Weds Romeo + Juliet di Scaramouch_e (/viewuser.php?uid=2646)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prefazione ***
Capitolo 2: *** Prologo ***
Capitolo 1 *** Prefazione ***
prefazione
Disclaimer: io non
scrivo a scopo di
lucro. Tutti i personaggi sono della Meyer.
Ringraziamenti: ringrazio la beta,
Charme
, che si è occupata di corregermi gli orrori! Grazie cara!
Buona lettura :)
Weds Romeo + Juliet.
Traditrice, sono una traditrice.
Ho tradito il mio compagno, i miei amici, i miei familiari, il mio clan.
Ho tradito tutti.
Vorrei morire adesso, ma non posso, vorrei che mille frecce mi trafiggessero, ma non posso. Perché sono una vampira.
E mentre la mia mente mi riporta
là, dove tutto è iniziato, sento una voce: una voce che
non vorrei più sentire, una voce che mi chiama.
“Alice.”
“Jacob.”
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eccomi qui, con la mia prima long su twilight, con una coppia
rivoluzionaria: Alice e Jacob. Perchè direte voi? Perchè
in tutte le long che ho letto sempre visto tradire Jasper e mai Alice,
dunque mi sono detta: cosa sarebbe sucesso se fosse stata Alice a
tradire Jasper? E con chi se non con Jake, il mio simpatico Jake?
Così ho incominciato a pensare a questa fanfic.
Spero vivamente, che l'introduzione vi incuriosisca, e che questa piccola prefazione vi piaccia.
Al più presto, il vero prologo di questa Alice e Jacob.
Un bacio.
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Capitolo 2 *** Prologo ***
Prologo
Disclaimer: io non
scrivo a scopo di
lucro. Tutti i personaggi sono della Meyer.
Ringraziamenti: ringrazio la beta,
Charme
, che si è occupata di corregermi gli orrori! Grazie cara!
Buona lettura :)
Weds Romeo + Juliet.
La mia famiglia viaggia da tempo, tanto tempo. Non stavamo mai fermi per sfuggire alla luce del sole.
È infatti questo, il nostro
problema: il sole ci fa ‘brillare’ in un modo che tutti gli
umani giudicano impossibile da resistere.
Ma questa volta, per
quest’anno speciale, forse abbiamo trovato la pace: si tratta
della cupa Forks, una cittadina sperduta dell’America, che
è sempre avvolta in una nuvola, a parte pochi periodi
dell‘anno.
Ecco perché alla fine del nostro girovagare ci siamo fermati a Forks.
Io e i miei familiari siamo uniti.
Dopotutto siamo una famiglia di
vampiri piuttosto particolare: ci riteniamo dei
‘vegetariani’ ovvero non mangiamo il sangue umano, ma solo
quello animale.
La mia famiglia è composta
da: Carlise il capofamiglia, il nostro capo e padre insieme e Esme la
sua dolce moglie, la sua metà.
Emmett e Rose, un tutt’uno si
sanno comprendere e sono affiatati più che mai… credo che
abbiano fatto tipo, la centesima luna di miele.
Edward e Bella anche loro affiatati
come non mai e splendidi: Bella è la mia migliore amica, mia
sorella ed è la persona che proteggerei più al mondo,
Edward è il mio migliore amico e non potrei chiedere di meglio.
Infine ci siamo io e Jasper. Jasper
è il mio compagno, il mio amore e la mia vita e io Alice, su di
me niente da dire. Mi conoscerete meglio dopo.
Con il nostro aspetto eternamente
giovane, non possiamo sfuggire al supplizio della scuola, dove per
fortuna andiamo tutti insieme.
Ovviamente i miei genitori non
vengono a scuola -sarebbe assurdo e impensabile- mio padre lavora
all’ospedale della città e mia madre è casalinga.
Noi invece andiamo a scuola, dove ci comportiamo come persone normali.
O meglio cerchiamo di comportarci
normalmente. Infatti ci siamo trasferiti da una settimana
dall’Alaska a Forks e già siamo etichettati come
‘anormali’. Anormali in quanto vogliamo stare sempre fra di
noi, ma soprattutto perché siamo ricchi. E nella piccola,
sonnolenta provincia americana questo si nota.
“Ehi, Bellina, cosa abbiamo
adesso?” la voce di Emmett fa capolino e mi fa risvegliare dalle
mie riflessioni un po’ amare. Bella snocciola l’orario, a
quello che, se fossimo umani, sarebbe un campione di football.
Quando la mia migliore amica
finisce di parlare suona la campanella: incominciano le lezioni; il
nostro gruppo si divide: io sto con Bella e Emmett, a seguire
informatica e il resto va a lezioni per conto loro.
Seguiamo, anche se sappiamo
già tutto, noi tre i belli della classe, gli invidiati e gli
idolatrati in un unico banco in fondo a tutti.
Il professore spiega, blatera e noi
seguiamo attenti la lezione che sapremmo dire a memoria, i primi della
classe, i cocchi dei professori.
“Che palle ‘sta
scuola!” sbuffo, lanciando una lattina che va in testa a una
persona, a cui non do molto peso.
“E dai Jake, calmati.” mi dice la mia amica Leah.
“Mi spieghi a che serve Leah? Siamo dei muta-forma, i muta-forma mica vanno a scuola??” ringhio, verso di lei.
“Ehi Jake, calmino, neh!”
“Sam non ricominciare per
favore.” Leah lo fulmina. Perché da quando Sam ha avuto
l’imprinting con Emily, Leah è distrutta, eppure Sam non
si dà pace, e continua a cercarla ad aiutarla. Anche se non ha
capito che deve stare con Emily. Non può cambiare il destino
dell’imprinting; anche se ha amato una persona prima non si
può tornare indietro.
Io mi ritengo fortunato. Ancora non
l’ho avuto, ancora non sono legato a qualcuno per il resto della
mia vita. Posso fare quello che voglio.
Fisso i miei amici e mi calmo,
reprimendo la rabbia che mi dà questa cavolo di scuola. Che poi
fra l’altro, io avrei il mestiere assicurato: mio padre infatti
era un meccanico, e mi ha lasciato l’officina.
Addento una mela, osservando il
cielo: qua in cortile è l’unico posto della scuola in cui
mi sento libero, come vorrei stare alla riserva de La Push, fra gli
alberi, a correre e a scherzare con gli altri licantropi.
Poi la vedo: sta uscendo con altri
cinque ragazzi, ma so che è lei; è lei la ragazza con cui
avrò l’imprinting. I miei occhi si uniscono a lei, e per
un momento, tutto ciò di cui stavo pensando prima, non ha
più senso, ora voglio solo lei, voglio stringerla in queste
braccia, non so chi sia, né come si chiama e non me ne importa
io voglio lei.
Sto uscendo dalla scuola con i miei
fratelli, quando un profumo mi avvolge, mi stritola a sé: non ci
posso credere, è molto forte e ho molta sete, difficile da
domare, mi volto incrociando due occhi neri come carboni, splendenti
come ali di corvo a cui mi è difficile resistere: se fossi umana
sarei svenuta, tanto è forte l’odore, ma invece mi guardo
intorno. Noto che tutti gli altri, compreso Jasper, camminano
normalmente. Evidentemente solo con me quell’odore suscita
qualche emozione.
Ma è meglio non pensarci, eppure non posso.
Osservo nuovamente il ragazzo, e noto che anche lui mi sta rivolgendo uno sguardo incantato.
Scuoto il viso, mentre un‘ombra di preoccupazione passa sul mio viso.
Rabbrividisco, entrando in macchina.
Non ci voglio pensare.
“Andiamo a casa.” mormoro a Jasper.
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Forse l'imprinting avviene troppo presto. O forse avviene in tempo.
Non lo so. So, solo che porterà tanti guai.
Spero solo che questo prologo vi sia piaciuto.
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