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Eccomi all'aeroporto, appena arrivata nella nuova città. Sì, perché i miei genitori hanno avuto la brillante idea di trasferirsi. Mia mamma per giustificarsi mi ha detto codeste parole: "è necessario! Tuo padre ha avuto un ottima opportunità di lavoro”. Cosa potevo risponderle io da figlia diciassettenne? Naturalmente “sì, mamma”. Così eccoci qua nella nuvolosa Londra. L’orologio segna le 17:45 del ventotto marzo duemilasette e l'aria gelida mi fa accapponare la pelle. Indubbiamente è una bellissima città; un posto che avrei voluto visitare ma, non abitarci. La mia Los Angeles; la mia bellissima città sempre con il sole; la mia bellissima casa; la mia cara amica Ashley. Mi mancherà tutto questo ma, più di tutto, sentirò la mancanza di Michael, il mio ragazzo. Ci siamo conosciuti alle superiori; io frequentavo il primo anno e lui il quarto. Stiamo insieme da due anni nonostante il dissenso dei miei genitori. Dicono che lui non vada bene per me perchè è più grande. Non li ho ascoltati, ovviamente. Sono testarda e orgogliosa e così ho continuato per la mia strada. Io e Michael abbiamo vissuti dei bellissimi momenti ad esempio, non potrò mai dimenticare le giornate al parco o al mare. Ed ora cosa mi rimane? Solo i ricordi. Molte solo le domande che mi circolano nella mente: se lui si stancasse di questa situazione? e se lui trovasse un'altra? Non credo molto nei rapporti a distanza, quindi mi preoccupa un po’ questa situazione. Uffa, che stress!
Lui, naturalmente, mi ha accompagnata all'aeroporto dicendomi di stare tranquilla, che mi ama e che ci sarà sempre e che ci vedremo appena è possibile, ma so già che i miei occhi non fisseranno i suoi per un bel po’. Sono così demoralizzata che non credo di potermi abituare a questa nuova vita. Mi ricordo l'ultima conversazione sotto casa mia qualche giorno fa. Io in lacrime, lui sempre calmo e pronto a rassicurarmi; credo che nessuno lo sappia fare come lui. «Kristen! Dai non piangere... non vai mica al Polo Nord» «Sì lo so, ma... mi mancherai da morire, Michael» «Anche tu, amore mio... vieni qua» mi accoccolai contro il suo petto e lui mi abbracciò.
Adesso mi sembra di vivere in un incubo. Credo che l'unica cosa da fare sia quella di non pensare a niente per il momento. Devo iniziare ad abituarmi all'idea che dovrò stare qui per il resto della mia vita. Forse dovrei mettere da parte il pessimismo e godermi questo nuovo inizio; forse sarebbe meglio pensare al presente, ma appena lo faccio ecco che l’umore si ingrigisce di nuovo, dato che sono in una nuova città, senza amici. Domani inizierò in una nuova scuola e so già che sarà un fallimento.
Oddio, al solo pensiero mi gira la testa. Ho un'ansia assurda perchè sono stata sempre una ragazza timida e riservata, ma lì non avevo problemi perché ci conoscevamo tutti e poi avevo la mia migliore amica dai tempi delle elementari, quindi non c'era neanche bisogno di parlare quando avevo qualche problema. Ora devo iniziare tutto dall'inizio, solo per colpa dei miei genitori.
Ciao a tutti... Vorrei solo ringraziare la persona che mi ha lasciato la recensione e le ragazze che hanno messo la storia tra le seguite e le preferite. So di non essere bravissima, ma un giorno mi sono detta "provaci" ed eccomi qui. Questo capitolo è noiosetto ma, solo perchè siamo all'inizio ancora. Che dire altro? Buona lettura :3
Change life, change love
*Accidents*
-Primo capitolo-
Dopo aver ritirato i bagagli saliamo sul taxi diretti nella nuova casa, spero solo che mi piaccia. Per distrarmi metto le cuffie e accendo il mio Ipod. Ascolto un po’ di musica ma, la stanchezza prende il sopravvento e mi addormento. Mi sveglio solo quando mi chiama mia mamma per dirmi che siamo arrivati. Mi sgranchisco le braccia e seguo i miei genitori fuori dalla macchina; quando alzo gli occhi mi ritrovo davanti una casa davvero bella. Già da fuori è un qualcosa di meraviglioso. C'è un prato bellissimo con una piccola piscina, un tavolino e qualche sedia; tutto ciò sotto un bellissimo gazebo. «Wow», sussurro incantata. Ho sempre desiderato avere una casa così.
«Ti piace?», mi chiede mia madre sorridendo. Annuisco mentre il primo sorriso spunta sul mio viso. «Ne eravamo sicuri, Kristen», afferma mio padre. «Vai a vederla dentro», continua mia madre.
Non me lo faccio ripetere due volte e mi incammino; quando aprono il portone rimango a bocca aperta. Non è grandissima ma è davvero favolosa. È suddivisa su due piani: al piano terra c'è un grande salone con il camino, un arco lo divide dalla cucina, bellissima anche questa. C'è un bagno non troppo piccolo con la doccia idromassaggio ed è collegato da una porta ad una stanza matrimoniale e per finire c'è un'altra piccola stanza addobbata a studio con una scrivania,una libreria, un divano e un piccolo televisore al plasma. Al piano superiore, invece,si trova una grande camera matrimoniale tutta in stile moderno come piace a me; anch'essa ha un un bagno adiacente di un colore azzurrino. La mia stanza, invece, è in fondo al corridoio... meglio, così sto lontana dalla camera dei miei. Entro dentro consapevole di doverci vivere per molto tempo; la osservo e ne rimango folgorata. Le pareti sono color lilla, ha un bel letto ad una piazza e mezza... magari Michael fosse qui con me, saprei io come usarlo! Che mi viene in mente proprio adesso? Arrossisco e mi sento davvero scema e anche triste per di più. Mi manca terribilmente ma, cerco di non pensarci osservando il resto della mia stanza. Una libreria è posta proprio di fronte il letto e mi stupisco di quanti libri ci siano; un televisore al plasma è posizionato su di un mobiletto di lato la libreria. Una grande finestra da sul prato... che spettacolo! Mi affaccio e respiro l'aria di Londra... Mi piacerà vivere qui? Per fortuna, sta iniziando bene la mia nuova vita. Adesso devo affrontare solo il primo giorno di scuola e devo cercare di farmi degli amici, cosa improbabile dato il mio carattere riservato. Approfitto di questo momento di felicità, per farmi una bella doccia calda nel mio bagnetto piccolo, sempre adiacente alla mia stanza. Afferro dalla valigia il beauty case con il doccia schiuma e apro la tasca interna della valigia per prendere una tovaglia. Entro in bagno e mi lascio andare al getto caldo dell'acqua. Quando finisco mi asciugo i capelli, mi metto il pigiama, dopo aver svuotato le valigie per trovarlo e mi butto sul letto. Mi lascio cullare dal sonno e mi addormento. Mi sveglio che è già mattina, guardo la sveglia e sgrano gli occhi: sono le 8:00 e sono in ritardo! La campanella mi hanno riferito i miei genitori suona alle 8:30... Uffa, non voglio arrivare tardi proprio il primo giorno... cosa penseranno di me gli insegnanti e i miei nuovi compagni? Mi risciacquo di nuovo, anche se ho fatto la doccia prima di coricarmi; sarà l’ansia L’acqua calda mi permette di rilassarmi un po’, esco di corsa di casa senza neanche fare colazione mentre sento mia mamma che mi grida “in bocca al lupo, Kris”. Alzo gli occhi al cielo e prego con tutto il cuore di arrivare in orario. Decido di non prendere l’autobus, dato che rischierai con questo traffico di fare ancora più tardi, così metto le cuffie e inizio a camminare a passo svelto. Ho una cartina nelle mani, naturalmente ancora non so la strada perchè anche se me l’hanno spiegata i miei genitori, io non ci ho capito un cazzo! Bene... perfetto! Decido di chiedere a qualcuno dove sia la scuola e dopo circa ottanta domande a persone diverse mi spiegano che devo percorrere ancora tre isolati prima di arrivare.
Mi faccio coraggio e continuo a camminare, molto più speranzosa. Non faccio caso alla strada quando, ad un certo punto, sento qualcuno venire addosso a me. Non riesco neanche a dire una parola mentre cado a terra; scorgo un taglio di capelli corti prima di perdere conoscenza.
Mi
risveglio che sono in ospedale, su un lettino con una flebo attaccata.
Non
capisco, non ricordo cosa sia successo. Mi ricordo solo che prima di
svenire ho
notato un ragazzo vicino a me con la faccia sconvolta, quindi deduco
proprio
che io sia andata a sbattere contro di lui..
Chiamo
un infermiera per sapere qualcosa, entra e la prima cosa che mi chiede
è se sto
bene
«si
credo, di si.. cioè mi fa male solo un po’ la
testa, ma niente di che » continuo«chi mi ha portata qui,
cos’è successo? » e mentre
aspetto che mi risponda mi metto seduta.
«Hai
avuto un piccolo incidente, hai urtato contro un ragazzo e cadendo hai
sbattuto
la testa, lui ti ha portata qui dicendo di non conoscerti. Per fortuna
avevi i
documenti» quindi quello che mi ricordavo era giusto, almeno
non ho perso la
memoria «abbiamo chiamato i tuoi genitori, stanno venendo
qui» eh si, nei
documenti c’è il numero dei miei in caso di
emergenza.
«Okay,
va bene. Ma questo ragazzo è qui, lo voglio conoscere,
insomma mi ha salvata
dopo tutto? »
«Si
è qui, ora lo chiamo » non so perché ma
mi è venuta l’ansia, il cuore inizia a
battere più velocemente e le mani iniziano a sudare.
Su
Kristen, che sarà mai?Un ragazzo che
non hai mai visto, lo so, però ho un presentimento! Non
so…
Eccolo!
Entra nella mia stanza ed io rimango a bocca aperta. Cazzo,
è di una bellezza
assurda.
Sembra
imbarazzato. Lo sono anche io e questo ci porta a non saper cosa dire.
Perfetto! Vorrei sprofondare per la vergogna.
Prende
coraggio e inizia a parlare.
«Ehm..
Ciao, come stai? » non riesco a pronunciare neanche una
sillaba «ehi tutto
bene? Perché non parli? » ennesima figura di
merda. La prima è stata in strada
penso, svenire per così poco, la seconda è
perché ho un aspetto orribile e la
terza è perché non riesco a spiccicare una
parola.
“Kristen,
cazzo
svegliati.. ti prenderà per scema”
è la mia coscienza che parla e per
fortuna il cervello reagisce alle sue parole.
«Ciao!
Scusa, stavo pensando che mi dispiace di averti coinvolto in questa
cosa» mi
sembra un buona scusa «si
sto bene,
grazie e tu? Ti ho fatto male? » Non so neanche come si
chiama, so solo che è
un gran figo e che il mio cuore batte ancora più forte di
prima. Spero solo che
i miei genitori non interrompano questo momento.
«No ma figurati; non mi
hai fatto niente. Mi
dispiace di non essere stato più attento,magari tutto questo
non sarebbe
successo» si tocca i capelli, forse è
nervoso.”
“NO.
NO. NO
molto meglio così”
penso tra me e me.
Continua a guardarmi,si vede che
è a disagio,beh,
come dargli torto? Come posso stare in una camera chiusa,da sola con un
ragazzo
di cui non conosco neanche il nome. E se è un maniaco? No
no, evito di pensarci.
E lui se ne è accorto, cavolo. «Scommetto che stai
pensando che non sai neanche
come mi chiamo» esordisce sorridendo.
Wow già mi capisce al
volo.
«Veramente si, non ti
conosco per niente.. »
sussurro«quindi
ti chiami? »
«Mi chiamo Robert,ho 18
anni e abito qui a Londra »
perfetto, anche il nome mi piace «So che hai un bel nome,
Kristen,giusto?E hai diciassette anni? Ma sei Londinese? »
continua e sembra
interessato a conoscermi sempre di più o forse mi sto
montando la testa.
«Si si giusto, piacere
Robert. No, veramente mi
sono trasferita ieri da Los Angeles»
sento le guance infuocarsi sempre
di più, sarò
rossa come un peperone, che vergogna.
Se ci fosse stata Ashley qui con me
mi avrebbe
detto di lanciarmi con il ragazzo “occhi
cielo” che ho davanti, ma io non posso. Il mio
cuore appartiene a Michael,
che pensandoci non sento da ieri. Abbasso lo sguardo e mi mordo il
labbro
inferiore.
Sento il suo sguardo addosso a me,
è imbarazzato
secondo me ma dopotutto lo sono anche io. Abbastanza anche.
Cade il silenzio in camera, e
così decido di
prendere la parola io. Non sopporto più questa tensione.
«Eh dimmi, Robert, Londra
è veramente così bella
come dicono? »
Il
suo
sguardo si accende ancora di più.
«Londra è
meravigliosa. Una delle città più belle
del mondo, secondo me. Dovresti visitarla»annuisco e sorrido.
«Beh ho tanto
tempo» rispondo senza neanche badare
alle parole. Lo guardo sorridere e penso che abbia il sorriso
più bello del
mondo. Ma perché mi sto fissando? Perché?
Perché? Perché?
Non è giusto, non
dovrei. Se solo Michael lo
facesse con un’altra io impazzirei ed ora sono io che lo sto
facendo? No, non
va bene.
“Non
mi
dovrebbe interessare”
la coscienza si fa sentire
in modo prepotente riportandomi alla realtà della
situazione.
Sono all’ospedale, in
camera da sola con uno
sconosciuto di nome Robert, che potrebbe essere anche un maniaco per
quanto mi
riguarda. Non so niente di lui, lo conosco da dieci minuti circa.
Decido quindi di troncare sul
nascere questa
discussione.
«Robert, posso parlarti
sinceramente? » deglutisco
e aspetto la sua risposta.
«Certo, dimmi»
«Io.. io ti ringrazio per
avermi accompagnata qui e
per non avermi lasciata in mezzo alla strada, ma credo che tu debba
andare
adesso, non voglio rubarti altro tempo e poi vorrei riposare un
po’» lo dico
tutto d’un fiato anche se vorrei che lui rimanesse qui. Mi
trovo bene a
parlarci.
L’espressione del suo
viso è cambiata, però. Prima
rideva ora si è fatto serio. Ma che ho detto di male? Forse,
non se ne voleva
andare, ma perché poi? Boh…
Dopo qualche minuto, mi da le
spalle e fa per
andarsene. Si blocca sull’uscio della porta e mi guarda.
Perfetto, ora esce da quella porta
ed io non lo
rivedrò più. Si, certo. Sarebbe andata
così sicuramente.
Se n’era andato poco dopo
averlo ringraziato, mi
aveva detto che era stato un piacere avermi salvata, che comunque
l’avrebbe
fatto per chiunque. Quindi è anche generoso e altruista,
eccoli altri due
pregi.
Bel fisico;
Bellissimo;
Generoso;
Simpatico;
Beh, diciamo perfetto, tranne che potrebbe essere
come ho già detto
un maniaco, un pervertito, un ladro. Insomma una brutta persona,
però voglio
pensare che sia uno studente che si sta per diplomare e che
andrà al college. E
quindi Kristen? Ancora a lui pensi, cazzo?No non va bene, ti eri imposta di dovertelo dimenticare e
non va bene
per niente.
Devo cercare di di convincermi che
è la scelta più
giusta e sensata da fare. Afferro il cellulare e con il dito vado in
rubrica
alla voce amore, si, perché sono ancora fidanzata.Un bel messaggio
è quello che ci vuole adesso.
“Ciao
amore,
perdonami se non mi sono fatta sentire per niente, è
successo tutto in fretta.
Stamattina mi sono svegliata tardi e mentre camminavo veloce per
cercare la
nuova scuola ho avuto un incidente, sono caduta a terra e ho picchiato
la
testa, per fortuna il ragazzo contro cui sono andata a sbattere mi ha
soccorsa
e portata in ospedale. Stai tranquillo, sto bene, ho solo un
po’ di mal di
testa. Spero che lì vada tutto bene, ti amo e mi manchi
tanto.. con amore, Kris”lo invio e mi
ricorico di nuovo. Vorrei
tanto dormire, ma non è possibile dato che bussano alla
porta. Dalle voce che
vengono da fuori capisco che sono i miei genitori.
«Amore mio come stai?
» è mia mamma che parla con
le lacrime agli occhi.
«tranquilla mamma, sto
bene, ho solo un po’ di mal
di testa»
«Com’è
successo, Kris? » questa volta è mio padre.
Gli racconto tutto in breve tempo e
li abbraccio
entrambi.
«per fortuna che
c’era quel ragazzo, dimmi, è
ancora qua? Lo vorremmo ringraziare»
«No mamma, se
n’è già andato, ma lo ringraziato
io»
sorrido e loro sembrano rincuorarsi un po’
«Ok, va bene. Kristen
ricordati che ti vogliamo
bene»
«anche io ve ne
voglio»
Non sono abituata ad essere
così sciolta con i
miei, però questa volta mi andava proprio di dirglielo,
sarà perché li ho visti
proprio spaventati.
«Kristen noi andiamo a
parlare con un dottore, hai
bisogno di qualcosa tesoro? »
«No, papà
grazie lo stesso»
Mio padre è sempre stato
più attaccato a me, lo amo
profondamente, anche se non glielo faccio vedere. Mia madre , per
l’amore di
Dio, si mi ama anche lei, ma abbiamo lo stesso carattere quindi le
risulta
difficile abbracciarmi o dirmi qualcosa di tenero.
Guardo il cellulare sperando in un
messaggio da parte
di Michael, invece niente. Mi
sto
preoccupando, lo chiamo ma niente, non risponde. Mah! Decido comunque
di non
pensarci, voglio dormire un po’.
Apro quasi subito gli occhi, non
riesco a prendere
sonno, uffa.
Dopo un’oretta circa, i
miei genitori tornano in
camera, dicendomi che sarei dovuta rimanere una notte in ospedale per
accertamenti -che sfiga- ma accetto anche perché i miei
genitori mi hanno
chiesto di non fare la bambina .
«Va bene mamma, non ti
preoccupare. Andate a casa,
sarete stanchissimi, a domani» che palle rimanere da sola,
pure l’Ipod scarico,
perfetto.
«Va bene, a domani e
riposati un po’»
«Ok, ciao mamma, ciao
papà»
Rimango da sola, e indovinate chi
mi viene in mente
? lo sconosciuto di nome Robert. Era stato davvero gentile, e poi cazzo
è così
bello che io mi ero sentita una vera cacchetta in confronto a lui.Quegli occhi azzurri come
il cielo, dio…ma
com’era possibile che l’avevo visto solo
per cinque minuti e già non riuscivo a togliermelo dalla
testa ? Perché? Perché?Non doveva andare così.
“Basta,
Kristen, cazzo”
Okay, okay. Cerco di non
pensarci più e chiudo gli occhi nel tentativo di dormire un
po’.
In effetti ci riesco e quando mi
sveglio è già
mattina. Guardo il cellulare, ancora nessuna risposta da parte di
Michael. Ma
che cazzo, se ne sta fottendo, ho capito.
Una mezzora dopo entrano mia madre
accompagnata da
un’ infermiera.
«Tesoro come ti senti
oggi? »
«Bene. Molto meglio.
Papà? » le chiedo non sapendo
dove sia.
«Sta parlando con un
dottore»
Annuisco e mi metto seduta.
«Signorina, comunque,
dobbiamo fare dei controlli
lo stesso»
«Si certo. Sono pronta
» cinque minuti dopo mi
portano giù per fare tac e analisi. Per fortuna, dopo
qualche ora, mi dicono
che va tutto bene e che posso tornare a casa. Mi lasciano il tempo di
vestirmi
mentre i miei genitori firmano fogli e foglietti vari. Quando saliamo
in macchina
mi aspetta un bel muffin caldo accompagnato da un cappuccino.
«Grazie. Stavo morendo di
fame» sorrido e do un
morso al muffin. Che delizia.
«Di niente, tesoro.
Kristen, ha detto il
dottoreche devi
riposarti un po’, quindi
a scuola vai ormai lunedì »no che palle.
«No, mamma. La scuola la
inizio domani » sto bene e
sono tranquilla.
«Ma tesoro, il dottore..
» non la faccio neanche
finire di parlare.
«No mamma, ci vado domani
punto e basta »fa
cenno con la testa che va bene. Sa
che quando mi fisso non mi smuove nessuno
quindi c’ha rinunciato.
Dopo dieci minuti arriviamo a casa
e rimango
sbalordita quando vedo Ashley che mi aspetta fuori.
Guardo i miei genitori e loro mi
sorridono, quindi
sapevano del suo arrivo. Sono contenta, mi mancava già.
Scendo di corsa e mi fiondo tra le
braccia della
mia migliore amica e la stringo così forte che mi dice che
tra un po’ se non la
mollo la strozzo. Iniziamo a ridere talmente tanto che ho le lacrime
agli
occhi.
«Ma che ci fai qui, Ash?
» le chiedo mentre mi
incammino verso l’entrata.
«I tuoi genitori mi hanno
detto dell’incidente, ho
preso il primo aereo per venire da te, ma l’avrei preso
comunque Kris, perché
.. » si blocca. La
conosco troppo bene. È
triste, c’è qualcosa che non va.
«è successo
qualcosa , Ash ? per favore, parla!Non mi tenere sulle spine»
Sono passati solo pochi minuti da
quando Ashley mi
ha detto che deve dirmi una cosa, ma non so perché, mi sta
sembrando un’eternità.
Sono qui davanti a lei e ancora non
so cos’è successo.
Quale grande catastrofeè
potuta succedere
per farla essere così triste? Sembra
che
qualcosa la sta squarciando dentro. Ma cosa? COSA?
«Ehi tesoro non stare
così, entriamo in casa dai,
fa freddo qui fuori » trema e si morde il labbro, e so che lo
fa quando è
nervosa veramente. Okay, mi sto preoccupando e sul serio anche.
Sento il cuore battere a tremila e
l’ansia mi sta
divorando, so per certo che è successo qualcosa di grave, ma
non so ancora
cosa. La mia amica è muta, trema e tra un po’
scoppia a piangereed
io sono all’oscuro di tutto.Mi è passato di tutto per la testa. Michael
ha avuto un incidente, Michael mi ha mollata e l’ha detto a
lei e a me no, la
mia amica è stata violentata.. cioè, sto pensando
di tutto ma chi sa qual è la
verità.
Finalmente si decide a parlare
«Kris, io non so da dove
iniziare» respira
profondamente e mi guarda.
«Dall’inizio,
tranquilla.. respira, brava»
Ci sediamo sul divano e mamma ci
porta una tazza di
tè bollente e con la stessa velocità con cui
è entrata esce lasciandoci sole
nella mia camera. Ha capito anche lei che c’è
qualcosa che non va, oppure lo
sa, non lo so.Vorrei saperlo anche io a questo punto quindi la incito a
parlare.
«Allora, dimmi cosa
c’è che non va? Perché sei
così
triste? »
«Lo sai che ti voglio
bene vero Kris? Mi sento così
in colpa, Dio»
«Certo che lo so, anche
io te ne voglio tanto, ma
per cosa ti senti in colpa? non hai fatto niente, anzi mi sei sempre
stata
vicina, non capisco»
La vedo tremare ancora di
più e dal nervosismo inizio
a mangiarmi le unghie.
Non parla, mi guarda e non parla.
«Ash, parla per favore!
È per Michael? Gli ho
mandato un messaggio ma non mi ha risposto»
«Ah! » esclama
« e ti sei chiesta perché non ti ha
riposto? » continua.
Ma che cazzo di domanda
è?
«Certo che me lo sono
chiesta, sono pur sempre la
sua fidanzata anche se lui non mi ha cacata di striscio»
«Eravamo insieme quando
l’ha ricevuto, so cosa ti è
successo, l’ho letto»
«Va beh non è
la prima volta che state insieme.
Pensandoci bene, che
ci facevate insieme
alle 11 di mattina? »
«Kristen, io.. so
perché non ti ha risposto»
Ed eccolo il mio cervello che si
è messo in
funzione, cazzo ho capito… cazzo cazzo cazzo! non posso e
non ci voglio credere.
«Io
no. Me
lo dici tu, per favore?» cerco di non farle capire niente.
Voglio sapere la
verità dalla sua bocca.
«Lui.. ehm…
lui si sente in colpa »
«Ancora con sta storia
dei sensi di colpa, ma che è
oggi? Che cazzo è successo, porca buttana me lo vuoi dire?
Non mi fare essere
volgare»
Non mi voglio agitare
perché ancora sono un po’
frastornata dall’ospedale, ma mi sto arrabbiando di brutto.
Il mio cervello mi
dice una cosa, mentre il mio cuore spera che non sia vero.
«Kristen, io e Michael
siamo stati a letto insieme
e la mattina quando hai mandato il messaggio l’ho letto io
che lui era sotto la
doccia… ma, ma ti giuro che non volevamo, te lo
giuro» ed eccolo, il mio cuore
distrutto in mille pezzettini.
NON
è
POSSIBILE..
«Che cazzo stai dicendo,
stai scherzando vero? » la
fisso sgranando gli occhi. Lei scuote la testa e respira profondamente.
«No, non sto scherzando.
Purtroppo è successo, ma
ti ripeto non volevamo, eravamo ubriachi, non capivamo niente»
Cioè, la mia migliore
amica e il mio fidanzato
hanno fatto sesso? Le persone di cui mi fidavo ciecamentemi hanno pugnalata alle
spalle? Vi prego
ditemi che è un brutto incubo, ditemi
che non è vero, ditemi che non mi hanno tradito.
Invece è tutto vero! è tutto
schifosamente vero… ed ora?
«Come cazzo avete potuto
farlo? Eh? Dio, parla! non
stare muta a fissarmi, mi fai incazzare di più»
potrei staccarle la testa a
morsi per quanto sono furiosa.
«Io.. io Kris non so come
sia potuto succedere»
Non sa come è potuto
succedere? Ma che sta dicendo?
Lo sa eccome.
Ma possibile che devono succedere
tutte a me? Ma
che ho fatto di male per meritarmi tutta questa sofferenza?
Il dolore in questo momento mi sta
squarciando in
due, sento che le forze mi stanno abbandonando, ma non mi
farò mai e poi mai
vedere giù, c’è la farò a
superare anche questo .. CAZZO, CAZZO, CAZZO!
«e lui? Quel grandissimo
stronzo, infame di
Michael? Lurido verme che non è altro, ecco
perché non mi ha fatto nemmeno uno
squillo, pezzo di merda . Diceva di amarmi, che mi avrebbe aspettata,
di non
preoccuparmi di niente e invece aspettava che io me ne andassi per
divertirsi,
bastardo» le lacrime mi chiedono il permesso di sgorgare come
un fiume in piena
corsa, m cerco di essere forte. Lei non deve vedermi soffrire.
« Kristen io….
» cerca invano di chiedermi scusa,
ma io la blocco, non voglio sentire più niente, voglio solo
che se ne vada, non
la voglio vedere mai più.
«Stai zitta, cazzo, stai
zitta. Non dire più
niente, peggiori ancora di più la situazione» urlo
in questo momento, non riesco
a stare calma, anche se dovrei dato che di là ci sono i
miei, ma tanto non mi
importa, chi sa come mi vedranno nei prossimi giorni, dovrò
spiegargli tutto e
sentirmi dire “noi te lo avevamo
detto,
Kris, ci dispiace”
«Vattene via, vattene di
nuovo tra le braccia di
quel gran pezzo di merda, ecco perché andavate
d’accordo, siete due gran
stronzi» le parole mi escono sole dalla bocca,
l’unica cosa che voglio fare è
farla sentire una stronza, e ci riesco eccome.
Sta piangendo, ma non mi
intenerisce per niente,
non me ne faccio niente né delle sue lacrime, né
delle sue scuse, non dovevano
andare a letto insieme.
Il solo pensiero di loro due che si
baciano, che si
toccano. Cazzo! Una fitta allo stomaco si impadronisce di me e mi piega
in due,
succede sempre quando sono nervosa.
Lei si piega e mi prende da un
braccio per aiutarmi
ad alzarmi ma io la blocco di nuovo, grido ancora di più e
la intimo a non
sfiorarmi nemmeno.
«Ti prego non fare
così Kristen» la guardo
scioccata e incredula per le sue parole.
«sono venuta qua per
scusarmi di persona. Michael
non se l’è sentita, ma io tengo a te, tengo alla
nostra amicizia più di
qualunque altra cosa»
«Non ci scommetterei
tanto. Se tenevi a me non
saresti andata a letto con lui»
« ti prego perdonami se
puoi, ti prego»
« No, non posso. Mi
dispiace, la nostra amicizia
finisce qui, ora te ne puoi anche andare, addio»
Scoppia a piangere di nuovo, basta
non la sopporto
più.
«Quando vorrai riavermi
come amica sai dove
trovarmi, mi dispiace ma capisco che sei sconvolta e non sei in te,
ciao amica mia,
mi mancherai»
Cioè ma che cazzo dice?
Fa pure la vittima adesso?
«Vorrai dire ex amica! E
comunque tu non ti
preoccupare per me, non credo di rivolerti come amica, so cavarmela
anche da
sola e poi io sono in me, tranquilla»
Fa per andarsene ma la richiamo,
devo dirle
un’ultima cosa, molto importante
«Ashley,
un’altra cosa. Mandagli questo a quello
stronzo» le alzo il dito medio, mentre mi esce una risata
isterica.
Lei mi guarda sconvolta, scoppia a
piangere di
nuovo e se ne va definitivamente.
Prima di chiudermi dentro, scrivo
un biglietto per
i miei genitori e lo attacco nella porta di fuori, non voglio la loro
compassione, non voglio parlare con nessuno.
Il biglietto dice : CHIUSO PER LUTTO
Si, il mio cuore è in
lutto, sta soffrendo! È stato
spezzato in due e chissà quando verrà riunito,
forse mai più.
Mi butto sul letto e accendo lo
stereo, così i miei
genitori non possono sentire le lacrime che cadono sul mio viso e i
singhiozzi
che pervadono il mio corpo
Non so perché quando sei
triste o c’è qualcosa che
non va, c’è sempre una canzone che ti ricorda che
in quel momento la tua vita
fa schifo, che palle!
Adesso
c’è “Everybody Hurts dei R.E.M”
“When the day is long and the night,
the night is yours alone, When
you're sure you've had enough of this
life, well hang on Don't
let yourself go, everybody cries and
everybody hurts sometimes “
“Quando
il giorno e lungo e la notte,la notte
e solo tua, Quando
sei sicuro che ne hai avuto abbastanza
di questa vita,resisti Non
lasciarti andare,tutti piangono e tutti
soffrono a volte”
è vero tutti soffrono,
ma io non c’è la faccio a
consolarmi così, non riesco a trovare la forza per
tranquillizzarmi adesso
Continuo a piangere e so che lo
farò per il resto
della giornata e della nottata.
I giorni
passano, io a scuola ancora non ci sono andata, non sono
dell’umore giusto.
Non mangio
e piango, sempre.
I
miei genitori mi hanno dato tutto il
sostegno possibile, mi hanno detto anche di andare da una psicologa ma
io,
naturalmente ho rifiutato.. come posso dire ad una sconosciuta che
dentro di me
si sento morire? Capirebbe? Sono sicura che mi direbbe che ancora sono
una
ragazzina, che mi passerà.. ma Michael era tutto per me..
è stato il mio primo
ragazzo, il primo amore non si scorda mai, dicono.. e adesso lo penso
anche io.
Come posso
dimenticare tutto il bene che c’è stato tra di
noi? Ma soprattutto come posso
dimenticare tutto il male che mi ha fatto?
Non riesco
a reagire, non posso, non c’è la faccio e anche se
il mio cervello dice che
devo fare qualcosa, il mio cuorenon
vuole collaborare . .
Come puoi
una vita cambiare così? Come può una persona
farti soffrire tanto?
Ho solo
sedici fottuti anni e volevo una bella storia d’amore con un
ragazzo che mi
amava, almeno come mi diceva lui, come c’è
l’hanno tutte le ragazzine alla mia
età, chiedo molto forse? Ditemelo, vi prego.
Domani
è
il mio compleanno ed io lo passerò da sola con i miei
genitori, dato che non ho
nessuna amica e i vicini neanche li conosco e non mi interessa neanche
conoscerli.. Non sono uscita fuori per niente, quindi volendo non so
neanche le
loro facce .. questa non è la vera Kristen, questa
è una Kristen che non mi
piace…
Vorrei
tanto riuscire a risollevarmi, ma come? Sola non riesco, devo andare
per forza
da questa psicologa o basta andare a scuola a svagarmi un po’
il cervello e
magari conoscere gente nuova, trovarmi un amica, che sia degna di
questo nome..
ma mi chiedo, ne esistono ancora? Spero proprio di si.
Ho deciso,
inizio la scuola..
Sono le
7:00 del 9 aprile, i miei genitori mi svegliano cantandomi
“Buon Compleanno” e
dandomi due regali… Non riesco a crederci che
l’abbiano fatto davvero, sanno
che non volevo niente, sanno che non amo i regali.
“Amore
mio
tanti auguri di buon compleanno, ti auguro tutta la felicità
che meriti” mia
mamma mi ha fatto emozionare, lo ammetto… Apro il suo regalo
e sbam, l’Iphon
che ho sempre desiderato è nelle mie mani..
“Awwwww,
grazie mamma.. anche se non dovevi spendere tutti questi soldi per
me”
“Non
ti
preoccupare tesoro”
È il
turno
di mio padre, è emozionato e non so perché
“Kristen,
tesoro, tanti auguri di buon compleanno”e mi porge il regalo
“
Grazie
mille papà” apro il regalo e rimango sbalordita
“ma
questi
sono due biglietti per Los Angeles, perché?”
“
semplice, perché quando ti sentirai pronta per ritornarci,
magari per chiarire
la situazione, avrai già i biglietti, oppure se ti trovi un
fidanzato qui ci
puoi andare insieme” ma sta scherzando? Che dolce che
è
“
grazie
papà, ma non credo di trovare qualcuno qua che mi faccia
dimenticare Michael”
“ beh,
tentar non nuoce, e poi adesso alzati su, altrimenti farai
tardi”
“ Ok,
grazie mille.. vi voglio bene, adesso sciò sciò,
devo lavarmi e vestirmi”
Scoppiano
a ridere, ed io, anche se per poco mi sento risollevata..
Sarà
una
bella giornata, me lo sento…
Arrivo a
scuola questa volta puntuale e mi sento alquanto spaesata data la nuova
situazione, ma non mi voglio buttare giù.
I miei
genitori insistono a venire con me, così per non farli
parlare ancora accetto.
Entriamo all’interno dell’edificio, che
è immenso e ci dirigiamo verso la
presidenza, dove ci aspetta il preside, amico dei miei genitori, ma io
non l’ho
mai visto.. non so neanche come si chiama a dirla tutta.. lo
scoprirò molto
presto..
Mi sento
un po’ osservata mentre cammino per i corridoi essendo
affollati e poi, io sono
la nuova studente, quella venuta dall’America.. li sento
parlare di me a bassa
voce mentre passo.. sono due ragazze e un ragazzo.. ma non ci faccio
caso,
saranno tre rompicoglioni qualsiasi..
Arriviamo
davanti la porta del preside, bussiamo e qualcuno
dall’interno ci dice di
entrare, e così facciamo…
“Miei
cari,
Jules e John, come state? Lei deve essere Kristen? Piacere, io sono il
preside
di questa scuola”
“Ciao,
Richard tutto bene, grazie.. tu come stai?” è mio
padre che parla.. a quanto ho
capito si sono conosciuti qualche mese fa quando è venuto
con mamma qui a
Londra per avere informazioni e si sono così tanto presi in
simpatia che si
sentono anche al telefono.
Però
c’è
qualcosa che non va…
Cazzo, mi
sembra di conoscerlo.. L’ho già visto da qualche
parte.. quegli occhi così
azzurri, quello sguardo … Impossibile però, non
ero mai venuta a Londra prima …
Avrò visto qualcuno che gli assomiglia a Los Angeles,
sicuro..
Sto ancora
pensando a dove l’ho potuto vedere, che non mi sono accorta
di essere guardata
da tutti, aspettano la mia risposta ovviamente..
“Ehm
si,
io sono Kristen, piacere mio. Spero di trovarmi bene qui”
“Certo,
ti
troverai benissimo qui da noi … Ti seguiranno insegnanti
molto qualificati e
poi sei capitata in una classe in cui ci sono ottimi
elementi”
“Comunque
per qualsiasi cosa io sono sempre a tua disposizione, l’avevo
già detto a tuo
padre”
Vedo mio
padre annuire e sorridere…
“Va
bene,
la ringrazio”
Sorride
anche il preside.. Adesso so il nome, Richard.
Vedo i
miei genitori alzarsi, deduco che se ne stanno andando
“Richard,
allora, noi andiamo. Sei hai bisogno di qualche documento, dillo a
Kristen e
provvediamo subito”
“Va
bene,
John. Ciao.. buona giornata”
Si danno
la mano e si girano per andarsene, quando mio padre esclama
“John,
è
da tanto che volevo farlo ma non ho avuto modo prima… vorrei
invitarti a cena a
casa mia una sera di questa, magari la prossima settimana.. giusto il
tempo di
sistemarci un po’”
“Certo,
grazie mille per l’invito, consideralo accettato”
“Mi fa
piacere, ah.. porta anche la tua famiglia naturalmente”
“Va
bene,
grazie”
Si
sorridono ed escono dalla porta.
“Kristen
allora, questi sono per te, segui tutto per bene così sarai
allo stesso punto
dei tuoi compagni …” Mi porge un blocco pieno di
fogli, dove come prima pagina
c’è l’orario di scuola e poi tutto il
programma da seguire.
“Va
bene,
preside.. Adesso però è meglio se vado in classe,
mi sa che si sta facendo tardi..
anzi sono già in ritardo”
“Va
bene,
non ti preoccupare.. come prima ora hai italiano con la professoressa
Korey, sa
già che dovevi venire a parlare con me, quindi ti sta
aspettando”
“Ok,
la ringrazio
per tutto.. arrivederci”
“Ciao
Kristen, buon inizio di scuola”
Gli
sorrido ed esco anche qui… Mi sta simpatico, non deve essere
male.. è
un bel signore… può avere una cinquantina di
anni.. e poi quegli occhi… Azzurro cielo..
Bah.
Mi ha
detto che il mio armadietto è infondo al corridoio, infatti
l’ho trovato quasi
subito.. numero 1305.. Mi piace questo numero.. poso dentro qualche
quaderno e
anche la borsa, non mi serve a niente.. prendo solo un blocco per gli
appunti e
il borsellino.
L’aula
è un
po’ più avanti.. La vedo subito, facciamo un bel
respiro e busso. Chissà come
saranno i miei compagni, chissà se mi troverò
bene e se farò amicizia… Le mie
paure più grandi.
Apro la
porta ed entro a passo lento.. Sono troppo agitata, mi tremano le
mani… Mi
schiarisco la voce e inizio a parlare
“Salve,
io
sono Kristen Stewart, la nuova studente, ero dal preside, ecco
perché ho fatto
tardi..”
Mi giro
dai miei compagni e qualcuno di loro mi sorride… ci sono
più ragazze che
ragazzi a quanto vedo.. qualcuno è anche carino..
“Benvenuta
Kristen, non ti preoccupare.. il preside mi ha informata.. ti puoi
sedere là al
terzo banco accanto a Nicole, poi alla fine dell’ora farai
conoscenza con i
tuoi nuovi compagni” mi indica il posto, io annuisco e mi
vado a sedere.
L’ora
passa molto velocemente, anche se ho una fottuta paura di non piacere a
nessuno..
La campanella
suona e la professoressa dice ai miei compagni di presentarsi uno alla
volta..
così fanno tutti…
Lei se ne
va e noi rimaniamo da soli, immagino che a nessuno interessi sapere
altro su di
me, ed invece mi sbagliavo.. proprio quei tre ragazzi che avevo visto
nel
corridoio si avvicinano al mio banco.
“Ciao,Kristen..
piacere.. io sono Taylor”
“Io,
invece sono Elizabeht
, ma puoi
chiamarmi Beth”
“Io
invece
sono Jenny, piacere”
“Ciao
ragazzi, piacere mio”
Anche la
mia compagna di banco si gira e mi stringe la mano.. Deve essere molto
garbata
e gentile…
“Io
sono
Nicole, e sono sicura che diventeremo grandi amiche, non mi chiedere
perchè lo
dico, lo so e basta”
Tutti
ridono, e rido anche io..
“Il
mio
fidanzato mi dice sempre che parlo troppo, ahahah.. lo so.. non ci
posso fare
niente”
Chissà
se
il suo fidanzato è carino e gentile come a lei…
“Ma
non ti
preoccupare, Nicole.. mi fa piacere conoscere qualcuno, mi sentivo sola
in
effetti dato che non conosco nessuno, e poi tu sei molto gentile e
carina a
dirmi queste cose”
“devi
vedere il suo fidanzato quant’è carino, ahahahah..
un gran figo” è Jenny che
parla…
Io non so
cosa dire, guardo Nicole e la vedo diventare tutta rossa..
“Beh
per
forza è carino, guarda qui che bella ragazza abbiamo
davanti, mi sembra logico”
Le sorrido
e lei mi ricambia
“Grazie..
ehm posso chiamarti Kris? Mi viene più facile”
“Certo,
tranquilla”
“Ok, e
quindi dimmi, siamo i primi che hai conosciuto qui a Londra?”
“Beh
veramente no, ho conosciuto un ragazzo, cioè veramente
l’ho visto solo per
mezzora.. ma mi è bastata, te lo giuro…
È
bello da
togliere il fiato, ha degli occhi meravigliosi, per non parlare del suo
sguardo. Però ero fidanzata, altrimenti ci avrei fatto un
pensierino…”
“Wow,
un
bel londinese allora… e lui, lui dimmi ti ha fatto capire
qualcosa? Vi siete
scambiati il numero?”
È
vero,
parla assai però è divertente fare amicizia con
qualcuno, anche perché gli
altri sono usciti a fumarsi la sigaretta.. la professoressa di
matematica della
seconda ora è assente, quindi tutti ne approfittano per
uscire fuori, tranne
Nicole che è rimasta con me dentro..
“Beh
veramente non ho il suo numero, non so niente di lui.. tranne che ha
diciotto
anni e il nome.. ma figurati è stata una cosa
così, senza importanza.. anche se
non ti nego che un po’ l’ho pensato, ma sono stata
troppo male per potermi
permettere di andare a cercarlo.. e poi dove? Non conosco niente di
Londra..”
“Beh,
mi
dispiace che sei stata male… però magari, chi lo
sa, forse viene a scuola qua,
tu che ne sai.. magari possiamo chiedere al mio fidanzato se lo
conosce, dato
che anche lui è al penultimo anno..”
“Certo,
va
bene. Il tuo fidanzato come si chiama, se posso saperlo?”
“Si
certo,
perché no… Si chiama Robert”
Wow.. che
coincidenza.. e se è lui? No, non può essere.. e
perché no?
Beh,
perché
mi piace cazzo.. nonostante tutto quello che mi ha fatto passare
Michael,
Robert mi è piaciuto fin da subito…”
Decido di
non dirle niente, meglio non rischiare. Non voglio rovinare
l’amicizia, anche
se è appena nata…
La
campanella dell’ora suona e tutti ritornano dentro.. Qualcuno
si avvicina e mi
chiede di dove sono, come mai mi sono trasferita, insomma le solite
cose.. e i
professori fanno esattamente la stessa, quindi ormai mi sembro un
robot.. è tre
ore che dico sempre le stesse cose..
La
giornata passa in fretta e così accompagnata da Nicole esco
fuori.. stiamo
parlando di Los Angeles, se mi sto trovando bene qui quando qualcuno la
chiama
da dietro..
“Ehiiiiii
Nicoleeee”
Lei si
gira e sul suo viso compare un sorriso a trentadue denti…
“Ehiiii,
ciaooo”
Mi giro
anche io e non è possibile… Robert, si proprio
quel Robert.. è davanti a me,
pronto a baciare Nicole…
È
LUI…
LUI, è IL SUO FIDANZATO…
Lui mi
guarda, disorientato e imbarazzato, si nota da tre chilometri di
distanza e non
sa cosa dire, come io d’altronde ..ci
pensa Nicole a rompere il ghiaccio…
“Kristen
ti presento il mio fidanzato, Robert…”
“Robert,
lei è la mia nuova compagna di banco, Kristen..
nonché mia futura migliore
amica, me lo sento”
Ed ora che
faccio.. mi ha spiazzata.. non me l’aspettavo…
Cazzo,
cazzo, cazzo..
“Ciao
Kristen” mi porge la mano ed io glielo stringo
così forte che lui alza lo
sguardo e mi guarda così intensamente che io mi sto per
sciogliere ..
“Ciao
Robert, piacere di conoscerti”
“Beneeee,
le presentazioni le ho fatte.. sono sicura che diventerete ottimi amici
anche
voi due”
Ma dico
io, è sempre così ingenua questa ragazza? Come fa
a non notare l’imbarazzo che
c’è tra noi due, che poi non è successo
niente.. ma allora perché mi sento
così?
E
perché lui
è imbarazzato?
Non mi va
però di far soffrire una ragazza, quindi non farò
niente, è come se lui non
esistesse per me, devo fare per forza così.. ci sono
passata, e no.. non lo
auguro a nessuno di soffrire come ho sofferto io.. tradita e
abbandonata..
È
meglio
se me ne vado a casa, così questa situazione finisce qui.
Non rispondo
alla sua affermazione, molto fuori luogo devo dire.
Mi limito
a dirle che ci vediamo domani, lei cerca di trattenermi ma io non posso
fermarmi, così invento una scusa.. lei ci casca e mi molla
“Ciao
Nicole, ciao Robert”
Mi
incammino e noto che lui mi segue con lo sguardo..
Ma io decido
di ignorarlo, e lo farò sempre ..
Se voglio
avere almeno un’amica qui, devo farlo … e poi
ancora il pensiero di Michael fa
male e avere un’altra cotta al momento mi farebbe stare
ancora più male…
Ignorarlo?
Facile a parole…ma quando ci sta di
mezzo il cuore come si fa?
Come vi
posso spiegare cosa mi sta succedendo dentro?
Sono
confusa, questo è poco ma sicuro..
Sono
ancora triste per Michael, che mi ha tradita con la mia ex migliore
amica.. mi
piace un ragazzo che è fidanzato con una ragazza che crede
che diventeremo migliori
amiche.. ma com’è possibile che mi metto sempre in
queste situazioni?
Cioè,
sono
proprio sfortunata..
Non
pensarci Kristen, che è meglio..
Arrivo a
casa e i miei genitori non ci sono, wow che bello… oggi
è il mio compleanno e
lo devo passare da sola.. Non che me ne importi qualcosa,
però prima anche una
telefonata da una amica la ricevevo, adesso niente.. nessuno lo sa
qui..
neanche Nicole.. non gliel’ho detto, neanche Robert lo sa.. e
poi perché
dovrebbe saperlo? Uffa, ma perché penso sempre a lui? Non devo , non voglio
Non voglio
rovinare l’amicizia che si sta creando con Nicole..
Basta
pensare
Basta
paranoie
Basta
pensieri inutili
Basta
passato
Voglio
godermi il presente, e prendere quello che viene, brutto o bello non
importa
Ho diciassette
anni, basta.. voglio vivere e fregarmene di tutto
Stasera
esco, si ho deciso.. ho intravisto per strada un pub dove fanno musica
dal
vivo.. bene, stasera mi faccio una bella passeggiata e vado a sentirmi
un po’
di musica così non penso a niente, soprattutto a Robert.. e
poi chissà magari
incontro qualcuno con cui fare amicizia…
Salgo in
camera mia, mi spoglio ed entro nella doccia.. L’acqua calda
mi rilassa tutti
muscoli, che sono parecchio tesi..
Esco dalla
doccia, mi asciugo velocemente e mi fiondo davanti l’armadio,
prendendo le
prime cose che mi capitano davanti..
Un paio di
jeans neri stretti, mi piacciono, mi stanno bene. Una maglietta bianca
semplice
e le mie vans nere che non possono mancare per nulla al mondo.. siccome
ancora
fa freddo prendo anche un giubbino, non voglio cadere malata proprio
ora che
sono all’inizio della scuola.. Mi trucco un po’, ma
niente di eccessivo.. solo
un po’ di matita nera sfumata, mascara per dare risalto ai
miei occhi azzurri e
un po’ di gloss chiaro…
Prendo le
chiavi di casa, e prima di uscire rispondo al biglietto che mi hanno
lasciato i
miei..
“Siamo
usciti a cena con i colleghi di papà, faremo tardi.. so che
non volevi
festeggiare, per questo non abbiamo insistito, però ti
abbiamo lasciato un po’
di soldi in caso tu volessi mangiarti una pizza con qualche tuo
compagno, stai
attenta se esci.. ti vogliamo bene”
Perfetto,
non avevo soldi io
“Mamma,
sono uscita con i miei compagni.. faccio tardi sicuro, non ti
preoccupare.. ti
voglio bene”
Meglio
scrivere così, se le scrivo che sono uscita da sola di
notte.. Aaaaa.. il
delirio…
Mi
incammino e fortunatamente nessuno mi importuna.. arrivo davanti il
locale, che
non è affollatissimo, entro e mi avvicino al bancone dove
c’è il barman
“Ehm,
vorrei una coca con ghiaccio, grazie”
“Ok,
arriva subito bellezza”
È un
bel
ragazzo, wow..
Moro, con
gli occhi verdi mi sembra di vedere, bel fisico…
“Ecco
la
tua coca… tu sei?”
“Kristen,
piacere.. tu?” non ci posso credere che sto parlando con uno
sconosciuto..
“Ciao
Kristen,
io sono Tom” gli sorrido, e sono sicura che tra due minuti mi
dice che sono una
bella ragazza, che non mi ha mai vista.. eccetera eccetera…
Infatti,
lo sapevo
“Te
l’hanno mai detto che sei bellissima?” Mi guarda e
mi fa l’occhiolino, non sono
spaventato, strano ma mi fa piacere
“Beh,
non
in molti effettivamente, ma grazie per il complimento.. anche tu non
sei male”
ma che sto dicendo? Sto flirtando con uno sconosciuto? Non mi riconosco
più
“Oh,
grazie signorina, molto gentile.. tra mezz’ora finisco ti va
di aspettarmi?”
E ora? che
gli dico?
No, grazie
devo andare a casa? Oppure si, va bene.. sei un gran figo?
Carpe diem
Kristen..
“Va
bene, Tom. Ti aspetto, sono seduta al tavolo, quando
finisci chiamami”
Mi sorride e
annuisce
Mi siedo in un
tavolo appartato in cui nessuno diciamo mi può
vedere bene, basta ragazzi… non voglio più
conoscerne..Ogni volta è una
fregatura..chissà
Tom com’è? Beh lo
scoprirò a breve…
Il tempo passa,
mi sto davvero rilassando.. fanno davvero
della bella musica, mi sa che ci tornerò più
spesso…
Sento qualcuno
che mi tocca la spalla, e sono così assorta
nei miei pensieri che salto in aria per lo spavento..
Mi giro e vedo
che è Tom
“Scusa
non volevo spaventarti.. a cosa stavi pensando?”
“Niente
di che, tranquillo… siediti”
“No,
usciamo fuori.. è più tranquillo, così
ci possiamo
conoscere meglio…”
“Ehm,
si ok…”
Sinceramente ho
un po’ di paura, ma sento che è un bravo
ragazzo
“Stai
tranquilla, non sono un maniaco…. Ti ho detto di uscire
anche perché ho un appuntamento con due miei amici”
“perché
mi dici questo? Non penso che tu sia un maniaco”
“Dalla
faccia che hai fatto, non si direbbe. Ma è normale,
tranquilla. vieni dai”
“Ook..”
Non so cosa dire, devo cercare di non fare facce
….
Usciamo fuorie ci
sediamo su una panchina.. Iniziamo a parlare un po’ di
tutto.. Dal mio colore
preferito, all’ultimo libro che ho letto.. gli parlo di
Michael e di come mi ha
fatto soffrire, di Ashley e di come mi ha tradita.. del mio
trasferimento qui..
di tutto insomma.. e lui mi parla della sua vita.. Non so come mai, ma
con lui
mi sento libera di pensare e dire qualsiasi cosa, eppure ci conosciamo
solo da
qualche ora…
Mi sento bene,
ed è una sensazione che non provavo da un po’.
Riesco, perfino
a parlargli di Robert, e della situazione in cui
mi sono cacciata…
“Lascialo
perdere sto ragazzo, non ti vuole.. altrimenti
farebbe di tutto per averti”
Non
gliel’ho detto il nome, sa solo che è un ragazzo
che
viene nella mia stessa scuola…
“Beh,
si.. credo proprio che non ci penserò più, tanto
è inutile,
lui sta con un’altra, te l’ho detto”
“Dai
non pensarci più, ci sono io adesso”
“Cosa..
cosa vuoi dire?” Ma che significa che
c’è lui adesso?
Vuole continuare a vedermi? Beh non sarebbe una cattiva idea
“Beh,
che mi piaci si è capito, che ti piaccio si è
capito
anche, quindi perché non continuare a conoscerci?”
Ha ragione,
perché non continuare? Che ho da perdere? Niente.
“Ook
Tom, per me va bene..si mi piaci, e mi fai stare bene,
cioè è come se ci conoscessimo da una vita.. sto
bene”
Non
l’avessi mai pronunciate queste parole..
Mi prende dal
collo e mi bacia.. mi bacia con passione.. ed
io lo lascio fare.. bacia bene, cazzo… sento la sua lingua
voler entrare nella
mia bocca e la lascio entrare… Gli tocco i capelli, e lui mi
stringe sempre più
forte.. siamo attaccati.. petto contro petto.. e continua a baciarmi..
quando
qualcuno attira la nostra attenzione..
Questo qualcuno
si schiarisce la voce e dice:
“Ehi
Tom, scusa se ti disturbo.. volevo dirti che io e Marcus
siamo arrivati, fai pure con il tuo tempo”
Mi viene di
schiena, ma quella voce la riconoscerei in
qualunque parte del mondo.. non è possibile, è
una congiura
Tom si stacca da
me, e mi sorride
“Ok
amico, ti voglio presentare una persona”
Ti
prego no, ti prego
no, ti prego no.. non dire il mio nome, lo conosco già.. ti
prego
“Kristen lui
è il mio migliore amico
Robert, Robert lei è.. Kristen e basta”
Perfetto.. merda.
Mi giro e SBAM..
lui è lì davanti a me che mi guarda
scioccato
“Ci
rivediamo, ciao Kristen” che stronzo, poteva far finta di
non conoscermi..
“Eh
già, ciao” faccio l’indifferente,
è meglio..
“Ma
come voi due vi conoscete già?”Tom è
stupito naturalmente
“Beh
si, Tom.. ti ricordi che ti avevo detto che avevo
portato una ragazza all’ospedale? Beh,è
lei.. ma figurati, non me la ricordavo neanche.. buon
divertimento” mi guarda
con aria superiore, di uno che non gliene frega un cazzo e se ne va
ridendo di
me, sono sicura, con il suo amico
Ma
quant’è stronzo? Non si ricordava di me? Ma come?
Stronzo,
coglione,
stronzo
Ed io sono
un’emerita cretina…
Fa finta di non
conoscermi ma perché? Forse non gliene frega
un cazzo di me? O forse è rimasto male che ero qui con Tom?
Che poi chi
cazzo è sto Tom? Che mi sta succedendo?
Mi ritrovo qui
seduta davanti a lui a baciarlo senza neanche
conoscerlo, bah..
Però
pensandoci non bacia male ed è un bel ragazzo,
perché
non provarci?
“A
cosa pensi, Kristen?” Tom mi riporta alla realtà,
ed ora?
non gli posso dire che mi piace il suo amico…
“Pensavo
che.. che sei davvero un bel ragazzo Tom, solo che
io sto soffrendo a causa di un ragazzo eh.. eh.. non so, non voglio
iniziare
una storia soprattutto perché non ti conosco, non so niente
di te..” mi guarda
e sorride
“Beh,
hai ragione.. non mi conosci è vero, però mi
piaci, mi
sei piaciuta nell’istante esatto in cui ti ho guardata.. e se
mi darai
l’opportunità mi farò conoscere te lo
prometto.. e poi non voglio che pensi che
mi sia approfittato di te baciandoti, mi andava ed ero sicuro che
andava anche
a te, però se non è così
scusami”
Sembra sincero,
forse è giusto dargli una possibilità.. che
cosa ci perdo infondo?
“No,
non ti devi scusare. Mi piaci, sei un bel ragazzo Tom e
si, ti voglio dare una possibilità, poi magari conoscendoci
neanche io ti
piaccio”
“Grazie,Kristen. Beh
lo vedremo solo con il tempo”
Gli sorrido e
gli do un altro bacio,questa volta a stampo..
Non voglio illuderlo.. c’è Robert nella mia testa
adesso, ma nel mio cuore c’è
già?
Non credo di
essere innamorata di lui, forse è solo
un’infatuazione..
Guardo
l’orologio e cazzo è davvero tardi..
“Tom,
scusami ma è tardissimo.. i miei saranno incazzati e
poi domani ho scuola..”
“Ok,
Kristen.. ma toglimi una curiosità.. come mai sei uscita
da sola stasera? Lo fai sempre?”
“No,
mai veramente.. solo che era il mio compleanno e casa
sola non volevo stare”
Lui mi guarda e
assume un aria seria
“Perché
non me l’hai detto subito? Ti avrei portata a
mangiare qualcosa, e comunque buon compleanno”
Che tenero, si
preoccupa pur non conoscendomi
“Grazie
mille, Tom. Tranquillo è stato perfetto così, ho
conosciuto te,adesso
vado però tanto
non abito lontano”
“Ti
accompagno io se vuoi”
“No
tranquillo, ti lascio il mio numero così quando vuoi ci
sentiamo ok?” gli sorrido e lui ricambia..
“Va
bene, allora a presto..ciao kristen e stai attenta”
Gli do un bacio
sulla guancia e mi incammino…
È
davvero un bel ragazzo Tom, credo che tra di noi possa
nascere una bella amicizia..sto bene con lui.. rido e scherzo
tranquillamente,
però.. c’è sempre un però..
È il
migliore amico di Robert, si Robert,, oggi mi ha fatto
rimanere di merda proprio..
Ieri mi seguiva
con lo sguardo, poco fa non mi ha calcolata
proprio..ma dopotutto cosa mi aspettavo? Lui è fidanzato con
Nicole, io chi
sono per lui? Nessuno.
Solo una ragazza
che ha salvatoper
strada, sola una ragazza che baciava con
passione il suo migliore amico..
“Ehi,
ma chi cazzo è che mi tira” sento che qualcuno mi
prende dal braccio e mi fa girare di scatto…
“Robert
che.. che vuoi? Lasciami il braccio.. sei impazzito?”
non è possibile.. che vuole adesso?
“Scusami
non volevo farti male… Voglio parlare con te”
Non capisco,
prima mi guarda, poi non mi calcola ed ora vuole
parlare? Sono troppo curiosa quindi annuisco e lo lascio parlare..
“Io..
io.. non so cosa mi sta succedendo.. quando ieri Nicole
ci ha presentati ho sentito il mio cuore battere a tremila e non era di
sicuro
per lei, quando prima ti ho visto baciare Tom mi sono sentito morire..
ero
geloso Kristen, volevo essere io al posto suo.. volevo baciarti io..
per questo
mi sono comportato in quel modo, per non farti capire niente,
perché pensavo che
non era importante, ma poi quando sono entrato dentro il mio pensiero
era
sempre rivolto a te e a tom.. so che tutto questo è
sbagliato, però devi sapere
quello che penso”
Lo guardo
sbalordita… quindi lui mi vuole… lui è
geloso.. a
lui importa qualcosa di me? Però non voglio far soffrire
Nicole, ne tanto meno
Tom..
“e
cosa pensi quindi? Cosa vuoi Robert”
“Voglio
te, Kristen.. voglio te con tutto me stesso”
Il mio cuore sta
per scoppiare di gioia, ma non glielo lascio
a vedere.. ho sempre fatto tutto ciò che ritenevo giusto per
me, ero egoista ma
ora voglio cambiare…
Anche se lui
è tutto ciò che voglio, non lo posso avere.. So
cosa significa essere traditi e non voglio farlo..
“Mi
dispiace, Robert. Ma io non provo quello che provi tu..
Io.. io… sto con Tom”
Ok lo so Kristen
è stata una stronza.. però non vi
preoccupate, le cose cambieranno J
Vi lascio al
capitolo, che a me non piace.. però spetta a voi
decidere J
Baciii
________
CHATTER
Pov Robert
Avete presente
quando si dice “ho il cuore spezzato” o
“sono
un cretino, un illuso”?
Beh è
così che mi sento. Mi sono appena dichiarato e lei mi
dice che sta insieme al mio migliore amico? Che poi da quando si
conoscono? Me
ne avrebbe parlato di sicuro, quindi? Mi avrà detto una
bugia per liquidarmi?
Troppe domande
ti stai ponendo Robert. Tu non sei così. Tu
agisci e basta.
Ok, sto
diventando paranoico lo ammetto, ma sta ragazza mi
attira come non l’ha mai fatto nessuna prima d’ora.
E cavolo ne ho
avute di ragazze, Nicole per esempio. Si
Nicole. Mi sento uno scemo anche perché ho tradito i suoi
sentimenti, io sto
bene con lei ma non la amo, l’ho capito solo adesso.
Infondo se ami
una persona come fai a innamorarti di
un’altra?
Innamorarti.. io lo sono
di Kristen? Non ci capisco più niente.
So solo che
Nicole comunque non si merita niente di tutto
questo, lei è una brava ragazza, garbata e mi è
sempre stata accanto ma Kristen
ha qualcosa che mi spinge a fare tutto ciò che non dovrei.
Vederla prima
avvinghiata a Tom, cazzo, che nervi. Da quando
sono geloso di qualcuno?
È una
sensazione nuova per me. Mi sono trattenuto solo perché
era Tom altrimenti l’avrei preso a pugni.
Che poi non
avrei neanche il diritto di essere geloso, lei è
libera di fare tutto ciò che vuole e con chi vuole.
Cerco di
tranquillizzarmi, quando qualcuno mi chiama da
lontano, è Tom.
“Ehi
amico dove ti eri cacciato, ti sto cercando da due ore”
“Sono
entrato dentro prima, non volevo disturbarti con la tua
nuova ragazza”
Spero di
riuscire a capire qualcosa
“La
mia nuova che?” ok, fa finta di non capire
“Hai
sentito bene, Tom. Non fare lo stronzo, me lo potevi
pure dire che stavi con Kristen”
“Ma io
non sto con nessuno Rob, che cazzo dici!”
Non sta con
Kristen? A… allora perché lei mi ha detto il
contrario?
“Beh,
lei mi ha detto… no vabbè lascia stare”
È
giusto dirglielo?
“No
ora me lo dici”
Sbuffo,
però capisco che non mi darà tregua
finchè non
ammetto tutto.
“O..
ok va bene. Mi ha detto che state insieme, tutto qua”
Sono nervoso
così mi accendo una sigaretta.
“e
perché mai avrebbe detto una cosa del genere?
“e che
cazzo ne so, Tom. Come vi siete conosciuti?” Ora sono
troppo curioso, voglio sapere tutto.
“Beh,
stasera l’ho conosciuta in realtà. È
venuta al bar ed
era sola.. mi ha chiesto da bere e mi ha stregato. Cioè ha
degli occhi
meravigliosi, è bellissima.”
Ti capisco amico
mio, alla perfezione.
“ed
era sola?”
“si,
era il suo compleanno e non voleva stare da sola a casa,
così è uscita.. te l’ho detto mi ha
chiesto da bere e mi è piaciuta subito,
così le ho chiesto di conoscerci meglioe lei c’è stata come hai potuto
vedere”
Si cazzo, ho
visto come ti baciava.E
poi oggi è il suo compleanno ed io non lo
sapevo, neanche Nicole credo. Nessuno. Solo Tom.
“Ehi,
Rob, mi ascolti? Che cazzo ti prende?”
Sbuffo e alzo le
spalle.
“Niente
niente, scusa. Stavo pensando una cosa. E comunque si
ho visto che c’è stata” rido ma dentro
di me sento che sto per scoppiare.
“Comunque
Robert.. prima mi ha detto che non vuole rapporti,
perché ha in testa un altro ragazzo, ma non mi ha detto il
nome. Dev’essere un
gran testa di cazzo a non volerla”
Un altro
ragazzo? Devo sembrare scioccato perché il mio amico
mi scocca le dita davanti la faccia.
“Oh,
ma sei scemo? Ti senti bene?”
“Si,
si Tom. Tranquillo.. quindi un altro, eh? Boh. Che io
sappia non conosce nessun altro oltre te e me”
Fui travolto
all’istante dalle mie stesse parole. Me e te. Io
e Tom.
E se fossi stato
io? Perché si sarebbe comportata in quel
modo prima? Che sia troppo timida per dichiararsi? O forse
perché c’è di mezzo
Nicole?
Che confusione.
“Non
so Rob. Tu invece come fai a conoscerla? Mi hai
accennato prima qualcosa davanti a lei, ma non ho capito bene,
cioè non mi
ricordo”
“Beh,
io l’ho conosciuta qualche settimana fa. Ero per strada
quando mi è venuta addosso e si è fatta male,
così l’ho portata in ospedale. E poi
è amica di Nicole, e andiamo a scuola insieme. Lei
è più piccola però. Fa il
terzo”
Come dimenticare
quel famoso 29 marzo? Era bellissima quel
giorno, aveva le guancie tutte rosse dato che correva, e sicuramente
anche per
l’imbarazzo e quegli occhi verde smeraldo? Unici e
meravigliosi. Era bellissima
anche quando era in ospedale e ci siamo ritrovati da soli in quella
camera. L’unica
cosa che volevo fare era baciare quella sconosciuta che mi aveva
stregato. Ero
preoccupato per lei nonostante non la conoscessi proprio.
È
normale tutto ciò?
È
normale affezionarsi ad una persona nell’esatto momento in
cui incroci il suo sguardo?
È
normale volerla vedere sorridere?
È
normale essere geloso?
Non direi eppure
è così che mi sento.
E tutto
ciòmi
fa
paura.
Ho paura di
rimanere solo.
Ho paura di
soffrire e far soffrire chi mi sta accanto.
Tom mi riporta
alla realtà.
“che
poi voglio dire, ti sembra giusto come l’hai trattata
prima? Hai detto che non te ne fregava niente di lei.Mi è sembrata triste.”
Triste? Triste
perché io le ho detto quella cosa? Ma perché?
Cazzo. Cazzo.
Cazzo. Ho capito. Mi ha risposto in quel modo perché
si è sentita ferita. Devo chiederle scusa domani.
“Beh
si hai ragione, non so perché. Non mi sta neanche
antipatica in realtà.”
Si che lo so.
Ero geloso. Volevo essere io al posto del mio
amico. Invece ero solo un inutile spettatore. Cazzo. Ma questo mi
limito solo a
pensarlo.
Voglio sapere
chi vuole Kristen, e se è Tom me ne farò una
ragione.
Occheiiiii
.. eccoci con
un nuovo capitolo ricco di colpi di scena ma soprattutto di confessioni
… Spero
vi piaccia come sempre.. Ci rileggiamo alla fine :3
_________________________
CONFESSIONS
Pov Kristen
“Mi
dispiace, ma io sto
con Tom”
Ma
che mi è saltato in
mente?
È
da venti minuti che sono
sotto la doccia, e l’effetto rilassante che di solito mi fa
l’acqua calda oggi
non funziona. Sono nervosa, confusa. E solo io so il perché.
Robert.
Lui
che mi ha detto che mi
vuole.
Lui
che ha detto che non
può stare senza di me.
Lui
che ha detto che è
geloso.
Lui
che però è fidanzato
con Nicole.
Lui
che è il migliore
amico di Tom.
Tom
che mi ha baciata..
Io
che ho detto a Robert
che sto con Tom, quando non è vero. Quando l’unica
cosa che volevo fare era
saltargli addosso e baciarlo fin quando non avevo più fiato.
Abbracciarlo e
sentirlo mio. Ed invece cos’ho fatto? L’unica cosa
che non dovevo fare, o
l’unica cosa giusta da fare? Non ci capisco più
niente.
Che
palle.
Qualche
minuto dopo mi
ritrovo nella mia stanza, non ho fame, sono solo stanca. Stanca di
tutti questi
problemi. Stanca della mia fottuta vita di merda. Stanca di soffrire.
Basta!
Chiedo troppo?
Basta
pensare. Basta paranoie.
Come va, va. Ma più mi convinco che è la cosa
giusta da fare, più la mia
coscienza mi dice che non è giusto, perché
c’è di mezzo una ragazza troppo
fragile, Nicole.
E
se Robert lasciasse
Nicole? E se lui le dicesse di me, di noi? Che poi di NOI non
c’è proprio
niente.
Mi
butto sul letto ed
esausta a causa di tutti questi pensieri mi lascio cullare da Morfeo e
mi
addormento.
“Kristen,
è tardi,
alzatiii” le urla di mia madre di prima mattina, ho la testa
che mi scoppia già
di prima mattina, che bello!
“Kristen,
arriverai tardi,
datti una mossa e poi c’è una visita per
te”
Una
visita? E chi sarà
mai?
Robert?
No no può essere,
che verrebbe a fare a casa mia alle 7:30 di mattina? Nah, impossibile.
“Siiii,
mamma.
Arrivoooooo”
Scendo
le scale e per fortuna
non c’è Robert, ma Nicole ad aspettarmi
giù.
Faccio
un sospiro di
sollievo e le sorrido.
“Ehi..”
“Sorpresa!
Ciao Kris, sei
contenta? Oggi andiamo a scuola insieme”
Oh,
si contentissima.
“Certo,
ma che ci fai
qui?”
“Beh,
ero di strada ed ho
pensato che ti facesse piacere andare a scuola insieme, così
possiamo parlare
un po’”
Parlare?
E di cosa? Oh
Gesù, speriamo non di quello che penso io…
“Ehm,
si certo. Mi fa
piacere. Dammi due minuti quanto prendo lo zaino”
“Si
certo fai con calma”
Due
minuti dopo siamo
sulla porta di casa, che salutiamo mia mamma.
“Ciao
mamma, a stasera”
“Arrivederci
signora”
“Oh,
ti prego chiamami
Jules. Mi fai sentire vecchia, ahahah”
Io
e la mia amica
scoppiamo a ridere davanti a mia mamma che fa una finta faccia offesa
“Ma
sei vecchia, mamma…
ahahah.. dai scherzo. Lo sai che sei la mamma migliore del
mondo”
“Certo
che lo so. Dai su
andate. Ah Kris vedi che stasera abbiamo ospiti a cena quindi non
tornare
tardi, così mi dai una mano”
Sbuffo
e annuisco
scocciata.
“Ok,
a dopo. Ciao mamma”
Odio
le cene, odio gli
ospiti. Odio dovermi mettere otto ore prima a cucinare.. non mi ha
neanche
detto chi ha invitato. Non che me ne importi qualcosa, ovviamente.
Troverò una
scusa per dileguarmi, come faccio sempre.
“Tua
mamma è troppo forte”
Nicole
mi riporta alla
realtà, la vedo sorridere quindi non penso sappia niente per
quel fatto.
“Si,
è forte”
Silenzio.
Nessuno delle
due parla.
Vorrei
chiederle di lei e
Robert, ma ho paura della sua reazione, quindi evito.
Dopo
dieci minuti siamo
davanti scuola.
Nicole
mi guarda, è
triste.
“Ehi,
che hai?”
“Scusami
Kris se non ti ho
detto niente per tutto il tempo, ma stavo pensando”
“Ma
figurati. Neanche io
ho parlato tanto, quindi siamo pari”
Sorrido,
ma le non
ricambia con il suo solito sorriso.
“Ti
va di dirmi a cosa
stavi pensando?”
“Beh
si certo. Ho
bisognodi parlare
con qualcuno”
Annuisco
e lei inizia a
raccontarmi di come aveva sentito strano Robert al telefono questa
mattina.
Naturalmente
l’unica cosa
che mi venne in mente di dirle era che forse stava dormendo o si era
appena
svegliato, per questo l’ha sentito freddo e distaccato.
Ma
io sapevo il motivo
reale. Un motivo che mi avrebbe portato via l’unica amica che
avevo, qui a
Londra.
Lui
voleva me, non lei.
“No,
Kristen. Lo conosco,
so che c’è qualcosa che non va. Sai, noi ci
conosciamo da una vita ormai. Siamo
cresciuti insieme, da piccoli giocavamo insieme, mangiavamo insieme e
studiavamo insieme. Era il mio amichetto del cuore, ed io la sua
amichetta
preferita. Crescendo io mi sono innamorata di lui. Ho dato a lui il mio
primo
bacio, la mia prima carezza ad un ragazzo. È con lui che
l’ho fatto la prima
volta”
Si
blocca e si morde il
labbro inferiore. Trema e sono sicura che tra un po’ si
metterà a piangere.
Le
sorrido e le accarezzo
una guancia.
“è
bellissimo, Nicole.
Cosa c’è che non va?”
Mi
guarda, ma fa di no con
la testa
“Tu
non capisci Kristen.
Per me lui è tutto, ma non sono egoista. So che sta con me
per farmi un
piacere. Io.. io sono sicura che non mi ama. Non mi considera come la
sua
fidanzata ma come una sorellina più piccola”
Provo
tanta tenerezza nei
suoi confronti, ma non so proprio cosa dire. Non dovrebbe direa me queste cose, ma a
lui. Dovrebbe parlarne
con lui. Ed infatti è proprio quello che le dico.
“Si,
puoi starne certa.
Gli parlerò e se mi vorrà lasciare, me ne
farò una ragione”
Non
sembra convinta di
quello che dice, anche perché scoppia a piangere proprio
davanti scuola. Ed ora
che faccio? Non mi va che gli altri la vedano così.
“Dai
vieni qui, siediti e
calmati.. fai un bel respiro lungo e calmati”
Si
siede sulla panchina e
mentre cerca di tranquillizzarsi, sentiamo qualcuno schiarirsi la voce.
È lui,
Robert”
“Ciao
amore.. Ciao…” si
ferma prima di finire la frasequando
vede Nicole con gli occhi gonfi e rossi.
“Ma..
ma che sta
succedendo? Ti senti male?”
Lei
gli sorride e
nonostante tutto quello che mi ha detto a me, lo guarda con aria
adorante. E
come si fa a non adorarlo? Ha quegli occhi da favola, lo sguardo e il
sorriso
che ti fanno svenire e un fondoschiena da paura
“No,
amore. Tranquillo, va
tutto bene. Però dopo devo chiederti una cosa, ok?”
Tira
su con il naso e
sorride ancora
Lui
annuisce e le da un
piccolo bacio a stampo, ed io mi sento morire.
Mi
sento di troppo, forse
è meglio se me ne vado.
“Ehm,
dai.. vi lascio soli
adesso”
“No
no, Kris aspetta un
attimo”
“Dimmi,
Nicole”
“Mi
sono ricordata che poi
non gli ho chiesto se conosce quel ragazzo”
Ok.
Sto per morire.
“No,
vabbè ma tranquilla,
non ti preoccupare”
“No,
no.. tanto che ci
costa. Amore, Kristen esce pazza per un ragazzo che viene in questa
scuola
dell’ultimo anno. Dice che l’ha incontrato un
giorno solo per mezz’ora e che è
un figo da paura”
Avete
presente nei cartoni
animati quando vuoi scomparire e si apre il buco nero sotto ai piedi?
Beh è
così che mi sento… cioè Nicole sta
dicendo a Robert, che io esco pazza per lui?
No
vabbè,ma
io voglio scomparire dalla faccia terra.
Vedo
Robert guardarmi come
a volermi dire “Ho capito tutto, mio cara” ma non
riesco a guardarlo per più di
due secondi..
“Dai
Nicole, lascia
stare.. Robert di sicuro non lo conosce…”
“Se
non mi dite il nome,
non vi posso aiutare”
Bastardo,
stronzo.. che
infame.. sa che è lui ed ora vuole mettermi a disagio
davanti Nicole…
“Beh,
non è importante… ve
l’ho detto… e poi Nicole tu ancora non lo sai.. ma
io mi sto frequentando con
un altro ragazzo”
“Cosa…?e
perché non me
l’hai detto?”
“Beh
è successo tutto in
fretta.. è Tom, il migliore amico di Robert”
Non
riesco neanche a
pronunciare il suo nome, ogni volta è una fitta allo
stomaco.. perché io lo
voglio, lui mi vuole ma ci sono troppe cose in mezzo.. troppe persone
che ne
soffrirebbero..
“Awwwww..
ma sono
contentissima per te, tesoro. Tom è un bravo ragazzo, sono
sicura che ti
tratterà bene”
Vedo
Robert irrigidirsi e
accendersi una sigaretta. Segno che è nervoso.
Ben
ti sta, mio caro.
“Si
poi mi trovo molto
bene con lui…però adesso vado in classe,
altrimenti faccio tardi”
Le
sorrido e scappo via..
Pov Robert
Non
ci posso credere..
Nicole mi ha appena confermato che il ragazzo che vuole Kristen sono
io, e poi
lei non mi ha detto neanche come si chiama lui, perciò sono
io, sono io… cazzo,
devo parlare con Nicole”
“Nicole
dobbiamo parlare”
Lei
mi guarda, è triste.
Mi conosce fin troppo bene, so che anche lei sa la verità,
ma siamo stati
troppo stupidi fino ad ora.
“Si
beh. Devo chiederti
una cosa, fa parlare prima me, per favore. Devi essere onesto, Robert.
Giuramelo”
Annuisco
e lei continua a
parlare
“Beh,
noi ci conosciamo
fin da piccoli e siamo andati sempre d’accordo. Tutti
credevano che saremmo
arrivati al matrimonio, ma non è così per te
vero? Shh.. non dire niente. Ti
conosco fin troppo bene, forse più di me stessa. So che tu
mi vuoi bene, ma non
mi consideri come la tua fidanzata, ma come una sorellina
più piccola da
proteggere, vero?
E
vedo anche come guardi
Kristen, ti sembra che sono sciocca?
Secondo
te, non ho capito
che provi qualcosa per lei? Quando al telefono parliamo di lei cambi
tono e
vuoi cambiare discorso, quando parli con lei ti irrigidisci come prima
vero? So
questo cosa significa, Robert. Non sono stupida”
Le
lacrime le rigano il
viso, ed io mi sento uno stupido. Uno stupido perché non si
merita di essere
trattata così e perché è davvero una
ragazza dolcissima. Forse Kristen non mi
vuole, forse rimarrò solo, ma la cosa che so di sicuro
è che non posso stare
con lei e illuderla ancora di più
“Mi
dispiace, Nicole.. Io…
io.. non so cosa dire. Mi dispiace. Io ti voglio bene, ma non ti amo
per come
meriti di essere amata. E voglio essere sincero provo qualcosa per lei,
ma non
so cosa. Sono confuso.. l’unica cosa che so è che
non volevo farti soffrire”
Piange
e si morde il
labbro.
“Vieni
qua, su.. non
piangere”
“Ok..
ok… però sappi che
io non c’è l’ho con te, né
con Kristen. Io voglio che tu sia felice, quindi,
beh.. amici?”
“Ma
come fai ad essere
così? Certo piccolina, amici più di
prima”
“Ti
amerò sempre Robert..
sei importante per me, ma so che con me non sei felice per questo non
sono
arrabbiata”
“Ti
voglio bene tesoro”
Ed
eccomi qui, in classe,
a pensare, ripensare a tutto quello che mi ha detto Nicole prima..
Vuole
vedermi felice, ma posso esserlo realmente? E avrò a fianco
Kristen? Ho capito
che lei mi vuole ma forse ha paura della reazione di Nicole.. ed ora
che lei mi
ha lasciato, mi darà una chance? Lo spero.
La
voglio.. voglio che sia
mia. E lo sarà, costi quel che costi.
Pov
Kristen
Quinta
ora. Matematica.
Come
sempre Nicole è
seduta accanto a me, è attenta a prendere appunti ma
è diversa rispetto a
prima. Non so se è perché ha parlato con Robert o
se è una cosa che vedo solo
io.
Driiiiiin,
driiiiin,
driiiiiiiin
Anche
per oggi le lezioni
sono finite, ed io voglio e devo parlare con la mia compagna di banco.
Voglio capire
se stanno insieme ancora.
“Ehi
Nicole, tutto bene? Ti
vedo strana, è successo qualcosa? Hai parlato con
Robert?”
Mi
guarda e mi sorride.
Non la capirò mai, ve lo giuro.
“Si
beh, ci siamo lasciati
Kristen”
Ride,
ma so che sotto
questa facciata sta soffrendo come un cane.
“Oh,
tesoro. Mi dispiace.
Ma allora perché ridi?” questa me la deve proprio
spiegare.
“Beh,
perché lui è stato
sincero con me. Mi ha detto come stanno le cose realmente. Mi ha detto
che non
mi ama. Mi ha detto che resteremo sempre amici. Ma mi ha detto una cosa
Kristen, che beh avevo già capito. Avevo bisogno solo di una
conferma. E lui me
l’ha data”
Oddio..
oddio.. oddio…
Non
voglio crederci.. ma
so che sta per dire quello che rifiuto di pensare…
“Robert
è innamorato di
te, Kristen. Robert vuole te, non me”
Le
sue parole mi arrivano
dritte al cuore.. come una lama che ti trafigge. Ed ora? come le dico
che anche
io lo voglio?
“Io…
io… sono senza
parole, Nicole”
“Non
sono arrabbiata con
te, puoi stare tranquilla. Voglio vederlo felice Kristen. Dimmi la
verità ti
prego. Anche tu lo vuoi?”
“Io…
io…. “
“Ti
prego, ho bisogno di
saperlo”
“Ok,
sarò sincera. Si, lo
voglio anche io. Però non mi sono mai fatta avanti per
rispetto tuo, perché anche
se ci conosciamo da poco non volevo farti soffrire come ho sofferto io
a causa
del mio ex. Però lo voglio, con tutta me stessa.
L’ho voluto dal primo giorno
che l’ho incontrato la prima volta per strada, solo per
mezz’ora… Ricordi?” un
sorriso forzato esce dalle mie labbra…
Lei
alza un sopracciglio e
ride, forte, di gusto.
“Non
mi dire che il
ragazzo di cui ti sei presa una cotta era proprio lui? Quindi
stamattina,
immagino come ti sei sentita.. scusa”
Lei
che chiede scusa a me?
Lei che mi chiede scusa per avermi messo in imbarazzo davanti Robert,
il
ragazzo che ha mollato qualche ora fa? No vabbè, ma
è pazza..
“Tu
chiedi scusa a me? Sono
io a doverti dare le mie scuse…”
“No
Kristen.. al cuore non
si comanda. Se il destino ha voluto così, chi sono io per
andargli contro? Spero
solo che insieme sarete felici”
“Oh,
tesoro. Ti voglio
bene. Però io non sono sicura di voler stare insieme a lui,
per ora insomma.
Voglio conoscerlo bene prima, sono rimasta scottata
dall’ultimo e unico
rapporto che ho avuto, quindi… e poi, poi
c’è Tom.. ricordi?
“Si,
beh è giusto.. però
ti posso assicurare che è un bravissimo ragazzo.. e poi Tom
capirà, fidati”
È
buffa la situazione in
cui mi trovo, non credete anche voi? Ahahahah.. è una bella
risata quella che
ci vuole…
“Beh,
io devo andare
adesso.. stasera ho ospiti a cena, che palle. Mi raccomando Nicole. Ti
voglio
bene”
“Occheiii,
buon
divertimento.. Ti voglio bene anche io, scemina. E non ti preoccupare
per me..”
La
saluto con la mano e
lei ricambia. Arrivata a casa, butto lo zaino, mi faccio una bella
doccia e mi
cambio.. e cosa mi metto? Non so neanche chi viene a cena.. Opto per un
paio di
jeans,una
maglietta bianca e le mie
adorate vans blu.. Faccio una cosa a casaccio e scendo di sotto per
aiutare mia
mamma.
“Mamma
cosa devo fare”
“Oh,
ciao Kris.. ti sei
degnata di scendere, finalmente..” oh, che palle..
già è tanto se rimango a
mangiare..
“Si..
si… ora sono qua. Dimmi
cosa devo fare altrimenti salgo di nuovo in camera”
Oggi
è stata una giornata
molto intensa, piena di colpi di scena e di confessioni.. Nicole si
è
confessata con me e con Robert. Lui con Nicole.. e io con Nicole..
Insomma…
“Da
quando sei così acida?”
Da
quando rompi i
coglioni? Vorrei tanto dirglielo, ma evito. Non voglio litigare. Non ho
la
forza.
“Vabbè
lasciamo stare. Vai
di là e finisci di apparecchiare”
“Ok,
mamma”
Meglio
così non la sento
parlare..
Finisco
di apparecchiare
in dieci minuti e mi appoggio sul divano. Non faccio in tempo neanche
ad
accendere la tv che suonano alla porta.
“Vadooo
io”
Apro
e chi mi vedo davanti
è l’ultima persona che mi sarei aspettata.
“Salve
preside Richard,
prego entrate” è insieme ad una signora che
sicuramente è sua moglie e a due
ragazze, che sicuramente saranno le figlie.
“Ciao
Kristen.. ti
presento mia moglie Claire e le mie figlie, Victoria e Elizabeth.
Mio
figlio invece arriverà tra un dieci minuti circa. Spero non
sia un
problema?”
“No,
no si figuri”
Dopo
le presentazioni, io e le figlie del preside facciamo subito
amicizia. Sono simpaticissime e mi hanno raccontato un sacco di cose
buffe che
hanno combinato al fratello. E poi, beh sono bellissime.. bionde,
alte… cioè,
io in confronto sono una cacchetta… ahahah”
“Ahahahah,
immagino.. poveretto.. ma so che lo chiamavate Claudia e che
lo vestivate da bambina ma non so ancora come si chiama”
“Ahahahah…
uh, si è vero” è Lizzie che parla.. si
perché Elizabeth non
le piace, quindi preferisce che la chiami così..
Din- don, din- don,
din-don
“Ooooooh
aspettate, suonano alla porta.. beh non c’è
bisogno che me lo
dite, lo scoprirò da sola”
“Ahahahah
ok, come vuoi”
Mi
dirigo verso l’entrata curiosa finalmente di conoscere questo
ragazzo
misterioso, e quando apro il portone vedo tutto ciò che
avrei voluto vedere..
“Ciao…
tu tu sei, il figlio del preside?
È
imbarazzato, quanto me. Lo so, lo vedo, lo percepisco da come mi
guarda.
“Si,
sono io. E tu sei la ragazza di cui mio padre mi parla tanto?”
Le
sue parole mi stupiscono. Suo padre gli parla di me?
“Beh,
direi proprio di si”
________________________
Occheiiiiii
:3
Il
capitolo è finito e spero
vi
sia piaciuto..
So
che non sono bravissima a scrivere, e forse non capirete niente di
quello che ho scritto, però io ci provo!
Mi
farebbe molto piacere leggere una recensione.
Awwww…
comunque il capitolo dovevo finire di scriverlo e pubblicarlo
ieri, però la notizia che Robert e Kristen andranno a Cannes
perché On the Road
e Cosmopolis sono candidati, mi ha dato alla testa..
I’m so proud of them
<3
E
poi sono triste perchè io non posso andarci..T________T
Ringrazio
tutte le ragazze che mi hanno lasciato messaggi privati e
recensioni.. Non sapete quanto mi rendete felice :3
Comunque,
se volete seguirmi io sono su Facebook anche.. sono GraStew
Efp, se vi va aggiungetemi.
È
bellissima ed io non
posso credere ti essere a casa sua. Sto mangiando al suo stesso tavolo
e ho
conosciuto i suoi genitori. È seduta di fronte a me e non ha
detto una parola,
continua a fissare il piatto. Ogni tanto alza lo sguardo e guarda i
miei
genitori e le mie sorelle con cui ha stretto amicizia di
già. Ma non mi guarda.
Forse è nervosa e irritata della mia presenza qui. La vedo
con la coda
dell’occhio, sorride a stento ed è pensierosa.
Vorrei tanto essere accanto a
lei e stringerla. Vorrei tanto poter dire ai miei genitori e ai suoi
“sono innamorato di
Kristen”, ma non
posso.
Non
posso perché lei non
si è sciolta con me, non posso perché lei finge
che io non esisto.. ma perché?
Perché? Perché?
“Robert,
dimmi. Cosa
vorresti fare appena finisce la scuola?”
È
Jules, la madre di
Kristen che parla. È una donna dolcissima, sempre pronta a
scherzare.
“Io
veramente credo di
volermi iscrivere a medicina. Insomma amo questo campo, quindi beh,
sono
convinto che sia la scelta giusta per me”
“Oh,
medicina. Bravo
Robert. Sono sicuro che c’è la farai”
“Grazie,
signora”
“Ti
prego, chiamami Jules”
annuisco e le sorrido.
“e
tu, Kristen? Cosa
vorresti fare?” questa volta è mia mamma che parla.
Lei
alza lo sguardo e per
un attimo i nostri occhi si incrociano. Sono sicuro che il suo cuore
stesse
battendo all’impazzata, come il mio d’altronde.
“Claire
ottima domanda..
beh veramente.. anche io vorrei entrare in medicina. Buffo
vero?”
Cosa,
cosa, cosa?
Io
e lei a medicina?
Peccato che io sia più grande.
“Si,
buffo. E in quale
campo?” Le parole mi escono sole dalla bocca, lei mi guarda e
mi sorride per la
prima volta. Il mio cuore si sta sciogliendo.
“Pediatria.
Amo i bambini
e beh, vorrei poterli aiutare”
Ma
quanto può essere dolce
questa ragazza?
“Bella
scelta, mi piace.
Sarai un ottima pediatra, me lo sento”
Le
faccio l’occhiolino e
lei arrossisce.
“Kristen,
tesoro. Mi faresti
la cortesia di andare a prendere il dolce”
“Si
certo, mamma.”
“Ti
aiuto, va bene?”
È
incerta, ma ho bisogno
di parlarle da solo.
“O..ok,
come vuoi”
Siamo
in cucina ma lei non
ha detto una parola, quindi è molto meglio se dico qualcosa
io.
“Kristen.
Io e te dobbiamo
parlare”
Lei
mi guarda e annuisce.
Da quando è così timida? Lo è solo con
me, mi sta venendo il dubbio?
“Hai
parlato con Nicole?
Cioè, te l’ha detto che ci siamo
lasciati?”
Lei
mi guarda e si morde
il labbro inferiore, ma non dice niente. Niente. Assolutamente niente,
ed io
sto impazzendo.
“Ok,
tu non parli. Parlo
io, Kristen. Tu lo sai cosa provo per te. Io ti voglio, io vorrei
andare di là
e gridarlo a tutti.. ma non posso farlo. Non posso perché
non so cosa pensi.
Non so se ti piaccio, non so se mi vuoi. Non so se stai con Tom, non so
cosa
provi per lui. Non so tante cose, e vorrei tanto saperlo. Quindi, ti
prego
parla. Dimmi qualcosa”
Pov
Kristen
Mi
hai spiazzata. Vorrei
dirgli che anche io lo voglio, che anche io voglio stare con lui.
Però..
voglio prima
conoscerlo bene, voglio prima accettarmi che lui non voglia fare solo
sesso con
me.
Sono
rimasta troppo male
per Michael e soffrire ancora, non c’è la farei.
Dovrei
dire a lui tutte
queste cose. Dovrei parlare ed invece sono qui davanti a lui, muta.
Sento
le guancie infuocate
e il cuore tra un po’ mi esce dal petto.
“Io,
non sto con Tom. Io
non provo niente per lui. Si sto bene, ma è stata solo una
sera, Robert. So che
quel bacio,possa aver significato qualcosa, ma non è come
pensi tu. Io, sono
confusa”
“Ook,
ma io aspetterò. Te
lo prometto. Non ti metto fretta, sono qui e ti aspetto”
Lo
guardo e mi sorride. Ha
il sorriso più bello che io abbia mai visto. Dalla prima
volta che l’ho visto
mi ha abbagliata, mi ha fatto perdere la testa, anche se non lo
ammettevo.
“Meglio
parlarne un’altra
volta, ok Robert? Non mi va che gli altri sentano”
“Va
bene, come vuoi tu”
La
cena passò molto
velocemente, e da una parte ne fui felice dato che mi sentivo in
imbarazzo.
Aveva detto che mi avrebbe aspettato, che dolce. Avrei bisogno di
parlare con
qualcuno, ma con chi? non ho amiche, merda. Con mia mamma non se ne
parla
minimamente. Uffa.
“Ci
vediamo domani a
scuola, allora”
“Ok,
Robert. A domani”
Mi
fece l’occhiolino ed io
arrossi tanto che i nostri genitori si diedero un’occhiata
veloce come a voler
dire “sta nascendo qualcosa, mi
sa”.
Aiutai
mia mamma a
sistemare e poi salii sopra e mi buttai sul letto. Accessi
l’Ipod e mi ascoltai
un po’ di musica.. sentivo qualcosa vibrare, e mi resi conto
che mi erano
arrivati tre messaggi.
Il
primo, cazzo, era di
Ashley
E
adesso che vuole questa?
“Ciao
Kris, come stai? Mi
manchi, mi dispiace per tutto quello che è successo. Non
volevo ferirti. Volevo
dirti che Michael ed io non stiamo assieme, giusto per informarti.
Spero
risponderai al messaggio. Ciao”
Ma
quanto è scema? Cosa
cazzo me ne frega se loro stanno insieme o no? Hanno fatto sesso,
è questo
quello che conta..
Il
secondo era di Tom.
“Ciao Kristen, come stai? Non ti sei fatta sentire e mi sono
preoccupato. Spero
tutto bene. Dobbiamo vederci per parlare. Rispondimi, per
favore.”
Si
ha ragione, dobbiamo
parlare.
Di
noi.
Di
me.
Di
Robert.
“Ehi,
ciao Tom.
Tranquillo, ho avuto da fare e non sono riuscita a chiamarti. Comunque
per me
va bene. Dimmi il posto e l’ora e ci sarò.
Baci”
Il
terzo era di un numero
sconosciuto. E adesso chi era?
Non
lo capii finché non
lessi tutto il messaggio
“Ciao..
so che non hai il
mio numero. Non mi uccidere. L’ho preso dal cellulare di Tom.
Sono Robert.
Stasera eri bellissima, una meraviglia. Ho notato che eri imbarazzata
ed è
anche questo che mi piace di te, la tua semplicità.
Non
vedo l’ora di vederti
domani. Buonanotte principessa. Baci”
Stronzo.
Chi gli ha dato
il permesso di prendersi il mio numero? Però è
troppo troppo dolce. Voglio fare
l’aggressiva ma a chi prendo in giro? Solo me stessa.
Robert
mi piace ed io
voglio stare con lui. Non lo conosco, ma come si dice? Lo scoprirai
solo
vivendo Kristen.
Mi
addormentai e mi
svegliai che erano le nove di mattina. Come cazzo ho potuto dormire
così tanto?
Dio mio, nove ore.
La
scuola ormai è saltata
per oggi, ma non ne faccio un dramma. Non vedrò Robert per
tutto il giorno, e
forse mi aiuterà a schiarirmi le idee.
Afferro
il cellulare e
scendo giù a fare colazione.
La
casa è deserta,
perfetto. Voglio rimanere da sola. Guardo il cellulare e noto che ci
sono due
messaggi nuovi. Ancora. Prima non suonava mai, anzi alcune volte lo
lasciavo
spento, adesso squilla e vibra sempre.
Primo
messaggio: Tom
Ehi,
ho letto il
messaggio. Ti va di vederci stamattina al bar dove ci siamo incontrati
la prima
volta?Ops,
dimenticavo che forse sei a
scuola. Fammi sapere comunque. Baci
Forse
mi farebbe bene
vederlo, e poi gli devo parlare. Deve sapere la verità.
Secondo
messaggio : Robert
Buongiorno
principessa.
Non vedo l’ora di vederti, ma come mai non sei a scuola?
È successo qualcosa,
stai bene? Se hai bisogno chiama
Principessa?
Awwww, che
tenero.
Rispondo
prima a Tom
dicendogli che andava bene. Alle 11 al solito posto. E poi a Robert
Tranquillo,
Robert. Non mi
sono svegliata. Cose che capitano :] adesso mi faccio uno doccia ed
esco un
po’. Ehm vorresti rivedermi? Veramente?
Ma
che domanda assurda gli
ho fatto? Dopo tutto quello che mi ha detto è normale che
vuole rivedermi. Il
fatto è che mi sembra un sogno, e per esperienza personale
tutto ciò che ti
rende felice, con il passare del tempo ti rattristisce. Ti sembra che
tutto
vada per il meglio e poi succede sempre qualcosa che distrugge tutto. E
ti
senti persa, tradita, alla deriva. Finché non arriva
qualcuno pronto a
salvarti.
Ok,
Kristen.
Stai
vaneggiando.
Robert
non ti farà del
male.
Robert
non ti tradirà.
Robert non è
cattivo.
Robert non è
Michael.
Il
problema è se io sono
pronta a tutto questo. Sono pronta ad innamorarmi di nuovo?
Sono
pronta a sapermi
rialzare se toccherò il fondo?
Cazzo,
cazzo, cazzo.
Quante
paranoie, Kristen.
Merda.
Sono
davanti il bar e
aspetto Tom, che è in ritardo. Prendo il cellulare e rileggo
centocinquanta
volte i due messaggi di Robert. È tenero, dolce…
e credo che possa farmi solo
bene. Infondo se gli dico di si, non è detto che ci dobbiamo
sposare.. ma solo
conoscere e credo che lui possa diventare anche il mio migliore amico.
“Ti
aspetterò” così mi ha
detto..
Se
una persona è disposta
a farlo, vuol dire che tiene a te vero?
Però
anche Michael me l’aveva
detto, e sbam è andato a letto con la mia migliore amica.. e
se Robert si
stancasse di aspettare?
Beh,
dovrò fare in modo di
non farlo annoiare allora…
“Ehi
piccola, a cosa
pensavi?” Salto in aria, per lo spavento. Per fortuna
è solo Tom.
“Mi
hai spaventata,
scusami. Stavo pensando ad una cosa. Stavo pensando al modo
più garbato di
dirti una cosa, e non farmi odiare da te”
“Ho
capito tutto, Kristen.
Tra di noi non potrà mai esserci niente, vero?”
Annuisco
e lui mi sorride,
anche se credevo che si sarebbe arrabbiato tanto.
“Sei
innamorata di un
altro vero? Lo conosco? Sappi comunque che se me lo permetterai io
rimarrò al
tuo fianco, come amico intendo”
Ma
si vede così
chiaramente? Solo io non lo vedo?
“Ma
certo che ti voglio
come amico” gli do un colpetto sulla spalla e lo abbraccio.
“Allora
chi è il
fortunato, Kris?”
È
Robert, Robert, Robert.
“Lo
vuoi proprio sapere,
eh?”
“Si
così se ti farà del male,
gli posso rompere le gambe e spaccargli il culo e la faccia”
Rido,
come non avevo riso
da tempo.
“Oh
Tom, grazie mille. Non
ti preoccupare per me”
Lui
mi sorride e aspetta
una mia risposta. È deciso a saperlo. Ed io glielo
dirò.. è giusto ammetterlo,
dopotutto.
“è
Robert, Tom. Sono
innamorata di lui”
_____________________
Il
capitolo è finito.
Finalmente sono riusciti a capire cosa provano entrambi.
Lasciatemi
una recensione,
così so se vi è piaciuto o meno..
Eccoci
qui con il nuovo
capitolo.. è più corto rispetto agli altri..
però spero che vi piaccia lo stesso…
Lasciatemi
una recensione,
se vi va <3
__________________________
Together
Finally
Pov
Kristen
“Kristen,
io ti amo. E voglio stare con
te, per sempre. Voglio fare l’amore con te ogni giorno.
Voglio viverti, sempre”
“Oh,
amore mio.. anche io lo voglio, anche io ti voglio”
Mi
sveglio di colpo, e mi guardo attorno. Sono nella mia stanza, nel mio
letto.
Sola. Come sempre.
Robert
non c’è. Era solo un sogno.
Un
sogno bellissimo. Non avrei mai voluto svegliarmi. Una lacrima riga il
mio
viso, ma non sono triste.
Sono
felice.
Si,
felice. Non mi sono mai sentita così…
così… innamorata.
Amavo
Michael, ma Robert.. Robert mi fa battere il cuore in un modo
totalmente
diverso.
Lui
mi fa sentire speciale.
Certo
ancora non lo conosco bene, però al cuore non si comanda
giusto?
Quando
mi guarda con quello sguardo, con quegli occhi color cielo mi
sciolgo…
E
vorrei abbracciarlo e stringerlo a me…
E
la cosa buffa è che lui mi vuole.. lui vuole me…
Ha
detto che mi aspetterà, ma è inutile..
Sono
pronta..
Ed
è giusto che lui lo sappia..
Decido
di mandargli un messaggio..il
cuore inizia
a battermi all’impazzata…
“Ciao
Robert, scusa il disturbo. Vorrei incontrarti stasera, sei
libero?”
Non
riesco neanche a scrivere per come tremo. Che stupida che sono. Se mi
fa
quest’effetto da lontano, figuriamoci da vicino.. svengo come
minimo.
Inviato.
Speriamo
bene.
Non
passano neanche cinque minuti che mi risponde. Ahahah, veloce il
ragazzo.
“Ehi
piccola.. tu non disturbi mai. Stasera sono libero, facciamo che ti
passo a
prendere alle otto a casa tua?”
Bum,
bum, bum
Il
mio cuore sembra non voler smettere di correre..
Io
e lui
Da
soli
Bum,
bum, bum
Okay,
niente panico Kristen.
“Okay,
a stasera allora : ] “
Poso
il cellulare, pensando che non mi rispondesse, invece dopo qualche
minuti
squilla di nuovo… due messaggi..
Il
primo è di Robert
“Non
vedo l’ora, credimi. Baci”
Awwww,
non vede l’ora di vedermi.
Il
secondo è di Tom.
“Ehi,
Kristen. Allora, parlato con l’amico?”
Ahahah,
mi fa sempre ridere. Per fortuna l’ha presa bene..
Cioè
all’inizio mi ha fatto una faccia strana, del tipo..
“dimmi che stai
scherzando, ti prego”, poi quando ha visto che ero seria si
è messo a ridere.
Ed
io giustamente gli ho chiesto il perché e lui con molta
semplicità mi risponde
che ci vede bene insieme.
“Kristen,
sono sicuro che ti tratterà bene. Insomma, ogni tanto
è un gran testa di cazzo,
credimi. Però non l’ho mai visto felice come
adesso, e anche se non sapevo il
motivo ero contento per lui.. ora che so tutto, posso capirlo. Anche se
ci
tenevo a saperlo da lui, si insomma, è il mio migliore amico
dopotutto. Capisco
anche che non mi ha detto niente quella sera, perché ha
visto che ci baciavamo
e anche perché tu gli hai detto che stavi con me.
Però se ti ha detto tutte
quelle cose, può star certa che ha intenzioni serie. Lui
è sempre stato un
ragazzo da una notte e via.. lo conosco, fidati”
Le
sue parole mi hanno aiutata tanto. Lui lo conosce, meglio di chiunque
altro. Ed
io gli ho creduto.
Adesso
non mi resta che confessare i miei sentimenti alla persona che desidero
con
tutta me stessa.
Adesso
arriva la parte più difficile, la parte più
complicata.
Ne
sarò all’altezza?
Non
sono mai stata brava a parlare di me e dei miei sentimenti.. speriamo
bene.
Rispondo
al messaggio di Tom dicendogli di stasera, rifaccio il letto e mi butto
sotto
la doccia.
“Kristen,
la colazione è prontaaaaaa.. scendi”
Sono
appena uscita dalla doccia e sento mia mamma gridare.
Ho
fame in effetti.. per fortuna che c’è mia mamma.
Come farei senza di lei?
“Siii,quanto mi vesto. Un
attimo”
Mi
metto le prime cose che vedo e scendo di corsa.
Il
tavolo è apparecchiato e ci sono tante di quelle cose che
rimango stupita.
“Mamma,
ma è festa per caso o mi sono persa qualcosa?”
Lei
si mette a ridere e mi indica di sedermi.
Annuisco
e faccio come dice.
Prevedo
un discorsetto tra madre e figlia. Ne sono sicura.
“
ti sembra strano che una madre prepari la colazione alla propria
figlia, eh?”
“No,
solo che… sai… ammettilo,
c’è qualcosa sotto”
“Okay,
okay.. hai ragione tu”
Afferro
la tazza del latte e verso i cereali dentro.
“Spara.
Dimmi tutto”
Prende
fiato e capisco che è nervosa. Oh mio dio, non
vorrà parlarmi di quello che sto
pensando. No, ti prego. Sesso.
Si,
sono sicura.
È
troppo nervosa.
E
mi sta facendo innervosire pure a me.
“Ti
vedo strana in questi giorni, tesoro”
Faccio
finta di niente e le rispondo tranquillamente.
“Ah
si? In che senso strana. Sono sempre la solita, mamma”
“Non
mi dire bugie, Kristen. Ti brillano gli occhi, e ti vedo più
felice. Il periodo
brutto è passato?”
Mi
brillano gli occhi
È
così che mi vedono gli altri? Felice, forse innamorata?
“Sembra
proprio di si, mamma. E sono felice anche
per questo. Sta tranquilla. Ho tutto sotto
controllo”
Si
sono sicura che è passato, deve esserlo per forza. Voglio
ricominciare a vivere
e a godermi la vita come lo fanno tutte le ragazze alla mia
età.
Voglio
uscire e divertirmi, voglio andare al cinema, a ballare …
voglio ubriacarmi e
conoscere nuova gente.
Voglio
essere felice, non chiedo tanto.
“
Sono contenta per te, tesoro. E posso sapere cosa ti rende
così felice, o forse
dovrei dire chi?”
Sono
in imbarazzo, non sono abituata a parlare di queste cose con mia mamma
quindi
faccio fatica
“Io
veramente, sai.. non mi va di parlarne”
Spero
di convincerla, ma non ne sarei tanto convinta. È testarda
mia mamma, ed io ho
preso da lei.
“Kris,
non fare la stupida. Non ti devi vergognare”
Sbuffo
e decido di accontentarla
“Okay,
va bene. È un chi, contenta?”
Ride
ed è impaziente di sapere altro. Sembra una bambina.
“e
chi è questo chi? Lo conosco, dimmi dimmi”
Il
cuore batte sempre forte ed io sarò rossa come un peperone
“Uffa,
come sei curiosa. Eh, va bene. È robert, mamma. Non mi
guardare così.. “
Mi
fissa senza dire una parola.. aspetta che sia io a continuare
“Si..
si.. mamma. Proprio quel Robert che stai pensando tu. Il figlio di
Richard e
Claire. Il ragazzo che è venuto a cena da noi. Il ragazzo
che mi ha portata in
ospedale quel giorno”
Parlo
tutto d’un fiato e lei ancora mi fissa..
“Oh,
mamma.. tutto bene?”
“Cosa..
cosa? Si tutto bene… solo che ero scioccata. Si insomma,
è un bel ragazzo,
educato e di buona famiglia... sono contenta, però non me
l’aspettavo, okay?”
“Beh,
ma stai tranquilla.. cioè non stiamo insieme, quindi non ti
fare strane idee in
mente”
“In
effetti vorrei parlarti proprio di questo. Si, insomma. So che sei
stata con
Michael per tanto tempo, ma non so se hai affrontato il grande passo.
Si, beh. Hai
capito. O no?”
Lo
sapevo che mi avrebbe parlato di questo. Che vergogna.
“Si
mamma ho capito. Non c’è bisogno che tu mi dica
niente.
So
già tutto. E se devo essere sincera, purtroppo per me ho
già affrontato quella
cosa… si insomma ho già fatto sesso con
Michael”
Ma
cosa diavolo mi è saltato in mente? Ho appena detto a mia
madre, che mi sta
guardando scioccata e ha cambiato anche colore, che non sono vergine.
Ho solo
diciassette anni, cazzo.
“Kristen,
io… aspetta, fammi riprendere. Okay, è normale.
Tu gli volevi bene, lui ne
voleva a te. Lui era più grande, ed è normale
che…”
Cosa,
cosa? Sta dicendo forse che l’ho fatto perché lui
era più grande e quindi
dovevo soddisfare i suoi bisogni?
“No
mamma. Non è così. Io non gli volevo bene. Io lo
amavo, è diverso. Ti può
sembrare strano perché ero piccola, ma è
così.
Però
se devo essere sincera, se potessi tornare indietro non lo rifarei
insomma.
Avrei aspettato qualche anno in più…”
Ma
ormai il danno è fatto…
La
guardo e una lacrima le riga il viso
“Mamma
perché piangi adesso? Ti ho delusa, forse?”
“Oh
no, tesoro. È normale alla tua età tranquilla..
solo anche io avrei preferito
che aspettassi un altro po’. Sono contenta che tu sia stata
sincera con me.. la
mia bambina è cresciuta.. sei una donna ormai. Sei saggia,
intelligente,
simpatica”
La
guardo e l’abbraccio d’istinto..
“Sono
così grazie a te mamma… ti voglio bene”
“Anche
io te ne voglio, tanto. E adesso parlami di Robert. Voglio sapere
tutto.. lui
ricambia? Scommetto di si.. ho visto come ti guardava. Gli brillavano
gli occhi
anche a lui..”
Le
racconto tutto. Di me, di Nicole e di Tom, di Robert, dei miei
sentimenti nei suoi
confronti e le parole che mi ha detto. Le dico anche che stasera devo
vedermi
con lui..
Non
è poi così male parlare con mia madre.. avevo
proprio bisogno di sfogarmi.
Non
ha detto una sola parola, da quando ho iniziato a parlare. Mi guarda,
ogni
tanto annuisce, beve il thè e sorride…
Sorride
sempre.. è contenta per me. Mi ha visto piangere giornate
intere, e adesso mi
vede sorridere … cosa può mai volere una mamma
per il proprio figlio se non
vederlo felice e senza problemi?
“Sono
sicura che andrà tutto bene. Vi metterete insieme, ne sono
sicura. Stasera
stesso”
Queste
sono state le sue parole prima di alzarsi dal tavolo e andare a
prepararsi per
il lavoro..
“Lo
spero, mamma. Lo spero tanto”
Pov
Robert
Sono
le 18 e tra due ore devo andare a prendere Kristen. Chissà
cosa vorrà dirmi. Spero
tanto che mi dica che vuole stare con me..
Non
c’è la faccio più…
La
voglio mia.
Sempre.
Ogni
giorno che passa il desiderio di lei diventa sempre più
forte.
Non
vedo l’ora di poterla stringere tra le mie braccia e
assaporare ogni centimetro
della sua bocca e del suo corpo
La
sogno, perfino la notte. Sto cambiando, e lo sto facendo grazie a lei.
Non
mi interessano più le altre ragazze, non mi interessa
più ubriacarmi e fare
sesso con chi capita..
Voglio
lei anche se non abbiamo quel rapporto di confidenza.. ma la sento
già mia..
“Oh,
Robert. Che cazzo pensi? Ti sei imbambolato?”
È
Tom che rompe il cazzo. Mi ero dimenticato che lui era di lato a me..
“Stavo
pensando, niente di che”
“Ah,
si.. e per caso stai pensando ad una certa Kristen Stewart? Capelli
castani,
occhi verdi?”
Mi
fa l’occhiolino e mi sorride
“E
tu come diavolo fai a saperlo?”
“Eh
amico mio, so tutto io”
Kristen,
ovvio.
“Te
l’ha detto lei vero? Sai tutto?”
Annuisce
e diventa serio.
“Si
so tutto Robert. Mi ha raccontato tutto. Ma che intenzioni hai tu? Ti
conosco,
so come sei fatto.. puoi portarla solo a letto, dimmi la
verità?”
“No
io Tom, no. Credimi. Lei mi sta cambiando. Credo di amarla”
“Lo
spero per te, Rob. È una brava ragazza, non merita di
soffrire. E poi le ho
promesso che se la fai soffrire ti rompo le gambe, quindi stai
attento”
Ride
di nuovo ed io lo seguo…
“No
stai tranquillo. Voglio il meglio per lei. L’unica cosa
è che ti devo chiedere
scusa, per il mio comportamento”
“Tranquillo,
non ci pensare.. eh, divertiti stasera. Adesso devo andare”
“Okay,
okay. Ci sentiamo”
Pure
di stasera sa? Mi sa che Kristen mi sta rubando il migliore amico..
L’unico
amico, oltre Marcus che ho.
Sono
veri e leali.. se hanno qualcosa da dire te la dicono in faccia.. con
loro ho
fatto le cazzate più grandi che si potessero fare, e mi
hanno sempre parato il
culo. Sono come fratelli per me, e non saprei cosa fare senza di loro.
Torno
a casa e mi faccio una doccia…
Quando
esco sono le 19:30.. ho giusto il tempo di vestirmi. Pantaloni chiari,
maglietta bianca, un giubbino di sopra e le mie adorate scarpe da
tennis.
Ho
deciso di portarla a mangiare un panino, è troppo magra
quella ragazza…
Arrivo
sotto casa sua e le faccio uno squillo per dirgli che sono sotto.
Mi
risponde dopo due minuti…
“Sto
scendendo, un attimo”
E
quell’attimo mi è sembrato
un’eternità.. Non vedevo l’ora di
vederla vestita
bene solo per me..
Accendo
una sigaretta e me la fumo cercando di stare calmo..
Sento
sbattere il portone, ed eccola là l’ottava
meraviglia del mondo.. Mi si ferma
anche il respiro per quant’è bella…
Ha
un vestitino nero che le avvolge il corpo in modo perfetto. Sembra
fatto
apposta per lei. Le evidenzia le giuste forme, le sta
d’incanto. E quelle gambe
sono un richiamo per me.. sono perfette.. come lei.
“Ciao”
mi dice…
“Ciao
piccola, sei bellissima stasera”
“Solo
stasera?” Mi fa l’occhiolino e sorride.
Mi
vuole stuzzicare…
“Beh,
veramente lo sei sempre. Ma stasera sei una principessa. Sei perfetta,
giuro”
Mi
avvicino a lei e le do un bacio sulla guancia.
Il
suo profumo mi invade le narici e mi fa sentire bene..
Sa
di vaniglia
Amo
anche il suo profumo, perfetto.
La
sua pelle è calda, bollente.
È
emozionata, forse non se lo aspettava. Cazzo. Stasera non la voglio
mettere
sotto pressione
“Scusami,
io… forse tu non volevi”
“Shh”
Mi prende la mano e si avvicina ancora di più..
Sento
il suo calore vicino il mio corpo..
Sento
il suo sguardo su di me
Sto
per scoppiare. La voglio baciare, ma non lo farò.
“Robert,
io volevo. Eccome se volevo. Solo che non volevo affrettare i tempi. Ma
non ci
riesco. Ho bisogno di te. Ho bisogno di sentirti accanto. Anche io ti
voglio. E
non dovrai aspettare, perché io sono tua se mi vuoi ancora.
Io non desidero
altro, se non te”
Si
sta dichiarando? Sembro uno stupido, sono qui davanti a lei.. la sua
mano nella
mia e non so cosa dire..
“Dimmi
qualcosa ti prego, Robert”
Si
dovrei dirle qualcosa
“Io..
io… non so…”
“Okay,
ho capito. Hai aspettato troppo. Non ti preoccupare”
Cosa?
Cosa? Ma che sto combinando? Io la voglio. Robert parla cazzo.
“No
no aspetta. Volevo dirti che non so cosa dire, solo perché
non mi aspettavo che
ti dichiarassi così velocemente.Ti
voglio Kristen. Voglio che tu sia mia.. e ti voglio donare tutto me
stesso. Ti
desidero anche io.. ogni giorno di più”
Mi
guarda e mi sorride..
L’avvicino
di più a me, e la bacio. E lei ricambia.
Il
nostro primo bacio.
Spettacolare.
Le
nostre labbra si muovono insieme. Sono sincronizzate. Le nostre lingue
giocano,
si stuzzicano…
È
calda lei, e averla vicino mi fa uno strano effetto. Mi fa sentire
vivo.
La
prendo per i fianchi e faccio aderire i nostri corpi alla perfezione.
Lei si
lascia trasportare e mi accarezza i capelli…
Ed
io mi sento morire..
Che
sensazione fantastica.
È
brava a baciare, più di quanto immaginassi.
Ci
stacchiamo lentamente e mi abbraccia. Mi stringe forte ed io la avvolgo
tra le
mie braccia. È uno scricciolo.
“Grazie,
Robert”
“e
di cosa, piccola?”
“di
volermi accanto a te”
“Sono
io che ringrazio Dio di averti messa sulla mia strada. Non
finirò mai di
ringraziarlo. E grazie a te, che mi dai la possibilità di
proteggerti e amarti”
Sorride
e mi da un altro bacio sulle labbra. Questa volta non ci sono dubbi,
né incertezze.
È
mia, e non la lascerò tanto facilmente.
Finalmente
stanno insieme *________*
Spero
vi sia piaciuto e vorrei ringraziare tutte le ragazze che seguono la
mia storia
e che la recensiscono..
Sono
in paradiso? Sto sognando? Se è così
svegliatemi…
Abbiamo
passato una bellissima serata e insieme a lui mi trovo benissimo.
Pensavo che
non sarei riuscita a dire niente, a non fare niente. Invece con lui mi
sento
tranquilla. Sarà che mi ha messo subito a mio agio.
Abbiamo
mangiato in un pub non molto affollato, anzi per il dire il vero
c’eravamo noi
e altre due coppiette…
È
stato bellissimo.
Abbiamo
parlato di noi, di come ci siamo conosciuti casualmente.
Mi
ha chiesto di tutto, dal mio colore preferito al mio primo animale
domestico.
Ed
io ho fatto la stessa cosa. Ho una voglia pazzesca di conoscere tutto
di lui..
Ogni
tanto mi dava un bacio e mi accarezzava la guancia ed il mio cuore
inizia a
battere sempre più forte.
Sono
tornata a casa da un ora e non faccio altro che pensare a lui..
Qualunque
cosa faccia penso a lui
È
normale? O sono pazza?
È
normale volerlo qui con me?
Dormire
con lui? E svegliarmi con le sue braccia intorno al mio corpo?
Mi
spoglio e mi butto sul letto, dopo qualche minuto mi squilla il
cellulare..
dalla fretta di prenderlo cado dal letto e scoppio a ridere..
Sono
scema okay, questo è poco ma sicuro.
Ancora
ridendo lo afferro e rispondo
“Pronto,
Kristen?” è Robert…
“Si
sono io, scusa” e continuo a ridere come la stupida, ma non
riesco a fermarmi
“Ehi
piccola come mai ridi… che stai combinando?”
“Ahahah,
per prendere il cellulare sono caduta dal letto, e non riesco a stare
seria,
tranquillo”
Inizia
a ridere anche lui e mi perdo nel suono della sua voce..
“Avevi
fretta di rispondere, eh?”
“Beh,
veramente si. Volevo sentirti. Mi manchi già”
“Anche
tu mi manchi già, Kristen. Ti prometto che non ti
lascerò un minuto, te lo
giuro”
“Grazie
di tutto, Robert. Sto tornando a sorridere grazie a te”
“Anche
se non mi hai detto il perché della tua tristezza sono
contenta che stai bene
con me”
“Si,
mi fai stare bene. Un giorno ti racconterò tutto. Adesso
vado a dormire.
Buonanotte Robert”
“Buonanotte
Kristen. Ah, domani mattina vengo a prenderti alle 10, voglio portarti
in un
posto speciale”
“Okay,
okay. A domani. Bacio”
Ho
dormito si e no quattro ore… sono troppo agitata per
stamattina. Dove vorrà
portarmi?
Mi
alzo dal letto verso le 8 e per rilassarmi mi faccio una bella doccia..
Amo
farla di prima mattina, l’acqua calda mi infonde
tranquillità e mi rilassa
tutti i muscoli..
Mi
cullo un po’ sotto l’acqua, ma sto un po’
troppo dato che mi accorgo che sono
le 9 e 15.. Oh cazzo.. è tardissimo, alle dieci viene a
prendermi e ancora devo
asciugarmi i capelli e decidere cosa mettere..
Oggi
non è una brutta giornata, cosa strana per Londra.
Esco
dalla doccia, avvolgo il corpo in un asciugamano e asciugo prima di
tutto i
capelli..
Mi
faccio una coda alta e mi trucco leggermente gli occhi..
Non
voglio esagerare, non ho bisogno di fondotinta per fortuna, quindi
almeno
faccio veloce
Le
nove e quarantacinque
E
adesso cosa mi metto?
Dilemma.
Apro
l’armadio e opto per una paio di shorts neri, una canotta
grigia e le mie
adorate vans nere.
Scendo
di corsa sotto e mia mamma mi guarda stupita
“Buongiorno,
si può sapere dove stai andando così di
corsa?”
Mi
fa l’occhiolino e ride
“Ehm,
buongiorno mamma. Oggi sono felicissima, si nota? Sto uscendo.. con
Robert”
“Awwww
lo sapevo, lo sapevo”
“Cosa
sapevi?”
“Che
vi sareste messi insieme, che altro se no”
Arrossisco,
sono parecchio imbarazzata
“Beh
si, insomma.. ieri sera ci siamo baciati e stamattina vuole portarmi in
un
posto speciale. Con la scusa visito anche Londra”
“Awww,
che romantico. È un bravo ragazzo, sono sicura che non ti
tradirà come ha fatto
quel verme. Divertitevi. Io e papà domani mattina dobbiamo
ritornare a Los
Angeles, per risolvere una questione, quindi avrete la casa tutta per
voi. Mi
raccomando, non distruggetela”
Io
e lui
A
casa, da soli.
Una
settimana.
Awwwww..
okay. Respira Kristen, non diventare ancora più rossa di
quanto lo sei già.
“Ma
che dici, mamma. Tranquilla. È presto ancora”
“Si
si.. io però ti avverto, poi fai come vuoi. Sei abbastanza
intelligente. Sai
cosa fare. Adesso vai o farai tardi”
La
bacio sulla guancia e la saluto con la mano.
Apro
il portone e lui è fuori ad aspettarmi.
È
appoggiato alla macchina e fuma tranquillo una sigaretta.
Mi
avvicino sempre di più ed è bellissimo. Ha un
paio di jeans chiari che gli
fasciano alla perfezione le gambe e una maglietta bianca a scollo a V,
e lascia
intravedere il petto.. Oh cacchio, Kristen.
Pensa
ad altro.
Non
pensare che vorresti baciargli il collo, accarezzarlo e fare
l’amore con lui.
Pensa
ad altro.
Sicuro
sono tutta rossa.
“Buongiorno,
Rob” gli dico sorridendo
“Buongiorno
a te, piccola. Stamattina sei bellissima, sei raggiante”
“Ooh
grazie. Beh in effetti te l’ho detto che sono felice, quindi
sai chi
ringraziare”
Lo
guardo e gli faccio l’occhiolino
“Hai
già fatto colazione? Ti prego dimmi di no… ci
tengo a farla con te”
“Ehm
no, tranquillo. Non l’ho fatta e se devo essere sincera sto
morendo dalla fame”
Senza
farlo apposta, ahahah.. il mio stomaco brontola e anche forte.
Tant’è che lui
si gira e scoppia a ridere. Ed io mi imbarazzo.
“Non
ti imbarazzare, è normale stupidina… dai andiamo
allora”
Annuisco
e faccio per aprire lo sportello, ma mi blocca. Sento un brivido
percorrere
tutto il mio corpo nel momento in cui tocca la mia mano..
“Ferma..
te lo apro io lo sportello”
“Ooh,
grazie. Che gentiluomo che ho davanti. Non pensavo fossi
così.. come dire
galante”
“Eh,
ancora non sai tante cose di me.. ma le scoprirai se lo
vorrai”
“Certo…
non vedo l’ora di sapere tutto di te”
Mi
apre lo sportello ed io mi siedo.. Ha una mini cooper nera, molto
carina devo
dire…
“Ma
non ti sembra che ti sia dimenticata di fare qualcosa?”
Alzo
un sopracciglio e non capisco quello che vuole dire finché
non lo fa lui..
Si
avvicina lentamente e mi lascia un delicato bacio sulle labbra,
questioni di
attimi ed il mio cuore esce dal petto…
“Ecco
cosa ti sei dimenticata…”
Ma
esistono davvero i ragazzi così? O sto sognando?
È
troppo dolce, forse non merito tutto questo.. o forse si?
Kristen,
basta paranoie. Insomma hai un ragazzo che farebbe di tutto per te..
basta
pippe mentali
“Si
scusa, ero troppo presa dall’osservarti. Ma rimedio ora,
tranquillo”
Questa
volta sono io ad avvicinarmi e lo bacio. Ma non è come
prima.
Questo
sa di noi
Mi
prende la mano e se la porta al petto. Il suo cuore batte come il mio..
forte
forte..
Bum-bum-bum
Bum-bum-bum
Sembra
che sta correndo per raggiungere chi sa cosa..
Le
nostre lingue si trovano e si rincorrono. Giocano tra di loro e si
assaporano a
vicenda..
È
un bacio che sa di tenerezza, di passione, di un amore trovato..
Sa
di Kristen e Robert
Le
nostre labbra combaciano alla perfezione e anche i nostri corpi.
Nonostante
siamo seduti in macchina, sono vicinissimi a lui, quasi di sopra.
E
questa cosa mi piace.
Mi
piace sentire questa attrazione che c’è fra di noi
Mi
piace sentire il suo contatto con la mia pelle
Mi
piace sentire il suo odore
Mi piace sentirlo mio
Si
stacca dolcemente da me e mi fissa con il sorriso sulle labbra
“Kristen..
io.. non so quali parole devo usare per spiegarti come mi sento adesso.
Mi
sento.. mi sento… così….”
“Lasciami
indovinare… così innamorato”
“Si
credo sia la parola giusta.. anche tu ti senti così?
Mi
fissa con aria sognante. Non me lo sarei mai aspettato che il ragazzo
incontrato per strada, per sbaglio, si innamorasse di me.. ed
invece….
“Si
credo che anche per valga la stessa cosa, Robert”
Mi
abbraccia e mi lascia tanti bacetti per tutto il viso…
“Ti
amo Kristen. Ti amo amore mio”
Amore
mio
Amore
mio
Ha
detto proprio così?
Amore
Mio
Mi
sento male
“Che
hai? Ho detto qualcosa di male?” L’ho fatto
preoccupare, adesso devo rimediare
“No,
io.. cioè… sono solo emozionata. Posso chiamarti
anche io amore, eh posso?”
“Ma
certo, piccola.. Sono il tuo amore, che bella sensazione”
È
troppo dolce, lo dico sempre io.
“Grazie
amore, allora… grazie di tutto”
“Grazie
a te di esistere”
Mi
ha portata a fare colazione in una caffetteria davvero carina, dove va
sempre
lui
Fanno
degli ottimi cappuccini e dei cornetti fantastici..
Come
in Italia dicono, anche se non ci sono mai stata. Mi piacerebbe
però. Firenze,
Roma.. dicono che anche la Sicilia e la Calabria siano favolose per il
mare e
per la gente che ci vive.. ma questo lo so solo attraverso internet e i
libri,
e grazie ai miei genitori che si sono stati una volta.
Un giorno chi lo sa forse ci
andrò anche io..
Nelle
ore seguenti Robert è stato dolcissimo.. Mi ha parlato di
se, del rapporto con
i suoi genitori e con le sue sorelle, della passione per la medicina
che
abbiamo in comune.. del suo rapporto con Tom.
Un
rapporto da fratelli, direi. Sono culo e camicia, insomma. Sta male
uno, sta
male anche l’altro.
Invidio
la sua amicizia con Tom, anche io vorrei un’ amica con cui
condividere tutto.
Gioie
e dolori
Pianti
e risate
Segreti
e pettegolezzi
Insomma
una persona di cui fidarsi ciecamente, e non che alla prima occasione
ti
pugnala alle spalle
Avevo
trovato Nicole, ma non so se lei voglia continuare ad essere mia amica.
Insomma
adesso io sto con Robert e lei è innamorata di lui ancora.
Domani
la rivedrò a scuola, e sinceramente ho un po’
paura della sua reazione.
Anche
se lei mi ha detto di non avercela con me, insomma.. è pur
sempre una ragazza
ferita. Mah, staremo a vedere.
Un
giorno chi lo sa forse ci andrò anche io..
Mi
porta a fare un piccola giro per Londra ed io rimango incantata. Non ho
mai
visto posto più bello, tranne la mia Los Angeles ovviamente.
Se
prima non volevo venire ad abitarci, adesso non me ne voglio
più andare. E non
solo perché ho trovato Robert, ma anche perché mi
ha conquistata la città..
Lasciamo
la macchina parcheggiata e decidiamo di prendere la metropolitana, in
modo da
fare più veloce.
Scendiamo
esattamente a Marble Arch, la fermata iniziale di Oxford Street, che
è una
delle strade più famose della capitale britannica e si
estende a detta di
Robert per più di quattro chilometri..
“Dai
vieni.. ti piacerà qui” aveva detto e come dargli
torto?
Ci
sono più di trecento negozi, di tutti i tipi.. vorrei
entrare in tutti, ma è
impossibile.. quindi opto per un negozietto di abbigliamento e rimango
incantata da un abitino davvero carino.. Robert se ne accorge, e decide
di
regalarmelo..
“No
dai, lascia stare.. davvero, non voglio che spendi soldi per
me”
“I
soldi non sono un problema e poi ci tengo a comprartelo.. ho visto come
ti
piace”
In
effetti è bellissimo.. è nero e blu, senza
spalline ed è corto molto corto…
infatti quando lo provo e mi faccio vedere da Robert fa una smorfia ma
subito
dopo mi sorride
“Okay,
ti sta benissimo. Ma lo metti solo quando ci sono io con te”
Geloso
il ragazzo?
“Beh
non è che io abbiamo molta vita sociale, a parte te, Tom e
Nicole”
“In
effetti, ma non ti preoccupare.. domani ti presento altri
ragazzi”
“Okay,
come vuoi”
“Adesso
andiamo, che si è fatto tardi”
Annuisco
e usciamo dal negozio
Si
sono fatte le tre del pomeriggio e non sono stanca per niente di tutto
quel
tragitto.
“Sei
stanca? Hai fame?”
“No
tranquillo… in caso te lo dico… dove mi porti
adesso?”
“Dove
vuole andare signorina?”
“Mh,
vorrei vedere il London Eye”
“Mh,
va bene.. però dobbiamo riprendere la metropolitana e
dobbiamo arrivare fino a
Waterloo, si trova a circa cinque minuti”
“Se
non ti secchi vorrei andare.. è il mio sogno vederla da
vicino e salirci
magari”
“Per
me non è un problema. Amo Londra con tutto me
stesso”
Gli
sorrido e dai suoi occhi capisco che è la verità.
Per
me è stata dura lasciare la mia città, ma me ne
sono fatta una ragione.. credo
che per lui lasciare Londra sarebbe un trauma.
Un’ora
dopo circa ci ritroviamo davanti al London Eye ed io mi sento piccola
piccola..
è alta 135 metri ed è l’attrazione
più popolare del Regno Unito.
Per
fortuna che c’è Robert, altrimenti avrei bisogno
di una guida.
Mi
spiega tutti i dettagli e lo fa con amore, come se l’avesse
creata lui.
“Sono
a casa qui” così aveva detto ed aveva ragione.
“Vuoi
salire? Anche se sarebbe meglio al tramonto, è
più bello”
“Allora
saliamo un altro giorno, mi fido di te. A proposito vieni qua, dammi un
bacio”
Non
se lo fa ripetere due volte.
Si
avvicina e mi stringe forte a se.
Mi
sposta i capelli dietro l’orecchio e mi bacia.
E
mi sento a casa, anche
io.
“Ti
voglio per sempre, Robert. Non mi lasciare mai”
“Mai.
Te lo prometto”
Torniamo
a casa che sono le dieci di sera, e lo invito a rimanere da me. Ma lui
non
accetta e capisco anche il perché. Infondo ci conosciamo da
poco…
“Va
bene, non ti preoccupare. Ci vediamo domani mattina a scuola.
Buonanotte amore”
“Buonanotte
a te, principessa”
Gli
do un bacio sulle labbra e scappo dentro, altrimenti sono sicura che
non lo
lascerei andaremolto
facilmente.
Già
mi manca ed è da cinque minuti che non lo vedo.
Afferro
il cellulare e gli scrivo un messaggio
“Grazie
per oggi, sono stata benissimo. Ti amo. Kristen”
La
risposta arriva esattamente dopo un minuto
“Anche
io sono stato benissimo. Con te sto sempre bene. A domani. Ti amo.
Robert”
Cerco
di fare più silenzio che posso per non svegliare i miei, ma
non ci riesco. Mia
mamma è seduta sul divano. Mi stava aspettando.
“è
ora di tornare questa?”
“Lo
so mamma, scusa. È che siamo stati in giro per Londra ed il
tempo è volato.
Figurati che non abbiamo neanche mangiato. Per fortuna abbiamo fatto
un’abbondante colazione”
Le
sorrido e cerco di sdrammatizzare la situazione.
Ci
riesco, sembra. Dato che mi sorride.
“Ti
sei divertita almeno?”
“Si
da morire”
“Mi
fa piacere. Adesso fila a letto. Sarai distrutta”
Ha
ragione. La stanchezza si sta facendo sentire, ma non mi sono pentita
della
giornata. La rifarei ogni giorno. Io e lui mano per la mano per le vie
di
Londra. Ogni tanto un bacio, una foto scattata per immortalare il
momento e
tanta felicità di stare insieme.
“Si,
sono stanchissima. Vado a dormire”
“Okay,
Kristen. Buonanotte. Ah, ti ricordi per domani?
C’è la farai da sola?”
È
vero, domani partono.
“Si
mamma, tranquilla. Non sono scema. Buon viaggio e state attenti. Saluta
papà”
“Okay,
Kristen. Però per qualunque cose chiama va bene?”
“Si…
si va bene”
Le
do un bacio sulla guancia e l’abbraccio.
Salgo
in camera, mi spoglio e mi faccio una bella doccia. Ci voleva proprio.
Quando
esco sono talmente stanca che infilo il pigiama a stento.
Mi
addormento con l’assoluta certezza che oggi è
stata la giornata più bella della
mia vita.
Pov
Robert
Oggi
è stato meraviglioso passare il mio tempo con lei.
Mi
fa stare bene.
Ed
io faccio stare bene lei.
Ne
sono davvero felice.
Dopo
la morte di mia sorella Katy non credevo potessi ritornare a sorridere,
ma
grazie a Kristen c’è l’ho fatta..
Un
giorno le racconterò tutto, e la ringrazierò come
si deve.
Adesso
voglio godermi questo momento di felicità e non pensare a
tutta la sofferenza
che ho provato, e a quanto dolore ancora vivo ogni giorno.
Sono
innamorato di lei, ed oggi gliel’ho detto.
E
sono contento perché anche lei mi ama.
È
bello sapere che qualcuno tiene a te.
È
bello sapere che sei il primo pensiero di qualcuno appena si sveglia e
l’ultimo
quando si addormenta
È
bello sapere che puoi contare sempre su qualcuno
È
bello sapere che il tuo cuore appartiene a qualcuno
E
se quel qualcuno è Kristen, la cosa è ancora
più bella.
Non
credo potessi amare tanto una persona.. darei tutto per lei.. La voglio
proteggere, coccolare e amare per tutta la vita.
________________________
Il
capitolo è finito… c’ho messo
un’eternità per scriverlo, scusatemi. Spero vi
piaccia e mi farebbe piacere leggere le vostre recensioni.
Ringrazio
tutte le persone che hanno messo la storia tra le preferite, seguite e
ricordate e naturalmente ringrazio tutte le ragazze che mi lasciano una
recensione.
Grazie,
grazie e ancora grazie :3
Al
prossimo capitolo che non so quando scriverò…
ahahahah…
Capitolo 13 *** TOO MANY DOUBTS FOR A SINGLE DAY ***
Eccoci qua con il
tredicesimo capitolo :) spero vi piaccia :) Ci rileggiamo alla fine
:)
TOO MANY DOUBTS FOR A SINGLE
DAY
POV
ROBERT
Ieri
è stata una giornata meravigliosa, cosa che non
sarà questo maledetto 25
aprile.
Mia
mamma se n’è uscita con la sparata che ci dobbiamo
trasferire.
“Robert,
mi dispiace, ma a Settembre ci trasferiamo a Parigi perché
qui non c’è la
facciamo più” così mi ha detto, e
così continua a dirmi da circa mezz’ora.
Più
la guardo e la sento parlare più mi sto arrabbiando.
“No
mamma.. io non me ne vado da qui, mi spiace. Voi ve ne potete anche
andare, ma
io non mi trasferirò mai.. MAI.. hai capito? Che
c’è ne andiamo a fare? No, no
e no… assolutamente no”
Dovrei
lasciare la città del mio cuore?
Dovrei
lasciare Tom?
Kristen?
Ora che l’ho trovata?
No,
mi rifiuto.
Mi
guarda scioccata, non si aspettava da me questa reazione.
“Robert
non fare discussioni. Sei abbastanza intelligente per capire la
situazione.
Troppi ricordi ci sono qui. Io e papà non
c’è la facciamo”
Troppi
ricordi, troppi ricordi.
Solo
loro stanno male? Eh?
Io
sto una merda, però cerco di reagire. Loro che fanno?
Lasciano
tutto e scappano via? Come se i ricordi brutti non ti seguono comunque.
“Non
è lontanissima, potrai tornare qui quando vuoi”
Insiste
ancora.. non ha capito
Mi
sto innervosendo, ho voglia di una sigaretta ma mia mamma non lo sa. Al
diavolo
tutto e tutti. Ho diciotto fottuti anni, posso fare quello che cazzo
voglio
della mia vita o no?
Esco
il pacco delle sigarette e ne accendo una proprio davanti a lei che mi
guarda
scioccata.
Odia
il fumo.
Odia
vedere fumare.
Starà
odiando anche me, ora.
Uno,
due, tre.
Eccola
che sta per gridare, ma ormai ci sono abituato.
“Robert,
cosa diavolo stai facendo? Fumi e da quando? Smettila, smettila subito.
Te lo
ordino” grida e sbraita.
“Spiacente
mamma, io fumo. Fattene una ragione” e nel frattempo faccio
un altro tiro.
Scoppia
a piangere, era prevedibile.
“No.
Ti prego. Ma che ti sta succedendo, eh? Sei diverso, non ti riconosco
più. Non
sei più il mio bambino” ma che cazzo dice?
“Non
sono più un bambino infatti mamma, cazzo,
guardami.”
Le
prendo il viso e la guardo negli occhi.
“Ho
diciotto fottuti anni. Quasi diciannove. Ho la barba. Ho fatto sesso
una
quantità di volte che non mi ricordo neanche. Ho la
macchina, sto per andare al
college. Mi è morto un amico e una sorella, cazzo.
È normale che sono cambiato.
Si cresce mamma”
È
scioccata, trema e piange.
Mi
dispiace parlarle così, ma deve reagire. Non può
stare chiusa in casa ore e ore
a piangere per la morte della figlia avvenuta un anno fa.
“Si
hai ragione, hai ragione.. è che io…”
piange ancora, più forte di prima.
La
prendo e avvolgo il suo piccolo corpo intorno alle mie braccia..
“Mamma
stai calma. Non voglio che ti senti male. Scusa se ho alzato la
voce”
Mi
guarda con tutto l’amore delmondo.
L’amore
che solo una madre può provare per il proprio figlio. Ad un
certo punto si
blocca, mi guarda e torna seria
“Mi
dispiace Robert, ma a settembre si va a Parigi. Hai tre mesi per
viverti
Londra. Dopodiché ci trasferiamo là. Che ti
piaccia o meno. La decisione è
stata presa. Le tue sorelle sono d’accordo e papà
ha già trovato un nuovo
lavoro là, in una scuola superiore.”
La
guarda furioso. Tutto quello che ho detto fin ora non è
servito a niente.
Meglio andarmene da questa casa. Sono stufo, esausto.
“Si,
okay. Ciao”
Fa
per fermarmi ma le sbatto il portone di casa in faccia.
Non
si sono mai preoccupati per me.
Non
mi hanno mai chiesto un consiglio, non mi hanno mai reso partecipe.
Sono
egoisti.
Si,
è così.
Ed
io mi sono stancato.
Dovrebbero
pensare al bene del figlio, ed invece? L’importante
è che stanno bene loro. Ma
andate a fanculo, va.
Afferro
il cellulare che ho in tasca e scrivo un messaggio. Ho bisogno di
qualcuno con
cui parlare e sfogarmi.Qualcuno
che mi
vuole, davvero. Che vuole che io sia felice, da sempre.
“Devo
parlarti, è urgente. Dove sei?” aspetto la
risposta, fumandomi una sigaretta.
L’ennesima
già.
La
risposta arriva dopo cinque minuti circa.
“Stavo
dormendo, cazzo. Cos’è successo? Sono le 7e30,
Rob!”
Cazzo,
non mi sono reso conto dell’orario. Pazienza. Tanto tra di
noi non ci sono mai
stati problemi.
“Lo
so, lo so che è presto. Però devo parlarti,
è importante. Ho bisogno di un consiglio,
che solo tu puoi darmi”
“Mi
stai facendo preoccupare. Cinque minuti e sono sotto casa tua”
“Okay,
ti aspetto”
Mezz’ora
dopo ci ritroviamo in un bar a fare colazione.
Gli
ho spiegato tutta la situazione e lui con la sua semplicità
mi sta dando degli
ottimi consigli.
“Robert
hai quasi diciannove anni. Sei abbastanza adulto per prendere in pugno
la tua
vita. Ne hai passate tante nella tua vita. La morte di Tyler, di tua
sorella..
la depressione dei tuoi, soprattutto quella di tua mamma. Hai avuto un
vita non
facile, e sei maturato abbastanza. Credo che dovresti prendere un
appartamento
solo per te”
Le
sue parole continuano a ritornare nella mia mente.
Un
appartamento tutto per me. Soldi ne ho abbastanza posati quindi credo
proprio
che farò questo passo.
“Si,
Tom, amico mio.. Hai ragione. Prenderò un appartamento. Mi
sono rotto i coglioni
di dipendere dai miei. Basta. Voglio la mia libertà. E poi
non voglio andarmene
da Londra, cazzo”
Lui
mi guarda e annuisce.
È
sempre stato più razionale di me. Ci pensa cinquanta volte
prima di fare una
cosa, io invece sono molto istintivo. E molte volte sbaglio.
Ho
sbagliato in passato e sbaglierò ancora, per il mio
caratteraccio.
“Non
voglio lasciare te, non voglio lasciare Kristen. È la cosa
più bella che mi sia
capitata”
Mi
sorride e abbassa la tazza del cappuccino che sta bevendo
“Rob,
ti conosco. So che sei perdutamente innamorato di lei. So che non ci
riesci a
stare senza di lei. Ti brillano gli occhi quando la nomini e sono
sicuro che ti
batte il cuore quando la vedi”
Annuisco
e gli sorrido.
Lui
si che mi capisce.
Lui
mi capisce anche senza parlare.
Basta
uno sguardo e sa che cosa non va. E lo stesso è per me.
Siamo
come fratelli.
“Grazie
Tom.. grazie per tutto”
“Figurati,
lo sai che ci sono sempre per te. Una cosa sola.. tu ami Kristen, ma io
le
voglio bene. Non la fare soffrire Rob, altrimenti ti spezzo le
gambe”
Scoppio
a ridere e faccio di no con la testa
“Non
ne ho intenzione, tranquillo”
Ci
salutiamo dopo un’ora che siamo là dentro. Sono in
ritardo per la scuola, ma
non me ne fotte niente.
Oggi
non ci vado, voglio rimanere solo. Magari vado a cercare un
appartamento.
Solo,
Kristen.
Oggi
non la vedrò e mi si spezza il cuore.
Non
faccio neanche in tempo a pensarla che mi squilla il telefono
È
lei e mi spunta un sorriso
“Ehi,
buongiorno. Ma dove sei? Ci vediamo a scuola? Sei in ritardo, mi
sa.”
“Buongiorno
piccola. Oggi non vengo, scusa se
non te l’ho detto prima. Devo fare una cosa. ”
Sicuramente
rimarrà male. La conosco un minimo.
“Ah,
okay. Buon divertimento allora“
Ecco
lo sapevo.
“Dai
non fare così. Non essere triste. Ci vediamo pomeriggio
sotto casa tua. Usciamo
un po’ e ci prendiamo un gelato”
“Diciamo
davvero? Okay, a dopo allora”
La
sento sorridere, segno che non vede l’ora di vedermi
“Si
certo, Kris. A dopo”
Sono
passate cinque ore da quando mi sono messo a cercare uno stupido
appartamento e
non c’è ne neanche uno che mi piace.
Vorrei
fare una sorpresa a Kristen, per il nostro primo mese insieme.
Organizzare
magari una cena romantica, dimostrarle quanto tengo a lei.
Vorrei
abbracciarla, accarezzarla e baciarla senza paura di essere scoperti da
qualcuno.
Non
è successo niente ancora tra di noi, ma la voglia di averla
mia si fa sempre
più intensa.
Ho
bisogno di sentire il suo corpo unito al mio, il suo respiro e le sue
labbra su
di me.
Non
abbiamo mai parlato di questo, non so se lei l’abbia
già fatto prima, ma questa
cosa non mi spaventa.
La
tratterò come una principessa, perché
è questo che si merita.
Oh,
cazzo. Robert.
Non
ho mai parlato così, che mi succede? Forse questa ragazza
meravigliosa mi sta
cambiando? Forse riesce a tirare il meglio di me? La risposta
è si.
Farei
di tutto per lei
Ed
è con questi pensieri che mi incammino per andare a vedere
l’ultimo
appartamento, prendo il cellulare per guardare che ore sono e cazzo,
è spento.
Sarà scarico.
C’è
un bar qui vicino, così decido di entrare a prendere
qualcosa da bere ed è in
questo preciso istante che incrocio i suoi occhi, pieni di lacrime.
Fa
per andarsene, ma lo blocco con il braccio.
“Lasciami,
lasciami stare”
Le
lacrime le rigano il viso, e tira su con il naso.
Sta
davvero male.
“Ma
che è successo? Parla, Nicole” le prendo il viso
tra le mani, e cerca di
divincolarsi.
“Cazzo,
lasciami Rob.. non riesco.. io non…”
“Non
riesci a fare cosa?” i singhiozzi fanno vibrare il suo corpo
e mi viene
istintivo stringerla tra le mie braccia
All’inizio
cerca di strattonarmi, ma dopo un minuto si abbandona alla mia presa e
piange,
come non l’aveva mai fatto con me.
Le
accarezzo i capelli, e mi sento davvero uno schifo.
Credevo
di non provare niente per lei, ma vederla in quello stato mi fa star
male.
Le
metto un dito sotto il mento e lei alza lo sguardo automaticamente.
I
nostri sguardi si incrociano, un misto di azzurro e nero.
Gli
opposti che si
attraggono.
Mi
guarda così intensamente che non riesco a dirle niente.
All’improvviso
però si avvicina ancora di più e mi bacia.
Si,
mi bacia e mi stringe forte.
È
piange.
Le
sue lacrime bagnano anche il mio viso, che non si è tirato
indietro.
Non
so il perché ma le mie labbra sono ancora unite alle sue.
Non
dovrei, ma non riesco a smettere.
Nicole
è stata una delle persone più importanti della
mia vita..
Mi
è stata accanto sempre..
Prima
di lei la mia vita era uno schifo.
Facevo
sesso con qualsiasi ragazza solo per soddisfare i miei bisogni, ma con
lei era
stato diverso.
Lei
mi faceva stare bene.
Lei..
lei… era tutto quello che di buono c’era in me..
ERA..
appunto.
Tutti
verbi al passato..
Si
perché adesso c’è Kristen.
Kristen…
Kristen…
Kristen
Il
suo nome rimbomba nel mio cervello e fa si che mi stacchi da
Nicole…
“Cazzo…
io… Nicole… non dovevo… non
è giusto”
“No
Robert… è stato bello… Io ti amo, ti
amo ancora.. Non riesco a vivere senza di
te. Credevo di farcela, ma non è così.. Torna da
me, ti prego”
Torna
da me, torna da me…
Non
posso. Non voglio.
“Mi
dispiace, ma io amo Kristen”
Scoppia
a piangere di nuovo e si copre il viso con le mani.
“Allora,
dimmi perché non mi hai allontanato Robert?
Perché hai continuato a baciarmi…
perché?
Perché?” mi colpisce al petto più
volte, e la lascio fare..
Deve
sfogarsi, ma non so proprio darle una risposta.
“Non
lo so, Nicole. Non lo so, okay?”
“No,
non è okay… Tu mi vuoi ancora, lo so. Pensaci
Rob, pensa a quello che ti ho
detto”
Kristen.
Nicole. Kristen. Nicole.
Robert
e Kristen.
Robert
e Nicole.
Non
so cosa dirle, quindi annuisco e basta.
Mi
da un veloce bacio a stampo e se ne va correndo, lasciandomi con il
cuore
lacerato e con la consapevolezza di aver tradito Kristen.
E
con in testa mille dubbi.
_______________________
POV
KRISTEN
Non
è venuto a scuola. Sono passate cinque ore da quando
l’ho sentito l’ultima
volta. Gli ho mandato un messaggio due ore fa, ma non mi ha risposto.
Un
ora fa idem, niente di niente.
Ho
provato a chiamarlo e dice che è chiuso.
Che
diavolo starà facendo?
Con
chi sarà?
Ed
eccole le mille ipotesi che mi vengono in mente.. i mille dubbi.. le
mille
incertezze.
Credevo
di non avere dubbi.. è così realmente?
Mi
viene, in continuazione, una scena in mente..
Lui
che mi tradisce.
Lui
è che insieme ad un’altra, con Nicole ad esempio.
Loro
che si baciano.
Ma
perché Kristen?
Forse
perché Nicole non è a scuola.
E
Robert non mi risponde a quello stupido telefono.
Forse
perché loro sono stati insieme fino ad un mese
fa…
E
forse…. Forse… forse mi sto facendo troppe
paranoie.
Forse
Nicole è a casa con la febbre e Robert… e lui?
Non
so proprio dove potrebbe essere. È stato vago al telefono.
“Devo fare una cosa” aveva detto
Ma
cosa?
Kristen
basta.
Perché
tutte queste domande? Non ti fidi?
Lui
ti ama, te l’ha giurato. E oggi vi vedrete.
Ti
dirà che si è scaricato il cellulare e che non ha
visto Nicole.
Si
sicuro.
La
campanella suona ed io mi precipito a casa ma lui non
c’è..
Magari
è in ritardo..
Entro
dentro e mi ricordo di essere sola…
Mi
spoglio ed entro nella doccia…
Quando
esco sono ancora più agitata di prima, ho un presentimento..
Un
brutto presentimento.
Ancora
gocciolante, solo con l’accappatoio addosso prendo il
cellulare e compongo il
suo numero..
Ogni
secondo è un battito in più..
La
voce della segreteria mi fa sobbalzare, e dalla rabbia butto il
telefono sul
letto.
Dio,
quando non mi risponde mi fa impazzire..
Mi
vesto, mi trucco, cerco di studiare un po’ nella sua attesa..
Un
attesa che dura quattro ore..
Quattro
ore che lo aspetto.
Nove
ore che non si fa sentire.
Non
c’è la faccio più.
Avevo
detto che saremmo usciti, ed invece non si è presentato.
Mi
ha dato buca e non so il perché..
Il
mio cellulare squilla e mi precipito a rispondere, sbattendo anche
contro il
comodino. Che dolore, cazzo.
Purtroppo
però non è Robert, ma Tom… Compare il
suo nome sul display..
All’inizio
non voglio rispondere. Sento le lacrime rigarmi il viso, e non voglio
farlo
preoccupare ma poi mi decido. Magari è Rob, con il cellulare
dell’amico.
Rispondo
e non sento né pronto, né il mio nome.. niente di
niente…
Gli
sarà partita la telefonata, sento delle urla…
Due
ragazzi che urlano… ma non si capisce bene cosa dicono..
Decido
diriattaccare
quando ecco che sento la
sua voce…
Le
loro voci..
C’è
più silenzio, forse si sono spostati di camera.
Robert
e Tom stanno litigando però.
Che
sarà successo?
Loro
due non litigano mai…
“Come
cazzo le hai potuto fare una cosa
del genere, Robert? Parla cazzo”
Fare
cosa? A chi?
Sento
il cuore battere forte, troppo forte…
“Non
lo so, Tom.. Non lo so… Ho fatto una
cazzata…”
“Si,
dio che l’hai fatta.. Hai tradito Kristen, cazzo. Hai baciato
Nicole”
No,
non è vero…
Non
può essere vero…
È
impossibile.
Non
mi può aver fatto una cosa del genere.
Lui
mi ama. Lui ha detto che vuole stare con me.
“Si,
lo so. Cazzo, cazzo, cazzo. Io la amo Kristen, te lo giuro. Voglio
stare con
lei.. e mi sono pentito di averla baciata”
“Non
me ne frega un cazzo, Robert. Devi dirlo a Kristen. Ora. VAI”
Chiudo
la telefonata. Basta. Non voglio sapere più niente.
Non
voglio vederlo. Sentirlo.
Stop.
Ho
chiuso con lui.
Sento
troppo dolore…
Un
cuore quante lacerazioni può subire, prima di cedere?
Quanto
dolore può contenere?
Quanta
sofferenza sono costretta a subire?
Prima
Michael, ora Robert.
Basta.
Mi
butto sul letto e scoppio a piangere.
Un'altra
batosta da mangiare giù, ma c’è la
farò.
Anche
questa volta.
________________________________
Okay
non mi odiate vero? Ho
preso spunto dalla fan fiction di una mia amica :) Si chiama "When
Dance is Love" e lei è Nian92...è una storia che
merita davvero, quindi leggetela.
Vorrei ringraziare di cuore tutte le ragazze che seguono la recensione
:) Grazie grazie e grazie <3 L'unica cosa che vi chiedo
è di lasciarmi una recensione così so cosa
cambiare e migliorare.
Così so anche se la storia vi piace a tutti <3 Mi
farebbe davvero piacere :)
Baci
Alla prossima
ps:
in questi giorni sono troppo invidiosa di tutte le ragazze che
andranno a Londra e Cannes T_____T anche io voglio vedere Robert e
Kristen.
Sarebbe
un sogno che si realizza... Okay sto sclerando, bye <3
Non
tradire chi ti sorride: potrebbe avere la
morte nel cuore
e
regalarti ugualmente un po' di vita.
- Jim
Morrison
POV
ROBERT
Cosa
ho
fatto?
Perchè
l’ho fatto?
Sono le due
domande che mi faccio da due giorni. Due giorni
di fuoco, di tristezza e di dubbi.
Due giorni che
non vedo e non sento Kristen. Non so neanche
il perché.
Lei ancora non
lo sa, ma a scuola non sta venendo, al
cellulare non risponde e neanche a casa.
Una parte di me
vorrebbe parlarle e spiegarle cos’è successo,
l’altra, la più codarda vorrebbe tenersi tutto
dentro in modo da non farla
soffrire. Le avevo promesso questo,ed invece? Che ho fatto?
“Hai baciato un’altra,
stronzo” una piccola vocina, chiamata coscienza,
mi conferma il mio grande
errore. E si sono un grandissimo stronzo.
Perderò
Kristen e perderò Tom. Lo so già. Le vuole troppo
bene, e non mi perdonerà tanto facilmente.
Ma io sono
confuso, non so cosa fare.
Non riesco a
capire se mi sono pentito del bacio, oppure no.
Nicole mi
è sempre stata accanto, e tra di noi
c’è sempre
stato affetto..Vederla
in quello stato
mi ha fatto star male, ma non so spiegare la sensazione che mi ha
provocato
vederla piangere..
Un misto tra
senso di colpa e tristezza.
Stavo male io
per lei.
E quando ha
appoggiato le sue labbra sulle mie, mi sono
sentito bene.
È
forse una colpa questa?
“SI,
stronzo. Sei
fidanzato. È UNA COLPA”
Eccola, di
nuovo. Fastidiosa.
Ma ha ragione,
cazzo.
Sto bene con
Kristen, ma Nicole ha bisogno di me.
Ed io cosa ho
bisogno? Di chi ho bisogno?
Kristen mi
manca, senza dubbio. Ma con Nicole ho passato i
momenti più belli della mia vita e anche quelli
più brutti. Conosce ogni
singola parte di me ed io di lei. E forse non è vero che la
considero come una
sorellina, credo che la considero qualcosa in più.
Mi frulla in
testa la frase che mi ha detto in caffetteria:
“Allora, dimmi perché
non mi hai allontanato Robert? Perché hai continuato a
baciarmi… perché?
Perché?”
Ha ragione,
perché non mi sono fermato?
Ho bisogno di
schiarirmi le idee, ho bisogno di stare da solo
e poi andrò da Kristen.
Sono le cinque
del pomeriggio e sono su una delle cabine del
“London Eye”.
Sarei dovuto
salire con Kristen, ma mi ritorna in mente la
scena di quando ero con Nicole qui sopra.
Un ricordo che
mi fa stare bene. Eravamo felice quel giorno e
siamo stati insieme qui sopra, insomma abbiamo fatto l’amore.
E mi sentivo
bene.
Prima di lei
frequentavo una miriade di ragazze, me le facevo
e poi le lasciavo. Quando ho incontrato lei, ho detto basta. Non
l’ho mai
tradita, mai.
E
perché a Kristen, si?
Lei mi piace,
provo qualcosa, questo è sicuro, ma forse il
sentimento che provo per Nicole è più forte,
anche se credevo il contrario.
Come si dice, capisci
quanto è importante una persona solo quando stai per
perderla? Forse è
proprio il mio caso.
Sono davanti
casa di Kristen e la luce nella sua camera è
accesa.
Suono o non
suono?
La chiamo e le
dico di scendere?
E se non mi
risponde?
Cosa le
sarà successo, dannazione?
Basta suono.
Din –
don, din – don..
Non apre
nessuno.
Ora che ci
penso, i suoi genitori non ci sono. E se si è
sentita male?
Cazzo.
Suono ancora, e
ancora.. ma niente..
La chiamo, e
niente.
Forse non mi
vuole vedere, perché non mi sono presentato
all’appuntamento due giorni fa?
Ha ragione, le
ho dato buca e non mi sono fatto sentire.
Le avevo
promesso che saremmo usciti, e niente.
Sicuramente non
mi vorrà vedere.
Faccio per
andarmene, quando sento il portone aprirsi.
E lei
è davanti a me.
Ha una faccia
distrutta, gli occhi gonfi e le occhiaie
evidenti.
Ha pianto.
“Kristen,
oh.. che è successo?” le dico, avvicinandomi a
passo svelto verso di lei..
“Niente,
adesso vai via. Voglio stare sola” mi risponde, e
tiene lo sguardo abbassato.
Le alzo il mento
con il dito e la bacio. Ma lei è immobile.
Non ricambia. Niente.
Mi stacco e la
guardo. È triste e cerca di trattenere le
lacrime
“Okay,
lo so. Sono uno stronzo… Lo so, non mi sono presentato
all’appuntamento l’atro giorno, ma…. Ho
avuto da fare” le dico ridendo.. che mi
salta in mente? Devo confessarle tutto, e invece rido? Sono un
coglione, ma non
me la sento di ferirla ancora di più.
“Ah
si.. cos’hai fatto di tanto importante?” adesso mi
guarda
con freddezza, come se davanti a lei c’è uno
sconosciuto.
E adesso cosa le
dico? “dille
la verità, sii sincero” eccola di nuovo.
“Ho
incontrato Tom e ci siamo messi a parlare e non mi sono
reso conto dell’orario, poi ho provato a chiamarti e avevi il
cellulare chiuso.
Ho provato anche l’altro ieri, ieri e oggi… ma
niente. Che è successo? E perché
non stai venendo a scuola?”le dico tutto d’un fiato.
“Le hai mentito, bravo
Robert. Sei contento?” no che non sono contento,
cazzo. Stai zitta.
Mi guarda per un
po’, e cerca di fare la dura.. ma so che è
successo qualcosa.
“Non
sono stata bene, adesso scusami ma devo andare”
“Che
hai? No… asp…”
Non mi lascia
neanche il tempo di finire la frase che mi
chiude il portone in faccia con così tanta forza che mi
chiedo dove l’abbia
presa.
Che sia
arrabbiata? Sicuro.
Scendo gli
ultimi gradini e sento il portone aprirsi di
nuovo.
Mi giro e
c’è ancora lei. Questa volta le lacrime le rigano
il viso.
“Tra
di noi è tutto finito. Non mi cercare più, non mi
parlare più. Tu per me non esisti”
Mi avvicino
verso di lei, ma si scansa. Non vuole essere
toccata, recepito.
“Ma
perché? Perché ti comporti così? Che
ho fatto?”
Se sapessi
cos’ho fatto, allora veramente mi odieresti.
“Tu lo
sai, Robert. Non fare finta di niente” scoppia a
piangere ancora di più e richiude il portone.
“Kristen,
apri.. Kristen, cazzo…” busso al portone con
forza,
che mi fa male tutta la mano ma non mi importa. Voglio sapere
perché ha detto
quella frase.. che sappia tutto? Ma come, è impossibile.
Solo in tre sappiamo
cos’è successo.
Io. Nicole. Tom.
Sono sicuro che
lui non le abbia detto niente, tantomeno
Nicole. Quindi il motivo sarà un altro.
Busso ancora
qualche volta e urlo ma questa volta il portone
non si riapre.
E adesso che
faccio?
Decido che
è meglio andarmene, meglio lasciarla sola.
Sento il
telefono vibrare, lo prendo dalla tasca ed è Nicole.
Mi sta chiamando. Tempismo perfetto direi.
Rispondo e mi
rendo conto di quanto mi sia mancata la sua
voce solo quando la sento parlare per chiedermi di andare a casa sua ed
io
accetto senza pensarci.
Ho voglia di
vederla, cosa che non mi sarei mai aspettato.
Arrivo davanti
casa sua, ma stavolta non mi faccio problemi a
bussare. Conosco quella casa a memoria, e diciamo che un po’
è anche casa mia..
Insomma sono cresciuto anche qui dentro. Mi sento a casa, diciamo.
“Ehi
ciao, Rob.. sei venuto” dice, buttandosi tra le mie
braccia.
Io la afferro e
la stringo forte a me
“certo
perché non sarei dovuto venire?” adesso non siamo
più
abbracciati, ma siamo mano per mano e siamo dentro.
“Beh,
non lo so. Ma sono contenta di averti qui. I miei non
ci sono, sono partiti e tornano domani sera. Che ne dici di farmi
compagnia?”
Accetto o non
accetto? Che dilemma
“Certo,
va bene” le parole mi escono senza darmi il tempo di
pensare..
“Wow,
che bello…” è contenta, come darle
torto?
“Senti,
Robert…. Dobbiamo parlare, si insomma dobbiamo
parlare di noi, del bacio”
Ha ragione,
quindi annuisco e ci sediamo sul letto nella sua
stanza.
“Nicole,
io ci ho pensato.. e credo di aver sbagliato a
considerarti come una sorella, non è così. Quando
ti ho vista piangere, mi sono
sentito male per te. Mi sono sentito in colpa, ma non è per
questo che ti sto
dicendo queste cose. Le dico perché penso di essere
innamorato di te. Si certo,
voglio un gran bene a Kristen e ancora ne devo parlare con lei, ma
vederti in
quel modo mi ha fatto pensare.. e il bacio? Si insomma, non mi sono
ritirato..
ci sarà un motivo”
Mi guarda e
sorride. Non dice niente, però.
“Cosa..
cosa pensi?” le domando.
“Io,
ti voglio Robert. Ecco cosa penso. All’inizio credevo di
farcela. Credevo di riuscire a superare la nostra storia. Mi sono fatta
da
parte perché credevo che tu fossi felice con Kristen, ma mi
sbagliavo. Non
voglio soffrire. Non voglio rinunciare a te, Robert. Sei stato il mio
primo
amore, e lo sarai per sempre. Mi dispiace per Kristen, ma lei ti
conosce da
poco. Ti dimenticherà, io ho basato tutta la mia vita su di
te. Non voglio
dimenticarti,non
potrei mai”
Qualche lacrima
riga il suo bellissimo viso, e capisco che
tutto quello che lei dice è vero. Si insomma, conosco
Kristen da due mesi circa
e si, le voglio bene.. ma forse ho sbagliato a dirle che
l’amo. Mi dimenticherà
facilmente, si farà una nuova vita. Non merita una persona
come me.
Una persona che
alla prima occasione la tradisce, lei merita
qualcuno che la sappia amare e proteggere.
Qualcuno che non
la illuda.
“Ehi,
Robert.. ci sei?”
Nicole mi
riporta alla realtà.
“Si,
si scusa” le rispondo accarezzandole il viso.
Lei si avvicina
e in pochi secondo mi ritrovo la sua lingua
dentro la mia bocca. Ci baciamo con passione..
Un bacio che
presto si trasforma in altro, dato che siamo
nudi sul suo letto. Sono sopra di lei e stiamo facendo
l’amore. Ansima e dice
il mio nome ed io faccio lo stesso. Era da tanto che non provavo queste
sensazioni.
Raggiungiamo il
piacere insieme e mi sdraio accanto a lei
“Sono
felice Robert, ti amo”
“Anche
io sono felice, Nicole” le rispondo, baciandole la
fronte.
Non sono pronto
per dirle ti amo, e lei se ne accorge ma non
dice niente. Mi è sempre piaciuto questo aspetto di lei. Mi
capisce come solo
un’altra persona sa farlo, Tom.
Dopo aver
rifatto l’amore ci addormentiamo nel suo letto. Lei
con la testa sul mio petto ed io che finalmente ho capito cosa devo
fare.
Il risveglio,
invece, è stato traumatico. Per tutta la notte
ho fatto sempre lo stesso incubo. Kristen che mi scopriva e che mi
urlava di
essere un traditore.
Ed è
così infatti. Oggi devo chiarire la situazione con lei e
poi devo andare a parlare per l’appartamento.
Quante cose sono
cambiate in quattro giorni?
Ho baciato e
fatto l’amore con Nicole.
Ho acquistato un
appartamento.
Kristen non mi
parla, e non so il perché.
E neanche Tom mi
risponde al telefono. È un’ora che lo
chiamo, ma niente.
Anche lui
sarà arrabbiato con me?
Mi alzo e mi
vesto.
Nicole sta
dormendo ancora ed io le ho lasciato un
bigliettino sul comodino che dice:
“Buongiorno..
sono
andato a casa mia per farmi una doccia. Devo sbrigare una faccenda
dopo, e poi
devo andare a parlare con Kristen. So che mi capisci. Un bacio.
Robert”
Kristen deve
sapere. Deve conoscere tutta la verità.
POV
KRISTEN
Sto uno schifo.
Mi manca
terribilmente, e non capisco come abbiamo potuto
farmi una cosa del genere.
Ho parlato con
Tom, e mi ha confermato tutto. Mi ha chiesto
come facevo a saperlo, se mi aveva raccontato tutto Robert, ma io gli
avevo
risposto di no. Gli ho raccontato com’è andatae si è scusato. Mi ha detto che aveva il
cellulare in mano quando
parlavano e la mia era l’ultima chiamata effettuata e
sicuramente avrà pigiato
il tasto ed era partita la telefonata. Si è scusato
un’infinità di volte, ma
lui non ha colpa.
Robert ha la
colpa.
È
colpa sua se sto male.
È
colpa sua se non dormo da quattro giorni.
È
colpa sua se piango sempre
È
colpa sua se sono arrivata ad odiare me stessa.
Si,
perché ho pensato che forse è colpa mia, per come
sono
fatta. Magari sono io quella sbagliata.
Ma Tom mi ha
rimproverata dicendomi che io sono perfetta. È
robert quello sbagliato. Si, quello sbagliato per me.
Ha detto che mi
merito di meglio, ma io non so più niente.
So solo che sono
distrutta.
Ieri quando
è venuto non è riuscito a dirmi niente,
vigliacco. Ha fatto la vittima, stronzo.
Sono al telefono
con Tom e continua a dirmi di stare
tranquilla.
Ma io ho bisogno
di qualcuno che mi stia vicino in questo
momento così difficile.
Ho bisogno di
qualcuno che mi accarezzi i capelli e mi dica
che va tutto bene. Ho bisogno di qualcuno che non mi illuda ancora e
che mi
voglia bene veramente.
“Tom,
per favore. Vieni da me. Non riesco a stare sola”
“Okay,
arrivo subito tesoro” mi risponde.
“Grazie,
davvero”
È un
tesoro questo ragazzo. C’è ne sono pochi come lui.
Mi sta aiutando
tantissimo in questi giorni di tristezza.
Quando sono con
lui riesco a vedere uno spiraglio di luce,
cosa che quando sono sola non vedo, anzi… vedo tutto nero.
Scendo di sotto
a bere, quando suona il campanello. Deve
essere Tom. Apro e mi ritrovo davanti Robert. Rimango pietrificata e
non so
come fare, se non sbattergli il portone il faccia. Ma lui è
più veloce, e lo
blocca con il piede. Entra dentro e mi abbraccia così forte
che mi manca l’aria
“Mi
dispiace, mi dispiace..” continua a ripetermi, ma io
faccio finta di non sapere niente anche se il dolore è
troppo grande.
“Ti
dispiace per cosa, Robert?” trovo la forza di parlare e
aspetto che lui mi dica la verità.
E
LO FA.
Ammette di aver
baciato Nicole e mi confessa di aver fatto
l’amore con lei. Mi dice che l’ama ancora, e che ha
sbagliato ad illudermi. Mi
conferma che non merito un ragazzo come lui.
“Perdonami,
se puoi”
No non posso,
Robert.
“Non
posso Robert. Mi hai ferita troppo.Tenevo e tengo troppo a te. Mi hai illusa,
hai detto di amarmi… sei un grandissimo pezzo di merda,uno
stronzo”
Scoppio a
piangere dal dolore.. e vorrei picchiarlo così
tanto da mandarlo all’ospedale per tutto il male che mi sta
facendo, ma l’unica
cosa che faccio è piangere.
La mia vita
è fatta solo dalle lacrime, ed ora che pensavo di
aver trovato un po’ di serenità.. ecco
l’abisso che mi risucchia di nuovo.
“Lo
so, Kristen. Lo so.. Io ti voglio bene, te lo giuro. Ma
Nicole ha bisogno di me”
“E tu,
dimmi, di cosa cazzo hai bisogno? Sei solo uno
stronzo. Sei come tutti gli altri,pensavo fossi diverso, ma mi
sbagliavo. Sono
una stupida. Sono solo una stupida innamorata della persona
sbagliata”
Non riesco a
fermare le lacrime, e l’unica cosa che vorrei
adesso è abbracciarlo. Si perché io non lo odio.
Lo disprezzo con tutta me
stessa per il male che mi sta facendo, ma non lo odio.
O si ama, o si
odia.
Ed io lo amo con
tutta me stessa.
Purtroppo non
sono ricambiata.
“Io ho
bisogno…. Non so, cazzo”
“Deciditi
Robert. Non puoi baciare me, poi fare l’amore con
lei e poi venire da me a dirmi che non sai quello che vuoi. Sono io che
non sa
quello che fare. Sono io che soffro. Sono io che sono da sola”
“No
non sei da sola” questa volta è Tom.. Non mi sono
accorta
che c’era il portone aperto..
Mi butto tra le
sue braccia e i singhiozzi pervadono il mio
corpo
Sussurra il mio
nome e mi accarezza i capelli
“Sei
contento, Robert? Lei non lo meritava, cazzo. Adesso vai
via. Hai già fatto abbastanza per oggi”
È
sempre pronto a difendermi lui.
“Io…
si, insomma. Sono venuto a scusarmi. Mi fa male vederla
così”
“No,
cazzo. Tu.. tu… te ne fotti di me. Altrimenti non
saresti andato a letto con lei, Robert. Vaffanculo, và. Non
ti voglio più
vedere” dico ancora piangendo. Sono sconvolta e anche Tom lo
è. Non sapeva
questo particolare.
“Robert,
esci immediatamente. Per favore, altrimenti sono
costretto a spaccarti la faccia. Te l’avevo detto, o
sbaglio?” è Tom che parla,
ed è davvero arrabbiato adesso.
Lui annuisce, mi
guarda per l’ultima volta ed esce di casa
portando con se una parte del mio cuore.
Il mese
successivo è stata un inferno.
Ritrovarmi a
scuola con loro due insieme è stata una tortura.
Li vedevo sempre
insieme. Abbracciati, a ridere, a baciarsi.
Come se non fosse successo niente. In effetti, a loro due va
più che bene. E a
me che va tutto male.
Non mangio quasi
più niente, studio in continuazione e non
esco di casa.
Mia mamma, al
ritorno dal viaggio, quasi non mi riconosceva
più.
Le ho raccontato
tutto e lei mi ha abbracciata fortissimo
dicendomi che presto sarebbe andato tutto bene.
Ma
quand’è presto?
Si insomma,
è passato un mese. Ed io ancora penso a lui, in
continuazione. Penso a come potevamo stare bene insieme, se solo lui
avesse
avuto più fiducia in noi e avrebbe pensato a se stesso.
Si
perché io lo so che lui sta con lei solo perché
lei era
disperata. Mi ha raccontato tutto Tom.
So che Robert
gli aveva confessato di essersi innamorato di
me, ed ora mi chiedo, dov’è andato tutto questo
amore? A farsi fottere, come
tutto il resto.
Per fortuna
avevo Tom che mi è stato accanto, ogni giorno. Ed
ho scoperto che è una persona davvero meravigliosa. Mi
meraviglio che non abbia
trovato una ragazza. Lui dice che solo una è in grado di
fargli battere il
cuore, ma non mi ha voluto dire chi è la fortunata. Spero
solo che non me lo
porti via. Non potrei mai pensare alla mia vita senza di lui. Senza i
suoi
consigli e i suoi rimproveri.
È
strano per lui, dato che è il migliore amico di Robert, ma
per fortuna riesce a non nominarlo quasi mai e quando lo fa, ecco che
scoppio a
piangere e mi vengono fitte allo stomaco. Adesso di meno, ma
all’inizio è stata
dura.
Adesso
è estate ed io ho deciso di tornare aLos Angeles, infondo ancora ho biglietti che
mi ha regalato mio padre per il compleanno per due persone. Al tempo,
avevo
pensato di dirlo a Robert, ma adesso è Tom che viene con me.
Quando
gliel’ho chiesto, è rimasto un attimo senza parole
ma
poi ha capito quanto era importante per me cambiare aria ed ha
accettato.
Partiamo tra due
giorni ed io non vedo l’ora.
Robert non
l’ho più sentito e non ci siamo rivolti la parola,
tranne per salutarci.
Spero di
riuscire a dimenticarlo e spero di non incontrare
Michael e Ashley a Los Angeles.
Non troverei
piùla
forza per rialzarmi dal baratro in cui sono sprofondata.
___________________
Okay,
il capitolo è finito. Ed è uscito una vera
cacata. Non lo rileggo neanche altrimenti sono sicura che lo
cancellerei.
Non
odiatemi troppo ù.ù
Se
vi va leggete il capitolo con la canzone di
Alanis Morisette “You Oughta Know”… La
ascoltavo mentre scrivevo ^____^
Se
vi va di scambiare quattro chiacchiere con me,
mi trovate qui:
Non
vi ho fatto aspettare tanto, avete visto?
Sono brava :3 Il problema è che non mi piace neanche questo
capitolo. Chiedo
scusa già da ora se ci sono errori di battitura, ma vado di
fretta -.- come
sempre. Leggete il capitolo con questa canzone
*___* L’ho
scritto con questa :]
Vorrei
ringraziare tutte le ragazze che mi
hanno lasciato le recensioni, tutte le ragazze che hanno messo la
storia tra le
preferite, seguite e ricordate. Grazie di cuore a tutti.
Vi
lascio al capitolo ora, non vi annoio più :3
*__________*
DESIRE
TO START AGAIN
Se
sei stanco e la strada ti sembra lunga,
se ti accorgi che hai sbagliato strada,
... non lasciarti portare dai giorni e dai tempi,
RICOMINCIA
POV
KRISTEN
Agosto 2010
Quanti mesi sono
passati da quando non lo vedo?
Quanti giorni
sono volati via senza parlargli?
Mi sembra un
eternità.
Non avrei mai
creduto che mi potesse mancare così tanto.
Sento un vuoto
dentro.
Un vuoto
così profondo che neanche Michael era riuscito a
creare.
Robert era
diventato parte della mia vita, e anche se era da
poco che ci conoscevamo lo amavo, con tutta me stessa.
Adesso
è inutile pensarci.
Lui sta con
un’altra.
Lui ha scelto
Nicole.
Ed io sono
sola.. a me cosa mi resta?
Solo lacrime,
dolore e tanta nostalgia.
Si,
c’è Tom a farmi compagnia sempre ma lui non
è Robert.
Lui è
il mio migliore amico. Lui è il suo migliore amico.
Guardo Tom e
vedo Robert.
Parla Tom e
sento parlare Robert.
È un
ossessione ormai la mia.
E mi fa paura
tutto questo. Mi faccio paura da sola. So che
dovrei dimenticarmelo, ma non ci riesco.
“ O non
vuoi?” ogni tanto la
coscienza si fa
sentire. Il problema è che ha ragione.
Non voglio
dimenticarlo.
Ha fatto parte
della mia vita, anche se per poco.
Tutti quei baci,
le nostre foto, tutti gli abbracci e le
parole dolci sono rimasti dentro di me, dentro il mio cuore.
Anche adesso che
sono a Los Angeles, il mio pensiero va
sempre a lui.
Cosa sta
facendo? Con chi è? Mi pensa come io penso a lui? O
si è già dimenticato di me?
Quattro domande
che mi mettono ansia.. Quattro domande che mi
assillano la mente.
“Kristen,
basta. Non puoi fare così. Mi hai sentito?”
è Tom,
che cerca di tranquillizzarmi e mi riporta al presente. Ma io voglio
tornare
indietro. Voglio tornare ai giorni in cui stavo bene con Robert.
Voglio tornare
al giorno in cui ci siamo dati il primo bacio,
la prima carezza.
Dovrei odiarlo,
ma non riesco. Perché? Forse l’amore che
provo per lui supera ogni cosa? Forse è così..
Vorrei che lui
tornasse da me e mi dicesse “sai
Kristen, ho sbagliato. Dammi un’altra
possibilità” ed io gliela darei.
Sono stupida, ma
tornerei con lui. Il mio carattere razionale
in questi casi non mi è d’aiuto, purtroppo. Credo
che ognuno possa commettere
degli errori, è nella natura umana sbagliare ma tocca anche
a noi saper
perdonare.
Il fatto
è che lui non tornerà da me. Lui ha detto che non
lo
merito. Lui ha detto che ama più Nicole, lui ha detto che
lei ha bisogno di
lui.. ma per me non si è posto il problema?
Nicole
ha bisogno di
me. Sta frase mi
sta
proprio sul cazzo.
Okay posso
capire che si conoscono da una vita, ma così lui
azzera la sua vita per lei.
Non ha scelto
lui con chi vuole stare, chi lo fa felice ma ha
lasciato fare tutto a lei, incurante dei miei sentimenti e soprattutto
dei
suoi.
“Ohi,
terra chiama Kristen. Ci sei?”mi dice Tom schioccandomi
due dita davanti il viso per farmi svegliare
“Si,
si.. ci sono. Stavo pensando” gli rispondo trattenendo
le lacrime.
“Ancora
a lui pensi vero?”
“Si,
Tom. Sai ho pensato alle tue parole. A quello che mi hai
detto su di lui e su Nicole. Ho capito che lui non vuole stare con lei,
ma
allora perché non sta con me? Da quello che mi dici tu, lui
non è felice ora
giusto?”
Fa segno di si
con la testa e mi avvicina al suo corpo per
abbracciarmi ed io ricambio stringendolo forte a me.
“Allora,
perché vuole essere infelice? Perché non vuole
godersi
la vita?”adesso le lacrime piano piano mi rigano il viso ed
io non riesco più a
trattenerle.
“Tesoro,
non piangere. Mi fa male vederti così. Dai. Non
pensarci più. Basta. Sono mesi che ti torturi, mesi che non
fai che piangere”mi
risponde e so che ha ragione, ma il mio cuore e il mio cervello non
vogliono
smettere di provare dolore.
Non sono io che
comando le lacrime, sono loro che scendono da
sole.
“Lo
so, Tom. E che, ti giuro. Io non lo odio, dovrei, ma non
ci riesco. Il fatto è che mi manca così tanto.
Sono pronta a perdonarlo se lui
capisse l’errore che ha fatto”
E via con i
singhiozzi, brava Kristen. Cazzo.
“Ma
lui l’ha capito, è questo il problema. Cazzo, mi
uccide
se lo sai” dice sussurrando
“Cosa,
che.. che stai dicendo Tom? Dimmi tutto quello che
sai, ti prego”
“No,
io.. cioè.. Kristen.. non posso. Non fare gli occhi
dolci in quel modo. Sai che non riesco a trattenermi”
Cerco di
dissuaderlo e sta per cedere, lo conosco.
“Dai
ti prego, Tom. Ho bisogno di sapere se lui ti parla di
me. Fino a qualche tempo il solo pensiero di nominarlo mi faceva stare
male,
non che ora non è così, ma riesco a sopportare di
più. Quindi ti prego, ti
prego” dico mordendomi il labbro inferiore per
l’ansia.
Da quanto ho
capito, Robert non è felice. Ma perché? Lui ha
scelto di stare con lei, e se ha capito che non sta bene con lei? Se ha
capito
che vuole me?
Che confusione,
maledizione.
“Okay,
okay.. va bene. Ma ti dico solo una cosa e basta. Deve
essere lui a dirtelo quando torniamo”
Oh mio dio,
dirmi cosa? Mi aspetto il peggio.
Annuisco e mi
siedo su una panchina.
“Lui e
Nicole.. si, insomma. Tra di loro non c’è
più niente”
Sbuffa e mi
guarda.
“Cosa?
Ma sei sicuro? Da quant’è che lo sai? Parla
Tom” non
riesco a credere a quello che sto sentendo.
“Si,
certo. Me l’ha detto due giorni fa lui al telefono. Non
te l’ho detto perché non volevo che ti illudevi di
nuovo. Non voglio vederti
soffrire ancora, Kris”
Lo capisco.
Dopotutto non ho fatto altro che piangere,
piangere e piangere.
Tom mi vuole
bene ed è normale che mi protegga però sono
abbastanza matura per prendere decisioni da sola. Si tratta pur sempre
della
mia vita.
“Tranquillo,
Tom. Però si insomma so badare a me stessa” gli
dico sperando che non se la prenda.
“Si
certo lo so. È che io ti voglio bene, anzi forse qualcosa
in più” mi risponde abbassando lo sguardo. Ma ho
capito bene? Lui prova
qualcosa in più?
Cazzo, ed ora?
“Io…
io non so cosa dire, Tom. Non me l’aspettavo, davvero,
non ho parole” sussuro.
Non
potrà mai esserci
niente tra di noi, credevo che lui lo sapesse.
“Non
devi dire niente, davvero. So che tra di noi non ci sarà
mai niente. Non sono stupido, però voglio che tu sappia che
io ci sono e ci
sarò sempre per te. Sei speciale, Kris e non capisco come
quel cazzone di
Robert non lo capisca. È buffo che tu sia innamorata di lui
e non di me.
Infondo lui ti ha sempre, o quasi, fatto del male ed io invece sempre
del bene.
Ma al cuore non si comanda giusto?”un falso sorrido spunta
dalle sue labbra e
l’unica cosa che faccio è abbracciarlo.
“Oh,
Tom. Grazie davvero perché so che posso contare su di
te, sempre. So che mi proteggerai e non avrò mai abbastanza
parole per dirti
quanto sei importante per me. Ti voglio bene, davvero. E mi dispiace
per tutta
questa situazione. Mi dispiace se stai male a causa mia, proprio tu che
mi hai
sempre fatto ridere. Ma io non posso iniziare una relazione con te, non
è
giusto”gli dico ancora abbracciata a lui.
Stringe ancora
di più le braccia intorno al mio corpo e mi da
un dolce bacio sulla fronte.
“Credimi
lo so che ti dispiace. Ma io comunque sono felice
per te e se ti renderà felice quello stronzo del mio
migliore amico, non farò
storie. Ma se ti farà male un’altra volta gli
spacco davvero quel bel faccino
che si ritrova”
A queste parole
ridiamo come due scemi, come due amici che si
vogliono bene e che hanno appena confessato i propri sentimenti
l’uno
all’altro.
“Adesso
su, alzati. I tuoi nonni ci aspettano. Ricordi che
hanno organizzato la festa per te?”
“Oh
cazzo. Mi ero dimenticata. Dai muoviamoci” gli afferro la
mano e iniziamo a correre verso casa. Pure la festa mancava, chi sa chi
avranno
invitato. Spero non loro due.
Mezz’ora
dopo siamo a casa. Tom è nella sua stanza che si
prepara ed io sono qui imbambolata davanti l’armadio. Non so
proprio cosa mettermi,
che disgrazia. Non mi sono portata niente di carino, uff.
Esco tutti i
vestiti e faccio qualche prova, ma niente. Non
mi piace niente.
Disperata decido
di buttarmi sotto il getto dell’acqua
tiepida, per farmi una bella doccia. Magari quando esco, ho le idee
più chiare
su cosa mettermi e su cosa aspettarmi dalla serata.
Quando esco, sul
letto noto un pacco che prima non c’era.
È
abbastanza grande, ma non troppo. Lo apro e cavolo, davanti
a me ho un vestito bellissimo e
delle scarpemeravigliose.. il tutto
accompagnato da un
biglietto.
“Stasera sarai
bellissima. Indossa questo, e mi farai felice. Tom”
Ma quando ha
avuto il tempo per comprarmi un vestito? È un
folle e gli voglio troppo bene.
Lo indosso e mi
sta perfetto. Ci deve essere lo zampino di
mia nonna sotto. Solo al pensiero di Tom e mia nonna che confabulano
alle mie
spalle mi viene da ridere. Chi sa se Robert sarebbe piaciuto alla mia
famiglia?
Direi di si. Ai miei genitori aveva fatto una buona impressione, ma ora
non
penso che gli vada a genio.
Infondo
l’hanno detto loro, “ha
fatto soffrire la nostra bambina”, che teneri.
Meglio non
pensare a lui stasera, mi rattristerei e non
voglio rovinare la serata agli altri.
Mi specchio e mi
piaccio. Per la prima volta non mi faccio
schifo.
Passo solo un
altro po’ di lucidalabbra e sono pronta, mi
dico. Ma non faccio in tempo a pensarlo che bussano alla porta. Chi
sarà?
Solo mia nonna,
ovviamente. Chi doveva essere, Kristen?
“Ciao
nonna” le dico, finendo di prepararmi.
“Ciao
tesoro, sei bellissima stasera. Questo vestito ti veste
alla perfezione e Tom ne sarà entusiasta”
“Nonna
quante volte te l’ho detto che io e lui non stiamo
insieme, ma siamo solo buoni amici?” sbuffo e mi siedo sul
letto
Perché
deve insistere?
“Si lo
so, cara. È che si, insomma, vedo come ti guarda e tu
con lui sei felice. Perché non gli vuole dare una
possibilità, eh?” mi risponde
sedendosi accanto a me.
“Uffa
nonna. È solo il mio migliore amico. Io, veramente,
sono innamorata di un’altra persona, ecco te l’ho
detto” le dico cercando di
non piangere.
“Oh…
e lui lo sa?”
Si, che lo sa.
Benissimo direi.
“Si,
ma non mi va di parlarne. È per questo che sono venuta
qua. Per non vederlo più. E Tom è anche il suo
migliore amico. È tutto
complicato nonna”
Qui nessuno
sapeva il vero perché del viaggio, avevo sempre
detto che era per svagarmi un po’.
“Capisco.
Ma se ne vuoi parlare io sono qui, okay Kristen? E
non mi interessa il perché del tuo viaggio, sono contenta
che sei venuta qua da
noi, anche se tra un po’ te ne ritornerai a Londra. E poi, so
che non avrei
dovuto farlo, non mi uccidere. Ho invitato una persona. Ti voleva
vedere” dice
abbassando lo sguardo e avvicinandosi alla porta per andarsene
“Nonna,
chi è questa persona? Ti prego non lui, ti prego. Non
voglio vederlo. Ti prego” le rispondo quasi supplicandola di
dirmi di no ma lei
annuisce e se ne va.
Ed io scoppio a
piangere. Non voglio vederlo, mi
fa ancora male pensare a quello che mi ha fatto.
E poi mi vuole salutare, ma che se ne vada a fanculo.
Dopo dieci
minuti sono ancora nella mia stanza, ma questa
volta rido. Si, rido. Perché ho superato il dolore che mi ha
provocato. C’ho
pensato e lui non è nessuno per condizionare la mia vita.
Quindi prendo
coraggio e scendo le scale.
Quello che trovo
di sotto è meraviglioso.
L’enorme
sala da pranzo adesso è addobbata con palloncini e
scritte con il mio nome. Un enorme scritta mi fa sorridere,
ti vogliamo bene Kristen, e mi fa capire che non sono sola.
Qualcuno
è già arrivato così approfitto per
andare a
salutarli. Mi fermo a parlare con alcune mie ex compagne di scuola,
finchè una
di loro non mi strattona un braccio e mi fa voltare verso
l’ingresso
principale.
Mi giro e
incrocio lo sguardo di Michael. Dannazione. Il
cuore inizia a battere veloce, ma non per l’emozione ma per
la rabbia.
Le mani iniziano
a sudare e a tremare.
So che tra un
po’ esploderò. È la prima volta che lo
vedo da
marzo.
La prima volta
che lo vedo da quando ho scoperto che mi ha
tradito.
Cammina verso di
me, ma io mi allontano. È pur sempre la mia
festa, non voglio dare spettacolo.
“Aspetta,
Kris” mi sento chiamare e mi giro.
“che
vuoi?” gli dico, fredda.
“Solo
salutarti e sapere come stai” mi risponde ma non mi
guarda. Tiene lo sguardo abbassato, io invece lo guardo. Io
non ho niente di cui vergognarmi.
“Bene.
Adesso te ne puoi anche andare, non sei il benvenuto
qui dentro. Né tu, né la tua ragazza o quel che
sia. Ci siamo capiti, insomma”
“Capisco.
Comunque io e lei non stiamo insieme. E ti prego
fammi parlare. Puoi concedermi cinque minuti?” questa volta
mi fissa, e sembra
dispiaciuto sul serio, ma non demordo.
“No,
Michael. Hai rovinato tutto. Adesso ti becchi le conseguenze”
“Ti
prego, Kristen” dice avvicinandosi sempre di più e
prendendomi per un braccio
“Lasciami,
non mi toccare” cerco di andarmene ma lui mi
blocca
“Stai
dando spettacolo. Lasciami” ringhio contro di lui
“La
devi lasciare in piace, hai capito? Non vuole essere
toccata, e non vuole parlarti. Adesso sparisci” è
Tom questa volta, che come
sempre mi viene a proteggere.
Michael lo
guarda e capisce che è meglio andarsene,ma io ho bisogno di chiudere definitivamente
con il passato, quindi decido a malincuore di sentirlo parlare.
“Solo
cinque minuti, non di più. Hai capito? Vieni” gli
dico
e spunta un sorriso sul suo viso.
Mi volto verso
Tom e gli do un bacio sulla guancia e gli
sussurro grazie.
Michael mi ha
spiegato che era ubriaco quel giorno, e che non
voleva ferirmi. Che loro due non sono mai stati insieme, ma a me non
importa
più.
Adesso sono
innamorata di Robert, anche se sto soffrendo con
un cane.
E glielo dico.
Lui annuisce e
alza le spalle in segno di arresa.
“Ho
perso, quindi. Lui ti ha rubato il cuore, che prima era
mio. Ben per lui, Kristen. È davvero fortunato”
Annuisco e
l’unica cosa che gli dico è “Addio,
Michael”
Mi accarezza il
viso per l’ultima volta e mi lascia da sola
nella mia camera.
Mi butto a terrae
scoppio a piangere. Non per l’addio, ma per le parole che mi
ha detto.
Sarebbe bello se
Robert capisse cosa si sta perdendo.
Sarebbe
meraviglioso se al mio ritorno ci fosse lui ad
abbracciarmi.
E sarebbe
fantastico se il mio cuore fosse davvero suo.
Dopo
un’ora ritorno giù, sperando che tutti se ne
fossero
andati ed infatti è proprio così. Mia nonna
è venuta a controllare e sentendomi
piangere ha annullato tutto, sicuro.
Infatti quando
le chiedo dove sono andati tutti, lei mi
conferma quello che pensavo.
“Mi
dispiace nonna, davvero. Il fatto è che non sto bene in
questo periodo”
“Tranquilla,
Kristen. Hanno capito tutti e ti sono vicini
tutti quanti. Vado in cucina io, se ti serve qualcosa sono
là” dice facendomi
l’occhiolino.
Annuisco e le
sorrido debolmente. Ma Tom dov’è? Mi giro ma non
lo vedo. Avrei davvero bisogno di lui adesso.
“Ehi
sciocchina sono qua, dietro di te” eccolo finalmente.
Mi butto tra le
sue braccia e scoppio a piangere di nuovo.
Lui mi accarezza i capelli e mi dice di stare calma.
Gli racconto
delle parole di Michael e l’unica cosa che mi
dice è che Robert capirà. Anzi che forse
l’ha già capito.
Il mattino
seguente mi sveglio nel mio letto, e non ricordo
bene come ci siamo arrivata.
D’un
tratto scorgo sul comodino un biglietto con scritto:
“Appena ti svegli
prepara le valigie. Pomeriggio abbiamo il volo per Londra. Qui stai
male, e mi
sono stancato di vederti così. Devi parlare con Robert.
Dovete chiarirvi. Vi
state ferendo a vicenda e non va bene. Tom”
Spalanco gli
occhi e rileggo tutto. Oddio, domani lo rivedo.
Ma che vuol dire tutto ciò? Che sa Tom che io non so?
Mi alzo di
fretta e inizio a fare la valigia.
Dopo
un’ora sono pronta e scendo sotto a fare colazione.
I miei nonni
sanno già tutto ovviamente. Mi guardano con
tristezza, e non voglio che anche loro lo siano.
“Sapete
già tutto vero?” annuiscono e non dicono
nient’altro
“Non
fate così per favore. Sono abbastanza forte per
cavarmela anche questa volta. Mi mancherete tanto, davvero. Mi sono
divertita
tanto in questi mesi. E vorrei ringraziarvi per essermi sempre stati
accanto.
Vi voglio bene, nonnini” dico sorridendo e abbracciandoli
“Oh
tesoro, anche noi ti vogliamo bene. Ci mancherai tanto.
Ma è giusto che torni a prenderti ciò che
è TUO. Tom ci ha raccontato tutto e
sta tranquilla, se è vero amoretutto si
risolverà”
“Lo
spero, davvero”
Rimango
abbracciata a loro ancora un po’ quando sento il
campanello suonare.
Vado ad aprire e
Tom è davanti a me con due biglietti aerei.
“Sei
pronta?” dice sorridendomi
“Si,
prontissima” .
Qualche ora
dopo, non so quante di preciso, dato che ho
dormito per tutto il tempo,mi ritrovo davanti casa a Londra con un
unico
desiderio. Anche se sbagliato.
RIAVERE ROBERT
CON ME.
POV
ROBERT
Sono passati due
mesi.
Due mesi che non
la vedo.
Mi è
sembrata un eternità.
Ho capito di
aver fatto la cazzata più enorme della mia
intera vita.
Sono stato un
gran cazzone e uno stronzo.
E questo
l’ho capito solo qualche tempo fa.
Lasciarla andare
via, così.
Mi è
mancata terribilmente.
Il non vederla
mi ha fatto andare in tilt. Sono stato un
cretino a rimettermi con Nicole.
Dio, che errore
che ho fatto.
All’inizio
ci credevo davvero, ma poi con il passare del
tempo le cose tra di noi non sono andate per il verso giusto.
“Dai, andiamo qui,
andiamo lì. Facciamo come dico io. Io ho ragione, tu no”.
Ed io ero sempre
stufo del suo comportamento, per non parlare del suo carattere. Gelosia
ed
egoismo. Un mix perfetto.
Mi sono
ritrovato spesso a fare dei confronti con Kristen e
mi sono reso conto che non ero felice.
Mi sono reso
conto che ho sbagliato tutto.
Mi sono reso
conto che non amo Nicole, altrimenti avrei
sopportato i suoi difetti, o no?
Se ami una
persona, ami tutto di lei. Pregi e difetti.
Ed invece per me
non è stato così.
Mi sono
ritrovato una volta a chiamare Nicole, Kristen,
mentre facevamo sesso.
Qualcosa
vorrà dire questo o no?
La goccia che ha
fatto traboccare il vaso peròè stata quando Nicole mi parlava di Kristen,
e più le dicevo di smetterla più continuava.
“Allora sei una stronza”
ecco cosa le avevo detto e lei si era messa a gridare che io la amavo
ancora…
Ed io gridando
ancora più forte le avevo risposto “Si,
cazzo. Penso proprio di amarla. Tra di
noi è finita, Nicole. Fattene una ragione. Basta. Non ti
sopporto più”
Ed è
da quel giorno che non la sento e non la vedo.
Mi spiace ma
voglio essere felice anche io. E se penso che
sono stato io a creare tutto ciò mi viene il disgusto.
Mi dispiace di
aver trattato Kristen in quel modo.
Ho sentito Tom
tutti i giorni e mi ha raccontato dei suoi
pianti e delle sue notti in bianco. Dei suoi dubbi e delle sue certezze.
E il fatto che
lei mi abbia perdonato, mi rincuora. La voglio
riconquistare. E questa volta senza dubbi.
La voglio mia,
per sempre.
E non ci
sarà nessuno ad impedirmi di riaverla.
Solo lei.
Lei che potrebbe
dirmi di no, ma io accetterò.
Lei che potrebbe
dirmi che è innamorata di un altro, ma io
sarò felice per lei.
Si
perché quando ami una persona, la prima cosa che vuoi
è
vederla felice. Non importa se non sei tu a renderla tranquilla,
l’importante è
che lo sia. Il resto non conta.
E quel resto
sono io.
Io che ho
sbagliato tutto.
Io che ho capito
troppo tardi, forse, di amarla.
Io che ho capito
che voglio essere partecipe della sua vita,
rendendola felice sempre.
Sono le tre del
mattino e sono sveglio.
Tom mi ha appena
mandato un messaggio con scritto che sono
arrivati a casa..
Finalmente
Kristen e a Londra e posso rivederla.
La voglia di
andare da lei adesso è tanta ma non posso. Meglio
aspettare.
Sarà
stanchissima sicuramente ed è giusto farla riposare.
Decido di andare
a dormire con la
consapevolezza che domani vedrò l’unico
amore della mia vita.
Spero solo che
non sia troppo tardi, perché vorrei proprio ricominciare.
_____________________
Eccoci
qua.
Avete
visto quanto fa
schifo questo capitolo?
Uffa,
sto perdendo
tutta la stima in me e non so perché.
Anyway,
è uscito fuori
questo e anche se non vi piace ve lo dovete tenere xD
Non
ho tempo per
scriverne un altro.
E
non sono sicura
comunque che verrebbe migliore di questo.
È
un periodo un po’
così, quindi accontentatevi xD
Spero
vi piaccia almeno
un pochino.
Kristen
ha detto addio
al passato e Robert ha capito di aver sbagliato.
Ciao a
tutti…. Ecco il nuovo capitolo… se ci sono
errori,
perdonatemi ma ho scritto tutto di corsa…
Oggi sono
felicissima <3 finalmente i Robsten si sono
baciati in pubblico..
Dio, che
emozione <3 Anyway, vi lascio alla lettura <3
GIVE
ME ANOTHER CHANCE?
POV
ROBERT
Sono sotto casa
sua da circa mezz’ora e non so che fare. Non
ho il coraggio di affrontarla perché sono un vero codardo.
Ho paura di un
rifiuto. In effetti, me lo meriterei.
Dopo tutto
quello che le ho fatto passare sarebbe la scelta
più giusta da fare.
Ma io voglio
un’altra possibilità.
La
possibilità di farmi perdonare, di riconquistare la sua
fiducia.
È
mezz’ora che vado avanti e indietro.
Non riesco.
Non
c’è la faccio.
Forse
è meglio aspettare un altro po’.
Decido di
andarmene. Magari chiamo Tom tra un po’, e gli
chiedo un consiglio.
Lui la conosce
molto bene, a quanto ho capito. Le è stato
vicino in questi due mesi, in cui io non c’ero.
Grazie a lui lei
è tornata a sorridere, almeno da come mi ha
detto al telefono.
Ed io sono
contento.
Sono felice
perché so che lei non era sola, e poi Tom è
davvero un amico perfetto.
E non mi
stupirei se loro due avessero deciso di stare
insieme.
Non si sono mai
feriti a vicenda.
Si vogliono bene
e si conoscono alla perfezione.
Ma so che Tom
non mi farebbe mai una cosa del genere, almeno
spero.
Già
vederli quella volta baciarsi mi ha dato un fastidio
enorme, eio e lei
non eravamo niente.
Figuriamoci vederli insieme adesso. Sarebbe difficile
all’inizio, ma me ne
farei una ragione.
“Cazzo”
impreco fra me. Ecco come si è sentita Kristen
vedendomi con Nicole.
Dannazione, sono
un vero coglione.
Si
sarà sentita inutile, una seconda scelta.
E lei non lo
è.
Le viene prima
di tutto, e l’ho capito troppo tardi forse.
Meglio
tardi che mai, o sbaglio?
Okay, basta
Robert.
Decido di
chiamare Tom , ma non risponde subito.
Due squilli
Tre squilli
Quattro squilli
“Ehi
Rob, amico. Scusa ero sotto la doccia” faccio un respiro
di sollievo e mi accendo una sigaretta.
Sono nervoso,
okay.
“Ciao
Tom. Ho bisogno di parlarti. Ho bisogno di un
consiglio” gli dico quasi implorandolo.
“Okay,
okay. So che sei nervoso, Rob. Ti conosco. Ma sta
tranquillo. Io sto per uscire adesso.. devo andare da..si.. insomma da lei” mi dice quasi
sussurrando.
“Ah,
sta bene vero?”
“Si,
diciamo di si Robert. Ma ha bisogno di parlarti e di
vederti. Vi state ferendo abbastanza.. non credi?Non voglio
più vederla
soffrire”
Ha
ragione.
Lui non
c’è la fa più, ma anche io mi sono
stancato.
Mi sono stancato
di soffrire e di deludere le persone che mi
stanno accanto.
Non voglio
più farle del male. E lei lo capirà. Lo capiranno
tutti.
“Te lo
giuro, Tom. Non voglio più farle del male. Mai
più. E
se lei me lo permetterà io farò di tutto pur di
renderla felice. Costi quel che
costi”
“Okay,
dai. Ci vediamo tra mezz’ora da me. Va bene?
“Si.
Grazie amico mio”
Mi saluta e
chiude la telefonata.
Sono con lui
adesso.
Ci stiamo
prendendo un caffè e stiamo parlando di lei.
Naturalmente.
Mi sta
raccontando,anche se con qualche incertezza, di Michael e della sua
scelta di dirgli
addio.
Di quanto
l’ha fatta soffrire e l’unica cosa che vorrei fare
adesso è prendere un aereo per Los Angeles per spaccargli la
faccia.
“Anche
tu hai fatto la
stessa cosa, stronzo” la mia coscienza
si fa sentire e mi fa tornare in me.
Anche io le ho
fatto la stessa cosa, è vero.
Mi sento ancora
più in colpa, uno schifo ma è così che
mi
devo sentire.
Non posso essere
felice, non me lo merito per ora.
E lo dico anche
a Tom e lui mi dice di stare tranquillo. Che
le cose si sistemeranno.
Sicuro sa
qualcosa che io non so.
Ma non voglio
metterlo in difficoltà. Infondo io e lei siamo
i suoi migliori amici e lui si trova in mezzo.
Non è
facile neanche per lui questa situazione.
Lo capisco.
“Devi
andare da lei, Rob” mi dice mettendomi una mano sulla
spalla.
“Lo
so, lo so. Non ho il coraggio però. E se lei non volesse
parlare con me? Che faccio?” gli rispondo tutto agitato.
“Insisti,
cazzo. Non capisci che lei ama solo te? Non vuole
nessun altro, Robert. È delusa e ferita, è
normale. Tu non lo saresti al suo
posto?”
Annuisco e bevo
un altro sorso di caffè, mentre Tom si fuma
una sigaretta.
“Quindi?
Vai a riprendertela, prima che sia un altro a farlo
al posto tuo. Si, ti vuole, è vero ma ha solo diciassette
anni, cazzo. Non ti
aspetterà per sempre. Ha diritto ad essere felice e
tranquilla”
“Si,
hai ragione. Sono stato un vero coglione” e un sorriso
amaro esce dalle mie labbra. Tom invece scoppia a ridere e per poco non
butta
tutto il caffè a terra.
“Oh,
Rob. Non ti avevo mai visto così prima d’ora e non
ti
avevo mai sentito darti del coglione così tante volte. Mi
stupisci” e continua
a ridere. Capisco che lo fa solo per farmi ridere e ci riesce alla
perfezione.
Gli do un colpo
sulla spalla e lui mi guarda con aria
assassina, ma l’unica cosa che facciamo è ridere,
quasi fino a farci uscire le
lacrime dagli occhi.
Dopo esserci
ripresi decido di andarmene. Devo andare a
parlare per l’università, infondo ho finito la
scuola e adesso mi tocca il
passo successivo se voglio diventare un medico. E poi devo trovare il
coraggio
di andare a parlarle.
“In
bocca al lupo per la Queen Mary, sono sicuro che andrà
tutto bene” mi dice sorridendo.
“Grazie
davvero Tom. Sei un vero amico” gli dico prima di
chiudere il portone di casa sua.
Sono per strada
diretto all’università. Ho fatto tutti i test
che c’erano da fare, e spero proprio di entrare. Non mi
voglio spostare, al
diavolo mia mamma e Parigi, e poi ora ho preso l’appartamento
nuovo.
Ma la ragione
per cui non mene voglio andare è Kristen naturalmente. Semmai
lei mi dovesse dare una
chance, non voglio rovinarla per lo studio.
Mi hanno detto
di passare oggi, per darmi il risultato.
Speriamo bene.
Arrivo ed entro.
Già l’ingresso mi mette l’ansia.
Mi avvicino ad
una signora, che credo sia qualche segretaria
e chiedo informazioni.
“Certo,
signor Pattinson. Ecco questa è per lei” e mi
porge
una busta bianca.
Là
dentro c’è il mio destino.
Entro o no?
Londra o un'altra città?
La apro
lentamente, è quello che vedo mi lascia senza fiato
per un attimo.
Sono stato
ammesso, con il massimo dei voti.
“Congratulazioni”
mi dice la segretaria sorridendomi.
“Oh
grazie mille. Non me l’aspettavo. Pensavo il
peggio” le
rispondo quasi con le lacrime agli occhi.
Vorrei poter
dividere questa mia felicità con lei, ma non
posso. E mi sento male per questo.
“Qui
c’è tutto il necessario. Gli orari e tutto il
materiale”
dice porgendomi un’altra busta. Questa però la
apro a casa.
“In
caso può chiamare quando vuole. Suo padre comunque ha il
numero”
Mio padre
è conosciuto qui in zona. È uno dei presidi
più
bravi e intelligenti che esistono.
La ringrazio ed
esco fuori.
L’aria
fresca di Londra mi fa bene, così decido di fare una
passeggiata.
Cammino per un
bel po’ e quando sto per entrare in uno
starbucks, mi sento chiamare.
Mi giro
riconoscendo la voce di Tom, ma non è solo.
C’è
lei vicino a lui.
Lei.
La
mia Kristen.
Cerca di
andarsene ma Tom la blocca per un braccio e le fa
cenno di no con la testa. Lei lo guarda e dopo un po’
annuisce.
Ha lo sguardo
abbassato, non mi ha guardato nemmeno una
volta.
Ma la capisco.
Sono in
imbarazzo anche io.
Mi sembro uno
stupido. Sono imbambolato sul ciglio della
strada e ho gli occhi fissi su di lei.
Lei che
è rossa in viso.
Lei che sono
sicuro sta morendo come me.
Lei…
solo lei con tutta la sua bellezza.
Si avvicinano e
ritrovarla a pochi metri di distanza mi fa un
certo effetto.
Vorrei tanto
abbracciarla e stringerla a me, ma so che non è
possibile.
Non lo
è perché IO ho rovinato tutto.
Vorrei gridare
qui davanti a tutti che mi sono pentito per
quello che le ho fatto, ma che ora sono cambiato.
Vorrei gridarle
quanto la amo e quanto voglio farla stare
bene, ma sono sicuro che questo peggiorerebbe la situazione e lei mi
odierebbe
ancora di più.
Sono quanto si
imbarazza in pubblico, e non voglio metterla
in difficoltà.
“Ciao
Rob, che ci fai qui” è Tom, naturalmente. Lei non
mi
guarda ancora.
“Ciao
Tom sono andato all’università e ora stavo per
prendere
un cappuccino qui”
“Capito.
Sei da solo?” mi dice facendomi l’occhiolino, ma
non
capisco dove vuole arrivare. Rispondo semplicemente con la
verità.
“Si
certo. Con chi dovrei essere?” gli rispondo, sempre
fissando lei.
Ad un certo
punto Kristen alza lo sguardo e finalmente i
nostri occhi si incrociano e sento il cuore battere a tremila.
Azzurro e verde.
Cielo e terra
che si fondono in un unico sguardo.
È
bellissima, cavolo.
“Ciao”
le dico quasi sussurrando.
“Ciao
Robert” mi risponde. E sentire la sua voce dopo tanto
tempo mi riempie di gioia e di tristezza allo stesso tempo.
Nessuno dei tre
parla ed io mi sento alquanto imbarazzato,
così per spezzare il ghiaccio propongo di entrare dentro a
prendere qualcosa di
caldo.
Loro due si
guardano e poi Tom osserva me.
Lei invece non
mi guarda più. Forse si è pentita subito.
“Tom,
beh io veramente avrei un appuntamento. Magari Kristen
vuole rimanere con te” dice facendomi l’occhiolino.
Viene assalito subito da
lei però.
“No no
ma che dici Tom. Io vengo con te” e lo guarda con aria
assassina. Come un predatore che punta la sua preda. Vorrebbe
ammazzarlo, ne
sono sicuro.
“No
no.. tu resti qua. Ciaoo” dice e scappa via lasciando una
Kristen imbarazzata e terrorizzata davanti a me, e lascia me senza
parole.
“No,
aspetta… ti prego Tom” sussurra ma non si muove.
Forse
vuole entrare. Lo spero.
Dovrò
ringraziare Tom per tutto questo. Sa che non mi sarei
fatto avanti io, e ha afferrato l’occasione per lasciarci da
soli.
“Che
fai vuoi entrare quindi? Non ti mangio”
Ti prego dimmi
di si, ti prego dimmi di si…
Sbuffa e
annuisce.
“Solo
per dieci minuti. Non di più. Okay?” mi dice.
Okay,
almeno è un inizio.
Faccio di si con
la testa e ci mettiamo seduti ad un tavolino
Dopo due minuti
arriva il cameriere per prendere le nostre
ordinazioni.
“Si,
allora. Per me un caffè, per lei un cappuccino con
cioccolato.”
Lei mi guarda e
posso giurare di aver visto un mezzo sorriso
sul suo viso.
“Perché
ridi?”le
domando non riuscendo a capire da dove viene quel buon umore.
“Beh.
Ti sei ricordato cosa prendo. Vuol dire che non mi hai
dimenticata” risponde guardando dritto davanti a lei.
“Non
ti ho mai dimenticata, Kristen. Credimi. Ti ho pensata
sempre. Sono stato davvero uno stupido. Ti devo dire tante di quelle
cose che
non so da dove cominciare” le dico tutto d’un fiato
mentre il cameriere ci
porta le bibite.
Sorseggia il suo
cappuccino e dopo un po’ finalmente inizia a
parlare.
“Anche
io ti devo dire tante cose. Prova a dirmene una tu. La
più importante”
“La
più importante dici? Facile.. Sono innamorato di te. Mi
sei mancata così tanto che ho mandato a puttane tutto.
Vorrei riconquistare la
tua fiducia. Vorrei non aver scelto lei in passato. Vorrei abbracciarti
adesso,
ma so che non è giusto. Perché ti ho ferito.. e
tu mi odi. Vero?”
Meglio essere
sinceri. La falsità e le bugie non portano a
niente di buono.
“Beh..
per un po’ credevo di si, è vero. Ma poi mi sono
resa
conto che non era odio.. Anche se mi hai fatto male, tanto male.. Io ti
detestavo, ma non ti odiavo. O si ama, o si odia. Non
c’è una via di mezzo” mi
risponde fissando questa volta il bracciale che porta al braccio.
“Quindi
tu.. vuoi dire.. si insomma.. che mi…”
“che
ti amo? Si, Robert. È così.. ti ho amato, ti amo
e ti
amerò sempre. Perché anche se ci conoscevamo da
poco mi fidavo di te
ciecamente. Tutte quelle belle parole, tutti quei baci, tutte quelle
carezze
per me sono stati importanti. E tu non avevi nessun diritto di
trattarmi in
quel modo, hai capito?” questa volta mi guarda e le lacrime
iniziano a rigarle
il viso.
Porto la mia
mano sulla sua guancia, ma lei si scosta.
“Non
mi toccare. Sono ancora molto delusa da te. Non credere
che ti bastino queste parole per risolvere la situazione. Mi hai
tradita,
ricordi? Hai baciato e fatto l’amore con un’altra?
Quelle mani hanno toccato
lei, ora non toccheranno me”
Queste parole mi
colpiscono al petto così forte, che vorrei
non essere mai nato. Vedere la persona che ami ridotta così
solo per causa tua,
è una cosa devastante.
Non credevo che
stesse soffrendo così tanto, sono un vero
coglione. Ma mi farò perdonare, costi quel che costi.
“Lo
so. Non me lo ricordare, ti prego. Sono stato un vero
coglione. Ho capito troppo tardi che sei tu la ragazza con cui voglio
stare.
Perché tu mi fai stare bene… tu… sei
perfetta. E ti giuro che se mi darai la
possibilità, ti ricrederai”
La guardo in
attesa di una risposta che però non arriva. Fa
solo no con la testa.
“Perché
no? Non me la vuoi dare?”
“Per
adesso non c’è la faccio. Mi fa troppo male
pensarti con
lei. Mi dispiace. Non mi seguire, voglio stare sola” e
scoppiando a piangere,
scappa via.
Rimango
là, sulla sedia con le lacrime che questa volta
rigano il mio di viso.
POV KRISTEN
Oggi
l’ho visto.
L’ho
visto fuori da casa mia…faceva avanti e indietro ma non ha avuto il coraggio di
bussare alla mia
porta. Ed io che speravo che lui c’è la facesse,
ci speravo tanto.
E
l’avevo detto a Tom…
Ero scoppiata a
piangere e lui come sempre mi aveva
consolato.
Poi quando
l’abbiamo visto là davanti lo starbucks mi sono
sentita morire.
L’avrei
voluto abbracciare e stringere forte a me ma non
potevo.
Lui mi ha ferito
tanto, e lo perdonerò, anzi già l’ho
fatto
ma è meglio farlo penare un po’.
Giusto per
fargli capire cosa si prova.
Non ho avuto
neanche il coraggio di guardarlo in faccia.
Guardarlo negli occhi avrebbe significato perdere tutta la mia
dignità.
Riesce a farmi
fare tutto ciò che vuole ed infatti quando ho
ceduto l’ho fatto parlare e sono rimasta scioccata da tutto
ciò che mi ha
detto.
“Sono
innamorato di te
ed ho sbagliato tutto”
Eccole le parole
che avrei voluto sentirmi dire..
Finalmente.
Solo che non
c’è l’ho fatta.
Sono scappata
via..
Si
perché anche se l’ho perdonato, ho sofferto tanto.
Ed ho paura di
soffrire ancora. Chi mi dice che non lo
rifarà? Chi mi assicura che questa volta rimarrà
con me?
Chi mi assicura
che lui non la ama?
Chi mi dice che
staremo insieme, felici e contenti?
Devo ritrovare
la fiducia in lui, e spero che mi aiuti.
Non
c’è la potrei fare altrimenti.
Sono sicura di
amarlo..
Quando
l’ho visto il mio cuore si è fermato un attimo e
poi
ha cominciato a battere così velocemente che credevo che mi
uscisse dal petto..
Dio, quanto era
bello…
Ma adesso che
faccio? Come mi devo comportare?
Ho deciso.
Aspetto una sua mossa, un suo segnale.
Sperando che ne
faccia uno…
Sono passate
cinque ore da quando l’ho visto e non ho fatto
altro che pensare a lui..
Dovrei studiare
qualcosa per l’inizio dell’anno nuovo ma non
riesco..
Il mio pensiero
è sempre rivolto a lui che mi ha sconvolto la
vita..
A lui che amo
con tutto il mio cuore, nonostante mi abbia
fatto soffrire tanto.
Ma non mi
interessa più niente.
Voglio
ricominciare e lo voglio fare con lui al mio fianco…
Sento il
cellulare vibrare, è un messaggio.
Un suo messaggio.
“Lo so che vuoi stare
da sola, ma il saperti a pochi passi da me e non poterti parlare e
guardare mi
fa impazzire. Esci con me, ti prego. Ho bisogno di parlarti e poi ti
devo
portare in un posto. Ti prego, non dirmi di no. Rob” ed
eccoli i battiti accelerati
del mio cuore…
Cosa devo
rispondergli?
La voglia di
vederlo è tanta, ma… al diavolo i ma, i
forse…
“Okay..
cinque minuti e
sono pronta” è
l’unica
cosa che gli scrivo…
Per fortuna mi
ero già fatta la doccia, così dopo cinque
minuti esatti sono pronta e lo aspetto fuori…
Arriva e salgo
sulla sua macchina..
“Ciao”
gli dico guardandolo e lui con tutta la tranquillità
che possiede mi risponde “ciao a te, Kristen. Adesso ti porto
in un posto
speciale. Nel posto in cui ti avrei dovuto portare tanto tempo
fa”
Annuisco e per
tutto il tragitto non diciamo neanche una
parola, tanto è l’imbarazzo.
Ciao
a tutti :] Scusate
il ritardo, ma avevo perso la fantasia :/ non che io l’abbia
ritrovato del
tutto ma ho cercato di raggruppare qualche pensiero e metterlo nero su
bianco.
Mentre leggete il
capitolo, ascoltate questa canzone
“Turning Page -Sleeping at last”. Capirete il
perché ;)
Spero che il capitolo vi
piaccia… A me no, come sempre.. ahahah, ma questi sono
dettagli :p Fatemi
sapere che ne pensate con una recensione, okay? <3
TURNING
PAGE
Quello che davvero muove la nostra
vita è la felicità.
Dalai
Lama,
L’arte della felicità
POV
KRISTEN
“Adesso
ti porto in un
posto speciale. Nel posto in cui ti avrei dovuto portare tanto tempo
fa”
Ma dove mi starà portando? Siamo in macchina da un quarto
d’ora circa e nessuno dei due ha detto una parola.
Primo: sono troppo imbarazzata.
Secondo: avrei mille
domande da fargli, ma al momento sembra che il mio cervello non voglia
collaborare.
Non riesco a formulare una frase completa, non c’è
la faccio
proprio.
L’unica cosa che riesco a fare adesso è guardarlo.
Lo guardo mentre guida assorto nei suoi pensieri, e pagherei
per sapere quello che gli sta passando per la testa.
Lo guardo mentre alza un sopracciglio disturbato dalle altre
macchine che gli sfrecciano accanto.
Lo guardo proprio mentre lui si gira per fare la stessa cosa
con me. I nostri sguardi si incrociano ed io mi sento morire. Ha gli
occhi più
belli che io abbia mai visto.
Ed è in questo preciso istante che una domanda esce fuori
dalla mia bocca, quasi sussurrata.
“Perché Robert sei tornato da me?
Sincero” lo guardo e i suoi
occhi tentano di rivelarmi qualcosa che forse io so già, ma
che voglio sentirmi
ridire.
Lui si gira lentamente e ritorna a guardare avanti.
Un piccolo sorriso compare sulle sue labbra e all’improvviso
mi dice quello che pensa “perché ho capito di
amarti Kristen. Ho capito che
voglio passare tutta la mia vita con te, se mi darai
l’opportunità” torna con
lo sguardo su di me e mi fissa con i suoi occhi meravigliosi. Ed io non
so cosa
rispondere ovviamente.
Certo mi fanno piacere le sue parole, ma posso fidarmi
ancora?
E se alla prima occasione, alla prima litigata lui scappasse
via? E se tornasse da Nicole? No, no… non voglio pensarci.
Non voglio soffrire
ancora.
Ma senza di lui soffrirei ancora di più. Quindi, qual
è la
scelta giusta da fare?
Perderlo e soffrire? Oppure averlo al mio fianco ma con la
paura di perderlo da un momento all’altro?
Potrei anche averlo al mio fianco per tutta la vita, come
vorrebbe lui e non soffrire.
Non so più niente. Non ci capisco più niente.
Sento qualcuno strattonarmi per un braccio. Mi volto ed è
Robert. Non mi ero accorta che era sceso dalla macchina e mi aveva
aperto lo
sportello.Ero
proprio sovrappensiero.
“Ehi, a che pensi? È due ore che ti
chiamo” mi dice ma non
posso dirglielo così alzo semplicemente le spalle e cambio
discorso, mi sembra
la scelta giusta da fare.
“Dove stiamo andando? Dobbiamo prendere la
metropolitana?”
“Si, vieni”
“Ma…. Aspetta” non mi lascia il tempo di
finire che mi prende
per mano e iniziamo a correre.
Quando siamo sulla metro molla la mia mano e si sistema la
camicia e i capelli. Io ho ancora il fiatone e solo dopo ben cinque
minuti
riesco a respirare tranquillamente.
“Si può sapere dove mi stai portando?”
“Shh.. è una sorpresa. Adesso lasciati bendare e
guidare da
me”
Lo guardo non riuscendo a capire cosa mi voglia dire. “Lo so
io. Devi fidarti
di lui” naturalmente
la mia coscienza non riesce a stare zitta. Vorrei tanto riuscire a
fidarmi di
lui. “Carpe
diem, Kristen”
L’ho già sentita questa frase, cazzo. E guarda
dove mi ha
portato.
Magari questa è la volta buona.
“Ti fidi di me, Kris?” Ma riesce a leggere nella
mente?Oddio,
adesso cosa gli rispondo?
“L’ho persa la fiducia un po’, adesso
cerca di
riconquistarla, ti prego” le parole mi escono quasi soffocate
e una lacrima
riga il mio viso.
“Lo farò. Fosse l’ultima cosa che
faccio. Però tu non
piangere, okay? Sei più bella quando ridi”
Tiro su con il naso e “Okay” gli dico.
Mi benda e dopo qualche minuto sento le porte della
metropolitana aprirsi.
Camminiamo per un bel pezzo di strada e lui sta sempre al mio
fianco, facendo attenzione a non farmi cadere a terra dato che vedo
tutto nero.
Nero. Come la vita fino adesso.
Ma io mi sono stancata. Voglio vedere i colori e spero di
farcela con lui.
Ad un certo punto lo sento fermarsi e di scatto mi fermo
anche io.
“Okay, siamo arrivati” dice senza però
togliermi la benda.
“Ehm, si va bene. Ma io non vedo niente. Sono ancora
bendata”
gli dico sorridendo
“Lo so. Devi avere pazienza. Aspetta qui un attimo. Non ti
muovere”
“Ma dove vai… ehi…” sento i
suoi passi allontanarsi e la sua
voce poco distante da me. Sta parlando con qualcuno. Ma non riesco a
capire con
chi e di cosa soprattutto.
Dopo qualche minuto qualcuno si avvicina a me e mi tocca il
braccio
“Ehi.. Rob sei tu che mi tocchi?”
“No, chi è Rob?” Oddio, che voce. Ma chi
è? Sento le gambe
tremare e il cuore battere velocemente.
Credo che sto per iniziare a gridare. Ma qualcuno mi ferma
tappandomi la bocca e iniziando a ridere.. Capisco che è
Robert e mi rilasso.
“Ma che ti ridi? Chi era?”
“Oddio Kristen. Dovevi vederti. Ero io.. chi doveva essere?
Ahahah.. che ridere.. avevo la maglietta davanti e poi sono molto bravo
ad
imitare”
“Ma vaffanculo, Robert. Mi sono spaventata. Non
ridere” gli sbraito
ma lui continua imperterrito e contagia anche a me dato che scoppio in
una
risata assurda.
“Okay, okay. Adesso basta. Devi salire un gradino quindi stai
attenta okay? Vieni, tieniti da me”
“Mh, va bene". Salgo questo benedetto gradino, e sento una
specie
di sportello chiudersi. E siamo in movimento. Si cioè..
credo che stiamo
salendo verso sopra.. oddio.. ho capito dove siamo ma non gli dico
niente..
“Rob.. ci sei? Quando mi togli la benda?” gli
domando con un
nodo in gola e adesso non sento più niente, infatti ci siamo
fermati.
“Si ci sono. Adesso” mi scioglie il foulard e
quello che vedo
mi lascia senza fiato.
Siamo sul punto più alto del London Eye.
Il sole sta tramontando ed è uno spettacolo assurdo.
Non riesco a credere ai miei occhi. Non ero mai salita e lui
si è ricordato questo particolare.
Si è ricordato della volta in cui avevo espresso il
desiderio
di salire, ma non l’ho avevamo fatto perché mi
aveva detto che al tramonto sarebbe
stato più bello.
Ed è vero.. Il sole tinge il cielo di varie sfumature, rosso
giallo e arancio, così come le nuvole. È tutto
perfetto. E mi sento bene.
Mi piacciono i colori.
Una lacrima riga il mio viso e sento Robert cingermi i
fianchi e girarmi verso di lui.
Siamo a due centimetri l’uno dall’altro. Le nostre
bocche
sono quasi attaccate e i nostri respiri si mescolano.
Sento il cuore battere forte e il desiderio di baciarlo e di
stringerlo mi fa dimenticare tutto l’astio nei suoi confronti
e tutta la
sofferenza passata.
Come può solo attraverso la sua vicinanza rendermi
così
vulnerabile?
Come fa a capire ciò di cui ho bisogno?
Come diavolo ha fatto a farmi innamorare così?
Chiudo gli occhi e lentamente appoggio le mie labbra sulle
sue. Sento le sue dischiudersi e la mia lingua è
già a contatto con la sua.
Dio, che emozione. Sembra questo il nostro primo bacio.
Credevo di non riuscire a toccarlo più, invece la voglia di
lui è più forte di tutto il resto.
Ed io sono contenta.
Gli afferro la nuca e lo porto ancora più vicino a me. Ho
bisogno di sentirmi amata e protetta e spero che lui sappia darmi
finalmente
ciò che mi merito.
Mi stringe i fianchi e staccandosi lentamente dalle mie
labbra, apre gli occhi e mi sorride.
È felice, e si vede.
“Kristen.. io…” fa per dire qualcosa ma
io lo blocco. Non
voglio sapere niente. Non voglio che questo momento così
magico si rovini.
“Shh.. non dire niente ti prego. Sono felice. Baciami e fammi
tua, Robert. Lo sono sempre stata” gli dico sussurrando e
guardandolo negli
occhi.
“Ti amo” mi dice e un’altra lacrima riga
il mio
viso. Una lacrima di felicità.
Sento le sue mani spostarsi sotto la mia maglietta e
rabbrividisco.
Sono stata solo con Michael, pochissime volte. È strano
perché con lui non provavo queste emozioni..
Decido di non pensarci e di concentrarmi solo su Robert.
Inizio a baciargli avidamente prima le labbra, poi il collo e
con il suo aiuto gli tolgo la maglietta e i pantaloni finché
non rimane solo
con i boxer.
Gli bacio il petto e mi sposto più giù, fino alla
sua
erezione ben evidente.
Gli accarezzo il membro prima sopra i boxer, poi infilo la
mano sotto e glielo stringo fino a farlo ansimare sempre più
forte. Inizio a
fare su e giù finchè il suo piacere non si
riversa sulla mia mano..
“Ah.. Kristen… oddio…” ansima
baciandomi il collo..
Gli sorrido e inizia questa volta a spogliarmi lui..
Rimango in reggiseno e mutandine davanti a lui e non sono
imbarazzata.
Non so dove prendo e dove ho preso il coraggio di fare tutto
ciò.
So solo che lo voglio, con tutto il mio cuore. Al diavolo
tutto e tutti.
“Posso?” mi dice indicando il reggiseno
“si” gli rispondo, e
lo slaccia.
“Sei bellissima” sussurra al mio orecchio e questo
non fa
altro che aumentare la mia eccitazione
“Sono tua” gli dico e mi avvento sulle sue labbra
mordendogli
di tanto in tanto il labbro inferiore.
Stende un telo a terra e mi fa sdraiare.. non mi ero accorta
di niente né della coperta, né dei fiori, delle
candele e dello champagne.. che
tenero. Ha organizzato tutto questo solo per me. Chissà
quanto avrà pagato. Ma
in questo momento non mi preoccupo.
Sono coricata con Robert sopra di me che mi bacia
dappertutto.
Le labbra, il collo, il seno, l’ombelico..
Mi lecca piano i capezzoli ed io mi sento morire..
Gli afferro in capelli e lo guardo negli occhi.
“Ti voglio Rob. Prendimi. Sono tua. Mi fido”
E come se stesse aspettando quelle parole per iniziare, mi
toglie le mutandine e mi fa aprire le gambe.
Lentamente inizia ad entrare dentro di me ed io mi sento
completa.
Mi fido.
Voglio fidarmi.
POV
ROBERT
“Ti
voglio Rob.
Prendimi. Sono tua. Mi fido”
Ecco le parole
che aspettavo. Eccole finalmente.
Mi ha detto che è pronta. Mi ha confermato che mi vuole..
che
è mia..
E adesso stiamo facendo l’amore..
Stiamo facendo l’amore per la prima volta.
Ed è come sei anche io lo stessi facendo per la prima volta
Quello vero. Non è sesso..
Io la amo e lei ama me.
La sento ansimare sotto di me e stringere le mie spalle.. Le
accarezzo il seno e glielo bacio delicatamente..
“Oh.. Rob.. ah.. ti prego.. continua” mi dice
sussurrando al
mio orecchio.. e non me lo faccio ripetere due volte.
Aumento le spinte e sento che sto per venire da un momento
all’altro..
“Ti amo.. ti amo… ti amo Kristen” le
dico spingendo sempre
più forte..lei
mi afferra i capelli e
avvolge le gambe intorno al mio corpo..
“Anche io.. ti prego non mi lasciare mai” mi dice
ansimando
“No, mai.. sei mia ed io sono tuo per sempre”
Sento che ha raggiunto l’orgasmo dato che sta ansimando
sempre più forte e si è lasciata andare
all’indietro, così con altre due spinte
lo raggiungo anche io e le lascio piccoli baci su tutto il corpo..
Decido dì uscire da lei e mettermi di lato ma lei mi blocca..
“No, ti prego. Stai così. Mi piace questa
sensazione”
sussurra accarezzandomi i capelli e il viso..
Annuisco e rimango là sopra di lei a guardarla..
Dopo una decina di minuti la sento tremare dal freddo così
mi
metto di fianco a lei e la copro con una coperta.
Lei mi stringe forte e appoggia la testa sul mio petto e inizia ad
accarezzarlo. Potresti stare così per ore intere.
Ogni tanto le do qualche bacio sulla fronte e ci guardiamo
come solo due innamorati si guardano.
“I’ve waited a hundred years, But
I’d wait a
million more for you . Nothing prepared me for the privilege of being
yours . If
I had only felt the warmth within your touch
If I had only seen how you smile when you blush
Or how you curl your lip when you concentrate
enough . I would have
known what
I
was living for” è la
prima volta che canto qualcosa a
qualcuno.
Kristen mi
guarda stupita e mi lascia un bacio sulle labbra..
“ ti piace?” le chiedo sperando di non aver stonato
per tutto
il tempo
“Certo.. mi hai fatta emozionare” mi risponde
tirando su con
il naso. Oh dio, è così tenera e fragile..
“Mi fa piacere” e continuo a cantarle la canzone
che ho
ascoltato oggi e che mi ha fatto pensare per tutto il tempo a lei
“Your love is my turning page . Only
the sweetest words remain .Every
kiss is a cursive line. Every touch is a
redefining phrase”
“Ti
amo Robert. Con tutta me stessa” e si posiziona sopra di
me iniziando ad accarezzarmi di nuovo.
Rifacciamo l’amore un’altra volta e brindiamo a
noi, ad un
nuovo inizio.
“Ma
quanto hai speso per tutto questo?”
“Non importa, Kristen. L’ho fatto per te. Per noi.
Non ti
devi creare problemi. L’importante è che sei stata
bene” le dico sorridendole e
aprendole lo sportello della macchina.
“Si. Sono stata benissimo. Grazie davvero” mi
risponde
abbracciandomi per poi salire.
Il ritorno a casa è stato silenzioso.Non ha mollato neanche per un secondo la mia
mano, come se avesse paura di perdermi di nuovo.
Ma non succederà, non per colpa mia almeno.
Non sarò io a lasciarla.
Solo lei potrà mettere la parola fine a noi due. E sono
sicuro
che non succederà.
L’ho fatta soffrire parecchio, ma voglio vederla felice e
sorridente di nuovo.
“Kristen, posso chiederti una cosa?” rompo il
silenzio che c’era
e lei si gira a guardarmi.
“Mh, si certo”
“Cosa siamo noi due? Si insomma come ci dobbiamo
definire?”
“Mh, tu cosa vorresti essere per me?”
Mi lascia spiazzato ma è semplicissimo risponderle.
“Io, beh… voglio
essere un amico, un confidente, il tuo ragazzo per adesso” le
dico e la guardo
mentre spalanca gli occhi e mi rivolge uno dei suoi sorrisi
più belli.
“Allora è quello che sarai” mi risponde
e si allunga a
baciarmi il collo.
“Quindi… stiamo insieme?”
“Direi di si. Però ti prego, non mi far soffrire
ancora. Non
mi tradire di nuovo. Non lo sopporterei. Se non stai bene con me
dimmelo e
basta. Voglio che la sincerità sia alla base del nostro
rapporto. Io farò lo
stesso, Robert”
Quant’è saggia per avere solo diciassette anni?
Io sembro stupido e immaturo al suo fianco..
“Non ti preoccupare. Ho imparato la lezione. So che mi stai
dando una seconda possibilità e non la sprecherò
facilmente. Quindi abituati a
me perché resterò al tuo fianco per
sempre..”
“Lo spero tanto. E non vedo l’ora”
Le sorrido e le accarezzo il viso.
“Hai fame? Andiamo a mangiare qualcosa?”
“Mh, si ti pregooo” e scoppia a ridere
“Okay, okay. Conosco un ristorantino italiano dove cucinano
benissimo”
Annuisce e appoggia la testa sulla mia spalla lasciandosi
cullare dalla dolce melodia
che le ho cantato prima e che ora aleggia in tutta la macchina.
____________________________
Okay,
finish.
Com’è? Vi è piaciuto? Pensate che ho
corso troppo con
questo capitolo?
Volevo riappacificarli e poi si meritano un po’ di
serenità, non credete? Se ci sono errori
perdonatemi…
Fatemi sapere e baciii a tutti
Gra
Nuovo capitolo
tutto per voi. Per la
prima volta devo dire che mi piace, però lascio giudicare a
voi.
I nostri
piccioncini finalmente si
godono una bella giornata, almeno fino a quando Robert…
auhauhauh.. leggete e
scoprirete di cosa si tratta. xD
Adesso, mh,
meglio smetterla qui e
lasciarvi alla lettura.
Vi dico solo che
nel capitolo ci sono
due canzoni.. la prima di Adele è questa “Hiding my
heart” e
l’altra che vi consiglio di ascoltare se non la conoscete
è “Just the way you
are” di
Bruno Mars. È una delle mie preferite.. e ajshska *-*
Amo questa canzone<3
Vi lascio la
traduzione delle frasi
alla fine del capitolo :] bye
YOU ARE
AMAZING
POV ROBERT
Sono passate
quasi tre settimane da
quel giorno e le cose tra di noi vanno benissimo.
Si, insomma,
ogni tanto litighiamo ma
per cose banali..
Poi torniamo
sempre sui nostri passi
e siamo più innamorati di prima. Non nego che la paura di
perderla è tanta,
troppa.
Lei continua a
ripetermi che se io
non la faccio soffrire, non potrà succedere niente di male.
Ma noi uomini siamo
stati fatti per sbagliare.
E se io
sbagliassi di nuovo? Certo
non la tradirei mai con nessun’altra ma sbagliare si
può.. e se lei si
stancasse? Se lei capisse che non possiamo stare insieme? Se lei
sapesse che
devo andare in Francia? Si, perché mia madre è
una grandissima testa di cazzo.
Ha detto che ha
bisogno di me.. che
devo andare da loro, quanto meno per aiutarli all’inizio..
trasloco, documenti…
e cazzi vari.
Non posso dirle
di no, cazzo. È pur
sempre mia madre. Ed ha sofferto parecchio.
Quindi essendo
che l’università la inizio
a fine ottobre, ho ancora un mese e mezzo di vacanza.
Ma come glielo
dirò a Kristen? Con
quale faccia mi presento da lei dicendogli che devo partire per un mese
e mezzo
circa?
Ora che ci siamo
trovati. Soffrirà ed
io la perderò.
E.. se magari
lei venisse con me?
Ma che mi salta
in mente, lei andrà a
scuola tra una settimana.
Cristo, che
dilemma.
La devo
incontrare tra un’ora e sono
in panico….
E sono ancora
più in ansia perché
oggi la porto nell’appartamento. Quello che avevo compratoper averla accanto,
sempre… Le ho organizzato
una bella seratina romantica, sperando di non finire con
l’essere odiato quando
le dirò del viaggio.
Meglio non
pensarci adesso. È inutile
che mi preparo discorsi su discorsi tanto quando me la ritrovo davanti
mi
dimentico tutto.
Butto la
sigaretta a terra e salgo
sulla macchina. Per distrarmi accendo lo stereo e le parole di Adele mi
entrano
nella mente e mi fanno ripensare al giorno in cui ho incontrato Kristen
“This is how the story went,I met someone by accident
who blew me away
blew me away” è
stato il destino a farci incontrare. Lei mi ha
cambiato la vita.
“I
wish I could lay down beside you. When
the day is done. And wake up to your face against the morning sun. But
like everything I've ever known”
Avrei volute
passare giorno e notte
con lei, ma ho rovinato tutto e lei si è allontanata da me.
Ed ora che è di
nuovo al mio fianco sento che prima o poi la perderò.
E
starà male. Soffrirà di nuovo. A
causa mia.
Basta Robert. Tu
non vuoi farla
soffrire e non lo farai.
Capirà.
Non starai per sempre a
Parigi..
Può
cambiare qualcosa in un mese e mezzo?
I sentimenti
possono sfumare con il
passare del tempo? Non se sono veri, mi dico.
Ma lei ci crede
ai rapporti a
distanza?
Riuscirà
ad aspettare?
Ed io ci
riuscirò?
Troppe domande.
Troppi dubbi. Mi sta
scoppiando la testa.
Sono vicino casa
di Kristen così le
mando un messaggio per farla scendere..
Ma risponde dopo
cinque secondi che è
già sotto. Infatti poco dopo la vedo seduta su una panchina.
È
bellissima, dannazione.
Ha un paio di
shorts neri, una
maglietta bianca e le vans nere ai piedi.
Semplice. Ma
perfetta nella sua
semplicità.
Come si fa a non
amarla? Come?
Quando mi nota,
si alza e mi sorride.
È raggiante.
Parcheggio la
macchina e lei sale.
Come ogni volta mi da tre baci. Uno sul naso. Uno sul mento e uno sulle
labbra.
“Ciao..
allora? Che facciamo oggi?”
mi chiede sorridendo e accendendo di nuovo lo stereo dato che
l’avevo chiuso
prima per il mal di testa.
Fa zapping nei
canali radio finchè
non trova una canzone di Adele “Someone like you” e
inizia a cantare a
squarciagola.
E la mia testa
scoppia ancora di più.
Ma non le dico niente. Sembra davvero felice.
“Tu
che vuoi fare, eh? Sei contenta
oggi?”
“Si.
Sono felicissima Robert. I miei
partono tra una settimana quindi abbiamo casa tutta per noi per due
settimane”
dice e mi guarda negli occhi, ma io sposto lo sguardo.
Tra una
settimana devo partire,
adesso come glielo dico?
Cazzo.
“Cazzo”
impreco a bassa voce tra me e
me ma lei mi sente.
“Che
succede, Rob? Che hai?” Alza un
sopracciglio e spegne lo stereo.
“Io,
ehm.. niente.. ne parliamo dopo.
Adesso, dato che non mi hai detto cosa vuoi fare oggi, ti porto io in
un posto”
“Okay,
va bene. Ma è lontano?”
“No.
Siamo arrivati, in realtà” le
rispondo spegnendo la macchina. Scendo e giro dalla sua parte per
aprirle lo
sportello.
“Oh.
Ma grazie. E dimmi dove siamo?”
“Beh.
A casa mia”
Lei si ferma di
botta ed io mi giro a
guardarla e scoppio a ridere capendo quello che ha in mente..
“Oddio,
Kristen. Ahahahah… qui vivo
solamente io. Si
insomma, sono
abbastanza grande da cavarmela da solo” le dico guardandola
mentre strabuzza
gli occhi per la notizia
“No..
okay.. Tu hai una casa tua e me
lo vieni a dire solo ora? Da quant’è che
l’hai presa?”
“Ehm..
si.. Kristen.. io.. insomma… è
da qualche mese. Prima che io….”
“facessi
sesso con Nicole? Questo
stavi per dire?” finisce la frase al mio posto ed io non
faccio altro che
annuire. So che qualunque cosa direi non porterebbe a niente di buono.
Si è
innervosita. Cazzo. La vedo mordersi il labbro e toccarsi i capelli..
Non doveva
andare così..
“Kristen…
mi dispiace davvero. Non
finirò mai di dirtelo. Non mi stancherò mai di
ripeterti che è stato un grande
errore da parte mia lasciarti e farti soffrire. Credimi. Sto cercando
di
dimostrartelo in tutti i modi” le dico avvicinandomi a lei..
Ma.. mi scansa.
“Perché
fai così ora Kristen?”
Mi guarda ma non
dice una parola.
“Di
qualcosa. Ti prego. Se non vuoi
entrare non entriamo.. anche se…”
“Anche
se, cosa Robert? Non voglio
entrare qui dentro okay? Non voglio entrare dove tu scopavi con lei..
ti sembra
strano questo? Eh? Dimmelo? Mi verrebbe da vomitare al pensiero di voi
due che
ne so a letto, nella doccia.. beh.. mi fa schifo tutto
questo” non l’avevo mai
vista così arrabbiata. Non ha tutti i torti.. solo che non
riesco più ad
ascoltare altro, non c’è la faccio. È
troppo. Oddio. Scoppio a ridere davanti a
lei e so che non me lo perdonerà mai. Ma non riesco a
trattenermi.
“Hai
finito di parlare Kristen?” le
chiedo ancora ridendo..
Lei mi guarda e
mi alza il dito
medio..
“Vaffanculo
Robert. Ora ho finito. Ti
saluto” mi volta le spalle e fa per andarsene. Ma io sono
più veloce di lei e
le afferro il polso facendola girare verso di me.
“Sei
bellissima quando sei gelosa” le
sussurro all’orecchio avvicinandola ancora di più
al mio corpo. Sento la sua
pelle calda a contatto con la mia mano e le lascio un delicato bacio
sul
collo..
“Non
sono gelosa”
“Ah
no? Allora cos’è questo? Un
attacco di ira? Ti prego.. ahahah.. non farmi ridere ancora”
“Ma si
può sapere che cazzo vuoi? Ti
diverte prendermi in giro?” sputa queste parole con tutto
l’odio e l’acidità
che ha in corpo.
“Voglio
solo dirti che sei una
sciocchina. Prima ridevo perché, si insomma, mi divertivano
le tue parole.
Nicole non è mai venuta qui. Non è mai entrata.
Tu sei la prima”
La vedo cambiare
colore, credo per la
vergogna,e sono
sicuro che vorrebbe
sprofondare.
“Co…
cosa? Dici sul serio? ”ha gli
occhi di fuori ed è diventata rossa come un peperone.
Annuisco e le sorrido
solamente.
“Io..
oddio. Che brutta figura. Sono
una scema. Scusa” dice sorridendomi a sua volta.
“Non
ti preoccupare. È normale la tua
reazione. Lasciamo perdere il discorso. Okay?”
Fa cenno di si
con la testa e si alza
con la punta dei piedi per lasciarmi un bacio sulle labbra..
“Entriamo
dentro. Ti va? C’è una
sorpresa per te”
“Okay
Rob. Sono curiosa… andiamo” e
prendendomi per mano si lascia guidare da me.
Quando apro il
portone la faccio
entrare per prima. Ho organizzato tutto nei minimi dettagli. Champagne.
Fragole. Panna. Cioccolato. Candele. Fiori. Musica.
Tutto per lei.
Tutto per farle
capire quanto la amo.
“Oddio
Robert. Ma… oddio” vedo una
lacrima scivolare lungo il suo viso e prendendola per un braccio la
faccio
girare verso di me e inizio a baciarla..
Quando ci
stacchiamo un’altra lacrima
riga il suo viso. La fermo con il mio dito e assaggio le sue lacrime.
“Sei
buona anche dentro” le dico stringendola
forte a me.
“però
non piangere, va bene? Voglio
vederti sorridere sempre”
Lei annuisce e
si asciuga le ultime
lacrime rimaste.
“Ti
amo Robert. Tantissimo. Grazie
per tutto questo. E piangevo per la felicità. Sono felice di
averti accanto e
nonostante tutto non mi sono mai pentita di averti incontrato. Anzi di
esserti
venuta addosso veramente. Eri così bello quel giorno. Dio
solo sa quanto mi
piacevi” le sue parole mi lasciano un attimo senza fiato.
“Dio
solo sa quanto ti desideravo
Kristen. Quando ti ho vista non ho capito più niente. Vedevo
te. Sentivo solo
te”
Inizio a
baciarla da tutte le parti e
presto ci ritroviamo nudi e ansimanti sul letto.
“Ti
amo amore” mi dice dopo essere
venuta..
“Mi
hai chiamato amore? Tu sei
l’amore della mia vita Kristen” le sussurro mentre
le lascio piccoli bacetti
sul seno e sul collo.
“Si
sei il mio amore. E guai a chi ti
tocca. Forse un po’ gelosa lo sono”
“Mai
più nessuna. Solo tu hai il
privilegio adesso”
“Ma
quanto siamo modesti, eh? Il
privilegio? Ahahah” mi risponde scoppiando a ridere
piegandosi in due dalle
risate.
“Ah
si. Vuoi ridere? Ti faccio ridere
io a gusto mio ora” e inizio a farle il solletico sotto i
piedi e sulla pancia.
I posti in cui lo soffre di più.
“Oddio..
no… no basta. Ti prego”
“Okay.
Okay. La finisco”
“Grazie,
eh” e mi lascia un bacio
sulle labbra.
“Sei
bella quando ridi, lo sai?”
“Si
penso di averlo già sentito. Apri
la bocca”
“Aaaaa…
mh, che buona” le dicomentre
mastico una fragola. Faccio lo stesso
con lei e le lecco il labbro sporco di cioccolato.
“Robert..
mh.. non fare così. Potrei
non fermarmi”
“e chi
vuole che ti fermi scusa?
Vieni qui”
La prendo per i
fianchi e la faccio
sdraiare sopra di me… inizia a baciarmi il collo, il petto e
infine le labbra..
e quando capisce che non c’è la faccio
più entra dentro di me aiutandosi con il
mio corpo e inizia a muoversi.. sa come darmi piacere e lo fa molto
bene.
Quando raggiunge l’apice fa venire anche me e si accascia di
lato a me con la
testa sul mio petto.
Le tolgo i
capelli bagnati dal sudore
dal viso e inizio ad accarezzarla e inizio acantarle una canzone. Una delle mie preferite pensando a
lei.
“When I see your face there’s not a thing
that I would change, cause you’re amazing. Just
the way you are”
Si è
davvero perfetta e non cambierei
niente di lei. È fantastica proprio così
com’è.“And
when you
smile the whole world stops and stares for a while. ‘Cause
girl you’re amazing. Just the way you are”
Non ci sono
parole più azzeccate di
queste. Non c’è canzone migliore di questa.
Kristen si
appoggia ad un gomito e
inizia a fissarmi mentre un sorriso si impossessa del suo volto e mi
bacia.
“Grazie
amore. Anche tu sei
fantastico e meraviglioso proprio così come sei”
Non le dico
niente ma inizio a
baciarla con passione e la stringo forte a me baciandole la fronte di
tanto in
tanto.
È
tutto perfetto.
Lei.
Io.
Noi due insieme.
Noi due che tra
una settimana ci
dovremo separare.
E lei non lo sa.
Se ne sta beata
tra le mie braccia e
non sa nulla.
Ora che questo
pensiero mentre strada
nella mia testa mi inizio a innervosire così tanto che devo
alzarmi per forza
per prendere un po’ di ariae per
fumarmi una sigaretta.
Kristen
giustamente si accorge del
mio cambiamento di umore e si avvicina a me abbracciandomi da dietro
con il suo
esile corpo.
“Che
succede? Che ti passa per la
mente eh?”
Glielo devo
dire. Ora o mai più.
Quindi prendo coraggio e girandomi le afferro il viso con le mani e le
lascio
prima un bacio sulle labbra poi uno sul nasino.
“Lo
sai che io ti amo vero? Lo sai
che non ti farò soffrire più, vero? Non
intenzionalmente almeno.. c’è una cosa
che devo dirti e non so come la prenderai. Ho paura della tua
reazione”
Mi guarda
aggrottando le
sopracciglia, non capendo giustamente cosa c’entrano ora
queste parole…
“Non
capisco. Spiegati. Non
preoccuparti per me. Qualunque cosa sia la affronteremo
insieme”
E sono queste le
parole che danno
l’input al mio cervello di parlare e le labbra eseguono i
comandi..
“Forse
per te non sarà niente di
importante. Forse mi prenderai per scemo. Ma… devo partire
Kristen. Devo andare
a Parigi per un mese e mezzo circa”
Ecco
gliel’ho detto.
Mi aspetto urla,
pianti invece lei è
tranquilla.
“Kris
hai capito?”
“Si,
certo. Spiegami perché devi
andare” ho capito che fa finta di essere serena, nel momento
in cui la sento
irrigidirsi al mio tocco
Le spiego tutta
la situazione e lei
annuisce solo.
“Non
è un problema, davvero amore.
Devi andare ad aiutare i tuoi. È giusto. Io ti
aspetterò”
“Ne
sei sicura?” le chiedo quasi
pentendomi di quella domanda..
“Si
amore.. quando devi partire?”
“Veramente..
tra una settimana” le
rispondo guardandola negli occhi ed è in questo esatto
istante che scoppia a
piangere tra le mie braccia.
La barriera da
dura che si era creata
si è disintegrata in meno di un minuto.
Ed è
qui che capisco di averla fatta
soffrire di nuovo.
Ti
prego perdonami
POV
KRISTEN
Sento Robert
stringermi tra le sue
braccia e dirmi di tranquillizzarmi. Che gli dispiace.. ma io piango.
Non
riesco a smettere. Il mio essere forte davanti a lui mi ha abbandonata
e adesso
singhiozzi dal dolore.
Ho paura.
Ho una fottuta
paura che lui possa
dimenticarsi di me.
Ho una fottuta
paura che lui possa
trovare a Parigi una migliore di me e decidere di rimanere
là.
So che sono una
stupida. So che lui
mi ha dimostrato in tutti modi possibili e immaginabili che vuole me,
che ha
sbagliato e che vuole vivere con me per sempre. Ma io ho paura lo
stesso.
Paura che possa
accadere di nuovo
quello che è già successo in passato.
E non riuscirei
a sopportarlo ancora.
Sono quindici
minuti che sono nella
stessa posizione.. piango ma rimango attaccata a lui come a volerlo
supplicare
di non andare perché io ho bisogno di lui.
Ma poi penso che
non devo essere
egoista, che altri hanno lo stesso bisogno mio.. altri come sua mamma,
suo
padre, le sue sorelle..
So
cos’hanno passato. Me l’ha detto
Tom un giorno. E mi dispiace così tanto che solo adesso mi
rendo conto che lui
non mi sta lasciando…
Non mi sta
abbandonando per un’altra
ragazza, ma solo per sua mamma.
Lei ha bisogno
di lui là.
Ed io non sono
nessuno per metterlo
di fronte una scelta.
Che poi non
avrebbe senso. Ho reagito
troppo male e adesso lui mi guarda con il dolore sul volto.
Cerco di
tranquillizzarmi e quando
non piango più, mi asciugo gli occhi e lo guardo..
“Mi..
mi dispiace. Non avrei dovuto
reagire così, scusami” gli dico mentre lo bacio
“No,
non ti devi scusare. Hai tutte
le ragioni di questo mondo.. Sembra che il destino non sia dalla nostra
parte,
Kris. Ma ti prometto che ti chiamerò ogni giorni e tu mi
racconterai delle tue
giornate ed io le mie. Saremo distanti ma vicini nello stesso momento.
Perché
io ti amo amore mio. Non potrei fare a meno di te. Ormai sei la mia
vita. Ed io
la mia vita non la spreco e non la getto via” mi risponde
stringendomi a lui..
Ha ragione.
E poi
è solo un mese e mezzo.
“Ti
amo Robert.. perché sei
meraviglioso proprio come sei”
“Si
l’avevo già sentita anche questa”
mi dice dandomi una pacca sulla spalla.
“Scemo”
“Oh
grazie. Che bel complimento
nanerottola”
Gli faccio la
linguaccia e scoppio a
ridere. Con lui è sempre così. Ha sempre la
battuta giusta per tirarmi su il
morale.
“Vieni
con me… corichiamoci un po’ così
ti faccio un po’ di coccole” mi dice prendendomi
per mano ed io lo seguo. Ci
sdraiamo sul letto e molto presto chiudiamo gli occhi e quando ci
svegliamo è
già mattina.
“E
quindi, hai capito Tom?”
“Si,
Rob. Mi prenderò io cura di lei.
Come ho sempre fatto del resto”
Il mio amico mi
guarda e mi fa l’occhiolino.
Siamo seduti
dentro uno starbucks e
Rob sta raccomandando Tom da circa un’ora.
Domani parte e
mi sembra impossibile
che sia passata già una settimana da quando me
l’ha detto. Non abbiamo più
parlato di questa cosa fino ad oggi. Io cerco di stare calma anche se
ogni
tanto mi viene qualche crisi
di pianto e
non volendo far preoccupare Rob, mi rivolgo sempre a Tom che
è sempre pronto a
consolarmi.
So che lui prova
qualcosa per me, ma
è il mio migliore amico e non voglio perderlo.
“Si
basta. Ti prego. So come mi devo
comportare. Quindi finiscila”
“Okay
amico. Scusa.. solo che…”
“Si lo
so Rob. Tu la ami e ora che l’hai
ritrovata non la vuoi perdere. Lo so, dannazione”
“Ma
che ti prende adesso?”
“Niente..
niente.. adesso vado, ci
vediamo domani per salutarci. Ciao Kristen”
E se ne va. Rob
sembra confuso, ma io
so cos’ha. È difficile per lui questa situazione e
a me dispiace parecchio.
“Ma
che ha? Mah..” mi chiede Robert
avvicinandosi a me..
“Forse
è nervoso per la tua partenza.
Infondo sei il suo migliore amico”
“Ma ci
sarai tu, tanto. Vi consolerete
e vicenda” mi risponde sorridendomi e facendomi
l’occhiolino.
Io annuisco
semplicemente e continuo
a bere il mio cappuccino.
Non so proprio
come rispondergli. Cosa
dovrei dirgli? Il tuo migliore amico è innamorato di me da
sempre ed è nervoso
quando ci vede insieme?
No non mi sembra
il caso.
Così
faccio finta di niente. Penso
solo che per un mese e mezzo avrò Tom sempre al mio fianco e
non so quanto
tutto questo possa fargli bene. O male.
Io
cercherò sempre di farlo stare
bene perché gli voglio un bene dell’anima.
“Kris
allora vieni stasera?”
Ero
così attenta al discorso che non
ho capito niente di quello che ha detto Robert.
“Cosa..
ehm.. dove?”
“Ma
non ha sentito niente? Stasera i
miei organizzano una festa di addio diciamo…e mi hanno chiesto di invitarti”
“Ehm
si certo. Perché non dovrei
venire?”
Non riesco a non
pensare a Tom e a
quello che sta provando adesso.
“Non
lo so.. forse perché c’è tutta
la mia famiglia”
“Ti
ricordo che già li conosco e poi
l’importante è che ci sei tu”
“Mi fa
piacere. E poi ci sarà anche
Tom con Sarah”
Sarah? Chi
diavolo è questa?
“Chi
è lei?” gli chiedo senza fargli
notare il mio cambiamento di umore. Sono contenta per lui ma poteva
anche
dirmelo.
“Credo
sia la sua nuova ragazza.
Stasera comunque c’è la presenterà.
Adesso finisci di bere e poi andiamo a casa
mia…”
“ Ho
voglia di fare l’amore con te”
sussurra al mio orecchio ed io mi dimentico tutto ciò a cui
stavo pensando.
“Facciamo
presto allora” gli rispondo
baciandolo…
Dopo
un’ora ci ritroviamo a casa sua
sul tavolo della cucina a fare l’amore.. ed è
bellissimo. Un po’ scomodo, ma
meraviglioso.
Come sempre, del
resto.
__________________
Alloraaaaa vi
piace? Voglio leggere qualche recensione in più
però… :(
Anche due/tre
righi.. giusto per sapere cosa ne pensate :]
Anyway, vi
lascio la traduzione delle canzoni citate sopre..
Questa
è quella di Adele
“This is how the story went,I met someone by accident, it blew me away it
blew me away”
E’
così che è andata la storia. Ho incontrato
qualcuno per
caso. Mi ha sbalordito
Mi ha sbalordito.
“I wish I could lay down beside you.
When the day is done. And wake up
to your face against the morning sun. But
like everything I’ve
ever known”
Vorrei poter
dormire al tuo fianco quando la giornata sarà
finita.
E svegliarmi con
il tuo viso verso il sole del mattino
Ma come tutto
ciò che ho mai conosciuto tu un giorno sei
sparito.
Questa invece di
Bruno Mars.
“When I see your face there’s not a thing
that I would change, cause you’re amazing. Just
the way you are”
Quando vedo il
tuo volto non c’è una
cosa che vorrei cambiare.
Perchè
tu sei stupefacente. Proprio
cosi come sei
“And
when you smile the whole world stops and stares for a while.
‘Cause girl you’re
amazing. Just the way you are”
E quando
sorridi, il mondo intero si
ferma e guarda per un po’.
Ragazza
perchè tu sei stupefacente. Proprio
cosi come sei
Okay…
ho finito. Quale canzone vi
piace di più? A me quella di Bruno ovviamente :]
Siamo appena
arrivati alla festa per i Pattinson, così
l’hanno chiamata. Dopo aver salutato qualcuno, Rob
è andato un attimo a parlare
con sua sorella ed io sono seduta su una sedia e osservo la gente
intorno.
Penso alle loro parole, a come hanno definito tutto questo. Per loro
sono
persone normali che si trasferiscono in una nuova città.
Per me non sono i Pattinson e basta. Si tratta di Robert. Non
lo vedrò per un mese e mezzo e già mi manca
l’aria. È la mia vita adesso.
Come farò?
Gli ho promesso che sarò tranquilla e che lo
chiamerò in caso
avessi bisogno di qualcosa. Dice che prenderà il primo aereo
e verrà da me.
Ma non sono così egoista quindi lo lascerò andare
e non lo
chiamerò per cose stupide o se mi prende qualche attacco
d’ansia.
Ci sarà comunque Tom a farmi compagnia. L’ha
promesso.
Anche se.. questa Sarah, uff…
Sento qualcuno toccarmi il braccio e automaticamente mi giro
per vedere chi è.
È Claire, la mamma di Robert. Nonché mia suocera.
“Ciao Claire”
“Ciao Kristen, posso sedermi qua un attimo?” mi
chiede
guardandomi negli occhi
“Certo, perché no. Hai bisogno di
qualcosa?”
“Veramente vorrei parlarti, posso?”
“Si” le dico senza pensarci due volte anche se
adesso mi sono
pentita un po’.. chi sa cosa vuole dirmi? E se lei non
è contenta di noi? E se
lei vuole che ci lasciamo? Potrebbe essere anche felice..
“Tu lo sai che io tengo in modo particolare a
Robert?”
Annuisco e lei continua a parlare
“Lo amo più della mia vita, Kristen. Ha sofferto
parecchiodurante
la sua vita, anche per
causa mia, e non voglio vederlo soffrire di nuovo. Puoi
capirmi?”
Annuisco e le faccio un debole sorriso che lei ricambia.
“Bene. Quindi vorrei sapere che intenzioni hai con lui? Lo
ami davvero? Sei disposta ad aspettarlo?”
La guardo per un attimo sbigottita dalle sue parole. Capisco
la sua situazione, ma come fa a dubitare dei miei sentimenti verso suo
figlio
dopo tutto quello che abbiamo passato? Che HO passato..
“Claire posso capire come ti senti. Ma io lo amo
più della
mia stessa vita. L’ho amato dal primo momento che
l’ho visto. L’ho amato quando
mi ha tradito e l’ho perdonato. Lo amo tanto e sono disposta
ad aspettarlo, per
sempre”
La guardo negli occhi e noto che è stupita..
“Cosa.. cosa hai detto?” mi chiede ma non riesco a
capire a
cosa si riferisce..
“Ehm, che lo amo?”
“No.. no… lui ti ha tradita?”
“Si, Claire. Qualche mese fa. Stavamo insieme e lui mi ha
tradita con Nicole”
“Che mascalzone. Non doveva farti una cosa del genere. Non lo
sapevo, altrimenti non ti avrei chiesto niente. Te lo giuro”
“Tranquilla, Claire. Acqua passata. L’importante
è che ha
capito con chi deve stare”
Le faccio l’occhiolino e scoppio a ridere. Lei fa lo stesso e
per un po’ rimaniamo così, ridendo e in silenzio.
Dopo qualche minuto riprende la parola e dice qualcosa che
non mi sarei mai aspettata di sentirmi dire, almeno non così
presto.
“Sai, Kristen. Mi sei sempre piaciuta. Anche quella volta a
cena a casa tua, abbiamo capito subito che c’era qualcosa tra
di voi. Mi avete
fatto tanta tenerezza. Sono contenta che mio figlio abbiamo trovato una
ragazza
come te. Seria, simpatica e innamorata soprattutto. Sappi che io ci
sarò sempre
per voi. Vi auguro tutto il bene di questo mondo”
“Oh, Claire. Grazie davvero. Non sai quanto mi hai resa
felice con le tue parole” le dico abbracciandola di scatto.
Lei ricambia l’abbraccio e quando ci stacchiamo mi sento
osservata.
Mi giro e Robert è qui davanti a noi che ci osserva, quasi
con le lacrime agli occhi.
“Ehm, vi lascio soli. A dopo Kristen” sua mamma se
ne va ed
io mi sento abbastanza imbarazzata.
“Ehi vieni qua, siediti accanto a me” dico a
Robert,
sbattendo la mano nella sedia dov’era seduta Claire qualche
secondo prima..
Lui annuisce e prima di sedersi mi da un bacio sulle labbra.
“Che mi sono perso? Tu e mia mamma abbracciate?” mi
chiede
curioso.
“Si insomma. Tua mamma mi adora e ci adora insieme. Questo ti
basta” gli rispondo facendogli l’occhiolino e
sorridendogli.
“Mh, sono contento. Davvero”
“Anche io. Adesso andiamo a divertirci. Dai” lo
prendo dalla
mano e lo porto al centro della sala per ballare.
*
“Ciao
Tom…”
“Ciao ragazzi. Lei è Sarah. Loro sono Robert e
Kristen”
Ci stringiamo la mano e noto che è una bellissima ragazza.
Bionda, occhi verdi, alta con un bel fisico. È vestita anche
piuttosto bene.
“Sarah, loro sono i miei due migliori amici. Stanno
insieme”
ci guarda ed io non so che fare. Cioè, mi sento in imbarazzo.
“Lei invece è?” dico senza pensarci due
volte
“La mia ragazza, Kristen” mi risponde Tom. Ma nella
sua voce
c’è un velo di acidità.
Cosa che noto solo io, per fortuna. Robert infatti inizia a
parlare con lei, tenendomi per mano.
“Kris posso parlarti un attimo?”
“Si certo Tom. Dimmi”
“In privato, per favore” rivolge il suo sguardo a
Robert e
capisco che si tratta di noi.
Annuisco e dopo averlo detto a Rob, che giustamente è
tranquillo non sapendo niente, acconsente e mi lascia la mano.
Qualche minuto dopo siamo al piano di sopra chiusi in una
stanza. Da soli. Ovviamente non ho paura di lui,ma so che sta soffrendo.
“Allora dimmi Tom”
“Io… vorrei solo dirti che se hai bisogno, ora che
Rob,
parte.. si, insomma.. io ci sarò sempre per te.
Davvero”
“Grazie, lo so.. e di Sarah che mi dici?Ne sei innamorato?”gli chiedo cambiando
discorso e con il cuore che batte a tremila
È il mio migliore amico. Ho paura di perderlo. Forse dovrei
dirglielo. O forse no.
“Lei.. ci stiamo frequentando Kris. Ancora non
c’è niente fra
di noi. Ho bisogno di qualcuno che mi distragga. Qualcuno che non mi
faccia
pensare”
“A.. a cosa?” gli chiedo quasi temendo la risposta
“A te, Kristen. Penso a te in continuazione. Penso a te che
mi abbracci perché hai bisogno di conforto. Penso a te con
il mio migliore
amico e mi incazzo. Faccio schifo Kris. Dovrei essere felice per voi.
Dovrei
essere felice perché vi amate e vi siete ritrovati. Ma tu mi
sei sempre
piaciuta.. ricordi il nostro primo bacio?”
Sono sconvolta. Non so cosa rispondere. Annuisco
semplicemente.
“è stato importante per me quel bacio. Lo rifarei
altre cento
volte. Io penso di amarti Kristen. Ma non sono idiota. Tu ami lui. Tu
lo hai
sempre amato. E nessuno potrà mai prendere il suo posto,
giusto?”
Mi guarda negli occhi e si avvicina sempre di più a me.
“Giusto Tom. Io ti voglio bene, davvero. Ho paura di
perderti. Sei il mio migliore amico. L’unico amico che ho. Ho
bisogno di te. Ma
non voglio farti soffrire. Credimi. Sto male a vederti così.
Ma io lo amo più
della mia stessa vita. E… insomma..”
“Ho capito, Kris. Non devi dirmi altro.. solo
che…. Ho
bisogno di fare una cosa per l’ultima
volta…”
Lo guardo stranita non riuscendo a capire cosa volesse fare.
Solo quando si avvicina a me e mi bacia capisco quanto sta soffrendo..
quanto
mi desidera. Ma tutto questo è sbagliato. Mi stacco subito e
faccio un passo
indietro. Lo guardo e vedo i suoi occhi pieni di lacrime.
“Che… che hai fatto Tom?” gli dico
portandomi una mano
davanti la bocca
“Io.. non so cosa mi è preso. Perdonami”
mi dice mentre
sedendosi sul letto accanto a noi si porta le mani alla testa.
“Non avresti dovuto farlo”
“Fare cosa?” è Robert che parla. Non mi
sono resa conto
neanche che qualcuno ha aperto la porta…
E ora? cosa gli dico? Che scusa mi invento? So che Tom non
l’ha fatto per cattiveria, e non mi sembra corretto dirglielo
a Rob e rovinare
così la loro amicizia.
“No, niente Rob. Non avrebbe dovuto lasciare il pub. Tutto
qua” gli dico facendo un sospiro di sollievo.
Robert lo guarda sconvolto. Qui Tom non ha nessuno oltre
noi, e si forse ho sbagliato a dirgli tutto ciò, dato che
questo lo farà
preoccupare ancora di più.
“Cosa.. cosa hai fatto Tom? Perché? Come farai
ora?”
“Sta calmo Rob. Ho avuto una piccola discussione. Ma domani
vado a parlarci. Sta tranquillo”
Attore nato.
Non mostra un minimo di preoccupazione mentre io me la sto
facendo sotto. E se ha visto tutto? No, non è possibile.
Altrimenti c’è
l’avrebbe detto.
Credo
Robert ci casca
e annuisce sorridendo. Mi prende per mano e
tutti e tre scendiamo di nuovo giù dove adesso
c’è più gente. Tutti ballano, si
divertono.
Ed io non faccio altro se non pensare a quello che è
accaduto
qualche minuto fa. Tom mi ha baciata di nuovo, ma io non ho sentito le
stesse
emozioni della prima volta. Il mio cuore appartiene a Robert adesso.
Non posso permettermi di perderlo un’altra volta. Questa
volta per niente.
Si, Tom è il mio migliore amico. Ma Robert è il
mio ragazzo.
Ed io voglio stare con lui. Sempre.
Meglio non pensarci più, altrimentipotrei incuriosire qualcuno e sinceramente l'ultima cosa
che voglio è altre domande.
"Te l'ho già detto che sei bellissima stasera?" mi sussurra
Rob all'orecchio facendomi venire i brividi.
"Mh, ancora no veramente" gli rispondo ridendo
"Allora devo rimediare. Sei bellissima. Sei bellissima. Sei bellissima.
Non finirò mai di ripeterlo.Questo vestito
ti sta d’incanto. Il blu è il tuo colore, Kristen"
mi fissa e i suoi occhi, beh non ho parole.. sono celesti, meravigliosi.
"è anche il tuo, allora" rispondo incantata.
"Dicono
ch il blu è il colore della calma, della
tranquillità e del silenzio.
Ti rispecchi in queste tre cose. Sei la donna che ho sempre voluto
accanto a me, e non ti lascerò andare mai più. TU SEI MIA,
RICORDALO SEMPRE"
e mi stringe a me lasciandomi un dolce e casto bacio sulle labbra. "Ti
va di ballare?" mi chiede all'improvviso ed io acconsento subito.
Voglio dimostrargli che io tengo a lui, davvero tanto.
"Torno
subito, Rob" gli dico mollando la presa e andando verso il dj. Dopo
avergli detto tutto, mi dirigo verso il mio ragazzo e lo stringo forte
a me.
"Questo è per te" gli sussurro. La musica parte e la voce di
Mariah Carey invade la sale. Ho scelto "When I saw you"
perchè questa
canzone racchiude tutto ciò che ho sentito la prima volta
che lui mi ha
guardato con gli occhi meravigliosi che si ritrova. “Soft
heavenly eyes gazed into me. Transcending space and time and I was
rendered still. There were no words for me to find at all as I stood
there beside
myself. I could see you and no-one
else” gli
canto all'orecchio e sento le sue braccia avvolgermi stretta al suo
corpo. è una sensazione bellissima. Mi sento protetta e
amata. Lui mi
guarda e ha gli occhi pieni di lacrime. Il suo sguardo è
come un oceano
pieno di emozioni che sta per impazzire da un momento all'altro. Sento
la sua emozione attraverso il tocco delle sue mani. Sta tremando. ma io
voglio che lui stia bene, sempre. Così lo bacio delicamente
lasciandomi
trasportare dalle note della canzone. e lui si lascia guidare. Siamo
una cosa sola e non mi interessa se in questo momento gli sguardi di
tutti sono posati su di noi. Voglio amarlo in ogni istante della mia
vita. “When
I saw you, when I saw you I could not breathe. I fell so deep. Oh. When
I saw you, when I saw you I'd never be. I'd
never be the same"
"Whit no beginning and without an end you are the one for me"
Ed eccole le lacrime. Robert piange abbracciato a me ed io piango con
lui. Quindi è questo che significa essere innamorati. Amarsi
sopra ogni
limite, stare male, sorridere insieme.
Quando la canzone finisce
Robert mi bacia con passione, e tutti ci battono le mani e fischiano.
Noi due scoppiamo a ridere e ancora con le lacrime agli occhi usciamo
fuori a prendere una boccata d'aria.
"Grazie Kristen. Mi hai fatto emozionare" mi dice stringendomi la
mano.
"Ti amo Robert. Non lo dimenticare mai"
"Mai. Tu fai la stessa cosa però" risponde sorridendo.
"Certo amore. Come potrei dimenticarlo? Ti aspetterò con
ansia"
"Mi.. mi hai chiamato amore?" mi chiede ed io scoppio a ridere e lo
bacio.
"Ti da fastidio?" gli chiedo sapendo già la risposta
"No, no.. anzi ripetilo ti prego" mi supplica mettendo le mani
incrociate davanti al petto come se sta pregando.
"Amore,
amore, sei il mio amore" sussurro afferrandogli le mani e con un
movimento deciso gliele porto ai miei fianchi. Ho bisogno di sentirlo
vicino. Domani parte ed io già mi sento male. Qualche
lacrime riga il
mio viso e lui se ne accorge.
"Ehi piccola che hai ora?" mi chiede preoccupato "stai tranquillo, solo
che mi mancherai tanto" ribatto ancora piangendo.
Lui
mi stringe di più e fa aderire il mio corpo al suo in modo
che appoggi
la testa contro il suo petto, e con delicatezza mi accarezza i capelli
e cerca di calmarmi
"Sh, dai.. non piangere. Anche tu mi mancherai. Però un mese
passa in fretta.. Sh, dai tesoro"
Annuisco e cerco di calmarmi anche se so che non
durerà per molto.
POV
ROBERT
Se
ieri piangeva Kristen, adesso sono io che sto per crollare. Non davanti
a lei, però. Mi sono imbarcato con la mia famiglia
esattamente da venti
minuti e il saper Kristen sola mi fa male. L'ho lasciata in aeroporto
in preda ad una crisi di nervi, per fortuna c'era Tom che la sorreggeva
altrimenti sarebbe caduta a terra. Le ho promesso che ci sentiremo
sempre, ma so che non è la stessa cosa.
Qualcuno dice che la lontananza rende più forti. Ma io non
sono più sicuro di niente. Spero solo che lei mi aspetti
davvero.
Sono stato uno stupido a perderla una volta, non ho intenzione di farlo
di nuovo.
Ho parlato con Tom e so che lui si prenderà cura di
lei.
Anche
se.. i suoi sentimenti per Kristen sono evidenti e ne ho avuto la
conferma ieri sera.. quando ho visto che la baciava. Ma so che lui non
farebbe mai una cosa del genere per ferirmi per questo non mi sono
arrabbiato. Si, insomma.. mi ricordo del loro primo bacio e di come Tom
mi parlava di lei. Io ero geloso, ma adesso è lui quello che
soffre. Ma
io non posso farci niente. La amo più della mia vita e
nessuno me la
porterà via.
Ieri sera poi siamo stati a casa mia e abbiamo fatto
l'amore. Continuava a ripetermi che io sono suo e che lei è
mia..
quindi non ho motivo di preoccuparmi, e poi la canzone che mi ha
dedicato parla da sola... che cucciola la mia Kris. Non vedo l'ora di
poterla riabbracciare.
"Ehi..
Rob? A che pensi, eh?" è Lizzie, mia sorella che
è seduta nel posto accanto al mio.
"Ehm, no niente.." le dico mentre faccio segno alla hostess di venire
qua da me
"Daiiii..
non ti fare pregare. Dimmi tutto... Con me hai sempre parlato. Si
tratta di Kristen, vero? è meravigliosa quella ragazza e
sono sicura
che un giorno diventeremo ottime amiche. Non vedo l'ora di poterla
conoscere bene.. Ma sono sicura che mi piacerà. Se
è riuscita a farti
innamorare così, è una grande"
"Respira Lizzie.. Dove trovi il
fiato? le chiedo scoppiando a ridere "spiritoso" ribatte facendomi la
linguaccia e con il dito mi indica di girarmi
"Ah, si scusi.. Potrei avere un bicchiere d'acqua?" chiedo alla
hostess..
"Robert ma sei tu?" mi chiede lei incuriosita
"Si... perchè?" confermo e ora che la guardo meglio capisco
di conoscerla.
"Oh,
mio Dio.. Jennifer ciao. Quanto tempo" mi alzo per abbracciarla ma mia
sorella mi blocca per un braccio. Io la guardo non riuscendo a capire
cosa voglia e quando bisbiglia il nome di Kristen scoppio a ridere..
"Non
è gelosa fino a questo punto, stai tranquilla. è
solo una vecchia amica
e poi lei non è qua" le rispondo di getto facendogli
l'occhiolino.. lei
si rilassa e rivolge lo sguardo fuori dal finestrino
Dopo aver salutato e scambiato quattro chiacchiere con la mia vecchia
amica mi rimetto seduto e guardo Lizzie sbuffando..
"Che c'è? che ho fatto?"
"Mi
hai fatto fare cattiva figura. Mi ha chiesto se Kristen eri tu e si
è
scusata perchè pensava che adesso noi avremmo
litigato"
"Ma vaaaa... smettila. Le hai spiegato la situazione?"
"Si, certo"
"Ha capito?"
"Si"
"Allora fregatene" e scoppia a ridere.
"Sei unica Lizzie. Adesso è meglio riposare un
pò. Ci aspetta una bella sfacchinata appena arriviamo a
Parigi"
"Mmh, mmh" mugugna e appoggiandosi alla mia spalla si addormenta e poco
dopo lo faccio anche io.
Ci svegliamo solo quando il capitano avverte tutti che stiamo per
arrivare a destinazione.
Francia.
Parigi. Aeroporto Roissy- Charles de Gaulle
Mi
stropiccio gli occhi per abituarmi alla luce e il mio primo pensiero va
a Kristen. Cosa sta facendo? Piange ancora? o si è
tranquillizzata?
Non vedo l'ora di sentire la sua voca. Mi manca terribilmente.
*
Siamo
appena arrivati nella nuova casa e non è malaccia. Si trova
in un
quartiere vicino la Tour Eiffel, Saint Thomas d'Aquin, si
chiama.
La
casa è su due piani. Sotto c'è il piano giorno
con la cucina-soggiorno,
un bagno, uno studio e un'altra cameretta. Sopra invece c'è
la zona
notte con la camera dei miei, una per Victoria, una per Lizzie e
un'altra per me. Per quando vado a trovarli, ovviamente.
Il camion
dei traslochi ha portato tutto qualche giorno fa. Ora dobbiamo solo
sistemare tutto. E mi viene da sbuffare solo a guardare tutti quegli
scatoloni.
"Dai Rob. Insieme faremo presto"
"Speriamo, Vic"
Mia sorella Victoria è sempre molto tranquilla e razionale
al contrario di Lizzie. Lei è un uragano di simpatia e di
forza..
Infatti
anche se è stanca morta sta togliendo tutto lo scotch dai
pacci aiutata
da mia madre. Mio padre invece sta facendo il giro della casa.
"Ehm ora vengo. Torno subito" dico gridando per farmi sentire da tutti..
"Si si.. vai a chiamare Kristen" grida di rimando Lizzie dall'altra
stanza..
Sbuffo
ma scoppio a ridere. Compongo il numero di Kris e aspetto che risponda.
Uno, due, tre squilli... niente..
Quando
sto per chiudere sento la sua voce impastata dal sonno.. "Pronto amore"
"ciao amore mio... stavi dormendo?" le chiedo "Si, scusa. Sono crollata
e Tom mi ha portata a casa. Tu sei arrivato? Tutto bene?" "Si si amore...
siamo arrivati dieci minuti fa e già Lizzie e mia
mamma stanno aprendo i pacchi.." "Awwww dai amore...
finisci presto e torna da me. Mi manchi già" mi dice quasi
piangendo "Amore anche tu mi
manchi. Ti amo tanto tanto. Non piangere però... okay?" "Anche io ti amo e no
giuro che non piango" ma posso scommettere che qualche lacrima sta
rigando il suo dolce viso..
"Adesso devo andare ad aiutare i miei.. ci sentiamo dopo okay? Tu
riposati intanto.." "Certo.. salutami
tutti... ti mando tanti bacini"
"Ciao amore.."
Chiudo
la telefonata e torno di là ad aiutare Lizzie alle prese con
uno scatolone più grande di lei...
"Spostati faccio io" le dico spingendola delicatamente..
"Va bene.. e Rob.."
"Si dimmi..." la guarda e so che deve dirmi qualcosa di importante
"Stai tranquillo... tornerai presto da lei"
Le sorrido e lei mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia
"Grazie sorellina... non vedo l'ora"
E
tra uno scatolone e una battutta il sole tramonta ed io mi addormento
sul divano.
_____________________
Okay....
capitolo finito... L'ho scritto in un giorno.. quindi perdonatemi se fa
schifo..
Vi
chiedo scusa per il ritardo ma purtroppo ho avuto un lutto in famiglia
La
mia nonnina
E
quindi niente, non avevo voglia di scrivere ne tempo...
Spero
che il capitolo vi piaccia e niente...
Mi
farebbe piacere leggere qualche recensione in più
;)
Vi
lascio con la traduzione delle due frasi che Kristen canta a Robert..
Che
cucciola <3
Baciii
“Soft
heavenly eyes gazed into me transcending space and time. I was
rendered still. There were no words for me to find at all as I stood
there beside
myself. I could see you and no-one
else”
Dolci
occhi celesti mi fissavano trascendendo lo spazio e il tempo. Mi stavo
ancora presentando non riuscivo a trovare le parole mentre me ne stavo
lì con me stessa riuscivo a vedere te e nessun'altro....
“When
I saw you, when I saw you I could not breathe. I fell so deep. Oh. When
I saw you, when I saw you I'd never be. I'd
never be the same"
Quando
ti ho visto, quando ti ho visto non riuscivo a respirare, mi sono
sentita così viva.Oh. Quando ti ho visto, quando ti ho
visto.. non
potevo più, non potevo essere più la stessa.
"Whit
no beginning and without an end you are the one for me"
Ehm ho scritto
il capitolo ascoltando questa canzone -->I trust you
di Cassie
Steele
Quindi se vi va
leggetelo con questa in sottofondo :3
I
TRUST YOU
POV
KRISTEN
Mi
rigiro nel letto da un’oretta circa. Mi sono svegliata che
erano le 6:00 e non ho più preso sonno. È
normale.
Sono in pensiero.
Sarei potuta
essere con Robert adesso invece lui è in
Francia, ed io… beh, io sono a Londra. Sola.
Si,
perché i miei genitori sono partiti per una settimana e
Tom, è impegnato con la sua nuova ragazza. E poi
sinceramente dopo quello che è
successo, mi sento in imbarazzo.
Non ci siamo
più rivolti la parola da quella sera, e non
saprei proprio cosa da dirgli.
Anzi una cosa la
so.
Gli direi che mi
manca il mio migliore amico. Mi manca il non
poter chiedere consiglio a lui, mi manca il non poter abbracciarlo
senza farlo
stare male, mi mancano le nostre risate…
Insomma, mi
manca tutto.
Ma come faccio a
rimanere impassibile, dopo che lui mi ha
baciata?
Mi sento in
colpa anche nei confronti di Rob. È da qualche
giorno che ci penso. Dovrei trovare il coraggio di dirglielo ma non
ora. Non al
telefono.
Al suo ritorno
gli confesserò tutto. Spero solo non si senta
tradito. Infondo io l’ho rifiutato e se lui si fida di m e,
mi capirà.
Per non bastare
oggi inizia la scuola. Che palle. Non vedo
l’ora di finirla, peccato che manchino ancora due anni.
La cosa peggiore
non è studiare ma il non avere amici.
L’unica
che avevo mi ha tradita, ma si infondo non la
conoscevo neppure. Non era vera amicizia, tutto qua.
Solo a pensare
che oggi la rivedrò, mi sale il sangue al
cervello. Non ho avuto modo di parlarle, di dirle quanto la disprezzo.
Io mi ero messa
da parte, perché non volevo farla soffrire ma
quando due persone si amano non riescono a stare separate,
così lei aveva
capito tutto. Mi aveva detto che capiva, che si faceva da parte. Ed
invece,
sbam. Bacia Robert e se lo porta a letto.
Ma vaffanculo.
Non voglio pensarci.
Mi fa male
saperlo tra le braccia di qualcun'altra.
Mi fa male
pensare lui che bacia e accarezza un’altra donna.
Mi fa male
pensare a lui che fa l’amore con un’altra.
Però
l’ho perdonato e adesso non posso più tornare
indietro.
Non perché non posso realmente, ma solo perché
non voglio. Si, insomma. Ho
lottato tanto e non sono disposta a perderlo di nuovo.
Sbuffo e decido
di alzarmi dal letto. Tra un’ora circa devo
essere a scuola e il solo pensiero mi rende nervosa. È come
se fosse il primo
giorno per me. Non conosco nessuno.
Per calmarmi
opto per una bella doccia e quando esco poco
poco mi sento più tranquilla.
Mi vesto
velocemente e non faccio neanche colazione.
Prenderò
qualcosa al bar vicino scuola.
Mi rendo conto
che Rob non si è fatto sentire per niente.
Ieri mi aveva
detto che ci saremmo sentiti ma niente, neanche
uno squillo. Si sarà addormentato, sicuro.
Quando arrivo
davanti il cancello della scuola, l’ingresso è
circondato da tantissimi studenti. C’è chi saluta
vecchi amici, c’è chi cerca
di vendere qualche libro di seconda mano, c’è chi
va avanti e indietro non
sapendo cosa fare, c’è chi è felice e
riabbraccia i suoi compagni, c’è chi come
me si sente un pesce fuor d’acqua.
Se ci fosse
stato Robert.
Ma lui comunque
non ci sarebbe stato. Lui andrà
all’università.
Studierà e diventerà un ottimo medio. Un ottimo
chirurgo pediatrico.
È
questo che vuole fare. Curare i bambini.
Io invece, ah ah
ah, vorrei fare la pediatra.
No,
vabbè. Siamo fatti per stare insieme.
Un piccolo
sorriso compare sulle mia labbra e dopo un ultimo
sguardo attorno a me decido di andare a fare colazione.
Per fortuna oggi
il bar non è molto pieno. C’è solo
qualche
coppietta, e due/ tre ragazzi.
Ordino un
cappuccino e un cornetto e vado a sedermi in un
tavolino, uno accanto alla porta.
Inizio a bere,
ma è troppo caldo così lo appoggio sul tavolo
e prendo il cellulare per mandare un messaggio a Rob. Mi manca da
morire.
“Ciao amore mio, sono
appena arrivata a scuola. Primo giorno oggi. Adesso sono al bar a fare
colazione. Quanto vorrei che tu fossi qui con me, ma non ti preoccupare
per me.
Sto bene. Ti amo. K”
Rimetto il
cellulare in tasca, altrimenti rischio di
dimenticarmelo e mangio il cornetto. Che delizia.
Sento qualcuno
schiarirsi la voce, così di scatto mi giro a
vedere chi è.. Indovinate?
È
lei, Nicole.
La guardo
alzando un sopracciglio, lei abbassa gli occhi e mi
chiede se si può sedere. Annuisco e aspetto che parli ancora.
“Come…
come stai?” mi chiede mentre si tortura le mani dal
nervosismo..
“Sta
tranquilla, non ti ammazzo per questa volta” le rispondo
acida
Mi guarda
sconvolta per qualche minuto e non sa cosa dire..
Oddio, che faccia che ha. Scoppio a ridere, mi fa troppa pena.
“Allora
si può sapere che vuoi? Parla..” le domando
incrociando le braccia al petto.
Si schiarisce la
voce e inizia a parlare..
“Sai,
Kristen. Ti volevo chiedere scusa. Mi dispiace di
essermi messa in mezzo. Non lo farò più,credimi.
Robert è un bravo ragazzo. Non
lasciartelo scappare, mai. Okay?”
Oddio, mi fa
ridere.
“Sai,
Nicole” inizio la frase come ha fatto lei, solo che io
sto usando un tono acido“non
perché è
successo una volta, debba capitare ancora. Lui è MIO.
Ficcatelo in testa, hai
capito? Non ti premettere un’altra volta a farlo di nuovo, ci
siamo capite? Lo so
che è un bravo ragazzo e so che ha sbagliato anche lui, ma
io l’ho perdonato
okay? Quindi, se non hai altro da dirmi io dovrei fare
colazione” le sputo in
faccia tutto in una sola volta, e l’unica cosa che fa lei
è annuire, alzarsi e
andare via.
Faccio un
sospiro di sollievo e finalmente riesco a mangiare
quel benedetto cornetto.
Ma dura poco,
naturalmente.
Qualcuno mi
tocca la spalla, ed io pensando fosse ancora
Nicole mi girò acida mentre le chiedo cosa diavolo vuole
ancora.
Ma mi
bloccò all’improvviso. Non è lei, ma un
ragazzo.
Che brutta
figura, cazzo.
“Oddio,
scusami. Pensavo fosse un’altra persona. Scusami”
gli
dico abbozzando un sorriso.
“No..
non ti preoccupare. Scusami tu. Posso farti compagnia?”
mi chiede sorridendo.
Devo ammettere
che è davvero un bel ragazzo.
Ha gli occhi
verdi e i capelli castani. Scuro di carnagione,
con un fisico perfetto diciamo.
Sono un
po’ in imbarazzo, dato che non so cosa vuole.
“Mh,
si certo.Tu
sei?” gli chiedo. Non si è neanche presentato.
“Oh,
che imbranato. Io sono Marco . Piacere mio. Tu invece
come ti chiami?”
“Kristen,
piacere. E dimmi Marco, che vuoi da me?” gli chiedo
aggrottando le sopracciglia
“Beh,
vorrei uscire con te. Semplice. Ti ho vista e mi hai
colpito molto. Sei davvero una bella ragazza”mi risponde
guardandomi negli
occhi.
“Ti
ringrazio, ma io ho un ragazzo”
Lui mi guarda
dispiaciuto, ma non si perde d’animo.
“Beh,
allora potremmo uscire come amici, che ne dici?”
E adesso, come
mi comporto?
“Mh,
perché dovrei accettare? Neanche ti
conosco…”
“Usciamo
per questo allora. Ci conosciamo e se vorrai
rimarremo amici”
Non demorde il
ragazzo.
“Okay,
ma solo una volta”
Sorride e
annuisce.
“Vai a
scuola?” mi chiede guardando lo zaino per terra
“Si.
Quest’anno faccio il quarto. E tu?”
“Ooh,
anche io veramente. Mi sono trasferito qui da poco. Chi
sa magari stiamo in classe insieme”
Speriamo di no,
mi dico tra me e me. Ma a lui non lo dico, ci
resterebbe male e anche se non lo conosco mi dispiacerebbe.
“Può
essere” gli dico “da dove vieni Marco?”
“Italia.
Roma con precisione”
“Oddiooo…
io amo l’Italia. Vorrei tanto andarci.. Aww, che
bello”
“Un
punto a mio favore allora” mi dice schiacciandomi
l’occhio ed io non posso non ridere.
“Marco,
scusami ma si è fatto tardi”
“Okay,
ci vediamo all’uscita di scuola allora”
Annuisco, mi
alzo e mi dirigo verso l’entrata.
Le ore
successive passano tranquillamente e per fortuna Marco
non è in classe con me, ma in quella accanto.
Adesso sono le
due del pomeriggio ed io sono davanti quel bar
ad aspettarlo. Però forse non dovrei, quindi decido di
andarmene ma mi sento chiamare.
Da lui.
“Ehi
dove vai?”
“Mh, a
casa. Forse non ne è una buona idea. Sono fidanzata
io. E lui, non è qui. Non è giusto. Qualcuno
potrebbe vederci e…”
“Basta,
basta Kristen. Ti giuro che anche se ho una voglia
matta di baciarti, non lo farò. So che non mi conosci, ma
vorrei essere tuo
amico. Non conosco nessuno qua, e a quanto vedo neanche tu. Quindi che
ne dici
di fare amicizia? Niente di più, niente di meno”
Lo guardo e
capisco che le sue parole sono davvero sincere
quindi annuisco e gli sorrido.
“Allora,
hai fame? Ti va un hamburger con patatine fritte?”
“Mh,
si sto morendo di fame. Andiamo su”
*
Siamo seduti in
una specie di Mc Donald’s e stiamo parlando
del più e del meno, mi fa ridere e non mi fa pensare aRobert. Non che non voglio
pensare a lui, ma
non voglio pensare alla lontananza.
Mi manca da
morire. Vorrei essere con lui e il non averlo
ancora sentito mi rende triste e mi porta a pensare a cosa sta facendo
adesso.
Che fa? Con chi
è? Mi sta pensando?
Certo Kristen.
E tu che stai
facendo?
Sei a pranzo con
un altro e non è giusto.
“Kristen
a cosa stai pensando? C’è qualche
problema?” mi
chiede notandomi pensierosa e triste.
“Si,
Marco. Mi spiace, ma io non posso. Non è giusto. Lui
è a
Parigi ed io sono qui con te. Non stiamo facendo niente di male, ma non
posso.
Me ne devo andare, mi spiace. Non seguirmi, ti prego” gli
dico alzandomi e
andando verso la porta.
“Va
bene Kristen. Mi ha fatto piacere conoscerti”
“Anche
a me, ciao Marco”
Pov Robert
“Dannato
cellulare, proprio ora dovevi romperti? Cazzo, chi
sa Kristen che penserà.. Lizzieeeee devo uscire”
“Dove
vai Rob?”
“A
comprare un cazzo di telefono. Non posso sentire Kristen,
altrimenti”
“Okay
sta attento”
Annuisco, le do
un bacio sulla guancia ed esco.
Un’ora
dopo sono con un cellulare di ultima generazione in
mano, non ci capisco niente ma la commessa mi ha detto che ci sono
tante
applicazioni e bla bla bla… cosa non dicono per vendere.
Inserisco la
scheda e finalmente riesco a chiamarla..
Risponde al
secondo squillo e mi sento bene solo a sentire la
sua voce.
“Ma che fine hai fatto Rob?
Mi hai fatto stare in pensiero.. è successo
qualcosa?” mi chiede e dal tono della sua
voce mi rendo conto che è
davvero in ansia
“Amore
sta tranquilla. Ieri mi sono addormentato e poi oggi
ho rotto il cellulare. Ne ho appena comprato uno nuovo adesso. Come
stai? Tutto
bene amore?” le rispondo.
“Si
si… Oddio, sei unico. Che ridere”
“Che
ti ridi, eh? Sono sfortunato.. mi mancava la tua voce e
mi manchi tu terribilmente.. non faccio altro se non pensare a
te..” le
confesso con il cuore che batte a mille. Come fa a farmi sentire
così anche via
telefono? Che strano effetto che ha su di me.
È
riuscita ad entrami nel cuore come nessun’altra
c’è mai
riuscita.. Dio, quanto la amo.
“Ti
amo Robert. Mi manchi anche tu, da morire. Torna presto
okay?”
“Si
amore. Torno presto. TI sento strana però, che hai?
È
successo qualcosa?”
Non so, ho un
presentimento. Dal suo tono sento che c’è
qualcosa che non va. Come se dovesse dirmi qualcosa, ma non riesce.
“Lo
sai che puoi dirmi tutto vero Kris?”
“Si..
si.. in effetti devo dirti una cosa. Ma tu non ti
arrabbiare. Okay?”
“Tranquilla..
spara”
“Oggi
ho conosciuto un ragazzo. Mi ha chiesto di essergli
amico perché si è trasferito qui da poco. Sai
è italiano. All’inizio gli ho
detto di no, dato che non lo conoscevo. Poi però sono stata
a pranzo con lui.
Ma non è successo niente. Te lo giuro. Mi credi?”
Sento che sta
trattenendo il respiro. È preoccupata e in
ansia. Che tesoro. Come potrei non crederle? Non mi avrebbe detto
niente altrimenti..
però questo qua, sto Marco, non mi piace
“Amore
lo sai che io mi fido di te? Tu sai quello che fai,
davvero. È normale che questo ti abbia adocchiata, sei
bellissima amore. Ti
credo Kristen. Però non mi piace lui.. Non mi fido. Chi
è? Cosa vuole? Che ti
ha detto?”
“Grazie
amore.. no non mi ha fatto e detto niente di che.
Anzi l’ho abbandonato a pranzo. E lui non mi ha detto niente.
Credo sia proprio
un bravo ragazzo”
“Okay
amore. Se vuoi continuare a conoscerlo io sono d’accordo.
Insomma là sei sola. Certo avrei preferito che conoscessi
qualche ragazza, ma
si vede che non è destino. Forse ti invidiano troppo per
esserti amiche” le
dico ridendo.
Lei scoppia a
ridere e dopo avermi raccontato anche della sua
discussione con Nicole le dico di star tranquilla, che io la amo e che
non
vorrei stare con nessun’altra ragazza.
“Ti
amo Robert”
“Anche
io Kristen”
“Per
sempre”
“Per
sempre”
_______________________
Ho scritto il
capitolo in tipo tre
ore. Non mi piace, ma è venuto così.
Quindi ve lo
tenete auhauhauh xD
Vorrei sapere
cosa ne pensate tutti…
Ringrazio tutte
le persone che hanno
recensito la storia fino ad ora,
Spero con tutto
il cuore che il capitolo vi piaccia :D
SURPRISE FOR ALL
POV KRISTEN
È passato quasi
un mese da quando Robert è partito..
un mese che non lo vedo. Si, ci sentiamo tutti i giorni ma non
è
la stessa cosa... Mi mancano i suoi baci, le sue carezze, il suo
sorriso. Mi manca il modo in cui si tocca i capelli quando è
imbarazzato e il suo mangiarsi le unghie quando è nervoso.
Mi
manca fare l'amore con lui, ma mi manca soprattutto il non poterlo
vedere in viso.. I suoi occhi, quelli sono rimasti impressi nella mia
mente, è vero.. Ma il modo in cui mi guarda mi fa sentire
viva
ed io al momento non lo sono. Mi manca la cosa fondamentale per vivere
bene: LUI.
Mancano due settimane e lo potrò riabbracciare. Forza
Kristen. Puoi farcela.
E poi devo dirgli quella cosa. Quella che mi ha messo paura. Quella che
mi ha fatto scioccare e piangere. Come reagirà?
Sarà
contento? Sarà deluso? Mi lascerà? o
resterà con
me?
Migliaia di domande ingombrono la mia mente, ma solo una prevale sulle
altre: Lo vorrà?
Non lo sa nessuno ancora. Mi porto questo peso addosso da due
settimane. Neanche i miei lo sanno. Mi direbbero che sono troppo
giovane, che ancora devo finire la scuola, che Robert non ha un
lavoro.. Ma è successo quindi non ho scelta...
Sono coricata sul letto e ascolto canzoni deprimenti. Mi sento, non lo
so, neanche io come... Anzi si, come se la mia vita stesse per cambiare
indiscutibilmente. Con Robert o senza di lui io diventerò
madre,
perchè ebbene si sono incinta...
Aspetto un figlio.
Non so come sia potuto succedere. Robert è stato attento ed
io
prendo la pillola. Un lapsus mi scuote all'improvviso. Quel giorno sul
London Eye.. Io non l'avevo presa, cazzo!
Una lacrima riga il mio viso e capisco che è tutta colpa
mia...
Ma questa non è una tragedia, mi dico, è una
delle cose
più belle che può capitare ad una donna.. Certo, non ha
una diciassettenne, Kristen.. La mia coscienza ogni tanto
viene a farmi
visita.. Il problema è che ha ragione ed io ho una fottuta
paura di dirlo a Robert, ai miei genitori..
Ho paura perchè non ho la minima idea di come
diventerà
la mia vita, se sarò sola o se lui sarà
con me per
affrontare questo percorso.
Che dilemma.
Dovrei dirlo a mia madre.. mi ha fatto un sacco di domande in questi
giorni perchè io sono sempre taciturna.. Torno da scuola,
studio
e ascolto musica.. Non sto uscendo, non sto vedendo neanche
più
Tom.. cosa starà facendo? Starà bene?
Al momento non mi frega, ho cose più importanti da
pensare... Come lo dico a Rob?
Sbatto il pugno contro il letto e un altra lacrima scende silenziosa..
Qualcuno bussa alla mia porta e quando la apro mi ritrovo mia madre
davanti con
in mano dei cioccolatini e una tazza di tè.
"Tesoro posso entrare?" Annuisco e mi siedo sul letto incrociando le
gambe e le braccia. Fisso a lungo mia madre e capisco che mi vuole
parlare. "Dimmi che ti succede Kristen? Ti va di parlarne?" mi chiede
dolcemente mentre appoggia la tazza sulla scrivania.
"Mh, in realtà no mamma. Ma non è successo niente
di
grave davvero" trattengo il respiro sperando che se la beva, ma
purtroppo non è così... Smuove la testa a destra
e sinistra e aspetta che sia io a dire qualcosa.. ma non so come
dirglielo...
"Credimi non è niente" ribatto "fidati".
"Tesoro ti conosco. So che c'è qualcosa che ti turba...
potrei aiutarti se solo ti aprissi con me" ed hai ragione mamma, vorrei
tanto dirti che aspetto un figlio, ma la mia paura è
tanta... - c'è
la puoi fare - la mia coscienza si fa sentire...
Prendo un lungo respiro e mi faccio coraggio.. Prima o poi
dovrò dirglielo. Se con lei è così
difficile, come sarà con Robert?
"Okay se è quello che vuoi... Siediti però" le
dico indicando il posto accanto al mio.. Annuisce e finge di essere
tranquilla " prometti di non urlare, svenire, picchiarmi"
"Oddio Kristen picchiarti? urlare? che hai combinato?" mi chiede
aggrottando le sopracciglia.
La fisso per un pò non trovando le parole giuste. "Forse che
abbiamo combinato. Io e Robert" la guardo e lei si porta le mani alla
bocca "hai capito?" le chiedo sospirando
"Bambina mia, non mi dire che aspetti un figlio?" annuisco abbassando
la testa, non riesco a guardarla mentre ha gli occhi sbarrati e respira
a fatica.
"Oddio" è l'unica cosa che esce dalla sua bocca e mi
abbraccia. Scoppio a piangere tra le sue braccia e lei mi culla
dicendomi di stare calma e che in qualche modo avremmo fatto.
Rimaniamo così per buoni dieci minuti poi mi allontana
dolcemente e mi chiede se Robert lo sa.
"Ancora no. Non mi sembra giusto dirglielo al telefono" le dico prima
di bere un pò di tè.
"Certo, è giusto. Come pensi che prenderà la
notizia?"
"Non lo so. è questo il problema" le dico quasi
singhiozzando.
"Amore stai tranquilla. Robert ti ama. Ne avete passate tante insieme e
anche se siete piccoli e andate ancora a scuola, sono sicura che non ti
abbandonerà. E anche se fosse ci saremo sempre io,
papà e anche Cam a sostenerti"
"Grazie mamma. A proposito di Cam, ma dove diavolo è finito?
Non lo sento da mesi"
"Lo sai com'è tuo fratello, un vagabondo" mi dice facendomi
l'occhiolino "non ti preoccupare sta bene. Ha chiamato la settimana
scorsa, ti saluta" mi sorride ed io mi sento già molto
più tranquilla...
"Dovresti dirlo a tuo padre"
Annuisco e scoppio a ridere insieme a mia madre immaginando la faccia
di mio padre.
"Cosa.... oddio, la mia
bambina. Ma com'è potuto succedere? Oddio, non ci posso
credere. Mi sento svenire... piango" l'ho detto a mio
padre e questa è stata la sua reazione. Per poco non mi
sveniva davanti. Mia madre gli ha dato un pò di acqua e
zucchero dato che si sentiva debole...
"La mia bambina, la mia bambina" continua a ripetere da due ore... ed
io rido per la dolcezza con cui lo dice. Mi ha sempre visto
come la piccina della casa e il sapere che tra qualche mese
diventerò mamma lo fa uscire di testa.
"Devo parlare con Robert" mi dice diventando subito serio.
"Papà, lui è a Parigi adesso. E neanche lo sa
ancora. Appena torna glielo dico..e poi se tutto andrà bene
ti farò parlare con lui, okay?"
lui annuisce e mi abbraccia "Andrà tutto bene piccola mia"
mi sussurra all'orecchio ed io scoppio a piangere fra le braccia di mio
padre.
*
"Sorpresaaaaaaaaaaaaaa..........." rimango incantata alla porta quando
vedo Cam corrermi incontro e abbracciarmi... il mio fratellino. Sono
sempre andata d'accordo con lui, ma ha un carattere molto particolare.
Il classico farfallone diciamo. Non riesce a stare tanto tempo in un
posto, nè con una ragazza. Ne hai cambiate tantissime, non
troverà mai quella giusta ne sono sicura. Lui ha vent'anni e
ha deciso di girare il mondo. Beato lui, aggiungerei. Ed è
da quando ci siamo trasferiti qui che non lo vedo e solo adesso capisco
quanto mi è mancato.
Gli salto addosso e lo abbraccio così forte che lui scoppia
a ridere "ehi sorellina, piano.. mi stacchi il collo così"
mi fa spostare lentamente e mi da un buffetto sulle guancie.. "Allora
sorellina come stai? tutto bene? Novità?" mi chiede
sorridendo.
Oh si Cam. Altro che novità!
La mia espressione dev'essere cambiata radicalmente perchè
adesso sono seria e per poco non mi rimetto a piangere..
"Ehi Kris, che succede? Vieni siediti..." mi appoggia una mano sulla
schiena e mi fa sedere sul divano del soggiorno... "Sono cambiate tante
cose, Cam. Io sono cambiata" gli dico con le lacrime agli occhi. Lui mi
stringe e mi da un bacio in fronte.
"Racconta, ti prego. Mi stai facendo preoccupare" annuisco e prima di
aprire bocca faccio un lungo sospiro.
Gli racconto di Michael e Ashley, di Nicole, di Tom e del nostro
viaggio e di Robert. Di come mi ha trattata all'inizio, del suo
tradimento e anche del suo pentimento. Gli racconto che adesso stiamo
insieme e che siamo felici.
"Lui dov'è adesso?" mi chiede "a Parigi. Torna tra tre
giorni" rispondo triste.
"Passano in fretta, tranquilla. Cos'è la cosa importante che
mi devi dire?"
"Mh, si... beh io.... non so.... sono incinta Cam" deglutisco mentre
pronuncio queste parole e noto che mio fratello ha cambiato colore.
è diventato bianco.
"Cam ti senti bene? rispondi.." dico schioccando due dita davanti il
suo viso.
Immobile.
Dopo qualche minuto di mutismo e shock mi guarda e una lascrima gli
riga il viso "diventerò zio" è tutto quello
che dice prima di abbracciarmi forte forte.
Sono passate cinque ore da quando Cam è arrivato e siamo
ancora qui sul divano a parlare e a scherzare. Ha voluto sapere tutto
su me e Robert e non nego che si è incazzato parecchio
quando gli ho raccontato del periodo in cui stavo male per lui.
"Dovevi chiamarmi Kris. Cazzo, sarei corso da te. Per fortuna che c'era
quel tuo amico.. come si chiama? Tim?"
"Tom.. Tom si chiama. Non so però se posso considerarlo
ancora tale"
"Capisco Kris. è normale. Lui è innamorato di te
però eri la sua migliore amica e fidanzata del suo migliore
amico. Oddio, che situazione complicata" ride ed io lo seguo. Con lui,
anche da bambini, riuscivo sempre a stare tranquilla e serena. Bastava
una sua parole, un suo sguardo per rassicurarmi. E solo adesso capisco
che è ancora così. L'ansia, la preoccupazione
è sparita per un pò. Mi riprende solo quando mi
ricordo di Robert. Non l'ho sentito per niente oggi!
"Scusami un attimo, Cam. Devo chiamare Robert" annuisce e va nell'altra
stanza.
Prendo il cellulare e digito il suo numero.. uno squillo, due, tre...
niente!
Riattacco e riprovo.. Niente! ma che diavolo starà facendo?
"guarda tu che mi deve far preoccupare" impreco a bassa voce.. lancio
il telefono sul divano e mi rimetto seduta. Non faccio neanche in tempo
a sistemarmi che suona al campanello. Chi diavolo sarà ora?
Sbuffo e apro la porta.
Spalanco gli occhi e faccio un gridolino quando Robert mi abbraccia e
mi bacia con passione...
"Oddio, ma... ma cosa ci fai qui? ti aspettavo tra tre giorni" gli dico
con le lacrime agli occhi.
"Lo so... ti ho fatto una sorpresa. Sono riuscito a partire prima" mi
dice "lo vedo amore. Non potevi farmi sorpresa migliore" ribatto con
dolcezza lasciandogli un altro bacio sulle labbra
"Kristen chi.. ?" mio fratello entra nella stanza e rimane di stucco
quando vede me e Robert "sc-scusatemi" dice.
Il mio fidanzato mi molla e mi guarda con insistenza "chi è
lui, Kristen? mi nascondi qualcosa?" appoggia un piccolo borsone a
terra e serra i pugni. è incazzato ma non c'è
motivo.
"No, io... beh, lui è Cam" mio fratello si avvicina e gli
porge la mano. Robert la afferra "io sono Robert. Il suo fidanzato"
scandisce bene l'ultima parola come a voler marcare il suo territorio.
"So chi sei. Kristen mi ha parlato molto di te. Mi rattrista il fatto
che non ti abbia parlato di me, invece" si sporge verso di me e mi fa
la linguaccia.
"Si può sapere chi è questo Kristen?" mi chiede
Robert sull'orlo di una crisi di nervi.
"Cam basta! Robert, non c'è bisogno di arrabbiarti. Lui
è mio fratello" Robert si gira verso di lui e impallidisce...
"Oddio, perdonami. Il fatto è che io non lo sapevo. Kristen
non me l'avevo detto" mi guarda ed io scoppio a ridere seguita a ruota
da entrambi.
"Vi lascio soli. Avrete tante cose da dirvi, vero Kristen? dice mio
fratello sorridendo. Annuisco e prendo la mano di Robert.
"Vieni usciamo"
"Okay.."
*
"Ma perchè Cam rideva? che devi dirmi amore?" mi blocca e si
posiziona davanti a me. Mi stringe tra le sue braccia e mi lascia un
bacio sul collo "mi mancava il tuo profumo. Mi sei mancata tanto
piccola. Mi dispiace di averti fatto soffrire. Ma ora sono qui e ti
amo. Ti amerò sempre. Qualunque cosa succeda tu potrai
sempre contare su di me, hai capito amore?" mi mette un dito sotto il
mento e mi ritrovo a guardarlo piangendo. Dannazione. Non riesco a
fermare le lacrime.
"Ti amo Robert"
"Anche io Kristen"
"In realtà è già successa una cosa"
rabbrividisco e sento il cuore battere a tremila. Le mani mi sudano e
le gambe mi tremano. Sto per dirgli che diventerà
papà e ho paura. Perchè io voglio questo bambino.
Ma lui?
Lui lo vuole? Lui è disposto a cambiare la sua vita per me?
Non mi resta che scoprirlo... Ingoio e faccio uno dei sospiri
più lunghi della mia vita.
Per tutto questo tempo è rimasto a guardarmi senza dirmi una
parola. Ha capito che dev'essere qualcosa di importante. Anche questo
amo di lui. Rispetta i miei spazi.
"Robert... non so come dirtelo. Quello che sto per dirti
cambierà le nostre vite radicalmente.. e non so come tu la
prenderai. Io sono rimasta scioccata all'inizio ma poi, beh, mi sono
resa conto che non potrei mai uccidere qualcosa di tuo" lo guardo e lui
fa lo stesso. Sta cercando di capire cosa voglio dirgli.
"Non capisco. Spiegati"
"Amore..." gli prendo la mano e la porto sul mio ventre "aspettiamo un
bambino"..
POV ROBERT
Non è possibile. Ma cosa sta dicendo? Non ho sentito bene,
sicuro.
"Ripeti..." deglutisco a fatica e sento le gambe cedere.
"Sono incinta amore"
Allora avevo sentito giusto..
Kristen aspetta una risposta ma io non so cosa dire. Non me
l'aspettavo. Non sono pronto. Non ora. Sono giovane ancora. E lei, lei
va ancora a scuola. Oddio, ma com'è potuto succedere?
Un figlio. Una piccola creatura sta crescendo dentro di lei.
La creatura che un giorno mi chiamerà papà..
Credo che il mio aspetto adesso non sia dei migliore. Il mio cuore
batte velocemente, troppo velocemente.. La testa mi gira e capisco che
sto per svenire
"Kris......" cerco di chiamarla ma sento solo voci lontane.
Quando apro gli occhi non siamo più per strada. Mi ritrovo
in una stanza bianca, senza vita. Capisco di essere all'ospedale prima
di tutto dall'odore tipico di quel posto e poi perchè ho una
flebo attaccata al braccio. Cerco di alzarmi ma non ci riesco. Sono
troppo debole.
Ma come ci sono finito qui?
Il ricordo del perchè fa breccia nel mio cuore e scoppio a
piangere come un bimbo appena nato.
Mi sono comportato da vero stupido.
Kristen aveva bisogno di me ed io che ho fatto? sono svenuto...- che stronzo che sei
- dice la mia coscienza. Si un vero stronzo. Ho avuto paura all'inizio,
e ne ho ancora. Ma voglio stare con lei. Qualunque cosa succeda,
gliel'ho promesso. Io la amo e amerò questo bambino. Il
nostro bambino.
Non posso e non voglio abbandonarla. Devo chiederle scusa, ma dove
sarà?
E se mi ha lasciato perchè pensava che io non la volessi
più ora? No no.... Una fitta al cuore mi squarcia e mi fa
mancare il respiro per un attimo.
Non riesco a vedere la mia vita senza di lei.
In questo mese e mezzo non ho fatto altro che pensarla.. e adesso che
sono qua rischio di perderla.
Quando qualcuno bussa alla porta il mio cuore fa un sussulto pensando
fosse lei, invece è solo l'infermiera.
"Come si sente signor Pattinson?"
"Bene. Che ho avuto?" chiedo.
"Solo un leggero svenimento dovuto allo stress e alla stanchezza"
"Si in effetti sono tornato oggi da Parigi e non avevo neanche
mangiato. Poi ho avuto una notizia importante e li credo di essere
ceduto" affermo con sincerità "ma la mia fidanzata
è qui?" le chiedo mentre mi metto seduto sul letto.
"Si certo. La signorina Stewart è andata a prendere una
tazza di tè. Era distrutta, è rimasta qui per
tutto il tempo in cui lei era addormentato. Vado a chiamarla adesso"
Annuisco e un'altra lacrima mi riga il viso
Due secondi dopo entra dalla porta quasi intimorita, come se avesse
paura della mia reazione a quello che mi ha detto.
"Amore vieni qui.. siediti vicino a me" le dico sbattendo la mano sul
letto. Lei fa come gli dico e me la ritrovo a pochi centimetri dal mio
viso. è bellissima. solo che i suoi occhi.... i suoi occhi
sono rossi e gonfi, sintomo che ha pianto!
"Perdonami ti prego Kris, perchè hai pianto?" si schiarisce
la voce e mi guarda con una tale intensità che potrei
svenire di nuovo
"Ero preoccupata per te e poi tu... tu non mi vuoi più. Non
vuoi il nostro bambino. Io si, tu no. Saremo costretti a lasciarci ed
io non voglio" sussurra piangendo di nuovo.. L'attiro a me e le lascio
un bacio sulle labbria mentre con le dita le asciugo gli occhi.
"Sh, piccola. è stato terribile come mi sono comportato.
Avevo paura e non me l'aspettavo. Sarei voluto diventare padre un
giorno, ma..." mi fermo cercando le parole giuste per dirle quello che
provo...
"ma non lo vuoi?" anticipa Kristen ed io faccio di no con la testa..
"Stupidina è il contrario. Stavo per dire che sarei stato
felice un giorno di diventare padre , ma adesso lo sono di
più perchè il figlio che aspetti è il
frutto, il simbolo del nostro amore. E ti prometto che non ti
lascerò mai. MAI. Hai capito amore mio? Mi
prenderò cura di te e di lui/lei quello che sarà
perchè ti amo e voglio vederti felice, sempre. Non
c'è cosa che mi rende più felice se non vederti
sorridere" le dico tutto d'un fiato e mi meraviglio di me stesso.
La amo e farei di tutto per lei.
Kristen mi abbraccia e mi bacia con passione.
"Grazie Robert. Grazie di esserci sempre per me"
"è un piacere piccola"
Ci sdraiamo entrambi sul letto e abbracciati ci addormentiamo.
_______________________________
Eh okay. Il
capitolo è finito :D
Mh, vi
è piaciuto?
Ve
l’aspettavate che io nostri
piccioncini presto diventeranno genitori?
Qualcuno
l’ha indovinato, ma spero
comunque di non avervi
Ciao a tutti...
il capitolo è corto, e forse fa pure schifo! Spero comunque
che apprezziate il mio impegno nel scriverlo. Se ci sono errori
scusatemi ma vado di fretta! Vorrei leggere qualche recensione in
più, se vi va :3 Vi lascio alla lettura, ciao ciao!
DON'T LEAVE ME
POV ROBERT
Cinque mesi dopo
La mia vita è cambiata quando ho conosciuto
Kristen. Lei l'ha sconvolta, l'ha resa migliore.
E adesso mi sta per donare una delle esperienze più belle
della
vita di un essere umano. Tra qualche mese diventerò padre.
Nel
suo grembo sta crescendo nostro figlio. All'inizio
l'ho presa male perchè non me l'aspettavo. Lei non mi aveva
detto niente anche se poi ho capito il perchè l'ha fatto.
Ero
lontano e non voleva dirmelo per telefono. Non
potevo mai
immaginare che lei fosse incinta, dio mio. Ancora dopo cinque mesi
dire e pensare quella parola mi fa venire i brividi. Lei
è
piccolina, farà diciotto anni tra due mesi, e sta per
diventare
mamma. Mancano quattro mesi e dovremo occuparci di nostro
figlio.
Sono cambiate tante cose in questi mesi. Per prima cosa Kristen
è venuta a stare da me. Per fortuna che lo avevo comprato,
altrimenti ora saremmo costretti a trovarne uno. Ha portato tutte le
sue cose da me e non nascondo che per lei è stato difficile
lasciare casa sua e i suoi genitori. Loro sono stati gentilissimi. Ci
hanno aiutato parecchi in questi mesi, anche economicamente sebbene non
ci fosse bisogno. Mia zia Beth, prima di morire, aveva lasciato un
testamento. Tutti i suoi soldi, abbastanza da vivere per tanti anni, li
ha lasciati a me mentre le sue due case alle mie sorelle.
Io però non voglio basarmi su quei soldi, ed è
per questo
che sto andando all'università. Voglio diventare un ottimo
chirurgo e mi impegnerò al massimo per riuscirci.
L'università mi prende parecchio tempo durante la giornata
ma
Kristen non si è mai lamentata. Anche lei passa le sue
giornate
a studiare, in quando quest'anno ha gli esami. Ha scelto di continuare
ad andare a scuola. "Non
mi vergogno della mia pancia" così aveva detto
ed io non potrei essere più orgoglioso di così.
Si dà da fare ogni giorno. Studia, si occupa della casa e
ogni
tanto esce con la sua nuova amica, Ilary. Sono contento che abbia
trovato un'amica come lei. Hanno lo stesso carattere e si vogliono un
mondo di bene. Se una ha bisogno, l'altra c'è. Kristen aveva
proprio bisogno di un'amica con cui parlare e con cui condivedere le
proprie emozioni e le proprie paure.
Proprio stamattina sono uscite insieme per fare un pò di
shopping.
Io invece sono rimasto a casa. Non mi va di studiare quindi decido di
mandare un messaggio a Tom. Lui non sa che io so quello che lui prova
per Kristen. Non gliel'ho mai fatto notare e lui non me ne ha mai
parlato, anche se avrei preferito che lo facesse. Siamo rimasti ottimi
amici e quando è possibile ci incontriamo per n
caffè..
Quando ha saputo che è incinta ha fatto una strana smorfia,
neanche lui se l'aspettava.
Nessuno, infondo.
Ricordo come se fossi oggi, la discussione con Kristen.
"Raccontami tutto,
amore. Quando l'hai saputo. Come?"
"Io, l'ho scoperto due settimane fa circa. Avevo un ritardo di qualche
giorno ma non volevo dirlo a nessuno. Se poi non era niente di che,
avrei allarmato a tutti. Così mi sono presa di coraggio e ho
comprato penso dieci test di gravidanza. Otto su dieci dicevano
positivo. Credimi, tremavo e piangevo. Non riuscivo a parlarne con
nessuno. Nemmeno con mia madre. Non sapevo che fare, come comportarmi.
Così un giorno mi sono presa di coraggio e l'ho detto a mia
madre. All'inizio è sbiancata ma poi mi ha abbracciata forte
forte. E ho capito che non ero sola e che potevo farcela. Non sapevo se
tu lo volevi. Non sapevo niente. Non volevo dirtelo al telefono.
Così ho aspettato. Il resto lo sai" disse con le lacrime
agli
occhi.
"Amore mio tu non sei sola. Non lo sarai mai. Hai me e tra qualche mese
avremo il nostro bambino. Ti amo tanto e starò sempre al tuo
fianco"
"Grazie Robert"
Pensarci ancora adesso mi fa venire le lacrime agli occhi.
Sapere Kristen triste, indifesa, persa mi fa male. Ma ora ci sono io
con lei ed è tornata a sorridere. Ha preso bene questa
gravidanza e sono felicissimo. Domani deve fare l'ecografia e forse la
dottoressa Cope ci dirà il sesso del bambino se è
possibile. La cameretta è già pronta, dobbiamo
solo
pitturarla e comprare le ultime cose.
Dio, che emozione. La prima ecografia è stata.. non ho
parole. E domani scopriremo qualcosa in più.
Il bip del cellulare mi riporta alla realtà. Tom ha
risposto.
Vuole che ci vediamo tra mezz'ora allo sturbucks sotto casa mia. "Ti devo parlare, Rob. Ti avrei
chiamato io" ecco quello che ha scritto. Chi sa se
finalmente ha trovato il coraggio di dirmi tutto...
Mi alzo dal letto, mi faccio una doccia veloce, mi vesto e dopo aver
rifatto il letto e sistemato qualcosina scendo giù e lo
aspetto.
Arriva puntuale e lo vedo strano.
"Oi amico che ti è successo? Entriamo dai.." gli dico
facendolo
passare avanti. Lui annuisce e dopo essersi seduto mi fissa
con aria triste.
"Rob devo parlarti e sono sicuro che dopo che te lo dirò non
mi
vorrai più parlare" mi guarda ma abbasso subito gli occhi.
"Lo sai che noi possiamo dirci tutto e se è quello che so io
sei
già stato perdonato. Però voglio sentirlo dire da
te" gli
rispondo facendo segno alla cameriera di venire da noi. Arriva e ordino
due caffè e due cornetti.
"Io, credo che non è quello che sai tu. Non mi parleresti se
fosse così. Comunque..." fa un sospiro "sono innamorato di
Kristen. Anzi ero" mi guarda negli occhi questa volta in attesa di una
mia reazione che però non arriva.
"N-non dici niente, Rob? Io l'ho baciata, si insomma. Lei mi ha
rifiutato subito ma io mi sento in colpa nei tuoi confronti. Avrei
dovuto dirtelo prima e mi dispiace. Puoi perdonarmi? So che ora mi odi,
però ti prego. Sei il mio migliore amico e ti giuro che non
volevo. Ma lei... lei è..." non finisce la frase ma lo
faccio io
per lui "lei è Kristen ed è perfetta, vero?"
Annuisce e continua a fissarmi.
"Tom, per me sei molto più del mio migliore amico. Sei un
fratello per me e come ti ho già detto prima sei
già
perdonato. Kristen è davvero speciale ed è
normale che tu
ti sia innamorato di lei. L'avevo capito la prima volta che vi siete
baciati, ricordi? Io già la volevo, ma ero disposto a
lasciarla
stare per te. Poi lei era innamorata di me, e quindi.... il resto lo
sai"
Un piccolo sorriso compare sul viso del mio amico e io scoppio a
ridere.
"Perchè ridi?" mi chiede nervoso.
"Perchè non vedevo l'ora che me lo dicessi. Sappi che per me
la
questione è chiusa. Kristen è mia, sta per darmi
un
figlio e.."
"ed io sono contento per voi, credimi. Non potrei esserne
più
felice. E poi io, io... ho conosciuta una ragazza" finisce la frase
ridendo ed io mi rilasso subito. Eccolo il vecchio Tom.
Passiamo il resto della mattina a parlare di lui e di Megan,
così si chiama la sua nuova ragazza, a sfotterci e a
scherzare.
è sempre piacevole passare il mio tempo con lui.
Chi sa Kris che starà facendo adesso. Era così
contenta
stamattina. Non vedo l'ora di vederla e abbracciarla. è
sconvolgente quello che provo per lei.. La amo più della mia
stessa vita.
Non faccio neanche in tempo a pensarla, che il mio cellulare squilla.
Il suo nome lampeggia sul display ed io sono contento di sentire la sua
voce.
"Amore allora? Tutto bene?"
Sento una voce rotta dal pianto, ma non è quella di Kristen.
è Ilary. Piange disperata e non so il perchè. Il
panico
mi pervade il corpo e sento le gambe tremare.
"Che succede Ilary? perchè piangi? Kristen dov'è?
Sta bene?" le parole mi escono quasi sussurate.
"Io... Rob, mi dispiace.. Kris... lei" cerca di dirmi qualcosa ma
piange e non riesce a fermarsi..
"Parla Ilary. Dannazione. Che ha Kris? Dov'è?"
"Lei.... lei è stata investita ed è in ospedale.
Quello
vicino casa sua. Ti prego vieni qui....." singhiozza e anche io mi
ritrovo a piangere
"Ma lei... lei sta bene Ilary? è con te?"
"No, mi spiace Robert.... La stanno operando, oddio..."
"Arrivo subito. Cinque minuti e sono là" le dico piangendo.
Mi
alzo dal tavolo e Tom mi chiede cos'è successo. Gli spiego
tutto
velocemente e per come posso. Non riesco a dire una frase completa per
le lacrime che mi scendono giù. Corriamo più
veloci che
possiamo e quando arriviamo in ospedale ho il fiatone e lei gambe
vogliono cedere. Ma non posso fermarmi, non adesso. Non posso cedere
proprio adesso che lei ha bisogno di me. Intravedo Ilary e mi dirigo
verso di lei. Ci sono anche i genitori di Kristen.
"Dov'è? Che succede? vi prego" gli chiedo singhiozzando.
Loro mi guardano e non riescono a parlare.
Jhon, suo padre,
mi fa cenno di sedermi, annuisco e me lo
ritrovo di lato.“Robert,
la nostra Kris ha avuto un incidente. Un pirata
della strada. Gli è sbandata la macchina per quanto andava
veloce e stava per
prendere Ilary. Kristen si è lanciata per salvarla ma non
è riuscita a tornare
indietro subito.. e adesso la stanno operando. Era
grave,Robert” è la prima
volta che vedo suo padre piangere disperato “non voglio
perdere la mia bambina”
aggiunge singhiozzando..Non so dove
trovo la forza di non piangere adesso e non so
come faccio a ragionare, ma ci riesco infatti lo abbraccio e gli dico:
“noi non
la perderemo hai capito? Lei vivrà, il nostro bambino
vivrà. Io non posso
pensare la mia vita senza di lei.. mi rifiuto” “Lo
spero Robert. Con tutto il cuore” * Sono
le due del pomeriggio e siamo ancora qui seduti in sala
d’attesa ad aspettare un medico, un’infermiera.
Voglio sapere come sta Kristen.
Starà bene? E il nostro bambino?
Mi hanno detto di andare a casa, di andare a prendermi un
caffè ma come faccio a lasciare l’ospedale non
sapendo niente? Non so che danni
ha avuto, non so se si salverà.. Dio mio, ti prego. Non lei,
non lei.
Lei è così buona, così generosa con
tutti. Mi ha reso l’uomo
più felice della terra e le avevo promesso che non le
sarebbe successo niente,
che l’avrei protetta sempre.. e invece ho fallito miseramente
la mia missione.
Mi dovevo solo prendere cura, e non l’ho fatto. Cazzo, cazzo,
cazzo.
Do un pugno contro il muro e sento le nocche delle mani farmi
male, ma non mi interessa.
Cosa starà passando lei? La mia dolce e fragile Kristen.
Amore mio. Vivi. Ti prego.
Alzo gli occhi e incrocio quelli del medico che sta uscendo
fuori dalla sala operatoria.. Mi alzo, anche se le gambe mi tremano e
il cuore
batte a mille, e insieme ai suoi genitori, mi dirigo davanti a lui.
“Dottore, allora? Kristen? Sta bene?”
“Lei è?”
“Robert Pattinson.. il suo fidanzato e loro sono i suoi
genitori, John e Jules..” li indico e loro annuiscono.
“Okay.. io sono il dottore che l’ha operata.
Kristen è fuori
pericolo. Anche se…”
Ci guarda.. e se cosa? “ha qualche osso rotto e una
commozione celebrale”
“Cos’ha di rotto?” chiede Jules, sua
madre guardando verso me
e verso suo marito.
“Una gamba, signora. Un braccio e una mano”
Tesoromio, quanta
sofferenza.
“E… dottore, il bambino… il nostro
bambino?”
“Posso darti del tu, Robert?” mi chiede il dottore
con
dolcezza.
Annuisco e lo guardo. Perché aspetta così tanto a
dirmelo?
“Il bambino è salvo, Robert. Non so come ha fatto
ma Kristen
lo ha salvato. Con una botta del genere difficilmente si salvano.
Eppure la
signorina c’è l’ha fatta. Dovete essere
orgogliosi di lei”
Kristen è salva. Il mio bambino è salvo.
Sento le lacrime rigarmi il viso, e scoppio in un pianto
disperato. Tom che ha visto la scena mi abbraccia ed io mi sfogo tra le
braccia
del mio migliore amico.
Ho rischiato di perderla. Ho rischiato di perdere la mia
vita.
E mai come ora, so quello che devo fare.
D’ora in poi li proteggerò io, costi quel che
costi.
Quando riesco a calmarmi cinque minuti dopo, i suoi genitori
mi dicono che la possiamo vedere. Mi faccio
coraggio e entro nella sua stanza.
Ha flebo attaccate alle braccia, macchinari a destra e a sinistra.
È uno strazio vederla così. Immobile,
bianca, tutta fasciata su questo letto d’ospedale.
Se non fosse per il respiro avrei pensato che fosse morta. Per
questo pensiero una fitta di dolore mi costringe ad abbassarmi e a
piangere
ancora. POV KRISTEN Cos’è
successo? Dove sono?
Apro gli occhi lentamente e una luce bianca mi offusca la
vista.
Ho un gran mal di testa e sono tutta indolenzita. Cerco di
riaprire gli occhi e ci riesco. Sono in ospedale, ma cosa diavolo
è successo?
Il mio bambino, penso all’istante.
Quando cerco di toccarmi la pancia un dolore assurdo mi
percuote. Mi guardo il braccio e c’è
l’ho ingessato, così come la mano.
Cazzo.
Anche la gamba sinistra è ingessata.
Lacrime calde rigano il mio viso.
Cerco di ricordami qualcosa ma non riesco. La testa mi scoppia
tanto da non riuscire a tenere gli occhi aperti.
Li chiudo e cerco di regolare il respiro e il cuore che batte
troppo velocemente.
Qualche minuto dopo la porta si apre.
Dischiudo gli occhi e Robert è davanti a me.
Mi guarda e si precipita verso di me…
“Amore, amore mio.. ti sei svegliata. Come ti
senti?” mi
chiede con le lacrime agli occhi.
Il mio Robert che piange? Allora il bambino…
“Amore, perché piangi? Il bambino? Che
è successo? Non mi
ricordo” gli chiedo cercando di accarezzargli una guancia..
“Il bambino sta bene, piccola. Tu hai avuto un incidente. Ma
non ti preoccupare hai solo qualche osso rotto. Dovrai stare a riposo
per un
bel po’” questa volta un debole sorriso spunta sul
suo volto e i miei muscoli
si rilassano.
È lui a farmi questo effetto. C’è lui e
mi sento al sicuro. È il mio punto di
riferimento. La mia ancora di salvezza.
Se avessi perso il nostro bambino… che stupida che sono
stata.
È tutta colpa mia questa situazione.
L’angoscia, la rabbia, la paura e la tristezza vengono a
galla ed io scoppio a piangere. Robert, come sempre, mi abbraccia e mi
culla
dicendomi che non è colpa mia…
Ma io non ne sono sicura…
Dovevo essere più prudente. Ho il nostro bambino in grembo.
Non posso permettere che gli succeda qualcosa…
“Kristen, amore. Guardami… In realtà tu
hai salvato tre vite
oggi” lo guardo alzando un sopracciglio non riuscendo a
capire cosa voglia
dire.
“La macchina che ti ha investito stava colpendo Ilary e tu
l’hai
spinta via, ma non sei riuscita a tornare indietro e ti ha presa. Il
dottore
pensa che quando sei caduta hai messo le mani in avanti per proteggere
la
pancia ed il nostro bambino. Quindi, non è colpa tua. Hai
capito? Tu sei stata
coraggiosa..ed io ti amo…” mi dice baciandomi le
labbra dolcemente..
“E la terza persona?” chiedo curiosa.
“Hai salvato me, Kristen. Se ti fosse successo qualcosa, io
non sarei riuscito a vivere senza di te”
Oh, Robert.
“Amore mio.. io e te siamo una cosa sola, hai ragione.
Però
promettimi che se un giorno mi dovesse succedere qualcosa, tu vivrai.
Per te,
per me e per il nostro bambino” sussurro guardando negli
occhi.
Lui mi bacia e le nostre lacrime si mescolano sui nostri
visi.
“Ti amo Kristen. E non lascerò che niente e
nessuno ti faccia
del male. Neanche al nostro bambino. Tu sei la mia vita, ed io non sono
niente
senza di te”
“Ti amo Robert. Più della mia vita”
_______________
Non ho parole
per descrivere questo
capitolo. Vi dico solo che
piangevo mentre lo
scrivevo. Aggiungo solo
una cosa, poi me ne
vado. La storia
è la mia quindi faccio e scrivo
quello che voglio, mi dispiace se
deludo le vostre
aspettative romantiche però… niente, se non
vi piace non la
leggete. Tutto qua! Per tutte quelle
che invece la
apprezzano, sappiate che vi adoro <3 Baci Gra
"Auguri amore mio"
"Grazie Robert"
Finalmente i diciotto anni sono arrivati.. Se solo un anno fa mi
avessero detto che li avrei passati a letto mi sarei messa a ridere..
Sono incollata in questo letto da un mese per via della gamba rotta..
Mi sono stufata, voglio uscire, farmi una passeggiata! Per di
più non mi posso muovere neanche bene.. la mia pancia sta
diventando enorme, ormai sono di sei mesi e il mio corpo sta
cambiando..
- è normale, Kristen, c'è un bambino
dentro di te - la mia coscienza ogni tanto torna a parlarmi.
è vero, però, certe volte non riesco a crederci.
Tra tre mesi diventeremo genitori. Ho una paura fottuta di non essere
all'altezza della situazione. Ho paura di fallire come madre, come
fidanzata, come donna. Ho paura perchè non so niente.
Non so come si cambia un pannolino, non so come si allatta, non so
niente. Un emerito cazzo.
Per fortuna che mia madre è sempre qui con me, non pensavo
potesse essere così disponibile nei mie confronti. E anche
mio padre e Cam mi sono d'aiuto, per come possono. E poi c'è
lui, l'amore della mia vita, Robert. Si sta facendo in quattro per
starmi vicino, tra l'università ed io, non ha un minuto per
se. Piccolo mio. Lo faccio uscire pazzo con i miei sbalzi d'umore.
Prima sono calma, poi mi arrabbio, poi di nuovo calma. Prima ho freddo,
poi ho caldo.. Prima ho fame, poi no.. Insomma, so di essere
insopportabile ma lui è rimasto sempre qui con me. Non mi ha
lasciata mai. Non mi ha mai fatto mancare niente e mi sono ritrovata
molte volte a pensare a cos'ho fatto di buono per meritarmi una persona
così al mio fianco.. e puntualmente le lacrime scendono
giù. Come adesso.
"Ehi amore perchè piangi?" Robert è disteso di
lato a me e mi accarezza la pancia.. Un gesto così
romantico, che io, beh.. non riesco a non piangere ancora. Maledetto
umore.
"Io, beh... stavo pensando.."
"Ti ho visto assorta nei tuoi pensieri.. posso sapere cosa pensavi?" mi
chiede mentre mi asciuga le lacrime con un fazzoletto. è
abitudine ormai comprare valanghe di veline. Me la faccio sempre
piangendo.
"Pensavo che sono fortuna ad averti"
"Oh, Kristen. Qui l'unico fortunato sono io. Ho accanto a me una
splendida ragazza. Matura, forte e coraggiosa. Per non parlare della
sua bellezza. Mi toglie il fiato" e mi lascia un bacio sulle labbra.
"Ti amo Robert. Ma.."
"Ti amo anche io, Kris. Ma cosa?"
"Ma.. non sono bella. Guardami, insomma. Faccio schifo. Ho le occhiaie
da fare schifo, una gamba ingessata e un fisico orribile.. Non
sarò mai più come prima" gli dico con il fiato
corto
"Ma che stai dicendo, sciocchina? Sei bellissima, e tu non lo vedi. Ma
io si.. Sei radiosa.."
Sento le lacrime scivolare sul mio viso, mentre Robert mi abbracci
forte a sè. Sa che questo è l'unico modo per
farmi stare bene.
Si, perchè sono nelle sue braccia mi sento bene. Mi sento
viva, protetta, amata.
"Mammaaaaaaaaaa, vieni qua per favore"
Dopo la chiaccherata di stamattina con Robert, mi sento meglio. E poi
oggi devo andare all'ospedale. Finalmente mi tolgono il gesso alla
gamba. Il braccio e la mano sono guariti già, anche se sto
facendo molta riabilitazione e per fortuna sembra che stiano guarendo.
Per la gamba mi ci vorrà un pò di più,
ma c'è la devo fare. Tra tre mesi terrò in
braccio il mio bambino, e non posso essere impreparata.
"Dimmi, Kristen" mia mamma sbuca nella mia stanza e mi guarda mentre
cerco di alzarmi. Si precipita verso di me e mi aiuta a mettermi seduta
sul letto. Sono tutta indolenzita, ma non è niente in
confronto a quello che ho passato i primi giorni. Non potevo muovermi,
mi sentivo paralizzata. Un vegetale. Non voglio mai più
ripetere una cosa del genere..
"Aiutami a vestirmi.. devo andare in ospedale tra un pò.
Finalmente mi toglieranno questo maledetto gesso" dico esasperata.
"Tesoro mio, sei così fragile. E stai per diventare madre"
sussurra mia mamma quasi piangendo. Purtroppo il mio umore gioca brutti
scherzi, ed infatti, come prima scoppio a piangere tra le braccia di
mia madre.
"Oh, mamma. Ho paura... è normale? Non so se sono pronta..
Io, mi sento....non so neanche io come. L'unica cosa che so
è che ho paura di fallire" stringo la presa ancora
più forte e lei per come può mi culla tra le sue
braccia..
"Oh amore mio, è normale avere paura alla tua
età. Però ricordati che tu sei una ragazza saggia
e forte, non fallirai. Non lo permetteremo, okay? Non sei sola.. Hai
me, tuo padre, Cam, Ilary e Robert, la persona più
importante.. Sarete due ottimi genitori, i migliori che questo bambino
possa mai avere. Ed io sono così tanto orgogliosa di te. Lo
so questo non era nei tuoi piani, però la vita è
questa. Ci riserva tante sorprese, spesso brutte, ma questa, beh questa
è meravigliosa non credi Kristen?"
Qualche lacrima riga ancora il mio viso, ma adesso mi sento pronta. Ho
accanto tante persona che mi amano, ed io amo loro. Nessuno si
metterà in mezzo, nessuno mi farà del male. Io e
Robert saremo dei bravi genitori e un ottima famiglia..
"Si mamma. Hai ragione. Grazie, di cuore. Grazie di tutto"
Lei mi sorride e mi lascia un bacio sulla fronte prima di aiutarmi a
mettere il vestito pre-maman che mi ha regalato Ilary per il mio
compleanno.
*
"Allora signorina Stewart, vediamo un pò questa gamba che
dice. Stia ferma così le tolgo il gesso"
Annuisco e cerco di non muovermi. Robert è accanto a me che
mi stringe la mano. Non mi molla mai, neanche per un secondo. Dice che
ha paura che mi possa succedere qualcosa e anche se gli dico che non
succederà mai più, lui non ne vuole sapere. Da
una parte posso capirlo, perchè io avrei fatto la stessa
identica cosa, dall'altra non voglio che si dedichi completamente a me.
Deve pensare a studiare e a divertirsi un pò. Non so da
quant'è che non esce con Tom. Ora che ci penso è
da tanto che non lo vedo. Chissà cosa starà
facendo?
Mi giro a guardare Robert e lui sembra teso, non so perchè.
Ma è più nervoso di me... Lui mi guarda, e
cercando di nascondere il suo umore, mi sorride debolmente.. Ma ormai
lo conosco molto più che bene, so che c'è
qualcosa che non va. Ma non voglio chiederglielo ora, non davanti al
medico che ha fino proprio adesso di togliere il gesso.
La gamba è ancora più secca di prima, per via del
muscolo che non c'è.. è secca e fa una brutta
impressione. Ma so che è normale, quindi non mi allarmo
più di tanto.
"Allora dottore? che mi dice?" chiedo gentilmente all'uomo davanti a
me..
"Beh, così non le posso dire niente. Dobbiamo fare dei raggi
per controllare le ossa"
Raggi? Radiazione?
"Ma.. il mio bambino ne risentirà? non è un
pericolo?"
"No signorina, stia tranquilla. So quello che faccio. Si può
fidare"
Annuisco e guardo Robert. Lui mi sorride, ed io mi rilasso.
"Bene, venite con me. Faremo veloce" ci dice il dottore avviandosi alla
porta..
Venti minuti dopo siamo seduti in una panchina nel corridoio
dell'ospedale ad aspettare la risposta del medico. Sento Robert
irrigidirsi quando una dottoressa, credo, si avvicina a noi sorridente.
"Voi siete Robert e Kristen, giusto?" ci chiede porgendoci la mano..
Guardo lui sorridere e non capisco cosa vuole questa da noi..
Annuisco e lei si presenta come la dottoressa Williams, ma noi possiamo
chiamarla semplicemente Amy.
"Allora, siete pronti a scoprire il sesso del vostro bambino?"
Guardo Robert che mi fissa sorridente come a volermi dire "sorpresa"... "Questo
è il mio regalo per il tuo compleanno amore. So che volevi
saperlo a tutti i costi, eh beh.. ho pensato di prenotare l'ecografia
oggi" mi dice sorridendo e con gli occhi sognanti..
"Oh, Robert... Io.. io... ti amo tanto" gli dico scoppiando a piangere..
La dottoressa ci lascia un attimo da soli e lui ne approfitta per
abbracciarmi e baciarmi..
"Anche io ti amo tanto.. ma ora non piangere. Il nostro bambino non
è felice di saperti così. Ricorda che lui sente
quello che provi tu"
"Hai ragione. Forza, andiamo... Voglio dargli un nome e ti rendi conto
che non ci abbiamo mai pensato?" mi asciugo le lacrime e questa volta
scoppio a ridere dalla gioia, dall'emozione..
"Mh, è vero Kris.. Dobbiamo rimediare... vieni
però ora, sono impaziente" mi aiuta ad alzarmi e facendomi
appoggiare a lui, ci dirigiamo verso la stanza della verità.
Entriamo dentro e l'ansia si impossessa del mio corpo. Solo la stretta
di Robert mi fa ricordare che non sola.. che affronteremo tutto
insieme. Sono impaziente di sapere se il bambino sta bene e anche se
è femmina o maschio.
Robert vorrebbe un maschietto, mentre io una femminuccia. Adoro le
bambine piccole. Adoro tutti i vestitini che ci sono per loro, tutte
quelle gonnelline, tutine..
"Allora, Kristen. Sdraiati piano piano qui e alza il vestito" mi dice
la dottoressa indicandomi il lettino davanti a me. Faccio come mi dice
e lei si mette di lato a me pronta a mettermi il gel sulla pancia.
Sussulto per quanto è freddo ma mi rilasso subito.
Fisso il monitor davanti a me e quello che sento adesso è
qualcosa di indescrivibile.. Sono emozionata, impaurita... Lacrime di
gioia scendono sul mio viso e Robert si china a baciarmi. Anche lui
piange. La dottoressa ci fa sentire il cuore del bambino e ci dice che
va tutto bene. Il nostro piccolo è sano. Ed io non sono mai
stata più felice di così. Mai, in vita mia.
"Allora volete sapere il sesso del bambino?"
Io e robert rispondiamo "si" all'unisono e lei si mette a ridere.
"Bene, vedete qui..." e ci indica una parte dell schermo..
Guardo ma non riesco a vedere niente...
"Io non vedo niente...." dico a robert "tu vedi qualcosa?" gli chiedo
stringendogli la mano. Lui fa cenno di no, e ride.
"Dottoressa, quindi.. ci sta dicendo che è una femminuccia?"
le domanda Robert guardando ancora lo schermo.
"Esatto... Aspettate una bambina. Una piccola creatura sana e in gran
forma"
Guardo Robert e scoppio a ridere...
"Te l'avevo detto, te l'avevo detto che era una bambina. Aww, sono
contentissima" gli dico lasciandogli un bacio sulle labbra.
*
"Cos'è questo?" domando a Robert quando entro
dentro il nostro appartamento.. è tutto meraviglioso.
Proprio come quella volta. Candele, fiori.. tutto perfetto. Ma questa
volta sento che c'è qualcosa sotto...
Cerco di non pensarci, ma è più forte di me. So
cos'ha intenzione di fare...
"Questo è tutto per te, amore. Oggi è il tuo
compleanno e dobbiamo festeggiare. Non puoi strapazzarti,
però voglio renderti speciale questo giorno" sussurra al mio
orecchio lasciandomi una scia di baci lungo il mio collo..
Rabbrividisco e sorrido.
"Amore, è speciale già. Lo è per tutte
le emozioni che mi hai fatto provare oggi. Ti amo, e ti
amerò per sempre" lo abbraccio e lo bacio a mia volta.
"Voglio fare l'amore con te. Lento, dolce. Voglio amarti tutta la notte"
"Anche io" sussurro mentre lui lentamente mi spoglia e mi fa stendere
sul lettone. Il nostro letto.
Sono in reggiseno e mutande mentre lui inizia a baciarmi le labbra, il
collo e dolcemente mi accarezza la pancia.
"Sei bellissima, amore. Non puoi capire quanto sei importante per me"
ansima mentre lo dice ed io per come posso lo spoglio. Lui mi aiuta e
togliendomi le ultime cose rimaniamo nudi a fissarci per un
pò. Mi prende il seno tra le mani e inizia a baciarlo e
succhiare i capezzoli. Ansimo sotto di lui. Voglio davvero sentirlo
dentro di me. Ho bisogno di lui. è da un bel pò
che non facciamo l'amore, e adesso siamo pazzi e vogliosi l'uno
dell'altro.
"Prendimi, Robert. Ti voglio, ti prego"
Mi bacia con passione e annuisce.. Lentamente mi fa aprire le gambe
mentre me le accarezza ed entra dentro di me. Mi sento piena
all'istante.. alzo il bacino per aiutarlo e lui mi prende le mani e le
posiziona sopra la testa..
Si muove lentamente, stando attento alla pancia, ed io gemo dal
piacere..
Quando raggiungo l'orgasmo grido il suo nome e lui fa la stessa cosa
con me. Siamo fatti per stare insieme. Siamo stati creati per stare
insieme. Lo so, lo sento.
Si accascia di lato a me e mi accarezza la pancia.
"Oh mio dio, l'hai sentito?" chiedo a Robert guardandolo negli occhi...
"Si... si... la nostra bambina si è mossa. è
felice anche lei, Kristen"
"Già.... è felice come la sua mamma e il suo
papà"
Mi stringe forte a lui e continua a tenere la mano là dove
la bambina ha scalciato.
All'improvviso si volta e mi guarda con un'intensità che mi
fa venire i brividi... Eccolo, il presentimento di prima.
"Kristen sposami. Voglio diventare tuo marito. Voglio vivere per sempre
con te e con nostra figlia. Vuoi diventare mia moglie?"
___________________
Finitooooo....
Vi è piaicuto? Sarà pieno di errori, ma non ho il
tempo adesso di correggerlo.,
E siccome lo voglio pubblicare, eccolo...
Fatemi sapere....
Baciiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Le ho appena
chiesto di sposarmi, non ci posso credere. Dopo
mille monologhi c'è l'ho fatta. Ho provato questa scena
davanti lo specchio per
no so quanto tempo e solo a pensarci mi viene da ridere.
Sono qui davanti
a Kristen ma lei è muta. Credo che sia sconvolta.
Bella mia. La posso capire dopotutto. Ha solo diciotto anni ed
è incinta ed io
le ho chiesto di diventare mia moglie.
"Kris, amore,
tutto bene?" le chiedo notando che ha
lo sguardo in punto fisso della stanza.
Dopo qualche
minuto si gira lentamente e con tutta la sua
semplicità mi sorride.
"Ripetimi cosa
mi hai chiesto" mi chiede ed io
anche se sono sicuro che lei lo abbia sentito perfettamente prima
glielo ridico
"diventa mia miglie, Kristen. Sposami". Lei mi guarda e mi sorride di
nuovo, ma so chenon
è un sorriso
sentito. Sta pensando qualcosa, ma cosa?
"Che succede,
Kristen? Che stai pensando?" le
chiedo mentre lei si scosta da me e si alza.
Va avanti e
indietro e poi si siede su una sedia.
Non capisco cosa
le prende. Cazzo, tutti questi sbalzi di
umore fanno impazzire lei, ma anche a me.
"Kristen si
può sapere cos'hai? Ti senti male?" le
chiedo ma lei fa di no con la testa.
"Quindi? Cazzo,
parla" le urlo quasi e la vedo
irrigidirsi.
"Non gridare,
Robert. Lo sai che mi da fastidio o ancora
non mi conosci abbastanza?" mi domanda acida.
Dio, che nervi.
Mi alzo e afferro i boxer.
"Che fai?
perchè ti vesti?"
"Così.."
è l'unica cosa che le rispondo prima di
chiudermi in bagno.
Mi butto sotto
la doccia e cerco di far diminuire il nervosismo.
Ma perchè deve fare sempre così? Le chiedo di
sposarmi e lei che fa? si alza e
mi aggredisce. Perfetto.
Mi è
dispiaciuto lasciarla da sola, ma cazzo ero troppo
nervoso.
E lei lo sa che
quando sono così, è meglio lasciarmi in pace!
Quando esco
dalla doccia mi accorgo che è passata mezz'ora da
quando sono chiuso qui dentro. Mi asciugo e mi vesto velocemente. Esco
dal
bagno e mi dirigo in cucina, non c'è Kristen. La cerco anche
nel resto della
casa ma niente.
Cazzo,
è uscita. Solo quando entro in camera da letto mi accorgo
che su comodino c'è un bigliettino. Lo prendo e noto subito
la sua calligrafia.
"Sono uscita un
pò, non mi cercare. Devo capire. Tu goditi il bagno
rilassante" Dannazione, che stronzo che sono stato.
Devo capire. Devo capire.
Cos'è sta storia? Forse, forse..
non mi vuole più sposare. Forse si è pentita di
tutto. Forse non mi reputa
l'uomo giusto per lei. Troppe domande, nessuna risposta.
Mi ha chiesto di
non cercarla ma io non posso rispettare le
sue condizioni. Potrebbe sentirsi male, dio, non me lo perdonerei mai.
Prendo il
cellulare e compongo il suo numero. Uno, due, tre,
quattro squilli. Niente non risponde. Riprovo per altre due/tre volte
ma
niente.
è
passata un ora da quando è uscita ed io sono in ansia. Non
so dov'è, non so come sta.
Ilary.
Cazzo,
è da lei. Sicuro!
La chiamo e
risponde al secondo squillo.
"Pronto, Rob.
Dimmi? è successo qualcosa?"mi chiede
l'amica di Kristen preoccupata dato che io non la chiamo mai.
"Beh, io e
Kristen abbiamo litigato e mi chiedevo se
fosse da te?" le confesso.
"No, Rob. Io non
l'ho vista. Ma perchè avete
discusso?" le racconto in breve l'accaduto e lei come risposta si mette
a
ridere.
"Cosa ti ridi?"
le chiedo innervosendomi. Io sono
preoccupato e lei è spensierata. Bell'amica, devo dire!
"Rido
perchè sei uno stupido. Sono sicura che lei ti
vuole sposare, Robert. Non desidera altro ma..."
"Ma cosa?" le
domando impaziente di ricevere la
risposta.
"Ma.... devi
fartelo dire da lei. Aspetta che torna a
casa e parlatene. Siete grandi e maturi. Non vi potete comportare
così. State
aspettando un figlio. Non siete dei bambini" mi dice Ilary questa volta
seria.
"Okay le
parlerò. Grazie Ilary e scusa il disturbo"
"Di niente,
Robert. Fammi chiamare quando torna.
Ciao"
Chiudo la
telefonata e scaravento il cellulare sul divano.
Non capisco. Ilary dice che lei mi vuole sposare ma allora
perchè ha fatto in
quel modo? Non ci arrivo.
"Maledizione"
impreco mentre sbatto un pugno sul
tavolo.
"Si rompe se fai
così, non lo sai?" la sua voce,è
la voce di Kristen che sentono le mie orecchie. Mi volto lentamente e
me la
ritrovo davanti. Hai gli occhi gonfi e rossi segno che ha pianto. Ma
è sempre
bellissima. Indossa un vestitino blu stile impero che le sta
divinamente. Non
posso credere che dentro di lei ci sia un bambino. Anzi una bambina.Lei mi guarda e ancora ora
ha gli occhi
lucidi.
Mi precipito
verso di lei e la bacio "perdonami, sono
stato uno stronzo prima a lasciarti da sola" le dico staccandomi da lei
e
prendendo il suo viso tra le mie mani.
"Anche io mi
sono comportata male, scusa" mi dice
mentre altre lacrime rigano il suo bellissimo viso.
"No amore non
piangere. Scusa se ho gridato, volevo
sapere solo cos'avevi" le confesso mentre le asciugo il viso.
"Vuoi davvero
sapere cos'ho?" mi chiede mentre si
siede sulla sedia accanto a me.
"Certo"
è l'unica cosa che riesco a dire prima di
incontrare i suoi occhi. Sono freddi, lucidi ed è come se
avesse paura della
mia risposta.
"Tu... tu mi
vuoi sposare solo perchè sono incinta. Non
perchè vuoi diventare davvero mio marito" mi dice scoppiando
di nuovo a
piangere. Stavolta singhiozza.
La guardo per un
pò e non trovo le parole per risponderle.
Una risata esce
dalla mia bocca e lei mi guarda sconcertata.
"Cosa cazzo ti
ridi, Robert?" mi chiede arrabbiata.
"Scusa...
è che sei un amore quando fai così. Io ti
voglio sposare ANCHE per il bambino, ma non solo per questo. Voglio
diventare
tuo marito perchè voglio condividere il resto della mia vita
con te. Voglio
diventare tuo marito perchè tu rendi le mie giornate
migliori, perchè con te io
sono un uomo migliore, perchè tu mi fai stare bene.
Perchè ti amo, Kristen. Sei
la persona più importante della mia vita, e mi stai donando
un'altra persona
per cui farei follie pur di vederla sorridere. Smetti di pensare che io
ti
voglio sposare solo per la bambina, perchè non è
così. Chiaro?" le dico
mentre un sorriso compare sui volti di entrambi.
è la
prima volta che dico queste parole a qualcuno e sono
convinto al 100%. Lei diventerà la signora Pattinson,
perchè la amo.
"Oh, amore. Ti
amo, ti amo davvero tanto. Più della mia
stessa vita" mi dice alzandosi e abbracciandomi stretto.
"Piccola, sei
tutto per me" le sussurro.
"Anche tu" mi
dice prima di baciarmi.
Siamo sdraiati
sul letto e adesso va molto meglio.. Lei si è
rilassata e adesso ha la testa appoggiata sul mio petto mentre con la
mano mi
accarezza la pancia e le braccia. Sa che mi rilasso quando fa
così. Lei mi
conosce meglio di chiunque altro. Forse anche più di Tom.
"Kristen?"
"Mh" mugola con
gli occhi chiusi.
"Ti arrabbi se
ti chiedo una cosa?" le chiedo
dolcemente.
"Dipende" mi
risponde tranquillamente.
"Vuoi sposarmi?"
le sussurro all'orecchio. Lei alza
un gomito per tenersi la testa e mi guarda cos' intensamente che devo
distogliere lo sguardo ma la riguardo immediatamente.
"Si, amore...
certo che voglio diventare tua
moglie" dice mentre le sue labbra toccano le mie.
Una lacrima riga
il mio viso e lei se ne accorge.
"Oh, amore mio.
Non piangere ti prego" mi sussurra
asciugandomi il viso.
"Piango per la
felicità amore. Con il tuo si mi hai reso
l'uomo più felice della terra, ma che dico, dell'universo"
le dico
stringendola forte a me.
"Ti amo Robert e
voglio stare con te per sempre. Ora e
per sempre. Giuramelo" dice mentre io faccio si con la testa.
"Ti amo anche io
Kristen, per sempre. E amo già da ora
la nostra bambina. La amo in modo assoluto e non vedo l'ora di
prenderla tra le
braccia" le dico sorridendole.
"Anche io...
Rob?"
"Mh, dimmi..."
"Fa l'amore con
me, di nuovo" mi chiede la mia
futura moglie, ed io non posso che accontentarla.
Salgo sopra di
lei facendo sempre attenzione alla pancia e
inizio a baciarla con passione. Le tolgo il vestito e piano piano le
sfilo le
mutandine e le sgancio il reggiseno. Quando me laritrovo davanti la fisso per un pò
contemplando la sua bellezza.
È vero che quando una
donna è incinta cambia, infatti lei è
più solare, radiosa. Ancora guardandola
mi spoglio anche io e non resistendo più inizio a baciarle
il seno e tutta la
pancia. Un brivido percorre il suo corpo, segno che le piacciono i miei
baci, e
scendo ancora più giù fino a toccarle la sua
intimità.
Lei geme dal
piacere ed io entro dentro di lei beandomi della
sensazione che provoca al mio corpo.
Quando
raggiungiamo il piacere mi sdraio di nuovo accanto a
lei e le accarezzo la pancia. Amo farlo e so che piace anche a Kristen.
"Amore?" mi
chiama ed io smetto di baciarla e la
guardo.
"Si, cosa
c'è?" le chiedo
"Tu sei
più bello di me. Non è vero che non esiste
nessuno" e questa volta mi bacia lei. Le nostre lingue si cercano, si
trovano, giocano. Ha un sapore buonissimo e la sua pelle profuma di
bagnoschiuma alla vaniglia. Dio, mi fa impazzire. Continuo a muovermi
avanti e
indietro finchè entrambi non raggiungiamo il piacere. Lei
pronuncia il mio nome
più volte ansimando ed io faccio lo stesso con il suo.
Mi sdraio di
nuovo accanto a lei e le accarezzo la pancia.
Amo farlo e so che piace anche a Kristen.
"Non abbiamo
pensato neanche al nome della piccola,
Rob" mi fa notare e solo al pensiero un sorriso spunta sulle mie
labbra.
Si gira a guardami e sorride anche lei.
"Tu
perchè sorridi? mi chiede.
"Pensavo a come
eravamo qualche mese fa e a come siamo
adesso. Chi l'avrebbe mai immaginato che tu saresti rimasta incinta. Ti
amo
immensamente Kristen. Grazie di tutto. Grazie di esistere" le dico dopo
averle baciato la pancia.
"Grazie a te
Rob. Grazie per avermi regalato tutto
questo. Grazie di amarmi. Grazie di essere ritornato da me" mi dice e
mi
stringe di più a sè.
"Non me lo
perdonerò mai. Non dovevo tradirti.
Non..." mi tappa la bocca con un dito e mi intima a stare zitto.
"Shh, ti prego.
Ora sei qui. Io sono qui. La nostra
piccolina è qui" dice mentre prende la mia mano e la porta
sul suo ventre.
"Piccolina il
tuo papà e la tua mamma ti amano, lo sai
vero? Faremo di tutto per te perchè sei il nostro gioiello
più prezioso e non
vediamo l'ora di vederti, di cullarti. Ti amiamo già adesso
figurati dopo"
dice Kristen guardandosi la pancia. La bambina come se avesse sentito
tutto
scalcia ed io e lei ridiamo, mentre le lacrime salcano i nostri visi.
Ci baciamo
con passione e dopo un bel pò lei si stacca, mi guarda e
capisco subito cos'ha.
Fame! Fa sempre così... che buffa.
Tra un boccone e
l'altro scherziamo, ci prendiamo a male
parole e poi torniamo a baciarci. Gli sbalzi d'umore stanno contagiando
anche
me, per disgrazia.
"Che ne dici di
Marie?" mi chiede alla sprovvista.
All'inizio non riesco a capire cosa mi voglia dire ma poi comprendo che
sta
parlando del nome per la nostra piccolina.
"Mh, non mi
convince. Che ne dici di Elizabeth?"
"Come tua
sorella insomma?" dice alzando un
sopracciglio.
"Non ci avevo
pensato, ma si" le rispondo dopo aver
bevuto un pò di acqua.
"Mh, mi
è venuta un idea. Che ne dici di Arianne Kate
Pattinson? mi chiede. Al sentire il nome di Kate mi vengono i brividi e
non so
cosa dire. La mia sorellina, quanto mi manca.
"è
perfetto secondo me" è l'unica cosa che dico.
Lei si alza e mi viene incontro abbracciandomi. Sa quanto per me era
importante
mia sorella e sono sicuro che l'ha fatto per me.
"Ti amo Kristen"
"Anche io,
Robert. Per sempre."
________________________
Okay, il
capitolo è uscito così. Tutto in pov Robert per
farvi capire cosa prova lui diciamo.
Il prossimo
sarà tutto incentrato su Kristen, credo.
Vorrei
ringraziare tutte le persone che apprezzano la mia
storia... Grazie di cuore davvero.
Mi dispiace per il ritardo.
Perdonatemi, se potete. Purtroppo la vicenda di Robert e Kristen mi ha
messo in crisi. Però io credo in loro e sempre lo
farò. Detto questo vi lascio la capitolo. Vorrei solo che lo
ascoltasse con questa canzone
“A new day has come”
di Celine Dion. Fatemi sapere cosa ne pensate e scusatemi se
c'è qualche errore ma vado di fretta. Baciii
I HAVE ALL THAT I WANT
POV KRISTEN
Diventerò la signora Pattinson!
Cazzo, ancora non ci credo. Ho la testa che mi scoppia, dannazione.
Mille dubbi mi rincorrono e non mi lasciano neanche dormire.
Sarò una brava moglie? Sarò una buona compagna di
vita?
Ma soprattutto sarò una buona madre? Io, non so cosa pensare.
Robert mi sostiene sempre e mi aiuta nei miei momenti di
difficoltà. Ma lui non deve e non dovrà
affrontare tutto
lo stress psicologico dei prossimi mesi. Lui non dovrà dare
alla
luce un bambino, lui non dovrà essere sempre presentabile.
Lui... lui... non capisce come mi sento adesso. Cerca di starmi accanto
per quanto gli è possibile, ma io mi sento così
confusa e
frustrata.
Tra gli sbalzi d'umore e i miei dubbi riesco a rendermi davvero
insopportabile e so che non è giusto ma non riesco ad essere
positiva.
Che poi, altro stress, è il fatto di dirlo ai miei genitori.
So già le loro risposte.
-"Ma, tesoro, non credi che sia troppo presto?"- oppure -"Non ti sembra
che aggiungere altro stress ti faccia male?"- ed io a quel punto
scoppierò a piangere, lo so. Non faccio altro in questi
giorni e
Robert, il mio dolce e speciale fidanzato, è sempre pronto a
porgermi un fazzoletto e a consolarmi.
Adesso dopo una sfuriata ha deciso di lasciarmi un pò da
sola. Mi fa male saperlo in difficoltà, ma non posso farci
niente. Più cerco di mantenere la calma, più mi
agito. Per non parlare delle voglie di cibo che mi vengono. Lo
farò uscire pazzo, lo so. L'altro giorno, ad
esempio, mi è venuta voglia di lasagne. E sarebbe anche
normale, se non fosse che mi è venuta alle tre del mattino.
Per fortuna che avevamo un porzione congelata, altrimenti avrei
costretto Robert a prepararle. La cosa che mi piace
è che lui è così paziente e
così rilassato che non mi dice niente. Non grida, non si
arrabbia. In cuor mio lo so perchè lo fa, anche se lui mi
dice sempre che mi accontenta per non sentirmi parlare più,
io so che lo fa perchè mi ama e perchè non
dipende da me tutta questa situazione. Non vedo l'ora di partorire.
Mancano tre mesi. Tre mesi è terrò la mia
piccolina tra le braccia. La cullerò, la
allatterò e mi sentirò felice.
Fino ad allora, però, devo mantenere la calma. Tutto
andrà perfettamente.
So cosa ci vuole adesso per tirarmi su di morale.
Gelato, tanto tanto gelato.
Mi alzo dal letto e scendo le scale facendo attenzione a non cadere
quando sento la porta di casa aprirsi. Mi ritrovo Robert davanti in
tutto il suo splendore. E ha in mano una vaschetta di gelato. Posso non
amarlo?
-Amore hai portato il gelato?- gli chiedo sorridendo
-So che quando sei triste hai bisogno di questo e siccome era finito
l'ho preso. Lo volevi?- risponde dolcemente. Non riesco ad avercela con
lui neanche per pochi minuti. è cosi tenero e premuroso che
al diavolo il gelato. Voglio fare l'amore con lui. Sempre, dopo una
litigata, mi viene la voglia.
Lo guardo sexy e lui se ne accorge dato che va in cucina a posarlo in
freezer.
-Ti voglio anche io Kristen.- sussurra appena ritorna da me e questo
basta per mandare i miei ormoni in subbuglio. Mi bacia, prima
lentamente e poi una volta sul letto mi bacia con passione. Reclama le
mie labbra, i miei occhi.
Mi spoglia e inizia a baciarmi in tutto il corpo soffermandosi sempre
sulla pancia. Saluta la piccolina con un -ciao amore mio- e
poi ritorna da me. Si spoglia anche lui, mi allarga delicatamente le
gambe ed entra dentro di me.
Mi meraviglio di quanto i nostri corpi siano perfetti insieme.
Combaciano alla perfezione come due tessere di un puzzle. Il puzzle si
chiama Robert&Kristen, forever together. Lo amo così
tanto che non posso ensare la mia vita senza di lui.
-Ti amo, Kristen. Sei la mia vita, il mio universo, sei il mio tutto.
Non posso pensare la mia vita senza di te e senza la nostra piccolina-
sussurra ansimando su di me. Sento le lacrime venir giù ma
questa volta non per la rabbia, per gli ormoni ma per la
felicità.
-Non piangere, am... - cerca di dire Robert ma lo bacio con foga, con
una voglia di lui che mai avevo tirato fuori.
-Piango per la gioia. Sono felice di averti al mio fianco- gli dico e
lui mi stringe ancora più forte, uscendo ed entrando dal mio
corpo fin quando entrambi non raggiungiamo il piacere stremati e
allegri allo stesso tempo.
Siamo sdraiati a farci le coccole da mezzora credo e non ci stufiamo
mai di stare insieme.
-Rob?-
-Mh, dimmi-
-Cosa ci vuole adesso, vediamo se indovini?- gli chiedo sarcastica
-Okay, torno subito- risponde e scende giù ridendo.
Quando risale mi fermo ad ammirarlo. Perfetto, un dio, ecco come potrei
descriverlo. Ed è tutto mio. Per sempre.
-Che guardi eh?- mi chiede spiritoso. Sorrido e alzo le spalle.
-Il gelato, cosa credevi?- rispondo alzando un sopracciglio. Lui fa una
faccia buffa ed io scoppio a ridere. Scuote la testa e si mette seduto
accanto a me. Iniziamo a mangiare il gelato e finalmente mi sent bene.
Amo le cose dolci. Ne mangerei a quintali. E sembra che anche alla
piccolina piaccia dato che inizia a muoversi subito.
-Il gelato piace anche a tua figlia- dico a Robert sorridendo e
affondando il cucchiaio per prendere altro gelato.
-Figlia? Oddio Kristen. Sono così felice, non mi sembra
vero- sussurra con la voce spezzata dal pianto.
-Oh, Robert.. sarai un padre fantastico-
-e tu una madre meravigliosa- risponde con certezza ma io non ne sono
sicura. Ma non voglio rovinare questo momento quindi decido di rimanre
zitta.
-Cosa c'è che non va Kris?- ecco lo sapevo. Non posso
nascondergli niente. E ora? Glielo dico o no? Lo scoprirà
comunque quindi meglio affrontarlo ora.
-Io.. io... non so se sarò una brava madra. Non so se
sarò all'altezza della situzione. E se fallisco?- gli dico
scoppiando a piangere. Tutti i dubbi sono usciti fuori. Tutte le mie
paure più grandi gliele ho spiattellate in faccia e se lui
è d'accordo con me?
-Ma cosa stai dicendo? Non fallirai, sarai perfetta. Non ho mai visto
nessuni prendersi cura del suo corpo come stai facendo tu adesso. Hai
organizzato tutto. La cameretta. Tutto Kris. E non voglio sentirti dire
un'altra sola parole. Sarai una madre perfetta. Ti prenderai cura di
Arianne così come ti prendi cura di me. Sei una bella
persona amore mio. Non dimenticartelo mai. Non voglio saperti triste
per questo motivo perchè non è corretto. Ti amo e
comunque io sarò sempre al tuo fianco. Potrai contare sempre
su di me, sui miei genitori e anche sui tuoi. Ci sono tante persone che
ti vogliono bene e che ti amano e che amano già la bambina-
mi stringe a sè e mi bacia sulla fronte.
So che ha ragione, forse dovrei credergli e poi è inutile
pensarci adesso. Quando sarà il momento vedremo.
-Grazie amore mio. Sai sempre come consolarmi. Ti amo ed hai ragione.
Non ci penserò più-
-Ti conosco alla perfezione Kristen e poi come potrei non amarti?-
risponde mentre mi accarezza la pancia.
-Sai Robert quella canzone di Celine Dion? Com'è il titolo?
Mh, non ricordo...-
-Non mi sei di aiuto così Kristen. Celine Dion ha fatto
tantissime canzoni. Tutte meravigliose- mi dice facendo lo spiritoso.
-Quella che fa "I was
waiting for so long, for a miracle to come. Everyone told me to be
strong, hold on and don't shed a tear. Through the darkness and good
times, I knew I'd make it through and the world thought I had it all,
but I was waiting for you"- la canto in modo non perfetto
ma lui sorride e sorrido anche io perchè la canzone ha
ragione. Lui è arrivato in un momento triste per me,
è stato un miracolo. Aspettavo lui per essere felice.
Lui annuisce e sorride ancora. Capisco che vuole che continui.
-Come faceva poi? Ah si. "I
see a light in the sky. Oh, it's almost blinding me. I can't believe,
I've been touched by an angel with love"- eh si, lui
è mio angelo.
-Ti amo Kristen. Sei tu che hai salvato me. Questa è la
verità- sussurra al mio orecchio e qualche lacrima riga il
mio viso.
-"Hush, now. Where it
was dark now there's light. Where there was pain now there's joy. Where
there was weakness, I found my strenght. All in the eyes of a boy"-
finisco di cantarla e adesso le lacrime hanno preso il sopravvento.
Lacrime di gioia, ovviamente.
-Ci siamo salvati a vicenda Robert. Non potevo desiderare cosa migliore
di questo. Te, la nostra bambina. Una famiglia da amare. Mi sento bene
e questo è tutto merito tuo- gli dico e lui mi bacia con
passione. Rimaniamo abbracciati per tutto il giorno e per tutta la
notte. Abbracciati e innamorati.
Quando mi sveglio è gia mattina. Quando mi volto Robert non
è al mio fianco. C'è un biglietto al suo posto e
una rosa. Lo apro e lo leggo.
"Amore mio stamattina sono dovuto uscire per andare
all'università. So quanto odi non trovarmi a letto ma non
volevo svegliarti per cui non ti arrabbiare. Ieri sono stato benissimo.
Ti amo alla follia. Sotto trovi la colazione. A dopo amore mio,
nonchè futura signora Pattinson :). P.s pomeriggio arrivano
i miei. Ieri mi sono scordato di dirtelo. Dovranno pur saperlo prima o
poi che sei incinta e che vogliamo sposarci o no? Loro ti adorano e le
mie sorelle escono pazza per te. Loro già lo sanno e non
vedono l'ora di conoscere la piccola. A dopo. Tuo Robert" Sorrido e per non so quale motivo non sono arrabbiata.
Anche a me stanno simpatici i suoi. Forse per stasera potrei
organizzare una bella cena con entrambe le famiglie. Si, mi piace
l'idea. Meglio darmi da fare adesso se voglio fare in tempo.
Mi alzo, mi faccio una doccia veloce. Rifaccio il letto e scendo
giù a fare colazione. Che tenero. Ha preparato tutte le cose
che mi piacciono.
Dopo aver finito sparecchio e lavo i piatti sporchi. Prendo le chiavi
di casa ed esco per andare a comprare il necessario. Passo da casa di
Ilary e per fortuna la trovo in casa. Oggi è anche il suo
giorno libero così mi accompagna a fare la spesa.
-Sei sicura Kris?- mi chiede la mia amica.
-Sicura di cosa, scusa?- rispondo non riuscendo a capire a cosa si
riferisse.
-A volerti sposare?-
La guardo per un attimo e scoppio a ridere.
-Oh, ti prego. Non iniziare. Sono convintissima. Lui è il
ragazzo giusto. Ed è il padre della creatura che porto in
grembo. Lo amo con tutta me stessa- le dico adesso seria.
Lei annuisce e si volta a guardare la strada.
-Non voglio vederti triste, tutto qui. So che Robert è
perfetto per te. Solo che sei giovane ancora. Non potete aspettare un
altro pò?-
-No, Ilary. Sarebbe inutile aspettare. Basta chiacchiere. Devo
organizzare una cena con i fiocchi- sorrido e le lascio un bacio sulla
guancia. Le voglio un bene dell'anima e sono contenta di averla
incontrata quel giorno a scuola. Come poterlo dimenticare? Stavo
camminando nel corridoio quando un ragazzo mi va a sbattere contro
facendomi cadere con tutti i libri. Stavo raccogliendo i libri quando
vidi lei chinarsi e sorridermi. Da allora siamo diventate amiche.
Qualche ora dopo siamo nella mia cucina a preparare da mangiare. Con il
suggerimento di Ilary sto preparando antipasti misti, ravioli ai funghi
porcini, arrosto con contorno di patate e la macedonia con il gelato
alla vaniglia, il mio preferito.
Io mi occupo del primo e del secondo mentre lei del resto compreso il
tavolo. è bravissima a preparare e a decorare.
-Vado in bagno un attimo Ilary- dico alla mia amica e mentre mi avvio
sento la porta aprirsi. Speriamo che Robert la prenda bene.
-Oh, Ilary ciao. Ma che state facendo qui?- sento le chiede. Mi lavo le
mani ed esco da bagno.
-Ciao amore...- gli dico abbracciandolo per come posso da dietro.
-Ciao vita. Ma che stai facendo?- mi chiede sorridendomi.
-Hai scritto che oggi arrivano i tuoi, giusto?- annuisce mentre si
siede sullo sgabello.
-Bene. Sto preparando la cena. Ho invitato i miei e tu inviterai i tuoi
in modo da potergli finalmente dire che sono incinta e che ci sposiamo-
ammetto un pò imbarazzata.
Lui sorride e mi guarda incantato.
-Non sei d'accordo?- gli chiedo vedendo che non dice niente.
-No, no.. sono d'accordissimo. Pensavo a quanto ti amo- mi rivela
continuando a guardarmi. Ilary intanto è andata in un'altra
stanza permettendoci così di rimanere soli.
-Ti amo anche io. A che ora arrivano i tuoi?-
-Penso per le 17-
-Perfetto. Li andrai a prendere e li porterai qui da noi-
-Agli ordini. Si signora- risponde facendo il segno militare.
Scoppio a ridere e mi avvicino a baciarlo. Lui mi abbraccia e mi
coccola per qualche minuto. Sono felice come non mai. Amo Robert alla
follia e vengo ricambiata allo stesso modo. Ho mia figlia dentro di me
e non vedo l'ora di vederla. Ho un'amica meravigliosa che si preoccupa
per me. Ho una famiglia che mi ama e anche la famiglia del mio futuro
marito mi adora. Cosa potrei desiderare di più? Niente. Ho
già tutto quello che voglio.
____________________
Allora?
Com'è? Piaciuto? Questo capitolo lo voglio
dedicare ad una persona speciale. A te, Francesca, che mi
sproni sempre per dare il meglio. Ti voglio bene <3 E grazie a tutti voi che
amate le mie storie. Grazie grazie grazie. Baciii Gra
Capitolo 26 *** YES, I WANT. BUT YOU DON'T BE STUPID ***
Ciao a tutti.. Ho impiegato
tanto a scrivere questo capitolo perché questi sono giorni
un po’ stressanti
per me! Fra e Anna, voi potete capirmi! Adesso, per fortuna sembra che
il
“peggio” è passato e posso cercare di
ricominciare a scrivere.. So che molte di
voi amano questa storia, anche se non capisco il perché, ed
è per questo che ho
deciso di tentare a scarabocchiare qualcosa :D quindi grazie di cuore a
tutte,
davvero! Grazie a alle 50 persone che hanno messo la storia tra le
seguite,
grazie alle 24 persone che l’hanno messa tra le preferite e
grazie alle ragazze
del mio gruppo su facebook , Gra90 Efp, chiunque volesse
partecipare può richiedermi l’iscrizione :D mi
farebbe piacere davvero.. Beh,
cos’altro dire? Niente, vi lascio alla lettura sperando di
leggere qualche
recensione in più <3
YES,
I WANT.
BUT YOU DON’T BE STUPID
POV
Kristen
«Ilary
hai controllato la tavola? È tutto perfetto?
» vado su e giù, avanti e indietro come una pazza.
E nonostante i continui
rimproveri da parte della mia migliore amica non riesco a stare un
attimo
ferma. Tra un po’ saranno tutti qui. I miei suoceri, che non
sanno nulla,le mie
cognate e i miei genitori con Cam. Sono nervosa, agitata, emozionata.
Un mix di
emozioni che lo so non fanno bene né a me né alla
piccolina. Questa è la nostra
serata. Mia e di Robert. Tutti sapranno che ci sposeremo e che avremo
una
bambina. Spero solo che la prendano tutti bene.
«Sono
arrivati, Kristen» la mia amica mi schiocca
due dita in viso e sobbalzo. Cavolo, pensavo ci volesse più
tempo. Per fortuna
è tutto pronto. Respiro profondamente, controllo che tutto
sia apposto e poi mi
dirigo alla porta per aprila. Per prime spuntano Victoria e Lizzie. Mi
abbracciano e mi baciano calorosamente. Loro già lo sapevano
ma non mi avevano
ancora vista. Un misto di adorazione, tenerezza ed emozione spunta nei
loro
visi e mi impongo di non versare neanche una lacrima.
«Sei
divina, tesoro» mi dice Lizzie toccandomi la
pancia. «Si, sei bellissima» prosegue Victoria.
«Grazie ragazze» rispondonon sapendo cos’altro dire. Non sono mai
stata brava con i gesti d’affetto e loro lo sanno, lo
capiscono infatti non
dicono niente. Sorridono ed entrano in casa. È la volta di
Richard e Claire, i
miei suoceri. Mi guardano e non so cosa vedo nei loro occhi. Delusione
forse?
«Papà,
Mamma non salutate Kristen? » li rimprovera
il figlio. Loro sembrano impietriti e scioccati. Tengono in mano un
vassoio di
dolci credo, così mi avvicino verso di loro sorridendo. Li
bacio sulla guancia
e lo prendo prima che lo lasciano cadere a terra. «Vi lascio
un attimo da soli»
dico mentre guardo il mio ragazzo. Mi fa un cenno di scuse ed
è triste. “No,
amore. Non devi esserlo” vorrei dirgli ma lo fisso solo
facendogli
l’occhiolino. Mi giro e rientro in casa. Le mie cognate
vedendomi sola si
guardano e fanno segno di no con la testa, scoppiando in una risata
così
fragorosa che contagiano anche me. «Sapevamo che avrebbero
reagito così. Gli
passerà, puoi stare tranquilla» mi spiegano e per
un attimo credo alle loro
parole. Non nascondo che mi sto innervosendo, anche perché
si sentono le urla
del padre di Robert adesso. “Dio mio. Robert, cosa vi
è passato per la testa?
Siete piccoli, non avete un lavoro, tu vai ancora
all’università” sento dirgli.
E so che ha ragione, ma noi stiamo benissimo adesso. Robert va a
lezione, e
quando torna la casa è tutta pulita e il cibo è
sul tavolo. Mi piace prendermi
cura di lui, della casa e della mia piccolina anche se è
ancora dentro la
pancia. “Papà, io e Kristen ci amiamo e vogliamo
questa bambina con tutto il
nostro cuore che a te piaccia o meno. Tu mamma che dici?!”
Robert è proprio
arrabbiato, uffa, doveva essere una bella serata questa. Mi avvicino
alla porta
per sentire meglio, sperando almeno in Claire. Ed infatti, lei non
delude le
mie aspettative. “Io sono con voi tesoro. Richard, non fare
lo stupido.
Diventeremo nonni, non è bellissimo? Congratulazione
Robert” oddio, mi viene da
piangere adesso. Sento Robert ringraziare la madre e rivolgersi al
padre:
Entriamo, gli dice. Ma lui risponde di no, adesso non se la sente.
Perfetto.
Meglio
non ascoltare altro altrimenti mi viene la
depressione. Torno in cucina e le mie cognate mi fanno tante di quelle
domande
tutte in una volta che quasi mi dimentico quello che ho appena sentito.
«Una
alla volta, ragazze» e scoppiano a ridere. «Di
quanti mesi sei? E quindi è una
bambina giusto? » mi chiede Lizzie. Lei è la
più romantica delle due, ma credo
che anche Victoria lo sia, sotto sotto almeno. «Sto per
entrare al settimo mese
e si c è una piccola bambina qui dentro» le dico
toccandomi la pancia. «Quindi
nascerà, ehm a? » continua Victoria rossa in viso
per l’imbarazzo. Non riesce a
calcolare la data. Anche io all’inizio ero così.
«a luglio. Finisco il tempo
intorno al quindici e speriamo che questa monellina non si prenda altro
tempo»
le rispondo facendole l’occhiolino. Lei ricambia e sta per
aprire la bocca
quando vediamo spuntare Robert e Claire. Ridono e sembrano tranquilli.
«Kristen,
tesoro. Perdonami per prima ma ci avete
preso alla sprovvista. Non sapevamo niente, anche se immagino che le
mie due
figlie lo sapessero già» mi dice Claire
avvicinandosi e guardando sott’occhio
le figlie. Loro alzano le mani in segno di arresa e scoppiamo tutti a
ridere.
Peccato che Richard l’abbia presa male. Mi sarebbe piaciuto
ricevere un suo
abbraccio.
«Se
stai pensando a mio marito, stai tranquilla.
Adesso entra. Ti adora, come ti adoro io e solo che il suo carattere
orgoglioso
ha preso il sopravvento. Ma è felice di diventare nonno. Non
fa altro che
ripetermi che vuole un nipotino da viziare e da coccolare. Bene,
accontentato.
Non credete? Forse non si aspettava così presto»
mi spiega mia suocera
sedendosi accanto a me.
«In
realtà neanche noi c’è lo aspettavamo.
Ma è
successo e non me la sono sentita di abortire. Sono contro e non
l’avrei mai
fatto, anche al costo di crescerlo da sola» le dico e lei mi
stringe con un
braccio. «Sarete dei genitori fantastici. Vi amate e questo
è l’importante.
Darete al piccolo tutto l’amore di questo mondo, ne sono
sicura» continua e
questa volta una lacrima riga il mio viso. Robert corre da me e mi
abbraccia. «
Oh, Robert» gli dico e lui mi stringe sempre più
forte.
«Siamo
felici mamma. Felici come non mai. E credo di
parlare anche a nome di Kristen quando dico che siamo dispiaciuti per
il
comportamento di papà. Avrei voluto ricevere una pacca sulla
spalla, invece
niente. Me ne farò una ragione se non vorrà
accettare mia figlia» confessa il
mio futuro marito ed io sento le gambe tremare. Cavolo, se per questo
ha
reagito così, figuriamoci per il matrimonio. Un velo di
tristezza mi pervade e
sento il cuore battere forte. Devo stare calma però. Per me
e per la piccola.
Claire ci sorride e ci abbraccia. Non dice niente. Nessuno dice niente,
in
realtà fin quando non sentiamo qualcuno dire:
«quindi avrò una nipotina? »
è
Richard.
Io
e Robert annuiamo e lui finalmente si lascia
andare ad una risata. «Pensavo che sarei diventato nonno
più in là, ma sono
felice di esserlo anche adesso. Vi aiuterò in qualsiasi
cosa. E scusatemi se ho
reagito così. Capirete che un genitore prima di tutto pensa
alla felicità e al
futuro del proprio figlio. Solo quando ho realizzato che Robert
è
straordinariamente felice con te, non ho avuto più dubbi.
Sarete degli ottimi
genitori e non sarete soli» sussurra ed io sorrido e sento
che Rob ha rilassato
i muscoli. Era rigido e nervoso adesso è rilassato e
contento. «Grazie papà»
gli dice e gli va incontro per abbracciarlo. Poi tocca me. Lo ringrazio
anche
io e lui mi stringe a sé.
«Sono
arrivati anche i tuoi, Kristen» mi avverte
Ilary. «Perfetto. Così ci siamo tutti»
aggiungo e mi avvio verso la porta
seguita da Robert. Con i miei genitori la cosa è diversa
dato che loro sapevano
già tutto. Infatti ci salutano e dopo aver salutato anche i
miei suoceri
prendono posto a tavola. La cena per fortuna si svolge per il meglio.
Parliamo
della Francia, dell’università, della piccola che
ho in grembo e scherziamo e
ci divertiamo tutti come matti. Soprattutto noto che Lizzie e Cam hanno
preso
molta confidenza. Si scambiano occhiate furtive e ridono e si
stuzzicano come
due bambini. Tocco la gamba di Robert e quando lui si gira a guardarmi
gli
indico il bel quadretto che abbiamo davanti. Lui sgrana gli occhi
vedendo la
sorella corteggiata dal mio ma poi ci guardiamo e ridiamo attirando
l’attenzione
di tutti. Quando arriviamo al dolce io e Robert decidiamo di prendere
la
parola.
«Inizi
tu o io? » chiedo a Robert. Lui mi indica ed
io scuoto la testa automaticamente. Sempre a me tocca fare i discorsi.
«Cosa
dovete dirci ragazzi? » chiede Claire
guardando prima me e poi suo figlio. Mi schiarisco la voce e prendo
coraggio.
“Si Kristen. Puoi farcela”. «Noi, beh..
Io e Robert dobbiamo dirvi una cosa.
Innanzitutto però vogliamo ringraziarvi per essere qui con
noi oggi. Siamo
contenti che avete accettato la mia gravidanza, così come
l’abbiamo accolta noi
» sussurro e Robert che è seduto di lato a me mi
stringe la mano. Sa quanto
sono fragile in questo momento. Il mio corpo è in continuo
cambiamento e anche
i miei ormoni. Mi fanno impazzire.
«Oh,
tesoro! Non devi ringraziarci. Noi ti vogliamo
bene e penso di parlare a nome di tutti se vi dico che siamo orgogliosi
e fieri
di voi. Siete così piccoli ma vi state sottoponendo a
così tanta
responsabilità. Siamo sicuri che c’è la
farete » mi risponde mia madre ed io
non posso fare a meno di alzarmi per abbracciarla. Mi stringe forte e
mi
sussurra “sono fiera di te” all’orecchio.
Le do un bacio sulla guancia e le
mimo un “grazie”. Gli altri ci guardano e sorridono
inteneriti dalla scena
sicuramente. Quando torno a sedermi, Robert mi fa
l’occhiolino e prende la
parola. Lo guardo non riuscendo a capire cosa vuole dire. Lui ricambia
ma ride
e basta.
«Jhon»
inizia a dire ma io lo blocco prendendolo per
un braccio. Lo guardo scioccata ma lui scuote la testa. Ti prego, no.
Non fare
quello che sto pensando. Che vergogna.. oddio! Tutti guardano prima
lui, poi me
cercando anche loro di capire cos’ha intenzione di fare. Solo
Ilary sorride.
Sicuro lo sapeva già. «Rob, davvero. Non
c’è bisogno» lo fermo prima che possa
continuare ma lui non demorde. Mi stringe la coscia ed un brivido mi
pervade
tutto il corpo. “Non ora, per favore!”. Si rivolge
di nuovo a mio padre che
aspetta impaziente.
«So
che siamo troppo giovani, so che dovremo
affrontare una cosa più grande di noi, so che non
sarà facile per niente e so
anche momenti difficili c’è
n’è saranno parecchi. Ma siamo qua. Io, Kristen e
la bellissima creatura che c’è dentro il suo
grembo. E ci amiamo. Non ho mai
amato nessuna donna come amo tua figlia. È una persona
eccezionale. È
intelligente, altruista. È una persona speciale e mi ritengo
molto fortunato ad
essere qui con lei. Sono stato uno stronzo nei suo confronti, lo so.
L’ho fatta
soffrire nel peggiore dei modi ma lei è ancora qui.
C’è stata in passato e mi
ha promesso che si sarà in futuro ed io farò la
stessa cosa. La amo più della
mia stessa vita e più di ogni altra cosa al mondo, a parte
la piccolina
naturalmente» tutti sorridono ed il mio cuore batte
all’impazzata «mi ha
cambiato la vita con le sue risate, con i suo consigli, con il suo modo
di
essere e di pensare. Da quando è morta mia sorella Kate mi
sono sentito perso
ed è solo grazie a Kristen che ho ricominciato a vivere e a
vedere la vita in
una prospettiva diversa. Mi ha fatto rinascere» vedo i suoi
occhi inumidirsi
come quelli dei suoi genitori. Oh amore mio, ti amo così
tanto. «ed è per
questo, Jhon, che qui davanti a tutti chiedo la mano di tua figlia.
Voglio
sposarla e renderla felice sempre nella buona e nella cattiva sorte, in
salute
e in malattia» prosegue e il mio cuore perde un battito. Sono
qui davanti a lui
e piango. Piango di felicità. Mio padre sorride e annuisce.
È un si. Ho il suo
permesso e la sua benedizione. Grazie, Dio.
«Sono
sicuro che la tratterai per come deve essere
trattata. Non mi deludere Robert. Mi fido di te. Sto lasciando mia
figlia nelle
tue mani » risponde mio padre ed io alzo e lo abbraccio.
«Grazie
papà. Ti voglio bene» gli dico baciandogli
la guancia. Mi giro poi verso Robert e corro ad abbracciarlo. Lo amo
tantissimo
e sono sicura che con lui sarò felice.
«Ti
amo» sussurro al suo orecchio e lui ricambia con
un “anche io piccola”. Rimaniamo abbracciati per
qualche minuto poi si stacca
lentamente da me e fa una cosa che non mi sarei mai e poi mai
aspettata. Si
inginocchia e dai pantaloni tira fuori una scatolina di velluto rosso.
Oddio,
mi sento male.
«Che..
che stai facendo? » gli chiedo scioccata. Lui
mi fa cenno di stare zitta ed io lo faccio.
«Kristen,
amore mio, ringrazio il tempo per averci
fatto incontrare. Si proprio il tempo ci ha permesso di arrivare qui
dove siamo
ora. Quel giorno andavi di corsa giusto? Eri in ritardo. Se non fosse
stato per
questo ora forse non staremmo insieme. Quando quel giorno i nostri
occhi si
sono incrociati ho capito che volevo averti al mio fianco. Ho cercato
di starti
lontano, lo sai il motivo, ma non c’è
l’ho fatta. Ti amavo tanto e nonostante
questo ti ho fatta soffrire sbagliando. Ma ero confuso. Troppo, anche.
Non
sapevo cosa fare, con chi stare. Con il tempo ho capito che ti stavo
perdendo e
non potevo permettermelo. Non potevo pensare la mia vita senza di te.
Così ho
fatto di tutto per riconquistarmi la tua fiducia e
c’è l’ho fatta. Tu sei stata
là ad accogliermi a braccia aperte e a perdonarmi. E ti amo,
ti amo tantissimo.
Amo la nostra piccolina, amo la mia vita insieme a te e anche se siamo
piccoli
ancora c’è la faremo. Non ti farò
mancare niente. Sono felice, Kristen. Grazie
a te. Quindi, vuoi essere mia moglie? Mi vuoi sposare amore?
» finisce di
parlare ed io mi butto tra le sue braccia piangendo. Cosa ho fatto per
meritarmi
un ragazzo così perfetto? È vero mi ha fatto
soffrire, ma tutti sbagliamo. Ed
io lo amo così tanto, che si lo voglio sposare. Ora, domani,
tra una settimana,
tra un mese. Non mi importa. Voglio diventare la signora Pattinson.
«Si,
si, si… » esclamo e lui mi bacia con passione.
Le nostra labbra sono stata create per toccarsi. Sono come due tessere
di un
puzzle. Si intersecano alla perfezione. Così come io e
Robert. I nostri
caratteri, i nostri corpi si intrecciano in modo da completarci a
vicenda.
«Oh,
mi hai reso l’uomo più felice della
terra»
«e
tu la donna più felice e anche la nostra
piccolina è contenta. Sta scalciando. Senti»
prendo la sua mano e la porto sul
mio grembo. È una sensazione bellissima quando si fanno
sentire. Ti rendi conto
di quanto sia meraviglioso essere donna. Hai la possibilità
di far crescere una
persona dentro di te. E non riesco a capire le mamme che ammazzano i
figli o
che li abbandonano. Come si fa? Io mi sono già affezionata
tantissimo alla mia
bambina. Non riuscirei mai a farle del male. Mah.
«A
che pensi? » mi chiede Lizzie.
«No,
no a niente. Tu piuttosto. C’è qualcosa che
devi dirmi? » la guardo alzando un sopracciglio. Voglio
sapere tutto su lei e
mio fratello. Li ho visti come si stuzzicavano prima.
«Ehm,
in realtà… si, cioè…
» non trova le parole
giuste. Oddio, che cucciola. Forse ha paura della mia reazione.
«Cioè
cosa? » insisto.
«Mi
piace tuo fratello ed io credo di piacergli. Si,
insomma. Hai capito» finalmente posso ridere. Lei mi guarda e
mi fa la
linguaccia.
«Sono
felicissima Lizzie e comunque già ti ho come
cognata, quindi non ti fare problemi. Ti voglio bene scemina e posso
dirti una
cosa? » le chiedo sorridendo. Annuisce e mi lascia parlare.
«Gli piaci, fidati.
Ho visto come ti guardava. Mio fratello è una persona in
gamba. È meraviglioso,
intelligente e tanto tanto romantico se si mette »le confido
e mi abbraccia. «Grazie
cognatina. Sono felicissima per te e per mio fratello e non vedo
l’ora di
tenere in braccio la mia nipotina. Avete già scelto il nome?
» mi chiede e non
so come mai tutti in sala da pranzo sono in silenzio. Guardo Robert e
lui
annuisce, segno che per lui va bene dirglielo. Mi alzo e vado da lui.
Gli
prendo la mano e dopo averlo guardato mi rivolgo ai nostri parenti.
«Beh
si. Abbiamo deciso il nome. Si chiamerà Arianne
Kate Pattinson» sussurro e Robert mi stringe la mano. Tutti
ci guardano stupiti
non riuscendo a dire niente. Soprattutto i miei suoceri e le mie
cognate.
Qualche lacrima scende sui loro volti, ma poi vengono spazzate via
dalle risate
e dagli abbracci che riceviamo io e il mio futuro marito.
«
Mi aspettavo che ci aggredissero oggi» dico a
Robert una volta rimasti soli a casa. C’è solo la
mia amica che è rimasta a darci
una mano. Gli altri hanno insistito per rimanere ma non mi andava di
farli
lavorare anche adesso.
«Amore,
perché? L’hanno presa benissimo» mi
risponde
Robert ridendo.
«Hai
ragione. Sono felice e tu? ».
«Come
non mai». Mi raggomitolo su di lui che è
seduto sul divano e lui capisce subito cosa voglio fare. Infatti mi
afferra la
testa con le sue mani e mi bacia. La sua lingua entra subito nella mia
e
iniziamo un gioco bellissimo. Fin quando Ilary non entra.
«Ops
scusate. Non volevo disturbarvi» ci dice
arrossendo.
«Oh,
tranquilla. Ti serviva qualcosa? » le chiedo e
le faccio l’occhiolino. Che tenera, si vergogna.
«No
in realtà hanno suonato al campanello e siccome
vedevo che voi non andavate ho aperto io. C’è un
ragazzo sulla soglia che dice
di essere amico vostro ma siccome io non l’ho mai visto gli
ho detto di
aspettare là» un ragazzo?
«Come
si chiama Ilary? »
«Ehm,
Tom mi sembra» Tom? Oddio, è qui. Io e Robert
ci alziamo dal divano e ci precipitiamo alla porta. Arriva per primo
Robert
dato che io ci metto un pochettino data la pancia. Si abbracciano e
ridono come
due bambini. È da due mesi che non lo vediamo. è
dovuto andare in Austria dai
suoi parenti data la morte di una sua zia. E ne ha approfittato per
farsi le
vacanze. Quando si accorgono della mia presenza si girano entrambi e
Tom mi
viene incontro. Lo abbraccio e capisco quanto mi è mancato
il mio migliore
amico.
«Che
bella sorpresa Tom. Non ci aspettavamo che tu
fossi qui» sussurro al suo orecchio. «Sono arrivato
un’ora fa. Mi ha chiamato
Victoria e mi ha detto della cena. E quindi vi sposate? »
chiede guardando
Robert. Noi annuiamo e lui scoppia a ridere. « Sapevo che voi
due eravate fatti
per stare insieme» afferma e scoppiamo a ridere anche noi. Li
vedo i suoi occhi
però. Non sono sinceri fino in fondo. Dopotutto lo posso
capire. Era innamorato
di me. “Oh Tom. Ti voglio bene”.
«Sei
bellissima Kris. Sono così felice per te» mi
confessa quando rimaniamo soli. Robert è andato a rispondere
al telefono.
«Grazie
Tom. Tu, piuttosto come stai? » gli chiedo
cercando di stare calma, ma il tono preoccupato che ho usato mi
tradisce alla
grande. Lui mi guarda e sospira.
«Come
devo stare? Non mi è passata del tutto ancora.
Sei una persona davvero speciale ed è difficile
dimenticarti. Ti ho voluto bene
e ti ho amato Kristen. Ma è giusto farmi da parte. Tu ora
sei felice. Ti
sposerai, avrai una bambina.. è quello che ti meriti. E ti
auguro tutto il bene
di questo mondo» qualche lacrima mi riga il viso e lui mi
abbraccia. Sto tra le
sue braccia per diversi minuti fin quando Robert non ci sorprende
così. Tom mi
accarezza la schiena ed io sono appoggiata alla sua spalla. Tiene in
mano
qualcosa, che fa scivolare all’improvviso. Lo guardo in viso.
È un misto tra
shock, delusione e tristezza. “No, ti prego. Non è
come pensi” vorrei dirgli ma
le parole mi muoiono in bocca. Anche Ilary è arrivata adesso
ed è scioccata
quanto lui.
«Rob…
» dico ma lui mi interrompe. «Non dire niente
Kristen» ribatte ma non capisco cosa mi voglia dire. Anche
Tom cerca di parlare
ma viene bloccato anche lui.
«Secondo
voi è bello vedere la propria fidanzata
abbracciata al mio migliore amico? Eh ditemelo? So tutto Tom. So che
hai
baciato Kristen. So che la ami. E tu Kristen, me l’hai tenuto
sempre nascosto.
Ho fatto finta di non sapere niente perché ti voglio bene
Tom, ma adesso è
troppo. Mi dispiace» afferma Robert e non posso credere a
quello che ho sentito.
Come si sarà sentito? Oh, povero amore mio. Non ha capito
niente. Lui pensa
davvero che io ami Tom? Dopo tutto quello che mi ha detto stasera? Un
moto di
rabbia mi sale in corpo e non capisco più niente. Vado di
fronte a lui e lo
affronto. Gli punto il dito contro e lo aggredisco.
«Tu,
proprio tu mi vieni a dire queste cose? Tu,
cazzo. Non puoi. Hai capito? Non puoi. Tu mi hai tradito e mi hai
lasciata da
sola. Si ti ho perdonato ma sai davvero come mi sono sentita?
C’eri tu a
consolarmi e a passarmi i fazzoletti? Eh, cazzo.. chi c’era
Robert? Eccolo, lo
vedi.. » indico Tom con la mano «lui era li. Era
là quando tu mi trattavi come
una sconosciuta, era là quando ho dovuto affrontare il bel
teatrino, tuo e di
Nicole. Pensi che sia stato bello vedere che baciavi
un’altra? Lui era là
quando ho affrontato Michael e Ashley, lui c’era Robert. E tu
dove cazzo eri?
Te lo dico io. Eri tra le braccia di una stronza. Ed io mi sentivo una
pezza
vecchia. Hai presente le montagne senza il verde dei prati? Hai
presente l’oceano
senza pesci? Hai presente una ragazza con un cuore spezzato? E
nonostante tutto
ero là a pregare Dio per riaverti con me» mi siedo
dato che le gambe mi tremano
per il nervosismo e Ilary mi viene incontro. «Calma, Kristen.
Ti sentirai male»
mi dice lei ma io non la ascolto. «Hai capito Robert. Io ti
amo e cazzo, lui mi
stava dicendo che è felice per noi. Ma tu devi essere il
solito coglione rovina
tutto» adesso le lacrime hanno preso il sopravvento.
Il
mio fidanzato viene da me e si siede di lato.
«Perdonami
Kristen. Perdonami ancora una volta. Ma
stai calma. Non voglio che ti senti male. Vieni qua» mi
chiede aprendo le
braccia. Ma io mi alzo. Non voglio abbracciarlo adesso. Sono troppo
arrabbiata.
«Voglio
uscire. Da sola» prendo la giacca appena
all’ingresso
e apro la porta.
«Kristen,
tu non vai da nessuna parte» mi rimprovera
Robert ma io non lo ascolto. Se tornassi indietro adesso crollerei tra
le sue
braccia e non voglio. Deve capire che non può fare
così. Tom è anche il mio
migliore amico e gli voglio bene.
«Faccio
quello che voglio» e così dicendo apro il
portone e lo sbatto alle mie spalle lasciandoli soli dentro casa mia.
Cazzo.
Ero così felice oggi. Non posso crederci che
ha rovinato tutto. Per cosa poi? Gelosia. Ignorante che non
è altro. Puoi mai
una giornata partita bene finire per il verso giusto? Mi sa di no. E
così mi
ritrovo fuori l’appartamento di Robert. Anzi il nostro a dire
la verità. Sono
seduta fuori su una panchina. Il nervosismo mi fa piangere. Che palle.
Mi
stringo nella giacca dato che fa un po’ freschetto. Mi
ritrovo a pensare a come
ho mollato Michael e come ho conosciuto Robert. Penso ad Ashley, a
Nicole e
penso a come sono felice adesso con l’amore della mia vita.
Anche se queste
sparate mi fanno davvero incazzare. Una bici mi riscuote dai miei
pensieri.
Alzo gli occhi e mi vedo davanti proprio la persona che odio di
più. Faccio un
respiro profondo e la affronto.
________________
Ciao!
Non sono in ritardo, avete le allucinazione se lo pensate. Ahahahah
Perdonatemi
se potete. Purtroppo tra il tempo che manca e altri problemi che ho in
testa
non sono riuscita a scriverlo prima.
Spero
che vi piaccia, perché a me non piace per niente.
Capitolo 27 *** GOODBYE NICOLE. WELCOME NEW LIFE. ***
Goodbye
Nicole,
welcome new life.
POV
KRISTEN
«Tu
cosa ci fai qui? »
«Passavo
di qua» risponde l’essere davanti a me. Credevo che
oggi
sarebbe stata una giornata meravigliosa e sotto alcuni punti di vista
lo è
stata. Il problema più grande è la non fiducia da
parte di Robert. Ci sono
rimasta davvero male quando mi ha accusata per Tom. Non doveva farlo.
Sa quanto
tengo a lui e quanto mi è stato vicino e cazzo, non
può venirmi a fare la
morale a me quando lui ha fatto di peggio. Lui mi ha tradita, umiliata
e
abbandonata ed io ero sempre là pronta ad accoglierlo tra le
sue braccia. E non
è giusto. Volevo che oggi andasse tutto per il verso giusto
ed invece non è
stato possibile. Prima Richard che non voleva accettare il bambino, poi
lo
sconcerto per il matrimonio e poi questa situazione assurda tra Robert
e Tom.
Amici e innamorati della stessa donna, io. L’unica cosa che
non ha pensato
Robert è il fatto che io sto aspettando suo figlio e ho
accettato di sposarlo
mentre Tom è solo il mio migliore amico.
“Cazzo”
impreco tra me e me non ricordandomi della persona che mi
sta fissando da buoni cinque minuti. Alzo lo sguardo ed ancora
là, immobile e
mi guarda.
«Che
vuoi, insomma? » le chiedo acida.
«Te
l’ho detto. Passavo di qua, ti ho vista e mi sono
fermata» mi
dice scendendo dalla bici e viene dove sono seduta io sotto la luce.
«Oddio!
» esclama guardandomi la pancia. Alzo un sopracciglio e
non fiato. Voglio sapere dove vuole arrivare.
«Tu,
tu sei incita? » mi chiede sgranando gli occhi.
«Non
sono ingrassata. Quindi sembrerebbe proprio di si. Mi spiace
per te»
Una
lacrima le scappa e le riga il viso. E adesso perché piange?
Dio mio, manca lei stasera per completare l’opera.
«Che
cazzo ti piangi adesso, Nicole? »
«Io
niente. Non ti preoccupare»
«Non
me ne fotte niente di te, hai capito? Dopo quello che mi hai
fatto sei l’ultima persona al mondo della quale mi interessi
qualcosa,
mettitelo bene in testa» mi agito mentre le parlo. Mi fa
troppo arrabbiare.
«Stai
calma» incita lei guardandomi con aria di sfida.
«Faccio
quello che cazzo mi pare. Adesso vuoi dirmi gentilmente
cosa vuoi? Non ci credo che eri di passaggio»
«Hai
ragione» respira profondamente «volevo parlare con
Robert.
Non sapevo che tu.. »
«che
io cosa? Che cosa non sapevi? Che abitassi qui, che fossi
incinta e che tra qualche mese ci sposiamo? Cosa non sai, eh?
» le dico non
facendola continuare. Mi da fastidio anche la sua voce.
«Già.
Comunque, Robert è in casa? »
«Forse
non hai capito. Tu non ci parli con lui. Tu non entri
dentro casa mia» urlo adesso anche se so che devo stare calma.
«Tu
non hai capito niente, Kristen. Io non dovevo chiedere il
permesso a te per parlare con lui. Lui è il mio ex
fidanzato. Lui è stato il
mio migliore amico. Io e lui ci conosciamo da sempre. TU NON PUOI DIRMI
CHE NON
POSSO PARLARGLI, stronza» questo è troppo.
«Ma
stronza a chi? Sei tu la stronza va bene? Come cazzo ti
permetti. Tu non hai nessun diritto su di lui. Non è colpa
mia se all’inizio
lui si è innamorato di me hai capito? LUI NON è
NIENTE PER TE. NIENTE.
Ficcatelo in testa» urlo puntandole in dito contro.
«LUI è MIO. NON TUO. MIO»
«Vaffanculo
Kristen. Dove cazzo è Robert. Devo dirgli una cosa
importante»
«Non
mi interessa»
«Non
ti interessa cosa Kristen? » Robert è fuori e ci
guarda non
riuscendo a capire niente. «Ho sentito le urla. Che diavolo
sta succedendo? »
mi chiede guardando prima me e poi Nicole.
«Te
lo dico io» sbotta lei di punto in bianco. Robert rimane
impassibile, anzi viene di lato a me.
«La
tua fidanzata non vuole che io parli con te, ma devo farlo.
Devo dirti una cosa importante» le dice lei ed io sbuffo.
«Kristen»
mi incalza Robert.
«Mh»
«Perché
non può? » mi chiede lui sarcastico.
«Perché
tu sei mio» mormoro e lo bacio. Alla faccia di Nicole.
Deve morire di invidia.
«Si
lo sarò sempre. Però è giusto farla
parlare» sbuffo ancora e
annuisco.
Robert si
gira da Nicole e le fa cenno di si con la testa.
Giuro che
anche vederli a pochi centimetri di distanza mi provoca
una rabbia dentro assurda e sono sicura che anche la mia piccolina
è nervosa.
Continua a scalciare e mi devo sedere dal dolore.
«Amore
tutto bene? » mi chiede Robert piegandosi alla mia altezza.
«Si,
ma fai veloce» mormoro.
Annuisce
e si rialza. Adesso sta guardando Nicole che sono sicura
è pronta per piangere.
«Che
vuoi, si può sapere? Che devi dirmi di tanto urgente?
» le
domanda freddo.
Lei non
parla subito, ma mi guarda come a voler dire “sei sicuro
che posso parlare davanti a lei”.
«Lei
sta per diventare mia moglie e madre di mia figlia. Lei può
sentire tutto» la rimprovera Robert ed io godo seduta dietro
di lui.
Nicole,
invece, a queste parole scoppia a piangere.
«Peggio
per lei» farfuglia e guarda Robert.
«Potevo
diventare io la madre di tua figlia» che cazzo vuol dire?
«Che
stai dicendo, Nicole? » le chiede il mio fidanzato incredulo
a quelle parole.
Lei
respira e inspira profondamente e mi guarda.
«Ero
incinta. Di te Robert. Ho perso il bambino al quarto mese. Ho
avuto un aborto spontaneo» no, non è possibile.
«Non
ci credo» mormora Robert.
«Invece
si. Guarda» esce dalla tasca dei jeans delle foto e
riconosco subito che sono quelle dell’ecografia. Lui le
prende e le fissa senza
dire niente.
Per me
è troppo.
«Come..
non capisco» farfuglia Robert.
«è
così. Sono venuta a dirtelo. Non sapevo che lei è
incinta. Io
pensavo che noi.. » dice lei piangendo.
«Noi
cosa Nicole? »
«Pensavo
che noi potessimo aver un’altra possibilità,
Rob» ma
questa è proprio scema e illusa allora. Tutta questa
situazione non mi fa bene.
Cazzo, non ci credo. Lei era incinta. Io non posso pensare a loro due
insieme.
Proprio non c’è la faccio. Mi alzo e decido di
andarmene dentro.
Robert si
gira e ha gli occhi pieni di lacrime.
Sono
egoista al momento e non riesco ad andare ad abbracciarlo. È
colpa sua. Se lui non mi avesse tradita, non sarebbe arrivato questo
momento.
Vaffanculo!
Se lui
sarebbe rimasto con me ci saremmo risparmiati tante
sofferenze. Ma poi penso che forse non saremmo arrivati al punto di
adesso.
Sono felicissima di avere in grembo la mia piccolina e non vedo
l’ora che
nasca.
Ma
cavolo, questo non ci voleva adesso.
«Robert
di qualcosa» lo supplica Nicole.
«Ma
che cazzo ti deve dire eh? » le rispondo acida io. Mi giro e
guardo Robert. Lui ricambia lo sguardo ma è freddo.
«Zitta
Kristen» infatti mi risponde.
«Io
devo stare zitta? Ma vaffanculo Robert. Statti con lei.
Vaffanculo. Non voglio più assistere aquesta pagliacciata»
«No
aspetta amore» cerca di bloccarmi ma io entro dentro casa e
gli sbatto il portone in faccia. Scoppio a piangere dal nervosismo e mi
raggomitolo a terra in preda ai singhiozzi.
Mi porto
le mani ai capelli e non riesco a credere che Robert mi
ha umiliata davanti alla sua ex. Dannazione, ma perché
l’ha fatto? Non si
doveva permettere.
La mia
piccola scalcia. Forse ha capito che la sua mamma sta
soffrendo. “Piccolina, tu non soffrirai mai” le
dico accarezzandomi la pancia.
Alzo lo
sguardo e vedo Tom davanti a me. Quando si accorge delle
lacrime si precipita da me e mi abbraccia.
«Oh
Tom» sussurro e scoppio di nuovo a piangere tra le braccia
del
mio amico.
«Cos’è
successo Kris? Perché sei ridotta così? Ho
sentito urlare
fuori» mi chiede dolcemente mentre mi aiuta ad alzarmi. Tiro
su con il naso e
gli racconti in breve tutto. Lui sgrana gli occhi, sembra furioso.
«Cazzo.
Questo è troppo» dice solo prima di aprire il
portone ed
uscire. Ma ero meglio se non lo avesse fatto. La scena che ho davanti
non mi
piace. Robert che abbraccia Nicole. Credo di non poterla reggere questa
situazione. Non nel mio stato.
Tom si
ferma all’improvviso quando li vede e mi guarda. Le lacrime
si sono impossessate di nuovo del mio viso, lui scuote la testa e si
lancia da
Robert. Lo fa girare e gli sferra uno schiaffo in pieno viso.
«Te
l’avevo detto Rob, cazzo. Te l’avevo detto che se
la facevi
soffrire ancora te la saresti vista con me. Guardala, Robert. Guardala,
cazzo»
e mi indica con un dito. Sono sul portone in lacrime.
Un’emerita stupida.
Robert mi
guarda con i suoi occhi azzurri, sembra voler piangere.
Si massaggia la guancia ma non ha reagito. Per fortuna. Mi mancava solo
una
lite tra loro due.
L’unica
cosa che mi chiedo è perché continua a rimanere
con Nicole
qui fuori? La sua famiglia è dentro. La sua famiglia sono
io.
«Io,
io.. Tom sono confuso»
«Cazzo,
Robert. Sei confuso? Ma di cosa eh? La vedi Kristen? Lei
ti ama da sempre, ti ha perdonato tutto. La vedi? Aspetta tua figlia?
La stai
guardando? È in lacrime. Dovresti essere là con
lei ad abbracciarla. Invece
stai con lei che vuole rovinarti un’altra volta» e
indica Nicole, che tiene la
testa abbassata. Ma non prova un po’ di vergogna? Non la
credevo così la prima
volta che l’ho vista. “Diventeremo
migliori
amiche” aveva detto. Pff, forse miglior nemiche.
«Parla
Robert. Dì qualcosa» lo incita Tom.
Lui
guarda prima Nicole, poi me. Mi sorride ed io sento che sto
vincendo. Lui resterà con me, deve farlo.
«Nicole»
inizia a dire «a me dispiace per tutto quello che
è
successo. Tu mi sei sempre stata vicina ma Kristen. Lei è
l’altra metà della
mia vita. Dicono che esistono le anime gemelle. Lei è la
mia. E mi dispiace di
averti illusa più volte. Il mio posto è accanto
alla donna che amo. Accanto
alla figlia che desidero più di ogni altra cosa. Mi
dispiace. Non voglio
vederti mai più. Per favore, rispetta la mia
decisione»
«Mi
dispiace per tutto Robert. Ti ho amato e ti amo. Ma non posso
essere la seconda scelta di nessuno. Tanti auguri per la tua vita.
Addio» dice
Nicole con le lacrime agli occhi. Mi guarda per l’ultima
volta, poi sale sulla
bici e se ne va.
Le
lacrime che prima si erano fermate adesso ricadono copiose sul
mio viso.
Robert
corre da me e mi bacia.
«Perdonami
amore mio. Amo te, solo te. Voglio stare solo con te»
sussurra mentre continua a baciarmi. Le nostre lacrime si mescolano e
rimaniamo
abbracciati sulla soglia di casa per un bel po’.
«Appena
nasce la bambina ci sposiamo ci stai? » mi chiede Robert
sorridendomi. Ho deciso di lasciarmi tutta questa storia alle spalle.
È inutile
pensare e ripensare al passato. Quello che conta è che lui
è qui con me sul
divano a farci le coccole.
«Come
mai così presto? »
«Presto?
Io ti sposerei anche domani. Ma tu non vuoi»
«Non
voglio solo per il pancione. Non vedo l’ora di sposarti
Rob»
«Ed
io non vedo l’ora che tu diventi mia moglie,
nonché signora
Pattinson»
Ridiamo
alle sue parole e mi sento felice adesso.
«Sai
cosa ti dico? Sposiamoci» dico di getto. Alla fine
è quello
che voglio. Cosa cambiano due mesi in più o in meno?
«Non
dire sciocchezze. Sei al settimo mese, amore. Lo stress ti
farà male. Adesso hai bisogno di riposarti» Uff,
devo ammettere che ha ragione.
«Va
bene. Però la bambina dovrebbe nascere intorno al 15 luglio.
Quindi che ne dici se ci sposiamo un mese dopo? Quindi il 15 agosto?
» dico
sorridendo.
«Dico
che per me va benissimo. Domani vado ad informarmi se la
data è disponibile» mi lascia un bacio a stampo e
si alza.
«Vuoi
un po’ di the? » mi chiede andando in cucina.
«Si
grazie amore. Dimmi, ti fa male ancora la guancia? » domando
ricordandomi dello schiaffo di qualche ora fa.
«No.
Me lo sono meritato comunque. Ero scioccato. Mi ha fatto
capire tante cose. Devo tutto a Tom. Mi dispiace di averti fatto
piangere e mi
dispiace di averti detto di stare zitta» farfuglia mentre
mette la teiera sul
fuoco. Mi alzo e lo raggiungo. Lo abbraccio da dietro e gli lascio
piccoli
bacetti sul collo.
«Tutto
dimenticato. Adesso baciami» sussurro al suo orecchio.
Lui si
gira, mi bacia e presto ci ritroviamo nudi a fare l’amore.
È sempre così premuroso con me. Non mi fa mai
mancare nulla.
«Ti
amo» ansimo mentre lui mi bacia il seno per poi scendere
sulla
pancia. La bacia, l’accarezza perché sa che mi
piace da morire.
«Anche
io ti amo» sussurra e si posiziona di lato a me. Mi stringe
a se e ci addormentiamo nudi e abbracciati.
Quando
apro gli occhi noto che Robert non è accanto a me.
C’è un
bigliettino però con scritto: “Sei bellissima
mentre dormi. Nuda ancora di più.
Il pancione ti dona ed esalta la tua bellezza. Sono andato un attimo a
sbrigare
delle cose. Ti amo”.
Che dolce
il mio amore.
Guardo
l’orologio e mi accorgo che sono le tre del pomeriggio.
Oddio, ma quanto ho dormito? Anche se considerando la notte che ho
passato mi
ci voleva proprio.
Mi alzo e
mi dirigo in bagno. Apro l’acqua della vasca e la
riempio. Intanto decido di rifare il letto. Quando la vasca
è tutta riempita
verso il mio bagnoschiuma preferito e mi immergo.
Ho
proprio bisogno di un bel bagno. Stanotte, oddio, non voglio
pensarci più. I muscoli del mio corpo si rilassano al
contatto con l’acqua
calda e anche la mia piccolina si rilassa dato che adesso non si muove.
Se ripenso alla
prima volta che ho sentito
battere il suo cuoricino mi viene da piangere. Dio, che emozione. E
quando ho
visto il suo corpicino formarmi, non ho parole davvero.
Non vedo
l’ora di risentire il suono del suo cuore. Proprio oggi
ho un’ecografia. Sono a settimo mese quindi mi tocca e
sinceramente spero sia
tutto okay.
Per una
buona mezzora sto in acqua poi quando la posizione si fa
scomoda mi insapono i capelli, mi sciacquo ed esco facendo attenzione a
non
cadere.
Mi
asciugo i capelli e accedo lo stereo. Le note dei King’s of
Leon invadono la stanza e inizio a ballare per tutta la stanza. Mi
avvicino all’armadio,
lo apro e decido di indossare una maglietta a maniche lunghe e una salopette.
Prima non mi piacevo invece adesso mi osservo allo specchio e mi
incanto a
guardami. All’inizio è stato davvero duro
accettare che il mio corpo sarebbe
cambiato di mese in mese. Ora invece adoro la mia pancia. Mi fa sentire donna. Mi piego per prendere le
converse ma vengo
bloccata da qualcuno. Il soffio caldo sul collo, le sue mani.
È Robert. La mia
unica ragione di vita insieme alla mia piccolina.
«Sei
bellissima» mi sussurra all’orecchio e mi da un
bacio sulla
guancia.
«Grazie»
gli rispondo. Mi giro e lo bacio. Ci ritroviamo sul letto
a fare l’amore per la seconda volta e ogni volta è
come se fosse la prima.
POV ROBERT
La amo e
stavo per fare un’altra cazzata. Per fortuna il mio amico
Tom mi ha ridestato dai miei dubbi. Sono un vero cazzone e sono
contento di
aver detto addio al passato.
Basta.
Addio Nicole, benvenuta invece alla nuova vita che avrò da
oggi in poi. Sposerò Kristen, avremo una splendida bambina e
diventerò medico.
Cosa posso volere di più?
Dio,
quant’è bella. È sdraiata sul lettino
in ospedale. Il medico
le sta facendo l’ecografia e ci ha detto che è
tutto okay. La nostra bimba è
sana.
«Volete
sentire il battito? » ci chiede. Noi annuiamo e ci
guardiamo con occhi sognanti quando ascoltiamo il cuore di Arianne. Che
emozione. Non nascondo che la prima volta ho pianto. Ho pianto
perché giuro che
non credevo fosse così bello. Ho paura di diventare padre,
ma sono sicuro che
con l’aiuto di Kristen riuscirò ad essere bravo.
Insieme
c’è la faremo.
«Ti
va di mangiare? » le chiedo mentre usciamo
dall’ospedale. Lei
annuisce e così ci avviciniamo alla macchina.
«Oddio»
esclama Kristen.
«Cosa,
che succede? » lei sorride e mi indica un ragazzo. Non lo
conosco. Questo si gira verso di noi e sorride a Kristen. Si avvicina a
noi e
la saluta.
«Ehi,
ciao. Da quanto tempo» le dice poi si gira e mi da la mano.
«Tu
devi essere Robert? Io sono Marco, piacere»
«Piacere
mio» borbotto e Kristen ride «Marco viene nella mia
stessa scuola. Si è trasferito dall’Italia. Ti
ricordi? Te ne avevo parlato? »
«Ah
si si scusami »
«Oddio
ma tu sei incinta? » esclama Marco. Io annuisco e lui
sorride, ci fa gli auguri e se ne va.
«Questo
era quel ragazzo con la quale eri uscita a mangiare vero? »
mi chiede Robert una volta soli in macchina.
«Si,
proprio lui. Un bravo ragazzo proprio. Diciamo che non è
stato un pranzo. L’ho abbandonato al locale perché
non mi sembrava giusto nei
tuoi confronti» ammetto e lui mi bacia.
«Ti
amo anche per questo»
«Ti
amo anche io» e gli prendo la mano.
«Dove
vuoi andare a mangiare? » le chiedo guardando dritto davanti
a me.
«Mh,
dove vuoi tu» annuisco e sorrido. Fa sempre scegliere a me.
La porta
in un piccolo ristorantino italiano che cucina il pesce
più buono di Londra. So che a Kristen piace, così
opto sempre per quello.
Infatti ordina spaghetti ai frutti di mare, polipo e pesce spada. Dice
che ha
bisogno di mangiare tanto dato che sono in due ma io so che lo fa
perché in
realtà le piace il pesce da impazzire.
È
uno spettacolo vederla mangiare.
«Allora
amore, che hai fatto pomeriggio? » mi chiede mentre
addenta un pezzo di pane.
«Sono
andato a sbrigare delle cose»
«Cosa?
Lo posso sapere» la curiosità è sempre
stata la
caratteristica predominante del suo carattere. Amo farla impazzire.
«No,
in realtà no. È una sorpresa»
«Lo
sai che sono curiosa. Lo fai di proposito» rido di gusto e mi
avvicino a darle un bacio.
«Questa
volta è tutto top secret. Mi dispiace ma dovrai
aspettare»
le dico.
Lei
annuisce, mette il broncio ma le passa subito quando il
cameriere le porta il dolce, il suo preferito.
«Anche
il dolce. Grazie amore mio. Ti amo» sussurra quasi
commossa.
«Per
te questo ed altro, amore. Ti amo anche io»
________________
Ci siamo.
Oddio, un mese per
scrivere questo capitolo. No vabbè, andiamo bene. Ahahahaah
xD
Alloraaa
cosa ne pensate? Fa
schifo, ribrezzo o vi piace? Ahahaha xD sono molto ottimista devo dire.
Comunqueee
spero che un pochino
vi piaccia e spero che mi perdoniate il ritardo.
Capitolo 28 *** TOO MANY THINGS ARE HAPPENING, ALL UNEXPECTED. ***
TOO MANY THINGS
ARE HAPPENING, ALL UNEXPECTED.
POV
ROBERT
Uno,
due, tre squilli.
Il
telefono suona a vuoto. Sono dieci minuti che lo provo a chiamare ma
niente.
Okay, è arrabbiato. Lo sarei anche io al suo posto. Mi sono
comportato come un
vero coglione, come un bambino di cinque anni che non sa quale
caramella
scegliere. Per fortuna c’era lui. Il mio amico, il migliore
che io abbia mai
avuto, mio fratello.
Tom.
Provo
per la decima volta a chiamarlo e finalmente risponde.
«Che
cazzo vuoi, Robert? » quando mi chiama con il mio nome intero
è preoccupante la
cosa.
«Parlarti»
rispondo solamente.
«Non
posso ora. Ciao» e mi chiude il telefono in faccia. Rimango a
fissare il mio
cellulare per buoni cinque minuti. Mi ha davvero chiuso la telefonata?
È la
prima volta che lo fa. L’ho ferito, anche troppo. Tom
è sempre stato un buon
amico, mi ha aiutato nei momenti difficili, ha aiutato Kristen e per
sua
sfortuna se n’è innamorato. Non
c’è l’ho con lui per questo, solo doveva
dirmelo e non tenermelo nascosto. Adesso la cosa che mi preme di
più è chiarire
questa situazione con lui. Mi manca non poterlo chiamare per scambiare
quattro
chiacchiere e mi manca il suo essere stronzo ma protettivo. Mi mancano
le
nostre battutacce ma anche i momenti seri.
Mi
manca il mio migliore amico.
È
passato un mese da quella fatidica notte e trame e Kristen le cose vanno alla grande. Siamo quasi alla
fine della
gravidanza e non vedo l’ora che finisca il termine.
Sto
organizzando il matrimonio. Esatto, tutto io. Le sto facendo una
sorpresa.
Continua a dirmi che è ora di iniziare a preparare qualcosa
ma io la blocco
sempre dicendole che non può, che altrimenti si stressa.
Faremo tutto dopo,
mentre è tutto pronto.
Sono
così entusiasta.
Non
vedo l’ora di vedere la sua faccia quando le dirò
che deve indossare l’abito e
salire in macchina. Immagino anche la mia piccolina con il suo
vestitino bianco
e rosa. Un angioletto. Spero tanto che sia bella come la sua mammina.
E
anche se Kristen dice sempre che debba avere i miei occhi, io
preferisco di più
il verde dei suoi.
Il
mio cellulare squilla ma non è Tom.
È
mia sorella Lizzie.
«Ciao
sorellina, novità? » le chiedo mentre mi incammino
verso casa del mio amico. Ho
deciso di andarlo a trovare. Non mi vuoi parlare al telefono, a casa
sua non
avrà scampo.
«ciao
fratellino, si si. Le bomboniere sono pronte e sono bellissime, i fiori
sono
tutti ordinati. I preferiti di Kristen» è contenta
quanto me. Ama organizzare
queste cose.
«Di
che colore? »
«Bianchi
e lilla come hai detto tu» sorrido al ricordo di quando ne
discussi con
Kristen. Insisteva che voleva questi colori e alla fine dovetti
accettare.
«Perfetto.
Il bouquet? »
«Meraviglioso»
«Mi
fido di te. Fammi sapere se ci sono novità» mia
sorella annuisce, ci salutiamo
e chiudiamo la conversazione anche perché sono appena
arrivato davanti casa d
Tom.
Mi
faccio coraggio e suono.
Niente,
non apre nessuno. Busso di nuovo e di nuovo ancora.
«So
che ci sei dai Tom. Sono sempre io»
Finalmente
si decide.
«Si
sempre tu. Testardo e determinato. Che vuoi Rob? »
«Te
l’ho detto al telefono. Posso entrare? » annuisce e
si mette da parte. Ci
sediamo sul divano in salotto e come ai vecchi tempi il mio amico
prende due
birre, le stappa e me ne passa uno.
Forse
ho qualche speranza.
«Come
sta Kristen? » inizia il discorso lui e gliene sono grato.
«Si
sente appesantita. Manca poco ormai. Siamo al settimo mese»
bevo un sorso di
birra e guardo verso la parete attrezzata davanti a noi.
C’è una foto di noi di
qualche anno fa. Andavamo ancora a scuola, forse facevamo il primo anno
ed
eravamo davvero rilassati. Ridevamo come due pazzi. Senza pensieri,
senza
responsabilità.
«Immagino»
«Tom
senti. A me dispiace. È passato un mese. Sei ancora
arrabbiato con me? »
«Lo
so Rob. Però sai, non ti sei fidato di me »
«Certo
che mifido»
«No,
non è vero.Mi
hai trattato malissimo davanti
a Kristen, davanti a quella vostra amica. Mi hai umiliato. Pensavi
davvero che
te l’avrei portata via? Pensavi davvero che mi sarei messo
contro di te per una
donna? Non mi era difficile Robert. Quando tu stavi con Nicole, Kristen
è
sempre rimasta con me. Non le ho mai detto che non deve stare con te,
anzi con
tutto che l’amavo l’ho spinta tra le tue braccia. E
tu cos’hai fatto? Mi hai
aggredito e te la sei preso con lei quando non dovevi, Robert. Sei
stato fuori
luogo. Avrei dovuto spaccartela la faccia» si alza e si
dirige in cucina. Torna
con altre due birre e me
ne passa una.
«Hai
ragione Tom. Mi sono comportato da vero coglione. Quando vi ho visti
abbracciati non ho capito più niente. La amo così
tanto che ho paura di
perderla da un momento all’altro»
«Robert,
cazzo. Lei ti ama. Ama e amerà sempre e solo te. Non ho mai
voluto portartela
via. Non ti farei mai un torto così grande» ed ha
ragione. Lui non lo farebbe
mai. Che coglione che sono stato.
«Hai
pienamente ragione. Puoi perdonarmi? » chiedo al mio amico.
Spero proprio che
dica di si.
«Certo
che ti perdono, stronzo» ridiamo come due pazzi e finalmente
il mio migliore
amico è di nuovo con me.
«Okay
lo stronzo me lo sono meritato» rido e bevo
l’ultimo sorso di birra «volevi
chiederti se vuoi farmi da testimone al matrimonio» dico
tutto d’un fiato. Ho
bisogno di lui al mio fianco. Abbiamo fatto tutte le esperienze
insieme. È
d’obbligo.
«Certo
Rob. Non posso dirti di no»
«Grazie
Tom»
«Adesso
devo andare. Ciao amico» mi alzo e mi dirigo alla porta.
«Ciao Rob» risponde
lui.
Il
mio telefono squilla ancora. Oggi mi sembra di lavorare in un
centralino. È mia
madre questa volta. Per ora sono qui a Londra dato che mio padre non
sta
lavorando.
«Ciao
mamma»
«ciao
amore come stai? »
«bene
mamma tu? »
«Bene
bene. Senti ti ho chiamato perché devo sapere una cosa per
il matrimonio e
siccome con Kristen non ne posso parlare, devo farlo con te»
che deve dirmi? A
lei ho dato il compito di fare l’inviti. Non posso fare tutto
io. Non ne ho il
tempo.
«Dimmi
tutto mamma»
«Si
tratta della famiglia Smith» oh cazzo «cosa devo
fare? So che ci sono stati dei
contrasti con la figlia, quindi non so, dimmi tu» e ora che
le dico? La
famiglia in questione è quella di Nicole.
«Invitali
mamma. Vi conoscete da una vita. È giusto
così»
«Okay
tesoro. Ma cos’è successo tra voi? » ma
che le prende oggi?
«Niente
mamma »
«Dimmelo
Rob»
«Mi
ha dato qualche problema all’inizio della mia storia con
Kristen» le rivelo ma
non intendo dirle altro.
«Oddio!
» esclama mia madre.
«Che
è successo? »
«Ho
capito tutto, ma spero di sbagliarmi. Non dirmi che è con
Nicole che hai
tradito Kris? » e lei come cazzo fa a saperlo.
«Mamma
non sono affari tuoi»
«Tesoro
lo so però tengo molto a Kristen. So che hai sbagliato,
l’importante è che hai
capito il tuo errore e che ti prendi le tue
responsabilità»
«Si
mamma. Non lo farò mai più. La amo tantissimo e
adesso sto anche per diventare
padre. Non posso e non voglio più farla soffrire»
«Bravo
tesoro mio. Allora io sto per mandare tutti gli inviti. Ti faccio
sapere. Okay?
»
«Si
grazie per l’aiuto che mi state dando. Ve ne sono grato.
Ricordati l’invito per
Ilary, altrimenti Kristen non si sposa» rido e mia madre mi
segue a ruota. È
bello sapere di poter contare sull’aiuto della tua famiglia.
«Tranquillo
Rob. È stato il primo,insieme a quello
di Tom. So quanto sono importanti per voi. A proposito, hai chiarito?
» mi
chiede premurosa. Era davvero preoccupata per questa situazione che si
era
venuta a creare.
«Si
mamma tutto okay. Sarà il mio testimone»
«Oh
sono felicissima. Adesso devo scappare tesoro»
«Va
bene. Ciao mamma»
«Ciao
Rob»
Basta
chiamate, basta telefono. Decido di chiuderlo e mi incammino. Non
voglio andare
a casa immediatamente anche perché Kristen non
c’è. Stamattina doveva uscire
con Ilary. Oddio, la penultima volta me la sono ritrovata
all’ospedale. Scuoto
la testa ed entro in una caffetteria proprio vicino una gioielleria.
Mi
siedo e ordino subito un caffè e un muffin. Cavolo, ho una
fame assurda. Peggio
di Kristen i primi mesi di gravidanza. Sorrido al ricordo di tutte le
volte che
mi sono dovuto alzare la notte per cercarle il cibo o tutte le sue
crisi di
umore. Nonostante tutto mi sono piaciuti questi mesi.
Cinque
minuti dopo mi arriva quello che ho chiesto e a servirmi è
una cameriera.
«Grazie»
le dico mentre appoggia le cose sul tavolo.
«Prego.
Ma tu sei Robert giusto? »
Alzo
lo sguardo e la scruto. È alta, capelli neri e occhi dello
stesso colore. Una
bella ragazza insomma, ma proprio non me la ricordo.
«Ehm
si. Ma tu chi sei? » sorrido per scusarmi e lei ricambia.
«Non
ti ricordi, eh? Sono Miriam. Ci siamo conosciuti qualche anno fa. Ci ha
presentati Tom» diventa rossa e adesso che sto collegando
tutto capisco il
motivo.
«2008
giusto? Spagna? »
Annuisce
e continua a guardarmi.
«Oddio
scusami ma è passato un sacco di tempo. Come mai lavori qua?
» le chiedo
arrossendo per la brutta figura che ho appena fatto.
«Ci
siamo trasferiti qua qualche mese fa e ho trovato lavoro. Tu abiti qua?
»
«Si
si. Londra è bellissima»
«Si
lo è. Adesso scusami ma devo continuare a
lavorare» annuisco e lei se ne va
lasciandomi solo con il ricordo di quell’estate.
«Tom
dai
partiamo. Non ci sono problemi con i miei e i tuoi già lo
sanno e non hanno
fatto storie. Manchi solo tu»
«Uffa
quanto sei
snervante. Va bene e sentiamo dove vorresti andare? » mi
chiede sbuffando.
«Spagna»
affermo
con sicurezza
«E
perché mai? »
mi domanda Tom incuriosito.
«Le
donne,
ovviamente»
«Sempre
il
solito. Ci sto. Quando partiamo? »
«Domani
mattina.
È tutto prenotato. Sapevo che mi avresti detto di
si»
«Stronzo.
Vado a
preparare la valigia»
«Grazie,
eh. A
dopo»
Arrivammo
a Madrid di sera e dall’entusiasmo posammo le valigie in
albergo e andammo in
un pub, uno di quelli dove si beve fino allo sfinimento.
La
stessa cosa per tutte le sere. Durante la penultima sera mentre ero
quasi
brillo Tom mi fece conoscere Miriam. Era bellissima e super sexy.
Ballammo,
bevemmo e non so come finimmo nelle mia camera d’albergo a
fare sesso sfrenato.
Era una bomba a letto
«Non
ci posso
credere. Te la sei scopata» esclama Tom dandomi un pugno sul
braccio.
«Eh
certo. Ma
l’hai vista? »
«Si,
me la
volevo portare a letto io, ma sono contento per te comunque. Io ho
rimediato
con la sua amica»
«Sei
uno stronzo»
«Anche
tu»
Mi
giro a guardare Miriam e mi accorgo che lei mi stava già
osservando. Forse
pensava alla stessa cosa mia. Sicuramente. Meglio non guardarla
più, potrebbe
farsi strane supposizioni ed io non voglio avere guai.
Mi
alzo e decido di andarmene ma qualcuno mi blocca per un braccio.
Mi
volto e mi vedo di nuovo lei, Miriam che mi guarda imbarazzata.
«Robert»
«Si»
«Mi
chiedevo se ti andava di vederci un giorno di questi»
è imbarazzato e mi fa
dolcezza.
«Veramente
io mi sto per sposare e sto per diventare padre. Mi dispiace»
lei cambia
espressione e mi molla il braccio.
«Oh,
non lo sapevo»
«Non
potevi saperlo. Mi ha fatto piacere incontrarti. Ciao Miriam»
«Ciao»
si alza sulle punte dei piedi e mi da un bacio sulla guancia. Mi scanso
ed esco
fuori lasciandola imbambolata davanti l’entrata.
Cazzo,
spero che nessuno abbiamo visto questa sceneggiata. Conoscendo le
persone
traviserebbero tutto e non voglio.
Non
sapendo cosa fare e dove andare guardo la vetrina della gioielleria e
il mio
sguardo viene catturato da un ciondolo a forma di cuore tutto ricoperto
di
strass. Entro e decido di comprarlo.
Voglio
farla sentire speciale sempre e comunque.
POV
KRISTEN
«Stai
calma. Respira»
«Non
posso, non posso. Come ha potuto? Ti rendi conto l’ha fatto
di nuovo» le
lacrime rigano il mio viso e credo che il mio cuore non posso
sopportare altro
dolore.
Sono
qui in una traversa nascosta. Se esco sulla strada ho di fronte una
fottuta
caffetteria nella quale ho appena visto una delle scene più
rivoltanti di tutta
la mia vita.
Una
ragazza ha baciato Robert, il mio Robert, sulla guancia e lui che ha
fatto? È rimasto
là immobile.
Sono
scappata non volendo vedere altro.
Com’è
ha potuto farlo di nuovo?
Come?
Ma
soprattutto perché?
Migliaia
di domanda mi frullano nella testa in questo momento e se non era per
la mia
amica sarei andata a spaccare la faccia prima a lui, poi a lei.
«Kristen
respira. Ricordati lo stato in cui sei. Non puoi stressarti ancora.
Ricordi che
ti ha detto la dottoressa stamattina al telefono? » cerca di
farmi ragionare ma
non riesco a pensare a niente.
Le
lacrime continuano a scendere ed io mi sento sempre più male.
«Si
si. Niente stress, altrimenti.. »
«Altrimenti
cosa? Dillo così ti convinci»
«Okay,
cazzo. Altrimenti può accadere che il bambino nasca
prematuro» cerco di parlare
in modo chiaro ma uno spasmo di dolore mi fa piegare in due.
«Kristen,
oddio. Tutto bene? Sorreggiti da me» mi prende per un braccio
e mi fa alzare
con cautela.
«Vaffanculo,
Robert» borbotta ma io la sento e non posso che darle
ragione. «Stronzo,
bastardo» continuo a dire mentre altre lacrime scendono
giù.
«Reagisci
Kris. Pensandoci sono sicura che sia tutto un malinteso. Vedrai che
quando
tornerai a casa lui sarà là ad aspettarti con un
bel regalo»
«Lo
sai che se i maschi regalano qualcosa senza un motivo vuol dire che ti
hanno
tradita? » balbetto non riuscendo a calmarmi. Lei mi guarda
alzando un
sopracciglio e scuote la testa per auto-convincersi.
«Kristen
ascoltami. Qualunque sia la motivazione di quel bacio tu devi stare
calma.
Basta lacrime, basta singhiozzi»
«Non
posso, non c’è la faccio» le rispondo ma
qualcosa mi blocca il respiro per non
so quanti secondi. Fisso con gli occhi sgranati e impauriti la mia
amica e lei
capendo tutto guarda le mie gambe che sono bagnate.
«Cazzo.
Te l’ho detto. Te l’ho detto Kristen»
«Cazzo.
Mi si sono rotte le acque. Il mio bambino è in pericolo?
» piango ancora di più
e non riesco a distinguere niente.
So
solo che il mio bambino sta per nascere ed io sono arrabbiata a morte
con
Robert.
Meglio
di così non poteva andare.
«Pronto,
mi serve un ambulanza. Alla mia amica si sono rotte le acque. Si, si.
Stewart.
Sette mesi» sento Ilary parlare al telefono ma non riesco a
distinguere niente.
Sento anche che impreca il nome di Robert. Ha il telefono chiuso
sicuramente.
Mi
sento come intrappolata e senza via di uscita.
Non
voglio perdere la mia bambina. Ho bisogno di lei. Piango disperata tra
le
braccia della mia amica fin quando non arriva l’ambulanza.
Mi
caricano sulla barella e dieci minuti sono in ospedale.
«Voglio
Robert. Ti prego, trovalo»
«Si
Kris. Tranquilla. Sarà qui a momenti»
«Davvero?
Non mi stai prendendo in giro? » le chiedo ma uno spasmo di
dolore mi fa
mancare il respiro per un attimo.
«Si
si. Aveva il cellulare chiuso ma adesso sta per arrivare»
«V-va
bene. Aaaaaa» cazzo che dolore.
«Allora
signorina dobbiamo far nascere questo bambino»
«No
no non voglio. Robert. Dove sei? »
«Robert,
il padre, giusto? » mi chiede dolcemente la ginecologa. Amy,
se non ricordo
male.
Annuisco
e un’altra contrazione talmente forte mi fa gridare dal
dolore.
«Kristen
dobbiamo farlo nascere ora, altrimentici saranno delle conseguenze»
Piangendo
annuisco, ma il mio cuore lo sa. Robert arriverà, non si
perderà la nascita di
sua figlia.
«Allora
Kristen. Quando te lo dico io, spingi. Intanto inspira e
respira» faccio come
dice lei e lei sorride.
«Dai,
spingi»
«Non
posso, non.. aaaa» grido e spingo e impreco. Voglio Robert.
«Senza
di lui non posso»
«Kristen
vedo la testa, dai tesoro. Hai paura ma devi farti coraggio.
Spingi»
«Sono
qua, sono qua»
Mi
volto e il mio amore è qui. È tutto sudato,
nonostante non faccia molto caldo.
Avrà corso di sicuro.
Nell’attimo
in cui i nostri occhi si incrociano capisco che lui non ha potuto
tradirmi, che
lui mi ama e lo dimostra che è qua con me pronto per
accogliere nostra figlia.
«Amore»
piango e lui mi stringe la mano.
«Dai
amore. Spingi, concentrati e non pensare al dolore»
«La
fai facile tu» bofonchio prima di urlare ancora. Stringo
forte la mano a
Robert, quasi gliela stritolo ma lui non fa neanche una mossa.
«Dai,
bravissima. Un'altra spinta e ci siamo. Pronti con
l’incubatrice? » chiede la
dottoressae
qualcuno risponde di si.
È
vero. Adesso non potrò abbracciarla e tenerla stretta a me.
È tutta colpa mia.
Doveva stare tranquilla invece l’unica cosa che ho fatto
è stressarmi.
Spingo,
ma sono allo stremo delle forze. Mi accascio sul letto quando sento il
pianto
della mia bambina. Guardo Robert che sta piangendo e subito mi da un
bacio
sulla fronte.
«Sei
stata bravissima » sussurra.
«Mi
dispiace Rob»
«Per
cosa? »
«Ero
troppo stressata e piangevo quando mi si sono rotte le acque»
confesso
imbarazzata.
Intanto
la dottoressa hapulito
la mia Arianne e
adesso la mia piccolina è sdraiata dentro
l’incubatrice ed ha tanti tubicini
attaccati. È normale l’ambiente deve essere uguale
a quello del grembo materno
quindi verrà alimentata e rimarrà là
dentro per un bel po’.
Spero
solo che non abbia riportato dei problemi.
Spero
tanto che la mia bambina, stia bene.
«Perché
piangevi? » mi chiede Robert una volta tornati in stanza.
Sono così abbattuta e
triste. Sognavo questo giorno da talmente tanto che adesso è
un incubo. Pensavo
che tutto sarebbe andato per il verso giusto ed invece non va niente
bene.
«Ti
ho visto oggi con quella ragazza»
«Oddio»
«Dimmelo
Rob, così la facciamo finita. Chi era? Mi hai tradita di
nuovo? » dico tutto d’un
fiato. Lo fisso aspettando una risposta che però non arriva.
Mi
prende il viso tra le mani e mi bacia.
Un
bacio prima casto, poi sempre più passionale.
Un
bacio che sa di casa.
Un
bacio che sa di scuse e bugie.
Un
bacio che sa di amore.
Un
bacio che sa di me.
Un
bacio che sa di lui.
Un
bacio che sa di noi.
«Io
ti amo Kristen. Ti amo perché sei tu. Ti amo
perché sei la mia ragazza. Ti amo perché
stai per diventare mia moglie. Ti amo perché sei la madre di
mia figlia. Ti amo
perché hai rapito il mio cuore e l’hai fatto tuo
»
«Vuol
dire che non mi hai tradita? » chiedo con le lacrime agli
occhi.
«Certo
che no sciocchina. Quella ragazza l’ho conosciuta tempo fa e
si anche se ci
sono stato insieme non conta niente. Voleva approfondire la cosa lei ma
io le
ho detto che sto per sposarmi e diventare padre. Mi ha detto addio e mi
ha dato
un bacio sulla guancia. Io mi sono spostato e poi ti ho comprato
questo»
Mi
passa una scatolina rosso. La apro e mi ritrovo davanti un catenina con
un ciondolo
a forma di cuore.
«Ti
amo, ti amo e ti amo» sussurro e lo bacio di nuovo.
«Ti
piace? » mi chiede lui sorridente.
«Lo
adoro, come adoro te»
«Anche
io ti adoro. Adesso vado a parlare con la dottoressa. Voglio sapere
come sta
Arianne» annuisco e lo bacio.
«Vai
e ti prego portami buone notizie»
«Certo
amore. Tu nel frattempo riposati» annuisco e mi sdraio. Sono
esausta e tutta
dolorante.
Robert
mi lascia da sola ma so che non lo sarò ancora per molto. La
mia famiglia starà
per arrivare e insieme faremo una grande festa per l’arrivo
della mia patatina.
Si
sarà così. Deve essere così.
__________________
Bene
bene. Il capitolo è finito. Allora vi aspettavate il parto?
E tutto quello che
è successo prima? Dolce la madre di robert e sua sorella? Ma
che carini xD
Spero
che il capitolo vi piaccia.
Ho
impiegato quattro ore per scriverlo. Spero ne sia valsa la pena.
Vi
prego lasciatemi una recensione ç__ç altrimenti
penso che fa schifo.
Scusate
se c’è qualche errore e niente, siamo quasi alla
fine. Addio.
Ogni
volta che la vedo mi emoziono tantissimo. Così piccola e
così
indifesa. Questi due mesi sono stati davvero duri, sia per me che per
Kristen.
Vedere
la nostra piccolina in un’incubatrice è stato
davvero
doloroso.
Forse
più per Kris.
Credo
che per una madre non poter abbracciare suo figlio è un
colpo al cuore.
Il
legame che si crea dal primo istante, il primo allattamento,
l’odore che ha un bimbo appena nato.
Qualche
volte ho pianto e non mi vergogno di ammetterlo.
Ho
pianto l’altro giorno sotto il getto dell’acqua
calda perché
voglio e desidero con tutto il cuore poter prendere mia figlia tra le
braccia.
Ogni
giorno andiamo a trovarla e quando siamo là lei ci guarda
come a volerci dire che sa chi siamo, sa che l’amiamo e sa
che non è sola.
E ogni
volta quando c’è ne dobbiamo andare Kristen soffre
e
scoppia a piangere.
Prego
il Signore che tutto questo possa finire presto.
Voglio
vedere la mia fidanzata serena e felice e adesso non lo è
ed io non posso fare niente per farla sentire meglio.
La
coccolo, non le faccio mancare niente ma c’è una
cosa che non
posso darle per adesso: Arianne.
Non
vedo l’ora che il medico ci chiamo, dannazione.
«Oi
Robert» qualcuno mi chiama e so perfettamente chi
è.
«Amore
mio» mi giro e la mia ragione di vita è di fronte
a me. Mi
abbraccia ed io la stringo forte a sé.
«Ho
finito di fare il murales» esclama tutta felice.
«Vengo
subito a vederlo finito, quanto chiudo la tele.
Annuisce
e se ne va saltellando.
Ha
voluto fare a tutti i costi un disegno in camera della bambina
anche se non mi ha voluto dire cos’è. Sono proprio
curioso.
Mi
alzo dal divano e mi dirigo in camera. Quando apro la porta
rimango a bocca aperta. Il disegno
è in
perfetta sintonia con la cameretta
che è in
stile Winnie the Pooh. Ha disegnato i personaggi in una delle parete ed
era il
tocco che serviva per renderla ancora più bella.
«Amore
ma è perfetto» dico
avvicinandomi a lei e abbracciandola da dietro.
«Si,
lo so. C’ho messo il cuore»
«Anche
ad Arianne piacerà» sorrido e do un bacio sulla
guancia della
mia futura moglie.
Il
tasto matrimonio ancora non l’ho toccato e neanche lei. Spero
che la sorpresa mi riesca.
«A
cosa pensi? » mi domanda girandosi. Adesso siamo uno di
fronte
all’altro.
«Penso
che ti amo e che ho voglia di fare l’amore con te. Adesso.
Subito» in realtà non lo pensavo in questo istante
ma ho davvero voglia di lei.
Sono
tre mesi circa che non la tocco in quel senso e mi manca.
Lei mi
guarda, ma non risponde. Sorride e mi bacia. Usciamo dalla
cameretta avvinghiati e non riusciamo neanche ad arrivare in camera da
letto.
La faccio sedere sul tavolo in cucina e la spoglio piano piano sempre
accarezzandola e baciandola.
«Rob»
mugola lei mentre io le bacio il seno. Continuo a lasciarle
piccoli bacetti su tutto il corpo. Dal seno scendo
nell’ombelico per poi
risalire sul collo e le labbra.
«Rob»
ansima lei e mi toglie la maglietta ed io mi abbasso i
pantaloni. Le apro le gambe e le bacio anche quelle.
«Rob,
ti prego» continua lei sempre ansimando. La mia voglia
è al
massimo e anche lei sta fremendo. Entro piano dentro di lei e poi
quando vedo
che non prova più dolore intensifico le spinte. Lei geme
mentre mi bacia il
collo e poi raggiunge l’orgasmo gridando il mio nome.
Raggiungo il piacere
anche io e la abbraccio.
«Ti
amo» sussurra lei mentre mi mordicchia l’orecchio e
poi il
labbro inferiore.
«TI
amo anche io».
*
«No, mamma.
Si, certo. Va bene»
Sono
al telefono con mia madre che mi sta raccontando delle
conferme degli inviti. Nicole ha confermato, sarà presente.
Ero
scettico su questa cosa, pensavo che non sarebbe venuta invece
ha deciso di accettare l’invito. Peggio per lei.
«Adesso
devo scappare. Ci sentiamo dopo amore okay?»
«Okay mamma.
Grazie»
e chiudo
la telefonata.
Non
faccio in tempo a posare il telefono che squilla di nuovo. È
dall’ospedale. Merda.
«Pronto?
»
balbetto
e il cuore mi batte forte. Continuo a ripetermi “fa che non è
niente, fa che sia
tutto okay”.
«Sono il
primario di pediatria. Parlo con il signor Pattinson? »
«Si sono io.
Mi dica»
«Sono
lieto di annunciarle che la sua piccola sta bene ed è pronta
per tornare a
casa»
Cosa?
Cosa? COSA?
Mi sta
prendendo in giro.
«M-ma
veramente? Oddio» mi
emoziono così tanto che qualche lacrima mi riga il viso.
«Si certo.
Avrei dovuto dirvelo di persona però mi è
sembrato giusto avvertirla prima in
caso non aveste tutto il necessario a casa» sorrido da solo come un ebete pensando
alla gioia di Kristen. Lei adesso non c’è e subito
mi viene in mente una cosa.
«Dottore mi
dica una cosa. La piccola sta
bene? Cioè, i valori? »
«Sta in
perfetta forma. I valori sono eccezionali. Ha preso peso e sta
bene»
«Sono le
parole più belle che io abbia mai
sentito. Puoi reggere un matrimonio la piccola? »
«Si, però
copritela bene e fatela dormire»
«Okay. Non
dica niente alla mia fidanzata in
caso. Devo farle una sorpresa. È importante»
«Va bene.
A dopo allora»
«La ringrazio
tantissimo. A dopo»
Sono
così felice che mi metto a ballare per tutta la casa. Non ho
tempo però. Devo chiamare Lizzie.
«Lizzie ciao.
Lapiccolapuòvenireacasa» lo dico
con talmente velocità che neanche io riesco a capire
cos’ho detto. Mia sorella
ride ed io la seguo.
«Rob,
respira e parla piano»
«Okay. La
piccola può venire a casa. Dobbiamo organizzare
tutto alla perfezione. Una settimana basta?»
«Ma
è fantastico fratellino. Sono così emozionata. Si
si basta» la
sento piangere e questa volta so che sono lacrime di gioia.
«Domani
mattina possiamo andare. Mi sono reso
conto che è tardi adesso»
«Si.
Sono le nove di sera. Ma Kristen? » mi chiede Lizzie.
«è
andata a svagarsi a casa di Ilary. Doveva
staccare un po’»
«Si
certo. Comunque non ti preoccupare. Gli invitati sono stati
avvisati che a breve ci sarebbe stato il matrimonio e sono tutti
pronti. Per la
sala ed il gazebo ci pensiamo noi. Sarà una sorpresa. Non ti
preoccupare»
«Grazie
sorellina mia. Ti voglio bene. Avverti
tu mamma e gli altri. Mi raccomando. Kristen non deve sapere
niente»
«Tranquillo
Rob. Dico a tutti che il matrimonio sarà tra una
settimana? »
«Si
si»
«A
domani»
Annuisco
e chiudo la telefonata.
Abbiamo
organizzato tutto nei minimi dettagli per quando sarebbe
successo e non posso e non voglio sbagliare niente.
I
fiori, i vestiti, i tavoli, le fedi sono tutti pronti.
Sono
così emozionato.
Decido
di chiamare Kristen per darle la bella notizia.
«Amore torna
a casa. Devo dirti una cosa
bellissima»
«Sono
sotto casa. Salgo subito» e chiude la telefonata. Sento il
portone aprirsi dopo qualche minuto e me la ritrovo davanti con il
fiatone.
Abbiamo aspettato tanto e basta guardarmi per capire di cosa si tratta.
Rido e
ho gli occhi lucidi. Lei mi guarda e aspetta una mia mossa, un mio
segnale.
Annuisco
e apro le braccia per accoglierla. So che ha bisogno di
un abbraccio.
«Amore
mio. Sono così felice. Ma tu come fai a saperlo? »
«Mi
ha chiamato il primario. Domani mattina possiamo andare a
prenderla. Ha detto che sta bene e che è tutto nella
norma» scoppia a piangere
tra le mie braccia ed non posso fare a meno di piangere anche io.
«Non
piangere su» le dico accarezzandole la schiena e la testa.
«Sono
lacrime di gioia. Il peggio è passato e presto saremo una
famiglia»
«Domani,
domani amore mio»
Mi
guarda ed io le asciugo il viso con le dita. Ci ritroviamo a
fare l’amore sul divano felici come
non
mai.
«Ti
prego fa veloce, Rob»
«Si
si sono pronto» sono le sette del mattino e stiamo per andare
a prendere la nostra piccolina in ospedale.
Kristen
non ha chiuso occhio stanotte per quanto era in ansia e non
posso biasimarla. Anche io sono preoccupato ma anche tanto felice. Tra
un po’
nostra figlia sarà tra le nostre braccia.
Arriviamo
in ospedale venti minuti e subito il primario ci parla
delle condizioni della piccola, delle precauzioni e ci fa delle
raccomandazioni.
«Ecco
la vostra bambina» ci dice lui lasciandoci da soli in una
stanza. Kristen la guarda e scoppia a piangere. Le accarezzo la schiena
per farle
forza.
Arianne
sta dormendo ed è davvero bellissima. Dio, sembra un
angioletto.
«Guarda
quant’è bella, amore mio» sussurra
Kristen singhiozzando
«le hanno messo il completino rosa quello che abbiamo
comprato insieme»
continua e un sorriso spunta sul suo volto.
«Si,
è un amore» esclamo e do un bacio in testa a Kris
per
rassicurarla e per farle capire che non è sola.
«Posso
prenderla in braccio pensi? » mi domanda lei impaurita.
«Certo
tesoro mio. È nostra figlia»
«Nostra
figlia» ribatte lei con gli occhi lucidi.
Le do
un bacio sulle labbra e poi Kris con delicatezza la prende
in braccio.
Vederla
con Arianne mi riempie di gioia. Le amo così tanto.
Sorride
ed io le abbraccio.
Lei è
felice, io sono felice.
Siamo
ufficialmente una famiglia.
UNA
SETTIMANA DOPO
La
nostra piccolina si è ambientata benissimo con noi.
Kristen
è bravissima. È una madre davvero eccezionale e
se
all’inizio aveva dei dubbi adesso anche lei ha capito che
è perfetta in questo
ruolo.
Io
cerco sempre di fare del mio meglio anche se ogni tanto qualche
litigio scappa, ma credo sia normale.
In
questi mesi trascorsi con Kristen sono cresciuto parecchio e ho
messo da parte i brutti pensieri, come la morte di mia sorella. Kristen
sa che
non voglio parlarne e non ha mai insistito e le sono grato per questo.
All’inizio
ero un tipo che se ne fregava di tutto e di tutti, poi
piano piano ho capito che non devo far soffrire le persone che mi
stanno
accanto e ci sono riuscito. Adesso mi devo occupare di due donne
meravigliose e
non potrei essere più felice.
Finalmente
sono padre e domani sarò anche un marito.
POV
KRISTEN
«Dormi,
dormi tesorino chiudi gli occhi bella bambina, qui sul cuore della
mamma dormi,
sogna, fai la nanna che sei stato tanto buona. Crescerai piccolina, fai
la
nanna trottolina»
Le
canto la ninna nanna per farla addormentare. Le piace anche se
naturalmente non capisce ancora le parole. È tenera e non mi
sembra ancora vero
che sono diventata mamma.
Tutti
la adorano e cercano di prenderla in braccio ma lei piange
perché vuole tornare da me.Apre le sue
piccole braccia verso di me e mi guarda con i suoi occhioni azzurri.
Ogni
tanto la guardo e piango. Lacrime di gioia, ovviamente.
Sono
cambiate così tante cose da quando mi sono trasferita a
Londra che mi sembra sia passata un eternità. In un anno ho
conosciuto Robert e
sono diventata madre.
Non
l’avrei mai detto.
Cambiare
vita, cambiare amore. Pensavo che avrei sposato Michael,
invece lo ringrazio adesso per avermi tradita. Ne abbiamo superate
tante ma
siamo qui insieme e innamorati.
Arianne
si è addormentata finalmente, sono esausta. La guardo per
l’ultima volta, accendo il babyphone ed esco dalla stanza
lasciando la porta
socchiusa.
Robert
sta preparando un esame così decido di non disturbarlo.
Vado in cucina e inizio a sistemare qualcosa. Arianne mi occupa gran
parte
della giornata e non ho molto tempo per fare le pulizie. Per fortuna
mia madre
ogni tanto viene ad aiutarmi.
Mi
sono stati davvero d’aiuto in questi due mesi. Non
c’è l’avrei
mai fatta.
«Amore» sobbalzo quando sento le mani di
Robert toccarmi i fianchi.Mi
volto e mi
perdo nei suoi occhi azzurri.
«Amore» sussurro e lo abbraccio.
«Perché non
andiamo a dormire? Mi ha chiamato mia sorella. Domani mattina viene qui
da noi.
Ti deve far vedere una cosa»
«Ah si?
Cosa? » sorrido e
gli lascio un bacio.
«Non lo so» dice solo e so che sta mentendo. Lui
sa e non me lo vuole dire. Scruto ogni suo movimento ma non riesco a
capire
niente.
Decido
di lasciar perdere e apro il frigo.
«Vuoi una
birra? » gli
chiedo e lui annuisce. Gliela porgo e per me invece prendo una coca. Ci
sediamo
sul divano per rilassarci un po’.
«Dio, che
stanchezza» mormoro e
Robert sbuffa per darmi ragione.
Mi
prende le gambe, mi sfila le scarpe e inizia a massaggiarmi i
piedi.
«Oh si..
grazie» bofonchio
lasciandomi trasportare dal benessere che sto provando in questo
momento.
«Rilassati
amore»
«Mh mh» sorrido e chiudo gli occhi.
«Rob? »
«Si? »
«Quando ci
sposiamo? » gli
domando girandomi verso di lui che mi sta guardando con gli occhi a
cuoricino
quasi.
«Presto
amore. Presto» sussurra
e mi bacia. Ci ritroviamo a fare l’amore ma ben presto
Arianne inizia a
piangere.
«Vado io» mi dice Robert ed io lo ringrazio.
Ritorna
dieci minuti e senza neanche dire una parola andiamo in
camera da letto. Ci sdraiamo e ci addormentiamo abbracciati e senza
forza.
Quando
mi sveglio il sole sta sorgendo. Allungo una mano e chi
tocco non è chi mi sarei aspettata. Mi volto e la mia
patatina meravigliosa sta
dormendo abbracciata al suo papà.
È
raggomitolata contro il petto di Robert ed entrambi dormono
tranquilli. Sono di una tenerezza assurda e li fisso beandomi del
quadretto
perfetto che ho davanti agli occhi. Dato che mia figlia è
tranquilla mi alzo e
inizio a pulire la sua cameretta e il bagno.
Un’ora
più tardi mi ritrovo Robert in cucina che culla Arianne.
«Buongiorno
tesori miei» sussurro
avvicinandomi a loro. Do un bacio sulle labbra a lui e anche un bacetto
a mia
figlia che mi guarda facendo delle pernacchie «amore della mamma» le dico prendendola in braccio mentre
Rob si versa il caffè nella tazza.
«Come mai
era con noi nel lettone? » lo guardo
facendogli l’occhiolino.
«Ehm, si..
sai, io.. »non
sa che dire. Sa che non sono d’accordo.
Non perché non la voglio con noi ma perché non
voglio che lei si abitui.
Conosco bambini che rimangono con i genitori fino ai cinque anni e non
mi
sembra giusto. I bambini, già da piccoli, devono abituarsi a
dormire soli.
«Rob. Lo
sai»
«Lo so.
Scusa, ma non voleva addormentarsi»
sorride
e mi fa gli occhioni dolci, quelli a cui non posso resistere.
«Stronzo» gli dico facendogli la linguaccia.
«Ti amo» dice lui.
«Anche io»
Mi
avvicino e lo bacio.
«Allora
facciamo la pappa amore mio? » domando
ad Arianne«Gna-gna»
dice lei mettendosi il dito in bocca.
La
allatto ma vengo interrotta dal suono del campanello. Chi diavolo
è alle otto
del mattino?
«Rob
vai tu per favore»
«Okay»
risponde lui che era andato nell’altra stanza.
«Ciao»
sento pronunciare e capisco che è sua sorella dal tono
squillante della voce.
«Ciao
Lizzie. Vieni Kris è di là» la vedo
spuntare poco dopo tutta sorridente.
«Buongiorno» le dico e lei si butta su di me
baciandomi le guance.
«Buongiorno.
Oggi sei tutta mia. Mio fratello baderà alla mia nipotina»
«Ma.. »
«Niente ma.
Non era una domanda» annuisco
e sorrido. Non mi ha dato scelta ma voglio davvero staccare un
po’ la spina.
«Bene.
Adesso Robert prende vostra figlia e se ne va a casa di mia madre che
la vuole
vedere» mi prende
la bambina dalle braccia e gliela da a lui. Si guardano complici e poi
lui mi
bacia, mi fa salutare la piccola ed esce di casa.
«Allora cos’è
tutto questo mistero? Posso saperlo? » le chiedo
alzando un sopracciglio.
« Robert mi
ha detto che volete sposarvi presto, giusto? » annuisco «bene. Lo sai che io so cucire vero? » annuisco ancora «insomma, ti ho cucito un abito da
sposa» rimango a
fissarla a bocca aperta.
«C- che hai
fatto? » balbetto «e le
misure? » le
chiedo.
«Ad occhio »
«Ma tu sei
pazza. Voglio vederlo » esclamo
tutta contenta. Sono davvero entusiasta. Avrei voluto sceglierlo io ma
sono
sicura che non avrei avuto tempo quindi spero adesso che mi piaccia.
«Oh cazzo» esclama lei portandosi le mani ai
capelli.
«Che è
successo? » le chiedo
ridendo come una pazza per la sua espressione.
«Mi sono
dimenticata il vestito a casa. Andiamo? »
«Ma io
veramente.. »
«Niente
ma.. » mi prende
per mano e mi trascina fuori.
«Oddio» esclamo quando mi trovo davanti il
vestito da sposa. È senza spalline con scollatura a cuore
intrecciata e rigata.
Ha dei diamanti nella parte superiore del seno fino alla vita e il
sotto è
liscio.
Come
piace a me, praticamente.
Qualche
lacrima di gioia mi riga il viso e Lizzie mi abbraccia.
«Ti piace? »
«Si lo
adoro» le
rispondo emozionata «dai
facciamo una prova, indossalo con queste. Mi passa le scarpe ed io
annuisco.
«Aiutami
però»
«Certo.
Vieni qui» mi fa
alzare le braccia e mi infila l’abito che mi calza a
pennello.
«Dio, sei
stupenda» esclama e
mi fa andare di fronte allo specchio e rimango allibita di fronte a
tanta
bellezza. Oh cavolo, sono davvero bella!
«Si, hai
ragione»
«Vieni
facciamoci una passeggiata »
«Una
passeggiata? Ma stai bene? »
«Voglio
solo vedere se riesci a camminare con le scarpe, scema! »
«Mh, okay.
Andiamo al piano di sotto che dici? » lei
annuisce e ci incamminiamo.
È
davvero comodo.
«Vieni
con me. Usciamo»
«Ma
che dobbiamo fare in giardino? »
«Devo
vedere una cosa» annuisco e la seguo.
Solo
quando vedo cosa c’è in giardino capisco tutto. Il
cuore
inizia a battere all’impazzata e rimango incantata davanti a
cosa vedono i miei
occhi.
Tutto
ciò che desidero è davanti a me.
_______________
Vi
chiedo scusa dal profondo del cuore. Il ritardo che sto facendo
è imperdonabile. Questo è stato ed è
un periodo strano. Ho avuto qualche
problemino di salute, niente di che e poi la voglia di scrivere se
n’era
andata.
C’ho
impiegato una vita a scrivere queste sei pagine e non mi
piace neanche il risultato. Questo sarebbe dovuto essere
l’ultimo capitolo ma
ho deciso di cambiare quindi per la vostra gioia
c’è ne sarà un altro e poi
l’epilogo.
Mi
dispiace, ripeto,per
il
ritardo. Il problema è che ho anche un po’ di
insicurezza. Vedo storie di gente
seguite da tutti e i loro capitoli hanno 30/40 recensioni o anche 8/9
ed invece
da me niente. Per miracolo leggete.
Io non
chiedo tanto, però almeno due righe
ç_ç non chiedo tanto.
Pure per dirmi la storia fa schifo, non sai scrivere ecc ecc..
Vabbè,
ringrazio le persone che mi sostengono sempre <3
“Oddio!”
è l’unica cosa che la mia mente riesce a formulare
in senso positivo.
Oddio
non perché sono scioccata, ma è perché
sono meravigliata e sorpresa. Si,
sorpresa, è proprio l’aggettivo più
giusto per descrivermi in questo momento.
Le
persone che ho davanti ai miei occhi, le sedie, i fiori, il gazebo.
Sono
tutti perfetti.
Li
guardo uno alla volta e non posso fare a meno di non piangere quando i
miei
occhi incontrano quella della mia anima gemella, del mio tutto. Robert.
È
vicino ad un prete e mi guarda sorridente.
Scorgo
anche la mia bambina in braccio a Claire.
Mi
hanno fatto la sorpresa più bella di tutta la mia vita.
Mi
giro per ringraziare Lizzie ma lei non c’è
più. Il suo posto l’ha preso mio
padre. Indossa un abito nero, una camicia bianca ed è la
prima volta che lo
vedo emozionato.
È
sempre riuscito a nascondere i suoi sentimenti davanti a noi figli e
vederlo
così adesso mi riempie il cuore di gioia. Finalmente riesco
a sentirlo vicino.
«Sei
bellissima» sussurra al mio orecchio mentre mi porge il
braccio. Lo afferro e
gli do un bacio sulla guancia emozionata.
Davanti
a me ci sono una ventina di sedie foderate di bianco e addobbate con
fiori
bianchi, fucsia e lilla. I miei colori preferiti.
Anche
il gazebo è così e le palme che ci sono di dietro
mi fanno pensare di essere
alle Hawaii. Sorrido pensando ai gusti strani di mia suocera.
A
terra invece c’è un lungo tappeto che porta
all’altare, dal mio Robert.
Io
sto camminando per raggiungere finalmente la felicità
assoluta.
Stringo
il braccio di mio padre, ma lui non dice una parola né fa
una smorfia.
Avanziamo
lentamente e quando mi ritrovo davanti a lui, che ormai è
diventato parte
fondamentale della mia vita insieme ad Arianne, sorrido anche se
qualche lacrima
riga il mio viso.
Robert
mi asciuga la guancia con un dito e mi da un bacio sulla fronte.
Mio
padre ci lascia da soli e finalmente sto per sposare Robert Pattinson.
«Sei
pazzo» borbotto guardandolo e sorridendo «di
te» continua lui spiazzandomi.
Il
prete inizia a parlare ma io non sento niente. Sono come dentro una
grande
bolla di sapone. Mi sono estraniata dal resto delle persone per
concentrarmi
solo sulla persona che ho davanti e che mi sta tenendo la mano.
Ci
guardiamo negli occhi per un tempo che sempre interminabile ed
è solo quando il
prete pronuncia il mio nome che mi giro di scatto.
«Vuoi
tu, Kristen Stewart, prendere il qui presente Robert Pattinson come tuo
legittimo sposo per amarlo e onorarlo per tutta la vita? »
Un
debole si esce dalla mia bocca e la stessa domanda viene posta a Rob
che
risponde di si, naturalmente.
«Scambiatevi
le promesse» dice il prete e il mio quasi marito inizia a
parlare.
«Quanto
ti ho conosciuta non avevo niente. Ero un ragazzo che non sapeva amare
ma tu,
proprio tu, mi hai fatto scoprire quanto bella sia l’amore.
Con la tua
gentilezza, il tuo carisma e la tua bellezza mi hai fatto innamorare di
te. Mi
ha perdonata più volte e per questo ringrazio Dio di essere
qui adesso.
Prometto di esserti fedele sempre, nella buona e nella cattiva sorte,
in
ricchezza e in povertà, in salute e in malattia
finchè morte non ci separi. Ti
amo» mi guarda negli occhi e aspetta che io dica qualcosa.
In
realtà vorrei solo lanciarmi su di lui e baciarlo, fino allo
sfinimento.
Sentirlo
pronunciare queste parole mi ha reso ancora più felice.
«Robert,
amore mio, prometto di amarti e di rispettarti sempre. Prometto di
esserti
fedele in ogni situazione. Ti amo e non potrei pensare una vita
migliore di
questa per me. Tu sei qui, Arianne è qui. Io ho tutto
» queste sono le uniche
cose che riesco a pensare al momento. Il mio cervello sembra che sia
andato in
stand-by.
«Scambiatevi
gli anelli» aggiunge poi il prete dopo aver detto non so
cosa.
«Robert
ricevi questo anello in segno del mio amore e della mia
fedeltà, nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo» prendo la fede che
è su un cuscinetto
davvero bello e la infilo nel dito di Robert.
«Kristen
ricevi questo anello in segno del mio amore e della mia
fedeltà, nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo» lui fa lo stesso con
me ed il mio
cuore inizia a battere velocemente. Sono emozionata a livelli assurdi.
«Con
il potere conferitomi dalla Chiesa vi dichiaro marito e moglie. Adesso
può
baciare la sposa».
Siamo
finalmente una famiglia.
Robert
si avvicina e mi bacia dolcemente le labbra.
Tutti
applaudono e piano piano si avvicinano a farci gli auguri.
«Auguri
tesoro mio» Ilary è bellissima come sempre, anche
se adesso sta piangendo.
«Perché
piangi, scema? » le chiedo ridendo.
«Perché
sono felice di essere tua amica e sono contenta per te»
«Vieni
qui» la afferro e la abbraccio. Per fortuna che ho lei che mi
è stata sempre
accanto. È una buona amica.
«Ti
voglio bene» sussurra al mio orecchio.
«Anche
io» le rispondo.
*
«Posso
avere l’onore di questo ballo? » è Tom
che mi porge la mano. Siamo in una parte
del giardino addobbata per il pranzo.
I
tavoli sono sempre tutti bianchi e al centro c’è
un centro tavola con fiori
lilla e anche i menù sono dello stesso colore.
È
una meraviglia tutto.
Anche
il cibo è buonissimo. Hanno pensato proprio a tutto.
«Certo»
rispondo dopo aver salutato alcuni parenti di Rob.
«Sei
bellissima oggi» mi sussurra all’orecchio.
«Grazie».
Balliamo
parlando del più e del meno. Mi vuole davvero un gran bene e
anche io gliene
voglio. È un grande amico e mi è stato sempre
accanto nei momenti più
difficili.
«Sei
un buono amico, Tom» ammetto guardandolo negli occhi.
«E
tu sei una buona amica» mi fa l’occhiolino e mi fa
fare un giro su me stessa «Arianne
è davvero bellissima. È troppo tenera»
sorride mentre lo dice ed io annuisco.
Me la stanno viziando tutti e più io gli dico di non farlo
altrimenti poi si
abitua, più loro lo fanno. Le comprano pupazzi e giochi in
continuazione. Ho la
casa piena.
Le
mie cognate invece le comprano vestitini a non finire e per questo le
ringrazio.
Non
ho proprio tempo per uscire a fare shopping.
«Lo
so. È una bimba intelligente e vispa»
«Prende
dalla madre, per fortuna» mi fa l’occhiolino mentre
il suo sguardo volge in
direzione di Robert che si sta avvicinando a noi.
«Ciao
mogliettina» scherza mentre mi prende per i fianchi per
abbracciarmi.
«Ciao
maritino» gli rispondo facendogli la linguaccia.
Siamo
al centro della pista e tutti ci stanno osservando.
Sarò
rossa come un peperone.
«Ti
amo Kris» mi sussurra all’orecchio.
«Anche
io, Rob» e mi bacia. Tutti applaudono su richiesta del dj e
quando tutti
rimangono in silenzio le note di una canzone, una delle mie preferite,
iniziano
a riempire l’ambiente.
«Oddio!»
esclamo sentendo la voce degli Aerosmith.
«Contenta?»
mi chiede Robert riferendosi alla canzone. È stato lui,
quindi.
«Sì!
Grazie amore» lo bacio ancora una volta e iniziamo a ballare.
«I don't want to miss one smile. I
don't want to miss one kiss. I just
want to be with you. Right here with you, just like this. I just want
to hold
you close. Feel your heart so close to mine and just stay here in this
moment. For
all the rest of time»
mi canta
all’orecchio ed io impazzisco di gioia.
«Anche
io ti sento vicino. Non ti libererai di me tanto facilmente»
«Non
è mia intenzione» esclama lui accarezzandomi la
guancia.
Quando
la musica finisce il dj inizia di nuovo a parlare spezzando la magia
creatasi.
«Voglio
un altro applauso per i nostri sposini» chiede lui agli
invitati.
Tutti
lo accontentano e noi ridiamo imbarazzati.
Ci
sediamo al nostro tavolo ed io prendo in braccio la mia piccolina.
«Adesso
il testimone degli sposi farà un bel discorsetto »
un cameriere ci versa del
vino nel bicchiere mentre aspettiamo che Tom inizi a parlare. Lui
è rimasto
alzato e tossendo per schiarirsi la voce porta
il calice in alto.
«Robert
e Kristen. Due nomi con un grande significato. Amore. Fiducia. Perdono.
Sono
stata testimone dell’inizio del loro amore e vi posso
assicurare che non ho mai
visto due persone così perfette l’uno per
l’altro. All’inizio cercavano di nascondere
i loro sentimenti ma al cuore non si comanda, giusto? Li ho visti
piangere,
soffrire e lasciarsi. Li ho visti farsi del male a vicenda,ma siamo qua
quindi
qualcosa è cambiato. Sono cresciuti insieme e adesso sono
felici.Ridono e si
amano come non mai. Hanno
concepito una bambina meravigliosa che tutti noi amiamo e non potrei
essere più
felice per loro. Perciò alzate i calici e brindate in loro
onore. Robert e
Kristen, vi auguro tutta la felicità di questo mondo. Vi
voglio bene» tutti
alzano i bicchieri ed io non posso fare a meno di sorridere. Sono
emozionata e
sento le lacrime che vogliono uscire da un momento all’altro.
Robert
mi stringe la mano e insieme ci avviciniamo a Tom per abbracciarlo.
«Bene
bene. Il testimone ha fatto emozionare tutti, adesso tocca allo
sposo» esclama
il dj facendo ridere tutti. Quando Robert prende la parola tutti
rimangono in
silenzio ed io mi sento il cuore in gola per quanto batte forte.
«Amore
mio» inizia guardandomi negli occhi «sai
già quanto io sia felice di essere qui
oggi. Ti amo più della mia stessa vita e ti prometto che mi
prenderò sempre
cura di te e di Arianne. Vivo per voi».
Tutti
alzano i calici ed io mi butto su Robert che mi accoglie a braccia
aperte. «Ti amo»
mormoro sulle sue labbra. Lui mi bacia e la musica inizia a suonare di
nuovo.
*
È
passato quasi un mese da quando ci siamo sposati e la vita insieme va
sempre
meglio. Robert studia, io mi occupo di Arianne che cresce ogni giorno
di più.
Sono
orgogliosa della vita che io e mio marito siamo riusciti a crearci e
non potrei
desiderare di meglio.
Appena
Arianne crescerà un po’ riprenderò a
studiare in modo da diplomarmi dato che
già ho perso abbastanza tempo.
Robert,
nel frattempo, se tutto va bene darà esami per laurearsi in
medicina.
Se
ripenso al giorno del matrimonio mi sembra di star sognando. Hanno
organizzato
tutto alla perfezione e non mi hanno mai fatto capire niente.
Una
bella sorpresa, davvero.
Il
viaggio di nozze c’è l’hanno regalato le
mie cognate ma lo faremo più avanti.
Non me la sento di abbandonare la mia bambina adesso quindi tra qualche
mese io
e Robert partiremo.
Una
settimana in Italia.
Quando
ci hanno dato i biglietti ero con gli occhi a cuoricini. Sanno quanto
io avrei
voluto visitarla e hanno pensato di farci questo regalo e in
più terranno loro
Arianne.
Sono
davvero fortunata ad aver due cognate come loro.
Adesso
sono a casa che ho appena addormentato la mia piccolina. Oggi ha fatto
i
capricci tutto il giorno.
I
miei pensieri vengono interrotti dal suono del campanello.
Quando
apro mi ritrovo Cameron con il sorriso in volto.
«Ciao
fratellino»
«Ciao
sorellina. Arianne?»
«Dorme»
«Robert?»
«è
uscito. Oddio, quante domande. Vieni entra» ci sediamo in
salotto e aspetto che
parli.
Mi
sta nascondendo qualcosa.
«Cosa
devi dirmi?» gli chiedo incuriosita. Si sta torturando le
mani e guarda a
destra e a sinistra.
«Io,
ehm…»
«Tu
cosa? Parla» sorrido e gli faccio l’occhiolino. Sa
che può dirmi tutto.
«Okay»
respira profondamente e si sistema meglio sulla sedia.
Annuisco
e aspetto.
«Io
e Lizzie stiamo insieme» dice tutto d’un fiato.
Sgrano gli occhi e poi scoppio
a ridere.
«Oddio!»
esclamo continuando
a ridere.
«Che
ti ridi?»
«Finalmente,
Cam. L’avevo capito che tra voi c’era qualcosa
già da quella cena famosa in cui
io e Rob vi abbiamo detto che ci saremmo sposati. Bravo
fratellino» mi alzo e
lo abbraccio.
Lui
rimane interdetto ma quando gli do un bacio sulla guancia scoppia a
ridere
sciogliendo tutto il nervosismo accumulato.
«Pensavo
che tu non saresti stata d’accordo» ammette
sorprendendomi.
«No,
tranquillo. Sono felicissima per voi»
«Ti
voglio bene, Kris» mormora lui imbarazzato.
«Anche
io».
*
Ed
eccoci qua qualche mese dopo al matrimonio di mio fratello e di mia
cognata.
Tutta la famiglia riunita di nuovo per festeggiare una nuova unione.
Robert
anche l’ha presa bene.
Sono
felice.
Siamo
felici.
Ho
una famiglia perfetta e adesso posso davvero annunciare al mondo intero
che
cambiare vita fa bene.
Ho
trovato l’amore, quello vero.
Ho
avuto come dono un matrimonio perfetto e una bambina meravigliosa.
Non
potrei desiderare di meglio.
«Che
pensi? » mi sussurra Robert all’orecchio.
«Penso
che sono felice e che ti amo, amore mio» lo abbraccio e
insieme ci gustiamo la
nostra famiglia che gioca con Arianne mentre Lizzie e Cam si baciano
felici.
«Ti
amo anche io, vita mia» mormora Robert baciandomi.
_________________
Ed
eccoci qua. L’ultimo capitolo di questa storia. Mi viene da
piangere ma cerco
di trattenermi. Ringrazio tutti voi per avermi appoggiata sempre.
Grazie
di cuore <3
Se
sono andata avanti l’ho fatto per voi *_____*
L’epilogo
lo posterò tra qualche giorno :D Spero di non avervi delusa
con questo capitolo
e niente… Vi adoro tutti <3
Gra
Qui potete
vedere la foto del gazebo e
delle sedie *-*
«Mamma! Mammaaa… » «Tesoro dimmi. Non gridare» «Guadda cosa mi ha regalato papi» mi avvicino e mia figlia ha in mano una barbie. La guardo e mi vengono subito in mente tanti ricordi. Ricordo con piacere la prima bambola che mi regalò mia mamma. Aveva un vestito da principessa e se non sbaglio la chiamavo sempre Jennifer. Non so perché scegliessi questo nome, però ricordo che mi piaceva. «Ma è bellissima, amore» sussurro abbassandomi per darle un bacio. Guardo anche Robert che sorride soddisfatto vedendo Arianne felice. Sono passati cinque anni da quando ci siamo sposati e la vita va sempre meglio. Anche noi abbiamo avuto le nostre difficoltà soprattutto quando Robert studiava come un pazzo per laurearsi presto. È stato difficile, ma c’è l’abbiamo fatta. «Adesso mamma e papà vanno un attimino di là, va bene?» chiedo a mia figlia e lei annuisce continuando a giocare con la barbie. Prendo Robert per la mano e insieme ci dirigiamo in cucina. Ultimamente non abbiamo avuto modo di parlare perché lui è sempre in ospedale mentre io mi occupo di nostra figlia e cerco anche di studiare. Mi mancano due esami per laurearmi e non mi sembra vero. Ricordo che non sapevo nemmeno se sarei riuscita a diplomarmi ed invece adesso eccoci qui. Una bambina che cresce sana e forte. Una casa meravigliosa regalataci dai genitori di Robert e un amore che continua a crescere nonostante tutto. «Kristen che succede?» mi chiede mio marito notando probabilmente il mio cambio di umore. Devo dirglielo. «Niente di preoccupante, amore. Siediti però…» lui fa come gli ho detto e mi fa segno di sedermi accanto a lui. «Devo prendere una cosa prima» vado in camera nostra e tiro fuori dalla borsa un piccolo pacchettino. Quando torno lo porgo a Robert che mi guarda incuriosito. «Devo aprirlo?» mi chiede ed io annuisco sorridendo. I suoi occhi guardano prima cosa c’è all’interno e poi me giustamente non capendo il significato di quel regalo. «Ma Arianne non è troppo grande per queste scarpette?» mi chiede lui facendomi l’occhiolino. Il pacchetto contiene due scarpette per neonati e mi stupisce il fatto che ancora non abbia capito. «Per lei si, ma per lui no» afferro la mano di Robert e la posiziono sul mio ventre. Lui mi guarda esterrefatto e mi abbraccia. «Oddio! Sei incinta?» «Mmm si si» rispondo io con le lacrime agli occhi. Lui me li asciuga e mi bacia con passione. «Diventerò padre per la seconda volta. È una cosa meravigliosa. Ne sei sicura?» «Si, Rob. Ho fatto il test e anche le analisi. Ho aspettato a dirtelo per farti una sorpresa» «Grazie amore. È la più bella sorpresa che potessi farmi. Ti amo, ti amo e ti amerò per sempre!» esclama lui tutto eccitato. «Ti amo anche io» lo bacio e ben presto le effusioni da caste diventano qualcosa in più. In questo periodo non riusciamo a dedicare un po’ di tempo a noi stessi e mi manca il non poter fare l’amore con lui e l’unica volta che l’abbiamo fatto sono rimasta incinta. C’è la nostra bambina a tenerci compagnia la notte e lo fa anche piuttosto bene. «Mamma! Papà!» eccola appunto. Credo che abbia una specie di sesto senso. Appena io e Robert ci baciamo lei ci chiama. «Cosa c’è tesoro?» le chiede Robert. «Posso stale con voi abblacciata?» sa che quando usa gli occhi dolci noi ci caschiamo sempre. È furba mia figlia. «Certo piccola. Vieni qui. Io e la mamma dobbiamo dirti una cosa bella bella» guardo Robert scuotendo la testa. Non voglio che mia figlia diventi gelosa. Non ne abbiamo mai parlato e non so come possa prendere il fatto che tra qualche mese avrà un fratellino o una sorellina. Mio marito mi guarda e annuisce. I suoi occhi sono sempre riusciti a infondermi tranquillità e forza e anche adesso è così. «Arianne tu lo vuoi un fratellino o una sorellina?» lei ci guarda non sapendo cosa rispondere. «Amore non vuoi?» le chiedo facendola salire sulla mie gambe. «Si» risponde semplicemente e mi abbraccia «posso giocale con lui?» continua a dirmi mentre gioca con una ciocca dei miei capelli. «Ma certo amore» le dice Robert avvicinandosi per darle un bacino. «Allola si!» esclama mia figlia contenta. Lei è felice, io lo sono. Essere mamma è davvero una cosa al quanto meravigliosa. Non pensavo di poter amare qualcuno più di quanto ami Robert. Lei è il mio tutto e fra otto mesi un altro esserino prenderà parte alla nostra famiglia.
*
«Tiaaaaa ciao» mia nipote mi salta in braccia e se non ci fosse il divano dietro di me sarei caduta a terra. «Chiedi scusa, Annie» Cameron la rimprovera e lei abbassa la testa dispiaciuta. «Ccusa tia» che tenera! Mi siedo sul divano e la faccio sedere su di me. È davvero bellissima. È bionda anche lei ma ha gli occhi castani. Ha tre anni ma ha una forza pari ad una bambina di sette. Va molto d’accordo con mia figlia ed infatti scende dalle mie gambe per andare a giocare con lei. «Allora Kris. Come va?» mio fratello si siede accanto a me e mi tiene la mano. «Bene, perché?» «Così» «L’ultima volta che mi hai fatto delle domande era per dirmi che tu e Lizzie stavate insieme» rido al ricordo e gli faccio l’occhiolino. «Mi ricordo, ma questa volta non c’è niente sotto» Annuisco e appoggio le spalle contro la spalliera del divano. Ormai sono di sette mesi e il pancione è troppo ingombrante. «Pesante, eh?» mi chiede Cam divertito. «Si si ridi» in realtà io sono nervosa e ansiosa. Crescere un figlio solo è già difficile ma due, anzi tre è ancora peggio. «Vi date troppo da fare voi due!» esclama lui ridendo come un pazzo. Lo schiaffeggio sulla spalla ma poi rido anche io. «Uffa, Cam. Non è mica colpa mia, anzi nostra, se dentro di me ci sono due gemelli» ammetto accarezzandomi il ventre. Quando la dottoressa ci disse che erano due quasi ci venne un colpo. Robert, ricordo, che rimase scioccato per buoni cinque minuti mentre io piangevo. Quando capimmo la situazione ci abbracciamo. «Lo so, Kris. Sarà dura però» «Non me lo far ricordare. Per fortuna che tra un mese mi laureo così poi posso dedicarmi ai miei due gioiellini, anzi tre» gli dico guardando prima la mia pancia e poi Arianne. I gemelli sono un maschio e una femmina ed io e Robert abbiamo già pensato ai nomi. Il maschietto si chiamerà Daniel mentre la femminuccia Zoe, in onore di una bambina che purtroppo non c’è l’ha fatta a sconfiggere una brutta malattia. «Io ti aiuterò per come posso» mi dice mio fratello facendomi tornare alla realtà. «Grazie fratellino» rispondo e lo abbraccio per come posso. «Prego sorellina» e ricambia la stretta.
*
«Auguri dottoressa» esclama Ilary venendomi incontro. Mi sono laureata con il massimo dei voti in medicina. Non credevo c’è l’avrei fatta eppure eccomi qua a gongolarmi per il mio 110 e lode. «Grazie amica mia. Mi hai aiutato tanto e ti sono riconoscente» la abbraccio e lei mi da un bacio sulla guancia. Non pensavo, neanche, di poter trovare un’amica così speciale. Quell’amica che non ti abbandona mai, che non ti critica ma ti consiglia. Quella che viene denominata “migliore amica”. Lei è tutto questo per me e anche molto di più. È la mia testimone di nozze ed è anche la madrina di Arianne. Fa parte della nostra famiglia al cento per cento. «Ti devo dire una cosa» dichiara lei abbassando lo sguardo. «Cosa?» la guardo e noto che è intimorita e imbarazzata. Lei alza gli occhi ma non guarda me. Il suo sguardo è rivolto verso un’altra delle persone più importanti della mia vita: Tom. Rimango interdetta e scioccata per un po’ poi scoppio a ridere. «Tu e lui? Lui e tu?» non riesco neanche a parlare per quanto sto ridendo. «Si. Pensavo l’avresti presa male, sinceramente» ammette facendomi tornare subito seria. «Tesoro mio sono davvero contenta per voi. Ve lo meritate di essere felici. Solo che non me l’aspettavo tutto qua» le dico facendo l’occhiolino prima a lei e poi al mio amico. «Grazie Kris» «Ma di che scemina» e la abbraccio.
*
La mia famiglia è tutta riunita intorno a me. Ho da poco dato alla luce i miei due splendidi gemellini e sono davvero fortunata. Il parto è andato tutto nella norma. Inutile dire che i dolori sono stati il triplo. Dannazione! È vero quando dicono che il dolore più brutto è questo. Ti taglia dentro ma quando senti per la prima volta la voce dei tuoi figli ti senti rinascere e tutto il dolore se n’è va via. Ci sono solo loro e niente ha più importanza. «Amore mio» mi sussurra Robert all’orecchio per poi darmi un bacio sulla guancia. «Ciao» mormoro sdraiandomi nel letto. «Come ti senti?» mi chiede lui sedendosi accanto a me. «Bene! Solo un po’ stanca» «Immagino. Sei stata bravissima» ammette sorridendo. «Grazie» e sorrido anche io. Sono contenta. Sono una donna sposata con tre figli meravigliosi. Ho un marito stupendo che si prende cura di me e dei bambini e lo fa sempre nel modo migliore. Ho una casa bellissima; come l’ho sempre desiderata. Ho una famiglia altrettanto bella e non potrei volere niente di più. Siamo noi e lo saremo per sempre.
The end
__________
Ed eccoci qua! Non riesco a crederci che è finita. Questa è stata la mia prima storia ed è grazie a lei che sono cresciuta e migliorata. I miei Robsten orgogliosi e anche un po’ stupidi rimarranno per sempre nel mio cuore e spero anche nel vostro. Vorrei ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine in questi mesi. Tutte quelle che hanno messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate. Siete tantissimi e mando ad ognuno di voi un bacetto. Grazie davvero di cuore per tutte le recensioni che mi avete lasciato. Spero che continuerete a seguirmi. Me lo auguro con tutto il cuore. Vi ricordo che sto scrivendo anche questa “From Hell to Paradise” che è un originale e “Take my hand and let me dream” che, invece, è Robsten. Inoltre, voglio ricordarvi che mi potete trovare qui àGraStewEfp :D è il mio gruppo su facebook. Vi adoro tutti :* :* With love, Gra