The Playlist

di NeVeRgIVeUp_91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** The First Time Ever I saw Your Face ***
Capitolo 3: *** I'll stand by You ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Salve a tutti! Allora, vi spiego un po' l'idea che mi è venuta in mente ascoltando la musica sul mio ipod: Ho deciso di fare questa "Raccolta di one Shots", intitolata appunto "The Playlist", perchè ogni one shot porterà il nome di una canzone, formando così una vera e propria playlist di canzoni che potrete, se vorrete, ascoltare in sottofondo mentre leggete ogni singola storia.
Ovviamente le One Shot non saranno collegate tra loro, ma racconteranno avvenimenti o situazioni decisamente diverse le une dalle altre. Saranno ovviamente composte da un solo capitolo e l'unica cosa che avranno in comune saranno i protagonisti: Rachel Berry e Finn Hudson, con la citazione di qualche altro personaggio di Glee. Aspettatevi di trovare qualsiasi genere, dal romantico al erotico al estremamente triste al divertente!
Detto questo, spero che le mie one shot vi piacciano!

xoxo
Mary.

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Capitolo 2
*** The First Time Ever I saw Your Face ***


Guardai la mia immagine riflessa sullo specchio di fronte a me. Feci un lungo sospiro e ripassai per l’ennesima volta il lucido sulle labbra.
Ok, ora calmati. Andrà tutto divinamente.” Ripetei a me stessa, cercando di autoconvincermi. Guardai l’orologio posto sul muro, che segnava le 11:25; avevo ancora poco più di mezz’ora per finire di prepararmi, così decisi di rilassarmi sulla poltrona nella quale ero seduta e accesi lo stereo, lasciando che la musica si impadronisse di ogni mio pensiero e mi liberasse dal panico che mi stava assalendo lentamente.
Quando le note della canzone che trasmettevano alla radio si diffusero attorno a me, non riuscì a fare a meno di sorridere, mentre la mia mente si perdeva nei ricordi, riportandomi indietro nel tempo di 8 anni.

The first time ever I saw your face
I thought the sun rose in your eyes”


Era una fredda e piovosa giornata di fine autunno e io mi trovavo poco lontano dall’aula di spagnolo, i vestiti completamente bagnati e colorati di rosso, così come il mio volto e i miei capelli. L’ennesima granita ricevuta da qualcuno che nemmeno conoscevo. Era una sensazione orribile, umiliante.
Ero una studentessa modello, voti alti, facevo parte della maggior parte dei Club che la McKinley High offriva. Ma ero ovviamente anche un’emarginata, sfigata e senza alcun titolo onorario che potesse aiutarmi ad essere rispettata almeno tra gli altri studenti. Era però anche vero che andavo estremamente fiera di ciò che ero. Avevo la mia voce e ciò mi bastava a ritenermi importante, almeno ai miei occhi.
Quel giorno, dopo aver trascorso un’ora intera a ripulirmi nel bagno delle ragazze, uscì avviandomi verso il mio armadietto. Quando raggiunsi il corridoio principale della scuola, i miei occhi si fissarono sulla figura di un ragazzo che veniva dalla parte opposta. Era altissimo e robusto e portava il giubbotto bianco e rosso dei Titans, segno che faceva parte della squadra di football. Riuscì a guardare dentro le sue piccole iridi scure e il mondo sembrò fermarsi intorno a me. Un’enorme brivido mi percosse la lunghezza della schiena quando le sue labbra sottili si piegarono in un piccolo sorriso, mentre scherzava con i suoi compagni.
Passò al mio fianco senza nemmeno notarmi, ovviamente. Dopo tutto ero praticamente invisibile agli occhi di chiunque.
Mi voltai per guardarlo mentre si allontanava. Era bello da mozzare il fiato; era bello quanto irraggiungibile, impossibile.

And the first time ever I Kissed your mouth,
I felt the earth moving my hand.”


Eppure per qualche assurda coincidenza del destino, poche settimane dopo mi ritrovai a cantare insieme a lui, a rendermi estremamente ridicola ai suoi occhi così meravigliosi, solo perché non riuscivo a trattenere la felicità che mi esplodeva in corpo.
E sempre per qualche assurda ragione, riuscì nonostante tutto ad emozionarlo, a fargli battere il cuore. E quando meno me l’aspettavo, mi ero ritrovata tra le sue braccia, le sue labbra morbide premute dolcemente sulle mie, durante le prove in auditorium.

And the first time ever I layed with you
I felt your heart so close to mine.”


E da quel bacio erano passati otto anni e mi ritrovavo innamorata più che mai di quel ragazzo così dannatamente bello, così impacciato ma tremendamente romantico.
Dopo otto lunghissimi anni, tra lotte continue per farci accettare, litigi e rotture quasi surreali, ci eravamo sempre ritrovati, sempre legati dal amore costante e indissolubile che ci aveva legato quando i nostri sguardi si erano incrociati la prima volta.

And I knew our you would fill the earth”

La canzone terminò, venendo sostituita dalla voce dello speaker.
Quando riaprì gli occhi, mi accorsi che le mie guancie erano leggermente innumidite da piccole lacrime, che asciugai prontamente facendo attenzione a non rovinare il trucco. In quel momento bussarono alla porta.

“Rach?” Il mio migliore amico fece il suo ingresso nella stanza. Mi alzai e mi avvicinai a lui per abbracciarlo. “Wow..sei bellissima.” Sorrisi girando su me stessa, facendo attenzione a non calpestare la coda del lungo vestito bianco che indossavo. “Finn è già dentro. Mi ci è voluta un’ora e mezza per convincerlo che andrà tutto alla perfezione e che nessuno di voi due scapperà da una delle finestre della chiesa. Anche tu sei così paranoica?” Scoppiai in una piccola risata, capendo perfettamente come si sentisse il mio futuro marito.

“Sono stata immobile davanti allo specchio per almeno un’ora a cercare tutti i motivi possibili per i quali Finn avrebbe potuto piantarmi sul altare. Per fortuna non ne ho trovato nemmeno uno valido perché lo faccia.” Kurt mi rivolse un tenero sguardo, per poi porgermi il braccio e riaprire la porta.

“Bene Mrs. Hudson-Berry. Sei pronta a sposare l’uomo dei tuoi sogni?”

“Prontissima.” Eccome se ero pronta. Ero pronta a diventare sua per sempre dalla prima volta in cui ho visto il suo volto angelico.

 

  
The End




 

Buonasera Gioie! Rieccomi a rompervi ancora con le mie storielle ahaha Non ho resistito, avevo questa idea che mi balenava in testa da un po di tempo e dovevo assolutamente metterla in pratica! Spero vi piaccia *___* Questa è solo la prima di una lunga playlist. Vi mando un bacione a tutte :*

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Capitolo 3
*** I'll stand by You ***


I suoi grandi occhi scuri erano gonfi di lacrime. Portò una mano sulla bocca per trattenere i singhiozzi e scivolo contro la porta in legno accasciandosi a terra. Fissò per qualche secondo le linee blu che erano da poco apparse sul test di gravidanza, rendendo il risultato positivo e sperò che in qualche modo cambiasse improvvisamente colore.
Portò le ginocchia al petto e nascose il volto su di esse, immergendosi nella disperazione più totale. Rimase seduta nel pavimento del bagno per poco più di mezz’ora, per poi uscire e prendere il suo cellulare. Scrisse un messaggio al suo migliore amico, chiedendogli di raggiungere casa sua non appena gli fosse possibile.
Venti minuti più tardi, Kurt bussò alla sua porta.

“Ciao Ra-..” Non fece nemmeno in tempo a salutarla. La brunetta si gettò tra le sue braccia e scoppiò in un pianto quasi incontrollabile. “Hey, Rach calmati!” Singhiozzava così tanto che faceva quasi fatica a respirare, il che fece preoccupare il ragazzo. “Guardami, Rach. Sono qui, stai tranquilla.” La strinse al petto e le accarezzò delicatamente il capo. Quando fu certo che la sua amica si era calmata e il suo respiro era tornato regolare, la accompagno a sedere sul divano in salotto. “Mi hai fatto spaventare, che è successo? Hai litigato con Finn?” Chiese spostandole i capelli dietro l’orecchio. La ragazza scosse lentamente la testa, senza nemmeno alzare lo sguardo, che era fisso sulle sue piccole mani tremanti.

“Sono..” Riempì i polmoni d’aria, sentendo le lacrime ritornare sui suoi bellissimi occhi. “Sono incinta Kurt.” Il suo amico la guardò in silenzio per qualche istante; le sue iridi azzurro cielo si dilatarono alle ultime parole della cantante.

“Come scusa?” Portò una mano sulla bocca, sconvolto dalla notizia che la sua migliore amica le aveva appena comunicato. “Oddio, Rach..” Sentì i singhiozzi impadronirsi ancora una volta del suo corpo minuto, in quel momento così maledettamente fragile e indifeso. L’abbracciò, posando le labbra sulla sua fronte.

“Come glielo dico a Finn? Ho paura..” Disse con un filo di voce. Il castano le alzò il viso con le mani, di modo che lo guardasse negli occhi.

“Non devi avere paura. Finn non ti abbandonerà. Non lo farebbe mai. Ti ricordo che tre mesi fa ti ha chiesto di sposarlo e, se non fosse stato per l’incidente di Quinn, sicuramente ora sareste marito e moglie. Credi davvero che Finn Hudson potrebbe abbandonare l’amore della sua vita, soprattutto sapendo che sei incinta?” Le labbra della mora si piegarono in un sorriso sincero e il suo corpo smise di tremare. Infondo il suo amico aveva ragione.

“Davvero pensi che io sia l’amore della sua vita?” Chiese teneramente, nonostante sapesse perfettamente che Kurt stesse dicendo la verità.

“Conosco Finn e conosco te. Se lui non fosse stato sicuro del amore immenso che lo lega a te, non ti avrebbe mai chiesto di sposarlo. E invece lo ha fatto e non solo, è andato contro tutto e tutti  pur che nessuno si intromettesse tra voi.”

“Già..”

“Non sarai sola. Ci sarà Finn, ci sarò io. Ci saremo tutti al tuo fianco, ok?” Un sorriso ancora più grande del primo si impossessò delle sue labbra carnose. Senza dire una parola si accoccolò tra le sue braccia e lo ringraziò costantemente, fino a quando Kurt non decise di tornare a casa sua.
Quando Rachel fu sola, decise di dover parlare con il suo ragazzo. Prese il cellulare e cercò il suo numero nella rubrica, premendo poi il tasto di chiamata. Dopo due o tre squilli, finalmente la sua voce risuonò dall’altra parte.

Hey! Stavo giusto per chiamarti.”

“Ti ho letto nel pensiero e ho deciso di precederti.” Riuscì a percepire il suo dolce sorriso attraverso il telefono. “Ascolta Finn, ho bisogno di parlarti.. puoi venire da me questa sera?”

Certo. È successo qualcosa?”Il suo cuore cominciò a battere più veloce del dovuto. Fece un respiro profondo e cercò di mantenere la calma.

“Ne parliamo stasera ok?” Ci fu un momento di silenzio. Riusciva a captare un velo di preoccupazione in quella pausa, che sembrò quasi interminabile.

Ok, alle sette sono da te. Ti amo.” Adorava come ogni volta, prima di chiudere una telefonata o di salutarla, lui le ricordasse sempre di amarla, senza mai mancare di dirglielo.

“Ti amo anche io.”

 
°°°°°°°°°°°°°

 
Il suono del campanello la fece sobbalzare. Si avviò verso l’ingresso e aprì la porta, trovandosi davanti il suo fidanzato.

“Ciao.” Il ragazzo si abbassò su di lei e le lasciò un dolce bacio sulle labbra, entrando poi in casa. “Mi hai fatto preoccupare prima.” Rachel abbassò lo sguardo, posandolo sul anello che portava sulla mano sinistra, il cuore in brillanti che le aveva regalato Finn quando le aveva chiesto di sposarlo, mesi prima. “Di cosa mi dovevi parlare?” La mora lo condusse in cucina e lo fece accomodare su una delle sedie poste intorno al tavolo, sedendosi poi di fronte a lui. Posò le sue piccole mani sulle ginocchia del ragazzo e riempì i polmoni d’aria, intenta ad elaborare un pensiero concreto prima ancora di iniziare a parlare. “Hey, non starai per chiedermi di sposarti? L’ho già fatto io, quindi non vale.” Scherzò Finn, notando la difficoltà della sua ragazza nel cominciare il suo discorso.

“Non lo farò.” Sorrise lievemente. “Ma comincierò proprio dalla tua proposta.” Quando mi hai chiesto di sposarti, mi hai detto che io ero come una luce che ti illuminava nell’oscurità, che se io continuerò a lasciare che tu mi ami come fai ogni giorno, allora starai bene.” Fece una pausa, riprendendo fiato e ordinando le parole che vagavano nella sua mente. “Ho bisogno di sapere che per te è ancora così, che non è cambiato nulla da quel giorno.” Il ragazzo la guardò confuso; afferrò la mano di Rachel e la strinse delicatamente, accarezzandole il palmo con le dita.

“Certo che è ancora così, Rach. Penso ancora ogni singola parola che ti ho detto e lo penserò sempre.” Una piccola lacrima le rigò il viso angelico. L’asciugò prontamente e fece l’ennesimo sospiro.

“Avevo bisogno di sentirmelo dire. Avevo bisogno di una conferma, perché devo dirti una cosa ed è più difficile di quanto immaginassi trovare le parole giuste per dirtelo.” I suoi grandi occhi color cioccolato si fissarono su quelli del moro, che continuava a guardarla senza capire dove volesse arrivare. Decise che il modo migliore era smettere di girarci intorno e arrivare dritta al punto. “Sono incinta.” Altre lacrime le scesero lungo le guancie. Finn non disse una sola parola. Rimase immobile, lo sguardo perso nel vuoto e la bocca socchiusa dallo shock. Quando la sentì singhiozzare davanti a lui, il suo cervello gli fece capire che era tutto vero, che non era la sua mente a fargli un brutto scherzo.

“Ne sei sicura?” Chiese titubante e spaventato, non sapendo esattamente cosa dire.

“Ho fatto il test di gravidanza ben cinque volte per esserne sicura. È sempre stato positivo. Mi dispiace Finn.” A quelle ultime parole il cuore del ragazzo perse un battito.

“Hey..” Si avvicinò al volto piangente della sua ragazza e lo strinse tra le sue mani, asciugandole le lacrime con la punta delle dita. Posò le labbra sulla sua fronte e la strinse forte tra le braccia, sperando che capisse che per nessuna ragione al mondo doveva scusarsi con lui per ciò che stava succedendo. “Non ti deve passare nemmeno per l’anticamera del cervello di doverti scusare con me, capito?” I due si guardarono negli occhi, quelli di Rachel erano gonfi e rossi, ma pur sempre meravigliosi.

“Non sei arrabbiato?” Chiese la cantante con un filo di voce.

“Assolutamente no. Posso avere paura, certo. Ma siamo io e te Rach. Se non fosse stato per l’incidente di Quinn, io e te saremmo sposati ora. È vero che siamo ancora giovani per tutto questo e non so se siamo pronti per un figlio. Ma io sono sicuro che insieme ce la faremo, perché io non ti lascerò sola. Mi ucciderei piuttosto.” Sfoggiò un bellissimo sorriso rassicurante, per poi unire le sue labbra a quelle di Rachel, che aveva smesso di piangere.

“Sei l’amore della mia vita.” Sussurrò lei baciandolo ancora. Si separarono e Finn posò una mano sul grembo della brunetta, ancora perfettamente piatto.


 

“Se sarà una femmina però, non la chiameremo Barbra.” Scherzò il moro ridendo e riuscendo a far sorridere la sua fidanzata. Prese poi la sua mano, accarezzando l’anello che brillava sul suo dito minuto. “Ti ho fatto una promessa. Di amarti per il resto della mia vita. È così sarà.” Rachel lo guardò, incapace di parlare. Posò la sua mano su quella di Finn, che accarezzava dolcemente il suo ventre e infine lo baciò ancora una volta, sentendosi fortunata di aver trovato un ragazzo come lui, che le sarebbe stata accanto sempre e comunque.


 

 

THE END


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