The new generation

di Sophie Fireflies
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'ultimo incontro. ***
Capitolo 2: *** Il rientro. ***
Capitolo 3: *** Hogwarts dolce Hogwarts... ***
Capitolo 4: *** Affrontare la realtà? ***
Capitolo 5: *** Cosa mi stava succedendo? ***
Capitolo 6: *** L'appuntamento ***
Capitolo 7: *** Un piano. ***
Capitolo 8: *** Chi la fa l'aspetti ***
Capitolo 9: *** Ne ho abbastanza. ***
Capitolo 10: *** Quella Weasley... ***



Capitolo 1
*** L'ultimo incontro. ***


The new generation

Non vedevo l'ora, avevo un appuntamento con Scorp. L'ultimo appuntamento prima di andare ad Hogwarts per il terzo anno.
Qualcuno mi spinse dietro un cancello.
-Cavolo Scorp, mi hai fatto prendere un colpo!-
lo sgridai ridendo.
-Solito posto solita ora?- chiese lui. Ovviamente gli risposi.
Gli brillavano gli occhi.
Corsi a casa  a prepararmi.
-Dove vai?- chiese mia sorella maggiore, al sesto anno.
-Mmmm... esco tu?- chiesi io con noncuranza. -Festa a casa.-
rispose lei.
Adoravo quando i miei non c'erano.
Presi il mio manico e volai fino al posto dell'appuntamento.
Si erano riuniti tutti quelli di questo anno e festeggiavamo prima di rientrare a scuola.
Si vedevano da lontano i draghi girare ed esplodere.
Appena atterrai vidi Scorpius corrermi incontro.
-Hei finalmente! Abbiamo già iniziato!- gridò lui nel mezzo del baccano.
Mi portò nella pista e iniziammo a ballare.
Quella era una notte magica, più del normale.
Passo una coppia dietro di noi e Scorp rimase un attimo intontito e io mi girai di scatto.
Quella Rosie Weasley...  l'avrei uccisa volentieri. Era da tre anni che provava a rubarmi il ragazzo!
Ma poi tutto andò per il meglio.
Scorp mi riaccompagnò a casa alle tre di mattina dove si sentiva un gran baccano.
Oh, già, la festa di mia sorella.
Entrammo di soppiatto mentre gli altri ballavano e ci salutammo verso le 4.00 quando Scorp uscì dalla finestra con il suo manico e volteggiò nella notte stellata salutandomi da lontano con la mano. 

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Capitolo 2
*** Il rientro. ***


Era mattina presto e io ero stanca morta.
Scesi giù cercando di non cadere dalle scale e trovai mia sorella sdraiata addormentata sul tavolo da pranzo con la faccia sulla tazza di cereali.
-BUOOOONGIORNO!- le urlai nell'orecchio tanto da farla sobbalzare.
-TU! BRUTTA PICCOLA...- non continuò la frase perché si smaterializzarono mamma e papà nel salotto.
-Buongiorno ragazze! Amy perché hai dei cereali sulla guancia?- chiese tranquillamente mio padre un po' sospettoso.
-Oh, mi sono addormentata. Per l'emozione stanotte non ho dormito.- rispose lei. La guardai con occhi maliziosi e lei mi fece segno di stare zitta.
Annuii in silenzio facendole capire che la conversazione sarebbe continuata più tardi.
-Dai, dobbiamo sbrigarci!- disse, anzi ordinò papà.
Prendemmo i nostri bauli e afferrammo il braccio di nostro padre così ci smaterializzammo .
Nessun babbano in vista. Meglio.
-Vi ricordate come si fa?- chiese mamma gentilmente.
-Ma è logico mamma! Non siamo nate ieri! - sbuffò Amy che attraversò la parete.
Mentre correvo prendendo lo slancio vidi Rosie Weasley e per poco non presi la parete di solida roccia.
Che fastidio enorme. Mi avevano visto tutti. Sembravo un incapace.
Con le guance rosse attraversai il portale e mi ritrovai vicino al treno fumante e tutti gli altri maghi.
Mia sorella si era già aggregata ai suoi compagni e io aspettai i miei per salutarli.
Cercai Scorpius con lo sguardo e finalmente lo vidi vicino al padre, due gocce d'acqua.
Non sapevo se salutarlo o meno.
Alla fine lo salutai ma non mi degnò.
 Passò accanto a me miss lenticchia e vidi Scorp voltarsi subito al suo saluto.
Stavo già sfilando la bacchetta ma arrivò mia madre.
-Ciao piccola, comportati bene ok?- dicendo ciò mi abbracciò.
-Hei ciao ma. Ciao pà.- e corsi via dentro lo scompartimento. 
Cercai i miei compagni.
-Hei ragazzi!- salutai io.
-Ciao Gis!- Mi risposero felici.
-Sapete dov'è Scorp?- chiesi facendo finta di niente.
-Bho, si è allontanato prima ma già tornerà! Prima o poi...-
rispose.
Mi sedetti nello scompartimento e iniziammo a chiacchierare però sentivo che c'era qualcosa che mi mancava... lui.
Eravamo partiti e mancava poco all'arrivo e finalmente arrivò.
Quell'idiota. -Scorp! Ma dov'eri?!- chiesi io un po' adirata.
-Non sono affari tuoi.- rispose lui scontroso.
Si coricò nell'unico posto libero e rimase con un sorrisino ebete per tutto il viaggio.
Centrava la Weasley, ne ero certa.

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Capitolo 3
*** Hogwarts dolce Hogwarts... ***


Entrai dentro quel magnifico castello come se nulla fosse successo nel treno ma guardavo di sottecchi Scorpius per vedere le sue mosse.
Lo smistamento, che cosa noiosa.
Avevo una fame pazzesca.
Ebbene sì, sono una ragazza che adora mangiare ma non ingrassa, manco di un filino. Tutte mi invidiano per questo.
Tutte a parte Rosie Weasley.
Sedeva sempre vicino a, mi sembra il cugino Albus Severus Potter, il famoso figlio di Harry POTTER...
Oh, e lui non sapeva di essere famoso.
No, tutta scena per me.
Dopo queste mie riflessioni mi accorsi che lo smistamento era appena finito e finalmente iniziò il banchetto.
Apparsero tacchini ben dorati, patatine fritte, hot dog, di tutto e di più. C'era da star male.
Mi rimpinzai come il tacchino che c'era un attimo prima davanti a me e andrai stremata in sala comune.
-Giselle! Eccoti! Mamma mi ha appena mandata un gufo, ti sei dimenticata il libro di pozioni!- mi sgridò Amy.
-Oh, come la fate lunga, io vado a dormire.- Risposi stanca.
Notai che Scorpius era scomparso.
Volevo indagare ma stavo per svenire dalla stanchezza.
Decisi che ci sarebbero state altre occasioni.
Purtroppo molte altre occasioni. 
Andai su nel dormitorio e vidi le mie compagne parlottare tra loro, non mi videro e ascoltai un pezzo della loro conversazione.
-Si dice che LUI si veda con quella Weasley! Ma dico è impazzito? Come farà con Gis o con suo padre?- 
Ok, avevo già capito.
Il sonno e la stanchezza scomparvero dal mio volto e corsi fino ad arrivare in sala comune dove uscii cercando Scorpius. 
Dovevo chiarirmi le idee una volta per tutte.
*BOOOM*
Caddi a terra dove vidi un altro Potter, il maggiore.
-Oh, scusa!- disse lui. -Togliti dai piedi!- dissi con la gentilezza di una Serpeverde.
Notai che gli era caduto una specie di mappa. Ma lì c'erano segnati i movimenti delle persone.
-E questa cos'è?- chiesi prendendogliela prima che potesse correre via.
-No! Ridammela!- sembrava un bambino.
Cercai il nome.
Non ci potevo credere, era davvero con quella Weasley.
Il mondo mi cadde addosso.
L'avrei ucciso. Volentieri.
Adesso.
Subito.
Quel Potter vide che sbiancai.
Non dissi niente.
La bacchetta era ancora puntata su quel nome e lui capì.
Chissà, scommetto volesse deridermi all'inizio e invece mi abbracciò.
Stavo per rifiutare ma mi serviva. Sentivo delle lacrime di rabbia rigarmi il viso che cancellai subito con l'orlo della manica.
Mi sarei vendicata. E tanto anche.
-Grazie- dissi brusca, mi voltai e me ne andai.
Non mi accorsi di aver lasciato un pezzettino di me a 'quel Potter'.

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Capitolo 4
*** Affrontare la realtà? ***


Affrontare la realtà? No, meglio di no. 
Avevo dormito su riguardo alla nuova scoperta.
Lo odiavo. Con tutto il mio cuore.
Le mie compagne parlottavano tra loro fitte fitte.
Katy si avvicinò a me. -Hei Giselle cosa ti turba? È stato Scorpius vero?- mi chiese gentilmente.
Notai che le altre smisero di parlare e ascoltavano, interessate.
-Non sono fatti tuoi.- risposi malamente.
Ok, Katy e Jane erano le mie migliori amiche ma non volevo parlare con loro.
-Hei, dov'è Jane?- chiesi ad un tratto interessata.
Oh, è andata fuori con Jackson.- rispose lei.
Oh, no! Una volta ci aveva provato con me ed io gli avevo lanciato uno stupeficium.
-Io ho fame, andiamo?- chiesi rivolta a Katy.
-Oh, mi sarei sorpresa se non me l'avessi proposto!- disse lei ironicamente. Ci guardammo e iniziammo a ridere incontrollabilmente.
Nella Sala Grande gli altri avevano già iniziato.
Presi un po' di cioccolata calda con biscotti di zucca.
Li adoravo.
-Ciao Gis! Dov'eri stamattina?- era Scorp. Aveva un sorriso strano sulla faccia. Era felice eh?
-Oh, dormivo e tu dov'eri ieri sera?- chiesi retoricamente mentre prendevo la mia tazza e mi allontanavo.
Lui cercò di raggiungermi ma mi infilai nel bagno delle femmine.
Oh no! Mirtilla Malcontenta no!
-Hei ciao! Ci rincontriamo eh? Ti avevo vista due anni fa! Perché non sei tornata? Ti aspettavo sai?- mi sgridò lei.
-Oh... bhe... io...- ero imbarazzata.
Non mi ero resa conto della scritta "GUASTO" nella porta.
Accidenti...
*boom*
-Cos'è stato?- chiesi guardandomi attentamente in torno.
Sollevai la bacchetta all'altezza del viso pronta a schiantare creature ostili.
-Ah, no niente. C'è James Potter che cerca di star male.
Ha trovato delle cose in biblioteca e sperimentava.- mi rispose tranquillamente Mirtilla.
-Non stai mai zitta!- sentii una voce maschile provenire dal bagno.
Mirtilla, come suo solito, scoppiò in lacrime e se ne andò.
-E tu che ci fai nel bagno DELLE RAGAZZE?!?!-chiesi io.
Lui uscì dal bagno.
-Ho pozioni dopo.- spiegò lui.
Feci un ghigno.
Aveva un aria da sbruffone.
I suoi capelli spettinati e mossi e quei suoi occhi.
Erano belli.
-Come sta tua sorella?- chiese lui cambiando discorso.
Feci una faccia strana. -E che ne so?-
detto questo me ne andai.
Appena uscii dal bagno fui afferrata da qualcuno
-Ora noi dobbiamo parlare!- era Scorpius.
-Io con te non ci parlo! Sei un vigliacco e un traditore! Vai dalla Weasley!- urlai.
Scappai via e corsi nel dormitorio delle femmine dove trovai Katy che consolava Jane che piangeva.
-Anche tu?- chiesi. Lei annuì e ci abbracciammo.
-Dobbiamo preparare una bella vendetta. Succosa e dolce. La serviremo fredda come il sangue che ha iniziato a gelarmi nelle vene.- dissi io.

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Capitolo 5
*** Cosa mi stava succedendo? ***


Non mangiavo.
Pensavo.
Pensavo a cosa potevo fare, dovevo umiliarlo, ma c'era anche un   altro pensiero che mi saliva sempre alla testa e restava lì, a galleggiare nei miei pensieri.
-Idee?- chiese Jane sedendosi vicino a me a colazione.
-Uhm niente...- risposi io mentre Katy si sedeva a sinistra.
Scorpius rideva e scherzava con i suoi amici e si girò verso di me.
I nostri sguardi si incrociarono e io girai i miei occhi verdi azzurri verso il piatto di polenta e con la forchetta lo spiattellai per tutto il bordo.
Non avevo fame, non mangiavo da tre giorni almeno...
-Dai sbrigati che facciamo tardi alla lezione!- mi incitò Katy seguita da Jane.
-Si, arrivo. Prendo delle cose e vi raggiungo in classe.- salii correndo, presi subito i libri e scesi per incantesimi.
-Hei biondina!- una voce maschile mi aspettava in corridoio. 
-Hei Potter! Come va?- chiesi tranquilla, o almeno speravo di apparire naturale.
-Che lezioni hai?- la sua voce si sentì in tutto il corridoio. –Incantesimi, tu pozioni?- dissi con un sorriso malizioso sulle labbra.
-Ahahahahhahah no, per fortuna oggi no! Coomunque… mi chiedevo se stasera volevi venire con me, magari a fare anche una passeggiata fuori…- sembrava imbarazzato mentre pronunciava queste parole.
Io sono arrossita e visibilmente anche. Forse troppo.
-Ok… come vuoi.- risposi e lui sembrò sollevato. –Ok, alle 17.45 in sala grande?- gridò mentre correva dalla parte opposta della mia direzione.
Ero arrossita e tenevo la cartella stretta al petto. Cosa mi stava succedendo? Io ero una serpeverde! Non potevo uscire con un insulso, bellissimo, con un dei capelli perfetti, grifondoro, o dovrei dire grifotonto?
Camminavo piano piano nonostante sapessi che la lezione era già iniziata.
-Che voleva quello?- Scorpius emerse dal buio di una stanza.
Tornai subito seria trasformando quegli occhi sognanti in sguardi di fuoco.
-E a te che te frega? Tu, sbaglio o stai con la Weasley?- dissi in tono di sfida.
-Non è vero! E visto che tu non mi vuoi parlare ora te lo obbligherò.- non feci in tempo a reagire che mi pietrificò e mi portò dentro la stanza da dove era emerso dove mi fece tornare normale.
-Non sto con lei! Lei vuole stare con me! Ok, a volte l’ho baciata, ma ora cosa centra? L’ho lasciata, per te!- disse lui con sguardo quasi implorante.
-Ah! E quando vi sbaciucchiavate, di grazia? Quando stavamo insieme? Bene, l’hai lasciata per me? NON TI DOVEVI NEANCHE METTERE CON LEI BRUTTO IMBECILLE IDIOTA E QUANT’ALTRO! TI ODIO, TI ODIERò A VITA E NIENTE CAMBIERà TRA NOI, CAPITO?-ripresi la calma.- Tra noi è finita Malfoy. Per sempre, dovevi pensarci prima sai?-
Detto questo girai sui tacchi e me ne andai.
-Ma Giselle ferma! Aspetta! Ti giuro che mi dispiace!- mi gridò lui dietro.
-Ah, davvero? Allora stasera, a cena in sala grande lo dirai a tutti, anche alla tua Rosie!!!- gli gridai di rimando. –E NON VOGLIO DISCUSSIONI!!-
-e tu uscirai lo stesso con Potter?- chiese. 
Sapevo già la risposta.
-Chissà.-
Me ne tornai nei dormitori, non avevo più voglia di incantesimi e aspettai le altre.
-Dov’eri?- chiesero in coro le mie migliori amiche.
Raccontai tutto e dopo tutta una serie di eventi meno importanti mi accorsi che era ora di iniziare a prepararmi.
Quel Potter… non smettevo di pensarlo, un solo istante.

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Capitolo 6
*** L'appuntamento ***


Avevo appena finito di prepararmi e Jane mi chiamò che era arrivato. Vidi James con i capelli scompigliati e la testa china imbarazzata che si guardava le scarpe.
-Oh eccoti.- mi disse lui. –Eccomi..- dissi io.
Eravamo imbarazzati.
-Bhe, dai andiamo?- dissi io.
Camminavamo lentamente sul prato e osservavamo il cielo con il viso puntato in alto tanto da far male il collo.
-Vieni, ho una sorpresa.- esclamò James Sirius afferrandomi la mano e iniziando a correre.
-Ohh calma o mi strapperai il braccio- gridai io divertita.
Arrivammo sulle sponde del lago e sotto un albero vidi un cestino.
-Ho preso qualche cosuccia dalle cucine. Sono cose ottime! Te lo assicuro!- disse lui.
Tra risate e morsi al  cibo il tempo passava… nel mentre.
***
-Ahahaha hai ragione!- esclamò Xavier ridendo.
-Oh, ma quello non è James?...- chiese Andrea sconcertato.
-Oh! Si è lui, ed è con una ragazza!- disse Xavier divertito. –Chissà chi è… ma non è… È UNA SERPEVERDE!!- gridò.
I due “piccioncini” si voltarono dalla loro parte e Xavier buttò Andrea in un cespuglio.
-Quella la è una purosangue serpeverde! L’ha fatto innamorare con un filtro d’amore! Ne sono certo! Magari comprato dallo zio di James stesso!- spiegò Xavier ad Andrea che era un po’ confuso.
-Perché non torniamo in sala comune? Lasciamoli in pace.-  cerco di dissuaderlo quest’ultimo anche se con poche speranze.
-No, dobbiamo salvarlo!- e gli spiegò il piano.
***
-Perciò tua sorella ha frequentato un babbano?- chiese lui sorpreso.
Io mi stesi sul prato verde acido e sorrisi. –Si, per un po’ finché non lo lasciò per un mago.- risposi.
-Oh.. e dopo quanto?- 
-Uhm… sono stati insieme… per un giorno circa.- ci guardammo e iniziammo a ridere.
-HEI JAMES SPOSTATIIIII!!!- Sentimmo un grido dall’altro e poi una cascata d’acqua mi cadde addosso inzuppandomi tutta.
-IMBECILLI!- fuori di  me dalla rabbia presi la bacchetta e li guardai con tutto l’odio che tenevo dentro.
-CRUCIOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!- gridai. I due furono scossi e sobbalzati dalle loro scope.
Si contorcevano e James li guardava con orrore. Mi accorsi di ciò che stavo facendo e li lasciai cadere, al centro del lago.
Ero triste e fuori di me dalla rabbia.
Non potevo immaginare che uno “scherzo” del genere mi avrebbe fatto fare quelle cose.
Vidi che nuotavano e allora capì  che non si erano fatti niente. Dopo tutto avevo tenuto l’incantesimo solo qualche secondo.
Non mi avrebbero messo nei guai, ne ero certa.
Tornai al castello e vidi James che mi correva dietro e lo aspettai.
-Scusa, quei due sono degli idioti. Ti giuro che non centravo niente!- mi disse lui preoccupato.
Ci guardammo negli occhi.
E…

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Capitolo 7
*** Un piano. ***


I nostri visi erano ad un soffio. Sentivo il suo respiro sul viso. Io ero fradicia ma non sentivo freddo.
I nostri occhi si incontrarono e…
Arrivò Scorpius.
Vidi che provò a nascondersi ma io lo avevo visto così afferrai James e lo baciai.
Vidi Scorpius che fremeva di rabbia ma si astenne a correrci in contro e ucciderci.
-Ora devo andare. Ciao!- dissi con un sorriso malizioso a James che restò lì come un ebete.
Entrai nella porta dove si era nascosto Scorp.
-Sei felice ora?- era poggiato alla parete, braccia incrociate e sguardo basso, adirato.
-Si. Chissà se imparerai. Non sei il centro della vita di tutte le ragazze, sai?- detto questo me ne andai, felice del mio lavoro.
-Ah, ricorda a cena.- gridai facendogli l’occhiolino.
Ero assolutamente orgogliosa di me stessa. Non l’avrei perdonato ma lui non sarebbe mica rimasto con la Weasley .
-Allora.. com’è andata?- chiesero Katy e Jane appena entrai in sala comune.
Tutto secondo i piani.
Sorrisi e incrociai le braccia seduta nella poltrona.
Nessuno poteva tradire Giselle. E dico nessuno.

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Capitolo 8
*** Chi la fa l'aspetti ***


Andai ad asciugarmi e dopo scesi in sala comune.
Scorpius mi vide arrivare e si alzò.
Annuii lentamente.
Non avrebbe riavuto me, ma neanche la Weasley, di questo ne era certo.
Mi girai, lei c’era. Perfetto.
-Gis ma non è troppo? Umiliarsi anche di fronte ai professori?- chiese Katy.
-Si, forse hai ragione Kat, ma noi siamo serpi! Non può tradire Gis e farla franca così!- disse Jane.
Ero felice, mi sentivo leggermente in colpa ma non me ne fregava di meno.
-*Ehm ehm* GISELLE,- sentimmo una voce risuonare in tutta la sala. Le persone presenti si voltarono a guardare incuriosite.- SCUSA, TI GIURO, NON VOLEVO FARTI STARE MALE. MI PENTO DI AVERTI TRADITO, AMO TE, E TE SOLTANTO. ROSIE NON MI INTERESSA, IO AMO TE!-
Erano tutti sbalorditi da questa rivelazione improvvisa.
Vidi una figura esile e completamente rossa, anche nei capelli, alzarsi dal tavolo griffondoro e scappare con il volto tra le mani. Un’altra figura la seguì.
Dopo cena uscii senza farmi vedere da Scorpius e trovai in una stanza Albus Severus Potter che consolava la Weasley.
Mi feci avanti, lui mi vide –Cosa ci fai qua?- chiese burbero. Anche Rosie alzò la testa.
-Sei triste eh?- chiesi con ironia. –Vattene.!- mi cacciò lei.
-è triste vedere la persona che ami stare con un’altra eh?- continuai. –Ecco, io mi sono sentita proprio come te ora.-
Mi voltai per andarmene. –Ah, grazie per avermi rubato il ragazzo per tutto questo tempo!-
Detto questo me ne andai e mi sbattei proprio contro Scorpius.
-Allora? – chiese lui rosso dall’imbarazzo.
-Allora sparisci!- dissi io.
Lui rimase fermo con la bocca spalancata. Non se l’aspettava.
Ero compiaciuta di me stessa.
-James!- vidi James camminare e gli andai in contro.

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Capitolo 9
*** Ne ho abbastanza. ***


-Senti Giselle…- iniziò James. – tu sei la fidanzata di Scorpius perciò ciao!-
Lo afferrai per un braccio mentre cercava di scappare.
-Hei fermo! Lui non mi interessa!- gli dissi io guardandolo negli occhi che sognavo di notte da ormai troppo tempo.
- A me piaci tu!- lo trascinai in una stanza e ci baciammo, mi piaceva ma non lo amavo. Non mi sarei più innamorata come con Scorpius.
*quasi un mese dopo*
Io e James continuavamo a vederci a insaputa degli altri, come amici, anche se qualche bacio ce lo scambiavamo, proprio come dei bambini.
Scorpius non mi parlava più, era furibondo e a volte davo una sbirciatina nella mappa di James per vedere dov’era.
Sempre in sala comune, che noia!
Rosie invece stava sempre con il cugino.
-Ciao J. Devo andare!- dissi salutandolo mentre correvo, dopo uno dei nostri “mini appuntamenti” ,    nella classe per pozioni.
Entrai per fortuna in orario però non c’erano posti liberi  e mi dovetti sedere vicino alla Weasley.
Non ci guardammo. Alla fine della lezione, mentre mi preparavo lei si avvicinò. –Senti, scusami, non sapevo che Scorpius uscisse con te.-
Avevo uno sguardo torvo –ah! Infatti lui con chi stava tutto il tempo? Ah, forse hai ragione di pensarlo visto che stava solo con te!!- lei mi afferrò il braccio per impedirmi di andarmene.-mollami!-
Gridai.
-Ti giuro che lui mi aveva detto che vi eravate lasciati! Non lo avrei mai fatto!- era fredda ma sincera.
-Ho capito. Ciao.- mentre uscivo imboccai un passaggio e mi fermai, sentivo delle voci.
-Ahahahah ma davvero?- -SI, ti giuro!- mi avvicinai piano piano e vidi mia sorella poggiata sulla parete e un ragazzo con il braccio posato, anch’esso sulla parete, vicino alla faccia di mia sorella e chiacchieravano come una coppietta felice.
Quel ragazzo era James.
Tornai in sala comune. Basta, ero stufa di ragazzi!
-Eccola! Te l’avevo detto che prima o poi sarebbe tornata.- disse Jane a Katy.
-Che è successo? – chiesero in coro. Ci sedemmo sul divano. –L’ho trovato con mia sorella. Ne ho abbastanza di ragazzi!- dissi io furibonda.
Solo dopo notai che Scorpius sedeva sulla poltrona e fingeva di non ascoltare.
Vide che si alzò e usciva dalla sala comune e lo seguii dicendo alle mie amiche di aspettare.
Era con le spalle al muro, il viso rivolto in alto, gli occhi chiusi e un sorriso, anzi un ghigno sulla faccia.
-A quanto pare i ragazzi non ti vanno a genio eh? O forse tu non vai a genio a loro?- disse lui. Cercai di fermarlo ma continuò –Io non avrei mai detto quelle cose in sala grande e ora ti rivelo un piccolo segreto, le tue amiche ti vogliono davvero bene e mi hanno fatto la maledizione imperius. Le ho odiate, mi hanno messo in imbarazzo davanti a tutta la scuola. E questo solo perché tu credevi che io fossi solo tuo eh? Bhe, come posso essere solo di una, me lo spieghi?- la domanda era retorica. Avvicinò quel suo bel visino bianco e  i suoi capelli di un biondo quasi bianco vicino a me, con il suo solito ghigno e io gli tirai uno schiaffo.
E me ne andai.
Basta, ero sola, ero sola con il mondo. All’inizio dell’anno credevo di avere tutti in pugno, e invece si è rivelato solo tutta una grande delusione.
I giorni passavano e io non parlavo con nessuno, evitavo James e, vista la poca voglia dei compiti, li facevo fare a dei tassorosso più piccoli. Non sempre erano giusti, e allora li punivo con qualche incantesimo.
Avevo rubato la mappa a James e stavo nel dormitorio  a guardare cosa facevano gli altri.
-Ehi sorellina! Perché stai chiusa qui? Ho una notiziona!- Non vedevo mia sorella Amy da circa due mesi. –MI SONO FIDANZATA! Purtroppo è un grifondoro e le mie compagnie non sono molto d’accordo. Si chiama James, James Potter. Ma parliamo di te, ho sentito che Scorpius ti ha lasciato?- Si sedette vicino a me e mentre pronunciava queste testuali parole il mondo mi crollò addosso.
Volevo andarmene, e subito. –Sai,- dissi io- anche io ero fidanzata con lui. – lei sbiancò.
-Che cosa!?- era sbalordita.
-Ah, allora è per quei due che ti sei conciata così!- mi prese il braccio e mi trasportò fuori dopo una breve rinfrescata. Nevicava e tutti giocavano a palle di neve.
C’era un fiocco di neve, bianco come la luce che emanava quella magnifica luna. Sembrava un pizzo, era fantastico ma purtroppo, allo sfiorare la mia pelle, esso si sciolse, come il mio cuore per questo spettacolo assolutamente meraviglioso per una che sta chiusa dentro il castello da mesi.
Quel castello enorme e possente, che aveva affrontato mille e mille intemperie.
In ogni cosa che guardavo sentivo dentro la mia testa rime poetiche farsi avanti e inebriare la mia mente insieme alle immagini e vi danzavano, una danza lenta ma euforica.
James, con quei suoi occhioni verdi acquamarina e quei suoi capelli marroni ogni volta, sempre, in disordine. Sorrideva e correva verso di noi ma appena mi vide si fermò.
-Credevo fossi morta! Dov’eri finita?!- chiese lui senza poi accorgersi che c’era anche mia sorella.
-James, vedo che conosci già mia sorella.- disse lei. –eravate fidanzati a quanto SOLO ORA mi risulta.- continuò.
-Si, e allora? Io starei ancora con lei se non si fosse volatilizzata dalla faccia del mondo magico e babbano!- Amy non sapeva cosa rispondere.
-Siete fidanzati voi due?- chiesi d’un tratto io.
-No, siamo solo ottimi amici, perché?- io guardai Amy che si girò imbarazzata dall’altra parte.
I suoi capelli neri mossi dal vento le coprivano il viso ormai di uno strano colorito rosastro contro il biancore del volto.
-Amy…?- la mia era più una domanda. –Era per farti alzare,-spiegò lei- da due mesi eri lì, andavi solo ad alcune lezioni, per quanto tu, a volte, mi stia antipatica sei sempre quella rompiscatole della mia sorellina!- e detto questo l’abbraccia, non per il fatto di avermi mentito, ma per avermi appena detto che mi voleva bene, e visto che ciò non accadeva mai era meglio festeggiare , così compattai una bianchissima palla di neve e gliela tirai dritta dritta sul viso e così a James.
Tra urla e risate rientrammo tutti infreddoliti e ci avviammo verso la sala comune, e io ero felice come non ero mai stata prima.

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Capitolo 10
*** Quella Weasley... ***


In quei precisi istanti che avevano caratterizzato la mia vita fino a poco prima il mio mondo era rosa è fiori.
Purtroppo sospettavo non sarebbe durato molto.
Ridendo e scherzando, io, mia sorella e ciò che dentro la mia testolina iniziavo a chiamare “fidanzato” entrammo nella sala grande, non accorgendoci che c’era qualcuno.
-James? Cosa ci fai lì, con due serpeverde? CON GISELLE?!?!- oh no! Ti prego non dirmi che è arrivata la cugina-rompiscatole-soffiaragazzi più noiosa del mondo babbano e magico!
Ebbene si, Rosie Weasley camminava a passo di marcia verso di noi, con uno sguardo severo che le si addiceva perfettamente, precisa alla madre diceva mio padre.
-HEI! GISELLE! PERCHÉ MI TOGLI SCORPIUS E POI TI PRENDI PURE MIO CUGINO?!- mi urlò quasi lei.
 
La odiavo. Aveva un’aria da sotuttoio con i suoi capelli marrone chiaro e uno sguardo fulminante che lanciava a chiunque le intralciasse la strada.
Era forte, decisa, ma se avesse avuto a che fare con me, l’avrei fatta a pezzi, come appunto era successo.
In quel momento volevo che la cera di una candela le gocciolasse in testa per vederla urlare.
Feci un ghigno al mio solo pensiero  e dissi –Lui esce con chi gli pare, ok? Non sei tu a comandarglielo capito? Togliti dal viso quell’arietta da saputella perché tu cara, non hai il diritto di comandare nessuno!-
Lei rimase di sasso. Non se lo aspettava proprio.
-Andiamo James.- continuai io. Gli afferrai il braccio, pronta ad andarmene quando sentii qualcuno che lo teneva.
-Lui non va da nessuno parte, capito cara?- quella Weasley mi stava veramente seccando.
Ci guardammo in cagnesco con James che non sapeva da chi andare.
 -Ros, per favore, tu non ti sei comportata per niente bene con Giselle, ha fatto la sua scelta.- lei mollò la presa e continuò  a guardarci in cagnesco.
Ok, io amavo James Sirius Potter.
-Spero tu sia felice, ho appena litigato con mia cugina. Ora dirà a tutti che sto con te!- mi disse lui a testa bassa.
-Hai fatto la tua scelta, per questo ti adoro.- risposi stringendomi al suo braccio.
-Giselle, prego venga con me.- apparse la preside alle nostre spalle.
Ero confusa, lei mi strattonò il braccio e mi portò via.
James non sapeva cosa dire.
Ora è tutto buio.
Non lo rivedo da tre anni.
Sono molto lunghi sapete? Penso si sia dimenticato di me. Peccato.
Ho pensato molto alla mia vita in questi tre anni.
Vorrei raccontare ciò che è successo ma ho fatto un patto. Con la magia.
Quest’anno sarei tornata ad Hogwarts. L’avrei rivisto.
Ho saputo che l’avevano bocciato e mi dispiaceva.
Invece mia sorella seguiva un corso per lavorare al Ministero.
Io non sapevo ciò che mi sarebbe accaduto. Auror? No, non era il mio sogno.
Volevo diventare una dottoressa al San Mugo.
Rincontrare i miei amici.
Ritrovare James.
Volevo la mia vita che mi ero lasciata alle spalle.
Ero cambiata, molto, ma chissà, forse era un bene.
Forse la mia vita verrà raccontata di un’altra storia.
Ma preferirei di no, perciò finisco dicendovi che io sono tornata.
James mi aveva aspettata. Mi disse esattamente così.
Lo amai così tanto in quel momento che me lo sposai.
Rosie si era fidanzata con un corvonero di cui mi sfugge il nome, e Scorpius con la figlia di Pansy, la compagna del padre.
Io e James vivevamo in una tranquilla villa fuori dal mondo, io lavoravo al San Mugo  e lui era un Auror.
I nostri figli si chiamavano Amy e Alice. Ah, a proposito di Amy, mia sorella diventò Ministro della Magia, viene da noi a cena ogni domenica insieme a suo figlio Dev. Suo marito era in viaggio alla scoperta di nuovi draghi e sarebbe tornato quest’anno.
Gli ultimi anni della scuola per me sono stati molto confusi, ma ora ero qua, ed ero finalmente felice.
Felicemente sposata, felicemente ho seguito i miei sogni e felicemente vi rendo partecipi della mia storia.
Ve ne sono grata per aver letto tutto, fino ad ora.
Oh, Alice sta piangendo, meglio prepari il biberon.
Ciao!

#Il finale forse è un po' confuso, ma ho scritto d'impulso! Spero la mia storia vi sia piaciuta! Saluti, Giselle Malfoy!# 

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