Qualcosa di più prezioso.

di Gioia86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno di un doloroso passato. ***
Capitolo 2: *** Un pianoforte ***
Capitolo 3: *** Il ballo. ***
Capitolo 4: *** Una lunga notte ***
Capitolo 5: *** Una nuova mattina ***
Capitolo 6: *** Ciò che non conosci. ***
Capitolo 7: *** In viaggio ***
Capitolo 8: *** Chiudi gli occhi ***
Capitolo 9: *** Perdersi ***
Capitolo 10: *** Speranze ritrovate ***
Capitolo 11: *** Tripudio di sentimenti confusi ***
Capitolo 12: *** L'inizio dell'epilogo ***
Capitolo 13: *** EPILOGO. ***



Capitolo 1
*** Ritorno di un doloroso passato. ***


- "Assassino! Assassino!" -  

Grido una voce disperata di donna nel bel mezzo della   folla, Che gremiva la piazza principale di Portici.  

Tutti, compresi Ashe e gli altri si girarono Quella verso   voce. Dall'aspetto Si fece così spazio Attorno ad una donna anziana,   trascurato, il viso Devastato dalle rughe, con occhi sbarrati e grazie Pieni di   disperazione, puntati Nella stessa direzione indicata dal Suo braccio teso in   Avanti Assieme Suo dito indice al.  

Ashe direzione racconto e Seguì con lo sguardo: "No! ... non   PUÒ Essere !..." C'era Balthier difronte Quella donna, un pochi passi di   distanza.  

- "Assassino!"-ripete .- "Tu hai Ucciso mio figlio! Hai   Ucciso mio figlio! "- A quelle parole l'anziana sbottò in un pianto   irrefrenabile, accasciandosi a terra in uno Spasmo di visibile sofferenza.  

Il silenzio e l'immobilità Erano Calati su tutta la   piazza. L'attenzione di Ashe si era focalizzata Nuovamente sulla Vecchia   signora. Si era convinta Appena Che non POTEVA ESSERE Balthier la persona A CUI   La donna era rivolta, sicuramente doveva esserci uno sbaglio, quand'ecco con Che   la coda dell'occhio, Ashe percepì Il Pirata muoversi.Egli SI AVVIO lentamente   Verso la donna.Gli Erano occhi di tutti puntati su di loro.Lui si chino sulla   poveretta ponendole sommessamente una mano sulla spalla.  

- "Per Quello che ti ho fatto"-Le sussurò .- "Non ho   Diritto di chiederti perdono, nè lo merito.Ma ti prego di credere Che non   riuscirò mai uno pentirmi abbastanza per le mie colpe. "  

A quelle parole la donna Cesso Il suo pianto e Alzo lo   Sguardo verso Balthier, stordita e fissandolo in silenzio.A quel punto lui si   Alzo le spalle e voltandole si riavviò verso gli altri.  

- "Andiamocene e alla SVELTA!" - Pianoforte Disse ai Compagni .- "Abbiamo attirato fin troppo l'attenzione!" -  

Nessuno oso proferire parola fin tanto Che si   incamminarono verso la residenza Bunansa. Erano arrivati ad Portici da Appena   Due Giorni E sebbene Balthier Fosse Stato riluttante all'idea, la sua casa   Natale era l'unico posto sicuro dove potevano alloggiare. Ad Ashe piaceva molto   quel posto: Una suntuosa villa, dai lunghi Corridoi e le innumerevoli stanze. E   poi, quel grande giardino sul retro! Ma la sorpresa più grande di Quella lussuosa   Residenza Erano Stati sicuramente Hestia e causa, i Belloggio   Gentili Custodi. Loro Erano Stati venire una seconda famiglia per Ffamran E LA   Giovane Aerina, Loro unica figlia, lui era venuto Cresciuta con una sorella.   Ovviamente, tutte queste informazioni era Stata Hestia Stessa uno riferirle annuncio   Ashe, infatti Ffamran epoca non molto propenzo uno Parlare di lui, nè tantomeno della   sua infanzia.  

Quando varcarono la soglia della casa, Bash esplose come   un vulcano in eruzione.  

- "Vuoi spiegarci Che diamine è successo lì E fuori? SE   qualcuno ci avesse Riconosciuto? Quella donna Chi era? Che cosa le hai   Fatto? "-  

Sentendo il Capitano urlare sopraggiunse nell'atrio   anche Hestia.  

Balthier non rispose, senza neanche una Sibilo   parola.Senza Bash Nemmeno degnare di uno sguardo, uno imbocco il testa china   Corridoio difronte uno Loro.  

- "Balthier! Abbiamo diritto ad una spiegazione!" --   Seguito ad urlargli L'uomo dietro le spalle. Bash si accinse a seguire irritato   Il Pirata, ma fu fermato da un gesto del braccio di pronto Ashe.  

- "Bash, no!" - Gli intimo La Principessa e il Capitano   rimase immobile, lasciando Che Balthier sparisse Lungo il corridoio.Ashe con   Volto preoccupato rimase uno guardare Il Pirata Mentre si allontanava.  

- "Che cosa è successo?" _ Chiese Hestia UNO quel punto, la   Quale Nel frattempo, era Stata raggiunta da Aerina.  

Fu Che Vaan, subito, con la sua solita leggerezza che poco   si addiceva al clima creatosi, le Narro in breve la Vicenda.  

_ "Povero il mio ragazzo!"-Esclamò dispiaciuta Hestia, al   Termine del racconto .- "Gli dei si divertono uno torturarlo.Come se già non   bastassero le pene Che lo tormentano per Ciò che ha fatto "-  

- "Ma cosa ha Fatto Balthier, Hestia?" - Chiese   Penelo, curiosità Dalla posseduta come al solito.  

Fu Ashe, contro ogni aspettativa, Che Rispose   tempestivamente.  

- "majister Era un Giudice." -  

annui Hestia sommessamente, abbassando gli occhi   rattristata. Tra Vaan, Penelo e un Bash Emerse Stupore visibile.  

- "Balthier non ama Che si parli di lui, o del Suo   passato. "- Essordì Fran in tono di rimprovero e stizzito passando Attraverso le   Statiche figura Loro nell'atrio, Sali le scale di fianco al Corridoio,   togliendosi Dalla scena.  

- "Come fa a restare così fredda e indifferente" .. Penso   Ashe .- "Dovrebbe andare da lui e ora invece, non curarsene Sembra   minimamente. "-  

La principessa senti avvampare un forte risentimento   Dentro di lei nei Confronti della si preoccupò non capendone il, Viera motivo,   MA I suoi pensieri Furono distolti Dalla voce di Aerina.  

- "Ffamran fu nominato giudice a soli sedici anni." --   Racconto la ragazza .- "Con l'unico Scopo di Essere un facile burattino Nelle Mani   dell'Impero ed un perfetto Tramite fra Signore Cidolfus e la famiglia Solidor. In   Quegli anni l'Impero emise l'Obbligo di Arruolamento all'esercito per tutti i   primogeniti maschi di Archadia. Scopo Lo Quello era di rinforzare ulteriormente   Le armate in vista dell'attacco uno Nabudis e del conseguente Piano   espansionistico dei Solidor.Ad Archadia si formarono gruppi di NUMEROSI   resistenza contro la tirannia e la sete di potere della famiglia imperiale.Molti   DI QUESTI Erano gruppi formati per lo più da giovani Archadiani. Alcuni si   limitarono ad una resistenza pacifica, nell'anonimato Attraverso la propaganda.   Altri, arrivarono ad attentati e ad atti di Rappresaglia. Ma per tutti, la pena   in caso di Cattura era LA STESSA, la morte immediata. L'Imperatore indisse una   Campagna contro i ribelli. Invio Squadroni armati in tutte le terre di   Archadia, capeggiati dai giudici.Riuscirono uno catturarne purtroppo molti,. La   Spedizione Che ebbe più successo fu Quella di Ffamran. Che Ignorava in seguito   agli arresti, avrebbe assistito alla Decapitazione di tutti Quei giovani, senza neanche un processo, senza Poter   intervenire.Una ad una vide cadere le Loro teste Stato ed era lui   UNO portarli al patibolo.I sensi di colpa lo divorarono e fu allora Che   fuggi via. "-  

- "Questa guerra ha segnato in modi Diversi ogniuno di noi." - SI Ashe   Stupi nel sentire il capitano Von Rosenberg pronunciare quelle parole.  

- "E 'vero." - Lei Penso .- "Questa guerra ha segnato tutti   noi. "-

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Capitolo 2
*** Un pianoforte ***


La pesante porta si spalancò fendendo con un solco di luce l'oscurità dell'enorme stanza.

Balthier entrò lentamente,avviandosi verso le alte finestre oscurate dalle pesanti tende damascate. Il rumore dei suoi passi si sentiva rimbombare attraverso le pareti della sala semivuota.

Spostò di poco una tenda. Una striscia di sole si disegnò sul pavimento illuminando, come un riflettore trasversale, un elegante pianoforte a coda posto nel centro.

Ffamran si avvicinò al pianoforte.Scorse i tasti con le dita,sfiorandoli appena,con sguardo assorto.Poi si sedette difronte la tastiera e cominciò a suonare.

Le sue mani cominciarono a scorrere fluide su quelle note, dando vita ad una malinconica ma dolcissima melodia.

-"Cos'è questa musica?"- Domandò Penelo nell'atrio,udendo quell'armonico suono da lontano.

-"è il signorino Ffamran."- Rispose Hestia. -"Sua madre Lady Lenirah suonava come un angeloe fu un'ottima maestra per lui."-

-"Ricordo che quand'eravamo piccoli e Ffamran era triste, suonare il pianoforte lo rasserenava sempre."- Mormorò Aerina.

-"Ashe dove vai?"- Chiese Vaan vedendo la principessa dirigersi in fondo al corridoio.Ma Ashe non rispose, quasi come rapita e trasportata verso quella melodia, si avviò verso quella stanza dalla porta aperta.

Si fermò sulla soglia a fissare la schiena di Balthier,totalmente preso a suonare.

Dove aveva già sentito quella musica?La giovane principessa si sforzò di ricordare. Le tornarono alla memoria scene di un infanzia felice, di giochi in cortile con i suoi fratelli,di lezioni di magia, di algebra e di letteratura fatte all'aperto in primavera, sotto gli alberi in fiore. E poi,ricordò di un pianoforte e di una bambina che suonava una melodia con tanta bravura e dedizione.

Quella bambina,era lei.E quella melodia,era quella che stava ascoltando in quell'istante,la stessa che suonava il giovane uomo difronte a lei.

Balthier lasciava che le sue mani continuassero a fluire sui tasti, come fossero staccate dal controllo del resto del corpo e suonassero da sole.

Teneva gli occhi chiusi,assorto, lasciando che i ricordi invadessero la sua mente a tempo di note.

Al funerale di Lady Lenirah vi erano solo cinque persone. Il Kiltias, che celebrava la funzione, una coppia di adulti, una bambina di appena dieci anni, solo quattro di meno dell'altro ragazzino, fermo accanto a lei. Il kiltias terminò le sue preghiere e un becchino cominciò a versare lentamente la terra dentro la fossa dove giaceva la bara.

-"Vai ragazzo."-Sussurò l'uomo della coppia di adulti all'orecchio del quattordicenne, porgendogli una rosa bianca.

Il ragazzo andò verso la fossa e gettò delicatamente il fiore sulla bara.

-"Addio, madre!"- Sussurò il giovane fra i denti. Una lacrima gli solcò una guancia ma egli si affrettò ad asciugarla con una mano, mantenendo il suo sguardo alto e fiero, fin troppo maturo per la sua giovane età.

La fanciulla lì presente si avvicinò a lui e gli strinse teneramente la mano.

-"è ora di andare, Ffamran."- Gli disse con la sua dolce voce da bambina.

-"Andiamo Aerina."- Rispose il giovane con un triste sorriso.

I due adulti e i due bambini si incamminarono silenziosamente verso casa.

-"Hestia,Belloggio, grazie per essere venuti anche voi al suo funerale."- Disse sommessamente il ragazzo.

-"Non deve ringraziarci signorino Ffamran. Lady Lenirah era una donna stupenda, mancherà molto anche a noi"-

Già,Ffamran già poteva avvertirla terribilmente la mancanza della madre, l'amava così tanto.

-"Eppure, lei non ha pensato a me quando si è tolta la vita"- Si diceva, sentendo il risentimento diventare un tutt'uno col dolore dentro di lui.-"Era sola,era triste ed il mio amore non è stato abbastanza da darle un motivo per continuare a vivere"-

L'immagine del corpo senza vita della madre continuava a tormentarlo.Era stato lui a trovarla, stesa a terra a faccia in giù nel giardino, sotto il suo albero preferito, dove lei era solita stendersi a leggere nelle giornate di sole.All'inizio tentò di risvegliarla, chaimandola, pensando che fosse svenuta, ma dopo poco capì...

Il medico che le face l'autopsia affermò che si trattava di overdose di erbe oppiacie, ma la diagnosi era chiara fin da subito, quando ne trovarono il barattolo vuoto nello studio di Cid.

Quello studio...Gli aveva portato via il padre, inghiottendolo attraverso il suo lavoro per interminabili giorni e mesi ed ora, gli aveva tolto anche sua madre fornendogli le droghe con cui si è uccisa.

L'ironia del destino volle che persino il giorno del funerale, Ffamran si ritrovasse sulla soglia di quello studio,di fronte al padre seduto alla sua scrivania , come sempre.

-"Non sei venuto al funerale."-Esordì il giovane.

-"Il funerale era oggi? Mi spiace. Ma del resto ho avuto un importante incontro con sua altezza Lord Vayne e si è protratto più del previsto"- Rispose l'uomo con una noncuranza quasi agghiacciante.

-"E tu sei mancato al funerale di tua moglie per questo?"-

-"Tua madre ha scelto consapevolmente di morire.Evidentemente era ciò che desiderava. Ora sarà felice, non vedo perchè sprecare tempo a compiangerla."

-"Mia madre è morta perchè tu hai preferito te stesso e il tuo lavoro a lei. La solitudine l'ha uccisa.Tu l'hai uccisa!"- La voce di Ffamran risuonò piena d'odio nella stanza, ma questo non smosse minimamente il dott. Cid, che si limitò a cambiare discorso con fare seccato.

-"A proposito, quest'oggi con Lord Vayne abbiamo parlato proprio di te. Sua Altezza è favorevole alla mia proposta di fare di te un giudice majister. Tuttavia, dovrà prima chiedere l'approvazione al senato e,data la tua giovane età,sarà necessario attendere almeno un anno affinchè ti venga assegnata la carica. Ma Vayne è sicuro che non ci saranno impedimenti di sorta.Quindi, figliolo, rallegrati! Il titolo è praticamente già tuo."

-"Io non diventerò un giudice!"-

-"O,lo diventerai eccome, invece."- Ribattè Cid ridendo-"Non ti permetterò di rovinarmi i piani!"-

Ffamran non ebbe la forza di rispondere, era ancora troppo giovane, del resto, per riuscire ad affrontare il padre.Sentiva che le lacrime fremevano per sfociare e così si girò e corse in camera sua; non voleva che Cidolfus lo vedesse piangere.

La musica continuava a scorrere e i ricordi anche, mentre Balthier suonava.Ricordi sempre più pesanti da sopportare. La guerra, la solitudine della sua adolescenza, la sua investitura a giudice e poi, le condanne, tutto quel sangue di innocenti impresso sulle sue mani, sulla sua anima, per sempre,per sempre,per sempre....Le mani di Balthier si bloccarono di colpo, la sua melodia si interruppe con un sonoro e brusco "DON".

Ashe sussultò. Ffamran riaprì gli occhi. Lei potè avvertire il respiro affannato del pirata.

-"Deve soffrire molto in questo momento."-Pensò lei e sentì d'improvviso il desiderio di fare qualcosa, qualsiasi cosa, per alleviare il suo dolore. La principessa sapeva, tuttavia, che qualsiasi parola di conforto sarebbe stata inutile,banale.

Si avvicinò al pianoforte in silenzio. Balthier non la sentì arrivare, e rimase sorpreso quando sentì suonare alcuni tasi alla sua sinistra. Si voltò e vide Ashe sorridergli.

-"Conosco questa melodia.E' passato così tanto tempo dall'ultima volta che ho toccato un pianoforte."-

Senza aggiungere altro, Ashe si sedette accanto a lui e seguitò a suonare. Suonò soltanto alcune note, ma non dovette attendere affinchè Balthier si apprestasse a seguirla. Lui continuò suonando un'altra piccola strofa, poi riprese lei e così via, di seguito.I due continuarono in una perfetta alternanza musicale per qualche minuto, poi, senza una parola, come se fosse la musica stessa a guidarli, iniziarono a suonare a quattro mani, creando una melodia a due, splendida per l'orecchio.

Nessuno dei due tenne il conto di quanto tempo suonarono, ma entrambi si scoprirono pian piano a sorridere sui loro volti e la sinfonia divenne lentamente sempre più gaia, fino a diffondere allegria con le sue note, in un crescendo continuo.

Ashe si sentiva pervasa da una strana euforia. Nella sua mente non vi erano più pensieri, ma solo la musica e la consapevolezza di sentirsi bene, come non ci si sentiva più da molto tempo. Le sue dita le sembravano andare da sole, come impazzite e d'un tratto si ritrovò a sconfinare nella parte di pianoforte di Balthier. Lui si fermò, lasciandola esibire divertito nel suo crescendo di note.A quel punto, resasi conto, cessò di suonare anche lei e scoppiò in una breve risata.

-"Perdona il mio entusiasmo!"-

-"Mi piace il tuo entusiasmo"-Mormorò lui, con uno di quei sorrisi che gli illuminavano il volto, facendo invece avvampare di rossore quello di Ashe.

Quella piccola, esile intimità che si era creata fra loro, non fece in tempo a nascere che fu subito spezzata improvvisamente dallo scroscio di un applauso, dietro le loro spalle.I due si girarono e videro Bash, Vaan, Penelo,Hestia e Aerina (c'erano proprio tutti!) difronte la porta, con Penelo che batteva le mani saltellando entusiasta.

-"Bravissimi!O,siete stati veramente fantastici!Un giorno insegnerai anche a me a suonare così ,Ashe?Ti prego!"-

Ashe mantenne lo sguardo fisso a terra, troppo imbarazzata per proferire parola e tutto ciò che continuava a domandarsi dentro di sè era da quanto tempo gli altri stavano lì ad assistere, sentendosi terribilmente infastidita dalla situazione.  

Balthier seppe agire, invece,con il solito charme che lo distingueva. Si alzò in piedi e simulando un inchino, proferì un ironico ringraziamento ai suoi improvvisati spettatori.

-"Bene!"-Esclamò infine.-"Stasera ci saranno grandi festeggiamenti in onore del carnevale, nel quartiere di Zenoble.Anche se siamo tutti dei ricercati, nulla ci vieta di divagarci un pò se la festa è in maschera."-

-"Non credo sia il caso Balthier."-Borbottò Bash.

-"E poi non abbiamo nè abiti,nè maschere."-Fece notare Penelo.

-"O,ma certo che li avete,invece!"-Esclamò Hestia-"Per i nobili di Archadia la festa di carnevale è da sempre un grande evento.Ai tempi d'oro della casata dei Bunansa anch'essi partecipavano al carnevale ed io, in tutti i miei anni di servizio ho personalmente conservato tutti i loro abiti e le loro maschere. Sono sicura che troveremo qualcosa di adatto ad ogniuno di voi."-

-"Perfetto!Avete sentito?"-Chiese Balthier-"Si dia il via ai festeggiamenti dunque!"- E così dicendo uscì dalla stanza.

-"Evviva!Evviva!Non vedo l'ora!"-Continuava ad esultare Penelo-"Verrai anche tu Aerina?"-

-"S...sì,se al signorino Ffamran farà piacere."-Rispose timidamente la fanciulla.

-"Ma certo che gli farà piacere, cosa dici? E tu Hestia?Verrai insieme a Belloggio?"-

-"O no piccola mia.Io e Belloggio siamo troppo vecchi per certe cose ormai."- Disse Hestia ridendo.

-"Sono tornati tutti sereni."-Pensò Ashe guardandoli.-"Anche Balthier è sembrato stare meglio.Menomale!Però...non si è nemmeno voltato a guardarmi,non una parola,uscendo dalla stanza."-Osservò in cuor suo amareggiata.-"Ma cosa vado a pensare!"-Si disse d'improvviso.-"Infondo, non mi importa niente di lui!"-E facendosi forte di quest'ultimo pensiero, Ashe si alzò.

-"Bene!Mostraci i vestiti, allora,Hestia."- Esclamò sorridendo.

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Capitolo 3
*** Il ballo. ***


Ashe stentava a riconoscersi guardandosi allo specchio con quel vestito addosso.Nel corso degli ultimi due anni aveva vissuto nascosta,insieme agli uomini della resistenza. Aveva imparato ad adattarsi alla vita spartana di quei soldati a tal punto, da scordarsi di cose puerili come i balli, o gli abiti da sera, o il semplice gusto di sentirsi donna.Ed ora, era là, in uno splendido vestito verde scuro; un magnifico bustino, decorato con un intreccio di fili d'oro, le cingeva la vita e le risaltava il seno. Le spalle,nude,erano impreziosite da uno splendido bracciale in oro lavorato e stretto alla parte alta del braccio destro.Sui fianchi ricadeva una lunga gonna formata da vari strati di seta e di tulle, che le donavano un aspetto leggiadro,simile ad un odalisca. L'abito le arrivava fino alle caviglie,lasciando intravedere i preziosi sandali in oro e smeraldi. -"Un tempo i Bunansa erano davvero una della più ricche e potenti famiglie di Archadia."-Pensò mentre si pettinava i capelli.Per quelli,non c'era molto da fare, erano troppo corti per prestarsi a qualsiasi pettinatura. Per fortuna,aveva trovato due splendidi orecchini, piccoli e discreti,ma deliziosi quanto bastava per incorniciarle il volto.

Aerina le aveva prestato i suoi trucchi, ma Ashe non li aveva usati molto,del resto, il suo viso non ne aveva bisogno. Si era limitata ad un filo perlato di rossetto e ad un pò di colore sulle guance.

Si diede un ultimo sguardo allo specchio prima di indossare la sua maschera. Una maschera d'orata anch'essa, con un elaborato fiocco posto ad un lato ad impreziosirla.

-"Con questa maschera mi sento una sciocca."- Osservò, ma uscì ugualmente dalla stanza per raggiungere gli altri nell'atrio.

Scese le scale lentamente per paura di inciampare.Era un'eternità che non indossava i tacchi, seppure quelli che indossava quella sera non erano molto alti.

Stavano già tutti lì.Ashe stentò quasi a riconoscerli agghindati come erano.

Bash era più bello che mai, vestito nei toni del rosso. La sua maschera aveva un che di demoniaco, con quei colori scuri,sfumati.Ma nell'insieme la sua figura risultava aitante,persino attraente.

-"Non credo di averti mai visto così elegante, Bash."-Ammise lei con un sorriso.

-"Mi sono reso elegante per scortarvi degnamente alla festa, Vostra Altezza."- Le rispose lui accennando un inchino.

A quella risposta così affettata, Penelo non potè trattenere una risatina,ma anche Bash rise a sua volta.

Ashe notò come Penelo ormai si apprestava a maturare il corpo di una giovane donna. La bellezza che le donava la sua gioventù trovava la sua massima fioritura in quel vestito rosa pallido. La maschera che portava in volto rappresentava una farfalla ed Ashe pensò che si addiceva proprio alla fanciulla. Aerina l'aveva aiutata a raccogliere i biondi capelli all'indietro,fermandoli con un fermaglio di madreperla.

-"Non ho mai indossato vesti così eleganti prima d'ora. Mi sento una principessa,proprio come te Ashe!" Esclamò Penelo teneramente.-"Vaan!Non mi hai ancora detto come sto!"- Fece osservare un pò stizzita al ragazzo.

-"Ehm...stai...stai benissimo Penelo."- Ammise lui un pò imbarazzato-"Sembri veramente una principessa."-Aggiunse.

Fortunatamente per lui,in seguito a quell'affermazione,il rossore che lo coprì in volto fu nascosto dalla maschera. La sua era la più semplice:Celeste, con una minimale decorazione argento disegnata su di un lato. Il suo abito invece era sui toni del blu, con una giacca dalla doppia coda, nella quale si sentia visibilmente un pò ingessato.

-"Perfetto.Siamo tutti pronti,giusto?"- Chiese timidamente Aerina. Ashe non si era ancora suffermata ad osservarla fino a quel momento.Dovette considerare che vestita in quel modo, la giovane non sembrava affatto scialba come appariva solitamente,anzi,si poteva definirla persino sensuale. I folti capelli castani erano avvolti in una lunga treccia fino alla vita.Aveva lasciato volutamente qualche ciocca sciolta, leggermente mossa,ad incorniciargli il volto magro, assieme all'enorme rosa affissa alla sua maschera bianca.Il vestito era di uno sgargiante rosa ciclamino, con ricchi decori di perle che rivestivano la fascia di stoffa attorno al suo piccolo seno.

Balthier colse la mano di Aerina e gliene baciò il dorso glievemente.

-"Sei bellissima stasera.Posso avere l'onore di farvi da cavaliere per il ballo?"-Chiese alla ragazza.

Quelle parole furono appena bisbigliate,ma Ashe stava proprio dietro al pirata e potè udirle.

Aerina parve visibilmente imbarazzata , nonchè sorpresa, ma con un pò di coraggio balbettò un "Con infinito piacere!" e si posizionò accanto a Balthier cingendo il suo braccio.

Balthier si era presentato in abiti principeschi in nero e oro, come la sua maschera.Il suo abbigliamento era semplice, ma estremamente elegante al tempo stesso.

-"E' un peccato coprire quel viso con una maschera"-Pensò Ashe-"Ma al suo passaggio riuscirà ugualmente a far girare tutte le donne presenti ai festeggiamenti. Chissà se la piccola Aerina riuscirà a non sfigurare accanto a lui?"-

Ashe si rendeva conto di essere impietosa nei confronti della povera ragazza, per la quale era conscia di provare un'antipatia immotivata.Ma era più forte di lei.Le dava profondamente fastidio il modo in cui lei sorrideva a Balthier,l'amicizia che li legava, il modo in cui lui le si rivolgeva.Avrebbe preferito che ci fosse stata Fran quella sera al finaco del pirata, al posto della fanciulla.

-"Fran non viene con noi?"- La domanda uscì improvvisamente dalla bocca della principessa, quasi come se lei stessa non se lo aspettasse.

-"Fran non ama questo genere di cose.Preferisce restarsene a palazzo."-Le rispose Balthier uscendo dalla porta della villa insieme ad Aerina.

-"Vostra Altezza."-Le sussurò Bash porgendole il braccio,Ashe lo afferò e si apprestarono ad uscire anche loro,seguiti da Vaan e Penelo.

Residenza Bunansa non distava molto dal quartiere Zenoble. Le strade del quartiere erano gremite di gente in festa e ovunque si poteva assaporare la ricchezza, il lusso,lo sfavillare dei colori sgargianti delle maschere.

Penelo e Vaan si divertivano molto a guardarsi intorno, additando le maschere più belle,o più buffe.

-"Guarda quella!"-Faceva notare lei.

-"No!Guarda quella lì!Quella sì che è bella!"-Rispondeva lui.

Il ballo si teneva alla galleria sopraelevata.Ashe sussultò quando vide difronte agli ascensori per accedervi alcuni soldati, ma poi si rassicurò pensando che con le maschere in volto e in mezzo a quella folla nessuno avrebbe potuto riconoscerli.

Schiacciandosi un pò fra la folla all'interno degli ascensori, riuscirono finalmente a raggiungere la galleria.Centinaia di figure colorate danzavano difronte a loro al ritmo dell'imponente orchestra.

Nell'arco di pochi istanti Balthier ed Aerina si distaccarono dagli altri, perdendosi fra la folla,ma Ashe non ci fece caso;si sentiva contagiata dalla briosità e dalla magia di quello spettacolo e le venne subito voglia di ballare.Così si gettò immediatamente nelle danze trascinandosi dietro il Capitano. Tuttavia,per sua sfortuna,l'euforia iniziale le sfumò del tutto già dopo il secondo ballo, quando Bash la implorò di non seguitare a danzare, essendosi dimostrato un pessimo ballerino.

-"Perdonatemi Vostra Altezza, sono mortificato."- Continuava a ripeterle lui, mentre stavano seduti in un angolo della galleria.

-"Non preoccuparti,non è importante."-Lei cercava di non far dispiacere il Capitano, ma dentro di sè era furiosa, in quanto già prevedeva, ormai, un noiosissimo proseguimento di serata.

Anche Vaan era un disastro come ballerino, ma a differenza di Bash, riusciva ad apprendere piuttosto velocemente i passi che gli mostrava Penelo.

-"Almeno loro si stanno divertendo!"-Si disse Ashe guardandoli.Di Balthier e Aerina invece, non se ne vedeva traccia.-"Chissà dove saranno finiti?"-Si chiese-"Sicuramente staranno ballando anche loro,persi nella folla,e si staranno divertendo."-

-"Vostra Altezza."-La voce di Bash la riportò di colpo alla realtà. _"Vostra Altezza, gradite qualcosa da bere?"-

-"Sì grazie."-

Il capitano si alzò prontamente avviandosi verso la tavola imbandita posta all'altra estremità della pista da ballo.Ashe rimase per qualche minuto con lo sguardo perso nel marasma di colori e persone difronte a lei,totalmente rapita ormai dalla noia.Quand'ecco che fra quel mare di colori, emerse una figura scura.

-"Balthier!"-Esclamò lei vedendolo.

Il pirata le andò incontro e, afferrandola per una mano, le disse-"Balla con me principessa."-

Ashe non ebbe neanche il tempo di rispondere , che già si vide trascinare nel bel mezzo della pista.Fece giusto in tempo a dirigere un veloce sguardo in direzione di Bash, il quale era intento a versare del ponch nei calici,ignaro di tutto.

Ashe era una principessa, cresciuta per divenire un giorno regina e Balthier era il rampollo di quella che era stata un'illustre famiglia aristocratica, non c'era da stupirsi che entrambi fossero bravi a danzare.

Ballarono quel ballo e molti altri ancora senza dirsi una parola.Lui non distoglieva mai lo sguardo da lei e un'infinità di pensieri scorrevano nella mente di Ashe.

-"Che cosa gli sarà preso?E Aerina,perchè non è con lui?"

Poi la musica cessò di colpo e lei e Balthier si trovarono l'uno difronte all'altra,vicini,così vicini da poter sentire a vicenda i loro respiri.Degli sgargianti e coreografici fuochi artificiali colorarono il cielo sopra le loro teste, attraverso la cupola di vetro del soffitto.Tutti alzarono il capo per ammirarli,fra esclamazioni di stupore e risate divertite. Anche Ashe per un istante alzò lo sguardo incuriosita,ma poi,i suoi occhi furono nuovamente richiamati da quelli del pirata che seguitavano a fissarla.

Alla principessa sembrò per un attimo, che tutto cessasse di esistere attorno a lei, mentre le loro labbra si avvicinavano sempre di più,lentamente,sempre più lentamente...Poi,una risata,lo schiamazzo della gente,il rumore dei fuochi,tutto la risvegliò di soprassalto e lei fece in tempo a distogliere lo sguardo,proprio pochi istanti prima dell'inevitabile.

Lui rimase in silenzio,lei fece l'unica cosa che le dettò il suo istinto in quel momento:Scappò via.

Balthier fece in tempo a voltarsi per vederla raggiungere Bash,sussurrargli qualcosa all'orecchio e volatilizzarsi con lui fra la folla.

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Note dell'autrice:

Eccoci giunti al III capitolo!Questa volta ho voluto rendere omaggio a Final Fantasy VIII, prendendo spunto dalla splendida scena del ballo tra i protagonisti (che termina appunto con dei fuochi artificiali).Confesso che ho un pò di timore nel non sapere se questo spunto verrà apprezzato o meno,ma ho voluto tentare!Spero comunque che la storia finora stia piacendo,anche se per me aver trovato il coraggio di scriverla quì è già una soddisfazione! :-)

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Capitolo 4
*** Una lunga notte ***


-"Siete sicura di stare bene ,Maestà?"-Continuava a chiederle Bash una volta tornati a villa Bunansa.

-"Non ti preoccupare,Bash.Te l'ho detto,sono solo un pò stanca."-

-"Buonanotte,allora,Vostra Altezza."-

-"Buonanotte"-

Bash entrò nella sua stanza ed Ashe si avviò verso la propria, poco più avanti.Si sentiva ancora stordita e confusa per ciò che le era successo poco prima alla festa.

-"Siete tornati presto."-Mormorò una voce poco distante da lei.

-"Aerina!Gli altri sono ancora alla festa,io ho chiesto a Bash di riaccompagnarmi perchè mi sentivo stanca.Tu piuttosto,pensavo fossi con Balthier."-

-"Ero con lui infatti,ma non appena messo piede alla festa, ho iniziato ad avere un forte giramento di testa.Sai,non sono abituata a partecipare ad avvennimenti così mondani e pieni di persone.Ffamran si è gentilmente offerto di riaccompagnarmi a casa, è rimasto con me finchè non mi sono sentita meglio,poi,sono stata io stessa ad insistere affinchè tornasse al ballo."

-"Capisco.Mi spiace che tu abbia perso i festeggiamenti."-

-"Non importa,tranquilla.Io infondo sono felice così,nel condurre la mia vita fra le mura di questa casa."-

-"Buonanotte Aerina."-Tagliò corto Ashe.

-"Buonanotte."-Le bisbigliò la ragazza.

 

Dentro la sua stanza,Ashelia non potè fare a meno di constatare che,forse,era stata veramente ingiusta con Aerina.Infondo,si trattava di una fanciulla semplice,dal cuore puro,così ingenua da non meritare la sua antipatia,Aerina suscitava quasi un senso di tenerezza e di protezione nei suoi confronti e , forse, pensò Ashe,era proprio questo che Balthier provava nei confronti della ragazza,un senso di protezione,un affetto fraterno,niente di più.

Ashe era seduta difronte lo specchio.Si tolse lentamente gli orecchini.Aveva appena iniziato a struccarsi da quel poco di trucco che aveva in volto,con dei batuffoli di cotone, quando sentì bussare alla porta,dietro le sue spalle.Solitamente per abitudine era solita chiedere sempre chi fosse, prima di dare il permesso di entrare, ma quella notte per qualche strano motivo,o forse, perchè un pò stanca lo era davvero,era sicura che non potesse essere che Bash ad aver bussato.

-"Avnati."-Esclamò.

Sentì la porta aprirsi e richiudersi dietro di lei,mentre rimaneva seduta,intenta ad accarezzarzi il volto con un batuffolo.

-"Bash, sarei venuta a chiamarti io fra poco.Vaan e Penelo sono rimasti soli alla festa e credo sia meglio se tu tornassi da loro per vegliarli."-

-"Ti ringrazio per la fiducia che mi concedi,principessa."-

Il cuore di Ashe le balzò nella gola non appena udì quella voce.Si girò lentamenete.

-"Cosa fai nella mia stanza?"-

-"Mi hai dato tu il permesso di entrare."-Le rispose Balthier.

-"Credevo fosse Bash."-

-"Bhè,avresti potuto chiedere prima.Ah,a proposito,lasciamo pure riposare il Capitano.Ho provveduto io a riaccompagnare qui Penelo e Vaan.Sono già entrambi nei loro letti a fare la nanna."-

La principessa si alzò andando verso la finastre,volgendo nuovamente la schiena al pirata.

-"Non ti saresti dovuto disturbare.Comunque,meglio così!."-

-"Ho saputo da Penelo che ti sei fatta riaccompagnare da Bash."-

-"Sì,mi sentivo stanca."-

-"No,non è questo il motivo."-Affermò Balthier avvicinandosi a lei.

I due ora si trovavano l'uno difronte all'altra,proprio come al ballo.La luce della luna che attraversava la finestra,illuminava le loro figure,definendole con un'aurea argentea.

-"Il vero motivo, è che fuggi da me."-

-"E perchè mai dovrei fuggire da te?"-Chiese lei in tono di sfida.

Lui accostò il suo viso a quello di lei e le dide un tenero bacio sulle labbra.

-"Per questo."-Le rispose e la baciò di nuovo.Questa volta con un bacio più dolce , più profondo.

Lei fu inizialmente tentata di indietreggiare, ma lui le pose con dolcezza una mano su una guancia e le spinse ancora di più il viso sulle sue labbra.A quel punto, Ashe non riuscì più ad opporre resistenza e si lasciò andare.Si avvicinò a lui ancora di più,lasciandosi cingere i fianchi dalle sue braccia e anche lei si scoprì ad abbracciarlo a sua volta.

Ad un tratto però, la principessa si rese nuovamente conto di quello che stava accadendo.

-"No,non possiamo,Balthier!."-Esclamò scostandosi bruscamente da lui.Dovette impiegare tutta la sua determinazione per trovare la forza di sottrarsi al suo abbraccio.

-"Io non sono Balthier,ora."-Esordì lui in tono calmo,guardandola negli occhi.-"E tu non sei la principessa Ashelia.Questa notte, io sono solo Ffamran e tu sei solo Ashe.Solo un uomo, e una donna."-

Così dicendo, lui la afferò riportandola a sè impetuosamente e tornò a baciarla.Questa volta,Ashe si abbandonò a lui definitivamente.

Quel bacio.

L'unico uomo che prima di allora lei avesse mai baciato,era Rasler.Ma il bacio del suo principe era diverso, più dolce.Quello di Balthier invece,era delicato e passionale al tempo stesso.

Anche quello che provava era diverso.Con Rasler non aveva mai provato quella sensazione:Una sorta di piacevole tepore che lentamente si impossessava di lei,dandole un magnifico stordimento.Sentiva solo il suo cuore che batteva all'impazzata e quella sensazione di desiderio che ormai la pervadeva,rendendola sempre più avida di baci,sempre di più,finchè,lui,di colpo,si allontanò rompendo quell'incanto.

Ci fu un minuto di silenzio,in cui i due rimasero a fissarsi.Nella stanza semibuia si potevano sentire solo i loro respiri affannati.

Poi, finalmente,lui parlò.

-"Se avessimo continuato così,so che non sarei più riuscito a fermarmi.Non voglio che tu possa fare qualcosa di cui potresti pentirti.E' meglio che io vada nella mia stanza ora.Buonanotte,principessa."-

Così dicendo Balthier avanzò verso la porta,ma un istante prima di afferrare la maniglia, si arrestò al suono della voce di Ashe.

-"No!Non darmi la buonanotte."-

Lei andò lentamente difronte a lui.Gli sfiorò un fianco, tendendo un braccio verso la serratura della porta.

Balthier sentì il rumore della chiave che si girava,chiudendo la porta,dietro le sue spalle.

-"Baciami."-Gli sussurrò lei e lui la baciò.La baciò con tutta la passione e il desiderio di cui era capace.

Ashe cominciò a sbottonargli piano i bottoni della camicia,uno ad uno,lentamente.Terminati tutti i bottoni,potè concedere alle sue mani la libertà di percorrere i muscoli di quel corpo così perfettamente scolpito.Sentiva la pelle di lui così calda,sotto i suoi palmi e poteva avvertirne ogni sussulto alle sue carezze.Gli fece scivolare definitivamente giù dalle spalle la camicia e a quel punto, sentì l'impulso di essere stretta dalle sue braccia nude,per sentire la sua pelle ardere addosso a lei.Fu allora che lui,baciandole il collo e le spalle,cominciò a sbottonarle il bustino del vestito.Quando giunse all'ultimo bottone,l'abito cadde giù e Ashe si ritrovò nuda difronte a lui.Per un breve istante provò un brivido di imbarazzo.-"Gli piacerà il mio corpo?"-Pensò. Ma lui sembrò leggerle nel pensiero, mormorandole-"Cielo,come sei bella!"-

Si baciarono ancora.Poi,Ashe fissò i pantaloni di Balthier.

-"Aspetto che sia tu a farlo."-Le disse con una voce dolcissima.A quelle parole lei sentì crescere ancora più forte il desiderio verso di lui e cominciò piano a slacciargli la cinta,poi la cerniera ed infine,i pantaloni vennero via.

L'unico uomo nudo che Ashe avesse mai visto in vita sua,l'unico con cui avesse fatto l'amore,era Rasler e Balthier,invece,aveva avuto così tante donne.Questo pensiero cominciò a farla sentire tesa.Ma lui,percependo il suo nervosismo continuò a baciarla,il più dolcemente possibile,tenendola stretta a sè.Poi,le prese la mano e la condusse al letto accanto a loro.Una volta stesi,lui cominciò ad accarezzarla.Il volto,i seni,poi sempre più giù.Rasler non l'aveva mai accarezzata così.Decise di lasciare che il piacere si impossessasse di lei e la tensione,il pensiero del principe,scomparvero velocemente come d'incanto.Rimasero solo lei e Balthier e i loro respiri affannati,che si persero nell'oscurità della notte.

Lei era già stata a letto con un uomo,questo è vero,ma quella notte,Ashe seppe, per la prima volta,cosa significasse realmente fare l'amore.Quella notte,scoprì quanto realmente potesse essere dolce.

 

 

Quando tutto fu finito,rimasero per alcuni attimi in silenzio,stretti,riprendendo il respiro.Lui cominciò a darle dei piccoli e teneri baci attorno all'orecchio.

-"Fai l'amore proprio come me l'ero immaginato."-Le sussurrò.E lei gli rispose con un sorriso raggiante.

-"Finalmente ti vedo sorridere per davvero,principessa."-Le disse lui,sfiorandole l'angolo della bocca con un dito.

-"E' passato così tanto tempo dall'ultima volta che mi è capitato,che temevo di non riuscire più a sorridere ormai."-Ammise lei.

-"Attenta!Potrei sempre montarmi la testa!"-Ironizzò il pirata.

-"Temo di aver già corso questo rischio, nel preciso istante in cui ti ho impedito di uscire da questa stanza."-Rise Ashe e lo baciò.

Lui le accarezzò i capelli e accostò il suo naso contro quello di lei.

-"Dove ci porterà tutto questo?"-Chiese lei intimorita.

-"Non lo sò.Ma una cosa posso promettertela:Farò in modo affinchè duri il più a lungo possibile."-

-"A quante altre donne hai fatto la stessa promessa?"-

-"A nessuna.Non faccio mai promesse che non ho voglia di mantenere,principessa."-

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Capitolo 5
*** Una nuova mattina ***


Quando Balthier tornò nella sua stanza quella mattina,poco prima dell'alba,trovò con sua sorpresa,qualcuno ad attenderlo.

Aerina era seduta sul davanzale della finestra, con il capo delicatamente appoggiato al vetro.I lunghi capelli erano sciolti e le ricadevano sulle spalle come una morbida cascata.Dormiva."Deve avermi aspettato per tutta la notte."-Osservò l'aviopirata.

Prese una sottile coperta ripiegata ai piedi del suo letto e gliela adagiò addosso.In quell'istante la fanciulla si destò.

-"Ffamran."-Mormorò ancora assonnata-"Sei tornato finalmente.Ti aspettavo."-

-"Perchè sei quì Aerina?"-Lui si sedette sul letto,distante da lei.

La giovane si strinse dentro la coperta,in un leggero brivido di freddo.

-"Avevo voglia di stare insieme a te."-A quella confessione, le guance di Aerina si tinsero di rosso e Balthier capì quanto le dovevano essere costate,timida com'era,quelle parole.

-"Aerina..."-Si apprestò ad intervenire.

-"Ascoltami,per favore!"-Lo interruppe lei.-"Io vorrei che tu rimanesse quì,con me,Ffamran.In fondo,questa è casa tua. Io potrei renderti felice. Saprei essere per te la compagna migliore del mondo,se tu lo volessi,oppure, l'amica più cara,se lo preferisci. Ma in qualsiasi caso,ti chiedo solo di non andare via di nuovo.Resta quì,resta con me."-

-"Aerina,credimi,io non sono l'uomo adatto a renderti felice."-

-"Questo dovrei essere io a deciderlo non credi."-

Così dicendo la fanciulla si alzò.Facendosi scivolare la coperta di dosso,andò verso Balthier e si chinò difronte a lui, avanzando con le sue labbra nel tentativo di baciarlo.

-"Aerina,no!"-Esclamò lui,alzandosi di scatto e scostandosi da lei.

Ci fu un momento di silenzio,in cui la fanciulla tentò visibilmente di controllare il suo imbarazzo.

-"E' per lei,vero?"-Gli chiese con un laconico sorriso.

-"Di chi parli?"-

-"Lo sai benissimo.Forse gli altri non possono notarlo,ma io sì.Io me ne accorgo da come la guardi e da tutte le volte che,invece,ti sforzi di non guardarla.E' buffo,non trovi? Potresti avere qualsiasi donna di Ivalice,eppure,desideri l'unica donna che non potrà mai essere realmente tua."-

-"Ascolta..."-

-"Non ti preoccupare.Non dirò nulla a nessuno."

-"Grazie."-Bisbigliò lui.

Aerina si apprestò ad uscire dalla stanza con il capo chino,ma prima di aprire la porta, si girò verso di lui un'ultima volta.

-"Io ci sarò sempre per te,Ffamran."-

-"Lo sò.Ed io ci sarò sempre per te,ma non nel modo in cui tu vorresti."-

La fanciulla riabbassò gli occhi e, senza aggiungere altro,si congedò dal pirata.

Balthier emise un grosso sospiro e si gettò di schiena sul letto,esausto.

Per un poco pensò ad Aerina.Gli dispiaceva per la giovane.Era legato a lei da un affetto fraterno, ma non avrebbe mai potuto amarla come donna.Poi,i suoi pensieri andarono ad Ashe,alle precedenti ore insieme.Avrebbe voluto restare accanto a lei,farsi trovare lì al suo risveglio e magari,fare di nuovo l'amore.Ma non poteva.Ora che lui finalmente aveva ottenuto ciò che desiderava,ora che finalmente aveva lei,doveva essere più cauto che mai.Poteva bastare poco,molto poco per perderla.Nessuno avrebbe dovuto sapere di loro.Questa fu l'ultima riflessione che passò nella mente dell'aviopirata,poi,senza neanche rendersene conto,i suoi occhi si chiusero e si addormentò.

 

 

 

Quella mattina,quando la principessa riaprì i suoi occhi,capì che il sole doveva già essere sorto da diverse ore.Ebbe un piacevole buongiorno,nello scorgere,sul cuscino accanto al suo,una rosa rossa,avvolto al gambo della quale vi era un biglietto: "Dormivi così bene che non ho osato svegliarti."

Ashe sorrise, accostando la rosa alle narici per inalarne appieno il profumo e fu in quel preciso frangente che si stupì.Sentì dentro di lei un sentimento che ormai pensava di non ricordare più: Si sentì felice.

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Capitolo 6
*** Ciò che non conosci. ***


Se Ashe si fosse potuta osservare,quella mattina,mentre scendeva le scale della villa, lei stessa si sarebbe scoperta radiosa.

Quando giunse sull'atrio,al termine della scalinata, udì una voce familiare provenire dal salone alla sua sinistra.

"Ti avevo detto di tenerli coperti!"

Ma signorino Ffamran,le tele devono prendere aria di tanto in tanto,o i dipinti si rovineranno." Rispose,con tono sommesso la voce di Hestia.

Ashe si affacciò all'entrata ad arco della sala. Vide Balthier e l'anziana donna che discutevano.Dietro di loro,notò lei,la parete interna della stanza, era tappezzata di imponenti quadri.Difronte,dall'altro lato della sala,la fila di finestre dava modo alla luce del giorno di esplodere all'interno,ravvivando gli sgargianti colori dei dipinti.

"Non ricordo quei quadri."Pensò"Come ho fatto a non averli mai notati prima.Eppure,sono già entrata almeno un paio di volte in questa stanza."

"Non mi interessa se si rovinano.Non voglio averli sotto la mia vista."

Balthier appariva calmo e impassibile come sempre,ma dal tono della sua voce,si poteva avvertire il suo risentimento.

"Ma,signorino..."

"Fa come ti ho detto Hestia!"

La donna rimase in silenzio,chinando il capo in un gesto di servizievole assenzo.

Balthier si voltò e si avviò in fondo alla sala,scomparendo dietro alla porta che dava accesso alla sala da pranzo.

Nessuno dei due si era accorto della presenza di Ashe,rimasta nel suo angolo,poco distante da loro.

La principessa andò verso la donna,rimasta sola e rammaricata davanti quei quadri.

"Sono molto belli." Osservò Ashe. Avvicinandosi, potè notare che più che di dipinti in senso lato,aveva difronte una serie di ritratti.

Hestia sollevò lo sguardo da terra,volgendolo verso la principessa.

"O,buongiorno Lady Ashe.Ben svegliata." Sorrise la donna.La sua voce gaia e materna sembrava quella di sempre,ma dai suoi occhi leggermente lucidi,Ashe potè notare come la breve discussione con Balthier l'avesse turbata.

"Buongiorno a voi,Hestia." Rispose lei,sforzandosi di mostrarsi il più naturale possibile.

Ma la custode sembrò intuire la facilità con cui la principessa le aveva letto in volto.

"Avete sentito?"

"Sì,tutto.Ero appena scesa e affacciandomi alla stanza,non ho potuto fare a meno di assistere."

Benchè,a quel punto,Ashe sperasse in una delucidazione sull'accaduto,Hestia rispose con un profondo sospiro,assumendo un espressione ancora più triste.

Calò il silenzio.La principessa sollevò gli occhi verso la parete.Quei quadri dovevano indubbiamente essere dei ritratti di famiglia,notò fra sè e sè.

Una moltitudine di personaggi posavano immortalati su quelle tele. Dalle loro vesti,si poteva intuire approssimativamente il periodo in cui erano vissuti.Ashelia osservò che alcuni di quei ritratti dovevano essere molto antichi.Poi, la sua attenzione si suffermò su uno di essi in particolare.

"Quello,è Balthier?" Chiese ad Hestia indicando un grande ritratto di famiglia al centro della parete.

"O,sì.Lì il signorino Ffamran aveva appena tre anni.Era adorabile,vero?"

Ashe sorrise.

"Sua madre era veramente molto bella."Rispose guardando la donna dai lunghi capelli castani e dalle suntuose vesti.Era ritratta in un elegante e composta figura,al fianco di un giovane Dott. Cidolfus.

"Ma chi sono quei due bambini?Balthier ha dei fratelli?" Ashe aveva notato nel quadro due bambini,più alti e visibilmente più grandi del piccolo Ffamran.

"Lady Lenirah e Lord Cidolfus ebbero tre figli.Ffamran era il più piccolo,l'ultimo nato."

"E dove sono ora?"

Hestia emise un ennesimo sospiro.

"Berendonio,quello più esile,sulla destra,morì un anno dopo quel ritratto.La peste lo portò via.Aveva solo sei anni,povera stella.Fu un duro colpo per Lady Lenirah.Fu da allora che divenne sempre più triste e certo,i fatti che seguirono dopo,la resero sempre più inconsolabile...Quello lì,invece,era Mustadio,il primo genito.Lui è sempre stato la luce degli occhi di Lord Cidolfus.Era talmente simile al padre:Entrambi nutrivano lo stesso amore per la scienza,ma proprio per questo,non tardò a crescere una forte competizione fra loro due;Tanto forte,da spingere Mustadio a fuggire di casa,alla sola tenera età di quindici anni."

"E non si sono più avute sue notizie?"

A quella domanda Hestia si incupì in volto.

"Un giorno,quasi due anni dopo la morte di Lady Lenirah,quando Ffamran era ormai già un giudice,Mustadio tornò allìimprovviso."

Ci fu un attimo di silenzio,in cui la donna sembrò esitante a continuare.

"E cosa accadde?" La incalzò Ashe.

"Subito dopo il suo ritorno morì,in un tragico incidente."Tagliò corto l'anziana e dopo aver pronunciato quelle parole si affrettò a congedarsi dalla sua interlocutrice.

"Perdonatemi Lady Ashe,ma ora devo tornare alle mie faccende e soprattutto,devo sbrigarmi a coprire questi quadri,prima che il signorino si arrabbi di nuovo."

"Ma Hestia..."Ashe cercò di proseguire la conversazione,ma l'anziana donna la bloccò.

"Perfavore,Lady Ashe.Vi ho detto già troppo.Se il signorino Ffamran lo venisse a sapere, si arrabbierebbe molto."

"Sai che puoi fidarti di me."Ashe adoperò il tono di voce più confortevole che avesse."Non gli dirò nulla.Ma non riesco a capire:Cosa è accaduto effettivamente a Mustadio."

"Vostra Altezza.Come vi ho appena spiegato,vi ho rivelato già troppo.Ci sono domande alle quali non mi è concesso rispondere e credetemi,spesso è molto meglio lasciare al passato ciò che gli appartiene." Così dicendo la donna uscì,quasi volatilizzandosi,dalla stanza,senza dare modo ad Ashe di fare altre domande.

La principessa era ora piena di curiosità sul passato dell'aviopirata,ma tra tante domande,almeno una,per il momento, era stata appagata di una risposta.

"Ha detto di dover coprire i dipinti"Pensò."Ora capisco perchè non vi avevo mai fatto caso." E ricordò che la prima volta che aveva messo piede in quella stanza,aveva notato distrattamente dei lunghi teli bianchi a ricoprire la parete.

"Deve essere stato Balthier ad ordinare di coprire i quadri."Osservò."Si è risentito con Hestia perchè non vuole che vengano mostrati.Possibile che voglia rinnegare il suo passato fino a questo punto? Anche se così fosse,purtroppo per lui si illude.Un velo non basta a nascondere il dolore."

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Quando Ashe entrò in sala da pranzo,trovò tutti già seduti attorno al lungo tavolo di marmo scuro.A giudicare dai piatti semivuoti sulla tavola,avevano già iniziato la loro colazione,fatta eccezione per Bash.

"Buongiorno Vostra Altezza.Ho voluto aspettarvi per iniziare a mangiare."

"Ti ringrazio Bash."Sorrise Ashe.Dentro di lei si sentiva abbastanza irritata, all'idea che nessun'altro avesse adottato la premura di attenderla.Poteva giustificare Vaan e Penelo essendo piccoli e non molto avezzi all'etichetta,ma da Fran e soprattutto,da Balthier,non se lo sarebbe aspettato.I due aviopirati erano seduti difronte a lei,intenti a masticare gli ultimi bocconi del loro pasto mattutino.

Differentemente da Vaan e Penelo,che l'avevano subito salutata con un caloroso buongiorno,il pirata e la sua compagna non avevano proferito una sola parola,nè un cenno del capo o uno sguardo,assolutamente nulla.

Balthier teneva gli occhi volti in basso,a leggere il giornale aperto difronte a lui sul tavolo,sorseggiando di tanto in tanto una tazza di caffè.

"Buongiorno Balthier.Fran!."Esclamò Ashe in tono vagamente indispettito.

"Buongiorno principessa."Rispose l'uomo, senza sollevare minimamente lo sguardo dalla sua lettura.La stessa risposta indifferente fu pronunciata a sua volta dalla viera.

La principessa,inizialmente,non potè fare a meno di sorprendersi per quel comportamento.

"Perchè si comporta così?"Continuava a chiedersi,guardando l'aviopirata difronte a lei."Che abbia a che fare con la discussione che ha avuto con Hestia poco fa?"

"Gradite del caffè o del latte,Lady Ashe.?"Le chiese gentilmente Belloggio.

"Del latte,senza schiuma e poco zuccherato,grazie."

"Posso avere dell'altro latte anchio,perfavore?"Chiese la vocina esile di Penelo.

L'uomo,con un cenno di assenso,le versò con gentilezza la bevanda fumante nella tazza.

"Perchè Aerina non fa colazione con noi,Belloggio?"Chiese ingenuamente la fanciulla.

"Non sta bene,piccola mia,che la servitù divida la tavola con i padroni di casa e i loro ospiti."Le rispose l'uomo con un tenero sorriso.

"Può venire al ballo con noi,ma non può mangiare insieme a noi?"Obiettò Vaan,mentre addentava un cornetto.

"Il ballo è stata un'eccezione,miei cari ragazzi.E' stato il signorino Ffamran ad invitarla a partecipare."

"Ma Aerina è nostra amica!"Replicò Penelo,volgendo uno sguardo verso Balthier,nella vana speranza di ottenere un qualche appoggio,ma nessuno dei presenti,compreso il pirata,sembrava interessato alle sue osservazioni.

Belloggio sorrise nuovamente alla ragazza,cercando dentro di lui una risposta adatta.Ma fu Bash a toglierlo da quella spinosa conversazione intervenendo.

"Penelo,l'amicizia nei confronti di una persona non cancella il fatto che ogniuno, in questo mondo, deve saper mantenere il proprio posto."

L'affermazione di Bash,si dimostrò tanto vera quanto totalmente inappropriata per quella situazione.

Belloggio si congedò accennando un rapido inchino.Nessuno degli altri presenti proferì parola,compresa Penelo,ma tutti si sentiro in qualche modo presi in causa da quelle parole.

Persino Balthier e Fran alzarono per un istante gli occhi verso il capitano.

"Ma,io e Vaan allora?Siamo due ragazzi comuni,che viaggiano assieme ad una principessa,un ex-capitano dell'esercito di re Raminas e persino Balthier è, di fatto, un nobile."Pensò Penelo.

"Far entrare un aviopirata fra le mie lenzuola,sconfina di molto dal mantenere ogniuno il proprio posto'"Osservò Ashe dentro di sè,con una leggera preoccupazione all'idea di poter essere scoperta dal capitano e, dalla breve occhiata data a Bash da parte del pirata,era chiaro che anche Balthier aveva pensato la stessa cosa.

E che dire poi,di una viera che aveva abbandonato il suo villaggio natale,diventando la compagna d'avventure di uno huma?

Il silenzio calò di nuovo,interrotto solo dal flebile rumore di posate e bicchieri.La principessa si focalizzò sulla sua colazione,immergendosi ancora una volta nei suoi mille pensieri riguardo a Ffamran e al suo comportamento.

Due cialde alla marmellata e qualche minuto dopo,Ashe si propose,infine,di non curarsi,per il momento,della strana situazione,aspettando di vedere il seguito della giornata per trarre giudizi a riguardo.Tuttavia,passata una decina di minuti,capì che per quel giorno,almeno, non avrebbe avuto modo di sedare le sue numerose domande. Lo capì nel preciso istante in cui Balthier ripiegò il giornale,alzandosi dalla sedia ed esclamando.

"Bene.Io devo andare! Per riuscire ad entrare nei laboratori Draklor dovrò incontrare alcune vecchie conoscenze e sbrigare alcuni affari."Esordì "Non sarà facile ma ci riuscirò.Voi potete aspettarmi quì,ci rivedremo stasera.Fran."Aggiunse rivolgendo uno sguardo d'intesa alla viera,che si alzò a sua volta per seguirlo.

I due si apprestarono ad uscire dalla stanza,ma vennero fermati dal suono della voce di Bash.

"Preferirei venire con te?"

"Mi spiace,ma temo, invece,che dovrai fidarti di me capitano e aspettarmi quì"

"Fidarmi?"Tuonò Bash."Eri un giudice e sei un aviopirata.Chi mi assicura che non saresti capace di venderci agli Imperiali in cambio di una lauta somma."

A quella affermazione il gelo calò fra tutti i presenti.

Poi,Balthier ruppe quei pochi interminabili istanti di silenzio,col suo solito tono di voce pacato e livemente ironico. /p>

"Bhè,capitano,dato il tuo riserbo riguardo la mia persona e i miei intenti,posso risponderti solo con un consiglio.Dicono,infatti,che il lavorare all'uncinetto scarichi la tensione.Sono sicuro che Hestia sarà lieta di insegnartelo mentre io starò via.Buona giornata."

Così dicendo i due aviopirati uscirono dalla stanza.

Alle parole di Balthier si udì Penelo soffocare una breve risata.

"Ce lo vedi Bash a fare l'uncinetto?."Le bisbigliò divertito Vaan in un orecchio.

Bash restò in silenzio,ma il suo sguardo furioso era eloquente più di mille parole.Guardandolo,Ashe capì che se i rapporti fra lui e il pirata non erano mai stati dei migliori,da quel momento,si erano definitivamente incrinati.

"Non avresti dovuto fare un'affermazione del genere."Lo rimproverò a quel punto la pricipessa.

"Con tutto il dovuto rispetto Altezza,ma ho detto ciò che penso e credo di avere buone ragioni per non fidarmi."

"Ma Balthier ci ha sempre aiutato fin'ora e poi non credo sarebbe mai capace di tradirci" Si intromise Penelo nel discorso.

"Penelo,hai dello zucchero a velo sul naso."Le fece notare Ashe per estrometterla immediatamente dalla conversazione fra lei e il capitano.Ad ogni modo,il fatto che avesse dello zucchero sul naso era vero,e l'osservazione ottenne lo scopo desiderato.Penelo con un pò di imbarazzo, si affrettò a strofinarzi il viso.

"Eri talmente buffa che non ho voluto dirtelo."Ridacchiò Vaan.

"Sei sempre il solito!"Si arrabbiò lei.

"Lady Ashe" Seguitò il capitano "Io penso soltanto che dobbiamo controllare di più le sue mosse.In questi giorni mi sono reso conto di quanto, in effetti, sappiamo poco sul suo conto."

"E lui?"Rispose Ashe, non riuscendo a mascherare una nota d'ira nella voce"Cosa credi che sappia lui sul nostro conto?Cosa sai realmente tu su di me Bash?Ed io su di te?Viaggiamo insieme,tutti e sei,senza sapere in verità nulla l'uno dell'altro.Chi sei,dunque tu, per giudicare lui dal suo passato.Tu,giudichi qualcosa che non conosci."

Vaan e Penelo avevano cessato il loro battibecco ed erano ammutoliti all'esplosione di Ashe,rimanendo in silenzio a fissare lei e il capitano.Bash attese un istante, prima di pronunciare quelle che sembrarono parole giuntegli da un'improvvisa illuminazione.

"Voi vi fidate di lui.Non è così?"Chiese esterefatto.

"Io voglio fidarmi di lui,Bash." E con quella risposta,Ashelia si alzò ed uscì dalla stanza senza aggiungere altro.

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La giornata scorse lenta a villa Bunansa.Vaan e Penelo avevano provato più volte a proporre l'iniziativa di un giro turistico per la città.Ma ogni loro tentativo di persuasione si era infranto contro Ashelia e Bash,i quali ritenevano fosse inutile e rischioso.Così,i due giovani avevano passato le ore nel cortile a chiacchierare e a tratti, battibeccare, annoiati.In tarda mattinata,avevano optato per un pò di allenamento nell'uso delle armi e della magia,ma l'afa di quella giornata di sole li aveva scoraggiati in breve tempo.

Benchè fosse impossibile per Ashe non essere continuamente soprafatta da pensieri e preoccupazioni:Sul suo regno,sul suo destino,sulla guerra...o su una notte di passione con un affascinante aviopirata ,dal misterioso passato.Non le dispiaceva avere,dopo tanto tempo,un'intera giornata in cui potersi rilassare.Così,approfittò della vastità dei libri impolverati,custoditi nell'enorme biblioteca della villa,per scegliere un romanzo e passare il giorno a leggere,stesa sul suo letto.In questo modo,inoltre,potè evitare il capitano.Dopo quella mattina,Bash non aveva fatto altro che vagare per la residenza come un agglomerato di nervosismo vivente e l'ultima cosa che desiderava la principessa,era imbattersi in un'ennesima discussione con lui.

Il pomeriggio si apprestava ormai a finire.Il sole del tramonto aveva reso la luce più fioca e l'atmosfera si era fatta ancora più calda.L'aria nella villa sembrava impregnata di un piacevole tepore.

Bash passò davanti ai due ragazzi,seduti pigramente in giardino sotto un albero,roteando la sua imponente spada.

"Ti alleni un pò?"Domandò Vaan.

"Vuoi fare un pò di pratica assieme a me?"Domandò in risposta il capitano,leggendo nel pensiero del ragazzo.

Vaan scattò in piedi in un secondo."Sicuro!Vado a prendere la mia spada."

Poco dopo,le ombre dell'uomo e del giovane si proiettavano sul terreno,muovendosi avanti e indietro in una danza a colpi di spade.

"Tieni più alto il braccio."Lo coreggeva di tanto in tanto Bash."Devi mettere più forza in quegli affondi."

Penelo era rimasta a guardarli,sbuffando a tratti per la noia.

"Basta,non ce la faccio più a stare impalata quì."Pensò infine.

In un primo momento,decise di andare a cercare Aerina,ma ricordò poi, che quel pomeriggio la fanciulla era andata a fare spese al mercato e non era ancora rientrata.A quel punto,Penelo notò che non aveva ancora avuto modo di curiosare all'interno di quell'enorme villa.Così, optò per un giro perlustrativo della casa.

Villa Bunansa non era diversa da tutte le altre residenze nobiliari.Non che Penelo ne avesse viste molte altre nella sua giovane vita!L'unica in cui era stata,oltre a quella,era il palazzo del Marchese Ondore,a Bhujerba e la differenza praticamente non sussisteva:Una serie infinita di stanze da letto,ogniuna arredata suntuosamente a tema;saloni,stanze da ricevimento e persino un'enorme sala da ballo,con il pavimento,ormai,ricoperto da uno spesso tappeto di polvere.Ma ci fu,fra tutte,una stanza che riuscì,infine,ad attrarre l'attenzione della fanciulla bionda.

Lei aprì l'enorme porta con noncuranza,facendovi capolino all'interno.Notando che si trattava della solita stanza da letto,era già pronta a richiudersi la porta alle spalle e passare oltre.Poi,notò degli abiti familiari perfettamente ripiegati su una sedia.Entrò. "Sono i vestiti che Balthier aveva addosso ieri ."Osservò"Questa dev'essere la sua stanza!"

Ovviamente,Penelo sapeva bene che,per rispetto ed educazione,la cosa migliore da fare sarebbe stata quella di uscire subito di lì,ma la curiosità le cancellò questo pensiero dalla mente in un secondo.E poi,l'aviopirata era da sempre una figura così irragiungibile ai suoi occhi,come un bambino difronte al suo eroe preferito.Stare in quella stanza,vedere,toccare le cose di Balthier,la faceva sentire, in qualche modo,più vicina a lui,rendendolo nella sua mente più umano,meno perfetto. Difronte all'enorme letto a baldacchino,infondo alla camera,c'era una pesante scrivania color oro.Balthier aveva lasciato quella casa quando aveva appena sedici anni,e da allora quella stanza non era stata mai toccata,eppure,l'arredamento e persino ogni singolo oggetto personale,erano troppo austeri,per far pensare alla stanza di un normale adolescente.

"Ma del resto,lui a sedici anni,era diverso da me e da Vaan.Lui,aveva già così tante responsabilità"Pensò lei e le tornarono subito in mente le parole di Bash,di quella mattina:"Ogniuno deve restare al proprio posto" e la giovane si sentì terribilmente fuori luogo nel pensare ai suoi compagni di viaggio:Loro erano così diversi,così maturi,forti...e lei?

"Non voglio essere un peso per loro"Si disse"Devo impegnarmi di più,sempre di più.Diventerò forte anch'io.Devo diventarlo!"

Gli occhi di Penelo,continuavano a rimanere sulla scrivania.Un sottile strato di polvere definiva un elaborato orologio da tavolo,posto ad angolo,affianco ad una vecchia bussola.Vi erano diversi calamai,finemente lavorati;un paio erano posti a bloccare le estremità aperte di una grossa mappa di Ivalice,ormai scolorita e ingiallita dal passare del tempo.

Abbassando lo sguardo,l'attenzione della ragazza fu inevitabilmente attratta da un lungo cassetto, appena sotto il piano della scrivania.Penelo sapeva che aprirlo per ficcanasarvi all'interno sarebbe stato veramente troppo."Ma,in fondo"Si disse."Chi lo verrà mai a sapere".

Così aprì piano il cassetto.Fu alquanto delusa da ciò che vi trovò dentro:Solo una serie innumerevole di fogli scritti.

Dandogli una letta veloce,Penelo si rese conto che doveva trattarsi di semplici appunti da studente.Vi erano note su formule magiche,strategie di battaglia,autori letterari e via dicendo.Sorrise,immaginando Balthier sui banchi di scuola.

Ad un tratto,spostando distrattamente alcuni fogli,qualcosa,sul fondo del cassetto ridestò la curiosità della ragazza.Una fotografia.

Penelo la prese in mano,scrutandola con attenzione.Era la vecchia foto,ormai leggermente rovinata,di una fanciulla.Era stata immortalata seduta in una posa eretta ed incredibilmente composta.I lunghi capelli castani le ricadevano lungo le spalle,lasciando appena intravedere dei preziosi ed elaborati orecchini d'oro.Il suo viso era estremamente grazioso,con dei lineamenti dolci,le labbra carnose e perfettamente delineate e due grandi occhi a mandorla di un acceso verde scuro.Tuttavia,Penelo notò che il suo sguardo sorrideva appena,celando un velo di tristezza.Istintivamente girò la foto e vi notò una dedica sul retro:"Al mio Ffamran,con amore.Leina"

Penelo non fece in tempo a porsi domande su quella foto,che una voce dietro di lei la fece sussultare,costringendola a girarsi verso la porta.

"Non avrei mai pensato di arrivare a dirlo,ma comincia ad essere seccante trovare ogni volta una donna diversa in camera mia." Ironizò Balthier. "Come?"Chiese la fanciulla,non riuscendo ad afferrare le sue parole.

"Nulla!"Rispose lui,accennando un sospiro.

Avanzò verso di lei e notando la foto nelle sue mani,gliela sotrasse con un gesto rapido.Per un istante,Penelo fu tentata di chiedergli chi fosse quella ragazza,ma poi, capì che era meglio rimanere in silenzio.

"Ti darò lo stesso consiglio che ho dato a Vaan un pò di tempo fa."Disse ad un tratto il pirata,mantenendo lo sguardo sulla foto."La curiosità procura guai."

"Sei arrabbiato con me?"Ebbe il coraggio di domandare timidamente Penelo.

"No"Rispose lui,seppure in tono serio."Ma esci di quì adesso."

La fanciulla si affrettò ad uscire dalla stanza mortificata,richiudendo la porta dietro di lei.

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Quando Ashe scese per la cena,si sorprese nel sentirsi tesa all'idea di trovarsi difronte Balthier.Come si sarebbe comportato questa volta?

La principessa ebbe modo di scoprirlo prima di quanto pensasse.

"Chissà cosa ci avrà preparato di buono Hestia,questa sera?"Esordì una voce dietro di lei,mentre scendeva le scale.

Ashe si voltò verso Balthier.Dal leggero sorriso che aveva in volto e dal tono della sua voce,sembrava tornato quello di sempre.

"Lieta di scoprirti nuovamente di buon umore."Rispose lei,con fare provocatorio.

"Come prego?"

"Stamattina,sembravi così cupo."

I due iniziarono ad incamminarzi lentamente verso la sala da pranzo.

"Credo che delle scuse in questo caso siano d'obbligo."Ammise lui."E' questa casa:Mi innervosisce stare quì.Ma domani il problema sarà risolto.Un taxiguida ci condurrà direttamente ai laboratori."

"Sei riuscito a trovare il modo di farci entrare,dunque."

"Avevi dei dubbi a riguardo?"

Lei accennò un sorriso.

Stavano per varcare la soglia della stanza predisposta per la cena,quando lui le si accostò più vicino e le sussurò in un orecchio.

"Verrai da me questa notte?"A quella richiesta appena mormorata,Ashe avvertì un piccolo brivido lungo la schiena.

"Cosa ti fa pensare che te lo meriti?"

"Bhè,in tal caso,mi impegnerò nel farmi perdonare."E sussurandogli quelle parole,lui si scostò da lei e la precedette all'interno della stanza difronte a loro.

Ashe non avrebbe saputo dire se era più infastidita o attratta,dai modi seduttivi del pirata.Ma di una cosa,suo malgrado,era sicura:Lui riusciva sempre a tenerla in pugno.Quasi come della creta da plasmare a suo piacimento.Questo la faceva sentire vulnerabile e ciò non le piaceva,ma allo stesso tempo,le dava un'adrenalinica eccitazione,alla quale era difficile resistere,o meglio,alla quale non voleva resistere.

 

 

Quella notte,Balthier sentì ad un tratto la porta della sua stanza aprirsi.Ashe entrò senza proferire parola,chiudendo a chiave la serratura dietro di lei.

Lui era impiedi,accanto alla finestra,teneva in mano un bicchiere di liquore.Ogni volta che lo adagiava alle labbra per bere,si udiva il flebile tintinnio dei cubetti di ghiaccio che battevano sul vetro,unico rumore in quella notte,che sembrava bloccata in un silenzio quasi innaturale.La luna illuminava d'argento la sua figura,facendola comparire dallo sfondo buio della stanza,come quando si scosta della terra con una mano e sotto si vede emergere lo sfavillio di un qualche tesoro.Balthier restò lì, per qualche istante,a fissare Ashe, rimasta davanti la porta.Il bianco candido della sua sottoveste spiccava in quella semioscurità,evidenziando le forme morbide del suo corpo.

"Adoro la biancheria di una donna."Disse lui finalmente,quasi sussurrando.Bevve l'ultimo sorso di liquore e appoggiando il bicchiere sulla scrivania alla sua destra,avanzò lentamente verso Ashe.

"Tocca appena la sua pelle."Continuò,andandole sempre più vicino."Cavalca su di un cuscino d'aria,mentre ella si muove."

Lui,ora,era davanti a lei e cominciò a sfiorarle appena,con la punta delle dita,i fianchi,poi,a salire,il ventre,l'addome.

"La seta le fluttua intorno al corpo,sfiorandole appena la carnagione."Seguitò a parlare, passando a sfiorarle delicatamente il seno.Ashe chiuse piano gli occhi,in un flebile sussulto di piacere.Poteva sentire il suo cuore batterle nel petto sempre più velocemente.

"Ho sempre pensato,che è esattamente nello stesso modo che va accarezzata una donna."Aggiunse lui infine,spostando con dolcezza la sua mano sul collo di lei e tendendosi in avanti per baciarla.

Lei lo tirò immediatamente a sè,quasi come a voler fondere le loro labbra.Lo baciò e lo baciò ancora,con la stessa avidità con cui un assetato si avventa sulla fonte.Quasi cercò di trattenerlo a sè,quando lui,d'improvviso,si staccò da lei.

Ashe lo guardò sfilarsi da una tasca un lungo fazzoletto bianco.

"A cosa ti serve quello?"Chiese,con la voce ancora sopraffatta dal respiro affannato.

"Ora lo vedrai."Sorrise lui."Ho detto che mi sarei fatto perdonare,giusto?"

Con delicatezza la fece voltare di spalle e, a quel punto,Ashe avvertì la freschezza della seta sopra i suoi occhi e la vista le fu oscurata dal fazzoletto.Percepì Balthier annodarle con cura la stoffa dietro la nuca.Poi,guidandola con una mano,lui la voltò nuovamente verso di sè e riprese a baciarla.

Ashe si sentiva stordita.In un primo momento, non fu sicura che quel gioco potesse piacerle,ma al contatto delle labbra di lui,decise di provare a lasciarsi andare.Avvertì le sue mani che,carezzevolmente,le facevano scivolare via la sottoveste.A quel punto,lei cominciò a rendersi conto di come,privata della vista,le sue sensazioni sembravano come amplificate.Cominciò a concentrarsi sul respiro di lui,sulla sua pelle calda e morbida,sul suo profumo,sulle sue labbra,sul sapore dei suoi baci e trovò incredibilmente eccitante il rendersi conto di come, attraverso il linguaggio del corpo di Balthier,potesse avvertire nel pirata tutto il desiderio che nutriva per lei.

Ashe cominciò a orientare le sue mani su di lui,incominciando a spogliarlo lentamente.Lui la guidò,aiutandola a slacciare i bottoni e i lacci dei suoi indumenti.Ben presto,i suoi vestiti si ritrovarono a terra accanto alla sottoveste della principessa.

Fu allora che lui si scostò allontanandosi.Ashe capì che doveva aver preso il bicchiere,sentendo il "tin,tin" tipico del ghiaccio nel recipiente.Poi,percepì il suo riavvicinamento.Le prese la mano e lei si lasciò condurre sul letto.

"Stenditi"Le bisbigliò dolcemente lui e lei si stese.

Quello che accadde immediatamente dopo,fu del tutto nuovo e inaspettato per Ashe.Quando avvertì il contatto freddo di uno dei cubetti di ghiaccio sul suo corpo,sussultò in un leggero brivido di freddo."Balthier,fermati."Mormorò.

"Rilassati"La rassicurò lui,con voce suadente.

Cominciò a passarle delicatamente il cubetto lungo tutto il corpo.La scia fredda lasciata dal ghiaccio veniva subito seguita dal caldo contatto delle sue labbra,in una serie di leggerissimi baci.Ashe si scoprì quasi subito ad apprezzare quel gioco.Per via della benda sugli occhi,non potè vedere il lieve sorriso di soddisfazione sul volto di lui,quando la sentì sussurrare."Balthier, non fermarti."

Poco dopo,lui le passò il ghiaccio sulle labbra e a quel punto,decise di toglierle delicatamente la fascia di seta.

"Voglio guardarti negli occhi"Le disse,accarezzandole i capelli."Non sai per quanto tempo ho sognato di fare l'amore con te."Le confessò.

"Ora, puoi rendere il tuo sogno realtà" Rispose lei e lo baciò spingendolo a sè.

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Accanto a Balthier,Ashe riusciva sentirsi più serena,dormendo di un sonno profondo,uno di quei sonni ristoratori,che fanno sentire meglio la mattina dopo.Anche quella notte era immersa in uno di quei sonni,ma qualcosa la svegliò di soprassalto.

"No!No!"Balthier si agitava urlando mentre dormiva.

"Balthier"Tentò di svegliarlo lei.

"No!Leina!"

"Balthier"Continuava a chiamarlo Ashe, scuotendolo.

"Leina!"Urlò lui,alzandosi di scatto e si ritrovò sveglio,di colpo,seduto sul letto.

"E'stato solo un incubo"Lo rassicurò lei abbracciandolo.

Il respiro del pirata era affannato e Ashe potè notare un'esile lacrima,che era scesa dall'angolo di un occhio.Lei la asciugò con una carezza,ma l'aviopirata scanzò immediatamente il volto,quasi irritato per aver mostrato,senza volerlo,quell'accenno di fragilità.

"Sto bene."Disse serio,dopo un istante,riprendendosi.

"Cosa stavi sognando?"

"Non lo ricordò già più" Si voltò sorridendo verso Ashe.Il suo viso era tornato ad assumere un'espressione dolce,serena,ma era chiaro che stava mentendo.

"Hai fatto il nome di una donna....Leina..."

Ci fu un momento di silenzio,nel quale lui sembrò riflettere su qualcosa.

"Fantasmi del passato,niente di più." Disse poi, e prima che lei potesse fare altre domande,la baciò.Ashe rispose al suo bacio e si ristesero entrambi.L'incubo del pirata e quel nome di donna,furono rimossi immediatamente dalla mente della principessa,quando lui  iniziò a baciarla sul collo,poco prima di fare nuovamente l'amore.

 

 

 

Quando Balthier aprì gli occhi,il sole non era ancora sorto.Egli vide la figura di Ashe,difronte a lui,volgergli le spalle,in piedi, nella penombra della stanza,intenta a rivestirsi.

"E' così dunque.Prima mi seduci e poi mi abbandoni nel sonno."Scherzò lui,sollevandosi ed adagiando la schiena alla testiera del letto.

Lei si voltò,mostrando un sorriso radioso e dolcissimo al tempo stesso.

"Vorrà dire che la prossima volta, provvederò a sanare i tuoi traumi emotivi."Disse ridendo e si chinò sul letto,verso il pirata,dandogli un tenero bacio.

"E' meglio che io vada,ora"Aggiunse poi"Fra poco sarà l'alba e tutta la casa si sveglierà."

Lei si apprestò ad uscire dalla stanza,ma prima di aprire la porta,un impulso più forte di lei la pervase.Era da quando si era svegliata che le domande sul passato del pirata sembravano crescere sempre di più nella sua mente,e poi,ora,si era aggiunta anche questa misteriosa 'Leina'.Ashe si era ripromessa di non assillare Balthier chiedendogli spiegazioni.Ma in quel momento,non potè fare a meno di domandare.

"Balthier,so che non ti piace parlarne,ma..."

"Ashe,ti prego."La interruppe lui,quasi prevedendo la sua domanda."Ti ho già confidato molto su di me durante il nostro viaggio fin quì.Ma ci sono cose,di cui non riesco e non voglio parlare."

"Scusami"Sussurrò lei e andò via.

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** In viaggio ***


Dopo l'incursione ai laboratori Draklor. Il gruppo si apprestava ad arrivare a Balfonheim,viaggiando sull'areonave di Reddas.

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-Fra quanto arriveremo?-Domandò Balthier.

-Circa quattro ore.-Rispose Reddas impegnato al comando dell'areonave,al fianco di Riky.

-Pft!Con la Strahl avremmo impiegato la metà del tempo!Continuo a credere che sia stato un inutile eccesso di zelo lasciare che Nono ci raggiunga con l'aereonave nei prossimi giorni.-

-E' stato più prudente agire in questo modo.La Strahl era sostata davanti ai laboratori,è stata vista,sai bene anche tu che c'è il rischio che possano pedinare l'areonave nel tentativo di inseguirci.-Intervenne Bash con il suo solito tono austero.Ashe a volte, aveva l'impressione che il capitano si rivolgesse all'aviopirata come un maestro di scuola nei confronti di un allievo un pò indisciplinato.La cosa la divertiva,ma non si poteva dire certo lo stesso per Balthier,che appariva visibilmente infastidito,benchè cercasse di nasconderlo.

Di solito il pirata aveva sempre una risposta pronta per controbbattere al capitano,ma non questa volta.Non amava lasciare sola la sua Strahl.Di Nono si fidava,aveva riposto l'aereonave nelle sue piccole zampine da moguri già altre volte in passato.Ma se realmente le guardie imperiali a difesa dei laboratori l'avessero inseguito,sarebbe stato in grado di seminarle,gestendo la situazione?

Tuttavia,Ffamran sapeva bene di essere costretto a trattenere dentro sè i suoi timori,senza poter proferire parola a riguardo.Se lui avesse voluto,infatti,nulla gli avrebbe impedito di restare alla guida della Strahl,raggiungendo poi il resto del gruppoi nsieme a Nono,ma qualcosa,o più precisamente,la presenza di qualcuno, lo aveva spinto a salire su quel rottame che Reddas osava definire un'aereonave.

-Comunque,l'importante è arrivare,no?-Mormorò ad un tratto Penelo candidamente.

-Questo è un altro interessante punto di discussione-Osservò Balthier-Quando è stata l'ultima volta che hai revisionato il motore di questo rottame?-Chiese pungente al pilota della nave.

Reddas cominciava a mostrarsi chiaramente infastidito da quelle provocazioni continue.

-La Red Blade è in perfette condizioni.-Tuonò.

-Allora,come lo spieghi questo regolare ticchettio che avverto dalla nostra partenza.?-

-Non esagerare-Fran rimproverò il socio con la sua solita voce calma e distaccata. < /p>

Balthier le rispose con un sospiro di risentimento.

-Io non sento nessun ticchettio,Balthier.-Gli fece notare Ashe.

-Aspetta a dirlo quando esploderemo,avvolti nelle fiamme.-Le controbbattè lui sarcastico.

La principessa scosse la testa alzando gli occhi al cielo.

-E' sempre il solito arrogante.-Pensò bonariamente.

-Perchè non vai a controllare tu stesso la sala motori?-Propose Bash,con l'unico intento di togliersi dai piedi la presenza sgradita dell'aviopirata.

-Non sarebbe di mia competenza.Ma darò uno sguardo per il bene di tutti.-Sibilò Balthier con fare fra l'indifferente e il seccato.

-Molto generoso da parte tua! -Controbbattè sarcasticamente Bash mentre il pirata si avviava,fino a scomparire dietro la porta automatica della cabina di pilotaggio.

Calò fra tutti il silenzio.

-L'aver rincontrato suo padre deve averlo turbato più di quanto non lasci trasparire.-Pensò Ashe dentro di sè.

-Io credo che approfitterò di queste ore di viaggio,per riposare un pò- Esordì la principessa dopo alcuni istanti,congedandosi dal resto del gruppo.

-La verrò a chiamare al nostro arrivo a Balfonheim,Vostra Altezza-

-Grazie,Bash-

Ashe si avviò verso le cabine della nave.La nave di Reddas non aveva sicuramente l'eleganza e soprattutto il motore,di cui era dotata la Strahl,ma era grande almeno il doppio.Non sarebbe stata una sorpresa per nessuno se si fosse scoperto che il pirata aveva realizato la sua Red Blade,utilizzando lo scheletro di una vecchia aereonave di linea da crociera.

La principessa fece appena in tempo ad oltrepassare la seconda porta che dava accesso al corridoio centrale,quando una mano di fianco a lei l'afferrò bruscamente ad un braccio,tirandola in disparte.

Balthier la baciò con impeto.Fino a quell'istante, lei non si era resa realmente resa conto di quanto gli fossero mancati i suoi baci,sebbene era passato solo un giorno da quando avevano lasciato residenza Bunanza.

-Ti aspetto nella sala motori-Le sussurrò lui ad un orecchio,per poi allontanarsi velocemente,senza neanche darle il tempo di sibilare una qualsiasi risposta.

Lei rimase a guardarlo mentre svoltava l'angolo del corridoio,attonita.Le ci volle un istante per realizzare quello che era appena successo e, soprattutto,quello che lui le aveva chiesto.

-Che razza di incosciente!Quì è troppo rischioso! -Pensò con un filo di rammarico-No.Non posso andare da lui ora.-

Con questo pensiero nella mente,Ashe si voltò nella direzione opposta alla sala motori,incamminandosi di qualche passo verso le cabine.

-Però,non posso lasciare che mi aspetti invano.-Riflettè all'improvviso arrestandosi.-Andrò da lui,e gli dirò che dobbiamo desistere,aspettando un momento e un luogo più appropriati.-

Così,la principessa cambiò direzione,avviandosi con passo deciso verso la sala destinata all'incontro.

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Gli enormi motori ed ingranaggi della sala coprivano con il loro assordante rumore i gemiti di Ashe.

Due rosee figure,sdraiate a terra,si tenevano strette l'una all'altra come in una morsa indissolubile.

Lei sentiva la sua schiena sfregare sul metallo del pavimento,mentre cingeva saldamente con le sue gambe i fianchi dell'aviopirata.

Faceva caldo in quella sala.Terribilmente caldo.Entrambi avevano i volti imperlati di minuscole gocce di sudore, e quando si baciavano,potevano assaporare l'un l'altra il salato delle loro labbra.

L'afa ed il piacere avevano tinto le guance ed il delicato naso di Ashe di un rosa acceso.

Rimasero così,anche quando tutto fu finito.Abbracciati,stretti.Pelle contro pelle,naso contro naso,respiro contro respiro.

-Devi ammettere che è valsa la pena di farti cambiare idea,principessa.-Sorrise lui in tono bonariamente provocatorio.

-Sei abituato ad ottenere tutto ciò che vuoi,vero?-Rispose Ashe,con la voce ancora rotta dall'affanno.-Ma non ti vorrei meno arrogante e viziato per nulla al mondo,signor pirata.-Aggiunse sfoggiando un sorriso radioso e premendo dolcemente la sua bocca su quella di lui.

-Pensi che noterebbero la nostra assenza se restassimo quì per il resto del viaggio?-Scherzò lei.

-E' vero che Reddas sembra andare orgoglioso di questa pseudo-aereonave; ma dubito che arrivi a credere che la sua sala motori sia così confortevole da spingermi a restarvici per quattro ore di fila."-Rispose con ironica dolcezza Balthier,accarezzandole le punte dei capelli.

-Sarà meglio tornare dagli altri- Disse Ashe,sfiorando con le dita le labbra del pirata,lievemente,quasi come a voler carpire ancora un pò del tepore degli appena precedenti baci.Poi,si scostò e asciugandosi con una mano il sudore dalla fronte,si alzò in piedi e iniziò a rivestirsi.Balthier fece lo stesso.

-Non possiamo ripresentarci insieme-Sostenne lei,mentre era intenta a reinfilarsi la gonna.-Tu torna pure alla sala di pilotaggio dagli altri.Io andrò alle cabine.Ho detto a Bash che avevo intenzione di riposare. - 

Lui in tutta risposta le si avvicinò in silenzio,fissandola negli occhi,con quel suo solito sguardo seducente.

Le scostò appena il colletto della giacca,e si chinò,appoggiando le proprie labbra sulla spalla nuda di lei.Rimase con la bocca sulla bianca per qualche istante.La principessa socchiuse gli occhi in un sussulto di piacere.Quando si sollevò,la giovane donna notò che le aveva lasciato un vistoso succhiotto.

-Prima che svanisca del tutto,provvederò a rinnovarlo-Le disse Ffamran con un lieve sorriso,mentre lei si apprestava a ricoprisrsi la spalla.

Ashe gli sorrise e non potè trattenersi dal dargli un ultimo,delicato bacio prima di uscire dalla sala motori.

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Ciao a tutti!Sono tornata! ^__^

La mia vita frenetica mi ha impedito di dedicarmi alla storia,ma con un pò di fortuna,ho trovato il tempo per questo nuovo breve capitolo!Ringrazio nuovamente per i vostri commenti,che apprezzo sempre!Un grazie particolare va a Leila_the_witch.Sono contenta che ti sia piaciuta la mia storia (pensa ke anchio sn innamorata di FF X e del XII)!.Ci tenevo inoltre a rassicurarti sul fatto che,anche se un pò a rilento forse,ho tutte le intenzioni di proseguire questo racconto!

Un saluto e al prossimo capitolo!

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Capitolo 8
*** Chiudi gli occhi ***


A Balfonheim.

La casa di un pirata.

-"Il termine 'casa' già di per sè contrasta con la definizione di 'pirata'"-Pensava Ashe.

Un pirata,una persona in continua fuga,alla continua caccia di tesori da trafugare.E poi quella casa ...Un bordello forse, un'osteria da quattro soldi,al massimo,ma di sicuro non la si poteva definire una dimora.

Eppure,nonostante quel trabboccare di malcostume,di alcool e di chiassosità,Ashe trovava che l'abitazione di Reddas avesse un che di ospitale,caldo e accogliente. -"No" -Pensò.-"Forse è soltanto il vino,che riscaldandomi il sangue nelle vene,mi ha dato quest'impressione."-

Si guardò attorno con sguardo vago,seduta ad un angolo dell'enorme salone,gremito delle più bizzarre e caotiche figure.

I festeggiamenti di quella sera erano stati indetti da Reddas in onore del loro arrivo.Ammirevole come gesto,ma non si poteva dire altrettanto degli invitati. Quelle donne,che ridono e conversano con fare così sguaiato...prostitute,di sicuro.E per quanto riguarda gli uomini...tutti pirati,non c'è dubbio!

-"Ma del resto"- Si disse Ashe.-"Siamo a Balfonheim.Cos'altro ci si poteva aspettare da un posto del genere?. E Reddas,dov'è finito?"-

Ashe lo cercò con lo sguardo.Lo trovò seduto su una botte,al lato opposto della sala.

-"Da come ride è sicuramente ubriaco."- Osservò lei fra sè e sè.-"E quella donna?...Gli si avvicina...O santo cielo,cosa fa?Davanti a tutti poi!Meglio non guardare."-La principessa abbassò lo sguardo imbarazzata da quella scena.Poi, un pensiero le balenò nella mente- "E Penelo e Vaan? Speriamo che fra la confusione generale non lo notino.Sono solo due bambini!"

Ashe si voltò ad osservare i membri del suo gruppo seduti al suo stesso tavolo.

-"Siamo probabilmente le uniche persone quì dentro a non essere piene di alcool fino alle orecchie."-Commentò all'orecchio di Bash,accanto a lei.

-"Mi spiace contraddirla Vostra Altezza,ma credo che ci sia qualcuno fra noi che faccia eccezione."-Le rispose ironico il capitano e con lo sguardo le indicò la testa bionda, stesa sul tavolo, fra Penelo,seduta alla sua destra, e un bicchiere di rum alla sua sinistra,stretto in una mano.

-"Vaan adesso smettila!Possibile che mi devi mettere sempre in imbarazzo ovunque andiamo!"-Continuava a rimproverarlo senza risultato la povera Penelo,tenendo la voce bassa per non attirare l'attenzione sullo stato del giovane amico.

-"Forse è meglio che qualcuno lo porti a coricarsi."-Sospirò risentita  Ashe.

-"Lo credo anchio."-Rispose Bash,e così dicendo si alzò avvicinandosi a Vaan.

-"Abbiamo esagerato con i lquori,ragazzo?"-Scherzò l'uomo.

Vaan alzò il capo senza proferire parola,fissando il capitano con sguardo assente.

-"Gli avevo detto di andarci piano.Ma come al solito non mi da mai ascolto!"-Aggiunse Penelo,intrecciando le mani al petto arrabbiata.

-"Faresti meglio ad andare a dormire anche tu,Penelo.Domani mattina partiremo molto presto per Giruvegan."-Le disse Bash,mentre afferrava Vaan per un braccio,caricandoselo sulla spalla.

Penelo si sentì lievemente offesa da quelle parole,ma cercò di non darlo a vedere.Le dava fastidio quando gli altri del gruppo la trattavano come una bambina,ma ormai aveva capito di doversi rassegnare all'idea.

-"Hai ragione Bash.In effetti comincio a sentirmi un pò stanca."-Sospirò con un leggero sorriso.-"E poi,altrimenti chi rimbocca le coperte a questo bevitore incallito?"-Aggiunse scherzosamente riferendosi a Vaan.Si alzò anche lei,augurando la buonanotte agli altri.

-"Vai a riposare anche tu se ne senti il bisogno,Bash.Tra poco credo che mi congederò dalla festa anchio."-Si affrettò a dire Ashe al capitano prima che egli si allontanasse.

-"Ne siete sicura,Altezza?"-

-"Rilassati,Bash.Non mi accadrà nulla."-Sorrise lei un pò beffarda-"Vai pure a dormire.Buonanotte."-

-"Buonanotte,allora,Vostra Altezza."-

-"Buonanotte"-Rispose Ashe al capitano e ai ragazzi mentre si allontanavano.

Fu a quel punto che la principessa si rese conto che,gran vociare e gli schiamazzi della folla lì presente,erano sovrastati da un silenzio forte quanto un grido.Quel silenzio nasceva dalla persona seduta al suo stesso tavolo,poco distante da lei.

Ashe si suffermò a guardare Balthier.

Lui aveva uno sguardo così pacato,perso nel vuoto ad osservare i festeggiamenti difronte a loro,mentre sorseggiava piano del liquore dal suo bicchiere.

Quanto avrebbe voluto Ashe poter essere sola con lui in quel momento.La principessa sapeva bene che dietro quell'aria spavalda e indifferente,una vecchia ferita in lui era tornata a sanguinare,da quel giorno ai laboratori.

-"Vorrei trovare le parole giuste."-Pensò lei,continuando a fissarlo assorta.-"Vorrei che riuscisse a fidarsi di me,tanto da confidarsi."-

-"Ti piace ciò che vedi?"-Le parole ironiche del pirata riportarono Ashe alla realtà con un sussulto.

Lui aveva mantenuto il suo sguardo rivolto difronte a sè,lasciando apparire sul viso un sorriso di compiacimento.

Ashe abbassò immediatamente gli occhi un pò imbarazzata,sebbene avesse colto l'innocuo tono scherzoso del pirata.

-"Ero assorta nei miei pensieri."-Fu tutta la risposta che riuscì a sibilare.

-"Pensare è una cattiva abitudine principessa."-Sospirò Balthier voltandosi verso di lei.-"Guarda me,ho iniziato da piccolo e non ho più smesso."-Il tono scherzoso dell'uomo si accompagnò ad un'altro sorriso,questa volta radioso.Tuttavia,Ashe percepì una nota di malinconia nella sua voce.

Ashe accennò un lieve sorriso,ma prima che potesse dare una qualsiasi risposta,la voce di Fran si intromise tra lei e il pirata.

-"Non sò per quanto ancora posso sopportare questo spettaccolo.Gli hume sono le uniche creature che a volte riescono realmente a disgustarmi."-

Commentò con disprezzo la Viera,riferendosi alle bizzarre figure che popolavano la festa.

-"Suvvia Fran.Non essere così drastica.Non tutti gli hume sono così male.Guarda me!"-Controbattè sarcastico Balthier.

-"Il fatto che tu sia il mio socio in affari non significa che la tua condotta spesso non sia discutibile."-

-"Su questo sono d'accordo con Fran"-Aggiunse Ashe,anche se bonariamente.Fran sorrise a quelle parole.

-"Cos'è una congiura?"-Replicò il pirata,pur avendo colto l'atmosfera scherzosa.-"Bhè,mie care signore,se le cose stanno così io tolgo il disturbo.Vado a prendere una boccata d'aria.Ma voi, continuate pure a parlare di me se volete."-Disse strizzando l'occhiolino in direzione delle due, mentre si alzava dal tavolo.

Quando Balthier si allontanò,calò il silenzio tra Ashe e la Viera.Fu Fran a parlare dopo pochi istanti.

-"La tua sorte non sarà diversa da quella che ha riservato a tutte le altre prima di te.Ne sei consapevole,spero."-

La principessa  guardò perplessa la sua interlocutrice.

-"Di cosa stai parlando?"-

-"Lo sai perfettamente."- Il tono di voce della viera si dimostrava più gelido e sprezzante del solito.

-"No,non lo sò e non ho affatto voglia di continuare questa conversazione."-

Così dicendo,Ashe si alzò di scatto dal tavolo,allontanandosi. Era visibilmente irritata dalle parole di Fran.Sapeva perfettamente a cosa la viera voleva alludere,ma non aveva intenzione di darle credito.Tuttavia,quella breve conversazione spinse la principessa ad andare dall'unica persona nella quale sperava di trovare un conforto,screditando così le insinuazioni della donna coniglio.

Trovò Balthier appoggiato ad una delle enormi colonne del porticato, difronte all'entrata principale dell'abitazione,intento a fumare una sigaretta,contemplando assorto la strada silenziosa della notte.

-"Non sapevo che fumassi.-"

La voce di Ashe alle sue spalle fece girare il pirata,destandolo dai suoi pensieri.

-"E' solo un piacevole vizio che amo concedermi di tanto in tanto."-

-"Quando sei teso o pensieroso,ad esempio?"-

-"Cosa ti fa pensare che io lo sia?"-

La principessa si affiancò al pirata,fissandolo negli occhi.Poteva avvertire il tepore del fumo della sigaretta di lui sul suo viso mentre gli parlava.

-"Aver rincontrato tuo padre non deve essere stato facile per te.Fare i conti con il proprio passato non è mai semplice."-

-"Il passato è passato,principessa.Già da tempo ho imparato a fare in modo che non mi tocchi più."-

-"Seppellire il dolore non significa averlo superato.Prima o poi si riprisenta sempre,e fa ogni volta più male."-

-"Ti preoccupi per me,Ashe?"-

-"Ce qualcosa di male in questo?"-

-"Sì.Non devi farlo.Il mio passato non ti riguarda,la mia vita non ti riguarda."-Benchè restando calma e pacata,la voce del pirata aveva ormai assunto un tono infastidito,quasi stizzito.

Ashe ebbe bisogno di qualche secondo per riuscire a metabolizzare quelle parole inaspettate,tanto inaspettate da lasciarla senza fiato.Tuttavia,la principessa decise di rimanere calma,tentando di trovare un varco nell'inespugnabile corazza di cui si era rivestito Balthier.

-"Voglio solo che tu sappia che puoi fidarti di me.Io posso ascoltarti e anche comprenderti,se solo tu me ne vorrai dare modo,prima o poi."-

A quelle parole,Balthier fece una lieve smorfia di irritazione,mentre si accingeva a buttare a terra il mozzicone della sua sigaretta.

-"Sai"-Esordì dopo un attimo di silenzio.-"Questa è una cosa che tutte le donne hanno in comune,e che in tutte le donne detesto."-

-"Ma di cosa parli?"-

-"Parlo della vostra mania di voler sempre essere a conoscenza di tutto.Quasi come se il sapere anche la più piccola cosa sul mio conto ti conferisse un certificato di proprietà con su scritto il mio nome."-

Era forse la prima volta che Ashe poteva vedere Balthier visibilmente arrabbiato.La principessa si sentì spiazzata da quell'atteggiamento,senza trovare la forza o le parole giuste per rispondere.Ma guardando il volto visibilmente agitato del pirata,e sotto l'accusa di quelle frasi,trovò il coraggio di replicare. < /p>

-"E' questo che pensi di me?Che io sia uguale a tutte le altre donne con cui sei stato?Che voglia solo metterti una catena al collo?"-

-"Non è quello che stai cercando di fare?"-Le urlò in tutta risposta il pirata.-"Possibile che tu non riesca a capire,Ashe?Dici che posso fidarmi di te,ma sei ossessionata dal conoscere il mio passato,non riuscendo a vedere che l'unica cosa che desidero è di non parlarne affatto.Se realmente ti importasse comprendermi l'avresti capito."-

-"Stavo solo cercando un modo per esserti più vicina."-

-"Oh bhè,ultimamente mi era sembrato che il modo che avevi adottato per starmi più vicina ti appagasse già sufficientemente."-

A quell'allusione,un sonoro scroscio risuonò nell'aria accompagnato da uno schiaffo.Quel gesto risultò così automatico ad Ashe che lei stessa,dopo aver colpito la guancia del pirata,se ne sorprese.

-"Comincio a credere che Fran abbia ragione sul tuo conto."-Fu tutto ciò che la principessa riuscì a dire,prima di andarsene via rapidamente,prima che non riuscisse più a trattenere le lacrime di rabbia che fremevano per sgorgarle dagli occhi.Rientrò nella residenza di Reddas,richiudendo sonoramente il pesante portone dietro le sue spalle.Lasciando Balthier lì,solo e attonito,con uno sguardo indecifrabile sul volto.

 

__________________________________________________________________________________________________________________

 

-"Che cosa hai detto ad Ashe?."-

Un lieve sorriso comparve sul viso di Fran,qundo sentì la voce del suo partner dietro di lei,mentre era intenta ad ammirare la notte fuori dalla finestra,nel buio della sua stanza.

-"Un gentiluomo dovrebbe bussare prima di fare incursione nella stanza di una signora.O hai scordato le buone magnere?"-

-"Smettila Fran.Rispondi alla mia domanda,cosa hai raccontato ad Ashe?"-

-"L'ho semplicemente messa in guardia sul tuo conto.Ho fatto ciò che era giusto fare."-

-"Non avevi nessun diritto di farlo."-

Dal volto di Balthie Fran poteva facilmente palpare l'irritazione,benchè la voce del pirata rimanesse calma.

-"Ti ho fatto un favore,dovresti ringraziarmi."-

-"Ringraziarti?E per quale motivo se mi è dato saperlo?"-

Balthier cominciava a faticare sempre di più nel trattenere la collera verso l'atteggiamento indisponente della viera.

-"Lei non è uguale a tutte le altre venute prima,vero?Lei non la puoi avere, e questo ti spinge a desiderarla sempre di più.Sei un bambino Balthier!"-

-"Non ti permetto di giudicarmi, Fran."-

Nella voce del pirata si stava ora rivelando una vena di nervosismo,sentendosi privo di difese difronte alla capacità della donna di leggere dentro di lui.

-"Giudicarti?Non lo capisci?Io sto solo cercando di proteggerti!"-

A quelle parole,Fran si avvicinò a lui,così da poterlo fissare negli occhi,con uno sguardo profondo e indecifrabile.

-"Proteggermi?"-Le rispose Balthier accennando un lieve sorriso,quasi divertito da quell'ultima esclamazione.

-"Devo riportarti alla memoria Leina,Ffamran?"-

A quella domanda il volto del pirata si oscurò improvvisamante,in un misto di sorpresa e amarezza.Ogni singola parola era stata scelta dalla viera con cura e pronunciata ,lentamente,scanditamente,come una freccia letale atta a cogliere un bersaglio preciso e ben studiato.

-"No."-Fu tutto ciò che si udì sibilare dalla bocca del giovane uomo.

Fra i due aviopirati cadde così un improvviso silenzio.Un silenzio tanto pesante da sembrare solido quanto un macigno, che schiaccia i polmoni e il cuore,fino a impedirti quasi di respirare,o almeno,era così che si sentiva Balthier in quel momento.Fu allora che,senza aggiungere altro,voltò la schiena alla partner e uscì dalla stanza.

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Due grandi occhi verde scuro sorridono timidamente al volto glabro, e in parte ancora fanciullesco, di un sedicenne dall'aria un pò beffarda.Il sole, con i suoi raggi,si insinua fra le ciocche  castane della fanciulla,appena mosse da una dolce brezza estiva,inondando la sua esile figura di un'aurea di luce,quasi abbagliante alla vista.

-"Guarda Ffamran?"-

La voce della giovane risuona nelle orecchie del ragazzo armonica e dolce,come il canto di un usignolo.

-"Cosa?"-Chiese lui perplesso.

-"Guarda..."-

Ma il ragazzo non riesce a vedere altro difronte a sè che il volto di lei,che gli sorride teneramente.

-"A volte bisogna chiudere gli occhi per riuscire a vedere,Ffamran.La felicità è nel cuore,e il cuore si ascolta in silenzio."-

D'un tratto il sole scompare,divorato da un cielo oscuro e freddo. Il ragazzo avverte un brivido di paura percuoterlo lungo tutto il corpo.Volge gli occhi a guardare il cielo nero.Li riabassa.La fanciulla è scomparsa.Un mostro,una creatura terrificante,nè umana,nè bestia,ha preso il suo posto.Un urlo,un suono gutturale e sgraziato risuona dalle fauci di quell'essere.E risuona ancora,e ancora,senza sosta.

-"Ffamran,Ffamran..."-

-"Nooooooo!!"-

Balthier viene svegliato dalle sue stesse grida,ritrovandosi seduto sul suo letto,il torso nudo imperlato di sudore,il volto scosso.

Gli ci volle qualche istante prima di riprendere il controllo di se stesso.Si lasciò ricadere pesantemente sul cuscino.Per diversi minuti,la sua mente percorse numerosi pensieri,restando con lo sguardo perso sul soffitto buio della sua stanza.

Poi,uno di quei pensieri lo spinse ad alzarsi di scatto dal suo letto e,infilati i pantaloni e la camicia,ad uscire di lì.

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Sono tornata finalmente! Scusate la lunga assenza ma ho avuto valide ragioni...studio,lavoro,problemi vari e di varie entità...!Comunque l'importante è che sono di nuovo qua con un nuovo capitolo, al quale cercherò di farne susseguire un altro il prima possibile.Ringrazio nuovamente tutti coloro che continuano a seguire la mia storia,in particolare nami83 e Leia_the_Witch!Spero che possiate apprezzare anche questo nuovo capitolo,anche se sò che lascia numerosi punti interrogativi su come seguiterà la trama...ma un pò di suspance ogni tanto ci vuole,no!? ^__^ Alla prossima e vi prego di pazientare se ogni tanto i miei capitoli si fanno attendere!

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Capitolo 9
*** Perdersi ***


Benchè la stanchezza avesse conciliato ad Ashe il sonno quella notte,fu un sonno disturbato,di quelli privi di senso di ristoro al risveglio.La discussione avuta con Balthier la sera prima le aveva lasciato un'iritazione,ma soprattutto,una sensazione interiore di disagio,dalla quale non riusciva a far fuggire se stessa.

-"Sono solo una povera sciocca"-Pensava con rammarico stesa sul suo letto,prima di chiudere gli occhi.-"Che cosa credevo di fare.?"-

-"Ho preteso troppo da lui.Infondo,Balthier non è uguale a Rasler,non sono neanche lontanamente simili." -

-"Ma perchè ora sto pensando a Rasler?Non dovrei fare un confronto fra loro!"-

."Non sarà che ho tentato di riproiettare il mio rapporto con Rasler su Balthier?"-

-"Infondo,non mi ero mai relazionata "così" a nessun'altro uomo all'infuori di Rasler prima d'ora.Forse,mi sono legata troppo a Balthier,e ho preteso troppo dal nostro rapporto.Se poi si può definire realmente un rapporto..."-

-"Quel viso...certo che per un viso del genere varrebbe la pena perdere la testa.Ma forse,non l'hai già persa,Ashe?."-A quell'improvviso pensiero,la principessa sentì il bisogno di alzare di scatto la schiena,rimanendo seduta sul letto,attanagliata da un improvviso senso di soffocamento.

-"Devo parlare con lui.Devo porre fine a tutto questo,non posso più permettermi di giocare ancora e, la nostra discussione di questa sera ha reso la mia decisione più facile da prendere."-

A quella conclusione,Ashe si ristese sul letto.La sua mente continuò a macinare pensieri ancora per diversi minuti:Pensieri su Balthier,su loro due,su ciò che era accaduto fino a quel momento e su ciò che sarebbe potuto accadere l'indomani.Poi,senza neanche accorgersene,chiuse gli occhi e cadde nel sonno.

 

Quando la principessa scese le scale della dimora di Reddas,trovò Bash nella sala principale,intento già a preparare le provviste per il viaggio e discutere con Reddas sulla strada più consona per raggiungere Giruvegan.

Tutta la casa era ancora avvolta dalla penombra dell'alba,che si stava appena accingendo ad arrivare,tenendo il sole ancora nascosto .Dalle cortine delle finestre della sala,si poteva intravedere un cielo color cobalto, sfumato da qualche grigia nuvola.A ricordo dei festeggiamenti della sera precedente,le pareti della dimora erano impregnate dell'odore di tabacco e di vivande;vivande i cui resti giacevano in buona parte ancora sul terreno,costituendo un poco gradevole tappeto di sporcizia.Quel caotico e maleodorante spettaccolo fece sentire Ashe ancora più sfibrata e di malumore di quanto già non fosse.

-"Buongiorno!"-Le esclamò immediatamente Bash vedendola,Reddas accennò un cenno col capo.

Ashe simulò un leggero sorriso,senza rispondere.Se avesse potuto esprimere un unico desiderio quel giorno,sarebbe probabilmente stato quello di non dover proferire parola o in alcun modo interagire con nessuno,assolutamente nessuno;Ma,soprattutto con "qualcuno" in particolare,doveva parlare necessariamente e, il solo pensiero,le faceva venire ancora più voglia di scomparire,così da non dover affrontare quel momento.

-"E' tutto pronto Altezza.Reddas concorda con noi sulla strada da seguire."-La voce del capitano sembrò di colpo alla principessa terribilmente fastidiosa.

-"Infatti" Continuò Reddas -"La giungla di Golmore è la via più rapida,ma poi si porrà per voi il problema di attraversare la foresta stregata,lì non sarà facile,dovrete fare..."-

La voce del pirata continuava a parlarle,ma ad Ashe sembrava sempre più distante,fino a non essere più udita dalla sua mente.

-"Dove sono gli altri Bash?"-Chiese lei all'improvviso.

-"Ho bussato alle porte dei ragazzi mezz'ora fa per svegliarli,scenderanno fra poco."

-"E Fran e Balthier?"-

Ma a quella domanda non fu il capitano a rispondere ad Ashe,ma una voce femminile alle sue spalle.

-"Io sono quì."-

La principessa si voltò trovando difronte a sè la viera,appena discesa dalle scale,già pronta per la partenza con tanto di arco in spalla.

-"Buongiorno."-Salutò Fran con il suo solito tono distaccato.

-"Buongiorno."-Se nel risponderle Ashe voleva nascondere il suo malumore,non ci riuscì affatto.

-"Lui dov'è?"-Aggiunse immediatamente dopo,questa volta mantenendo un tono più calmo e neutro nella voce.

-"Non sò a che ora si sia alzato,potrei credere che non abbia dormito affatto,comunque,è sulla spiaggia,già da diverse ore."-

A quell'informazione la principessa si voltò verso Bash.

-"Vado io a chiamarlo,te assicurati di aver preso tutto ciò che ci occorre per la spedizione."-

 

Dalla terrazza difronte la Taverna dell'Onda bianca,si poteva vedere una figura solitaria in lontananza,in piedi,in riva al mare:Un'esile sagoma,sola sulla vasta distesa di sabbia gialla.Davanti a sè,un cielo cupo e un sole che si accingeva a sorgere all'orizzonte,accompagnato da una fredda brezza marina e dallo stridio lontano dei gabbiani.

Vedendolo da lontano,Ashe sentì come un groppo formarglisi in gola e dovette fare un respiro profondo prima di discendere la scalinata che dalla terrazza portava alla spiaggia sottostante.Mentre lei si avvicinava,lui continuava a mantenere lo sguardo fisso difronte a sè verso l'orizzonte e Ashe si chiese se si fosse accorto del suo arrivo.

-"Ciao."- Fu la prima parola che la principessa riuscì a pronunciare quando gli fu accanto.

A quel punto lui si voltò.Il suo viso ed i suoi occhi celavano a fatica un aspetto stravolto.Ad Ashe tornarono in mente le parole di Fran e pensò che : Sì,c'era l'effettiva possibilità che non avesse chiuso occhio quella notte.

-"Non hai il migliore dei tuoi aspetti,questa mattina.Ci aspetta un viaggio impegnativo fino a Giruvegan oggi."-Ammise spontaneamente Ashelia.

-"Lo sò.Ma sta tranquilla,principessa,mi mostrerò efficiente e collaborativo come sempre."- Ironizò il pirata.

-"Balthier,ascolta"-Iniziò lei,dopo un istante di silenzio ma, inaspettatamente,fu immediatamente interrotta.

-"Ad Archades,ti ho fatto una promessa,rammenti?"-Balthier era tornato a volgere il suo sguardo al mare difronte a sè.Era serio e ad Ashe sembrò distante anni luce,quasi fosse un' altra persona,quel giovane avvenente e con aria stanca che le era accanto.

-"Sì.Lo rammento."-Il cuore della ragazza cominciò a batterle forte in petto,come impazzito, e tornò quella sensazione di soffocamento che aveva avvertito la sera prima,mentre pensava nel suo letto.

-"Ti dissi che non faccio mai promesse che non ho intenzione di mantenere.Ricordi anche questo?"-

-"Arriva dritto al punto Balthier,non è da te fare tanti preamboli."-

-"Sono un bugiardo,non posso più mantenere quella promessa."-

Se Ashe credeva che il suo cuore battesse all'impazzata prima,ora si accorse che poteva battere ancora più forte.Le ci volle qualche secondo per trovare la forza di rispondere a quelle parole.

-"Non puoi,o non vuoi mantenerla?"-La principessa si stupì nel riuscire a mantenere un tono di voce calmo e distaccato.

-"Farebbe qualche differenza?"-

Il volto di Ashe riflettè per un momento in silenzio.

-"No"-Rispose -"Effettivamente non cambierebbe il nostro epilogo.Giusto?"-

-"No,non lo cambierebbe"-

Questa volta fu Balthier a rimanere tacito qualche secondo prima di riprendere la parola.

-"Se non sbaglio,sei venuta a cercarmi per dirmi qualcosa.Parla."-

-"Non ho più molto da dire ormai,tu mi hai preceduto."-A questa frase,Ashe non potè fare a meno di abbassare gli occhi per celare un velo di tristezza.Tristezza che sparì,lasciando spazio allo stupore,non appena Balthier seguitò a parlare.

-"Vuoi sapere chi era Leina?"-

-"Abbiamo poco tempo Balthier,dobbiamo tornare dagli altri,ci stanno aspettando per partire."-

Ma il pirata sembrò non udire le parole di Ashe,seguitando a parlare,come rapito in un profondo monologo.

-"Prima che Cidolfus perdesse totalmente la ragione,quando ancora la casata Bunansa era nel pieno del suo splendore,avevo tre fratelli, maggiori di me di pochi anni.Uno di loro morì quando io ero ancora piccolo e ne conservo solo pochi ricordi molto sfocati,l'altro...l'altro lo ricordo bene invece.Era il fiore all'occhiello di mio padre,anch'esso tanto ossessionato dalla scienza da rasentare la follia.Scappò,un giorno,desideroso di ampliare la sua conoscenza.Prima di partire,mi rivelò in confidenza che sarebbe tornato solo quando fosse stato in grado di dimostrarsi migliore di nostro padre."-

-"E ci riuscì?"- Ashe cominciava a sentir crescere la curiosità riguardo quel racconto tanto ambito da sentire.

-"Purtroppo,sì.Quel giorno arrivò e i fatti che ne seguirono...bhè..."-

Di colpo sembrò ad Ashelia che Balthier trovasse difficoltà nel seguitare a parlare,prendendo del tempo tra una frase e l'altra,come se soppesasse attentamente ogni singola parola prima di pronunciarla.

-"Leina Fon Dorein,era la promessa sposa di Mustadio,mio fratello.La sua era la terza famiglia più ricca di Archades,mio padre non avrebbe mai rinunciato ad una simile occasione.Furono promessi fin da bambini e spesso veniva a farci visita.Aveva solo un anno più di me.Mustadio non si dimostrò mai particolarmente interessato a lei,così capitava spesso che giocassimo insieme,io,lei e Aerina.Poi,cominciammo a crescere e, col tempo,mentre Mustadio si interessava a lei sempre di meno,fino a fuggire non curandosi di mantenere la promessa di matrimonio alla quale era vincolato,il mio interesse per lei crebbe,crebbe molto. Lei mi ricambiava,ma all'inizio tenemmo la cosa nascosta.Quando fui investito della carica di giudice,decisi di chiedere il permesso di prenderla in sposa al posto di mio fratello,ma non feci mai in tempo.Mustadio tornò:Era euforico,in lui notai subito che era cambiato qualcosa,proprio come accadde a Cidolfus tempo dopo.Non volle rivelare a nessuno dove fosse stato,disse solo che, ora,possedeva una conoscenza che lo avrebba reso al pari di un dio.Inaspettatamente reclamò la mano di Leina.A quel punto,io e Leina provammo ad opporci ma senza risultato,infondo,eravamo solo due ragazzini.Assistetti al loro matrimonio, impotente.

La notte stessa alle nozze,lui la trasformò in una chimera."-

A quella frase Ashe sobbalzò stupita.-"Cosa?Ma come è possibile?"-

-"Aveva scoperto il modo di applicare l'alchimia agli esseri umani,ma gli occorreva una cavia per testare la validità della sua scoperta.Quella notte,lui ci tenne a convocare me e mio padre per farci ammirare la sua creazione.Ormai, era totalmente folle e privo di coscienza.Ci misi qualche istante prima di arrivare a credere che quella bestia raccapricciante, difronte a me, fosse realmente lei. Persino mio padre rimase sconvolto.Ma quando avvertì le guardie imperiali,capii che il suo intento era esclusivamente di far arrestare Mustadio e sequestrare Leina,o ciò che era diventata,dall'Impero,così da potervi effettuare lui stesso degli studi per conto della famiglia Solidor e trarne tutto il merito.

Non potevo accettarlo.Non sono mai stato un abile mago,ma già all'epoca,avevo da poco appreso il Flutto Fatale.Scagliai l'apoteosi sul mezzo blindato dell'esercito,dove avevano caricato Leina e Mustadio.Lui,morì sotto l'impatto della magia,insieme a diversi soldati imperiali.Lei riuscì a fuggire.La raggiunsi.Quando la trovai riuscì a riconoscermi,credo.Non sò quanto di umano ci fosse ancora in lei,ma mi guardò e... riuscì a pronunciare qualcosa di molto simile al mio nome.Feci l'unica cosa che potevo fare per lei,la uccisi,con le mie stesse mani. Tutto il sangue di cui mi ero macchiato fino a quel momento come giudice,potevo sopportarlo se c'era lei al mio fianco,ma da quel momento in poi,nulla ebbe più senso.Fu allora che fuggii via.La famiglia imperiale si adoperò affinchè tutto fosse messo a tacere, ed io,mi ritrovai con la prima taglia sulla mia testa."-

Quando Balthier terminò di parlare,Ashe si sentì riportare alla realtà come scossa da un brivido gelido.Nei lunghissimi minuti di silenzio che seguirono,sembrava impossibile a lei trovare una frase, o anche una semplice parola adatta da dire dopo una rivelazione di quel genere.

-"Mi dispiace,davvero."-Fu tutto ciò che le venne spontaneo dire. -"Tu l'amavi,non è vero?"-

-"Non ha più importanza ormai."-

-"Si che ne ha."-

Ma a quell'affermazione lui non rispose.

-"Perhè mi racconti questa storia adesso?"-Aggiunse Ashe poco dopo.

-" Perchè è l'esempio lampante di come non possa esistere un lieto fine in questa esistenza,principessa.Leina era solita dirmi sempre che a volte,bisogna chiudere gli occhi per riuscire a vedere,per ascoltare il tuo cuore.Io preferisco chiuderli per il motivo esattamente opposto.Certe cose,è meglio tenerle nascoste dentro di noi,Ashe,perchè nel seguirle,si finisce col farsi del male."-

Finalmente lo sguardo di Balthier si voltò nuovamente verso Ashe,quando sentì una leggera risata provenire da quest'ultima.

-"Ho sempre pensato che tu fossi una persona cauta,ma ora sò di aver confuso la prudenza con la codardia."-

-"Come prego?"-

-"Hai udito perfettamete:Sei solo un codardo Balthier.Hai così tanta paura di vivere,che scappi dalla vita stessa."-

-"Essere liberi,non avere leggi alle quali sottostare,non dover appartenere a nessuno e non avere nessuno che dipenda da te,questo io non lo definirei fuggire dalla vita,ma piuttosto,viverne il fulcro stesso."-

-"O,certo,non dubito che l'esistenza che conduci sia totalmente appagante:Andare ovunque tu voglia,avere tutte le donne che desideri,senza legarti mai a nessuna e a nessun posto.Ma per quanto potrà durare,Balthier?

Arriverà il giorno in cui ti stancherai di tutto questo e quel giorno,ti accorgerai che, a questo mondo,ci si innamora e si deve appartenere a qualcuno,perchè questo è l'unico modo per essere felici.Tu ti consideri uno spirito libero e temi che qualcuno possa rinchiuderti in una gabbia,ma sai che ti dico,che la gabbia te la sei già costruita con le tue mani;Ed è una gabbia dalla quale non uscirai,per quanto tu possa fuggire lontano.Perchè in qualsiasi luogo tu andrai,finirai sempre con l'imbatterti in te stesso e nei fantasmi del tuo passato."-

Il discorso di Ashe scosse indubbiamente Balthier.L'aviopirata ebbe,per la prima volta dopo moltissimo tempo nella sua vita,l'impressione di essere totalmente vulnerabile agli occhi della principessa,come se fosse nudo sotto una pioggia di dardi infuocati.Tuttavia,come gli è sempre stato consueto,egli riuscì anche stavolta a mascherare le sue emozione nel risponderle.

-"Anche volendo ammettere che ciò che hai appena detto abbia un senso,Ashe,cosa ti aspetti da me?"-

Quella domanda fece vacillare la principessa,prendendola totalmente di sorpresa.

-"Nulla.E'questo il punto del nostro discorso,Balthier.Non mi aspetto più nulla da te,ormai."-

Fu solo allora,che Ashelia trovò la forza di riuscire a pronunciare una bugia;Bugia,che al suo cuore costò cara quanto una pugnalata.

-"Io non ti amo,Balthier."-

Nell'udire quelle parole, sul viso del pirata comparve un lieve sorriso,quasi di compiacimento,che ferì ancor più profondamente la ragazza.

-"Grazie,principessa.Neanch'io ti amo."-

La naturalezza con cui le rispose, lasciò ad Ashe giusto il fiato in gola necessario per aggiungere un'ultima frase.

-"E' stato bello ciò che abbiamo vissuto insieme,ma forse,ora, è tempo di ricominciare da capo e dimenticare."-

-"Lo credo anch'io."-

-"Andiamo a Giruvegan,ora."-Aggiunse infine Balthier,cominciando ad avviarsi.-"Gli altri ci stanno aspettando."-

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L'amarezza che alla principessa Ashelia era rimasta nel cuore dopo il discorso avuto con Balthier a Balfonheim,diveniva ancora più profonda ogni qual volta che vedeva,lungo il loro viaggio per Giruvegan,la serenità dipinta sul volto del bell' aviopirata.

Balthier si comportava come se nulla tra loro fosse mai accaduto prima d'ora.Persino la cordialità e la normalità con cui si rivolgeva ad Ashe,la ferivano,facendole sembrare che lei,per lui,non fosse poi stata differente da tutte le altre donne avute prima.

La principessa tuttavia sapeva bene di dover nascondere il suo reale stato d'animo a tutti i costi.Ashelia B'nargin Dalmasca era troppo orgogliosa per mostrarsi con il cuore spezzato da un pirata.

Fortunatamente (o sfortunatamente)  le peripezie e le difficoltà che dovettero affrontare lungo il cammino,le permisero di distrarsi pensando a problemi di natura "pratica" ben più ardui da affrontare:Come l'attraversare la foresta Stregata,luogo che diede al gruppo non pochi grattacapi.

Persino quando arrivarono finalmente a Giruvegan,Balthier contnuò a combattere al suo fianco,proprio come quando lo incontrò la prima volta,all'inizio della loro avventura.

Persino quando lei si trovò difronte all'incredibile presenza degli Occuria,Balthier si suffermò immediatamente dopo, a scambiarle qualche parola.

-"La storia dell'uomo si costruisce con le nostre stesse mani'.Era una frase che amava ripetere spesso."-Le confidò riferendosi a suo padre,Lord Cidolfus.-"Non ha mai accettato di restare fermo a guardare gli Occuria decidere la forma degli eventi.Così,passava tutto il suo tempo a parlare con Venat.Alla fine dei fatti,non era così matto,dopotutto,non credi?"-

Ashe capì che il giovane pirata non si aspettava un'effettiva risposta a quella domanda e rimase in silenzio rimettendosi in cammino con lui al suo fianco.

La principessa non riuscì ad afferrare il perchè di quella piccola confidenza,ma per quei pochi istanti,le sembrò di aver ritrovato quella persona che ormai sentiva di aver perso,la stessa persona che la stringeva fra le sue braccia e la ricopriva di caldi baci,promettendole che tutto ciò sarebbe durato il più a lungo possibile.Gli occuria desideravano fare di lei il mezzo per distruggere l'Impero di Archadia,ovvero,coloro che si erano ribellati al potere degli dei,pretendendo di plasmare la storia con le loro stesse mani.

-"Le stesse creature che hanno dato vita al nostro mondo e che veneriamo,sono anche così freddamente spietate."-Pensava Ashe con rammarico ed una leggera vena di angoscia.-"Ma questo giustifica in parte il desiderio del dott.Cid di trovare un modo per liberarci del potere degli Occuria,desiderio che ha perseguito fino alla pazzia,questo è vero,ma che allo stesso tempo, consente a Balthier di trovare un barlume a cui aggrapparsi per salvare nel suo cuore l'immagine del padre".-

A quel pensiero Ashelia provò molta tenerezza per le parole dell'aviopirata e a quel punto,comprese che forse,nonostante tutto,Balthier si era nuovamente aperto difronte a lei,anche se per pochi istanti.

Il viaggio di ritorno da Giruvegan,per Ashe,divenne così molto più pacevole e il peso che sentiva dentro di sè divenne d'improvviso più leggero.Tuttavia,vi era stato un altro elemento di quel viaggio a darle motivo di riflessione sulla strada del ritorno:Rasler.

Il suo fantasma le era apparso ancora una volta,come a volerle comunicare un qualche messaggio,come a volerle dare il segno della sua presenza accanto a lei,sempre e comunque,nonostante la sua morte.

-"Perchè posso vederti ma non riesco ad udire la tua voce dentro di me,Rasler?"-Continuava a tormentarsi la principessa.

-"Vorrei tanto poter parlare con te in questo momento,chiederti cosa pensi sia più saggio fare,mi sento così confusa."-

Poi,ad un tratto,varcando la soglia d'uscita da Giruvegan,una spia si accese nella sua mente.-"E se lui fosse geloso?Se soffrisse del sentimento che provo per Balthier?"-

Quasi subito, Ashe rinnegò dentro di sè quel pensiero,convincendosi della sua assurdità,ma purtroppo per lei,per quanto si riesca a soffocare una preoccupazione,inevitabilmente,continua a logorare l'anima,imponendosi per tornare prima o poi alla luce.

Al loro ritorno a Balfonheim,lei e il resto del gruppo ricevettero un duro colpo,nell'apprendere da Reddas la notizia che le navi da lui mandate a Ridorana in avanscoperta erano state distrutte dal myst.

Per riuscire ad accedere al faro erano necessarie delle modifiche alla Strahl che avrebbero richiesto almeno una settimana.,settimana nella quale il gruppo fu costretto,suo malgrado, ad approfittare nuovamente dell'ospitalità di Reddas.

 

 

-"Sei pensieroso in questi ultimi giorni"-Fran si avvicinò a Balthier mentre era seduto al davanzale della sua finestra,intento a pulire la canna del suo fucile.

Lui si voltò verso di lei,guardandola con un'espressione indecifrabile in viso.

-"Non ti ho sentita entrare."-Fu tutto ciò che la viera ottenne in risposta,ma Fran sembrò non curarsene.

-"Ho notato che fra te e Sua Altezza è calato l'inverno.Cos'è,ti ha dato il ben servito?"-

-"Hai sempre afferrato quando non voglio intromissioni nelle mie questioni,Fran.E' questo che ti rende diversa da tutte le altre.Non costringermi a cambiare idea sul tuo conto."-

-"Per tutti gli dei,come siamo suscettibili oggi!Comunque,non scaldarti troppo.Sono venuta solo a chiamarti per conto di Reddas,vuole parlarti."-

Balthier si si alzò,lasciando il fucile adagiato sul davanzale,senza aggiungere una sola parola,o compiere un solo gesto che degnasse Fran di una qualche importanza ma,un attimo prima che lui varcasse la porta della stanza,fu lei ad attirare nuovamente l'attenzione su di sè.

-"E' quasi ironico non credi?Gli dei si divertono realmente a prendersi gioco di noi!"-Esclamò alle spalle del pirata.

Balthier si arrestò,ma senza voltarsi.-"Non capisco,a cosa ti stai riferendo?"-

-"A te: In passato,tuo fratello strumentalizò la donna che amavi come cavia per la sete di sapere,ed ora,tuo padre ha fatto la stessa identica cosa con Ashe.Non noti anche tu una certa similarità tra gli eventi?"-

-"Sei libera di notare e pensare tutto ciò che vuoi Fran.Fammi solo un favore,certe osservazioni risparmiamele."-

Così dicendo Balthier si avviò lungo il corridoio,lasciando dietro di sè una viera messa a tacere.

La risposta che il pirata aveva dato alla sua partner trasmetteva freddezza e totale noncuranza ,tuttavia,mentre si avviava da Reddas,egli non potè far a meno di pensare alla veridicità delle parole della viera.

Il dott.Cid,suo padre,gli aveva attirati a Giruvegan,lasciando così che Ashe incontrasse gli Occuria.Cidolfus ben sapeva che le divinità l'avrebbero persuasa ad usare la negalite per muovere guerra all'Impero,il quale avrebbe reagito a sua volta con lo stesso potere tratto dalla negalite artificiale.Ciò che sarebbe potuto derivare da tutto questo poco importava a Lord Cid,il suo unico interesse era poter ammirare lo scontro tra due poteri tanto grandi.

Per la seconda volta nella vita dell'aviopirata,un membro della sua famiglia strumentalizzava una persona a lui cara e, per la seconda volta,Balthier si sentiva totalmente inerme ed incapace di reagire.

-"Questa volta però,qualcosa di diverso c'è."-Pensò lui tuttavia.-"Ashe ha la possibilità di difendersi da sola,lei può scegliere il suo destino.Lei non permetterà mai agli occuria o a chiunque altro,di decidere per lei le sue azioni.Per una volta, quella sua fastidiosissima cocciutaggine la protegerà"- A quell'idea comparve un leggero sorriso sul volto del pirata,sorriso che scomparve non appena si trovò difronte a Reddas e dovette interrompere la sua scia di pensieri.

-"Mi volevi vedere?"- Chiese immediatamente Balthier.

Reddas si affrettò ad andare dritto al nocciolo della questione.-"Ho parlato con Lady Ashe.Mi ha raccontato del suo incontro con gli occuria.Sono preoccupato Blthier.Se lei decidesse di dargli ascolto...lei ignora il reale potere di quelle dannate pietre.Non voglio che si verifichi di nuovo la tragedia di Nabudis."-

-"Questo dovresti dirlo a lei,non a me."-

-"Credi che io non ci abbia già provato?.Dice che la decisione spetterà a lei e a nessun altro.Non vuole darmi ascolto,non le interessa!"-

-"Ashe è testarda ed orgogliosa,non ama sentirsi dire ciò che deve fare.Ma vedrai che prenderà la decisione più saggia,è accecata dal desiderio di vendetta,ma non è una stupida.Puoi avere fiducia in lei."-

-"E tutta questa fiducia nei suoi confronti,esattamente, da dove ti nasce?"-

Ma a quella domanda quasi retorica,Reddas non diede neanche il tempo a Balthier di elaborare una risposta,in quanto lui stesso,come attraversato da un lampo di genialità, capì ciò che,fino a quel momento,non avrebbe mai immaginato.

-"Per tutti gli stramaledettissimi dèi,non dirmi che te la sei scopata?"-

Balthier distolse lo sguardo dal pirata difronte a lui e il suo silenzio fu più eloquente di una qualsiasi risposta.

Anche l'espressione di Reddas,a quel punto,fu molto più chiara delle stesse parole,ma lui non potè far a meno di esprimere il suo pensiero.

-"Ma come diamine ti è saltato in mente.Sei impazzito!Possibile che tu non riesca mai a tenere a freno l'uccello!"-

-"Non vedo come la cosa possa riguardarti!"-

-"Non è questo il punto Balthier.Quella ragazza ha il peso di una distania e di un intero regno sulle sue spalle;e per di più è testarda e capricciosa come un mulo.Un mulo con il potere di muovere guerra ad un impero!E' un concentrato di grattacapi,ecco cos'è!"-

Balthier scosse la testa sbuffando,con la sua classica espressione annoiata.

-"In tal caso i grattacapi sono miei,visto che sono IO ad apprezzare la sua compagnia!Quindi,torniamo alla mia osservazione originaria:Non vedo come la cosa possa riguardarti."-

-"Toglimi una curiosità:E se mai diverrà regina,cosa hai intezione di fare?La scaricherai come se niente fosse?"-

-"Se è per questo,l'ho già scaricata."-

Ormai,allo stupore di Reddas non vi era più un limite.

-"Che cooosa!? Ah,dannazione andiamo di male in peggio!Sei partito,completamente partito di testa,proprio come tuo padre!"-

La disinvoltura e la calma che Balthier aveva mantenuto fino a quel momento scomparvero del tutto a quell'affermazione.

Reddas fu preso totalmente alla sprovvista,quando si vide l'aviopirata scagliarglisi contro,afferrandolo per il collo della camicia.

-"Non ti azzardare mai più a dire una cosa del genere."-

Erano veramente poche le persone che potevano dire d'aver visto furente Balthier nel corso della sua vita.Ora,Reddas poteva definirsi una di quelle persone.Egli poteva sentire crescere il respiro di Balthier,come se avesse liberato la bocca di un vulcano pronto ad esplodere.

Fu solo a quel punto che l'aviopirata dalla pelle scura si rese conto di aver esagerato nel pronunciare quella frase ma,per sua indole,rispose nell'unico modo gli fosse naturale.

-"Perchè,altrimenti cosa fai,Balthier?Mi uccidi?Sappi che in tal caso mi faresti un favore."-

Di seguito a quell'affermazione Reddas esplose in una risata,mentre Balthier gli lasciò la camicia,riprendendo lentamente il controllo di sè stesso,se pur con difficoltà.

-"Comunque"-Aggiunse l'altro a quel punto -"Se vuoi,divertiti con lei un altro pò,finchè puoi;Perchè sappi,che nonostante il rispetto che io nutro per lei,se lei sceglierà la strada della distruzione,quando ci troveremo difronte alla crisalide solare,a Ridorana,sarò pronto ad ucciderla pur di fermarla."-

Passò un minuto di silenzio,prima che Balthier proferisse parola .

-"Se quel momento arriverà"-Disse in fine l'affascinante pirata.-"allora,non sarò certo io ad ostacolarti per proteggerla."-

Quella risposta,sorprese Reddas,che rimase attonito,chiedendosi cosa passasse realmente nella mente di Balthier.Ma un'altra persona rimase sconvolta da quelle parole:Qualcuno che aveva assistito all'intera conversazione,se pur nascosto agli occhi dei due aviopirati.

Quando sentì i passi di Balthier avvicinarsi per uscire,Ashe si affrettò ad allontanarsi da dietro la porta,per evitare di essere scoperta.Cominciò a camminare a passo svelto.Non sapeva con esattezza cosa provare dentro di sè,non sapeva neanche cosa pensare in quell'istante.Continuò a camminare,ripensando a quelle ultime parole udite,sentendosi stordita e ancora più persa di quanto già non fosse.

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E Dopo cinque mesi.....Gioia86 è quiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!

Ebbene sì,sono tornata!!!! ;-D Trattenete pure le lacrime! Sò che un ritorno del genere può suscitare commozione!

Bando gli scherzi,ciao a tutti e ben ritrovati!Mi scuso per la mia assenza prolungata,ma in questi ultimi mesi dirò solo che non ho vissuto il migliore dei periodi...capita! Ma, non ho mai pensato di abbandonare questa fanfic.,quindi,eccomi tornata con un capitolo fresco,fresco e pieno di colpi di scena!Meglio tardi che mai,giusto?

Ringrazio già in anticipo tutti i miei lettori e coloro che vogliano lasciarmi dei commenti e vi saluto con la promessa di aggiornare con un altro capitolo ancora più sconvolgente il prima possibile (sicuro prima di altri 5 mesi ;-P ).

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Capitolo 10
*** Speranze ritrovate ***


Ashe entrò nella sua stanza,chiudendosi la porta alle spalle.Per un attimo,rimase lì,in piedi,immobile.

Le parole di Balthier le risuonavano ancora nella mente,come un eco assordante.

-"Se quel momento arriverà,allora,non sarò certo io ad ostacolarti per proteggerla."-

Erano state queste le esatte parole che lui aveva pronunciato difronte a Reddas,Ashe ne era sicura.Purtroppo per lei,sapeva di aver udito perfettamente,senza possibilità di errore.Ma come era stato possibile?

Ashe fece qualche passo in avanti,verso il suo letto.Passò distrattmente accanto al grosso specchio a parete posto alla sua sinistra e si fermò di colpo.Si avvicinò allo specchio e osservò il riflesso del suo viso,con sguardo attonito.

Istintivamente,si sfiorò l'incavo del collo con le dita.Il succhiotto che Balthier le aveva lasciato sulla Red Blade di Reddas,prima di giungere a Balfonheim era sparito ormai da un pezzo.

Ashe ripensò alle parole del pirata,quel giorno,in quella afosa sala motori.-"Prima che svanisca del tutto,provvederò a rinnovarlo"-

Così le aveva detto.Già...un'altra promessa che lui non ha mantenuto. La principessa si sedette sul letto,si poggiò i gomiti sulle ginocchia,nascondendo la testa fra le mani con un sospiro.

D'improvviso,le sembrò che tutta la sua vita avesse preso una forma,trasformandosi in un enorme macigno incatenato alle sue spalle.

le tornò in mente tutto,scorrendole difronte come un film: La morte dei suoi fratelli,la guerra,Rasler,la morte di suo padre,gli anni nella Resistenza,il tradimento di Vossler,l'ansia di salvare il suo popolo,il suo regno ed infine...Balthier.Ma quando i pensieri di Ashe arrivarono a lui,le sue guance avevano già iniziato, da diversi minuti,a rigarsi di lacrime.

 

 

 

Era sera quando Balthier scese le scale per unirsi agli altri per la cena.Aveva tardato a presentarsi,così trovò la tavolata già intenta a rifocillarsi con cibi e bevande,ovviamente,il tutto offerto dal padrone di casa,Reddas.Anche la sua compagna viera era già seduta con aria composta e taciturna difronte il suo piatto.Il pirata prese posto accanto a lei come di consueto.

-"Non mangi?"-Le chiese Ffamran,vedendo la sua porzione di pietanza ancora pressochè intatta.

-"Sai che non gradisco la carne di Ozmolepre."-

Balthier non riuscì a trattenere una lieve risata.

-"Già,dimenticavo,fra simili non ci si mangia! Non sta bene,giusto?"-

Fran lo raggelò con un occhiataccia.

-"Risparmia le tue battute per le sciaquette che ti porti a letto.E ringrazia del fatto che IO,a differenza di una qualsiasi di loro,tra altri cinquant'anni avrò ancora un fisico invidiabile,evitando di mangiare cibi grassi come...questo,per l'appunto!"-

-"Su questo non ho dubbi mia cara,perciò,se permetti..."-E così dicendo,con un sorriso Balthier le sottrasse il piatto,incominciando a tagliare minuziosamente la carne ancora fumante.

-"Vuoi ancora vino,Bash"-

Balthier alzò lo sguardo al suono di quella voce cinguettante.In fondo al tavolo,accanto ad un Bash intento a mangiare a quattro palmenti,una delle "ragazze" (poco rispettabili) di Reddas,si era chinata verso il capitano con una brocca traboccante di vino in mano,sfoggiando,in modo fintamente distratto,un seno più che abbondante,dall'abissale scollatura.

Ffamran sorrise nel vedere l'imbarazzo istantaneo sul volto del capitano mentre si faceva riempire il bicchiere,costringendo i suoi occhi a non cadere su quella provocante visione.

-"Ehi,posso avere del vino anch'io!"-Si affannò a chiedere subito Vaan,seduto alla sinistra di Bash.

La donna si allontanò dando segno di non averlo minimamente udito,mentre Penelo si affrettò a zittire il suo amico con una gomitata nel costato.

-"Falla finita Vaan!Niente vino per te!Ricordi com'è finita l'ultima volta?Non vorrai ubriacarti di nuovo!" -

-"Ma penelo!"- Gemette lui,sedutole accanto,tenendosi il fianco con una smorfia di dolore.-"Ne volevo solo un goccetto.Che male può farmi?E poi,stasera c'è già qualcuno che ha esagerato con il vino al posto mio!"-

Balthier,che aveva seguito la conversazione,seguì con lo sguardo la direzione indicata da Vaan.

Alla destra di Bash,Ashelia era seduta difronte al suo piatto,immobile e silenziosa.Non era ancora del tutto ubriaca,notò il pirata,ma a giudicare dal suo sguardo vacuo e assente,chino a fissare il tavolo,doveva aver bevuto un bel pò.

-"Ashe...Ashe!"-La chiamò Penelo.

Al secondo richiamo,la principessa alzò lentamente il volto verso la biondina.

-"Ti...ti senti bene?"-

Per alcuni secondi,Ashe sembrò lottare per riprendere il contatto con la realtà.Scosse bruscamente il capo,come a volersi scrollare di dosso lo stordimento alcolico. -"Si...si,Penelo.Sto bene,non ti preoccupare."-Rispose con un filo di voce,abbozzando un sorriso,mentre si sfregava le tempie con i polpastrelli di una mano.

In quel momento,fu come se anche Bash,come Penelo,si accorgesse all'improvviso,voltandosi,dello stato della principessa.

-"Siete realmente sicura di sentirvi bene,Altezza?"-Chiese preoccupato lui. -"Sì,Bash.Ho detto di sì!"-Il tono di Ashe era evidentemente scocciato dalla zelante apprensione del capitano. La principessa allungò una mano per afferrare il proprio bicchiere,colmo della rossa e inebriante bevanda che l'aveva già resa brilla.

Bash era già pronto ad intervenire,quando qualcuno lo precedette.

-"Non è attraente una donna che beve troppo"- Esordì Balthier,in piedi al suo fianco,sottraendole di mano il bicchiere.

-"E per me non è interessante la tua opinione."-Rispose Ashe secca,senza neanche voltare lo sguardo verso di lui.

-"Su questo sono d'accordo."-Aggiunse Bash,dando ragione alla principessa e lanciando un occhiataccia al pirata.

-"Ma devo ammettere"-Continuò il capitano rivolgendosi ad Ashe,con tono pacato.-"Che forse è meglio che non beviate oltre,questa sera,Vostra Altezza."-

-"Bash"-Rispose lei fredda-"Tu sei al mio servizio,giusto?"-

-"Sempre,vostra Altezza"-

-"Hai il compito di proteggermi,ma anche di obbedirmi.Giusto?"-

-"Sì."-

-"Allora,fa come ti ordino e lascia questa tavola,ora"-

Improvvisamente,il gelo calò fra tutti i presenti.

Bash rimase impietrito per qualche secondo.Poi,si alzò.

-"Io ho il compito di proteggervi.E con questo,intendo anche proteggervi da voi stessa se occorre.Ma,se ora vi disturba la mia presenza,farò come desiderate."-

Così dicendo,Bash lanciò un'occhiata fulminea a Balthier,come se si sentisse inquieto a lasciare la principessa da sola alla presenza del pirata.

Si voltò verso Penelo.

-"Se ce ne fosse bisogno,sarò sveglio,nella mia stanza.Chiamatemi."-Le disse.

Penelo fece un cenno di assenzo con il capo e lui si allontanò cupo.

Lo sguardo di Ashe era rimasto impassibile,continuando a fissare il vuoto difronte a lei,come se nulla fosse.Solo dopo che il capitano si fu allontanato,lei si voltò verso Balthier per parlare.

-"Allora,posso riavere il mio bicchiere,ora?"- Gli chiese fissando il calice che il pirata reggeva fra le dita.

Balthier sbuffò con un'espressione tra la rassegnazione e lo sdegno.

-"Tieni!"-Tuonò,sbattendo il calice sul tavolo.Si voltò e lasciò la sala anche lui.

A quel punto,mentre Ashe posava le labbra sul tanto ambito liquido,anche Fran si sollevò dal suo posto e,enza una sola parola,si congedò dalla tavolata.

-"Ma che cosa gli è preso a tutti quanti?"-Bisbigliò Vaan all'orecchio di Penelo.

Ma la ragazza non rispose,anche perchè,lei stessa aveva appena formulato, dentro sè, la stessa identica domanda.

-"Stà zitto,Vaan!"-Fu tutto ciò che si fece uscire dalla bocca.

-"Ah,senti,ho capito"-Il biondino si rizzò con un balzo dalla sedia-"Quì mi sembrate tutti impazziti questa sera!Sai che ti dico?Me ne torno in camera mia!"-

 

 

Balthier alzò gli occhi per fissare il grosso orologio a muro,affisso difronte il suo letto.

Ci mise alcuni istanti prima di riprendersi dall'abituale torpore di chi si è appena svegliato,riuscendo a focalizzare la vista sulle lancette.

-"Le tre?"-Pensò risentito-"Dèi,chi è che bussa a quest'ora!"-

Si alzò pesantemente dal letto,avviandosi lento verso l'insistente bussare alla sua porta.Ne aprì uno spiraglio.

-"Penelo!Ma che..."-

-"Scusami,sò che è tardi"-Lo precedette la fanciulla mortificata-"Ma ho bisogno di una mano"-

Il primo istinto del pirata fu quello di sbatterle la porta in faccia e rinfilarsi immediatamente sotto le lenzuola a dormire.Ma,in fondo,chiunque avesse avuto un minimo di tenerezza nascosta nel cuore,non sarebbe potuto restare indifferente agli occhioni che Penelo aveva sfoggiato in quel momento.

Balthier sospirò,passandosi una mano fra i capelli un pò arruffati.

-"Va bene.Dammi solo un istante."-

Richiuse la porta e si avvicinò alla sedia dove aveva accuratamente ripiegato i suoi vestiti prima di coricarsi.Si infilò distrattamente pantaloni,stivali e camicia bianca.Poi,la sua indole,gli impose di specchiarsi prima di uscire.

-"Ho un aspetto tremendo!"-Pensò,tentando di aggiustarsi i capelli con le mani,ma senza grossi risultati.

-"Ma chi me lo fa fare,mi domando io!"- Sbuffò,ma come la maggior parte delle volte in cui si era posto questa domanda,fece ciò che andava fatto e aprì la porta,presentandosi davanti a Penelo.

 

 

-"Spero che tu mi abbia chiamato per un motivo serio"- Brontolò mentre scendeva le scale,seguendo la ragazzina bionda.

Non occorse una risposta quando entrarono nella sala.

La stanza era buia,rischiarata solo dalla flebile luce della luna che entrava dalle grosse finestre.In fondo,una lunga tavolata di grezzo legno,ancora apparecchiata e sovrastata dai resti della cena.Ad un angolo di quel tavolo,seminascosta dalla penombra,Balthier vide una figura accasciata sopra la superficie di legno.

Sospirò e,per una frazione di secondo,pensò a quanto spesso sospirasse o sbuffasse da quando fosse iniziata la sua avventura con quella particolare "comitiva".Il che,per lui,non era un buon segno.

-"Se continuo a farmi coinvolgere in questo modo mi verranno le rughe prima del tempo"- Bisbigliò tra sè e sè.

-"Hai detto qualcosa?"-Lo richiamò all'attenzione Penelo.

-"No...niente,niente."-

-"Ha continuato a bere per tutta la sera"-Spiegò la biondina. -"Ho provato a dirle di smettere,ma...bhè,puoi immaginarlo!Non mi ha dato retta e poi,ad un certo punto,è crollata."-

-"E perchè hai chiamato proprio me?Non potevi buttare giù dal letto Bash?"-

-"Stai scherzando!Non credo sia un bene che Bash la veda in questo stato"-

-"E così il lavoro sporco spetta al sottoscritto,eh?"- Rispose il pirata con tono ironico.

Penelo assunse un espressione interrogativa,temendo che Balthier girasse i tacchi da un momento all'altro,lasciandola lì,a sbrigarsela da sola.

-"Và a letto"-Disse in fine Balthier ,con sollievo della fanciulla.-"Penso io alla nostra bevitrice incallita,stà tranquilla."-

Penelo fissò per un attimo il pirata con aria dubbiosa.

Balthier avvertì il suo sguardo,voltandosi verso di lei.

-"Che cosa c'è ora?Non ti fidi?"-

-"No...bhè...ecco,io..."-

-"Bhè,in tal caso,và a chiedere aiuto al valoroso capitano e tanto meglio per me"- Così dicendo,Ffamran fece cenno di tornare indietro sui suoi passi,ma Penelo lo bloccò prontamente per un braccio.

-"No,no.Scusami.Sono una stupida.Pensa tu ad Ashe.Per favore."-

Blthier scostò il braccio dalla presa di Penelo,e con aria trionfante e fintamente offesa,si avvicinò verso la principessa.

Penelo diede un'ultima occhiata a quelle due figure nel buio.Una accasciata su di un tavolo,l'altra in piedi,immediatamente accanto.Poi,la ragazza si voltò e si avviò con uno sbadiglio in camera sua.

 

 

Quando il pirata afferrò dolcemente Ashe per prenderla in braccio,la principessa cominciò ad agitare il capo,mugugnando risentita.

-"Non è attraente una donna che beve troppo"-Ripetè Balthier,con voce rassegnata,in risposta a quello spettacolo.

-"Andiamo principessa,ti porto a letto"- Aggiunse,questa volta con un filo di tenerezza nella voce,mentre lei era stretta fra le sue braccia,in uno stato di totale incoscienza.

 

Ashe aprì appena gli occhi,ma era troppo stordita e ubriaca per mettere a fuoco la propria vista.Tutto ciò che vide,dettato da una lucidità ancor più minima della sua visuale,fu una figura intenta a sfilarle gli stivali,mentre lei era stesa su quello che le sembrò un letto.

Alzò leggermente il capo emettendo un lamento,in seguito all'immediato giramento di testa.

-"Oh,ti sei svegliata"-Le esclamò una voce ovattata.

Balthier posò accuratamente gli stivali sul pavimento accanto a letto,insieme ai vestiti della principessa che ripose nella cassettiera,dopo aver fatto indossare ad Ashe la camicia da notte.

Voltandosi a guardare la stanza,notò i cambi d'abito di Ashe dei giorni precedenti,sparsi ovunque.

-"Principessa disordinata"-Bisbigliò con un sorriso bonario.

Si sedette sul letto accanto a lei per rimboccarle le lenzuola.

Ashe continuava a fissarlo,ma dal suo volto era chiaro che non avesse un minimo di lucidità in lei.

Prima di rialzarsi,Balthier si fermò ad osservarla per un istante,con sguardo assorto.

Proprio in quell'attimo,prendendo alla sprovvista il pirata,Ashe sollevò la schiena e si avventò sulle sue labbra.

Non ci si approfitta di una fanciulla ubriaca.Questo Balthier lo sapeva bene e lui,pur essendo un donnaiolo,non si sarebbe mai abbassato a tanto.Eppure,in quel momento,non potè fare a meno di rispondere a quel bacio.

Fu un bacio dolce e profondo.Lei gli adagiò una mano sul viso e lui avvertì il bisogno di stringerla a sè.

In quei pochi secondi lunghi un'eternità,al pirata sembrò quasi di esser stato contagiato da quello stato di ubriacactura che permaneva in Ashe.In quei pochi secondi,la ragione abbandonò totalmente Balthier,lasciando posto unicamente ad un calore divampante nel suo petto.In quei pochi secondi,d'improvviso,Ashe scostò lievemente le sue labbra e sibilò un nome.

-"Rasler"-

Quel nome riportò la razionalità nella mente di Balthier come una doccia fredda.

Lei aveva mantenuto gli occhi chiusi,non rendendosi conto delle proprie parole o delle proprie azioni.

Lui la lasciò ricadere stesa sul letto.Sospirò,ancora.Poi,si alzò e lasciò Ashe sola nella stanza,mentre continuava nel sonno a bisbigliare.

-"Rasler."-

 

 

Forse quando le era venuta la febbre alta da piccola?O forse,quella volta che era caduta da un chocobo?O quando inciampò e cadde all'indietro imparando a dare di spada nella Resistenza?

Per quanto Ashe si sforzasse di pensarci,non ricordava una sola volta nella sua vita in cui avesse avuto un emicrania più forte, di quella che ebbe al suo risveglio quella mattina.In realtà,la principessa non era neanche sicura che fosse mattina.Per quel che ne sapeva potevano essere passati anni o secoli dalla sera precedente.Ashe non sapeva quanto avesse dormito e non ricordava cosa fosse successo dopo quell'ennesimo bicchiere di troppo,ne come fosse arrivata fino in camera sua.Ricordava soltanto quella voglia di non ricordare che l'aveva spinta a bere e,tutto ciò che avvertiva era solo il martellante e incessante dolore alla testa.

Qualcuno bussò alla sua porta e ad Ashe,più che un bussare,sembrò che stessero abbattendo l'intera abitazione.

-"Chi è?"-Brontolò,accasciata a pancia in sotto sul suo letto.

Una voce le rispose da dietro la porta.

-"Vostra Altezza,state bene?"-In quel momento,l'ultima voce al mondo che la principessa avrebbe voluto udire era proprio quella di Bash.

-"Bash,oggi ho un pò di mal di testa,credo che rimarrò in camera mia."-

-"Posso fare qualcosa per voi?"-

-"No,ti ringrazio.Non ti preoccupare."-

Il capitano non aggiunse altro ed Ashe capì che se ne era andato.

 

Passarono per la principessa altre ore di incoscienza,immersa in un sonno profondo e indisturbato,prima che il rumore di passi dentro la stanza la costringesse ad aprire gli occhi;Ma la vista della persona che si trovò difronte le fece soltanto aumentare il mal di testa.

-"Che cosa vuoi?"-Sibilò facendo raccolta di tutte le sue scarse,scarsissime energie.

-"Bevi."-Le intimò il pirata,mettendole sotto al naso una brodaglia maleodorante.

-"Scordatelo!"-

-"Bevi! Non c'è rimedio migliore ai sintomi post bornia."-

Ashe si fece forza sui gomiti sollevando il busto verso Balthier.

-"Che cosa c'è dentro?"-

-"Questo è meglio che tu non lo sappia,fidati"-Le rispose lui con un sorriso.

-"Chi mi assicura che non sia avvelenato?"-La principessa scrutò il bicchiere in questione con aria dubbiosa.

-"Credi che esista un qualche motivo per cui dovrei avvelenarti?"- Ffamran aveva mantenuto un tono ironico,quasi cordiale;Cosa che non si potè dire del tono di risposta di Ashe.

-"No,non lo credo.Ma non credevo neanche che avresti permesso a Reddas di tramare per uccidermi."-

A quelle parole,Balthier non riuscì a nascondere lo stupore sul suo volto.Stupore che si tramutò in breve in uno sguardo cupo.Poggiò il bicchiere sopra il comodino,sedendosi sul bordo del letto,accanto a lei.

-"Ci hai sentiti parlare?"-

-"Già,vi ho sentiti."-

Ashe non sapeva bene dove far arrivare quel discorso.Per la verità,non sapeva neanche perchè o con che coraggio aveva iniziato a parlare ed ora,aveva paura della piega che poteva prendere quella conversazione.

-"Io mi sono fidata di te.E invece,ti sei rivelato per il vile insetto che sei."-Fu tutto ciò che lei riuscì a farsi uscire dalla bocca,nel tentativo di spiazzare Balthier.

Lui rimase calmo,quasi inespressivo.

-"E' questo che pensi?"-

-"E cos'altro dovrai pensare?"-

-"Da te che lotti tanto per la libertà e la giustizia,mi sarei aspettato almeno un equo processo prima di una condanna.Comunque..."-

E senza finire la frase Balthier si alzò per avviarsi verso l'uscita della stanza.

-"Se lui provasse ad uccidermi..."-Lo bloccò Ashe con le parole.

-"Se lui ci provasse veramente.Tu cosa faresti?"-Nel formulare quella domanda un bagliore di speranza si accese negli occhi della principessa.

Balthier esitò qualche istante prima di risponderle.

-"Il punto non è cosa farei,Ashe"-Le disse finalmente-"Ma se tu sei disposta o meno a credere alla mia risposta."-

-"Ammettiamo che io voglia crederti..."-

Il pirata tornò lentamente sui suoi passi,riavvicinandosi a lei.

Si sedette di nuovo sul letto,difronte ad Ashe,fissandola,vicino,così vicino da farle sussultare il cuore come impazzito.

-"Se io non mi mostrassi dalla sua parte"-Le bisbigliò riferendosi a Reddas -"Non potrei controllare le sue mosse e,nel caso,prevenirle."-

Una risposta semplice,seria e concisa,ma che rese l'animo di Ashe libero da un'enorme macigno che vi incombeva sopra.

La principessa chiuse gli occhi,per un attimo,quasi a tentare di celare il suo sollievo all'udire quelle parole.

Ma senza che lei se ne rendesse conto,qualcosa di inaspettato e di incontrollato le inumidì una guancia.Una lacrima le uscì timidamente dalla palpebra chiusa.Una sola,flebile lacrima.

Ma Ashe non riaprì gli occhi,fino a quando non avvertì un tocco più caldo e piacevole sulla sua gota.

Balthier le asciugò il viso,accarezzandola con il palmo della mano.

Ashe si sentì confusa da quel comportamento,tentando di decifrare lo sguardo del pirata.Ma lui le tolse ogni interrogativo con un semplice gesto.

Avvicinò il suo volto e accostò delicatamente le sue labbra a quelle di lei,quasi a volerle solo sfiorare.

Ashelia,colta alla sprovvista, inizialmente rimase impietrita.

-"Tutto questo sarà la mia rovina,lo sò"-Le confessò lui con un filo di voce,fissandola con due occhi profondi come il mare in tempesta.-"Che gli dèi mi proteggano"-Aggiunse con un sottile filo d'ironia.

-"Che proteggano entrambi"-Aggiunse lei,prima di avventarsi sulle labbra di lui,in un bacio che sembrò senza fine.

 

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Ed eccomi tornata con un nuovo capitolo!"! ^^

Hai visto Franlook!? Sono stata brava e non ti ho fatto aspettare troppo! Comunque ti ringrazio tanto per il tuo sostegno!!

E ringrazio nuovamente tutti coloro che seguono la mia fanfiction!

Un salutone a tutti e alla prossima (che prometto sarà presto!!)!

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Capitolo 11
*** Tripudio di sentimenti confusi ***


Il giorno in cui il nostro gruppo di eroi arrivò alla Costa Phon.Il giorno in cui Balthier rivelò ad Ashe parte del proprio passato.Quel giorno, Ashe aveva trovato conferma a tutti i suoi sospetti sul bel pirata.

Il timore che lui fosse un semplice mercenario,che li seguisse con l'unico scopo di trarne un profitto, si fece chiaro dentro lei.

Ma un pensiero persino peggiore attanagliava la mente della principessa: Se lui era stato un giudice,di quanto sangue si era macchiato?

La sera era ormai calata sulla costa.Il sole era scomparso dietro il mare scuro già da diversi minuti:Ma Ashe era rimasta lì,seduta sulla sabbia a fissare l'infrangersi melodico delle onde.

-"Un gil per un tuo pensiero."-

La voce di Balthier la fece sobbalzare.

Ashe non gli rispose,finse di ignorarlo,senza neanche voltarsi.

La stima verso di lui era talmente calata in lei,da sentire di non aver interesse neanche a dimostrargli il suo disprezzo.Uno spreco di energie che lui non meritava.

Il pirata non aggiunse commenti alla non risposta della principessa e,senza invito,si sedette accanto a lei.

-"Mi stai evitando?"-Chiese lui,dopo qualche minuto di silenzio.

-"Il fatto che non ti rivolga sempre l'attenzione,non significa che ti eviti."-

-"Sai"-Rispose lui con un sospiro.-"Stamattina ti ho confidato delle cose.Cose sul mio passato.Cose che solitamente non racconto a chiunque.Io le ho raccontate a te per un preciso motivo,ma qualcosa mi dice che tu non abbia afferrato quel motivo,principessa."-

Ashe non era riuscita a capire dove volesse arrivare lui con quelle parole,ma a quel punto,non riuscì a fare a meno di dare finalmente voce ai suoi pensieri.

-"Tu temi che io mi lasci possedere dalla negalite,ma come faccio ad apprezzare i tuoi consigli se ho il dubbio che tu sia un assassino?"-

Balthier rimase apparentemente impassibile a quella frase,ma sembrò riflettere qualche istante prima di rispondere.

-"Molte persone sono morte a causa mia Ashe.Ma il fatto che siano morte per colpa mia,non fa necessariamente di me un assassino.Ma questo,dubito che tu possa comprenderlo."-

-"Stai farneticando!"-

-"Appunto...hai appena confermato ciò che ho detto"-Un triste sorriso apparve sul volto di Balthier,mentre Ashe cominciava a sentire avvampare in lei la collera.

-"Non tentare i tuoi stupidi giochetti con me,pirata!.Spiegati meglio!Illuminami!"-

-"Tu,principessa,non hai partecipato alla guerra,ne sei stata solo una vittima e credimi...vi è una bella differenza."-

-"Stai forse minimizzando la mia sofferenza?"-

-"Non ho mai detto questo.Ma tu,Ashe, sei scappata.Ti sei nascosta in un luogo sicuro,che ti ha fatto da guscio in questi ultimi due anni.Ma chi è rimasto...per chi è rimasto è stato molto peggio."-

In quel momento Ashe cominciò a sentirsi confusa.Le parole del pirata trasparivano sincerità e lei cominciò a pensare che forse,l'aveva giudicato troppo presto.

-"Anche tu sei scappato però..."-Bisbigliò lei titubante.

-"Già,ma la differenza è che io sono dovuto scappare perchè,se fossi rimasto,ALLORA mi sarei trasformato realmente in un assassino..."-

Seguirono diversi minuti in cui si poterono udire solo le onde del mare.Entrambi rimasero a fissare difronte a loro,ogniuno perso nelle proprie riflessioni,ogniuno senza ben sapere cosa poter aggiungere.

Ashe cominciò a sentirsi lievemente in colpa.Pensò a quanto fosse incredibile come, nell'arco di poche ore,si possa talvolta cambiare opinione su una persona,anche più di una volta.Si sentì anche un pò sciocca quando per un istante credette che fossero stati gli dèi a farle avere quella conversazione con Balthier,per farle capire quanto fosse stata superficiale e maligna nel pensare male di lui così repentinamente quella mattina.

-"Forse...sono stata affrettata..."-Riuscì finalmente a bisbigliare lei,anche se a fatica.

Il pirata si voltò verso di lei con aria sorpresa.

-"A che proposito?"-Chiese lui, sorridendole.

-"Ad aver pensato male di te..."-Ammise lei arrossendo,senza il coraggio di guardarlo.

-"Phf"-Sogghignò lui-"Non sei la prima persona che pensa male di me principessa.Ci sono abituato,non ti preoccupare."-

-"E in fondo"-Aggiunse subito dopo-"E'meglio che ci siano lati della guerra che tu non abbia mai conosciuto.Porti già un peso abbastanza grande, per avere solo diciannove anni."-

Quelle parole colpirono Ashe nel profondo e si sentì spinta ad aprirsi leggermente.

-"Venti"-Bisbigliò.

-"Cosa?"-Chiese Balthier.

-"Sono venti anni,oggi."-

-"Bhè,in tal caso...auguri principessa!"-Sorrise lui.

-"G-grazie!"-Ashe abassò gli occhi imbarazzata.Si era già pentita di aver rivelato quel "piccolo" dettaglio all'aviopirata."Che senso ha averglielo detto!"Pensò subito,rimproverando se stessa.

-"Se oggi è il tuo compleanno,bisognerebbe festeggiare,non credi?"-Le propose lui inaspettatamente.

-"No."-Si affrettò a ribattere Ashe.-"Credimi,preferisco di no.Non credo ci sia molto da festeggiare,non c'è molto da festeggiare da due anni ormai.Quindi ti prego,non dirlo agli altri!.Non voglio che lo sappiano!."-

Ashe pregò in cuor suo di non essere risultata troppo patetica.Lui,dal canto suo,non si scompose.

-"Come vuoi,principessa."-Fu tutto ciò che le rispose.

Era la risposta che Ashe voleva sentire,eppure,senza sapersene spiegare il perchè,si sentiva al contempo un pò delusa.

-"Sai"-Aggiunse a quel punto.-"Bash era l'unico che sapeva la data del mio compleanno,ma se nè scordato.Ma del resto,considerata la situazione,non posso fargliene una colpa.E' stato meglio così."-

Dopo che lei ebbe pronunciato quell'ultima frase,Balthier la fissò intensamente per qualche istante.Ashe ebbe come l'impressione che gli occhi verdi del pirata stessero cercando di leggerle qualcosa in viso.La principessa distolse lo sguardo, coprendosi istintivamente le gote con le mani.

-"Forse è il caso di tornare dagli altri, ora."-Disse,per togliersi da quella situazione imbarazzante.

Balthier si alzò di scatto e,come se non le avesse dato ascolto,le porse una mano.

-"Andiamo"-Le propose con un sorriso,facendo cenno con il capo in direzione del mare.

-"Cosa vuoi fare?"-Domandò lei con aria scettica.

-"Oh,avanti principessa!"-Sospirò lui-"Smettila di essere così sospettosa una buona volta e vieni con me senza fare storie!"-

Ashe cercò di mostrare un' espressione contrariata,ma non potè fare a meno di svelare un sorriso divertito.Finse di rifletterci per un paio di secondi,poi, si alzò ma senza afferrare la mano del pirata.

 

Balthier si distanziò da lei, avvicinandosi al mare.Cominciò a slacciarsi frettolosamente la camicia,buttandola poi a terra.

Ashe non fece in tempo a proferire parola,che lo vide inoltrarsi fra la spuma delle onde.

-"Avanti principessa!"-Le urlò lui a quel punto.

-"Non ci penso minimamente!"-

-"Fa finta di non essere tanto rigida per qualche minuto e buttati in acqua!"-Scherzò Balthier.

Ashe spalancò la bocca scandalizzata.

-"Non ce la fai a provocarmi,arrogante di un pirata!"-

E così dicendo,la principessa ,rimase ferma sul bagnasciuga,con aria leggermente contrariata.

-"Avanti!"-Continuava a intimarle Balthier,ricevendo sempre un categorico no come risposta. Le onde si infrangevano sul busto nudo del pirata,facendo rilucere la sua pelle tonica sotto il chiarore della luna.

Nessuna donna,compresa Ashe,poteva restare impassibile difronte a uno spettacolo così attraente,ma questa era proprio una delle cose che le generava ansia.Fu così che,senza aggiungere parola,ad un tratto si decise a voltarsi per andare via,verso l'accampamento.

Pochi passi e la principessa sobbalzò sentendo due braccia fredde e bagnate che la rapirono di colpo.

Lei non era certo una sprovveduta.Se si fosse trattato di un qualche nemico,sarebbe riuscita di sicuro a difendersi o ad opporre resistenza,ma quando sentì il corpo del bel pirata a contatto con il suo,mentre la prendeva in braccio con la forza,ad Ashe mancò semplicemente il respiro.

Accadde tutto in un istante...e la principessa si ritrovò letteralmente scaraventata nell'oceano venendo totalmente travolta dall'acqua.

Quando Ashe riemerse un istante dopo,aveva lo stesso aspetto di un gatto buttato a forza in una vasca da bagno.

Nel vederla così Balthier cominciò a ridere.

-"Ti faccio ridere?"-Domandò un pò stizzita.

-"Devo essere sincero...?"-Rispose lui continuando a sghignazzare.

Fu così che Ashe cambiò di colpo espressione,sfoggiado un piccolo sorriso.

-"Tu...razza di...!"-

E senza aggiungere altro,la principessa cominciò a schizzarlo con tutte le sue forze,senza accorgersi che in breve il suo sorriso era sfogato in una risata felice.

Balthier inizialmente tentò di rispondere all'attacco,poi si parò con il braccio,ritrovandosi  così completamente zuppo anche lui.

-"Va bene,va bene!Mi arrendo!"-Disse scherzosamente continuando a ridere.

Ashe si fermò di colpo.In quel momento sembrò come se avesse realizzato ciò che era appena accaduto.E rimase così,immobile,con il respiro affannato,lo sguardo pensieroso e divertito alla stesso tempo.

-"Io..io,non...non faccio queste cose,di solito."-Mormorò subito dopo,quasi come a volersi scusare.

-"Ed è per questo che ho deciso di farlo."-Le sorrise il pirata,guardandola negli occhi.

-"Questo è il mio regalo di compleanno per te,principessa:Un momento di spensieratezza."-

 

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Di tanti momenti passati a contatto con il pirata,ad Ashe era venuto in mente proprio quello: Quel giorno alla Costa Phon,il giorno del suo compleanno.

Un sorriso le apparve sulle labbra al pensiero di quei momenti,poi si girò sulla schiena,dentro il suo letto,portandosi una mano alla fronte con una smorfia di dolore.La testa le faceva ancora male per via della sbornia,ma grazie all'intruglio propinatogli da Balthier il dolore si stava lentamente attenuando.

Cielo,si chiedeva,ma come aveva fatto ad ubriacarsi così!

Poi tornò con la mente a Balthier,alla notte prima,allo stato penoso in cui lui l'aveva vista,al modo in cui si era preso cura di lei e a quel bacio che si erano dati...nonostante lei si sentisse ancora la bocca impastata dall'alcool;e tutto ciò,ora che Ashe era più lucida,la imbarazzava a morte!

E poi...dopo quel bacio,l'aver fatto l'amore con lui,di nuovo...dopo che tutto fra loro sembrava ormai finito.

Quando lei si risvegliò,lui aveva già lasciato il letto.

-"Dovevo aspettarmi di non trovarlo accanto a me al mio risveglio."-Pensò la principessa-"In fondo fra noi è tutto finito.La sua è stata solo una debolezza."-

Poi,ad Ashe tornarono in mente le parole di lui-"Tutto questo sarà la mia rovina,lo sò.Che gli dèi mi prteggano."-

-"E' chiaro"-Si disse la principessa-"Ha voluto precisare che quello che è accaduto nuovamente tra noi,non sarebbe dovuto succedere.Ed io,ho travisato la sua risposta,credendo fosse...cosa!? Una dichiarazione implicita d'amore,forse? Sono una sciocca!Sciocca!Sciocca!Sciocca!Sciocca!Sciocca!..."-

Il bussare improvviso alla porta,interruppe Ashe dall'autoinsultarsi ininterrottamente.

-"Chi è?"-Domandò con un sospiro,senza muoversi dal letto.

-"Vostra Altezza!"-Per un brevissimo istante,Ashe si era permessa di desiderare che fosse stato Balthier a bussare alla sua porta,ma la voce del Capitano ruppe la sua speranza.

-"Bash,non sono presentabile.Cosa c'è?"-Rispose in tono freddo,lasciando il capitano fuori dalla porta.

-"Volevo sapere come stavate e...volevo ricodarvi che i funerali cominceranno tra un'ora."-

I funerali! In quel momento Ashe fece mente locale,ricordando di aver dormito,a causa del bere,per un giorno intero.Quindi era già arrivata la mattina in cui si sarebbe celebrata la cerimonia d'addio delle flotte di Reddas,distrutte dal Myst nella spedizione a Ridorana.

-"Ti ringrazio Bash.Sto meglio.Vi raggiungo immediatamente."-

Il capitano non proferì risposta,lasciando udire solo l'allontanarsi dei suoi passi da dietro la porta.

Ashelia fece un grosso respiro e,nonostante si sentisse ancora sottosopra,si alzò finalmente dal suo giaciglio.

Dopo una veloce doccia fredda,Ashe si rese conto che la bevanda miracolosa di Balthier,miracolosa lo era davvero!Infatti,il mal di testa le era ormai svanito del tutto e la fanciulla provò sollievo nel tornare a sentirsi bene.

Dopo essersi vestita svogliatamente,prima di uscire dalla stanza,la principessa si pose difronte il grande specchio appeso alla parte,con una spazzola in mano.

Fu allora,che con suo enorme stupore,lo notò..Quel piccolo segno rosso scuro,era lì,sull'incavo del suo collo,più nitido che mai...

Un succhiotto!

Balthier aveva mantenuto la sua promessa.

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Erano tutti lì,sulla spiaggia,rivolti verso l'oceano,con il capo chino,illuminati da un sole accecante.

Alcuni pirati,aiutavano Reddas a porre fasci di erbe profumate su di una piccola imbarcazione di legno.Poi,cominciarono a porvi all'interno anche sciabole,fucili,bandane e altri oggetti in memoria dei loro confratelli.

Malgrado fosse presente quasi tutta Balfonheim,il silenzio regnava pesante nell'aria.Nessuno osava proferire parola.

Ashe si avvicinò lentamente con aria solenne,osservando la scena.

Balthier avvertì la presenza della pincipessa subito dietro le sue spalle,accanto al resto del gruppo.

-"I corpi non sono stati ritrovati"-Spiegò con un filo di voce,senza voltarsi verso di lei,quasi come se parlasse a sè stesso.

-"Hanno realizzato un'imbarcazione alla loro memoria,affinchè i loro spiriti riposino per semre sereni,nel fondo dell'oceano."-Proseguì Bash serio.

Ashe abbassò il capo, sentendo una fitta di afflizione che la pervadeva.

Arrivò il momento di far prendere il largo alla barca.Reddas e i suoi pirati cominciarono a spingerla in mare,mentre alcune donne,probabilmente parenti dei defunti,spargevano petali rossi nell'acqua,immerse fino alla vita nel bagnasciuga.

Cominciarono a fare eco tra la folla lamenti di dolore e rumori di pianto.

Ashe si guardò attorno,sentendosi terribilmente in colpa per quelle ennesime vittime.Ancora una volta,erano morte delle persone attorno a lei,nel tentativo di aiutarla; e questo le diede un senso di impotenza e di tristezza tale da farla sentire atterrita.

-"Non potevamo sapere che avrebbero fatto quella fine."-Le bisbigliò Bash,quasi riuscendole a leggere la sofferenza in viso.

Ashe apprezzò molto quel vano tentativo di conforto da parte del capitano,ma non rispose.Se avesse proferito parola,la principessa temeva che non sarebbe riuscita a trattenere le lacrime.

 

 

La cerimonia funebre durò per un'altra lunga ora.Seguirono i brevi discorsi di commemorazione da parte di alcuni pirati e per ultimo,di Reddas.Quello dell'ex giudice fu un discorso breve e conciso,ma che toccò Ashelia nel profondo.

-"Che il loro sacrificio non venga dimenticato.Che la loro morte non sia stata vana."-

Queste erano state le ultime parole con le quali il pirata aveva concluso il suo discorso.

Parole che ad Ashe suonavano come una sentenza di colpevolezza nei suoi confronti.

Ormai era il tramonto.Non era rimasta più anima viva su quella spiaggia,ad eccezione dei gabbiani e di lei,con lo sguardo fisso verso l'oceano,ripetendosi nella mente quelle parole,come una tortura autoinflitta.

La principessa era troppo immersa nei suoi pensieri per accorgersi che, in realtà, non era sola in quel momento.Qualcuno,dall'alto della terrazza della taverna "Dell'onda bianca" la stava osservando da lontano,silenzioso.

-"Allora la tua è proprio un'ossessione."-Commentò ironica Fran,avvicinandosi alle spalle di Balthier.

-"Ti riferisci all'oceano?No,grazie,preferisco solcare i cieli."-Fu la risposta  in tono scherzoso,senza voltarsi verso di lei.

-"Non è l'oceano che stai fissando.Da ben venti minuti ormai."-

-"Che fai?Mi spii come un'amante gelosa?."-Sorrise il pirata.

-"Pensavo avessi chiuso con lei."-

A quelle parole il volto di Balthier tornò serio.

-"E' così infatti,ma la situazione si è rivelata...più complicata del previsto."-

-"Più complicata per chi?"-Fran si pose difronte a Balthier,costringendolo a guardrla negli occhi.-"Per lei,o per te?"-

In tutta risposta la viera ricevette un sospiro risentito del pirata.

-"Sai Fran"-Le disse poi,scostandosi da lei -"Cominci a diventare opprimente.Di questo passo, dovrò trovarmi una nuova socia in affari."-

La viera non ebbe neanche il tempo di poter controbattere,che il pirata le voltò le spalle,riavviandosi con passo calmo verso la taverna.

-"Quando ti fa comodo,sono molto più di una socia in affari."- Mormorò lei tra sè e sè,quando lui ormai era troppo lontano per poterla sentire.

 

 

 

-"Bash mi ha mandato a chiamarti."-

La voce di Penelo strappò d'improvviso Ashe dai suoi pensieri. < /p>

-"Come mai ha mandato te a chiamarmi?"-Chiese la principessa spontaneamente.

Penelo si accostò accanto a lei,difronte al mare,ormai tintosi completamente di rosa.

-"Credo che non volesse darti fastidio.Ultimamente sei stata un pò scostante con lui."-

Ci fu un istante di silenzio,nel quale Ashe riflettè su quelle ultime parole.

-"Lo so."-Fu tutto ciò che riuscì a sibilare,poco dopo.-"Lo so,e me ne dispiace."-

-"Lui lo capisce."-

-"Come dici?"- Ashe si voltò verso Penelo,che la guardava con il solito sorriso dolce e innocente,che solo una fanciulla della sua età poteva ancora preservare.

-"Lui lo capisce."- Ripetè candidamente la biondina.-"Quello che abbiamo vissuto fin ora è stato pesante per tutti noi,ma per te lo è stato ancora di più.E questo lui lo capisce,perchè ti è vicino."-

A quelle parole un lieve sorriso di gratitudine,mista a un filo di commozione,apparve sul volto della principessa.

-"Grazie,Penelo."-

-"Non devi dirmi grazie."-Le rispose raggiante la giovane.

-"Io ti voglio bene Ashe.Tutti noi te ne vogliamo.Bhè..."-Aggiunse Penelo alzando il naso all'insù,a guardare il cielo.-"...Non posso garantire per Fran,sembra sempre così...scontrosa con te."-

A quel punto ad Ashelia nacque naturale una leggera risata.

-"Però,non glielo dire,mi raccomando!"-Si affrettò allora a precisare Penelo,tornando a guardare la principessa.

-"Tranquilla,sarò muta come un pesce!"-Continuò a sghignazzare Ashelia.

-"E poi c'è Balthier..."-

Ashe tornò di colpo scura in volto.

-"Anche Balthier ti è vicino,v-vero?"-A quell'ultima domanda,quasi bisbigliata,la voce di Penelo suonò titubante.

-"Cosa stai insinuando?"-Fu la risposta glaciale.

La fanciulla bionda,abbassò gli occhi insicura.

-"Vi...vi ho visti."-

Per un attimo,Ashe credette che il cuore gli si fosse fermato nel petto.

-"Esattamente,hai visto cosa?"-Domandò lentamente,scandendo attentamente ogni singola parola.

-"Ho visto lui che usciva dalla tua camera,stamattina,prima che sorgesse il sole.Mi ero alzata perchè avevo sete e..."-

-"Non l'hai detto a nessuno,vero?"-La interruppe Ashe con tono severo.

Gli occhi di Penelo cominciarono ad inumidirsi,sentendosi attaccata.

-"No,no,non l'ho detto a nessuno,te lo giuro!Nemmeno a Vaan!"-

Ashelia chiuse gli occhi per un istante,provando un moto di sollievo a quella risposta.

-"Penelo,ascolta ..."-Cominciò a parlare dopo pochi secondi la principessa,questa volta con voce più calma.-"...Ci sono alcune cose che tu non puoi capi.."-

-"Se vi volete bene..."-La interruppe bruscamente la biondina,quasi strillando-"Se vi volete bene..."-Ripetè,questa volta abbassando la voce -"Allora,non può essere una cosa sbagliata,giusto?E a me,non interessa sapere altro, Ashe.Il vostro segreto è al sicuro con me."-

Così dicendo,accompagnando il tutto con un sorriso,Penelo si voltò e cominciò ad allontanarsi a passo svelto,sotto gli occhi di una Ashe confusa e rimasta letteralmente a bocca aperta.

-"Ah,dimenticavo!"-Le urlò da lontano,voltandosi un istante-"Alla taverna stanno servendo la cena.Stasera mangiamo lì.Ti stiamo aspettando."- /p>

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Il mattino seguente,Ashe si affacciò dalla finestra del suo balcone,spinta dall'improvviso desiderio di avvertire la brezza del vento e il calore del sole sul suo viso,appena sveglia .

Balthier non avevo fatto visita alla sua stanza quella notte,nè aveva mostrato alcun segno di interesse nei suoi confronti per tutto il giono precedente.Ma tuttavia,ad Ashe era pesato meno di quanto si potesse aspettare.

Dopo la cerimonia funebre,la principessa aveva avvertito il bisogno di stare da sola,chiusa nei suoi pensieri.

Guardando l'orizonte difronte a sè,le apparve un leggero sorriso sulle labbra, nel ripensare alla breve conversazione avuta con Penelo.

-"L'innocenza di Penelo l'avrà spinta a credere a chissà quale grande storia d'amore fra me e lui."-Pensò,con un misto di divertimento e amarezza.

-"Ma forse,è giusto così"-Si disse-"E' ancora una bambina,è giusto che sogni ancora."-

Nel formulare quel pensiero,Ashe abbassò istintivamente gli occhi,ad osservare la cittadina portuale sotto di lei che aveva già preso vita.

Fu allora che vide,attraverso la folla,infondo alla via che conduceva all'aerodromo,Balthier,con Fran al seguito,parlare con Cut-sith,Ricky ed Elsa.

Vedendoli parlare Ashe capì sbito di cosa si trattasse.

Si allontanò in fretta dalla finestra.Il tempo di una breve doccia e di vestirsi in tutta fretta e fu subito nell'atrio della residenza di Reddas,dove si trovò di fronte il pirata in questione assieme a Bash e Balthier e Fran,che nel frattempo li avevano raggiunti.

Bastò un semplice sguardo tra lei e Bash,per intendersi perfettamente.Poi,il capitano parlò.

-"La Strahl è pronta.Domani mattina possiamo partire per Ridorana."-

 

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Eccomi quà!:-)

Hai visto Franlook che sono tornata?

So che non ho mantenuto la mia promessa di aggiornare presto e per questo mi scuso con tutti i miei lettori.

Ma in mia difesa posso almeno dire che ho passato un lungo e pessimo periodo che non potevo prevedere...non vi annoierò con le mie disgrazie ma vi prego di credermi e di essere clementi! :-)

Comunque se c'è una cosa che ho già precisato in passato e tengo ancora a ribadire è che questa Fanfiction non rimarrà incompiuta! Che passi un giorno o sei mesi,continuerò sempre ad aggiornarla!Quindi Franlook dovrai solo avere a volte un pochino di pazienza,ma il nuovo capitolo arriverà sempre!

In realtà,rispondendo anche alla recensione di Quebello , questa Fanfiction ormai è giunta alla fine...prevedo infatti un massimo di due capitoli per farla terminare.Ma questo solo perchè ho già pronto il seguito,ambientato sullo scenario di FF XII Revenant Wings.

Questa Fanfic. e i suoi personaggi sono come "figli" per me,non sò se rendo l'idea,e ringrazio tutti coloro che con pazienza continuano a sostenerla e a seguirla e a fornirmi consigli,o piccole critiche che mi permettono di migliorare la mia storia.

Un grazie a

  Leia_the_Witch

nami83   

Botan

Hagaren

Quebello

e tutti gli altri lettori!

A presto! Gioia86 ^-^

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Capitolo 12
*** L'inizio dell'epilogo ***


Ormai era giunto il momento...la partenza per il Faro di Ridorana era imminente.
Solo un'ultima giornata di tregua e poi...la partenza...il ritorno nel vortice del loro destino...del destino di Ashe,di tutti loro...di tutto il popolo di Ivalice.

Quanto avrebbe voluto Ashe che la forza che dimostrava esteriormente le penetrasse anche nell'anima,così da non sentirsi sempre tanto angosciata.

Vagava per Balfonheim sentendosi quasi galleggiare.Fissava attorno a sè la folla e i colori con sguardo assorto e la testa vuota,riempita solo dall'eco di schiamazzi e frastuono cittadino.

Gli schiamazzi cessarono superata la piazza dei marinai e il mercato Garalina,lasciando posto al fruscio rilassante del mare sulla strada del molo Cibane.

Ashe si fermò all'estremità della banchina,fissando l'orizonte con la sensazione,ormai famigliare,che il peso dell'intero pianeta gravasse su di lei.Ma in un certo senso,purtroppo,lei sapeva che era realmente così.

Dopo qalche minuto,la principessa decise di tornare indietro dai compagni,ma girando sui suoi passi rimase sorpresa nel trovarsi difronte a poca distanza Balthier.

-"Mi segui?"- Chiese seria.

-"E' un posto di pirati questo...brutta gente!Non c'è da fidarsi a lasciare da sola una bella fanciulla."-Fu la risposta ironica.

Ashe rimase impassibile e riprese il passo lasciando dietro sè il pirata.

-"Non sono in vena di scherzi,Balthier.Scusami,ma se vuoi una sveltina dovrai cercartela altrove questa volta."-

Ashe non fece quasi in tempo a finire la frase,che si sentì afferrare con forza ad un braccio.Balthier la fece girare con uno strattone,costringendola a trovarsi faccia a faccia con lui,i volti incredibilmente vicini.

-"Mi fai male!"-Esclamò lei con astio.

-"Credi che io mi sia divertito fin'ora?"- Il volto del pirata ed il tono della sua voce furono così scuri da immobilizare lei di colpo,ammutolendola.-"Credi che per me sia tutto un gioco?"-

Ashelia rimase in silenzio abbassando lo sguardo.

D'improvviso,lui la avvicinò ancora di più a sè.Con un gesto veloce le alzò il viso e la baciò con impeto.

Ashe sbarrò gli occhi,impietrita e sorpresa da quell'azione così inaspettata,in pieno giorno,nel bel mezzo della banchina.

Si divincolò scansandosi d'istinto e sfuggendo dalla presa di lui.Per un secondo si fissarono negli occhi ansimando,l'uno ad un passo di distanza dall'altra.

-"Nel caso dovessimo morire".- Le sussurò lui a quel punto e si riavventò di nuovo su di lei cercando la sua bocca,come un assetato difronte una sorgente.

Questa volta Ashe chiuse gli occhi e rispose a quel bacio con tutta la passione e la disperazione che covava dentro sè.

Fu un bacio lungo,profondo,bellissimo.Per un attimo,tutto quel pianeta che pesava sulle spalle della principessa scomparve.

Separarono lentamete le loro labbra,rimanendo abbracciati come in una morsa, occhi negli occhi.

Ma poi,dovettero tornare alla realtà.

-"Ashe!Ashe!"-

I due si separarono immediatamente come spinti da molle.Come se d'improvviso si fossero accorti di essere allo scoperto,alla luce del sole,nel bel mezzo del molo di Balfonheim.

L'esile figura di Penelo si sbracciava in lontananza saltellando e invocando il nome della principessa.

-"Ashe,Bash ti sta cercando."-

 

Ashe si voltò un istante ad osservare il volto di Balthier.Dallo sguardo del pirata,sicuramente anche lui era momentaneamente preoccupato di essere stato colto in flagrante dalla biondina,del resto lui non sapeva che Penelo sapeva!

Dopo uno sguardo, la principessa non proferì parola,voltò le spalle al pirata e andò verso Penelo,sparendo assieme a lei tra la folla .  

Balthier rimase lì,a fissarla allontanarsi,con la malinconia negli occhi.

 

Quella notte,la notte prima della partenza,Ashe decise di chiudere a chiave la porta della sua stanza,così da non permettere a nessuno di entrare,ma per sua delusione,quella notte,nessuno si avvicinò a quella porta.

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La mattina della partenza per Ridorana,la tensione era palpabile nell'aria.Eppure,non ci furono grandi discorsi,grandi saluti,non ci furono grandi parole.Un saluto veloce a Elsa,Ricky e agli altri.Un saluto normale,di quelli che si fanno agli amici dopo esserli andati a trovare,sapendo che ci si rivedrà presto;ma nel caso della nostra compagnia,questa certezza,nei cuori di ogniuno di loro,era solo una finzione.

Balthier diede una pacca sulla spalla a Nono. -"Grazie,amico mio.Ci vediamo al ritorno."-

Il piccolo meccanico della Strahl emise un sospiro di rassegnazione.Invano i giorni precedenti aveva tentato di convincere Balthier a poterli seguire,ma il pirata si era rivelato fermo nella decisone di lasciarlo a Balfonheim per il suo bene.

-"Ci sei più utile da vivo Nono."-Era stata la risposta impassibile di Balthier.

Penelo e Vaan continuavano a sbracciarsi salutando tutti dalla rampa dell'aereonave.

-"Beata innocenza!"- Sentì pronunciare Balthier alle sue spalle,immobile sulla banchina dell'areodromo.

Si voltò e vide Bash che fissava i due ragazzi.

-"Non è innocenza,ma ignoranza"-Rispose sarcastico il pirata.-"Non hanno la più pallida idea di cosa li aspetta lì giù."-

-"Bhè,lo scopriranno presto."-Aggiunse Bash. Così dicendo entrambi si caricarono sulle spalle gli ultimi bagagli,per avviarsi anch'essi verso l'aereonave.

-"Balthier"-La voce di Reddas chiamò dalle spalle del pirata.

-"Reddas!Ci stavamo quasi dimenticando di te!"-

L'uomo mostrò una smorfia di risentimento. -"Dunque,è arrivato il gran giorno."- Bisbigliò poi accanto al giovane pirata.-"Ho bisogno di saperlo,sei ancora dalla mia parte?"-

-"Io non sto mai dalla parte di nessuno.Men che meno dalla tua.Io prendo la parte che il fato mi richiede di giocare in base alla situazione."-

Quella frase spiazzò Reddas che rimase in silenzio,mentre Balthier riprese a camminare verso l'areonave,l'altro pirata si apprestò a seguirlo dopo un istante,senza più proferire parola.

Entrati nella Strahl gli uomini trovarono Ashe e Fran già posizionate nei loro sedili.Nessuno proferì una sillaba mentre anche gli altri prendevano i loro posti.

-"Bene"- Esordì poco dopo Balthier,azionando il pannello dei comandi -"Siamo tutti pronti?Si parte!"-

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Le cascate di Ridorana,uno degli spettacoli più belli che si fossero mai svelati sotto gli occhi di tutti loro.

Per tutto il tempo dell'atterraggio Vaan e Penelo non fecero altro che emettere una serie "WoW", "Ohoh" estasiati,con i nasi e i palmi delle mani schiacciati contro i finestrini della Strahl.

L'atterraggio non fu difficile.Una volta a terra,il faro si mostrò ancora più alto ed imponente ai loro occhi,Ashe dovette nascondere un brivido d'angoscia all'idea di ciò che poteva aspettarli.

-"Una torre su una riva lontana."- Cominciò a recitare la voce metallica di Fran. -"Di Mist è avvolta la sua vetta"-

Ashe terminò le parole di Fran col volto perso verso la sommità del faro -"E in questo Mist,la Crisalide solare aspetta"-

Le cantilene sul faro di Ridorana,così come su molti altri luoghi di Ivalice erano ben conosciute,ma trovandosi in quel luogo,tutti, comprese la viera e la principessa,capirono quanto il misticismo nascosto in quella filastrocca fosse reale.

Fu la voce di Reddas a rompere quel brave momento intriso di magia.

-"Mia Signora,le vostre parole continuano a mostrare dei dubbi.Spero che riusciate a trovare una risposta dinnanzi alla Crisalide Solare."-

-"Dunque?Se dovessi scegliere la vendetta?"-

-"Dunque,la disgrazia ricadrebbe su di te."-

Così dicendo,Reddas si incamminò verso il faro,lasciando tutti ammutoliti e gelati da quel breve dialogo,specialmente Lady Ashe,che accusò quelle parole in cuor suo molto più di quanto diede a vedere.

Pochi secondi dopo,anche il resto della compagnia comincò ad incamminarsi,ma Balthier attese un istante in più,lasciandosi distanziare di poco.

-"Vaan.Una parola"-Chiamò il ragazzo che si accostò a lui. -"Se dovesse accadermi qualcosa.Voglio che tu abbia cura della Strahl."-

Vaan rimase sorpreso da quelle parole,ma il biondino non poteva sapere ciò che turbava i pensieri del pirata in quel momento.Balthier sapeva che se Ashe avesse fatto la scelta sbagliata difronte la Crisalide,qualcuno sarebbe stato immolato per questo,ma di sicuro non avrebbe permesso che ad essere immolata fosse lei.

Il pirata mosse i primi passi ma Vaan lo fermò con la voce cercando chiarimenti.

-"Se dovesse accaderti qualcosa!?Cosa intendi?"-

Balthier maledisse dentro di sè l'ottusità che a volte dimostrava il ragazzo.Continuò a camminare senza voltarsi,dando l'unica risposta che potesse soddisfare Vaan chiudendo quella conversazione.

-"Io sono il protagonista.Potrebbe esserci bisogno di un gesto eroico."-

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Il gesto eroico ci fu,ma da parte di un altro pirata.

  Passarono quattro lunghi giorni prima del loro ritorno a Balfonheim.Ma all'areodromo,scescero solo sei persone invece di sette.Sei persone stanche,provate e con la tristezza negli occhi.

Reddas era morto.Balthier,così come nessuno,avrebbe mai potuto pensare che ad immolarsi in fine sarebbe stato proprio lui,dando la sua vita per distruggere la Crisalide Solare.

Ashe aveva fatto la sua scelta,ma le scelte giuste spesso sono le più difficili ed ora che l'idea della vendetta era stata cancellata insieme alla Crisalide,la principessa si chiedeva in che modo avrebbe potuto salvare il suo regno e tutta Ivalice.

Quei quattro giorni erano stati per tutti loro un viaggio nel viaggio.Ogniuno di loro aveva avuto modo di affrontare i fantasmi del poprio passato e di vincerli,ma sia Balthier,che Ashe,che Bash,Vaan,Penelo e persino Fraan,portavano dentro di loro le ferite di quella vittoria.

In silenzio tornarono alla dimora di Reddas.In silenzio rimasero tra loro nelle loro stanze per tutto il giorno seguente.In silenzio si svolse il funerale di Reddas.Ed in silenzio si ritrovarono attorno al tavolo della taverna Dell'Onda Bianca a mangiare,al termine della cerimonia funebre.

Erano presenti tutti all'infuori di Balthier.Ogniuno teneva il viso chino sul proprio pasto senza emmettere alcun suono se non il battere metallico delle forchette sulla ceramica dei piatti.

Fu la più dolce delle cinque voci presenti ad interrompere d'un tratto quel gelo innaturale.

-"Fran dov'è Balthier? Non si è visto neanche al funerale?"-

La viera si voltò con lentezza a guardare Penelo sedutale accanto.  

A quella domanda alzarono tutti lo sguardo,come risvegliati da un oblio.Ashe trasalì nell'udire una domanda che lei stessa avrebbe voluto fare già da tempo,ma senza averne il coaggio.

-" Nella sua stanza.O almeno credo."-

La risposta che arrivò dalle labbra di Fran lasciò Ashelia delusa. Lei avrebbe voluto sapere di più, avrebbe voluto chiedere di più, come stava lui, come si sentiva,se aveva mangiato, se era stanco,se era triste.

La mente di Ashe avrebbe voluto riempire Fran di domande, ma la principessa sapeva bene,con suo rammarico,che l'unica cosa che le era consentita era di stare in silenzio.

-"Dobbiamo parlare Vostra Altezza"- La voce di Bash distrasse Ashe dai suoi pensieri. Lei gli fece un cenno con il capo in segno d'assenzo -"Più tardi,Bash."- Aggiunse.

Sapeva bene di cosa voleva parlarle il capitano: Di decisioni,di scelte,di altre maledette scelte. Ad Ashe questo terrorizzava letteralmente,perchè ora che aveva distrutto la Crisalide Solare,ora che erano tornati da Ridorana,la verità era che lei non aveva idea di quale sarebbe stata la sua prossima mossa e doverlo ammettere difronte a Bash l'atterriva.

Che cosa avrebbe dato Ashe in quel momento per parlare con Balthier.Con lui sentiva di poter abbassare le proprie difese,a lui poteva mostrare la sua fragilità.Ma era veramente così? La principessa aveva ormai smesso di trovare una giustificazione ai comportamenti del pirata. L'instabilità dei comportamenti di Balthier nei suoi confronti la rendeva insicura.Lei che aveva passato la sua giovane vita a cercare di controllare qualsiasi cosa,compresa se stessa,a volte pensava che avrebbe potuto detestare quel pirata per il modo in cui la trattava.L'avrebbe detestato sì,se non fosse stato per il fatto che lo amava così tanto.

  Amore...quella parole fece trasalire Ashe nei suoi pensieri.Era amore quello che provava per Balthier?Altrimenti cos'era?

"Smettila Ashe!" Disse a quel punto a sè stessa la principessa "Hai cose più importanti a cui pensare!".

-"Vostra Altezza"- La voce di Bash riportò nuovamente la fanciulla alla realtà.

Ashelia si guardò attorno notando che era rimasta l'unica seduta al tavolo.Fran,Vaan e Penelo erano già andati via,Bash era accanto a lei in piedi.

-"Vostra Altezza,forse dovreste andare a riposare ora."-

-"Si,Bash,ti ringrazio"-Rispose lei alzandosi-"Torno alla dimora di Reddas,ci vediamo più tardi."-

-"Torno anch'io lì,vi accompagno."-

-"No!Scusami ma ho bisogno di camminare un pò,da sola!.Ho bisogno di pensare,Bash"-  

Il capitano le scambiò uno sguardo di intesa e senza aggiungere altro,con un leggero inchino del capo,la lasciò uscire da sola dalla taverna.

Incamminandosi lungo il Vicolo del Canale, Ashe vide la figura di Fran.

Era di spalle,seduta a terra con una delle sue solite pose sinuose,appoggiata alla parete di una delle abitazioni del vicolo che costeggiavano il canale.Avvicinandosi a lei,Ashe poteva vedere lo sguardo della viera riflettersi malinconico nelle acque del canale.

Era la prima volta,pensò Ashe,che notava una sfumatura di sentimento sul volto della compagna di viaggio.

Ad Ashelia tornò immediatamente alla memoria la scena a cui asistette all'intermo del Faro tra Fran e Balthier.,quando il Mist emanato dalla Crisalide divenne insopportabile per la viera.

"Scappa,più lontano che puoi.Sei un pirata dei cieli,giusto? Volare via è ciò che un pirata sà fare meglio."-

Quelle parole,le parole che Fran sussurò a Balthier,ad un passo dalla morte ad Ashe erano rimaste marchiate a fuoco nella mente.

Solo in quel preciso istante però,la principessa ebbe dentro sè una rivelazione:Quelle parole,lo sguardo della viera e lo sguardo di Balthier.Fran soffriva!

Fran soffriva per ciò che era accaduto fra lei e Balthier ed Ashe avrebbe dovuto capirlo già da quella prima sera a Balfnheim in cui la socia del pirata la intimorì con quelle parole: "La tua sorte non sarà diversa da quella che ha riservato a tutte le altre prima di te.Ne sei consapevole,spero."-

Fran era gelosa...Fra amava Balthier!

Benchè Ashe non avesse colpe in tutto ciò,se non il fatto di provare lo stesso sentimento per lo stesso huma,provò una fitta di dispiacere per la viera.

Ma a quel punto una domanda si insinuò prepotente nella testa della principessa,una domanda che le causò un dispiacere maggiore: Balthier amava Fran?

Ma la domanda non fece in tempo ad inquietare Ashelia a dovere,che la principessa si rese conto che in quel momento era un'altra la cosa più importante:Sapere se lui stava bene!

  Fu così che prese un respiro profondo e si accostò a Fran.

-"Lui come sta?"- Fu tutto ciò che la principessa riuscì a sibilare.

La viera rispose dopo un istante di pausa,senza neanche voltarsi verso di lei.

-"Non lo sò.Non esce dalla sua stanza da quando siamo tornati."-

-"Perchè non vai da lui?Potrebbe aver bisogno di qualcuno!"-

Ashe si sorprese delle sue stesse parole,ma le erano uscite dal cuore.Ciò che più di tutto le interessava,persino più della sua gelosia appena scoperta verso Fran,era che lui stesse bene.

Sapeva quello che stava passando Balthier in quei giorni: Affrontare il proprio padre,ucciderlo...come trovare le parole per colmare una tale tragedia nel cuore di una persona.Forse,solo Fran conosceva Balthier così bene da poterlo sostenere in quel momento.

Ma la risposta della viera la spiazò totalmente.

-"Perchè non vai tu?"-

-"I..Io!?"- D'un tratto Ashe avvertì un'ondata di collera salire in lei. -"Io!? Cosa potrei dirgli,io? Tu! Tu sei la sua compagna,da quanto!?...Anni!? Tu lo dovresti conoscere meglio di chiunque altro.Tu dovresti essergli vicina ora!"-

Fu allora che Fran si voltò a guardare Ashe negli occhi.

-"Io non lo sò."-

-"C..cosa?"-

-"Noi viera siamo generate dalla foresta.Io non sò cosa si prova ad avere un padre o una madre.La nostra famiglia è la giungla.Io non posso aiutare Balthier ora,perchè io non sò quello che lui stà provando.Ma tu,tu puoi."-

Ashe rimase con la bocca socchiusa,senza riuscire a pronunciare più alcun suono e capì cosa stesse realmente accadendo in quel momento.

  In quel momento,ad un angolo del Vicolo del Canale,due donne stavano antemponendo la loro gelosia e il personale dolore per l'amore che provavano in ugual misura per la stessa persona.

Ashe era pronta a spronare Fran a stare al finaco del pirata pur di poterlo aiutare e Fran..stava facendo la stessa identica cosa verso la principessa.

Non ci fu bisogno di aggiungere altro.

Ashe chinò il capo e tornò ad incamminarsi lasciando Fran alle sue spalle. La principessa non si voltò e nessuno passò per il vicolo in quel momento e fu solo in quell'istane,quando nessuno la poteva vedere, che Fran si concesse il lusso di una sola ed unica lacrima che le scivolò veloce su una guancia.

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Bistecca di lupo con contorno di pomodori.Spezzatino di mandraprinx speziato.Budino di mousse bianca spolverato alla cannella.Il tutto accompagnato da dell'ottimo florrancino,una qualità molto rara di vino archadiano.

Ashe ammirava quella cenetta soddisfatta,mentre trasportava il tutto strabordante su di un vassoio.

Non era stato facile ottenere quelle pietanze,per non parlare del vino poi! Ma per una volta la princepessa aveva potuto avvalersi del suo rango.

Si ricordava ancora lei di quella volta,ad Archades,mentre erano seduti tutti a tavola e parlando del più e del meno,lui descrisse quella che riteneva essere la cena perfetta.Come ogni cosa che riguardava Balthier,Ashe aveva impresso nella memoria quei piatti ed ora erano lì,sul suo vassoio,solo per lui.Non era stato facile riuscire a farseli cucinare,ma ci era riuscita!Lui se lo meritava,dopo quello che aveva passato,meritava la cena perfetta!

Arrivata difronte la porta di Balthier,la principessa tirò un sospiro di sollievo per essere arrivata fin lì dalle cucine senza rovesciare nulla.Premette il bordo del vassoio tra la sua pancia e la porta,in modo da tenerlo bloccato mentre si liberava di una mano per poter bussare,ma un istante prima di toccare la porta,la sua mano si bloccò.

Ashe si accorse di un rumore,un rumore flebile,così flebile da potersi udire solo da quella distanza.

Qualcuno dentro quella stanza stava singhiozzando.Balthier stava piangendo!

Rimase così,Ashelia,immobile ad ascoltare quel rumore,quel suono di pianto.

Il peso del vassoio cominciava a gravare sull'unico braccio che continuava a reggerlo,così si scansò di poco dalla porta aiutandosi nuovamente con l'altra mano.

E rimase lì,ancora per alcuni minuti,chiedendosi cosa fare.

Balthier stava piangendo,solo,chiuso nella sua stanza,del tutto ignaro che lei stesse lì ad ascoltarlo,ad invadere quel suo attimo di fragilità.

Perchè era questo che lei stava facendo.Si disse Ashe.Lei stava invadendo uno spazio in cui il pirata non voleva e non avrebbe voluto nessuno.In quello spazio lei,Ashelia era totalmente impotente e inutile.

Così,con una morsa al cuore,Ashe fece l'unica cosa che sapeva fosse giusto fare in quel momento: Lasciò silenziosamente il vassoio per terra,fuori dalla porta e altrettanto in silenzio,si allontanò.

Fece pochi passi,raggiunse la sua stanza,si chiuse la porta alle spalle e lì si accasciò su sè stessa e pianse,pianse anche lei .

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Note dell'autrice:

Ciao a tutti!!

Eccomi tornata!In verità speravo di regalarvi direttamente l'ultimo capitolo.Mi piaceva l'idea di racchiudere la storia in XII capitoli!Tuttavia se avessi racchiuso il finale tutto in questo capitolo,per leggerlo non vi sarebbero bastati tre giorni! XD ahah

Quindi,eccovi a voi un nuovo capitolo,con la garanzia che il prossimo,che sarà l'ultimo è praticamente quasi finito e arriverà mooolto presto,forse anche a giorni!Incredibile (trattandosi di me) ma vero!

Non finirò mai di ringraziarvi per il vostro sostegno,significa molto per me!Amo profondamente i personaggi di questo gioco e mi fa felice vedere persone che condividdono questo mio amore!

Grazie di cuore!

A prestissimo!!!! Gioia 86

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Capitolo 13
*** EPILOGO. ***


Ormai Ashe aveva imparato che la vita è un qualcosa di troppo arbitrario per sconvolgersi delle sorprese che ti riserva.

Eppure,trovarsi difronte Al Cid,la mattina seguente,l'aveva sconvolta tanto quanto ciò che lui era giunto a riferirle.

La guerra ormai era imminente e lei non aveva con sè il potere che sperava di ottenere per affrontare il vasto esercito Archadiano.

La Crisalide era stata distrutta e loro erano soli...soli a dover scongiurare una guerra tra Imperi.

Loro...L'unica cosa che rincuorava Ashelia al pensiero della loro partenza dell'indomani verso Rabanastre era quello..

Il fatto che fossero "loro" e non solo "lei" ad affrontare questa ennesima sfida del destino.

Se solo i suoi compagni d'avventura avessero saputo il balzo di commozione che aveva fatto il suo cuore quando capì che tutti loro erano pronti a partire con lei per fermare il conflitto catastrofico che stava per avvenire. < /p>

Se solo Bash,Penelo,Vaan,Fran e Balthier avessero saputo quanto lei gli era infinitamente grata!

Ma l'orgoglio della principessa,così fedele amico in certi momenti,in altri si rivelava uno scomodo sentimento che le impediva di dar voce alle sue emozioni,anche a quelle più pure e semplici come la gratitudine.

Balthier...

Quando Ashe lo vide entrare insieme agli altri nella sala in cui erano stati inaspettatamente convocati da Al Cid, provò un tale moto di gioia mista a sollievo da voler gettarsi tra le sue braccia in lacrime.

E quanto avrebbe voluto poterlo fare davvero!

Anche in quel momento,mentre Ashelia era intenta a radunare nella sua stanza le sue poche cose per poter partire,avrebbe desiderato poter fermare il tempo e restare per magia solo lei su tutta Ivalice,assieme a Balthier,abbracciarlo e restare così,nel conforto di quella stretta per l'eternità.

Ma lui c'era! Ashe continuava a ripetere nella sua mente che Lui sarebbe venuto con lei!

Lui l'avrebbe seguita fino alla fine,Lui era disposto a seguirla anche in questa battaglia,l'ultima,la più pericolosa!

E Ashe sapeva che questa consapevolezza doveva bastarle.

Comunque sarebbe andata la battaglia che li attendeva il giorno seguente,Ashe sapeva di doversi rassegnare ormai al fatto che il suo destino e quello dell'avipirata si sarebbero separati.

Se lei ne fosse uscita vittoriosa sarebbe diventata regina e lui avrebbe ripreso la sua vita da pirata dei cieli.

E se le cose fossero andate nel peggiore dei modi,bhè...sarebbero probabilmente semplicemente morti!

In entrambi i casi non era previsto un futuro per lei e Balthier insieme.

Ashe aveva l'impressione che questa consapevolezza la divorasse internamente,ingigantendo la sua sensazione di impotenza e di paura all'idea di ciò che avrebbe dovuto affrontare la mattina seguente.

Sarebbero partiti all'alba,restava una sola notte prima che il destino di tutti loro e dell'intero popolo di Ivalice fosse definitivamente scritto!

Quell'ultima giornata a Balfonheim era passata fin troppo in fretta per Ashe e troppe cose non erano state fatte o dette.

Ogniuno di loro si era chiuso nel proprio silenzio e nei propri timori.

Dopo che Al Cid era ripartito per anticiparli a Rabanastre,la compagnia mangiò un pasto frugale alla Locanda dove le uniche parole che si scambiarono furono esclusivamente per pianificare le strategie da attuare il giorno seguente.

Balthier sembrava insolitamente sereno,aveva il suo solito tono di voce pacato e discuteva con lei e Bash su quali armi o mezzi adottare per scongiurare la guerra, con la stessa tranquillità cui si parla di futili discorsi sul tempo.

Ad Ashe sbalordiva il modo in cui il pirata riusciva ad eludere all'esterno le proprie reali emozioni.

Ma del resto,anche Bash,Fran e persino Vaan e Penelo erano sembrati così tranquilli per tutto lo scorrere della giornata.

Ashelia si chiedeva dentro sè se anche lei apparisse così ingannevolmente serena all'esterno,o se fosse l'unica a provare paura.

Mentre sistemava i suoi pochi abiti nella sacca da viaggio posata sul suo letto,la principessa sorrise con sardonica ironia all'idea di come quei pochi vestiti usurati e logori, in realtà dal giorno seguente,sia in caso di vittoria che di morte non le sarebbero più serviti.

Si chiese se anche gli altri,chiusi nelle loro stanza,giunto ormai il calar del sole,pensassero le stesse cose mentre preparavano i loro bagagli.

Chissà cosa pensava Balthier..

"E se ora andassi da lui." Pensò Ashe. "Se andassi da lui.Se bussassi alla sua porta e lo scongiurassi di restare con me comunque vada.Se solo bastasse urlargli che ho paura,che ho bisogno di un suo abbraccio.Che ho bisogno di sentirgli dire che non è stato tutto un gioco.Che anche lui ha bisogno di me,che anche lui ha paura,che anche lui mi a.." Ashe si bloccò nel pronunciare nella sua mente quest'ultima parola,quasi temesse persino a pensare un tale sentimento.

"No.Non posso!"  Si rimproverò " Non posso!Non posso dirgli nulla di tutto questo e lui non lo dirà mai a me.Dobbiamo continuare a recitare i nostri ruoli,non si può cambiare un copione al momento del finale."

Così pensando Ashelia emise quello che fu forse il più lungo e malinconico dei suoi sospiri.

Ma poi,d'improvviso un'altra idea si risvegliò nella sua mente.

L'immagine di quel bacio rubato datole sul molo prima di partire per Ridorana le riaffiorò con lo stesso effetto di una Pozione su una ferita e un sorriso di solcezza le comparve sul volto.

"Nel caso dovessimo morire!"

Ashe ricordò le parole che lui le sussurò all'orecchio prima di darle quel bacio e fu allora che la principessa decise di fare quell'ultimo folle gesto.

Doveva farlo,doveva dare un senso a quella che sarebbe forse stata l'ultima notte della sua vita!

E così Ashelia uscì velocemente dalla sua stanza,a piedi scalzi con indosso unicamente la sottoveste bianca e sottile che vestiva per dormire.

La notte ormai era già calata da diverse ore e nessuno si accorse di quell'esile figure che si accostava piano alla porta di Balthier.

Provò d'istinto a girare la maniglia e scoprì con sua sorpresa che l'uscio della stanza non era chiuso a chiave.

"Strano!"Pensò la principessa "Che Balthier sperasse forse nel mio arrivo?"

Ma non appena Ashe varcò la soglia,il volto sorpreso dell'aviopirata quando balzò seduto sul letto sentendo la porta aprirsi,le rivelò che lui non l'aspettava affatto.

"Ashe!" Fu tutto ciò che lui riuscì ad esclamare con un filo di voce.

Stava lì, seduto sulle lenzuole chiare.Dalla finestra della stanza la luce della luna rischiarava le bianche pareti attorno al letto e illuminava con il suo candore il busto nudo e statuario dell'aviopirata.

Ashelia si accostò a lui senza proferire parola.Si avvicinò al pirata e lentamente si sedette difronte a Balthier,sul letto,poggiandosi sulle ginocchia di lui.Il viso di lei a pochi centimetri dal suo.

A quel punto la principessa lo fissò negli occhi,pronunciando un'unica frase.

"Nel caso dovessimo morire!"

E lo baciò.

 

_________________________________________________________________________________________________________________________________

L'ardore con cui Ashelia si stringeva al suo bel pirata esprimeva tutta la disperazione di chi sà che sta stringendo qualcosa di molto prezioso,qualcosa che teme di perdere.

La luce della luna ora si era fatta più pallida,presto avrebbe fatto posto al sorgere del sole,mentre Ashe e Balthier erano lì,nudi,stretti l'uno all'altra come un'unico corpo,sotto le lenzuola di quel letto.

Dopo aver fatto l'amore,nessuno dei due aveva osato proferire parola.Quasi a non voler rovinare quel momento,quelle emozioni palpabili sui loro volti.

Lei stava lì,stretta a lui,quasi nascosta fra le sue braccia,con il volto perso nel torace del pirata.Sentiva nelle narici l'odore della pelle di lui.

"Sto cercando di memorizzare il tuo odore.Così da non scordarlo mai." Bisbigliò con dolcezza lei tutt'un tratto.

Balthier fece un lieve sorriso,mentre era intento ad accarezarle con una mano i capelli.

"Come si fa a memorizzare un odore ? Mi spiace principessa ma non si può!". Rispose teneramente divertito.

"Forse se resto ancora così,abbracciata a te ancora un pò,ci riesco!" Rise lei.

A quelle parole,se Ashe avesse visto Balthier negli occhi in quell'istante,vi avrebbe notato un improvviso velo di tristezza.

L'aviopirata la strinse ancora di più a sè baciandole il capo.

"Dimmi che andrà tutto bene,Balthier.Dimmelo ti prego!"

"Andrà tutto bene." Le sussurò lui "Andrà tutto bene vedrai."

_______________________________________________ Fine _______________________

 

 

 

 

Se esiste una rappresentazione materiale del detto "Meglio tardi che mai" credo sia quest'ultimo capitolo di questa fanfiction!

E' passata un'eternità dal capitolo precedente e sò che sarebbe inutile fare una lista riassuntiva dei motivi per cui ho impiegato così tanto a terminare la mia storia.

Posso solo scusarmi con i miei lettori e comprenderli se ormai avranno smesso di seguirmi.

Ma per quanto può valere,non mento nel dire che è grazie a voi se ho pubblicato in fine quest'ultimo capitolo.Sebbene sia passato del tempo,a volte ripensavo a voi,ai vostri commenti che tanto mi hanno sostenuto e mi dispiaceva sinceramente non trovare il tempo di sedermi e regalarvi questa conclusione che attendevate. =)

La fine di Final Fantasy XII la conoscete tutti e come già vi ho anticipato,spero presto di iniziare a scrivere il seguito basato sul Revenant Wings.

Nel frattempo,vi ringrazio ancora!

Grazie a:

Nami83;

Leia Gylls;

Franlook;

Quebello;

Botan;

 ;

Arshatt; >

e tutti coloro che hanno letto e sostenuto la mia fanfiction!

a tutti voi Grazie ^__^ Gioia86

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