Change life, change love

di GraStew
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** *Goodbye Los Angeles* ***
Capitolo 2: *** *Accidents* ***
Capitolo 3: *** EMBARRASSMENT AND CONFUSION ***
Capitolo 4: *** AT HOSPITAL ***
Capitolo 5: *** SHOKING REVELATIONS ***
Capitolo 6: *** FIRST DAY OF SCHOOL ***
Capitolo 7: *** IT'S IMPOSSIBLE ***
Capitolo 8: *** CHATTER ***
Capitolo 9: *** CONFESSIONS ***
Capitolo 10: *** I'll be waiting, ALWAYS! ***
Capitolo 11: *** TOGETHER FINALLY ***
Capitolo 12: *** I LOVE YOU ***
Capitolo 13: *** TOO MANY DOUBTS FOR A SINGLE DAY ***
Capitolo 14: *** YOU OUGHTA KNOW ***
Capitolo 15: *** DESIRE TO START AGAIN ***
Capitolo 16: *** GIVE ME ANOTHER CHANCE? ***
Capitolo 17: *** TURNING PAGE ***
Capitolo 18: *** YOU ARE AMAZING ***
Capitolo 19: *** YOU ARE THE ONE FOR ME ***
Capitolo 20: *** I TRUST YOU ***
Capitolo 21: *** Surprise for all ***
Capitolo 22: *** DON'T LEAVE ME ***
Capitolo 23: *** Happy Birthday, Kristen ***
Capitolo 24: *** CONTINUOUS CHANGE OF HUMOR ***
Capitolo 25: *** I HAVE ALL THAT I WANT ***
Capitolo 26: *** YES, I WANT. BUT YOU DON'T BE STUPID ***
Capitolo 27: *** GOODBYE NICOLE. WELCOME NEW LIFE. ***
Capitolo 28: *** TOO MANY THINGS ARE HAPPENING, ALL UNEXPECTED. ***
Capitolo 29: *** SHE'S HAPPY, I'M HAPPY ***
Capitolo 30: *** I don't want to miss a thing ***
Capitolo 31: *** Us, forever! ***



Capitolo 1
*** *Goodbye Los Angeles* ***


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Change life, change love

*Goodbye Los Angeles*
Prologo
 
 
Eccomi all'aeroporto, appena arrivata nella nuova città. Sì, perché i miei genitori hanno avuto la brillante idea di trasferirsi. Mia mamma per giustificarsi mi ha detto codeste parole: "è necessario! Tuo padre ha avuto un ottima opportunità di lavoro”. Cosa potevo risponderle io da figlia diciassettenne? Naturalmente “sì, mamma”. Così eccoci qua nella nuvolosa Londra. L’orologio segna le 17:45 del ventotto marzo duemilasette e l'aria gelida mi fa accapponare la pelle. 
Indubbiamente è una bellissima città; un posto che avrei voluto visitare ma, non abitarci. La mia Los Angeles; la mia bellissima città sempre con il sole; la mia bellissima casa; la mia cara amica Ashley. Mi mancherà tutto questo ma, più di tutto, sentirò la mancanza di Michael, il mio ragazzo. Ci siamo conosciuti alle superiori; io frequentavo il primo anno e lui il quarto. Stiamo insieme da due anni nonostante il dissenso dei miei genitori. Dicono che lui non vada bene per me perchè è più grande. Non li ho ascoltati, ovviamente. Sono testarda e orgogliosa e così ho continuato per la mia strada. Io e Michael abbiamo vissuti dei bellissimi momenti ad esempio, non potrò mai dimenticare le giornate al parco o al mare. Ed ora cosa mi rimane? Solo i ricordi. Molte solo le domande che mi circolano nella mente: se lui si stancasse di questa situazione? e se lui trovasse un'altra? Non credo molto nei rapporti a distanza, quindi mi preoccupa un po’ questa situazione. Uffa, che stress!
Lui, naturalmente, mi ha accompagnata all'aeroporto dicendomi di stare tranquilla, che mi ama e che ci sarà sempre e che ci vedremo appena è possibile, ma so già che i miei occhi non fisseranno i suoi per un bel po’. Sono così demoralizzata che non credo di potermi abituare a questa nuova vita.

Mi ricordo l'ultima conversazione sotto casa mia qualche giorno fa. Io in lacrime, lui sempre calmo e pronto a rassicurarmi; credo che nessuno lo sappia fare come lui.
«Kristen! Dai non piangere... non vai mica al Polo Nord»
«Sì lo so, ma... mi mancherai da morire, Michael»
«Anche tu, amore mio... vieni qua» mi accoccolai contro il suo petto e lui mi abbracciò.
Adesso mi sembra di vivere in un incubo. Credo che l'unica cosa da fare sia quella di non pensare a niente per il momento. Devo iniziare ad abituarmi all'idea che dovrò stare qui per il resto della mia vita. Forse dovrei mettere da parte il pessimismo e godermi questo nuovo inizio; forse sarebbe meglio pensare al presente, ma appena lo faccio ecco che l’umore si ingrigisce di nuovo, dato che sono in una nuova città, senza amici.  Domani inizierò in una nuova scuola e so già che sarà un fallimento.
Oddio, al solo pensiero mi gira la testa. Ho un'ansia assurda perchè sono stata sempre una ragazza timida e riservata, ma lì non avevo problemi perché ci conoscevamo tutti e poi avevo la mia migliore amica dai tempi delle elementari, quindi non c'era neanche bisogno di parlare quando avevo qualche problema. Ora devo iniziare tutto dall'inizio, solo per colpa dei miei genitori.

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Capitolo 2
*** *Accidents* ***


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Ciao a tutti... Vorrei solo ringraziare la persona che mi ha lasciato la recensione e le ragazze che hanno messo la storia tra le seguite e le preferite. So di non essere bravissima, ma un giorno mi sono detta "provaci" ed eccomi qui. Questo capitolo è noiosetto ma, solo perchè siamo all'inizio ancora. Che dire altro? Buona lettura :3

 

 Change life, change love

*Accidents*

-Primo capitolo- 

 

Dopo aver ritirato i bagagli saliamo sul taxi diretti nella nuova casa, spero solo che mi piaccia. Per distrarmi metto le cuffie e accendo il mio Ipod. Ascolto un po’ di musica ma, la stanchezza prende il sopravvento e mi addormento. Mi sveglio solo quando mi chiama mia mamma per dirmi che siamo arrivati. Mi sgranchisco le braccia e seguo i miei genitori fuori dalla macchina; quando alzo gli occhi mi ritrovo davanti una casa davvero bella. Già da fuori è un qualcosa di meraviglioso. C'è un prato bellissimo con una piccola piscina, un tavolino e qualche sedia; tutto ciò sotto un bellissimo gazebo.
«Wow», sussurro incantata. Ho sempre desiderato avere una casa così.
«Ti piace?», mi chiede mia madre sorridendo. Annuisco mentre il primo sorriso spunta sul mio viso. «Ne eravamo sicuri, Kristen», afferma mio padre. «Vai a vederla dentro», continua mia madre.
Non me lo faccio ripetere due volte e mi incammino; quando aprono il portone rimango a bocca aperta. Non è grandissima ma è davvero favolosa. È suddivisa su due piani: al piano terra c'è un grande salone con il camino, un arco lo divide dalla cucina, bellissima anche questa.

C'è un bagno non troppo piccolo  con la doccia idromassaggio ed è collegato da una porta ad una stanza matrimoniale e per finire c'è un'altra piccola stanza addobbata a studio con una scrivania,una libreria, un divano e un piccolo televisore al plasma. Al piano superiore, invece,si trova una grande camera matrimoniale tutta in stile moderno come piace a me; anch'essa ha un un bagno adiacente di un colore azzurrino.
La mia stanza, invece, è in fondo al corridoio... meglio, così sto lontana dalla camera dei miei. Entro dentro consapevole di doverci vivere per molto tempo; la osservo e ne rimango folgorata. Le pareti sono color lilla, ha un bel letto ad una piazza e mezza... magari Michael fosse qui con me, saprei io come usarlo! Che mi viene in mente proprio adesso? Arrossisco e mi sento davvero scema e anche triste per di più. Mi manca terribilmente ma, cerco di non pensarci osservando il resto della mia stanza.
Una libreria è posta proprio di fronte il letto e mi stupisco di quanti libri ci siano; un televisore al plasma è posizionato su di un mobiletto di lato la libreria. Una grande finestra da sul prato... che spettacolo! Mi affaccio e respiro l'aria di Londra... Mi piacerà vivere qui?
Per fortuna, sta iniziando bene la mia nuova vita. Adesso devo affrontare solo il primo giorno di scuola e devo cercare di farmi degli amici, cosa improbabile dato il mio carattere riservato.
Approfitto di questo momento di felicità, per farmi una bella doccia calda nel mio bagnetto piccolo, sempre adiacente alla mia stanza. Afferro dalla valigia il beauty case con il doccia schiuma e apro la tasca interna della valigia per prendere una tovaglia. Entro in bagno e mi lascio andare al getto caldo dell'acqua.
Quando finisco mi asciugo i capelli, mi metto il pigiama, dopo aver svuotato le valigie per trovarlo e mi butto sul letto. Mi lascio cullare dal sonno e mi addormento.
Mi sveglio che è già mattina, guardo la sveglia e sgrano gli occhi: sono le 8:00 e sono in ritardo! La campanella mi hanno riferito i miei genitori suona alle 8:30... Uffa, non voglio arrivare tardi proprio il primo giorno... cosa penseranno di me gli insegnanti e i miei nuovi compagni?
Mi risciacquo di nuovo, anche se ho fatto la doccia prima di coricarmi; sarà l’ansia L’acqua calda mi permette di rilassarmi un po’, esco di corsa di casa senza neanche fare colazione mentre sento mia mamma che mi grida “in bocca al lupo, Kris”. Alzo gli occhi al cielo e prego con tutto il cuore di arrivare in orario. 
Decido di non prendere l’autobus, dato che rischierai con questo traffico di fare ancora più tardi, così metto le cuffie e inizio a camminare a passo svelto. Ho una cartina nelle mani, naturalmente ancora non so la strada perchè anche se me l’hanno spiegata i miei genitori,  io non ci ho capito un cazzo!
Bene... perfetto! Decido di chiedere a qualcuno dove sia la scuola e dopo circa ottanta domande a persone diverse mi spiegano che devo percorrere ancora tre isolati prima di arrivare.  
Mi faccio coraggio e continuo a camminare, molto più speranzosa.
Non faccio caso alla strada quando, ad un certo punto, sento qualcuno venire addosso a me. Non riesco neanche a dire una parola mentre cado a terra; scorgo un taglio di capelli corti prima di perdere conoscenza. 

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Capitolo 3
*** EMBARRASSMENT AND CONFUSION ***


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EMBARRASSMENT AND CONFUSION

 

 

Mi risveglio che sono in ospedale, su un lettino con una flebo attaccata. Non capisco, non ricordo cosa sia successo. Mi ricordo solo che prima di svenire ho notato un ragazzo vicino a me con la faccia sconvolta, quindi deduco proprio che io sia andata a sbattere contro di lui..

Chiamo un infermiera per sapere qualcosa, entra e la prima cosa che mi chiede è se sto bene

«si credo, di si.. cioè mi fa male solo un po’ la testa, ma niente di che » continuo  «chi mi ha portata qui, cos’è successo? » e mentre aspetto che mi risponda mi metto seduta.

«Hai avuto un piccolo incidente, hai urtato contro un ragazzo e cadendo hai sbattuto la testa, lui ti ha portata qui dicendo di non conoscerti. Per fortuna avevi i documenti» quindi quello che mi ricordavo era giusto, almeno non ho perso la memoria «abbiamo chiamato i tuoi genitori, stanno venendo qui» eh si, nei documenti c’è il numero dei miei in caso di emergenza.

«Okay, va bene. Ma questo ragazzo è qui, lo voglio conoscere, insomma mi ha salvata dopo tutto? »

«Si è qui, ora lo chiamo » non so perché ma mi è venuta l’ansia, il cuore inizia a battere più velocemente e le mani iniziano a sudare.

Su Kristen, che sarà mai?  Un ragazzo che non hai mai visto, lo so, però ho un presentimento! Non so…

Eccolo! Entra nella mia stanza ed io rimango a bocca aperta. Cazzo, è di una bellezza assurda.

Sembra imbarazzato. Lo sono anche io e questo ci porta a non saper cosa dire. Perfetto! Vorrei sprofondare per la vergogna.

Prende coraggio e inizia a parlare.

«Ehm.. Ciao, come stai? » non riesco a pronunciare neanche una sillaba «ehi tutto bene? Perché non parli? » ennesima figura di merda. La prima è stata in strada penso, svenire per così poco, la seconda è perché ho un aspetto orribile e la terza è perché non riesco a spiccicare una parola.

“Kristen, cazzo svegliati.. ti prenderà per scema” è la mia coscienza che parla e per fortuna il cervello reagisce alle sue parole.

«Ciao! Scusa, stavo pensando che mi dispiace di averti coinvolto in questa cosa» mi sembra un buona scusa  «si sto bene, grazie e tu? Ti ho fatto male? » Non so neanche come si chiama, so solo che è un gran figo e che il mio cuore batte ancora più forte di prima. Spero solo che i miei genitori non interrompano questo momento.

«No ma figurati; non mi hai fatto niente. Mi dispiace di non essere stato più attento,magari tutto questo non sarebbe successo» si tocca i capelli, forse è nervoso.”

“NO. NO. NO molto meglio così” penso tra me e me.

Continua a guardarmi,si vede che è a disagio,beh, come dargli torto? Come posso stare in una camera chiusa,da sola con un ragazzo di cui non conosco neanche il nome. E se è un maniaco? No no, evito di pensarci. E lui se ne è accorto, cavolo. «Scommetto che stai pensando che non sai neanche come mi chiamo» esordisce sorridendo.

Wow già mi capisce al volo.

«Veramente si, non ti conosco per niente.. » sussurro  «quindi ti chiami? »

«Mi chiamo Robert,ho 18 anni e abito qui a Londra » perfetto, anche il nome mi piace «So che hai un bel nome, Kristen,  giusto?  E hai diciassette anni? Ma sei Londinese? » continua e sembra interessato a conoscermi sempre di più o forse mi sto montando la testa.

«Si si giusto, piacere Robert. No, veramente mi sono trasferita ieri da Los Angeles»

sento le guance infuocarsi sempre di più, sarò rossa come un peperone, che vergogna.

Se ci fosse stata Ashley qui con me mi avrebbe detto di lanciarmi con il ragazzo “occhi cielo” che ho davanti, ma io non posso. Il mio cuore appartiene a Michael, che pensandoci non sento da ieri. Abbasso lo sguardo e mi mordo il labbro inferiore.

Sento il suo sguardo addosso a me, è imbarazzato secondo me ma dopotutto lo sono anche io. Abbastanza anche.

Cade il silenzio in camera, e così decido di prendere la parola io. Non sopporto più questa tensione.

«Eh dimmi, Robert, Londra è veramente così bella come dicono? »

 Il suo sguardo si accende ancora di più.

«Londra è meravigliosa. Una delle città più belle del mondo, secondo me. Dovresti visitarla»  annuisco e sorrido.

«Beh ho tanto tempo» rispondo senza neanche badare alle parole. Lo guardo sorridere e penso che abbia il sorriso più bello del mondo. Ma perché mi sto fissando? Perché? Perché? Perché?

Non è giusto, non dovrei. Se solo Michael lo facesse con un’altra io impazzirei ed ora sono io che lo sto facendo? No, non va bene.

“Non mi dovrebbe interessare” la coscienza si fa sentire in modo prepotente riportandomi alla realtà della situazione.

Sono all’ospedale, in camera da sola con uno sconosciuto di nome Robert, che potrebbe essere anche un maniaco per quanto mi riguarda. Non so niente di lui, lo conosco da dieci minuti circa.

Decido quindi di troncare sul nascere questa discussione.

«Robert, posso parlarti sinceramente? » deglutisco e aspetto la sua risposta.

«Certo, dimmi»  

«Io.. io ti ringrazio per avermi accompagnata qui e per non avermi lasciata in mezzo alla strada, ma credo che tu debba andare adesso, non voglio rubarti altro tempo e poi vorrei riposare un po’» lo dico tutto d’un fiato anche se vorrei che lui rimanesse qui. Mi trovo bene a parlarci.

L’espressione del suo viso è cambiata, però. Prima rideva ora si è fatto serio. Ma che ho detto di male? Forse, non se ne voleva andare, ma perché poi? Boh…

Dopo qualche minuto, mi da le spalle e fa per andarsene. Si blocca sull’uscio della porta e mi guarda.

Perfetto, ora esce da quella porta ed io non lo rivedrò più. Si, certo. Sarebbe andata così sicuramente.

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Capitolo 4
*** AT HOSPITAL ***


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AT HOSPITAL

 

 

 

Se n’era andato poco dopo averlo ringraziato, mi aveva detto che era stato un piacere avermi salvata, che comunque l’avrebbe fatto per chiunque. Quindi è anche generoso e altruista, eccoli altri due pregi.

Bel fisico;

Bellissimo;

Generoso;

Simpatico;

Beh, diciamo perfetto,  tranne che potrebbe essere come ho già detto un maniaco, un pervertito, un ladro. Insomma una brutta persona, però voglio pensare che sia uno studente che si sta per diplomare e che andrà al college. E quindi Kristen? Ancora a lui pensi, cazzo?  No non va bene, ti eri imposta di dovertelo dimenticare e non va bene per niente.

Devo cercare di di convincermi che è la scelta più giusta e sensata da fare. Afferro il cellulare e con il dito vado in rubrica alla voce amore, si, perché sono ancora fidanzata.  Un bel messaggio è quello che ci vuole adesso.

“Ciao amore, perdonami se non mi sono fatta sentire per niente, è successo tutto in fretta. Stamattina mi sono svegliata tardi e mentre camminavo veloce per cercare la nuova scuola ho avuto un incidente, sono caduta a terra e ho picchiato la testa, per fortuna il ragazzo contro cui sono andata a sbattere mi ha soccorsa e portata in ospedale. Stai tranquillo, sto bene, ho solo un po’ di mal di testa. Spero che lì vada tutto bene, ti amo e mi manchi tanto.. con amore, Kris”  lo invio e mi ricorico di nuovo. Vorrei tanto dormire, ma non è possibile dato che bussano alla porta. Dalle voce che vengono da fuori capisco che sono i miei genitori.

«Amore mio come stai? » è mia mamma che parla con le lacrime agli occhi.

«tranquilla mamma, sto bene, ho solo un po’ di mal di testa»

«Com’è successo, Kris? » questa volta è mio padre.

Gli racconto tutto in breve tempo e li abbraccio entrambi.

«per fortuna che c’era quel ragazzo, dimmi, è ancora qua? Lo vorremmo ringraziare»

«No mamma, se n’è già andato, ma lo ringraziato io» sorrido e loro sembrano rincuorarsi un po’

«Ok, va bene. Kristen ricordati che ti vogliamo bene»

«anche io ve ne voglio»

Non sono abituata ad essere così sciolta con i miei, però questa volta mi andava proprio di dirglielo, sarà perché li ho visti proprio spaventati.

«Kristen noi andiamo a parlare con un dottore, hai bisogno di qualcosa tesoro? »

«No, papà grazie lo stesso»

Mio padre è sempre stato più attaccato a me, lo amo profondamente, anche se non glielo faccio vedere. Mia madre , per l’amore di Dio, si mi ama anche lei, ma abbiamo lo stesso carattere quindi le risulta difficile abbracciarmi o dirmi qualcosa di tenero.

Guardo il cellulare sperando in un messaggio da parte di Michael, invece niente.  Mi sto preoccupando, lo chiamo ma niente, non risponde. Mah! Decido comunque di non pensarci, voglio dormire un po’.

Apro quasi subito gli occhi, non riesco a prendere sonno, uffa.

Dopo un’oretta circa, i miei genitori tornano in camera, dicendomi che sarei dovuta rimanere una notte in ospedale per accertamenti -che sfiga- ma accetto anche perché i miei genitori mi hanno chiesto di non fare la bambina .

«Va bene mamma, non ti preoccupare. Andate a casa, sarete stanchissimi, a domani» che palle rimanere da sola, pure l’Ipod scarico, perfetto.

«Va bene, a domani e riposati un po’»

«Ok, ciao mamma, ciao papà»

Rimango da sola, e indovinate chi mi viene in mente ? lo sconosciuto di nome Robert. Era stato davvero gentile, e poi cazzo è così bello che io mi ero sentita una vera cacchetta in confronto a lui.  Quegli occhi azzurri come il cielo, dio…  ma com’era possibile che l’avevo visto solo per cinque minuti e già non riuscivo a togliermelo dalla testa ? Perché? Perché?  Non doveva andare così.

“Basta, Kristen, cazzo” Okay, okay. Cerco di non pensarci più e chiudo gli occhi nel tentativo di dormire un po’.

In effetti ci riesco e quando mi sveglio è già mattina. Guardo il cellulare, ancora nessuna risposta da parte di Michael. Ma che cazzo, se ne sta fottendo, ho capito.

Una mezzora dopo entrano mia madre accompagnata da un’ infermiera.

«Tesoro come ti senti oggi? »

«Bene. Molto meglio. Papà? » le chiedo non sapendo dove sia.

«Sta parlando con un dottore»

Annuisco e mi metto seduta.

«Signorina, comunque, dobbiamo fare dei controlli lo stesso»

«Si certo. Sono pronta » cinque minuti dopo mi portano giù per fare tac e analisi. Per fortuna, dopo qualche ora, mi dicono che va tutto bene e che posso tornare a casa. Mi lasciano il tempo di vestirmi mentre i miei genitori firmano fogli e foglietti vari. Quando saliamo in macchina mi aspetta un bel muffin caldo accompagnato da un cappuccino.

«Grazie. Stavo morendo di fame» sorrido e do un morso al muffin. Che delizia.

«Di niente, tesoro. Kristen, ha detto il dottore  che devi riposarti un po’, quindi a scuola vai ormai lunedì »no che palle.

«No, mamma. La scuola la inizio domani » sto bene e sono tranquilla.

«Ma tesoro, il dottore.. » non la faccio neanche finire di parlare.

«No mamma, ci vado domani punto e basta »  fa cenno con la testa che va bene.  Sa che quando mi fisso non mi smuove nessuno quindi c’ha rinunciato.

Dopo dieci minuti arriviamo a casa e rimango sbalordita quando vedo Ashley che mi aspetta fuori.

Guardo i miei genitori e loro mi sorridono, quindi sapevano del suo arrivo. Sono contenta, mi mancava già.

Scendo di corsa e mi fiondo tra le braccia della mia migliore amica e la stringo così forte che mi dice che tra un po’ se non la mollo la strozzo. Iniziamo a ridere talmente tanto che ho le lacrime agli occhi.

«Ma che ci fai qui, Ash? » le chiedo mentre mi incammino verso l’entrata.

«I tuoi genitori mi hanno detto dell’incidente, ho preso il primo aereo per venire da te, ma l’avrei preso comunque Kris, perché .. » si blocca.  La conosco troppo bene. È triste, c’è qualcosa che non va.

«è successo qualcosa , Ash ? per favore, parla!  Non mi tenere sulle spine»

«Si, Kris.. Devo dirti una cosa»

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Capitolo 5
*** SHOKING REVELATIONS ***


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SHOKING REVELATIONS

 

 

 
Pov Kristen

 

Sono passati solo pochi minuti da quando Ashley mi ha detto che deve dirmi una cosa, ma non so perché, mi sta sembrando un’eternità.

Sono qui davanti a lei e ancora non so cos’è successo. Quale grande catastrofe  è potuta succedere per farla essere così triste?  Sembra che qualcosa la sta squarciando dentro. Ma cosa? COSA?

«Ehi tesoro non stare così, entriamo in casa dai, fa freddo qui fuori » trema e si morde il labbro, e so che lo fa quando è nervosa veramente. Okay, mi sto preoccupando e sul serio anche.

Sento il cuore battere a tremila e l’ansia mi sta divorando, so per certo che è successo qualcosa di grave, ma non so ancora cosa. La mia amica è muta, trema e tra un po’ scoppia a piangere  ed io sono all’oscuro di tutto.  Mi è passato di tutto per la testa. Michael ha avuto un incidente, Michael mi ha mollata e l’ha detto a lei e a me no, la mia amica è stata violentata.. cioè, sto pensando di tutto ma chi sa qual è la verità.

Finalmente si decide a parlare

«Kris, io non so da dove iniziare» respira profondamente e mi guarda.

«Dall’inizio, tranquilla.. respira, brava»

Ci sediamo sul divano e mamma ci porta una tazza di tè bollente e con la stessa velocità con cui è entrata esce lasciandoci sole nella mia camera. Ha capito anche lei che c’è qualcosa che non va, oppure lo sa, non lo so.Vorrei saperlo anche io a questo punto quindi la incito a parlare.

«Allora, dimmi cosa c’è che non va? Perché sei così triste? »

«Lo sai che ti voglio bene vero Kris? Mi sento così in colpa, Dio»

«Certo che lo so, anche io te ne voglio tanto, ma per cosa ti senti in colpa? non hai fatto niente, anzi mi sei sempre stata vicina, non capisco»

La vedo tremare ancora di più e dal nervosismo inizio a mangiarmi le unghie.

Non parla, mi guarda e non parla.

«Ash, parla per favore! È per Michael? Gli ho mandato un messaggio ma non mi ha risposto»

«Ah! » esclama « e ti sei chiesta perché non ti ha riposto? » continua.

Ma che cazzo di domanda è?

«Certo che me lo sono chiesta, sono pur sempre la sua fidanzata anche se lui non mi ha cacata di striscio»

«Eravamo insieme quando l’ha ricevuto, so cosa ti è successo, l’ho letto»

«Va beh non è la prima volta che state insieme. Pensandoci bene,  che ci facevate insieme alle 11 di mattina? »

«Kristen, io.. so perché non ti ha risposto»

Ed eccolo il mio cervello che si è messo in funzione, cazzo ho capito… cazzo cazzo cazzo! non posso e non ci voglio credere.

 «Io no. Me lo dici tu, per favore?» cerco di non farle capire niente. Voglio sapere la verità dalla sua bocca.

«Lui.. ehm… lui si sente in colpa »

«Ancora con sta storia dei sensi di colpa, ma che è oggi? Che cazzo è successo, porca buttana me lo vuoi dire? Non mi fare essere volgare»

Non mi voglio agitare perché ancora sono un po’ frastornata dall’ospedale, ma mi sto arrabbiando di brutto. Il mio cervello mi dice una cosa, mentre il mio cuore spera che non sia vero.

«Kristen, io e Michael siamo stati a letto insieme e la mattina quando hai mandato il messaggio l’ho letto io che lui era sotto la doccia… ma, ma ti giuro che non volevamo, te lo giuro» ed eccolo, il mio cuore distrutto in mille pezzettini.

 

NON è POSSIBILE..

 

«Che cazzo stai dicendo, stai scherzando vero? » la fisso sgranando gli occhi. Lei scuote la testa e respira profondamente.

«No, non sto scherzando. Purtroppo è successo, ma ti ripeto non volevamo, eravamo ubriachi, non capivamo niente»

Cioè, la mia migliore amica e il mio fidanzato hanno fatto sesso? Le persone di cui mi fidavo ciecamente  mi hanno pugnalata alle spalle?  Vi prego ditemi che è un brutto incubo, ditemi che non è vero, ditemi che non mi hanno tradito.

Invece è tutto vero!  è tutto schifosamente vero… ed ora?

«Come cazzo avete potuto farlo? Eh? Dio, parla! non stare muta a fissarmi, mi fai incazzare di più» potrei staccarle la testa a morsi per quanto sono furiosa.

«Io.. io Kris non so come sia potuto succedere»

Non sa come è potuto succedere? Ma che sta dicendo? Lo sa eccome.

Ma possibile che devono succedere tutte a me? Ma che ho fatto di male per meritarmi tutta questa sofferenza?

Il dolore in questo momento mi sta squarciando in due, sento che le forze mi stanno abbandonando, ma non mi farò mai e poi mai vedere giù, c’è la farò a superare anche questo .. CAZZO, CAZZO, CAZZO!

«e lui? Quel grandissimo stronzo, infame di Michael? Lurido verme che non è altro, ecco perché non mi ha fatto nemmeno uno squillo, pezzo di merda . Diceva di amarmi, che mi avrebbe aspettata, di non preoccuparmi di niente e invece aspettava che io me ne andassi per divertirsi, bastardo» le lacrime mi chiedono il permesso di sgorgare come un fiume in piena corsa, m cerco di essere forte. Lei non deve vedermi soffrire.

« Kristen io…. » cerca invano di chiedermi scusa, ma io la blocco, non voglio sentire più niente, voglio solo che se ne vada, non la voglio vedere mai più.

«Stai zitta, cazzo, stai zitta. Non dire più niente, peggiori ancora di più la situazione» urlo in questo momento, non riesco a stare calma, anche se dovrei dato che di là ci sono i miei, ma tanto non mi importa, chi sa come mi vedranno nei prossimi giorni, dovrò spiegargli tutto e sentirmi dire “noi te lo avevamo detto, Kris, ci dispiace”

«Vattene via, vattene di nuovo tra le braccia di quel gran pezzo di merda, ecco perché andavate d’accordo, siete due gran stronzi» le parole mi escono sole dalla bocca, l’unica cosa che voglio fare è farla sentire una stronza, e ci riesco eccome.

Sta piangendo, ma non mi intenerisce per niente, non me ne faccio niente né delle sue lacrime, né delle sue scuse, non dovevano andare a letto insieme.

Il solo pensiero di loro due che si baciano, che si toccano. Cazzo! Una fitta allo stomaco si impadronisce di me e mi piega in due, succede sempre quando sono nervosa.

Lei si piega e mi prende da un braccio per aiutarmi ad alzarmi ma io la blocco di nuovo, grido ancora di più e la intimo a non sfiorarmi nemmeno.

«Ti prego non fare così Kristen» la guardo scioccata e incredula per le sue parole.

«sono venuta qua per scusarmi di persona. Michael non se l’è sentita, ma io tengo a te, tengo alla nostra amicizia più di qualunque altra cosa»

«Non ci scommetterei tanto. Se tenevi a me non saresti andata a letto con lui»

« ti prego perdonami se puoi, ti prego»

« No, non posso. Mi dispiace, la nostra amicizia finisce qui, ora te ne puoi anche andare, addio»

Scoppia a piangere di nuovo, basta non la sopporto più.

«Quando vorrai riavermi come amica sai dove trovarmi, mi dispiace ma capisco che sei sconvolta e non sei in te, ciao amica mia, mi mancherai»

Cioè ma che cazzo dice? Fa pure la vittima adesso?

«Vorrai dire ex amica! E comunque tu non ti preoccupare per me, non credo di rivolerti come amica, so cavarmela anche da sola e poi io sono in me, tranquilla»

Fa per andarsene ma la richiamo, devo dirle un’ultima cosa, molto importante

«Ashley, un’altra cosa. Mandagli questo a quello stronzo» le alzo il dito medio, mentre mi esce una risata isterica.

Lei mi guarda sconvolta, scoppia a piangere di nuovo e se ne va definitivamente.

 

Prima di chiudermi dentro, scrivo un biglietto per i miei genitori e lo attacco nella porta di fuori, non voglio la loro compassione, non voglio parlare con nessuno.

 

Il biglietto dice : CHIUSO PER LUTTO

 

Si, il mio cuore è in lutto, sta soffrendo! È stato spezzato in due e chissà quando verrà riunito, forse mai più.

 

Mi butto sul letto e accendo lo stereo, così i miei genitori non possono sentire le lacrime che cadono sul mio viso e i singhiozzi che pervadono il mio corpo

 

Non so perché quando sei triste o c’è qualcosa che non va, c’è sempre una canzone che ti ricorda che in quel momento la tua vita fa schifo, che palle!

 

Adesso c’è “Everybody Hurts dei R.E.M”

 

“When the day is long and the night, the night is yours alone, 
When you're sure you've had enough of this life, well hang on 
Don't let yourself go, everybody cries and everybody hurts sometimes “

 

 

Quando il giorno e lungo e la notte,la notte e solo tua, 
Quando sei sicuro che ne hai avuto abbastanza di questa vita,resisti 
Non lasciarti andare,tutti piangono e tutti soffrono a volte

 

è vero tutti soffrono, ma io non c’è la faccio a consolarmi così, non riesco a trovare la forza per tranquillizzarmi adesso

Continuo a piangere e so che lo farò per il resto della giornata e della nottata.

Forse lo farò per sempre.

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Capitolo 6
*** FIRST DAY OF SCHOOL ***


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FIRST DAY OF SCHOOL

 

Sono distrutta.

I giorni passano, io a scuola ancora non ci sono andata, non sono dell’umore giusto.

Non mangio e piango, sempre.

 I miei genitori mi hanno dato tutto il sostegno possibile, mi hanno detto anche di andare da una psicologa ma io, naturalmente ho rifiutato.. come posso dire ad una sconosciuta che dentro di me si sento morire? Capirebbe? Sono sicura che mi direbbe che ancora sono una ragazzina, che mi passerà.. ma Michael era tutto per me.. è stato il mio primo ragazzo, il primo amore non si scorda mai, dicono.. e adesso lo penso anche io.

Come posso dimenticare tutto il bene che c’è stato tra di noi? Ma soprattutto come posso dimenticare tutto il male che mi ha fatto?

Non riesco a reagire, non posso, non c’è la faccio e anche se il mio cervello dice che devo fare qualcosa, il mio cuore  non vuole collaborare . .

Come puoi una vita cambiare così? Come può una persona farti soffrire tanto?

Ho solo sedici fottuti anni e volevo una bella storia d’amore con un ragazzo che mi amava, almeno come mi diceva lui, come c’è l’hanno tutte le ragazzine alla mia età, chiedo molto forse? Ditemelo, vi prego.

 

Domani è il mio compleanno ed io lo passerò da sola con i miei genitori, dato che non ho nessuna amica e i vicini neanche li conosco e non mi interessa neanche conoscerli.. Non sono uscita fuori per niente, quindi volendo non so neanche le loro facce .. questa non è la vera Kristen, questa è una Kristen che non mi piace…

Vorrei tanto riuscire a risollevarmi, ma come? Sola non riesco, devo andare per forza da questa psicologa o basta andare a scuola a svagarmi un po’ il cervello e magari conoscere gente nuova, trovarmi un amica, che sia degna di questo nome.. ma mi chiedo, ne esistono ancora? Spero proprio di si.

Ho deciso, inizio la scuola..

 

Sono le 7:00 del 9 aprile, i miei genitori mi svegliano cantandomi “Buon Compleanno” e dandomi due regali… Non riesco a crederci che l’abbiano fatto davvero, sanno che non volevo niente, sanno che non amo i regali.  

“Amore mio tanti auguri di buon compleanno, ti auguro tutta la felicità che meriti” mia mamma mi ha fatto emozionare, lo ammetto… Apro il suo regalo e sbam, l’Iphon che ho sempre desiderato è nelle mie mani..

“Awwwww, grazie mamma.. anche se non dovevi spendere tutti questi soldi per me”

“Non ti preoccupare tesoro”

È il turno di mio padre, è emozionato e non so perché

“Kristen, tesoro, tanti auguri di buon compleanno”  e mi porge il regalo

“ Grazie mille papà” apro il regalo e rimango sbalordita

“ma questi sono due biglietti per Los Angeles, perché?”

“ semplice, perché quando ti sentirai pronta per ritornarci, magari per chiarire la situazione, avrai già i biglietti, oppure se ti trovi un fidanzato qui ci puoi andare insieme” ma sta scherzando? Che dolce che è

“ grazie papà, ma non credo di trovare qualcuno qua che mi faccia dimenticare Michael”

“ beh, tentar non nuoce, e poi adesso alzati su, altrimenti farai tardi”

“ Ok, grazie mille.. vi voglio bene, adesso sciò sciò, devo lavarmi e vestirmi”

Scoppiano a ridere, ed io, anche se per poco mi sento risollevata..

Sarà una bella giornata, me lo sento…

 

Arrivo a scuola questa volta puntuale e mi sento alquanto spaesata data la nuova situazione, ma non mi voglio buttare giù.

I miei genitori insistono a venire con me, così per non farli parlare ancora accetto. Entriamo all’interno dell’edificio, che è immenso e ci dirigiamo verso la presidenza, dove ci aspetta il preside, amico dei miei genitori, ma io non l’ho mai visto.. non so neanche come si chiama a dirla tutta.. lo scoprirò molto presto..

Mi sento un po’ osservata mentre cammino per i corridoi essendo affollati e poi, io sono la nuova studente, quella venuta dall’America.. li sento parlare di me a bassa voce mentre passo.. sono due ragazze e un ragazzo.. ma non ci faccio caso, saranno tre rompicoglioni qualsiasi..

Arriviamo davanti la porta del preside, bussiamo e qualcuno dall’interno ci dice di entrare, e così facciamo…

“Miei cari, Jules e John, come state? Lei deve essere Kristen? Piacere, io sono il preside di questa scuola”

“Ciao, Richard tutto bene, grazie.. tu come stai?” è mio padre che parla.. a quanto ho capito si sono conosciuti qualche mese fa quando è venuto con mamma qui a Londra per avere informazioni e si sono così tanto presi in simpatia che si sentono anche al telefono.

Però c’è qualcosa che non va…

Cazzo, mi sembra di conoscerlo.. L’ho già visto da qualche parte.. quegli occhi così azzurri, quello sguardo … Impossibile però, non ero mai venuta a Londra prima … Avrò visto qualcuno che gli assomiglia a Los Angeles, sicuro..

Sto ancora pensando a dove l’ho potuto vedere, che non mi sono accorta di essere guardata da tutti, aspettano la mia risposta ovviamente..

“Ehm si, io sono Kristen, piacere mio. Spero di trovarmi bene qui”

“Certo, ti troverai benissimo qui da noi … Ti seguiranno insegnanti molto qualificati e poi sei capitata in una classe in cui ci sono ottimi elementi”

“Comunque per qualsiasi cosa io sono sempre a tua disposizione, l’avevo già detto a tuo padre”

Vedo mio padre annuire e sorridere…

“Va bene, la ringrazio”

Sorride anche il preside.. Adesso so il nome, Richard.

Vedo i miei genitori alzarsi, deduco che se ne stanno andando

“Richard, allora, noi andiamo. Sei hai bisogno di qualche documento, dillo a Kristen e provvediamo subito”

“Va bene, John. Ciao.. buona giornata”

Si danno la mano e si girano per andarsene, quando mio padre esclama

“John, è da tanto che volevo farlo ma non ho avuto modo prima… vorrei invitarti a cena a casa mia una sera di questa, magari la prossima settimana.. giusto il tempo di sistemarci un po’”

“Certo, grazie mille per l’invito, consideralo accettato”

“Mi fa piacere, ah.. porta anche la tua famiglia naturalmente”

“Va bene, grazie”

Si sorridono ed escono dalla porta.

 

“Kristen allora, questi sono per te, segui tutto per bene così sarai allo stesso punto dei tuoi compagni …” Mi porge un blocco pieno di fogli, dove come prima pagina c’è l’orario di scuola e poi  tutto il programma da seguire.

“Va bene, preside.. Adesso però è meglio se vado in classe, mi sa che si sta facendo tardi.. anzi sono già in ritardo”

“Va bene, non ti preoccupare.. come prima ora hai italiano con la professoressa Korey, sa già che dovevi venire a parlare con me, quindi ti sta aspettando”

“Ok, la ringrazio per tutto.. arrivederci”

“Ciao Kristen, buon inizio di scuola”

Gli sorrido ed esco anche qui… Mi sta simpatico, non deve essere male..  è un bel signore… può avere una cinquantina di anni.. e poi quegli occhi… Azzurro cielo..

Bah.

Mi ha detto che il mio armadietto è infondo al corridoio, infatti l’ho trovato quasi subito.. numero 1305.. Mi piace questo numero.. poso dentro qualche quaderno e anche la borsa, non mi serve a niente.. prendo solo un blocco per gli appunti e il borsellino.

L’aula è un po’ più avanti.. La vedo subito, facciamo un bel respiro e busso. Chissà come saranno i miei compagni, chissà se mi troverò bene e se farò amicizia… Le mie paure più grandi.

Apro la porta ed entro a passo lento.. Sono troppo agitata, mi tremano le mani… Mi schiarisco la voce e inizio a parlare

“Salve, io sono Kristen Stewart, la nuova studente, ero dal preside, ecco perché ho fatto tardi..”

Mi giro dai miei compagni e qualcuno di loro mi sorride… ci sono più ragazze che ragazzi a quanto vedo.. qualcuno è anche carino..

“Benvenuta Kristen, non ti preoccupare.. il preside mi ha informata.. ti puoi sedere là al terzo banco accanto a Nicole, poi alla fine dell’ora farai conoscenza con i tuoi nuovi compagni” mi indica il posto, io annuisco e mi vado a sedere.

L’ora passa molto velocemente, anche se ho una fottuta paura di non piacere a nessuno..

La campanella suona e la professoressa dice ai miei compagni di presentarsi uno alla volta.. così fanno tutti…

Lei se ne va e noi rimaniamo da soli, immagino che a nessuno interessi sapere altro su di me, ed invece mi sbagliavo.. proprio quei tre ragazzi che avevo visto nel corridoio si avvicinano al mio banco.

“Ciao,Kristen.. piacere.. io sono Taylor”

“Io, invece sono  Elizabeht , ma puoi chiamarmi Beth”

“Io invece sono Jenny, piacere”

“Ciao ragazzi, piacere mio”

Anche la mia compagna di banco si gira e mi stringe la mano.. Deve essere molto garbata e gentile…

“Io sono Nicole, e sono sicura che diventeremo grandi amiche, non mi chiedere perchè lo dico, lo so e basta”

Tutti ridono, e rido anche io..

“Il mio fidanzato mi dice sempre che parlo troppo, ahahah.. lo so.. non ci posso fare niente”

Chissà se il suo fidanzato è carino e gentile come a lei…

“Ma non ti preoccupare, Nicole.. mi fa piacere conoscere qualcuno, mi sentivo sola in effetti dato che non conosco nessuno, e poi tu sei molto gentile e carina a dirmi queste cose”

“devi vedere il suo fidanzato quant’è carino, ahahahah.. un gran figo” è Jenny che parla…

Io non so cosa dire, guardo Nicole e la vedo diventare tutta rossa..

“Beh per forza è carino, guarda qui che bella ragazza abbiamo davanti, mi sembra logico”

Le sorrido e lei mi ricambia

“Grazie.. ehm posso chiamarti Kris? Mi viene più facile”

“Certo, tranquilla”

“Ok, e quindi dimmi, siamo i primi che hai conosciuto qui a Londra?”

“Beh veramente no, ho conosciuto un ragazzo, cioè veramente l’ho visto solo per mezzora.. ma mi è bastata, te lo giuro…

È bello da togliere il fiato, ha degli occhi meravigliosi, per non parlare del suo sguardo. Però ero fidanzata, altrimenti ci avrei fatto un pensierino…”

“Wow, un bel londinese allora… e lui, lui dimmi ti ha fatto capire qualcosa? Vi siete scambiati il numero?”

È vero, parla assai però è divertente fare amicizia con qualcuno, anche perché gli altri sono usciti a fumarsi la sigaretta.. la professoressa di matematica della seconda ora è assente, quindi tutti ne approfittano per uscire fuori, tranne Nicole che è rimasta con me dentro..

“Beh veramente non ho il suo numero, non so niente di lui.. tranne che ha diciotto anni e il nome.. ma figurati è stata una cosa così, senza importanza.. anche se non ti nego che un po’ l’ho pensato, ma sono stata troppo male per potermi permettere di andare a cercarlo.. e poi dove? Non conosco niente di Londra..”

“Beh, mi dispiace che sei stata male… però magari, chi lo sa, forse viene a scuola qua, tu che ne sai.. magari possiamo chiedere al mio fidanzato se lo conosce, dato che anche lui è al penultimo anno..”

“Certo, va bene. Il tuo fidanzato come si chiama, se posso saperlo?”

“Si certo, perché no… Si chiama Robert”

 

Wow.. che coincidenza.. e se è lui? No, non può essere.. e perché no?

Beh, perché mi piace cazzo.. nonostante tutto quello che mi ha fatto passare Michael, Robert mi è piaciuto fin da subito…”

Decido di non dirle niente, meglio non rischiare. Non voglio rovinare l’amicizia, anche se è appena nata…

 

La campanella dell’ora suona e tutti ritornano dentro.. Qualcuno si avvicina e mi chiede di dove sono, come mai mi sono trasferita, insomma le solite cose.. e i professori fanno esattamente la stessa, quindi ormai mi sembro un robot.. è tre ore che dico sempre le stesse cose..

 

La giornata passa in fretta e così accompagnata da Nicole esco fuori.. stiamo parlando di Los Angeles, se mi sto trovando bene qui quando qualcuno la chiama da dietro..

“Ehiiiiii Nicoleeee”

Lei si gira e sul suo viso compare un sorriso a trentadue denti…

“Ehiiii, ciaooo”

Mi giro anche io e non è possibile… Robert, si proprio quel Robert.. è davanti a me, pronto a baciare Nicole…

È LUI… LUI, è IL SUO FIDANZATO…

 

Lui mi guarda, disorientato e imbarazzato, si nota da tre chilometri di distanza e non sa cosa dire, come io d’altronde ..  ci pensa Nicole a rompere il ghiaccio…

 

“Kristen ti presento il mio fidanzato, Robert…”

“Robert, lei è la mia nuova compagna di banco, Kristen.. nonché mia futura migliore amica, me lo sento”

 

Ed ora che faccio.. mi ha spiazzata.. non me l’aspettavo…

Cazzo, cazzo, cazzo..

 

“Ciao Kristen” mi porge la mano ed io glielo stringo così forte che lui alza lo sguardo e mi guarda così intensamente che io mi sto per sciogliere ..

 

“Ciao Robert, piacere di conoscerti”

 

“Beneeee, le presentazioni le ho fatte.. sono sicura che diventerete ottimi amici anche voi due”

Ma dico io, è sempre così ingenua questa ragazza? Come fa a non notare l’imbarazzo che c’è tra noi due, che poi non è successo niente.. ma allora perché mi sento così?

E perché lui è imbarazzato?

Non mi va però di far soffrire una ragazza, quindi non farò niente, è come se lui non esistesse per me, devo fare per forza così.. ci sono passata, e no.. non lo auguro a nessuno di soffrire come ho sofferto io.. tradita e abbandonata..

 

È meglio se me ne vado a casa, così questa situazione finisce qui.

 

Non rispondo alla sua affermazione, molto fuori luogo devo dire.

 

Mi limito a dirle che ci vediamo domani, lei cerca di trattenermi ma io non posso fermarmi, così invento una scusa.. lei ci casca e mi molla

“Ciao Nicole, ciao Robert”

Mi incammino e noto che lui mi segue con lo sguardo..

Ma io decido di ignorarlo, e lo farò sempre ..

 

Se voglio avere almeno un’amica qui, devo farlo … e poi ancora il pensiero di Michael fa male e avere un’altra cotta al momento mi farebbe stare ancora più male…  

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Capitolo 7
*** IT'S IMPOSSIBLE ***


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IT’S IMPOSSIBLE

 

Ignorarlo? Facile a parole…   ma quando ci sta di mezzo il cuore come si fa?

Come vi posso spiegare cosa mi sta succedendo dentro?

Sono confusa, questo è poco ma sicuro..

Sono ancora triste per Michael, che mi ha tradita con la mia ex migliore amica.. mi piace un ragazzo che è fidanzato con una ragazza che crede che diventeremo migliori amiche.. ma com’è possibile che mi metto sempre in queste situazioni?

Cioè, sono proprio sfortunata..

 

Non pensarci Kristen, che è meglio..

 

Arrivo a casa e i miei genitori non ci sono, wow che bello… oggi è il mio compleanno e lo devo passare da sola.. Non che me ne importi qualcosa, però prima anche una telefonata da una amica la ricevevo, adesso niente.. nessuno lo sa qui.. neanche Nicole.. non gliel’ho detto, neanche Robert lo sa.. e poi perché dovrebbe saperlo? Uffa, ma perché penso sempre a lui? Non devo , non voglio 

Non voglio rovinare l’amicizia che si sta creando con Nicole..

 

Basta pensare

Basta paranoie

Basta pensieri inutili

Basta passato

Voglio godermi il presente, e prendere quello che viene, brutto o bello non importa

Ho diciassette anni, basta.. voglio vivere e fregarmene di tutto

 

Stasera esco, si ho deciso.. ho intravisto per strada un pub dove fanno musica dal vivo.. bene, stasera mi faccio una bella passeggiata e vado a sentirmi un po’ di musica così non penso a niente, soprattutto a Robert.. e poi chissà magari incontro qualcuno con cui fare amicizia…

 

Salgo in camera mia, mi spoglio ed entro nella doccia.. L’acqua calda mi rilassa tutti muscoli, che sono parecchio tesi..

Esco dalla doccia, mi asciugo velocemente e mi fiondo davanti l’armadio, prendendo le prime cose che mi capitano davanti..

Un paio di jeans neri stretti, mi piacciono, mi stanno bene. Una maglietta bianca semplice e le mie vans nere che non possono mancare per nulla al mondo.. siccome ancora fa freddo prendo anche un giubbino, non voglio cadere malata proprio ora che sono all’inizio della scuola.. Mi trucco un po’, ma niente di eccessivo.. solo un po’ di matita nera sfumata, mascara per dare risalto ai miei occhi azzurri e un po’ di gloss chiaro…

Prendo le chiavi di casa, e prima di uscire rispondo al biglietto che mi hanno lasciato i miei..

“Siamo usciti a cena con i colleghi di papà, faremo tardi.. so che non volevi festeggiare, per questo non abbiamo insistito, però ti abbiamo lasciato un po’ di soldi in caso tu volessi mangiarti una pizza con qualche tuo compagno, stai attenta se esci.. ti vogliamo bene”

Perfetto, non avevo soldi io

“Mamma, sono uscita con i miei compagni.. faccio tardi sicuro, non ti preoccupare.. ti voglio bene”

Meglio scrivere così, se le scrivo che sono uscita da sola di notte.. Aaaaa.. il delirio…

 

Mi incammino e fortunatamente nessuno mi importuna.. arrivo davanti il locale, che non è affollatissimo, entro e mi avvicino al bancone dove c’è il barman

“Ehm, vorrei una coca con ghiaccio, grazie”

“Ok, arriva subito bellezza”

 

È un bel ragazzo, wow..

Moro, con gli occhi verdi mi sembra di vedere, bel fisico…

 

“Ecco la tua coca… tu sei?”

“Kristen, piacere.. tu?” non ci posso credere che sto parlando con uno sconosciuto..

“Ciao Kristen, io sono Tom” gli sorrido, e sono sicura che tra due minuti mi dice che sono una bella ragazza, che non mi ha mai vista.. eccetera eccetera…

Infatti, lo sapevo

“Te l’hanno mai detto che sei bellissima?” Mi guarda e mi fa l’occhiolino, non sono spaventato, strano ma mi fa piacere

“Beh, non in molti effettivamente, ma grazie per il complimento.. anche tu non sei male” ma che sto dicendo? Sto flirtando con uno sconosciuto? Non mi riconosco più

“Oh, grazie signorina, molto gentile.. tra mezz’ora finisco ti va di aspettarmi?”

E ora? che gli dico?

No, grazie devo andare a casa? Oppure si, va bene.. sei un gran figo?

Carpe diem Kristen..

“Va bene, Tom. Ti aspetto, sono seduta al tavolo, quando finisci chiamami”

Mi sorride e annuisce

Mi siedo in un tavolo appartato in cui nessuno diciamo mi può vedere bene, basta ragazzi… non voglio più conoscerne..Ogni volta è una fregatura..  chissà Tom com’è? Beh lo scoprirò a breve…

Il tempo passa, mi sto davvero rilassando.. fanno davvero della bella musica, mi sa che ci tornerò più spesso…

Sento qualcuno che mi tocca la spalla, e sono così assorta nei miei pensieri che salto in aria per lo spavento..

Mi giro e vedo che è Tom

“Scusa non volevo spaventarti.. a cosa stavi pensando?”

“Niente di che, tranquillo… siediti”

“No, usciamo fuori.. è più tranquillo, così ci possiamo conoscere meglio…”

“Ehm, si ok…”

Sinceramente ho un po’ di paura, ma sento che è un bravo ragazzo

“Stai tranquilla, non sono un maniaco…. Ti ho detto di uscire anche perché ho un appuntamento con due miei amici”

“perché mi dici questo? Non penso che tu sia un maniaco”

“Dalla faccia che hai fatto, non si direbbe. Ma è normale, tranquilla. vieni dai”

“Ook..” Non so cosa dire, devo cercare di non fare facce …. 

 

Usciamo fuori  e ci sediamo su una panchina.. Iniziamo a parlare un po’ di tutto.. Dal mio colore preferito, all’ultimo libro che ho letto.. gli parlo di Michael e di come mi ha fatto soffrire, di Ashley e di come mi ha tradita.. del mio trasferimento qui.. di tutto insomma.. e lui mi parla della sua vita.. Non so come mai, ma con lui mi sento libera di pensare e dire qualsiasi cosa, eppure ci conosciamo solo da qualche ora…

Mi sento bene, ed è una sensazione che non provavo da un po’.

Riesco, perfino a parlargli di Robert, e della situazione in cui mi sono cacciata…

“Lascialo perdere sto ragazzo, non ti vuole.. altrimenti farebbe di tutto per averti”

Non gliel’ho detto il nome, sa solo che è un ragazzo che viene nella mia stessa scuola…

“Beh, si.. credo proprio che non ci penserò più, tanto è inutile, lui sta con un’altra, te l’ho detto”

“Dai non pensarci più, ci sono io adesso”

“Cosa.. cosa vuoi dire?” Ma che significa che c’è lui adesso? Vuole continuare a vedermi? Beh non sarebbe una cattiva idea

“Beh, che mi piaci si è capito, che ti piaccio si è capito anche, quindi perché non continuare a conoscerci?”

Ha ragione, perché non continuare? Che ho da perdere? Niente.

“Ook Tom, per me va bene..si mi piaci, e mi fai stare bene, cioè è come se ci conoscessimo da una vita.. sto bene”

Non l’avessi mai pronunciate queste parole..

Mi prende dal collo e mi bacia.. mi bacia con passione.. ed io lo lascio fare.. bacia bene, cazzo… sento la sua lingua voler entrare nella mia bocca e la lascio entrare… Gli tocco i capelli, e lui mi stringe sempre più forte.. siamo attaccati.. petto contro petto.. e continua a baciarmi.. quando qualcuno attira la nostra attenzione..

Questo qualcuno si schiarisce la voce e dice:

“Ehi Tom, scusa se ti disturbo.. volevo dirti che io e Marcus siamo arrivati, fai pure con il tuo tempo”

Mi viene di schiena, ma quella voce la riconoscerei in qualunque parte del mondo.. non è possibile, è una congiura

Tom si stacca da me, e mi sorride

“Ok amico, ti voglio presentare una persona”

Ti prego no, ti prego no, ti prego no.. non dire il mio nome, lo conosco già.. ti prego

Kristen lui è il mio migliore amico Robert, Robert lei è.. Kristen e basta”

Perfetto.. merda.

Mi giro e SBAM.. lui è lì davanti a me che mi guarda scioccato

“Ci rivediamo, ciao Kristen” che stronzo, poteva far finta di non conoscermi..

“Eh già, ciao” faccio l’indifferente, è meglio..

“Ma come voi due vi conoscete già?”Tom è stupito naturalmente

“Beh si, Tom.. ti ricordi che ti avevo detto che avevo portato una ragazza all’ospedale? Beh,  è lei.. ma figurati, non me la ricordavo neanche.. buon divertimento” mi guarda con aria superiore, di uno che non gliene frega un cazzo e se ne va ridendo di me, sono sicura, con il suo amico

 

Ma quant’è stronzo? Non si ricordava di me? Ma come?

Stronzo, coglione, stronzo

Ed io sono un’emerita cretina…

 

Fa finta di non conoscermi ma perché? Forse non gliene frega un cazzo di me? O forse è rimasto male che ero qui con Tom?

Che poi chi cazzo è sto Tom? Che mi sta succedendo?

Mi ritrovo qui seduta davanti a lui a baciarlo senza neanche conoscerlo, bah..

Però pensandoci non bacia male ed è un bel ragazzo, perché non provarci?

 

“A cosa pensi, Kristen?” Tom mi riporta alla realtà, ed ora? non gli posso dire che mi piace il suo amico…

“Pensavo che.. che sei davvero un bel ragazzo Tom, solo che io sto soffrendo a causa di un ragazzo eh.. eh.. non so, non voglio iniziare una storia soprattutto perché non ti conosco, non so niente di te..” mi guarda e sorride

“Beh, hai ragione.. non mi conosci è vero, però mi piaci, mi sei piaciuta nell’istante esatto in cui ti ho guardata.. e se mi darai l’opportunità mi farò conoscere te lo prometto.. e poi non voglio che pensi che mi sia approfittato di te baciandoti, mi andava ed ero sicuro che andava anche a te, però se non è così scusami”

Sembra sincero, forse è giusto dargli una possibilità.. che cosa ci perdo infondo?

“No, non ti devi scusare. Mi piaci, sei un bel ragazzo Tom e si, ti voglio dare una possibilità, poi magari conoscendoci neanche io ti piaccio”

“Grazie,  Kristen. Beh lo vedremo solo con il tempo”

Gli sorrido e gli do un altro bacio,questa volta a stampo.. Non voglio illuderlo.. c’è Robert nella mia testa adesso, ma nel mio cuore c’è già?

Non credo di essere innamorata di lui, forse è solo un’infatuazione..

Guardo l’orologio e cazzo è davvero tardi..

“Tom, scusami ma è tardissimo.. i miei saranno incazzati e poi domani ho scuola..”

“Ok, Kristen.. ma toglimi una curiosità.. come mai sei uscita da sola stasera? Lo fai sempre?”

“No, mai veramente.. solo che era il mio compleanno e casa sola non volevo stare”

Lui mi guarda e assume un aria seria

“Perché non me l’hai detto subito? Ti avrei portata a mangiare qualcosa, e comunque buon compleanno”

Che tenero, si preoccupa pur non conoscendomi

“Grazie mille, Tom. Tranquillo è stato perfetto così, ho conosciuto te,  adesso vado però tanto non abito lontano”

“Ti accompagno io se vuoi”

“No tranquillo, ti lascio il mio numero così quando vuoi ci sentiamo ok?” gli sorrido e lui ricambia..

“Va bene, allora a presto..ciao kristen e stai attenta”

Gli do un bacio sulla guancia e mi incammino…

 

È davvero un bel ragazzo Tom, credo che tra di noi possa nascere una bella amicizia..sto bene con lui.. rido e scherzo tranquillamente, però.. c’è sempre un però..

È il migliore amico di Robert, si Robert,, oggi mi ha fatto rimanere di merda proprio..

Ieri mi seguiva con lo sguardo, poco fa non mi ha calcolata proprio..ma dopotutto cosa mi aspettavo? Lui è fidanzato con Nicole, io chi sono per lui? Nessuno.

Solo una ragazza che ha salvato  per strada, sola una ragazza che baciava con passione il suo migliore amico..

 

“Ehi, ma chi cazzo è che mi tira” sento che qualcuno mi prende dal braccio e mi fa girare di scatto…

“Robert che.. che vuoi? Lasciami il braccio.. sei impazzito?” non è possibile.. che vuole adesso?

“Scusami non volevo farti male… Voglio parlare con te”

Non capisco, prima mi guarda, poi non mi calcola ed ora vuole parlare? Sono troppo curiosa quindi annuisco e lo lascio parlare..

“Io.. io.. non so cosa mi sta succedendo.. quando ieri Nicole ci ha presentati ho sentito il mio cuore battere a tremila e non era di sicuro per lei, quando prima ti ho visto baciare Tom mi sono sentito morire.. ero geloso Kristen, volevo essere io al posto suo.. volevo baciarti io.. per questo mi sono comportato in quel modo, per non farti capire niente, perché pensavo che non era importante, ma poi quando sono entrato dentro il mio pensiero era sempre rivolto a te e a tom.. so che tutto questo è sbagliato, però devi sapere quello che penso”

Lo guardo sbalordita… quindi lui mi vuole… lui è geloso.. a lui importa qualcosa di me? Però non voglio far soffrire Nicole, ne tanto meno Tom..

“e cosa pensi quindi? Cosa vuoi Robert”

 

“Voglio te, Kristen.. voglio te con tutto me stesso”

 

Il mio cuore sta per scoppiare di gioia, ma non glielo lascio a vedere.. ho sempre fatto tutto ciò che ritenevo giusto per me, ero egoista ma ora voglio cambiare…

Anche se lui è tutto ciò che voglio, non lo posso avere.. So cosa significa essere traditi e non voglio farlo..

 

“Mi dispiace, Robert. Ma io non provo quello che provi tu.. Io.. io… sto con Tom”

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Capitolo 8
*** CHATTER ***


Ok lo so Kristen è stata una stronza.. però non vi preoccupate, le cose cambieranno J

Vi lascio al capitolo, che a me non piace.. però spetta a voi decidere J

Baciii

 

 

________

 CHATTER 

 

 

Pov Robert

 

Avete presente quando si dice “ho il cuore spezzato” o “sono un cretino, un illuso”?

Beh è così che mi sento. Mi sono appena dichiarato e lei mi dice che sta insieme al mio migliore amico? Che poi da quando si conoscono? Me ne avrebbe parlato di sicuro, quindi? Mi avrà detto una bugia per liquidarmi?

Troppe domande ti stai ponendo Robert. Tu non sei così. Tu agisci e basta.

Ok, sto diventando paranoico lo ammetto, ma sta ragazza mi attira come non l’ha mai fatto nessuna prima d’ora.

E cavolo ne ho avute di ragazze, Nicole per esempio. Si Nicole. Mi sento uno scemo anche perché ho tradito i suoi sentimenti, io sto bene con lei ma non la amo, l’ho capito solo adesso.

Infondo se ami una persona come fai a innamorarti di un’altra?

Innamorarti.. io lo sono di Kristen? Non ci capisco più niente.

So solo che Nicole comunque non si merita niente di tutto questo, lei è una brava ragazza, garbata e mi è sempre stata accanto ma Kristen ha qualcosa che mi spinge a fare tutto ciò che non dovrei.

Vederla prima avvinghiata a Tom, cazzo, che nervi. Da quando sono geloso di qualcuno?

È una sensazione nuova per me. Mi sono trattenuto solo perché era Tom altrimenti l’avrei preso a pugni.

Che poi non avrei neanche il diritto di essere geloso, lei è libera di fare tutto ciò che vuole e con chi vuole.

Cerco di tranquillizzarmi, quando qualcuno mi chiama da lontano, è Tom.

“Ehi amico dove ti eri cacciato, ti sto cercando da due ore”

“Sono entrato dentro prima, non volevo disturbarti con la tua nuova ragazza”

Spero di riuscire a capire qualcosa

“La mia nuova che?” ok, fa finta di non capire

“Hai sentito bene, Tom. Non fare lo stronzo, me lo potevi pure dire che stavi con Kristen”

“Ma io non sto con nessuno Rob, che cazzo dici!”

Non sta con Kristen? A… allora perché lei mi ha detto il contrario?

“Beh, lei mi ha detto… no vabbè lascia stare”

È giusto dirglielo?

“No ora me lo dici”

Sbuffo, però capisco che non mi darà tregua finchè non ammetto tutto.

“O.. ok va bene. Mi ha detto che state insieme, tutto qua”

Sono nervoso così mi accendo una sigaretta.

“e perché mai avrebbe detto una cosa del genere?

“e che cazzo ne so, Tom. Come vi siete conosciuti?” Ora sono troppo curioso, voglio sapere tutto.

“Beh, stasera l’ho conosciuta in realtà. È venuta al bar ed era sola.. mi ha chiesto da bere e mi ha stregato. Cioè ha degli occhi meravigliosi, è bellissima.”

Ti capisco amico mio, alla perfezione.

“ed era sola?”

“si, era il suo compleanno e non voleva stare da sola a casa, così è uscita.. te l’ho detto mi ha chiesto da bere e mi è piaciuta subito, così le ho chiesto di conoscerci meglio  e lei c’è stata come hai potuto vedere”

Si cazzo, ho visto come ti baciava.  E poi oggi è il suo compleanno ed io non lo sapevo, neanche Nicole credo. Nessuno. Solo Tom.

“Ehi, Rob, mi ascolti? Che cazzo ti prende?”

Sbuffo e alzo le spalle.

“Niente niente, scusa. Stavo pensando una cosa. E comunque si ho visto che c’è stata” rido ma dentro di me sento che sto per scoppiare.

“Comunque Robert.. prima mi ha detto che non vuole rapporti, perché ha in testa un altro ragazzo, ma non mi ha detto il nome. Dev’essere un gran testa di cazzo a non volerla”

Un altro ragazzo? Devo sembrare scioccato perché il mio amico mi scocca le dita davanti la faccia.

“Oh, ma sei scemo? Ti senti bene?”

“Si, si Tom. Tranquillo.. quindi un altro, eh? Boh. Che io sappia non conosce nessun altro oltre te e me”

Fui travolto all’istante dalle mie stesse parole. Me e te. Io e Tom.

E se fossi stato io? Perché si sarebbe comportata in quel modo prima? Che sia troppo timida per dichiararsi? O forse perché c’è di mezzo Nicole?

Che confusione.

“Non so Rob. Tu invece come fai a conoscerla? Mi hai accennato prima qualcosa davanti a lei, ma non ho capito bene, cioè non mi ricordo”

“Beh, io l’ho conosciuta qualche settimana fa. Ero per strada quando mi è venuta addosso e si è fatta male, così l’ho portata in ospedale. E poi è amica di Nicole, e andiamo a scuola insieme. Lei è più piccola però. Fa il terzo”

Come dimenticare quel famoso 29 marzo? Era bellissima quel giorno, aveva le guancie tutte rosse dato che correva, e sicuramente anche per l’imbarazzo e quegli occhi verde smeraldo? Unici e meravigliosi. Era bellissima anche quando era in ospedale e ci siamo ritrovati da soli in quella camera. L’unica cosa che volevo fare era baciare quella sconosciuta che mi aveva stregato. Ero preoccupato per lei nonostante non la conoscessi proprio.

È normale tutto ciò?

È normale affezionarsi ad una persona nell’esatto momento in cui incroci il suo sguardo?

È normale volerla vedere sorridere?

È normale essere geloso?

Non direi eppure è così che mi sento.

E tutto ciò  mi fa paura.

Ho paura di rimanere solo.

Ho paura di soffrire e far soffrire chi mi sta accanto.

Tom mi riporta alla realtà.

“che poi voglio dire, ti sembra giusto come l’hai trattata prima? Hai detto che non te ne fregava niente di lei.  Mi è sembrata triste.”

Triste? Triste perché io le ho detto quella cosa? Ma perché?

Cazzo. Cazzo. Cazzo. Ho capito. Mi ha risposto in quel modo perché si è sentita ferita. Devo chiederle scusa domani.

 

“Beh si hai ragione, non so perché. Non mi sta neanche antipatica in realtà.”

Si che lo so. Ero geloso. Volevo essere io al posto del mio amico. Invece ero solo un inutile spettatore. Cazzo. Ma questo mi limito solo a pensarlo.

Voglio sapere chi vuole Kristen, e se è Tom me ne farò una ragione.

E se sono io? Come mi comporto?

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Capitolo 9
*** CONFESSIONS ***


Occheiiiii .. eccoci con un nuovo capitolo ricco di colpi di scena ma soprattutto di confessioni … Spero vi piaccia come sempre.. Ci rileggiamo alla fine :3

_________________________

 

 


CONFESSIONS

 


Pov Kristen



“Mi dispiace, ma io sto con Tom”

Ma che mi è saltato in mente?

È da venti minuti che sono sotto la doccia, e l’effetto rilassante che di solito mi fa l’acqua calda oggi non funziona. Sono nervosa, confusa. E solo io so il perché.

Robert.

Lui che mi ha detto che mi vuole.

Lui che ha detto che non può stare senza di me.

Lui che ha detto che è geloso.

Lui che però è fidanzato con Nicole.

Lui che è il migliore amico di Tom.

Tom che mi ha baciata..

Io che ho detto a Robert che sto con Tom, quando non è vero. Quando l’unica cosa che volevo fare era saltargli addosso e baciarlo fin quando non avevo più fiato. Abbracciarlo e sentirlo mio. Ed invece cos’ho fatto? L’unica cosa che non dovevo fare, o l’unica cosa giusta da fare? Non ci capisco più niente.

Che palle.

Qualche minuto dopo mi ritrovo nella mia stanza, non ho fame, sono solo stanca. Stanca di tutti questi problemi. Stanca della mia fottuta vita di merda. Stanca di soffrire. Basta! Chiedo troppo?

Basta pensare. Basta paranoie. Come va, va. Ma più mi convinco che è la cosa giusta da fare, più la mia coscienza mi dice che non è giusto, perché c’è di mezzo una ragazza troppo fragile, Nicole.

E se Robert lasciasse Nicole? E se lui le dicesse di me, di noi? Che poi di NOI non c’è proprio niente.

Mi butto sul letto ed esausta a causa di tutti questi pensieri mi lascio cullare da Morfeo e mi addormento.

 

“Kristen, è tardi, alzatiii” le urla di mia madre di prima mattina, ho la testa che mi scoppia già di prima mattina, che bello!

“Kristen, arriverai tardi, datti una mossa e poi c’è una visita per te”

Una visita? E chi sarà mai?

Robert? No no può essere, che verrebbe a fare a casa mia alle 7:30 di mattina? Nah, impossibile.

“Siiii, mamma. Arrivoooooo”

Scendo le scale e per fortuna non c’è Robert, ma Nicole ad aspettarmi giù.

Faccio un sospiro di sollievo e le sorrido.

“Ehi..”

“Sorpresa! Ciao Kris, sei contenta? Oggi andiamo a scuola insieme”

Oh, si contentissima.

“Certo, ma che ci fai qui?”

“Beh, ero di strada ed ho pensato che ti facesse piacere andare a scuola insieme, così possiamo parlare un po’”

Parlare? E di cosa? Oh Gesù, speriamo non di quello che penso io…

“Ehm, si certo. Mi fa piacere. Dammi due minuti quanto prendo lo zaino”

“Si certo fai con calma”

Due minuti dopo siamo sulla porta di casa, che salutiamo mia mamma.

“Ciao mamma, a stasera”

“Arrivederci signora”

“Oh, ti prego chiamami Jules. Mi fai sentire vecchia, ahahah”

Io e la mia amica scoppiamo a ridere davanti a mia mamma che fa una finta faccia offesa

“Ma sei vecchia, mamma… ahahah.. dai scherzo. Lo sai che sei la mamma migliore del mondo”

“Certo che lo so. Dai su andate. Ah Kris vedi che stasera abbiamo ospiti a cena quindi non tornare tardi, così mi dai una mano”

Sbuffo e annuisco scocciata.

“Ok, a dopo. Ciao mamma”

Odio le cene, odio gli ospiti. Odio dovermi mettere otto ore prima a cucinare.. non mi ha neanche detto chi ha invitato. Non che me ne importi qualcosa, ovviamente. Troverò una scusa per dileguarmi, come faccio sempre.

“Tua mamma è troppo forte”

Nicole mi riporta alla realtà, la vedo sorridere quindi non penso sappia niente per quel fatto.

“Si, è forte”

Silenzio. Nessuno delle due parla.

Vorrei chiederle di lei e Robert, ma ho paura della sua reazione, quindi evito.

Dopo dieci minuti siamo davanti scuola.

Nicole mi guarda, è triste.

“Ehi, che hai?”

“Scusami Kris se non ti ho detto niente per tutto il tempo, ma stavo pensando”

“Ma figurati. Neanche io ho parlato tanto, quindi siamo pari”

Sorrido, ma le non ricambia con il suo solito sorriso.

“Ti va di dirmi a cosa stavi pensando?”

“Beh si certo. Ho bisogno  di parlare con qualcuno”

Annuisco e lei inizia a raccontarmi di come aveva sentito strano Robert al telefono questa mattina.

Naturalmente l’unica cosa che mi venne in mente di dirle era che forse stava dormendo o si era appena svegliato, per questo l’ha sentito freddo e distaccato.

Ma io sapevo il motivo reale. Un motivo che mi avrebbe portato via l’unica amica che avevo, qui a Londra.

Lui voleva me, non lei.

“No, Kristen. Lo conosco, so che c’è qualcosa che non va. Sai, noi ci conosciamo da una vita ormai. Siamo cresciuti insieme, da piccoli giocavamo insieme, mangiavamo insieme e studiavamo insieme. Era il mio amichetto del cuore, ed io la sua amichetta preferita. Crescendo io mi sono innamorata di lui. Ho dato a lui il mio primo bacio, la mia prima carezza ad un ragazzo. È con lui che l’ho fatto la prima volta”

Si blocca e si morde il labbro inferiore. Trema e sono sicura che tra un po’ si metterà a piangere.

Le sorrido e le accarezzo una guancia.

“è bellissimo, Nicole. Cosa c’è che non va?”

Mi guarda, ma fa di no con la testa

“Tu non capisci Kristen. Per me lui è tutto, ma non sono egoista. So che sta con me per farmi un piacere. Io.. io sono sicura che non mi ama. Non mi considera come la sua fidanzata ma come una sorellina più piccola”

Provo tanta tenerezza nei suoi confronti, ma non so proprio cosa dire. Non dovrebbe dire  a me queste cose, ma a lui. Dovrebbe parlarne con lui. Ed infatti è proprio quello che le dico.

“Si, puoi starne certa. Gli parlerò e se mi vorrà lasciare, me ne farò una ragione”

Non sembra convinta di quello che dice, anche perché scoppia a piangere proprio davanti scuola. Ed ora che faccio? Non mi va che gli altri la vedano così.

“Dai vieni qui, siediti e calmati.. fai un bel respiro lungo e calmati”

Si siede sulla panchina e mentre cerca di tranquillizzarsi, sentiamo qualcuno schiarirsi la voce. È lui, Robert”

“Ciao amore.. Ciao…” si ferma prima di finire la frase  quando vede Nicole con gli occhi gonfi e rossi.

“Ma.. ma che sta succedendo? Ti senti male?”

Lei gli sorride e nonostante tutto quello che mi ha detto a me, lo guarda con aria adorante. E come si fa a non adorarlo? Ha quegli occhi da favola, lo sguardo e il sorriso che ti fanno svenire e un fondoschiena da paura

“No, amore. Tranquillo, va tutto bene. Però dopo devo chiederti una cosa, ok?”

Tira su con il naso e sorride ancora

Lui annuisce e le da un piccolo bacio a stampo, ed io mi sento morire.  

Mi sento di troppo, forse è meglio se me ne vado.

“Ehm, dai.. vi lascio soli adesso”

“No no, Kris aspetta un attimo”

“Dimmi, Nicole”

“Mi sono ricordata che poi non gli ho chiesto se conosce quel ragazzo”

Ok. Sto per morire.

“No, vabbè ma tranquilla, non ti preoccupare”

“No, no.. tanto che ci costa. Amore, Kristen esce pazza per un ragazzo che viene in questa scuola dell’ultimo anno. Dice che l’ha incontrato un giorno solo per mezz’ora e che è un figo da paura”

Avete presente nei cartoni animati quando vuoi scomparire e si apre il buco nero sotto ai piedi? Beh è così che mi sento… cioè Nicole sta dicendo a Robert, che io esco pazza per lui?

No vabbè,  ma io voglio scomparire dalla faccia terra.

Vedo Robert guardarmi come a volermi dire “Ho capito tutto, mio cara” ma non riesco a guardarlo per più di due secondi..

“Dai Nicole, lascia stare.. Robert di sicuro non lo conosce…”

“Se non mi dite il nome, non vi posso aiutare”

Bastardo, stronzo.. che infame.. sa che è lui ed ora vuole mettermi a disagio davanti Nicole…

“Beh, non è importante… ve l’ho detto… e poi Nicole tu ancora non lo sai.. ma io mi sto frequentando con un altro ragazzo”

“Cosa…?e perché non me l’hai detto?”

“Beh è successo tutto in fretta.. è Tom, il migliore amico di Robert”

Non riesco neanche a pronunciare il suo nome, ogni volta è una fitta allo stomaco.. perché io lo voglio, lui mi vuole ma ci sono troppe cose in mezzo.. troppe persone che ne soffrirebbero..

“Awwwww.. ma sono contentissima per te, tesoro. Tom è un bravo ragazzo, sono sicura che ti tratterà bene”

Vedo Robert irrigidirsi e accendersi una sigaretta. Segno che è nervoso.

Ben ti sta, mio caro.

“Si poi mi trovo molto bene con lui…però adesso vado in classe, altrimenti faccio tardi”

Le sorrido e scappo via..

 

 

Pov Robert

Non ci posso credere.. Nicole mi ha appena confermato che il ragazzo che vuole Kristen sono io, e poi lei non mi ha detto neanche come si chiama lui, perciò sono io, sono io… cazzo, devo parlare con Nicole”

“Nicole dobbiamo parlare”

Lei mi guarda, è triste. Mi conosce fin troppo bene, so che anche lei sa la verità, ma siamo stati troppo stupidi fino ad ora.

“Si beh. Devo chiederti una cosa, fa parlare prima me, per favore. Devi essere onesto, Robert. Giuramelo”

Annuisco e lei continua a parlare

“Beh, noi ci conosciamo fin da piccoli e siamo andati sempre d’accordo. Tutti credevano che saremmo arrivati al matrimonio, ma non è così per te vero? Shh.. non dire niente. Ti conosco fin troppo bene, forse più di me stessa. So che tu mi vuoi bene, ma non mi consideri come la tua fidanzata, ma come una sorellina più piccola da proteggere, vero?

E vedo anche come guardi Kristen, ti sembra che sono sciocca?

Secondo te, non ho capito che provi qualcosa per lei? Quando al telefono parliamo di lei cambi tono e vuoi cambiare discorso, quando parli con lei ti irrigidisci come prima vero? So questo cosa significa, Robert. Non sono stupida”

Le lacrime le rigano il viso, ed io mi sento uno stupido. Uno stupido perché non si merita di essere trattata così e perché è davvero una ragazza dolcissima. Forse Kristen non mi vuole, forse rimarrò solo, ma la cosa che so di sicuro è che non posso stare con lei e illuderla ancora di più

“Mi dispiace, Nicole.. Io… io.. non so cosa dire. Mi dispiace. Io ti voglio bene, ma non ti amo per come meriti di essere amata. E voglio essere sincero provo qualcosa per lei, ma non so cosa. Sono confuso.. l’unica cosa che so è che non volevo farti soffrire”

Piange e si morde il labbro.

“Vieni qua, su.. non piangere”

“Ok.. ok… però sappi che io non c’è l’ho con te, né con Kristen. Io voglio che tu sia felice, quindi, beh.. amici?”

“Ma come fai ad essere così? Certo piccolina, amici più di prima”

“Ti amerò sempre Robert.. sei importante per me, ma so che con me non sei felice per questo non sono arrabbiata”

“Ti voglio bene tesoro”

Ed eccomi qui, in classe, a pensare, ripensare a tutto quello che mi ha detto Nicole prima.. Vuole vedermi felice, ma posso esserlo realmente? E avrò a fianco Kristen? Ho capito che lei mi vuole ma forse ha paura della reazione di Nicole.. ed ora che lei mi ha lasciato, mi darà una chance? Lo spero.

La voglio.. voglio che sia mia. E lo sarà, costi quel che costi.

 

 

Pov Kristen

 

Quinta ora. Matematica.

Come sempre Nicole è seduta accanto a me, è attenta a prendere appunti ma è diversa rispetto a prima. Non so se è perché ha parlato con Robert o se è una cosa che vedo solo io.

Driiiiiin, driiiiin, driiiiiiiin

Anche per oggi le lezioni sono finite, ed io voglio e devo parlare con la mia compagna di banco. Voglio capire se stanno insieme ancora.

“Ehi Nicole, tutto bene? Ti vedo strana, è successo qualcosa? Hai parlato con Robert?”

Mi guarda e mi sorride. Non la capirò mai, ve lo giuro.

“Si beh, ci siamo lasciati Kristen”

Ride, ma so che sotto questa facciata sta soffrendo come un cane.

“Oh, tesoro. Mi dispiace. Ma allora perché ridi?” questa me la deve proprio spiegare.

“Beh, perché lui è stato sincero con me. Mi ha detto come stanno le cose realmente. Mi ha detto che non mi ama. Mi ha detto che resteremo sempre amici. Ma mi ha detto una cosa Kristen, che beh avevo già capito. Avevo bisogno solo di una conferma. E lui me l’ha data”

Oddio.. oddio.. oddio…

Non voglio crederci.. ma so che sta per dire quello che rifiuto di pensare…

“Robert è innamorato di te, Kristen. Robert vuole te, non me”

Le sue parole mi arrivano dritte al cuore.. come una lama che ti trafigge. Ed ora? come le dico che anche io lo voglio?

“Io… io… sono senza parole, Nicole”

“Non sono arrabbiata con te, puoi stare tranquilla. Voglio vederlo felice Kristen. Dimmi la verità ti prego. Anche tu lo vuoi?”

“Io… io…. “

“Ti prego, ho bisogno di saperlo”

“Ok, sarò sincera. Si, lo voglio anche io. Però non mi sono mai fatta avanti per rispetto tuo, perché anche se ci conosciamo da poco non volevo farti soffrire come ho sofferto io a causa del mio ex. Però lo voglio, con tutta me stessa. L’ho voluto dal primo giorno che l’ho incontrato la prima volta per strada, solo per mezz’ora… Ricordi?” un sorriso forzato esce dalle mie labbra…

Lei alza un sopracciglio e ride, forte, di gusto.

“Non mi dire che il ragazzo di cui ti sei presa una cotta era proprio lui? Quindi stamattina, immagino come ti sei sentita.. scusa”

Lei che chiede scusa a me? Lei che mi chiede scusa per avermi messo in imbarazzo davanti Robert, il ragazzo che ha mollato qualche ora fa? No vabbè, ma è pazza..

“Tu chiedi scusa a me? Sono io a doverti dare le mie scuse…”

“No Kristen.. al cuore non si comanda. Se il destino ha voluto così, chi sono io per andargli contro? Spero solo che insieme sarete felici”

“Oh, tesoro. Ti voglio bene. Però io non sono sicura di voler stare insieme a lui, per ora insomma. Voglio conoscerlo bene prima, sono rimasta scottata dall’ultimo e unico rapporto che ho avuto, quindi… e poi, poi c’è Tom.. ricordi?

“Si, beh è giusto.. però ti posso assicurare che è un bravissimo ragazzo.. e poi Tom capirà, fidati”

È buffa la situazione in cui mi trovo, non credete anche voi? Ahahahah.. è una bella risata quella che ci vuole…

“Beh, io devo andare adesso.. stasera ho ospiti a cena, che palle. Mi raccomando Nicole. Ti voglio bene”

“Occheiii, buon divertimento.. Ti voglio bene anche io, scemina. E non ti preoccupare per me..”

La saluto con la mano e lei ricambia. Arrivata a casa, butto lo zaino, mi faccio una bella doccia e mi cambio.. e cosa mi metto? Non so neanche chi viene a cena.. Opto per un paio di jeans,  una maglietta bianca e le mie adorate vans blu.. Faccio una cosa a casaccio e scendo di sotto per aiutare mia mamma.

“Mamma cosa devo fare”

“Oh, ciao Kris.. ti sei degnata di scendere, finalmente..” oh, che palle.. già è tanto se rimango a mangiare..

“Si.. si… ora sono qua. Dimmi cosa devo fare altrimenti salgo di nuovo in camera”

Oggi è stata una giornata molto intensa, piena di colpi di scena e di confessioni.. Nicole si è confessata con me e con Robert. Lui con Nicole.. e io con Nicole.. Insomma…

“Da quando sei così acida?”

Da quando rompi i coglioni? Vorrei tanto dirglielo, ma evito. Non voglio litigare. Non ho la forza.

“Vabbè lasciamo stare. Vai di là e finisci di apparecchiare”

“Ok, mamma”

Meglio così non la sento parlare..

Finisco di apparecchiare in dieci minuti e mi appoggio sul divano. Non faccio in tempo neanche ad accendere la tv che suonano alla porta.

“Vadooo io”

Apro e chi mi vedo davanti è l’ultima persona che mi sarei aspettata.

“Salve preside Richard, prego entrate” è insieme ad una signora che sicuramente è sua moglie e a due ragazze, che sicuramente saranno le figlie.

“Ciao Kristen.. ti presento mia moglie Claire e le mie figlie, Victoria e Elizabeth.

Mio figlio invece arriverà tra un dieci minuti circa. Spero non sia un problema?”

“No, no si figuri”

Dopo le presentazioni, io e le figlie del preside facciamo subito amicizia. Sono simpaticissime e mi hanno raccontato un sacco di cose buffe che hanno combinato al fratello. E poi, beh sono bellissime.. bionde, alte… cioè, io in confronto sono una cacchetta… ahahah”

“Ahahahah, immagino.. poveretto.. ma so che lo chiamavate Claudia e che lo vestivate da bambina ma non so ancora come si chiama”

“Ahahahah… uh, si è vero” è Lizzie che parla.. si perché Elizabeth non le piace, quindi preferisce che la chiami così..

Din- don, din- don, din-don

“Ooooooh aspettate, suonano alla porta.. beh non c’è bisogno che me lo dite, lo scoprirò da sola”

“Ahahahah ok, come vuoi”

Mi dirigo verso l’entrata curiosa finalmente di conoscere questo ragazzo misterioso, e quando apro il portone vedo tutto ciò che avrei voluto vedere..

“Ciao… tu tu sei, il figlio del preside?

È imbarazzato, quanto me. Lo so, lo vedo, lo percepisco da come mi guarda.

“Si, sono io. E tu sei la ragazza di cui mio padre mi parla tanto?”

Le sue parole mi stupiscono. Suo padre gli parla di me?

“Beh, direi proprio di si”

 

 

________________________

 

 

 

Occheiiiiii :3

Il capitolo è finito e  spero vi sia piaciuto..

So che non sono bravissima a scrivere, e forse non capirete niente di quello che ho scritto, però io ci provo!

Mi farebbe molto piacere leggere una recensione.

Awwww… comunque il capitolo dovevo finire di scriverlo e pubblicarlo ieri, però la notizia che Robert e Kristen andranno a Cannes perché On the Road e Cosmopolis sono candidati, mi ha dato alla testa..

I’m so proud of them <3

E poi sono triste perchè io non posso andarci..T________T

Ringrazio tutte le ragazze che mi hanno lasciato messaggi privati e recensioni.. Non sapete quanto mi rendete felice :3

Comunque, se volete seguirmi io sono su Facebook anche.. sono GraStew Efp, se vi va aggiungetemi.

Bacii, alla prossima

 

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Capitolo 10
*** I'll be waiting, ALWAYS! ***


 

I’ll be waiting, ALWAYS!

 

 

Pov Robert

È bellissima ed io non posso credere ti essere a casa sua. Sto mangiando al suo stesso tavolo e ho conosciuto i suoi genitori. È seduta di fronte a me e non ha detto una parola, continua a fissare il piatto. Ogni tanto alza lo sguardo e guarda i miei genitori e le mie sorelle con cui ha stretto amicizia di già. Ma non mi guarda. Forse è nervosa e irritata della mia presenza qui. La vedo con la coda dell’occhio, sorride a stento ed è pensierosa. Vorrei tanto essere accanto a lei e stringerla. Vorrei tanto poter dire ai miei genitori e ai suoi “sono innamorato di Kristen”, ma non posso.

Non posso perché lei non si è sciolta con me, non posso perché lei finge che io non esisto.. ma perché? Perché? Perché?

“Robert, dimmi. Cosa vorresti fare appena finisce la scuola?”

È Jules, la madre di Kristen che parla. È una donna dolcissima, sempre pronta a scherzare.

“Io veramente credo di volermi iscrivere a medicina. Insomma amo questo campo, quindi beh, sono convinto che sia la scelta giusta per me”

“Oh, medicina. Bravo Robert. Sono sicuro che c’è la farai”

“Grazie, signora”

“Ti prego, chiamami Jules” annuisco e le sorrido.

“e tu, Kristen? Cosa vorresti fare?” questa volta è mia mamma che parla.

Lei alza lo sguardo e per un attimo i nostri occhi si incrociano. Sono sicuro che il suo cuore stesse battendo all’impazzata, come il mio d’altronde.

“Claire ottima domanda.. beh veramente.. anche io vorrei entrare in medicina. Buffo vero?”

Cosa, cosa, cosa?

Io e lei a medicina? Peccato che io sia più grande.

“Si, buffo. E in quale campo?” Le parole mi escono sole dalla bocca, lei mi guarda e mi sorride per la prima volta. Il mio cuore si sta sciogliendo.

“Pediatria. Amo i bambini e beh, vorrei poterli aiutare”

Ma quanto può essere dolce questa ragazza?

“Bella scelta, mi piace. Sarai un ottima pediatra, me lo sento”

Le faccio l’occhiolino e lei arrossisce.

“Kristen, tesoro. Mi faresti la cortesia di andare a prendere il dolce”

“Si certo, mamma.”

“Ti aiuto, va bene?”

È incerta, ma ho bisogno di parlarle da solo.

“O..ok, come vuoi”

Siamo in cucina ma lei non ha detto una parola, quindi è molto meglio se dico qualcosa io.

“Kristen. Io e te dobbiamo parlare”

Lei mi guarda e annuisce. Da quando è così timida? Lo è solo con me, mi sta venendo il dubbio?

“Hai parlato con Nicole? Cioè, te l’ha detto che ci siamo lasciati?”

Lei mi guarda e si morde il labbro inferiore, ma non dice niente. Niente. Assolutamente niente, ed io sto impazzendo.

“Ok, tu non parli. Parlo io, Kristen. Tu lo sai cosa provo per te. Io ti voglio, io vorrei andare di là e gridarlo a tutti.. ma non posso farlo. Non posso perché non so cosa pensi. Non so se ti piaccio, non so se mi vuoi. Non so se stai con Tom, non so cosa provi per lui. Non so tante cose, e vorrei tanto saperlo. Quindi, ti prego parla. Dimmi qualcosa”

                                                                                                                                       

 

Pov Kristen

Mi hai spiazzata. Vorrei dirgli che anche io lo voglio, che anche io voglio stare con lui.

Però.. voglio prima conoscerlo bene, voglio prima accettarmi che lui non voglia fare solo sesso con me.

Sono rimasta troppo male per Michael e soffrire ancora, non c’è la farei.

Dovrei dire a lui tutte queste cose. Dovrei parlare ed invece sono qui davanti a lui, muta.

Sento le guancie infuocate e il cuore tra un po’ mi esce dal petto.

“Io, non sto con Tom. Io non provo niente per lui. Si sto bene, ma è stata solo una sera, Robert. So che quel bacio,possa aver significato qualcosa, ma non è come pensi tu. Io, sono confusa”

“Ook, ma io aspetterò. Te lo prometto. Non ti metto fretta, sono qui e ti aspetto”

Lo guardo e mi sorride. Ha il sorriso più bello che io abbia mai visto. Dalla prima volta che l’ho visto mi ha abbagliata, mi ha fatto perdere la testa, anche se non lo ammettevo.

“Meglio parlarne un’altra volta, ok Robert? Non mi va che gli altri sentano”

“Va bene, come vuoi tu”

La cena passò molto velocemente, e da una parte ne fui felice dato che mi sentivo in imbarazzo. Aveva detto che mi avrebbe aspettato, che dolce. Avrei bisogno di parlare con qualcuno, ma con chi? non ho amiche, merda. Con mia mamma non se ne parla minimamente. Uffa.

“Ci vediamo domani a scuola, allora”

“Ok, Robert. A domani”

Mi fece l’occhiolino ed io arrossi tanto che i nostri genitori si diedero un’occhiata veloce come a voler dire “sta nascendo qualcosa, mi sa”.

Aiutai mia mamma a sistemare e poi salii sopra e mi buttai sul letto. Accessi l’Ipod e mi ascoltai un po’ di musica.. sentivo qualcosa vibrare, e mi resi conto che mi erano arrivati tre messaggi.

Il primo, cazzo, era di Ashley

E adesso che vuole questa?

“Ciao Kris, come stai? Mi manchi, mi dispiace per tutto quello che è successo. Non volevo ferirti. Volevo dirti che Michael ed io non stiamo assieme, giusto per informarti. Spero risponderai al messaggio. Ciao”

Ma quanto è scema? Cosa cazzo me ne frega se loro stanno insieme o no? Hanno fatto sesso, è questo quello che conta..

Il secondo era di Tom. “Ciao Kristen, come stai? Non ti sei fatta sentire e mi sono preoccupato. Spero tutto bene. Dobbiamo vederci per parlare. Rispondimi, per favore.”

Si ha ragione, dobbiamo parlare.

Di noi.

Di me.

Di Robert.

“Ehi, ciao Tom. Tranquillo, ho avuto da fare e non sono riuscita a chiamarti. Comunque per me va bene. Dimmi il posto e l’ora e ci sarò. Baci”

Il terzo era di un numero sconosciuto. E adesso chi era?

Non lo capii finché non lessi tutto il messaggio

“Ciao.. so che non hai il mio numero. Non mi uccidere. L’ho preso dal cellulare di Tom. Sono Robert. Stasera eri bellissima, una meraviglia. Ho notato che eri imbarazzata ed è anche questo che mi piace di te, la tua semplicità.

Non vedo l’ora di vederti domani. Buonanotte principessa. Baci”

Stronzo. Chi gli ha dato il permesso di prendersi il mio numero? Però è troppo troppo dolce. Voglio fare l’aggressiva ma a chi prendo in giro? Solo me stessa.

Robert mi piace ed io voglio stare con lui. Non lo conosco, ma come si dice? Lo scoprirai solo vivendo Kristen.

Mi addormentai e mi svegliai che erano le nove di mattina. Come cazzo ho potuto dormire così tanto? Dio mio, nove ore.

La scuola ormai è saltata per oggi, ma non ne faccio un dramma. Non vedrò Robert per tutto il giorno, e forse mi aiuterà a schiarirmi le idee.

Afferro il cellulare e scendo giù a fare colazione.

La casa è deserta, perfetto. Voglio rimanere da sola. Guardo il cellulare e noto che ci sono due messaggi nuovi. Ancora. Prima non suonava mai, anzi alcune volte lo lasciavo spento, adesso squilla e vibra sempre.

Primo messaggio: Tom

Ehi, ho letto il messaggio. Ti va di vederci stamattina al bar dove ci siamo incontrati la prima volta?  Ops, dimenticavo che forse sei a scuola. Fammi sapere comunque. Baci

Forse mi farebbe bene vederlo, e poi gli devo parlare. Deve sapere la verità.

Secondo messaggio : Robert

Buongiorno principessa. Non vedo l’ora di vederti, ma come mai non sei a scuola? È successo qualcosa, stai bene? Se hai bisogno chiama

Principessa? Awwww, che tenero.

Rispondo prima a Tom dicendogli che andava bene. Alle 11 al solito posto. E poi a Robert

Tranquillo, Robert. Non mi sono svegliata. Cose che capitano :] adesso mi faccio uno doccia ed esco un po’. Ehm vorresti rivedermi? Veramente?

Ma che domanda assurda gli ho fatto? Dopo tutto quello che mi ha detto è normale che vuole rivedermi. Il fatto è che mi sembra un sogno, e per esperienza personale tutto ciò che ti rende felice, con il passare del tempo ti rattristisce. Ti sembra che tutto vada per il meglio e poi succede sempre qualcosa che distrugge tutto. E ti senti persa, tradita, alla deriva. Finché non arriva qualcuno pronto a salvarti.

Ok, Kristen.

Stai vaneggiando.

Robert non ti farà del male.

Robert non ti tradirà.

 Robert non è cattivo.

 Robert non è Michael.

Il problema è se io sono pronta a tutto questo. Sono pronta ad innamorarmi di nuovo?

Sono pronta a sapermi rialzare se toccherò il fondo?

Cazzo, cazzo, cazzo.

Quante paranoie, Kristen. Merda.

 

 

Sono davanti il bar e aspetto Tom, che è in ritardo. Prendo il cellulare e rileggo centocinquanta volte i due messaggi di Robert. È tenero, dolce… e credo che possa farmi solo bene. Infondo se gli dico di si, non è detto che ci dobbiamo sposare.. ma solo conoscere e credo che lui possa diventare anche il mio migliore amico.

“Ti aspetterò” così mi ha detto..

Se una persona è disposta a farlo, vuol dire che tiene a te vero?

Però anche Michael me l’aveva detto, e sbam è andato a letto con la mia migliore amica.. e se Robert si stancasse di aspettare?

Beh, dovrò fare in modo di non farlo annoiare allora…

“Ehi piccola, a cosa pensavi?” Salto in aria, per lo spavento. Per fortuna è solo Tom.

“Mi hai spaventata, scusami. Stavo pensando ad una cosa. Stavo pensando al modo più garbato di dirti una cosa, e non farmi odiare da te”

“Ho capito tutto, Kristen. Tra di noi non potrà mai esserci niente, vero?”

Annuisco e lui mi sorride, anche se credevo che si sarebbe arrabbiato tanto.

“Sei innamorata di un altro vero? Lo conosco? Sappi comunque che se me lo permetterai io rimarrò al tuo fianco, come amico intendo”

Ma si vede così chiaramente? Solo io non lo vedo?

“Ma certo che ti voglio come amico” gli do un colpetto sulla spalla e lo abbraccio.

“Allora chi è il fortunato, Kris?”

È Robert, Robert, Robert.

“Lo vuoi proprio sapere, eh?”

“Si così se ti farà del male, gli posso rompere le gambe e spaccargli il culo e la faccia”

Rido, come non avevo riso da tempo.

“Oh Tom, grazie mille. Non ti preoccupare per me”

Lui mi sorride e aspetta una mia risposta. È deciso a saperlo. Ed io glielo dirò.. è giusto ammetterlo, dopotutto.

“è Robert, Tom. Sono innamorata di lui”

_____________________

 

 

Il capitolo è finito. Finalmente sono riusciti a capire cosa provano entrambi.

Lasciatemi una recensione, così so se vi è piaciuto o meno..

Alla prossima, baci.

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Capitolo 11
*** TOGETHER FINALLY ***


Eccoci qui con il nuovo capitolo.. è più corto rispetto agli altri.. però spero che vi piaccia lo stesso…

Lasciatemi una recensione, se vi va <3

 

 

__________________________

 

 

 

 

Together Finally

 

 

 

Pov Kristen

 

Kristen, io ti amo. E voglio stare con te, per sempre. Voglio fare l’amore con te ogni giorno. Voglio viverti, sempre”

“Oh, amore mio.. anche io lo voglio, anche io ti voglio”

 

Mi sveglio di colpo, e mi guardo attorno. Sono nella mia stanza, nel mio letto. Sola. Come sempre.

Robert non c’è. Era solo un sogno.

Un sogno bellissimo. Non avrei mai voluto svegliarmi. Una lacrima riga il mio viso, ma non sono triste.

Sono felice.

Si, felice. Non mi sono mai sentita così… così… innamorata.

Amavo Michael, ma Robert.. Robert mi fa battere il cuore in un modo totalmente diverso.  

Lui mi fa sentire speciale.

Certo ancora non lo conosco bene, però al cuore non si comanda giusto?

Quando mi guarda con quello sguardo, con quegli occhi color cielo mi sciolgo…

E vorrei abbracciarlo e stringerlo a me…

E la cosa buffa è che lui mi vuole.. lui vuole me…

Ha detto che mi aspetterà, ma è inutile..

Sono pronta..

Ed è giusto che lui lo sappia..

Decido di mandargli un messaggio..  il cuore inizia a battermi all’impazzata…

“Ciao Robert, scusa il disturbo. Vorrei incontrarti stasera, sei libero?”

Non riesco neanche a scrivere per come tremo. Che stupida che sono. Se mi fa quest’effetto da lontano, figuriamoci da vicino.. svengo come minimo.

Inviato.

Speriamo bene.

Non passano neanche cinque minuti che mi risponde. Ahahah, veloce il ragazzo.

“Ehi piccola.. tu non disturbi mai. Stasera sono libero, facciamo che ti passo a prendere alle otto a casa tua?”

Bum, bum, bum

Il mio cuore sembra non voler smettere di correre..

Io e lui

Da soli

Bum, bum, bum

Okay, niente panico Kristen.

“Okay, a stasera allora : ] “

Poso il cellulare, pensando che non mi rispondesse, invece dopo qualche minuti squilla di nuovo… due messaggi..

Il primo è di Robert

“Non vedo l’ora, credimi. Baci”

Awwww, non vede l’ora di vedermi.

Il secondo è di Tom.

“Ehi, Kristen. Allora, parlato con l’amico?”

Ahahah, mi fa sempre ridere. Per fortuna l’ha presa bene..

Cioè all’inizio mi ha fatto una faccia strana, del tipo.. “dimmi che stai scherzando, ti prego”, poi quando ha visto che ero seria si è messo a ridere.

Ed io giustamente gli ho chiesto il perché e lui con molta semplicità mi risponde che ci vede bene insieme.

“Kristen, sono sicuro che ti tratterà bene. Insomma, ogni tanto è un gran testa di cazzo, credimi. Però non l’ho mai visto felice come adesso, e anche se non sapevo il motivo ero contento per lui.. ora che so tutto, posso capirlo. Anche se ci tenevo a saperlo da lui, si insomma, è il mio migliore amico dopotutto. Capisco anche che non mi ha detto niente quella sera, perché ha visto che ci baciavamo e anche perché tu gli hai detto che stavi con me. Però se ti ha detto tutte quelle cose, può star certa che ha intenzioni serie. Lui è sempre stato un ragazzo da una notte e via.. lo conosco, fidati”

Le sue parole mi hanno aiutata tanto. Lui lo conosce, meglio di chiunque altro. Ed io gli ho creduto.

Adesso non mi resta che confessare i miei sentimenti alla persona che desidero con tutta me stessa.

Adesso arriva la parte più difficile, la parte più complicata.

Ne sarò all’altezza?

Non sono mai stata brava a parlare di me e dei miei sentimenti.. speriamo bene.

Rispondo al messaggio di Tom dicendogli di stasera, rifaccio il letto e mi butto sotto la doccia.

“Kristen, la colazione è prontaaaaaa.. scendi”

Sono appena uscita dalla doccia e sento mia mamma gridare.

Ho fame in effetti.. per fortuna che c’è mia mamma. Come farei senza di lei?

“Siii,  quanto mi vesto. Un attimo”

Mi metto le prime cose che vedo e scendo di corsa.

Il tavolo è apparecchiato e ci sono tante di quelle cose che rimango stupita.

“Mamma, ma è festa per caso o mi sono persa qualcosa?”

Lei si mette a ridere e mi indica di sedermi.

Annuisco e faccio come dice.

Prevedo un discorsetto tra madre e figlia. Ne sono sicura.

“ ti sembra strano che una madre prepari la colazione alla propria figlia, eh?”

“No, solo che… sai… ammettilo, c’è qualcosa sotto”

“Okay, okay.. hai ragione tu”

Afferro la tazza del latte e verso i cereali dentro.

“Spara. Dimmi tutto”

Prende fiato e capisco che è nervosa. Oh mio dio, non vorrà parlarmi di quello che sto pensando. No, ti prego. Sesso.

Si, sono sicura.

È troppo nervosa.

E mi sta facendo innervosire pure a me.

“Ti vedo strana in questi giorni, tesoro”

Faccio finta di niente e le rispondo tranquillamente.

“Ah si? In che senso strana. Sono sempre la solita, mamma”

“Non mi dire bugie, Kristen. Ti brillano gli occhi, e ti vedo più felice. Il periodo brutto è passato?”

Mi brillano gli occhi

È così che mi vedono gli altri? Felice, forse innamorata?

“Sembra proprio di si, mamma. E sono felice anche per questo. Sta tranquilla. Ho tutto sotto controllo”

Si sono sicura che è passato, deve esserlo per forza. Voglio ricominciare a vivere e a godermi la vita come lo fanno tutte le ragazze alla mia età.

Voglio uscire e divertirmi, voglio andare al cinema, a ballare … voglio ubriacarmi e conoscere nuova gente.

Voglio essere felice, non chiedo tanto.

“ Sono contenta per te, tesoro. E posso sapere cosa ti rende così felice, o forse dovrei dire chi?”

Sono in imbarazzo, non sono abituata a parlare di queste cose con mia mamma quindi faccio fatica

“Io veramente, sai.. non mi va di parlarne”

Spero di convincerla, ma non ne sarei tanto convinta. È testarda mia mamma, ed io ho preso da lei.

“Kris, non fare la stupida. Non ti devi vergognare”

Sbuffo e decido di accontentarla

“Okay, va bene. È un chi, contenta?”

Ride ed è impaziente di sapere altro. Sembra una bambina.

“e chi è questo chi? Lo conosco, dimmi dimmi”

Il cuore batte sempre forte ed io sarò rossa come un peperone

“Uffa, come sei curiosa. Eh, va bene. È robert, mamma. Non mi guardare così.. “

Mi fissa senza dire una parola.. aspetta che sia io a continuare

“Si.. si.. mamma. Proprio quel Robert che stai pensando tu. Il figlio di Richard e Claire. Il ragazzo che è venuto a cena da noi. Il ragazzo che mi ha portata in ospedale quel giorno”

Parlo tutto d’un fiato e lei ancora mi fissa..

“Oh, mamma.. tutto bene?”

“Cosa.. cosa? Si tutto bene… solo che ero scioccata. Si insomma, è un bel ragazzo, educato e di buona famiglia... sono contenta, però non me l’aspettavo, okay?”

“Beh, ma stai tranquilla.. cioè non stiamo insieme, quindi non ti fare strane idee in mente”

“In effetti vorrei parlarti proprio di questo. Si, insomma. So che sei stata con Michael per tanto tempo, ma non so se hai affrontato il grande passo. Si, beh. Hai capito. O no?”

Lo sapevo che mi avrebbe parlato di questo. Che vergogna.

“Si mamma ho capito. Non c’è bisogno che tu mi dica niente.

So già tutto. E se devo essere sincera, purtroppo per me ho già affrontato quella cosa… si insomma ho già fatto sesso con Michael”

Ma cosa diavolo mi è saltato in mente? Ho appena detto a mia madre, che mi sta guardando scioccata e ha cambiato anche colore, che non sono vergine. Ho solo diciassette anni, cazzo.

“Kristen, io… aspetta, fammi riprendere. Okay, è normale. Tu gli volevi bene, lui ne voleva a te. Lui era più grande, ed è normale che…”

Cosa, cosa? Sta dicendo forse che l’ho fatto perché lui era più grande e quindi dovevo soddisfare i suoi bisogni?

“No mamma. Non è così. Io non gli volevo bene. Io lo amavo, è diverso. Ti può sembrare strano perché ero piccola, ma è così.

Però se devo essere sincera, se potessi tornare indietro non lo rifarei insomma. Avrei aspettato qualche anno in più…”

Ma ormai il danno è fatto…

La guardo e una lacrima le riga il viso

“Mamma perché piangi adesso? Ti ho delusa, forse?”

“Oh no, tesoro. È normale alla tua età tranquilla.. solo anche io avrei preferito che aspettassi un altro po’. Sono contenta che tu sia stata sincera con me.. la mia bambina è cresciuta.. sei una donna ormai. Sei saggia, intelligente, simpatica”

La guardo e l’abbraccio d’istinto..

“Sono così grazie a te mamma… ti voglio bene”

“Anche io te ne voglio, tanto. E adesso parlami di Robert. Voglio sapere tutto.. lui ricambia? Scommetto di si.. ho visto come ti guardava. Gli brillavano gli occhi anche a lui..”

Le racconto tutto. Di me, di Nicole e di Tom, di Robert, dei miei sentimenti nei suoi confronti e le parole che mi ha detto. Le dico anche che stasera devo vedermi con lui..

Non è poi così male parlare con mia madre.. avevo proprio bisogno di sfogarmi.

Non ha detto una sola parola, da quando ho iniziato a parlare. Mi guarda, ogni tanto annuisce, beve il thè e sorride…

Sorride sempre.. è contenta per me. Mi ha visto piangere giornate intere, e adesso mi vede sorridere … cosa può mai volere una mamma per il proprio figlio se non vederlo felice e senza problemi?

“Sono sicura che andrà tutto bene. Vi metterete insieme, ne sono sicura. Stasera stesso”

Queste sono state le sue parole prima di alzarsi dal tavolo e andare a prepararsi per il lavoro..

“Lo spero, mamma. Lo spero tanto”

 

 

Pov Robert

Sono le 18 e tra due ore devo andare a prendere Kristen. Chissà cosa vorrà dirmi. Spero tanto che mi dica che vuole stare con me..

Non c’è la faccio più…

La voglio mia.

Sempre.

Ogni giorno che passa il desiderio di lei diventa sempre più forte.

Non vedo l’ora di poterla stringere tra le mie braccia e assaporare ogni centimetro della sua bocca e del suo corpo

La sogno, perfino la notte. Sto cambiando, e lo sto facendo grazie a lei.

Non mi interessano più le altre ragazze, non mi interessa più ubriacarmi e fare sesso con chi capita..

Voglio lei anche se non abbiamo quel rapporto di confidenza.. ma la sento già mia..

“Oh, Robert. Che cazzo pensi? Ti sei imbambolato?”

È Tom che rompe il cazzo. Mi ero dimenticato che lui era di lato a me..

“Stavo pensando, niente di che”

“Ah, si.. e per caso stai pensando ad una certa Kristen Stewart? Capelli castani, occhi verdi?”

Mi fa l’occhiolino e mi sorride

“E tu come diavolo fai a saperlo?”

“Eh amico mio, so tutto io”

Kristen, ovvio.

“Te l’ha detto lei vero? Sai tutto?”

Annuisce e diventa serio.

“Si so tutto Robert. Mi ha raccontato tutto. Ma che intenzioni hai tu? Ti conosco, so come sei fatto.. puoi portarla solo a letto, dimmi la verità?”

“No io Tom, no. Credimi. Lei mi sta cambiando. Credo di amarla”

“Lo spero per te, Rob. È una brava ragazza, non merita di soffrire. E poi le ho promesso che se la fai soffrire ti rompo le gambe, quindi stai attento”

Ride di nuovo ed io lo seguo…

“No stai tranquillo. Voglio il meglio per lei. L’unica cosa è che ti devo chiedere scusa, per il mio comportamento”

“Tranquillo, non ci pensare.. eh, divertiti stasera. Adesso devo andare”

“Okay, okay. Ci sentiamo”

Pure di stasera sa? Mi sa che Kristen mi sta rubando il migliore amico.. L’unico amico, oltre Marcus che ho.

Sono veri e leali.. se hanno qualcosa da dire te la dicono in faccia.. con loro ho fatto le cazzate più grandi che si potessero fare, e mi hanno sempre parato il culo. Sono come fratelli per me, e non saprei cosa fare senza di loro.

Torno a casa e mi faccio una doccia…

Quando esco sono le 19:30.. ho giusto il tempo di vestirmi. Pantaloni chiari, maglietta bianca, un giubbino di sopra e le mie adorate scarpe da tennis.

Ho deciso di portarla a mangiare un panino, è troppo magra quella ragazza…

Arrivo sotto casa sua e le faccio uno squillo per dirgli che sono sotto.

Mi risponde dopo due minuti…

“Sto scendendo, un attimo”

E quell’attimo mi è sembrato un’eternità.. Non vedevo l’ora di vederla vestita bene solo per me..

Accendo una sigaretta e me la fumo cercando di stare calmo..

Sento sbattere il portone, ed eccola là l’ottava meraviglia del mondo.. Mi si ferma anche il respiro per quant’è bella…

Ha un vestitino nero che le avvolge il corpo in modo perfetto. Sembra fatto apposta per lei. Le evidenzia le giuste forme, le sta d’incanto. E quelle gambe sono un richiamo per me.. sono perfette.. come lei.

“Ciao” mi dice…

“Ciao piccola, sei bellissima stasera”

“Solo stasera?” Mi fa l’occhiolino e sorride.

Mi vuole stuzzicare…

“Beh, veramente lo sei sempre. Ma stasera sei una principessa. Sei perfetta, giuro”

Mi avvicino a lei e le do un bacio sulla guancia.

Il suo profumo mi invade le narici e mi fa sentire bene..

Sa di vaniglia

Amo anche il suo profumo, perfetto.

La sua pelle è calda, bollente.

È emozionata, forse non se lo aspettava. Cazzo. Stasera non la voglio mettere sotto pressione

“Scusami, io… forse tu non volevi”

“Shh” Mi prende la mano e si avvicina ancora di più..

Sento il suo calore vicino il mio corpo..

Sento il suo sguardo su di me

Sto per scoppiare. La voglio baciare, ma non lo farò.

“Robert, io volevo. Eccome se volevo. Solo che non volevo affrettare i tempi. Ma non ci riesco. Ho bisogno di te. Ho bisogno di sentirti accanto. Anche io ti voglio. E non dovrai aspettare, perché io sono tua se mi vuoi ancora. Io non desidero altro, se non te”

Si sta dichiarando? Sembro uno stupido, sono qui davanti a lei.. la sua mano nella mia e non so cosa dire..

“Dimmi qualcosa ti prego, Robert”

Si dovrei dirle qualcosa

“Io.. io… non so…”

“Okay, ho capito. Hai aspettato troppo. Non ti preoccupare”

Cosa? Cosa? Ma che sto combinando? Io la voglio. Robert parla cazzo.

“No no aspetta. Volevo dirti che non so cosa dire, solo perché non mi aspettavo che ti dichiarassi così velocemente.  Ti voglio Kristen. Voglio che tu sia mia.. e ti voglio donare tutto me stesso. Ti desidero anche io.. ogni giorno di più”

Mi guarda e mi sorride..

L’avvicino di più a me, e la bacio. E lei ricambia.

Il nostro primo bacio.

Spettacolare.

Le nostre labbra si muovono insieme. Sono sincronizzate. Le nostre lingue giocano, si stuzzicano…

È calda lei, e averla vicino mi fa uno strano effetto. Mi fa sentire vivo.

La prendo per i fianchi e faccio aderire i nostri corpi alla perfezione. Lei si lascia trasportare e mi accarezza i capelli…

Ed io mi sento morire..

Che sensazione fantastica.

È brava a baciare, più di quanto immaginassi.

Ci stacchiamo lentamente e mi abbraccia. Mi stringe forte ed io la avvolgo tra le mie braccia. È uno scricciolo.

“Grazie, Robert”

“e di cosa, piccola?”

“di volermi accanto a te”

“Sono io che ringrazio Dio di averti messa sulla mia strada. Non finirò mai di ringraziarlo. E grazie a te, che mi dai la possibilità di proteggerti e amarti”

Sorride e mi da un altro bacio sulle labbra. Questa volta non ci sono dubbi, né incertezze.

È mia, e non la lascerò tanto facilmente.

 

 

                                               

 

 

 

 

Finalmente stanno insieme *________*

Spero vi sia piaciuto e vorrei ringraziare tutte le ragazze che seguono la mia storia e che la recensiscono..

Grazie, grazie di cuore :3

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Capitolo 12
*** I LOVE YOU ***


I LOVE YOU










Pov Kristen

 

Sono in paradiso? Sto sognando? Se è così svegliatemi…

Abbiamo passato una bellissima serata e insieme a lui mi trovo benissimo. Pensavo che non sarei riuscita a dire niente, a non fare niente. Invece con lui mi sento tranquilla. Sarà che mi ha messo subito a mio agio.

Abbiamo mangiato in un pub non molto affollato, anzi per il dire il vero c’eravamo noi e altre due coppiette…

È stato bellissimo.

Abbiamo parlato di noi, di come ci siamo conosciuti casualmente.

Mi ha chiesto di tutto, dal mio colore preferito al mio primo animale domestico.

Ed io ho fatto la stessa cosa. Ho una voglia pazzesca di conoscere tutto di lui..

Ogni tanto mi dava un bacio e mi accarezzava la guancia ed il mio cuore inizia a battere sempre più forte.

 

Sono tornata a casa da un ora e non faccio altro che pensare a lui..

Qualunque cosa faccia penso a lui

È normale? O sono pazza?

È normale volerlo qui con me?

Dormire con lui? E svegliarmi con le sue braccia intorno al mio corpo?

Mi spoglio e mi butto sul letto, dopo qualche minuto mi squilla il cellulare.. dalla fretta di prenderlo cado dal letto e scoppio a ridere..

Sono scema okay, questo è poco ma sicuro.

Ancora ridendo lo afferro e rispondo

“Pronto, Kristen?” è Robert…

“Si sono io, scusa” e continuo a ridere come la stupida, ma non riesco a fermarmi

“Ehi piccola come mai ridi… che stai combinando?”

“Ahahah, per prendere il cellulare sono caduta dal letto, e non riesco a stare seria, tranquillo”

Inizia a ridere anche lui e mi perdo nel suono della sua voce..

“Avevi fretta di rispondere, eh?”

“Beh, veramente si. Volevo sentirti. Mi manchi già”

“Anche tu mi manchi già, Kristen. Ti prometto che non ti lascerò un minuto, te lo giuro”

“Grazie di tutto, Robert. Sto tornando a sorridere grazie a te”

“Anche se non mi hai detto il perché della tua tristezza sono contenta che stai bene con me”

“Si, mi fai stare bene. Un giorno ti racconterò tutto. Adesso vado a dormire. Buonanotte Robert”

“Buonanotte Kristen. Ah, domani mattina vengo a prenderti alle 10, voglio portarti in un posto speciale”

“Okay, okay. A domani. Bacio”

 

Ho dormito si e no quattro ore… sono troppo agitata per stamattina. Dove vorrà portarmi?

Mi alzo dal letto verso le 8 e per rilassarmi mi faccio una bella doccia.. Amo farla di prima mattina, l’acqua calda mi infonde tranquillità e mi rilassa tutti i muscoli..

Mi cullo un po’ sotto l’acqua, ma sto un po’ troppo dato che mi accorgo che sono le 9 e 15.. Oh cazzo.. è tardissimo, alle dieci viene a prendermi e ancora devo asciugarmi i capelli e decidere cosa mettere..

Oggi non è una brutta giornata, cosa strana per Londra.

Esco dalla doccia, avvolgo il corpo in un asciugamano e asciugo prima di tutto i capelli..

Mi faccio una coda alta e mi trucco leggermente gli occhi..

Non voglio esagerare, non ho bisogno di fondotinta per fortuna, quindi almeno faccio veloce

Le nove e quarantacinque

E adesso cosa mi metto?

Dilemma.

Apro l’armadio e opto per una paio di shorts neri, una canotta grigia e le mie adorate vans nere.

Scendo di corsa sotto e mia mamma mi guarda stupita

“Buongiorno, si può sapere dove stai andando così di corsa?”

Mi fa l’occhiolino e ride

“Ehm, buongiorno mamma. Oggi sono felicissima, si nota? Sto uscendo.. con Robert”

“Awwww lo sapevo, lo sapevo”

“Cosa sapevi?”

“Che vi sareste messi insieme, che altro se no”

Arrossisco, sono parecchio imbarazzata

“Beh si, insomma.. ieri sera ci siamo baciati e stamattina vuole portarmi in un posto speciale. Con la scusa visito anche Londra”

“Awww, che romantico. È un bravo ragazzo, sono sicura che non ti tradirà come ha fatto quel verme. Divertitevi. Io e papà domani mattina dobbiamo ritornare a Los Angeles, per risolvere una questione, quindi avrete la casa tutta per voi. Mi raccomando, non distruggetela”

Io e lui

A casa, da soli.

Una settimana.

Awwwww.. okay. Respira Kristen, non diventare ancora più rossa di quanto lo sei già.

“Ma che dici, mamma. Tranquilla. È presto ancora”

“Si si.. io però ti avverto, poi fai come vuoi. Sei abbastanza intelligente. Sai cosa fare. Adesso vai o farai tardi”

La bacio sulla guancia e la saluto con la mano.

Apro il portone e lui è fuori ad aspettarmi.

È appoggiato alla macchina e fuma tranquillo una sigaretta.

Mi avvicino sempre di più ed è bellissimo. Ha un paio di jeans chiari che gli fasciano alla perfezione le gambe e una maglietta bianca a scollo a V, e lascia intravedere il petto.. Oh cacchio, Kristen.

Pensa ad altro.

Non pensare che vorresti baciargli il collo, accarezzarlo e fare l’amore con lui.

Pensa ad altro.

Sicuro sono tutta rossa.

“Buongiorno, Rob” gli dico sorridendo

“Buongiorno a te, piccola. Stamattina sei bellissima, sei raggiante”

“Ooh grazie. Beh in effetti te l’ho detto che sono felice, quindi sai chi ringraziare”

Lo guardo e gli faccio l’occhiolino

“Hai già fatto colazione? Ti prego dimmi di no… ci tengo a farla con te”

“Ehm no, tranquillo. Non l’ho fatta e se devo essere sincera sto morendo dalla fame”

Senza farlo apposta, ahahah.. il mio stomaco brontola e anche forte. Tant’è che lui si gira e scoppia a ridere. Ed io mi imbarazzo.

“Non ti imbarazzare, è normale stupidina… dai andiamo allora”

Annuisco e faccio per aprire lo sportello, ma mi blocca. Sento un brivido percorrere tutto il mio corpo nel momento in cui tocca la mia mano..

“Ferma.. te lo apro io lo sportello”

“Ooh, grazie. Che gentiluomo che ho davanti. Non pensavo fossi così.. come dire galante”

“Eh, ancora non sai tante cose di me.. ma le scoprirai se lo vorrai”

“Certo… non vedo l’ora di sapere tutto di te”

Mi apre lo sportello ed io mi siedo.. Ha una mini cooper nera, molto carina devo dire…

“Ma non ti sembra che ti sia dimenticata di fare qualcosa?”

Alzo un sopracciglio e non capisco quello che vuole dire finché non lo fa lui..

Si avvicina lentamente e mi lascia un delicato bacio sulle labbra, questioni di attimi ed il mio cuore esce dal petto…

“Ecco cosa ti sei dimenticata…”

Ma esistono davvero i ragazzi così? O sto sognando?

È troppo dolce, forse non merito tutto questo.. o forse si?

Kristen, basta paranoie. Insomma hai un ragazzo che farebbe di tutto per te.. basta pippe mentali

“Si scusa, ero troppo presa dall’osservarti. Ma rimedio ora, tranquillo”

Questa volta sono io ad avvicinarmi e lo bacio. Ma non è come prima.

Questo sa di noi

Mi prende la mano e se la porta al petto. Il suo cuore batte come il mio.. forte forte..

Bum-bum-bum

Bum-bum-bum

Sembra che sta correndo per raggiungere chi sa cosa..

Le nostre lingue si trovano e si rincorrono. Giocano tra di loro e si assaporano a vicenda..

È un bacio che sa di tenerezza, di passione, di un amore trovato..

Sa di Kristen e Robert

Le nostre labbra combaciano alla perfezione e anche i nostri corpi.

Nonostante siamo seduti in macchina, sono vicinissimi a lui, quasi di sopra.

E questa cosa mi piace.

Mi piace sentire questa attrazione che c’è fra di noi

Mi piace sentire il suo contatto con la mia pelle

Mi piace sentire il suo odore

 Mi piace sentirlo mio

 

Si stacca dolcemente da me e mi fissa con il sorriso sulle labbra

“Kristen.. io.. non so quali parole devo usare per spiegarti come mi sento adesso. Mi sento.. mi sento… così….”

“Lasciami indovinare… così innamorato

“Si credo sia la parola giusta.. anche tu ti senti così?

Mi fissa con aria sognante. Non me lo sarei mai aspettato che il ragazzo incontrato per strada, per sbaglio, si innamorasse di me.. ed invece….

“Si credo che anche per valga la stessa cosa, Robert”

Mi abbraccia e mi lascia tanti bacetti per tutto il viso…

“Ti amo Kristen. Ti amo amore mio”

Amore mio

Amore mio

Ha detto proprio così?

Amore

Mio

Mi sento male

“Che hai? Ho detto qualcosa di male?” L’ho fatto preoccupare, adesso devo rimediare

“No, io.. cioè… sono solo emozionata. Posso chiamarti anche io amore, eh posso?”

“Ma certo, piccola.. Sono il tuo amore, che bella sensazione”

È troppo dolce, lo dico sempre io.

“Grazie amore, allora… grazie di tutto”

“Grazie a te di esistere”

 

Mi ha portata a fare colazione in una caffetteria davvero carina, dove va sempre lui

Fanno degli ottimi cappuccini e dei cornetti fantastici..

Come in Italia dicono, anche se non ci sono mai stata. Mi piacerebbe però. Firenze, Roma.. dicono che anche la Sicilia e la Calabria siano favolose per il mare e per la gente che ci vive.. ma questo lo so solo attraverso internet e i libri, e grazie ai miei genitori che si sono stati una volta.

 Un giorno chi lo sa forse ci andrò anche io..

 

Nelle ore seguenti Robert è stato dolcissimo.. Mi ha parlato di se, del rapporto con i suoi genitori e con le sue sorelle, della passione per la medicina che abbiamo in comune.. del suo rapporto con Tom.

Un rapporto da fratelli, direi. Sono culo e camicia, insomma. Sta male uno, sta male anche l’altro.

Invidio la sua amicizia con Tom, anche io vorrei un’ amica con cui condividere tutto.

Gioie e dolori

Pianti e risate

Segreti e pettegolezzi

Insomma una persona di cui fidarsi ciecamente, e non che alla prima occasione ti pugnala alle spalle

Avevo trovato Nicole, ma non so se lei voglia continuare ad essere mia amica. Insomma adesso io sto con Robert e lei è innamorata di lui ancora.

Domani la rivedrò a scuola, e sinceramente ho un po’ paura della sua reazione.

Anche se lei mi ha detto di non avercela con me, insomma.. è pur sempre una ragazza ferita. Mah, staremo a vedere.

Un giorno chi lo sa forse ci andrò anche io..

 

Mi porta a fare un piccola giro per Londra ed io rimango incantata. Non ho mai visto posto più bello, tranne la mia Los Angeles ovviamente.

Se prima non volevo venire ad abitarci, adesso non me ne voglio più andare. E non solo perché ho trovato Robert, ma anche perché mi ha conquistata la città..

Lasciamo la macchina parcheggiata e decidiamo di prendere la metropolitana, in modo da fare più veloce.

Scendiamo esattamente a Marble Arch, la fermata iniziale di Oxford Street, che è una delle strade più famose della capitale britannica e si estende a detta di Robert per più di quattro chilometri..

“Dai vieni.. ti piacerà qui” aveva detto e come dargli torto?

Ci sono più di trecento negozi, di tutti i tipi.. vorrei entrare in tutti, ma è impossibile.. quindi opto per un negozietto di abbigliamento e rimango incantata da un abitino davvero carino.. Robert se ne accorge, e decide di regalarmelo..

“No dai, lascia stare.. davvero, non voglio che spendi soldi per me”

“I soldi non sono un problema e poi ci tengo a comprartelo.. ho visto come ti piace”

In effetti è bellissimo.. è nero e blu, senza spalline ed è corto molto corto… infatti quando lo provo e mi faccio vedere da Robert fa una smorfia ma subito dopo mi sorride

“Okay, ti sta benissimo. Ma lo metti solo quando ci sono io con te”

Geloso il ragazzo?

“Beh non è che io abbiamo molta vita sociale, a parte te, Tom e Nicole”

“In effetti, ma non ti preoccupare.. domani ti presento altri ragazzi”

“Okay, come vuoi”

“Adesso andiamo, che si è fatto tardi”

Annuisco e usciamo dal negozio

Si sono fatte le tre del pomeriggio e non sono stanca per niente di tutto quel tragitto.

“Sei stanca? Hai fame?”

“No tranquillo… in caso te lo dico… dove mi porti adesso?”

“Dove vuole andare signorina?”

“Mh, vorrei vedere il London Eye”

“Mh, va bene.. però dobbiamo riprendere la metropolitana e dobbiamo arrivare fino a Waterloo, si trova a circa cinque minuti”

“Se non ti secchi vorrei andare.. è il mio sogno vederla da vicino e salirci magari”

“Per me non è un problema. Amo Londra con tutto me stesso”

Gli sorrido e dai suoi occhi capisco che è la verità.

Per me è stata dura lasciare la mia città, ma me ne sono fatta una ragione.. credo che per lui lasciare Londra sarebbe un trauma.

 

Un’ora dopo circa ci ritroviamo davanti al London Eye ed io mi sento piccola piccola.. è alta 135 metri ed è l’attrazione più popolare del Regno Unito.

Per fortuna che c’è Robert, altrimenti avrei bisogno di una guida.

Mi spiega tutti i dettagli e lo fa con amore, come se l’avesse creata lui.

“Sono a casa qui” così aveva detto ed aveva ragione.

“Vuoi salire? Anche se sarebbe meglio al tramonto, è più bello”

“Allora saliamo un altro giorno, mi fido di te. A proposito vieni qua, dammi un bacio”

Non se lo fa ripetere due volte.

Si avvicina e mi stringe forte a se.

Mi sposta i capelli dietro l’orecchio e mi bacia.

E mi sento a casa, anche io.

“Ti voglio per sempre, Robert. Non mi lasciare mai”

“Mai. Te lo prometto”

 

Torniamo a casa che sono le dieci di sera, e lo invito a rimanere da me. Ma lui non accetta e capisco anche il perché. Infondo ci conosciamo da poco…

“Va bene, non ti preoccupare. Ci vediamo domani mattina a scuola. Buonanotte amore”

“Buonanotte a te, principessa”

Gli do un bacio sulle labbra e scappo dentro, altrimenti sono sicura che non lo lascerei andare  molto facilmente.

Già mi manca ed è da cinque minuti che non lo vedo.

Afferro il cellulare e gli scrivo un messaggio

“Grazie per oggi, sono stata benissimo. Ti amo. Kristen”

La risposta arriva esattamente dopo un minuto

“Anche io sono stato benissimo. Con te sto sempre bene. A domani. Ti amo. Robert”

Cerco di fare più silenzio che posso per non svegliare i miei, ma non ci riesco. Mia mamma è seduta sul divano. Mi stava aspettando.

“è ora di tornare questa?”

“Lo so mamma, scusa. È che siamo stati in giro per Londra ed il tempo è volato. Figurati che non abbiamo neanche mangiato. Per fortuna abbiamo fatto un’abbondante colazione”

Le sorrido e cerco di sdrammatizzare la situazione.

Ci riesco, sembra. Dato che mi sorride.

“Ti sei divertita almeno?”

“Si da morire”

“Mi fa piacere. Adesso fila a letto. Sarai distrutta”

Ha ragione. La stanchezza si sta facendo sentire, ma non mi sono pentita della giornata. La rifarei ogni giorno. Io e lui mano per la mano per le vie di Londra. Ogni tanto un bacio, una foto scattata per immortalare il momento e tanta felicità di stare insieme.

“Si, sono stanchissima. Vado a dormire”

“Okay, Kristen. Buonanotte. Ah, ti ricordi per domani? C’è la farai da sola?”

È vero, domani partono.

“Si mamma, tranquilla. Non sono scema. Buon viaggio e state attenti. Saluta papà”

“Okay, Kristen. Però per qualunque cose chiama va bene?”

“Si… si va bene”

Le do un bacio sulla guancia e l’abbraccio.

Salgo in camera, mi spoglio e mi faccio una bella doccia. Ci voleva proprio.

Quando esco sono talmente stanca che infilo il pigiama a stento.

Mi addormento con l’assoluta certezza che oggi è stata la giornata più bella della mia vita.

 

 

Pov Robert

 

Oggi è stato meraviglioso passare il mio tempo con lei.

Mi fa stare bene.

Ed io faccio stare bene lei.

Ne sono davvero felice.

Dopo la morte di mia sorella Katy non credevo potessi ritornare a sorridere, ma grazie a Kristen c’è l’ho fatta..

Un giorno le racconterò tutto, e la ringrazierò come si deve.

Adesso voglio godermi questo momento di felicità e non pensare a tutta la sofferenza che ho provato, e a quanto dolore ancora vivo ogni giorno.

Sono innamorato di lei, ed oggi gliel’ho detto.

E sono contento perché anche lei mi ama.

È bello sapere che qualcuno tiene a te.

È bello sapere che sei il primo pensiero di qualcuno appena si sveglia e l’ultimo quando si addormenta

È bello sapere che puoi contare sempre su qualcuno

È bello sapere che il tuo cuore appartiene a qualcuno

E se quel qualcuno è Kristen, la cosa è ancora più bella.

Non credo potessi amare tanto una persona.. darei tutto per lei.. La voglio proteggere, coccolare e amare per tutta la vita.

 

                                             ________________________

Il capitolo è finito… c’ho messo un’eternità per scriverlo, scusatemi. Spero vi piaccia e mi farebbe piacere leggere le vostre recensioni.

Ringrazio tutte le persone che hanno messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate e naturalmente ringrazio tutte le ragazze che mi lasciano una recensione.

Grazie, grazie e ancora grazie :3

Al prossimo capitolo che non so quando scriverò… ahahahah…

Se vi va mi potete trovare qui https://www.facebook.com/groups/350540448329299/, per info sulla storia e anche per conoscerci meglio  :D

Baciiii

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Capitolo 13
*** TOO MANY DOUBTS FOR A SINGLE DAY ***


 Eccoci qua con il tredicesimo capitolo :) spero vi piaccia :) Ci rileggiamo alla fine :) 

                 

               TOO MANY DOUBTS FOR A SINGLE DAY      

 

           

 

 

POV ROBERT

 

 

Ieri è stata una giornata meravigliosa, cosa che non sarà questo maledetto 25 aprile.

Mia mamma se n’è uscita con la sparata che ci dobbiamo trasferire.

“Robert, mi dispiace, ma a Settembre ci trasferiamo a Parigi perché qui non c’è la facciamo più” così mi ha detto, e così continua a dirmi da circa mezz’ora.

Più la guardo e la sento parlare più mi sto arrabbiando.

“No mamma.. io non me ne vado da qui, mi spiace. Voi ve ne potete anche andare, ma io non mi trasferirò mai.. MAI.. hai capito? Che c’è ne andiamo a fare? No, no e no… assolutamente no”

Dovrei lasciare la città del mio cuore?

Dovrei lasciare Tom?

Kristen? Ora che l’ho trovata?

No, mi rifiuto.

Mi guarda scioccata, non si aspettava da me questa reazione.

“Robert non fare discussioni. Sei abbastanza intelligente per capire la situazione. Troppi ricordi ci sono qui. Io e papà non c’è la facciamo”

Troppi ricordi, troppi ricordi.

Solo loro stanno male? Eh?

Io sto una merda, però cerco di reagire. Loro che fanno?

Lasciano tutto e scappano via? Come se i ricordi brutti non ti seguono comunque.

“Non è lontanissima, potrai tornare qui quando vuoi”

Insiste ancora.. non ha capito

Mi sto innervosendo, ho voglia di una sigaretta ma mia mamma non lo sa. Al diavolo tutto e tutti. Ho diciotto fottuti anni, posso fare quello che cazzo voglio della mia vita o no?

Esco il pacco delle sigarette e ne accendo una proprio davanti a lei che mi guarda scioccata.

Odia il fumo.

Odia vedere fumare.

Starà odiando anche me, ora.

Uno, due, tre.

Eccola che sta per gridare, ma ormai ci sono abituato.

“Robert, cosa diavolo stai facendo? Fumi e da quando? Smettila, smettila subito. Te lo ordino” grida e sbraita.

“Spiacente mamma, io fumo. Fattene una ragione” e nel frattempo faccio un altro tiro.

Scoppia a piangere, era prevedibile.

“No. Ti prego. Ma che ti sta succedendo, eh? Sei diverso, non ti riconosco più. Non sei più il mio bambino” ma che cazzo dice?

“Non sono più un bambino infatti mamma, cazzo, guardami.”

Le prendo il viso e la guardo negli occhi.

“Ho diciotto fottuti anni. Quasi diciannove. Ho la barba. Ho fatto sesso una quantità di volte che non mi ricordo neanche. Ho la macchina, sto per andare al college. Mi è morto un amico e una sorella, cazzo. È normale che sono cambiato. Si cresce mamma”

È scioccata, trema e piange.

Mi dispiace parlarle così, ma deve reagire. Non può stare chiusa in casa ore e ore a piangere per la morte della figlia avvenuta un anno fa.

“Si hai ragione, hai ragione.. è che io…” piange ancora, più forte di prima.

La prendo e avvolgo il suo piccolo corpo intorno alle mie braccia..

“Mamma stai calma. Non voglio che ti senti male. Scusa se ho alzato la voce”

Mi guarda con tutto l’amore del  mondo.

L’amore che solo una madre può provare per il proprio figlio. Ad un certo punto si blocca, mi guarda e torna seria

“Mi dispiace Robert, ma a settembre si va a Parigi. Hai tre mesi per viverti Londra. Dopodiché ci trasferiamo là. Che ti piaccia o meno. La decisione è stata presa. Le tue sorelle sono d’accordo e papà ha già trovato un nuovo lavoro là, in una scuola superiore.”

La guarda furioso. Tutto quello che ho detto fin ora non è servito a niente. Meglio andarmene da questa casa. Sono stufo, esausto.

“Si, okay. Ciao”

Fa per fermarmi ma le sbatto il portone di casa in faccia.

Non si sono mai preoccupati per me.

Non mi hanno mai chiesto un consiglio, non mi hanno mai reso partecipe.

Sono egoisti.

Si, è così.

Ed io mi sono stancato.

Dovrebbero pensare al bene del figlio, ed invece? L’importante è che stanno bene loro. Ma andate a fanculo, va.

Afferro il cellulare che ho in tasca e scrivo un messaggio. Ho bisogno di qualcuno con cui parlare e sfogarmi.  Qualcuno che mi vuole, davvero. Che vuole che io sia felice, da sempre.

“Devo parlarti, è urgente. Dove sei?” aspetto la risposta, fumandomi una sigaretta.

L’ennesima già.

La risposta arriva dopo cinque minuti circa.

“Stavo dormendo, cazzo. Cos’è successo? Sono le 7e30, Rob!”

Cazzo, non mi sono reso conto dell’orario. Pazienza. Tanto tra di noi non ci sono mai stati problemi.

“Lo so, lo so che è presto. Però devo parlarti, è importante. Ho bisogno di un consiglio, che solo tu puoi darmi”

 

“Mi stai facendo preoccupare. Cinque minuti e sono sotto casa tua”

“Okay, ti aspetto”

 

Mezz’ora dopo ci ritroviamo in un bar a fare colazione.

Gli ho spiegato tutta la situazione e lui con la sua semplicità mi sta dando degli ottimi consigli.

“Robert hai quasi diciannove anni. Sei abbastanza adulto per prendere in pugno la tua vita. Ne hai passate tante nella tua vita. La morte di Tyler, di tua sorella.. la depressione dei tuoi, soprattutto quella di tua mamma. Hai avuto un vita non facile, e sei maturato abbastanza. Credo che dovresti prendere un appartamento solo per te”

Le sue parole continuano a ritornare nella mia mente.

Un appartamento tutto per me. Soldi ne ho abbastanza posati quindi credo proprio che farò questo passo.

“Si, Tom, amico mio.. Hai ragione. Prenderò un appartamento. Mi sono rotto i coglioni di dipendere dai miei. Basta. Voglio la mia libertà. E poi non voglio andarmene da Londra, cazzo”

Lui mi guarda e annuisce.

È sempre stato più razionale di me. Ci pensa cinquanta volte prima di fare una cosa, io invece sono molto istintivo. E molte volte sbaglio.

Ho sbagliato in passato e sbaglierò ancora, per il mio caratteraccio.

“Non voglio lasciare te, non voglio lasciare Kristen. È la cosa più bella che mi sia capitata”

Mi sorride e abbassa la tazza del cappuccino che sta bevendo

“Rob, ti conosco. So che sei perdutamente innamorato di lei. So che non ci riesci a stare senza di lei. Ti brillano gli occhi quando la nomini e sono sicuro che ti batte il cuore quando la vedi”

Annuisco e gli sorrido.

Lui si che mi capisce.

Lui mi capisce anche senza parlare.

Basta uno sguardo e sa che cosa non va. E lo stesso è per me.

Siamo come fratelli.

“Grazie Tom.. grazie per tutto”

“Figurati, lo sai che ci sono sempre per te. Una cosa sola.. tu ami Kristen, ma io le voglio bene. Non la fare soffrire Rob, altrimenti ti spezzo le gambe”

Scoppio a ridere e faccio di no con la testa

“Non ne ho intenzione, tranquillo”

 

Ci salutiamo dopo un’ora che siamo là dentro. Sono in ritardo per la scuola, ma non me ne fotte niente.

Oggi non ci vado, voglio rimanere solo. Magari vado a cercare un appartamento.

Solo, Kristen.

Oggi non la vedrò e mi si spezza il cuore.

Non faccio neanche in tempo a pensarla che mi squilla il telefono

È lei e mi spunta un sorriso

“Ehi, buongiorno. Ma dove sei? Ci vediamo a scuola? Sei in ritardo, mi sa.”

 “Buongiorno piccola. Oggi non vengo, scusa se non te l’ho detto prima. Devo fare una cosa. ”

Sicuramente rimarrà male. La conosco un minimo.

“Ah, okay. Buon divertimento allora“

Ecco lo sapevo.

“Dai non fare così. Non essere triste. Ci vediamo pomeriggio sotto casa tua. Usciamo un po’ e ci prendiamo un gelato”

“Diciamo davvero? Okay, a dopo allora”

La sento sorridere, segno che non vede l’ora di vedermi

“Si certo, Kris. A dopo”

 

Sono passate cinque ore da quando mi sono messo a cercare uno stupido appartamento e non c’è ne neanche uno che mi piace.

Troppo grande. Troppo piccolo. Troppa luce. Troppo buio.

Non c’è la farò mai.

Vorrei fare una sorpresa a Kristen, per il nostro primo mese insieme.

Organizzare magari una cena romantica, dimostrarle quanto tengo a lei.

Vorrei abbracciarla, accarezzarla e baciarla senza paura di essere scoperti da qualcuno.

Non è successo niente ancora tra di noi, ma la voglia di averla mia si fa sempre più intensa.

Ho bisogno di sentire il suo corpo unito al mio, il suo respiro e le sue labbra su di me.

Non abbiamo mai parlato di questo, non so se lei l’abbia già fatto prima, ma questa cosa non mi spaventa.

La tratterò come una principessa, perché è questo che si merita.

Oh, cazzo. Robert.

Non ho mai parlato così, che mi succede? Forse questa ragazza meravigliosa mi sta cambiando? Forse riesce a tirare il meglio di me? La risposta è si.

Farei di tutto per lei

Ed è con questi pensieri che mi incammino per andare a vedere l’ultimo appartamento, prendo il cellulare per guardare che ore sono e cazzo, è spento. Sarà scarico.

C’è un bar qui vicino, così decido di entrare a prendere qualcosa da bere ed è in questo preciso istante che incrocio i suoi occhi, pieni di lacrime.

Fa per andarsene, ma lo blocco con il braccio.

“Lasciami, lasciami stare”

Le lacrime le rigano il viso, e tira su con il naso.

Sta davvero male.

“Ma che è successo? Parla, Nicole” le prendo il viso tra le mani, e cerca di divincolarsi.

“Cazzo, lasciami Rob.. non riesco.. io non…”

“Non riesci a fare cosa?” i singhiozzi fanno vibrare il suo corpo e mi viene istintivo stringerla tra le mie braccia

All’inizio cerca di strattonarmi, ma dopo un minuto si abbandona alla mia presa e piange, come non l’aveva mai fatto con me.

Le accarezzo i capelli, e mi sento davvero uno schifo.

Credevo di non provare niente per lei, ma vederla in quello stato mi fa star male.

Le metto un dito sotto il mento e lei alza lo sguardo automaticamente.

I nostri sguardi si incrociano, un misto di azzurro e nero.

Gli opposti che si attraggono.

Mi guarda così intensamente che non riesco a dirle niente.

All’improvviso però si avvicina ancora di più e mi bacia.

Si, mi bacia e mi stringe forte.

È piange.

Le sue lacrime bagnano anche il mio viso, che non si è tirato indietro.

Non so il perché ma le mie labbra sono ancora unite alle sue.

Non dovrei, ma non riesco a smettere.

Nicole è stata una delle persone più importanti della mia vita..

Mi è stata accanto sempre..

Prima di lei la mia vita era uno schifo.

Facevo sesso con qualsiasi ragazza solo per soddisfare i miei bisogni, ma con lei era stato diverso.

Lei mi faceva stare bene.

Lei.. lei… era tutto quello che di buono c’era in me..

ERA.. appunto.

Tutti verbi al passato..

Si perché adesso c’è Kristen.

Kristen… KristenKristen

Il suo nome rimbomba nel mio cervello e fa si che mi stacchi da Nicole…

“Cazzo… io… Nicole… non dovevo… non è giusto”

“No Robert… è stato bello… Io ti amo, ti amo ancora.. Non riesco a vivere senza di te. Credevo di farcela, ma non è così.. Torna da me, ti prego”

Torna da me, torna da me…

Non posso. Non voglio.

“Mi dispiace, ma io amo Kristen”

Scoppia a piangere di nuovo e si copre il viso con le mani.

“Allora, dimmi perché non mi hai allontanato Robert? Perché hai continuato a baciarmi… perché? Perché?” mi colpisce al petto più volte, e la lascio fare..

Deve sfogarsi, ma non so proprio darle una risposta.

“Non lo so, Nicole. Non lo so, okay?”

“No, non è okay… Tu mi vuoi ancora, lo so. Pensaci Rob, pensa a quello che ti ho detto”

Kristen. Nicole. Kristen. Nicole.

Robert e Kristen.

Robert e Nicole.

Non so cosa dirle, quindi annuisco e basta.

Mi da un veloce bacio a stampo e se ne va correndo, lasciandomi con il cuore lacerato e con la consapevolezza di aver tradito Kristen.

E con in testa mille dubbi.

 

 

 

 

_______________________

 

 

POV KRISTEN

 

Non è venuto a scuola. Sono passate cinque ore da quando l’ho sentito l’ultima volta. Gli ho mandato un messaggio due ore fa, ma non mi ha risposto.

Un ora fa idem, niente di niente.

Ho provato a chiamarlo e dice che è chiuso.

Che diavolo starà facendo?

Con chi sarà?

Ed eccole le mille ipotesi che mi vengono in mente.. i mille dubbi.. le mille incertezze.

Credevo di non avere dubbi.. è così realmente?

Mi viene, in continuazione, una scena in mente..

Lui che mi tradisce.

Lui è che insieme ad un’altra, con Nicole ad esempio.

Loro che si baciano.

Ma perché Kristen?

Forse perché Nicole non è a scuola.

E Robert non mi risponde a quello stupido telefono.

Forse perché loro sono stati insieme fino ad un mese fa…

E forse…. Forse… forse mi sto facendo troppe paranoie.

Forse Nicole è a casa con la febbre e Robert… e lui?

Non so proprio dove potrebbe essere. È stato vago al telefono.

Devo fare una cosa” aveva detto

Ma cosa?

Kristen basta.

Perché tutte queste domande? Non ti fidi?

Lui ti ama, te l’ha giurato. E oggi vi vedrete.

Ti dirà che si è scaricato il cellulare e che non ha visto Nicole.

Si sicuro.

 

La campanella suona ed io mi precipito a casa ma lui non c’è..

Magari è in ritardo..

Entro dentro e mi ricordo di essere sola…

Mi spoglio ed entro nella doccia…

Quando esco sono ancora più agitata di prima, ho un presentimento..

Un brutto presentimento.

Ancora gocciolante, solo con l’accappatoio addosso prendo il cellulare e compongo il suo numero..

Ogni secondo è un battito in più..

La voce della segreteria mi fa sobbalzare, e dalla rabbia butto il telefono sul letto.

Dio, quando non mi risponde mi fa impazzire..

Mi vesto, mi trucco, cerco di studiare un po’ nella sua attesa..

Un attesa che dura quattro ore..

Quattro ore che lo aspetto.

Nove ore che non si fa sentire.

Non c’è la faccio più.

Avevo detto che saremmo usciti, ed invece non si è presentato.

Mi ha dato buca e non so il perché..

Il mio cellulare squilla e mi precipito a rispondere, sbattendo anche contro il comodino. Che dolore, cazzo.

Purtroppo però non è Robert, ma Tom… Compare il suo nome sul display..

All’inizio non voglio rispondere. Sento le lacrime rigarmi il viso, e non voglio farlo preoccupare ma poi mi decido. Magari è Rob, con il cellulare dell’amico.

Rispondo e non sento né pronto, né il mio nome.. niente di niente…

Gli sarà partita la telefonata, sento delle urla…

Due ragazzi che urlano… ma non si capisce bene cosa dicono..

Decido di  riattaccare quando ecco che sento la sua voce…

Le loro voci..

C’è più silenzio, forse si sono spostati di camera.

Robert e Tom stanno litigando però.

Che sarà successo?

Loro due non litigano mai…

Come cazzo le hai potuto fare una cosa del genere, Robert? Parla cazzo”

Fare cosa? A chi?

Sento il cuore battere forte, troppo forte…

“Non lo so, Tom.. Non lo so… Ho fatto una cazzata…”

“Si, dio che l’hai fatta.. Hai tradito Kristen, cazzo. Hai baciato Nicole”

No, non è vero…

Non può essere vero…

È impossibile.

Non mi può aver fatto una cosa del genere.

Lui mi ama. Lui ha detto che vuole stare con me.

“Si, lo so. Cazzo, cazzo, cazzo. Io la amo Kristen, te lo giuro. Voglio stare con lei.. e mi sono pentito di averla baciata”

“Non me ne frega un cazzo, Robert. Devi dirlo a Kristen. Ora. VAI”

Chiudo la telefonata. Basta. Non voglio sapere più niente.

Non voglio vederlo. Sentirlo.

Stop.

Ho chiuso con lui.

Sento troppo dolore…

Un cuore quante lacerazioni può subire, prima di cedere?

Quanto dolore può contenere?

Quanta sofferenza sono costretta a subire?

Prima Michael, ora Robert.

Basta.

Mi butto sul letto e scoppio a piangere.

Un'altra batosta da mangiare giù, ma c’è la farò.

Anche questa volta.

                                                       

                                                                    ________________________________

Okay non mi odiate vero? Ho preso spunto dalla fan fiction di una mia amica :) Si chiama "When Dance is Love" e lei è Nian92...è una storia che merita davvero, quindi leggetela.
Vorrei ringraziare di cuore tutte le ragazze che seguono la recensione :) Grazie grazie e grazie <3 L'unica cosa che vi chiedo è di lasciarmi una recensione così so cosa cambiare e migliorare.
Così so anche se la storia vi piace a tutti <3 Mi farebbe davvero piacere :) 
Baci 
Alla prossima 

ps: in questi giorni sono troppo invidiosa di tutte le ragazze che andranno a Londra e Cannes T_____T anche io voglio vedere Robert e Kristen.

Sarebbe un sogno che si realizza... Okay sto sclerando, bye <3

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Capitolo 14
*** YOU OUGHTA KNOW ***


               YOU OUGHTA KNOW

 

 

Non tradire chi ti sorride: potrebbe avere la morte nel cuore

e regalarti ugualmente un po' di vita.

                                           - Jim Morrison

 



POV ROBERT

 

Cosa ho fatto?

Perchè l’ho fatto?

Sono le due domande che mi faccio da due giorni. Due giorni di fuoco, di tristezza e di dubbi.

Due giorni che non vedo e non sento Kristen. Non so neanche il perché.

Lei ancora non lo sa, ma a scuola non sta venendo, al cellulare non risponde e neanche a casa.

Una parte di me vorrebbe parlarle e spiegarle cos’è successo, l’altra, la più codarda vorrebbe tenersi tutto dentro in modo da non farla soffrire. Le avevo promesso questo,ed invece? Che ho fatto?

Hai baciato un’altra, stronzo” una piccola vocina, chiamata coscienza, mi conferma il mio grande errore. E si sono un grandissimo stronzo.

Perderò Kristen e perderò Tom. Lo so già. Le vuole troppo bene, e non mi perdonerà tanto facilmente.

Ma io sono confuso, non so cosa fare.

Non riesco a capire se mi sono pentito del bacio, oppure no.

Nicole mi è sempre stata accanto, e tra di noi c’è sempre stato affetto..  Vederla in quello stato mi ha fatto star male, ma non so spiegare la sensazione che mi ha provocato vederla piangere..

Un misto tra senso di colpa e tristezza.

Stavo male io per lei.

E quando ha appoggiato le sue labbra sulle mie, mi sono sentito bene.

È forse una colpa questa?

“SI, stronzo. Sei fidanzato. È UNA COLPA”

Eccola, di nuovo. Fastidiosa.

Ma ha ragione, cazzo.

Sto bene con Kristen, ma Nicole ha bisogno di me.

Ed io cosa ho bisogno? Di chi ho bisogno?

Kristen mi manca, senza dubbio. Ma con Nicole ho passato i momenti più belli della mia vita e anche quelli più brutti. Conosce ogni singola parte di me ed io di lei. E forse non è vero che la considero come una sorellina, credo che la considero qualcosa in più.

Mi frulla in testa la frase che mi ha detto in caffetteria:

Allora, dimmi perché non mi hai allontanato Robert? Perché hai continuato a baciarmi… perché? Perché?”

Ha ragione, perché non mi sono fermato?

Ho bisogno di schiarirmi le idee, ho bisogno di stare da solo e poi andrò da Kristen.

 

Sono le cinque del pomeriggio e sono su una delle cabine del “London Eye”.

Sarei dovuto salire con Kristen, ma mi ritorna in mente la scena di quando ero con Nicole qui sopra.

Un ricordo che mi fa stare bene. Eravamo felice quel giorno e siamo stati insieme qui sopra, insomma abbiamo fatto l’amore. E mi sentivo bene.

Prima di lei frequentavo una miriade di ragazze, me le facevo e poi le lasciavo. Quando ho incontrato lei, ho detto basta. Non l’ho mai tradita, mai.

E perché a Kristen, si?

Lei mi piace, provo qualcosa, questo è sicuro, ma forse il sentimento che provo per Nicole è più forte, anche se credevo il contrario.

Come si dice, capisci quanto è importante una persona solo quando stai per perderla? Forse è proprio il mio caso.

 

Sono davanti casa di Kristen e la luce nella sua camera è accesa.

Suono o non suono?

La chiamo e le dico di scendere?

E se non mi risponde?

Cosa le sarà successo, dannazione?

Basta suono.

Din – don, din – don..

Non apre nessuno.

Ora che ci penso, i suoi genitori non ci sono. E se si è sentita male?

Cazzo.

Suono ancora, e ancora.. ma niente..

La chiamo, e niente.

Forse non mi vuole vedere, perché non mi sono presentato all’appuntamento due giorni fa?

Ha ragione, le ho dato buca e non mi sono fatto sentire.

Le avevo promesso che saremmo usciti, e niente.

Sicuramente non mi vorrà vedere.

Faccio per andarmene, quando sento il portone aprirsi.

E lei è davanti a me.

Ha una faccia distrutta, gli occhi gonfi e le occhiaie evidenti.

Ha pianto.

“Kristen, oh.. che è successo?” le dico, avvicinandomi a passo svelto verso di lei..

“Niente, adesso vai via. Voglio stare sola” mi risponde, e tiene lo sguardo abbassato.

Le alzo il mento con il dito e la bacio. Ma lei è immobile. Non ricambia. Niente.

Mi stacco e la guardo. È triste e cerca di trattenere le lacrime

“Okay, lo so. Sono uno stronzo… Lo so, non mi sono presentato all’appuntamento l’atro giorno, ma…. Ho avuto da fare” le dico ridendo.. che mi salta in mente? Devo confessarle tutto, e invece rido? Sono un coglione, ma non me la sento di ferirla ancora di più.

“Ah si.. cos’hai fatto di tanto importante?” adesso mi guarda con freddezza, come se davanti a lei c’è uno sconosciuto.

E adesso cosa le dico? “dille la verità, sii sincero” eccola di nuovo.

“Ho incontrato Tom e ci siamo messi a parlare e non mi sono reso conto dell’orario, poi ho provato a chiamarti e avevi il cellulare chiuso. Ho provato anche l’altro ieri, ieri e oggi… ma niente. Che è successo? E perché non stai venendo a scuola?”le dico tutto d’un fiato.

Le hai mentito, bravo Robert. Sei contento?” no che non sono contento, cazzo. Stai zitta.

Mi guarda per un po’, e cerca di fare la dura.. ma so che è successo qualcosa.

“Non sono stata bene, adesso scusami ma devo andare”

“Che hai? No… asp…”

Non mi lascia neanche il tempo di finire la frase che mi chiude il portone in faccia con così tanta forza che mi chiedo dove l’abbia presa.

Che sia arrabbiata? Sicuro.

Scendo gli ultimi gradini e sento il portone aprirsi di nuovo.

Mi giro e c’è ancora lei. Questa volta le lacrime le rigano il viso.

“Tra di noi è tutto finito. Non mi cercare più, non mi parlare più. Tu per me non esisti”

Mi avvicino verso di lei, ma si scansa. Non vuole essere toccata, recepito.

“Ma perché? Perché ti comporti così? Che ho fatto?”

Se sapessi cos’ho fatto, allora veramente mi odieresti.

“Tu lo sai, Robert. Non fare finta di niente” scoppia a piangere ancora di più e richiude il portone.

“Kristen, apri.. Kristen, cazzo…” busso al portone con forza, che mi fa male tutta la mano ma non mi importa. Voglio sapere perché ha detto quella frase.. che sappia tutto? Ma come, è impossibile. Solo in tre sappiamo cos’è successo.

Io. Nicole. Tom.

Sono sicuro che lui non le abbia detto niente, tantomeno Nicole. Quindi il motivo sarà un altro.

Busso ancora qualche volta e urlo ma questa volta il portone non si riapre.

E adesso che faccio?

Decido che è meglio andarmene, meglio lasciarla sola.

Sento il telefono vibrare, lo prendo dalla tasca ed è Nicole. Mi sta chiamando. Tempismo perfetto direi.

Rispondo e mi rendo conto di quanto mi sia mancata la sua voce solo quando la sento parlare per chiedermi di andare a casa sua ed io accetto senza pensarci.

Ho voglia di vederla, cosa che non mi sarei mai aspettato.

Arrivo davanti casa sua, ma stavolta non mi faccio problemi a bussare. Conosco quella casa a memoria, e diciamo che un po’ è anche casa mia.. Insomma sono cresciuto anche qui dentro. Mi sento a casa, diciamo.

“Ehi ciao, Rob.. sei venuto” dice, buttandosi tra le mie braccia.

Io la afferro e la stringo forte a me

“certo perché non sarei dovuto venire?” adesso non siamo più abbracciati, ma siamo mano per mano e siamo dentro.

“Beh, non lo so. Ma sono contenta di averti qui. I miei non ci sono, sono partiti e tornano domani sera. Che ne dici di farmi compagnia?”

Accetto o non accetto? Che dilemma

“Certo, va bene” le parole mi escono senza darmi il tempo di pensare..

“Wow, che bello…” è contenta, come darle torto?

“Senti, Robert…. Dobbiamo parlare, si insomma dobbiamo parlare di noi, del bacio”

Ha ragione, quindi annuisco e ci sediamo sul letto nella sua stanza.

“Nicole, io ci ho pensato.. e credo di aver sbagliato a considerarti come una sorella, non è così. Quando ti ho vista piangere, mi sono sentito male per te. Mi sono sentito in colpa, ma non è per questo che ti sto dicendo queste cose. Le dico perché penso di essere innamorato di te. Si certo, voglio un gran bene a Kristen e ancora ne devo parlare con lei, ma vederti in quel modo mi ha fatto pensare.. e il bacio? Si insomma, non mi sono ritirato.. ci sarà un motivo”

Mi guarda e sorride. Non dice niente, però.

“Cosa.. cosa pensi?” le domando.

“Io, ti voglio Robert. Ecco cosa penso. All’inizio credevo di farcela. Credevo di riuscire a superare la nostra storia. Mi sono fatta da parte perché credevo che tu fossi felice con Kristen, ma mi sbagliavo. Non voglio soffrire. Non voglio rinunciare a te, Robert. Sei stato il mio primo amore, e lo sarai per sempre. Mi dispiace per Kristen, ma lei ti conosce da poco. Ti dimenticherà, io ho basato tutta la mia vita su di te. Non voglio dimenticarti,  non potrei mai”

Qualche lacrima riga il suo bellissimo viso, e capisco che tutto quello che lei dice è vero. Si insomma, conosco Kristen da due mesi circa e si, le voglio bene.. ma forse ho sbagliato a dirle che l’amo. Mi dimenticherà facilmente, si farà una nuova vita. Non merita una persona come me.

Una persona che alla prima occasione la tradisce, lei merita qualcuno che la sappia amare e proteggere.

Qualcuno che non la illuda.

“Ehi, Robert.. ci sei?”

Nicole mi riporta alla realtà.

“Si, si scusa” le rispondo accarezzandole il viso.

Lei si avvicina e in pochi secondo mi ritrovo la sua lingua dentro la mia bocca. Ci baciamo con passione..

Un bacio che presto si trasforma in altro, dato che siamo nudi sul suo letto. Sono sopra di lei e stiamo facendo l’amore. Ansima e dice il mio nome ed io faccio lo stesso. Era da tanto che non provavo queste sensazioni.

Raggiungiamo il piacere insieme e mi sdraio accanto a lei

“Sono felice Robert, ti amo”

“Anche io sono felice, Nicole” le rispondo, baciandole la fronte.

Non sono pronto per dirle ti amo, e lei se ne accorge ma non dice niente. Mi è sempre piaciuto questo aspetto di lei. Mi capisce come solo un’altra persona sa farlo, Tom.

Dopo aver rifatto l’amore ci addormentiamo nel suo letto. Lei con la testa sul mio petto ed io che finalmente ho capito cosa devo fare.

Il risveglio, invece, è stato traumatico. Per tutta la notte ho fatto sempre lo stesso incubo. Kristen che mi scopriva e che mi urlava di essere un traditore.

Ed è così infatti. Oggi devo chiarire la situazione con lei e poi devo andare a parlare per l’appartamento.

Quante cose sono cambiate in quattro giorni?

Ho baciato e fatto l’amore con Nicole.

Ho acquistato un appartamento.

Kristen non mi parla, e non so il perché.

E neanche Tom mi risponde al telefono. È un’ora che lo chiamo, ma niente.

Anche lui sarà arrabbiato con me?

Mi alzo e mi vesto.

Nicole sta dormendo ancora ed io le ho lasciato un bigliettino sul comodino che dice:

“Buongiorno.. sono andato a casa mia per farmi una doccia. Devo sbrigare una faccenda dopo, e poi devo andare a parlare con Kristen. So che mi capisci. Un bacio. Robert”

 

Kristen deve sapere. Deve conoscere tutta la verità.

 

 

 

 

POV KRISTEN

 

Sto uno schifo.

Mi manca terribilmente, e non capisco come abbiamo potuto farmi una cosa del genere.

Ho parlato con Tom, e mi ha confermato tutto. Mi ha chiesto come facevo a saperlo, se mi aveva raccontato tutto Robert, ma io gli avevo risposto di no. Gli ho raccontato com’è andata  e si è scusato. Mi ha detto che aveva il cellulare in mano quando parlavano e la mia era l’ultima chiamata effettuata e sicuramente avrà pigiato il tasto ed era partita la telefonata. Si è scusato un’infinità di volte, ma lui non ha colpa.

Robert ha la colpa.

È colpa sua se sto male.

È colpa sua se non dormo da quattro giorni.

È colpa sua se piango sempre

È colpa sua se sono arrivata ad odiare me stessa.

Si, perché ho pensato che forse è colpa mia, per come sono fatta. Magari sono io quella sbagliata.

Ma Tom mi ha rimproverata dicendomi che io sono perfetta. È robert quello sbagliato. Si, quello sbagliato per me.

Ha detto che mi merito di meglio, ma io non so più niente.

So solo che sono distrutta.

Ieri quando è venuto non è riuscito a dirmi niente, vigliacco. Ha fatto la vittima, stronzo.

Sono al telefono con Tom e continua a dirmi di stare tranquilla.

Ma io ho bisogno di qualcuno che mi stia vicino in questo momento così difficile.

Ho bisogno di qualcuno che mi accarezzi i capelli e mi dica che va tutto bene. Ho bisogno di qualcuno che non mi illuda ancora e che mi voglia bene veramente.

“Tom, per favore. Vieni da me. Non riesco a stare sola”

“Okay, arrivo subito tesoro” mi risponde.

“Grazie, davvero”

È un tesoro questo ragazzo. C’è ne sono pochi come lui.

Mi sta aiutando tantissimo in questi giorni di tristezza.

Quando sono con lui riesco a vedere uno spiraglio di luce, cosa che quando sono sola non vedo, anzi… vedo tutto nero.

 

Scendo di sotto a bere, quando suona il campanello. Deve essere Tom. Apro e mi ritrovo davanti Robert. Rimango pietrificata e non so come fare, se non sbattergli il portone il faccia. Ma lui è più veloce, e lo blocca con il piede. Entra dentro e mi abbraccia così forte che mi manca l’aria

“Mi dispiace, mi dispiace..” continua a ripetermi, ma io faccio finta di non sapere niente anche se il dolore è troppo grande.

“Ti dispiace per cosa, Robert?” trovo la forza di parlare e aspetto che lui mi dica la verità.

E LO FA.

Ammette di aver baciato Nicole e mi confessa di aver fatto l’amore con lei. Mi dice che l’ama ancora, e che ha sbagliato ad illudermi. Mi conferma che non merito un ragazzo come lui.

“Perdonami, se puoi”

No non posso, Robert.

“Non posso Robert. Mi hai ferita troppo.  Tenevo e tengo troppo a te. Mi hai illusa, hai detto di amarmi… sei un grandissimo pezzo di merda,uno stronzo”

Scoppio a piangere dal dolore.. e vorrei picchiarlo così tanto da mandarlo all’ospedale per tutto il male che mi sta facendo, ma l’unica cosa che faccio è piangere.

La mia vita è fatta solo dalle lacrime, ed ora che pensavo di aver trovato un po’ di serenità.. ecco l’abisso che mi risucchia di nuovo.

“Lo so, Kristen. Lo so.. Io ti voglio bene, te lo giuro. Ma Nicole ha bisogno di me”

“E tu, dimmi, di cosa cazzo hai bisogno? Sei solo uno stronzo. Sei come tutti gli altri,pensavo fossi diverso, ma mi sbagliavo. Sono una stupida. Sono solo una stupida innamorata della persona sbagliata”

Non riesco a fermare le lacrime, e l’unica cosa che vorrei adesso è abbracciarlo. Si perché io non lo odio. Lo disprezzo con tutta me stessa per il male che mi sta facendo, ma non lo odio.

O si ama, o si odia.

Ed io lo amo con tutta me stessa.

Purtroppo non sono ricambiata.

“Io ho bisogno…. Non so, cazzo”

“Deciditi Robert. Non puoi baciare me, poi fare l’amore con lei e poi venire da me a dirmi che non sai quello che vuoi. Sono io che non sa quello che fare. Sono io che soffro. Sono io che sono da sola”

“No non sei da sola” questa volta è Tom.. Non mi sono accorta che c’era il portone aperto..

Mi butto tra le sue braccia e i singhiozzi pervadono il mio corpo

Sussurra il mio nome e mi accarezza i capelli

“Sei contento, Robert? Lei non lo meritava, cazzo. Adesso vai via. Hai già fatto abbastanza per oggi”

È sempre pronto a difendermi lui.

“Io… si, insomma. Sono venuto a scusarmi. Mi fa male vederla così”

“No, cazzo. Tu.. tu… te ne fotti di me. Altrimenti non saresti andato a letto con lei, Robert. Vaffanculo, và. Non ti voglio più vedere” dico ancora piangendo. Sono sconvolta e anche Tom lo è. Non sapeva questo particolare.

“Robert, esci immediatamente. Per favore, altrimenti sono costretto a spaccarti la faccia. Te l’avevo detto, o sbaglio?” è Tom che parla, ed è davvero arrabbiato adesso.

Lui annuisce, mi guarda per l’ultima volta ed esce di casa portando con se una parte del mio cuore.

 

Il mese successivo è stata un inferno.

Ritrovarmi a scuola con loro due insieme è stata una tortura.

Li vedevo sempre insieme. Abbracciati, a ridere, a baciarsi. Come se non fosse successo niente. In effetti, a loro due va più che bene. E a me che va tutto male.

Non mangio quasi più niente, studio in continuazione e non esco di casa.

Mia mamma, al ritorno dal viaggio, quasi non mi riconosceva più.

Le ho raccontato tutto e lei mi ha abbracciata fortissimo dicendomi che presto sarebbe andato tutto bene.

Ma quand’è presto?

Si insomma, è passato un mese. Ed io ancora penso a lui, in continuazione. Penso a come potevamo stare bene insieme, se solo lui avesse avuto più fiducia in noi e avrebbe pensato a se stesso.

Si perché io lo so che lui sta con lei solo perché lei era disperata. Mi ha raccontato tutto Tom.

So che Robert gli aveva confessato di essersi innamorato di me, ed ora mi chiedo, dov’è andato tutto questo amore? A farsi fottere, come tutto il resto.

Per fortuna avevo Tom che mi è stato accanto, ogni giorno. Ed ho scoperto che è una persona davvero meravigliosa. Mi meraviglio che non abbia trovato una ragazza. Lui dice che solo una è in grado di fargli battere il cuore, ma non mi ha voluto dire chi è la fortunata. Spero solo che non me lo porti via. Non potrei mai pensare alla mia vita senza di lui. Senza i suoi consigli e i suoi rimproveri.

È strano per lui, dato che è il migliore amico di Robert, ma per fortuna riesce a non nominarlo quasi mai e quando lo fa, ecco che scoppio a piangere e mi vengono fitte allo stomaco. Adesso di meno, ma all’inizio è stata dura.

Adesso è estate ed io ho deciso di tornare a  Los Angeles, infondo ancora ho biglietti che mi ha regalato mio padre per il compleanno per due persone. Al tempo, avevo pensato di dirlo a Robert, ma adesso è Tom che viene con me.

Quando gliel’ho chiesto, è rimasto un attimo senza parole ma poi ha capito quanto era importante per me cambiare aria ed ha accettato.

Partiamo tra due giorni ed io non vedo l’ora.

Robert non l’ho più sentito e non ci siamo rivolti la parola, tranne per salutarci.

Spero di riuscire a dimenticarlo e spero di non incontrare Michael e Ashley a Los Angeles.

Non troverei più  la forza per rialzarmi dal baratro in cui sono sprofondata.

 

 

                                                 ___________________

 

 

 

Okay, il capitolo è finito. Ed è uscito una vera cacata. Non lo rileggo neanche altrimenti sono sicura che lo cancellerei.

Non odiatemi troppo ù.ù

Se vi va leggete il capitolo con la canzone di Alanis Morisette “You Oughta Know”… La ascoltavo mentre scrivevo ^____^

Se vi va di scambiare quattro chiacchiere con me, mi trovate qui:

https://www.facebook.com/gra.efp :)

Alla prossima

Baci

 

P.s: Mi farebbe piacere ricevere da tutti quelli che leggono il capitolo una piccola recensione… chiedo troppo?

*fa gli occhi dolci*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** DESIRE TO START AGAIN ***


Ciao a tutti xD

Non vi ho fatto aspettare tanto, avete visto? Sono brava :3 Il problema è che non mi piace neanche questo capitolo. Chiedo scusa già da ora se ci sono errori di battitura, ma vado di fretta -.- come sempre. Leggete il capitolo con questa canzone *___* L’ho scritto con questa :]

Vorrei ringraziare tutte le ragazze che mi hanno lasciato le recensioni, tutte le ragazze che hanno messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate. Grazie di cuore a tutti.

Vi lascio al capitolo ora, non vi annoio più :3

 

*__________*

 

 

DESIRE TO START AGAIN

 

 

 

 

 

Se sei stanco e la strada ti sembra lunga,
se ti accorgi che hai sbagliato strada,
... non lasciarti portare dai giorni e dai tempi,
RICOMINCIA

 

 


 

 

POV KRISTEN

 

 

Agosto 2010

 

Quanti mesi sono passati da quando non lo vedo?

Quanti giorni sono volati via senza parlargli?

Mi sembra un eternità.

Non avrei mai creduto che mi potesse mancare così tanto.

Sento un vuoto dentro.

Un vuoto così profondo che neanche Michael era riuscito a creare.

Robert era diventato parte della mia vita, e anche se era da poco che ci conoscevamo lo amavo, con tutta me stessa.

Adesso è inutile pensarci.

Lui sta con un’altra.

Lui ha scelto Nicole.

Ed io sono sola.. a me cosa mi resta?

Solo lacrime, dolore e tanta nostalgia.

Si, c’è Tom a farmi compagnia sempre ma lui non è Robert.

Lui è il mio migliore amico. Lui è il suo migliore amico.

Guardo Tom e vedo Robert.

Parla Tom e sento parlare Robert.

È un ossessione ormai la mia.

E mi fa paura tutto questo. Mi faccio paura da sola. So che dovrei dimenticarmelo, ma non ci riesco.

 “ O non vuoi?” ogni tanto la coscienza si fa sentire. Il problema è che ha ragione.

Non voglio dimenticarlo.

Ha fatto parte della mia vita, anche se per poco.

Tutti quei baci, le nostre foto, tutti gli abbracci e le parole dolci sono rimasti dentro di me, dentro il mio cuore.  

Anche adesso che sono a Los Angeles, il mio pensiero va sempre a lui.

Cosa sta facendo? Con chi è? Mi pensa come io penso a lui? O si è già dimenticato di me?

Quattro domande che mi mettono ansia.. Quattro domande che mi assillano la mente.

“Kristen, basta. Non puoi fare così. Mi hai sentito?” è Tom, che cerca di tranquillizzarmi e mi riporta al presente. Ma io voglio tornare indietro. Voglio tornare ai giorni in cui stavo bene con Robert.

Voglio tornare al giorno in cui ci siamo dati il primo bacio, la prima carezza.

Dovrei odiarlo, ma non riesco. Perché? Forse l’amore che provo per lui supera ogni cosa? Forse è così..

Vorrei che lui tornasse da me e mi dicesse “sai Kristen, ho sbagliato. Dammi un’altra possibilità” ed io gliela darei.

Sono stupida, ma tornerei con lui. Il mio carattere razionale in questi casi non mi è d’aiuto, purtroppo. Credo che ognuno possa commettere degli errori, è nella natura umana sbagliare ma tocca anche a noi saper perdonare.

Il fatto è che lui non tornerà da me. Lui ha detto che non lo merito. Lui ha detto che ama più Nicole, lui ha detto che lei ha bisogno di lui.. ma per me non si è posto il problema?

Nicole ha bisogno di me. Sta frase mi sta proprio sul cazzo.

Okay posso capire che si conoscono da una vita, ma così lui azzera la sua vita per lei.

Non ha scelto lui con chi vuole stare, chi lo fa felice ma ha lasciato fare tutto a lei, incurante dei miei sentimenti e soprattutto dei suoi.

“Ohi, terra chiama Kristen. Ci sei?”mi dice Tom schioccandomi due dita davanti il viso per farmi svegliare

“Si, si.. ci sono. Stavo pensando” gli rispondo trattenendo le lacrime.

“Ancora a lui pensi vero?”

“Si, Tom. Sai ho pensato alle tue parole. A quello che mi hai detto su di lui e su Nicole. Ho capito che lui non vuole stare con lei, ma allora perché non sta con me? Da quello che mi dici tu, lui non è felice ora giusto?”

Fa segno di si con la testa e mi avvicina al suo corpo per abbracciarmi ed io ricambio stringendolo forte a me.

“Allora, perché vuole essere infelice? Perché non vuole godersi la vita?”adesso le lacrime piano piano mi rigano il viso ed io non riesco più a trattenerle.

“Tesoro, non piangere. Mi fa male vederti così. Dai. Non pensarci più. Basta. Sono mesi che ti torturi, mesi che non fai che piangere”mi risponde e so che ha ragione, ma il mio cuore e il mio cervello non vogliono smettere di provare dolore.

Non sono io che comando le lacrime, sono loro che scendono da sole.

“Lo so, Tom. E che, ti giuro. Io non lo odio, dovrei, ma non ci riesco. Il fatto è che mi manca così tanto. Sono pronta a perdonarlo se lui capisse l’errore che ha fatto”

E via con i singhiozzi, brava Kristen. Cazzo.

“Ma lui l’ha capito, è questo il problema. Cazzo, mi uccide se lo sai” dice sussurrando

“Cosa, che.. che stai dicendo Tom? Dimmi tutto quello che sai, ti prego”

“No, io.. cioè.. Kristen.. non posso. Non fare gli occhi dolci in quel modo. Sai che non riesco a trattenermi”

Cerco di dissuaderlo e sta per cedere, lo conosco.

“Dai ti prego, Tom. Ho bisogno di sapere se lui ti parla di me. Fino a qualche tempo il solo pensiero di nominarlo mi faceva stare male, non che ora non è così, ma riesco a sopportare di più. Quindi ti prego, ti prego” dico mordendomi il labbro inferiore per l’ansia.

Da quanto ho capito, Robert non è felice. Ma perché? Lui ha scelto di stare con lei, e se ha capito che non sta bene con lei? Se ha capito che vuole me?

Che confusione, maledizione.

“Okay, okay.. va bene. Ma ti dico solo una cosa e basta. Deve essere lui a dirtelo quando torniamo”

Oh mio dio, dirmi cosa? Mi aspetto il peggio.

Annuisco e mi siedo su una panchina.

“Lui e Nicole.. si, insomma. Tra di loro non c’è più niente”

Sbuffa e mi guarda.

“Cosa? Ma sei sicuro? Da quant’è che lo sai? Parla Tom” non riesco a credere a quello che sto sentendo.

“Si, certo. Me l’ha detto due giorni fa lui al telefono. Non te l’ho detto perché non volevo che ti illudevi di nuovo. Non voglio vederti soffrire ancora, Kris”

Lo capisco. Dopotutto non ho fatto altro che piangere, piangere e piangere.

Tom mi vuole bene ed è normale che mi protegga però sono abbastanza matura per prendere decisioni da sola. Si tratta pur sempre della mia vita.

“Tranquillo, Tom. Però si insomma so badare a me stessa” gli dico sperando che non se la prenda.

“Si certo lo so. È che io ti voglio bene, anzi forse qualcosa in più” mi risponde abbassando lo sguardo. Ma ho capito bene? Lui prova qualcosa in più?

Cazzo, ed ora?

“Io… io non so cosa dire, Tom. Non me l’aspettavo, davvero, non ho parole” sussuro.

 Non potrà mai esserci niente tra di noi, credevo che lui lo sapesse.

“Non devi dire niente, davvero. So che tra di noi non ci sarà mai niente. Non sono stupido, però voglio che tu sappia che io ci sono e ci sarò sempre per te. Sei speciale, Kris e non capisco come quel cazzone di Robert non lo capisca. È buffo che tu sia innamorata di lui e non di me. Infondo lui ti ha sempre, o quasi, fatto del male ed io invece sempre del bene. Ma al cuore non si comanda giusto?”un falso sorrido spunta dalle sue labbra e l’unica cosa che faccio è abbracciarlo.

“Oh, Tom. Grazie davvero perché so che posso contare su di te, sempre. So che mi proteggerai e non avrò mai abbastanza parole per dirti quanto sei importante per me. Ti voglio bene, davvero. E mi dispiace per tutta questa situazione. Mi dispiace se stai male a causa mia, proprio tu che mi hai sempre fatto ridere. Ma io non posso iniziare una relazione con te, non è giusto”gli dico ancora abbracciata a lui.

Stringe ancora di più le braccia intorno al mio corpo e mi da un dolce bacio sulla fronte.

“Credimi lo so che ti dispiace. Ma io comunque sono felice per te e se ti renderà felice quello stronzo del mio migliore amico, non farò storie. Ma se ti farà male un’altra volta gli spacco davvero quel bel faccino che si ritrova”

A queste parole ridiamo come due scemi, come due amici che si vogliono bene e che hanno appena confessato i propri sentimenti l’uno all’altro.

“Adesso su, alzati. I tuoi nonni ci aspettano. Ricordi che hanno organizzato la festa per te?”

“Oh cazzo. Mi ero dimenticata. Dai muoviamoci” gli afferro la mano e iniziamo a correre verso casa. Pure la festa mancava, chi sa chi avranno invitato. Spero non loro due.

 

Mezz’ora dopo siamo a casa. Tom è nella sua stanza che si prepara ed io sono qui imbambolata davanti l’armadio. Non so proprio cosa mettermi, che disgrazia. Non mi sono portata niente di carino, uff.

Esco tutti i vestiti e faccio qualche prova, ma niente. Non mi piace niente.

Disperata decido di buttarmi sotto il getto dell’acqua tiepida, per farmi una bella doccia. Magari quando esco, ho le idee più chiare su cosa mettermi e su cosa aspettarmi dalla serata.

 

Quando esco, sul letto noto un pacco che prima non c’era.

È abbastanza grande, ma non troppo. Lo apro e cavolo, davanti a me ho un vestito bellissimo e delle scarpe  meravigliose.. il tutto accompagnato da un biglietto.

Stasera sarai bellissima. Indossa questo, e mi farai felice. Tom

Ma quando ha avuto il tempo per comprarmi un vestito? È un folle e gli voglio troppo bene.

Lo indosso e mi sta perfetto. Ci deve essere lo zampino di mia nonna sotto. Solo al pensiero di Tom e mia nonna che confabulano alle mie spalle mi viene da ridere. Chi sa se Robert sarebbe piaciuto alla mia famiglia? Direi di si. Ai miei genitori aveva fatto una buona impressione, ma ora non penso che gli vada a genio.

Infondo l’hanno detto loro, “ha fatto soffrire la nostra bambina”, che teneri.

Meglio non pensare a lui stasera, mi rattristerei e non voglio rovinare la serata agli altri.

Mi specchio e mi piaccio. Per la prima volta non mi faccio schifo.

Passo solo un altro po’ di lucidalabbra e sono pronta, mi dico. Ma non faccio in tempo a pensarlo che bussano alla porta. Chi sarà?

Solo mia nonna, ovviamente. Chi doveva essere, Kristen?

“Ciao nonna” le dico, finendo di prepararmi.

“Ciao tesoro, sei bellissima stasera. Questo vestito ti veste alla perfezione e Tom ne sarà entusiasta”

“Nonna quante volte te l’ho detto che io e lui non stiamo insieme, ma siamo solo buoni amici?” sbuffo e mi siedo sul letto

Perché deve insistere?

“Si lo so, cara. È che si, insomma, vedo come ti guarda e tu con lui sei felice. Perché non gli vuole dare una possibilità, eh?” mi risponde sedendosi accanto a me.

“Uffa nonna. È solo il mio migliore amico. Io, veramente, sono innamorata di un’altra persona, ecco te l’ho detto” le dico cercando di non piangere.

“Oh… e lui lo sa?”

Si, che lo sa. Benissimo direi.

“Si, ma non mi va di parlarne. È per questo che sono venuta qua. Per non vederlo più. E Tom è anche il suo migliore amico. È tutto complicato nonna”

Qui nessuno sapeva il vero perché del viaggio, avevo sempre detto che era per svagarmi un po’.

“Capisco. Ma se ne vuoi parlare io sono qui, okay Kristen? E non mi interessa il perché del tuo viaggio, sono contenta che sei venuta qua da noi, anche se tra un po’ te ne ritornerai a Londra. E poi, so che non avrei dovuto farlo, non mi uccidere. Ho invitato una persona. Ti voleva vedere” dice abbassando lo sguardo e avvicinandosi alla porta per andarsene

“Nonna, chi è questa persona? Ti prego non lui, ti prego. Non voglio vederlo. Ti prego” le rispondo quasi supplicandola di dirmi di no ma lei annuisce e se ne va.

Ed io scoppio a piangere. Non voglio vederlo,  mi fa ancora male pensare a quello che mi ha fatto. E poi mi vuole salutare, ma che se ne vada a fanculo.

Dopo dieci minuti sono ancora nella mia stanza, ma questa volta rido. Si, rido. Perché ho superato il dolore che mi ha provocato. C’ho pensato e lui non è nessuno per condizionare la mia vita. Quindi prendo coraggio e scendo le scale.

Quello che trovo di sotto è meraviglioso.

L’enorme sala da pranzo adesso è addobbata con palloncini e scritte con il mio nome. Un enorme scritta mi fa sorridere, ti vogliamo bene Kristen, e mi fa capire che non sono sola.

Qualcuno è già arrivato così approfitto per andare a salutarli. Mi fermo a parlare con alcune mie ex compagne di scuola, finchè una di loro non mi strattona un braccio e mi fa voltare verso l’ingresso principale.

Mi giro e incrocio lo sguardo di Michael. Dannazione. Il cuore inizia a battere veloce, ma non per l’emozione ma per la rabbia.

Le mani iniziano a sudare e a tremare.

So che tra un po’ esploderò. È la prima volta che lo vedo da marzo.

La prima volta che lo vedo da quando ho scoperto che mi ha tradito.

Cammina verso di me, ma io mi allontano. È pur sempre la mia festa, non voglio dare spettacolo.

“Aspetta, Kris” mi sento chiamare e mi giro.

“che vuoi?” gli dico, fredda.

“Solo salutarti e sapere come stai” mi risponde ma non mi guarda. Tiene lo sguardo abbassato, io invece lo guardo. Io non ho niente di cui vergognarmi.

“Bene. Adesso te ne puoi anche andare, non sei il benvenuto qui dentro. Né tu, né la tua ragazza o quel che sia. Ci siamo capiti, insomma”

“Capisco. Comunque io e lei non stiamo insieme. E ti prego fammi parlare. Puoi concedermi cinque minuti?” questa volta mi fissa, e sembra dispiaciuto sul serio, ma non demordo.

“No, Michael. Hai rovinato tutto. Adesso ti becchi le conseguenze”

“Ti prego, Kristen” dice avvicinandosi sempre di più e prendendomi per un braccio

“Lasciami, non mi toccare” cerco di andarmene ma lui mi blocca

“Stai dando spettacolo. Lasciami” ringhio contro di lui

“La devi lasciare in piace, hai capito? Non vuole essere toccata, e non vuole parlarti. Adesso sparisci” è Tom questa volta, che come sempre mi viene a proteggere.

Michael lo guarda e capisce che è meglio andarsene,  ma io ho bisogno di chiudere definitivamente con il passato, quindi decido a malincuore di sentirlo parlare.

“Solo cinque minuti, non di più. Hai capito? Vieni” gli dico e spunta un sorriso sul suo viso.

Mi volto verso Tom e gli do un bacio sulla guancia e gli sussurro grazie.

 

Michael mi ha spiegato che era ubriaco quel giorno, e che non voleva ferirmi. Che loro due non sono mai stati insieme, ma a me non importa più.

Adesso sono innamorata di Robert, anche se sto soffrendo con un cane.

E glielo dico.

Lui annuisce e alza le spalle in segno di arresa.

“Ho perso, quindi. Lui ti ha rubato il cuore, che prima era mio. Ben per lui, Kristen. È davvero fortunato”

Annuisco e l’unica cosa che gli dico è “Addio, Michael”

Mi accarezza il viso per l’ultima volta e mi lascia da sola nella mia camera.

Mi butto a terra  e scoppio a piangere. Non per l’addio, ma per le parole che mi ha detto.

Sarebbe bello se Robert capisse cosa si sta perdendo.

Sarebbe meraviglioso se al mio ritorno ci fosse lui ad abbracciarmi.

E sarebbe fantastico se il mio cuore fosse davvero suo.

 

Dopo un’ora ritorno giù, sperando che tutti se ne fossero andati ed infatti è proprio così. Mia nonna è venuta a controllare e sentendomi piangere ha annullato tutto, sicuro.

Infatti quando le chiedo dove sono andati tutti, lei mi conferma quello che pensavo.

“Mi dispiace nonna, davvero. Il fatto è che non sto bene in questo periodo”

“Tranquilla, Kristen. Hanno capito tutti e ti sono vicini tutti quanti. Vado in cucina io, se ti serve qualcosa sono là” dice facendomi l’occhiolino.

Annuisco e le sorrido debolmente. Ma Tom dov’è? Mi giro ma non lo vedo. Avrei davvero bisogno di lui adesso.

“Ehi sciocchina sono qua, dietro di te” eccolo finalmente.

Mi butto tra le sue braccia e scoppio a piangere di nuovo. Lui mi accarezza i capelli e mi dice di stare calma.

Gli racconto delle parole di Michael e l’unica cosa che mi dice è che Robert capirà. Anzi che forse l’ha già capito.

 

Il mattino seguente mi sveglio nel mio letto, e non ricordo bene come ci siamo arrivata.

D’un tratto scorgo sul comodino un biglietto con scritto:

Appena ti svegli prepara le valigie. Pomeriggio abbiamo il volo per Londra. Qui stai male, e mi sono stancato di vederti così. Devi parlare con Robert. Dovete chiarirvi. Vi state ferendo a vicenda e non va bene. Tom

Spalanco gli occhi e rileggo tutto. Oddio, domani lo rivedo. Ma che vuol dire tutto ciò? Che sa Tom che io non so?

Mi alzo di fretta e inizio a fare la valigia.

Dopo un’ora sono pronta e scendo sotto a fare colazione.

I miei nonni sanno già tutto ovviamente. Mi guardano con tristezza, e non voglio che anche loro lo siano.

“Sapete già tutto vero?” annuiscono e non dicono nient’altro

“Non fate così per favore. Sono abbastanza forte per cavarmela anche questa volta. Mi mancherete tanto, davvero. Mi sono divertita tanto in questi mesi. E vorrei ringraziarvi per essermi sempre stati accanto. Vi voglio bene, nonnini” dico sorridendo e abbracciandoli

“Oh tesoro, anche noi ti vogliamo bene. Ci mancherai tanto. Ma è giusto che torni a prenderti ciò che è TUO. Tom ci ha raccontato tutto e sta tranquilla, se è vero amore  tutto si risolverà”

“Lo spero, davvero”

Rimango abbracciata a loro ancora un po’ quando sento il campanello suonare.

Vado ad aprire e Tom è davanti a me con due biglietti aerei.

“Sei pronta?” dice sorridendomi

“Si, prontissima” .

 

Qualche ora dopo, non so quante di preciso, dato che ho dormito per tutto il tempo,mi ritrovo davanti casa a Londra con un unico desiderio. Anche se sbagliato.

RIAVERE ROBERT CON ME.

 

 

POV ROBERT

Sono passati due mesi.

Due mesi che non la vedo.

Mi è sembrata un eternità.

Ho capito di aver fatto la cazzata più enorme della mia intera vita.

Sono stato un gran cazzone e uno stronzo.

E questo l’ho capito solo qualche tempo fa.

Lasciarla andare via, così.

Mi è mancata terribilmente.

Il non vederla mi ha fatto andare in tilt. Sono stato un cretino a rimettermi con Nicole.

Dio, che errore che ho fatto.

All’inizio ci credevo davvero, ma poi con il passare del tempo le cose tra di noi non sono andate per il verso giusto.

Dai, andiamo qui, andiamo lì. Facciamo come dico io. Io ho ragione, tu no”. Ed io ero sempre stufo del suo comportamento, per non parlare del suo carattere. Gelosia ed egoismo. Un mix perfetto.

Mi sono ritrovato spesso a fare dei confronti con Kristen e mi sono reso conto che non ero felice.

Mi sono reso conto che ho sbagliato tutto.

Mi sono reso conto che non amo Nicole, altrimenti avrei sopportato i suoi difetti, o no?

Se ami una persona, ami tutto di lei. Pregi e difetti.

Ed invece per me non è stato così.

Mi sono ritrovato una volta a chiamare Nicole, Kristen, mentre facevamo sesso.

Qualcosa vorrà dire questo o no?

La goccia che ha fatto traboccare il vaso però  è stata quando Nicole mi parlava di Kristen, e più le dicevo di smetterla più continuava.

Allora sei una stronza” ecco cosa le avevo detto e lei si era messa a gridare che io la amavo ancora…

Ed io gridando ancora più forte le avevo risposto “Si, cazzo. Penso proprio di amarla. Tra di noi è finita, Nicole. Fattene una ragione. Basta. Non ti sopporto più

Ed è da quel giorno che non la sento e non la vedo.

Mi spiace ma voglio essere felice anche io. E se penso che sono stato io a creare tutto ciò mi viene il disgusto.

Mi dispiace di aver trattato Kristen in quel modo.

Ho sentito Tom tutti i giorni e mi ha raccontato dei suoi pianti e delle sue notti in bianco. Dei suoi dubbi e delle sue certezze.

E il fatto che lei mi abbia perdonato, mi rincuora. La voglio riconquistare. E questa volta senza dubbi.

La voglio mia, per sempre.

E non ci sarà nessuno ad impedirmi di riaverla.

Solo lei.

Lei che potrebbe dirmi di no, ma io accetterò.

Lei che potrebbe dirmi che è innamorata di un altro, ma io sarò felice per lei.

Si perché quando ami una persona, la prima cosa che vuoi è vederla felice. Non importa se non sei tu a renderla tranquilla, l’importante è che lo sia. Il resto non conta.

E quel resto sono io.

Io che ho sbagliato tutto.

Io che ho capito troppo tardi, forse, di amarla.

Io che ho capito che voglio essere partecipe della sua vita, rendendola felice sempre.

 

Sono le tre del mattino e sono sveglio.

Tom mi ha appena mandato un messaggio con scritto che sono arrivati a casa..

Finalmente Kristen e a Londra e posso rivederla.

La voglia di andare da lei adesso è tanta ma non posso. Meglio aspettare.

Sarà stanchissima sicuramente ed è giusto farla riposare.

Decido di andare a dormire  con la consapevolezza che domani vedrò l’unico amore della mia vita.

Spero solo che non sia troppo tardi, perché vorrei proprio ricominciare.

 

 

                                    

                                         _____________________

 

Eccoci qua.

Avete visto quanto fa schifo questo capitolo?

Uffa, sto perdendo tutta la stima in me e non so perché.

Anyway, è uscito fuori questo e anche se non vi piace ve lo dovete tenere xD

Non ho tempo per scriverne un altro.

E non sono sicura comunque che verrebbe migliore di questo.

È un periodo un po’ così, quindi accontentatevi xD

Spero vi piaccia almeno un pochino.

 

Kristen ha detto addio al passato e Robert ha capito di aver sbagliato.

Che dite voi, gli darà un’opportunità?

Via con le scommesse ;)

Anyway, se volete scambiare due chicchere mi trovate qui https://www.facebook.com/gra.efp xD

 

Alla prossima <3

 

 

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Capitolo 16
*** GIVE ME ANOTHER CHANCE? ***


Ciao a tutti…. Ecco il nuovo capitolo… se ci sono errori, perdonatemi ma ho scritto tutto di corsa…

Oggi sono felicissima <3 finalmente i Robsten si sono baciati in pubblico..

Dio, che emozione <3 Anyway, vi lascio alla lettura <3

 

 

 

GIVE ME ANOTHER CHANCE?

 

 

 

 

POV ROBERT

 

Sono sotto casa sua da circa mezz’ora e non so che fare. Non ho il coraggio di affrontarla perché sono un vero codardo.

Ho paura di un rifiuto. In effetti, me lo meriterei.

Dopo tutto quello che le ho fatto passare sarebbe la scelta più giusta da fare.

Ma io voglio un’altra possibilità.

La possibilità di farmi perdonare, di riconquistare la sua fiducia.

È mezz’ora che vado avanti e indietro.

Non riesco.

Non c’è la faccio.

Forse è meglio aspettare un altro po’.

Decido di andarmene. Magari chiamo Tom tra un po’, e gli chiedo un consiglio.

Lui la conosce molto bene, a quanto ho capito. Le è stato vicino in questi due mesi, in cui io non c’ero.

Grazie a lui lei è tornata a sorridere, almeno da come mi ha detto al telefono.

Ed io sono contento.

Sono felice perché so che lei non era sola, e poi Tom è davvero un amico perfetto.

E non mi stupirei se loro due avessero deciso di stare insieme.

Non si sono mai feriti a vicenda.

Si vogliono bene e si conoscono alla perfezione.

Ma so che Tom non mi farebbe mai una cosa del genere, almeno spero.

Già vederli quella volta baciarsi mi ha dato un fastidio enorme, e  io e lei non eravamo niente. Figuriamoci vederli insieme adesso. Sarebbe difficile all’inizio, ma me ne farei una ragione.

“Cazzo” impreco fra me. Ecco come si è sentita Kristen vedendomi con Nicole.

Dannazione, sono un vero coglione.

Si sarà sentita inutile, una seconda scelta.

E lei non lo è.

Le viene prima di tutto, e l’ho capito troppo tardi forse.

Meglio tardi che mai, o sbaglio?

Okay, basta Robert.

Decido di chiamare Tom , ma non risponde subito.

Due squilli

Tre squilli

Quattro squilli

“Ehi Rob, amico. Scusa ero sotto la doccia” faccio un respiro di sollievo e mi accendo una sigaretta.

Sono nervoso, okay.

“Ciao Tom. Ho bisogno di parlarti. Ho bisogno di un consiglio” gli dico quasi implorandolo.

“Okay, okay. So che sei nervoso, Rob. Ti conosco. Ma sta tranquillo. Io sto per uscire adesso.. devo andare da..  si.. insomma da lei” mi dice quasi sussurrando.

“Ah, sta bene vero?”

“Si, diciamo di si Robert. Ma ha bisogno di parlarti e di vederti. Vi state ferendo abbastanza.. non credi?Non voglio più vederla soffrire”

Ha ragione.

Lui non c’è la fa più, ma anche io mi sono stancato.

Mi sono stancato di soffrire e di deludere le persone che mi stanno accanto.

Non voglio più farle del male. E lei lo capirà. Lo capiranno tutti.

“Te lo giuro, Tom. Non voglio più farle del male. Mai più. E se lei me lo permetterà io farò di tutto pur di renderla felice. Costi quel che costi”

“Okay, dai. Ci vediamo tra mezz’ora da me. Va bene?

“Si. Grazie amico mio”

Mi saluta e chiude la telefonata.

 

Sono con lui adesso.

Ci stiamo prendendo un caffè e stiamo parlando di lei. Naturalmente.

Mi sta raccontando,  anche se con qualche incertezza, di Michael e della sua scelta di dirgli addio.

Di quanto l’ha fatta soffrire e l’unica cosa che vorrei fare adesso è prendere un aereo per Los Angeles per spaccargli la faccia.

“Anche tu hai fatto la stessa cosa, stronzo” la mia coscienza si fa sentire e mi fa tornare in me.

Anche io le ho fatto la stessa cosa, è vero.

Mi sento ancora più in colpa, uno schifo ma è così che mi devo sentire.

Non posso essere felice, non me lo merito per ora.

E lo dico anche a Tom e lui mi dice di stare tranquillo. Che le cose si sistemeranno.

Sicuro sa qualcosa che io non so.

Ma non voglio metterlo in difficoltà. Infondo io e lei siamo i suoi migliori amici e lui si trova in mezzo.

Non è facile neanche per lui questa situazione.

Lo capisco.

“Devi andare da lei, Rob” mi dice mettendomi una mano sulla spalla.

“Lo so, lo so. Non ho il coraggio però. E se lei non volesse parlare con me? Che faccio?” gli rispondo tutto agitato.

“Insisti, cazzo. Non capisci che lei ama solo te? Non vuole nessun altro, Robert. È delusa e ferita, è normale. Tu non lo saresti al suo posto?”

Annuisco e bevo un altro sorso di caffè, mentre Tom si fuma una sigaretta.

“Quindi? Vai a riprendertela, prima che sia un altro a farlo al posto tuo. Si, ti vuole, è vero ma ha solo diciassette anni, cazzo. Non ti aspetterà per sempre. Ha diritto ad essere felice e tranquilla”

“Si, hai ragione. Sono stato un vero coglione” e un sorriso amaro esce dalle mie labbra. Tom invece scoppia a ridere e per poco non butta tutto il caffè a terra.

“Oh, Rob. Non ti avevo mai visto così prima d’ora e non ti avevo mai sentito darti del coglione così tante volte. Mi stupisci” e continua a ridere. Capisco che lo fa solo per farmi ridere e ci riesce alla perfezione.

Gli do un colpo sulla spalla e lui mi guarda con aria assassina, ma l’unica cosa che facciamo è ridere, quasi fino a farci uscire le lacrime dagli occhi.

Dopo esserci ripresi decido di andarmene. Devo andare a parlare per l’università, infondo ho finito la scuola e adesso mi tocca il passo successivo se voglio diventare un medico. E poi devo trovare il coraggio di andare a parlarle.

“In bocca al lupo per la Queen Mary, sono sicuro che andrà tutto bene” mi dice sorridendo.

“Grazie davvero Tom. Sei un vero amico” gli dico prima di chiudere il portone di casa sua.

 

Sono per strada diretto all’università. Ho fatto tutti i test che c’erano da fare, e spero proprio di entrare. Non mi voglio spostare, al diavolo mia mamma e Parigi, e poi ora ho preso l’appartamento nuovo.

Ma la ragione per cui non me  ne voglio andare è Kristen naturalmente. Semmai lei mi dovesse dare una chance, non voglio rovinarla per lo studio.

Mi hanno detto di passare oggi, per darmi il risultato. Speriamo bene.

Arrivo ed entro. Già l’ingresso mi mette l’ansia.

Mi avvicino ad una signora, che credo sia qualche segretaria e chiedo informazioni.

“Certo, signor Pattinson. Ecco questa è per lei” e mi porge una busta bianca.

Là dentro c’è il mio destino.

Entro o no? Londra o un'altra città?

La apro lentamente, è quello che vedo mi lascia senza fiato per un attimo.

Sono stato ammesso, con il massimo dei voti.

“Congratulazioni” mi dice la segretaria sorridendomi.

“Oh grazie mille. Non me l’aspettavo. Pensavo il peggio” le rispondo quasi con le lacrime agli occhi.

Vorrei poter dividere questa mia felicità con lei, ma non posso. E mi sento male per questo.

“Qui c’è tutto il necessario. Gli orari e tutto il materiale” dice porgendomi un’altra busta. Questa però la apro a casa.

“In caso può chiamare quando vuole. Suo padre comunque ha il numero”

Mio padre è conosciuto qui in zona. È uno dei presidi più bravi e intelligenti che esistono.

La ringrazio ed esco fuori.

L’aria fresca di Londra mi fa bene, così decido di fare una passeggiata.

Cammino per un bel po’ e quando sto per entrare in uno starbucks, mi sento chiamare.

Mi giro riconoscendo la voce di Tom, ma non è solo.

C’è lei vicino a lui.

Lei.

La mia Kristen.

Cerca di andarsene ma Tom la blocca per un braccio e le fa cenno di no con la testa. Lei lo guarda e dopo un po’ annuisce.

Ha lo sguardo abbassato, non mi ha guardato nemmeno una volta.

Ma la capisco.

Sono in imbarazzo anche io.

Mi sembro uno stupido. Sono imbambolato sul ciglio della strada e ho gli occhi fissi su di lei.

Lei che è rossa in viso.

Lei che sono sicuro sta morendo come me.

Lei… solo lei con tutta la sua bellezza.

 

Si avvicinano e ritrovarla a pochi metri di distanza mi fa un certo effetto.

Vorrei tanto abbracciarla e stringerla a me, ma so che non è possibile.

Non lo è perché IO ho rovinato tutto.

Vorrei gridare qui davanti a tutti che mi sono pentito per quello che le ho fatto, ma che ora sono cambiato.

Vorrei gridarle quanto la amo e quanto voglio farla stare bene, ma sono sicuro che questo peggiorerebbe la situazione e lei mi odierebbe ancora di più.

Sono quanto si imbarazza in pubblico, e non voglio metterla in difficoltà.

“Ciao Rob, che ci fai qui” è Tom, naturalmente. Lei non mi guarda ancora.

“Ciao Tom sono andato all’università e ora stavo per prendere un cappuccino qui”

“Capito. Sei da solo?” mi dice facendomi l’occhiolino, ma non capisco dove vuole arrivare. Rispondo semplicemente con la verità.

“Si certo. Con chi dovrei essere?” gli rispondo, sempre fissando lei.

Ad un certo punto Kristen alza lo sguardo e finalmente i nostri occhi si incrociano e sento il cuore battere a tremila.

Azzurro e verde.

Cielo e terra che si fondono in un unico sguardo.

È bellissima, cavolo.

“Ciao” le dico quasi sussurrando.

“Ciao Robert” mi risponde. E sentire la sua voce dopo tanto tempo mi riempie di gioia e di tristezza allo stesso tempo.

Nessuno dei tre parla ed io mi sento alquanto imbarazzato, così per spezzare il ghiaccio propongo di entrare dentro a prendere qualcosa di caldo.

Loro due si guardano e poi Tom osserva me.

Lei invece non mi guarda più. Forse si è pentita subito.

“Tom, beh io veramente avrei un appuntamento. Magari Kristen vuole rimanere con te” dice facendomi l’occhiolino. Viene assalito subito da lei però.

“No no ma che dici Tom. Io vengo con te” e lo guarda con aria assassina. Come un predatore che punta la sua preda. Vorrebbe ammazzarlo, ne sono sicuro.

“No no.. tu resti qua. Ciaoo” dice e scappa via lasciando una Kristen imbarazzata e terrorizzata davanti a me, e lascia me senza parole.

“No, aspetta… ti prego Tom” sussurra ma non si muove. Forse vuole entrare. Lo spero.

Dovrò ringraziare Tom per tutto questo. Sa che non mi sarei fatto avanti io, e ha afferrato l’occasione per lasciarci da soli.

“Che fai vuoi entrare quindi? Non ti mangio”

Ti prego dimmi di si, ti prego dimmi di si…

Sbuffa e annuisce.

“Solo per dieci minuti. Non di più. Okay?” mi dice. Okay, almeno è un inizio.

Faccio di si con la testa e ci mettiamo seduti ad un tavolino

Dopo due minuti arriva il cameriere per prendere le nostre ordinazioni.

“Si, allora. Per me un caffè, per lei un cappuccino con cioccolato.”

Lei mi guarda e posso giurare di aver visto un mezzo sorriso sul suo viso.

“Perché ridi?”  le domando non riuscendo a capire da dove viene quel buon umore.

“Beh. Ti sei ricordato cosa prendo. Vuol dire che non mi hai dimenticata” risponde guardando dritto davanti a lei.

“Non ti ho mai dimenticata, Kristen. Credimi. Ti ho pensata sempre. Sono stato davvero uno stupido. Ti devo dire tante di quelle cose che non so da dove cominciare” le dico tutto d’un fiato mentre il cameriere ci porta le bibite.

Sorseggia il suo cappuccino e dopo un po’ finalmente inizia a parlare.

“Anche io ti devo dire tante cose. Prova a dirmene una tu. La più importante”

“La più importante dici? Facile.. Sono innamorato di te. Mi sei mancata così tanto che ho mandato a puttane tutto. Vorrei riconquistare la tua fiducia. Vorrei non aver scelto lei in passato. Vorrei abbracciarti adesso, ma so che non è giusto. Perché ti ho ferito.. e tu mi odi. Vero?”

Meglio essere sinceri. La falsità e le bugie non portano a niente di buono.

“Beh.. per un po’ credevo di si, è vero. Ma poi mi sono resa conto che non era odio.. Anche se mi hai fatto male, tanto male.. Io ti detestavo, ma non ti odiavo. O si ama, o si odia. Non c’è una via di mezzo” mi risponde fissando questa volta il bracciale che porta al braccio.

“Quindi tu.. vuoi dire.. si insomma.. che mi…”

“che ti amo? Si, Robert. È così.. ti ho amato, ti amo e ti amerò sempre. Perché anche se ci conoscevamo da poco mi fidavo di te ciecamente. Tutte quelle belle parole, tutti quei baci, tutte quelle carezze per me sono stati importanti. E tu non avevi nessun diritto di trattarmi in quel modo, hai capito?” questa volta mi guarda e le lacrime iniziano a rigarle il viso.

Porto la mia mano sulla sua guancia, ma lei si scosta.

“Non mi toccare. Sono ancora molto delusa da te. Non credere che ti bastino queste parole per risolvere la situazione. Mi hai tradita, ricordi? Hai baciato e fatto l’amore con un’altra? Quelle mani hanno toccato lei, ora non toccheranno me”

Queste parole mi colpiscono al petto così forte, che vorrei non essere mai nato. Vedere la persona che ami ridotta così solo per causa tua, è una cosa devastante.

Non credevo che stesse soffrendo così tanto, sono un vero coglione. Ma mi farò perdonare, costi quel che costi.

“Lo so. Non me lo ricordare, ti prego. Sono stato un vero coglione. Ho capito troppo tardi che sei tu la ragazza con cui voglio stare. Perché tu mi fai stare bene… tu… sei perfetta. E ti giuro che se mi darai la possibilità, ti ricrederai”

La guardo in attesa di una risposta che però non arriva. Fa solo no con la testa.

“Perché no? Non me la vuoi dare?”

“Per adesso non c’è la faccio. Mi fa troppo male pensarti con lei. Mi dispiace. Non mi seguire, voglio stare sola” e scoppiando a piangere, scappa via.

Rimango là, sulla sedia con le lacrime che questa volta rigano il mio di viso.

 

 

POV KRISTEN

 

Oggi l’ho visto.

L’ho visto fuori da casa mia…  faceva avanti e indietro ma non ha avuto il coraggio di bussare alla mia porta. Ed io che speravo che lui c’è la facesse, ci speravo tanto.

E l’avevo detto a Tom…

Ero scoppiata a piangere e lui come sempre mi aveva consolato.

Poi quando l’abbiamo visto là davanti lo starbucks mi sono sentita morire.

L’avrei voluto abbracciare e stringere forte a me ma non potevo.

Lui mi ha ferito tanto, e lo perdonerò, anzi già l’ho fatto ma è meglio farlo penare un po’.

Giusto per fargli capire cosa si prova.

Non ho avuto neanche il coraggio di guardarlo in faccia. Guardarlo negli occhi avrebbe significato perdere tutta la mia dignità.

Riesce a farmi fare tutto ciò che vuole ed infatti quando ho ceduto l’ho fatto parlare e sono rimasta scioccata da tutto ciò che mi ha detto.

“Sono innamorato di te ed ho sbagliato tutto”

Eccole le parole che avrei voluto sentirmi dire..

Finalmente.

Solo che non c’è l’ho fatta.

Sono scappata via..

Si perché anche se l’ho perdonato, ho sofferto tanto.

Ed ho paura di soffrire ancora. Chi mi dice che non lo rifarà? Chi mi assicura che questa volta rimarrà con me?

Chi mi assicura che lui non la ama?

Chi mi dice che staremo insieme, felici e contenti?

Devo ritrovare la fiducia in lui, e spero che mi aiuti.

Non c’è la potrei fare altrimenti.

Sono sicura di amarlo..

Quando l’ho visto il mio cuore si è fermato un attimo e poi ha cominciato a battere così velocemente che credevo che mi uscisse dal petto..

Dio, quanto era bello…

Ma adesso che faccio? Come mi devo comportare?

Ho deciso. Aspetto una sua mossa, un suo segnale.

Sperando che ne faccia uno…

 

 

Sono passate cinque ore da quando l’ho visto e non ho fatto altro che pensare a lui..

Dovrei studiare qualcosa per l’inizio dell’anno nuovo ma non riesco..

Il mio pensiero è sempre rivolto a lui che mi ha sconvolto la vita..

A lui che amo con tutto il mio cuore, nonostante mi abbia fatto soffrire tanto.

Ma non mi interessa più niente.

Voglio ricominciare e lo voglio fare con lui al mio fianco…

Sento il cellulare vibrare, è un messaggio.

Un suo messaggio.

Lo so che vuoi stare da sola, ma il saperti a pochi passi da me e non poterti parlare e guardare mi fa impazzire. Esci con me, ti prego. Ho bisogno di parlarti e poi ti devo portare in un posto. Ti prego, non dirmi di no. Rob” ed eccoli i battiti accelerati del mio cuore…

Cosa devo rispondergli?

La voglia di vederlo è tanta, ma… al diavolo i ma, i forse…

“Okay.. cinque minuti e sono pronta” è l’unica cosa che gli scrivo…

Per fortuna mi ero già fatta la doccia, così dopo cinque minuti esatti sono pronta e lo aspetto fuori…

Arriva e salgo sulla sua macchina..

“Ciao” gli dico guardandolo e lui con tutta la tranquillità che possiede mi risponde “ciao a te, Kristen. Adesso ti porto in un posto speciale. Nel posto in cui ti avrei dovuto portare tanto tempo fa”

Annuisco e per tutto il tragitto non diciamo neanche una parola, tanto è l’imbarazzo.

 

 

 

_____________

 

 

Anche per questa volta il capitolo è finito.

Spero vi sia piaciuto <3

Un bacio grande grande e grazie per tutto <3

Gra

 

 

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Capitolo 17
*** TURNING PAGE ***


Ciao a tutti :] Scusate il ritardo, ma avevo perso la fantasia :/ non che io l’abbia ritrovato del tutto ma ho cercato di raggruppare qualche pensiero e metterlo nero su bianco. 
Mentre leggete il capitolo, ascoltate questa canzone “Turning Page -Sleeping at last”. Capirete il perché ;) 
Spero che il capitolo vi piaccia… A me no, come sempre.. ahahah, ma questi sono dettagli :p Fatemi sapere che ne pensate con una recensione, okay?  <3

 

 

 

 

 TURNING PAGE

 

 

 

 




Quello che davvero muove la nostra vita è la felicità.

Dalai Lama, L’arte della felicità

 

 


 

 

POV KRISTEN

 

“Adesso ti porto in un posto speciale. Nel posto in cui ti avrei dovuto portare tanto tempo fa” 


Ma dove mi starà portando? Siamo in macchina da un quarto d’ora circa e nessuno dei due ha detto una parola.
Primo: sono troppo imbarazzata.
Secondo: avrei mille domande da fargli, ma al momento sembra che il mio cervello non voglia collaborare.
Non riesco a formulare una frase completa, non c’è la faccio proprio.
L’unica cosa che riesco a fare adesso è guardarlo.
Lo guardo mentre guida assorto nei suoi pensieri, e pagherei per sapere quello che gli sta passando per la testa.
Lo guardo mentre alza un sopracciglio disturbato dalle altre macchine che gli sfrecciano accanto.
Lo guardo proprio mentre lui si gira per fare la stessa cosa con me. I nostri sguardi si incrociano ed io mi sento morire. Ha gli occhi più belli che io abbia mai visto.
Ed è in questo preciso istante che una domanda esce fuori dalla mia bocca, quasi sussurrata.
“Perché Robert sei tornato da me? Sincero” lo guardo e i suoi occhi tentano di rivelarmi qualcosa che forse io so già, ma che voglio sentirmi ridire.
Lui si gira lentamente e ritorna a guardare avanti.
Un piccolo sorriso compare sulle sue labbra e all’improvviso mi dice quello che pensa “perché ho capito di amarti Kristen. Ho capito che voglio passare tutta la mia vita con te, se mi darai l’opportunità” torna con lo sguardo su di me e mi fissa con i suoi occhi meravigliosi. Ed io non so cosa rispondere ovviamente.
Certo mi fanno piacere le sue parole, ma posso fidarmi ancora?
E se alla prima occasione, alla prima litigata lui scappasse via? E se tornasse da Nicole? No, no… non voglio pensarci. Non voglio soffrire ancora.
Ma senza di lui soffrirei ancora di più. Quindi, qual è la scelta giusta da fare?
Perderlo e soffrire? Oppure averlo al mio fianco ma con la paura di perderlo da un momento all’altro?
Potrei anche averlo al mio fianco per tutta la vita, come vorrebbe lui e non soffrire.
Non so più niente. Non ci capisco più niente.
Sento qualcuno strattonarmi per un braccio. Mi volto ed è Robert. Non mi ero accorta che era sceso dalla macchina e mi aveva aperto lo sportello.  Ero proprio sovrappensiero.
“Ehi, a che pensi? È due ore che ti chiamo” mi dice ma non posso dirglielo così alzo semplicemente le spalle e cambio discorso, mi sembra la scelta giusta da fare.
“Dove stiamo andando? Dobbiamo prendere la metropolitana?”
“Si, vieni”
“Ma…. Aspetta” non mi lascia il tempo di finire che mi prende per mano e iniziamo a correre.
Quando siamo sulla metro molla la mia mano e si sistema la camicia e i capelli. Io ho ancora il fiatone e solo dopo ben cinque minuti riesco a respirare tranquillamente.
“Si può sapere dove mi stai portando?”
“Shh.. è una sorpresa. Adesso lasciati bendare e guidare da me”
Lo guardo non riuscendo a capire cosa mi voglia dire.

“Lo so io. Devi fidarti di lui” naturalmente la mia coscienza non riesce a stare zitta. Vorrei tanto riuscire a fidarmi di lui.
“Carpe diem, Kristen”
L’ho già sentita questa frase, cazzo. E guarda dove mi ha portato.
Magari questa è la volta buona.
“Ti fidi di me, Kris?” Ma riesce a leggere nella mente?Oddio, adesso cosa gli rispondo?  
“L’ho persa la fiducia un po’, adesso cerca di riconquistarla, ti prego” le parole mi escono quasi soffocate e una lacrima riga il mio viso.
“Lo farò. Fosse l’ultima cosa che faccio. Però tu non piangere, okay? Sei più bella quando ridi”
Tiro su con il naso e “Okay” gli dico.
Mi benda e dopo qualche minuto sento le porte della metropolitana aprirsi.
Camminiamo per un bel pezzo di strada e lui sta sempre al mio fianco, facendo attenzione a non farmi cadere a terra dato che vedo tutto nero.
Nero. Come la vita fino adesso.
Ma io mi sono stancata. Voglio vedere i colori e spero di farcela con lui.
Ad un certo punto lo sento fermarsi e di scatto mi fermo anche io.
“Okay, siamo arrivati” dice senza però togliermi la benda.
“Ehm, si va bene. Ma io non vedo niente. Sono ancora bendata” gli dico sorridendo
“Lo so. Devi avere pazienza. Aspetta qui un attimo. Non ti muovere”
“Ma dove vai… ehi…” sento i suoi passi allontanarsi e la sua voce poco distante da me. Sta parlando con qualcuno. Ma non riesco a capire con chi e di cosa soprattutto.
Dopo qualche minuto qualcuno si avvicina a me e mi tocca il braccio
“Ehi.. Rob sei tu che mi tocchi?”
“No, chi è Rob?” Oddio, che voce. Ma chi è? Sento le gambe tremare e il cuore battere velocemente.
Credo che sto per iniziare a gridare. Ma qualcuno mi ferma tappandomi la bocca e iniziando a ridere.. Capisco che è Robert e mi rilasso.
“Ma che ti ridi? Chi era?”
“Oddio Kristen. Dovevi vederti. Ero io.. chi doveva essere? Ahahah.. che ridere.. avevo la maglietta davanti e poi sono molto bravo ad imitare”
“Ma vaffanculo, Robert. Mi sono spaventata. Non ridere” gli sbraito ma lui continua imperterrito e contagia anche a me dato che scoppio in una risata assurda.
“Okay, okay. Adesso basta. Devi salire un gradino quindi stai attenta okay? Vieni, tieniti da me”
“Mh, va bene". Salgo questo benedetto gradino, e sento una specie di sportello chiudersi. E siamo in movimento. Si cioè.. credo che stiamo salendo verso sopra.. oddio.. ho capito dove siamo ma non gli dico niente..
“Rob.. ci sei? Quando mi togli la benda?” gli domando con un nodo in gola e adesso non sento più niente, infatti ci siamo fermati.
“Si ci sono. Adesso” mi scioglie il foulard e quello che vedo mi lascia senza fiato.
Siamo sul punto più alto del London Eye.
Il sole sta tramontando ed è uno spettacolo assurdo.
Non riesco a credere ai miei occhi. Non ero mai salita e lui si è ricordato questo particolare.
Si è ricordato della volta in cui avevo espresso il desiderio di salire, ma non l’ho avevamo fatto perché mi aveva detto che al tramonto sarebbe stato più bello.
Ed è vero.. Il sole tinge il cielo di varie sfumature, rosso giallo e arancio, così come le nuvole. È tutto perfetto. E mi sento bene.
Mi piacciono i colori.
Una lacrima riga il mio viso e sento Robert cingermi  i fianchi e girarmi verso di lui.
Siamo a due centimetri l’uno dall’altro. Le nostre bocche sono quasi attaccate e i nostri respiri si mescolano.
Sento il cuore battere forte e il desiderio di baciarlo e di stringerlo mi fa dimenticare tutto l’astio nei suoi confronti e tutta la sofferenza passata.
Come può solo attraverso la sua vicinanza rendermi così vulnerabile?
Come fa a capire ciò di cui ho bisogno?
Come diavolo ha fatto a farmi innamorare così?
Chiudo gli occhi e lentamente appoggio le mie labbra sulle sue. Sento le sue dischiudersi e la mia lingua è già a contatto con la sua.
Dio, che emozione. Sembra questo il nostro primo bacio.
Credevo di non riuscire a toccarlo più, invece la voglia di lui è più forte di tutto il resto.
Ed io sono contenta.
Gli afferro la nuca e lo porto ancora più vicino a me. Ho bisogno di sentirmi amata e protetta e spero che lui sappia darmi finalmente ciò che mi merito.
Mi stringe i fianchi e staccandosi lentamente dalle mie labbra, apre gli occhi e mi sorride.
È felice, e si vede.
“Kristen.. io…” fa per dire qualcosa ma io lo blocco. Non voglio sapere niente. Non voglio che questo momento così magico si rovini.
“Shh.. non dire niente ti prego. Sono felice. Baciami e fammi tua, Robert. Lo sono sempre stata” gli dico sussurrando e guardandolo negli occhi.
“Ti amo” mi dice e un’altra lacrima riga il mio viso. Una lacrima di felicità.
Sento le sue mani spostarsi sotto la mia maglietta e rabbrividisco.
Sono stata solo con Michael, pochissime volte. È strano perché con lui non provavo queste emozioni..
Decido di non pensarci e di concentrarmi solo su Robert.
Inizio a baciargli avidamente prima le labbra, poi il collo e con il suo aiuto gli tolgo la maglietta e i pantaloni finché non rimane solo con i boxer.
Gli bacio il petto e mi sposto più giù, fino alla sua erezione ben evidente.
Gli accarezzo il membro prima sopra i boxer, poi infilo la mano sotto e glielo stringo fino a farlo ansimare sempre più forte. Inizio a fare su e giù finchè il suo piacere non si riversa sulla mia mano..
“Ah.. Kristen… oddio…” ansima baciandomi il collo..
Gli sorrido e inizia questa volta a spogliarmi lui..
Rimango in reggiseno e mutandine davanti a lui e non sono imbarazzata.
Non so dove prendo e dove ho preso il coraggio di fare tutto ciò.
So solo che lo voglio, con tutto il mio cuore. Al diavolo tutto e tutti.
“Posso?” mi dice indicando il reggiseno “si” gli rispondo, e lo slaccia.
“Sei bellissima” sussurra al mio orecchio e questo non fa altro che aumentare la mia eccitazione
“Sono tua” gli dico e mi avvento sulle sue labbra mordendogli di tanto in tanto il labbro inferiore.
Stende un telo a terra e mi fa sdraiare.. non mi ero accorta di niente né della coperta, né dei fiori, delle candele e dello champagne.. che tenero. Ha organizzato tutto questo solo per me. Chissà quanto avrà pagato. Ma in questo momento non mi preoccupo.
Sono coricata con Robert sopra di me che mi bacia dappertutto.
Le labbra, il collo, il seno, l’ombelico..
Mi lecca piano i capezzoli ed io mi sento morire..
Gli afferro in capelli e lo guardo negli occhi.
“Ti voglio Rob. Prendimi. Sono tua. Mi fido”
E come se stesse aspettando quelle parole per iniziare, mi toglie le mutandine e mi fa aprire le gambe.
Lentamente inizia ad entrare dentro di me ed io mi sento completa.
Mi fido.
Voglio fidarmi.

 

 

 

POV ROBERT

 

“Ti voglio Rob. Prendimi. Sono tua. Mi fido”

Ecco le parole che aspettavo. Eccole finalmente.
Mi ha detto che è pronta. Mi ha confermato che mi vuole.. che è mia..
E adesso stiamo facendo l’amore..
Stiamo facendo l’amore per la prima volta. 
Ed è come sei anche io lo stessi facendo per la prima volta
Quello vero. Non è sesso..
Io la amo e lei ama me.
La sento ansimare sotto di me e stringere le mie spalle.. Le accarezzo il seno e glielo bacio delicatamente..
“Oh.. Rob.. ah.. ti prego.. continua” mi dice sussurrando al mio orecchio.. e non me lo faccio ripetere due volte.
Aumento le spinte e sento che sto per venire da un momento all’altro..
“Ti amo.. ti amo… ti amo Kristen” le dico spingendo sempre più forte..  lei mi afferra i capelli e avvolge le gambe intorno al mio corpo..
“Anche io.. ti prego non mi lasciare mai” mi dice ansimando
“No, mai.. sei mia ed io sono tuo per sempre”
Sento che ha raggiunto l’orgasmo dato che sta ansimando sempre più forte e si è lasciata andare all’indietro, così con altre due spinte lo raggiungo anche io e le lascio piccoli baci su tutto il corpo..
Decido dì uscire da lei e mettermi di lato ma lei mi blocca..
“No, ti prego. Stai così. Mi piace questa sensazione” sussurra accarezzandomi i capelli e il viso..
Annuisco e rimango là sopra di lei a guardarla..
Dopo una decina di minuti la sento tremare dal freddo così mi metto di fianco a lei e la copro con una coperta.
Lei mi stringe forte e appoggia la testa sul mio petto e inizia ad accarezzarlo. Potresti stare così per ore intere.
Ogni tanto le do qualche bacio sulla fronte e ci guardiamo come solo due innamorati si guardano.

I’ve waited a hundred years, But I’d wait a million more for you . Nothing prepared me for the privilege of being yours . If I had only felt the warmth within your touch

If I had only seen how you smile when you blush

Or how you curl your lip when you concentrate enough . I would have known what

I was living for” è la prima volta che canto qualcosa a qualcuno.

Kristen mi guarda stupita e mi lascia un bacio sulle labbra..
“ ti piace?” le chiedo sperando di non aver stonato per tutto il tempo
“Certo.. mi hai fatta emozionare” mi risponde tirando su con il naso. Oh dio, è così tenera e fragile..
“Mi fa piacere” e continuo a cantarle la canzone che ho ascoltato oggi e che mi ha fatto pensare per tutto il tempo a lei

“Your love is my turning page . Only the sweetest words remain .Every kiss is a cursive line. Every touch is a redefining phrase”

“Ti amo Robert. Con tutta me stessa” e si posiziona sopra di me iniziando ad accarezzarmi di nuovo.
Rifacciamo l’amore un’altra volta e brindiamo a noi, ad un nuovo inizio.

 

 

“Ma quanto hai speso per tutto questo?”
“Non importa, Kristen. L’ho fatto per te. Per noi. Non ti devi creare problemi. L’importante è che sei stata bene” le dico sorridendole e aprendole lo sportello della macchina.
“Si. Sono stata benissimo. Grazie davvero” mi risponde abbracciandomi per poi salire.
Il ritorno a casa è stato silenzioso.  Non ha mollato neanche per un secondo la mia mano, come se avesse paura di perdermi di nuovo.
Ma non succederà, non per colpa mia almeno.
Non sarò io a lasciarla.
Solo lei potrà mettere la parola fine a noi due. E sono sicuro che non succederà.
L’ho fatta soffrire parecchio, ma voglio vederla felice e sorridente di nuovo.
“Kristen, posso chiederti una cosa?” rompo il silenzio che c’era e lei si gira a guardarmi.
“Mh, si certo”
“Cosa siamo noi due? Si insomma come ci dobbiamo definire?”
“Mh, tu cosa vorresti essere per me?”
Mi lascia spiazzato ma è semplicissimo risponderle.
“Io, beh…  voglio essere un amico, un confidente, il tuo ragazzo per adesso” le dico e la guardo mentre spalanca gli occhi e mi rivolge uno dei suoi sorrisi più belli.
“Allora è quello che sarai” mi risponde e si allunga a baciarmi il collo.
“Quindi… stiamo insieme?”
“Direi di si. Però ti prego, non mi far soffrire ancora. Non mi tradire di nuovo. Non lo sopporterei. Se non stai bene con me dimmelo e basta. Voglio che la sincerità sia alla base del nostro rapporto. Io farò lo stesso, Robert”
Quant’è saggia per avere solo diciassette anni?
Io sembro stupido e immaturo al suo fianco..
“Non ti preoccupare. Ho imparato la lezione. So che mi stai dando una seconda possibilità e non la sprecherò facilmente. Quindi abituati a me perché resterò al tuo fianco per sempre..”
“Lo spero tanto. E non vedo l’ora”
Le sorrido e le accarezzo il viso.
“Hai fame? Andiamo a mangiare qualcosa?”
“Mh, si ti pregooo” e scoppia a ridere
“Okay, okay. Conosco un ristorantino italiano dove cucinano benissimo”
Annuisce e appoggia la testa sulla mia spalla lasciandosi cullare dalla dolce melodia che le ho cantato prima e che ora aleggia in tutta la macchina.

 

 

                                            ____________________________

 

Okay, finish.
Com’è? Vi è piaciuto? Pensate che ho corso troppo con questo capitolo?
Volevo riappacificarli e poi si meritano un po’ di serenità, non credete? Se ci sono errori perdonatemi…
Fatemi sapere e baciii a tutti
Gra

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Capitolo 18
*** YOU ARE AMAZING ***


Nuovo capitolo tutto per voi. Per la prima volta devo dire che mi piace, però lascio giudicare a voi.

I nostri piccioncini finalmente si godono una bella giornata, almeno fino a quando Robert… auhauhauh.. leggete e scoprirete di cosa si tratta. xD

Adesso, mh, meglio smetterla qui e lasciarvi alla lettura.

Vi dico solo che nel capitolo ci sono due canzoni.. la prima di Adele è questa “Hiding my heart” e l’altra che vi consiglio di ascoltare se non la conoscete è “Just the way you are” di Bruno Mars. È una delle mie preferite.. e ajshska *-* Amo questa canzone  <3

Vi lascio la traduzione delle frasi alla fine del capitolo :] bye

 

 

 

 

YOU ARE AMAZING

 

 

 

 

 

 

POV ROBERT

 

Sono passate quasi tre settimane da quel giorno e le cose tra di noi vanno benissimo.

Si, insomma, ogni tanto litighiamo ma per cose banali..

Poi torniamo sempre sui nostri passi e siamo più innamorati di prima. Non nego che la paura di perderla è tanta, troppa.

Lei continua a ripetermi che se io non la faccio soffrire, non potrà succedere niente di male. Ma noi uomini siamo stati fatti per sbagliare.

E se io sbagliassi di nuovo? Certo non la tradirei mai con nessun’altra ma sbagliare si può.. e se lei si stancasse? Se lei capisse che non possiamo stare insieme? Se lei sapesse che devo andare in Francia? Si, perché mia madre è una grandissima testa di cazzo.

Ha detto che ha bisogno di me.. che devo andare da loro, quanto meno per aiutarli all’inizio.. trasloco, documenti… e cazzi vari.

Non posso dirle di no, cazzo. È pur sempre mia madre. Ed ha sofferto parecchio.

Quindi essendo che l’università la inizio a fine ottobre, ho ancora un mese e mezzo di vacanza.

Ma come glielo dirò a Kristen? Con quale faccia mi presento da lei dicendogli che devo partire per un mese e mezzo circa?

Ora che ci siamo trovati. Soffrirà ed io la perderò.

E.. se magari lei venisse con me?

Ma che mi salta in mente, lei andrà a scuola tra una settimana.

Cristo, che dilemma.

La devo incontrare tra un’ora e sono in panico….

E sono ancora più in ansia perché oggi la porto nell’appartamento. Quello che avevo comprato  per averla accanto, sempre… Le ho organizzato una bella seratina romantica, sperando di non finire con l’essere odiato quando le dirò del viaggio.

Meglio non pensarci adesso. È inutile che mi preparo discorsi su discorsi tanto quando me la ritrovo davanti mi dimentico tutto.

Butto la sigaretta a terra e salgo sulla macchina. Per distrarmi accendo lo stereo e le parole di Adele mi entrano nella mente e mi fanno ripensare al giorno in cui ho incontrato Kristen

“This is how the story went,  I met someone by accident who blew me away blew me away” è stato il destino a farci incontrare. Lei mi ha cambiato la vita.

“I wish I could lay down beside you. When the day is done. And wake up to your face against the morning sun. But like everything I've ever known”

Avrei volute passare giorno e notte con lei, ma ho rovinato tutto e lei si è allontanata da me. Ed ora che è di nuovo al mio fianco sento che prima o poi la perderò.

E starà male. Soffrirà di nuovo. A causa mia.

Basta Robert. Tu non vuoi farla soffrire e non lo farai.

Capirà. Non starai per sempre a Parigi..

Può cambiare qualcosa in un mese e mezzo?

I sentimenti possono sfumare con il passare del tempo? Non se sono veri, mi dico.

Ma lei ci crede ai rapporti a distanza? 

Riuscirà ad aspettare?

Ed io ci riuscirò?

Troppe domande. Troppi dubbi. Mi sta scoppiando la testa.

Sono vicino casa di Kristen così le mando un messaggio per farla scendere..

Ma risponde dopo cinque secondi che è già sotto. Infatti poco dopo la vedo seduta su una panchina.

È bellissima, dannazione.

Ha un paio di shorts neri, una maglietta bianca e le vans nere ai piedi.

Semplice. Ma perfetta nella sua semplicità.

Come si fa a non amarla? Come?

Quando mi nota, si alza e mi sorride. È raggiante.

Parcheggio la macchina e lei sale. Come ogni volta mi da tre baci. Uno sul naso. Uno sul mento e uno sulle labbra.

“Ciao.. allora? Che facciamo oggi?” mi chiede sorridendo e accendendo di nuovo lo stereo dato che l’avevo chiuso prima per il mal di testa.

Fa zapping nei canali radio finchè non trova una canzone di Adele “Someone like you” e inizia a cantare a squarciagola.

E la mia testa scoppia ancora di più. Ma non le dico niente. Sembra davvero felice.

“Tu che vuoi fare, eh? Sei contenta oggi?”

“Si. Sono felicissima Robert. I miei partono tra una settimana quindi abbiamo casa tutta per noi per due settimane” dice e mi guarda negli occhi, ma io sposto lo sguardo.

Tra una settimana devo partire, adesso come glielo dico?

Cazzo.

“Cazzo” impreco a bassa voce tra me e me ma lei mi sente.

“Che succede, Rob? Che hai?” Alza un sopracciglio e spegne lo stereo.

“Io, ehm.. niente.. ne parliamo dopo. Adesso, dato che non mi hai detto cosa vuoi fare oggi, ti porto io in un posto”

“Okay, va bene. Ma è lontano?”

“No. Siamo arrivati, in realtà” le rispondo spegnendo la macchina. Scendo e giro dalla sua parte per aprirle lo sportello.

“Oh. Ma grazie. E dimmi dove siamo?”

“Beh. A casa mia”

Lei si ferma di botta ed io mi giro a guardarla e scoppio a ridere capendo quello che ha in mente..

“Oddio, Kristen. Ahahahah… qui vivo solamente io.  Si insomma, sono abbastanza grande da cavarmela da solo” le dico guardandola mentre strabuzza gli occhi per la notizia

“No.. okay.. Tu hai una casa tua e me lo vieni a dire solo ora? Da quant’è che l’hai presa?”

“Ehm.. si.. Kristen.. io.. insomma… è da qualche mese. Prima che io….”

“facessi sesso con Nicole? Questo stavi per dire?” finisce la frase al mio posto ed io non faccio altro che annuire. So che qualunque cosa direi non porterebbe a niente di buono. Si è innervosita. Cazzo. La vedo mordersi il labbro e toccarsi i capelli..

Non doveva andare così..

“Kristen… mi dispiace davvero. Non finirò mai di dirtelo. Non mi stancherò mai di ripeterti che è stato un grande errore da parte mia lasciarti e farti soffrire. Credimi. Sto cercando di dimostrartelo in tutti i modi” le dico avvicinandomi a lei..

Ma.. mi scansa.

“Perché fai così ora Kristen?”

Mi guarda ma non dice una parola.

“Di qualcosa. Ti prego. Se non vuoi entrare non entriamo.. anche se…”

“Anche se, cosa Robert? Non voglio entrare qui dentro okay? Non voglio entrare dove tu scopavi con lei.. ti sembra strano questo? Eh? Dimmelo? Mi verrebbe da vomitare al pensiero di voi due che ne so a letto, nella doccia.. beh.. mi fa schifo tutto questo” non l’avevo mai vista così arrabbiata. Non ha tutti i torti.. solo che non riesco più ad ascoltare altro, non c’è la faccio. È troppo. Oddio. Scoppio a ridere davanti a lei e so che non me lo perdonerà mai. Ma non riesco a trattenermi.

“Hai finito di parlare Kristen?” le chiedo ancora ridendo..

Lei mi guarda e mi alza il dito medio..

“Vaffanculo Robert. Ora ho finito. Ti saluto” mi volta le spalle e fa per andarsene. Ma io sono più veloce di lei e le afferro il polso facendola girare verso di me.

“Sei bellissima quando sei gelosa” le sussurro all’orecchio avvicinandola ancora di più al mio corpo. Sento la sua pelle calda a contatto con la mia mano e le lascio un delicato bacio sul collo..

“Non sono gelosa”

“Ah no? Allora cos’è questo? Un attacco di ira? Ti prego.. ahahah.. non farmi ridere ancora”

“Ma si può sapere che cazzo vuoi? Ti diverte prendermi in giro?” sputa queste parole con tutto l’odio e l’acidità che ha in corpo.

“Voglio solo dirti che sei una sciocchina. Prima ridevo perché, si insomma, mi divertivano le tue parole. Nicole non è mai venuta qui. Non è mai entrata. Tu sei la prima”

La vedo cambiare colore, credo per la vergogna,  e sono sicuro che vorrebbe sprofondare.

“Co… cosa? Dici sul serio? ”ha gli occhi di fuori ed è diventata rossa come un peperone. Annuisco e le sorrido solamente.

“Io.. oddio. Che brutta figura. Sono una scema. Scusa” dice sorridendomi a sua volta.

“Non ti preoccupare. È normale la tua reazione. Lasciamo perdere il discorso. Okay?”

Fa cenno di si con la testa e si alza con la punta dei piedi per lasciarmi un bacio sulle labbra..

“Entriamo dentro. Ti va? C’è una sorpresa per te”

“Okay Rob. Sono curiosa… andiamo” e prendendomi per mano si lascia guidare da me.

Quando apro il portone la faccio entrare per prima. Ho organizzato tutto nei minimi dettagli. Champagne. Fragole. Panna. Cioccolato. Candele. Fiori. Musica.

Tutto per lei.

Tutto per farle capire quanto la amo.

“Oddio Robert. Ma… oddio” vedo una lacrima scivolare lungo il suo viso e prendendola per un braccio la faccio girare verso di me e inizio a baciarla..

Quando ci stacchiamo un’altra lacrima riga il suo viso. La fermo con il mio dito e assaggio le sue lacrime.

“Sei buona anche dentro” le dico stringendola forte a me.

“però non piangere, va bene? Voglio vederti sorridere sempre”

Lei annuisce e si asciuga le ultime lacrime rimaste.

“Ti amo Robert. Tantissimo. Grazie per tutto questo. E piangevo per la felicità. Sono felice di averti accanto e nonostante tutto non mi sono mai pentita di averti incontrato. Anzi di esserti venuta addosso veramente. Eri così bello quel giorno. Dio solo sa quanto mi piacevi” le sue parole mi lasciano un attimo senza fiato.

“Dio solo sa quanto ti desideravo Kristen. Quando ti ho vista non ho capito più niente. Vedevo te. Sentivo solo te”

Inizio a baciarla da tutte le parti e presto ci ritroviamo nudi e ansimanti sul letto.

“Ti amo amore” mi dice dopo essere venuta..

“Mi hai chiamato amore? Tu sei l’amore della mia vita Kristen” le sussurro mentre le lascio piccoli bacetti sul seno e sul collo.

“Si sei il mio amore. E guai a chi ti tocca. Forse un po’ gelosa lo sono”

“Mai più nessuna. Solo tu hai il privilegio adesso”

“Ma quanto siamo modesti, eh? Il privilegio? Ahahah” mi risponde scoppiando a ridere piegandosi in due dalle risate.

“Ah si. Vuoi ridere? Ti faccio ridere io a gusto mio ora” e inizio a farle il solletico sotto i piedi e sulla pancia. I posti in cui lo soffre di più.

“Oddio.. no… no basta. Ti prego”

“Okay. Okay. La finisco”

“Grazie, eh” e mi lascia un bacio sulle labbra.

 

 

“Sei bella quando ridi, lo sai?”

“Si penso di averlo già sentito. Apri la bocca”

“Aaaaa… mh, che buona” le dico  mentre mastico una fragola. Faccio lo stesso con lei e le lecco il labbro sporco di cioccolato.

“Robert.. mh.. non fare così. Potrei non fermarmi”

“e chi vuole che ti fermi scusa? Vieni qui”

La prendo per i fianchi e la faccio sdraiare sopra di me… inizia a baciarmi il collo, il petto e infine le labbra.. e quando capisce che non c’è la faccio più entra dentro di me aiutandosi con il mio corpo e inizia a muoversi.. sa come darmi piacere e lo fa molto bene. Quando raggiunge l’apice fa venire anche me e si accascia di lato a me con la testa sul mio petto.

Le tolgo i capelli bagnati dal sudore dal viso e inizio ad accarezzarla e inizio a  cantarle una canzone. Una delle mie preferite pensando a lei.

When I see your face there’s not a thing that I would change, cause you’re amazing. Just the way you are”

Si è davvero perfetta e non cambierei niente di lei. È fantastica proprio così com’è.  “And when you smile the whole world stops and stares for a while. ‘Cause girl you’re amazing. Just the way you are”

Non ci sono parole più azzeccate di queste. Non c’è canzone migliore di questa.

Kristen si appoggia ad un gomito e inizia a fissarmi mentre un sorriso si impossessa del suo volto e mi bacia.

“Grazie amore. Anche tu sei fantastico e meraviglioso proprio così come sei”

Non le dico niente ma inizio a baciarla con passione e la stringo forte a me baciandole la fronte di tanto in tanto.

È tutto perfetto.

Lei.

Io.

Noi due insieme.

Noi due che tra una settimana ci dovremo separare.

E lei non lo sa.

Se ne sta beata tra le mie braccia e non sa nulla.

Ora che questo pensiero mentre strada nella mia testa mi inizio a innervosire così tanto che devo alzarmi per forza per prendere un po’ di aria  e per fumarmi una sigaretta.

Kristen giustamente si accorge del mio cambiamento di umore e si avvicina a me abbracciandomi da dietro con il suo esile corpo.

“Che succede? Che ti passa per la mente eh?”

Glielo devo dire. Ora o mai più. Quindi prendo coraggio e girandomi le afferro il viso con le mani e le lascio prima un bacio sulle labbra poi uno sul nasino.

“Lo sai che io ti amo vero? Lo sai che non ti farò soffrire più, vero? Non intenzionalmente almeno.. c’è una cosa che devo dirti e non so come la prenderai. Ho paura della tua reazione”

Mi guarda aggrottando le sopracciglia, non capendo giustamente cosa c’entrano ora queste parole…

“Non capisco. Spiegati. Non preoccuparti per me. Qualunque cosa sia la affronteremo insieme”

E sono queste le parole che danno l’input al mio cervello di parlare e le labbra eseguono i comandi..

“Forse per te non sarà niente di importante. Forse mi prenderai per scemo. Ma… devo partire Kristen. Devo andare a Parigi per un mese e mezzo circa”

Ecco gliel’ho detto.

Mi aspetto urla, pianti invece lei è tranquilla.

“Kris hai capito?”

“Si, certo. Spiegami perché devi andare” ho capito che fa finta di essere serena, nel momento in cui la sento irrigidirsi al mio tocco

Le spiego tutta la situazione e lei annuisce solo.

“Non è un problema, davvero amore. Devi andare ad aiutare i tuoi. È giusto. Io ti aspetterò”

“Ne sei sicura?” le chiedo quasi pentendomi di quella domanda..

“Si amore.. quando devi partire?”

“Veramente.. tra una settimana” le rispondo guardandola negli occhi ed è in questo esatto istante che scoppia a piangere tra le mie braccia.

La barriera da dura che si era creata si è disintegrata in meno di un minuto.

Ed è qui che capisco di averla fatta soffrire di nuovo.

Ti prego perdonami

 

 

 

 

POV KRISTEN

 

Sento Robert stringermi tra le sue braccia e dirmi di tranquillizzarmi. Che gli dispiace.. ma io piango. Non riesco a smettere. Il mio essere forte davanti a lui mi ha abbandonata e adesso singhiozzi dal dolore.

Ho paura.

Ho una fottuta paura che lui possa dimenticarsi di me.

Ho una fottuta paura che lui possa trovare a Parigi una migliore di me e decidere di rimanere là.

So che sono una stupida. So che lui mi ha dimostrato in tutti modi possibili e immaginabili che vuole me, che ha sbagliato e che vuole vivere con me per sempre. Ma io ho paura lo stesso.

Paura che possa accadere di nuovo quello che è già successo in passato.

E non riuscirei a sopportarlo ancora.

Sono quindici minuti che sono nella stessa posizione.. piango ma rimango attaccata a lui come a volerlo supplicare di non andare perché io ho bisogno di lui.

Ma poi penso che non devo essere egoista, che altri hanno lo stesso bisogno mio.. altri come sua mamma, suo padre, le sue sorelle..

So cos’hanno passato. Me l’ha detto Tom un giorno. E mi dispiace così tanto che solo adesso mi rendo conto che lui non mi sta lasciando…

Non mi sta abbandonando per un’altra ragazza, ma solo per sua mamma.

Lei ha bisogno di lui là.

Ed io non sono nessuno per metterlo di fronte una scelta.

Che poi non avrebbe senso. Ho reagito troppo male e adesso lui mi guarda con il dolore sul volto.

Cerco di tranquillizzarmi e quando non piango più, mi asciugo gli occhi e lo guardo..

“Mi.. mi dispiace. Non avrei dovuto reagire così, scusami” gli dico mentre lo bacio

“No, non ti devi scusare. Hai tutte le ragioni di questo mondo.. Sembra che il destino non sia dalla nostra parte, Kris. Ma ti prometto che ti chiamerò ogni giorni e tu mi racconterai delle tue giornate ed io le mie. Saremo distanti ma vicini nello stesso momento. Perché io ti amo amore mio. Non potrei fare a meno di te. Ormai sei la mia vita. Ed io la mia vita non la spreco e non la getto via” mi risponde stringendomi a lui..

Ha ragione.

E poi è solo un mese e mezzo.

“Ti amo Robert.. perché sei meraviglioso proprio come sei”

“Si l’avevo già sentita anche questa” mi dice dandomi una pacca sulla spalla.

“Scemo”

“Oh grazie. Che bel complimento nanerottola”

Gli faccio la linguaccia e scoppio a ridere. Con lui è sempre così. Ha sempre la battuta giusta per tirarmi su il morale.

“Vieni con me… corichiamoci un po’ così ti faccio un po’ di coccole” mi dice prendendomi per mano ed io lo seguo. Ci sdraiamo sul letto e molto presto chiudiamo gli occhi e quando ci svegliamo è già mattina.

 

 

 

“E quindi, hai capito Tom?”

“Si, Rob. Mi prenderò io cura di lei. Come ho sempre fatto del resto”

Il mio amico mi guarda e mi fa l’occhiolino.

Siamo seduti dentro uno starbucks e Rob sta raccomandando Tom da circa un’ora.

Domani parte e mi sembra impossibile che sia passata già una settimana da quando me l’ha detto. Non abbiamo più parlato di questa cosa fino ad oggi. Io cerco di stare calma anche se ogni tanto mi viene qualche  crisi di pianto e non volendo far preoccupare Rob, mi rivolgo sempre a Tom che è sempre pronto a consolarmi.

So che lui prova qualcosa per me, ma è il mio migliore amico e non voglio perderlo.

“Si basta. Ti prego. So come mi devo comportare. Quindi finiscila”

“Okay amico. Scusa.. solo che…”

“Si lo so Rob. Tu la ami e ora che l’hai ritrovata non la vuoi perdere. Lo so, dannazione”

“Ma che ti prende adesso?”

“Niente.. niente.. adesso vado, ci vediamo domani per salutarci. Ciao Kristen”

E se ne va. Rob sembra confuso, ma io so cos’ha. È difficile per lui questa situazione e a me dispiace parecchio.

“Ma che ha? Mah..” mi chiede Robert avvicinandosi a me..

“Forse è nervoso per la tua partenza. Infondo sei il suo migliore amico”

“Ma ci sarai tu, tanto. Vi consolerete e vicenda” mi risponde sorridendomi e facendomi l’occhiolino.

Io annuisco semplicemente e continuo a bere il mio cappuccino.

Non so proprio come rispondergli. Cosa dovrei dirgli? Il tuo migliore amico è innamorato di me da sempre ed è nervoso quando ci vede insieme?

No non mi sembra il caso.

Così faccio finta di niente. Penso solo che per un mese e mezzo avrò Tom sempre al mio fianco e non so quanto tutto questo possa fargli bene. O male.

Io cercherò sempre di farlo stare bene perché gli voglio un bene dell’anima.

“Kris allora vieni stasera?”

Ero così attenta al discorso che non ho capito niente di quello che ha detto Robert.

“Cosa.. ehm.. dove?”

“Ma non ha sentito niente? Stasera i miei organizzano una festa di addio diciamo…  e mi hanno chiesto di invitarti”

“Ehm si certo. Perché non dovrei venire?”

Non riesco a non pensare a Tom e a quello che sta provando adesso.

“Non lo so.. forse perché c’è tutta la mia famiglia”

“Ti ricordo che già li conosco e poi l’importante è che ci sei tu”

“Mi fa piacere. E poi ci sarà anche Tom con Sarah”

Sarah? Chi diavolo è questa?

“Chi è lei?” gli chiedo senza fargli notare il mio cambiamento di umore. Sono contenta per lui ma poteva anche dirmelo.

“Credo sia la sua nuova ragazza. Stasera comunque c’è la presenterà. Adesso finisci di bere e poi andiamo a casa mia…”

“ Ho voglia di fare l’amore con te” sussurra al mio orecchio ed io mi dimentico tutto ciò a cui stavo pensando.

“Facciamo presto allora” gli rispondo baciandolo…

Dopo un’ora ci ritroviamo a casa sua sul tavolo della cucina a fare l’amore.. ed è bellissimo. Un po’ scomodo, ma meraviglioso.

Come sempre, del resto.

 

 

__________________

 

 

 

Alloraaaaa vi piace? Voglio leggere qualche recensione in più però… :(

Anche due/tre righi.. giusto per sapere cosa ne pensate :]

Anyway, vi lascio la traduzione delle canzoni citate sopre..

Questa è quella di Adele

This is how the story went,  I met someone by accident, it blew me away it blew me away”

E’ così che è andata la storia. Ho incontrato qualcuno per caso. Mi ha sbalordito

Mi ha sbalordito.

“I wish I could lay down beside you. When the day is done. And wake up to your face against the morning sun. But like everything I’ve ever known”

Vorrei poter dormire al tuo fianco quando la giornata sarà finita.

E svegliarmi con il tuo viso verso il sole del mattino

Ma come tutto ciò che ho mai conosciuto tu un giorno sei sparito.

 

Questa invece di Bruno Mars.

When I see your face there’s not a thing that I would change, cause you’re amazing. Just the way you are”

Quando vedo il tuo volto non c’è una cosa che vorrei cambiare.

Perchè tu sei stupefacente. Proprio cosi come sei

 “And when you smile the whole world stops and stares for a while. ‘Cause girl you’re amazing. Just the way you are”

E quando sorridi, il mondo intero si ferma e guarda per un po’.

Ragazza perchè tu sei stupefacente. Proprio cosi come sei

 

 

Okay… ho finito. Quale canzone vi piace di più? A me quella di Bruno ovviamente :]

Vi raccomando le recensioni.. ci tengo <3

Gra

 

 

 

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Capitolo 19
*** YOU ARE THE ONE FOR ME ***


Eccomi qua con il nuovo capitolo.. Ho scritto tutto alla fine... Vi chiedo solo di ascoltare il testo con questa canzone

When I saw you


      YOU ARE THE ONE FOR ME

Una sola volta nella vita l'amore 

irrompe cambiandoti come un'ondata e un filo 

di luce d'aurora irrompe nel buio

svegliandoti dentro

POV KRISTEN

 

Siamo appena arrivati alla festa per i Pattinson, così l’hanno chiamata. Dopo aver salutato qualcuno, Rob è andato un attimo a parlare con sua sorella ed io sono seduta su una sedia e osservo la gente intorno. Penso alle loro parole, a come hanno definito tutto questo. Per loro sono persone normali che si trasferiscono in una nuova città.
Per me non sono i Pattinson e basta. Si tratta di Robert. Non lo vedrò per un mese e mezzo e già mi manca l’aria. È la mia vita adesso.
Come farò?
Gli ho promesso che sarò tranquilla e che lo chiamerò in caso avessi bisogno di qualcosa. Dice che prenderà il primo aereo e verrà da me.
Ma non sono così egoista quindi lo lascerò andare e non lo chiamerò per cose stupide o se mi prende qualche attacco d’ansia.
Ci sarà comunque Tom a farmi compagnia. L’ha promesso.
Anche se.. questa Sarah, uff…
Sento qualcuno toccarmi il braccio e automaticamente mi giro per vedere chi è.
È Claire, la mamma di Robert. Nonché mia suocera.
“Ciao Claire”
“Ciao Kristen, posso sedermi qua un attimo?” mi chiede guardandomi negli occhi
“Certo, perché no. Hai bisogno di qualcosa?”
“Veramente vorrei parlarti, posso?”
“Si” le dico senza pensarci due volte anche se adesso mi sono pentita un po’.. chi sa cosa vuole dirmi? E se lei non è contenta di noi? E se lei vuole che ci lasciamo? Potrebbe essere anche felice..
“Tu lo sai che io tengo in modo particolare a Robert?”
Annuisco e lei continua a parlare
“Lo amo più della mia vita, Kristen. Ha sofferto parecchio  durante la sua vita, anche per causa mia, e non voglio vederlo soffrire di nuovo. Puoi capirmi?”
Annuisco e le faccio un debole sorriso che lei ricambia.
“Bene. Quindi vorrei sapere che intenzioni hai con lui? Lo ami davvero? Sei disposta ad aspettarlo?”
La guardo per un attimo sbigottita dalle sue parole. Capisco la sua situazione, ma come fa a dubitare dei miei sentimenti verso suo figlio dopo tutto quello che abbiamo passato? Che HO passato..
“Claire posso capire come ti senti. Ma io lo amo più della mia stessa vita. L’ho amato dal primo momento che l’ho visto. L’ho amato quando mi ha tradito e l’ho perdonato. Lo amo tanto e sono disposta ad aspettarlo, per sempre”
La guardo negli occhi e noto che è stupita..
“Cosa.. cosa hai detto?” mi chiede ma non riesco a capire a cosa si riferisce..
“Ehm, che lo amo?”
“No.. no… lui ti ha tradita?”
“Si, Claire. Qualche mese fa. Stavamo insieme e lui mi ha tradita con Nicole”
“Che mascalzone. Non doveva farti una cosa del genere. Non lo sapevo, altrimenti non ti avrei chiesto niente. Te lo giuro”
“Tranquilla, Claire. Acqua passata. L’importante è che ha capito con chi deve stare”
Le faccio l’occhiolino e scoppio a ridere. Lei fa lo stesso e per un po’ rimaniamo così, ridendo e in silenzio.
Dopo qualche minuto riprende la parola e dice qualcosa che non mi sarei mai aspettata di sentirmi dire, almeno non così presto.
“Sai, Kristen. Mi sei sempre piaciuta. Anche quella volta a cena a casa tua, abbiamo capito subito che c’era qualcosa tra di voi. Mi avete fatto tanta tenerezza. Sono contenta che mio figlio abbiamo trovato una ragazza come te. Seria, simpatica e innamorata soprattutto. Sappi che io ci sarò sempre per voi. Vi auguro tutto il bene di questo mondo”
“Oh, Claire. Grazie davvero. Non sai quanto mi hai resa felice con le tue parole” le dico abbracciandola di scatto.
Lei ricambia l’abbraccio e quando ci stacchiamo mi sento osservata.
Mi giro e Robert è qui davanti a noi che ci osserva, quasi con le lacrime agli occhi.
“Ehm, vi lascio soli. A dopo Kristen” sua mamma se ne va ed io mi sento abbastanza imbarazzata.
“Ehi vieni qua, siediti accanto a me” dico a Robert, sbattendo la mano nella sedia dov’era seduta Claire qualche secondo prima..
Lui annuisce e prima di sedersi mi da un bacio sulle labbra.
“Che mi sono perso? Tu e mia mamma abbracciate?” mi chiede curioso.
“Si insomma. Tua mamma mi adora e ci adora insieme. Questo ti basta” gli rispondo facendogli l’occhiolino e sorridendogli.
“Mh, sono contento. Davvero”
“Anche io. Adesso andiamo a divertirci. Dai” lo prendo dalla mano e lo porto al centro della sala per ballare.

 

 

*

 

 

“Ciao Tom…”
“Ciao ragazzi. Lei è Sarah. Loro sono Robert e Kristen”
Ci stringiamo la mano e noto che è una bellissima ragazza. Bionda, occhi verdi, alta con un bel fisico. È vestita anche piuttosto bene.
“Sarah, loro sono i miei due migliori amici. Stanno insieme” ci guarda ed io non so che fare. Cioè, mi sento in imbarazzo.
“Lei invece è?” dico senza pensarci due volte
“La mia ragazza, Kristen” mi risponde Tom. Ma nella sua voce c’è un velo di acidità.
Cosa che noto solo io, per fortuna. Robert infatti inizia a parlare con lei, tenendomi per mano.
“Kris posso parlarti un attimo?”
“Si certo Tom. Dimmi”
“In privato, per favore” rivolge il suo sguardo a Robert e capisco che si tratta di noi.
Annuisco e dopo averlo detto a Rob, che giustamente è tranquillo non sapendo niente, acconsente e mi lascia la mano.
Qualche minuto dopo siamo al piano di sopra chiusi in una stanza. Da soli. Ovviamente non ho paura di lui,  ma so che sta soffrendo.
“Allora dimmi Tom”
“Io… vorrei solo dirti che se hai bisogno, ora che Rob, parte.. si, insomma.. io ci sarò sempre per te. Davvero”
“Grazie, lo so.. e di Sarah che mi dici?  Ne sei innamorato?”gli chiedo cambiando discorso e con il cuore che batte a tremila
È il mio migliore amico. Ho paura di perderlo. Forse dovrei dirglielo. O forse no.
“Lei.. ci stiamo frequentando Kris. Ancora non c’è niente fra di noi. Ho bisogno di qualcuno che mi distragga. Qualcuno che non mi faccia pensare”
“A.. a cosa?” gli chiedo quasi temendo la risposta
“A te, Kristen. Penso a te in continuazione. Penso a te che mi abbracci perché hai bisogno di conforto. Penso a te con il mio migliore amico e mi incazzo. Faccio schifo Kris. Dovrei essere felice per voi. Dovrei essere felice perché vi amate e vi siete ritrovati. Ma tu mi sei sempre piaciuta.. ricordi il nostro primo bacio?”
Sono sconvolta. Non so cosa rispondere. Annuisco semplicemente.
“è stato importante per me quel bacio. Lo rifarei altre cento volte. Io penso di amarti Kristen. Ma non sono idiota. Tu ami lui. Tu lo hai sempre amato. E nessuno potrà mai prendere il suo posto, giusto?”
Mi guarda negli occhi e si avvicina sempre di più a me.
“Giusto Tom. Io ti voglio bene, davvero. Ho paura di perderti. Sei il mio migliore amico. L’unico amico che ho. Ho bisogno di te. Ma non voglio farti soffrire. Credimi. Sto male a vederti così. Ma io lo amo più della mia stessa vita. E… insomma..”
“Ho capito, Kris. Non devi dirmi altro.. solo che…. Ho bisogno di fare una cosa per l’ultima volta…”
Lo guardo stranita non riuscendo a capire cosa volesse fare. Solo quando si avvicina a me e mi bacia capisco quanto sta soffrendo.. quanto mi desidera. Ma tutto questo è sbagliato. Mi stacco subito e faccio un passo indietro. Lo guardo e vedo i suoi occhi pieni di lacrime.
“Che… che hai fatto Tom?” gli dico portandomi una mano davanti la bocca
“Io.. non so cosa mi è preso. Perdonami” mi dice mentre sedendosi sul letto accanto a noi si porta le mani alla testa.
“Non avresti dovuto farlo”
“Fare cosa?” è Robert che parla. Non mi sono resa conto neanche che qualcuno ha aperto la porta…
E ora? cosa gli dico? Che scusa mi invento? So che Tom non l’ha fatto per cattiveria, e non mi sembra corretto dirglielo a Rob e rovinare così la loro amicizia.
“No, niente Rob. Non avrebbe dovuto lasciare il pub. Tutto qua” gli dico facendo un sospiro di sollievo.
Robert lo guarda sconvolto. Qui Tom non ha nessuno oltre noi, e si forse ho sbagliato a dirgli tutto ciò, dato che questo lo farà preoccupare ancora di più.
“Cosa.. cosa hai fatto Tom? Perché? Come farai ora?”
“Sta calmo Rob. Ho avuto una piccola discussione. Ma domani vado a parlarci. Sta tranquillo”

Attore nato.
Non mostra un minimo di preoccupazione mentre io me la sto facendo sotto. E se ha visto tutto? No, non è possibile. Altrimenti c’è l’avrebbe detto.

Credo

Robert ci casca e annuisce sorridendo. Mi prende per mano e tutti e tre scendiamo di nuovo giù dove adesso c’è più gente. Tutti ballano, si divertono.
Ed io non faccio altro se non pensare a quello che è accaduto qualche minuto fa. Tom mi ha baciata di nuovo, ma io non ho sentito le stesse emozioni della prima volta. Il mio cuore appartiene a Robert adesso.
Non posso permettermi di perderlo un’altra volta. Questa volta per niente.
Si, Tom è il mio migliore amico. Ma Robert è il mio ragazzo. Ed io voglio stare con lui. Sempre.
Meglio non pensarci più, altrimenti  potrei incuriosire qualcuno e sinceramente l'ultima cosa che voglio è altre domande. 
"Te l'ho già detto che sei bellissima stasera?" mi sussurra Rob all'orecchio facendomi venire i brividi.
"Mh, ancora no veramente" gli rispondo ridendo
"Allora devo rimediare. Sei bellissima. Sei bellissima. Sei bellissima. Non finirò mai di ripeterlo. Questo vestito ti sta d’incanto. Il blu è il tuo colore, Kristen" mi fissa e i suoi occhi, beh non ho parole.. sono celesti, meravigliosi.
"è anche il tuo, allora" rispondo incantata. 
"Dicono ch il blu è il colore della calma, della tranquillità e del silenzio. Ti rispecchi in queste tre cose. Sei la donna che ho sempre voluto accanto a me, e non ti lascerò andare mai più. TU SEI MIA, RICORDALO SEMPRE " e mi stringe a me lasciandomi un dolce e casto bacio sulle labbra. "Ti va di ballare?" mi chiede all'improvviso ed io acconsento subito. Voglio dimostrargli che io tengo a lui, davvero tanto. 
"Torno subito, Rob" gli dico mollando la presa e andando verso il dj. Dopo avergli detto tutto, mi dirigo verso il mio ragazzo e lo stringo forte a me.
"Questo è per te" gli sussurro. La musica parte e la voce di Mariah Carey invade la sale. Ho scelto "When I saw you" perchè questa canzone racchiude tutto ciò che ho sentito la prima volta che lui mi ha guardato con gli occhi meravigliosi che si ritrova. 

“Soft heavenly eyes gazed into me. Transcending space and time and I was rendered still. There were no words for me to find at all as I stood there beside myself. I could see you and no-one else”  gli canto all'orecchio e sento le sue braccia avvolgermi stretta al suo corpo. è una sensazione bellissima. Mi sento protetta e amata. Lui mi guarda e ha gli occhi pieni di lacrime. Il suo sguardo è come un oceano pieno di emozioni che sta per impazzire da un momento all'altro. Sento la sua emozione attraverso il tocco delle sue mani. Sta tremando. ma io voglio che lui stia bene, sempre. Così lo bacio delicamente lasciandomi trasportare dalle note della canzone. e lui si lascia guidare. Siamo una cosa sola e non mi interessa se in questo momento gli sguardi di tutti sono posati su di noi. Voglio amarlo in ogni istante della mia vita. 
“When I saw you, when I saw you I could not breathe. I fell so deep. Oh. When I saw you, when I saw you I'd never be. I'd never be the same"
"Whit no beginning and without an end you are the one for me"
Ed eccole le lacrime. Robert piange abbracciato a me ed io piango con lui. Quindi è questo che significa essere innamorati. Amarsi sopra ogni limite, stare male, sorridere insieme.
Quando la canzone finisce Robert mi bacia con passione, e tutti ci battono le mani e fischiano. Noi due scoppiamo a ridere e ancora con le lacrime agli occhi usciamo fuori a prendere una boccata d'aria.
"Grazie Kristen. Mi hai fatto emozionare" mi dice stringendomi la mano. 
"Ti amo Robert. Non lo dimenticare mai" 
"Mai. Tu fai la stessa cosa però" risponde sorridendo.
"Certo amore. Come potrei dimenticarlo? Ti aspetterò con ansia"
"Mi.. mi hai chiamato amore?" mi chiede ed io scoppio a ridere e lo bacio.
"Ti da fastidio?" gli chiedo sapendo già la risposta
"No, no.. anzi ripetilo ti prego" mi supplica mettendo le mani incrociate davanti al petto come se sta pregando.
"Amore, amore, sei il mio amore" sussurro afferrandogli le mani e con un movimento deciso gliele porto ai miei fianchi. Ho bisogno di sentirlo vicino. Domani parte ed io già mi sento male. Qualche lacrime riga il mio viso e lui se ne accorge. 
"Ehi piccola che hai ora?" mi chiede preoccupato "stai tranquillo, solo che mi mancherai tanto" ribatto ancora piangendo.
Lui mi stringe di più e fa aderire il mio corpo al suo in modo che appoggi la testa contro il suo petto, e con delicatezza mi accarezza i capelli e cerca di calmarmi
"Sh, dai.. non piangere. Anche tu mi mancherai. Però un mese passa in fretta.. Sh, dai tesoro"  
Annuisco e cerco di calmarmi  anche se so che non durerà per molto.

POV ROBERT

Se ieri piangeva Kristen, adesso sono io che sto per crollare. Non davanti a lei, però. Mi sono imbarcato con la mia famiglia esattamente da venti minuti e il saper Kristen sola mi fa male. L'ho lasciata in aeroporto in preda ad una crisi di nervi, per fortuna c'era Tom che la sorreggeva altrimenti sarebbe caduta a terra. Le ho promesso che ci sentiremo sempre, ma so che non è la stessa cosa.
Qualcuno dice che la lontananza rende più forti. Ma io non sono più sicuro di niente. Spero solo che lei mi aspetti davvero. 
Sono stato uno stupido a perderla una volta, non ho intenzione di farlo di nuovo.
Ho parlato con Tom e so che lui si prenderà cura di lei. 
Anche se.. i suoi sentimenti per Kristen sono evidenti e ne ho avuto la conferma ieri sera.. quando ho visto che la baciava. Ma so che lui non farebbe mai una cosa del genere per ferirmi per questo non mi sono arrabbiato. Si, insomma.. mi ricordo del loro primo bacio e di come Tom mi parlava di lei. Io ero geloso, ma adesso è lui quello che soffre. Ma io non posso farci niente. La amo più della mia vita e nessuno me la porterà via. 
Ieri sera poi siamo stati a casa mia e abbiamo fatto l'amore. Continuava a ripetermi che io sono suo e che lei è mia.. quindi non ho motivo di preoccuparmi, e poi la canzone che mi ha dedicato parla da sola... che cucciola la mia Kris. Non vedo l'ora di poterla riabbracciare.

"Ehi.. Rob? A che pensi, eh?" è Lizzie, mia sorella che è seduta nel posto accanto al mio. 
"Ehm, no niente.." le dico mentre faccio segno alla hostess di venire qua da me
"Daiiii.. non ti fare pregare. Dimmi tutto... Con me hai sempre parlato. Si tratta di Kristen, vero? è meravigliosa quella ragazza e sono sicura che un giorno diventeremo ottime amiche. Non vedo l'ora di poterla conoscere bene.. Ma sono sicura che mi piacerà. Se è riuscita a farti innamorare così, è una grande" 
"Respira Lizzie.. Dove trovi il fiato? le chiedo scoppiando a ridere "spiritoso" ribatte facendomi la linguaccia e con il dito mi indica di girarmi
"Ah, si scusi.. Potrei avere un bicchiere d'acqua?" chiedo alla hostess..
"Robert ma sei tu?" mi chiede lei incuriosita
"Si... perchè?" confermo e ora che la guardo meglio capisco di conoscerla.
"Oh, mio Dio.. Jennifer ciao. Quanto tempo" mi alzo per abbracciarla ma mia sorella mi blocca per un braccio. Io la guardo non riuscendo a capire cosa voglia e quando bisbiglia il nome di Kristen scoppio a ridere..
"Non è gelosa fino a questo punto, stai tranquilla. è solo una vecchia amica e poi lei non è qua" le rispondo di getto facendogli l'occhiolino.. lei si rilassa e rivolge lo sguardo fuori dal finestrino
Dopo aver salutato e scambiato quattro chiacchiere con la mia vecchia amica mi rimetto seduto e guardo Lizzie sbuffando..
"Che c'è? che ho fatto?"
"Mi hai fatto fare cattiva figura. Mi ha chiesto se Kristen eri tu e si è scusata perchè pensava che adesso noi avremmo litigato" 
"Ma vaaaa... smettila. Le hai spiegato la situazione?"
"Si, certo"
"Ha capito?"
"Si"
"Allora fregatene" e scoppia a ridere.
"Sei unica Lizzie. Adesso è meglio riposare un pò. Ci aspetta una bella sfacchinata appena arriviamo a Parigi"
"Mmh, mmh" mugugna e appoggiandosi alla mia spalla si addormenta e poco dopo lo faccio anche io.
Ci svegliamo solo quando il capitano avverte tutti che stiamo per arrivare a destinazione. 

Francia. Parigi. Aeroporto Roissy- Charles de Gaulle

Mi stropiccio gli occhi per abituarmi alla luce e il mio primo pensiero va a Kristen. Cosa sta facendo? Piange ancora? o si è tranquillizzata? 
Non vedo l'ora di sentire la sua voca. Mi manca terribilmente.

*

Siamo appena arrivati nella nuova casa e non è malaccia. Si trova in un quartiere vicino la Tour Eiffel, Saint Thomas d'Aquin, si chiama. 
La casa è su due piani. Sotto c'è il piano giorno con la cucina-soggiorno, un bagno, uno studio e un'altra cameretta. Sopra invece c'è la zona notte con la camera dei miei, una per Victoria, una per Lizzie e un'altra per me. Per quando vado a trovarli, ovviamente. 
Il camion dei traslochi ha portato tutto qualche giorno fa. Ora dobbiamo solo sistemare tutto. E mi viene da sbuffare solo a guardare tutti quegli scatoloni. 
"Dai Rob. Insieme faremo presto" 
"Speriamo, Vic"
Mia sorella Victoria è sempre molto tranquilla e razionale al contrario di Lizzie. Lei è un uragano di simpatia e di forza.. 
Infatti anche se è stanca morta sta togliendo tutto lo scotch dai pacci aiutata da mia madre. Mio padre invece sta facendo il giro della casa.
"Ehm ora vengo. Torno subito" dico gridando per farmi sentire da tutti..
"Si si.. vai a chiamare Kristen" grida di rimando Lizzie dall'altra stanza.. 

Sbuffo ma scoppio a ridere. Compongo il numero di Kris e aspetto che risponda. Uno, due, tre squilli... niente..

Quando sto per chiudere sento la sua voce impastata dal sonno..
"Pronto amore"
"ciao amore mio... stavi dormendo?" le chiedo
"Si, scusa. Sono crollata e Tom mi ha portata a casa. Tu sei arrivato? Tutto bene?"
"Si si amore...  siamo arrivati dieci minuti fa e già Lizzie e mia mamma stanno aprendo i pacchi.."
"Awwww dai amore... finisci presto e torna da me. Mi manchi già" mi dice quasi piangendo
"Amore anche tu mi manchi. Ti amo tanto tanto. Non piangere però... okay?"
"Anche io ti amo e no giuro che non piango" ma posso scommettere che qualche lacrima sta rigando il suo dolce viso..
"Adesso devo andare ad aiutare i miei.. ci sentiamo dopo okay? Tu riposati intanto.."
"Certo.. salutami tutti... ti mando tanti bacini"
"Ciao amore.."

Chiudo la telefonata e torno di là ad aiutare Lizzie alle prese con uno scatolone più grande di lei...
"Spostati faccio io" le dico spingendola delicatamente..
"Va bene.. e Rob.."
"Si dimmi..." la guarda e so che deve dirmi qualcosa di importante
"Stai tranquillo... tornerai presto da lei" 
Le sorrido e lei mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia
"Grazie sorellina... non vedo l'ora"

E tra uno scatolone e una battutta il sole tramonta ed io mi addormento sul divano. 

_____________________

Okay.... capitolo finito... L'ho scritto in un giorno.. quindi perdonatemi se fa schifo..

Vi chiedo scusa per il ritardo ma purtroppo ho avuto un lutto in famiglia

La mia nonnina

E quindi niente, non avevo voglia di scrivere ne tempo...

Spero che il capitolo vi piaccia e niente... 

Mi farebbe piacere leggere qualche recensione in più ;) 

Vi lascio con la traduzione delle due frasi che Kristen canta a Robert..

Che cucciola <3

Baciii

“Soft heavenly eyes gazed into me transcending space and time. I was rendered still. There were no words for me to find at all as I stood there beside myself. I could see you and no-one else”  

D
olci occhi celesti mi fissavano trascendendo lo spazio e il tempo. Mi stavo ancora presentando non riuscivo a trovare le parole mentre me ne stavo lì con me stessa riuscivo a vedere te e nessun'altro....


“When I saw you, when I saw you I could not breathe. I fell so deep. Oh. When I saw you, when I saw you I'd never be. I'd never be the same"

Q
uando ti ho visto, quando ti ho visto non riuscivo a respirare, mi sono sentita così viva.Oh. Quando ti ho visto, quando ti ho visto.. non potevo più, non potevo essere più la stessa.


 "Whit no beginning and without an end you are the one for me"

Senza
inizio e senza fine tu sei l'unico per me.

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Capitolo 20
*** I TRUST YOU ***


Ehm ho scritto il capitolo ascoltando questa canzone --> I trust you di Cassie Steele

Quindi se vi va leggetelo con questa in sottofondo :3

I TRUST YOU

 

 

 

 

 

POV KRISTEN

 

Mi rigiro nel letto da un’oretta circa. Mi sono svegliata che erano le 6:00 e non ho più preso sonno. È normale.

Sono in pensiero.

Sarei potuta essere con Robert adesso invece lui è in Francia, ed io… beh, io sono a Londra. Sola.

Si, perché i miei genitori sono partiti per una settimana e Tom, è impegnato con la sua nuova ragazza. E poi sinceramente dopo quello che è successo, mi sento in imbarazzo.

Non ci siamo più rivolti la parola da quella sera, e non saprei proprio cosa da dirgli.

Anzi una cosa la so.

Gli direi che mi manca il mio migliore amico. Mi manca il non poter chiedere consiglio a lui, mi manca il non poter abbracciarlo senza farlo stare male, mi mancano le nostre risate…

Insomma, mi manca tutto.

Ma come faccio a rimanere impassibile, dopo che lui mi ha baciata?

Mi sento in colpa anche nei confronti di Rob. È da qualche giorno che ci penso. Dovrei trovare il coraggio di dirglielo ma non ora. Non al telefono.

Al suo ritorno gli confesserò tutto. Spero solo non si senta tradito. Infondo io l’ho rifiutato e se lui si fida di m e, mi capirà.

Per non bastare oggi inizia la scuola. Che palle. Non vedo l’ora di finirla, peccato che manchino ancora due anni.

La cosa peggiore non è studiare ma il non avere amici.

L’unica che avevo mi ha tradita, ma si infondo non la conoscevo neppure. Non era vera amicizia, tutto qua.

Solo a pensare che oggi la rivedrò, mi sale il sangue al cervello. Non ho avuto modo di parlarle, di dirle quanto la disprezzo.

Io mi ero messa da parte, perché non volevo farla soffrire ma quando due persone si amano non riescono a stare separate, così lei aveva capito tutto. Mi aveva detto che capiva, che si faceva da parte. Ed invece, sbam. Bacia Robert e se lo porta a letto.

Ma vaffanculo. Non voglio pensarci.

Mi fa male saperlo tra le braccia di qualcun'altra.

Mi fa male pensare lui che bacia e accarezza un’altra donna.

Mi fa male pensare a lui che fa l’amore con un’altra.

Però l’ho perdonato e adesso non posso più tornare indietro. Non perché non posso realmente, ma solo perché non voglio. Si, insomma. Ho lottato tanto e non sono disposta a perderlo di nuovo.

Sbuffo e decido di alzarmi dal letto. Tra un’ora circa devo essere a scuola e il solo pensiero mi rende nervosa. È come se fosse il primo giorno per me. Non conosco nessuno.

Per calmarmi opto per una bella doccia e quando esco poco poco mi sento più tranquilla.

Mi vesto velocemente e non faccio neanche colazione.

Prenderò qualcosa al bar vicino scuola.

Mi rendo conto che Rob non si è fatto sentire per niente.

Ieri mi aveva detto che ci saremmo sentiti ma niente, neanche uno squillo. Si sarà addormentato, sicuro.

Quando arrivo davanti il cancello della scuola, l’ingresso è circondato da tantissimi studenti. C’è chi saluta vecchi amici, c’è chi cerca di vendere qualche libro di seconda mano, c’è chi va avanti e indietro non sapendo cosa fare, c’è chi è felice e riabbraccia i suoi compagni, c’è chi come me si sente un pesce fuor d’acqua.

Se ci fosse stato Robert.

Ma lui comunque non ci sarebbe stato. Lui andrà all’università. Studierà e diventerà un ottimo medio. Un ottimo chirurgo pediatrico.

È questo che vuole fare. Curare i bambini.

Io invece, ah ah ah, vorrei fare la pediatra.

No, vabbè. Siamo fatti per stare insieme.

Un piccolo sorriso compare sulle mia labbra e dopo un ultimo sguardo attorno a me decido di andare a fare colazione.

Per fortuna oggi il bar non è molto pieno. C’è solo qualche coppietta, e due/ tre ragazzi.

Ordino un cappuccino e un cornetto e vado a sedermi in un tavolino, uno accanto alla porta.

Inizio a bere, ma è troppo caldo così lo appoggio sul tavolo e prendo il cellulare per mandare un messaggio a Rob. Mi manca da morire.

Ciao amore mio, sono appena arrivata a scuola. Primo giorno oggi. Adesso sono al bar a fare colazione. Quanto vorrei che tu fossi qui con me, ma non ti preoccupare per me. Sto bene. Ti amo. K”

Rimetto il cellulare in tasca, altrimenti rischio di dimenticarmelo e mangio il cornetto. Che delizia.

Sento qualcuno schiarirsi la voce, così di scatto mi giro a vedere chi è.. Indovinate?

È lei, Nicole.

La guardo alzando un sopracciglio, lei abbassa gli occhi e mi chiede se si può sedere. Annuisco e aspetto che parli ancora.

“Come… come stai?” mi chiede mentre si tortura le mani dal nervosismo..

“Sta tranquilla, non ti ammazzo per questa volta” le rispondo acida

Mi guarda sconvolta per qualche minuto e non sa cosa dire.. Oddio, che faccia che ha. Scoppio a ridere, mi fa troppa pena.

“Allora si può sapere che vuoi? Parla..” le domando incrociando le braccia al petto.

Si schiarisce la voce e inizia a parlare..

“Sai, Kristen. Ti volevo chiedere scusa. Mi dispiace di essermi messa in mezzo. Non lo farò più,credimi. Robert è un bravo ragazzo. Non lasciartelo scappare, mai. Okay?”

Oddio, mi fa ridere.

“Sai, Nicole” inizio la frase come ha fatto lei, solo che io sto usando un tono acido  “non perché è successo una volta, debba capitare ancora. Lui è MIO. Ficcatelo in testa, hai capito? Non ti premettere un’altra volta a farlo di nuovo, ci siamo capite? Lo so che è un bravo ragazzo e so che ha sbagliato anche lui, ma io l’ho perdonato okay? Quindi, se non hai altro da dirmi io dovrei fare colazione” le sputo in faccia tutto in una sola volta, e l’unica cosa che fa lei è annuire, alzarsi e andare via.

Faccio un sospiro di sollievo e finalmente riesco a mangiare quel benedetto cornetto.

Ma dura poco, naturalmente.

Qualcuno mi tocca la spalla, ed io pensando fosse ancora Nicole mi girò acida mentre le chiedo cosa diavolo vuole ancora.

Ma mi bloccò all’improvviso. Non è lei, ma un ragazzo.

Che brutta figura, cazzo.

“Oddio, scusami. Pensavo fosse un’altra persona. Scusami” gli dico abbozzando un sorriso.

“No.. non ti preoccupare. Scusami tu. Posso farti compagnia?” mi chiede sorridendo.

Devo ammettere che è davvero un bel ragazzo.

Ha gli occhi verdi e i capelli castani. Scuro di carnagione, con un fisico perfetto diciamo.

Sono un po’ in imbarazzo, dato che non so cosa vuole.

“Mh, si certo.  Tu sei?” gli chiedo. Non si è neanche presentato.

“Oh, che imbranato. Io sono Marco . Piacere mio. Tu invece come ti chiami?”

“Kristen, piacere. E dimmi Marco, che vuoi da me?” gli chiedo aggrottando le sopracciglia

“Beh, vorrei uscire con te. Semplice. Ti ho vista e mi hai colpito molto. Sei davvero una bella ragazza”mi risponde guardandomi negli occhi.

“Ti ringrazio, ma io ho un ragazzo”

Lui mi guarda dispiaciuto, ma non si perde d’animo.

“Beh, allora potremmo uscire come amici, che ne dici?”

E adesso, come mi comporto?

“Mh, perché dovrei accettare? Neanche ti conosco…”

“Usciamo per questo allora. Ci conosciamo e se vorrai rimarremo amici”

Non demorde il ragazzo.

“Okay, ma solo una volta”

Sorride e annuisce.

“Vai a scuola?” mi chiede guardando lo zaino per terra

“Si. Quest’anno faccio il quarto. E tu?”

“Ooh, anche io veramente. Mi sono trasferito qui da poco. Chi sa magari stiamo in classe insieme”

Speriamo di no, mi dico tra me e me. Ma a lui non lo dico, ci resterebbe male e anche se non lo conosco mi dispiacerebbe.

“Può essere” gli dico “da dove vieni Marco?”

“Italia. Roma con precisione”

“Oddiooo… io amo l’Italia. Vorrei tanto andarci.. Aww, che bello”

“Un punto a mio favore allora” mi dice schiacciandomi l’occhio ed io non posso non ridere.

“Marco, scusami ma si è fatto tardi”

“Okay, ci vediamo all’uscita di scuola allora”

Annuisco, mi alzo e mi dirigo verso l’entrata.

Le ore successive passano tranquillamente e per fortuna Marco non è in classe con me, ma in quella accanto.

Adesso sono le due del pomeriggio ed io sono davanti quel bar ad aspettarlo. Però forse non dovrei, quindi decido di andarmene ma mi sento chiamare. Da lui.

“Ehi dove vai?”

“Mh, a casa. Forse non ne è una buona idea. Sono fidanzata io. E lui, non è qui. Non è giusto. Qualcuno potrebbe vederci e…”

“Basta, basta Kristen. Ti giuro che anche se ho una voglia matta di baciarti, non lo farò. So che non mi conosci, ma vorrei essere tuo amico. Non conosco nessuno qua, e a quanto vedo neanche tu. Quindi che ne dici di fare amicizia? Niente di più, niente di meno”

Lo guardo e capisco che le sue parole sono davvero sincere quindi annuisco e gli sorrido.

“Allora, hai fame? Ti va un hamburger con patatine fritte?”

“Mh, si sto morendo di fame. Andiamo su”

 

 

*

 

 

Siamo seduti in una specie di Mc Donald’s e stiamo parlando del più e del meno, mi fa ridere e non mi fa pensare a  Robert. Non che non voglio pensare a lui, ma non voglio pensare alla lontananza.

Mi manca da morire. Vorrei essere con lui e il non averlo ancora sentito mi rende triste e mi porta a pensare a cosa sta facendo adesso.

Che fa? Con chi è? Mi sta pensando?

Certo Kristen.

E tu che stai facendo?

Sei a pranzo con un altro e non è giusto.

“Kristen a cosa stai pensando? C’è qualche problema?” mi chiede notandomi pensierosa e triste.

“Si, Marco. Mi spiace, ma io non posso. Non è giusto. Lui è a Parigi ed io sono qui con te. Non stiamo facendo niente di male, ma non posso. Me ne devo andare, mi spiace. Non seguirmi, ti prego” gli dico alzandomi e andando verso la porta.

“Va bene Kristen. Mi ha fatto piacere conoscerti”

“Anche a me, ciao Marco”

 

 

Pov Robert

“Dannato cellulare, proprio ora dovevi romperti? Cazzo, chi sa Kristen che penserà.. Lizzieeeee devo uscire”

“Dove vai Rob?”

“A comprare un cazzo di telefono. Non posso sentire Kristen, altrimenti”

“Okay sta attento”

Annuisco, le do un bacio sulla guancia ed esco.

Un’ora dopo sono con un cellulare di ultima generazione in mano, non ci capisco niente ma la commessa mi ha detto che ci sono tante applicazioni e bla bla bla… cosa non dicono per vendere.

Inserisco la scheda e finalmente riesco a chiamarla..

Risponde al secondo squillo e mi sento bene solo a sentire la sua voce.

Ma che fine hai fatto Rob? Mi hai fatto stare in pensiero.. è successo qualcosa?” mi chiede e dal tono della sua voce mi rendo conto che è davvero in ansia

“Amore sta tranquilla. Ieri mi sono addormentato e poi oggi ho rotto il cellulare. Ne ho appena comprato uno nuovo adesso. Come stai? Tutto bene amore?” le rispondo.

“Si si… Oddio, sei unico. Che ridere”

“Che ti ridi, eh? Sono sfortunato.. mi mancava la tua voce e mi manchi tu terribilmente.. non faccio altro se non pensare a te..” le confesso con il cuore che batte a mille. Come fa a farmi sentire così anche via telefono? Che strano effetto che ha su di me.

È riuscita ad entrami nel cuore come nessun’altra c’è mai riuscita.. Dio, quanto la amo.

“Ti amo Robert. Mi manchi anche tu, da morire. Torna presto okay?”

“Si amore. Torno presto. TI sento strana però, che hai? È successo qualcosa?”

Non so, ho un presentimento. Dal suo tono sento che c’è qualcosa che non va. Come se dovesse dirmi qualcosa, ma non riesce.

“Lo sai che puoi dirmi tutto vero Kris?”

“Si.. si.. in effetti devo dirti una cosa. Ma tu non ti arrabbiare. Okay?”

“Tranquilla.. spara”

“Oggi ho conosciuto un ragazzo. Mi ha chiesto di essergli amico perché si è trasferito qui da poco. Sai è italiano. All’inizio gli ho detto di no, dato che non lo conoscevo. Poi però sono stata a pranzo con lui. Ma non è successo niente. Te lo giuro. Mi credi?”

Sento che sta trattenendo il respiro. È preoccupata e in ansia. Che tesoro. Come potrei non crederle? Non mi avrebbe detto niente altrimenti.. però questo qua, sto Marco, non mi piace

“Amore lo sai che io mi fido di te? Tu sai quello che fai, davvero. È normale che questo ti abbia adocchiata, sei bellissima amore. Ti credo Kristen. Però non mi piace lui.. Non mi fido. Chi è? Cosa vuole? Che ti ha detto?”

“Grazie amore.. no non mi ha fatto e detto niente di che. Anzi l’ho abbandonato a pranzo. E lui non mi ha detto niente. Credo sia proprio un bravo ragazzo”

“Okay amore. Se vuoi continuare a conoscerlo io sono d’accordo. Insomma là sei sola. Certo avrei preferito che conoscessi qualche ragazza, ma si vede che non è destino. Forse ti invidiano troppo per esserti amiche” le dico ridendo.

Lei scoppia a ridere e dopo avermi raccontato anche della sua discussione con Nicole le dico di star tranquilla, che io la amo e che non vorrei stare con nessun’altra ragazza.

“Ti amo Robert”

“Anche io Kristen”

“Per sempre”

“Per sempre”

 

 

 

_______________________

 

 

Ho scritto il capitolo in tipo tre ore. Non mi piace, ma è venuto così.

Quindi ve lo tenete auhauhauh xD

Vorrei sapere cosa ne pensate tutti…

Ringrazio tutte le persone che hanno recensito la storia fino ad ora,

che l’hanno messa tra le preferite o seguite.

Un bacio

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Capitolo 21
*** Surprise for all ***


cap 21

Spero con tutto il cuore che il capitolo vi piaccia :D

 

 

SURPRISE FOR ALL

 

 

 

 

POV KRISTEN

 

 

È passato quasi un mese da quando Robert è partito.. un mese che non lo vedo. Si, ci sentiamo tutti i giorni ma non è la stessa cosa... Mi mancano i suoi baci, le sue carezze, il suo sorriso. Mi manca il modo in cui si tocca i capelli quando è imbarazzato e il suo mangiarsi le unghie quando è nervoso. Mi manca fare l'amore con lui, ma mi manca soprattutto il non poterlo vedere in viso.. I suoi occhi, quelli sono rimasti impressi nella mia mente, è vero.. Ma il modo in cui mi guarda mi fa sentire viva ed io al momento non lo sono. Mi manca la cosa fondamentale per vivere bene: LUI.
Mancano due settimane e lo potrò riabbracciare. Forza Kristen. Puoi farcela.
E poi devo dirgli quella cosa. Quella che mi ha messo paura. Quella che mi ha fatto scioccare e piangere. Come reagirà? Sarà contento? Sarà deluso? Mi lascerà? o resterà con me?
Migliaia di domande ingombrono la mia mente, ma solo una prevale sulle altre: Lo vorrà?
Non lo sa nessuno ancora. Mi porto questo peso addosso da due settimane. Neanche i miei lo sanno. Mi direbbero che sono troppo giovane, che ancora devo finire la scuola, che Robert non ha un lavoro.. Ma è successo quindi non ho scelta...
Sono coricata sul letto e ascolto canzoni deprimenti. Mi sento, non lo so, neanche io come... Anzi si, come se la mia vita stesse per cambiare indiscutibilmente. Con Robert o senza di lui io diventerò madre, perchè ebbene si sono incinta...
Aspetto un figlio.
Non so come sia potuto succedere. Robert è stato attento ed io prendo la pillola. Un lapsus mi scuote all'improvviso. Quel giorno sul London Eye.. Io non l'avevo presa, cazzo!
Una lacrima riga il mio viso e capisco che è tutta colpa mia... Ma questa non è una tragedia, mi dico, è una delle cose più belle che può capitare ad una donna.. Certo, non ha una diciassettenne, Kristen.. La mia coscienza ogni tanto viene a farmi visita.. Il problema è che ha ragione ed io ho una fottuta paura di dirlo a Robert, ai miei genitori..
Ho paura perchè non ho la minima idea di come diventerà la mia vita, se sarò sola o se lui sarà  con me per affrontare questo percorso.
Che dilemma.
Dovrei dirlo a mia madre.. mi ha fatto un sacco di domande in questi giorni perchè io sono sempre taciturna.. Torno da scuola, studio e ascolto musica.. Non sto uscendo, non sto vedendo neanche più Tom.. cosa starà facendo? Starà bene?
Al momento non mi frega, ho cose più importanti da pensare... Come lo dico a Rob?
Sbatto il pugno contro il letto e un altra lacrima scende silenziosa.. Qualcuno bussa alla mia porta e quando la apro mi ritrovo mia madre davanti con in mano dei cioccolatini e una tazza di tè.
"Tesoro posso entrare?" Annuisco e mi siedo sul letto incrociando le gambe e le braccia. Fisso a lungo mia madre e capisco che mi vuole parlare. "Dimmi che ti succede Kristen? Ti va di parlarne?" mi chiede dolcemente mentre appoggia la tazza sulla scrivania.
"Mh, in realtà no mamma. Ma non è successo niente di grave davvero" trattengo il respiro sperando che se la beva, ma purtroppo non è così... Smuove la testa a destra e sinistra e aspetta che sia io a dire qualcosa.. ma non so come dirglielo...
"Credimi non è niente" ribatto "fidati".
"Tesoro ti conosco. So che c'è qualcosa che ti turba... potrei aiutarti se solo ti aprissi con me" ed hai ragione mamma, vorrei tanto dirti che aspetto un figlio, ma la mia paura è tanta... - c'è la puoi fare - la mia coscienza si fa sentire...
Prendo un lungo respiro e mi faccio coraggio.. Prima o poi dovrò dirglielo. Se con lei è così difficile, come sarà con Robert?
"Okay se è quello che vuoi... Siediti però" le dico indicando il posto accanto al mio.. Annuisce e finge di essere tranquilla " prometti di non urlare, svenire, picchiarmi"
"Oddio Kristen picchiarti? urlare? che hai combinato?" mi chiede aggrottando le sopracciglia.
La fisso per un pò non trovando le parole giuste. "Forse che abbiamo combinato. Io e Robert" la guardo e lei si porta le mani alla bocca "hai capito?" le chiedo sospirando
"Bambina mia, non mi dire che aspetti un figlio?" annuisco abbassando la testa, non riesco a guardarla mentre ha gli occhi sbarrati e respira a fatica.
"Oddio" è l'unica cosa che esce dalla sua bocca e mi abbraccia. Scoppio a piangere tra le sue braccia e lei mi culla dicendomi di stare calma e che in qualche modo avremmo fatto.
Rimaniamo così per buoni dieci minuti poi mi allontana dolcemente e mi chiede se Robert lo sa.
"Ancora no. Non mi sembra giusto dirglielo al telefono" le dico prima di bere un pò di tè.
"Certo, è giusto. Come pensi che prenderà la notizia?"
"Non lo so. è questo il problema" le dico quasi singhiozzando.
"Amore stai tranquilla. Robert ti ama. Ne avete passate tante insieme e anche se siete piccoli e andate ancora a scuola, sono sicura che non ti abbandonerà. E anche se fosse ci saremo sempre io, papà e anche Cam a sostenerti"
"Grazie mamma. A proposito di Cam, ma dove diavolo è finito? Non lo sento da mesi"
"Lo sai com'è tuo fratello, un vagabondo" mi dice facendomi l'occhiolino "non ti preoccupare sta bene. Ha chiamato la settimana scorsa, ti saluta" mi sorride ed io mi sento già molto più tranquilla...
"Dovresti dirlo a tuo padre"
Annuisco e scoppio a ridere insieme a mia madre immaginando la faccia di mio padre.


"Cosa.... oddio, la mia bambina. Ma com'è potuto succedere? Oddio, non ci posso credere. Mi sento svenire... piango" l'ho detto a mio padre e questa è stata la sua reazione. Per poco non mi sveniva davanti. Mia madre gli ha dato un pò di acqua e zucchero dato che si sentiva debole...
"La mia bambina, la mia bambina" continua a ripetere da due ore... ed io rido per la dolcezza con cui lo dice. Mi ha sempre visto come la piccina della casa e il sapere che tra qualche mese diventerò mamma lo fa uscire di testa.
"Devo parlare con Robert" mi dice diventando subito serio.
"Papà, lui è a Parigi adesso. E neanche lo sa ancora. Appena torna glielo dico..e poi se tutto andrà bene ti farò parlare con lui, okay?"
lui annuisce e mi abbraccia "Andrà tutto bene piccola mia" mi sussurra all'orecchio ed io scoppio a piangere fra le braccia di mio padre.


*

"Sorpresaaaaaaaaaaaaaa..........." rimango incantata alla porta quando vedo Cam corrermi incontro e abbracciarmi... il mio fratellino. Sono sempre andata d'accordo con lui, ma ha un carattere molto particolare. Il classico farfallone diciamo. Non riesce a stare tanto tempo in un posto, nè con una ragazza. Ne hai cambiate tantissime, non troverà mai quella giusta ne sono sicura. Lui ha vent'anni e ha deciso di girare il mondo. Beato lui, aggiungerei. Ed è da quando ci siamo trasferiti qui che non lo vedo e solo adesso capisco quanto mi è mancato.
Gli salto addosso e lo abbraccio così forte che lui scoppia a ridere "ehi sorellina, piano.. mi stacchi il collo così" mi fa spostare lentamente e mi da un buffetto sulle guancie.. "Allora sorellina come stai? tutto bene? Novità?" mi chiede sorridendo.
Oh si Cam. Altro che novità!
La mia espressione dev'essere cambiata radicalmente perchè adesso sono seria e per poco non mi rimetto a piangere..
"Ehi Kris, che succede? Vieni siediti..." mi appoggia una mano sulla schiena e mi fa sedere sul divano del soggiorno... "Sono cambiate tante cose, Cam. Io sono cambiata" gli dico con le lacrime agli occhi. Lui mi stringe e mi da un bacio in fronte.
"Racconta, ti prego. Mi stai facendo preoccupare" annuisco e prima di aprire bocca faccio un lungo sospiro.
Gli racconto di Michael e Ashley, di Nicole, di Tom e del nostro viaggio e di Robert. Di come mi ha trattata all'inizio, del suo tradimento e anche del suo pentimento. Gli racconto che adesso stiamo insieme e che siamo felici.
"Lui dov'è adesso?" mi chiede "a Parigi. Torna tra tre giorni" rispondo triste.
"Passano in fretta, tranquilla. Cos'è la cosa importante che mi devi dire?"
"Mh, si... beh io.... non so.... sono incinta Cam" deglutisco mentre pronuncio queste parole e noto che mio fratello ha cambiato colore. è diventato bianco.
"Cam ti senti bene? rispondi.." dico schioccando due dita davanti il suo viso.
Immobile.
Dopo qualche minuto di mutismo e shock mi guarda e una lascrima gli riga il viso "diventerò zio" è tutto quello che dice prima di abbracciarmi forte forte.


Sono passate cinque ore da quando Cam è arrivato e siamo ancora qui sul divano a parlare e a scherzare. Ha voluto sapere tutto su me e Robert e non nego che si è incazzato parecchio quando gli ho raccontato del periodo in cui stavo male per lui.
"Dovevi chiamarmi Kris. Cazzo, sarei corso da te. Per fortuna che c'era quel tuo amico.. come si chiama? Tim?"
"Tom.. Tom si chiama. Non so però se posso considerarlo ancora tale"
"Capisco Kris. è normale. Lui è innamorato di te però eri la sua migliore amica e fidanzata del suo migliore amico. Oddio, che situazione complicata" ride ed io lo seguo. Con lui, anche da bambini, riuscivo sempre a stare tranquilla e serena. Bastava una sua parole, un suo sguardo per rassicurarmi. E solo adesso capisco che è ancora così. L'ansia, la preoccupazione è sparita per un pò. Mi riprende solo quando mi ricordo di Robert. Non l'ho sentito per niente oggi!
"Scusami un attimo, Cam. Devo chiamare Robert" annuisce e va nell'altra stanza.
Prendo il cellulare e digito il suo numero.. uno squillo, due, tre... niente!
Riattacco e riprovo.. Niente! ma che diavolo starà facendo?
"guarda tu che mi deve far preoccupare" impreco a bassa voce.. lancio il telefono sul divano e mi rimetto seduta. Non faccio neanche in tempo a sistemarmi che suona al campanello. Chi diavolo sarà ora? Sbuffo e apro la porta.
Spalanco gli occhi e faccio un gridolino quando Robert mi abbraccia e mi bacia con passione...
"Oddio, ma... ma cosa ci fai qui? ti aspettavo tra tre giorni" gli dico con le lacrime agli occhi.
"Lo so... ti ho fatto una sorpresa. Sono riuscito a partire prima" mi dice "lo vedo amore. Non potevi farmi sorpresa migliore" ribatto con dolcezza lasciandogli un altro bacio sulle labbra
"Kristen chi.. ?" mio fratello entra nella stanza e rimane di stucco quando vede me e Robert "sc-scusatemi" dice.
Il mio fidanzato mi molla e mi guarda con insistenza "chi è lui, Kristen? mi nascondi qualcosa?" appoggia un piccolo borsone a terra e serra i pugni. è incazzato ma non c'è motivo.
"No, io... beh, lui è Cam" mio fratello si avvicina e gli porge la mano. Robert la afferra "io sono Robert. Il suo fidanzato" scandisce bene l'ultima parola come a voler marcare il suo territorio.
"So chi sei. Kristen mi ha parlato molto di te. Mi rattrista il fatto che non ti abbia parlato di me, invece" si sporge verso di me e mi fa la linguaccia.
"Si può sapere chi è questo Kristen?" mi chiede Robert sull'orlo di una crisi di nervi.
"Cam basta! Robert, non c'è bisogno di arrabbiarti. Lui è mio fratello" Robert si gira verso di lui e impallidisce...
"Oddio, perdonami. Il fatto è che io non lo sapevo. Kristen non me l'avevo detto" mi guarda ed io scoppio a ridere seguita a ruota da entrambi.
"Vi lascio soli. Avrete tante cose da dirvi, vero Kristen? dice mio fratello sorridendo. Annuisco e prendo la mano di Robert.
"Vieni usciamo"
"Okay.."

*

"Ma perchè Cam rideva? che devi dirmi amore?" mi blocca e si posiziona davanti a me. Mi stringe tra le sue braccia e mi lascia un bacio sul collo "mi mancava il tuo profumo. Mi sei mancata tanto piccola. Mi dispiace di averti fatto soffrire. Ma ora sono qui e ti amo. Ti amerò sempre. Qualunque cosa succeda tu potrai sempre contare su di me, hai capito amore?" mi mette un dito sotto il mento e mi ritrovo a guardarlo piangendo. Dannazione. Non riesco a fermare le lacrime.
"Ti amo Robert"
"Anche io Kristen"
"In realtà è già successa una cosa" rabbrividisco e sento il cuore battere a tremila. Le mani mi sudano e le gambe mi tremano. Sto per dirgli che diventerà papà e ho paura. Perchè io voglio questo bambino. Ma lui?
Lui lo vuole? Lui è disposto a cambiare la sua vita per me? Non mi resta che scoprirlo... Ingoio e faccio uno dei sospiri più lunghi della mia vita.
Per tutto questo tempo è rimasto a guardarmi senza dirmi una parola. Ha capito che dev'essere qualcosa di importante. Anche questo amo di lui. Rispetta i miei spazi.
"Robert... non so come dirtelo. Quello che sto per dirti cambierà le nostre vite radicalmente.. e non so come tu la prenderai. Io sono rimasta scioccata all'inizio ma poi, beh, mi sono resa conto che non potrei mai uccidere qualcosa di tuo" lo guardo e lui fa lo stesso. Sta cercando di capire cosa voglio dirgli.
"Non capisco. Spiegati"
"Amore..." gli prendo la mano e la porto sul mio ventre "aspettiamo un bambino"..





POV ROBERT

Non è possibile. Ma cosa sta dicendo? Non ho sentito bene, sicuro.
"Ripeti..." deglutisco a fatica e sento le gambe cedere.
"Sono incinta amore"
Allora avevo sentito giusto..
Kristen aspetta una risposta ma io non so cosa dire. Non me l'aspettavo. Non sono pronto. Non ora. Sono giovane ancora. E lei, lei va ancora a scuola. Oddio, ma com'è potuto succedere?
Un figlio. Una piccola creatura sta crescendo dentro di lei.
La creatura che un giorno mi chiamerà papà.. Credo che il mio aspetto adesso non sia dei migliore. Il mio cuore batte velocemente, troppo velocemente.. La testa mi gira e capisco che sto per svenire
"Kris......" cerco di chiamarla ma sento solo voci lontane.
Quando apro gli occhi non siamo più per strada. Mi ritrovo in una stanza bianca, senza vita. Capisco di essere all'ospedale prima di tutto dall'odore tipico di quel posto e poi perchè ho una flebo attaccata al braccio. Cerco di alzarmi ma non ci riesco. Sono troppo debole.
Ma come ci sono finito qui?
Il ricordo del perchè fa breccia nel mio cuore e scoppio a piangere come un bimbo appena nato.
Mi sono comportato da vero stupido.
Kristen aveva bisogno di me ed io che ho fatto? sono svenuto...- che stronzo che sei - dice la mia coscienza. Si un vero stronzo. Ho avuto paura all'inizio, e ne ho ancora. Ma voglio stare con lei. Qualunque cosa succeda, gliel'ho promesso. Io la amo e amerò questo bambino. Il nostro bambino.
Non posso e non voglio abbandonarla. Devo chiederle scusa, ma dove sarà?
E se mi ha lasciato perchè pensava che io non la volessi più ora? No no.... Una fitta al cuore mi squarcia e mi fa mancare il respiro per un attimo.
Non riesco a vedere la mia vita senza di lei.
In questo mese e mezzo non ho fatto altro che pensarla.. e adesso che sono qua rischio di perderla.
Quando qualcuno bussa alla porta il mio cuore fa un sussulto pensando fosse lei, invece è solo l'infermiera.
"Come si sente signor Pattinson?"
"Bene. Che ho avuto?" chiedo.
"Solo un leggero svenimento dovuto allo stress e alla stanchezza"
"Si in effetti sono tornato oggi da Parigi e non avevo neanche mangiato. Poi ho avuto una notizia importante e li credo di essere ceduto" affermo con sincerità "ma la mia fidanzata è qui?" le chiedo mentre mi metto seduto sul letto.
"Si certo. La signorina Stewart è andata a prendere una tazza di tè. Era distrutta, è rimasta qui per tutto il tempo in cui lei era addormentato. Vado a chiamarla adesso"
Annuisco e un'altra lacrima mi riga il viso
Due secondi dopo entra dalla porta quasi intimorita, come se avesse paura della mia reazione a quello che mi ha detto.
"Amore vieni qui.. siediti vicino a me" le dico sbattendo la mano sul letto. Lei fa come gli dico e me la ritrovo a pochi centimetri dal mio viso. è bellissima. solo che i suoi occhi.... i suoi occhi sono rossi e gonfi, sintomo che ha pianto!
"Perdonami ti prego Kris, perchè hai pianto?" si schiarisce la voce e mi guarda con una tale intensità che potrei svenire di nuovo
"Ero preoccupata per te e poi tu... tu non mi vuoi più. Non vuoi il nostro bambino. Io si, tu no. Saremo costretti a lasciarci ed io non voglio" sussurra piangendo di nuovo.. L'attiro a me e le lascio un bacio sulle labbria mentre con le dita le asciugo gli occhi.
"Sh, piccola. è stato terribile come mi sono comportato. Avevo paura e non me l'aspettavo. Sarei voluto diventare padre un giorno, ma..." mi fermo cercando le parole giuste per dirle quello che provo...
"ma non lo vuoi?" anticipa Kristen ed io faccio di no con la testa..
"Stupidina è il contrario. Stavo per dire che sarei stato felice un giorno di diventare padre , ma adesso lo sono di più perchè il figlio che aspetti è il frutto, il simbolo del nostro amore. E ti prometto che non ti lascerò mai. MAI. Hai capito amore mio? Mi prenderò cura di te e di lui/lei quello che sarà perchè ti amo e voglio vederti felice, sempre. Non c'è cosa che mi rende più felice se non vederti sorridere" le dico tutto d'un fiato e mi meraviglio di me stesso.
La amo e farei di tutto per lei.
Kristen mi abbraccia e mi bacia con passione.
"Grazie Robert. Grazie di esserci sempre per me"
"è un piacere piccola"
Ci sdraiamo entrambi sul letto e abbracciati ci addormentiamo.








_______________________________




Eh okay. Il capitolo è finito :D

Mh, vi è piaciuto?

Ve l’aspettavate che io nostri piccioncini presto diventeranno genitori?

Qualcuno l’ha indovinato, ma spero comunque di non avervi

Rovinato la sorpresa  :D

Vi lascio e ringrazio di cuore a tutti <3

Vi abbraccio

Gra

 

 



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Capitolo 22
*** DON'T LEAVE ME ***


Cap 22
Ciao a tutti... il capitolo è corto, e forse fa pure schifo! Spero comunque che apprezziate il mio impegno nel scriverlo. Se ci sono errori scusatemi ma vado di fretta! Vorrei leggere qualche recensione in più, se vi va :3 Vi lascio alla lettura, ciao ciao!


DON'T LEAVE ME

 

POV ROBERT

Cinque mesi dopo

La mia vita è cambiata quando ho conosciuto Kristen. Lei l'ha sconvolta, l'ha resa migliore.
E adesso mi sta per donare una delle esperienze più belle della vita di un essere umano. Tra qualche mese diventerò padre. Nel suo grembo sta crescendo nostro figlio.
 All'inizio l'ho presa male perchè non me l'aspettavo. Lei non mi aveva detto niente anche se poi ho capito il perchè l'ha fatto. Ero lontano e non voleva dirmelo per telefono. Non potevo mai immaginare che lei fosse incinta, dio mio. Ancora dopo cinque mesi  dire e pensare quella parola mi fa venire i brividi. Lei è piccolina, farà diciotto anni tra due mesi, e sta per diventare mamma.  Mancano quattro mesi e dovremo occuparci di nostro figlio.
Sono cambiate tante cose in questi mesi. Per prima cosa Kristen è venuta a stare da me. Per fortuna che lo avevo comprato, altrimenti ora saremmo costretti a trovarne uno. Ha portato tutte le sue cose da me e non nascondo che per lei è stato difficile lasciare casa sua e i suoi genitori. Loro sono stati gentilissimi. Ci hanno aiutato parecchi in questi mesi, anche economicamente sebbene non ci fosse bisogno. Mia zia Beth, prima di morire, aveva lasciato un testamento. Tutti i suoi soldi, abbastanza da vivere per tanti anni, li ha lasciati a me mentre le sue due case alle mie sorelle.
Io però non voglio basarmi su quei soldi, ed è per questo che sto andando all'università. Voglio diventare un ottimo chirurgo e mi impegnerò al massimo per riuscirci. L'università mi prende parecchio tempo durante la giornata ma Kristen non si è mai lamentata. Anche lei passa le sue giornate a studiare, in quando quest'anno ha gli esami. Ha scelto di continuare ad andare a scuola. "Non mi vergogno della mia pancia" così aveva detto ed io non potrei essere più orgoglioso di così.
Si dà da fare ogni giorno. Studia, si occupa della casa e ogni tanto esce con la sua nuova amica, Ilary. Sono contento che abbia trovato un'amica come lei. Hanno lo stesso carattere e si vogliono un mondo di bene. Se una ha bisogno, l'altra c'è. Kristen aveva proprio bisogno di un'amica con cui parlare e con cui condivedere le proprie emozioni e le proprie paure.
Proprio stamattina sono uscite insieme per fare un pò di shopping.
Io invece sono rimasto a casa. Non mi va di studiare quindi decido di mandare un messaggio a Tom. Lui non sa che io so quello che lui prova per Kristen. Non gliel'ho mai fatto notare e lui non me ne ha mai parlato, anche se avrei preferito che lo facesse. Siamo rimasti ottimi amici e quando è possibile ci incontriamo per n caffè.. Quando ha saputo che è incinta ha fatto una strana smorfia, neanche lui se l'aspettava.
Nessuno, infondo.
Ricordo come se fossi oggi, la discussione con Kristen.

"Raccontami tutto, amore. Quando l'hai saputo. Come?"
"Io, l'ho scoperto due settimane fa circa. Avevo un ritardo di qualche giorno ma non volevo dirlo a nessuno. Se poi non era niente di che, avrei allarmato a tutti. Così mi sono presa di coraggio e ho comprato penso dieci test di gravidanza. Otto su dieci dicevano positivo. Credimi, tremavo e piangevo. Non riuscivo a parlarne con nessuno. Nemmeno con mia madre. Non sapevo che fare, come comportarmi. Così un giorno mi sono presa di coraggio e l'ho detto a mia madre. All'inizio è sbiancata ma poi mi ha abbracciata forte forte. E ho capito che non ero sola e che potevo farcela. Non sapevo se tu lo volevi. Non sapevo niente. Non volevo dirtelo al telefono. Così ho aspettato. Il resto lo sai" disse con le lacrime agli occhi.
"Amore mio tu non sei sola. Non lo sarai mai. Hai me e tra qualche mese avremo il nostro bambino. Ti amo tanto e starò sempre al tuo fianco"
"Grazie Robert"


Pensarci ancora adesso mi fa venire le lacrime agli occhi. Sapere Kristen triste, indifesa, persa mi fa male. Ma ora ci sono io con lei ed è tornata a sorridere. Ha preso bene questa gravidanza e sono felicissimo. Domani deve fare l'ecografia e forse la dottoressa Cope ci dirà il sesso del bambino se è possibile. La cameretta è già pronta, dobbiamo solo pitturarla e comprare le ultime cose.
Dio, che emozione. La prima ecografia è stata.. non ho parole. E domani scopriremo qualcosa in più.
Il bip del cellulare mi riporta alla realtà. Tom ha risposto. Vuole che ci vediamo tra mezz'ora allo sturbucks sotto casa mia. "Ti devo parlare, Rob. Ti avrei chiamato io" ecco quello che ha scritto. Chi sa se finalmente ha trovato il coraggio di dirmi tutto...
Mi alzo dal letto, mi faccio una doccia veloce, mi vesto e dopo aver rifatto il letto e sistemato qualcosina scendo giù e lo aspetto.
Arriva puntuale e lo vedo strano.
"Oi amico che ti è successo? Entriamo dai.." gli dico facendolo passare avanti. Lui annuisce e dopo essersi seduto mi fissa con aria triste.
"Rob devo parlarti e sono sicuro che dopo che te lo dirò non mi vorrai più parlare" mi guarda ma abbasso subito gli occhi.
"Lo sai che noi possiamo dirci tutto e se è quello che so io sei già stato perdonato. Però voglio sentirlo dire da te" gli rispondo facendo segno alla cameriera di venire da noi. Arriva e ordino due caffè e due cornetti.
"Io, credo che non è quello che sai tu. Non mi parleresti se fosse così. Comunque..." fa un sospiro "sono innamorato di Kristen. Anzi ero" mi guarda negli occhi questa volta in attesa di una mia reazione che però non arriva.
"N-non dici niente, Rob? Io l'ho baciata, si insomma. Lei mi ha rifiutato subito ma io mi sento in colpa nei tuoi confronti. Avrei dovuto dirtelo prima e mi dispiace. Puoi perdonarmi? So che ora mi odi, però ti prego. Sei il mio migliore amico e ti giuro che non volevo. Ma lei... lei è..." non finisce la frase ma lo faccio io per lui "lei è Kristen ed è perfetta, vero?"
Annuisce e continua a fissarmi.
"Tom, per me sei molto più del mio migliore amico. Sei un fratello per me e come ti ho già detto prima sei già perdonato. Kristen è davvero speciale ed è normale che tu ti sia innamorato di lei. L'avevo capito la prima volta che vi siete baciati, ricordi? Io già la volevo, ma ero disposto a lasciarla stare per te. Poi lei era innamorata di me, e quindi.... il resto lo sai"
Un piccolo sorriso compare sul viso del mio amico e io scoppio a ridere.
"Perchè ridi?" mi chiede nervoso.
"Perchè non vedevo l'ora che me lo dicessi. Sappi che per me la questione è chiusa. Kristen è mia, sta per darmi un figlio e.."
"ed io sono contento per voi, credimi. Non potrei esserne più felice. E poi io, io... ho conosciuta una ragazza" finisce la frase ridendo ed io mi rilasso subito. Eccolo il vecchio Tom.
Passiamo il resto della mattina a parlare di lui e di Megan, così si chiama la sua nuova ragazza, a sfotterci e a scherzare.
è sempre piacevole passare il mio tempo con lui.
Chi sa Kris che starà facendo adesso. Era così contenta stamattina. Non vedo l'ora di vederla e abbracciarla. è sconvolgente quello che provo per lei.. La amo più della mia stessa vita.
Non faccio neanche in tempo a pensarla, che il mio cellulare squilla. Il suo nome lampeggia sul display ed io sono contento di sentire la sua voce.
"Amore allora? Tutto bene?"
Sento una voce rotta dal pianto, ma non è quella di Kristen. è Ilary. Piange disperata e non so il perchè. Il panico mi pervade il corpo e sento le gambe tremare.
"Che succede Ilary? perchè piangi? Kristen dov'è? Sta bene?" le parole mi escono quasi sussurate.
"Io... Rob, mi dispiace.. Kris... lei" cerca di dirmi qualcosa ma piange e non riesce a fermarsi..
"Parla Ilary. Dannazione. Che ha Kris? Dov'è?"
"Lei.... lei è stata investita ed è in ospedale. Quello vicino casa sua. Ti prego vieni qui....." singhiozza e anche io mi ritrovo a piangere
"Ma lei... lei sta bene Ilary? è con te?"
"No, mi spiace Robert.... La stanno operando, oddio..."
"Arrivo subito. Cinque minuti e sono là" le dico piangendo. Mi alzo dal tavolo e Tom mi chiede cos'è successo. Gli spiego tutto velocemente e per come posso. Non riesco a dire una frase completa per le lacrime che mi scendono giù. Corriamo più veloci che possiamo e quando arriviamo in ospedale ho il fiatone e lei gambe vogliono cedere. Ma non posso fermarmi, non adesso. Non posso cedere proprio adesso che lei ha bisogno di me. Intravedo Ilary e mi dirigo verso di lei. Ci sono anche i genitori di Kristen.
"Dov'è? Che succede? vi prego" gli chiedo singhiozzando. Loro mi guardano e non riescono a parlare.

Jhon, suo padre, mi fa cenno di sedermi, annuisco e me lo ritrovo di lato.“Robert, la nostra Kris ha avuto un incidente. Un pirata della strada. Gli è sbandata la macchina per quanto andava veloce e stava per prendere Ilary. Kristen si è lanciata per salvarla ma non è riuscita a tornare indietro subito.. e adesso la stanno operando. Era grave,Robert” è la prima volta che vedo suo padre piangere disperato “non voglio perdere la mia bambina” aggiunge singhiozzando..Non so dove trovo la forza di non piangere adesso e non so come faccio a ragionare, ma ci riesco infatti lo abbraccio e gli dico: “noi non la perderemo hai capito? Lei vivrà, il nostro bambino vivrà. Io non posso pensare la mia vita senza di lei.. mi rifiuto” “Lo spero Robert. Con tutto il cuore”
 
*
 
 Sono le due del pomeriggio e siamo ancora qui seduti in sala d’attesa ad aspettare un medico, un’infermiera. Voglio sapere come sta Kristen. Starà bene? E il nostro bambino?
Mi hanno detto di andare a casa, di andare a prendermi un caffè ma come faccio a lasciare l’ospedale non sapendo niente? Non so che danni ha avuto, non so se si salverà.. Dio mio, ti prego. Non lei, non lei.
Lei è così buona, così generosa con tutti. Mi ha reso l’uomo più felice della terra e le avevo promesso che non le sarebbe successo niente, che l’avrei protetta sempre.. e invece ho fallito miseramente la mia missione. Mi dovevo solo prendere cura, e non l’ho fatto. Cazzo, cazzo, cazzo.
Do un pugno contro il muro e sento le nocche delle mani farmi male, ma non mi interessa.
Cosa starà passando lei? La mia dolce e fragile Kristen.
Amore mio. Vivi. Ti prego.
Alzo gli occhi e incrocio quelli del medico che sta uscendo fuori dalla sala operatoria.. Mi alzo, anche se le gambe mi tremano e il cuore batte a mille, e insieme ai suoi genitori, mi dirigo davanti a lui.
“Dottore, allora? Kristen? Sta bene?”
“Lei è?”
“Robert Pattinson.. il suo fidanzato e loro sono i suoi genitori, John e Jules..” li indico e loro annuiscono.
“Okay.. io sono il dottore che l’ha operata. Kristen è fuori pericolo. Anche se…”
Ci guarda.. e se cosa? “ha qualche osso rotto e una commozione celebrale”
“Cos’ha di rotto?” chiede Jules, sua madre guardando verso me e verso suo marito.
“Una gamba, signora. Un braccio e una mano”
Tesoro  mio, quanta sofferenza.
“E… dottore, il bambino… il nostro bambino?”
“Posso darti del tu, Robert?” mi chiede il dottore con dolcezza.
Annuisco e lo guardo. Perché aspetta così tanto a dirmelo?
“Il bambino è salvo, Robert. Non so come ha fatto ma Kristen lo ha salvato. Con una botta del genere difficilmente si salvano. Eppure la signorina c’è l’ha fatta. Dovete essere orgogliosi di lei”
Kristen è salva. Il mio bambino è salvo.
Sento le lacrime rigarmi il viso, e scoppio in un pianto disperato. Tom che ha visto la scena mi abbraccia ed io mi sfogo tra le braccia del mio migliore amico.
Ho rischiato di perderla. Ho rischiato di perdere la mia vita.
E mai come ora, so quello che devo fare.
D’ora in poi li proteggerò io, costi quel che costi.
Quando riesco a calmarmi cinque minuti dopo, i suoi genitori mi dicono che la possiamo vedere. Mi faccio coraggio e entro nella sua stanza.
Ha flebo attaccate alle braccia, macchinari a destra e a sinistra. È uno strazio vederla così. Immobile, bianca, tutta fasciata su questo letto d’ospedale.
Se non fosse per il respiro avrei pensato che fosse morta. Per questo pensiero una fitta di dolore mi costringe ad abbassarmi e a piangere ancora.

 
 
POV KRISTEN
Cos’è successo? Dove sono?
Apro gli occhi lentamente e una luce bianca mi offusca la vista.
Ho un gran mal di testa e sono tutta indolenzita. Cerco di riaprire gli occhi e ci riesco. Sono in ospedale, ma cosa diavolo è successo?
Il mio bambino, penso all’istante.
Quando cerco di toccarmi la pancia un dolore assurdo mi percuote. Mi guardo il braccio e c’è l’ho ingessato, così come la mano.
Cazzo.
Anche la gamba sinistra è ingessata.
Lacrime calde rigano il mio viso.
Cerco di ricordami qualcosa ma non riesco. La testa mi scoppia tanto da non riuscire a tenere gli occhi aperti.
Li chiudo e cerco di regolare il respiro e il cuore che batte troppo velocemente.
Qualche minuto dopo la porta si apre.
Dischiudo gli occhi e Robert è davanti a me.
Mi guarda e si precipita verso di me…
“Amore, amore mio.. ti sei svegliata. Come ti senti?” mi chiede con le lacrime agli occhi.
Il mio Robert che piange? Allora il bambino…
“Amore, perché piangi? Il bambino? Che è successo? Non mi ricordo” gli chiedo cercando di accarezzargli una guancia..
“Il bambino sta bene, piccola. Tu hai avuto un incidente. Ma non ti preoccupare hai solo qualche osso rotto. Dovrai stare a riposo per un bel po’” questa volta un debole sorriso spunta sul suo volto e i miei muscoli si rilassano.
È lui a farmi questo effetto. C’è lui e mi sento al sicuro. È il mio punto di riferimento. La mia ancora di salvezza.
Se avessi perso il nostro bambino… che stupida che sono stata. È tutta colpa mia questa situazione.
L’angoscia, la rabbia, la paura e la tristezza vengono a galla ed io scoppio a piangere. Robert, come sempre, mi abbraccia e mi culla dicendomi che non è colpa mia…
Ma io non ne sono sicura…
Dovevo essere più prudente. Ho il nostro bambino in grembo. Non posso permettere che gli succeda qualcosa…
“Kristen, amore. Guardami… In realtà tu hai salvato tre vite oggi” lo guardo alzando un sopracciglio non riuscendo a capire cosa voglia dire.
“La macchina che ti ha investito stava colpendo Ilary e tu l’hai spinta via, ma non sei riuscita a tornare indietro e ti ha presa. Il dottore pensa che quando sei caduta hai messo le mani in avanti per proteggere la pancia ed il nostro bambino. Quindi, non è colpa tua. Hai capito? Tu sei stata coraggiosa..ed io ti amo…” mi dice baciandomi le labbra dolcemente..
“E la terza persona?” chiedo curiosa.
“Hai salvato me, Kristen. Se ti fosse successo qualcosa, io non sarei riuscito a vivere senza di te”
Oh, Robert.
“Amore mio.. io e te siamo una cosa sola, hai ragione. Però promettimi che se un giorno mi dovesse succedere qualcosa, tu vivrai. Per te, per me e per il nostro bambino” sussurro guardando negli occhi.
Lui mi bacia e le nostre lacrime si mescolano sui nostri visi.
“Ti amo Kristen. E non lascerò che niente e nessuno ti faccia del male. Neanche al nostro bambino. Tu sei la mia vita, ed io non sono niente senza di te”
“Ti amo Robert. Più della mia vita”

 
_______________ 


Non ho parole per descrivere questo capitolo.
Vi dico solo che piangevo mentre lo scrivevo.
Aggiungo solo una cosa, poi me ne vado.
La storia è la mia quindi faccio e scrivo quello che voglio,
mi dispiace se deludo le vostre aspettative romantiche però…
niente, se non vi piace non la leggete. Tutto qua!
Per tutte quelle che invece la apprezzano, sappiate che vi adoro <3
Baci
Gra
 
 

 


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Capitolo 23
*** Happy Birthday, Kristen ***




Happy Birthday, Kristen


Pov Kristen


"Auguri amore mio"
"Grazie Robert"
Finalmente i diciotto anni sono arrivati.. Se solo un anno fa mi avessero detto che li avrei passati a letto mi sarei messa a ridere..
Sono incollata in questo letto da un mese per via della gamba rotta.. Mi sono stufata, voglio uscire, farmi una passeggiata! Per di più non mi posso muovere neanche bene.. la mia pancia sta diventando enorme, ormai sono di sei mesi e il mio corpo sta cambiando..
- è normale, Kristen, c'è un bambino dentro di te - la mia coscienza ogni tanto torna a parlarmi. è vero, però, certe volte non riesco a crederci. Tra tre mesi diventeremo genitori. Ho una paura fottuta di non essere all'altezza della situazione. Ho paura di fallire come madre, come fidanzata, come donna. Ho paura perchè non so niente.
Non so come si cambia un pannolino, non so come si allatta, non so niente. Un emerito cazzo.
Per fortuna che mia madre è sempre qui con me, non pensavo potesse essere così disponibile nei mie confronti. E anche mio padre e Cam mi sono d'aiuto, per come possono. E poi c'è lui, l'amore della mia vita, Robert. Si sta facendo in quattro per starmi vicino, tra l'università ed io, non ha un minuto per se. Piccolo mio. Lo faccio uscire pazzo con i miei sbalzi d'umore. Prima sono calma, poi mi arrabbio, poi di nuovo calma. Prima ho freddo, poi ho caldo.. Prima ho fame, poi no.. Insomma, so di essere insopportabile ma lui è rimasto sempre qui con me. Non mi ha lasciata mai. Non mi ha mai fatto mancare niente e mi sono ritrovata molte volte a pensare a cos'ho fatto di buono per meritarmi una persona così al mio fianco.. e puntualmente le lacrime scendono giù. Come adesso.
"Ehi amore perchè piangi?" Robert è disteso di lato a me e mi accarezza la pancia.. Un gesto così romantico, che io, beh.. non riesco a non piangere ancora. Maledetto umore.
"Io, beh... stavo pensando.."
"Ti ho visto assorta nei tuoi pensieri.. posso sapere cosa pensavi?" mi chiede mentre mi asciuga le lacrime con un fazzoletto. è abitudine ormai comprare valanghe di veline. Me la faccio sempre piangendo.
"Pensavo che sono fortuna ad averti"
"Oh, Kristen. Qui l'unico fortunato sono io. Ho accanto a me una splendida ragazza. Matura, forte e coraggiosa. Per non parlare della sua bellezza. Mi toglie il fiato" e mi lascia un bacio sulle labbra.
"Ti amo Robert. Ma.."
"Ti amo anche io, Kris. Ma cosa?"
"Ma.. non sono bella. Guardami, insomma. Faccio schifo. Ho le occhiaie da fare schifo, una gamba ingessata e un fisico orribile.. Non sarò mai più come prima" gli dico con il fiato corto
"Ma che stai dicendo, sciocchina? Sei bellissima, e tu non lo vedi. Ma io si.. Sei radiosa.."
Sento le lacrime scivolare sul mio viso, mentre Robert mi abbracci forte a sè. Sa che questo è l'unico modo per farmi stare bene.
Si, perchè sono nelle sue braccia mi sento bene. Mi sento viva, protetta, amata.

"Mammaaaaaaaaaa, vieni qua per favore"
Dopo la chiaccherata di stamattina con Robert, mi sento meglio. E poi oggi devo andare all'ospedale. Finalmente mi tolgono il gesso alla gamba. Il braccio e la mano sono guariti già, anche se sto facendo molta riabilitazione e per fortuna sembra che stiano guarendo.
Per la gamba mi ci vorrà un pò di più, ma c'è la devo fare. Tra tre mesi terrò in braccio il mio bambino, e non posso essere impreparata.
"Dimmi, Kristen" mia mamma sbuca nella mia stanza e mi guarda mentre cerco di alzarmi. Si precipita verso di me e mi aiuta a mettermi seduta sul letto. Sono tutta indolenzita, ma non è niente in confronto a quello che ho passato i primi giorni. Non potevo muovermi, mi sentivo paralizzata. Un vegetale. Non voglio mai più ripetere una cosa del genere..
"Aiutami a vestirmi.. devo andare in ospedale tra un pò. Finalmente mi toglieranno questo maledetto gesso" dico esasperata.
"Tesoro mio, sei così fragile. E stai per diventare madre" sussurra mia mamma quasi piangendo. Purtroppo il mio umore gioca brutti scherzi, ed infatti, come prima scoppio a piangere tra le braccia di mia madre.
"Oh, mamma. Ho paura... è normale? Non so se sono pronta.. Io, mi sento....non so neanche io come. L'unica cosa che so è che ho paura di fallire" stringo la presa ancora più forte e lei per come può mi culla tra le sue braccia..
"Oh amore mio, è normale avere paura alla tua età. Però ricordati che tu sei una ragazza saggia e forte, non fallirai. Non lo permetteremo, okay? Non sei sola.. Hai me, tuo padre, Cam, Ilary e Robert, la persona più importante.. Sarete due ottimi genitori, i migliori che questo bambino possa mai avere. Ed io sono così tanto orgogliosa di te. Lo so questo non era nei tuoi piani, però la vita è questa. Ci riserva tante sorprese, spesso brutte, ma questa, beh questa è meravigliosa non credi Kristen?"
Qualche lacrima riga ancora il mio viso, ma adesso mi sento pronta. Ho accanto tante persona che mi amano, ed io amo loro. Nessuno si metterà in mezzo, nessuno mi farà del male. Io e Robert saremo dei bravi genitori e un ottima famiglia..
"Si mamma. Hai ragione. Grazie, di cuore. Grazie di tutto"
Lei mi sorride e mi lascia un bacio sulla fronte prima di aiutarmi a mettere il vestito pre-maman che mi ha regalato Ilary per il mio compleanno.


*

"Allora signorina Stewart, vediamo un pò questa gamba che dice. Stia ferma così le tolgo il gesso"
Annuisco e cerco di non muovermi. Robert è accanto a me che mi stringe la mano. Non mi molla mai, neanche per un secondo. Dice che ha paura che mi possa succedere qualcosa e anche se gli dico che non succederà mai più, lui non ne vuole sapere. Da una parte posso capirlo, perchè io avrei fatto la stessa identica cosa, dall'altra non voglio che si dedichi completamente a me. Deve pensare a studiare e a divertirsi un pò. Non so da quant'è che non esce con Tom. Ora che ci penso è da tanto che non lo vedo. Chissà cosa starà facendo?
Mi giro a guardare Robert e lui sembra teso, non so perchè. Ma è più nervoso di me... Lui mi guarda, e cercando di nascondere il suo umore, mi sorride debolmente.. Ma ormai lo conosco molto più che bene, so che c'è qualcosa che non va. Ma non voglio chiederglielo ora, non davanti al medico che ha fino proprio adesso di togliere il gesso.
La gamba è ancora più secca di prima, per via del muscolo che non c'è.. è secca e fa una brutta impressione. Ma so che è normale, quindi non mi allarmo più di tanto.
"Allora dottore? che mi dice?" chiedo gentilmente all'uomo davanti a me..
"Beh, così non le posso dire niente. Dobbiamo fare dei raggi per controllare le ossa"
Raggi? Radiazione?
"Ma.. il mio bambino ne risentirà? non è un pericolo?"
"No signorina, stia tranquilla. So quello che faccio. Si può fidare"
Annuisco e guardo Robert. Lui mi sorride, ed io mi rilasso.
"Bene, venite con me. Faremo veloce" ci dice il dottore avviandosi alla porta..
Venti minuti dopo siamo seduti in una panchina nel corridoio dell'ospedale ad aspettare la risposta del medico. Sento Robert irrigidirsi quando una dottoressa, credo, si avvicina a noi sorridente.
"Voi siete Robert e Kristen, giusto?" ci chiede porgendoci la mano..
Guardo lui sorridere e non capisco cosa vuole questa da noi..
Annuisco e lei si presenta come la dottoressa Williams, ma noi possiamo chiamarla semplicemente Amy.
"Allora, siete pronti a scoprire il sesso del vostro bambino?"
Guardo Robert che mi fissa sorridente come a volermi dire "sorpresa"...
"Questo è il mio regalo per il tuo compleanno amore. So che volevi saperlo a tutti i costi, eh beh.. ho pensato di prenotare l'ecografia oggi" mi dice sorridendo e con gli occhi sognanti..
"Oh, Robert... Io.. io... ti amo tanto" gli dico scoppiando a piangere..
La dottoressa ci lascia un attimo da soli e lui ne approfitta per abbracciarmi e baciarmi..
"Anche io ti amo tanto.. ma ora non piangere. Il nostro bambino non è felice di saperti così. Ricorda che lui sente quello che provi tu"
"Hai ragione. Forza, andiamo... Voglio dargli un nome e ti rendi conto che non ci abbiamo mai pensato?" mi asciugo le lacrime e questa volta scoppio a ridere dalla gioia, dall'emozione..
"Mh, è vero Kris.. Dobbiamo rimediare... vieni però ora, sono impaziente" mi aiuta ad alzarmi e facendomi appoggiare a lui, ci dirigiamo verso la stanza della verità.
Entriamo dentro e l'ansia si impossessa del mio corpo. Solo la stretta di Robert mi fa ricordare che non sola.. che affronteremo tutto insieme. Sono impaziente di sapere se il bambino sta bene e anche se è femmina o maschio.
Robert vorrebbe un maschietto, mentre io una femminuccia. Adoro le bambine piccole. Adoro tutti i vestitini che ci sono per loro, tutte quelle gonnelline, tutine..
"Allora, Kristen. Sdraiati piano piano qui e alza il vestito" mi dice la dottoressa indicandomi il lettino davanti a me. Faccio come mi dice e lei si mette di lato a me pronta a mettermi il gel sulla pancia. Sussulto per quanto è freddo ma mi rilasso subito.
Fisso il monitor davanti a me e quello che sento adesso è qualcosa di indescrivibile.. Sono emozionata, impaurita... Lacrime di gioia scendono sul mio viso e Robert si china a baciarmi. Anche lui piange. La dottoressa ci fa sentire il cuore del bambino e ci dice che va tutto bene. Il nostro piccolo è sano. Ed io non sono mai stata più felice di così. Mai, in vita mia.
"Allora volete sapere il sesso del bambino?"
Io e robert rispondiamo "si" all'unisono e lei si mette a ridere.
"Bene, vedete qui..." e ci indica una parte dell schermo..
Guardo ma non riesco a vedere niente...
"Io non vedo niente...." dico a robert "tu vedi qualcosa?" gli chiedo stringendogli la mano. Lui fa cenno di no, e ride.
"Dottoressa, quindi.. ci sta dicendo che è una femminuccia?" le domanda Robert guardando ancora lo schermo.
"Esatto... Aspettate una bambina. Una piccola creatura sana e in gran forma"
Guardo Robert e scoppio a ridere...
"Te l'avevo detto, te l'avevo detto che era una bambina. Aww, sono contentissima" gli dico lasciandogli un bacio sulle labbra.

*

"Cos'è questo?"  domando a Robert quando entro dentro il nostro appartamento.. è tutto meraviglioso. Proprio come quella volta. Candele, fiori.. tutto perfetto. Ma questa volta sento che c'è qualcosa sotto...
Cerco di non pensarci, ma è più forte di me. So cos'ha intenzione di fare...
"Questo è tutto per te, amore. Oggi è il tuo compleanno e dobbiamo festeggiare. Non puoi strapazzarti, però voglio renderti speciale questo giorno" sussurra al mio orecchio lasciandomi una scia di baci lungo il mio collo..
Rabbrividisco e sorrido.
"Amore, è speciale già. Lo è per tutte le emozioni che mi hai fatto provare oggi. Ti amo, e ti amerò per sempre" lo abbraccio e lo bacio a mia volta.
"Voglio fare l'amore con te. Lento, dolce. Voglio amarti tutta la notte"
"Anche io" sussurro mentre lui lentamente mi spoglia e mi fa stendere sul lettone. Il nostro letto.
Sono in reggiseno e mutande mentre lui inizia a baciarmi le labbra, il collo e dolcemente mi accarezza la pancia.
"Sei bellissima, amore. Non puoi capire quanto sei importante per me" ansima mentre lo dice ed io per come posso lo spoglio. Lui mi aiuta e togliendomi le ultime cose rimaniamo nudi a fissarci per un pò. Mi prende il seno tra le mani e inizia a baciarlo e succhiare i capezzoli. Ansimo sotto di lui. Voglio davvero sentirlo dentro di me. Ho bisogno di lui. è da un bel pò che non facciamo l'amore, e adesso siamo pazzi e vogliosi l'uno dell'altro.
"Prendimi, Robert. Ti voglio, ti prego"
Mi bacia con passione e annuisce.. Lentamente mi fa aprire le gambe mentre me le accarezza ed entra dentro di me. Mi sento piena all'istante.. alzo il bacino per aiutarlo e lui mi prende le mani e le posiziona sopra la testa..
Si muove lentamente, stando attento alla pancia, ed io gemo dal piacere..
Quando raggiungo l'orgasmo grido il suo nome e lui fa la stessa cosa con me. Siamo fatti per stare insieme. Siamo stati creati per stare insieme. Lo so, lo sento.
Si accascia di lato a me e mi accarezza la pancia.
"Oh mio dio, l'hai sentito?" chiedo a Robert guardandolo negli occhi...
"Si... si... la nostra bambina si è mossa. è felice anche lei, Kristen"
"Già.... è felice come la sua mamma e il suo papà"
Mi stringe forte a lui e continua a tenere la mano là dove la bambina ha scalciato.
All'improvviso si volta e mi guarda con un'intensità che mi fa venire i brividi... Eccolo, il presentimento di prima.
"Kristen sposami. Voglio diventare tuo marito. Voglio vivere per sempre con te e con nostra figlia. Vuoi diventare mia moglie?"




___________________



Finitooooo....
Vi è piaicuto? Sarà pieno di errori, ma non ho il tempo adesso di correggerlo.,
E siccome lo voglio pubblicare, eccolo...
Fatemi sapere....
Baciiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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Capitolo 24
*** CONTINUOUS CHANGE OF HUMOR ***


CONTINUOUS CHANGE OF HUMOR

POV ROBERT

Le ho appena chiesto di sposarmi, non ci posso credere. Dopo mille monologhi c'è l'ho fatta. Ho provato questa scena davanti lo specchio per no so quanto tempo e solo a pensarci mi viene da ridere.

Sono qui davanti a Kristen ma lei è muta. Credo che sia sconvolta. Bella mia. La posso capire dopotutto. Ha solo diciotto anni ed è incinta ed io le ho chiesto di diventare mia moglie.

"Kris, amore, tutto bene?" le chiedo notando che ha lo sguardo in punto fisso della stanza.

Dopo qualche minuto si gira lentamente e con tutta la sua semplicità mi sorride.

"Ripetimi cosa mi hai chiesto" mi chiede ed io anche se sono sicuro che lei lo abbia sentito perfettamente prima glielo ridico "diventa mia miglie, Kristen. Sposami". Lei mi guarda e mi sorride di nuovo, ma so che  non è un sorriso sentito. Sta pensando qualcosa, ma cosa?

"Che succede, Kristen? Che stai pensando?" le chiedo mentre lei si scosta da me e si alza.

Va avanti e indietro e poi si siede su una sedia.

Non capisco cosa le prende. Cazzo, tutti questi sbalzi di umore fanno impazzire lei, ma anche a me.

"Kristen si può sapere cos'hai? Ti senti male?" le chiedo ma lei fa di no con la testa.

"Quindi? Cazzo, parla" le urlo quasi e la vedo irrigidirsi.

"Non gridare, Robert. Lo sai che mi da fastidio o ancora non mi conosci abbastanza?" mi domanda acida.

Dio, che nervi. Mi alzo e afferro i boxer.

"Che fai? perchè ti vesti?"

"Così.." è l'unica cosa che le rispondo prima di chiudermi in bagno.

Mi butto sotto la doccia e cerco di far diminuire il nervosismo. Ma perchè deve fare sempre così? Le chiedo di sposarmi e lei che fa? si alza e mi aggredisce. Perfetto.

Mi è dispiaciuto lasciarla da sola, ma cazzo ero troppo nervoso.

E lei lo sa che quando sono così, è meglio lasciarmi in pace!

Quando esco dalla doccia mi accorgo che è passata mezz'ora da quando sono chiuso qui dentro. Mi asciugo e mi vesto velocemente. Esco dal bagno e mi dirigo in cucina, non c'è Kristen. La cerco anche nel resto della casa ma niente.

Cazzo, è uscita. Solo quando entro in camera da letto mi accorgo che su comodino c'è un bigliettino. Lo prendo e noto subito la sua calligrafia. "Sono uscita un pò, non mi cercare. Devo capire. Tu goditi il bagno rilassante" Dannazione, che stronzo che sono stato.

Devo capire. Devo capire. Cos'è sta storia? Forse, forse.. non mi vuole più sposare. Forse si è pentita di tutto. Forse non mi reputa l'uomo giusto per lei. Troppe domande, nessuna risposta.

Mi ha chiesto di non cercarla ma io non posso rispettare le sue condizioni. Potrebbe sentirsi male, dio, non me lo perdonerei mai.

Prendo il cellulare e compongo il suo numero. Uno, due, tre, quattro squilli. Niente non risponde. Riprovo per altre due/tre volte ma niente.

è passata un ora da quando è uscita ed io sono in ansia. Non so dov'è, non so come sta.

Ilary.

Cazzo, è da lei. Sicuro!

La chiamo e risponde al secondo squillo.

"Pronto, Rob. Dimmi? è successo qualcosa?"mi chiede l'amica di Kristen preoccupata dato che io non la chiamo mai.

"Beh, io e Kristen abbiamo litigato e mi chiedevo se fosse da te?" le confesso.

"No, Rob. Io non l'ho vista. Ma perchè avete discusso?" le racconto in breve l'accaduto e lei come risposta si mette a ridere.

"Cosa ti ridi?" le chiedo innervosendomi. Io sono preoccupato e lei è spensierata. Bell'amica, devo dire!

"Rido perchè sei uno stupido. Sono sicura che lei ti vuole sposare, Robert. Non desidera altro ma..."

"Ma cosa?" le domando impaziente di ricevere la risposta.

"Ma.... devi fartelo dire da lei. Aspetta che torna a casa e parlatene. Siete grandi e maturi. Non vi potete comportare così. State aspettando un figlio. Non siete dei bambini" mi dice Ilary questa volta seria.

"Okay le parlerò. Grazie Ilary e scusa il disturbo"

"Di niente, Robert. Fammi chiamare quando torna. Ciao"

Chiudo la telefonata e scaravento il cellulare sul divano. Non capisco. Ilary dice che lei mi vuole sposare ma allora perchè ha fatto in quel modo? Non ci arrivo.

"Maledizione" impreco mentre sbatto un pugno sul tavolo.

"Si rompe se fai così, non lo sai?" la sua voce,è la voce di Kristen che sentono le mie orecchie. Mi volto lentamente e me la ritrovo davanti. Hai gli occhi gonfi e rossi segno che ha pianto. Ma è sempre bellissima. Indossa un vestitino blu stile impero che le sta divinamente. Non posso credere che dentro di lei ci sia un bambino. Anzi una bambina.  Lei mi guarda e ancora ora ha gli occhi lucidi.

Mi precipito verso di lei e la bacio "perdonami, sono stato uno stronzo prima a lasciarti da sola" le dico staccandomi da lei e prendendo il suo viso tra le mie mani.

"Anche io mi sono comportata male, scusa" mi dice mentre altre lacrime rigano il suo bellissimo viso.

"No amore non piangere. Scusa se ho gridato, volevo sapere solo cos'avevi" le confesso mentre le asciugo il viso.

"Vuoi davvero sapere cos'ho?" mi chiede mentre si siede sulla sedia accanto a me.

"Certo" è l'unica cosa che riesco a dire prima di incontrare i suoi occhi. Sono freddi, lucidi ed è come se avesse paura della mia risposta.

"Tu... tu mi vuoi sposare solo perchè sono incinta. Non perchè vuoi diventare davvero mio marito" mi dice scoppiando di nuovo a piangere. Stavolta singhiozza.

La guardo per un pò e non trovo le parole per risponderle.

Una risata esce dalla mia bocca e lei mi guarda sconcertata.

"Cosa cazzo ti ridi, Robert?" mi chiede arrabbiata.

"Scusa... è che sei un amore quando fai così. Io ti voglio sposare ANCHE per il bambino, ma non solo per questo. Voglio diventare tuo marito perchè voglio condividere il resto della mia vita con te. Voglio diventare tuo marito perchè tu rendi le mie giornate migliori, perchè con te io sono un uomo migliore, perchè tu mi fai stare bene. Perchè ti amo, Kristen. Sei la persona più importante della mia vita, e mi stai donando un'altra persona per cui farei follie pur di vederla sorridere. Smetti di pensare che io ti voglio sposare solo per la bambina, perchè non è così. Chiaro?" le dico mentre un sorriso compare sui volti di entrambi.

è la prima volta che dico queste parole a qualcuno e sono convinto al 100%. Lei diventerà la signora Pattinson, perchè la amo.

"Oh, amore. Ti amo, ti amo davvero tanto. Più della mia stessa vita" mi dice alzandosi e abbracciandomi stretto.

"Piccola, sei tutto per me" le sussurro.

"Anche tu" mi dice prima di baciarmi.

 

Siamo sdraiati sul letto e adesso va molto meglio.. Lei si è rilassata e adesso ha la testa appoggiata sul mio petto mentre con la mano mi accarezza la pancia e le braccia. Sa che mi rilasso quando fa così. Lei mi conosce meglio di chiunque altro. Forse anche più di Tom.

"Kristen?"

"Mh" mugola con gli occhi chiusi.

"Ti arrabbi se ti chiedo una cosa?" le chiedo dolcemente.

"Dipende" mi risponde tranquillamente.

"Vuoi sposarmi?" le sussurro all'orecchio. Lei alza un gomito per tenersi la testa e mi guarda cos' intensamente che devo distogliere lo sguardo ma la riguardo immediatamente.

"Si, amore... certo che voglio diventare tua moglie" dice mentre le sue labbra toccano le mie.

Una lacrima riga il mio viso e lei se ne accorge.

"Oh, amore mio. Non piangere ti prego" mi sussurra asciugandomi il viso.

"Piango per la felicità amore. Con il tuo si mi hai reso l'uomo più felice della terra, ma che dico, dell'universo" le dico stringendola forte a me.

"Ti amo Robert e voglio stare con te per sempre. Ora e per sempre. Giuramelo" dice mentre io faccio si con la testa.

"Ti amo anche io Kristen, per sempre. E amo già da ora la nostra bambina. La amo in modo assoluto e non vedo l'ora di prenderla tra le braccia" le dico sorridendole.

"Anche io... Rob?"

"Mh, dimmi..."

"Fa l'amore con me, di nuovo" mi chiede la mia futura moglie, ed io non posso che accontentarla.

Salgo sopra di lei facendo sempre attenzione alla pancia e inizio a baciarla con passione. Le tolgo il vestito e piano piano le sfilo le mutandine e le sgancio il reggiseno. Quando me la  ritrovo davanti la fisso per un pò contemplando la sua bellezza.

È  vero che quando una donna è incinta cambia, infatti lei è più solare, radiosa. Ancora guardandola mi spoglio anche io e non resistendo più inizio a baciarle il seno e tutta la pancia. Un brivido percorre il suo corpo, segno che le piacciono i miei baci, e scendo ancora più giù fino a toccarle la sua intimità.

Lei geme dal piacere ed io entro dentro di lei beandomi della sensazione che provoca al mio corpo.

Quando raggiungiamo il piacere mi sdraio di nuovo accanto a lei e le accarezzo la pancia. Amo farlo e so che piace anche a Kristen.

"Amore?" mi chiama ed io smetto di baciarla e la guardo.

"Si, cosa c'è?" le chiedo

"Tu sei più bello di me. Non è vero che non esiste nessuno" e questa volta mi bacia lei. Le nostre lingue si cercano, si trovano, giocano. Ha un sapore buonissimo e la sua pelle profuma di bagnoschiuma alla vaniglia. Dio, mi fa impazzire. Continuo a muovermi avanti e indietro finchè entrambi non raggiungiamo il piacere. Lei pronuncia il mio nome più volte ansimando ed io faccio lo stesso con il suo.

Mi sdraio di nuovo accanto a lei e le accarezzo la pancia. Amo farlo e so che piace anche a Kristen.

"Non abbiamo pensato neanche al nome della piccola, Rob" mi fa notare e solo al pensiero un sorriso spunta sulle mie labbra. Si gira a guardami e sorride anche lei.

"Tu perchè sorridi? mi chiede.

"Pensavo a come eravamo qualche mese fa e a come siamo adesso. Chi l'avrebbe mai immaginato che tu saresti rimasta incinta. Ti amo immensamente Kristen. Grazie di tutto. Grazie di esistere" le dico dopo averle baciato la pancia.

"Grazie a te Rob. Grazie per avermi regalato tutto questo. Grazie di amarmi. Grazie di essere ritornato da me" mi dice e mi stringe di più a sè.

"Non me lo perdonerò mai. Non dovevo tradirti. Non..." mi tappa la bocca con un dito e mi intima a stare zitto.

"Shh, ti prego. Ora sei qui. Io sono qui. La nostra piccolina è qui" dice mentre prende la mia mano e la porta sul suo ventre.

"Piccolina il tuo papà e la tua mamma ti amano, lo sai vero? Faremo di tutto per te perchè sei il nostro gioiello più prezioso e non vediamo l'ora di vederti, di cullarti. Ti amiamo già adesso figurati dopo" dice Kristen guardandosi la pancia. La bambina come se avesse sentito tutto scalcia ed io e lei ridiamo, mentre le lacrime salcano i nostri visi. Ci baciamo con passione e dopo un bel pò lei si stacca, mi guarda e capisco subito cos'ha. Fame! Fa sempre così... che buffa.

Tra un boccone e l'altro scherziamo, ci prendiamo a male parole e poi torniamo a baciarci. Gli sbalzi d'umore stanno contagiando anche me, per disgrazia.

"Che ne dici di Marie?" mi chiede alla sprovvista. All'inizio non riesco a capire cosa mi voglia dire ma poi comprendo che sta parlando del nome per la nostra piccolina.

"Mh, non mi convince. Che ne dici di Elizabeth?"

"Come tua sorella insomma?" dice alzando un sopracciglio.

"Non ci avevo pensato, ma si" le rispondo dopo aver bevuto un pò di acqua.

"Mh, mi è venuta un idea. Che ne dici di Arianne Kate Pattinson? mi chiede. Al sentire il nome di Kate mi vengono i brividi e non so cosa dire. La mia sorellina, quanto mi manca.

"è perfetto secondo me" è l'unica cosa che dico. Lei si alza e mi viene incontro abbracciandomi. Sa quanto per me era importante mia sorella e sono sicuro che l'ha fatto per me.

"Ti amo Kristen"

"Anche io, Robert. Per sempre."

 

________________________

Okay, il capitolo è uscito così. Tutto in pov Robert per farvi capire cosa prova lui diciamo.

Il prossimo sarà tutto incentrato su Kristen, credo.

Vorrei ringraziare tutte le persone che apprezzano la mia storia... Grazie di cuore davvero.

Spero di non avervi deluso neanche questa volta.

Alla prossima <3
Gra

 

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Capitolo 25
*** I HAVE ALL THAT I WANT ***


cap25
Mi dispiace per il ritardo. Perdonatemi, se potete. Purtroppo la vicenda di Robert e Kristen mi ha messo in crisi. Però io credo in loro e sempre lo farò. Detto questo vi lascio la capitolo. Vorrei solo che lo ascoltasse con questa canzone “A new day has come”  di Celine Dion. Fatemi sapere cosa ne pensate e scusatemi se c'è qualche errore ma vado di fretta. Baciii


I HAVE ALL THAT I WANT






POV KRISTEN


Diventerò la signora Pattinson!
Cazzo, ancora non ci credo. Ho la testa che mi scoppia, dannazione. Mille dubbi mi rincorrono e non mi lasciano neanche dormire. Sarò una brava moglie? Sarò una buona compagna di vita? Ma soprattutto sarò una buona madre? Io, non so cosa pensare.
Robert mi sostiene sempre e mi aiuta nei miei momenti di difficoltà. Ma lui non deve e non dovrà affrontare tutto lo stress psicologico dei prossimi mesi. Lui non dovrà dare alla luce un bambino, lui non dovrà essere sempre presentabile. Lui... lui... non capisce come mi sento adesso. Cerca di starmi accanto per quanto gli è possibile, ma io mi sento così confusa e frustrata.
Tra gli sbalzi d'umore e i miei dubbi riesco a rendermi davvero insopportabile e so che non è giusto ma non riesco ad essere positiva.
Che poi, altro stress, è il fatto di dirlo ai miei genitori.
So già le loro risposte.
-"Ma, tesoro, non credi che sia troppo presto?"- oppure -"Non ti sembra che aggiungere altro stress ti faccia male?"- ed io a quel punto scoppierò a piangere, lo so. Non faccio altro in questi giorni e Robert, il mio dolce e speciale fidanzato, è sempre pronto a porgermi un fazzoletto e a consolarmi.
Adesso dopo una sfuriata ha deciso di lasciarmi un pò da sola. Mi fa male saperlo in difficoltà, ma non posso farci niente. Più cerco di mantenere la calma, più mi agito. Per non parlare delle voglie di cibo che mi vengono. Lo farò uscire pazzo, lo so.  L'altro giorno, ad esempio, mi è venuta voglia di lasagne. E sarebbe anche normale, se non fosse che mi è venuta alle tre del mattino. Per fortuna che avevamo un porzione congelata, altrimenti avrei costretto Robert a prepararle. La cosa che mi piace è che lui è così paziente e così rilassato che non mi dice niente. Non grida, non si arrabbia. In cuor mio lo so perchè lo fa, anche se lui mi dice sempre che mi accontenta per non sentirmi parlare più, io so che lo fa perchè mi ama e perchè non dipende da me tutta questa situazione. Non vedo l'ora di partorire. Mancano tre mesi. Tre mesi è terrò la mia piccolina tra le braccia. La cullerò, la allatterò e mi sentirò felice.
Fino ad allora, però, devo mantenere la calma. Tutto andrà perfettamente.
So cosa ci vuole adesso per tirarmi su di morale.
Gelato, tanto tanto gelato.
Mi alzo dal letto e scendo le scale facendo attenzione a non cadere quando sento la porta di casa aprirsi. Mi ritrovo Robert davanti in tutto il suo splendore. E ha in mano una vaschetta di gelato. Posso non amarlo?
-Amore hai portato il gelato?- gli chiedo sorridendo
-So che quando sei triste hai bisogno di questo e siccome era finito l'ho preso. Lo volevi?- risponde dolcemente. Non riesco ad avercela con lui neanche per pochi minuti. è cosi tenero e premuroso che al diavolo il gelato. Voglio fare l'amore con lui. Sempre, dopo una litigata, mi viene la voglia.
Lo guardo sexy e lui se ne accorge dato che va in cucina a posarlo in freezer.
-Ti voglio anche io Kristen.- sussurra appena ritorna da me e questo basta per mandare i miei ormoni in subbuglio. Mi bacia, prima lentamente e poi una volta sul letto mi bacia con passione. Reclama le mie labbra, i miei occhi.
Mi spoglia e inizia a baciarmi in tutto il corpo soffermandosi sempre sulla pancia. Saluta la piccolina con un -ciao amore mio-  e poi ritorna da me. Si spoglia anche lui, mi allarga delicatamente le gambe ed entra dentro di me.
Mi meraviglio di quanto i nostri corpi siano perfetti insieme. Combaciano alla perfezione come due tessere di un puzzle. Il puzzle si chiama Robert&Kristen, forever together. Lo amo così tanto che non posso ensare la mia vita senza di lui.
-Ti amo, Kristen. Sei la mia vita, il mio universo, sei il mio tutto. Non posso pensare la mia vita senza di te e senza la nostra piccolina- sussurra ansimando su di me. Sento le lacrime venir giù ma questa volta non per la rabbia, per gli ormoni ma per la felicità.
-Non piangere, am... - cerca di dire Robert ma lo bacio con foga, con una voglia di lui che mai avevo tirato fuori.
-Piango per la gioia. Sono felice di averti al mio fianco- gli dico e lui mi stringe ancora più forte, uscendo ed entrando dal mio corpo fin quando entrambi non raggiungiamo il piacere stremati e allegri allo stesso tempo.
Siamo sdraiati a farci le coccole da mezzora credo e non ci stufiamo mai di stare insieme.
-Rob?-
-Mh, dimmi-
-Cosa ci vuole adesso, vediamo se indovini?- gli chiedo sarcastica
-Okay, torno subito- risponde e scende giù ridendo.
Quando risale mi fermo ad ammirarlo. Perfetto, un dio, ecco come potrei descriverlo. Ed è tutto mio. Per sempre.
-Che guardi eh?- mi chiede spiritoso. Sorrido e alzo le spalle.
-Il gelato, cosa credevi?- rispondo alzando un sopracciglio. Lui fa una faccia buffa ed io scoppio a ridere. Scuote la testa e si mette seduto accanto a me. Iniziamo a mangiare il gelato e finalmente mi sent bene. Amo le cose dolci. Ne mangerei a quintali. E sembra che anche alla piccolina piaccia dato che inizia a muoversi subito.
-Il gelato piace anche a tua figlia- dico a Robert sorridendo e affondando il cucchiaio per prendere altro gelato.
-Figlia? Oddio Kristen. Sono così felice, non mi sembra vero- sussurra con la voce spezzata dal pianto.
-Oh, Robert.. sarai un padre fantastico-
-e tu una madre meravigliosa- risponde con certezza ma io non ne sono sicura. Ma non voglio rovinare questo momento quindi decido di rimanre zitta.
-Cosa c'è che non va Kris?- ecco lo sapevo. Non posso nascondergli niente. E ora? Glielo dico o no? Lo scoprirà comunque quindi meglio affrontarlo ora.
-Io.. io... non so se sarò una brava madra. Non so se sarò all'altezza della situzione. E se fallisco?- gli dico scoppiando a piangere. Tutti i dubbi sono usciti fuori. Tutte le mie paure più grandi gliele ho spiattellate in faccia e se lui è d'accordo con me?
-Ma cosa stai dicendo? Non fallirai, sarai perfetta. Non ho mai visto nessuni prendersi cura del suo corpo come stai facendo tu adesso. Hai organizzato tutto. La cameretta. Tutto Kris. E non voglio sentirti dire un'altra sola parole. Sarai una madre perfetta. Ti prenderai cura di Arianne così come ti prendi cura di me. Sei una bella persona amore mio. Non dimenticartelo mai. Non voglio saperti triste per questo motivo perchè non è corretto. Ti amo e comunque io sarò sempre al tuo fianco. Potrai contare sempre su di me, sui miei genitori e anche sui tuoi. Ci sono tante persone che ti vogliono bene e che ti amano e che amano già la bambina- mi stringe a sè e mi bacia sulla fronte.
So che ha ragione, forse dovrei credergli e poi è inutile pensarci adesso. Quando sarà il momento vedremo.
-Grazie amore mio. Sai sempre come consolarmi. Ti amo ed hai ragione. Non ci penserò più-
-Ti conosco alla perfezione Kristen e poi come potrei non amarti?- risponde mentre mi accarezza la pancia.
-Sai Robert quella canzone di Celine Dion? Com'è il titolo? Mh, non ricordo...-
-Non mi sei di aiuto così Kristen. Celine Dion ha fatto tantissime canzoni. Tutte meravigliose- mi dice facendo lo spiritoso.
-Quella che fa "I was waiting for so long, for a miracle to come. Everyone told me to be strong, hold on and don't shed a tear. Through the darkness and good times, I knew I'd make it through and the world thought I had it all, but I was waiting for you"- la canto in modo non perfetto ma lui sorride e sorrido anche io perchè la canzone ha ragione. Lui è arrivato in un momento triste per me, è stato un miracolo. Aspettavo lui per essere felice.
Lui annuisce e sorride ancora. Capisco che vuole che continui.
-Come faceva poi? Ah si. "I see a light in the sky. Oh, it's almost blinding me. I can't believe, I've been touched by an angel with love"- eh si, lui è mio angelo.
-Ti amo Kristen. Sei tu che hai salvato me. Questa è la verità- sussurra al mio orecchio e qualche lacrima riga il mio viso.
-"Hush, now. Where it was dark now there's light. Where there was pain now there's joy. Where there was weakness, I found my strenght. All in the eyes of a boy"- finisco di cantarla e adesso le lacrime hanno preso il sopravvento. Lacrime di gioia, ovviamente.
-Ci siamo salvati a vicenda Robert. Non potevo desiderare cosa migliore di questo. Te, la nostra bambina. Una famiglia da amare. Mi sento bene e questo è tutto merito tuo- gli dico e lui mi bacia con passione. Rimaniamo abbracciati per tutto il giorno e per tutta la notte. Abbracciati e innamorati.

Quando mi sveglio è gia mattina. Quando mi volto Robert non è al mio fianco. C'è un biglietto al suo posto e una rosa. Lo apro e lo leggo. "Amore mio stamattina sono dovuto uscire per andare all'università. So quanto odi non trovarmi a letto ma non volevo svegliarti per cui non ti arrabbiare. Ieri sono stato benissimo. Ti amo alla follia. Sotto trovi la colazione. A dopo amore mio, nonchè futura signora Pattinson :). P.s pomeriggio arrivano i miei. Ieri mi sono scordato di dirtelo. Dovranno pur saperlo prima o poi che sei incinta e che vogliamo sposarci o no? Loro ti adorano e le mie sorelle escono pazza per te. Loro già lo sanno e non vedono l'ora di conoscere la piccola. A dopo. Tuo Robert"
Sorrido e per non so quale motivo non sono arrabbiata. Anche a me stanno simpatici i suoi. Forse per stasera potrei organizzare una bella cena con entrambe le famiglie. Si, mi piace l'idea. Meglio darmi da fare adesso se voglio fare in tempo.
Mi alzo, mi faccio una doccia veloce. Rifaccio il letto e scendo giù a fare colazione. Che tenero. Ha preparato tutte le cose che mi piacciono.
Dopo aver finito sparecchio e lavo i piatti sporchi. Prendo le chiavi di casa ed esco per andare a comprare il necessario. Passo da casa di Ilary e per fortuna la trovo in casa. Oggi è anche il suo giorno libero così mi accompagna a fare la spesa.
-Sei sicura Kris?- mi chiede la mia amica.
-Sicura di cosa, scusa?- rispondo non riuscendo a capire a cosa si riferisse.
-A volerti sposare?-
La guardo per un attimo e scoppio a ridere.
-Oh, ti prego. Non iniziare. Sono convintissima. Lui è il ragazzo giusto. Ed è il padre della creatura che porto in grembo. Lo amo con tutta me stessa- le dico adesso seria.
Lei annuisce e si volta a guardare la strada.
-Non voglio vederti triste, tutto qui. So che Robert è perfetto per te. Solo che sei giovane ancora. Non potete aspettare un altro pò?-
-No, Ilary. Sarebbe inutile aspettare. Basta chiacchiere. Devo organizzare una cena con i fiocchi- sorrido e le lascio un bacio sulla guancia. Le voglio un bene dell'anima e sono contenta di averla incontrata quel giorno a scuola. Come poterlo dimenticare? Stavo camminando nel corridoio quando un ragazzo mi va a sbattere contro facendomi cadere con tutti i libri. Stavo raccogliendo i libri quando vidi lei chinarsi e sorridermi. Da allora siamo diventate amiche.


Qualche ora dopo siamo nella mia cucina a preparare da mangiare. Con il suggerimento di Ilary sto preparando antipasti misti, ravioli ai funghi porcini, arrosto con contorno di patate e la macedonia con il gelato alla vaniglia, il mio preferito.
Io mi occupo del primo e del secondo mentre lei del resto compreso il tavolo. è bravissima a preparare e a decorare.
-Vado in bagno un attimo Ilary- dico alla mia amica e mentre mi avvio sento la porta aprirsi. Speriamo che Robert la prenda bene.
-Oh, Ilary ciao. Ma che state facendo qui?- sento le chiede. Mi lavo le mani ed esco da bagno.
-Ciao amore...- gli dico abbracciandolo per come posso da dietro.
-Ciao vita. Ma che stai facendo?- mi chiede sorridendomi.
-Hai scritto che oggi arrivano i tuoi, giusto?- annuisce mentre si siede sullo sgabello.
-Bene. Sto preparando la cena. Ho invitato i miei e tu inviterai i tuoi in modo da potergli finalmente dire che sono incinta e che ci sposiamo- ammetto un pò imbarazzata.
Lui sorride e mi guarda incantato.
-Non sei d'accordo?- gli chiedo vedendo che non dice niente.
-No, no.. sono d'accordissimo. Pensavo a quanto ti amo- mi rivela continuando a guardarmi. Ilary intanto è andata in un'altra stanza permettendoci così di rimanere soli.
-Ti amo anche io. A che ora arrivano i tuoi?-
-Penso per le 17-
-Perfetto. Li andrai a prendere e li porterai qui da noi-
-Agli ordini. Si signora- risponde facendo il segno militare.
Scoppio a ridere e mi avvicino a baciarlo. Lui mi abbraccia e mi coccola per qualche minuto. Sono felice come non mai. Amo Robert alla follia e vengo ricambiata allo stesso modo. Ho mia figlia dentro di me e non vedo l'ora di vederla. Ho un'amica meravigliosa che si preoccupa per me. Ho una famiglia che mi ama e anche la famiglia del mio futuro marito mi adora. Cosa potrei desiderare di più? Niente. Ho già tutto quello che voglio.


                                                                                                       
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Allora? Com'è? Piaciuto?
Questo capitolo lo voglio dedicare ad una persona speciale.
A te, Francesca, che mi sproni sempre per dare il meglio.
Ti voglio bene <3
E grazie a tutti voi che amate le mie storie.
Grazie grazie grazie.
Baciii
Gra





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Capitolo 26
*** YES, I WANT. BUT YOU DON'T BE STUPID ***


Ciao a tutti.. Ho impiegato tanto a scrivere questo capitolo perché questi sono giorni un po’ stressanti per me! Fra e Anna, voi potete capirmi! Adesso, per fortuna sembra che il “peggio” è passato e posso cercare di ricominciare a scrivere.. So che molte di voi amano questa storia, anche se non capisco il perché, ed è per questo che ho deciso di tentare a scarabocchiare qualcosa :D quindi grazie di cuore a tutte, davvero! Grazie a alle 50 persone che hanno messo la storia tra le seguite, grazie alle 24 persone che l’hanno messa tra le preferite e grazie alle ragazze del mio gruppo su facebook , Gra90 Efp, chiunque volesse partecipare può richiedermi l’iscrizione :D mi farebbe piacere davvero.. Beh, cos’altro dire? Niente, vi lascio alla lettura sperando di leggere qualche recensione in più <3

 

 

 

      YES, I WANT. BUT YOU DON’T BE STUPID

 

 

POV Kristen

«Ilary hai controllato la tavola? È tutto perfetto? » vado su e giù, avanti e indietro come una pazza. E nonostante i continui rimproveri da parte della mia migliore amica non riesco a stare un attimo ferma. Tra un po’ saranno tutti qui. I miei suoceri, che non sanno nulla,le mie cognate e i miei genitori con Cam. Sono nervosa, agitata, emozionata. Un mix di emozioni che lo so non fanno bene né a me né alla piccolina. Questa è la nostra serata. Mia e di Robert. Tutti sapranno che ci sposeremo e che avremo una bambina. Spero solo che la prendano tutti bene.

«Sono arrivati, Kristen» la mia amica mi schiocca due dita in viso e sobbalzo. Cavolo, pensavo ci volesse più tempo. Per fortuna è tutto pronto. Respiro profondamente, controllo che tutto sia apposto e poi mi dirigo alla porta per aprila. Per prime spuntano Victoria e Lizzie. Mi abbracciano e mi baciano calorosamente. Loro già lo sapevano ma non mi avevano ancora vista. Un misto di adorazione, tenerezza ed emozione spunta nei loro visi e mi impongo di non versare neanche una lacrima.

«Sei divina, tesoro» mi dice Lizzie toccandomi la pancia. «Si, sei bellissima» prosegue Victoria. «Grazie ragazze» rispondo  non sapendo cos’altro dire. Non sono mai stata brava con i gesti d’affetto e loro lo sanno, lo capiscono infatti non dicono niente. Sorridono ed entrano in casa. È la volta di Richard e Claire, i miei suoceri. Mi guardano e non so cosa vedo nei loro occhi. Delusione forse?

«Papà, Mamma non salutate Kristen? » li rimprovera il figlio. Loro sembrano impietriti e scioccati. Tengono in mano un vassoio di dolci credo, così mi avvicino verso di loro sorridendo. Li bacio sulla guancia e lo prendo prima che lo lasciano cadere a terra. «Vi lascio un attimo da soli» dico mentre guardo il mio ragazzo. Mi fa un cenno di scuse ed è triste. “No, amore. Non devi esserlo” vorrei dirgli ma lo fisso solo facendogli l’occhiolino. Mi giro e rientro in casa. Le mie cognate vedendomi sola si guardano e fanno segno di no con la testa, scoppiando in una risata così fragorosa che contagiano anche me. «Sapevamo che avrebbero reagito così. Gli passerà, puoi stare tranquilla» mi spiegano e per un attimo credo alle loro parole. Non nascondo che mi sto innervosendo, anche perché si sentono le urla del padre di Robert adesso. “Dio mio. Robert, cosa vi è passato per la testa? Siete piccoli, non avete un lavoro, tu vai ancora all’università” sento dirgli. E so che ha ragione, ma noi stiamo benissimo adesso. Robert va a lezione, e quando torna la casa è tutta pulita e il cibo è sul tavolo. Mi piace prendermi cura di lui, della casa e della mia piccolina anche se è ancora dentro la pancia. “Papà, io e Kristen ci amiamo e vogliamo questa bambina con tutto il nostro cuore che a te piaccia o meno. Tu mamma che dici?!” Robert è proprio arrabbiato, uffa, doveva essere una bella serata questa. Mi avvicino alla porta per sentire meglio, sperando almeno in Claire. Ed infatti, lei non delude le mie aspettative. “Io sono con voi tesoro. Richard, non fare lo stupido. Diventeremo nonni, non è bellissimo? Congratulazione Robert” oddio, mi viene da piangere adesso. Sento Robert ringraziare la madre e rivolgersi al padre: Entriamo, gli dice. Ma lui risponde di no, adesso non se la sente. Perfetto.

Meglio non ascoltare altro altrimenti mi viene la depressione. Torno in cucina e le mie cognate mi fanno tante di quelle domande tutte in una volta che quasi mi dimentico quello che ho appena sentito. «Una alla volta, ragazze» e scoppiano a ridere. «Di quanti mesi sei? E quindi è una bambina giusto? » mi chiede Lizzie. Lei è la più romantica delle due, ma credo che anche Victoria lo sia, sotto sotto almeno. «Sto per entrare al settimo mese e si c è una piccola bambina qui dentro» le dico toccandomi la pancia. «Quindi nascerà, ehm a? » continua Victoria rossa in viso per l’imbarazzo. Non riesce a calcolare la data. Anche io all’inizio ero così. «a luglio. Finisco il tempo intorno al quindici e speriamo che questa monellina non si prenda altro tempo» le rispondo facendole l’occhiolino. Lei ricambia e sta per aprire la bocca quando vediamo spuntare Robert e Claire. Ridono e sembrano tranquilli.

«Kristen, tesoro. Perdonami per prima ma ci avete preso alla sprovvista. Non sapevamo niente, anche se immagino che le mie due figlie lo sapessero già» mi dice Claire avvicinandosi e guardando sott’occhio le figlie. Loro alzano le mani in segno di arresa e scoppiamo tutti a ridere. Peccato che Richard l’abbia presa male. Mi sarebbe piaciuto ricevere un suo abbraccio.

«Se stai pensando a mio marito, stai tranquilla. Adesso entra. Ti adora, come ti adoro io e solo che il suo carattere orgoglioso ha preso il sopravvento. Ma è felice di diventare nonno. Non fa altro che ripetermi che vuole un nipotino da viziare e da coccolare. Bene, accontentato. Non credete? Forse non si aspettava così presto» mi spiega mia suocera sedendosi accanto a me.

«In realtà neanche noi c’è lo aspettavamo. Ma è successo e non me la sono sentita di abortire. Sono contro e non l’avrei mai fatto, anche al costo di crescerlo da sola» le dico e lei mi stringe con un braccio. «Sarete dei genitori fantastici. Vi amate e questo è l’importante. Darete al piccolo tutto l’amore di questo mondo, ne sono sicura» continua e questa volta una lacrima riga il mio viso. Robert corre da me e mi abbraccia. « Oh, Robert» gli dico e lui mi stringe sempre più forte.

«Siamo felici mamma. Felici come non mai. E credo di parlare anche a nome di Kristen quando dico che siamo dispiaciuti per il comportamento di papà. Avrei voluto ricevere una pacca sulla spalla, invece niente. Me ne farò una ragione se non vorrà accettare mia figlia» confessa il mio futuro marito ed io sento le gambe tremare. Cavolo, se per questo ha reagito così, figuriamoci per il matrimonio. Un velo di tristezza mi pervade e sento il cuore battere forte. Devo stare calma però. Per me e per la piccola. Claire ci sorride e ci abbraccia. Non dice niente. Nessuno dice niente, in realtà fin quando non sentiamo qualcuno dire: «quindi avrò una nipotina? » è Richard.

Io e Robert annuiamo e lui finalmente si lascia andare ad una risata. «Pensavo che sarei diventato nonno più in là, ma sono felice di esserlo anche adesso. Vi aiuterò in qualsiasi cosa. E scusatemi se ho reagito così. Capirete che un genitore prima di tutto pensa alla felicità e al futuro del proprio figlio. Solo quando ho realizzato che Robert è straordinariamente felice con te, non ho avuto più dubbi. Sarete degli ottimi genitori e non sarete soli» sussurra ed io sorrido e sento che Rob ha rilassato i muscoli. Era rigido e nervoso adesso è rilassato e contento. «Grazie papà» gli dice e gli va incontro per abbracciarlo. Poi tocca me. Lo ringrazio anche io e lui mi stringe a sé.

 

«Sono arrivati anche i tuoi, Kristen» mi avverte Ilary. «Perfetto. Così ci siamo tutti» aggiungo e mi avvio verso la porta seguita da Robert. Con i miei genitori la cosa è diversa dato che loro sapevano già tutto. Infatti ci salutano e dopo aver salutato anche i miei suoceri prendono posto a tavola. La cena per fortuna si svolge per il meglio. Parliamo della Francia, dell’università, della piccola che ho in grembo e scherziamo e ci divertiamo tutti come matti. Soprattutto noto che Lizzie e Cam hanno preso molta confidenza. Si scambiano occhiate furtive e ridono e si stuzzicano come due bambini. Tocco la gamba di Robert e quando lui si gira a guardarmi gli indico il bel quadretto che abbiamo davanti. Lui sgrana gli occhi vedendo la sorella corteggiata dal mio ma poi ci guardiamo e ridiamo attirando l’attenzione di tutti. Quando arriviamo al dolce io e Robert decidiamo di prendere la parola.

«Inizi tu o io? » chiedo a Robert. Lui mi indica ed io scuoto la testa automaticamente. Sempre a me tocca fare i discorsi.

«Cosa dovete dirci ragazzi? » chiede Claire guardando prima me e poi suo figlio. Mi schiarisco la voce e prendo coraggio. “Si Kristen. Puoi farcela”. «Noi, beh.. Io e Robert dobbiamo dirvi una cosa. Innanzitutto però vogliamo ringraziarvi per essere qui con noi oggi. Siamo contenti che avete accettato la mia gravidanza, così come l’abbiamo accolta noi » sussurro e Robert che è seduto di lato a me mi stringe la mano. Sa quanto sono fragile in questo momento. Il mio corpo è in continuo cambiamento e anche i miei ormoni. Mi fanno impazzire.

«Oh, tesoro! Non devi ringraziarci. Noi ti vogliamo bene e penso di parlare a nome di tutti se vi dico che siamo orgogliosi e fieri di voi. Siete così piccoli ma vi state sottoponendo a così tanta responsabilità. Siamo sicuri che c’è la farete » mi risponde mia madre ed io non posso fare a meno di alzarmi per abbracciarla. Mi stringe forte e mi sussurra “sono fiera di te” all’orecchio. Le do un bacio sulla guancia e le mimo un “grazie”. Gli altri ci guardano e sorridono inteneriti dalla scena sicuramente. Quando torno a sedermi, Robert mi fa l’occhiolino e prende la parola. Lo guardo non riuscendo a capire cosa vuole dire. Lui ricambia ma ride e basta.

«Jhon» inizia a dire ma io lo blocco prendendolo per un braccio. Lo guardo scioccata ma lui scuote la testa. Ti prego, no. Non fare quello che sto pensando. Che vergogna.. oddio! Tutti guardano prima lui, poi me cercando anche loro di capire cos’ha intenzione di fare. Solo Ilary sorride. Sicuro lo sapeva già. «Rob, davvero. Non c’è bisogno» lo fermo prima che possa continuare ma lui non demorde. Mi stringe la coscia ed un brivido mi pervade tutto il corpo. “Non ora, per favore!”. Si rivolge di nuovo a mio padre che aspetta impaziente.

«So che siamo troppo giovani, so che dovremo affrontare una cosa più grande di noi, so che non sarà facile per niente e so anche momenti difficili c’è n’è saranno parecchi. Ma siamo qua. Io, Kristen e la bellissima creatura che c’è dentro il suo grembo. E ci amiamo. Non ho mai amato nessuna donna come amo tua figlia. È una persona eccezionale. È intelligente, altruista. È una persona speciale e mi ritengo molto fortunato ad essere qui con lei. Sono stato uno stronzo nei suo confronti, lo so. L’ho fatta soffrire nel peggiore dei modi ma lei è ancora qui. C’è stata in passato e mi ha promesso che si sarà in futuro ed io farò la stessa cosa. La amo più della mia stessa vita e più di ogni altra cosa al mondo, a parte la piccolina naturalmente» tutti sorridono ed il mio cuore batte all’impazzata «mi ha cambiato la vita con le sue risate, con i suo consigli, con il suo modo di essere e di pensare. Da quando è morta mia sorella Kate mi sono sentito perso ed è solo grazie a Kristen che ho ricominciato a vivere e a vedere la vita in una prospettiva diversa. Mi ha fatto rinascere» vedo i suoi occhi inumidirsi come quelli dei suoi genitori. Oh amore mio, ti amo così tanto. «ed è per questo, Jhon, che qui davanti a tutti chiedo la mano di tua figlia. Voglio sposarla e renderla felice sempre nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia» prosegue e il mio cuore perde un battito. Sono qui davanti a lui e piango. Piango di felicità. Mio padre sorride e annuisce. È un si. Ho il suo permesso e la sua benedizione. Grazie, Dio.

«Sono sicuro che la tratterai per come deve essere trattata. Non mi deludere Robert. Mi fido di te. Sto lasciando mia figlia nelle tue mani » risponde mio padre ed io alzo e lo abbraccio.

«Grazie papà. Ti voglio bene» gli dico baciandogli la guancia. Mi giro poi verso Robert e corro ad abbracciarlo. Lo amo tantissimo e sono sicura che con lui sarò felice.

«Ti amo» sussurro al suo orecchio e lui ricambia con un “anche io piccola”. Rimaniamo abbracciati per qualche minuto poi si stacca lentamente da me e fa una cosa che non mi sarei mai e poi mai aspettata. Si inginocchia e dai pantaloni tira fuori una scatolina di velluto rosso. Oddio, mi sento male.

«Che.. che stai facendo? » gli chiedo scioccata. Lui mi fa cenno di stare zitta ed io lo faccio.

«Kristen, amore mio, ringrazio il tempo per averci fatto incontrare. Si proprio il tempo ci ha permesso di arrivare qui dove siamo ora. Quel giorno andavi di corsa giusto? Eri in ritardo. Se non fosse stato per questo ora forse non staremmo insieme. Quando quel giorno i nostri occhi si sono incrociati ho capito che volevo averti al mio fianco. Ho cercato di starti lontano, lo sai il motivo, ma non c’è l’ho fatta. Ti amavo tanto e nonostante questo ti ho fatta soffrire sbagliando. Ma ero confuso. Troppo, anche. Non sapevo cosa fare, con chi stare. Con il tempo ho capito che ti stavo perdendo e non potevo permettermelo. Non potevo pensare la mia vita senza di te. Così ho fatto di tutto per riconquistarmi la tua fiducia e c’è l’ho fatta. Tu sei stata là ad accogliermi a braccia aperte e a perdonarmi. E ti amo, ti amo tantissimo. Amo la nostra piccolina, amo la mia vita insieme a te e anche se siamo piccoli ancora c’è la faremo. Non ti farò mancare niente. Sono felice, Kristen. Grazie a te. Quindi, vuoi essere mia moglie? Mi vuoi sposare amore? » finisce di parlare ed io mi butto tra le sue braccia piangendo. Cosa ho fatto per meritarmi un ragazzo così perfetto? È vero mi ha fatto soffrire, ma tutti sbagliamo. Ed io lo amo così tanto, che si lo voglio sposare. Ora, domani, tra una settimana, tra un mese. Non mi importa. Voglio diventare la signora Pattinson.

«Si, si, si… » esclamo e lui mi bacia con passione. Le nostra labbra sono stata create per toccarsi. Sono come due tessere di un puzzle. Si intersecano alla perfezione. Così come io e Robert. I nostri caratteri, i nostri corpi si intrecciano in modo da completarci a vicenda.

«Oh, mi hai reso l’uomo più felice della terra»

«e tu la donna più felice e anche la nostra piccolina è contenta. Sta scalciando. Senti» prendo la sua mano e la porto sul mio grembo. È una sensazione bellissima quando si fanno sentire. Ti rendi conto di quanto sia meraviglioso essere donna. Hai la possibilità di far crescere una persona dentro di te. E non riesco a capire le mamme che ammazzano i figli o che li abbandonano. Come si fa? Io mi sono già affezionata tantissimo alla mia bambina. Non riuscirei mai a farle del male. Mah.

«A che pensi? » mi chiede Lizzie.

«No, no a niente. Tu piuttosto. C’è qualcosa che devi dirmi? » la guardo alzando un sopracciglio. Voglio sapere tutto su lei e mio fratello. Li ho visti come si stuzzicavano prima.

«Ehm, in realtà… si, cioè… » non trova le parole giuste. Oddio, che cucciola. Forse ha paura della mia reazione.

«Cioè cosa? » insisto.

«Mi piace tuo fratello ed io credo di piacergli. Si, insomma. Hai capito» finalmente posso ridere. Lei mi guarda e mi fa la linguaccia.

«Sono felicissima Lizzie e comunque già ti ho come cognata, quindi non ti fare problemi. Ti voglio bene scemina e posso dirti una cosa? » le chiedo sorridendo. Annuisce e mi lascia parlare. «Gli piaci, fidati. Ho visto come ti guardava. Mio fratello è una persona in gamba. È meraviglioso, intelligente e tanto tanto romantico se si mette »le confido e mi abbraccia. «Grazie cognatina. Sono felicissima per te e per mio fratello e non vedo l’ora di tenere in braccio la mia nipotina. Avete già scelto il nome? » mi chiede e non so come mai tutti in sala da pranzo sono in silenzio. Guardo Robert e lui annuisce, segno che per lui va bene dirglielo. Mi alzo e vado da lui. Gli prendo la mano e dopo averlo guardato mi rivolgo ai nostri parenti.

«Beh si. Abbiamo deciso il nome. Si chiamerà Arianne Kate Pattinson» sussurro e Robert mi stringe la mano. Tutti ci guardano stupiti non riuscendo a dire niente. Soprattutto i miei suoceri e le mie cognate. Qualche lacrima scende sui loro volti, ma poi vengono spazzate via dalle risate e dagli abbracci che riceviamo io e il mio futuro marito.

 

« Mi aspettavo che ci aggredissero oggi» dico a Robert una volta rimasti soli a casa. C’è solo la mia amica che è rimasta a darci una mano. Gli altri hanno insistito per rimanere ma non mi andava di farli lavorare anche adesso.

«Amore, perché? L’hanno presa benissimo» mi risponde Robert ridendo.

«Hai ragione. Sono felice e tu? ».

«Come non mai». Mi raggomitolo su di lui che è seduto sul divano e lui capisce subito cosa voglio fare. Infatti mi afferra la testa con le sue mani e mi bacia. La sua lingua entra subito nella mia e iniziamo un gioco bellissimo. Fin quando Ilary non entra.

«Ops scusate. Non volevo disturbarvi» ci dice arrossendo.

«Oh, tranquilla. Ti serviva qualcosa? » le chiedo e le faccio l’occhiolino. Che tenera, si vergogna.

«No in realtà hanno suonato al campanello e siccome vedevo che voi non andavate ho aperto io. C’è un ragazzo sulla soglia che dice di essere amico vostro ma siccome io non l’ho mai visto gli ho detto di aspettare là» un ragazzo?

«Come si chiama Ilary? »

«Ehm, Tom mi sembra» Tom? Oddio, è qui. Io e Robert ci alziamo dal divano e ci precipitiamo alla porta. Arriva per primo Robert dato che io ci metto un pochettino data la pancia. Si abbracciano e ridono come due bambini. È da due mesi che non lo vediamo. è dovuto andare in Austria dai suoi parenti data la morte di una sua zia. E ne ha approfittato per farsi le vacanze. Quando si accorgono della mia presenza si girano entrambi e Tom mi viene incontro. Lo abbraccio e capisco quanto mi è mancato il mio migliore amico.

«Che bella sorpresa Tom. Non ci aspettavamo che tu fossi qui» sussurro al suo orecchio. «Sono arrivato un’ora fa. Mi ha chiamato Victoria e mi ha detto della cena. E quindi vi sposate? » chiede guardando Robert. Noi annuiamo e lui scoppia a ridere. « Sapevo che voi due eravate fatti per stare insieme» afferma e scoppiamo a ridere anche noi. Li vedo i suoi occhi però. Non sono sinceri fino in fondo. Dopotutto lo posso capire. Era innamorato di me. “Oh Tom. Ti voglio bene”.

«Sei bellissima Kris. Sono così felice per te» mi confessa quando rimaniamo soli. Robert è andato a rispondere al telefono.

«Grazie Tom. Tu, piuttosto come stai? » gli chiedo cercando di stare calma, ma il tono preoccupato che ho usato mi tradisce alla grande. Lui mi guarda e sospira.

«Come devo stare? Non mi è passata del tutto ancora. Sei una persona davvero speciale ed è difficile dimenticarti. Ti ho voluto bene e ti ho amato Kristen. Ma è giusto farmi da parte. Tu ora sei felice. Ti sposerai, avrai una bambina.. è quello che ti meriti. E ti auguro tutto il bene di questo mondo» qualche lacrima mi riga il viso e lui mi abbraccia. Sto tra le sue braccia per diversi minuti fin quando Robert non ci sorprende così. Tom mi accarezza la schiena ed io sono appoggiata alla sua spalla. Tiene in mano qualcosa, che fa scivolare all’improvviso. Lo guardo in viso. È un misto tra shock, delusione e tristezza. “No, ti prego. Non è come pensi” vorrei dirgli ma le parole mi muoiono in bocca. Anche Ilary è arrivata adesso ed è scioccata quanto lui.

«Rob… » dico ma lui mi interrompe. «Non dire niente Kristen» ribatte ma non capisco cosa mi voglia dire. Anche Tom cerca di parlare ma viene bloccato anche lui.

«Secondo voi è bello vedere la propria fidanzata abbracciata al mio migliore amico? Eh ditemelo? So tutto Tom. So che hai baciato Kristen. So che la ami. E tu Kristen, me l’hai tenuto sempre nascosto. Ho fatto finta di non sapere niente perché ti voglio bene Tom, ma adesso è troppo. Mi dispiace» afferma Robert e non posso credere a quello che ho sentito. Come si sarà sentito? Oh, povero amore mio. Non ha capito niente. Lui pensa davvero che io ami Tom? Dopo tutto quello che mi ha detto stasera? Un moto di rabbia mi sale in corpo e non capisco più niente. Vado di fronte a lui e lo affronto. Gli punto il dito contro e lo aggredisco.

«Tu, proprio tu mi vieni a dire queste cose? Tu, cazzo. Non puoi. Hai capito? Non puoi. Tu mi hai tradito e mi hai lasciata da sola. Si ti ho perdonato ma sai davvero come mi sono sentita? C’eri tu a consolarmi e a passarmi i fazzoletti? Eh, cazzo.. chi c’era Robert? Eccolo, lo vedi.. » indico Tom con la mano «lui era li. Era là quando tu mi trattavi come una sconosciuta, era là quando ho dovuto affrontare il bel teatrino, tuo e di Nicole. Pensi che sia stato bello vedere che baciavi un’altra? Lui era là quando ho affrontato Michael e Ashley, lui c’era Robert. E tu dove cazzo eri? Te lo dico io. Eri tra le braccia di una stronza. Ed io mi sentivo una pezza vecchia. Hai presente le montagne senza il verde dei prati? Hai presente l’oceano senza pesci? Hai presente una ragazza con un cuore spezzato? E nonostante tutto ero là a pregare Dio per riaverti con me» mi siedo dato che le gambe mi tremano per il nervosismo e Ilary mi viene incontro. «Calma, Kristen. Ti sentirai male» mi dice lei ma io non la ascolto. «Hai capito Robert. Io ti amo e cazzo, lui mi stava dicendo che è felice per noi. Ma tu devi essere il solito coglione rovina tutto» adesso le lacrime hanno preso il sopravvento.

Il mio fidanzato viene da me e si siede di lato.

«Perdonami Kristen. Perdonami ancora una volta. Ma stai calma. Non voglio che ti senti male. Vieni qua» mi chiede aprendo le braccia. Ma io mi alzo. Non voglio abbracciarlo adesso. Sono troppo arrabbiata.

«Voglio uscire. Da sola» prendo la giacca appena all’ingresso e apro la porta.

«Kristen, tu non vai da nessuna parte» mi rimprovera Robert ma io non lo ascolto. Se tornassi indietro adesso crollerei tra le sue braccia e non voglio. Deve capire che non può fare così. Tom è anche il mio migliore amico e gli voglio bene.

«Faccio quello che voglio» e così dicendo apro il portone e lo sbatto alle mie spalle lasciandoli soli dentro casa mia.

Cazzo. Ero così felice oggi. Non posso crederci che ha rovinato tutto. Per cosa poi? Gelosia. Ignorante che non è altro. Puoi mai una giornata partita bene finire per il verso giusto? Mi sa di no. E così mi ritrovo fuori l’appartamento di Robert. Anzi il nostro a dire la verità. Sono seduta fuori su una panchina. Il nervosismo mi fa piangere. Che palle. Mi stringo nella giacca dato che fa un po’ freschetto. Mi ritrovo a pensare a come ho mollato Michael e come ho conosciuto Robert. Penso ad Ashley, a Nicole e penso a come sono felice adesso con l’amore della mia vita. Anche se queste sparate mi fanno davvero incazzare. Una bici mi riscuote dai miei pensieri. Alzo gli occhi e mi vedo davanti proprio la persona che odio di più. Faccio un respiro profondo e la affronto.

 

________________  

 

Ciao! Non sono in ritardo, avete le allucinazione se lo pensate. Ahahahah

Perdonatemi se potete. Purtroppo tra il tempo che manca e altri problemi che ho in testa non sono riuscita a scriverlo prima.

Spero che vi piaccia, perché a me non piace per niente.

Fatemi sapere

Gra

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Capitolo 27
*** GOODBYE NICOLE. WELCOME NEW LIFE. ***


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Goodbye Nicole, welcome new life.

 

 

 

POV KRISTEN

«Tu cosa ci fai qui? »

«Passavo di qua» risponde l’essere davanti a me. Credevo che oggi sarebbe stata una giornata meravigliosa e sotto alcuni punti di vista lo è stata. Il problema più grande è la non fiducia da parte di Robert. Ci sono rimasta davvero male quando mi ha accusata per Tom. Non doveva farlo. Sa quanto tengo a lui e quanto mi è stato vicino e cazzo, non può venirmi a fare la morale a me quando lui ha fatto di peggio. Lui mi ha tradita, umiliata e abbandonata ed io ero sempre là pronta ad accoglierlo tra le sue braccia. E non è giusto. Volevo che oggi andasse tutto per il verso giusto ed invece non è stato possibile. Prima Richard che non voleva accettare il bambino, poi lo sconcerto per il matrimonio e poi questa situazione assurda tra Robert e Tom. Amici e innamorati della stessa donna, io. L’unica cosa che non ha pensato Robert è il fatto che io sto aspettando suo figlio e ho accettato di sposarlo mentre Tom è solo il mio migliore amico.

“Cazzo” impreco tra me e me non ricordandomi della persona che mi sta fissando da buoni cinque minuti. Alzo lo sguardo ed ancora là, immobile e mi guarda.

«Che vuoi, insomma? » le chiedo acida.

«Te l’ho detto. Passavo di qua, ti ho vista e mi sono fermata» mi dice scendendo dalla bici e viene dove sono seduta io sotto la luce.

«Oddio! » esclama guardandomi la pancia. Alzo un sopracciglio e non fiato. Voglio sapere dove vuole arrivare.

«Tu, tu sei incita? » mi chiede sgranando gli occhi.

«Non sono ingrassata. Quindi sembrerebbe proprio di si. Mi spiace per te»

Una lacrima le scappa e le riga il viso. E adesso perché piange? Dio mio, manca lei stasera per completare l’opera.

«Che cazzo ti piangi adesso, Nicole? »

«Io niente. Non ti preoccupare»

«Non me ne fotte niente di te, hai capito? Dopo quello che mi hai fatto sei l’ultima persona al mondo della quale mi interessi qualcosa, mettitelo bene in testa» mi agito mentre le parlo. Mi fa troppo arrabbiare.

«Stai calma» incita lei guardandomi con aria di sfida.

«Faccio quello che cazzo mi pare. Adesso vuoi dirmi gentilmente cosa vuoi? Non ci credo che eri di passaggio»

«Hai ragione» respira profondamente «volevo parlare con Robert. Non sapevo che tu.. »

«che io cosa? Che cosa non sapevi? Che abitassi qui, che fossi incinta e che tra qualche mese ci sposiamo? Cosa non sai, eh? » le dico non facendola continuare. Mi da fastidio anche la sua voce.

«Già. Comunque, Robert è in casa? »

«Forse non hai capito. Tu non ci parli con lui. Tu non entri dentro casa mia» urlo adesso anche se so che devo stare calma.

«Tu non hai capito niente, Kristen. Io non dovevo chiedere il permesso a te per parlare con lui. Lui è il mio ex fidanzato. Lui è stato il mio migliore amico. Io e lui ci conosciamo da sempre. TU NON PUOI DIRMI CHE NON POSSO PARLARGLI, stronza» questo è troppo.

«Ma stronza a chi? Sei tu la stronza va bene? Come cazzo ti permetti. Tu non hai nessun diritto su di lui. Non è colpa mia se all’inizio lui si è innamorato di me hai capito? LUI NON è NIENTE PER TE. NIENTE. Ficcatelo in testa» urlo puntandole in dito contro. «LUI è MIO. NON TUO. MIO»

«Vaffanculo Kristen. Dove cazzo è Robert. Devo dirgli una cosa importante»

«Non mi interessa»

«Non ti interessa cosa Kristen? » Robert è fuori e ci guarda non riuscendo a capire niente. «Ho sentito le urla. Che diavolo sta succedendo? » mi chiede guardando prima me e poi Nicole.

«Te lo dico io» sbotta lei di punto in bianco. Robert rimane impassibile, anzi viene di lato a me.

«La tua fidanzata non vuole che io parli con te, ma devo farlo. Devo dirti una cosa importante» le dice lei ed io sbuffo.

«Kristen» mi incalza Robert.

«Mh»

«Perché non può? » mi chiede lui sarcastico.

«Perché tu sei mio» mormoro e lo bacio. Alla faccia di Nicole. Deve morire di invidia.

«Si lo sarò sempre. Però è giusto farla parlare» sbuffo ancora e annuisco.

Robert si gira da Nicole e le fa cenno di si con la testa.

Giuro che anche vederli a pochi centimetri di distanza mi provoca una rabbia dentro assurda e sono sicura che anche la mia piccolina è nervosa. Continua a scalciare e mi devo sedere dal dolore.

«Amore tutto bene? » mi chiede Robert piegandosi alla mia altezza.

«Si, ma fai veloce» mormoro.

Annuisce e si rialza. Adesso sta guardando Nicole che sono sicura è pronta per piangere.

«Che vuoi, si può sapere? Che devi dirmi di tanto urgente? » le domanda freddo.

Lei non parla subito, ma mi guarda come a voler dire “sei sicuro che posso parlare davanti a lei”.

«Lei sta per diventare mia moglie e madre di mia figlia. Lei può sentire tutto» la rimprovera Robert ed io godo seduta dietro di lui.

Nicole, invece, a queste parole scoppia a piangere.

«Peggio per lei» farfuglia e guarda Robert.

«Potevo diventare io la madre di tua figlia» che cazzo vuol dire?

«Che stai dicendo, Nicole? » le chiede il mio fidanzato incredulo a quelle parole.

Lei respira e inspira profondamente e mi guarda.

«Ero incinta. Di te Robert. Ho perso il bambino al quarto mese. Ho avuto un aborto spontaneo» no, non è possibile.

«Non ci credo» mormora Robert.

«Invece si. Guarda» esce dalla tasca dei jeans delle foto e riconosco subito che sono quelle dell’ecografia. Lui le prende e le fissa senza dire niente.

Per me è troppo.

«Come.. non capisco» farfuglia Robert.

«è così. Sono venuta a dirtelo. Non sapevo che lei è incinta. Io pensavo che noi.. » dice lei piangendo.

«Noi cosa Nicole? »

«Pensavo che noi potessimo aver un’altra possibilità, Rob» ma questa è proprio scema e illusa allora. Tutta questa situazione non mi fa bene. Cazzo, non ci credo. Lei era incinta. Io non posso pensare a loro due insieme. Proprio non c’è la faccio. Mi alzo e decido di andarmene dentro.

Robert si gira e ha gli occhi pieni di lacrime.

Sono egoista al momento e non riesco ad andare ad abbracciarlo. È colpa sua. Se lui non mi avesse tradita, non sarebbe arrivato questo momento. Vaffanculo! 

Se lui sarebbe rimasto con me ci saremmo risparmiati tante sofferenze. Ma poi penso che forse non saremmo arrivati al punto di adesso. Sono felicissima di avere in grembo la mia piccolina e non vedo l’ora che nasca.

Ma cavolo, questo non ci voleva adesso.

«Robert di qualcosa» lo supplica Nicole.

«Ma che cazzo ti deve dire eh? » le rispondo acida io. Mi giro e guardo Robert. Lui ricambia lo sguardo ma è freddo.

«Zitta Kristen» infatti mi risponde.

«Io devo stare zitta? Ma vaffanculo Robert. Statti con lei. Vaffanculo. Non voglio più assistere a  questa pagliacciata»

«No aspetta amore» cerca di bloccarmi ma io entro dentro casa e gli sbatto il portone in faccia. Scoppio a piangere dal nervosismo e mi raggomitolo a terra in preda ai singhiozzi.

Mi porto le mani ai capelli e non riesco a credere che Robert mi ha umiliata davanti alla sua ex. Dannazione, ma perché l’ha fatto? Non si doveva permettere.  

La mia piccola scalcia. Forse ha capito che la sua mamma sta soffrendo. “Piccolina, tu non soffrirai mai” le dico accarezzandomi la pancia.

Alzo lo sguardo e vedo Tom davanti a me. Quando si accorge delle lacrime si precipita da me e mi abbraccia.

«Oh Tom» sussurro e scoppio di nuovo a piangere tra le braccia del mio amico.

«Cos’è successo Kris? Perché sei ridotta così? Ho sentito urlare fuori» mi chiede dolcemente mentre mi aiuta ad alzarmi. Tiro su con il naso e gli racconti in breve tutto. Lui sgrana gli occhi, sembra furioso.

«Cazzo. Questo è troppo» dice solo prima di aprire il portone ed uscire. Ma ero meglio se non lo avesse fatto. La scena che ho davanti non mi piace. Robert che abbraccia Nicole. Credo di non poterla reggere questa situazione. Non nel mio stato.

Tom si ferma all’improvviso quando li vede e mi guarda. Le lacrime si sono impossessate di nuovo del mio viso, lui scuote la testa e si lancia da Robert. Lo fa girare e gli sferra uno schiaffo in pieno viso.

«Te l’avevo detto Rob, cazzo. Te l’avevo detto che se la facevi soffrire ancora te la saresti vista con me. Guardala, Robert. Guardala, cazzo» e mi indica con un dito. Sono sul portone in lacrime. Un’emerita stupida.

Robert mi guarda con i suoi occhi azzurri, sembra voler piangere. Si massaggia la guancia ma non ha reagito. Per fortuna. Mi mancava solo una lite tra loro due.

L’unica cosa che mi chiedo è perché continua a rimanere con Nicole qui fuori? La sua famiglia è dentro. La sua famiglia sono io.

«Io, io.. Tom sono confuso»

«Cazzo, Robert. Sei confuso? Ma di cosa eh? La vedi Kristen? Lei ti ama da sempre, ti ha perdonato tutto. La vedi? Aspetta tua figlia? La stai guardando? È in lacrime. Dovresti essere là con lei ad abbracciarla. Invece stai con lei che vuole rovinarti un’altra volta» e indica Nicole, che tiene la testa abbassata. Ma non prova un po’ di vergogna? Non la credevo così la prima volta che l’ho vista. “Diventeremo migliori amiche” aveva detto. Pff, forse miglior nemiche.

«Parla Robert. Dì qualcosa» lo incita Tom.

Lui guarda prima Nicole, poi me. Mi sorride ed io sento che sto vincendo. Lui resterà con me, deve farlo.

«Nicole» inizia a dire «a me dispiace per tutto quello che è successo. Tu mi sei sempre stata vicina ma Kristen. Lei è l’altra metà della mia vita. Dicono che esistono le anime gemelle. Lei è la mia. E mi dispiace di averti illusa più volte. Il mio posto è accanto alla donna che amo. Accanto alla figlia che desidero più di ogni altra cosa. Mi dispiace. Non voglio vederti mai più. Per favore, rispetta la mia decisione»

«Mi dispiace per tutto Robert. Ti ho amato e ti amo. Ma non posso essere la seconda scelta di nessuno. Tanti auguri per la tua vita. Addio» dice Nicole con le lacrime agli occhi. Mi guarda per l’ultima volta, poi sale sulla bici e se ne va.

Le lacrime che prima si erano fermate adesso ricadono copiose sul mio viso.

Robert corre da me e mi bacia.

«Perdonami amore mio. Amo te, solo te. Voglio stare solo con te» sussurra mentre continua a baciarmi. Le nostre lacrime si mescolano e rimaniamo abbracciati sulla soglia di casa per un bel po’.

 

 

«Appena nasce la bambina ci sposiamo ci stai? » mi chiede Robert sorridendomi. Ho deciso di lasciarmi tutta questa storia alle spalle. È inutile pensare e ripensare al passato. Quello che conta è che lui è qui con me sul divano a farci le coccole.

«Come mai così presto? »

«Presto? Io ti sposerei anche domani. Ma tu non vuoi»

«Non voglio solo per il pancione. Non vedo l’ora di sposarti Rob»

«Ed io non vedo l’ora che tu diventi mia moglie, nonché signora Pattinson»

Ridiamo alle sue parole e mi sento felice adesso.

«Sai cosa ti dico? Sposiamoci» dico di getto. Alla fine è quello che voglio. Cosa cambiano due mesi in più o in meno?

«Non dire sciocchezze. Sei al settimo mese, amore. Lo stress ti farà male. Adesso hai bisogno di riposarti» Uff, devo ammettere che ha ragione.

«Va bene. Però la bambina dovrebbe nascere intorno al 15 luglio. Quindi che ne dici se ci sposiamo un mese dopo? Quindi il 15 agosto? » dico sorridendo.

«Dico che per me va benissimo. Domani vado ad informarmi se la data è disponibile» mi lascia un bacio a stampo e si alza.

«Vuoi un po’ di the? » mi chiede andando in cucina.

«Si grazie amore. Dimmi, ti fa male ancora la guancia? » domando ricordandomi dello schiaffo di qualche ora fa.

«No. Me lo sono meritato comunque. Ero scioccato. Mi ha fatto capire tante cose. Devo tutto a Tom. Mi dispiace di averti fatto piangere e mi dispiace di averti detto di stare zitta» farfuglia mentre mette la teiera sul fuoco. Mi alzo e lo raggiungo. Lo abbraccio da dietro e gli lascio piccoli bacetti sul collo.

«Tutto dimenticato. Adesso baciami» sussurro al suo orecchio.

Lui si gira, mi bacia e presto ci ritroviamo nudi a fare l’amore. È sempre così premuroso con me. Non mi fa mai mancare nulla.

«Ti amo» ansimo mentre lui mi bacia il seno per poi scendere sulla pancia. La bacia, l’accarezza perché sa che mi piace da morire.

«Anche io ti amo» sussurra e si posiziona di lato a me. Mi stringe a se e ci addormentiamo nudi e abbracciati.

Quando apro gli occhi noto che Robert non è accanto a me. C’è un bigliettino però con scritto: “Sei bellissima mentre dormi. Nuda ancora di più. Il pancione ti dona ed esalta la tua bellezza. Sono andato un attimo a sbrigare delle cose. Ti amo”.

Che dolce il mio amore.

Guardo l’orologio e mi accorgo che sono le tre del pomeriggio. Oddio, ma quanto ho dormito? Anche se considerando la notte che ho passato mi ci voleva proprio.

Mi alzo e mi dirigo in bagno. Apro l’acqua della vasca e la riempio. Intanto decido di rifare il letto. Quando la vasca è tutta riempita verso il mio bagnoschiuma preferito e mi immergo.

Ho proprio bisogno di un bel bagno. Stanotte, oddio, non voglio pensarci più. I muscoli del mio corpo si rilassano al contatto con l’acqua calda e anche la mia piccolina si rilassa dato che adesso non si muove.  Se ripenso alla prima volta che ho sentito battere il suo cuoricino mi viene da piangere. Dio, che emozione. E quando ho visto il suo corpicino formarmi, non ho parole davvero.

Non vedo l’ora di risentire il suono del suo cuore. Proprio oggi ho un’ecografia. Sono a settimo mese quindi mi tocca e sinceramente spero sia tutto okay.

Per una buona mezzora sto in acqua poi quando la posizione si fa scomoda mi insapono i capelli, mi sciacquo ed esco facendo attenzione a non cadere.

Mi asciugo i capelli e accedo lo stereo. Le note dei King’s of Leon invadono la stanza e inizio a ballare per tutta la stanza. Mi avvicino all’armadio, lo apro e decido di indossare una maglietta a maniche lunghe e una salopette. Prima non mi piacevo invece adesso mi osservo allo specchio e mi incanto a guardami. All’inizio è stato davvero duro accettare che il mio corpo sarebbe cambiato di mese in mese. Ora invece adoro la mia pancia.  Mi fa sentire donna.  Mi piego per prendere le converse ma vengo bloccata da qualcuno. Il soffio caldo sul collo, le sue mani. È Robert. La mia unica ragione di vita insieme alla mia piccolina.

«Sei bellissima» mi sussurra all’orecchio e mi da un bacio sulla guancia.

«Grazie» gli rispondo. Mi giro e lo bacio. Ci ritroviamo sul letto a fare l’amore per la seconda volta e ogni volta è come se fosse la prima.

 

 

 

POV ROBERT

La amo e stavo per fare un’altra cazzata. Per fortuna il mio amico Tom mi ha ridestato dai miei dubbi. Sono un vero cazzone e sono contento di aver detto addio al passato.

Basta. Addio Nicole, benvenuta invece alla nuova vita che avrò da oggi in poi. Sposerò Kristen, avremo una splendida bambina e diventerò medico. Cosa posso volere di più?

Dio, quant’è bella. È sdraiata sul lettino in ospedale. Il medico le sta facendo l’ecografia e ci ha detto che è tutto okay. La nostra bimba è sana.

«Volete sentire il battito? » ci chiede. Noi annuiamo e ci guardiamo con occhi sognanti quando ascoltiamo il cuore di Arianne. Che emozione. Non nascondo che la prima volta ho pianto. Ho pianto perché giuro che non credevo fosse così bello. Ho paura di diventare padre, ma sono sicuro che con l’aiuto di Kristen riuscirò ad essere bravo.

Insieme c’è la faremo.

«Ti va di mangiare? » le chiedo mentre usciamo dall’ospedale. Lei annuisce e così ci avviciniamo alla macchina.

«Oddio» esclama Kristen.

«Cosa, che succede? » lei sorride e mi indica un ragazzo. Non lo conosco. Questo si gira verso di noi e sorride a Kristen. Si avvicina a noi e la saluta.

«Ehi, ciao. Da quanto tempo» le dice poi si gira e mi da la mano.

«Tu devi essere Robert? Io sono Marco, piacere»

«Piacere mio» borbotto e Kristen ride «Marco viene nella mia stessa scuola. Si è trasferito dall’Italia. Ti ricordi? Te ne avevo parlato? »

«Ah si si scusami »

«Oddio ma tu sei incinta? » esclama Marco. Io annuisco e lui sorride, ci fa gli auguri e se ne va.

«Questo era quel ragazzo con la quale eri uscita a mangiare vero? » mi chiede Robert una volta soli in macchina.

«Si, proprio lui. Un bravo ragazzo proprio. Diciamo che non è stato un pranzo. L’ho abbandonato al locale perché non mi sembrava giusto nei tuoi confronti» ammetto e lui mi bacia.

«Ti amo anche per questo»

«Ti amo anche io» e gli prendo la mano.

«Dove vuoi andare a mangiare? » le chiedo guardando dritto davanti a me.

«Mh, dove vuoi tu» annuisco e sorrido. Fa sempre scegliere a me.

La porta in un piccolo ristorantino italiano che cucina il pesce più buono di Londra. So che a Kristen piace, così opto sempre per quello. Infatti ordina spaghetti ai frutti di mare, polipo e pesce spada. Dice che ha bisogno di mangiare tanto dato che sono in due ma io so che lo fa perché in realtà le piace il pesce da impazzire.

È uno spettacolo vederla mangiare.

«Allora amore, che hai fatto pomeriggio? » mi chiede mentre addenta un pezzo di pane.

«Sono andato a sbrigare delle cose»

«Cosa? Lo posso sapere» la curiosità è sempre stata la caratteristica predominante del suo carattere. Amo farla impazzire.

«No, in realtà no. È una sorpresa»

«Lo sai che sono curiosa. Lo fai di proposito» rido di gusto e mi avvicino a darle un bacio.

«Questa volta è tutto top secret. Mi dispiace ma dovrai aspettare» le dico.

Lei annuisce, mette il broncio ma le passa subito quando il cameriere le porta il dolce, il suo preferito.

«Anche il dolce. Grazie amore mio. Ti amo» sussurra quasi commossa.

«Per te questo ed altro, amore. Ti amo anche io»

 

 

________________ 

 

Ci siamo. Oddio, un mese per scrivere questo capitolo. No vabbè, andiamo bene. Ahahahaah xD

Alloraaa cosa ne pensate? Fa schifo, ribrezzo o vi piace? Ahahaha xD sono molto ottimista devo dire.

Comunqueee spero che un pochino vi piaccia e spero che mi perdoniate il ritardo.

Vi adoro tutte

Gra

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Capitolo 28
*** TOO MANY THINGS ARE HAPPENING, ALL UNEXPECTED. ***


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TOO MANY THINGS ARE HAPPENING, ALL UNEXPECTED.

 

 

 

 

 

 

POV ROBERT

 

Uno, due, tre squilli.

Il telefono suona a vuoto. Sono dieci minuti che lo provo a chiamare ma niente. Okay, è arrabbiato. Lo sarei anche io al suo posto. Mi sono comportato come un vero coglione, come un bambino di cinque anni che non sa quale caramella scegliere. Per fortuna c’era lui. Il mio amico, il migliore che io abbia mai avuto, mio fratello.

Tom.

Provo per la decima volta a chiamarlo e finalmente risponde.

«Che cazzo vuoi, Robert? » quando mi chiama con il mio nome intero è preoccupante la cosa.

«Parlarti» rispondo solamente.

«Non posso ora. Ciao» e mi chiude il telefono in faccia. Rimango a fissare il mio cellulare per buoni cinque minuti. Mi ha davvero chiuso la telefonata? È la prima volta che lo fa. L’ho ferito, anche troppo. Tom è sempre stato un buon amico, mi ha aiutato nei momenti difficili, ha aiutato Kristen e per sua sfortuna se n’è innamorato. Non c’è l’ho con lui per questo, solo doveva dirmelo e non tenermelo nascosto. Adesso la cosa che mi preme di più è chiarire questa situazione con lui. Mi manca non poterlo chiamare per scambiare quattro chiacchiere e mi manca il suo essere stronzo ma protettivo. Mi mancano le nostre battutacce ma anche i momenti seri.

Mi manca il mio migliore amico.

È passato un mese da quella fatidica notte e tra  me e Kristen le cose vanno alla grande. Siamo quasi alla fine della gravidanza e non vedo l’ora che finisca il termine.

Sto organizzando il matrimonio. Esatto, tutto io. Le sto facendo una sorpresa. Continua a dirmi che è ora di iniziare a preparare qualcosa ma io la blocco sempre dicendole che non può, che altrimenti si stressa. Faremo tutto dopo, mentre è tutto pronto.

Sono così entusiasta.

Non vedo l’ora di vedere la sua faccia quando le dirò che deve indossare l’abito e salire in macchina. Immagino anche la mia piccolina con il suo vestitino bianco e rosa. Un angioletto. Spero tanto che sia bella come la sua mammina.

E anche se Kristen dice sempre che debba avere i miei occhi, io preferisco di più il verde dei suoi.

Il mio cellulare squilla ma non è Tom.

È mia sorella Lizzie.

«Ciao sorellina, novità? » le chiedo mentre mi incammino verso casa del mio amico. Ho deciso di andarlo a trovare. Non mi vuoi parlare al telefono, a casa sua non avrà scampo.

«ciao fratellino, si si. Le bomboniere sono pronte e sono bellissime, i fiori sono tutti ordinati. I preferiti di Kristen» è contenta quanto me. Ama organizzare queste cose.

«Di che colore? »

«Bianchi e lilla come hai detto tu» sorrido al ricordo di quando ne discussi con Kristen. Insisteva che voleva questi colori e alla fine dovetti accettare.

«Perfetto. Il bouquet? »

«Meraviglioso»

«Mi fido di te. Fammi sapere se ci sono novità» mia sorella annuisce, ci salutiamo e chiudiamo la conversazione anche perché sono appena arrivato davanti casa d Tom.

Mi faccio coraggio e suono.

Niente, non apre nessuno. Busso di nuovo e di nuovo ancora.

«So che ci sei dai Tom. Sono sempre io»

Finalmente si decide.

«Si sempre tu. Testardo e determinato. Che vuoi Rob? »

«Te l’ho detto al telefono. Posso entrare? » annuisce e si mette da parte. Ci sediamo sul divano in salotto e come ai vecchi tempi il mio amico prende due birre, le stappa e me ne passa uno.

Forse ho qualche speranza.

«Come sta Kristen? » inizia il discorso lui e gliene sono grato.

«Si sente appesantita. Manca poco ormai. Siamo al settimo mese» bevo un sorso di birra e guardo verso la parete attrezzata davanti a noi. C’è una foto di noi di qualche anno fa. Andavamo ancora a scuola, forse facevamo il primo anno ed eravamo davvero rilassati. Ridevamo come due pazzi. Senza pensieri, senza responsabilità.

«Immagino»

«Tom senti. A me dispiace. È passato un mese. Sei ancora arrabbiato con me? »

«Lo so Rob. Però sai, non ti sei fidato di me »

«Certo che mi  fido»

«No, non è vero.  Mi hai trattato malissimo davanti a Kristen, davanti a quella vostra amica. Mi hai umiliato. Pensavi davvero che te l’avrei portata via? Pensavi davvero che mi sarei messo contro di te per una donna? Non mi era difficile Robert. Quando tu stavi con Nicole, Kristen è sempre rimasta con me. Non le ho mai detto che non deve stare con te, anzi con tutto che l’amavo l’ho spinta tra le tue braccia. E tu cos’hai fatto? Mi hai aggredito e te la sei preso con lei quando non dovevi, Robert. Sei stato fuori luogo. Avrei dovuto spaccartela la faccia» si alza e si dirige in cucina. Torna con altre due birre e  me ne passa una.

«Hai ragione Tom. Mi sono comportato da vero coglione. Quando vi ho visti abbracciati non ho capito più niente. La amo così tanto che ho paura di perderla da un momento all’altro»

«Robert, cazzo. Lei ti ama. Ama e amerà sempre e solo te. Non ho mai voluto portartela via. Non ti farei mai un torto così grande» ed ha ragione. Lui non lo farebbe mai. Che coglione che sono stato.

«Hai pienamente ragione. Puoi perdonarmi? » chiedo al mio amico. Spero proprio che dica di si.

«Certo che ti perdono, stronzo» ridiamo come due pazzi e finalmente il mio migliore amico è di nuovo con me.

«Okay lo stronzo me lo sono meritato» rido e bevo l’ultimo sorso di birra «volevi chiederti se vuoi farmi da testimone al matrimonio» dico tutto d’un fiato. Ho bisogno di lui al mio fianco. Abbiamo fatto tutte le esperienze insieme. È d’obbligo.

«Certo Rob. Non posso dirti di no»

«Grazie Tom»

«Adesso devo andare. Ciao amico» mi alzo e mi dirigo alla porta. «Ciao Rob» risponde lui.

 

Il mio telefono squilla ancora. Oggi mi sembra di lavorare in un centralino. È mia madre questa volta. Per ora sono qui a Londra dato che mio padre non sta lavorando.

«Ciao mamma»

«ciao amore come stai? »

«bene mamma tu? »

«Bene bene. Senti ti ho chiamato perché devo sapere una cosa per il matrimonio e siccome con Kristen non ne posso parlare, devo farlo con te» che deve dirmi? A lei ho dato il compito di fare l’inviti. Non posso fare tutto io. Non ne ho il tempo.

«Dimmi tutto mamma»

«Si tratta della famiglia Smith» oh cazzo «cosa devo fare? So che ci sono stati dei contrasti con la figlia, quindi non so, dimmi tu» e ora che le dico? La famiglia in questione è quella di Nicole.

«Invitali mamma. Vi conoscete da una vita. È giusto così»

«Okay tesoro. Ma cos’è successo tra voi? » ma che le prende oggi?

«Niente mamma »

«Dimmelo Rob»

«Mi ha dato qualche problema all’inizio della mia storia con Kristen» le rivelo ma non intendo dirle altro.

«Oddio! » esclama mia madre.

«Che è successo? »

«Ho capito tutto, ma spero di sbagliarmi. Non dirmi che è con Nicole che hai tradito Kris? » e lei come cazzo fa a saperlo.

«Mamma non sono affari tuoi»

«Tesoro lo so però tengo molto a Kristen. So che hai sbagliato, l’importante è che hai capito il tuo errore e che ti prendi le tue responsabilità»

«Si mamma. Non lo farò mai più. La amo tantissimo e adesso sto anche per diventare padre. Non posso e non voglio più farla soffrire»

«Bravo tesoro mio. Allora io sto per mandare tutti gli inviti. Ti faccio sapere. Okay? »

«Si grazie per l’aiuto che mi state dando. Ve ne sono grato. Ricordati l’invito per Ilary, altrimenti Kristen non si sposa» rido e mia madre mi segue a ruota. È bello sapere di poter contare sull’aiuto della tua famiglia.

«Tranquillo Rob. È stato il primo,  insieme a quello di Tom. So quanto sono importanti per voi. A proposito, hai chiarito? » mi chiede premurosa. Era davvero preoccupata per questa situazione che si era venuta a creare.

«Si mamma tutto okay. Sarà il mio testimone»

«Oh sono felicissima. Adesso devo scappare tesoro»

«Va bene. Ciao mamma»

«Ciao Rob»

Basta chiamate, basta telefono. Decido di chiuderlo e mi incammino. Non voglio andare a casa immediatamente anche perché Kristen non c’è. Stamattina doveva uscire con Ilary. Oddio, la penultima volta me la sono ritrovata all’ospedale. Scuoto la testa ed entro in una caffetteria proprio vicino una gioielleria.

Mi siedo e ordino subito un caffè e un muffin. Cavolo, ho una fame assurda. Peggio di Kristen i primi mesi di gravidanza. Sorrido al ricordo di tutte le volte che mi sono dovuto alzare la notte per cercarle il cibo o tutte le sue crisi di umore. Nonostante tutto mi sono piaciuti questi mesi.

Cinque minuti dopo mi arriva quello che ho chiesto e a servirmi è una cameriera.

«Grazie» le dico mentre appoggia le cose sul tavolo.

«Prego. Ma tu sei Robert giusto? »

Alzo lo sguardo e la scruto. È alta, capelli neri e occhi dello stesso colore. Una bella ragazza insomma, ma proprio non me la ricordo.

«Ehm si. Ma tu chi sei? » sorrido per scusarmi e lei ricambia.

«Non ti ricordi, eh? Sono Miriam. Ci siamo conosciuti qualche anno fa. Ci ha presentati Tom» diventa rossa e adesso che sto collegando tutto capisco il motivo.

«2008 giusto? Spagna? »

Annuisce e continua a guardarmi.

«Oddio scusami ma è passato un sacco di tempo. Come mai lavori qua? » le chiedo arrossendo per la brutta figura che ho appena fatto.

«Ci siamo trasferiti qua qualche mese fa e ho trovato lavoro. Tu abiti qua? »

«Si si. Londra è bellissima»

«Si lo è. Adesso scusami ma devo continuare a lavorare» annuisco e lei se ne va lasciandomi solo con il ricordo di quell’estate.

 

«Tom dai partiamo. Non ci sono problemi con i miei e i tuoi già lo sanno e non hanno fatto storie. Manchi solo tu»

«Uffa quanto sei snervante. Va bene e sentiamo dove vorresti andare? » mi chiede sbuffando.

«Spagna» affermo con sicurezza

«E perché mai? » mi domanda Tom incuriosito.

«Le donne, ovviamente»

«Sempre il solito. Ci sto. Quando partiamo? »

«Domani mattina. È tutto prenotato. Sapevo che mi avresti detto di si»

«Stronzo. Vado a preparare la valigia»

«Grazie, eh. A dopo»

 

Arrivammo a Madrid di sera e dall’entusiasmo posammo le valigie in albergo e andammo in un pub, uno di quelli dove si beve fino allo sfinimento.

La stessa cosa per tutte le sere. Durante la penultima sera mentre ero quasi brillo Tom mi fece conoscere Miriam. Era bellissima e super sexy. Ballammo, bevemmo e non so come finimmo nelle mia camera d’albergo a fare sesso sfrenato. Era una bomba a letto

 

«Non ci posso credere. Te la sei scopata» esclama Tom dandomi un pugno sul braccio.

«Eh certo. Ma l’hai vista? »

«Si, me la volevo portare a letto io, ma sono contento per te comunque. Io ho rimediato con la sua amica»

«Sei uno stronzo»

«Anche tu»

 

Mi giro a guardare Miriam e mi accorgo che lei mi stava già osservando. Forse pensava alla stessa cosa mia. Sicuramente. Meglio non guardarla più, potrebbe farsi strane supposizioni ed io non voglio avere guai.

Mi alzo e decido di andarmene ma qualcuno mi blocca per un braccio.

Mi volto e mi vedo di nuovo lei, Miriam che mi guarda imbarazzata.

«Robert»

«Si»

«Mi chiedevo se ti andava di vederci un giorno di questi» è imbarazzato e mi fa dolcezza.

«Veramente io mi sto per sposare e sto per diventare padre. Mi dispiace» lei cambia espressione e mi molla il braccio.

«Oh, non lo sapevo»

«Non potevi saperlo. Mi ha fatto piacere incontrarti. Ciao Miriam»

«Ciao» si alza sulle punte dei piedi e mi da un bacio sulla guancia. Mi scanso ed esco fuori lasciandola imbambolata davanti l’entrata.

Cazzo, spero che nessuno abbiamo visto questa sceneggiata. Conoscendo le persone traviserebbero tutto e non voglio.

Non sapendo cosa fare e dove andare guardo la vetrina della gioielleria e il mio sguardo viene catturato da un ciondolo a forma di cuore tutto ricoperto di strass. Entro e decido di comprarlo.

Voglio farla sentire speciale sempre e comunque.

 

 

 

 

 

 

 

 

POV KRISTEN

 

«Stai calma. Respira»

«Non posso, non posso. Come ha potuto? Ti rendi conto l’ha fatto di nuovo» le lacrime rigano il mio viso e credo che il mio cuore non posso sopportare altro dolore.

Sono qui in una traversa nascosta. Se esco sulla strada ho di fronte una fottuta caffetteria nella quale ho appena visto una delle scene più rivoltanti di tutta la mia vita.

Una ragazza ha baciato Robert, il mio Robert, sulla guancia e lui che ha fatto? È rimasto là immobile.

Sono scappata non volendo vedere altro.

Com’è ha potuto farlo di nuovo?

Come?

Ma soprattutto perché?

Migliaia di domanda mi frullano nella testa in questo momento e se non era per la mia amica sarei andata a spaccare la faccia prima a lui, poi a lei.

«Kristen respira. Ricordati lo stato in cui sei. Non puoi stressarti ancora. Ricordi che ti ha detto la dottoressa stamattina al telefono? » cerca di farmi ragionare ma non riesco a pensare a niente.

Le lacrime continuano a scendere ed io mi sento sempre più male.

«Si si. Niente stress, altrimenti.. »

«Altrimenti cosa? Dillo così ti convinci»

«Okay, cazzo. Altrimenti può accadere che il bambino nasca prematuro» cerco di parlare in modo chiaro ma uno spasmo di dolore mi fa piegare in due.

«Kristen, oddio. Tutto bene? Sorreggiti da me» mi prende per un braccio e mi fa alzare con cautela.

«Vaffanculo, Robert» borbotta ma io la sento e non posso che darle ragione. «Stronzo, bastardo» continuo a dire mentre altre lacrime scendono giù.

«Reagisci Kris. Pensandoci sono sicura che sia tutto un malinteso. Vedrai che quando tornerai a casa lui sarà là ad aspettarti con un bel regalo»

«Lo sai che se i maschi regalano qualcosa senza un motivo vuol dire che ti hanno tradita? » balbetto non riuscendo a calmarmi. Lei mi guarda alzando un sopracciglio e scuote la testa per auto-convincersi.

«Kristen ascoltami. Qualunque sia la motivazione di quel bacio tu devi stare calma. Basta lacrime, basta singhiozzi»

«Non posso, non c’è la faccio» le rispondo ma qualcosa mi blocca il respiro per non so quanti secondi. Fisso con gli occhi sgranati e impauriti la mia amica e lei capendo tutto guarda le mie gambe che sono bagnate.

«Cazzo. Te l’ho detto. Te l’ho detto Kristen»

«Cazzo. Mi si sono rotte le acque. Il mio bambino è in pericolo? » piango ancora di più e non riesco a distinguere niente.

So solo che il mio bambino sta per nascere ed io sono arrabbiata a morte con Robert.

Meglio di così non poteva andare.

«Pronto, mi serve un ambulanza. Alla mia amica si sono rotte le acque. Si, si. Stewart. Sette mesi» sento Ilary parlare al telefono ma non riesco a distinguere niente. Sento anche che impreca il nome di Robert. Ha il telefono chiuso sicuramente.

Mi sento come intrappolata e senza via di uscita.

Non voglio perdere la mia bambina. Ho bisogno di lei. Piango disperata tra le braccia della mia amica fin quando non arriva l’ambulanza.

Mi caricano sulla barella e dieci minuti sono in ospedale.

«Voglio Robert. Ti prego, trovalo»

«Si Kris. Tranquilla. Sarà qui a momenti»

«Davvero? Non mi stai prendendo in giro? » le chiedo ma uno spasmo di dolore mi fa mancare il respiro per un attimo.

«Si si. Aveva il cellulare chiuso ma adesso sta per arrivare»

«V-va bene. Aaaaaa» cazzo che dolore.

«Allora signorina dobbiamo far nascere questo bambino»

«No no non voglio. Robert. Dove sei? »

«Robert, il padre, giusto? » mi chiede dolcemente la ginecologa. Amy, se non ricordo male.

Annuisco e un’altra contrazione talmente forte mi fa gridare dal dolore.

«Kristen dobbiamo farlo nascere ora, altrimenti  ci saranno delle conseguenze»

Piangendo annuisco, ma il mio cuore lo sa. Robert arriverà, non si perderà la nascita di sua figlia.

«Allora Kristen. Quando te lo dico io, spingi. Intanto inspira e respira» faccio come dice lei e lei sorride.

«Dai, spingi»

«Non posso, non.. aaaa» grido e spingo e impreco. Voglio Robert.

«Senza di lui non posso»

«Kristen vedo la testa, dai tesoro. Hai paura ma devi farti coraggio. Spingi»

«Sono qua, sono qua»

Mi volto e il mio amore è qui. È tutto sudato, nonostante non faccia molto caldo. Avrà corso di sicuro.

Nell’attimo in cui i nostri occhi si incrociano capisco che lui non ha potuto tradirmi, che lui mi ama e lo dimostra che è qua con me pronto per accogliere nostra figlia.

«Amore» piango e lui mi stringe la mano.

«Dai amore. Spingi, concentrati e non pensare al dolore»

«La fai facile tu» bofonchio prima di urlare ancora. Stringo forte la mano a Robert, quasi gliela stritolo ma lui non fa neanche una mossa.

«Dai, bravissima. Un'altra spinta e ci siamo. Pronti con l’incubatrice? » chiede la dottoressa  e qualcuno risponde di si.

È vero. Adesso non potrò abbracciarla e tenerla stretta a me. È tutta colpa mia. Doveva stare tranquilla invece l’unica cosa che ho fatto è stressarmi.

Spingo, ma sono allo stremo delle forze. Mi accascio sul letto quando sento il pianto della mia bambina. Guardo Robert che sta piangendo e subito mi da un bacio sulla fronte.

«Sei stata bravissima » sussurra.

«Mi dispiace Rob»

«Per cosa? »

«Ero troppo stressata e piangevo quando mi si sono rotte le acque» confesso imbarazzata.

Intanto la dottoressa ha  pulito la mia Arianne e adesso la mia piccolina è sdraiata dentro l’incubatrice ed ha tanti tubicini attaccati. È normale l’ambiente deve essere uguale a quello del grembo materno quindi verrà alimentata e rimarrà là dentro per un bel po’.

Spero solo che non abbia riportato dei problemi.

Spero tanto che la mia bambina, stia bene.

«Perché piangevi? » mi chiede Robert una volta tornati in stanza. Sono così abbattuta e triste. Sognavo questo giorno da talmente tanto che adesso è un incubo. Pensavo che tutto sarebbe andato per il verso giusto ed invece non va niente bene.

«Ti ho visto oggi con quella ragazza»

«Oddio»

«Dimmelo Rob, così la facciamo finita. Chi era? Mi hai tradita di nuovo? » dico tutto d’un fiato. Lo fisso aspettando una risposta che però non arriva.

Mi prende il viso tra le mani e mi bacia.

Un bacio prima casto, poi sempre più passionale.

Un bacio che sa di casa.

Un bacio che sa di scuse e bugie.

Un bacio che sa di amore.

Un bacio che sa di me.

Un bacio che sa di lui.

Un bacio che sa di noi.

 

«Io ti amo Kristen. Ti amo perché sei tu. Ti amo perché sei la mia ragazza. Ti amo perché stai per diventare mia moglie. Ti amo perché sei la madre di mia figlia. Ti amo perché hai rapito il mio cuore e l’hai fatto tuo »

«Vuol dire che non mi hai tradita? » chiedo con le lacrime agli occhi.

«Certo che no sciocchina. Quella ragazza l’ho conosciuta tempo fa e si anche se ci sono stato insieme non conta niente. Voleva approfondire la cosa lei ma io le ho detto che sto per sposarmi e diventare padre. Mi ha detto addio e mi ha dato un bacio sulla guancia. Io mi sono spostato e poi ti ho comprato questo»

Mi passa una scatolina rosso. La apro e mi ritrovo davanti un catenina con un ciondolo a forma di cuore.

«Ti amo, ti amo e ti amo» sussurro e lo bacio di nuovo.

«Ti piace? » mi chiede lui sorridente.

«Lo adoro, come adoro te»

«Anche io ti adoro. Adesso vado a parlare con la dottoressa. Voglio sapere come sta Arianne» annuisco e lo bacio.

«Vai e ti prego portami buone notizie»

«Certo amore. Tu nel frattempo riposati» annuisco e mi sdraio. Sono esausta e tutta dolorante.

Robert mi lascia da sola ma so che non lo sarò ancora per molto. La mia famiglia starà per arrivare e insieme faremo una grande festa per l’arrivo della mia patatina.

Si sarà così. Deve essere così.

 

 

 

 

 

__________________

 

 

 

Bene bene. Il capitolo è finito. Allora vi aspettavate il parto? E tutto quello che è successo prima? Dolce la madre di robert e sua sorella? Ma che carini xD

Spero che il capitolo vi piaccia.

Ho impiegato quattro ore per scriverlo. Spero ne sia valsa la pena.

Vi prego lasciatemi una recensione ç__ç altrimenti penso che fa schifo.

Scusate se c’è qualche errore e niente, siamo quasi alla fine. Addio.

Vi adoro tutti

Gra

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Capitolo 29
*** SHE'S HAPPY, I'M HAPPY ***


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SHE’S HAPPY, I’M HAPPY

 

 

Pov Robert

 

Sono passati due mesi dalla nascita di Arianne.

La mia papatina.

La mia bambolina.

La mia bellissima e straordinaria bambina.

Ogni volta che la vedo mi emoziono tantissimo. Così piccola e così indifesa. Questi due mesi sono stati davvero duri, sia per me che per Kristen.

Vedere la nostra piccolina in un’incubatrice è stato davvero doloroso.

Forse più per Kris.

Credo che per una madre non poter abbracciare suo figlio è un colpo al cuore.

Il legame che si crea dal primo istante, il primo allattamento, l’odore che ha un bimbo appena nato.

Qualche volte ho pianto e non mi vergogno di ammetterlo.

Ho pianto l’altro giorno sotto il getto dell’acqua calda perché voglio e desidero con tutto il cuore poter prendere mia figlia tra le braccia.

Ogni giorno andiamo a trovarla e quando siamo là lei ci guarda come a volerci dire che sa chi siamo, sa che l’amiamo e sa che non è sola.

E ogni volta quando c’è ne dobbiamo andare Kristen soffre e scoppia a piangere.

Prego il Signore che tutto questo possa finire presto.

Voglio vedere la mia fidanzata serena e felice e adesso non lo è ed io non posso fare niente per farla sentire meglio.

La coccolo, non le faccio mancare niente ma c’è una cosa che non posso darle per adesso: Arianne.

Non vedo l’ora che il medico ci chiamo, dannazione.

«Oi Robert» qualcuno mi chiama e so perfettamente chi è.

«Amore mio» mi giro e la mia ragione di vita è di fronte a me. Mi abbraccia ed io la stringo forte a sé.

«Ho finito di fare il murales» esclama tutta felice.

«Vengo subito a vederlo finito, quanto chiudo la tele.

Annuisce e se ne va saltellando.

Ha voluto fare a tutti i costi un disegno in camera della bambina anche se non mi ha voluto dire cos’è. Sono proprio curioso.

Mi alzo dal divano e mi dirigo in camera. Quando apro la porta rimango a bocca aperta. Il disegno è in perfetta sintonia con la cameretta che è in stile Winnie the Pooh. Ha disegnato i personaggi in una delle parete ed era il tocco che serviva per renderla ancora più bella.

«Amore ma è perfetto»  dico avvicinandomi a lei e abbracciandola da dietro.

«Si, lo so. C’ho messo il cuore»

«Anche ad Arianne piacerà» sorrido e do un bacio sulla guancia della mia futura moglie.

Il tasto matrimonio ancora non l’ho toccato e neanche lei. Spero che la sorpresa mi riesca.

«A cosa pensi? » mi domanda girandosi. Adesso siamo uno di fronte all’altro.

«Penso che ti amo e che ho voglia di fare l’amore con te. Adesso. Subito» in realtà non lo pensavo in questo istante ma ho davvero voglia di lei.

Sono tre mesi circa che non la tocco in quel senso e mi manca.

Lei mi guarda, ma non risponde. Sorride e mi bacia. Usciamo dalla cameretta avvinghiati e non riusciamo neanche ad arrivare in camera da letto. La faccio sedere sul tavolo in cucina e la spoglio piano piano sempre accarezzandola e baciandola.

«Rob» mugola lei mentre io le bacio il seno. Continuo a lasciarle piccoli bacetti su tutto il corpo. Dal seno scendo nell’ombelico per poi risalire sul collo e le labbra.

«Rob» ansima lei e mi toglie la maglietta ed io mi abbasso i pantaloni. Le apro le gambe e le bacio anche quelle.

«Rob, ti prego» continua lei sempre ansimando. La mia voglia è al massimo e anche lei sta fremendo. Entro piano dentro di lei e poi quando vedo che non prova più dolore intensifico le spinte. Lei geme mentre mi bacia il collo e poi raggiunge l’orgasmo gridando il mio nome. Raggiungo il piacere anche io e la abbraccio.

«Ti amo» sussurra lei mentre mi mordicchia l’orecchio e poi il labbro inferiore.

«TI amo anche io».

*

 

«No, mamma. Si, certo. Va bene»

Sono al telefono con mia madre che mi sta raccontando delle conferme degli inviti. Nicole ha confermato, sarà presente.

Ero scettico su questa cosa, pensavo che non sarebbe venuta invece ha deciso di accettare l’invito. Peggio per lei.

«Adesso devo scappare. Ci sentiamo dopo amore okay?»

«Okay mamma. Grazie» e chiudo la telefonata.

Non faccio in tempo a posare il telefono che squilla di nuovo. È dall’ospedale. Merda.

«Pronto? » balbetto e il cuore mi batte forte. Continuo a ripetermi “fa che non è niente, fa che sia tutto okay”.

«Sono il primario di pediatria. Parlo con il signor Pattinson? »

«Si sono io. Mi dica»

«Sono lieto di annunciarle che la sua piccola sta bene ed è pronta per tornare a casa»

Cosa? Cosa? COSA?

Mi sta prendendo in giro.

«M-ma veramente? Oddio» mi emoziono così tanto che qualche lacrima mi riga il viso.

«Si certo. Avrei dovuto dirvelo di persona però mi è sembrato giusto avvertirla prima in caso non aveste tutto il necessario a casa» sorrido da solo come un ebete pensando alla gioia di Kristen. Lei adesso non c’è e subito mi viene in mente una cosa.

«Dottore mi dica una cosa. La piccola sta bene? Cioè, i valori? »

«Sta in perfetta forma. I valori sono eccezionali. Ha preso peso e sta bene»

«Sono le parole più belle che io abbia mai sentito. Puoi reggere un matrimonio la piccola? »

«Si, però copritela bene e fatela dormire»

«Okay. Non dica niente alla mia fidanzata in caso. Devo farle una sorpresa. È importante»

«Va bene. A dopo allora»

«La ringrazio tantissimo. A dopo»

Sono così felice che mi metto a ballare per tutta la casa. Non ho tempo però. Devo chiamare Lizzie.

 

 

«Lizzie ciao. Lapiccolapuòvenireacasa» lo dico con talmente velocità che neanche io riesco a capire cos’ho detto. Mia sorella ride ed io la seguo.

«Rob, respira e parla piano»

«Okay. La piccola può venire a casa. Dobbiamo organizzare tutto alla perfezione. Una settimana basta?»

«Ma è fantastico fratellino. Sono così emozionata. Si si basta» la sento piangere e questa volta so che sono lacrime di gioia.

«Domani mattina possiamo andare. Mi sono reso conto che è tardi adesso»

«Si. Sono le nove di sera. Ma Kristen? » mi chiede Lizzie.

«è andata a svagarsi a casa di Ilary. Doveva staccare un po’»

«Si certo. Comunque non ti preoccupare. Gli invitati sono stati avvisati che a breve ci sarebbe stato il matrimonio e sono tutti pronti. Per la sala ed il gazebo ci pensiamo noi. Sarà una sorpresa. Non ti preoccupare»

«Grazie sorellina mia. Ti voglio bene. Avverti tu mamma e gli altri. Mi raccomando. Kristen non deve sapere niente»

«Tranquillo Rob. Dico a tutti che il matrimonio sarà tra una settimana? »

«Si si»

«A domani»

Annuisco e chiudo la telefonata.

Abbiamo organizzato tutto nei minimi dettagli per quando sarebbe successo e non posso e non voglio sbagliare niente.

I fiori, i vestiti, i tavoli, le fedi sono tutti pronti.

Sono così emozionato.

Decido di chiamare Kristen per darle la bella notizia.

«Amore torna a casa. Devo dirti una cosa bellissima»

«Sono sotto casa. Salgo subito» e chiude la telefonata. Sento il portone aprirsi dopo qualche minuto e me la ritrovo davanti con il fiatone. Abbiamo aspettato tanto e basta guardarmi per capire di cosa si tratta. Rido e ho gli occhi lucidi. Lei mi guarda e aspetta una mia mossa, un mio segnale.

Annuisco e apro le braccia per accoglierla. So che ha bisogno di un abbraccio.

«Amore mio. Sono così felice. Ma tu come fai a saperlo? »

«Mi ha chiamato il primario. Domani mattina possiamo andare a prenderla. Ha detto che sta bene e che è tutto nella norma» scoppia a piangere tra le mie braccia ed non posso fare a meno di piangere anche io.

«Non piangere su» le dico accarezzandole la schiena e la testa.

«Sono lacrime di gioia. Il peggio è passato e presto saremo una famiglia»

«Domani, domani amore mio»

Mi guarda ed io le asciugo il viso con le dita. Ci ritroviamo a fare l’amore sul divano felici  come non mai.

 

 

 

«Ti prego fa veloce, Rob»

«Si si sono pronto» sono le sette del mattino e stiamo per andare a prendere la nostra piccolina in ospedale.

Kristen non ha chiuso occhio stanotte per quanto era in ansia e non posso biasimarla. Anche io sono preoccupato ma anche tanto felice. Tra un po’ nostra figlia sarà tra le nostre braccia.

Arriviamo in ospedale venti minuti e subito il primario ci parla delle condizioni della piccola, delle precauzioni e ci fa delle raccomandazioni.

«Ecco la vostra bambina» ci dice lui lasciandoci da soli in una stanza. Kristen la guarda e scoppia a piangere. Le accarezzo la schiena per farle forza.

Arianne sta dormendo ed è davvero bellissima. Dio, sembra un angioletto.

«Guarda quant’è bella, amore mio» sussurra Kristen singhiozzando «le hanno messo il completino rosa quello che abbiamo comprato insieme» continua e un sorriso spunta sul suo volto.

«Si, è un amore» esclamo e do un bacio in testa a Kris per rassicurarla e per farle capire che non è sola.

«Posso prenderla in braccio pensi? » mi domanda lei impaurita.

«Certo tesoro mio. È nostra figlia»

«Nostra figlia» ribatte lei con gli occhi lucidi.

Le do un bacio sulle labbra e poi Kris con delicatezza la prende in braccio.

Vederla con Arianne mi riempie di gioia. Le amo così tanto.

Sorride ed io le abbraccio.

Lei è felice, io sono felice.

Siamo ufficialmente una famiglia.

 

UNA SETTIMANA DOPO

 

La nostra piccolina si è ambientata benissimo con noi.

Kristen è bravissima. È una madre davvero eccezionale e se all’inizio aveva dei dubbi adesso anche lei ha capito che è perfetta in questo ruolo.

Io cerco sempre di fare del mio meglio anche se ogni tanto qualche litigio scappa, ma credo sia normale.

In questi mesi trascorsi con Kristen sono cresciuto parecchio e ho messo da parte i brutti pensieri, come la morte di mia sorella. Kristen sa che non voglio parlarne e non ha mai insistito e le sono grato per questo.

All’inizio ero un tipo che se ne fregava di tutto e di tutti, poi piano piano ho capito che non devo far soffrire le persone che mi stanno accanto e ci sono riuscito. Adesso mi devo occupare di due donne meravigliose e non potrei essere più felice.

Finalmente sono padre e domani sarò anche un marito.

 

 

POV KRISTEN

«Dormi, dormi tesorino chiudi gli occhi bella bambina, qui sul cuore della mamma dormi, sogna, fai la nanna che sei stato tanto buona. Crescerai piccolina, fai la nanna trottolina»

Le canto la ninna nanna per farla addormentare. Le piace anche se naturalmente non capisce ancora le parole. È tenera e non mi sembra ancora vero che sono diventata mamma.

Tutti la adorano e cercano di prenderla in braccio ma lei piange perché vuole tornare da me.  Apre le sue piccole braccia verso di me e mi guarda con i suoi occhioni azzurri.

Ogni tanto la guardo e piango. Lacrime di gioia, ovviamente.

Sono cambiate così tante cose da quando mi sono trasferita a Londra che mi sembra sia passata un eternità. In un anno ho conosciuto Robert e sono diventata madre.

Non l’avrei mai detto.

Cambiare vita, cambiare amore. Pensavo che avrei sposato Michael, invece lo ringrazio adesso per avermi tradita. Ne abbiamo superate tante ma siamo qui insieme e innamorati.

Arianne si è addormentata finalmente, sono esausta. La guardo per l’ultima volta, accendo il babyphone ed esco dalla stanza lasciando la porta socchiusa.

Robert sta preparando un esame così decido di non disturbarlo. Vado in cucina e inizio a sistemare qualcosa. Arianne mi occupa gran parte della giornata e non ho molto tempo per fare le pulizie. Per fortuna mia madre ogni tanto viene ad aiutarmi.

Mi sono stati davvero d’aiuto in questi due mesi. Non c’è l’avrei mai fatta.

«Amore» sobbalzo quando sento le mani di Robert toccarmi i fianchi.  Mi volto e mi perdo nei suoi occhi azzurri.

«Amore» sussurro e lo abbraccio.

«Perché non andiamo a dormire? Mi ha chiamato mia sorella. Domani mattina viene qui da noi. Ti deve far vedere una cosa»

«Ah si? Cosa? » sorrido e gli lascio un bacio.

«Non lo so» dice solo e so che sta mentendo. Lui sa e non me lo vuole dire. Scruto ogni suo movimento ma non riesco a capire niente.

Decido di lasciar perdere e apro il frigo.

«Vuoi una birra? » gli chiedo e lui annuisce. Gliela porgo e per me invece prendo una coca. Ci sediamo sul divano per rilassarci un po’.

«Dio, che stanchezza» mormoro e Robert sbuffa per darmi ragione.

Mi prende le gambe, mi sfila le scarpe e inizia a massaggiarmi i piedi.

«Oh si.. grazie» bofonchio lasciandomi trasportare dal benessere che sto provando in questo momento.

«Rilassati amore»

«Mh mh» sorrido e chiudo gli occhi.

«Rob? »

«Si? »

«Quando ci sposiamo? » gli domando girandomi verso di lui che mi sta guardando con gli occhi a cuoricino quasi.

«Presto amore. Presto» sussurra e mi bacia. Ci ritroviamo a fare l’amore ma ben presto Arianne inizia a piangere.

«Vado io» mi dice Robert ed io lo ringrazio.

Ritorna dieci minuti e senza neanche dire una parola andiamo in camera da letto. Ci sdraiamo e ci addormentiamo abbracciati e senza forza.

Quando mi sveglio il sole sta sorgendo. Allungo una mano e chi tocco non è chi mi sarei aspettata. Mi volto e la mia patatina meravigliosa sta dormendo abbracciata al suo papà.

È raggomitolata contro il petto di Robert ed entrambi dormono tranquilli. Sono di una tenerezza assurda e li fisso beandomi del quadretto perfetto che ho davanti agli occhi. Dato che mia figlia è tranquilla mi alzo e inizio a pulire la sua cameretta e il bagno.

Un’ora più tardi mi ritrovo Robert in cucina che culla Arianne.

«Buongiorno tesori miei» sussurro avvicinandomi a loro. Do un bacio sulle labbra a lui e anche un bacetto a mia figlia che mi guarda facendo delle pernacchie «amore della mamma» le dico prendendola in braccio mentre Rob si versa il caffè nella tazza.

«Come mai era con noi nel lettone? » lo guardo facendogli l’occhiolino.

«Ehm, si.. sai, io.. »  non sa che dire. Sa che non sono d’accordo. Non perché non la voglio con noi ma perché non voglio che lei si abitui. Conosco bambini che rimangono con i genitori fino ai cinque anni e non mi sembra giusto. I bambini, già da piccoli, devono abituarsi a dormire soli.

«Rob. Lo sai»

«Lo so. Scusa, ma non voleva addormentarsi» sorride e mi fa gli occhioni dolci, quelli a cui non posso resistere.

«Stronzo» gli dico facendogli la linguaccia.

«Ti amo» dice lui.

«Anche io»

Mi avvicino e lo bacio.

«Allora facciamo la pappa amore mio? » domando ad Arianne  «Gna-gna» dice lei mettendosi il dito in bocca. La allatto ma vengo interrotta dal suono del campanello. Chi diavolo è alle otto del mattino?

«Rob vai tu per favore»

«Okay» risponde lui che era andato nell’altra stanza.

«Ciao» sento pronunciare e capisco che è sua sorella dal tono squillante della voce.

«Ciao Lizzie. Vieni Kris è di là» la vedo spuntare poco dopo tutta sorridente.

«Buongiorno» le dico e lei si butta su di me baciandomi le guance.

«Buongiorno. Oggi sei tutta mia. Mio fratello baderà alla mia nipotina»

«Ma.. »

«Niente ma. Non era una domanda» annuisco e sorrido. Non mi ha dato scelta ma voglio davvero staccare un po’ la spina.

«Bene. Adesso Robert prende vostra figlia e se ne va a casa di mia madre che la vuole vedere» mi prende la bambina dalle braccia e gliela da a lui. Si guardano complici e poi lui mi bacia, mi fa salutare la piccola ed esce di casa.

«Allora cos’è tutto questo mistero? Posso saperlo? » le chiedo alzando un sopracciglio.

« Robert mi ha detto che volete sposarvi presto, giusto? » annuisco «bene. Lo sai che io so cucire vero? » annuisco ancora «insomma, ti ho cucito un abito da sposa» rimango a fissarla a bocca aperta.

«C- che hai fatto? » balbetto  «e le misure? » le chiedo.

«Ad occhio »

«Ma tu sei pazza. Voglio vederlo » esclamo tutta contenta. Sono davvero entusiasta. Avrei voluto sceglierlo io ma sono sicura che non avrei avuto tempo quindi spero adesso che mi piaccia.

«Oh cazzo» esclama lei portandosi le mani ai capelli.

«Che è successo? » le chiedo ridendo come una pazza per la sua espressione.

«Mi sono dimenticata il vestito a casa. Andiamo? »

«Ma io veramente.. »

«Niente ma.. » mi prende per mano e mi trascina fuori.

 

 

«Oddio» esclamo quando mi trovo davanti il vestito da sposa. È senza spalline con scollatura a cuore intrecciata e rigata. Ha dei diamanti nella parte superiore del seno fino alla vita e il sotto è liscio.

Come piace a me, praticamente.

Qualche lacrima di gioia mi riga il viso e Lizzie mi abbraccia.

«Ti piace? »

«Si lo adoro» le rispondo emozionata «dai facciamo una prova, indossalo con queste. Mi passa le scarpe ed io annuisco.

«Aiutami però»

«Certo. Vieni qui» mi fa alzare le braccia e mi infila l’abito che mi calza a pennello.

«Dio, sei stupenda» esclama e mi fa andare di fronte allo specchio e rimango allibita di fronte a tanta bellezza. Oh cavolo, sono davvero bella!

«Si, hai ragione»

«Vieni facciamoci una passeggiata »

«Una passeggiata? Ma stai bene? »

«Voglio solo vedere se riesci a camminare con le scarpe, scema! »

«Mh, okay. Andiamo al piano di sotto che dici? » lei annuisce e ci incamminiamo.

È davvero comodo.

«Vieni con me. Usciamo»

«Ma che dobbiamo fare in giardino? »

«Devo vedere una cosa» annuisco e la seguo.

Solo quando vedo cosa c’è in giardino capisco tutto. Il cuore inizia a battere all’impazzata e rimango incantata davanti a cosa vedono i miei occhi.

Tutto ciò che desidero è davanti a me.

 

 

 

 

 

_______________

 

 

 

Vi chiedo scusa dal profondo del cuore. Il ritardo che sto facendo è imperdonabile. Questo è stato ed è un periodo strano. Ho avuto qualche problemino di salute, niente di che e poi la voglia di scrivere se n’era andata.

C’ho impiegato una vita a scrivere queste sei pagine e non mi piace neanche il risultato. Questo sarebbe dovuto essere l’ultimo capitolo ma ho deciso di cambiare quindi per la vostra gioia c’è ne sarà un altro e poi l’epilogo.

Mi dispiace, ripeto,  per il ritardo. Il problema è che ho anche un po’ di insicurezza. Vedo storie di gente seguite da tutti e i loro capitoli hanno 30/40 recensioni o anche 8/9 ed invece da me niente. Per miracolo leggete.

Io non chiedo tanto, però almeno due righe ç_ç non chiedo tanto. Pure per dirmi la storia fa schifo, non sai scrivere ecc ecc..

Vabbè, ringrazio le persone che mi sostengono sempre <3

Baci

Gra

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Capitolo 30
*** I don't want to miss a thing ***


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I Don't Want To Miss A Thing

 

 

 

“Oddio!” è l’unica cosa che la mia mente riesce a formulare in senso positivo.

Oddio non perché sono scioccata, ma è perché sono meravigliata e sorpresa. Si, sorpresa, è proprio l’aggettivo più giusto per descrivermi in questo momento.

Le persone che ho davanti ai miei occhi, le sedie, i fiori, il gazebo.

Sono tutti perfetti.

Li guardo uno alla volta e non posso fare a meno di non piangere quando i miei occhi incontrano quella della mia anima gemella, del mio tutto. Robert.

È vicino ad un prete e mi guarda sorridente.

Scorgo anche la mia bambina in braccio a Claire.

Mi hanno fatto la sorpresa più bella di tutta la mia vita.

Mi giro per ringraziare Lizzie ma lei non c’è più. Il suo posto l’ha preso mio padre. Indossa un abito nero, una camicia bianca ed è la prima volta che lo vedo emozionato.

È sempre riuscito a nascondere i suoi sentimenti davanti a noi figli e vederlo così adesso mi riempie il cuore di gioia. Finalmente riesco a sentirlo vicino.

«Sei bellissima» sussurra al mio orecchio mentre mi porge il braccio. Lo afferro e gli do un bacio sulla guancia emozionata.

Davanti a me ci sono una ventina di sedie foderate di bianco e addobbate con fiori bianchi, fucsia e lilla. I miei colori preferiti.

Anche il gazebo è così e le palme che ci sono di dietro mi fanno pensare di essere alle Hawaii. Sorrido pensando ai gusti strani di mia suocera.

A terra invece c’è un lungo tappeto che porta all’altare, dal mio Robert.

Io sto camminando per raggiungere finalmente la felicità assoluta.

Stringo il braccio di mio padre, ma lui non dice una parola né fa una smorfia.

Avanziamo lentamente e quando mi ritrovo davanti a lui, che ormai è diventato parte fondamentale della mia vita insieme ad Arianne, sorrido anche se qualche lacrima riga il mio viso.

Robert mi asciuga la guancia con un dito e mi da un bacio sulla fronte.

Mio padre ci lascia da soli e finalmente sto per sposare Robert Pattinson.

«Sei pazzo» borbotto guardandolo e sorridendo «di te» continua lui spiazzandomi.

Il prete inizia a parlare ma io non sento niente. Sono come dentro una grande bolla di sapone. Mi sono estraniata dal resto delle persone per concentrarmi solo sulla persona che ho davanti e che mi sta tenendo la mano.

Ci guardiamo negli occhi per un tempo che sempre interminabile ed è solo quando il prete pronuncia il mio nome che mi giro di scatto.

«Vuoi tu, Kristen Stewart, prendere il qui presente Robert Pattinson come tuo legittimo sposo per amarlo e onorarlo per tutta la vita? »

Un debole si esce dalla mia bocca e la stessa domanda viene posta a Rob che risponde di si, naturalmente.

«Scambiatevi le promesse» dice il prete e il mio quasi marito inizia a parlare.

«Quanto ti ho conosciuta non avevo niente. Ero un ragazzo che non sapeva amare ma tu, proprio tu, mi hai fatto scoprire quanto bella sia l’amore. Con la tua gentilezza, il tuo carisma e la tua bellezza mi hai fatto innamorare di te. Mi ha perdonata più volte e per questo ringrazio Dio di essere qui adesso. Prometto di esserti fedele sempre, nella buona e nella cattiva sorte, in ricchezza e in povertà, in salute e in malattia finchè morte non ci separi. Ti amo» mi guarda negli occhi e aspetta che io dica qualcosa.

In realtà vorrei solo lanciarmi su di lui e baciarlo, fino allo sfinimento.

Sentirlo pronunciare queste parole mi ha reso ancora più felice.

«Robert, amore mio, prometto di amarti e di rispettarti sempre. Prometto di esserti fedele in ogni situazione. Ti amo e non potrei pensare una vita migliore di questa per me. Tu sei qui, Arianne è qui. Io ho tutto » queste sono le uniche cose che riesco a pensare al momento. Il mio cervello sembra che sia andato in stand-by.

«Scambiatevi gli anelli» aggiunge poi il prete dopo aver detto non so cosa.

«Robert ricevi questo anello in segno del mio amore e della mia fedeltà, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo» prendo la fede che è su un cuscinetto davvero bello e la infilo nel dito di Robert.

«Kristen ricevi questo anello in segno del mio amore e della mia fedeltà, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo» lui fa lo stesso con me ed il mio cuore inizia a battere velocemente. Sono emozionata a livelli assurdi.

«Con il potere conferitomi dalla Chiesa vi dichiaro marito e moglie. Adesso può baciare la sposa».

Siamo finalmente una famiglia.

Robert si avvicina e mi bacia dolcemente le labbra.

Tutti applaudono e piano piano si avvicinano a farci gli auguri.

«Auguri tesoro mio» Ilary è bellissima come sempre, anche se adesso sta piangendo.

«Perché piangi, scema? » le chiedo ridendo.

«Perché sono felice di essere tua amica e sono contenta per te»

«Vieni qui» la afferro e la abbraccio. Per fortuna che ho lei che mi è stata sempre accanto. È una buona amica.

«Ti voglio bene» sussurra al mio orecchio.

«Anche io» le rispondo.

 

*

 

«Posso avere l’onore di questo ballo? » è Tom che mi porge la mano. Siamo in una parte del giardino addobbata per il pranzo.

I tavoli sono sempre tutti bianchi e al centro c’è un centro tavola con fiori lilla e anche i menù sono dello stesso colore.

È una meraviglia tutto.

Anche il cibo è buonissimo. Hanno pensato proprio a tutto.

«Certo» rispondo dopo aver salutato alcuni parenti di Rob.

«Sei bellissima oggi» mi sussurra all’orecchio.

«Grazie».

Balliamo parlando del più e del meno. Mi vuole davvero un gran bene e anche io gliene voglio. È un grande amico e mi è stato sempre accanto nei momenti più difficili.

«Sei un buono amico, Tom» ammetto guardandolo negli occhi.

«E tu sei una buona amica» mi fa l’occhiolino e mi fa fare un giro su me stessa «Arianne è davvero bellissima. È troppo tenera» sorride mentre lo dice ed io annuisco. Me la stanno viziando tutti e più io gli dico di non farlo altrimenti poi si abitua, più loro lo fanno. Le comprano pupazzi e giochi in continuazione. Ho la casa piena.

Le mie cognate invece le comprano vestitini a non finire e per questo le ringrazio.

Non ho proprio tempo per uscire a fare shopping.

«Lo so. È una bimba intelligente e vispa»

«Prende dalla madre, per fortuna» mi fa l’occhiolino mentre il suo sguardo volge in direzione di Robert che si sta avvicinando a noi.

«Ciao mogliettina» scherza mentre mi prende per i fianchi per abbracciarmi.

«Ciao maritino» gli rispondo facendogli la linguaccia.

Siamo al centro della pista e tutti ci stanno osservando.

Sarò rossa come un peperone.

«Ti amo Kris» mi sussurra all’orecchio.

«Anche io, Rob» e mi bacia. Tutti applaudono su richiesta del dj e quando tutti rimangono in silenzio le note di una canzone, una delle mie preferite, iniziano a riempire l’ambiente.

«Oddio!» esclamo sentendo la voce degli Aerosmith.

«Contenta?» mi chiede Robert riferendosi alla canzone. È stato lui, quindi.

«Sì! Grazie amore» lo bacio ancora una volta e iniziamo a ballare.

«I don't want to miss one smile. I don't want to miss one kiss. I just want to be with you. Right here with you, just like this. I just want to hold you close. Feel your heart so close to mine and just stay here in this moment. For all the rest of time» mi canta all’orecchio ed io impazzisco di gioia.

«Anche io ti sento vicino. Non ti libererai di me tanto facilmente»

«Non è mia intenzione» esclama lui accarezzandomi la guancia.

Quando la musica finisce il dj inizia di nuovo a parlare spezzando la magia creatasi.

«Voglio un altro applauso per i nostri sposini» chiede lui agli invitati.

Tutti lo accontentano e noi ridiamo imbarazzati.

Ci sediamo al nostro tavolo ed io prendo in braccio la mia piccolina.

«Adesso il testimone degli sposi farà un bel discorsetto » un cameriere ci versa del vino nel bicchiere mentre aspettiamo che Tom inizi a parlare. Lui è rimasto alzato e tossendo per schiarirsi la voce  porta il calice in alto.

«Robert e Kristen. Due nomi con un grande significato. Amore. Fiducia. Perdono. Sono stata testimone dell’inizio del loro amore e vi posso assicurare che non ho mai visto due persone così perfette l’uno per l’altro. All’inizio cercavano di nascondere i loro sentimenti ma al cuore non si comanda, giusto? Li ho visti piangere, soffrire e lasciarsi. Li ho visti farsi del male a vicenda,ma siamo qua quindi qualcosa è cambiato. Sono cresciuti insieme e adesso sono felici.  Ridono e si amano come non mai. Hanno concepito una bambina meravigliosa che tutti noi amiamo e non potrei essere più felice per loro. Perciò alzate i calici e brindate in loro onore. Robert e Kristen, vi auguro tutta la felicità di questo mondo. Vi voglio bene» tutti alzano i bicchieri ed io non posso fare a meno di sorridere. Sono emozionata e sento le lacrime che vogliono uscire da un momento all’altro.

Robert mi stringe la mano e insieme ci avviciniamo a Tom per abbracciarlo.

«Bene bene. Il testimone ha fatto emozionare tutti, adesso tocca allo sposo» esclama il dj facendo ridere tutti. Quando Robert prende la parola tutti rimangono in silenzio ed io mi sento il cuore in gola per quanto batte forte.

«Amore mio» inizia guardandomi negli occhi «sai già quanto io sia felice di essere qui oggi. Ti amo più della mia stessa vita e ti prometto che mi prenderò sempre cura di te e di Arianne. Vivo per voi».

Tutti alzano i calici ed io mi butto su Robert che mi accoglie a braccia aperte. «Ti amo» mormoro sulle sue labbra. Lui mi bacia e la musica inizia a suonare di nuovo.

 

 

*

 

È passato quasi un mese da quando ci siamo sposati e la vita insieme va sempre meglio. Robert studia, io mi occupo di Arianne che cresce ogni giorno di più.

Sono orgogliosa della vita che io e mio marito siamo riusciti a crearci e non potrei desiderare di meglio.

Appena Arianne crescerà un po’ riprenderò a studiare in modo da diplomarmi dato che già ho perso abbastanza tempo.

Robert, nel frattempo, se tutto va bene darà esami per laurearsi in medicina.

Se ripenso al giorno del matrimonio mi sembra di star sognando. Hanno organizzato tutto alla perfezione e non mi hanno mai fatto capire niente.

Una bella sorpresa, davvero.

Il viaggio di nozze c’è l’hanno regalato le mie cognate ma lo faremo più avanti. Non me la sento di abbandonare la mia bambina adesso quindi tra qualche mese io e Robert partiremo.

Una settimana in Italia.

Quando ci hanno dato i biglietti ero con gli occhi a cuoricini. Sanno quanto io avrei voluto visitarla e hanno pensato di farci questo regalo e in più terranno loro Arianne.

Sono davvero fortunata ad aver due cognate come loro.

Adesso sono a casa che ho appena addormentato la mia piccolina. Oggi ha fatto i capricci tutto il giorno.

I miei pensieri vengono interrotti dal suono del campanello.

Quando apro mi ritrovo Cameron con il sorriso in volto.

«Ciao fratellino»

«Ciao sorellina. Arianne?»

«Dorme»

«Robert?»

«è uscito. Oddio, quante domande. Vieni entra» ci sediamo in salotto e aspetto che parli.

Mi sta nascondendo qualcosa.

«Cosa devi dirmi?» gli chiedo incuriosita. Si sta torturando le mani e guarda a destra e a sinistra.

«Io, ehm…»

«Tu cosa? Parla» sorrido e gli faccio l’occhiolino. Sa che può dirmi tutto.

«Okay» respira profondamente e si sistema meglio sulla sedia.

Annuisco e aspetto.

«Io e Lizzie stiamo insieme» dice tutto d’un fiato. Sgrano gli occhi e poi scoppio a ridere.

«Oddio!»  esclamo continuando a ridere.

«Che ti ridi?»

«Finalmente, Cam. L’avevo capito che tra voi c’era qualcosa già da quella cena famosa in cui io e Rob vi abbiamo detto che ci saremmo sposati. Bravo fratellino» mi alzo e lo abbraccio.

Lui rimane interdetto ma quando gli do un bacio sulla guancia scoppia a ridere sciogliendo tutto il nervosismo accumulato.

«Pensavo che tu non saresti stata d’accordo» ammette sorprendendomi.

«No, tranquillo. Sono felicissima per voi»

«Ti voglio bene, Kris» mormora lui imbarazzato.

«Anche io».

 

*

 

Ed eccoci qua qualche mese dopo al matrimonio di mio fratello e di mia cognata. Tutta la famiglia riunita di nuovo per festeggiare una nuova unione.

Robert anche l’ha presa bene.

Sono felice.

Siamo felici.

Ho una famiglia perfetta e adesso posso davvero annunciare al mondo intero che cambiare vita fa bene.

Ho trovato l’amore, quello vero.

Ho avuto come dono un matrimonio perfetto e una bambina meravigliosa.

Non potrei desiderare di meglio.

«Che pensi? » mi sussurra Robert all’orecchio.

«Penso che sono felice e che ti amo, amore mio» lo abbraccio e insieme ci gustiamo la nostra famiglia che gioca con Arianne mentre Lizzie e Cam si baciano felici.

«Ti amo anche io, vita mia» mormora Robert baciandomi.

 

_________________

 

 

Ed eccoci qua. L’ultimo capitolo di questa storia. Mi viene da piangere ma cerco di trattenermi. Ringrazio tutti voi per avermi appoggiata sempre.

Grazie di cuore <3

Se sono andata avanti l’ho fatto per voi *_____*

L’epilogo lo posterò tra qualche giorno :D Spero di non avervi delusa con questo capitolo e niente… Vi adoro tutti <3

Gra

 

 

Qui potete vedere la foto del gazebo e delle sedie *-*

Qui potete vedere il vestito di Kris *-*

Qui potete vedere il bouquet *-*

Qui, invece, c’è il mio gruppo su face book à GraStewEfp

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Capitolo 31
*** Us, forever! ***


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Us, forever!
-Epilogo-



Kristen’s Pov


«Mamma! Mammaaa… »
«Tesoro dimmi. Non gridare»
«Guadda cosa mi ha regalato papi» mi avvicino e mia figlia ha in mano una barbie. La guardo e mi vengono subito in mente tanti ricordi.
Ricordo con piacere la prima bambola che mi regalò mia mamma. Aveva un vestito da principessa e se non sbaglio la chiamavo sempre Jennifer. Non so perché scegliessi questo nome, però ricordo che mi piaceva.
«Ma è bellissima, amore» sussurro abbassandomi per darle un bacio.
Guardo anche Robert che sorride soddisfatto vedendo Arianne felice.
Sono passati cinque anni da quando ci siamo sposati e la vita va sempre meglio. Anche noi abbiamo avuto le nostre difficoltà soprattutto quando Robert studiava come un pazzo per laurearsi presto.
È stato difficile, ma c’è l’abbiamo fatta.
«Adesso mamma e papà vanno un attimino di là, va bene?» chiedo a mia figlia e lei annuisce continuando a giocare con la barbie.
Prendo Robert per la mano e insieme ci dirigiamo in cucina.
Ultimamente non abbiamo avuto modo di parlare perché lui è sempre in ospedale mentre io mi occupo di nostra figlia e cerco anche di studiare. Mi mancano due esami per laurearmi e non mi sembra vero. Ricordo che non sapevo nemmeno se sarei riuscita a diplomarmi ed invece adesso eccoci qui.
Una bambina che cresce sana e forte. Una casa meravigliosa regalataci dai genitori di Robert e un amore che continua a crescere nonostante tutto.
«Kristen che succede?» mi chiede mio marito notando probabilmente il mio cambio di umore.
Devo dirglielo.
«Niente di preoccupante, amore. Siediti però…» lui fa come gli ho detto e mi fa segno di sedermi accanto a lui.
«Devo prendere una cosa prima» vado in camera nostra e tiro fuori dalla borsa un piccolo pacchettino.
Quando torno lo porgo a Robert che mi guarda incuriosito.
«Devo aprirlo?» mi chiede ed io annuisco sorridendo.
I suoi occhi guardano prima cosa c’è all’interno e poi me giustamente non capendo il significato di quel regalo.
«Ma Arianne non è troppo grande per queste scarpette?» mi chiede lui facendomi l’occhiolino.
Il pacchetto contiene due scarpette per neonati e mi stupisce il fatto che ancora non abbia capito.
«Per lei si, ma per lui no» afferro la mano di Robert e la posiziono sul mio ventre.
Lui mi guarda esterrefatto e mi abbraccia.
«Oddio! Sei incinta?»
«Mmm si si» rispondo io con le lacrime agli occhi. Lui me li asciuga e mi bacia con passione.
«Diventerò padre per la seconda volta. È una cosa meravigliosa. Ne sei sicura?»
«Si, Rob. Ho fatto il test e anche le analisi. Ho aspettato a dirtelo per farti una sorpresa»
«Grazie amore. È la più bella sorpresa che potessi farmi. Ti amo, ti amo e ti amerò per sempre!» esclama lui tutto eccitato.
«Ti amo anche io» lo bacio e ben presto le effusioni da caste diventano qualcosa in più. In questo periodo non riusciamo a dedicare un po’ di tempo a noi stessi e mi manca il non poter fare l’amore con lui e l’unica volta che l’abbiamo fatto sono rimasta incinta.
C’è la nostra bambina a tenerci compagnia la notte e lo fa anche piuttosto bene.
«Mamma! Papà!» eccola appunto. Credo che abbia una specie di sesto senso. Appena io e Robert ci baciamo lei ci chiama.
«Cosa c’è tesoro?» le chiede Robert.
«Posso stale con voi abblacciata?» sa che quando usa gli occhi dolci noi ci caschiamo sempre. È furba mia figlia.
«Certo piccola. Vieni qui. Io e la mamma dobbiamo dirti una cosa bella bella» guardo Robert scuotendo la testa.
Non voglio che mia figlia diventi gelosa. Non ne abbiamo mai parlato e non so come possa prendere il fatto che tra qualche mese avrà un fratellino o una sorellina.
Mio marito mi guarda e annuisce.
I suoi occhi sono sempre riusciti a infondermi tranquillità e forza e anche adesso è così.
«Arianne tu lo vuoi un fratellino o una sorellina?» lei ci guarda non sapendo cosa rispondere.
«Amore non vuoi?» le chiedo facendola salire sulla mie gambe.
«Si» risponde semplicemente e mi abbraccia «posso giocale con lui?» continua a dirmi mentre gioca con una ciocca dei miei capelli.
«Ma certo amore» le dice Robert avvicinandosi per darle un bacino.
«Allola si!» esclama mia figlia contenta.
Lei è felice, io lo sono.
Essere mamma è davvero una cosa al quanto meravigliosa. Non pensavo di poter amare qualcuno più di quanto ami Robert.
Lei è il mio tutto e fra otto mesi un altro esserino prenderà parte alla nostra famiglia.



*



«Tiaaaaa ciao» mia nipote mi salta in braccia e se non ci fosse il divano dietro di me sarei caduta a terra.
«Chiedi scusa, Annie» Cameron la rimprovera e lei abbassa la testa dispiaciuta.
«Ccusa tia» che tenera! Mi siedo sul divano e la faccio sedere su di me.
È davvero bellissima.
È bionda anche lei ma ha gli occhi castani.
Ha tre anni ma ha una forza pari ad una bambina di sette.
Va molto d’accordo con mia figlia ed infatti scende dalle mie gambe per andare a giocare con lei.
«Allora Kris. Come va?» mio fratello si siede accanto a me e mi tiene la mano.
«Bene, perché?»
«Così»
«L’ultima volta che mi hai fatto delle domande era per dirmi che tu e Lizzie stavate insieme» rido al ricordo e gli faccio l’occhiolino.
«Mi ricordo, ma questa volta non c’è niente sotto»
Annuisco e appoggio le spalle contro la spalliera del divano. Ormai sono di sette mesi e il pancione è troppo ingombrante.
«Pesante, eh?» mi chiede Cam divertito.
«Si si ridi» in realtà io sono nervosa e ansiosa. Crescere un figlio solo è già difficile ma due, anzi tre è ancora peggio.
«Vi date troppo da fare voi due!» esclama lui ridendo come un pazzo. Lo schiaffeggio sulla spalla ma poi rido anche io.
«Uffa, Cam. Non è mica colpa mia, anzi nostra, se dentro di me ci sono due gemelli» ammetto accarezzandomi il ventre.
Quando la dottoressa ci disse che erano due quasi ci venne un colpo. Robert, ricordo, che rimase scioccato per buoni cinque minuti mentre io piangevo.
Quando capimmo la situazione ci abbracciamo.
«Lo so, Kris. Sarà dura però»
«Non me lo far ricordare. Per fortuna che tra un mese mi laureo così poi posso dedicarmi ai miei due gioiellini, anzi tre» gli dico guardando prima la mia pancia e poi Arianne.
I gemelli sono un maschio e una femmina ed io e Robert abbiamo già pensato ai nomi. Il maschietto si chiamerà Daniel mentre la femminuccia Zoe, in onore di una bambina che purtroppo non c’è l’ha fatta a sconfiggere una brutta malattia.
«Io ti aiuterò per come posso» mi dice mio fratello facendomi tornare alla realtà.
«Grazie fratellino» rispondo e lo abbraccio per come posso.
«Prego sorellina» e ricambia la stretta.


*

«Auguri dottoressa» esclama Ilary venendomi incontro. Mi sono laureata con il massimo dei voti in medicina. Non credevo c’è l’avrei fatta eppure eccomi qua a gongolarmi per il mio 110 e lode.
«Grazie amica mia. Mi hai aiutato tanto e ti sono riconoscente» la abbraccio e lei mi da un bacio sulla guancia.
Non pensavo, neanche, di poter trovare un’amica così speciale. Quell’amica che non ti abbandona mai, che non ti critica ma ti consiglia. Quella che viene denominata “migliore amica”.
Lei è tutto questo per me e anche molto di più.
È la mia testimone di nozze ed è anche la madrina di Arianne. Fa parte della nostra famiglia al cento per cento.
«Ti devo dire una cosa» dichiara lei abbassando lo sguardo.
«Cosa?» la guardo e noto che è intimorita e imbarazzata. Lei alza gli occhi ma non guarda me. Il suo sguardo è rivolto verso un’altra delle persone più importanti della mia vita: Tom.
Rimango interdetta e scioccata per un po’ poi scoppio a ridere.
«Tu e lui? Lui e tu?» non riesco neanche a parlare per quanto sto ridendo.
«Si. Pensavo l’avresti presa male, sinceramente» ammette facendomi tornare subito seria.
«Tesoro mio sono davvero contenta per voi. Ve lo meritate di essere felici. Solo che non me l’aspettavo tutto qua» le dico facendo l’occhiolino prima a lei e poi al mio amico.
«Grazie Kris»
«Ma di che scemina» e la abbraccio.



*


La mia famiglia è tutta riunita intorno a me. Ho da poco dato alla luce i miei due splendidi gemellini e sono davvero fortunata.
Il parto è andato tutto nella norma. Inutile dire che i dolori sono stati il triplo. Dannazione! È vero quando dicono che il dolore più brutto è questo.
Ti taglia dentro ma quando senti per la prima volta la voce dei tuoi figli ti senti rinascere e tutto il dolore se n’è va via.
Ci sono solo loro e niente ha più importanza.
«Amore mio» mi sussurra Robert all’orecchio per poi darmi un bacio sulla guancia.
«Ciao» mormoro sdraiandomi nel letto.
«Come ti senti?» mi chiede lui sedendosi accanto a me.
«Bene! Solo un po’ stanca»
«Immagino. Sei stata bravissima» ammette sorridendo.
«Grazie» e sorrido anche io.
Sono contenta.
Sono una donna sposata con tre figli meravigliosi.
Ho un marito stupendo che si prende cura di me e dei bambini e lo fa sempre nel modo migliore.
Ho una casa bellissima; come l’ho sempre desiderata.
Ho una famiglia altrettanto bella e non potrei volere niente di più.
Siamo noi e lo saremo per sempre.


 

The end

__________


Ed eccoci qua! Non riesco a crederci che è finita. Questa è stata la mia prima storia ed è grazie a lei che sono cresciuta e migliorata.
I miei Robsten orgogliosi e anche un po’ stupidi rimarranno per sempre nel mio cuore e spero anche nel vostro. Vorrei ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine in questi mesi. Tutte quelle che hanno messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate. Siete tantissimi e mando ad ognuno di voi un bacetto.
Grazie davvero di cuore per tutte le recensioni che mi avete lasciato.
Spero che continuerete a seguirmi. Me lo auguro con tutto il cuore.
Vi ricordo che sto scrivendo anche questa “From Hell to Paradise” che è un originale e “Take my hand and let me dream” che, invece, è Robsten.
Inoltre, voglio ricordarvi che mi potete trovare qui à GraStewEfp :D è il mio gruppo su facebook.
Vi adoro tutti :* :*
With love,
Gra

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