene…ma c’è davvero qualcosa per la sua assenza-
-Smettila di fare giri di parole inutili e dimmi cosa succede!-
-Ecco…Hancock aspetta un bambino…-.
 
Crocodile rimase a guardarlo con sguardo quasi incredulo…
-No aspetta…stai scherzando vero?-
-No…non sono stato più serio e sincero di così…-  Crocodile chiuse gli occhi e cercò di contenersi
-Come diavolo sei riuscito??!- disse in punta di rabbia
-Ecco sai le due volte che ci siamo visti ho dimenticato di mettermi la sicura e…-
-Ah! Smettila! Non entrare nei particolari!-
-Me lo hai chiesto tu! Adesso che sai questa cosa…lascerai stare mettiti il cuore in pace!-.
 
Crocodile s’innervosì e gli saltò addosso mettendogli le mani addosso 
-Come hai potuto fare questo!!- urlò Crocodile mentre strangolava il biondo
-E’ stato un incidente!- si giustificò Doflamingo.
Il biondo voleva reagire ma era paralizzato dalla rabbia
-E che hai adesso?? Non riesci a reagire??!- lo provocò Crocodile notando che non stava reagendo
-Tu devi sempre sistemare le cose con  la violenza??- rispose Doflamingo subito dopo gli diede un pugno facendogli fuori uscire sangue.
 
Si alzarono da terra…Crocodile si asciugò il sangue che gli era fuori uscito dalla bocca
-Me la pagherai per questo…e per tutto quello che mi hai fatto- disse Crocodile in modo altezzoso e tranquillo
-Se mai quello che la deve pagare sei tu…- rispose in modo superbo
-Mi piacerebbe tanto darti fuoco se ne avessi la possibilità di farlo!- 
-Ti piacerebbe…-.
 
Note: Spero che sia di vostro gradimento :3 io purtroppo ho la febbre e quindi non so se sia bello come gli altri -_-“ e poi ci si mette anche il terremoto O_o
Spero lo stesso che sia piaciuto :) 

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Capitolo 18
*** Un Coccodrillo assillante!/1° parte ***


Un Coccodrillo assillante!/1° parte 18° capitolo

 
 
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Rimasero a guardarsi…nella stanza c’era silenzio…
-Io a stento riesco a credere che Hancock riesca a baciarti…ma anche fare queste, chiamiamole “cose” mi sembra ancora più impossibile!- disse Crocodile con tono tranquillo
-Oh su avanti smettila con queste tue osservazioni sulla mia relazione con Hancock! Mi stai rompendo le scatole…- rispose Doflamingo…
-Mi dispiace ma io continuo perché non riesco ancora a crederci! E tra nove mesi diventerai padre! Io…io non riesco ancora a crederci!- 
-In realtà…Hancock è incinta già da tre mesi…quindi…diventerò padre tra sei mesi- rispose Doflamingo con tono beffardo
-Ancora peggio!- in fine si portò la mano destra sul volto
-Che hai adesso? Mal di testa?- lo prese in giro il biondo
-Ah…non giocare con il fuoco! Ti puoi scottare!-
-Che credi…che io abbia paura di te?-
-Certamente nemmeno io…ma tu non sai cosa ho in mente per te…-
-Eh dai Croco sto per diventare padre! Non puoi dare un dispiacere a Hancock- scherzò Doflamingo, in fine si mise a ridere…
-Ridi ridi…ridi pure, tanto non sai quanto io possa essere pericoloso in situazioni come queste!-
-Huft…non possiamo chiarire la situazione come persone mature?-
-Non posso credere a quello che stai dicendo…- in fine formò sul palmo della mano un piccolo uragano di sabbia
-Ecco prova a schivare questo in un luogo chiuso! Sables!- finito di parlare lanciò l’uragano che s’ingrossò rapidamente.
 
Nel corridoio
-Io spero che Crocodile abbia preso bene la notizia…almeno credo- disse Jinbei leggermente turbato
-Ooh, io non credo che Crocodile la abbia presa bene…- aggiunse Moria
-E tu come fai esserne tanto sicuro?- domandò Kuma
-Beh basta sentire il casino che stanno facendo…- rispose tranquillo fino a quando tutti si agitarono…
-Oh mamma! Quei due stanno litigando!- disse Moria
-Ma perché non c’e lo hai detto prima!- lo sgridò Jinbei
-Io pensavo che fosse qualcun altro!- si giustificò 
-Ormai il guaio è fatto dobbiamo cercare di separarli!- disse Mihawk.
 
Finito di parlare si misero a correre fino ad arrivare alla stanza…aprirono la porta rimasero sconvolti…
-Oh mamma! Hanno completamente distrutto la stanza! Peggio dell’altra volta- disse Jinbei
-Eh dove sono adesso?- aggiunse Moria.
Entrarono…non c’era nessuno
-Non è possibile che non ci siano! Dove saranno andati a finire secondo voi?- domandò Moria…
-Perché non provi a guardare fuori dalla finestra- disse Mihawk indicando la porta finestra, era aperta e c’erano Doflamingo e Crocodile che si stavano strangolando
-Oh per l’amor del cielo!- esclamò Jinbei intanto si avvicinò alla porta finestra
-Dove vai??! E se quelli se la prendono con te?- disse Moria con tono preoccupato…
-Senti o li fermiamo prima che uno dei due cada dal quinto piano…o morirò nel tentativo di salvarli!- rispose con tono deciso l’uomo pesce e andò da loro
-Io ti uccido!- esclamò Crocodile con tono arrabbiato
-Ma perché non te ne vai a farti gli affari tuoi!- rispose il biondo
-Ehm ragazzi…lo sapete che siete nel balcone…vero?-
-Certo che lo sappiamo! Siamo venuti fuori perché dentro non c’era nient’altro da distruggere!- rispose Doflamingo
-Oh per l’amore del cielo! Vi prego! Mollatevi il collo! Così rischiate di uccidervi!-
-E allora??!- risposero insieme 
-…oh mamma…ok non volete ascoltarmi?! Farò a modo mio!- finito di parlare prese Crocodile e lo buttò dentro la stanza insieme a Doflamingo.
I due si stavano ancora strangolando…
-Ma perché non muori??!- esclamò Crocodile tenendo stretti i denti
-Perché mi stai strangolando con una mano!- lo prese in giro il biondo.
 
Crocodile non resistette più, gli mollò il collo e svelto gli tirò un pugno in faccia spaccandogli il labbro
-Porca miseria!- esclamò Doflamingo mettendosi una mano sulla bocca tamponandosi il sangue che stava uscendo…
-Questo è un colpo basso!- riuscì a dire il biondo che in quel momento il labbro gli faceva molto male.
In quel preciso istante entrò Hancock e disse stupita
-Ma che cosa è successo??!- Doflamingo e Crocodile si guardarono e il biondo non perse tempo a dirle
-Oh Hancock meno male che sei arrivata…quel Coccodrillo mi ha fatto male!- disse con tono innocente e smielato allo stesso tempo l’abbracciò facendole vedere il labbro sanguinante
-Oh, mio Dio!- esclamò l’Imperatrice toccando il labbro del suo compagno
-Ah! Non toccare! Fa malissimo…ma allora è questo il vero dolore!- si lamentò Doflamingo mentre si abbracciava sempre più strettamente la Principessa
-Hancock non gli credere fa solo scena!- si scagionò Crocodile 
-Insomma mi volete dire cosa è successo??- disse Hancock.
 
Note: siate gentili -.- purtroppo non mi è ancora passata la febbre! >_< Il vostro clima mi fa male! XD Ed è anche corto :’(  beh vi chiederete "ma che cosa ha fatto?? Tutto questo tempo??" ok…spero lo stesso che sia piaciuto *w*
   

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Capitolo 19
*** Un Coccodrillo assillante!/2° parte ***


Un Coccodrillo assillante!/2° parte 19° capitolo

 
 
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Nessuno seppe risponderle, nella stanza calò il più completo silenzio…
-Su avanti…ditemi perché vi stavate facendo del male in quel modo!- insistette l’Imperatrice
-Gli ho solo detto che sei incinta…dovevo dirglielo!- rispose Doflamingo
-Ho capito…Doflamingo ti prego, vatti ad asciugare il sangue! Per le cure mediche ci penso io-
-Oh come sei dolce!- voleva baciarla ma il labbro rotto glie lo impediva
-Scusa cara…non e che non voglio baciarti, ma è il labbro che mi fa male- si scusò con tono triste
-Fa niente…- rispose lei con tono di comprensione, finito di parlare uscì dalla stanza.
 
Hancock si voltò verso Crocodile, anche a lui stava uscendo sangue dalla bocca ma anche dalla testa
-Crocodile vieni che ti curo…- Crocodile a sentire quelle parole ci rimase di stucco, pensava che voleva rimproverarlo, invece non lo sgridò, tutti si sedettero.
 
Hancock se ne stava seduta di fronte a Crocodile, lo stava medicando alla bocca, era più tosto imbarazzato…
-…perché lo fai?- sussurrò, poiché la medicina che le metteva Hancock gli bruciava da morire
-Stai fermo…- disse solo questo poi gli medicò anche la testa, gli mise un cerotto e si allontanò
-Hm…mi vuoi dire perché lo hai fatto?- ridomandò mentre si toccava la parte della testa in cui c’era il cerotto…
-Non ti toccare! L’ho fatto perché non mi sembrava giusto vederti conciato in quel modo…però non dovevi alzare le mani-.
 
Crocodile abbassò lo sguardo e incominciò a pensare…
-“Ha ragione…anche se Doflamingo mi sta letteralmente sulle scatole, non posso alzare le mani per una cosa che ormai non può più essere mia…”- rialzò lo sguardo e la guardò dritta negli occhi…
-Si scusa hai ragione…allora aspetti un bambino sono contento per te…-
-Perché? Se hai picchiato Doflamingo per questo, adesso perché sei felice per me?- domandò confusa
-Perché so che sarai una madre perfetta…-
-Che pensiero carino da parte tua- all’improvviso la porta si aprì, era Doflamingo
-Eccomi Hancock! Sono tutto pulito! Anche se devo dirti la verità…il labbro mi fa ancora male- poi la abbracciò
-Sono messa bene…un bimbo basta e avanza! Non fare il bambino!-
-E colpa di Crocodile! E lui che mi ha ridotto il labbro in questo modo!-
-Ho già chiesto scusa- si difese Crocodile
-E un’altra cosa!…Chi ti ha medicato le ferite??-
-Non so’ se ti farà piacere saperlo…- rispose con il suo solito tono tranquillo
-Sono stata io…- aggiunse subito l’Imperatrice
-Eh perché lo hai fatto??!- chiese con tono incredulo
-Perché anche lui aveva bisogno di cure mediche…adesso siediti che ti curo il labbro e se mi vuoi bene a me e il bambino, non ti arrabbierai!-
-Infatti non sono arrabbiato…- infine le sorrise.
 
Si sedettero e incominciò a curarlo.
 
All’improvviso la porta si aprì ed era Sengoku, e dal suo sguardo s’intuiva che era arrabbiato…
-Che cosa diavolo è successo qui dentro??!!- urlò il Grand’Ammiraglio
-Terza guerra mondiale…- rispose Doflamingo con tono sarcastico
-Non sono in vena di scherzi! Guardate la stanza! E’ ridotta peggio dell’altra volta!-.
 
Gli Shichibukai si guardarono intorno…ed era vero…la stanza era ridotta peggio dell’altra volta…
-Ma almeno avete la ben che minima idea di quanto costeranno le riparazioni?- disse Sengoku trattenendo la rabbia
-Se per il problema economico non c’è problema…io e Crocodile pagheremo tutti i danni- Crocodile si voltò verso di lui poi si avvicinò al biondo
-‘Scusa perché devo metterci anch’io?!’- sussurrò 
-‘Perché da una parte è anche colpa tua!’- gli rispose Doflamingo
-Ok va bene…ma una punizione ve la dovete meritare!-
-Perché prendersela con tutti! I colpevoli sono solo Doflamingo e Crocodile!- si lamentò Moria
-Non m’interessa chi sia il colpevole! E mi dispiace per chi non centra niente…-
-Qualunque sia la punizione sarò pronto a scontare- disse Mihawk
-Ok…poiché voi non avete finito, e neanche iniziato, il vostro lavoro, dovrete dividervelo e farlo insieme!-
-In sintesi ci sta dando i compiti per casa- disse Doflamingo
-Ehm…si…una cosa del genere…vi dividerò: Moria va con Kuma e Jinbei si unisce a loro, invece, Mihawk va con Doflamingo e Hancock va con Crocodile, questo è tutto il lavoro sapete dove prendervelo- finito di parlare se ne andò.
 
Tutti rimasero sorpresi…
-Cosa?! Hancock dovrebbe andare a casa di Crocodile per fare questo stupidissimo lavoro?!- disse Doflamingo con tono incredulo
-Ok per me va bene, andiamo ragazzi andremo a casa mia- disse Moria e i tre se ne andarono
-Non ci posso credere!- disse il biondo in fine si portò una mano sulla faccia
-Dai Doflamingo…che vuoi che sia! E solo un lavoro tra colleghi!- cercò di rassicurarlo Hancock
-Ok va bene…ma guai a te se provi ad avvicinarti a lei…chiaro!- disse Doflamingo guardando Crocodile
-Quanto la fai lunga…- disse tranquillo.
 
Gli Shichibukai si avviarono a casa per fare il lavoro.
 
Note: Ecco…spero che vi sia piaciuto *w*

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Capitolo 20
*** A Casa di Crocodile ***


A Casa di Crocodile 20° (capitolo)

 
 
 
 
 
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Hancock e Crocodile erano già arrivati…
 
                                                            **
 
-Ecco questa è casa mia…- disse Crocodile imbarazzato facendole cenno di entrare.
Hancock si guardò intorno…
-Devo dire che la tua casa è molto più fine e aggiungo lussuosa, di quella di Doflamingo…- Crocodile arrossì lievemente
-Ah…davvero? E dimmi quella di Doflamingo com’è?- azzardò a chiedere…
-Beh quella di Doflamingo è molto più…appariscente! Decorativa, molto bella anche la sua-
-Ok…andiamo in cucina a fare il lavoro- finito di parlare si diressero in cucina.
 
In cucina
 
Se ne stavano seduti in silenzio, tranquilli beh tranne Crocodile. Stavano compilando i fogli, Hancock aveva quasi finito invece Crocodile non aveva nemmeno iniziato, perché? Beh è semplice…perché continuava a guardare Hancock quasi estasiato, lei non se ne accorgeva nemmeno per quanto era concentrata al suo lavoro…
-“Ok basta non posso starmene tutto il giorno a fissare Hancock…e poi non potrei lei appartiene già a un altro”- pensò Crocodile e incominciò a compilare.
 
L’Imperatrice alzò il foglio e lo rilesse invece Crocodile cercò almeno di concentrarsi, purtroppo le emozioni che provava in quel momento non glie lo permisero…
-Crocodile…- lo chiamò la Principessa
-Si…- rispose con tono timido 
-Potrei avere un bicchier d’acqua?-
-Ehm c-certo…- si alzò e si diresse al lavandino, prima prese un bicchiere, era agitato, e tutto quello che faceva era fatto in modo confusionario, ma alla fine riuscì a darle quello che voleva…
-Ecco Hancock…- disse Crocodile porgendole il bicchiere cercando di mascherare la propria agitazione dietro a dei sorrisi, ma non sapeva ancora per quanto avrebbe resistito  
-Grazie…- prese il bicchiere, e senza farlo apposta sfiorò la mano di Crocodile, a quel tocco Crocodile si estasiò di più…
-C’è qualcosa che non va?- domandò lei
-Cosa?! Ah…niente- finito di parlare si sedette al proprio posto.
 
Aveva quasi finito di compilare le carte, Hancock invece aveva già finito stava mettendo apposto. Le carte di Crocodile di solito sono ben in ordine senza piegature, invece questa volta i suoi fogli, per colpa dell’emozione e dell’agitazione del momento, erano tutti stropicciati mal ridotti e in più punti quasi bagnati di sudore e la sua scrittura era quasi illeggibile. Era la prima volta che lui stava solo con Hancock e per di più in casa sua, non capiva più niente. 
 
Il cuore gli incominciò a battergli più forte di tutte le altre volte non riusciva più nemmeno a respirare…
-Crocodile…sei sicuro di stare bene?- domandò l’Imperatrice con tono preoccupato
-Sì! Benissimo…mai sentito meglio di così! Scusa un momento…- si alzò di scatto dalla sedia uscì dalla cucina e arrivò in un corridoio…
-Oh mamma! Perché mi sento così…così…strano?- si chiese mentre andava avanti e indietro per il corridoio
-Su avanti Crocodile! Lei appartiene a Doflamingo, ormai non puoi farci niente! Ed è anche incinta! Come posso comportarmi in questo modo!- si disse disperato all’improvviso 
-Crocodile…- lo chiamò una voce maschile
-Ah!- si spaventò
-Ti ho spaventato?- disse Mr1
-No…- poi gli diede le spalle ma si rigirò di nuovo 
-Aspetta un momento…che cosa ci fai qui??-
-Mi prendi in giro? Ci abito anch’io qui!- rispose l’uomo
-Ah si è vero…- era agitato ancora per prima allora per calmarsi si accese un sigaro
-Che ti sei fatto alla testa?- azzardò a chiedere Mr1
-Niente…non hai nulla da fare?-
-No…-
-Beh io si…non siamo soli in casa-
-Si lo so…l’ho vista è molto bella come dicono in giro, non ti preoccupare lei non mi ha visto- 
-Hm…-
-Crocodile…- lo chiamò Hancock
-Arrivo…- prese il sigaro dalla bocca e lo diede al compagno, Mr1 rimase stupito dalla sua reazione
-Non posso fumarle addosso…è incinta- si giustificò Crocodile, Mr1 incominciò a guardarlo in un modo strano
-Ma che pensi! Non sono io il padre!- 
-Non sapevo che fosse incinta…questo mi ha sorpreso- finito di parlare se ne andò.
 
A casa di Doflamingo
 
Doflamingo e Mihawk stavano compilando ancora le carte…
-Sai…devo ammettere che hai proprio una bella casa…- disse Mihawk
-Hm? Ah…grazie- rispose il biondo con indifferenza, aveva smesso di scrivere e si mise a guardare fuori dalla finestra in modo nostalgico, era la prima volta che si trovava senza Hancock anche se si era già trovato in certi casi ma lei non si trovava di certo a casa di Crocodile…
-Doflamingo…- lo chiamò Occhi di Falco ma l’altro non rispose, Mihawk smise di scrivere e si avvicinò a Doflamingo
-Ti manca davvero tanto Hancock…vero?-
-…Si…moltissimo…non sai quanto- rispose il biondo con tono lento e tranquillo
-Non ci pensare, anche se sarà difficile, ma tanto domani la rivedrai!- tentò di tirarlo su…
-Non è solo per questo che sono così giù di corda- aggiunse Doflamingo, lo spadaccino capì quello che voleva dire
-E’ per Crocodile…tu sei geloso-
-Più che geloso sono preoccupato! Non posso fidarmi di quel coccodrillo!-
-‘Oh cielo’- sussurrò Mihawk
-Croco è peggiore di un serpente a sonagli!- aggiunse il biondo con cattiveria
-Io non ti ho mai chiesto niente…- finito di parlare rincominciò a scrivere.
 
A casa di Crocodile
 
Il sole era già tramontato e ben presto arrivò il buio della notte…
-Crocodile io sarei stanca…- disse Hancock
-Si mi sembra più che logico…vai pure a dormire nel mio letto io dormirò nel divano-
-Grazie…-
-Vieni ti accompagno-.
Si alzarono dalla sedia e Crocodile accompagnò l’Imperatrice in camera sua.
 
Hancock se ne stava sdraiata sul letto e continuava a pensare a Doflamingo, si accarezzò la pancia e ben presto avrebbero avuto il loro bambino, anche se la pancia non si vedeva ancora.
 
In salotto
 
Crocodile si levò la pelliccia, si sdraiò e si addormentò subito.
 
Note: Spero che sia piaciuto ^_^ purtroppo la febbre non mi è passata >_<, infatti ,domani andrò dal dottore, adesso vi lascio in pace con le mie tragedie XP 
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Capitolo 21
*** Starnuti e tosse…Un S. Valentino Speciale ***


Starnuti e tosse…Un S. Valentino Speciale 21° (capitolo)

 
 
 
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L’indomani…
 
Hancock stava ancora dormendo…fino a quando la luce del sole non penetrò dalle persiane delle finestre. La porta della camera si aprì lentamente, era Crocodile…
-Hancock svegliati è già mattina- disse lui
-Oh…buongiorno…anche stamattina ci toccherà ad andare a Marijoa, giusto?- chiese la Principessa
-…Si…- rispose semplicemente Crocodile poi si sedette al bordo del letto, vicino a lei…
-Hai…dormito bene?- 
-Si certo…perché me lo domandi?- in fine sorrise, Crocodile invece arrossì
-Ehm…perché credevo che trovandoti in un altro letto non riuscissi a prendere sonno…- si avvicinò di più a lei
-No invece mi sono trovata bene-.
 
Crocodile rimase a guardarla…
-Hancock…ti devo dire una cosa-
-Cosa?-
-Non sono venuto per sapere se avevi dormito bene…- distolse lo sguardo 
-Ah…e per che cosa?- chiese lei curiosa
-Per niente…volevo soltanto vederti…- in quel momento il suo cuore batteva molto forte incominciò anche a sudare ormai niente esisteva intorno a lui, soltanto lei
-Ecco io…- si avvicinò ancora di più, ormai i loro volti potevano anche toccarsi…
-Ecco…non so’ quello che sto facendo…la cosa mi sembra surreale…-
-Si, infatti…però confesso che la tua avvicinanza non mi da nessun fastidio- confessò la ragazza
-Allora non ti darà fastidio quello che starò per fare…-
-Co…- non ebbe il tempo di terminare la frase perché Crocodile la baciò, lei stranamente non lo respinse, anzi, rispose al bacio e gli circondò il collo con le braccia, approfondendo di più il bacio, si distesero sul letto.
 
 
Crocodile se ne stava tranquillo a dormire sul divano fino a quando…
-Crocodile! Crocodile!- lo chiamò Hancock e contemporaneamente lo scosse…
-Ah!- esclamò l’uomo e cadde dal divano
-Ahi…che dolore! Ti sei fatto male? Non volevo spaventarti…- disse lei
-Cosa?! Che cosa è successo?- domandò confuso mentre si toccava la testa e tentò anche di rialzarsi…
-Sono già le [8:20] ed io non vorrei esserti di disturbo però…avrei fame! E credo anche che dovremo andare a Marijoa a consegnare il nostro lavoro- spiegò Hancock intanto Crocodile si era già rialzato…
-No aspetta un attimo, mi vuoi dire che ho sognato?- l’Imperatrice lo guardò con sguardo confuso…non capiva cosa intendeva dire
-Cosa?-
-Cioè…stavo dormendo?-
-Si…forse non dovevo svegliarti, mi sembrava che facessi un bel sogno ma purtroppo io non posso mettere mano nelle tue credenze…- si giustificò
-No, no, hai fatto bene a svegliarmi…- finito di parlare si avviarono in cucina.
 
A casa di Doflamingo
 
Doflamingo stava ancora a letto, e poiché non si sentiva di starsene solo costrinse Mihawk a dormire con lui. Altro che dormire, per tutta la notte non smise di muoversi nel letto per cercare un punto comodo per addormentarsi cercando anche di non disturbare il collega che dormiva vicino a lui, ma non c’era niente da fare non riuscì a dormire, per tutta la notte rimase sveglio a pensare, anzi, a preoccuparsi per Hancock, aveva paura che quel coccodrillo la potesse fare qualcosa o potesse capitare qualcosa di particolare…
-“Non riesco a dormire”- pensò il biondo, era sotto le coperte pensava che mettendosi sotto potesse prendere sonno. Sbirciò da sotto il lenzuolo, intravide la sveglia e facevano le [8:22] 
-‘…E’ ancora presto…’- sussurrò Doflamingo ma visto che non riusciva a chiudere occhio, cercò almeno di svegliare il compagno. Si alzò dal letto e si diresse verso di lui, lo scosse…
-Mihawk! Mihawk! Sei sveglio per caso? Stai dormendo?- azzardò a chiedere il biondo…
-Come si fa a dormire con un dito dentro un occhio…- rispose lui tranquillo, infatti, Doflamingo stava tenendo aperto un occhio di Mihawk per svegliarlo, si sentiva solo
-Sei sveglio?-
-E dalle [6:00] della mattina che sono sveglio- rispose lui togliendosi di dosso Doflamingo che in quel momento gli stava dando fastidio
-Scusa…il fatto e che mi sento solo- si giustificò il biondo
-E non riesci a dormire vero?- aggiunse poco dopo lo spadaccino
-Si…come fai a saperlo?-
-Forse perché mi facevi quasi cadere dal letto quando ti muovevi o è il mio sesto senso- rispose Occhi di Falco con tono sarcastico
-Mi dispiace…- in fine tossì 
-Accidenti…- si lamentò Doflamingo mentre si toccava la gola
-Quella tosse non mi dice niente di buono- 
-E chi te lo dice? Il tuo sesto senso?- disse sarcastico, Mihawk non gli diede retta, si alzò dal letto e si avviò al bagno…
-E’ tutta la notte che tossisci e starnuti…non dirmi che ti sei preso il raffreddore- aggiunse poco dopo Occhi di Falco
-Non saprei…non vedo l’ora di andare a Marijoa per vedere Hancock, mi manca da morire!-.
 
A casa di Crocodile
 
Hancock e il suo collega erano in cucina a fare colazione, l’Imperatrice aveva tanta fame in quel momento, ma tutto ciò che ingeriva stranamente lo rigettava…
-Hm…non mi sento molto bene- si lamentò la Principessa, Crocodile alzò lo sguardo…
-Che hai?!- disse con tono preoccupato e contemporaneamente si alzò dalla sedia
-Devo vomitare! Fammi andare al bagno!- detto questo si alzò di scatto e si precipitò al bagno.
 
Erano passati vari minuti da quando Hancock era andata al bagno, Crocodile bussò alla porta…
-Hancock…sei sicura che non hai bisogno di un dottore?-
-No…non preoccuparti…sono cose normali- rispose lei da dietro la porta
-…Ok…ma se ti serve aiuto basta che chiami!- finito di parlare andò in cucina.
 
Si sedette e incominciò a pensare…
-“Continuo a pensare a quel strano sogno che ho fatto…è una cosa poco casta che ho sognato!  Devo dire che in fondo mi è piaciuto…”- il suo pensiero fu interrotto dal ritorno di Hancock, stava meglio
-Come stai?-
-Adesso meglio…mi daresti un bicchiere d’acqua?- Crocodile si alzò subito dalla sedia e andò a prenderle dell’acqua…
-Ecco…- disse lui ritornando con il bicchiere, stavolta le lo aveva messo sopra la tavola così non rischiava di essere toccato da lei
-Grazie…- accidentalmente, Hancock fece cadere una posata che c’era sul tavolo.
L’Imperatrice e il collega s’inchinarono entrambi per raccoglierla fino a quando lo sguardo di Hancock non incontrò quello di Crocodile.
 
Crocodile rimase a guardarla, gli piacevano tanto i suoi occhi azzurri…
-Ehm…ho qualcosa in faccia?- domandò lei tranquillamente
-Hancock ti devo parlare- disse Crocodile con tono serio ignorando la domanda dell’Imperatrice, si alzarono
-Sì dimmi, cosa c’è?-
-Hancock io purtroppo, anzi, il mio cuore non riesce a rassegnarsi. Purtroppo io non ci posso fare niente-
-Oh Crocodile io…- si avvicinò a lui ma l’altro indietreggiò
-Hancock non ti avvicinare a me, sarà sciocco quello che sto per dirti ma…ho paura che ti potrei saltarti addosso- confessò timidamente
-…Ok…mi dispiace  molto che tu soffri, ma vedi io…- la interruppe il compagno
-Sì l’ho so’ tu sei follemente innamorata di Doflamingo e stai aspettando un bambino da lui, l’ho so’ anch’io…ed è per questo, che mi vergogno molto- Hancock rimase a guardarlo
-Cioè…tu sei incinta e impegnata con un altro, non posso credere che sia così difficile mollare tutto! Ho sbagliato fin dall’inizio ma a quest’ora saresti confusa ed io non voglio, se Doflamingo ti rende così felice, io sono felice che tu sei felice, scusa la ripetizione-
-Oh…un pensiero carino da parte tua, sono contenta, ma questo non vuol dire che non possiamo essere, amici…-
-Hm…non ho proprio speranza di avanzare di un gradino in più?- rispose tristemente
-Ehm ok! Miglior amico va bene?-
-Ok va benissimo…basta che sia più di amico- in fine le sorrise
-Andiamo ci aspettano a Marijoa-.
 
A Marijoa
 
Erano arrivati tutti, tranne Crocodile e Hancock…
-Ma dove sono? Dovevano essere già arrivati!- disse Doflamingo con tono agitato
-Stai tranquillo, perché devi essere agitato? Ricordati che sei ammalato- aggiunse Mihawk
-Non sono ammalato!- subito dopo starnutì
-Io te l’avevo detto…- all’improvviso la porta si aprì, erano Crocodile e Hancock
-Hancock!- il biondo abbracciò subito la compagna 
-Quanto sono felice di rivederti! E’ stato una tortura stare senza di te! Le ore non passavano mai, e invece io ti sono mancato?-
-Sì…da morire…- sussurrò la ragazza, stava soffocando da quell’abbraccio
-Ehm Doflamingo…sarebbe meglio che lasciassi Hancock, lo dico per il suo bene la stai soffocando!- disse Crocodile vedendo la scena
-Detesto ammetterlo ma…hai ragione- mollò la compagna e si scusò
-Scusami Hancock non lo faccio più!-
-…Non ti preoccupare, a me piace tanto ricevere coccole da te, anche se non si possono definire coccole poiché mi stavi quasi soffocando- scherzò la Principessa
-Hancock, tu non immagini com’è stato stare con lui! Per di più dormire con lui! Non giudicate…- disse Mihawk
-Come mai hai dormito con lui?- azzardò a chiedere Jinbei
-Perché si sentiva solo, non ha dormito ne mangiato niente per quanto era preoccupato per te- rispose Occhi di Falco
-Oh ma che carino!- esclamò Hancock con gli occhi che le luccicavano e le guancie arrossate, lo abbracciò
-Dai ascolto a me Hancock, passa del tempo con lui…- aggiunse Mihawk
-In poche parole mi stai dicendo che dovremo uscire insieme?-
-Sì, è già un inizio, anzi, giacché ci sei ti consiglierei di controllare la temperatura a Doflamingo poiché è tutta la notte che continua a starnutire e tossire-
-Ma non è vero!- si difese il biondo
-Ah sì, perché allora ti ho sorpreso a soffiarti il naso più volte e lamentarti della gola che ti fa male?-
-Ok va bene! Forse sto…un pochino male ma non poi tanto da febbre!-
-Sarà ma io ti consiglio caldamente di tenere sottocontrollo i sintomi, mai sentito il detto: “Meglio prevenire che curare”?- in quel momento arrivò Sengoku con sguardo serio
-Allora, spero che tutti abbiate eseguito il proprio lavoro- disse il Grand’Ammiraglio
-Oh si certo…ma c’e l’ho ancora con voi per averci diviso in quel modo!- commentò Doflamingo
-Ok…prendo il lavoro e me ne vado…- finito di parlare, tutti gli Shichibukai consegnarono il lavoro svolto, in fine Sengoku se ne andò.
 
-Ah…che tempo sprecato per niente!- disse Crocodile mentre si sedeva
-Ha ragione, non è giusto che ci convocano per seguire dei compiti! E poi non ci fanno nemmeno studiare! Come possiamo eseguire bene il lavoro se non sudiamo!- disse Moria
-Moria…usa il cervello che non hai! E incomincia a pensare!- disse Mihawk
-Non ci serve studiare per compilare delle carte…lo saprebbero fare anche i bambini delle elementari!- aggiunse Crocodile.
 
Mentre parlavano, Doflamingo prese Hancock da un polso e se la portò vicina…
-Hancock devo darti una cosa…ma è meglio che usciamo perché è una cosa molto speciale-
-Aspettate un secondo! Oggi non è il 14 Febbraio?- disse all’improvviso Moria
-Bravo Moria! Hai rovinato l’atmosfera!- lo sgridò Doflamingo
-Ah! Oggi è S. Valentino!- disse l’Imperatrice
-Sì è vero volevo che fosse una sorpresa ma lo può essere ancora!- disse il biondo, la prese da un polso e andarono fuori.
 
Crocodile vedendo la scena si innervosì…
-Che hai adesso?- domandò Jinbei
-Io? Niente…ok va bene! Sono soltanto invidioso della fortuna e la felicità di Doflamingo! Anzi, direi che sia proprio fortunato ad avere Hancock!- in fine incrociò le braccia
-Mai sentito il detto: “Chi dorme non piglia pesci”?- s’intromise Mihawk mentre leggeva 
-Mi vuoi dire che cos’hai?!- 
-Non so’ dirti che cosa ho di preciso, forse non mi sono ancora ripreso dalla nottata che ho passato a casa di Doflamingo- si giustificò Occhi di Falco
-Hm…non mi sembra una giustifica…-.
 
In corridoio
 
Doflamingo e Hancock erano in mezzo al corridoio…
-Ok Doflamingo che cosa devi dirmi?- chiese Hancock con curiosità
-Sai, tra sei mesi avremo il nostro bambino…e saremo una famiglia- rispose il biondo
-Come sei carino! Ehm che cosa devi darmi di così speciale?-
-Ecco…prima di fartelo vedere ti devo dire che, io voglio che siamo una famiglia, e poiché stiamo per diventare genitori io ti vorrei chiedere una cosa-.
 
Doflamingo s’inginocchiò e prese un cofanetto da dentro di una tasca dei pantaloni…
-Prima ti vorrei dire una cosa…sappi che i momenti che ho passato con te sono i più belli della mia vita, e quando nascerà il nostro bambino l’ho saranno ancora di più-
-Oh come sei dolce! Ti prego dammi quello che mi devi dare perché mi stai mettendo ansia!- 
-Ok…- le consegnò il cofanetto, era a forma di cuore
-Ehm…se non erro credo di aver ricevuto un regalo del genere tanto tempo fa…non dirmi che ci hai messo una chiave o una cosa del genere- disse Hancock mentre guardava il cofanetto
-No, niente del genere, e non ci sono dei cioccolatini è impossibile! Visto anche la dimensione della scatola…aprilo- Hancock lo aprì, rimase incantata quasi non ci credeva cosa le avesse regalato Doflamingo, era un anello
-Oh ma Doflamingo…-
-Hancock…vuoi sposarmi?- 
-Sì!- rispose subito lei con le lacrime di gioia che le scendevano.
 
Sorrisero entrambi, erano felici e si abbracciarono.
 
Note: Eccomi sono ritornata! Era anche ora…vi ho fatto aspettare tanto >_< mi dispiace terribilmente :( ma purtroppo con la scuola e problemi e aggiungiamo gli orari terribili che ho non ho più tanto tempo e si vede Y_Y posso solo bazzicare per un po’ :D ok adesso vi lascio stare ^^  

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Capitolo 22
*** Sarò un buon padre? ***


Sarò un buon padre? 22° (capitolo)

 
Rimasero ancora abbracciati, fino a quando…
-Doflamingo aspetta! Che cosa faccio io con le mie sorelle? Non le ho detto ancora niente! E adesso ci stiamo anche per sposare!- disse Hancock staccandosi dall’amante…
-Come? Io pensavo che le avessi informate di questo!-.
Hancock non rispose, rimase zitta e per lo stress si morse il labbro…
-Che cosa faccio??!- Doflamingo si avvicinò a lei e l’abbracciò da dietro
-Stai calma Hancock si risolverà più avanti…stasera ci pensi e poi le informi di quanto è successo-
-Sì hai ragione grazie- gli sorrise
-Aspetta un secondo, scusa, per tutto questo tempo le tue sorelle dove credevano che tu abbia passato la notte?- le domandò con tono confuso
-Tranquillo, le ho detto che avevo da fare a Marijoa e che dovevo fare dei lavori- spiegò l’Imperatrice
-Ah, bene ritorniamo dagli’altri…- finito di parlare si avviarono.
 
Nella stanza
 
-Huft…chi sa cosa si staranno dicendo…- disse Crocodile mentre andava avanti e indietro per tutta la stanza…
-Crocodile ti prego! Siediti, mi metti addosso così tanta angoscia!- si lamentò Moria…
-Aaah!! Finiscila! La verità e che io ho fatto un sogno strano stanotte…e quindi…- cercò di spiegare il compagno…
-Davvero? Eh dimmi che tipo di sogno hai fatto?-
-In un certo senso era bellissimo, ma, c’è questo “ma” che ancora mi sfugge! E come se avessi tradito la fiducia di qualcuno…-.
-Se hai solo sognato va bene, se lo hai fatto veramente questo non va più bene-
-Che cosa diavolo blateri??! Non sai nemmeno che sogno ho fatto!- rispose seccato…
-Ah sì hai ragione, che tipo di sogno hai fatto?- domandò Moria con tono curioso
-E’ un sogno in cui centra Hancock, ma centra anche Doflamingo…-
-Hai sognato anche lui??-
-Ma che dici?! Se dovrò sognarlo sarà solo nei miei incubi! No, centra nel mondo reale…-
-Capito…-
-Tu non hai capito…-
-Sì hai ragione…in che senso nel mondo reale?-
-Hmmm…senti tu non centri! E quindi io…- s’interruppe perché proprio in quel preciso momento rientrarono Doflamingo e Hancock…
-Sai una cosa Doflamingo?- disse Moria
-Cosa?-
-Crocodile ha fatto un so…- lo fece tacere Crocodile gettandogli un’occhiata fulminea
-Niente…- in fine si sedette.
 
Doflamingo non capiva cosa stesse succedendo, era curioso…
-Moria che cos’è che ha fatto Crocodile?- domandò il biondo
-Oh beh…non sono affari miei- rispose e si allontanò da lui
-Doflamingo io vado in bagno- disse Hancock
-Ah ok così se ti devo dire una cosa so’ dove trovarti grazie- l’Imperatrice gli sorrise e uscì, intanto Doflamingo guardò Crocodile
-Che c’è?- chiese il compagno
-Che cosa hai fatto?-
-Se pensi che io abbia fatto qualcosa a Hancock sbagli di grosso! E poi lei te lo avrebbe detto se fosse successo qualcosa di particolare- si difese Crocodile…
-Hm…davvero? E se fosse successo VERAMENTE qualcosa…- insistette il biondo perché voleva sapere cosa stava per dire Moria…
-Ok va bene te lo dico, e tu Moria dovresti cucirti la bocca qualche volta!- lo sgridò e continuò
-Ti avverto, quello che sto per dirti non è basato sul mondo reale, in poche parole l’ho sognato-
-Aaah era quello che voleva dirmi Moria, e a me cosa potrebbe interessare i tuoi sogni? Pensavo che fosse successo una cosa reale!-
-Sì ma…centra Hancock…- sussurrò Crocodile
-Potresti parlare un po’ più forte? Non ho capito l’ultima parte- disse Doflamingo…
-Ho detto che centra Hancock-
-Mi vuoi dire che hai fatto un sogno su di lei?!- s’intromise Moria
-Zitto! Che hai parlato un po’ troppo per i miei gusti! Allora…ho fatto un sogno poco casto su Hancock- confessò Crocodile senza guardarlo.
 
Doflamingo non riusciva a capire cosa intendeva dire…
-Ehm scusa cosa intendi dire su poco casto?-
-Cioè ho sognato di fare con Hancock…- Doflamingo capì al volo e invece di andare lì a distruggerlo rimase fermo con un sorriso stampato in faccia, niente più di una smorfia dall'apparenza cattiva, falsa…
-Doflamingo cosa ti succede?- domandò preoccupato Jinbei
-Sto sorridendo?- chiese il biondo tenendo i denti stretti
-Ehm…sì- rispose con incertezza l’uomo pesce
-Allora sto bene- lo rassicurò tenendo sempre i denti stretti e il solito sorriso
-Il tuo sorriso m’inquieta- disse Moria mentre lo guardava.
Doflamingo smise di sorridere…
-Beh se hai solo sognato non c’è niente di male…MA NON FARLO MAI PIU’!!- si mise a urlare
-Era solo un sogno! Non posso controllare i miei sogni!-
-Beh è il momento giusto che impari!-
-Non dire sciocchezze!- disse in fine Crocodile e dopo si sedette
-Ma ci pensi che tra sei mesi diventerò papà!- cambiò discorso Doflamingo mentre si sedette
-…Congratulazioni…- rispose Crocodile con indifferenza
-Sei gentile…ma c’e l’ho ancora con te!-
-Huft…vuoi smetterla! Era solo un sogno! E poi in un certo senso mi sento un po’ in colpa, quindi, stai tranquillo ok?- cercò di rassicurarlo
-A proposito sapete già se sarà un maschietto o una femminuccia?- chiese Moria
-No, Hancock non vuole sapere se sarà una femmina o un maschio, ed io l’appoggio qualsiasi cosa sia io le vorrò bene, perché è così fondamentale sapere se sarà un maschio o una femmina scusa?!-
-Beh così saprete come chiamarlo…-
-Ah noi ci siamo già organizzati, se sarà un maschietto lo scelgo io, se invece sarà il contrario sceglierà Hancock-
-E scusa per caso sai come si fa a cambiare un pannolino?- domandò Crocodile
-Ehm…no…-
-E prepararli il latte per quando avrà fame?-
-Quello ci penserà Hancock!-
-E se lei non c’è?-
-Ehm…imparerò-
-Ne sei sicuro? Perché non mi sembri tanto preparato per avere un figlio, quando arriverà il bambino avrai un crollo di nervi già il primo giorno ne sarò più che sicuro-
-…E scusa Croco tu sai fare tutte queste cose??!- lo mise alla prova
-…- non rispose e distolse lo sguardo come se fosse offeso
-Ah vi devo dire un’altra cosa importante-
-Te ne vai?- scherzò Crocodile
-Nei tuoi sogni, poiché avrò un figlio io ho fatto la dichiarazione di matrimonio a Hancock e lei ha accettato!- Crocodile appena sentì “matrimonio”, cadde dalla sedia attirando l’attenzione di tutti
-Ti sei fatto male?- chiese Jinbei
-…M…matrimonio…?- balbettò Crocodile ignorando la domanda del suo compagno
-Sì…- rispose tranquillamente Doflamingo
 -…Per caso qualcuno di voi conosce un buono psicologo?- domandò in generale Crocodile
-Perché?- chiese Jinbei con tono leggermente preoccupato
-Perché potrei tentare il suicidio!- confessò il compagno mentre si rialzava
-E dai Croco non farne una tragedia! E poi, sembrava ovvio che alla fine le avrei chiesto di sposarla! E senza offesa…a te non serve uno psicologo…-.
-Visto! Anche Doflamingo è d’accordo!- disse Jinbei
-…A te serve uno psichiatra!- continuò il discorso il biondo, con tono sarcastico
 
Crocodile lo ignorò e si rimise a sedere…
-Comunque…i discorsi che mi ha fatto Crocodile un po’ adesso mi turbano, sarò un buon padre?- chiese Doflamingo
-Oooh ma certo che sì! Nessuno è pronto per avere un bambino!- lo rassicurò Jinbei…
-Sì ma, quando crescerà lui i lei vorrà giocare con me! E io non so’ niente al riguardo!-
-Oh Doflamingo! Non ti devi preoccupare! Ti aiuterò io stai tranquillo-
-Oh! Grazie Jinbei! Mi sento meglio adesso!- disse allegro il compagno…
-Si ma avrò bisogno di aiuto, Mihawk ti va di aiutarmi?- chiese l’uomo pesce
-…Va bene…- rispose l’altro
-Ok iniziamo!-.
 
Intanto che Jinbei e Mihawk stavano aiutando Doflamingo con il suo “problema” Crocodile se ne stava seduto a pensare…
-“Non è possibile! Anche il matrimonio!”- si disse Crocodile
-A questo punto ti resta soltanto buttarti giù da un burrone!- s’intromise Moria come se sapesse cosa stava pensando il compagno…
-…Hm…e come posso fare secondo te?-
-Perché? Morire non è così difficile!-
-Ma come posso buttarmi giù da un burrone se posso compormi in sabbia!-
-Beh ecco…ti bagni con l’acqua e poi ti butti!- Crocodile rimase a pensarci su…
-…No sarebbe sciocco!-.
 
-Allora Doflamingo, cos’è che ti preoccupa di più?- chiese Mihawk
-Beh…sicuramente quando dovrò giocare con lui-   
-Non sarà difficile, quando il tuo bambino vorrà giocare avrà…due o tre anni giusto?-
-Credo di si…-
-Pensa quanto sarà piccola la tua creatura secondo te chiederà di andare a fare escursionismo secondo te?!…Certamente no!- disse sarcastico Occhi di Falco
-Ecco, ascoltami Doflamingo, qui ho una palla da basket che ho preso in prestito nel magazzino che c’è qui fuori, allora, il tuo bambino sarà circa piccolino così…giusto?- disse Jinbei facendoli vedere quanto sarebbe stato bassetto suo figlio
-Sì…- rispose il biondo
-Bene…sediamoci a terra- disse l’uomo pesce invitando il compagno a sedersi di fronte a lui. Quando si furono sistemati, Jinbei gli passò la palla senza lanciarla ma facendola rotolare…
-Ecco è così che tu e tuo figlio giocherete-
-Eh eh…è facile!- disse il biondo divertito mentre rimandava la palla all’altro
-Visto? Tuo figlio si meraviglierà per quello che farai, e dirà “Quanto è bravo il mio papà allora anche lui sa’ giocare”-.
 
Doflamingo sorrise e pensò che non sarebbe stato difficile educare un figlio, anzi, il suo istinto paterno lo avrebbe aiutato…
-Secondo te avrò un istinto paterno?- chiese il biondo mentre si rialzava da terra
-Certo…è una cosa naturale Doflamingo- spiegò Mihawk con tono sicuro
-Adesso t’insegno a giocare a basket- cambiò discorso Jinbei mentre faceva un segno sul muro per simulare un “canestro”
-Sengoku non si arrabbierà vedendo il muro segnato con la matita?- chiese Crocodile con tono tranquillo
-Non ti preoccupare cancellerò il segno più tardi…allora Doflamingo fammi vedere come lanci- il compagno diede al biondo la palla e quest’ultimo la tirò centrando il segno
-Ah! Ho fatto canestro!- si complimentò con se stesso…
-Ma io non capisco cosa centri…-
-Ecco tuo figlio è piccolino allora il suo tiro sarà al massimo di pochi centimetri, invece vedendo il tuo di tiro tuo figlio rimarrà meravigliato di tanta capacità!- spiegò Jinbei
-Vuoi dire che per mio figlio io sarei un tipo di Dio per lui?-
-Esatto! Visto? Non è così difficile-
-Grazie ragazzi adesso non ho alcun dubbio!-.

 
Note: Eccomi! Non sono morta! XD Sono ritornata finalmente! Scusate per questa GRANDISSIMA assenza -_-“ ma ho avuto tanto da studiare e tantissimi compiti e quindi ho voluto sospendere le mie storie per, poter pensare allo studio, beh ditemi cosa né pensate sperando sempre che sia piaciuto <3

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