Il Quartiere Dimenticato.

di Anne_nel_ Cuore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo secondo ***
Capitolo 4: *** Capitolo terzo ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Il Quartiere Dimanticato.
 


Era appena calata la notte.
Il buio governava le strade di Konoha.
Già, perché in periferia non c’erano luci, non c’erano lampioni a far compagnia ai ragazzini.
Il quartiere Dimenticato.
Così veniva chiamato dai ragazzini che lo abitavano. Era un piccolo quartiere malfamato. Girava la droga, la prostituzione e c’era un alto tasso di criminalità. Pericoloso per le ragazzine, ne sparivano in continuazione. Pericoloso per i ragazzi, molti morivano nelle risse, accoltellati. Pericoloso persino per gli adulti. Le cose iniziarono ad andare meglio dopo la costruzione di una piccola scuola. Una scuola che comprendeva sia il liceo, sia le scuole medie. Tra i ragazzi che frequentavano questa scuola, c’erano molti delinquenti. I professori erano della peggior specie: alcuni avevano persino violentato delle ragazzine, altri avevano picchiato a sangue gli alunni. Ma cosa si poteva pretendere? O si accontentavano di quello o c’era la strada. La strada che inghiottiva i ragazzi e li indirizzava alla violenza, alla guerra, alla morte.

Erano appena le otto. Eppure la strada era deserta. Si sentivano solo i risolini dei ragazzi ubriachi, le grida di piacere delle prostitute.
Sakura si mise il cuscino sulla testa, stanca ormai di quei rumori insopportabili. Aveva voglia di dormire, ma sembrava impossibile.
Si alzò lentamente dal letto, traballante.
Si incamminò scalza verso la finestra.
L’aria calda le contornò il viso.

- Ehi voi! Qui c’è gente che vuole dormire!- urlò ai ragazzi che facevano baldoria sotto casa sua. Ragazzi privi di speranza, corpi privi di mentalità, perché la mente era stata corrosa dalla droga e dall’alcool.
- Ehi piccola! Invece di rompere i c******i, vieni a farci divertire!- le urlò uno dei ragazzi che sembrava essere il capo. E già, i gruppetti che si riunivano la sera, non erano altro che bande.
- Ma vai a quel paese!- gli rispose lei chiudendo la finestra.
Si mise a sedere sul letto, i piedi erano viola dal freddo. Si stese e si mise sul fianco. Aveva bisogno di dormire.
Domani iniziava la scuola.


Spazio Autrice.
Buon pomeriggio a tutti.
Questa è la mia prima fan fiction.
Ovviamente è solo un breve inizio, ma spero di avervi incuriosito.
Ciao!
Mirma.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1
 



I primi raggi di sole invasero la stanza. Finalmente giorno!
Sakura mise la testa sotto le coperte, come se volesse nascondersi dal sole stesso. Finalmente quel giorno era arrivato.
Finalmente poteva dire che anche lei era una scolara, senza vergognarsi.
Finalmente aveva qualche speranza per realizzare il suo sogno.

Scese dal letto, aprì la finestra che aveva chiuso precedentemente, le sera. In cuor suo augurò un buongiorno a tutti. Già, era da tempo che desiderava vivere una giornata tranquillamente. Sembrerà strano che una come lei, abituata alla crudeltà della vita, sia così speranzosa che questa nuova scuola possa cambiare la vita di molti.

Corse nel bagno. Si vestì in tutta fretta, in fondo era emozionata. Quando ebbe finito scese velocemente le scale. Sua madre non c’era. D’altronde era abituata.
Quella p*****a usciva presto la mattina per svolgere il suo “lavoro”. Anche se sapeva che lo faceva solo per lei, Sakura non riusciva ad amarla. Anzi, provava un senso di schifo verso quella donna. Aprì il frigorifero, se così possiamo chiamarlo, non c’era niente che la interessava, o forse era praticamente vuoto. Ormai c’era abituata. Tutti i soldi che sua madre guadagnava con il suo sporco lavoro, venivano bruciati dal suo nuovo compagno. Un vecchio ubriacone che se l’aveva sposata solo per poi venderla ad un trafficante di prostitute. Ma, stranamente Sakura ammirava più quell’uomo che sua madre, forse perché almeno lui le aveva dato una casa.

Scese le scale, non aveva niente con sé perché sapeva che non era l’unica ad avere niente, quindi non si era preoccupata di provvedere a prendere una borsa. Lei viveva di quel poco che la vita le aveva dato, comprare una borsa… pff sarebbe stato solo uno spreco di soldi.
La scuola non distava molto da casa sua. Decise ugualmente di incamminarsi velocemente, sarebbe voluta arrivare prima degli altri e ammirare la scuola. Mentre camminava vide Ino uscire dalla porta di casa sua.

- Ehi Ino!- la chiamò.
- Ciao Sakura! Emozionata?- le chiese lei sorridendo.
- Un po’, tu?- e la raggiunse.
- Insomma, si stava così bene a casa tranquille… però, se vogliamo fare qualcosa in questa maledetta vita, bhè ci tocca!- rispose prendendola sotto braccio.
- Ino? Hai la febbre?- chiese scherzando.
- Spiritosa!- si incamminarono verso la scuola ridendo.

Finalmente eccolo! L’edifico sorgeva proprio di fronte alla sala giochi. Che fosse un modo per controllare gli alunni che non andavano a scuola per andare a giocare nella sala giochi?
Mistero…

- Ragazze!- una voce riportò alla realtà Sakura.
- Ehi Hinata! Ti vedo in forma, cos’è lo hai fatto?- le chiese ridendo Ino.
- Ma lasciala stare!- la sgridò Sakura- come va Hina?-
- Bene… grazie!- sorrise- sono un po’ emozionata-
- A chi lo dici!- disse Ino.- a proposito di essere emozionata, ho saputo che tu e Naruto… eh?-
- Emmm… sì! Me lo ha chiesto qualche giorno fa- disse rossa in viso.
- Cosa? Tu e Naruto vi siete messi insieme e io non sapevo niente?- disse Sakura incredula.
- È colpa tua se vivi nel mondo dei sogni! Sveglia Sakura!-
- Già, in fondo tu Ino sai sempre tutto perché…- fu interrotta.

- Bene, bene, bene… guarda un po’ chi si rivede!- una ragazzina dai capelli rossi, con gli occhiali si avvicinò a loro avvinghiata ad un ragazzo moro.
- Karin?- dissero le tre in coro- tu a scuola?-
- Bhè… che vi credete, anche io voglio acculturarmi!- disse.

- Non ascoltatela, quella vuole stare solo vicino a Sasuke!- la smascherò un ragazzo dai capelli rossastri.
- Sasori, devo dire che hai centrato!- gli rispose Karin.
- Pff… peccato ce io non voglia stare vicino a lei!- disse il moro staccandosi dalla rossa. - E chi lo vorrebbe?- scherzò Sasori.- comunque io sono Sasori, voi?-
- Io sono Ino, lei è Sakura e la mora è Hinata!- parlò la bionda per tutte.
- Complimenti ragazze siete in forma- disse lui come se le volesse mangiare.
- Grazie!- disse Ino che era abituata a quei commenti- che ne dici di conoscerci un po’- - È un onore!- disse lui avvolgendola con il braccio.
I due si incamminarono lentamente verso il retro della scuola.
Sakura sapeva cosa avrebbero fatto.
Era da Ino, sarebbe stata capace di farlo anche con uno sconosciuto. Sospirò.

- Hina ti va ti accompagnarmi a fare un giro nel cortile? Vediamo se incontriamo Naruto?- chiese speranzosa, si sentiva intrappolata nello sguardo di quel Sasuke.

Oh… lei lo conosceva molto bene. Aveva una grossa fama nel quartiere. Tutte gli andavano dietro e lui? Se le scopava. Tutte!
Non voleva essere umiliata in quel modo.

- D’accordo!- e sorrise. Sakura ricambiò il sorriso entusiasta.
- Allora ci vediamo!- disse Karin, anche se quelle parole sapevano tanto di falsa.

Mentre si incamminavano Sakura sentiva ancora lo sguardo di quel giovane sulla sua schiena.
Sì, sarebbe stata alla larga da quel tipo.
Non voleva fare la fine di sua madre.


Spazio Autrice
Salve a tutti! questo è il primo capitolo della mia ff.
Spero vi sia piaciuto! Ringrazio tutte le persone che hanno recensito e anche quelle che hanno letto.
Mirma

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Capitolo 3
*** Capitolo secondo ***


Capitolo secondo.





Sakura e Hinata fecero un giretto in cerca di Naruto. Chissà se era venuto come aveva promesso.

- Raga!- le chiamò una voce. Era Ino! Si stava tirando su la cerniera dei pantaloni. Possibile che avesse già finito?
- Ehi! Già fatto?- chiese scherzosa Hinata.
- Heilà! Che record! Certo che signorina, non riesco proprio a capire il perché tu lo faccia con tutti! Ma soprattutto non capisco come tu non sia sommersa di figli!- le disse Sakura.
- Sakura mia hai proprio una mente arcaica, esistono i preservativi ... ma che te lo dico a fare, tanto tu non capisci. “Goditi la vita finche puoi” diceva mia madre, e io lo faccio al meglio- rispose la Yamanaka sghignazzando.
- Bhè, io la mia vita me la godo in maniera diversa…- rifletté ad alta voce la dolce Hinata.

Driin!

- Wow! Hanno munito questa scuola anche di campanella, fantastico!- disse entusiasta Sakura.
- Pff, se ti entusiasta una semplice campanellina mezza rotta!- aggiunse Ino scocciata.
- Entriamo?- chiese Hinata.
- Sì!- risposero le due in coro. Varcarono quella che doveva essere la porta del loro futuro. Finalmente Sakura poteva studiare, poteva avere una vita uguale a tutte le ragazzine, poteva dire di essere una studentessa. Le classi non erano delle migliori, in più erano dei bugigattoli ammuffiti. Infatti un odore di muffa invase le narici delle ragazze. Una signora davanti alla porta aveva avvisato gli studenti di entrare nella “palestra”, una piccola stanza poco più grande delle altre. C’era una rete sfilacciata e qualche pallone in giro. Bhè meglio del previsto!
- E questa sarebbe una palestra?- disse la Yamanaka.
- Non lamentarti Ino! Già è tanto che l’abbiamo!- le rispose Sakura infastidita.
- Sakura ha ragione, in fondo non ci aspettavamo una palestra, è stata un po’ come una sorpresa!- disse Hinata appoggiando l’amica.
- Mha… se lo dite voi- Intanto quella sorta di palestra si riempiva mano mano di ragazzi e ragazze di tutte le età, Sakura aveva intuito che quel raduno sarebbe servito per dividere gli studenti e organizzare le classi. Ad un tratto qualcuno le sfiorò i capelli, si girò infastidita…

- Che bei capelli!- disse una ragazzina dai capelli poco più scuri di quelli di Ino- ciao io sono Temari! Tu?-
- Mi chiamo Sakura- sorrise.
- Mi sembra di averti già vista…- continuò la ragazza.
- Forse al mercato?-
- No, conosci Shikamaru Nara per caso?-
- Ma certo! Siamo molto amici-
- Ecco allora, ti ho vista uscire dal negozietto della madre qualche giorno fa, vedi lui è il mio ragazzo- disse sorridendo.
- Ah… spero che tu non abbia frainteso ciò che ho detto prima…- disse scusandosi.
- No tranquilla! Lui mi parla molto di te…, so che siete amici d’infanzia.- disse tranquillizzandola.
- Sono contenta per te, è un bravo ragazzo!- disse sincera.
- Bene… stanno per iniziare, quanti anni hai te?-
- Quindici!- rispose.
- Peccato! Non credo allora che saremo in classe insieme, ho un anno in più. Pazienza ci rivedremo comunque! Ciao!- disse incamminandosi verso l’uomo che si supponeva fosse il preside.


“ Ragazzi oggi apre la nuova scuola! Vi prego di mantenerla tale…”
- Abbiamo iniziato con le prediche! Poi la scuola non è nuova!- disse ino sottovoce-
“ Adesso vi divideremo in base all’età, comunque spero che vi comporterete bene, comunque vi anticipo che non credo si formerà più di una classe per ogni anno. Quindi tanti auguri e buona fortuna… vi servirà” pronunciò queste ultime due parole sottovoce, ma tutti le udirono.
- Bene così Sakura saremo in classe insieme!- disse Hinata contenta.
- Ino chissà con chi capiterai, tu sei di due anni più grande di noi!- disse Sakura.
- Con il mio Sasori sicuramente!- disse con occhi infuocati di passione la bionda.
- Già…- le parole di Sakura si dispersero nella stanza.

“ Ed ora tutti in classe, ognuno in base all’età vada nella propria classe!” disse una signora.

Sakura si incamminò, per fortuna non sarebbe capitata con quel Sasuke, perché era di due anni più grande, proprio come Ino. La rosa lasciò che la sala si svuotasse e uscì, aveva perso di vista Hinata. Evidentemente era uscita prima per cercare Naruto. Varcata la porta venne afferrata per un braccio.

- Ehi!- urlò piano.
- Sakura… sei proprio bella-


Spazio Autrice

Ciao a tutti!
Scusate per il ritardo, ma in questi giorno ho avuto molto da fare.
La gita di più giorni, la settimana scientifica..., comunque ora sono qui. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Chi è stato ad afferrare Sakura per il braccio? Lo saprete nel prossimo capitolo.
Mirma.

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Capitolo 4
*** Capitolo terzo ***


Capitolo terzo


- Sakura sei proprio bella-

Era di nuovo quel ragazzo, quel teppista di Sasuke, possibile che più lei cercava di stargli lontano più se lo ritrovava davanti?

- Ah sei tu!- disse spaventata.
- Prima non ho avuto il tempo di presentarmi, io sono Sasuke… Uchiha- disse marcando il suo cognome.
- Eh? Ah si, piacere- lei lo conosceva bene, d’altronde chi non conosceva il cognome di quel ragazzo.
Il clan Uchiha era il più temuto clan mafioso di tutto il quartiere, cosa che andava a scarabocchiare ancora di più il ritratto che Sakura gli aveva dipinto.
- Sasuke! Sasuke dove sei?- era Karin, quella ragazza per la prima volta le si dimostrava utile.
- Mi chiamano, credo che non saremo in classe insieme, sono più grande di te- le si avvicinò piano all’orecchio e sussurrò- spero comunque di rivederti presto- e così si incammino verso quella Karin.

Sakura rimase pietrificata, sentiva ancora l’odore di Sasuke.
La voce di Hinata la riportò alla realtà.

- Sakura sbrigati! Ho trovato anche Naruto… Sakura?-
- Eh? Scusa Hina è che mi ero soffermata a guardare questo bellissimo muro… forza andiamo!- disse incamminandosi verso la sua classe.
- Q… Questo bellissimo muro? Mah! Aspettami Sakura!- disse la mora rincorrendo la ragazza.

La classe non era più grande delle altre, solo leggermente più luminosa e ciò le dava un po’ di bellezza. I banchi erano sgangherati e pieni di gomme spiaccicate, ma meglio di niente! Le sedie erano le uniche cose decenti, sarebbero sembrate quasi nuove se non fosse stato per le scritte. C’era anche una piccola lavagna dotata di mozziconi di gessetti e una spugnetta per lavare i piatti a fare da cancellino. La classe era dotata di tutto ciò che bastava a dei ragazzi che si sarebbero fatti bastare tutto. Quindi…

Sakura osservava ogni dettaglio, dalle scritte sui muri ai vetri delle finestre non lucidati. Non poteva ancora credere di essere in un’aula… la sua aula e qui ragazzi che facevano casino erano i suoi compagni, coloro che l’avrebbero accompagnata in quel viaggio per cinque anni. Era tutto fantastico.

- Ciao Saku!- disse una voce allegra dietro di lei. Oh conosceva benissimo il proprietario…
- Ehi Naru! Cosa ci fai qui? Tu sei di un anno più grande di me!-
Già, proprio quel Naruto che da bambini le tirava i capelli, sapeva essere così odioso. Ma bisognava perdonarlo, aveva perso i genitori in un incidente e aveva sempre vissuto con una zia di cui non sapeva nemmeno l’esistenza. Viveva per lo più per strada, la zia non lo controllava quasi mai, e quando poteva si sfogava prendendo in giro la rosa che gli voleva troppo bene per sgridarlo. Poi, piano piano, crescendo si era dimostrato un amico fedele.

- La mia classe è a fianco alla tua sono venuto a curiosare, non sei contenta?- disse tirandole un ciuffetto di capelli in onore dei vecchi tempi.
- Per niente!- rispose lei con tono sarcastico dandogli un buffetto in testa.
- Senti sai dove è finita Hinata? E’ venuta a cercarti e non è più tornata!- disse il biondino grattandosi la testa.
- Credo sia… ah eccola è laggiù in fondo alla classe!- e indicò la ragazza che stava scegliendo un banco.
- Ah grazie…- si stava incamminando ma fu afferrato per la manica della maglia dalla rosa.
- Non farla soffrire, se no dovrai vedertela con me!- disse lei un po’ duramente.
- Tengo molto a lei, lo sai- strizzò l’occhio.
- Si…- sorrise. Tra qualche minuto sarebbero incominciate le lezioni, si prevedeva un anno davvero speciale: Hinata e Naruto, Ino e Sasori e poi quel Sasuke che non voleva lasciarla stare… Proprio un anno insolito.



Spazio Autrice!!
Ecccccccomi! Sono tornata con un nuovissimo capitolo, spero proprio di avere più tempo per scrivere in questi giorni, fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando! Bacioni.

Mirma

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