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di smarties89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** One ***
Capitolo 2: *** Two ***
Capitolo 3: *** Three ***
Capitolo 4: *** Four ***
Capitolo 5: *** Five ***
Capitolo 6: *** Six ***
Capitolo 7: *** Seven ***
Capitolo 8: *** Eight ***
Capitolo 9: *** Nine ***
Capitolo 10: *** Ten ***
Capitolo 11: *** Eleven ***
Capitolo 12: *** Twelve ***
Capitolo 13: *** Thirteen ***
Capitolo 14: *** Fourteen ***
Capitolo 15: *** Fifteen ***
Capitolo 16: *** Sixteen ***
Capitolo 17: *** Seventeen ***
Capitolo 18: *** Eighteen ***
Capitolo 19: *** Nineteen ***
Capitolo 20: *** Twenty ***
Capitolo 21: *** Twenty-one ***
Capitolo 22: *** Twenty-two ***
Capitolo 23: *** Twenty- three ***
Capitolo 24: *** Twenty-four ***
Capitolo 25: *** Twenty-five ***
Capitolo 26: *** Twenty-six ***
Capitolo 27: *** Twenty-seven ***
Capitolo 28: *** Twenty-eight ***
Capitolo 29: *** Twenty-nine ***
Capitolo 30: *** Thirty ***
Capitolo 31: *** Thirty-one ***
Capitolo 32: *** Thirty-two ***
Capitolo 33: *** Thirty-three ***
Capitolo 34: *** Thirty-four ***
Capitolo 35: *** Thirty-five ***
Capitolo 36: *** Thirty-six ***
Capitolo 37: *** Thirty-seven ***
Capitolo 38: *** Thirty-eight ***
Capitolo 39: *** Thirty-nine ***
Capitolo 40: *** Forty ***
Capitolo 41: *** Forty-one ***
Capitolo 42: *** Forty-two ***
Capitolo 43: *** Forty-three ***
Capitolo 44: *** Forty-four ***
Capitolo 45: *** Forty-five ***
Capitolo 46: *** Forty-six ***
Capitolo 47: *** Forty-seven ***
Capitolo 48: *** Forty-eight ***
Capitolo 49: *** Forty-nine ***
Capitolo 50: *** Fifty ***
Capitolo 51: *** Fifty-one ***
Capitolo 52: *** Fifty-two ***
Capitolo 53: *** Fifty-three ***
Capitolo 54: *** Fifty-four ***
Capitolo 55: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** One ***


settembre 1985

 

Ero appena atterrata all'aeroporto di Los Angeles. Dopo aver preso la valigia, seguendo le indicazioni, mi diressi fuori, venendo investita da una ventata di calore soffocante, nonostante fossero solo le 8 del mattino.

Cominciai a guardarmi intorno sperduta, sapevo bene che Los Angeles era una giungla; Dublino era una città, ma nemmeno lontanamente paragonabile a Los Angeles. Forse nulla era paragonabile alla città degli angeli.

Cominciai a frugare nella borsa alla ricerca di un foglietto con un indirizzo, quello che doveva portarmi al mio nuovo appartamento. Riuscii a fermare un taxi e, dopo aver dato al taxista le indicazioni, mi rilassai sul sedile cominciando a pensare a tutti gli eventi frenetici che mi erano accaduti nell'ultimo mese.

 

Mi chiamo Rebecca, detta da tutti Becky, e sono nata a Dublino in una famiglia di quelle che si possono considerare normali: padre meccanico, madre insegnante decisamente troppo severa.

Sono nata con una passione sfrenata per la musica rock, ereditata forse dal fratello di mia madre che a un certo della sua vita è partito con la sua band e i loro quattro strumenti scassati per andare in America in cerca di fortuna; di lui non avevamo notizie da 6-7 anni.

Forse la madre, vedendo le passioni che stavo sviluppando, temeva che potessi fare scelte da lei considerate incomprensibili come quelle del fratello.

Ma ho anche un'altra grande passione: la scrittura. Fin da bambina tenevo un diario dove annotavo qualsiasi cosa, anche la più sciocca e insignificante, e questa passione è continuata, fino a che ho cominciato a frequentare un corso di giornalismo. Ho portato a termine il corso con risultati eccezionali, tanto che lmi è stato offerto uno stage in America, niente meno che nella redazione di “Rolling Stones”. Per una appassionata di musica come me non poteva esserci un'occasione migliore di quella per spiccare il volo.

Così, solamente un mese prima della data di partenza stabilita, mis ono state date tutte le indicazioni relative alla nuova attività: sei mesi a Los Angeles, dove mi veniva dato un appartamento in cui vivere (di cui al momento mi diedero chiavi e tutti i documenti che potevano servire), ma per il resto mi sarei dovuta ovviamente arrangiare. Ma ciò non mi spaventava. Dopo litigi su litigi su litigi con mia madre, che vedeva realizzato il suo peggiore incubo, accettai, senza nemmeno pensarci troppo in realtà, e così sono partita alla volta della città degli angeli.

 

Senza che nemmeno me ne accorgesse il taxi si era fermato: ero davanti a un palazzone, in una zona di certo non definibile “bella”... “Si sono sprecati eh!” Dopo aver pagato scesi e arrivai con fatica, causa la valigia, al portone; aprii trovandomi davanti un atrio piuttosto spoglio e squallido. Fortunatamente l'appartamento si trovava solo al 2° piano, così non rischiai di morire per la fatica... “Oh cavolo, chissà in che razza di topaia mi toccherà vivere”. Aprii la porta un po' timorosa e rimasi a fissare la casa: davanti a me c'era un breve corridoio; subito a destra vi era il cucinino e proseguendo il corridoio a destra c'era una specie di micro-salottino. Il corridoio terminava con due porte, il bagno e la stanza da letto.

Tirai un sospiro di sollievo: era piuttosto piccolo, ma non era malaccio, e anche i mobili erano accettabili.

Decisi che avrei dedicato la prima parte della mattinata per sistemare i bagagli e poi nel pomeriggio sarei andata un po' in giro a dare un'occhiata: dovevo fare la spesa e avrei dovuto anche trovarmi un lavoretto per poter campare, ma per quello decisi di concedermi un paio di giorni.

Mentre stavo riordinando con la musica degli Aerosmith a palla, cominciai a sentire una grande confusione venire dal pianerottolo.

 

Hudson! Ma che cazzo fai?? Ma possibile che una rara volta che andiamo a fare la spesa, te devi fare il guastafeste e fermarti a metà strada perchè hai una sete improvvisa? E cosa fai? Ti scoli tre birre! Ma non tre birre qualsiasi! Le MIE birre!!” urlò una voce.

 

E dai Duff, non te la prendere! Lo sai che mi si secca la gola facilmente quando faccio sforzi!” rispose un'altra.

 

Ma che sforzi, che tutti i sacchetti li stiamo portando io e Duff va!!” disse ancora una terza.

 

Continuando a sentire imprecazioni di vario genere, decisi di aprire un pochino la porta per vedere chi facesse tutto questo caos. “Sicuramente saranno dei vicini, potrei fare conoscenza!”

Aprii e davanti alla porta dell'appartamento di fronte un ragazzo molto alto e biondo, sicuramente ossigenato, stava armeggiando con un mazzo di chiavi.

 

Ma cazzo ma possibile che non mi riesca mai a ricordare quale è la chiave giusta?? Sono proprio un coglione!”

 

L'hai scoperto ora, McKagan?” ribadì un ragazzo sempre biondo ma molto più basso e con un tenero sorrisone da bambino. “Fa venire voglia di abbracciarlo e stritolarlo” pensai.

 

Mentre il primo ragazzo riusciva finalmente ad aprire la porta, comparve dalla scale un terzo, un ragazzo con una testata di riccioli neri decisamente voluminosa e con una sigaretta che penzolava svogliatamente dalle labbra. Lo fissai un attimo e potei constatare che era decisamente bello e sexy; i miei viaggi mentali si interruppero quando il riccio mi vide e mi fissò perplesso.

 

Oh oh..e tu saresti?” mi chiese, posando i sacchetti della spesa e avvicinandosi a me.

 

Ehm..io...abito qui..sono nuova...sono arrivata oggi..” balbettai.

Ehiiiii ragazzi guardate abbiamo una nuova vicina!! Piacere dolcezza, sono Slash, il dio della chitarra!” disse mentre anche gli altri due si avvicinavano “Invece lo spilungone ossigenato si chiama Duff e la scimmia Steven”.

 

Dopo avergli mostrato un bel dito medio davanti alla faccia, Duff si avvicinò a me e mi tese la mano cordialmente.

 

Scusalo, è un bruto! Come avrai capito io sono Duff, e tu sei..?”

 

Rebecca...cioè Becky...sì, mi chiamano tutti Becky..” mi ritrovai a balbettare come una tredicenne che non ha mai parlato con un ragazzo. “Ma che cazzo mi prende?”

 

Il biondo era sicuramente bello, con quel viso da angelo e l'espressione gentile; ma il riccio...beh il riccio mi provocava pensieri tutt'altro che casti.

Dopo aver terminato le presentazioni in maniera più o meno civile, i ragazzi mi salutarono dicendomi che dovevano riordinare tutto quello che avevano comprato.

 

Sai, facciamo la spesa tipo una volta all'anno, ma quando la facciamo, la facciamo sul serio!” mi disse Slash.

 

Scoppiai a ridere, guardando la decina di borse sparse sul pavimento dell'ingresso del loro appartamento.

 

Ah, a proposito..mi potreste indicare il supermercato? Altrimenti questa sera mi ritrovo a fare la dieta, nel mio frigo c'è l'eco!”

 

Ma non ti devi preoccupare, ti invitiamo a mangiare da noi!” disse entusiasto un Steven tutto sorrisi.

 

Io vi ringrazio siete gentili, ma ci devo andare per forza perchè non ho davvero nulla in casa. Però, se mi offrite cena questa sera accetto volentieri! Devo pur cominciare a fare conoscenza con qualcuno no?” dissi un po' timidamente.

 

Ottimo dolcezza, allora questa sera alle 8 suonaci il campanello! A più tardi baby!” e detto ciò i tre si ritirarono in casa.

 

Piuttosto strambi, però sembrano simpatici.” pensando ciò uscii di casa alla volta del supermercato.

 

---------------------------- 

Intanto i tre ragazzi stavano riordinando tutto, chiacchierando del più e del meno, ovviamente non tralasciando la nuova vicina.

 

Carina la ragazza eh?” disse Steven.

 

Steve, l'hai vista? Mi sembra una tipa troppo raffinata per un gorilla peloso come te!”

 

Fottiti Hudson, le donne amano gli uomini pelosi come me!! E comunque cosa vorresti dire, che è una adatta a te?”

 

Beh, senza dubbio una bella ripassata gliela darei. Non è davvero niente male la tipa..Duff?”

 

Sì Slash, per una volta son d'accordo con te. Boh, stasera vedremo che tipo è..non so quanto sia stata una buona idea invitarla a cena, però...”

 

Ma dai McKagan, non fare sempre il cagacazzo. Stasera la conosciamo un po' e se poi è una menosa non la caghiamo più no? Telefono a Rose e Stradlin così vengono anche loro stasera va.” disse Slash.

 

Può venire anche Adriana? Non la vedo dall'altro ieri e comincio a essere in astinenza!” 

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Capitolo 2
*** Two ***


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BECKY

 Dopo aver svaligiato il supermercato e aver impiegato un'ora buona per sistemare tutto nel mio mini appartamento, cominciai a pensare alla serata che mi aspettava: sarei andata a cena da tre ragazzi, tre sconosciuti, che per quanto ne sapevo potevano essere dei killer che mi avrebbero potuto uccidere, fare a pezzetti e nascondermi nel congelatore!

Però c'era stato qualcosa che mi aveva fatto capire che erano delle brave persone...forse un po' pazze, ma comunque innocue.

Cominciai a scervellarmi per decidere cosa indossare per quella cena: non volevo strafare, del resto mi sarei recata nella loro casa che distava circa due metri dalla mia, ma allo stesso tempo volevo fare colpo. In particolare su quel tipo tutto riccioli...quel Slash...che poi, ma che razza di nome è Slash?

Alla fine optai per un gonnellina di jeans, una maglietta rossa e le converse dello stesso colore; alle 8 in punto suonai il campanello e mi venne ad aprire un tipo mai visto con i capelli rossi e una bandana azzurra in testa.

 

Scommetto che tu sei la nuova vicina di casa!Avevano ragione gli altri...niente male davvero!”

 

Dopo essere diventata di ogni colore, balbettai: “Ehm...sì, sono Becky, la nuova vicina”.

 

E io sono Axl, bellezza, piacere di conoscerti.”

 

Ehi ehi ehi, pel di carota, vedi di tenere l'uccello nei pantaloni perchè non è decisamente roba per te questa!! Ciao dolcezza” disse Slash, dandomi un bacio sulla guancia “Non fare caso a questo megalomane! E' convinto di essere il più figo del mondo e che ogni ragazza gli debba cadere ai piedi!”

 

Io mi limitai a sorridere timidamente, lanciando una nuova occhiata al rosso: e come dargli torto? Che fosse figo da star male non c'erano dubbi...con quei pantaloni di pelle che lasciavano poco all'immaginazione e che gli fasciavano il sedere in un modo strepitoso...e che sedere...“Ma che vado a pensare???Stupida che non sono altro!”

 

Dai ragazzi, basta che me la scioccate! Certo che arrivare a Los Angeles e scoprire subito che ha voi come vicini di casa è davvero un bel trauma!” disse una ragazza carina, con un caschetto marrone e un gran sorriso. “Piacere honey, sono Adriana, la ragazza di Steven!”

 

Piacere, sono Becky!” risposi sorridendole a mia volta: mi ispirava fiducia quella ragazza.

 

Mi venne presentato un altro ragazzo, Izzy, un tipo piuttosto taciturno e pacato.

Mentre aspettavamo che Duff, con un bellissimo grembiulino giallo a fiorellini, preparasse la cena, cominciai a parlare con i ragazzi del perchè mi trovassi a Los Angeles. Gli raccontai del mio stage e del fatto che fossi in cerca di un lavoro.

 

Ehi, nel locale dove lavoro io, il Rainbow, stanno cercando una cameriera! Domani vieni con me al lavoro che ti metto una buona parola con il capo!” mi disse Adriana facendomi l'occhiolino.

 

La ringraziai molto: ero stata davvero fortunata! Ora dovevo solo sperare nella bontà del padrone del locale.

Dopo una cena a base di pasta decisamente disgustosa (Duff in cucina proprio non ci sapeva fare), i ragazzi si misero a raccontarmi della loro band: i Guns n' Roses.

 

Sai, siamo piuttosto conosciuti qui in giro! Suoniamo spesso in un locale o nell'altro e riscuotiamo sempre un grande successo..ovviamente grazie a un cantante come me!” disse Axl, modesto come suo solito.

 

Ma stai zitto, pel di carota, che se non ci fossimo noi che ti accompagniamo con la musica sembreresti un ubriaco da strapazzo che canta in un vicolo puzzolente!” gli rispose Slash.

 

A proposito di ubriachi da strapazzo...le birre sono finite!” uscì dal nulla Duff.

 

Eh sì, sono finite man, ora dovremo passare al buon vecchio zio Jack!” per la prima volta nella serata, Izzy prese la parola con questa perla di saggezza.

 

Dopo poco, erano tutti piuttosto brilli, me compresa; Steven cominciò a darci dentro con Adriana sul divano, incurante delle altre persone che erano lì.

Izzy e Duff si stavano fumando beatamente una canna, e io continuavo a ridere per tutte le sciocchezze che dicevano Slash e Axl.

A un certo punto, vidi solo Duff che si alzava per andare verso il telefono e parlare con qualcuno; dopo circa mezz'ora, si presentarono alla porta tre ragazze. O meglio dire, tre fotomodelle, che mi fecero sentire una vera schifezza. Le tre si lanciarono subito su Izzy, Duff e Slash, che andarono a rintanarsi nelle varie stanze della casa.

 

Forse...forse è meglio che vada...” dissi ad Axl.

 

Ok, ti accompagno a casa.”

 

Axl, abito dall'altra parte del pianerottolo!” risposi ridendo.

 

Beh, metti che appena esci sbuca un killer dalla scale?” Mica voglio averti sulla coscienza!”

Va bene va bene, mio salvatore andiamo!”

 

Uscimmo dall'appartamento e andammo nel mio; senza sapere bene il perchè, forse l'alcool o chissà quale momento di follia, lo invitai ad entrare.

Mi buttai sul divano, cominciando a sentirmi poco bene a causa di ciò che avevo bevuto; Axl se ne accorse e si sedette vicino a me, abbracciandomi dolcemente.

Dopo un attimo, sentii le sue labbra sulle mie: avevano un buon sapore, di fumo, di whisky e chissà che altro; senza pensarci troppo risposi al bacio schiudendo le labbra e lasciando che la sua lingua cominciasse a giocare con la mia.

Dopo un attimo mi trovai distesa sotto di lui, che aveva cominciato a spogliarmi continuando a baciarmi e lasciando sulla mia pelle tracce bollenti delle sue mani, che scorrevano abili sul mio corpo.

Non sono mai stata una ragazza facile, una che andava con un ragazzo che manco conosceva solo così, per sfizio; ma quella sera lo feci.

Non lo fermai, non mi fermai e ci ritrovammo a fare sesso tutta la notte; fino a che, verso le 4 del mattino, non ci addormentammo distrutti sul mio divano. 

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Capitolo 3
*** Three ***


Fui svegliata da un raggio di sole che mi colpiva il viso, facendomi chiudere gli occhi doloranti; la testa mi pulsava e avevo un saporaccio in bocca: tipici sintomi di un dopo sbornia coi fiocchi.

Feci un salto quando mi accorsi di essere sul divano, nuda, sdraiata sopra...Axl!

Oh mio Dio..che cazzo ho fatto? Beh, non ci vuole un genio a immaginarlo..merda merda merda!!”

Andai in bagno a farmi una doccia, cercando di lavare via da me l'odore di Axl che ancora mi sentivo addosso; piano piano mi tornarono in mente i dettagli di quella nottata: avevo fatto sesso con uno sconosciuto, certo lo sconosciuto più sexi che avevo mai visto, ma sempre uno sconosciuto era! “Non è da me fare una cosa del genere.”

Indossai una canotta nera, un paio di shorts di jeans e le mia converse nere e tornai in salotto; Axl era in piedi davanti alla finestra che si fumava una sigaretta.

 

Buongiorno ragazza, dormito bene?” mi chiese.

 

Sì...sì grazie..senti, credo sia meglio parlare di quello che è successo stanotte...” azzardai.

 

Oh no, non credo sia necessario, eravamo ubriachi e quel che è successo è successo no?” mi disse sorridendo come se niente fosse.

 

Oh d'acc...d'accordo..”

 

Non per deluderti principessa ma le relazioni stabili non fan per me!” aggiunse Axl.

 

Rimasi lì immobile, forse nemmeno troppo stupita di quello che mi aveva detto; fui salvata dal campanello. Andai ad aprire e mi trovai davanti uno Slash con delle notevoli occhiaie, ma un bel sorriso sul viso: era bello, nonostante gli evidenti segni di un dopo sbornia.

 

Buongiorno principessa! Sei scappata ieri sera!” mi disse.

 

Beh sai com'è, eravate tutti impegnati e mi sentivo un po' di troppo!”

 

Oh...sì...sì scusa...non so proprio perchè Duff abbia chiamato quelle tre...sbronzi come eravamo poi non siamo proprio riusciti a trattenerci...”

 

Non ti devi giustificare Slash...”

 

No no honey lo so...ma voglio farmi perdonare e ti invito a colazione! Che ne dici se ci andiamo a prendere un caffè caldo e una bella brioche nel bar qui sotto?” mi chiese sorprenderdomi.

 

Sì! Perchè no, dai...mi farebbe piacere!” gli risposi felice.

 

Ehi chi era alla por...Slash, amico, che fai qui?” arrivò Axl.

 

Rose...che...che cazzo ci fai qui? Pensavamo fossi tornato a casa!”

 

E invece no, caro Hudson, Becky mi ha invitato a dormire da lei, vero baby?”

 

Lanciai uno sguardo di fuoco ad Axl per la sua strafottenza... “Ma pensa che sia completamente idiota?”

 

Oh va beh allora...me ne vado...vi..vi lascio soli...ah Becky, Adriana ha lasciato un biglietto per te...allora....ciao...” disse Slash andandosene.

 

No, no Slash aspett...” ma lui si era già chiuso la porta di casa alle spalle.

 

Ti ringrazio molto eh Axl...io che ti ho invitato a dormire da me? Ma ti sei bevuto il cervello?” mi incazzai.

 

E dai honey, che te frega? Mi ha visto solo Slash no?”

 

Ma che cazzo vuol dire? Io non sono come quelle puttanelle che ti porti a letto ogni sera! Ero ubriaca e sei solo patetico se ti riduci a scoparti una ragazza solo perchè non è nemmeno in grado di reggersi in piedi! E ora vattene per favore, ho da fare!” urlai.

 

Va bene va bene, non ti incazzare! A presto baby!” e uscì. “Ma questa è un'isterica”, pensò scendendo le scale.

 

Mi buttai sul divano stravolta, nonostante fossero solo le dieci del mattino; non ero per niente contenta di quello che era successo con Axl...non lo sopportavo, troppo pieno di sé, un vero megalomane...e poi mi metteva piuttosto soggezione: ti guarda con una strana luce negli occhi...bah...meglio lasciar perdere.

E Slash invece...è venuto per invitarmi a colazione... “Che dolce...oh, ma che vado a pensare? Non è che se uno ti invita a colazione sia innamorato di te! Basta viaggi mentali! Però è così carino...”

Dopo qualche altro film mentale mi ricordai del biglietto di Adriana; lo tirai fuori dalla tasca e lessi: “Oggi vengo a prenderti alle 5e30 sotto casa tua e andiamo al locale dove lavoro per il tuo posto di cameriera! Bacio, Adry.”

La giornata passò lentamente, nonostante mi fossi dedicata alle faccende di casa con la musica a volume altissimo (questo è il lato positivo di avere come vicini tre pazzi che non si lamenteranno mai di una cosa del genere) e a scrivere tutto quello che era successo sul mio diario, che aggiornavo costantemente; alle 5e30 in punto sentii suonare il campanello e mi trovai di fronte Adriana, sorridente come sempre.

 

Ehi Becky, come è? Accidenti che faccia truce...che cazzo è successo?” mi disse guardandomi.

 

Niente...niente... mi sento uno schifo Adry...uffa...”

 

Ti va di parlarne? Magari no, del resto ci conosciamo appena, ma potrebbe essere d'aiuto sfogarti...”

 

Sì...hai ragione...ehm...ecco io...” balbettai.

 

Sputa il rospo dai!”

 

SONOANDATAALETTOCONAXL!” quasi urlai, formulando la frase senza prendere fiato.

Inaspettatamente, Adriana si mise a ridere; le lanciai uno sguardo di fuoco: proprio non capivo che ci fosse di così divertente.

 

Scusa Beky, scusa...è che, beh, era prevedibile...cioè, non pensavo succedesse così presto, ma sai...Axl è Axl..nessuna gli resiste, in particolare se hai delle buone quantità d'alcool in corpo! E come è stato, eh?”

 

Arrossii violentemente: “Per quel poco che ricordo...piacevole...ma io...io non sono una troietta qualunque! Non fossi stata ubriaca mica ci sarei andata! E' un bel ragazzo ok, ma non fa per me...”

 

Lo so, lo so...te lo dico sinceramente, non farti aspettative, lui non è tipo da storie serie...non pensare che ora diventerai la sua ragazza fissa o cos'altro!” mi avvertì Adry.

 

Lo so non preoccuparti, me lo ha detto anche lui. E poi, lui non è il tipo per me...io non voglio stare con un montato che si crede il più figo del mondo e che pensa di poter conquistare tutte le ragazze di Los Angeles!”

 

Va beh, l'importante è che tu non soffra per uno come lui! Dai, andiamo allora? Se no facciamo tardi!”

 

Venti minuti dopo arrivammo al Rainbow: il locale non sembrava male.

 

Ecco questo è il Rainbow” mi disse Adriana “Non è male come locale! Si riempie parecchio soprattutto nel week end, ma siamo parecchie cameriere e formiamo una bella squadra!! Oh, ecco Mike! Ehi, ciao Mike!”

 

Ciao bellezza, come va?” disse questo Mike.

 

Bene bene! Senti, stai ancora cercando una cameriera? Perchè la mia amica sta cercando lavoro!”

 

Mhm sì, in realtà sto ancora cercando...piacere, sono Mike, il padrone del locale!”

 

Piacere, Rebecca!”

 

E' una ragazza bravissima sai, Mike, e ha bisogno di lavorare perchè lei viene da Dublino ed è qui per fare uno stage nella redazione di Rolling Stone...non puoi dire di no!” Adry cominciò a guardarlo sbattendo ridicolmente le lunga ciglia.

 

Mi scappò una risata osservando il comportamento della mia amica.

 

D'accordo Adry, lo sai che non riesco a resistere quando mi guardi così! Cominci lunedì Rebecca e all'inizio ti occuperai del turno dalle 6 del pomeriggio fino a mezzanotte, tutti i giorni tranne mercoledì, sabato e domenica. Quando diventerai più esperta comincerai con turni più complicati e orari più lunghi! Per adesso va bene così! Ora seguimi che ti do la divisa!” disse Mike.

 

Lo seguii nel retro e mi diede la divisa contenuta in un sacchetto; lo aprii e presi in mano una gonna di jeans, che non era definibile tale da quanto era corta e striminzita, e una fascetta di pelle con delle spalline sottili che serviva a coprire giusto giusto il seno. “Andiamo bene, farei prima lavorare in costume da bagno!”

Mike notò la mia espressione e mi tranquillizzò, o almeno ci provò, dicendomi che, nonostante la divisa succinta, i clienti sapevano che le ragazze non si toccavano; e se qualcuno ci provava bastava rivolgersi a lui, che gli avrebbe dato una lezione.

 

Mmmm, d'accordo, credo comunque di non avere scelta. A lunedì Mike!” dissi.

 

Ciao Rebecca a lunedì!”

 

Mi avvicinai ad Adry, che indossava già la “divisa” che da lunedì avrei dovuto portare: era decisamente poco coprente. In ogni caso, la ringraziai, abbracciandola, per quello che aveva fatto per me. Mi disse che quella sera avrebbe lavorato fino a mezzanotte e che poi sarebbe tornata subito a casa.

 

Però domani sera i ragazzi suonano al Troubadour! Che ne dici se andiamo a sentirli? Così esci un po' e ti mostro i locali migliori di LA!”

 

Ero un po' titubante, soprattutto perchè voleva dire rivedere Axl, ma alla fine accettai.

 

Grande! Allora, il concerto inizia alle 9, io vengo da te per le 7 così ci prepariamo e andiamo, che ne dici?”

 

Dai, va bene...non sono molto convinta di andare a sto concerto perchè ci sarà....chi sai tu...però...”

 

Oh Becky, non avevi detto che avresti fatto finta di niente?? Su, domani sera andiamo a sto concerto e sarai talmente bella che Axl si mangerà le mani per averti liquidato così!” disse entusiasta Adriana.

 

Mi fece ridere la sua allegria, che non poteva che essere contagiosa; le feci un grande sorriso anche io e, dopo averla salutata, mi incamminai verso casa.

 

 

 

Ringrazio saraligorio1993 e _Ramble_ che hanno messo la mia storia tra le seguite; spero di non deludere le vostre aspettative! Alla prossima ;)


 

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Capitolo 4
*** Four ***


 

4

Mi sentivo bene e avevo rimosso per un momento la notte passata con Axl: ero stata fortunata a trovare così velocemente un lavoro...e anche un'amica. Adriana sembrava davvero una brava persona e mi aveva dato una grande mano.

E i ragazzi...beh, dovevo ancora inquadrarli bene; e Slash...lui era incredibilmente bello, sexy, affascinante...e mi aveva invitato a fare colazione con lui, colazione che era saltata per colpa di Axl. “Axl...”

Decisi di scacciare ancora quel pensiero; a un certo punto mi sentii chiamare. Mi voltai e vidi Izzy.

 

Ehi, ciao Izzy! Che fai da queste parti?”

 

Ciao Becky! Ma niente, passeggiavo. Non avevo voglia di tornare a casa.”

 

Capito...non per farmi gli affari tuoi eh, ma dove è che abiti?”

 

Io e Axl abitiamo in una specie di garage-magazzino non troppo lontano da qui; è la nostra casa e allo stesso tempo la nostra sala prove. Purtroppo per adesso non possiamo permetterci altro.”

 

Va beh dai che importa, la cosa importante è che suoniate, dove non conta!” gli dissi sorridendo: quel ragazzo mi metteva una tranquillità straordinaria.

 

Senti Becky, devo chiederti una cosa...e non sarò né fine né delicato...hai fatto sesso con Axl?”

 

Ecco che la tranquillità di poco prima se ne era già andata; lo guardai perplessa chiedendomi chi glielo avesse detto e se era già una cosa di pubblico dominio. Lui probabilmente notò la mia espressione e mi disse:

 

Scusa, ma me lo ha detto Slash stamattina. Mi ha detto che è venuto a suonarti e lo ha visto in casa tua. E va beh, ha fatto due più due. Accidenti, era di un incazzato...ma a parte questo, vorrei farti un avvertimento Becky, perchè tu non ci conosci, non lo conosci e sembri una brava ragazza e...”

 

Ferma ferma ferma” lo interruppi “non farmi anche te la predica per favore che me l'ha già fatta Adriana. E comunque anche Axl stesso mi ha subito detto che non vuole storie serie o altro. E io non mi taglierò di certo le vene per questo, Izzy.”

 

Ma sì sì, immagino, però non vorrei che ti prendessi già una batosta dopo manco un giorno che sei a LA!”

 

In effetti ho battuto ogni record di velocità nell'incasinarmi, però davvero, sono tranquilla, non ho intenzione di soffrire per un tipo così. Ho sempre odiato le persone che si danno troppe arie e si credono i padroni del mondo. Non credo che Axl faccia per me!”

 

Bene, l'importante è questo! Ma che cazzo di caldo che fa, ti va di bere qualcosa?” mi chiese sorridendo.

 

Sì dai volentieri!”

 

Ci fermammo in un piccolo bar che era sulla strada e continuammo a parlare del più e del meno; mi raccontò un po' della loro vita, delle loro abitudini non proprio salutari e morali e della loro musica. Quando parlava delle loro canzoni e delle loro esibizioni gli si illuminavano gli occhi: si vedeva che amava quello che faceva e cominciai davvero a sperare che prima o poi potessero avere la loro occasione.

 

Ehi, domani sera noi suoniamo al Troubadour! Devi assolutamente venire a sentirci! Una giornalista musicale come te deve poi stendere lodi e critiche sulla nostra esibizione!”

 

Magari fossi già una giornalista musicale!! Comunque verrò con Adriana, ci siamo già organizzate, e se ci tenete le critiche ve le faccio volentieri! Le lodi no perchè mi sembrate già abbastanza esaltati di vostro!” risposi sorridendo.

 

Certo che le vogliamo! Le critiche sono costruttive! E le lodi...non potrai fare a meno di farle, baby, siamo i migliori!”

 

Certo certo!! Vedremo!”

 

Ora è meglio che vada! Oggi dobbiamo provare e se arrivo in ritardo Axl mi scuoia! Manco lui fosse Mister Puntualità poi...Ci vediamo domani sera Becky, ok? Mi ha fatto piacere chiacchierare con te!” e dopo avermi baciato una guancia se andò.

 

A domani Izzy!”

 

Lo guardai andare via. “Che tipo strano...è gentile però ed è piacevole parlare con lui.” Mi diressi verso casa pensando che forse, oltre ad un'amica, avevo anche trovato un amico.

 

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Izzy camminò fischiettando fino al garage, totalmente immerso nei suoi pensieri: pensava a quella nuova ragazza, quella Becky. Era davvero molto carina, ma non solo questo l'aveva attirato: sembrava così piccola, ingenua, sempre bisognosa di rassicurazioni e di qualcuno che le stesse vicino.

Forse era anche per questo che, dopo poche ore, era già caduta nelle braccia di Axl: di certo, l'amico non era stato un gran signore portandosela a letto completamente sbronza, ma non era da considerarsi una novità.

Interruppe i suoi pensieri non appena entrò nel garage: Axl era seduto sulla sua brandina a fumare una canna, mentre Steven, Duff e Slash suonavano una qualche melodia che non aveva mai sentito.

 

Slash, ma che cazzo hai oggi? Non riesci proprio a seguire il tempo eh!” protestò Steve.

 

Puff, dai ragazzi, che cazzo volete, ho solo fatto un errore no?!”

 

Magari fosse uno...oggi non ci sei proprio man, Steve ha ragione!” disse Duff.

 

Oh ma vaffanculo va!” e detto ciò uscì dal garage, non prima di aver preso una birra dal frigo.

 

Che cazzo ha oggi?” domandò Axl.

 

Ma che ne so...vado a parlargli va!” e così Duff raggiunse l'amico, seduto per terra fuori con la schiena appoggiata al muro.

 

Che hai man?”

 

Mmmm, ma voi i cazzi vostri mai? Niente comunque, lasciami in pace!”

 

No che non ti lascio in pace...ti conosco come le mie tasche sai, e me ne accorgo quando qualcosa non quadra!”

 

Guarda, quando mi fai questi discorsi da saggio del cazzo, mi dai sui nervi...”

 

Smettila di dire stronzate e spara...”

 

Oggi Axl mi sta sul culo...”

 

Più del solito?” entrambi fecero una risatina “E come mai?”

 

Beh...ecco...”

 

Il motivo non sarà mica una ragazza carina, coi capelli lunghi, lisci e setosi, che abita a due metri da noi e che ha fatto sesso con Axl?”

 

Te lo devo ripetere che sei un saggio del cazzo?”

 

Ti dà fastidio che Axl se la sia portata a letto?”

 

Sì, cazzo! Cioè rispetto zero proprio!” Slash cominciò a scaldarsi.

 

Man, e da quando noi abbiamo rispetto? Cioè, da quando ci facciamo problemi a scoparci una che conosciamo appena e che è sbronza?”

 

Ma cosa c'entra...lei...l'hai vista? E' una brava ragazza, non una delle solite puttanelle che ci saltano addosso!”

 

Avrai anche ragioni, ma intanto ha fatto sesso con Axl...”

 

Il riccio rispose solo con uno sbuffo.

 

Senti, Saul...”

 

Mi fai paura quando mi chiami Saul!”

 

Chiudi il becco! Senti Saul...il fatto che lei sia andata a letto con Axl non vuol dire granché...era ubriaca e non ragionava...perciò se sta ragazza ti interessa così tanto, non vedo perchè tu non possa provarci! Cerca però di non essere ipocrita e di sedurla solo per portartela a letto, perchè se no sei esattamente come Axl!!!”

 

Lo dico e lo ripeto..sei proprio un saggio del cazzo!”

 

Prego figurati, è sempre un piacere darti consigli! Dai, entriamo, se no pel di carota si agita!” Duff si alzò; stava per aprire la porta quando Slash disse: “Sei davvero un amico, man”. Si sorrisero ed entrarono, pronti a far crollare le pareti di quel garage con la loro musica.

 

Ringraziamenti obbligati:

  • a Ormhaxan, che legge e recensisce dandomi preziosi consigli;

  • a Valentina_Rose, e la sua passione per Axl “lo stronzetto” Rose;

  • a Checca Weasley, Ila_Ashba e owen_hudson che hanno messo la storia tra le seguite.

    Alla prossima ;););) 

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Capitolo 5
*** Five ***


Passai la serata e parte del giorno dopo, sabato, tranquilla in casa, a leggere e soprattutto scrivere. Sarà stata l'aria nuova, le nuove conoscenze e tutto quello che mi aspettava lunedì, ma una miriade di pensieri mi affollava la testa, ed era in queste occasioni che scrivevo pagine e pagine del mio diario. Lunedì non solo avrei cominciato il lavoro al Rainbow, ma avrei anche cominciato lo stage; dovevo stare in redazione dalle 9 del mattino fino alle 14, senza nemmeno una pausa: ma, di certo, quello non mi preoccupava.

Speriamo non mi facciano fare solo fotocopie o portare caffè ai giornalisti capricciosi!”

Non erano più arrivati rumori dall'appartamento di fronte e mi ricordai che Izzy mi aveva detto che dovevano provare. “Si fermeranno fino a stasera al garage a provare per poi andare direttamente al locale”.

Ero agitata per la serata che mi aspettava: ero proprio curiosa di sentirli suonare, per constatare se erano davvero bravi come si definivano. Continuavo ad essere un po' agitata per la presenza di Axl, ma speravo che una volta lì, con Adriana vicino, e magari anche Izzy, con cui avevo legato un po', sarebbe andato tutto liscio. E poi finalmente avrei rivisto un ricciolone a caso... “Devo smetterla di pensarlo!”

Le 7 di sera arrivarono rapidamente, e come promesso Adriana si presentò da me. Era bellissima: indossava un tubino rosso molto corto, che metteva in risalto le sue curve, e un paio di décolleté nere tacco 12.

 

Accidenti Adry! Sei uno schianto!”

 

Oh grazie honey! Sono contenta ti piaccia! Ora invece dobbiamo dedicarci a te! Forza, mostrami il tuo armadio!”

 

Adry, non ho intenzione di indossare niente di troppo vistoso o nudo o sexy! A proposito di nudo, vogliamo parlare della divisa da cameriera???”

 

Oh honey ti ci abituerai! E non preoccuparti, nessuno sarà troppo molesto con te! Se no Mike si fa sentire! Vediamo un po' che c'è qui!” e ficcò la testa dentro al mio armadio.

 

Questo no, questo nemmeno...no...no...no...tesoro, ma dove vivevi, in un convento?”

 

Guardai la mia amica alzando un sopracciglio...ok, non ero una che amava abiti vistosi e succinti, ma proprio “da convento” non mi vestivo!

Dopo una lunga ricerca, Adry tirò fuori un paio di pantaloni di pelle, un corpetto blu elettrico con ancora il cartellino del negozio attaccato e un paio di décolleté con tacco vertiginoso, anch'esse blu elettrico, che avevo indossato solo una volta al matrimonio di mia cugina: da quel giorno mi ero ripromessa che non avrei mai più indossato quelle scarpe assassine.

 

Direi che questo è perfetto!” urlò entusiasta Adriana.

 

Adry, sei impazzita? Io non mi vesto in questo modo! Poi certo che Axl pensa che io sono una sgualdrina qualsiasi!”

 

Ma che cazzate vai dicendo? Tu sei semplicemente una ragazza che ama vestirsi bene ed essere provocante..stop!”

 

Ma...”

 

Niente ma Rebecca! Ora vai in bagno a vestirti e truccarti!! Camminare, forza, avanti marsh! Un due, un due, un due!!”

 

Così, non potei fare altro che chiudermi in bagno e iniziare a prepararmi.

Indossai i pantaloni di belle e il bustino; dopodiché mi truccai, niente di troppo esagerato, e poi, prima di uscire dal bagno, indossai le scarpe assassine.

Se prendo una storta con 'sti cosi, mi rompo un femore!”

 

Andai in camera e mi guardai nello specchio intero.

 

Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!! Sei bellissimaaaaaaaaaaaa!!” dire che Adriana aveva approvato il mio abbigliamento era un eufemismo “Li farai morire, ne sono sicura...e Axl si mangerà le mani!!!”

 

Adry, non me ne frega nulla di Axl! Non mi importa se lui mi guarda o non mi guarda!”

 

Ah sì? E dimmi un po', chi è che vorresti ti guardasse? Il biondino Duff? O il saggio Izzy? O ancora il riccioluto Slash?”

 

Arrossii violentemente sentendo questo nome...sì, era proprio da lui che volevo essere notata; Adriana si accorse del mio imbarazzo scatenato dal nome Slash.

 

Non preoccuparti, sono sicura che a Slash piacerai un sacco!”

 

Non le risposi preferendo lasciar cadere il discorso: mi sentivo troppo in imbarazzo.

Poco dopo uscimmo per dirigerci al Troubadour. Non distava molto da casa mia, circa 15 minuti a piedi, che diventarono 25 causa tacchi vertiginosi.

Arrivate davanti al locale, c'era già una lunga fila che aspettava per entrare. “Possibile che siano tutti qui per loro?”

 

I Guns sono piuttosto conosciuti in zona” disse Adriana come se mi avesse letto nel pensiero “Ogni volta che suonano sperano ci sia qualcuno di una qualche casa discografica: è il loro sogno fare strada! E ti assicuro che se lo meritano! Sono bravissimi, e amano davvero quello che fanno...”

 

Non vedo l'ora di sentirli!” mi guardai intorno “Se mai riusciremo a entrare con tutta questa fila!”

 

Non preoccuparti Becky, ci penso io!”

 

Adriana si diresse dove iniziava la coda, tra gli insulti e le imprecazioni delle altre persone.

 

Ehi Jim!”

 

Ciao Adry! Sei sempre bella come il sole, cazzo!” disse un buttafuori decisamente enorme, ma con un viso da bonaccione.

 

E tu sei sempre un leccaculo! Allora, fai entrare me e la mia amica? Abbiamo i pass per il backstage!” e tirò fuori dalla borsa un pass per lei e uno per me.

 

Entrate ragazze, entrate! E divertitevi!” ci salutò il buttafuori.

 

Entrammo nel locale: una nuvola di fumo rendeva l'aria irrespirabile e l'afa non aiutava. Andammo al bancone dove ordinammo una birra e poi ci dirigemmo verso uno stretto corridoio, piuttosto buio e lugubre, che portava al backstage.

Appena entrammo Steven si gettò su Adriana e i due iniziarono una conversazione non proprio verbale; io rimasi lì impalata a guardare gli altri ragazzi: Izzy era seduto sul divano a fumarsi una canna, Duff percorreva a lunghi passi la stanza e con le gambe lunghe che si ritrovava gli bastavano due falcate per percorrerlo tutto, Axl beveva una birra e Slash teneva in mano una bottiglia di Jack praticamente vuota.

 

Ehi Becky! Che bello, anche tu qui!” Slash mi si avvicinò e mi baciò la guancia, facendomi arrossire “E che dire? Sei un vero schianto vestita così!”

 

Continuò a farmi la radiografia ancora per qualche minuto, fino a quando non mi sedetti sul divano accanto a Izzy.

 

Ehi Iz. Nervoso?” gli domandai.

 

Ciao Becky. Sì, abbastanza. Ci hanno detto che stasera ci sarà uno della casa discografica Geffen, un certo Tom Zutaut. Dobbiamo dare il massimo quindi!”

 

Sono sicura che farete faville su quel palco!” lo incoraggiai.

 

Ehi baby, io le faville non le faccio solo sul palco, vuoi provare?”

 

Slash, piuttosto sbronzo, si era seduto sul divano vicino e me e mi aveva messo un braccio intorno alle spalle; “Vorrei provare sì...oddio, ma cosa vado a pensare????”. Fui salvata da un ragazzetto smilzo che entrò per avvertirli che era il momento di iniziare.

I ragazzi si alzarono in piedi, tutti visibilmente nel panico.

 

Cazzo, ma io cosa ci faccio qui? Io non so suonare...io non sono capace! E l'intro di Sweet child? Oh la cannerò sicuramente...la chitarra...dove è la mia chitarra? Bambina mia, dove sei? Vieni da papà!”

 

Slash diceva cose senza senso; Adry si mise a ridere, dicendomi che accadeva sempre così prima di ogni concerto.

Decidemmo di scendere tra il pubblico per goderci al meglio lo spettacolo.

Il concerto cominciò...e mi resi conto di non avere mai sentito niente di simile.

 

 

Grazie, come sempre, a Ormhaxan e Valentina_Rose per il loro sostegno e le loro recensioni, a deardisaster e Frankenstrat che hanno aggiunto la storia tra le seguite e, ovviamente, a tutte coloro che leggono! Alla prossima :) 

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Capitolo 6
*** Six ***


Appena salirono sul palco, il panico iniziale sembrò scomparire all'improvviso; Axl cominciò con la sua voce graffiante e meravigliosa: “Do you know where you are? You're in the jungle, baby!” e partì subito la chitarra di Slash.

Un brivido mi corse lungo la schiena sentendo quella musica.

Era energia allo stato puro, era adrenalina, era...fottuto rock 'n roll!

Cominciai a scatenarmi come una pazza con Adriana al mio fianco, che sembrava conoscere tutte le canzone a memoria. Suonarono per un'ora e mezza: sembravano instancabili. Steven picchiava duro sulla sua batteria, Duff camminava avanti e indietro per il palco, Slash correva e saltava sugli amplificatori, Axl si muoveva sensualmente scatenando gli ormoni delle ragazze del pubblico; solo Izzy sembrava più calmo e tranquillo, ma era semplicemente concentrato a suonare e a dare il meglio di sé.

Finito il concerto, io e Adry andammo subito nel backstage: aprimmo la porta e trovammo dentro già 5 ragazze praticamente nude, che cercavano di attirare le attenzioni dei musicisti. Adriana allontanò violentemente una tipa che si stava avvicinando pericolosamente a Steven e gli si sedette sulle ginocchia per marcare il territorio. Gli altri 4 invece sembravano gradire le loro ospiti. “Guarda te quella sgualdrina che sta praticamente mangiando la faccia di Slash! Vuole botte?...Ma cosa faccio, adesso sono pure gelosa?”

Adriana doveva aver notato la mia espressione incazzata perchè si avvicinò alla tipa che pomiciava col chitarrista e, dopo averle detto qualcosa nell'orecchio, questa si alzò e uscì dalla stanza, non senza avermi lanciato uno sguardo di fuoco. “E questa che diavolo vuole da me?”

 

Oh, Adry! Ma che cazzo fai?” protestò Slash.

 

Zitto, Slash! E fatti un po' furbo che è ora!”

 

Adry mi confiderà in seguito che aveva detto a quella sciacquetta che ero campionessa di karate e che, se non si allontanava in un nanosecondo dal mio ragazzo, glielo avrei dimostrato (sì lo so, ho un'amica fuori di testa!)

Slash stava per rispondere malamente ad Adriana quando entrò nella stanza un uomo sulla cinquantina, piuttosto basso e grassoccio con in testa un cappello da cowboy.

 

Salve, stronzi. Io sono Tom Zutaut della Geffen. Ho ascoltato tutto il vostro concerto e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso. Siete bravi, siete incazzati, siete delle bestie...e potete fare strada. Io vi aiuterò: vi procurerò delle serate in giro per i locali e intanto andrò alla ricerca di un manager. Non sarà facile, considerando che tipi siete, ma ce la farò. Modestamente, sono il migliore nel mio campo.”

 

Lo lasciarono parlare senza interrompere, troppo scioccati da quello che l'uomo aveva detto.

 

Allora? Vi siete fottuti la lingua?”

 

Fu Axl a prendere la parola: “No scusa, è che sai...per noi sentire una cosa del genere è...è...va beh comunque, ok noi ci stiamo, ma vogliamo delle serate in dei locali come si deve, non nelle solite bettole. Lì ormai ci conoscono!”

 

Non preoccuparti...Axl, giusto? Vi procurerò delle serate in locali migliori di questo...ci vuole anche poco. Questo è il mio biglietto da visita: mercoledì prossimo chiamatemi così vi darò tutte le indicazioni che servono per i prossimi concerti. Buona serata e divertitevi!”

 

Appena Zutaut uscì, i ragazzi esplosero in un urlo.

 

Ci siamo cazzo, ci siamoooooooooooo!!!”

 

Il nostro sogno si sta avverando finalmente!”

 

Grandi ragazzi, siamo dei grandi!”

 

Hai ragione man, vieni qui fatti abbracciare!” Slash cominciò a stritolare Duff, che lo scostò disgustato.

 

Che è, sei diventato frocio tutto insieme?”

 

Che cazzo, solo perchè uno esprime i propri sentimenti deve essere frocio?”

 

Sì Slash!”

 

Fottiti Stradlin!”

 

Eddai ragazzi, basta litigare, ora dobbiamo festeggiare con una buona dose d'alcool! Andiamo al bar, tanto da bere questa sera è offerto dal locale”

 

Almeno quello, già ci pagano una miseria!” constatò Axl.

 

Dopo tutto questo trambusto, durante il quale mi feci delle gran risate, uscimmo dal basckstage diretti al bar; mi sentii mettere un braccio intorno alle spalle: era Slash.

 

Ehi, baby...sembra che siamo rimasti gli unici 'scoppiati'. Potremmo consolarci a vicenda, che ne dici?” mi disse facendomi l'occhiolino.

 

Ooooh ben volentieri!”

Non farti troppi viaggi mentali, stallone!” gli risposi invece, dopo essere tornata in me.

 

E chi si fa viaggi?” mi fece di nuovo l'occhiolino.

 

Arrivati al bancone cominciammo a ordinare birra, vodka, Jack...insomma, dopo mezz'ora eravamo tutti sbronzi.

Adriana e Steven si stavano praticamente accoppiando su uno sgabello del bar. “Ma un po' di pudore non ce l'hanno quei due?!”

Duff, poco più in là, stava pomiciando con una ragazzetta rossa che doveva avere a malapena 15 anni; Izzy era su un divanetto, anche lui occupato con una biondina tutta curve, e Axl era sparito.

Cominciai ad avere dei forti capogiri e a sentirmi soffocare: l'afa e il fumo là dentro erano insopportabili; dissi a Slash, il quale stava tacchinando la barista, che andavo fuori a prendere un po' d'aria.

Uscii dal locale e mi sedetti lì davanti, con la schiena appoggiata al muro e la testa sulle ginocchia. “Non è possibile, sono qui da due giorni ed è già la seconda volta che mi ubriaco”.

Sentii sbattere la porta del locale e qualcuno che si inginocchiava vicino a me.

 

Stai male dolcezza?” riconobbi subito la voce di Slash.

 

Mi limitai ad annuire come una bambina di 5 anni.

 

Dai, allora, andiamo a casa.”

 

Mise un mio braccio intorno al suo collo e cominciammo a camminare. Io continuavo a barcollare e inciampare; a un certo punto mi fermai e decisi di togliermi le scarpe assassine e proseguire scalza: già ero instabile di mio...quelle di certo non aiutavano.

Non spiccicammo parola nel tragitto verso casa; con fatica salimmo le scale ed entrammo nell'appartamento di Slash. Mi fece sedere sul loro divano.

 

Vado a prepararti un bel caffè amaro...così o ti riprendi, o vomiti e ti riprendi comunque... va beh, non so che cazzo sto dicendo...in ogni caso, starai meglio!” anche la mente di Slash era un po' confusa in quel momento.

 

Così fu: appena mandai giù un sorso di caffè corsi verso il bagno e vomitai l'anima. Però in effetti cominciavo a sentirmi meglio e, dopo essermi sciacquata il viso, tornai in salotto, dove Slash, seduto sul divano, stava facendo zapping alla tv.

 

Va meglio?” mi chiese.

 

Sì...più o meno...mi sento come se fossi finita sotto a un treno!”

 

E vedrai domani, ragazza!”

 

Mi fai coraggio va! Comunque grazie che mi hai portato a casa...perchè te ne sei andato? Stavate festeggiando cazzo...e per colpa mia ora la tua serata è già finita!”

 

Ehi, non preoccuparti..gli altri stavano festeggiando, io invece ero solo...poi ho visto che non stavi bene perciò...”

 

Ma non eri solo...quella barista ti stava mangiando con gli occhi!”

 

Si alzò dal divano e mi si parò davanti.

 

Honey, basta così. Preferivo stare un po' con te che in quel locale da quattro soldi ok?” mi sussurrò.

 

Il mio cuore fece un balzo nel petto quando avvicinò il suo viso al mio e mi baciò...un semplice e casto bacio a fior di labbra.

Gli sorrisi arrossendo: le farfalle nel mio stomaco si stavano facendo degli svolazzi clamorosi.

Decisi però che era meglio andarmene da quella casa: se rimanevo lì non sapevo come sarebbe finita...non volevo che andasse come con Axl...non con Slash, non così. Lui mi piaceva sul serio.

 

Slash io...è meglio che vada, mi sento piuttosto uno straccio.”

 

Sì honey hai ragione, devi riposarti e dormire. Ci vediamo presto d'accordo?”

 

D'accordo.” gli sorrisi e questa volta fui io ad avvicinarmi al suo viso e a dargli un bacio a fior di labbra.

 

Buona notte Slash.”

 

Buona notte dolcezza.”

 

--------------------------------

Duff rientrò in casa alle 5 del mattino, da solo: Steven era andato a casa di Adriana. Quella ragazzina l'aveva invitato a casa sua, e il bassista di certo non si era fatto pregare. “Era un po' piccolina in effetti...ma che cazzo me ne frega, non la vedrò mai più!”

Trovò Slash che dormiva sul divano; gli si sedette vicino e lo svegliò.

 

Mhm? Becky sei tu?” aprì gli occhi e guardò Duff “No, direi proprio di no...peccato...”

 

Slash! Ripigliati! Cazzo c'entra Becky? Eh? Mi devi raccontare qualcosa?” Duff guardò il riccio con un sorriso malizioso.

 

No man...”

 

Ma come no, siete andati via insieme dal locale! Sarà pure successo qualcosa!” certe volte Duff era più curioso e pettegolo di una donna.

 

Il riccio lo ignorò: si alzò dal divano e entrò nella sua camera sbattendo la porta.

Chi lo capisce è bravo!” pensò Duff dirigendosi verso il suo letto.

 

Ringrazio, come sempre, tutte coloro che recensiscono! Il vostro sostegno è indispensabile ;) E ovviamente grazie anche a tutte quelle che leggono! Alla prossima :)

 

 


 

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Capitolo 7
*** Seven ***


Trascorsi la domenica a dormire: avevo la testa che mi esplodeva a causa della sbronza e lo stomaco in subbuglio. Inoltre, nelle notti precedenti avevo dormito decisamente poco e il sonno arretrato si faceva sentire.

Alle 3 del pomeriggio mi feci coraggio e mi alzai dal letto per farmi una bella doccia; buttai una pizza surgelata nel forno e, aspettando che cuocesse, presi il mio diario e cominciai a scrivere.

I ricordi della sera prima erano un po' sfocati, ma il dolce bacio di Slash lo ricordavo perfettamente. “Forse sono proprio le farfalle a causarmi subbuglio nello stomaco! Mmmm, no, cazzate, non credo sia solo quello purtroppo.”

Dopo aver mangiato e aver fatto un po' di pulizia in casa, ero esausta. “Manco avessi lavorato per 12 ore in miniera”.

Alle 7 di sera mi rificcai nel letto a guardare la tv con una tazza di latte caldo: sembravo una vecchia megera.

Mi svegliai alle 6e30 del mattino dopo: dovevo aver dormito davvero tanto, ma finalmente mi sentivo riposata. Era lunedì e quel giorno sarebbero iniziate tutte le mie nuove attività; eccitata, mi alzai dal letto e andai in bagno a prepararmi. Era il mio primo giorno di stage e volevo fare una bella impressione. Feci la doccia, asciugai con cura i miei lunghi capelli e mi vestii: decisi di indossare una semplice camicetta nera, jeans e un paio di ballerine nere. “Semplice, ma efficace!”

Alle 8 uscivo già di casa per dirigermi alla redazione; impiegai una mezz'oretta per raggiungerla e, quando mi trovai davanti alla porta, cominciai a sentirmi nervosa.

Feci un respiro profondo ed entrai, dirigendomi subito alla reception.

 

Buongiorno, mi chiamo Rebecca O'Connor e sono la nuova stagista. Può dirmi a chi devo rivolgermi?”

 

Una giovane segretaria con gli occhiali e i denti da castoro mi fissò come se avesse appena visto un qualche essere particolarmente disgustoso.

 

Devi aspettare lì; il caporedattore, il signor Cohen, arriverà intorno alle 9e30. Sarà lui a dirti cosa devi fare.”

 

Ringraziai e andai a sedermi sulle sedie lì davanti, dove una ragazza con i capelli corti biondo platino sfogliava svogliatamente una rivista. Appena mi sedetti alzò lo sguardo verso di me e mi sorrise.

 

Simpatica eh la segretaria?” mi disse.

 

Veramente, mi ha guardato come se fossi un insetto fastidioso e disgustoso da schiacciare immediatamente!”

 

Scoppiammo a ridere e la ragazza mi tese la mano.

 

Piacere, mi chiamo Alexandra, ma puoi chiamarmi Alex, e sono qui per uno stage in fotografia.”

 

Piacere mio, sono Rebecca, Becky per gli amici. Io invece sono qui per lo stage in giornalismo. Stai aspettando anche tu il caporedattore?”

 

Eh già. Il castoro ha detto che arriverà per le 9e30...ci toccherà aspettare un po'!”

 

Cominciammo a parlare del più e del meno: mi disse che veniva da Seattle e il suo sogno era sempre stato quello di fare la fotografa della rock star. Era riuscita a ottenere questo stage dopo un corso di fotografia e stava qui a LA già da un mesetto.

 

Vivo in un appartamento nella zone della UCLA. L'ho ereditato da una zia ricca; è un posto un po' da fighetti e l'appartamento è decisamente troppo grande per me sola, però mi piace!”

 

Lavori?” le domandai.

 

In realtà no. Anche i miei sono piuttosto benestanti e...diciamo che ogni mese mi passano un tot di soldi decisamente più che sufficienti per mangiare e divertirmi.”

 

Notando la mia faccia aggiunse:

 

Non pensare che sia una figlia di papà ribelle che per scappare dal suo bel mondo vuole atteggiarsi da rockettara. Sono sempre stata la pecora nera della famiglia, e sono sempre stata sola, dato che i miei sono sempre in giro per il mondo per lavoro. Mi hanno sempre comprato con i loro soldi; e per la prima volta da quando sono qui a LA a vivere da sola, posso dire che mi fanno decisamente comodo!”

 

Scrutai quella strana ragazza: no, non aveva l'aria della figlia di papà ribelle. Le si leggeva negli occhi che era una persona molto sola: probabilmente aveva sofferto la solitudine fin da quando era bambina.

 

Non ti preoccupare” le dissi “Non ho nessuna intenzione di giudicarti! Visto che non conosci nessuno qui a Los Angeles, qualche volta potremmo uscire insieme! Ho conosciuto dei ragazzi che abitano vicino a me, un po' pazzi, ma simpatici! Magari un giorno di questi potremmo fare qualcosa!”

 

Le si illuminarono gli occhi: “Oh sì mi piacerebbe moltissimo, grazie!”

 

Pochi istanti dopo, entrò un uomo sulla quarantina, ben vestito e piuttosto affascinante; si avvicinò alla reception e sentimmo la segretaria-castoro che si rivolgeva a lui con un tono completamente diverso da quello che aveva usato con noi. “Guarda te che leccaculo!”

 

Signor Cohen, ci sono lì ad aspettarla le due nuove stagiste.”

 

Si voltò verso di noi e ci sorrise: “Eccovi finalmente! Mi dispiace avervi fatto attendere. Seguitemi nel mio ufficio che parliamo un po' dei vostri incarichi.”

 

Entrammo nel suo ufficio: era piuttosto informale, con una bella scrivania, un divano, una libreria e alle pareti tante foto del caporedattore con personaggi famosi.

 

Allora ragazze, so che siete molto talentuose nelle vostre attività. Del resto se così non fosse non vi trovereste qui!” e cominciò così a elogiare le nostre capacità, che gli erano state descritte dai professori dei corsi che avevamo frequentato, e a spiegarci un po' come funzionava la redazione.

Poi ci disse quello che dovevamo fare:

 

Rebecca, lei potrà leggere gli articoli che verranno inseriti nei vari numeri del giornale. Potrà apportare delle correzioni dove pensa che sia necessario; ovviamente poi questi articoli con le sue correzioni passeranno ancora nelle mie mani, ma in questo modo riuscirò anche a vedere quali sono davvero le sue capacità.”

 

Certo Signor Cohen. Le assicuro che farò del mio meglio.” gli dissi sorridendo: ero davvero felice. “Grazie a Dio non devo fare solo fotocopie!”

 

Oh non ho dubbi su questo. Invece lei, Alexandra, si occuperà della parte fotografica; sceglierà le fotografie che ritiene più adatte e poi anche lei le passerà a me. Inoltre, quando servirà, potrà accompagnare i fotografi professionisti come aiutante.”

 

Il viso di Alex si aprì in un enorme sorriso.

 

La gavetta è lunga ragazze, ma se siete davvero in gamba come mi hanno detto potreste farcela. Ora, il vostro stage dura sei mesi e alla fine di questo, a seconda di come è andata, potreste ricevere un posto qui nella redazione.” Vedendo il nostro entusiasmo aggiunse subito “Ma non credete che il posto vi sia assicurato. Tutto dipende da voi!”

 

Annuimmo convinte: eravamo certe che saremmo riuscite a svolgere i nostri compiti nel migliore dei modi....dovevamo ottenere quel posto!

Ci condusse in una stanza dove c'erano due scrivanie e ci disse che quello sarebbe stato, per i sei mesi successivi, il nostro ufficio.

 

Ora, mettetevi al lavoro. Sulle vostre scrivanie c'è già il materiale che dovete analizzare. Lunedì prossimo lo voglio concluso sulla mia scrivania. Buon lavoro ragazze...e benvenute a Rolling Stone.”

 

 

 Grazie a Ormhaxan, Valentina_Rose e deardisaster per le loro recensioni, a Foxygiu e WriteForLove che hanno inserito la storia tra le seguite e a tutte coloro che leggono! Alla prossima :)


 

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Capitolo 8
*** Eight ***


La prima mattinata di lavoro era andata bene e ne ero davvero felice. Ero felice anche del fatto di avere una collega simpatica e piacevole.

Dopo aver mangiato un veloce hot-dog con Alex per pranzo, andai a casa; alla sera avrei cominciato a lavorare al Rainbow e avevo bisogno di rilassarmi un po'. Passai davanti alla porta dell'appartamento dei ragazzi; non li avevo più visti da sabato. “Nemmeno Slash.”

Così decisi di suonare alla loro porta per fare un saluto; venne ad aprirmi Duff.

 

Ehi ciao Becky! Come mai da queste parti?”

 

Ci abito!” “Ciao Duff volevo farvi un saluto visto che non ci vediamo da sabato!”

 

Oh hai fatto bene dolcezza! Entra, ti offro da bere!”

 

In casa sembrava non esserci nessuno.

 

Sei solo?” domandai.

 

Steven è al lavoro. Sai, va a tagliare i prati dei riccaccioni che hanno le super ville, per mettere da parte qualche soldo...vuole comprarsi una batteria nuova; Slash invece sta facendo la doccia.”

 

Dopo pochi minuti, il riccio uscì dal bagno con un asciugamano legato alla vita e i capelli fradici che spargevano sul suo petto marmoreo tante goccioline d'acqua. Era una visione.

 

Ehy piccola. Che bello vederti! Qual buon vento?”

 

Mi riscossi dall'imbambolamento nel quale ero caduta.

 

Ciao Slash. Ma niente di che in realtà, un semplice saluto. Ho appena terminato il mio primo giorno di stage!”

 

Wow, come è andata?”

 

Entusiasta per il suo interessamento, comincia a raccontargli tutto, da quello che mi aveva detto il caporedattore fino a descrivergli nei dettagli l'articolo che avevo analizzato quel giorno. Ci eravamo seduti sul divano, lui con una birra in mano, e io con una coca.

 

Per almeno un mese, per te basta alcolici!” mi aveva detto Slash.

 

Duff intanto si era rintanato nella sua stanza da cui si sentivano arrivare le note del suo basso; noi rimanemmo sul divano a chiacchierare per un paio d'ore, finchè non guardai l'ora e mi accorsi che erano già le 5.

 

Cazzo è tardissimo! Alle 6 comincia il mio turno al Rainbow! Non posso fare tardi il primo giorno!”

 

Dai, vai a cambiarti che ti accompagno al locale.” disse il chitarrista.

 

Davvero?”

 

Sì perchè no...sempre se ti va!”

 

Certo! Certo che mi va! Allora vado a cambiarmi, appena sono pronta ti suono!”

 

Mi fiondai nel mio appartamento e, appena chiusi la porta, cominciai a saltellare come una scema per la felicità. “Devo contenermi, mi sto montando la testa!”

Indossai la mia “coprentissima” divisa e misi sopra la giacca di pelle con una sciarpa: almeno nel tragitto da casa al locale volevo essere il più coperta possibile.

Uscii dal mio appartamento per andare a suonare al mio accompagnatore, ma Slash era già sul pianerottolo.

 

Pronta baby?”

 

Prontissima!”

 

Cominciammo a camminare verso il locale in silenzio; mi sentivo abbastanza a disagio, ma per fortuna il tragitto fu breve.

 

Eccoci a destinazione...” dissi.

 

Già...stasera no, ma magari domani potremmo venire a bere qualcosa qui io e gli altri...tanto c'è anche Adry, e Steven si sfoga un po'.”

 

Sì dai...fate bene a non venire stasera, così se combino qualche disastro non mi vedete!”

 

Fece una risatina e poi mi fissò; si avvicinò a me lentamente e mi accarezzò leggermente una guancia. Eravamo vicinissimi, sentivo il suo respiro caldo sul mio viso; annullò la breve distanza che c'era tra di noi e mi baciò.

Questa volta il bacio fu più approfondito e le nostre lingue cominciarono ad avvolgersi, in un modo lento e dolce che mi stava facendo impazzire.

Dopo qualche minuto ci staccammo; abbassai lo sguardo arrossendo.

 

Devo andare” sussurrai.

 

Va bene, ma ho voglia di passare un po' di tempo con te. Ti va?”

 

Sì...magari! Mi piacerebbe molto! Io mercoledì pomeriggio non lavoro, se vuoi...”

 

Ottimo...allora magari potremmo andare al mare che dici? Lo diciamo anche agli altri cazzoni, altrimenti mi rompono i coglioni fino a quando campiamo, però poi possiamo appartarci un po'” mi disse con un sorriso malizioso.

 

Sì, dai, sarebbe bello. Ma ti avverto, non farti troppi film, bello!”

 

Non preoccuparti. Allora vado a illustrare il programma agli altri 4 stronzi. Buon lavoro honey.” mi disse, dandomi un bacio sulla fronte.

 

Lo salutai con la mano ed entrai nel locale camminando a due metri da terra; venni subito agguantata da Adriana, che aveva assistito alla scena.

 

Eh brava la nostra irladesina!”

 

Adry, tu non hai altro da fare che spiarci?”

 

E' stato un caso Becky!” la guardai con un sopracciglio alzato “Stavo passando davanti alla porta e ho riconosciuto la massa incolta di ricci di Slash; poi quando ho riconosciuto anche te...iiiiiiiiiiiih!”

 

Adry! Calmati, sei più eccitata di me!”

 

Puoi ben dirlo baby! Come siete rimasti, quando vi vedete?”

 

Mi ha detto che domani sera verranno qui al locale a bere, e poi mi ha chiesto di andare al mare mercoledì...lo dirà anche ai ragazzi, quindi verrai anche tu...tanto anche te sei libera dal lavoro. Avrei preferito essere sola con lui, però... ”

 

Stai tranquilla Becky, sono certa che anche se ci siamo tutti quanti, poi vi potrete appartare un po'!”

 

Sì me lo ha detto anche lui...ma sì dai, sono certa che ci divertiremo! Pensavo...che ne dici se invito la mia collega? E' di Seattle e qui a LA non conosce nessuno!”

 

Ma certo! Invitala sì! Più siamo meglio è! Ma ora dai, è il momento di cominciare!”

 

Spero di non fare troppi danni!”

 

----------------------------

Slash camminava verso casa, dopo aver accompagnato Becky al lavoro.

L'aveva baciata...e non un bacetto come l'altra sera, un bacio vero; e aveva sentito qualcosa, qualcosa di diverso.

Non era stato un bacio qualsiasi, uno di quelli dati così, senza alcun significato.

Ma che cazzo sto pensando? Era solo un normale, normalissimo bacio...certo, mi è piaciuto, è piaciuto anche a 'Slash Junior' che ha cominciato a dimenarsi nei pantaloni però...però è stato bello...lei è bella...”

Scosse la testa, insultandosi da solo per quei pensieri 'da checca', come lui e gli altri gli avrebbero definiti.

Duff è uno che pensa queste cose, non io!”

Decise quindi di entrare in un bar a farsi una birra: magari l'avrebbe aiutato a rinfrescarsi le idee.

 

 Come sempre, grazie a tutte coloro che seguono, leggono e recensiscono! Alla prossima :):):)


 

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Capitolo 9
*** Nine ***


A mezzanotte e mezza stavo aprendo la porta del mio appartamento: non avevo nemmeno più la forza di girare la chiave nella serratura.

Era stato piuttosto faticoso, ma era andata bene; il bilancio della serata era di una birra rovesciata e due bicchieri infranti. Adry mi aveva assicurata che per una novellina era un bilancio bassissimo.

Mi limitai a spogliarmi e puntare la sveglia alle 7e30 del mattino dopo; in un attimo crollai addormentata.

La mattinata successiva in redazione passò tranquilla; avevo detto ad Alex dell'idea di andare al mare il pomeriggio seguente e lei accettò allegramente: stabilimmo che, quando staccavamo dal lavoro alle 2, sarebbe venuta direttamente da me, dove ci incontravamo con i ragazzi.

Al pomeriggio cominciai ad essere agitata al pensiero che avrei rivisto i ragazzi quella sera; attaccai alle 6 come al solito, e passai le prime ore continuando a lanciare sguardi alla porta.

 

Verranno Becky, non preoccuparti!” mi disse a un certo punto Adriana.

 

Cosa?? No, ma che dici, mica sto guardando se arrivavano!”

 

Ah no? Continui a guardarti in giro!!!”

 

Ma che vai dicendo! Sto...sto solo controllando se ci sono delle persone che devono ordinare, ecco!”

 

Seh, come no...” capii che Adry non l'aveva bevuta.

 

Finalmente alle 9e30 circa fecero la loro comparsa; qualche ragazza cominciò subito a lanciare sguardi languidi a quei 5 tipi decisamente molto belli e soprattutto molto appariscenti.

Adry si fiondò subito su Steven dandogli un bacio decisamente poco casto per marcare il suo territorio; dopodiché tornò al lavoro come se nulla fosse.

Io mi limitai a salutarli con la mano e rivolsi un sorriso enorme a Slash, che ricambiò con un occhiolino.

Si sistemarono a un tavolo piuttosto appartato e mi fiondai subito per prendere le ordinazioni.

 

Ciao Becky, come stai?” Izzy si era alzato e mi aveva salutato con un bacio sulla guancia.

 

Ehi Iz. Bene, grazie! Tu?” dissi poi rivolgendomi agli altri “Che prendete ragazzi?”

 

Ordinarono da bere per un esercito e fui costretta a fare due giri per potergli portare tutto; mentre stavo sparecchiando un tavolo, mettendo i bicchieri sul vassoio, sentii qualcuno appoggiarmi le mani sui fianchi da dietro. Feci un salto per lo spaventò e un bicchiere di birra ancora mezzo pieno si rovesciò

 

Cazzo, scusa honey! Ti ho fatto spaventare!” Era Slash.

 

Non fa niente, sono io che sono maldestra. Tutto bene? Vi serve qualcosa?” gli domandai.

 

No no siamo a posto...avevo solo voglia di salutarti come si deve!” e detto questo mi diede un bacio sulla fronte, uno sul naso e infine uno sulle labbra.

 

Rimasi bloccata, stupita dalla dolcezza con cui aveva fatto quel gesto. Gli sorrisi e, dopo avergli dato un bacio sulla guancia, tornai al mio lavoro: l'ultima cosa che volevo era far incazzare Mike perchè mi stavo gingillando con un ragazzo.

Mi diressi al bancone e notai che i ragazzi stavano parlando animatamente tra loro guardando nella mia direzione; capii che avevano notato l'atteggiamento “intimo” che c'era tra me e Slash. Decisi di fregarmene altamente, fino a quando non vidi Axl avvicinarsi al bancone.

 

Ehi, Becky”

 

Ti serve qualcosa Axl?”

 

No...mi andava solo di fare due parole con te.”

 

Dimmi pure” gli risposi freddamente mentre continuavo a preparare cocktail e versare birre.

 

Ho notato che te e Slash...beh, vi siete avvicinati parecchio.”

 

E allora? A te che ti importa?”

 

Oh proprio niente, anche se abbiamo fatto sesso non sono geloso” a sentire quelle parole ebbi l'impulso violentissimo di spaccargli sulla testa il boccale che avevo in mano “però vorrei avvisarti che lui è esattamente come me: noi non siamo tipi da storie serie, tanto meno siamo i principi azzurri che una ragazzina come te sta cercando.”

 

Vattene Axl, non sono cose che ti riguardano!”

 

Volevo solo esserti d'aiuto...ma a quanto pare in Irlanda non ti hanno insegnato che cosa è la riconoscenza!”

 

Te lo ripeto Axl...fatti i cazzi tuoi!” gli ripetei fissandolo con uno sguardo di fuoco.

 

Si alzò sbuffando e andò a risedersi al tavolo con gli altri.

Quando il turno mio e di Adry finì, andammo a sederci al tavolo con i ragazzi; c'erano tutti tranne Axl. “Meno male!”

 

Ragazzi, ma Axl?” domandò Adriana.

 

Ha incontrato una sua vecchia fiamma e se l' è portata la garage; della serie, io stasera sono un senzatetto!” rispose Izzy.

 

Non dire cazzate Iz, lo sai che puoi venire da noi!”

 

Ovvio, McKagan, era una battuta. Se non sai cogliere l'ironia nelle mie frasi, sparati!”

 

Simpatico Stradlin. Sono del parere che anche te hai bisogno di una scopata! Mi sembri piuttosto acido!”

 

Duff si prese un bel dito medio sulla faccia da parte di Izzy.

Intanto Steven e la mia amica, che si stavano piuttosto scaldando, dichiararono a tutti che sarebbero andati a casa.

 

Puoi prendere il mio letto Izzy!” disse Steve.

 

Credo che a 'sti punti preferisca davvero essere un senzatetto, contando quanto puzza di piedi il tuo letto!” Scoppiammo tutti a ridere.

 

Fottiti Hudson!” e detto questo, i due piccioncini se ne andarono.

 

Dopo poco, decidemmo anche noi di tornare a casa; arrivati sul pianerottolo, salutai Duff e Izzy, che, rientrando, lanciarono uno sguardo a Slash.

 

Man?”

 

Arrivo ragazzi, andate pure.”

 

I due entrarono in casa lasciandoci da soli; senza dire nulla Slash si avvicinò a me e mi baciò. Inizialmente fu un bacio dolce e lento, per poi diventare qualcosa di più profondo e passionale; mi aveva spinto contro il muro e potevo sentire la sua mano che si stava infilando sotto la giacca accarezzandomi leggermente la pancia.

Dovevo fermarmi ora o non sarei più riuscita a trattenermi.

 

Slash...ehi...aspetta”

 

C'è qualcosa che non va honey?”

 

No no...è che...beh, se continuiamo così credo che non riuscirei più a fermarmi e...e io non voglio che succeda così, ti conosco poco...e...e tu mi piaci...e...io non voglio che pensi che sono una sgualdrina perchè sono andata a letto con Axl...ero ubriaca e...” stavo balbettando.

 

Honey, rilassati, stai tranquilla...non ti giudico per quello che hai fatto con Axl...se ci penso, mi incazzo come una bestia perchè non doveva permettersi di trattarti così! Comunque anche tu mi piaci e non ho intenzione di metterti fretta. Quindi, non ti preoccupare! So essere paziente quando voglio e soprattutto con chi voglio!”

 

Gli sorrisi grata e, dopo un ultimo bacio, gli augurai la buona notte ed entrai in casa.

 

------------------------------

Slash rientrò nell'appartamento e trovò i suoi amici sul divano a guardare la tv.

 

Cazzo se hai fatto presto Hudson!” disse Duff, scatenando una risata di Izzy.

 

Fottiti McKagan, non abbiamo fatto niente.”

 

Ah no? Avrei giurato che ci fosse qualcosa tra te e Becky.”

 

Può darsi...non lo so...comunque non sono affari vostri.”

 

Guarda che è una brava ragazza, Saul. Se proprio vuoi fartene una solo per sfizio, non usare lei. E' sensibile, ne soffrirebbe.” suggerì Izzy.

 

E tu che ne sai, eh? La conosci bene vedo...cos'è, ci vuoi provare? Te la vuoi scopare anche tu come ha fatto il tuo amico rosso?” Slash si stava scaldando.

 

Ma che cazzo dici, man, dai! Abbiamo chiacchierato qualche volta e ho capito che è una persona sensibile, tutto lì. Quindi non fare stronzate con lei, dato che, come hai detto tu stesso, ci ha già pensato Axl! E poi...ok, è molto carina, ma non fa per me...la vedo come una sorella minore, ecco tutto.” rispose Izzy tranquillamente.

 

Mhm...ok, ti credo...va beh, ora, se volete scusarmi, il grande Slash ha bisogno di una doccia per rinfrescarsi!”

 

Rinfrescarsi cosa? Gli ormoni impazziti?” aggiunse Duff scatenando di nuovo le risate di Izzy.

 

L'unica risposta del riccio fu un dito medio rivolto ai due amici.

 


 

Grazie a Foxygiu che ha messo la storia tra le preferite. Inoltre, grazie a tutte coloro che seguono, recensiscono e semplicemente leggono! Alla prossima ;)

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Capitolo 10
*** Ten ***


Il mattino dopo mi alzai come sempre alle 7e30 per andare al lavoro; ero decisamente felice: ripensai alla serata precedente, a Slash, al fatto che mi aveva detto che gli piacevo e che non mi avrebbe messo fretta nel fare certe cose. “Devo comunque andarci piano! Come faccio a essere sicura che lui non voglia solo una cosa da me?”

Nonostante non volessi, quello che mi aveva detto Axl, sul fatto che anche Slash non fosse propriamente un seguace della monogamia, continuava a risuonarmi nella testa.

Basta seghe mentali...tanto l'unica cosa che posso fare è vedere come si evolverà!”

Mi tranquillizzai pensando che al pomeriggio saremmo andati tutti insieme al mare: non vedevo l'ora!

Uscii di casa una mezz'oretta dopo e sentii un gran fracasso venire dall'appartamento di fronte. “Già tutti svegli! Non è da loro!!” Sentii chiaramente le loro voci.

 

No Slash, non credo che tu sia la persona più adatta per parlare con Zutaut!”

 

Ma fottiti McKagan, e sentiamo chi sarebbe il più adatto, tu? Sono appena le 8 del mattino e sei già sbronzo!”

 

Dai calma ragazzi, non litig...”

 

Taci Adler!” urlarono le voci di Duff e Slash in coro.

 

Non riuscii a trattenere una risata; mi ricordai che i ragazzi oggi avrebbero dovuto chiamare Tom Zutaut per sapere delle serate nei vari locali. Decisi di andare: gli avrei chiesto come era andata nel pomeriggio.

La mattinata trascorse con una lentezza esasperante, nonostante io e Alex avessimo da fare come sempre; però eravamo troppo impazienti che arrivassero le due per andare a divertirci in spiaggia.

L'ora tanto agognata arrivò e ci fiondammo subito a casa mia per prepararci; Alex si era portata il cambio e indossò un bel costume rosso tinta unita, con il pezzo sopra a fascia e uno slip piuttosto striminzito, e sopra mise degli shorts e una canotta. Aveva davvero un bel fisico: ero certa che i ragazzi l'avrebbero notata. “Spero solo che non la noti troppo Slash...”

Io optai per un bikini blu scuro che metteva piuttosto in risalto il mio poco seno, e sopra un vestitino di jeans.

Appena fummo pronte, decisi di andare a suonare ai ragazzi; ma mentre chiudevo la porta sentii una voce familiare.

 

Becky! Ciao!” era Steven.

 

Ehi Steve! Adry?”

 

E' di sotto in macchina che ci aspetta! Ci sono anche Axl e Izzy. Sono venuto a chiamare gli altri due minchioni!”

 

Cominciò a bussare alla porta piuttosto violentemente, con imprecazioni e insulti coloriti; io e Alex scoppiammo a ridere quando Slash, decisamente incazzato, aprì la porta e restituì tutti gli insulti a uno Steven impassibile, che stava già scendendo le scale per tornare giù.

 

Ma guarda te questo str...ooooh ragazze! Scusate, non vi avevo viste! Ciao dolcezza.” mi diede un lieve bacio e stampo “E la tua amica chi è?”

 

Slash, lei è Alexandra. Lavora con me al giornale, fa uno stage come fotografa. Alex lui è Slash!”

 

Piacere...Slash! Ma che nome è?”

 

Storia lunga baby...comunque piacere mio!” la squadrò dalla testa ai piedi, con mio grande fastidio “Molto piacere oserei dire...Oh Duff finalmente!” anche il biondo uscì dall'appartamento chiudendo la porta. “Lei è Alex, una collega di Becky. Alex questo lampione ossigenato è Duff.”

 

Duff rimase immobile: non insultò il suo amico come faceva di solito quando lo chiamava lampione, pertica o qualcosa di simile; fissò Alex con la bocca leggermente aperta. “Ecco lì che Alex ha già fatto colpo” mi rilassai pensando che probabilmente il biondo si sarebbe fatto avanti con la mia collega.

 

Iuuuhhuuuhhh! Terra chiama Duff! Amico ripigliati!” disse Slash, sventolando una mano davanti alla faccia del ragazzo.

 

Oh sì...sc...scusa! Piacere Alex, sono Duff.” e strinse la mano alla ragazza.

 

Ciao Duff, piacere mio” la bionda sorrise timidamente, ma ero certa che si fosse sentita lusingata per l'atteggiamento del bassista.

 

Scendemmo di sotto dove c'erano Adry e Steve su una macchina e Izzy e Axl su un'altra; Slash mi trascinò sulla macchina di Izzy e Axl.

 

Così Alex fa conoscenza con Adriana!” urlò “E soprattutto con Duff!” aggiunse sussurrando.

 

Mi sei sembrato piuttosto colpito da Alex!”

 

Io? Ma va baby, ti sbagli! Ok, è carina però a me interessa qualcun'altra” mi fece l'occhiolino “Duff, invece...”

 

Mi è sembrato mooooolto colpito.” constatai.

 

Colpito e affondato, altroché. Poi Duff è un romanticone, stasera sarà già innamorato!”

 

Duff non è un romanticone, è un frocio!” essendo già sull'auto, Axl aveva ascoltato il nostro discorso ed era intervenuto.

 

Solo perchè lui a differenza tua ha dei sentimenti non vuol dire che sia un frocio!” gli risposi acida.

 

Axl stava per ribattere, ma Izzy gli posò una mano su un braccio.

 

Ragazzi, vi prego, non ho intenzione di sentirvi litigare. Oggi voglio andare al mare, rilassarmi, fare un cazzo di bagno di minimo due ore e magari prendere un po' di figa! Chiaro?” il tono di Izzy mi spaventò e non potei fare altro che annuire.

 

Calò un silenzio imbarazzato; poi mi venne in mente la telefonata che dovevano fare quella mattina.

 

Avete telefonato a quel tipo...Zutaut?” domandai sottovoce a Slash.

 

Oh sì baby! Sabato suoniamo al Roxy! E' un locale piuttosto bello! E se piacciamo ci daranno il sabato come serata fissa! Inoltre ci saranno poi altri concerti in localetti vari...e lui intanto si dà da fare alla ricerca del manager!” mi disse tutto questo con un sorriso talmente gigante che mi si strinse il cuore. Si vedeva che desideravano fare strada e, per quel che ne capivo di musica e anche se li avevo ascoltati solo una volta, ero certo che avevano buone possibilità si sfondare.

 

Sono davvero felice per voi, sai?” e mi strinsi a lui, appoggiando la testa sulla sua spalla.

 

Izzy guidò per quasi un'ora per arrivare al mare.

Dopo aver parcheggiato ci dirigemmo in una bella spiaggia sabbiosa, dove fortunatamente non c'era troppa gente.

Mentre camminavamo mi avvicinai a Izzy.

 

Mi dispiace per prima, per la discussione tra me e Axl” sussurrai.

 

Non preoccuparti Becky. So bene che il rosso, quando vuole, sa essere insopportabile! Anche te comunque non gliele mandi a dire eh!” mi rispose il moro ridendo.

 

Ti giuro, non riesco a trattenermi! E' odioso!”

 

No...è solo Axl...so che non è una giustificazione, ma lui è fatto così.”

 

No, non è per niente una giustificazione! Comunque, Slash mi ha detto di Zutaut! Non vedo l'ora che sia sabato per venire a sentirvi di nuovo!”

 

Sarà una gran serata...deve esserlo! Ora si comincia a fare sul serio!” disse lui con un gran sorriso.

 

Ehi Becky!” qualcuno mi stava chiamando.

 

Arrivo Slash!”

 

Il riccio si voltò verso Izzy: “Di che parlavate?”

 

Di niente Slash, stai un po' tranquillo, cazzo!”

 

Ti tengo d'occhio, Stradlin!” il moro si limitò a scuotere la testa.

 

Che idiota quando fa così...seghe mentali assurde...mica sono Axl, io, che ruba le ragazze degli amici! Sono una merda a pensarlo, ma è la verità! Comunque vuoi vedere che la ragazzina ha fatto capitolare il grande Slash?” Izzy ridacchiò tra sé e sè e poi si avvicinò agli altri, pronto a godersi un pomeriggio di relax.

 

 

Piccolo avviso: il pomeriggio al mare sarà diviso in più capitoli; uno unico era davvero troppo lungo! E poi si crea un po' di suspance, no? ;)
Soliti ringraziamenti: a i4ever che ha messo le storie tra le preferite, e poi a tutte coloro che seguono, recensiscono e leggono! un bacione
 

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Capitolo 11
*** Eleven ***


Appena mettemmo i piedi sulla sabbia, i ragazzi si tolsero subito i vestiti e si lanciarono in acqua come bambini; noi tre scoppiammo a ridere a quella scena e cominciammo a stendere i nostri asciugamani e a spogliarci.

Adry e Alex chiacchieravano del più e del meno e fui felice nel vedere che le due avevano già fatto amicizia; stavo tentando di spalmarmi la crema sulla schiena con dei movimenti da contorsionista, quando sentii qualcuno abbracciarmi da dietro. Qualcuno bagnato fradicio per la precisione.

 

Baby, vieni in acqua! E' bellissima!” era Slash.

 

Magari fra un po', volevo darmi la crema e prendere un po' di sole con le altre” osservai le mie amiche che stavano già facendo le lucertole sui loro asciugamani.

 

Mi lasci da solo?” mi disse facendo sporgere il labbro inferiore, e con degli occhioni da cucciolo.

 

Dai, ti prometto che fra un po' ven....aaaaaaaaah” non feci in tempo a finire la frase che mi aveva già caricata in spalla e mi stava portando verso l'acqua.

 

Sentii Adriana e Alex che se la sghignazzavano.

 

Slash mettimi giù! Mettimi giù ho detto!”

 

Agli ordini Madame!” SPLASH!!

 

Non intendevo giù in questo modo!” dissi appena riemersi. “Steve, Duff...andate un po' a prendere quelle due là! Ridevano tanto di me, ora bisogna darle una bella lezione!”

 

Molto volentieri!”

 

Steven andò da Adry e Duff da Alex e dopo pochi istanti le due erano già in acqua.

 

Ma ragazzi cazzo! Stavamo prendendo il sole!” protestò Adriana.

 

E' stata Becky a dirci di farlo!”

 

Grazie della collaborazione McKagan!” e gli schizzai addosso un po' d'acqua.

 

Non l'avessi mai fatto: cominciammo a spruzzarci, “annegarci”, farci dispetti di ogni genere; quando non ne potemmo più uscimmo e andammo a stenderci sui nostri teli. Ovviamente, i ragazzi non si erano disturbati a portarseli perciò Steve si sdraiò su quello di Adriana, Slash sul mio e Duff rimase un attimo lì in piedi senza sapere bene che fare.

 

Se vuoi, puoi sederti qui sul mio...” disse timidamente Alex.

 

Duff si aprì in un sorrisone e non se lo fece ripetere due volte.

 

Scusate, ma Axl e Izzy dove cazzo sono andati?”

 

Cominciammo a guardarci in giro, finché non li scorgemmo sotto a un ombrellone con due ragazze a chiacchierare amabilmente.

 

Hai capito quei due, non han perso tempo!”

 

Cominciammo a rilassarci sotto il sole, a parte i soliti Steve e Adriana, la cui idea di relax era piuttosto diversa dalla mia.

 

Cazzo ragazzi, fate schifo! Ma andate da un'altra parte!” disse Slash.

 

Taci Hudson! Se non ti va bene, che ti scandalizzi come una vecchietta barbosa, ti vai a fare un giro!”

 

Slash buffò. “Ti va di fare una passeggiata, Becky?”

 

Sì volentieri. Alex, volete venire anche voi?

 

No grazie” rispose la mia amica “Noi pensavamo di andare al bar a bere qualcosa! Ci vediamo qui fra un po'!”

 

D'accordo, a dopo!” dissi e li salutai con la mano.

Cominciammo a passeggiare sul bagnasciuga, con le onde che si infrangevano sui nostri piedi; Slash a un certo punto mi prese la mano e mi guardò sorridendo.

 

Parlami un po' di te, di quello che facevi in Irlanda, famiglia, fidanzati...che so, un po' di tutto...ti conosco appena!”

 

Beh che dire...a Dublino ho frequentato le scuole superiori e poi mi sono iscritta a un corso di giornalismo che mi ha portata qui. Famiglia...piuttosto normale, a parte una madre generale che penso non mi rivolgerà più la parola per il fatto di essere venuta qui in America. E fidanzati...beh poco da dire.”

 

Non hai lasciato là qualcuno che amavi?”

 

No, sono stata un paio d'anni con un ragazzo, ma non aveva funzionato. E ormai è quasi un anno che sono da sola” il riccio annuì “E tu invece...che mi dici di te?”

 

Bah, dipende...cosa vorresti sapere?”

 

Quale è il tuo vero nome?”

 

Scoppiò a ridere: “Il mio vero nome è Saul...Saul Hudson. Il soprannome Slash me lo ha dato un amico di famiglia, perchè sono sempre in movimento e non mi fermo mai. Il nome Saul lo usano solo i miei famigliari e i ragazzi quando sono incazzati! Poi che altro dire...ho praticamente sempre vissuto con mia nonna Ola, dato che i miei erano sempre in giro per lavoro. Scuola...beh decisamente non faceva per me; ho preso il diploma solo perchè i professori non volevano più avermi tra i piedi. E donne...beh ne sono passate tante, ma nessuna per cui ne valesse la pena.”

 

Adry sostiene che cambiate più spesso donne che mutande!” gli dissi ridendo.

 

Ah, è questo che dice di noi? Beh, non ha tutti i torti!”

 

Eravamo arrivati a un punto della spiaggia dove c'erano solo scogli.

 

Sai, là dietro c'è una piccola grotta dove si trovano sempre delle belle conchiglie. Andiamo a dare un'occhiata?” disse il chitarrista.

 

Cominciammo la “scalata” ed io ero terribilmente impedita. Probabilmente Slash se ne accorse perchè cominciò a darmi indicazioni sul dove appoggiare i piedi e le mani. “Guarda te che figura di merda!”

 

Volevi farmi rimanere secca?” gli domandai alla fine col fiatone.

 

Eeeeh cosa vuoi che sia! Magari è un po' faticoso ma ne vale la pena! Guarda lì!”

 

E in effetti la grotta era davvero carina, piccola e accogliente...e per terra c'erano un sacco conchiglie.

 

Wow, è davvero bello qui!”

 

Visto? Avevo ragione!” si avvicinò a me pericolosamente “Non mi merito un premio per averti portato qui?”

 

Non gli risposi, ma gli diedi il premio che desiderava: lo baciai.

Il bacio diventò subito profondo e passionale e, senza nemmeno rendermene conto, mi ritrovai sdraiata sulla sabbia sotto di lui; continuammo a baciarci, mentre le sue mani mi sfioravano il seno, la pancia, per poi scendere più giù. Quando sentii la sua erezione premere contro la mia gamba, capii che dovevamo fermarci o saremmo arrivati a un punto di non ritorno.

 

Slash...Slash...fermati...”

 

Mmmm baby...sei così bella...non riesco a resisterti.”

 

Lo so ma...non ancora...ti prego...”

 

Ok ok...wow...mi farai impazzire sai?”

 

Temetti fosse arrabbiato e infatti cominciai a scusarmi.

 

Dolcezza, smettila di scusarti. Tu sei speciale e mi piaci...e non pensare che sia solo perchè tu sei bella e perchè vorrei che venissi a letto con me. Mi piaci davvero e, come ti ho già detto, rispetto i tuoi tempi.”

 

Mi gettai su di lui abbracciandolo, ma un attimo dopo mi scostò.

 

Ok, ora però è meglio se mi stai lontana, o 'Slash Junior' perderà il controllo!”

 

Questa sua frase mi fece ridere. “Che ne dici di un bagno rinfrescante?” gli proposi.

 

Ottima idea, ma te stammi comunque lontana, d'accordo?”
 

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Capitolo 12
*** Twelve ***


Raggiungemmo a nuoto il punto della spiaggia dove si trovavano gli altri; o meglio, dove dovevano trovarsi gli altri. Non c'era più nessuno: né i ragazzi né le loro cose. Rimanevano solo il mio asciugamano e la mia borsa di paglia.

 

Ma dove cazzo sono andati quei rotti in culo?” sbraitò Slash.

 

Dopo aver raccolto la mia roba di dirigemmo verso il parcheggio: non c'erano nemmeno più le macchine.

 

Fantastico, e ora come torniamo a casa???”

 

Taxi?”

 

Baby, non ho un dollaro!” e anche io non avevo soldi a sufficienza per un taxi.

 

Allora autobus?” proposi. Guardammo gli orari dell'autobus, ma avremmo dovuto aspettare 40 minuti.

 

Non possiamo stare 40 minuti a cuocerci sull'asfalto per aspettare un pullman!” disse il chitarrista.

 

E allora cosa pensi di fare, genio?”

 

Ma naturalmente, honey, faremo l'autostop!”

 

Sgranai gli occhi. “Ma io non ho mai fatto l'autostop! E se ci carica un killer? O uno stupratore che violenta me e uccide te? O se...”

 

Becky, calmati! Cazzo, se sei apocalittica!!! E' ancora giorno, quindi vedrai che non ci succederà nulla!”

 

Non ero per niente calma; Slash se ne accorse e si avvicinò a me, dandomi un leggero bacio e prendendomi per mano.

Arrivammo sulla strada principale e ci fermammo in una piazzola.

 

Ok, baby...io sto un po' più indietro, se vedono te da sola si fermeranno subito! Ah, e tirati un po' su il vestito, metti in mostra quelle gambe meravigliose che ti ritrovi!”

 

Mi sentivo davvero in imbarazzo, ma così feci; su quella strada ci saranno stati 45°, c'era da sciogliersi. Speravo vivamente che quella tortura finisse in fretta.

Come Slash aveva previsto, 5 minuti dopo una macchina si fermò: ma inaspettatamente vidi alla guida una donna. “Grazie al cielo!”

 

Ehi, ragazza! Lo sai che è pericoloso fare l'autostop? Sei fortunata che hai trovato me! Dai, monta su!” Era una donna sulla quarantina, ma decisamente bella: indossava una minigonna di pelle e una canotta viola che metteva in risalto l'abbondante seno.

 

Oh, grazie mille...in realtà c'è anche il mio amico qui...” dissi indicando un punto dietro dei cespugli: si intravedeva la voluminosa capigliatura di Slash.

 

Chiamalo chiamalo! C'è posto anche per lui!”

 

A sentire queste parole il chitarrista uscì dal suo nascondiglio e, dopo aver salutato la nostra salvatrice, si sedette sul sedile anteriore, visto che io ero già salita dietro.

Inutile dire che lo sguardo di Slash si muoveva dal seno alle gambe della donna, in continuazione. Cominciai a innervosirmi; per fortuna il viaggio non fu troppo lungo e arrivammo davanti al nostro portone; Slash, appena sceso dall'auto, infilò la testa nel finestrino per ringraziare e salutare.

 

Sentii bene la voce di quella donna: “E' stato un piacere, bello. Non ci fosse stata la tua ragazza avremmo potuto farci un giretto, io e te. Comunque tieni, questo è il mio numero.” e vidi che gli allungava un biglietto con le unghie laccate di rosso fuoco.

Il riccio afferrò il biglietto e, quando la donna ripartì sgommando, guardò la macchina che si allontanava con degli occhi a cuoricino.

 

Puoi toglierti quel sorriso da pesce lesso dalla faccia?” gli domandai piuttosto incazzata.

 

Eh? Oh, oh scusa honey..è che quando vedo tanto ben di dio così...che donna...”

 

Senza rispondergli aprii il portone e cominciai a fare gli scalini a due a due. “Ma tu guarda che stronzo...”

 

Becky! Becky cazzo fermati!”

 

Stavo per chiudere la porta, ma lui la fermò con una mano.

 

Che ti è preso, si può sapere?”

 

Secondo te? Non penso ci voglia chissà quale mente geniale per capirlo!”

 

Ma perchè ho fatto apprezzamenti su quella là? Perchè mi ha dato il suo numero?” abbassai lo sguardo quando disse questa frase “Oh dolcezza, ma non devi preoccuparti...era una semplice constatazione no? Gli occhi sono fatti per guardare! A me piaci solo tu, lo sai! E poi guarda” strappò il biglietto col numero di telefono “Visto? Chi se ne importa di quella tardona!”

Era una gran tardona però, non c'è che dire! Ma che cazzo dici, Saul? Guarda la meraviglia che hai davanti agli occhi” Slash si rimproverò da solo.

 

Notai che si era perso un attimo nei suoi pensieri, ma poi cominciò a guardarmi con quegli occhi da cucciolo a cui proprio non potevo resistere. “Maledizione...”

 

Sai che sei un grandissimo leccaculo, vero?” gli dissi sorridendo.

 

Ooooh, lo sapevo che mi avevi già perdonato!” disse abbracciandomi.

 

Io non ho mai detto di averti perdonato!”

 

Oh sì, invece!” non mi fece rispondere perchè si attaccò alle mie labbra, dandomi un bacio mozzafiato.

 

Quando si staccò disse:

 

Visto che mi hai perdonato?”

 

Che stronzo!” dissi ridendo: era incredibile, riuscivo a sciogliermi con un suo semplice bacio. “Dai, adesso lasciami andare, voglio farmi una doccia e andare a letto presto. Perchè io, domani, lavoro! Mica come qualcun altro!”

 

Mi stai dando del nullafacente? Dai, va bene. Tanto anche noi domani proveremo tutto il giorno...sabato abbiamo il concerto al Roxy! Dobbiamo buttare giù quel cazzo di locale! Verrai, vero?”

 

E come potrei mancare? Buonanotte Saul!”

 

Notte piccola!”

 

-------------------------------

Slash rientrò nell'appartamento...sembrava non ci fosse nessuno. Tese l'orecchio e udì distintamente gemiti e sospiri provenire dalla stanza di Duff.

Eh bravo man! E Steven? Boh, sarà da Adriana...”

Decise di sedersi sul divano a guardare un po di tv; cominciò a pensare a Becky: gli piaceva quella ragazza, aveva un qualcosa che lo attirava incredibilmente. “Ho persino buttato il numero di quella tardona sexy per lei! Non è da me...”

Ok, era molto carina...però i suoi occhi, che diventavano così grandi e profondi quando era nervosa...e il suo sorriso, la sua risata cristallina... “Sei fottuto Saul...” Possibile che uno come lui si stesse innamorando di quella ragazza? Così diversa da tutte quelle con cui era stato? Forse era proprio la sua diversità a piacergli, la sua innocenza...

Si appisolò sul divano, continuando a pensare alla ragazza; fu svegliato da una porta che si chiudeva e aprì gli occhi.

 

Oh...Alex? Che ci fai tu qui?”

 

La ragazza si bloccò in mezzo al salotto: aveva cercato di essere più silenziosa possibile per non svegliare Duff, che dormiva in camera, ma Slash proprio non l'aveva notato.

 

Ops...ecco...io...ehmmm...”

 

Va beh tranquilla, credo di aver capito! Vi ho sentiti, sai?”

 

Alex diventò di ogni colore, e dopo un frettoloso saluto se ne andò: era decisamente una situazione imbarazzante.

Slash andò subito in camera di Duff e lo svegliò scrollandolo leggermente.

 

Ehi man...credo che tu abbia qualcosa da dirmi!”

 

Eh? Ma che caz...Slash? Stavo dormendo porca puttana!”

 

Non mi frega! Prima di tutto, mi devi dire perchè cazzo ve ne siete andati e ci avete lasciati là! Abbiamo dovuto fare l'autostop!”

 

Beh, Izzy e Axl se ne erano andati con la loro auto portandosi via quelle due tipe che avevano conosciuto lì al mare...e noi a un certo punto, visto che voi non tornavate, abbiamo deciso di andarcene...tanto in 6 non ci saremmo stati sulla macchina di Adry!”

 

Bella giustificazione del cazzo! Ma piuttosto...'sta Alex?”

 

Una vera bomba amico...sembra tanto timida, sempre lì che arrossisce...e invece fidati che è tutto fuorché una santerellina!” i due si misero a rider. “Te e Becky invece?”

 

Ma niente siamo andati in quella grotta che c'è dietro gli scogli, no, hai presente...”

 

E..???”

 

E cosa...e niente, cosa vuoi che sia successo!”

 

Avete scopato?”

 

Ma i cazzi tuoi una buona volta?”

 

Ho capito, in bianco anche stavolta, eh?” Il silenzio di Slash fu una risposta per Duff.

 

Non dirmelo man...”

 

Cosa, Michael?”

 

Non ti starai mica innamorando di Becky?”

 

Io...io che..??? Amico, hai preso un'insolazione? Ma figuriamoci, innamorato io...Slash, il grande latin lover!”

 

E allora come mai non l'hai ancora liquidata, visto che non te la dà?”

 

Oh ecco...io...io non l'ho ancora liquidata perchè...perchè sono sicuro che sarebbe una gran scopata, ecco! E non voglio lasciarmela scappare!” concluse il chitarrista decisamente poco convinto.

 

Seh, va beh, e Steven non è peloso!!! Ma fammi il piacere...Comunque vattene ora, voglio dormire!”

 

Posso dormire qui con te, man? Mi sento solo...”

 

Duff si limitò a girarsi dall'altra parte sbuffando; Slash la considerò una risposta affermativa e si sdraiò sotto le coperte con il bassista.

 

Vedi di tenere le mani a posto, Hudson, che se sei in astinenza non voglio rimetterci io!”

 

E dopo questa perla di saggezza, crollarono tra le braccia di Morfeo.

 

 Grazie come al solito a tutte coloro che leggono, seguono e recensiscono (in particolare alla fedelissima Ormhaxan e a i4ever le cui recensioni mi fanno sempre morire del ridere! GRAZIE DI CUORE!) Inoltre, se avete tempo da perdere vi invito a dare un'occhiata alla nuova storia che ho pubblicato "So fine"; il primo capitolo è più un'introduzione, le cose interessanti cominceranno più avanti! Spero che possiate gradire anche quella! Un bacione, alla prossima :)
 

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Capitolo 13
*** Thirteen ***


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 ALEX

Mi svegliai come al solito alle 7e30 e, dopo essermi lavata, vestita e truccata, andai alla redazione. Non vedevo l'ora di incontrare Alex e farmi dire dove diavolo erano finiti il giorno prima.

La mia collega non era ancora arrivata: era abbastanza presto, del resto; andai comunque nel mio ufficio e cominciai a lavorare. Oggi era l'ultimo giorno d'ufficio prima di lunedì, quando dovevo consegnare gli articoli al capo: avevo finito tutto, ma volevo portarmeli a casa per rileggerli ancora un po' durante il week-end.

Finalmente arrivò Alex: aveva un sorriso che andava da un orecchio all'altro.

 

Buongiorno Becky! Oggi è una bellissima giornata, non trovi?”

 

Guardai fuori dalla finestra: c'erano dei nuvoloni che non promettevano nulla di buono. Mi resi conto, quindi, che la sua allegria non era certo dettata dal bel tempo e dal sole.

 

Che è successo Alex?”

 

Eh?”

 

Ci manca solo che faccia la finta tonta!” pensai.

 

Beh, mi hai appena detto che è una bellissima giornata, quando invece c'è un tempo di merda! Perciò deve esserci dell'altro...”

 

Ehm in realtà sì...”

 

Dai racconta...tanto sono troppo curiosa per riuscire a lavorare! Poi cominciamo eh però!”

 

Sì, capo! Beh, allora...ieri, no, quando siamo andati via, abb...”

 

Giusto...perchè diavolo ci avete lasciato là????” la interruppi urlando.

 

Abbassa la voce, Becky! Ok, ti spiego...Izzy e Axl se ne sono andati con quelle due ragazze e han preso la loro macchina; io, Adry, Steve e Duff ci eravamo rotti di aspettarvi...eravamo certi che te e Slash aveste di meglio da fare” mi fece l'occhiolino “E così abbiamo deciso di andarcene, tanto poi in 6 non ci saremmo comunque stati in una macchina sola.”

 

E sì eh, ovvio! Così noi siamo tornati a casa facendo l'autostop e rischiando la vita!”

 

Accidenti se sei drammatica! Comunque, Steven è andato a casa di Adry e invece Duff mi ha invitata da lui...” si bloccò con una espressione sognante.

 

Oh, no...non dirmelo Alex...”

 

Il suo sorriso diventò se possibile ancora più grande.

 

L'avete fatto?”

 

Sììììììììììììììììììììììììììììì!!!!!” mi aveva sturato i timpani “E quando sono andata via c'era Slash sul divano, che quindi ci ha subito scoperti! Pensavo che avrebbe dormito da te!”

 

No vedi...noi...ci stiamo andando...con calma, ecco...”

 

Quindi non ci sei ancora andata a letto?”

 

No, Alex...”

 

Ma cosa aspetti!?! Ha scritto sesso in fronte quel ragazzo, è una bomba erotica!”

 

Ma che cazzo è una bomba erotica, Alex...dai su, ti prego...io voglio che sia speciale capito? E soprattutto, voglio capire se io sono una delle tante o no...”

 

Ma...”

 

Ma un corno, discorso chiuso. Dobbiamo lavorare, su...”

 

Cominciammo a lavorare ognuna per conto proprio, fino a quando Alex non parlò di nuovo.

 

Becky?”

 

Che c'è?”

 

Duff mi ha invitata al concerto domani sera...tu ci vai vero?”

 

Sì Alex...” La sua reazione non tardò ad arrivare.

 

Evviva!!” urlò felice “Meno male, da sola non ci sarei andata! Verrà anche Adry?”

 

No, purtroppo lavora questo sabato, ma ci raggiungerà a mezzanotte quando finisce il turno!”

 

Ok ok...secondo te, Becky, cosa devo mettermi? Sportiva, o sexy, o una via di mezzo, opp...”

 

Alex, calmati! Respira! Se vuoi, puoi venire da me a prepararti così decidiamo insieme! Ok?”

 

Oh si che bello...non mi osavo chiederti se potevo...anche perchè poi magari potrei dormire da Duff...” la fulminai con lo sguardo “Va beh, siccome sarò indecisa mi porterò un po' di opzioni di vestiti! Ok?”

 

Ok, Alex, ok...” sospirai rassegnata. Ma non potei trattenere un sorriso, vedendo la sua espressione felice. 

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Capitolo 14
*** Fourteen ***


Finito il lavoro alle 2, tornai a casa; provai a suonare all'appartamento dei ragazzi: volevo fare un salutino a Saul. Ma non rispose nessuno. “Saranno al garage a provare!”

Così, rassegnata, entrai in casa e mi riposai qualche ora, prima di andare al Rainbow; decisi di fare una telefonata ad Adriana, visto che quella sera non lavorava e non ci saremmo viste al locale.

 

Pronto?”

 

Adry, sono Becky!”

 

Ehi, Becky! Come è?

 

Tutto bene grazie. Posso farti la ramanzina per ieri? Per averci abbandonato là come due scemi?”

 

Ma tesoro, noi l'abbiamo fatto per voi, tanto avevate di meglio da fare o sbaglio?”

 

Sbagli, visto che non abbiamo fatto nulla!”

 

Che cosa???????”

 

Adry, te l'ho già detto! Voglio andarci piano...Slash mi piace davvero e non voglio bruciare le tappe. Quando il momento giusto arriverà, me ne accorgerò! Inoltre voglio capire se per lui sono qualcosa di più di una delle solite puttanelle.”

 

Guarda, ne parlavamo ieri dopo che ve ne siete andati...secondo i ragazzi Slash è partito!”

 

Non riuscii a trattenere un sorriso a quella sua affermazione.

 

Però” continuò “Fai bene ad andarci piano! Invece immagino che Alex e Duff non abbiano perso tempo...li abbiamo lasciati sotto casa di lui...”

 

Sì guarda, stamattina Alex era sulle nuvole da quanto era felice!”

 

Ahahahahah, immagino! Va beh, sono contenta per lei...Duff è una brava persona!”

 

Ma sì, spero solo non la faccia soffrire se no gli taglio le palle! Comunque, domani sera c'è il concerto...ci raggiungi dopo il lavoro?”

 

Sì, a mezzanotte e mezza massimo sono al Roxy! Tu vai là con Alex?”

 

Sì, viene da me verso le 6...ci prepariamo e poi usciamo a mangiare qualcosa prima di andare al locale! Dai, allora a domani Adry! Rilassati un po' col tuo Steven questa sera, visto che sei libera!”

 

Puoi contarci, baby! A domani! Ciao ciao!

 

Ciao Adry!” e misi giù.

 

Alle 6 andai a lavorare al Rainbow e il tempo passò piuttosto velocemente; a mezzanotte, dopo aver salutato Mike e le altre cameriere, uscii da locale. E vidi una persona che proprio non mi aspettavo di incontrare.

 

Che cazzo ci fai qui?”

 

Ti aspettavo, baby...”

 

E perchè mai?”

 

Avevo voglia di chiacchierare un po' con te...che ne dici se ti accompagno a casa? Non è di certo l'ora migliore per una ragazza per andare in giro da sola!”

 

Di solito mi dà uno strappo Adriana fino a casa, ma stasera era di riposo...”

 

Lo so lo so...dopo le prove è venuta a prendere Steve al garage...”

 

Mi limitai ad annuire. “Perchè questo ragazzo mi rende così nervosa?”

Dopo un po' mi fece la fatidica domanda.

 

Allora, come va con Saul?”

 

Non credo siano affari tuoi!”

 

E perchè no? Saul è mio amico...”

 

Sentimi bene” cominciavo davvero a scaldarmi “A me non importa un fico secco di quello che pensi di me o della mia...relazione...con Slash, d'accordo? Dopo quella sera mi ero imposta di ignorarti, e ci ero anche riuscita! Però te devi venire a rompere le palle quando nessuno ti ha cercato! Fattene una ragione, bello, il mondo non gira intorno a te!”

 

Fortunatamente, eravamo arrivati sotto casa mia e, dopo aver bofonchiato qualcosa di simile a un ciao, aprii il portone e salii le scale come una furia per andare a rifugiarmi il più velocemente possibile in casa.

 

-------------------------------

Ma qualcun altro aveva assistito alla scena: Slash era sul terrazzo a fumarsi una sigaretta quando aveva sentito una ragazza parlare ad alta voce. Aguzzando la vista, poiché c'era poca luce, aveva riconosciuto Becky e... “Axl! Che cazzo ci fa con lei?”

Non sentì bene le parole che si dissero, ma capì che lei era incazzata.

Dopo aver gettato la sigaretta ormai finita, andò vicino alla porta e, appena udì quella di Becky chiudersi, decise di scendere giù: poteva ancora beccare il rosso e dirgliene due.

Infatti, appena varcato il portone, lo vide che si stava allontanando lentamente.

 

Rose!” chiamò.

 

Il rosso si girò e si fermò in mezzo alla strada; allora il chitarrista lo raggiunse e gli si avvicinò pericolosamente.

 

Che cazzo ci facevi con lei, me lo spieghi?”

 

Ehi, amico, calmati! Ma niente, passeggiavo e l'ho incontrata per caso!”

 

E cosa cazzo passeggiavi a fare di notte e da solo?”

 

Volevo stare un po' da solo a pensare, è vietato??? Comunque l'ho incontrata e l'ho accompagnata...sappiamo bene entrambi che in giro è pieno di maniaci...”

 

Quanto hai ragione, pensa che io ne ho uno davanti alla faccia!”

 

Oh, ma che cazzo vuoi Hudson? Eh, si può sapere?”

 

Voglio che la lasci in pace, ok? Tu non le interessi, anche se avete scopato! Era ubriaca marcia e fosse stata in sé non l'avrebbe mai fatto!”

 

Che c'è, Hudson, sei geloso che a me l'ha data e a te no?”

 

A queste parole Slash non si trattenne più e gli tirò un pugno; Axl si toccò lo zigomo dolorante: un bel livido non glielo toglieva nessuno.

 

Te lo dico ancora una volta, Rose...sta lontano da lei!” e, detto questo, si girò di spalle per andarsene.

 

Axl sentiva che la guancia gli si stava gonfiando a vista d'occhio: Izzy l'avrebbe notato subito. Cominciò a prepararsi psicologicamente all'interrogatorio che l'amico gli avrebbe fatto una volta giunto a casa.

 

 

Grazie a FoxyGiu e Ila_Ashba che hanno messo la storia tra le preferite! :) E grazie anche a tutte coloro che seguono, recensiscono e semplicemente leggono! Alla prossima :) 

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Capitolo 15
*** Fifteen ***


Quella notte non dormii bene: ero davvero troppo incazzata con Axl. “Ma come si permette? Montato che non è altro...”

Mi addormentai tardissimo ma, fortunatamente, il giorno dopo non avrei lavorato, essendo sabato.

Fui svegliata dal campanello; tentai di alzarmi guardando l'ora: le 10e34.

Mi diressi verso la porta, incurante di indossare solo gli slip e una micro-maglietta e di avere i capelli ovunque tranne al loro posto: ero ancora troppo addormentata per rendermene conto.

Aprii.

 

Buongiorno principessa! Dormito bene?”

 

Richiusi di scatto la porta. “Lo specchio...lo specchio! Dove cazzo è lo specchio!! Oddio, ma guarda che capelli! Ma io che cazzo faccio di notte per ridurmi così??”

Il campanello suonava ancora e mi fiondai ad aprire, sperando di essere un tantino più presentabile.

 

Saaaaaul...ma che bello vederti! Come mai qui?” stavo parlando con un tono di voce troppo alto e stridulo.

 

Tutto a posto, Becky?” mi guardò perplesso “Ho pensato di portarti la colazione!” Aveva in mano due bicchieri di caffè e un sacchettino con dentro due brioche.

 

Tentai di rilassarmi. “Sì, scusami...è che quando mi sveglio sono impresentabile e mi vergognavo a farmi vedere così!”

 

Oh, io invece dico che tu sei molto presentabile!”

 

Fece scorrere il suo sguardo sul mio corpo molto poco vestito. “Cazzo!” Avevo pensato ai capelli e mi ero completamente scordata di essere praticamente nuda.

Volai in camera a indossare un paio di pantaloni della tuta e a cercare di domare la mia chioma.

 

Accomodati pure, fai come se fossi a casa tua!” gli urlai dall'altra stanza.

 

Dopo un attimo tornai di là: Slash era seduto sul divano con un sorrisone.

 

Hai fame?” mi chiese.

 

Ho una fame da lupi!” e mi sedetti accanto a lui.

 

Mangiammo in silenzio, dopodiché mi avvicinai a lui.

 

Grazie, sei stato dolcissimo a portarmi la colazione.” e lo baciai.

 

Ci baciammo per minuti interminabili, e fu lui poi a interrompere il contatto.

 

Basta, baby, se no ti mangio, giuro! E' meglio che vada, gli altri mi aspettano al garage: sarà una giornata di prove intense!”

 

Andrà benissimo stasera! Verremo io e Alex, Adry ci raggiunge dopo il lavoro!”

 

Perfetto! Ah, eccoti i pass per il backstage! A proposito, Alex e Duff...sai tutto?”

 

Sì, Alex me lo ha raccontato. Era entusiasta, mi sa che si è presa una bella cotta! Duff che ti ha detto?”

 

Che è tutt'altro fuorché la ragazza timida che può sembrare!”

 

Scoppiammo entrambi a ridere, mentre lo accompagnavo alla porta.

 

A più tardi allora, dolcezza. Ti avverto...ci sarà una sorpresa per te questa sera, dopo il concerto...”

 

Una sorpresa?”

 

Eh sì, una sorpresa!!”

 

Cos'è cos'è!? Dimmelo ti prego! Sono troppo curiosa!”

 

Smettila di fare la scimmietta fastidiosa! Se te lo dico che sorpresa è?! Scappo piccola, a stasera!” e dopo avermi dato un bacio se ne andò, lasciandomi a crogiolarmi dalla curiosità.

 

Passai la giornata ad attendere con trepidazione l'arrivo di Alex; feci le faccende di casa, scrissi qualcosa sul mio diario e rilessi alcuni articoli che dovevo consegnare al capo lunedì.

Finalmente arrivarono le 6 e Alex era puntualissima.

Appena suonò le aprii: era raggiante e reggeva un borsone in cui ci dovevano essere i vestiti che aveva portato. “Ha intenzione di stare via 3 mesi?!?”

 

Cosa hai messo lì dentro, tutto l'armadio?” le domandai mentre la facevo accomodare.

 

Oh, Becky, ero così indecisa! Così ho portato un po' di opzioni diverse!”

 

Lo vedo!” le dissi ridendo “Dai, cominciamo a prepararci così poi andiamo a mangiare...ho una fame da lupi!”

 

La scelta degli abiti fu molto più lunga del previsto: Alex, alla fine, optò per un paio di jeans strettissimi, un top di paiettes argentato decisamente scollato, che metteva in vista il suo seno piuttosto prosperoso, e un paio di sandali tacco 12 sempre argentati.

 

Provati questo vestitino dai!”

 

Alex, ma ti sei bevuta il cervello? Quello non è definibile vestito da quanto è corto, dai!”

 

Aveva tirato fuori dal suo borsone delle meraviglie un micro-vestitino nero monospalla e un paio di scarpe col tacco rosso fuoco.

 

E' bellissimo...e anche le scarpe...ma io non mi sento a mio agio vestita così!”

 

Oh, ma smettila Becky! Hai un bellissimo fisico, perchè non lo metti in mostra? E poi, non vuoi far sbavare un po' Slash?”

 

Tu pensa a Duff! A lui sì che servirà una bacinella quando ti vedrà!”

 

Che scena raccapricciante!" scoppiammo a ridere "Dai, ora basta cazzeggiare, vai a vestirti, forza!!”

 

Ma è una congiura...prima Adriana, poi Alex! Cosa c'è di male nel volersi vestire semplicemente, io mi chiedo!”

 

Quando fui vestita e truccata uscii dal bagno per andare a specchiarmi: dovevo ammettere che quel vestito mi stava a pennello; quella sera mi ero anche arricciata i capelli, che formavano dei bei boccoli verso le punte. Sì, mi piacevo molto.

 

Sei a dir poco uno spettacolo!” anche Alex aveva apprezzato.

 

Devo ammettere che avevi ragione sai?? Questo vestito è perfetto! Dai andiamo adesso, i Guns ci aspettano!”


 

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Capitolo 16
*** Sixteen ***


Andammo a mangiare un hamburger velocemente e ci recammo al Roxy. Era piuttosto presto quindi non c'era molta gente; ci dirigemmo subito verso il backstage e, dopo aver mostrato i nostri pass a due tipi che sembravano degli armadi, entrammo in una micro-stanza: i ragazzi erano seduti per terra in cerchio.

 

Ma cosa fanno una seduta spiritica?” mi chiese sottovoce Alex.

 

Ehm ehm...” feci due finti colpetti di tosse.

 

Ehi, ragazze! Già qui?” Izzy si alzò e ci salutò baciandoci sulle guance.

 

Tieni i tentacoli a posto Stradlin!” Duff si era alzato e si era avvicinato ad Alex. “Ciao piccola” e le diede un lieve bacio sulle labbra.

 

Ma cosa stavate facendo lì per terra?” gli domandai.

 

Oh niente, è una sorte di rito pre-concerto. In realtà stiamo semplicemente lì in silenzio a fumarci una canna! Favorisce la concentrazione!” spiegò Steve.

 

Siete strani forti va” dissi, e mi avvicinai a Slash “Ehi, come ti senti?”

 

Agitato baby” mi disse “Mi aiuti a rilassarmi un po'?” mi guardò malizioso.

 

Saul, temo che non farei altro che agitarti ancora di più!”

 

Sì, mi sa che hai ragione. Va beh, sediamoci qui a bere qualcosa. Tieni” mi passò una lattina di birra “Allora ti sei tenuta libera per dopo?”

 

Certamente...tanto penso che Alex andrà a casa con Duff...a proposito, ma dove si sono già cacciati?”

 

Prima ho visto che nel corridoio che unisce questo buco di stanza al bagno c'è un divano particolarmente carino!” constatò Izzy.

 

Aguzzammo le orecchie e potemmo sentire chiaramente gemiti e sospiri giungere dal luogo che Izzy aveva appena descritto.

 

Quei due sono peggio di Steven e Adriana!” disse Axl, scatenando le risate generali.

 

Fottiti Rose, sei solo invidioso!” disse Steven mostrandogli un bel dito medio.

 

Restammo ancora un po' lì nel backstage a rilassarci...o almeno, io e Alex (che era tornata dopo la sua scappatella con Duff) ci rilassavamo, mentre i ragazzi erano più agitati ogni minuto che passava.

 

Ragazzi dobbiamo dare il meglio eh! Il sabato in questo buco deve essere nostro!” disse Axl, ricevendo il consenso degli altri. Vennero a chiamarli: era arrivato il loro momento.

 

Andrà bene ragazzi! Siamo i migliori!”

 

Slash mi si avvicinò.

 

Sarai il migliore Saul!” lo incoraggiai.

 

Lui non mi rispose: si limitò a baciarmi.

 

A dopo piccola” mi disse prima di uscire.

 

Io e Alex decidemmo di rimanere a goderci lo spettacolo dal backstage: la visuale non era niente male.

Stavamo cantando a squarciagola e ballando come delle forsennate quando sentimmo aprire la porta; ci voltammo trovandoci davanti due ragazze.

Erano molto alte, molto belle e molto poco vestite. Una ragazza con i capelli rossi si avvicinò a noi.

 

Salve ragazze, io sono Abbey e lei è la mia amica Kate” disse, indicando la moretta al suo fianco “Ci hanno invitato Axl e Izzy, li abbiamo conosciuti l'altro giorno al mare!”

 

Ah sì, ricordo...”

Ci guardavano con superiorità, ma io e Adry continuammo a seguire il concerto, ignorando quelle due snob.

 

Non mi piacciono per niente” mi sussurrò Alex.

 

Concordai con lei in silenzio.

Il concerto terminò e i ragazzi rientrarono nel backstage raggianti: avevano suonato divinamente, e lo sapevano.

Mentre Duff e Slash si avventavano su me e Alex, Izzy e Axl notarono le due nuove arrivate.

 

Kate bellezza! Sono felice che tu sia qui!” disse, prima di dare un bacio per niente casto alla mora. Izzy invece si diresse dalla rossa e, senza mezzi termini, la condusse verso il bagno.

Hai capito Izzy, zitto zitto...”

Intanto era arrivata anche Adriana, che saltò subito addosso a Steve.

 

Adry! Già qui?” cercai di attirare la sua attenzione. Lei si staccò dal suo ragazzo e mi sorrise.

 

Becky! Sì, ho chiesto a Mike se potevo staccare un'ora prima! Avevo troppa voglia di venire qui dal mio orsacchiotto!” e detto ciò si rifiondò su Steven.

 

Poco dopo, la porta si aprì di scatto: era Tom Zutaut.

 

Buonasera stronzi” tutti i ragazzi erano tornati sull'attenti. Persino Izzy, con i pantaloni slacciati, era tornato nella stanza. “Devo farvi i miei complimenti per stasera! Siete piaciuti molto al padrone di questa bettola, che vi dà il sabato come serata fissa, e ovviamente sarete pagati. Inoltre, buone notizie. Mercoledì avete una serata al Whisky a GoGo. Come saprete, anche quello è un bel locale. Bene, per ora è tutto. Ci vediamo mercoledì cazzoni. Andate a sbevazzare un po' che offre la casa stasera! E...divertitevi” disse infine lanciando un'occhiata maliziosa a noi ragazze.

 

I ragazzi cominciarono ad esultare e abbracciarsi; Duff prese una birra per ciascuno dal mini-frigo e brindammo.

 

Ai Guns!” urlò Slash.

 

Ai Guns!” ripetemmo tutti in coro.

 

Dai ragazzi, andiamo a festeggiare al bar!” disse Steven.

 

Tutti acconsentirono e uscirono; Duff si voltò verso Slash che non si era mosso.

 

Man?”

 

Noi ce ne andiamo Duff...”

 

Ma come, non venite a festeggiare?” Duff mi guardò.

 

Slash, se vuoi possiamo stare ancora un po' qui...”

 

No Becky, andiamo...io voglio stare un po' con te da solo...” e mi baciò.

 

Quando ci staccammo, Duff si era dileguato insieme a tutti gli altri; Slash prese uno zaino che stava in un angolo e mi portò fuori dal locale.

Molte ragazze tentavano di fermarlo per ricevere uno sguardo o un po' di attenzioni da lui (e anche per lanciare occhiatacce a me in realtà) ma lui, stringendo la mia mano, si dirigeva imperterrita verso l'uscita.

Finalmente fuori, inspirai a pieni polmoni l'aria fresca della sera. “Si soffocava là dentro...e tutte quelle ragazze...se avessero potuto mi avrebbero fatto a pezzi!”

 

Pronta per la sorpresa piccola?” mi domandò sorridendo.

 

Cero che sono pronta! E' da quando me ne hai parlato che attendo con ansia questa serata!” ed era vero: ero terribilmente agitata ed emozionata.

 

Perfetto! Allora andiamo! Dobbiamo trovare un taxi!”

 

Un taxi?” ignorò la mia domanda, non facendo altro che stringere ancora di più la mia mano e cominciando a camminare verso la stazione dei taxi, che si trovava poco distante da lì.

Appena saliti sull'auto, Slash diede all'autista un indirizzo che non avevo mai sentito.

 

Ma dove mi porti?”

 

Vedrai baby...”

 

Decisi di fidarmi: appoggia la testa sulla sua spalla e rimanemmo in silenzio per tutto il tragitto.

Dopo non saprei dire quanto tempo, ci fermammo e scendemmo dall'auto. Eravamo in una zona della città molto bella e si poteva vedere benissimo la scritta 'Hollywood'; era più bella di quanto pensassi.

 

Oh Saul guarda là! La scritta! Che bella!” mi resi conto che sembravo una bambina di 5 anni che andava per la prima volta al luna park. Cercai di darmi una calmata.

 

Era questa la sorpresa?”

 

No, baby, la sorpresa non è nemmeno ancora cominciata!” mi prese di nuovo per mano e cominciammo a percorrere una strada.

 

Diventava sempre più in salita e stretta: mi resi conto che stavamo salendo sulle colline.

 

Fermati” mi disse. Prese qualcosa dal suo zaino e mi bendò.

 

Ma...ma che fai?”

 

Non mi rispose ma mi fece proseguire aiutandomi a non inciampare.

Dopo qualche minuto, ci fermammo; lo sentii che si piazzava dietro di me per sciogliere il nodo della benda.

 

Oh mio Dio...” non riuscii a dire altro: eravamo davvero sulle colline e davanti a me si stagliava uno spettacolo a dir poco meraviglioso della città illuminata. Sembrava così silenziosa da lassù, niente clacson, voci...niente di niente...c'era una pace assoluta.

 

Voltati” mi sussurrò nell'orecchio.

 

Eravamo perfettamente sotto la scritta 'Hollywood'. Non sapevo cosa dire, non potevo crederci; mi voltai verso di lui raggiante e non feci altro che abbracciarlo.

 

Ti piace piccola?”

 

E'...è la cosa più bella che abbia mai visto! Grazie!”

 

Sono felice che ti piaccia. Vieni.”

 

Si avvicinò alla zaino che aveva posato poco più in là e tirò fuori una coperta che stese sul prato e alcune lattine di birra e coca-cola.

 

Siediti qui. Hai sete?”

 

Annuii piazzandomi vicino a lui; restammo qualche minuto in silenzio sorseggiando la nostra bibita, fino a che lui non me la tolse dalle mani. La poggiò sul prato e si avvicinò a me, dandomi un bacio incredibilmente dolce che mi fece scollegare completamente il cervello, dimenticandomi tutto e tutti: c'eravamo solo io e lui in quel momento.

Mi fece sdraiare sotto di lui continuando a baciarmi; sentivo il delicato tocco delle sue mani da sopra il vestito e mi accorsi che dentro di me si stava accendendo un fuoco che non avrei mai creduto di poter provare.

Siccome mi accorsi che lui ci stava andando piano, sapendo della mia titubanza, decisi di prendere l'iniziativa e cominciai a togliergli la giacca di pelle e poi la maglietta.

Le mie mani vagavano sul suo petto e potevo sentire il suo respiro farsi sempre più affannoso; mi slacciò e sfilò il vestito e cominciò a baciarmi il collo, le spalle, a sfiorarmi il seno e la pancia.

Stavo perdendo il controllo, ma capii che lo volevo; il fatidico momento era arrivato, e non poteva essere più perfetto.

A un certo punto si bloccò guardandomi.

 

Becky, non ti ho portata qui per questo, voglio che tu lo sappia. A me non importerebbe se tu ora mi dicessi che ti vuoi fermare; ok, non sarebbe facile, ma posso farcela.”

 

No” gli dissi sorridendo “Voglio fare l'amore con te, Saul. Voglio sentirmi tua...completamente.”

 

Non se lo fece ripetere due volte: ricominciò a baciarmi con una passione irrefrenabile e portò le mani dietro la mia schiena per slacciarmi il reggiseno; cominciò a baciarmi i seni, facendomi sospirare.

Portai le mie mani ai suoi pantaloni, dove potevo sentire la sua erezione; se li sfilò e rimase in boxer. Intanto la sua mano si stava dirigendo sotto le mie mutandine, e cominciò a torturarmi facendomi gemere senza alcun pudore.

Non ce la facevo più, volevo sentirlo dentro di me, ne avevo bisogno; gli tolsi i boxer e lui, recepito il messaggio, entrò subito dentro di me. Inizialmente fu dolce, ma poi le sue spinte divennero sempre più forti ed energiche, facendomi urlare; lui intanto mi baciava le labbra, il collo, il seno: pensavo di impazzire dal piacere che stavo provando.

Poco dopo raggiungemmo il culmine insieme; rimase ancora qualche istante dentro di me, cercando di placare i nostri respiri affannosi, e poi, quando si tolse, si sdraiò e mi fece accomodare sul suo petto, cercando di coprirci come potevamo con un pezzo di coperta.

Non mi sembrava vero: ero talmente felice di essere lì, con lui, con il ragazzo di cui mi ero innamorato e con cui avevo appena fatto l'amore. Non riuscivo a togliermi il sorriso dalle labbra.

Sorriso che divenne ancora più grande quando lo sentii dire quelle fatidiche parole.

 

-------------------------------

Saul si sentiva nervoso: era là, in uno dei posti più romantici della città, con quella ragazza. Una ragazza così diversa da tutte quelle che aveva conosciuto nella sua vita e che, forse proprio per questo, gli aveva rubato il cuore.

Non aveva mai detto a nessuna donna che l'amava, forse perchè non aveva mai provato davvero quel sentimento. Era un po' spaventato all'idea: lui, il grande Saul Hudson, che si portava a letto ogni sera una tipa diversa, stava per dichiarare il suo amore ad una ragazza.

Ma non riusciva a trattenersi, sentiva che sarebbe scoppiato se non glielo avesse detto; e così fu.

 

Ti amo, Becky.” e, in quel momento, il ragazzo si sentì felice come non lo era da tanto, tanto tempo.

 

 

Della serie...è stata dura ma ce l'abbiamo fatta...!! Un applauso ai nostri piccioncini *.* Grazie a tutte come sempre! Alla prossima :) 

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Capitolo 17
*** Seventeen ***


Rimanemmo là tutta la notte e, dopo aver fatto l'amore ancora e ancora, crollammo addormentati.

Fui svegliata da un raggio di sole che mi colpiva il viso e rimasi ad ammirare il sole che stava sorgendo: era uno spettacolo meraviglioso.

 

Slash” lo scrollai leggermente “Slash sveglia...”

 

Mhm...che c'è baby?”

 

Guarda che bella l'alba!”

 

Aprì gli occhi con fatica e si tirò un po' su.

 

Hai ragione è bellissimo. Ma adesso vieni un po' qui!”

 

Mi tirò giù sulla coperta e sentii chiaramente la sua erezione.

 

Ma Saul! Ma sei insaziabile!” gli dissi ridendo.

 

E' l'alzabandiera mattutino, baby, non è colpa mia!” e cominciò a baciarmi; io, dopo un attimo di esitazione, non potei fare altro che lasciarmi andare, cullata da quelle sensazioni uniche che solo lui riusciva a darmi.

 

Rimanemmo sulle colline fino alle 9, quando, decisamente affamati, sentimmo il bisogno di andare a fare colazione; dopo aver fatto tappa in un bar cominciammo a camminare: casa era piuttosto lontana.

Dopo un'ora circa arrivammo a destinazione; avevo voglia di fare una doccia e di dormire qualche ora.

 

Ehi, ora ho bisogno di riprendermi un po'. Ci vediamo più tardi?”

 

Ti ho distrutto eh, baby? Te l'avevo detto che sono uno che fa faville! Ahio!” gli diedi un piccolo pugno sul braccio, scoppiando a ridere.

 

Vedi di non esaltarti, bello! Facciamo qualcosa con gli altri stasera?”

 

Sì dai, andiamo a bere qualcosa in qualche locale del Sunset. Parlo con gli altri stronzi, te senti Alex e Adry!”

 

A un certo punto si aprì la porta dell'appartamento dei ragazzi e ne uscì Alex con una faccia decisamente sbattuta.

 

Guarda lì che mi risparmio una telefonata!” dissi io scherzosamente “Buongiorno eh!”

 

Alex era diventata tutta rossa; tentò di abbozzare un sorriso.

 

Ehm...buongiorno a voi...già svegli?”

 

Oh siamo svegli da un pezzo ragazza” disse Slash “E il mio amico? L'hai distrutto o è ancora vivo?”

 

Alex diventò se possibile ancora più rossa.

 

Sta...sta facendo colazione, c'è ancora qualcosa da mangiare se volete. Io devo tornare a casa! Sono fuori da più di 24 ore!”

 

Ma che te ne frega Alex!” disse Slash “Senti, stasera andremo tutti insieme a bere qualcosa. Ci vediamo per le 9 qui sotto?”

 

Sì, d'accordo. Becky te ci sarai?”

 

Sì sì, ci sono. Va beh, vado a farmi una doccia, a più tardi Slash” gli dissi baciandolo. E poi rivolta ad Alex “Io e te dobbiamo parlare, ti avverto!” suonò quasi come un rimprovero: in realtà, non vedevo l'ora di raccontarle tutto quello che era successo con il mio riccio.

 

Lei mi fece l'occhiolino e se ne andò; dopo l'ennesimo bacio riuscii finalmente a staccare Slash e ad entrare nel mio appartamento: sentivo un gran bisogno di dormire.

Dopo un pomeriggio trascorso a fare la larva nel letto e aver mangiato qualcosa per cena, mi preparai per uscire.

Mi sentivo incredibilmente felice, andava tutto bene: avevo trascorso una notte meravigliosa con il ragazzo che amavo e che mi ricambiava, il lavoro come cameriera andava bene, lo stage pure. Insomma, per la prima volta nella mia vita sembrava andare tutto per il verso giusto.

Alle 9 ci incontrammo tutti sotto casa nostra; Axl e Izzy erano soli. “Chissà che fine hanno fatto quelle due simpaticone di ieri sera!”

La serata trascorse tranquillamente tra una bevuta e l'altra; riuscimmo comunque a mantenerci tutti più o meno sobri. Purtroppo non riuscii a stare un po' da sola con le ragazze per raccontare le novità: avrei rimandato al giorno dopo. Io e Alex decidemmo di andare a casa abbastanza presto, dato che il giorno dopo lavoravamo.

 

Ragazzi, noi andiamo. Domani ci alziamo presto!” dissi agli altri mentre mi alzavo.

 

Vi accompagniamo ragazze!” dissero Duff e Slash da bravi cavalieri.

 

Oh, ma guardateli, che due fidanzatini amorevoli!”

 

Fottiti Rose!” gli disse il riccio.

 

Una volta fuori, Alex e Duff andarono nella direzione opposta alla nostra.

 

Mi sa che Duff non tornerà a dormire a casa stanotte!” dissi sottovoce a Slash, che si mise a ridere.

 

Arrivammo rapidamente a casa e ci fermammo sul pianerottolo per salutarci.

 

Mhmmm...perchè non dormiamo insieme stanotte?”

 

Sarei tentata...ma domani mattina devo alzarmi presto.”

 

Eddai...” mi disse il ragazzo cominciando a baciarmi il collo e ad accarezzarmi ovunque.

 

Così non mi aiuti Saul...” dissi con il fiato corto.

 

Lui continuò imperterrita.

 

Oh, al diavolo!” dissi a un certo punto.

 

Presi le chiavi dalla borsa e aprii casa mia, trascinando Slash dentro; appena la richiusi, cominciai a baciarlo appassionatamente: quel ragazzo era capace di farmi crollare con una semplice carezza.

La passione che ci aveva travolti era così forte, che non arrivammo nemmeno alla camera da letto: era decisamente troppo lontana.

Mi mise sul tavolo della cucina e mi fece sua: non fu né dolce né delicato questa volta, anzi. Fu rude e selvaggio, ma ciò non mi dispiaceva per niente. Mi ritrovai a urlare per il piacere e impiegammo entrambi poco per raggiungere il limite.

Dopodiché, mi prese in braccio e mi portò a letto: ci addormentammo dopo un attimo come due bambini.

 

---------------------------

Intanto, Adriana, Steven, Axl e Izzy erano ancora al locale che chiacchieravano del più e del meno, sorseggiando la terza birra della serata.

 

Secondo me, quei due ce li siamo giocati” disse Steve.

 

Concordo con te, cucciolo. Avete notato che a Duff gli si illuminano gli occhi quando guarda Alex?” replicò Adry.

 

Ovvio, McKagan è una donnetta!”

 

Smettila Axl! Voi maschi fate tanto i duri ma tanto prima o poi arriva anche per voi qualcuno che vi ruba il cuore! E che magari vi fa anche soffrire, così finalmente provate un po' voi quello che avete fatto provare a tante ragazze!”

 

Ma per favore Adry, dai...li conosciamo quei due no...Saul soprattutto. Quanto pensi che durerà con quella Becky? Tre settimane, un mese? Scommetto che non gliel'ha ancora data! Si stuferà prima o poi!”

 

Dai Axl, possibile che devi essere sempre così stronzo?” gli disse Izzy “Secondo me, invece, Slash è proprio partito. Si vede da come la guarda, quella ragazza; e io sono contento per loro: lei è una brava persona e si merita di essere felice!”

 

E secondo te, Stradlin, uno come Slash potrebbe renderla felice?” Axl si stava alterando.

 

E, sentiamo un po', chi potrebbe farlo? Tu?” chiese Adriana con aria di sfida “Sei solo invidioso, Axl! Cos'è, ti aspettavi che dopo averci fatto sesso, Becky sarebbe crollata ai tuoi piedi elemosinando la tua presenza e le tue attenzioni? Rassegnati, lei non è un'oca giuliva come quelle che ti porti a letto di solito!”

 

Ma te che cazzo ne sai, eh Adry?” il rosso aveva perso le staffe “Fottetevi tutti!” e, detto questo, uscì dal locale.

 

Quanto mi fa arrabbiare quando fa così! Deve capire che non gira tutto intorno a lui!” sbottò Adry.

 

Dai, amore, lo sai come è fatto no?” cercò di calmarla Steve.

 

Ma sì Adry, Steve ha ragione. Speriamo solo non combini un qualche casino dei suoi!”
 

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Capitolo 18
*** Eighteen ***


Alle 7e30 la sveglia suonò; allungai una mano per spegnerla e mi voltai verso il meraviglioso ragazzo che dormiva accanto me.

Accidenti se ha il sonno pesante!” non aveva mosso un muscolo nonostante il suono stridulo e fastidioso della sveglia.

Mi bloccai un attimo a guardarlo: era così bello, con la bocca carnosa leggermente aperta e i ricci che ricadevano disordinatamente sul suo viso e sul cuscino. “Sembra così innocente quando dorme...ma solo quando dorme!” soffocai una risata e, controvoglia, mi alzai per andare a fare la doccia e a prepararmi per andare in redazione.

Preparai il caffè e mangiai qualche biscotto scaduto. “E' ora di andare a fare la spesa, cazzo!”

Il riccio non aveva sentito assolutamente nulla: aveva il sonno davvero pesante. Così gli lasciai un biglietto: Sono andata in redazione. Dormivi così bene che era un peccato svegliarti. Mi vieni a prendere al Rainbow stasera? Ti amo, B.

Uscii di corsa dato che ero vergognosamente in ritardo; arrivai in redazione alle 9e10, ma per fortuna il capo non era ancora arrivato.

Alex invece era già alla scrivania.

 

Buongiorno Becky! Come mai in ritardo?”

 

'Giorno Alex! Niente, colpa dell'autobus...”

 

Sì come no! Scommetto che sei in ritardo perché hai dormito con un ricciolone a caso!”

 

Non le risposi.

 

Aaaaaaaaaaaaaaaaaah!!” aveva interpretato il mio silenzio come una risposta affermativa. “Voglio i dettagli! Anche quelli più piccanti!”

 

Alex! Ma contieniti, porca miseria! Facciamo così, aspettiamo che arrivi il capo per dargli il nostro lavoro e prendere quello nuovo. E poi prima di cominciare ti racconto...anche perchè ti devo anche dire che è successo sabato dopo il concerto!”

L'entusiasmo di Alex mi aveva ormai contagiato.

 

Un quarto d'ora dopo il capo entrò nel nostro ufficio.

 

Ecco qua la merce nuova, ragazze. Quella che mi consegnate oggi la leggerò in settimana e lunedì prossimo ne discutiamo insieme!”

 

D'accordo Signor Cohen!” dicemmo insieme io e Alex. Quando volevamo eravamo delle stagiste modello.

 

Ma visto che non lo eravamo sempre, appena il capo uscì cominciammo con i pettegolezzi. Raccontai ad Alex della sorpresa che Slash mi aveva fatto sabato, del fatto che avevamo fatto l'amore e che quella notte, per la prima volta, avevamo dormito insieme.

 

Alex aveva gli occhi a cuoricino “L'amore trionfa!” disse allegramente.

 

Dopodiché ci mettemmo al lavoro: avevamo cazzeggiato abbastanza per quel giorno.

 

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Quando Slash aprì gli occhi erano le 12e18. “Cazzo quanto ho dormito!”

Allungò una mano sul posto accanto e lui, ormai vuoto e freddo. C'era però un biglietto.

 

Sono andata in redazione. Dormivi così bene che era un peccato svegliarti. Mi vieni a prendere al Rainbow stasera? Ti amo, B.” lesse ad alta voce. “Ma certo che ti vengo a prendere baby!”

 

Andò in bagno e si guardò allo specchio: aveva un sorriso diverso. “Sì, sono decisamente fottuto. Cazzo, sto diventando una checca come McKagan.”

Fece una rapida doccia e, senza nemmeno passare al suo appartamento, dove era certo non ci sarebbe stato nessuno, scese le scale e si diresse al garage: quella sarebbe stata una giornata di prove intense.

Arrivò al garage dopo una mezz'oretta; erano già tutti là.

 

Finalmente Hudson, aspettavamo solo te!”

 

Taci Rose, ero impegnato!”

 

Ah sì? E sentiamo che avevi da fare?” domandò scherzosamente Steven.

 

Non ci arrivi, Adler? Avrà avuto da scoparsi la sua nuova ragazza, no?” disse Axl con strafottenza.

 

Dai, Bill...” Izzy, come sempre, tentò di placare gli animi.

 

Rose” Slash cercava in tutti i modi di mantenere la calma “Te l'ho già detto una volta...fatti i cazzi tuoi! Cosa non ti è chiaro di questa semplice frase, eh?”

 

Ahi ahi, Hudson è acido stamattina. Che c'è, sei di nuovo andato in bianco?” ribatté il rosso.

 

Slash non si trattenne e sbatté il cantante contro il muro.

 

Sentimi bene, stronzo. Io non riesco proprio a capire quale è il tuo problema; non credo tu voglia Becky perchè se fosse così, a costo di darle una bastonata sulla testa, te la saresti già scopata di nuovo. Quindi, spiegami quale è il tuo problema! Mi invidi? Mi invidi perchè ho trovato una persona che mi ama davvero, mentre te, col carattere di merda che ti ritrovi, non riuscirai mai a trovare qualcuno capace di starti accanto? Eh?”

 

La reazione di Axl non si fece aspettare: il pugno si scagliò con violenza sul viso di Slash, che si toccò il labbro sanguinante.

 

Fottiti!” ed Axl uscì dal garage.

 

Merda. Man, tutto bene?” Duff si avvicinò al riccio. “Tieni, ti darà sollievo” e gli porse una lattina di birra ghiacciata da appoggiare sul labbro gonfio.

 

Saul, cazzo ci sei andato giù pesante stavolta...” disse Izzy.

 

Ma che cazzo dovevo fare Iz, eh? E' la seconda volta che litighiamo per Becky. Perchè deve rompere il cazzo così? Perchè quando uno è felice lui deve sempre fare il guastafeste?!”

 

Hai detto bene prima, è invidioso. Vede che tu e Becky vi amate. Lui sa di essere una persona difficile ed è consapevole che è dura stargli accanto.”

 

Speriamo solo che torni entro mercoledì sera, se no siamo fottuti!”

 

Tornerà Steve, tornerà...” Izzy sapeva che la rabbia del rosso sarebbe svanita in fretta.

 

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A mezzanotte, finalmente, finii il turno: ero distrutta. L'unico aspetto positivo della serata era che avevo visto Adriana e le avevo raccontato tutto quello che era successo con Slash durante il week-end. Dire che era felice per me è un eufemismo: cominciò a saltellare, cercando di coinvolgermi in quella specie di danza assurda, fino a quando Mike non ci lanciò un'occhiataccia.

Uscii dal locale e, come speravo, c'era il riccio ad aspettarmi.

Ma mi accorsi subito che qualcosa non andava: aveva lo sguardo spento e...

 

Oh mio Dio, che hai fatto al labbro?”

 

Niente” mi rispose incamminandosi subito verso casa.

 

Sputa il rospo Saul. Te lo leggo in faccia che c'è qualcosa che non va.”

 

Ho litigato con Axl e...” indugiò “Ed è volato un pugno.”

 

Che cosa?” mi fermai per guardarlo meglio negli occhi “E perchè mai?”

 

Perchè è solo un invidioso di merda...perchè se qualcuno che non è lui è felice, allora non va bene e deve rompere le palle! Pensa che gli sia tutto dovuto? Ce l'ha con me perchè io...io sono felice...insieme a te...” aggiunse timidamente.

 

E come mai ti ha dato un pugno?”

 

Perchè gli ho detto che ha un carattere di merda e che non troverà mai nessuna ragazza capace di stargli vicino.”

 

Ci sei andato giù pesante eh...”

 

Lo so, ma non sono riuscito a trattenermi. Ora mi dispiace, vorrei chiedergli scusa...ma è scappato e non abbiamo idea di dove sia. Speriamo solo che torni per il concerto di mercoledì.”

 

Intanto eravamo arrivati sul nostro pianerottolo

 

Ti va di dormire da me?” gli chiesi dolcemente, mentre entravamo in casa mia.

 

Magari baby...già domani non riusciremo a vederci perchè starò tutto il giorno al garage a suonare...e a seconda di come va col rosso magari passo un po' di tempo con lui.”

 

Giusto, fai bene. Dai, andiamo a letto ora” dissi avvicinandomi a lui per baciarlo.

 

Avevo giusto bisogno di te per rilassarmi un po', piccola” disse prima di rispondere ardentemente al mio bacio.


 Chiedo perdono a tutte le amanti di Axl per averlo reso così...stronzetto ;);) Grazie di cuore a tutte come sempre! Alla prossima :)

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Capitolo 19
*** Nineteen ***


Mercoledì arrivò: insieme ad Alex mi recai al Whisky per assistere al loro concerto. Arrivate davanti al locale, vedemmo Izzy seduto per terra che fumava beatamente una sigaretta; mi parve strano e cominciai a preoccuparmi che fosse successo qualcosa.

 

Ciao Iz.”

 

Becky, piccola, ciao.” si alzò e mi diede un bacio sulla guancia. “Ciao Alex! Duff è dentro al bar se ti interessa!”

 

Grazie, vado subito da lui. Ci vediamo dopo, Becky!” la salutai con un cenno della testa.

 

Che succede?” domandai subito al moro.

 

Che vuoi dire Becky?”

 

Guarda che Slash mi ha raccontato tutto...della mezza rissa tra lui e Axl e del fatto che sono volate parole pesanti.”

 

Ah te l'ha detto? Pensavo evitasse per non farti preoccupare!”

 

Beh sai, anche non me l'avesse detto il labbro spaccato di Saul forse l'avrei notato! Dove sono ora? Hai detto che Duff è al bar...”

 

Sì con Steven...”

 

Quindi se tu sei qui...Duff e Steve al bar...cazzo, ma li avete lasciati da soli?”

 

Wow, come sei arguta Becky!” scherzò Izzy.

 

Sei un coglione Stradlin!”

 

Mi precipitai verso il baskstage, aspettandomi di trovare un lago di sangue e loro due riversi a terra. “Oh mio Dio, oh mio Dio...devo chiamare il 911...sicuramente ci sarà bisogno di ambulanza!”

Aprii di scatto la porta, e la scena che avevo davanti mi lasciò a bocca aperta: quei due pazzi erano seduti sul divanetto del backstage, con una birra e una canna in mano, a ridere come due vecchi amiconi.

 

Becky, piccola. Che fai qui?” mi chiese Slash.

 

Che faccio qui? Che faccio qui hai detto?” dovevo avere una faccia da pazza, perchè i due mi guardarono sconvolti.

 

Slash si alzò e mi si piazzò di fronte.

 

Hai bevuto Becky?”

 

Cosa? No, no che non ho bevuto! Ero preoccupata perchè Izzy mi ha detto che eravate qui da soli. Temevo già di trovare una carneficina.”

 

I due scoppiarono a ridere. “Chissà che c'è di tanto divertente!”

 

Becky, non preoccuparti! Io e il tuo riccio siamo vivi e vegeti...e soprattutto amici come prima!” Axl sorrideva: un bel sorriso, non esattamente rassicurante, ma ci andava vicino. “Ora bevi una birra, così ti rilassi un po'!”

 

Accettai: sì, avevo bisogno di calmarmi. Mi accomodai sul divano e Slash mi diede un bacio sulla guancia.

 

Che tenera la mia ragazza che si preoccupa!”

 

La sua ragazza...wow...lo ha detto davvero?” La voce mi si era bloccata in gola e mi limitai a fargli una linguaccia.

 

Va beh, piccioncini, io vado un po' al bar con gli altri stronzi! Vi lascio soli!” e Axl uscì.

 

Slash naturalmente non si fece scappare l'occasione: si fiondò su di me cominciando a baciarmi e ad accarezzarmi dappertutto.

Saul...Saul fermati...” dissi sospirando “Gli altri...mmm...gli altri potrebbero entrare.”

 

Rilassati baby...”

 

Non ero assolutamente in grado di resistergli: da quando avevamo fatto l'amore la prima volta, quella sera meravigliosa, non riuscivo più a farne a meno.

Cominciò a togliermi i vestiti ed entrò subito dentro di me, senza esitare; quando arrivammo al culmine, ci rivestimmo e ci sdraiammo sul divanetto.

Poco dopo entrarono gli altri 4 musicisti con Alex.

Appena in tempo...che figura se no...”

 

Oh oh...mi sa che qui qualcuno ha appena consumato!” scherzò Steve, scatenando varie risatine.

 

Mi alzai subito dal divano, col viso in fiamme per l'imbarazzo, e, dopo aver preso Alex per un braccio, la trascinai fuori annunciando che avremmo guardato lo spettacolo da sotto.

Come sempre, furono bravissimi: c'era parecchia gente a vederli, molti di loro probabilmente non conoscevano questi Guns 'n Roses, ma furono tutti entusiasti di quella musica potente e coinvolgente.

Impiegammo parecchio tempo per tornare al backstage, dato che la folla era notevole; quando aprimmo la porta, due uomini stavano parlando con i ragazzi.

Riconobbi uno di loro come Tom Zutaut, ma l'altro non l'avevo mai visto. Lo sconosciuto si voltò un attimo verso di noi, per poi riprendere il discorso da dove lo aveva interrotto.

 

Perciò, a febbraio cominciamo le registrazioni. Saranno mesi pesanti, voglio il disco per luglio, così agosto e settembre saranno dedicati alla promozione con vari concerti in giro. Leggete il contratto con calma, firmatelo e poi me lo portate in ufficio; l'indirizzo è scritto sulla prima pagina. Bene, cazzoni, comincia qui la nostra collaborazione. Spero che sia lunga e duratura, spero che voi possiate sopravvivere, contando il vostro stile di vita, e spero vivamente che non mi deludiate. Io e Tom ci stiamo giocando molto, c'è gente che su di voi non avrebbe investito un dollaro; ma noi sappiamo riconoscere il vero talento. E voi ne avete! Perciò, datevi una regolata e cercate di non mettervi nei casini, dato che ora sono il vostro responsabile. Buona serata ragazzi.” Si voltò dirigendosi verso la porta e, dopo aver squadrato me e Alex, aggiunse sorridendo “Belle groupies, complimenti!”

 

Io e Alex gli lanciammo uno sguardo di fuoco. “Come si permette 'sto stronzo di darmi della groupie? Si fotta!”

 

I ragazzi, intanto, erano immobili nel centro della stanza; Axl teneva in mano un blocchetto di fogli che fissava con la bocca aperta.

 

Ehm...ragazzi? Tutto ok?” tentai di riportarli alla realtà.

 

Sììììììììììììììììììììììì! Sììììììììììììììììììììììììììì cazzooooooooooooo sììììììììììììììììììììììì!” urlò Duff, che cominciò ad abbracciare a uno a uno gli amici.

 

Cominciarono tutti a esultare, saltare, abbracciare me e Alex che eravamo ancora un po' perplesse.

 

Scusate...ci spieghereste che è successo?”

 

Quel tipo è Alan Niven e sarà il nostro manager! Ci hanno offerto un contratto, avremo un anticipo di 75.000$ e a febbraio cominciamo a registrare un album!” Duff stava parlando a voce altissima: non riusciva a contenere il suo entusiasmo.

 

Alex lo abbracciò, congratulandosi con lui, e portandolo in bagno per dargli un premio “speciale”; anche io mi avvicinai a Slash per baciarlo: era talmente felice che non riusciva a smettere di sorridere.

Mi congratulai anche con Izzy e Steve dandogli un bacio sulla guancia, mentre con Axl mi limitai a un cenno del capo.

Andammo tutti insieme al bar per festeggiare e poco dopo arrivò Adriana, che aveva finito il turno al Rainbow. Steve le raccontò tutto quello che era successo con Niven, e anche lei si congratulò con tutti: eravamo davvero felici per loro, se lo meritavano.

Verso le due del mattino tornammo a casa; Axl e Izzy avevano trovato due fans con cui festeggiare, Steve era andato da Adry, Duff da Alex e Slash da me.

Inutile dire che io e il mio ricciolone continuammo i festeggiamenti in camera da letto ancora per molte ore.


 

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Capitolo 20
*** Twenty ***


I mesi volarono e in un attimo ci ritrovammo a Natale. Tutto andava a gonfie vele: i ragazzi continuavano a suonare in giro per i locali, aspettando con ansia l'anno nuovo per poter cominciare a registrare l'album, e io proseguivo con successo il mio stage.

Il caporedattore era sempre molto felice del mio lavoro e speravo davvero di riuscire a guadagnarmi quel posto di cui mi aveva parlato durante il nostro primo incontro.

Anche con il mio ragazzo le cose andavano benissimo: passavamo il nostro (purtroppo poco) tempo libero insieme e veniva a dormire da me quasi tutte le sere. Alex e Duff ormai facevano coppia fissa, ed erano innamoratissimi l'uno dell'altra, e anche Steven e Adriana continuavano con la loro storia.

Era il 23 dicembre e stavo vagando per le strade di LA alla ricerca del regalo di Natale per Slash: non avevo la più pallida idea di cosa comprargli. Ogni cosa mi sembrava banale, o infantile...ero sull'orlo della disperazione.

Quel giorno avevo chiesto ad Alex e Adriana di accompagnarmi: la mora ci aveva raggiunto alla redazione di Rolling Stone alle 2, quando finivamo il nostro turno, e, dopo un rapido pranzo, cominciammo a fare shopping sfrenato. O meglio, le mie amiche facevano shopping, mentre io stavo per mettermi a piangere.

 

Oh, Becky, ma stai tranquilla! Sono sicura che troverai qualcosa di adatto per Slash!”

 

Facile dirlo, Adry! Te il regalo per Steve l'hai già comprato da tre settimane!” la mora aveva comprato al suo uomo una nuova giacca di pelle.

 

Che c'entra? Appena ho visto quella giacca ho capito che era fatta per lui!”

 

Beata te...io è da una settimana che vago per i negozi e non ho ancora capito cosa è per lui e cosa no!”

 

Ma Becky, ormai state insieme da tre mesi, quasi vivete insieme, non conosci ancora i suoi gusti?” facile anche per la bionda parlare dato che, grazie alle sue finanze pressoché illimitate, aveva comprato al biondo un basso nuovo di zecca.

 

Alex, io non posso permettermi una chitarra come hai fatto tu, chiaro? E comunque, sì che conosco i suoi gusti, ma il regalo deve essere...azzeccato, dannazione!”

 

Ok ok Becky, calmati...ora non te la prendere con noi però!”

 

Sì Adry, hai ragione...scusatemi ragazze è che...uffff...sono davvero demoralizzata!”

 

Dai, continuiamo a cercare, vedrai che qualcosa troveremo!”

 

Così continuammo a guardare vetrine per tutto il giorno, finchè non passammo davanti a un ottico.

In vetrina erano esposti dei bellissimi occhiali da sole Ray-Ban e il mio sguardo cadde su quelli classici a goccia; mi venne in mente che Slash, pochi giorni prima, era incazzato perchè i suoi vecchi occhiali da sole si erano rotti e si era lamentato che, al momento, non poteva permettersene un paio nuovi.

Ma perchè non ci ho pensato prima???”

 

Ragazze, fermatevi.”

 

Le mia amiche si bloccarono. “Che c'è?”

 

Ho trovato il regalo per Saul!”

 

Cioè?”

 

Gli occhiali da sole nuovi! I suoi li ha rotti poco tempo fa e mi aveva detto che non poteva comprarsene un altro paio perchè era al verde!”

 

Becky?”

 

Dimmi Adry.”

 

E perchè cazzo ti è venuto in mente solo adesso, quando è una settimana che ci fai impazzire con questo stramaledetto regalo di Natale?” Alex ridacchiò sotto i baffi.

 

Senti, non ci avevo pensato ok? E ora, se volete scusarmi, entro a comprare il regalo Perfetto, con la P maiuscola!”

 

Guardai Adriana e Alex, che si misero a ridere scuotendo la testa.

 

----------------------------

Intanto, sempre in giro per negozi...

 

Cazzo cazzo cazzo cazzo!”

 

Che c'è Adler?”

 

Non riesco a trovare un regalo giusto per Adriana...o è troppo brutto, o troppo inutile, o troppo caro...che due coglioni!”

 

Vedi Adler qual è un altro lato positivo del 'una botta e via'? Niente regali!” decretò il 'saggio' Izzy.

 

Stradlin, la tua saggezza mi stupisce ogni volta che apri quella bocca del cazzo!” lo prese in giro Duff.

 

E allora sentiamo un po', genio...tu cosa hai comprato ad Alex?”

 

Non sono cazzi tuoi!”

 

Ve lo dico io cosa le ha comprato, ragazzi! Le ha comprato un completo intimo rosso, decisamente striminzito...della serie...si potrebbe andare senza che tanto è la stessa cosa!” disse Slash, beccandosi un'occhiataccia da Duff.

 

Eh ma McKagan, così non vale...quello è un regalo per te, non per lei!” Tutti si misero a ridere.

 

Fottiti Rose!”

 

E tu, chitarrista dei miei stivali, cosa hai comprato a Becky?” chiese Steven.

 

Puff, non ve lo dico se no poi siete troppo invidiosi delle mie geniali idee!”

 

Non le ha comprato un cazzo!”

 

Come ti permetti Stradlin? Hai così poca fiducia nel tuo amico? Va bene, allora ve lo dico, manica di stronzi che non siete altro! Le ho comprato...un tatuaggio!”

 

E come cazzo hai fatto a comprarle un tatuaggio?”

 

Steve, quando ti impegni sei ancora più scemo! Non gliel'ho comprato...cioè, le pagherò il tatuaggio che vuole farsi! Ieri sono andato nello studio di tatuaggi dove mi sono fatto il mio e mi ha dato una sorte di bigliettino, un buono regalo o come cazzo si chiama, fatto apposta per queste occasioni!”

 

Per una volta devo ammetterlo, Hudson...hai avuto una buona idea!”

 

Lo so, Stradlin, non è il caso che ribadisci che, oltre a essere il dio della chitarra, sono anche un genio! Poi va beh, sono anche il più bello, il più simpatico, il più...”

 

Slash?”

 

Sì ragazzi?”

 

Ma vaffanculo!”  

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Capitolo 21
*** Twenty-one ***


La sera della vigilia ci ritrovammo tutti a casa di Alex: era la più spaziosa, ed anche l'unica dove c'era un tavolo abbastanza grande da starci in 8.

Festeggiammo la vigilia di Natale insieme, come una famiglia. Era la prima volta che trascorrevo il Natale lontano dai miei genitori; gli avevo telefonato una settimana prima, ma, nonostante fossero passati tre mesi, mia madre non aveva ancora smesso di tenermi il muso. Rispondeva a monosillabi alle mie domande e mi aveva a malapena chiesto come stavo: è stato in quel momento che la mia mezza idea di tornare a Dublino per le feste è stata accantonata.

Noi tre ragazze ci dedicammo alla cucina e ce la cavammo benissimo; in realtà fece quasi tutto Adriana: sua madre era una cuoca e le aveva insegnato a cucinare.

Dire che mangiammo come dei maiali è un eufemismo; e dire che bevemmo come delle spugne anche.

A fine cena eravamo tutti piuttosto allegri e cominciammo a cantare canzoni natalizie, senza curarci delle persone che abitavano accanto, le quali continuavano a dare pugni nel muro per farci smettere.

 

Ragazzi, ma i regali?”

 

Domani Steve...stasera non credo che siamo nelle condizioni più adatte!” gli dissi.

 

Giusto! Ehi, Adry, amore mio, almeno un regalo me lo anticipi però?” e dopo un secondo, la ragazza stava praticamente divorando la faccia di Steven.

 

Dai ragazzi, avevamo detto che stasera saremmo stati tutti insieme! Placate gli ormoni, per Dio!” disse Duff.


Sbuffando, Steve e Adriana si staccarono; passammo la notte a ridere, scherzare, fare giochi da tavolo, cantare e suonare: insomma, una normale serata tra amici, come non ne avevamo mai trascorse prima.

Ci addormentammo alle 6 del mattino, tutti nel salotto: chi sul divano, chi sulla poltrona, chi sul tappeto...Duff e Alex addirittura sotto al tavolo.

Il mattino dopo mi alzai, senza sapere bene che ora fosse: ero completamente incriccata per aver dormito per terra. Decisi di preparare la colazione, così, dopo aver aperto i regali, avremmo potuto mangiare insieme; poi, tutti si sarebbero recati a pranzo dalle rispettive famiglie: Duff, che avrebbe portato Alex con sé per farla conoscere ai genitori, andava a Seattle; Steven e Adriana andavano dalla nonna del ragazzo, che abitava a LA e anche Slash sarebbe andato dall'amata nonna Ola. Aveva invitato anche me: voleva a tutti i costi che la conoscessi; ma non saremmo stati soli, dato che sarebbero venuti anche Axl e Izzy. I due si erano rifiutati di tornare a Lafayette per le festività e Ola, che era un po' la nonna di tutti quei mascalzoni, aveva invitato anche loro.

Piano piano i ragazzi si svegliarono, forse per il profumo di caffè, o forse perchè in cucina c'erano torri talmente alte di piatti e pentole che più volte avevo rischiato di fare un disastro.

Appena tutti furono tornati coscienti, decidemmo di aprire i regali.

 

Oh quanto amo aprire i regali di Natale con le persone che mi vogliono bene!” tutti guardammo Steven. Io e Alex cominciammo a sghignazzare, Adry lo abbracciò teneramente e i ragazzi cominciarono a insultarlo.

 

Cazzo, ma che frocio!”

 

Sei una checca Adler!”

 

Che schifo, stammi lontano!”

 

Ooooh fottetevi ragazzi, non sapete apprezzare le cose belle della vita!”

 

Non potei fare a meno di pensare che Steven aveva proprio ragione: mi sentivo così serena e tranquilla, che non avrei potuto chiedere di meglio.

Cominciammo a scartare i regali: i ragazzi si erano regalati cose come casse di birre, bottiglie di Jack, stecche di sigarette, plettri, bacchette...insomma, tutti regali più o meno utili.

Steven fu felicissimo della giacca che Adry gli aveva comprato; per non parlare di Duff che, quando vide il basso, rimase a bocca aperta, chiedendo semplicemente ad Alex se si era bevuta il cervello. Anche Slash fu felicissimo degli occhiali da sole.

 

Oh baby erano proprio quelli che volevo, grazie!” Mi abbracciò sussurrandomi “Ti amo tanto, sai?”

 

Anche io Saul; ma ti amerò ancora di più quando mi avrai dato il tuo regalo!” gli dissi scherzosamente.

 

Con calma honey, il mio regalo per te è il più originale di tutti e merita di essere scartato per ultimo!”

 

Ma sentitelo...fottiti Hudson!”

 

Brutta bestia l'invidia eh ragazzi?” disse ancora il riccio.

 

Comunque, a parte questi battibecchi, i regali furono consegnati: Alex apprezzò moltissimo il regalo di Duff e gli promise che lo avrebbe sfoggiato quella sera stessa; Steven aveva comprato ad Adriana una bella collana con le loro iniziali e un cuoricino.

Slash, intanto, non accennava a darmi il regalo. “Minimo è una cosa orribile...ma cosa vado a pensare? L'importante è il pensiero no?...Beh, più o meno!”

 

E' arrivato il momento del regalo più originale del mondo!” i ragazzi alzarono tutti gli occhi al cielo facendomi ridere. “Tieni, piccola.”

 

Mi diede una piccola busta rossa; l'aprii e dentro c'era un buono regalo per un tatuaggio, con dietro una frase scritta dal mio ragazzo: “Così avrai sempre qualcosa che ti ricorderà di me...ti amo! Saul”

Un tatuaggio! Mi aveva regalato un tatuaggio! Era da un po' che volevo farmene uno, ma non volevo buttare via tanti soldi per una cosa così superflua...e invece, lui me lo aveva regalato. Gli saltai al collo felice, ringraziandolo.

 

Visto ragazzi?” i 4 alzarono di nuovo gli occhi al cielo.

 

Va beh, noi dobbiamo andare! Il treno per Seattle parte tra un'ora!” disse Duff.

 

Sì anche noi! Ci vediamo una delle prossime sere ragazzi, ok?” anche Steve e Adry se ne andarono.

 

Io, Slash, Axl e Izzy rimanemmo in casa di Alex, che ci aveva lasciato le chiavi, per cercare di riordinare un po' tutto il casino che avevamo fatto. Inutile dire che gli unici che riordinarono fummo io e il buon Izzy.

 

Allora, Becky, piaciuto il regalo di Saul?”

 

Sì, Jeff, mi è piaciuto tantissimo!”

 

Meno male! Sai quanto ce l'ha menata con il fatto che lui aveva avuto un'idea grandiosa e originale? In effetti è vero, ma piuttosto che dargli soddisfazione noi continuavamo a dirgli che il regalo ti avrebbe fatto cagare!”

 

Scoppiammo entrambi a ridere. Dopo un'ora la casa era più o meno presentabile.

 

Sei pronta a conoscere Ola?” mi domandò Izzy.

 

Sono un po' nervosa...conoscere i parenti del proprio ragazzo è sempre un passo importante.”

 

Immagino tu sia nervosa! Ma stai tranquilla, Ola è una delle persone più brave che conosca. Appena io e Axl eravamo arrivati qui a LA ed avevamo stretto amicizia con Slash, stavamo praticamente sempre a casa sua! Ci dava da mangiare, ci lavava i vestiti: insomma, era diventata anche la nostra nonna. Solo una volta litigò con Axl perchè lui si era addormentato sul suo divano...e tutti sanno che il divano di Ola non si tocca!” scoppiammo a ridere.

 

Arrivò Slash in cucina.

 

Accidenti ragazzi, che fatica pulire tutto!”

 

Ma taci va Hudson che abbiamo fatto tutto io e Becky! Te e Rose con mille scuse idiote non avete fatto un cazzo!”

 

Dai Izzy, non incazzarti anche il giorno di Natale!” disse Axl.

 

Concordo con Rose questa volta! Su, ora basta cazzeggiare, Ola ci aspetta!” disse Slash.

 

Io e Izzy ci guardammo scuotendo la testa e partimmo alla volta della casa della famosa nonna Ola.


 

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Capitolo 22
*** Twenty-two ***


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BUONA PASQUA A TUTTE VOI :):):)

 

Ola abitava fuori LA, in una zona di piccole casette con giardino: un posticino davvero piacevole e tranquillo.

Saul suonò il campanello e venne ad aprire una donna di colore, non molto alta, con un grembiule rosa e un cucchiaio di legno in mano.

 

Nipote degenere! Sei arrivato! Vieni qui, abbraccia la tua vecchia nonna!”

 

Ola, come stai? Ti vedo bene cazzo!”

 

Possibile che non sei nemmeno arrivato e già dici parolacce!” disse la donna, dandogli una cucchiaiata sulla testa.

 

Ahio, nonna!”

 

Jeff, ragazzo mio, fatti abbracciare!” Ola ignorò Slash che si lamentava toccandosi la testa.

 

Ciao Ola. Come stai?”

 

Tiro avanti, Jeff, grazie. E tu? Accidenti come sei magro...ma mangi?”

 

Mi venne da ridere: la classica nonna che si preoccupa che i nipoti, anche quelli acquisiti, mangino poco.

 

Anche Izzy ridacchiò: “Mangio mangio, Ola. Non preoccuparti. Certo, non mangio bene come da te però...”

 

Benedetti ragazzi, chissà quante porcherie mangiate! Ah ma oggi la vecchia Ola vi ha preparato dei manicaretti con i fiocchi!”

 

Brava Ola!”

 

William, ci sei anche tu! Vieni qui!”

 

Ehi, Ola!”

 

Ma William, che capelli. Ma non li tagli mai, eh?” a queste parole Slash ridacchiò.

Mascalzone che non sei altro, guarda che vale anche per te! Un giorno o l'altro le cicogne verranno a farti un nido sulla testa!”

 

Axl e Izzy cominciarono a ridere sguaiatamente.

 

Che cazzo ridete brutti stronzi!?!...Ahio Ola, ma smettila con quel cucchiaio!”

 

La smetterò se tu la pianti di dire parolacce!”

 

Uff...comunque, Ola...ti devo presentare una persona!”

 

Mi stavo chiedendo quanto ci avresti messo a presentarmi questa bella fanciulla!”

 

Nonna, lei è Rebecca, la mia...ehm...”

 

Saul, non è tanto difficile dire che è la tua ragazza, no?”

 

Axl e Izzy avevano ormai mal di pancia dal troppo ridere.

 

Piacere Rebecca, io sono Ola, la nonna di quel disgraziato di Saul.”

 

Buongiorno signora, sono davvero lieta di conoscerla.” Strinsi sorridendo la mano della donna e porgendole un cesto piene di cibi tipici natalizi che le avevo portato.

 

Vedi, nipote degenere? Lei sì che conosce le buone maniere! E ora entriamo, forza. William, Jeff?”

 

Sì Ola?”

 

Smettetela subito di sghignazzare come degli idioti!”

 

I due tacquero immediatamente. Rimasi sorpresa da come quei ragazzi, così fuori dagli schemi e a cui non importava di niente e di nessuno, avessero quasi un timore reverenziale verso quella donna.

 

Rebecca, dimmi, cosa fai nella vita?”

 

Sto facendo uno stage di giornalismo nella redazione del mensile Rolling Stone; inoltre faccio la cameriera alla sera per mantenermi.”

 

Viene da Dublino, sai Ola?”

 

Saul, maleducato, mi sembra che sappia parlare da sola senza che tu intervieni sempre no?” il riccio si zittì; lo guardai sorridendo: mi stava quasi dispiacendo che la nonna fosse così severa con lui. Certo, qualcuno che ogni tanto lo mettesse in riga non poteva che fargli bene...

 

Le raccontai un po' della mia vecchia vita a Dublino, della mia famiglia, di quanto mi stesse stretta quella città.

 

Anche noi abbiamo vissuto in Inghilterra, Saul è nato là. Ma poi ci siamo trasferiti a Los Angeles quando lui aveva solo 6 anni per il lavoro di mia figlia e di suo marito. A proposito Saul, mamma ha chiamato ieri sera e ha detto di farti gli auguri.”

 

Poteva aspettare oggi, così le parlavo anche io...” il ragazzo si era intristito. Mi venne una gran voglia di abbracciarlo, ma mi limitai a stringere una sua mano sotto il tavolo.

 

Oggi era un po' impegnata nonostante sia festa, tesoro...mi dispiace.”

 

Calò un breve silenzio imbarazzato, interrotto poi dal solito Axl:

 

Allora Ola quando si mangia? Ho una fame da lupi!”

 

William, non sei al ristorante d'accordo? Perciò, se proprio hai tanta fame, alza quel bel fondoschiena che ti ritrovi e comincia ad andare a scolare la pasta!”

 

Sì, Ola”

 

Era incredibile vedere Axl Rose ubbidire come un bambino a quella donna, lui che non si faceva mai sottomettere da nessuno, che faceva sempre ciò che voleva senza curarsi degli altri. Anche per lui, ci voleva qualcuno che lo facesse rigare dritto, anche se raramente.

Il pranzo fu estremamente ricco e sostanzioso: primo, secondo, dolce, frutta, caffè e ammazzacaffè. Alle 4 del pomeriggio eravamo seduti sul divano con la pancia che scoppiava.

Qualche ora dopo decidemmo di ripartire per tornare a casa; Ola aveva preparato regali per tutti: un cappello per Izzy, una sciarpa per Axl e per Slash...

 

Nonna, te l'ho già detto mille volte di non comprarmi più i boxer con i personaggi dei cartoni animati!”

 

Dai Saul su, erano così belli...e ti piacevano tanto quando vivevi ancora qui!”

 

Ma sì, nonna, ma avevo 15 anni!”

 

Guardai Slash con uno sguardo di rimprovero: la sua cara nonna gli aveva comprato quel regalo col cuore, doveva almeno fare finta di apprezzarlo.

 

Oh Ola, vieni qui” abbracciò la donna calorosamente “Amo questi boxer, ma sai, non posso dirlo davanti a questi str....ehm, davanti agli altri perchè se no mi prendono in giro!”

 

Farò finta di crederci, delinquente che non sei altro! Rebecca, c'è un regalo anche per te.”

 

Ma non doveva disturbarsi signora!”

 

Guarda, non ti conosco molto, però io quando ero giovane amavo moltissimo questo genere di cose” mi porse una piccola confezione con all'interno bagnoschiuma, crema per il corpo e shampoo alla lavanda.

 

Che bello, grazie, ma davvero non doveva! Amo la lavanda!”

 

Sono felice che ti piaccia! E ora sciò, andate, così arrivate a casa prima che faccia buio!”

 

Diede a tutti un abbraccio da orso; dopodiché, salimmo in macchina e tornammo a casa nostra.


 

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Capitolo 23
*** Twenty- three ***


Le festività e il mese di gennaio volarono via, e in un attimo ci ritrovammo a febbraio. Il primo di quel mese andai a farmi il tatuaggio che Slash mi aveva regalato e optai per una semplice chiave di violino dietro la spalla: la musica era ciò che ci accomunava più di tutto il resto.

Inoltre febbraio sarebbe stato un mese intenso: per i ragazzi cominciavano le registrazioni del loro album di debutto e per me terminava lo stage. Da una settimana mi sentivo nervosa...e se non mi avessero dato il posto al giornale? Ok, il capo aveva sempre apprezzato il mio lavoro, però non era detto...avrei potuto cercare un posto in un altro giornale...ma lavorare a Rolling Stone era il mio sogno.

Uff...non posso che aspettare lunedì per il verdetto finale...”

Era sabato e alla sera ci sarebbe stato un concerto dei ragazzi: per un po' poi le esibizioni si sarebbero interrotte, di modo che potessero dedicarsi completamente al disco.

Andai al locale con Alex e Adriana; mi avevano letteralmente trascinato fuori casa, avrei volentieri evitato di uscire. Non mi sentivo dell'umore giusto, ero troppo agitata per lunedì; ammiravo Alex: era tranquillissima e certa che avrebbe ricevuto il lavoro in redazione. “Beata lei!”

Rimanemmo nel backstage durante lo spettacolo: il locale era stra-pieno. I Guns stavano diventando sempre più famosi.

Le mie amiche si scatenavano come sempre, mentre io me ne stavo seduta sul divano della stanza.

 

Ma dai, Becky, smettila di pensare al lavoro e goditi la serata!” disse Adry.

 

La fai facile! Sai come è, è in gioco il mio sogno più grande!”

 

Anche il mio, però intanto è inutile stare a rimuginare! Vedremo lunedì!”

 

Alex...quanti complimenti ti ha fatto il capo in questi mesi? Soprattutto dopo quel servizio fotografico ai Motley Crue...è ovvio che tu avrai il posto!”

 

Ma anche di te il capo è sempre stato contento!”

 

Lo so, però...”

 

Fui interrotta dai ragazzi che erano rientrati nella stanza: lo spettacolo era finito.

Decisero di festeggiare andando a sbevazzare al bar, ma io proprio non riuscivo a stare un attimo in più in quel locale. Mi avvicinai al mio ragazzo.

 

Saul, io vado a casa.”

 

E perchè mai, amore?”

 

Sono agitata per lunedì, non sarei proprio di compagnia anzi...”

 

Ah...vuoi che ti accompagni?”

 

No no, tu resta qui ok? Ci vediamo poi domani.”

 

Potrei venire a dormire da te dopo.”

 

No dai, ci vediamo poi domani...”

 

Ma dai Becky! Cazzo, solo perchè sei agitata non puoi rintanarti in casa! Pensi che facendo così avrai il lavoro?”

 

Sapevo che aveva ragione, che non aveva senso rimanere in casa a crogiolarmi; ma in quel momento il nervosismo e tutto il resto mi fecero montare una gran rabbia.

 

Per te è facile. Ormai dopo il contratto hai la pappa pronta e qualcuno sempre disponibile per soddisfare i tuoi capricci del cazzo da bambino viziato. Ma per me non è così, sai? Io me lo sono sudato quello che ho, come ho sudato per sei mesi per cercare di avere quel cazzo di lavoro! E se non me lo danno ho buttato via sei mesi della mia vita in questa merda di città!” e, detto questo, uscii dal locale lasciando tutti a bocca aperta, Slash soprattutto.

 

Non te la prendere man. E' nervosa, vedrai che domani sarà più tranquilla!” disse Duff al riccio, vedendo come ci era rimasto male.

 

Mi incamminai verso casa a passo svelto; appena varcai la soglia del mio appartamento mi sedetti per terra e cominciai a piangere.

Ero stata una vera stronza: non era vero che, anche se non avessi avuto il lavoro, avevo buttato via sei mesi. Quello era stato probabilmente il periodo più bello della mia vita, con degli amici speciali e un ragazzo meraviglioso.

Mi sentivo una merda...il giorno dopo avrei fatto qualche telefonata per scusarmi.

Sentii suonare il campanello e mi precipitai ad aprire.

 

Slash!” ero convinta fosse il mio ragazzo “Oh, Izzy, sei tu...che ci fai qui?”

 

Ti ho seguito, Becky...avevi bisogno di qualcuno con cui sfogarti!”

 

Gli buttai le braccia al collo, felice che fosse lì con me.

 

Dai siediti sul divano che chiacchieriamo un po'! Hai delle birre?”

 

Sì, nel frigo. Prendile pure.”

 

Dopo aver preso parecchie lattine, si sedette accanto a me. Parlammo e bevemmo molto, tanto che ci ritrovammo entrambi piuttosto sbronzi.

Avevo dimenticato i motivi della mia agitazione e ormai una illusoria allegria aveva preso il posto; ridevamo in continuazione per delle sciocchezze, e avevamo l'impressione di divertirci davvero. Invece era solo l'alcool che aveva anestetizzato i problemi e le preoccupazioni.

 

Wow...Jeff...mi sa...mi sa che abbiamo bevuto un po' troppo, tu che dici?”

 

Mi sa di sì, dolcezza...ma almeno ora ridi, mentre prima piangevi...lo sai...lo sai che quando ridi sei molto più bella di quando sei triste?”

 

Izzy si avvicinò pericolosamente al mio viso e poggiò le sue labbra sulle mie; rimasi immobile senza riuscire bene a capire che diavolo stesse succedendo. Lui non accennava a staccarsi e, senza sapere bene il perchè, risposi al bacio. Le nostre lingue cominciarono a intrecciarsi e i nostri respiri si fecero affannosi; mi fece sedere a cavalcioni su di lui e cominciò a infilare le mani sotto la maglietta e ad accarezzarmi dolcemente.

Fortunatamente mi riscossi dal torpore in cui ero caduta.

 

Jeff...Jeff fermati per l'amor di Dio!”

 

Perchè Becky...sei così...così bella, così calda...”

 

Jeff sei ubriaco”

 

Non mi importa...”

 

Tentò di nuovo di baciarmi ma stavolta lo allontanai con più violenza.

 

Cazzo Jeff, no! Slash!”

 

Oh mio Dio...che cazzo ho fatto...” Izzy sembrava sull'orlo della disperazione.

 

Non è colpa tua Jeff...o perlomeno non del tutto...c'ero anche io qui...senti, fra l'alcool e le mie seghe mentali abbiamo perso la testa! Non diremo nulla a Saul, ok? Per me...per me tutto ciò non ha significato nulla e non voglio lui soffra per una stronzata.” Ed era la verità: non stavo cercando di autoconvincermi. Per me Izzy era solo un amico, un carissimo amico; ma io amavo Saul, lo amavo più di me stessa.

 

Sì...sì, credo sia la cosa migliore. Ora è meglio che vada Becky. Scusa...scusa davvero” mi diede un bacio sulla guancia ed se ne andò.

 

Mi buttai nel letto stremata; avevo bisogno di un bel sonno ristoratore.

 

------------------------------

Izzy uscì da quella casa: si sentiva uno schifo. Aveva baciato la ragazza di Slash; e grazie al cielo si erano fermati in tempo.

Non aveva idea di cosa gli fosse passato per la testa; certo, Becky era una bella ragazza, ma per lei non provava nulla, o almeno credeva. Le voleva bene, era una cara amica, ma nulla di più. Lei aveva più che ragione quando aveva detto queste parole...o no? Quando lei aveva pronunciato il nome dell'amico fu come uno schiaffo per lui; che cazzo stava facendo? Slash era uno dei suoi migliori amici e lui stava per fare sesso con la sua ragazza...sì, perchè se lei non si fosse fermata probabilmente sarebbe andata a finire così.

Ma in quel momento, con la mente annebbiata dall'alcool...lei era lì, accanto a lui su quel divano, bisognosa di affetto e consolazione...e l'aveva fatto. Sapeva che non avrebbe significato nulla, sapeva che lei amava Saul alla follia...ma lui l'aveva fatto.

Basta, doveva dimenticarsene. Era la cosa più giusta per tutti.

 

Grazie a Chia_MARS che ha inserito la storia tra le ricordate! E grazie a tutte coloro che seguono, leggono e recensiscono :):) Alla prossima! 

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Capitolo 24
*** Twenty-four ***


Il mattino dopo mi svegliai con il mal di testa; in pochi minuti mi ricordai tutto: la discussione con Slash, le brutte parole che aveva detto ferendo lui e gli altri e...Jeff. Mi sentivo in colpa, ma sapevo di non provare nulla per il moro; nel mio cuore c'era posto solo per il riccio.

Decisi di andare a suonare all'appartamento dei ragazzi; rimasi attaccata al campanello per cinque minuti finchè venne ad aprirmi proprio Slash, con indosso solo i boxer e lo sguardo assonnato.

 

Ciao” dissi sottovoce.

 

Ehi piccola...entra dai.”

 

Appena varcai la soglia e lui chiuse la porta, gli buttai le braccia al collo.

 

Scusami...ti prego scusami...sono stata una stronza. Anche se non avrò quel lavoro, i mesi che ho passato qui a LA sono stati i più belli della mia vita grazie a voi...grazie a te.”

 

Lui si allontanò per guardarmi negli occhi; le sue labbra si schiusero in un bel sorriso, che mi fece tranquillizzare.

 

Ti amo Becky” Non gli risposi, e mi limitai a baciarlo.

 

Continuammo a baciarci e lui, mettendo le mani sui miei glutei, mi prese in braccio; avvolsi le gambe intorno alla sua vita, senza smettere di baciarlo, mentre mi portava in camera. Mi poggiò sul letto e mi sfilò subito la maglia, cominciando a baciarmi il collo, le spalle, la pancia. Mi slacciò il reggiseno e prese a baciare anche i miei seni facendomi gemere; mi tirai su e lo feci sdraiare posizionandomi su di lui. Cominciai a baciargli il collo e il petto scendendo più giù; gli tirai giù i boxer per torturare la sua parte più sensibile. Lo sentivo sospirare di piacere: volevo essere sua, ne sentivo il bisogno. Mi alzai per togliermi i pantaloni e le mutandine e mi posizionai di nuovo sopra di lui; comincia a muovermi lentamente mentre lui teneva le sue mani sui miei fianchi. Poco dopo invertì le posizioni ed entrò di nuovo dentro di me; ma questa volta fu molto più rude, selvaggio, quasi violento. Quando raggiungemmo il piacere, ci sdraiammo abbracciati sul letto e, poco dopo, ci addormentammo di nuovo.

Fummo svegliati non so quanto tempo dopo dal campanello; misi una maglia di Slash che stava su una sedia accanto al letto e andai ad aprire.

 

Scusa Becky abbiamo dimenticato le chiavi!” erano Duff e Steven.

 

Tranquilli, dormivamo ma fa nulla!”

 

Dormivate? Hai la faccia di una che ha appena fatto del sesso sfrenato!” Duff quando voleva era bravissimo a mettere a disagio la gente; e Steve che se la rideva non aiutava.

 

Mi guardai allo specchio: in effetti avevo i capelli arruffati, le occhiaie e la maglietta del mio uomo. Dovevo ammettere che Duff non aveva tutti i torti.

Steven mi si avvicinò e cominciò ad...

 

Cazzo fai? Mi stai annusando?”

 

Sì Duff, hai ragione...questo è odore di sesso!” le grasse risate dei due non tardarono ad arrivare.

 

Ma siete impossibili, cazzo!” e andai spedita verso la stanza di Slash.

 

Che succede, honey?”

 

Erano Duff e Steve che han dimenticato le chiavi. E che continuano a prendermi in giro perchè...aaaah, lascia perdere! Va beh, vado a farmi il caffè se no non mi sveglio più!”

 

Andai in cucina ignorando quei due che continuavano a ridere; quando videro che io non ero del loro stesso parere si fermarono.

 

Ti sei incazzata?” chiese Duff.

 

Chiudi il becco!” dissi ad alta voce, mentre accendevo il gas.

 

Mi sedetti al tavolo poggiando la testa sulle mani: era domenica, il che voleva dire che il giorno dopo era lunedì, ovvero...il giorno X.

Merda...”

Dopo aver fatto colazione e salutato tutti, me ne tornai in casa mia, ignorando le proteste di Slash, il quale continuava a dirmi che non mi avrebbe fatto bene stare tutto il giorno sola a preoccuparmi.

Volevo passare la giornata a dormire, solo così sarei riuscita a non pensare.

Quando aprii gli occhi erano quasi le 8 di sera; non avevo voglia di prepararmi la cena, ma comunque non avevo granché fame. Avevo dormito parecchio e mi sentivo frastornata; mi venne in mente che dovevo chiamare Adriana e Alex per scusarmi del mio comportamento.

Dopo essermi riappacificata con le mie amiche e essermi data appuntamento con Alex per il giorno dopo, andai a suonare all'appartamento di quei pazzi. Continuavo ad aver bisogno di non pensare, ma questa volta mi avrebbe aiutato il mio riccio a non farlo.

 

---------------------------------

Axl rientrò al garage domenica pomeriggio; la sera prima, dopo il concerto, aveva conosciuto una ragazza e aveva passato da lei la notte e parte della domenica. Era bella, ma c'era qualcos'altro che l'aveva colpito. Si chiamava Erin, e gli aveva lasciato il suo numero: probabilmente, per la prima volta, avrebbe richiamato una ragazza.

Trovò Izzy seduto sulla sua brandina che si fumava una canna.

 

Dove sei stato?”

 

Da una tizia niente male.”

 

La rivedrai?”

 

Stavolta penso di sì!”

 

Wow, deve averti proprio colpito allora...”

 

Axl notò che qualcosa non andava nel tono di Izzy.

 

Che succede Jeff?”

 

Izzy decise di essere sincero con il rosso. “Ho quasi scopato con Becky.”

 

Tu...cosa?????”

 

Hai capito bene Bill...”

 

Spiegati meglio.”

 

Quando ieri sera è scappata dal locale incazzata nera, l'ho seguita. Avevo l'impressione che avesse bisogno di parlare con qualcuno; e così è stato. Poi abbiamo bevuto qualche birra, l'ho baciata e se lei non mi avesse fermato sarebbe finita male.”

 

Cazzo Jeff...forse non sono la persona migliore per dirlo ma...è la ragazza di Slash, porca puttana!”

 

Pensi che non lo sappia? Pensi che non mi senta una merda?”

 

Glielo dirai?”

 

No, lei non vuole. Mi ha detto che tanto per lei non ha significato niente. Io sono solo un ottimo amico...il suo cuore è solo di Saul.”

 

La pensi anche tu così? Cioè, se ben ricordo mesi fa avevi detto che per te era come una sorellina minore...Sei ancora di questa idea?”

 

Devo esserlo per forza Bill...” 

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Capitolo 25
*** Twenty-five ***


Lunedì mattina era arrivato; mi svegliai molto prima della sveglia. Mi feci una doccia e preparai colazione. Dopo un po' svegliai Saul, che aveva promesso di accompagnarmi al lavoro. “Se avrò un lavoro...”

Alle 9 puntualissimi eravamo davanti alla redazione, dove c'era già Alex ad aspettarmi, anche lei insieme al suo ragazzo. Era molto pallida e con profonde occhiaie.

 

Alex, ma ti senti bene?”

 

No Becky...non ho chiuso occhio...sono estremamente nervosa.”

 

Poi dicevi a me, eh? Ragazzi, voi andate pure, noi entriamo!” dissi rivolta ai due. Dopo averci salutate e averci fatto gli auguri, se ne andarono camminando lentamente.

Entrammo e la segretaria-castoro ci disse subito di andare nell'ufficio del signor Cohen, che doveva parlarci. Alex entrò per prima; rimase dentro una mezz'oretta ed uscì con un sorriso enorme stampato sul viso.

La abbracciai, capendo che aveva avuto il posto.

 

Sono così felice per te tesoro!” le dissi sinceramente.

 

Rebecca, venga!” una voce arrivò dall'ufficio.

 

In bocca al lupo, vedrai che dopo avremo da festeggiare, ne sono certa! Vado fuori così mi fumo una sigaretta e cerco un telefono, così do la buona notizia a Duff!”

 

Entrai nell'ufficio.

 

Si accomodi Rebecca. Come sta?”

 

Bene, la ringrazio” “In realtà, sto per vomitargli sulla scrivania...ma va beh!”

 

Dunque, Rebecca, andrò subito al sodo. Sono molto felice del lavoro che lei ha fatto in questi mesi. Leggendo gli articoli che lei rivedeva ho potuto capire che ha un'ottima padronanza della lingua e della grammatica e un notevole bagaglio lessicale e culturale. Ha un metodo di scrittura sciolto, facilmente leggibile e che salta all'occhio. Insomma, tutte le caratteristiche che un giornalista deve avere.”

 

Non sapevo da quanto tempo fossi andata in apnea.

 

Il lavoro è suo Rebecca.”

 

Non gli risposi...ero troppo scioccata.

 

Per ora, le offro un contratto di due anni che verrà sicuramente rinnovato se lei continua a dimostrarmi, come in questi mesi, che ama questo lavoro e che sa davvero farlo. Beh, che altro dire, questo è il contratto” mise sotto il mio naso un foglio. Lo lessi rapidamente e, senza dire nulla, presi una penna e firmai.

 

Alzai gli occhi per guardare il mio capo e gli sorrisi.

 

Benvenuta a Rolling Stone, Rebecca. Ora può considerarsi una giornalista musicale a tutti gli effetti.” Si alzò e mi tese la mano, che strinsi calorosamente.

 

Uscii dall'edificio con le gambe che andavano da sole; ero sotto shock. Alex era lì ad aspettarmi.

 

Allora Becky? Allora?”

 

Vedendo che non rispondevo Alex cominciò a preoccuparsi.

 

E' andata male? No, non è possibile, non può essere andata male, non ci posso cred...”

 

Mi hanno presaaaaaa!” urlai a squarciagola.

 

Aaaaaaaaaaaaaah!”

 

Cominciammo a saltellare abbracciate in mezzo alla strada, incuranti delle persone che passavano e ci guardavano perplesse.

Ci fiondammo a casa dei ragazzi; venne ad aprirci Saul.

 

Sììììììììììììììììììììì!” mi limitai a urlare, mentre Slash mi prendeva in braccio e mi stringeva.

 

Bravissime ragazze, dobbiamo festeggiare!”

 

Dopo aver chiamato anche gli altri, andammo a pranzare tutti insieme e, nonostante fosse appena mezzogiorno, ci sbronzammo come dei matti.

Soltanto il giorno dopo tornai con i piedi per terra. Avrei cominciato il mio vero lavoro giovedì; l'unica cosa “negativa” era che, avendo finito lo stage, non avevo più diritto a stare nell'appartamento. Dovevo trovarmi un'altra casa. Slash mi aveva chiesto se volevo stare da loro, ma già per tre quell'appartamento era troppo piccolo.

Così, quella mattina ero seduta nella mia cucina, con una tazza di caffè in mano, a sfogliare vari giornali in cerca di annunci di affitti. Ma non c'era nulla che facesse per me: o il prezzo era troppo caro, o l'appartamento era troppo lontano dal lavoro...insomma, niente di interessante. Dopo un paio d'ore, avevo perso la pazienza e buttato tutti quei giornali nella spazzatura. Sentii suonare il campanello e, appena andai ad aprirei, mi trovai davanti Alex.

 

Dimmelo Becky che sono un'idiota!”

 

E perchè mai dovrei farlo?”

 

Ma perchè lo sono, te l'ho detto!”

 

Alex, sei ubriaca?”

 

Tu devi venire a vivere da me!”

 

Che stai dicendo, di grazia?”

 

Ma come che sto dicendo?!? Allora, tu devi lasciare questo appartamento avendo terminato lo stage, no...e la mia casa è grande, è vicino alla redazione e perchè no, vicino a casa dei ragazzi. Quindi, è fatta!”

 

Mi stai dicendo che posso venire a stare da te?” ci avevo messo un po', ma avevo cominciato a capire.

 

Esatto! Se ti va ovviamente! A me piacerebbe molto...mi sento sola in quella grande casa...avrai una camera tutto per te, e potrai invitare Slash quando vuoi!”

 

Grazie Alex, davvero...ma ne sei sicura?”

 

Ma ovvio! Se no non te l'avrei nemmeno chiesto, ti pare?”

 

Oddio Alex...non so che dire...”

 

Dimmi di sì!”

 

Sì, cazzo, sì!” la abbracciai. Ero davvero felice di andare ad abitare con lei...e di aver risolto un problema non da poco.

 

Fatti abbracciare, coinquilina! Ti voglio bene, Becky, sei la mia migliore amica!”

 

La strinsi forte a me, commossa. “Anche tu sei la mia migliore amica Alex!”

 

 

Vi avviso che presto cominceranno i problemi per i nostri personaggi! Perciò armatevi di fazzoletti ;) Grazie a tutte coloro che leggono, seguono e recensiscono :) un bacione 

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Capitolo 26
*** Twenty-six ***


Il 27 febbraio cominciarono ufficialmente le registrazioni dell'album; i ragazzi cominciavano a lavorare a mezzogiorno e proseguivano fino alla sera. A causa dei nostri orari, io e Slash ci vedevamo poco purtroppo.

Una sera arrivarono al Rainbow: io ero lì per firmare gli ultimi fogli per il mio licenziamento, dato che ormai lavoravo a tempo pieno in redazione, mentre Adriana svolgeva il suo turno. Erano particolarmente euforici.

 

Ehi ragazzi che succede?” chiese Adry.

 

Amore, siamo ricchi!”

 

Non ti seguo Steve!”

 

Lascia che ti spieghi io, Adry, perchè se aspettiamo 'sto qui...oggi abbiamo ricevuto l'anticipo di 75.000 $!”

 

Wow! Fantastico ragazzi! Ora dovete solo pensare a come spenderli!”

 

Adry, non dirgli queste cose, perchè sarebbero capaci di mangiarsi tutto in stronzate!”

 

Amore, hai così poca fiducia in me?” mi chiese Slash.

 

Sì” gli feci l'occhiolino “Adry, ci raggiungi alla fine del turno?”

 

Ovvio! A dopo!”

 

Appena la mia amica finì lasciammo il locale; io mi fermai a dormire da Slash, visto che sia Duff che Steven erano dalle rispettive fidanzate.

 

Sai, amore” mi disse Saul “pensavo di affittarmi una casa da solo...ora i soldi li ho e avrò entrate regolari. Che ne pensi?”

 

Devi vedere tu Saul...non è una cosa che posso dirti io!”

 

Ok, ma io...mi stavo chiedendo...ecco...ti...ti andrebbe di...ehm...ti andrebbe di...ehmmm...cazzo!”

 

Ti senti bene Saul?”

 

Rimase zitto per qualche minuto.

 

Ti -ebbe di -ire a -ere -n -e?

 

Come?”

 

Ti andrebbe di -nire a -ere -on me?”

 

Saul piantala di mangiarti le parole, cazzo, non ti capisco!”

 

TIANDREBBEDIVENIREAVIVERECONME?”

 

Rimasi immobile...ero estremamente sorpresa...mi stava chiedendo di andare a convivere...

 

Cazzo, scusa, Becky, una cosa così importante non dovevo chiedertela in questo modo, insomma, dovevo ess...”

 

Sì!” lo interruppi.

 

Prego?”

 

Sì Saul, sì! Voglio venire a vivere con te!”

 

Mi fissò un attimo in silenzio, per poi saltarmi addosso e cominciare a baciarmi e abbracciarmi.

Dopo qualche ora, mentre eravamo a letto abbracciati, gli dissi:

 

Lo sai che è una cosa importante no?”

 

Cosa?”

 

Il passo che stiamo per fare...dobbiamo esserne convinti!”

 

Io sono convinto...perchè, tu no?” mi chiese allarmato.

 

Certo che lo sono, cosa dici! E' che...ormai voi state diventando famosi, e sicuramente farete dei tour in giro, chissà per quanto tempo non ci vedremo...e magari...sai...voi uomini avete...come dire...esigenze...e io non voglio passare per la fidanzata cornuta felice che attende a casa il ritorno del suo uomo!”

 

Becky” si girò per guardarmi negli occhi “Io ti amo, ti amo da morire. E' vero, sicuramente dovremo fare un tour per promuovere il disco questa estate, però non vuol mica dire che ti devo tradire per forza! Io voglio te, solo te, non mi importa di tutte quelle puttanelle là fuori che vogliono scopare con me solo per la mia fama...ok?”

 

Annuii come una bambina, rifugiandomi nel suo abbraccio: gli credevo, o meglio volevo credergli...non so, avevo una strana sensazione.

Decisi di cacciarla via, pensando quanto sarebbe stato meraviglioso vivere insieme a lui, addormentarmi tutte le sere e svegliarmi tutte le mattine con lui accanto; un sogno, un vero sogno.

Solo alcuni mesi dopo avrei scoperto cosa vuol dire essere la ragazza di una rock star famosa, di una rock star improvvisamente travolta da un successo difficile da gestire e che ti travolge talmente tanto la vita da sentire la necessità di scappare...se non fisicamente, almeno con la testa. Non potevo sapere che sarebbe stato l'inizio della fine.

 

 

Capitolo di passaggio! Grazie mille a tutte coloro che seguono, leggono e recensiscono :) Alla prossima!! 

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Capitolo 27
*** Twenty-seven ***


Impiegammo quasi due mesi per trovare la casa giusta e arredarla come volevamo; il risultato era davvero perfetto. Ero molto eccitata per la nuova vita che mi aspettava e quindi avevo deciso di mettere da parte le brutte sensazioni che riaffioravano ogni tanto.

Anche gli altri, con i primi soldi guadagnati, avevano deciso di sistemarsi meglio, dato che tutti vivevano in delle bettole: Steven si era definitivamente trasferito da Adriana, Axl e Izzy avevano affittato un bell'appartamento, e dato via il loro amato garage, e Duff era andato a stare da Alex, dove rimanemmo anche io e Slash fino a quando la nostra casa non fu pronta.

Il 15 aprile varcammo la soglia della nostra nuova dimora con le valigie in mano.

 

Casa dolce casa!” disse Slash, facendomi sorridere.

 

Si buttò sul divano. “Molto comodo, mi ci farò dei sonnellini meravigliosi!”

 

Non ora bello addormentato! Dobbiamo svuotare le valigie!”

 

Andammo in camera da letto e cominciammo a dividerci i cassetti e le ante.

 

Son già stanco baby!”

 

Ma Saul, non è nemmeno mezz'ora che mettiamo a posto!”

 

Sono certo che se mi dai un bacino passa tutto!” disse malizioso sdraiandosi sul letto.

 

Ah sì? E dove dovrei dartelo questo bacino?” dissi mentre salivo sul letto e mi avvicinava a lui gattonando.

 

Dove preferisci, honey...”

 

Qui?” gli disse dandogli un bacio sulla fronte “Oppure qui?” stavolta glielo diedi sul collo “O ancora qui?” sul petto “O qui?” sulla pancia “O...” avvicinai le labbra al suo inguine dove, anche con i jeans, potevo sentire la sua crescente eccitazione.

Lui si limitò a mugugnare eccitato.

 

Te lo scordi stallone!” mi alzai di scatto dal letto.

 

Cosa? Ma che...”

 

Facciamo così, se tu riordini tutta la tua roba per bene, magari potresti ricevere un premio!”

 

Inutile dire che non aveva mai visto il mio ragazzo mettere a posto i suoi vestiti così velocemente.

 

Così cominciò la nostra convivenza e tutto andava per il meglio; purtroppo eravamo sempre fuori casa per il lavoro, ma alla sera era ancora più bello starsene sul divano a coccolarsi dopo tutto il giorno che non ci vedevamo.

Più si avvicinava l'estate e più vedevo che Slash era nervoso: ormai le registrazioni stavano giungendo al termine e non vedeva l'ora che l'album venisse pubblicato.

Non me ne preoccupai più di tanto, dato che anche gli altri ragazzi erano sempre molto agitati.

Il 21 luglio 1987 'Appetite for destruction' venne pubblicato, e una settimana dopo i ragazzi partivano per un tour di due mesi circa in Nord America: sarebbero tornati il 18 settembre.

La sera prima della partenza ero sul divano abbracciata al mio uomo, quando cominciai a piangere.

 

Honey, perchè piangi?” continuavo a singhiozzare e non riuscii a rispondergli.

 

Piccola, ascoltami...ti ricordi quello che ti ho detto qualche mese fa? Io non voglio nessun'altra se non te, ok? Non farò nulla per mancarti di rispetto, te lo giuro. Ti amo alla follia, lo sai.”

 

Lo so, lo so” tentai di dire “ma...ma le tentazioni saranno tante Saul...”

 

Si può resistere alle tentazioni se lo si vuole davvero. E poi ci sarà Alex a controllarmi no?” Alex era stata assunta come fotografa ufficiale del gruppo, quindi sarebbe partita con loro.

 

Mi attaccai alle sue labbra: volevo sentire il suo sapore, il suo odore che per due mesi non avrei più sentito. Temevo di impazzire senza di lui.

La prima settimana fu terribile: rientravo in quella grande casa vuota tutte le sere e mi attaccavo al telefono con Adriana, quando non lavorava. Anche lei era molto triste senza il suo Steven. Saul mi chiamava ogni due giorni e, quando non mi chiamava lui, mi chiamava Alex per tranquillizzarmi che stava andando tutto bene e che Slash si stava comportando da vero signore. Quando ricevevo queste telefonate mi sentivo più tranquilla.

Per fortuna anche quei due mesi volarono e i ragazzi tornarono dal tour.

Appena Slash scese dal tour-bus gli saltai al collo: Dio, quanto mi era mancato! Quanto avevo voglia di sentire il suo profumo, il sapore delle sue labbra, i suoi riccioli che mi solleticavano.

Inutile dire che, appena entrammo in casa, cominciammo a fare l'amore con una passione travolgente e non smettemmo per molte, molte ore.


 

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Capitolo 28
*** Twenty-eight ***


L'album stava riscuotendo un successo sempre maggiore e i ragazzi erano sempre molto impegnati tra interviste, set fotografici, conferenze stampa e chi più ne ha più ne metta. Anche lavorando al giornale mi accorgevo di quanto fossero richiesti e di come il successo che avevano tanto desiderato fosse finalmente arrivato. Non potevamo più andare a bere tutte le sere al Rainbow come persone normali; inoltre fuori da casa nostra ogni tanto si concentrava uno stuolo di fans che se avessero potuto mi avrebbero uccisa.

 

Cazzo, Becky...ma le hai viste quelle assatanate là fuori? Ma come si fa dai...”

 

E' il prezzo di essere famoso amore!”

 

Ho capito però...sono più arrapate di cinghiali!”

 

Scoppiai a ridere per questo suo paragone assurdo.

 

Sono una delle donne più invidiate del mondo vero?”

 

Per forza...non capita mica a tutte di avere un fidanzato fighissimo, intelligentissimo e simpaticissimo come me...per non dire che sono anche il dio della chitarra!”

 

Smettila di vantarti e vieni qui dio della chitarra!” cominciai a baciarlo. Nonostante stessimo insieme ormai da un anno la passione era ancora quella del primo giorno.

 

Che ne dici se sabato organizzassimo una cena qui da noi con i ragazzi?” mi propose Saul più tardi, mentre ci preparavamo per andare a dormire.

 

Sì è una bella idea! Con tutte queste fans che vi braccano ovunque non riusciamo più a vederci spesso come una volta!”

 

Allora domani sento gli altri 4 stronzi! Sai che Izzy ha conosciuto una nuova tipa?”

 

Ah sì? Non lo sapevo..”

 

Sì, ma si frequentano da poco...però pensavo lui te l'avesse detto. Eravate così amici un tempo...da qualche mese invece vi siete allontanati. Come mai?”

 

Non sapevo cosa dire: ricordavo bene quella sera di alcuni mesi prima in cui avevo baciato Izzy; per me non aveva significato nulla, ma il progressivo allontanamento del ragazzo mi aveva fatto pensare che per lui fosse diverso. Ma io amavo Saul, quel bacio era davvero stato solo un errore.

Mi sentivo una merda perchè non avevo mai cercato di chiarire con Izzy, se lui non mi parlava io non gli parlavo e così la nostra amicizia si era raffreddata.

 

Ma sai, tutti i vari impegni” risposi a Slash in maniera evasiva “Comunque dimmi di questa ragazza!”

 

Si chiama Annika, è svedese! Una bella ragazza, alta bionda, occhi azzurri, e sembra presa di Izzy!”

 

E lui?”

 

Mi sembra felice, però sai come è lui, non si sbilancia mai!”

 

Speravo lo fosse davvero; mi sentivo ancora più una merda ad aver ignorato i suoi sentimenti. Probabilmente aveva sofferto per il mio rifiuto e io me ne ero altamente fregata. “Complimenti Becky! Sei proprio una stronza!”

 

Il venerdì sera seguente i ragazzi vennero tutti a cena da noi: Steve con Adry, Duff con Alex, Axl con quella Erin con cui si frequentava già da qualche mese, e Izzy con Annika.

Era davvero una ragazza carina e gentile; cercò subito di stringere amicizia con noi.

Durante la cena a un certo punto andai in cucina e mi scontrai con Izzy che era andato a prendere della birra.

 

Ops, scusami, tra un po' ti apro il frigo sulla faccia” gli dissi cercando di mostrarmi spiritosa e amichevole.

 

Niente, tranquilla” stava già tornando di là ma lo fermai.

 

Izzy?”

 

Mhm?”

 

Aspetta un attimo...vorrei...dirti due parole”

 

Rientrò in cucina e socchiuse la porta.

 

Dimmi”

 

Senti, mi dispiace che in questi ultimi mesi ci siamo allontanati. Eravamo amici noi...”

 

Già...eravamo...”

 

Perchè Jeff?”

 

Non te lo immagini?”

 

Quel bacio vero?” Lui non mi rispose “Senti Jeff, mi dispiace...scusami, sono stata una stronza a ignorare i tuoi sentimenti. Subito in realtà non avevo capito che tu potessi provare qualcosa di diverso da semplice amicizia. Era un periodo di grandi cambiamenti per me, il lavoro, il vostro album...la convivenza con Saul...” Indugiai su queste ultime parole. “Fossi stata più matura te ne avrei parlato per salvare il nostro rapporto.”

 

Non importa Becky, davvero. E' colpa mia che mi sono fatto prendere nonostante fosse più che evidente che tu amavi Slash e che io ero solo un amico. Ma ora...ora sono felice con Annika, quindi...”

 

Non mi sembrava molto convinto, però decisi di non insistere “Sono contenta per te, Jeff, davvero, te lo meriti.”

 

Mi rivolse un sorriso tirato e uscì dalla cucina.

Finita la cena i ragazzi uscirono sulla terrazza della casa a godersi l'arietta fresca, mentre noi donne chiacchieravamo in salotto.

A un certo punto andai a vedere se i ragazzi volevano ancora qualcosa da bere, quando vidi qualcosa che mi scioccò.

 

Che cazzo state facendo?”

 

Merda...Becky, amore, non è come pensi!”

 

A no? E come dovrebbe essere!”

 

Adriana e Alex, che mi avevano sentito parlare ad alta voce, uscirono a vedere cosa stava succedendo.

 

Che c'è Becky?” mi chiese Adriana. “Ah” si rispose da sola quando vide le strisce di polvere bianca sul tavolino.

 

Non dici niente Adry?” la mora rimase in silenzio “Alex?” sempre silenzio.

 

Non ditemi che voi lo sapevate e non mi avete detto nulla!”

 

Ci dispiace Becky, ma non volevamo farti preoccupare inutilmente. Del resto non è una cosa così grave...”

 

Non è grave? Non è grave dici?” non ci vedevo più dalla rabbia “Vaffanculo, andatevene tutti a fanculo!” corsi nella mia camera sbattendo la porta.

 

Le lacrime cominciarono a scorrere copiose: non mi ero mai sentita tanto triste e delusa.

 

 

Ok, cominciano i guai...e dureranno per un bel po', con alti e bassi...non picchiatemi :) Grazie a tutte voi come sempre! Un bacione :) 

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Capitolo 29
*** Twenty-nine ***


Non sapevo quanto tempo fossi rimasta lì a piangere, chiusa nella mia camera... potevano essere passati 5 minuti come 5 ore.

Sentii la porta aprirsi e richiudersi ma non alzai la testa.

 

Becky.”

 

Che vuoi Slash?”

 

Parlarti.”

 

No, torna con gli altri.”

 

Li ho mandati via, non c'è più nessuno.”

 

Ottimo, allora voglio dormire.”

 

No, dobbiamo parlare di quello che hai visto.”

 

Chissà che cazzo c'è da dire eh?” mi ero alzata di scatto in piedi “Siete dei tossici, sei un tossico! Da quanto tempo te la sniffi quella merda, eh?”

 

Saul non mi rispondeva e io ero sempre più agitata. “Rispondimi cazzo!”

 

Più o meno...inizio estate...”

 

Cosa?”

 

Sì, sai...le registrazioni stavano diventando pesanti...poi sono arrivati il successo, la notorietà...non sono facili da gestire per uno come me che fino a sei mesi fa non riusciva nemmeno a mangiare tutti i giorni!”

 

Ma che cazzo c'entra, eh? Drogarsi allora è la soluzione ai problemi?”

 

Lui non aprì bocca; si limitò a guardarmi con uno sguardo vuoto.

 

Vi siete limitati alla coca o avete preso anche altro?”

 

No solo coca, ma ormai ne siamo completamente dipendenti. Becky, perdonami ti prego...”

 

Zitto...zitto...non voglio sentire la tua voce. Ho bisogno di pensare adesso. Lasciami sola ti prego...”

 

Il mattino dopo mi alzai presto e andai subito nella camera degli ospiti, dove ero sicura Slash avesse dormito.

 

Saul” lo scrollai “Saul svegliati.”

 

Mhm...oh, Becky. Stai male?”

 

No, va tutto bene. Senti ho pensato tanto questa notte. Mi dispiace di essermi arrabbiata così ieri sera. Però io non riesco ad accettare una cosa del genere; non lo capite che vi fotterete con quella merda?”

 

Il ragazzo si passò una mano sul viso.

 

Sì...lo so...”

 

Senti, io ti voglio aiutare. Perchè non provi a disintossicarti, eh? Andremo da un medico, ti farai aiutare. Sei abbastanza forte da uscirne, lo sai.”

 

Io...ho paura Becky” quel suo sguardo così spaventato mi fece venire da piangere.

 

Ci sono io, non ti devi preoccupare” lo abbracciai dolcemente e rimanemmo stretti l'uno all'altra per non so quanto tempo.

 

Al pomeriggio chiamai Alex e Adriana: avevo bisogno di parlare anche con loro.

Ci incontrammo in un piccolo bar e, dopo esserci sedute a un tavolo e aver ordinato, calò un silenzio imbarazzato.

Fu Adriana a prendere la parola.

 

Scusaci Becky, davvero. Io sapevo che Steve sniffava fin dall'inizio, Alex invece l'ha scoperto durante il tour. Ci siamo arrabbiate, ma alla fine è solo un modo per scaricare la tensione. E loro ultimamente ne hanno sentita molta.”

 

Adry, ma lo capisci che non è come bere una tisana rilassante? Quella merda ti rende dipendente. E se poi la situazione peggiora, se poi diventa qualcosa di più? Tipo eroina?”

 

Le mie amiche non mi risposero.

 

Ragazze, a me dispiace di aver reagito in quel modo ieri sera, però...voi dovevate dirmelo, cazzo!”

 

Hai ragione Becky, scusaci...” disse Alex, mentre Adriana annuiva.

 

Fa niente ragazze...tanto ormai è inutile piangere sul latte versato. Io comunque oggi ho chiamato un medico molto bravo nel settore...Saul si disintossicherà.”

 

E' fortunato ad avere una ragazza come te...”

 

Perchè Adry?”

 

Perchè io non avrei la determinazione sufficiente per farlo...per sostenere Steve in una disintossicazione.”

 

Se lo ami davvero la forza la trovi.”

 

Rimanemmo ancora un po' al bar a parlare, e poi io me ne andai. Ero piuttosto giù perchè le mie amiche non sembravano così preoccupate, anzi...

Non riuscivo a capire se ero io che mi facevo delle seghe mentali inutilmente... “No cazzo...è una cosa gravissima. E io aiuterò Saul a uscirne.”
 

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Capitolo 30
*** Thirty ***


Erano passati alcuni mesi da quel giorno e le cose erano migliorate. Saul si era disintossicato dalla coca e stava finalmente bene. Anche Duff aveva smesso con la coca, anche se la sua inclinazione all'alcool era notevole. Gli altri tre invece continuavano. Questo mi preoccupava abbastanza: temevo che stando con loro Saul potesse ricaderci.

Ma il mio ragazzo mi aveva sorpreso positivamente ed era riuscito a rimanere pulito.

Il 1988 fu un anno intenso: nell'estate di quell'anno le vendite dell'album avevano raggiunto vette elevatissime e il singolo 'Welcome to the jungle' era in testa a tutte le classifiche

Nell'autunno però accadde qualcosa che sconvolse noi e l'equilibrio che in quei due anni avevamo creato.

Era metà ottobre e ricevetti una telefonata da Adriana.

 

Becky...” stava singhiozzando.

 

Adry? Che è successo? Perchè piangi?”

 

Steven...”

 

Oh mio Dio, gli è accaduto qualcosa?”

 

L'ho trovato a letto con un'altra!”

 

La ragazza continuò a piangere mentre io non sapevo cosa dirle. Le dissi solo che io e Alex saremmo volate a casa sua.

Dopo circa un'ora eravamo sul suo divano e le chiedevamo di raccontarci tutto nei dettagli.

 

Sono...sono tornata a casa prima dal lavoro oggi. Non mi sentivo bene, avevo due linee di febbre. Sentii dei rumori che venivano dalla nostra camera e...e lì...” ricominciò a piangere mentre la abbracciavo “Lì c'era Steven che stava facendo sesso con una ragazza e...sul comodino...sul comodino ho trovato queste.”

 

Si alzò e prese un sacchettino: dentro c'erano due siringhe.

 

Oh mio Dio” disse Alex, mentre io mi mettevo solo una mano davanti alla bocca sconvolta.

 

Rimanemmo un po' in silenzio, finchè Adriana ricominciò a parlare.

 

E' solo colpa mia...Becky, hai sempre avuto ragione. Sono stata un'idiota lasciando correre la dipendenza di Steve...che non ha fatto altro che peggiorare. Il tradimento in sé passa in secondo piano, era strafatto di quella merda, probabilmente non sapeva nemmeno più il suo nome. E' tutta colpa mia comunque...non ho fatto niente quando forse, se mi fossi svegliata, le cose sarebbero andate in modo diverso. Voi ce l'avete fatta. Tu Becky sei stata la più forte tra di noi, hai subito preso in mano la situazione. Anche tu Alex, forse ci hai messo un po' di più ma sei riuscita a reagire. Io invece sono solo una perdente.”

 

Ma cosa dici tesoro...no che non sei una perdente” disse Alex “Semplicemente, speravi che Steven ce la facesse da solo...”

 

Sapevo che lui è debole, ma io mi sono tappata gli occhi.”

 

Passammo tutta la sera insieme, lì a casa di Adriana; alle 11 di sera decidemmo di tornare a casa, promettendoci di rivederci la sera successiva al Rainbow.

Così fu e, dopo esserci sedute a un tavolo, Adriana ci guardò.

 

Ragazze, io me ne vado.”

 

Scusa?”

 

Sì, ci ho pensato tutta la notte scorsa e ho deciso che è meglio che cambi aria per un po'.”

 

Adry, non dire così. Ora sei sconvolta, devi solo riuscire a superare la cosa.”

 

No Alex, no. Le cose non vanno già da un po', te l'ho detto. Beccare Steven con un'altra è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Probabilmente me ne sarei andata comunque.”

 

E dove pensi di andare, eh?”

 

A New York.”

 

Cosa?” urlammo io e Alex in coro.

 

Ho già prenotato il volo. Parto domani pomeriggio.”

 

Dimmi che stai scherzando...” il tono quasi supplichevole di Alex mi fece venire le lacrime agli occhi.

 

Mi dispiace ragazze. Voi siete le amiche più care che io abbia mai avuto; questi due anni sono stati bellissimi insieme a voi, davvero. Ma devo andarmene... per me stessa. Questo posto è pieno di ricordi, rischio di impazzire. Mi dispiace davvero. Scusatemi” anche lei ora stava piangendo.

 

La abbracciai stretta stretta. “Non ti devi scusare. Se è quello che vuoi fare, sei estremamente coraggiosa ad aver trovato le palle per farlo. Mi mancherai da impazzire.”

 

Inutile dire che la serata proseguì tra lacrime e addii; noi desideravamo accompagnarla all'aeroporto il giorno dopo, ma lei rifiutò.

 

Sarebbe molto più difficile salutarvi” diceva.

 

Stavo tornando a casa, con una gran voglia di buttarmi tra le braccia del mio ragazzo e dormire. Ma appena varcai la soglia mi ritrovai davanti una persona che non mi aspettavo di vedere.

 

Che cazzo ci fai tu qui?”

 

Becky, dov'è Adry?”

 

Non riuscii più a trattenermi, la rabbia era troppa e cominciai a dargli sberle, pugni, calci: in realtà l'effetto ottenuto provocò più dolore a me che a lui.

 

Sei un bastardo! Perchè? Perchè l'hai tradita? Stronzo! Stronzo!”

 

Becky, Becky basta!” Slash mi staccò da lui.

 

Sei solo un tossico!” gli urlai in faccia con tutta la rabbia che avevo dentro.

 

Mi scrollai Slash di dosso e me andai a dormire.

Il mattino dopo mi svegliai con un buonissimo profumo di caffè: aprii gli occhi e vidi il mio uomo con un vassoio in mano.

 

Buongiorno principessa. Colazione a letto per te!”

 

Mangiai in silenzio, con Slash che mi guardava sorridendomi seduto sul letto. Quando ebbi finito, decisi di affrontare il discorso.

 

Dov'è Steve?”

 

Stamattina è andato dal Dottor Brown.” il Dottor Brown era il medico che aveva aiutato Slash nella disintossicazione.

 

Vuole disintossicarsi?”

 

Sì, sa di aver fatto una cazzata. E vuole rimediare.”

 

Con Adriana non rimedierà.”

 

E perchè?”

 

Se ne è andata.”

 

Dove?”

 

A New York”

 

Mi fissò perplesso e gli raccontai tutta la vicenda.

 

Cazzo...ora non possiamo dirlo a Steve, sarebbe devastante per lui. Quando terminerà la disintossicazione vedremo cosa fare.”

 

Annuii.

 

Tu come ti senti piccola?”

 

Uno schifo. Non ho idea di come farò senza Adriana.”

 

Ci sono io piccola, ci sono io” mi abbracciò e cominciammo a baciarci e a fare l'amore. Avevo bisogno di sentirlo vicino a me, in quel momento più che mai.


Grazie mille a Foxygiu, I Am A Yellow Walrus, Ila_Ashba, NarciSSa96,_acsecnarF che hanno inserito la storia tra le preferite!!! Grazie grazie grazie!!! A parte Foxygiu che è una veterana, se avete qualche consiglio da darmi o se c'è qualcosa che non vi è piaciuto, non esitate a lasciare una recensione :) Mi farebbe super piacere!!! E poi ovviamente grazie a tutte coloro che seguono, recensiscono e semplicemente leggono :D Alla prossima!!!

 

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Capitolo 31
*** Thirty-one ***


I ragazzi andavano a trovare Steven una volta alla settimana nella clinica dove era ricoverato. Ogni volta che Slash tornava a casa si disperava al pensiero di quando avrebbe detto all'amico che Adriana se ne era andata.

Dopo due mesi il batterista era stato dimesso: andammo a prenderlo tutti insieme e organizzammo una piccola e soprattutto 'sana' festicciola a casa mia e di Saul. Stavamo mangiando il dessert quando Steve fece la domanda che tutti temevamo.

 

Ragazze, Adry abita sempre nel vecchio appartamento? Voglio farle una sorpresa!”

 

Calò il silenzio, nessuno aveva il coraggio di dire nulla.

 

Beh, che c'è?”

 

Ecco Steve” il diplomatico Izzy aveva deciso di venire in soccorso di tutti noi “Adriana non vive più a Los Angeles.”

 

Cosa? Che cazzo dici Izzy?”

 

Si è trasferita a New York.”

 

Come? A New York? E perchè mai?”

 

Ecco, dopo il tuo...ehm...dopo che lei ti ha trovato con quella ragazza e ha capito che ti bucavi era terribilmente sconvolta. Noi non l'abbiamo vista, aveva parlato solo con Becky e Alex...comunque ha deciso di andare via per cambiare un po' aria.”

 

E voi non me l'avete detto? Cioè, io sono due mesi che parlo con voi stronzi dei vari modi per farmi perdonare da lei...e voi non vi siete degnati di dirmi che si era trasferita? Fottetevi, fottetevi tutti!”

 

No Steve aspetta!” Slash cercò di fermarlo ma il ragazzo era già uscito.

 

Cazzo” Duff si passò le mani tra i capelli. “E se fa qualche stronzata?”

 

Dici bucarsi di nuovo?” ipotizzò Axl “Non lo so...purtroppo Steven è debole ed estremamente sensibile...”

 

Io dico di no” Slash era il più convinto di tutti “Se lo conosco, cercherà di portare avanti il suo obiettivo.”

 

Intendi riconquistare Adriana?”

 

Esatto!”

 

Ma dovrebbe andare fino a New York!”

 

E allora?!”

 

----------------------------------

Steven si sentiva soffocare; non stava per niente bene. Adriana...l'immagine della ragazza compariva nella sua testa. Aveva aspettato quel giorno per due mesi...giorno in cui era convinto che sarebbe tornato da lei, le avrebbe chiesto scusa e lei lo avrebbe abbracciato stretto stretto come solo Adriana sapeva fare.

E invece lei era a chilometri di distanza...dall'altra parte dell'America.

Il primo pensiero che gli passò per la testa fu che aveva bisogno di farsi una pera. Lo scacciò subito ed ebbe un'altra idea: “Domani parto per New York!”

----------------------------------

I ragazzi cercarono Steve ovunque, in tutti i posti dove andavano prima di diventare famosi e tanti altri che magari erano legati al batterista per questo o quell'altro motivo, ma niente. Sembrava essere svanito nel nulla.

L'ansia dei ragazzi era sempre maggiore finchè, alla sera, Becky ricevette una telefonata.

 

Becky, sono Adriana!”

 

Ciao tesoro come stai? Che bello sentirti!”

 

Sto bene, grazie. Senti ti ho chiamato per chiederti una cosa.”

 

Certo dimmi!”

 

State cercando Steven?”

 

Rimasi un attimo in silenzio. “Non dirmi che è lì.”

 

Tombola...”

 

Digli che è un grandissimo cazzone, che doveva avvisare, porca puttana! Noi abbiamo setacciato tutta LA per trovarlo! Merda!”

 

Becky, calmati, hai detto 10 parolacce in una frase di 6 parole!” Adry ridacchiò e non potei fare a meno di pensare che in quella situazione non c'era proprio nulla da ridere. “Comunque, dì agli altri di non preoccuparsi, che è qui e che sta bene.”

 

Uhm...d'accordo. E tu come stai?” ci fu un attimo di silenzio.

 

Scusa, ho chiuso la porta così posso parlare tranquilla....come sto...devo essere sincera?”

 

Al 100%”

 

Non ne ho idea...”

 

Andiamo bene...”

 

Quando ho aperto la porta e me lo sono trovato lì davanti ho sentito una gioia immensa...sai quante volte in questi due mesi ho sperato di aprire sta cazzo di porta e trovarci lui?!”

 

Come ha fatto a scoprire dove abiti?”

 

Ah boh...comunque, dopo questa gioia mi è tornato in mente tutto quello che è successo, i casini, i tradimenti, la droga...però voglio passare un po' di tempo con lui e capire se è davvero cambiato.”

 

Quindi resta lì a New York? Fino a quando?”

 

Sicuramente per le feste, tanto manca un mese a Natale...tornerà in febbraio. Mi ha detto di dirti se puoi parlarne agli altri.”

 

Saranno neri perchè dovevano lavorare, comunque ok...”

 

Troveranno una soluzione. Ora vado, Steve mi sta chiamando.”

 

Ok...Adry?”

 

Dimmi...”

 

Ti prego stai attenta...e usa bene la testa...rifletti e non fare nulla di troppo avventato!”

 

Stai tranquilla Becky. Queste ultime esperienze mi hanno maturata molto. A presto tesoro, ti voglio bene.”

 

Anche io. Ciao.”

 

Scesi giù nel nostro garage adattato a sala-prove dove i ragazzi stavano suonando.

 

Ehi amore, tutto bene?”

 

Sì...devo dirvi una cosa ragazzi...ho appena ricevuto una telefonata.”

 

I ragazzi erano in attesa.

 

Da Adriana. Steven è a New York da lei.”

 

Lo sapevo” Slash, in effetti, l'aveva detto fin da subito.

 

Quel figlio di puttana...ci ha fatto venire un infarto.”

 

Zitti ragazzi” disse Izzy “Che altro ti ha detto, Becky?”

 

Ha detto che resterà là un po'...fino a febbraio.”

 

Cosa? E le registrazioni?” Duff si stava incazzando.

 

Dai Duff, se le posticipiamo di un mese non morirà nessuno!” inutile dire che Izzy era sempre il più saggio di tutti.

 

Adriana vuole chiarire le cose con lui” spiegai “E quindi rimarrà là per un po'...”

 

Era prevedibile in effetti...spero solo una cosa...”

 

Cosa Axl?”

 

Che vada tutto bene...perchè se va male non credo che Steven supererebbe senza problemi la cosa...” per una volta, Axl aveva detto una cosa terribilmente giusta. 

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Capitolo 32
*** Thirty-two ***


Anche l'anno 1988 se ne andò lasciando posto al 1989. Poco dopo la fine delle feste i ragazzi si sarebbero dovuti chiudere in sala registrazioni per il nuovo album, ma a causa dell'assenza di Steven, decisero di posticipare il tutto a marzo.

In quei due mesi di pace totale, io e Slash passammo tanto tempo insieme, come non facevamo da molto. Sembravamo due quindicenni innamorati: andavamo a fare lunghe passeggiate sulla spiaggia, pic-nic al parco, visitammo lo zoo, proprio come dei bambini. Ci concedemmo anche una bella vacanza di due settimane alle Hawaii...dire che sono state meravigliose è un eufemismo.

Fu un giorno di metà febbraio, mentre ci stavamo rilassando sul divano, che ricevemmo una telefonata da Axl.

 

Pronto”

 

Slash sono Axl!”

 

Ehi Rose che succede?”

 

Steven è tornato!”

 

Di già? Fantastico allora possiamo anticipare le registrazioni...”

 

Non credo Saul...Steven sta male”

 

Cosa? Che cazzo vuol dire che sta male?”

 

Mi allarmai sentendo le sue parole e osservando la sua espressione.

 

Adriana l'ha lasciato perchè ha ricominciato a bucarsi!”

 

Quel coglione...ma ora dov'è scusa?”

 

Qui a casa mia e di Jeff. Abbiamo chiamato anche Duff, è meglio se venite qui.”

 

Ok, arrivo subito.”

 

Dopo aver messo giù, Slash mi raccontò tutto quello che Axl gli aveva detto.

 

Che razza di idiota. E' meglio che faccia una telefonata ad Adriana per sapere come sta.”

 

Sì, buona idea. Io vado. Non so bene quando tornerò, ti chiamo. Ciao amore” e dopo avermi dato un lieve bacio uscì.

 

Presi subito il telefono per chiamare Adriana. Speravo fosse in casa.

 

Pronto?”

 

Ero stata fortunata. “Ciao Adry, sono Becky!”

 

Sospettavo che mi avresti chiamata.”

 

Beh, che dovevo fare scusa...appena ho saputo non ho esitato! Come stai?”

 

Uno schifo Becky. Forse peggio della prima volta, perchè avevo messo da parte il mio orgoglio per dargli un'altra possibilità, e invece se l'è giocata.”

 

Tu sai come è andata? Cioè, ha incontrato qualcuno che gli ha venduto la roba, o altro...”

 

Ha incontrato un tizio che aveva conosciuto durante il tour che avevano fatto nell'87...sto qui era già un tossico allora, figuriamoci adesso, e deve avergli dato la roba. Sicuramente Steven non si sarà fatto troppo pregare; avevo notato che era inquieto da qualche giorno, finchè non ho trovato una siringa sotto il letto. L'ho cacciato.”

 

Mi dispiace Adry...davvero non so cosa dire.”

 

Non c'è nulla da dire purtroppo Becky. Passerà anche questa...”

 

Se avessi voglia di tornare...”

 

No guarda, dopo questo episodio mi sento ancora più motivata a stare qui...almeno non corro il rischio di incontrare Steve in giro.”

 

Ok, come vuoi...però lo sai, no, che ci saremo sempre noi per te?!”

 

Certo...certo che lo so Becky. Devo andare ora, ci sentiamo presto.”

 

Ve bene...ciao Adry.”

 

Misi giù e cominciai a pensare: era davvero un bel casino. I ragazzi che dovevano registrare il nuovo album, Adriana da sola e in crisi...sembrava che solo il mio lavoro procedesse senza intoppi...almeno quello. Decisi di fermare il flusso di brutti pensieri mettendomi a scrivere, come sempre facevo quando qualcosa non andava.

-----------------------------------
 

Dov'è? Dove cazzo è quel coglione?”

 

Slash entrò in casa Rose-Stradlin come una furia.

 

Nella camera degli ospiti” disse Izzy.

 

Il riccio vi si recò a lunghi passi e aprì la porta; vide uno Steven smagrito, che fissava il muro davanti a sé con un'espressione triste.

 

Sei fatto?”

 

Oh Slash...no sto bene. Mi dispiace senti...”

 

No, taci Adler, non hai un cazzo da dire. Se tu ti vuoi uccidere, sono cazzi tuoi. Abbiamo provato ad aiutarti in tutti i modi! Ma almeno cerchiamo di registrare quella merda di disco!”

 

Sì, sì lo so. Chiamate Alan, registriamo il prima possibile. Tanto volevamo farlo in una sessione dal vivo, no? Sarà veloce...”

 

Ne parlo con gli altri.”

 

E uscì da quella stanza rapidamente per andare in salotto dagli altri.

 

Abbiamo sentito tutto...ho già chiamato Alan, lunedì prossimo registriamo.”

 

Perfetto...cazzo che stress...ho voglia di farmi una striscia...”

 

Se vuoi ho un po' di roba buona...” Izzy tirò fuori da un cassetto una bustina.

 

Izzy non so se...”

 

Oh McKagan taci su...te ti sei bevuto mezza bottiglia di vodka in un'ora!” sbraitò Slash. “Solo una striscia Izzy, che male potrà mai farmi?!”

 

Un attimo dopo tutti e tre si sentivano molto più rilassati. Ma la loro caduta era di nuovo iniziata...o forse non si era mai fermata davvero. 

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Capitolo 33
*** Thirty-three ***


Il nuovo album 'G N' R Lies' era stato pubblicato nell'agosto del 1989. I ragazzi erano contenti del nuovo album e speravano che avesse tanto successo quanto il primo.

Così fu: vendette milioni di copie; inoltre era in cantiere l'organizzazione di un nuovo tour al di fuori dell'America, che sarebbe dovuto cominciare a settembre e proseguire fino alla fine dell'anno. Ma accaddero molte cose che cambiarono decisamente il corso degli eventi.

Cominciai a notare che qualcosa in Slash non andava; sapevo che come sempre era sotto pressione, ma c'era anche qualcos'altro, qualcosa di peggio, che da stupida avevo voluto ignorare.

Un pomeriggio tornai a casa dal lavoro e lo trovai sul divano che tremava e sudava.

 

Ehi...che hai stai male?”

 

Becky...sì, sì sto male...ti prego chiama Izzy!”

 

Izzy? E perchè mai dovrei chiamare Izzy? Se mai chiamiamo un dottore!”

 

Chiama Izzy ho detto!” il suo tono era così duro che indietreggiai spaventata “E sbrigati porca puttana!”

 

Ero talmente scioccata che non feci altro che alzare il telefono e fare il numero di Izzy.

 

Pronto”

 

Ehm...Izzy sono Becky”

 

Oh..ciao Becky, va tutto bene?”

 

No...no per niente...Saul sta male e mi ha chiesto di chiamarti. Io non so bene perchè ma sembra che voglia solo te.”

 

Merda. Ok, arrivo, tu stai tranquilla eh!” TUTUTU

 

Tranquilla? Come cazzo faccio a stare tranquilla?” pensai.

 

Il mio ragazzo intanto si era addormentato, ma il suo era un sonno tormentato: continuava a rigirarsi e a borbottare.

Mi sedetti accanto a lui in attesa di Izzy; un brutto pensiero cominciò a farsi strada nella mia testa, ma volevo mandarlo via. “No...non è possibile...non può essere...”

Decisi che appena fosse arrivato Izzy gli avrei parlato, ancora prima che andasse da Slash; dovevo togliermi quel dubbio atroce...sì, sicuramente era solo frutto della mia immaginazione.

Mi sentivo soffocare in quella casa e decisi quindi di attendere Izzy fuori dalla porta; dopo non molto arrivò.

 

Becky...che fai qui?”

 

Ti stavo aspettando...devo parlarti!”

 

Te ne sei accorta vero?”

 

Di cosa? Di cosa dovrei essermi accorta?”

 

Che Slash si fa di nuovo...ma questa volta è peggio...”

 

Eroina?”

 

Lui annuì e fu come se il mondo mi fosse crollato addosso. Ma come avevo fatto a non accorgermene, come era possibile. Ok, non ci eravamo visti molto ultimamente a causa dei nostri impegni, però...

 

E' una crisi d'astinenza?”

 

Lui annuì di nuovo.

 

Becky...ricordi che io sono stato via per più di un mese alla fine della primavera, dopo le registrazioni?”

 

Sì, sei andato in Svezia con Annika giusto?”

 

No...ero a disintossicarmi anche io.”

 

Che cazzo stai dicendo Izzy?”

 

Sto dicendo che siamo dei tossici di merda Becky...io lo ero almeno, ormai sono pulito da un po' e non ho più intenzione di ricadere in quella merda. Axl si fa ogni tanto ma il bastardo ha la fortuna di riuscire a smettere quando vuole; Duff è l'unico che non si buca, qualche sniffata ogni tanto e beve parecchio. Invece Steven e Slash...”

 

Ci sono dentro fino all'osso, ho capito. Dimmi Izzy, come cazzo ho fatto a non rendermi conto che il mio uomo si sta uccidendo con le sue mani?”

 

Non darti colpe che non hai, Becky...lui è bravissimo a nasconderlo, come chiunque faccia queste cose del resto.”

 

Oh mio Dio...e adesso?”

 

Adesso l'unica cosa da fare è farlo disintossicare. Ma deve essere una sua decisione, se no sarà inutile.”

 

Sì...lo so...”

 

Senti, Slash è fortunato. Ha te vicino e so che farai di tutto per aiutarlo. Io invece cercherò di pensare a Steven...lui al momento è il più solo. Axl ha Erin, Duff ha Alex, Slash ha te...ma lui...”

 

E Annika?”

 

Annika sta bene, mi ha aiutato moltissimo nella mia disintossicazione. Per quello ti posso dire con certezza che se non hai una persona che ti vuole bene al tuo fianco è ancora più difficile.”

 

Ok...appena si riprende gli parlerò. Quanto durerà?”

 

Diciamo che la fase peggiore la sta passando adesso. Sicuramente quando si sveglierà starà un po' meglio e potrai parlargli.”

 

Grazie Izzy...davvero. E scusami se ci siamo allontanati. Tu sei sempre stato il mio migliore amico.”

 

Izzy mi abbracciò e cominciai a piangere; mi strinse forte a sé facendomi sentire per un attimo al sicuro. Tutto ciò finì quando lui andò via e io fui costretta a rientrare in casa.

Slash stava ancora dormendo, ma adesso sembrava più tranquillo.

Presi una bacinella e ci misi dentro un po' d'acqua e un piccolo asciugamano; cominciai a bagnargli la fronte e il viso, e lo vidi aprire gli occhi

 

Becky, amore...”

 

Come stai?”

 

Insomma...meglio di prima comunque. Izzy non è venuto alla fine...”

 

Sì, ma ha parlato con me e poi se ne è andato.”

 

Ah...quindi sai tutto.”

 

Sì”

 

Mi dispiace Becky...davvero perdonami. Io non so perchè ho cominciato, e comun...”

 

Zitto, smettila con queste giustificazioni del tutto inutili. Tu sai cosa devi fare adesso...disintossicati, oppure tra noi è finita.”

 

Cosa?”

 

Hai capito bene...se domani non ti fai ricoverare in una clinica io me ne vado, Saul...”

 

Ok...lo farò...non voglio perderti Becky, ti amo troppo.”

 

Anche io ti amo. Ma non voglio un fidanzato che si uccide con le sue mani, non voglio vivere con il terrore di tornare a casa e trovarti con un ago nel braccio in overdose.”

 

Mi baciò e mi disse: “Vado a fare le valigie, amore. Domani comincia la mia nuova vita.”

 

Sorrisi, sperando con tutto il cuore che fosse davvero convinto della sua scelta.

 

Domando scusa per aver modificato la data di pubblicazione di Lies, ma non potevo fare altrimenti per il corso della storia :) Grazie come sempre a tutte coloro che recensiscono, seguono e leggono :) 

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Capitolo 34
*** Thirty-four ***


Quando il giorno dopo mi svegliai, Slash non era più a letto. Guardai se mi aveva lasciato un biglietto come di solito faceva quando usciva presto, ma niente.

Non è per niente un buon segno.”

I miei sospetti furono confermati quando lui, un paio d'ore dopo, rientrò completamente fatto.

 

Dove sei stato?”

 

Fatti i cazzi tuoi Becky!”

 

No che non mi faccio i cazzi miei! Sei uscito a cercarti una dose?”

 

Sì! Contenta? Non ce la facevo più, ne avevo bisogno!”

 

Stamattina dovevamo andare alla clinica, te ne sei dimenticato?” stavo cercando in tutti i modi di mantenere la calma.

 

Vacci te in quella cazzo di clinica! Anzi sai che ti dico? Non ti va bene se mi faccio? Perfetto, vattene pure.”

 

Rimasi senza parole, senza sapere cosa dire per alcuni minuti, mentre lui andava in cucina e tornava con una bottiglia di Jack Daniels.

 

Saul, senti, parliamone con calma...”

 

Io non ho un cazzo da dirti Rebecca, chiaro? Se non ti va bene avere un fidanzato tossico, te lo ripeto, vattene da questa casa.”

 

Sei proprio uno stronzo e un ingrato!” gli urlai in faccia.

 

E poi fu un attimo...sentii solo un forte bruciore alla guancia sinistra. Aprii gli occhi e vidi lui ancora con la mano a mezz'aria che sembrava uscire dallo stato di trans in cui era stato fino a un attimo prima.

 

Che cazzo ho fatto...” mi accorsi che era sull'orlo delle lacrime, ma ormai aveva superato ogni limite. Potevo accettare tutto ma non quello.

 

Corsi in camera e, dopo aver preso un borsone, cominciai a buttarci dentro vestiti e biancheria per lo più presi a casaccio dall'armadio. Stavo facendo tutti quei gesti senza avere in realtà il cervello collegato...le mie braccia si muovevano da sole.

Dopo un attimo lui entrò nella camera.

 

Becky...Becky amore...scusami...io...io non volevo...è colpa di questa merda...perdonami.”

 

Vaffanculo Saul”

 

Ti prego aspetta...fammi spiegare!”

 

No!” urlai “Non c'è proprio un cazzo da spiegare! Sei strafatto e ubriaco e, dopo avermene dette di tutti i colori, mi hai anche dato uno schiaffo. Cosa farai la prossima volta che tornerai a casa fatto, eh? Me ne darai due di schiaffi? Mi darai anche dei calci? Eh? Con quella merda in corpo non ragioni, e se vuoi fare del male a te stesso, cazzi tuoi a questi punti. Ma a me non ne devi fare.”

 

No Becky...ti prego...” mi prese un braccio.

 

Stammi lontano Saul.”

 

Mi affrettai verso la porta con la valigia in mano; appena la richiusi alle mie spalle mi bloccai un attimo a prendere aria. Potevo sentire distintamente da dentro casa lui che urlava il mio nome.

Non mi feci impietosire e scesi in strada alla ricerca di un taxi, per raggiungere l'unico posto che in quel momento mi era venuto in mente.

 

Driiiiiiiiiiiiin

Alex aprì la porta.

 

Becky, ciao, non ti aspettavo!” mi guardò e capì subito che qualcosa non andava; abbassò gli occhi sulla valigia che avevo posato per terra e poi li rialzò guardandomi bene in viso. Non dovevo avere per niente un bell'aspetto.

Che cazzo è successo Becky?”

 

Non feci altro che accasciarmi in ginocchio, lì davanti alla porta, e cominciai a piangere disperatamente. Alex non parlò, si inginocchiò davanti a me e mi abbracciò.

Rimanemmo lì per un tempo indefinito, finchè non sentimmo una voce.

 

Che succede?” Duff era comparso sulla porta di casa ancora aperta.

 

Non rispondemmo. Alex mi aiutò ad alzarmi e, sempre in silenzio, mi condusse in casa; mi fece sedere sul divano e mi diede un bicchiere d'acqua, che bevvi avidamente. Nessuno dei due parlò: aspettavano che fossi pronta.

 

Perdonate questa improvvisata, ma è successa una cosa...una cosa grave.” E cominciai così a raccontare tutto quello che era accaduto, dalla sera prima, fino a poche ore fa.

 

Bastardo. Va bene tutto, ma picchiarti no!”

 

Alex non era in sé!”

 

Michael, non provare a difenderlo anche se è tuo amico! Perchè proprio non si merita nulla.”

 

Lo so amore, ma è quella merda.”

 

Non mi importa! L'ha picchiata, ok? Che fosse fatto o no non ha importanza. Lei ha sempre fatto di tutto per aiutarlo e per far sì che smettesse di drogarsi. Ora ha superato ogni limite.”

 

Gli parlo io.”

 

No Duff!” gli presi un braccio “Ti prego non farlo. Non dirgli che sono venuta qui da voi, né altro.”

 

Ok...come vuoi tu Becky. Che intenzioni hai ora?” mi chiese al bassista.

 

Non lo so...sono così confusa.”

 

Tesoro” Alex mi prese la mano “Questa notte ti fermi da noi. Ti fai un bel sonno ristoratore e domani vedrai che fare, d'accordo?”

 

Sì...credo di averne bisogno.”

 

Ottimo. Vai a farti una doccia, io intanto ti preparo la stanza.”

 

Non dissi nulla, ma mi limitai ad abbracciare la mia amica. Non so che avrei fatto senza di lei.

 

Risolveremo anche questa tesoro...insieme...”

 

-----------------------------------

Dopo che Becky se ne era andata a dormire, nonostante fossero solo le 3 del pomeriggio, Alex e Duff cominciarono a discutere della situazione.

 

Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere da Slash” disse la ragazza.

 

Guarda, ultimamente aveva raggiunto davvero un livello terribile. Abbiamo provato tutti ad avvisarlo che stava superando il limite, persino Steven.”

 

Steven deve solo pensare per lui.”

 

Ora Steven sta cominciando a farsi aiutare. E cercava di coinvolgere anche Slash. Ma lui era convinto che avrebbe smesso quando voleva.”

 

Tipica convinzione dei tossici. Che facciamo ora?”

 

Direi di aspettare a vedere che decide di fare Becky...e poi a seconda di come è la situazione, ne parliamo anche con gli altri. Che ne dici?”

 

Ok...che casino, porca puttana...”

 

Duff si accorse che la sua ragazza era davvero preoccupata “Becky non si merita una cosa del genere. Ha sempre dato tutta se stessa in questa relazione. Ama Slash alla follia; ne uscirà devastata.”

 

Che cazzo è preso a quell'idiota. Non l'ho mai visto preso di una ragazza come di Becky. E si è bruciato tutto così.” disse Duff.

 

Alex si limitò a sbuffare e ad avvicinarsi al suo uomo che, prontamente, la strinse a sé.



Ve l'avevo detto che le cose sarebbero peggiorate!!!!! I Am A Yellow Walrus ti avevo avvertito che avresti dovuto comprare altri fazzoletti :)Grazie a tutte coloro che seguono, leggono e recensiscono :) Un bacione

 

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Capitolo 35
*** Thirty-five ***


Aprii gli occhi a fatica e guardai l'ora: le 6e23; era decisamente presto, ma dovevano essere circa 15 ore che dormivo.

Piano piano mi tornò alla mente tutto quello che era successo: Slash, la droga, lo schiaffo. No, non potevo accettarlo...e nemmeno volevo vivere con la paura che lui mi potesse picchiare quando si faceva. L'unica cosa che mi veniva in mente, da brava vigliacca, era andarmene; proprio come aveva fatto Adriana tempo prima. Mai come in questo momento stavo capendo cosa poteva aver provato.

Decisi di andare a fare una doccia e poi di preparare la colazione: così quando Duff e Alex si fossero svegliati l'avrebbero trovata pronta. Glielo dovevo.

Verso le 8, mentre ero sul terrazzo a pensare, sentii dei passi.

 

Buongiorno.”

 

Ciao Duff. Già in piedi?”

 

Già...non è che abbia dormito molto in realtà.”

 

A chi lo dici.”

 

Come stai, Becky?”

 

Di merda, Duff...non avrei mai pensato che ci si potesse sentire così.”

 

Hai pensato a cosa fare?”

 

Sì...so che mi insulterai e mi darai della senzapalle...ma io ho deciso di andarmene. Torno a Dublino...”

 

No Becky...non puoi farlo.”

 

E perchè mai? Non dirmi per Slash, ti prego, perchè lui proprio non si merita niente da me!”

 

Lo so...lo so hai ragione. Scusami. Come pensi di organizzarti?”

 

Stamattina vado in redazione a parlare con il capo. Chiederò trasferimento alla sede irlandese del giornale.”

 

Mi dispiace tanto Becky... davvero...non avrei mai pensato potesse andare così.”

 

Nemmeno io, credimi...Ma al momento è l'unica cosa che posso fare.”

 

D'accordo. Senti, ti accompagno in auto in redazione, ti va?”

 

Sì, grazie. Scrivo un biglietto ad Alex.”

 

Dopo mezz'ora eravamo in redazione. Parlai con il mio capo, che era sempre il Signor Cohen, anche se per me, adesso, era solo George. Lavoravamo a stretto contatto, il nostro era un rapporto davvero affiatato e lui mi aveva insegnato tantissime cose. Bussai al suo ufficio.

 

George, posso?”

 

Becky, non ti aspettavo! Dovevi venire in ufficio solo nel pomeriggio o sbaglio?”

 

No non sbagli, ma ti devo parlare.”

 

Lui mi guardò attentamente. “Accidenti, ragazza, non hai per niente una bella cera.”

 

Gli raccontai quello che era successo: lui era sempre stato al corrente di tutto.

 

Lasciami solo fare qualche telefonata. Attendi un attimo fuori, ti chiamo.”

 

Uscii dall'ufficio e andai subito alla macchinetta del caffè; più che di un caffè avevo bisogno di un po' di vodka o qualcosa di fortemente alcolico, ma sfortunatamente il caffè corretto non c'era nelle opzioni. Decisi di fare un giro per quei corridoi, che in quegli anni erano stati la mia seconda casa.

Mi sarebbe mancato tutto infinitamente, George, gli altri colleghi, quel lavoro sempre così dinamico e attivo. Certo, lo avrei fatto anche a Dublino, ma sapevo che là la sede di Rolling Stone non era nemmeno paragonabile a quella di Los Angeles.

Dopo questo rapido giro tornai davanti all'ufficio del capo che, qualche istante dopo, mi disse di rientrare.

 

Fatto Becky. Da lunedì sarai in redazione a Dublino. Il caporedattore è un vecchio amico e mi deve un favore. Anche se sono dell'idea che sono io che gli sto facendo un favore mandandogli una delle giornaliste migliori che abbiano mai lavorato qui.”

 

Sorrisi a questa sua affermazione: George non era mai stato uno che sprecava complimenti.

 

Grazie, George, davvero. Per quello che hai fatto ora e in questi anni. Tutto quello che so lo devo solo a te.”

 

Becky, non ringraziarmi. Tu hai portato aria nuova in questo giornale con le tue idee giovani e alternative, quindi sono io che devo ringraziare te. In questa redazione ci sarà sempre un posto per te, se deciderai di tornare...cosa che spero vivamente un giorno tu decida di fare.”

 

Non gli risposi, ma lo abbracciai. Dopo aver raccolto in una scatola le mie cose, uscii; Duff era appoggiato alla macchina che fumava una sigaretta.

 

Tutto ok?” mi domandò.

 

Annuii e mi voltai a guardare ancora una volta quel grande grattacielo.

 

Ti prego Duff, andiamo, perchè se no rischio di rimettermi a piangere.”

 

Rientrammo a casa e trovammo Alex sveglia.

 

Ehi, siete tornati! Tutto bene?”

 

Alex, ti devo parlare.” le dissi. Sapevo che sarebbe stato un duro colpo per lei perdere anche me.

 

La mia amica mi lasciò parlare senza interrompermi, ma vedevo che i suoi occhi diventavano sempre più lucidi.

Quando finii disse:

 

Sospettavo prendessi questa decisione. Anche se speravo con tutto il cuore di sbagliarmi. Come faccio senza di te, Becky?”

 

La abbracciai ed entrambe cominciammo a piangere: Duff intanto era andato di là per lasciarci un po' di privacy.

 

Quando parti?”

 

Non lo so Alex...io partirei anche oggi, ma ho ancora della roba a casa di Slash. E qui nasce il secondo problema: non ho nessuno intenzione di andarci e di vederlo.”

 

Facciamo così, di quello ce ne occupiamo io e Duff, ok? E poi ti spediamo tutto.”

 

La abbracciai ancora e rimanemmo strette finchè non sentimmo un gran vociare arrivare dal corridoio.

 

Ma che cazzo succede?” disse Alex.

 

Andammo di là e ci ritrovammo gli altri tre Guns, Axl, Izzy e Steven, di fronte.

 

Che ci fate qui?” domandai.

 

Pensavo volessi salutarli” mi rispose Duff.

 

Gli sorrisi e cominciai subito ad abbracciare Axl e Steve; infine abbracciai Izzy e rimasi stretta a lui un po' di più rispetto agli altri.

 

Perdonami Izzy...per tutto.”

 

No, perdonami tu, Becky, sei sempre stata la mia migliore amica e sono stato così coglione da non riuscire a dimostrartelo.”

 

Anche tu sei il mio migliore amico” lo abbracciai di nuovo “Prenditi cura di Saul, d'accordo?”

 

Lui annuì; dopodichè mi rivolsi anche agli altri.

 

Ragazzi, voi siete gli unici che potete aiutarlo. Vi prego, fate in modo che ne esca e che la smetta con quella merda. Inoltre, vi prego, ditegli che non sapete dove sono andata. Non voglio che mi cerchi. D'accordo?”

 

Annuirono ancora.

 

Andiamo?” domandai guardando Alex e Duff.

 

Sì, ti prendo la valigia” disse la mia amica.

 

Mi mancherete ragazzi. Ci sentiamo eh?”

 

Certo. Chiamami quando arrivi ok?”

 

Va bene Jeff. Ciao ragazzi” e, detto questo, uscii velocemente dalla porta.

 

Ormai le lacrime mi scorrevano senza sosta sulle guance. 

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Capitolo 36
*** Thirty-six ***


Arrivammo all'aeroporto e mi recai subito al banco per acquistare un biglietto; ero ancora in tempo a prendere un volo che sarebbe partito due ore dopo. Pagai e andai subito dai miei amici.

 

C'è un volo fra due ore. Prendo quello.”

 

Alex ricominciò a piangere e mi saltò al collo.

 

Andate pure, stare ancora qui insieme è solo una tortura. Andate a casa ragazzi, davvero.”

 

Come vuoi Becky” mi disse Duff “Vieni qui, fatti abbracciare.”

 

Duff mi strinse forte a sé.

 

Ti prego Duff, aiutalo. Stagli vicino, fallo disintossicare, con le buone, con le cattive, non mi interessa, ma salvalo.”

 

Stai tranquilla, io e gli altri faremo in modo che ne venga fuori, te lo giuro.”

 

Gli sorrisi e mi avvicinai alla mia disperata amica.

 

Alex, tesoro” cominciai a piangere anche io “Ci sentiremo spessissimo ok?”

 

Lei annuì.

 

Ti chiamo appena arrivo a Dublino, eh?”

 

Annuì di nuovo: sembrava una bambina.

 

E tienimi sempre aggiornata di tutto quello che succede qui.”

 

Ok...mi mancherai tanto Becky. Vienici a trovare, d'accordo?”

 

Certo. E anche voi eh! Voglio mostrarvi l'Irlanda, l'Inghilterra, l'Europa intera!” dissi sorridendo e strappando un sorriso anche ad Alex.

 

Ciao ragazzi. A presto”

 

Mi allontanai da loro che mi salutavano con la mano.

Dopo aver fatto lasciato il bagaglio e aver fatto il check-in, acquistai una rivista in una tabaccheria e mi sedetti in attesa che venisse chiamato il mio volo.

Destino vuole che la rivista che avevo comprato (una di quelle di gossip con tipiche foto fatte di nascoste ai vip) riportava un servizio su me e Slash: c'erano delle foto fatte di nascosto quando, qualche settimana prima, eravamo andati allo zoo. Le foto mostravano benissimo l'allegria di quel giorno: noi due sorridenti, io che prendo la macchina fotografica per fargli una foto davanti alla gabbia delle scimmie...”Che scemo, nella foto che gli ho fatto si grattava la testa e la pancia proprio come uno scimpanzé”...e poi una foto dove ci abbracciamo e lui mi da un bacio sulla fronte.

Era stata una giornata meravigliosa, dedicata completamente a noi due.

Ormai era solo tutto un ricordo.

Nell'attesa del volo chiamai Adriana da un telefono pubblico: poco prima l'aveva chiamata una disperata Alex che le aveva raccontato tutto. Le raccontai di nuovo anche io tutta la vicenda e lei mi disse che avevo fatto la scelta migliore ad andarmene: era l'unico modo per placare le acqua. Dopo un po' ci salutammo e ci promettemmo di risentirci la settimana successiva.

Chiamarono il mio volo e salii sull'aereo; il viaggio fu piuttosto veloce dato che riuscii a dormire tutto il tempo.

 

All'aeroporto di Dublino ci sarebbero stati i miei genitori ad aspettarmi: non li vedevo da tanto tempo, ma ci sentivamo regolarmente tutte le settimane. Anche mia madre, dopo parecchio, era riuscita a perdonarmi per aver lasciato Dublino alla volta della città degli angeli e le nostre telefonate duravano sempre molto dato che ci teneva a raccontarmi le ultime novità di Dublino. Inutile dire che le bollette del telefono erano sempre notevoli. Ovviamente, avevano seguito anche la mia storia d'amore con il famoso chitarrista dei Guns n' Roses grazie ai giornali e ai pettegolezzi.

Quando uscii, erano già lì ad aspettarmi sorridenti. Ci abbracciammo per un tempo interminabile: non mi ero resa conto di quanto mi mancassero. Non mi avevano domandato nulla sul mio ritorno così improvviso, ma gli avrei spiegato tutto una volta a casa.

Il tragitto in auto fu breve, forse anche grazie alle nostre chiacchiere. Mi feci una bella doccia e sistemai la mia roba nella mia vecchia camera: non era cambiato nulla in quella casa, come non erano cambiati i miei genitori, e ciò mi rese felice. Mi dava l'impressione di non essermi persa nulla.

Scesi a cena dove spiegai ai miei il motivo del mio ritorno. Mio padre, il mio caro e dolce papà, non fece altro che alzarsi e abbracciarmi; chi mi stupì era mia madre.

 

Mamma, non dici nulla?”

 

No perchè?”

 

Beh, per quanto ti conosco a quest'ora dovresti urlare, strepitare e farmi una ramanzina infinita perchè sono stata un'irresponsabile.”

 

No tesoro, stai tranquilla.”

 

Sai Becky” disse mio padre “mamma si è molto addolcita in questi anni: ha capito di essere sempre stata un sergente!” mi misi a ridere, seguita da lui.

 

Ronald anche tu però tappati quella bocca ogni tanto!”

 

Mi misi a ridere ancora più forte, sempre imitata da mio padre e poi anche da mia madre.

 

Vi ringrazio per avermi accolto con così poco preavviso. Lunedì comincio a lavorare in redazione a Rolling Stone qui a Dublino e, ovviamente, contribuirò alle spese qui in casa.”

 

Becky, parli come se fossi un'estranea” disse mia madre un po' risentita “Anche se sei stata via per parecchio, questa è sempre casa tua. E tu sei sempre la benvenuta qui.”

 

Dopo averli di nuovo abbracciati, decisi di andare in camera; ero stravolta a causa del fuso orario, ma prima di mettermi a letto dovevo chiamare gli altri a LA. Là doveva essere primo pomeriggio, perciò non c'erano problemi.

 

Pronto?”

 

Ciao Alex sono Becky!”

 

Becky tesoro! Tutto bene, sei arrivata?”

 

Sì sì, il viaggio è andato bene e mi sono già sistemata a casa dai miei. Ho sentito Adriana! Mi ha detto che l'hai chiamata.”

 

Sì l'ho chiamata appena tornata, dopo averti portato all'aeroporto. E le ho raccontato tutto. Scusa, magari volevi farlo tu...”

 

Ma va, non preoccuparti! Lì tutto a posto?”

 

Sì! Ci sono Axl e Izzy qui a pranzo da noi!”

 

E...lui?”

 

Oggi andava da un medico, quello che segue anche Steven. Sono andati insieme infatti. Appena ho notizie ti chiamo.”

 

Grazie Alex sei fantastica!”

 

Vuoi che ti passi Izzy?”

 

Sì volentieri così lo saluto. Ci sentiamo fra qualche giorno eh bionda!”

 

Va bene mora! Ciao!”

 

Attesi un attimo finche sentii la rassicurante voce di Jeff rispondere.

 

Ehi piccola.”

 

Ciao Izzy. Come stai?”

 

Bene bene. Il viaggio tutto a posto?”

 

Sì, solo un po' di stanchezza. Mi ha detto Alex del dottore...”

 

Sì sono andati oggi lui e Steve. Ti faremo sapere appena abbiamo notizie.”

 

Va bene, grazie Jeff. Ci sentiamo presto, saluta gli altri.”

 

Ciao Becky”

 

Misi giù: una tristezza infinita mi aveva invaso. Mi mancavano già. E lui...l'assenza di lui mi toglieva il respiro.

Mi sistemai sotto le coperte: quanto tempo era che non dormivo senza Slash? Troppo...non avevo idea di come avrei fatto ad addormentarmi senza sentire il calore del suo corpo accanto a me. Cominciai a piangere e, dopo un tempo indecifrabile, crollai fra le braccia di Morfeo.



Lo so, la depressione continua....non uccidetemi!!!!!!!!!!!!! :) Grazie mille come sempre a tutte :D






 

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Capitolo 37
*** Thirty-seven ***


I mesi passavano e il 1990 era cominciato. Ormai mi ero ambientata di nuovo a Dublino; il lavoro procedeva bene, anche se la frenesia e l'entusiasmo che c'era ogni giorno in redazione a LA, qui non era nemmeno paragonabile. Nonostante questo, avevo colleghi simpatici e un capo che mi aveva subito presa in simpatia.

Anche a casa andava tutto bene con i miei genitori; ero anche rientrata in contatto con alcuni vecchi amici di Dublino e a volte nel week-end uscivo con loro. Erano stati felici di rivedermi e, ovviamente, ero stata tempestata di domande su come fosse vivere a stretto contatto con Slash e i Guns n' Roses.

Alcune volte mi è perfino capitato di essere chiamata da vari giornali per qualche intervista: non so bene come, erano venuti a conoscenza che fossi tornata nel mio paese natale e volevano sapere il perchè così da costruire un bello scoop per il loro giornale.

Avevo continuato a tenermi in contatto con gli altri, soprattutto Alex, Adriana e Izzy. Adry continuava la sua vita a New York, aveva cominciato a frequentare un ragazzo e sembrava di nuovo felice; anche Alex stava bene. Mi aveva raccontato che i ragazzi avevano cominciato a lavorare a tempo pieno per il loro prossimo progetto: un doppio album con nuove canzoni. Mi aveva anche detto che Slash si era disintossicato, come Steven, e i due si erano messi al lavoro con gli altri: dopo parecchio tempo, avevano di nuovo recuperato la loro vena creativa. Ero felice che Slash stesse di nuovo bene, ma mi mancava...mi mancava come l'aria.

Quel giorno, inaspettatamente, mi chiamò Alex: ci eravamo sentite il giorno prima.

 

Ciao Becky sono Alex!”

 

Ehi, Alex tutto bene? Ci siamo sentite ieri!”

 

Oh si Becky, benissimo, non sai quanto. Ti devo dire una cosa importante!”

 

Ok, dimmi. Devo preoccuparmi?”

 

No, stai tranquilla. Sai che ieri ti ho detto che Duff era strano da alcuni giorni?”

 

Sì certo. Che è successo?”

 

Siediti Becky...”

 

Cazzo Alex mi sto preoccupando! Sputa il rospo!”

 

Mi ha chiesto di sposarlo!”

 

Rimasi un attimo in silenzio per assimilare la notizia.

 

Aaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!!!” l'unica cosa che mi uscì fu un urlo “Oh mio Dio Alex!!! Oh mio Dio!!! Come sono felice!!”

 

Sììììììììì!!! Non ci potevo credere!”

 

Gli hai detto di sì, vero?”

 

Ma ovvio Becky!!! Mi ha regalato un anello meraviglioso!”

 

Non vedo l'ora di vederlo! E dimmi, avete già fissato la data?”

 

Sì! Sarà il 22 giugno. E tu ed Adry sarete le mie testimoni! Sempre se ti va!”

 

Ma me lo chiedi sciocchina? Domani vado subito a prenotare il volo!”

 

Oh Becky! Che bello!!! Grazie!!”

 

Ma grazie di cosa?! Adriana l'hai già chiamata?”

 

No, la chiamo quando ho finito con te!”

 

E allora vai, scommetto che Adry sarà felicissima! Chiamami appena puoi così mi aggiorni un po' sui preparativi e tutto il resto!”

 

Va bene! Ciao Becky, a presto!”

 

Ciao tesoro.”

 

Appena misi giù, mi sentii incredibilmente triste; ero felicissima per la mia amica, sapevo che amava Duff alla follia e se lo meritava davvero. Ma non potei fare a meno di pensare che sarebbe dovuto accadere anche a noi...e me e a Slash.

Il giorno seguente mi misi subito alla ricerca di un abito: volevo fosse perfetto...era il matrimonio della mia migliore amica e doveva esserlo a tutti i costi.

 

Arrivò maggio e mi chiamò Adriana: mi disse che sarebbe partita per LA i primi giorni di giugno, così da stare un po' di tempo nella sua vecchia e amata città. Mi disse inoltre che aveva comprato un bellissimo vestito rosso, lungo fin sotto al ginocchio con le spalline incrociate sulla schiena.

Tutto ciò mi gettò nel panico, dato che dopo mesi di ricerca non avevo ancora trovato l'abito adatto; decisi quindi di anticipare anche io la mia partenza per LA: sarei dovuta andare là il 15 giugno. Ma dissi ad Adriana di modificare la sua prenotazione all'hotel e di prendere una doppia anziché una singola. Ci demmo appuntamento il 2 giugno all'aeroporto di Los Angeles.

 

Ok, finalmente una bella notizia dopo tutte queste lacrime ;) Grazie a tutte di cuore :D 

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Capitolo 38
*** Thirty-eight ***


Il 2 giugno ci incontrammo come previsto all'aeroporto: Adriana era sempre uguale, il solito sorriso contagioso, il solito caschetto con la frangetta, la solita meravigliosa amica.

 

Becky!! Oh mio Dio che fine hanno fatto i tuoi capelli?!”

 

Avevo tagliato i capelli, e anche tanto: anziché arrivarmi quasi alla vita adesso arrivavano sulle spalle in un taglio scalato e moderno. Mi piacevo con quel nuovo look, trovavo mi facesse più adulta.

Andammo subito all'albergo e, dopo aver posato i bagagli, incuranti del jet-lag, ci lanciammo in giro per negozi alla ricerca del mio vestito.

Dopo una giornata estenuante, lo vidi nella vetrina di una piccola boutique: era rosa pallido lungo fino a sopra il ginocchio. Aveva un corpetto senza spalline e la gonna piuttosto larga; il bordo del corpetto sopra il seno era decorato da una fila di piccole roselline di stoffa.

Lo provai con un bel paio di sandali rosa.

 

Un po' troppo raffinato per i miei gusti, ma devo ammettere che sei uno schianto!”

 

Tornammo all'hotel entusiaste e in attesa per il giorno seguente: avremmo fatto una bella sorpresa alla nostra Alex presentandoci a casa sua.

 

Che ne dici se almeno avvisiamo Duff ?” propose Adry.

 

Sì, penso sia meglio.”

 

Chiama tu Becky!”

 

Ti pareva!”

 

Digitai il numero e per fortuna rispose il ragazzo.

 

Duff?”

 

Sì chi parla?”

 

Sono Becky e sono in incognito. Non dire il mio nome per nessun motivo!”

 

Silenzio. “Stai bene?”

 

Sì, sto benissimo. Ma hai capito che ti ho detto?”

 

Certo, non farò il tuo nome. Ora potresti spiegarmi che succede?”

 

Io e Adriana siamo già a Los Angeles...”

 

Cosa?! Ma è fantastico! Dovete dirlo sub...”

 

Zitto Duff!! Cazzo, contieni l'entusiasmo!”

 

Ops, sì scusa scusa...dimmi pure...”

 

Dunque, come dicevo io e Adriana siamo già qui a Los Angeles. E pensavamo domani sera di fare una sorpresa ad Alex presentandoci a casa vostra!”

 

Ok! Fantastico! Io esco con una qualche scusa così voi ve ne state da sole! E' da tanto che non passate una serata insieme”

 

Ottimo, grazie mille!”

 

Allora siamo d'accordo ragazze! Poi prima del matrimonio vediamo di fare una rimpatriata eh!”

 

Mhm...vediamo va...non so quanto sia il caso...”

 

Ah...già è vero...va beh ci vedremo al matrimonio allora.”

 

Certo! Grazie ancora Duff! A presto!”

 

A presto Becky. Il vostro arrivo anticipato sarà il regalo più bello per Alex.”

 

Lo spero davvero! Ciao Duff!”

 

La sera successiva io e Adry uscimmo dall'hotel e ci dirigemmo verso casa dei futuri signori McKagan; ci fermammo a prendere tre pizze per cena e poi arrivammo davanti all'appartamento.

 

Pronta Adry?”

 

Prontissima! Cazzo da quanto tempo non passiamo una serata noi tre da sole!”

 

Toc Toc

 

Chi è?” era la voce di Alex.

 

Pizze a domicilio” disse Adry. Mi misi una mano davanti alla bocca per non scoppiare a ridere.

 

Ma io non ho ordinat...oh cazzo” Alex aprì la porta e rimase basita.

 

Ciao Alex!” dissi io con un sorrisone.

 

Aaaaaaaaaaaaaaah!!!!” Alex era uscita dal suo stato di trans. “Ma cosa fate qui? Vi aspettavo fra due settimane!”

 

Arrivo anticipato! Fatti abbracciare scimmietta!” disse Adry.

 

Abbraccio collettivo ragazze!” mi aggiunsi a loro.

 

Dopo vari urletti e saltelli che stavano cominciando ad allarmare i vicini, entrammo in casa.

 

Mangiamo le pizze che si raffreddano. Poi vi devo mostrare una cosa!”

 

Il vestito?” domandai.

 

Sìììììì!”

 

Ma è un rischio tenerlo qui...e se Duff lo vede? Lo sai che porta sfortuna!” chiese Adriana.

 

L'ho chiuso a chiave in un'anta dell'armadio e la chiave è super nascosta!”

 

Scoppiammo a ridere.

 

Allora, come va la vita ragazze?” disse Alex.

 

Tutto bene” disse Adry “Il lavoro a New York procede bene, mi sono fatta parecchi amici con cui esco sempre nel week-end.”

 

Non ti vedevi con qualcuno?”

 

Sì Becky, ma l'ho tagliato. Non mi piaceva più di tanto.”

 

Pensi ancora a Steven?” domandò Alex a bruciapelo.

 

No. Mi rendo conto che finalmente l'ho dimenticato. Non mi dispiacerebbe farci una chiacchierata, almeno da rimanere amici.”

 

Brava Adry, questo ti fa onore. Non sei come me che, all'idea di rivedere Slash, sono già nervosa.”

 

Le mie amiche mi guardarono senza dire niente.

 

Non guardatemi così, li ho letti i giornali di gossip eh...”

 

Quindi sai che ha una nuova ragazza...” disse Alex.

 

Sì, lo sapevo...l'avevo letto qualche settimana prima su una rivista: dire che era stata una mazzata è dire poco. Ma non volevo far preoccupare troppo le mie amiche perciò mi finsi sicura di me.

 

Lo so benissimo. Ma la ignorerò come ignorerò lui. Sono nervosa perchè comunque non è finita bene tra di noi.”

 

Secondo me non è mai finita davvero...”

 

Adry, cosa dici? Certo che è finita. Lui ha anche una nuova ragazza adesso. Tra l'altro tu l'hai conosciuta, Alex?”

 

Sì. E' una modella, estremamente egocentrica e sicura di sé. Poi dico...sei una bella ragazza ma non ce l'hai d'oro bella mia!!!” scoppiammo tutte a ridere.

 

Tutto ciò comunque mi mise un po' di tristezza addosso: non potevo negare che fossi gelosa. L'idea di vedere al matrimonio il mio ex-ragazzo con quella sgallettata, che lui la baciava e accarezzava come faceva con me, mi faceva davvero incazzare.

Decisi che era meglio cambiare argomento di conversazione, prima che le altre mi facessero ulteriori domande.

 

Alex allora, questo vestito?”

 

Uh già! Venite!!!”

 

Ci portò nella camera da letto sua e di Duff e, dopo aver preso una chiave dal cassetto della biancheria, aprì l'armadio. Il vestito ero ricoperto da un telo bianco.

 

Vogliamo vedertelo indossato!”

 

Sì, Adry ha ragione!! Mettilo forza!”

 

Ok!”

 

Alex andò in bagno con un mega sorriso e, dopo qualche minuto, tornò. Era meravigliosa. Il vestito era senza spalline, piuttosto stretto intorno al busto, si apriva poi in una gonna non troppo ampia e con un po' di strascico. Il raso bianco era completamente ricoperto da uno strato di pizzo. Era molto raffinato.

 

Alex, sei divina!”

 

Sto bene? Vi piace?”

 

Certo che sì!”

 

Pensate che ci sono andata con Slash e Izzy a comprarlo!”

 

Cosa??????” scoppiammo tutte a ridere, pensando a quei due: stonavano decisamente troppo con una raffinata boutique di abiti da sposa.

 

Sai come è, le mie amiche non c'erano”

 

Scusaci Alex” disse Adry “Ma ora siamo qui e ci faremo perdonare.”

 

Ah sì? E come?”

 

Venerdì sera, addio al nubilato! E non provare a contraddirci!”

 

Alex rise. “Voi siete pazze! E va bene, vedrò di liberarmi per venerdì!” scherzò.

 

Ora noi andiamo, abbiamo tanto di quel sonno da recuperare che non hai idea. Ci sentiamo per venerdì eh?”

 

Ok ragazze! Buonanotte!”

 

Notte Alex!”

 

Ci salutammo e io e Adry tornammo all'hotel, felici come non mai.


 


Godetevi questa allegria, gente, perchè durerà poco!!!! (e fu così che venne messa al rogo :D) Grazie di cuore a tutte voi!!!! :)

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Capitolo 39
*** Thirty-nine ***


Questo è il secondo capitolo che pubblico oggi! Se è il primo che leggi, torna indietro di uno :)



Il giorno dopo decisi di chiamare Izzy: mi avrebbe fatto piacere vederlo prima del matrimonio, e poter parlare un po' con lui. Gli telefonai e ci accordammo per vederci a pranzo in un locale vicino all'hotel dove alloggiavo.

 

Becky!”

 

Ciao Izzy!”

 

Ci abbracciammo stretti: quanto mi era mancato anche lui.

 

Come stai? Fatti guardare! Wow ma hai tagliato i capelli! Stai benissimo!”

 

Trovi?” gli domandai sorridendo.

 

Sì. Ti fanno più...donna!”

 

Grazie Izzy! Te invece vedo che non sei cambiato per niente. Soliti capelli spettinati e soliti vestiti assurdi!” lo guardai: aveva un paio di pantaloni di pelle rossi, scarpe a punta bianche e camicia blu elettrico.

 

Ti ci metti pure te adesso?” fece il finto arrabbiato.

 

Sai che ho sempre amato il tuo stile! Dai, entriamo che ho una fame da lupi!”

 

Ci accomodammo a un tavolo e, dopo aver ordinato, continuammo a chiacchierare.

 

Come va la vita a Dublino?”

 

Ma...abbastanza bene. Il lavoro è ok, anche se non è paragonabile alla redazione di LA, però non è male; ho ritrovato un po' di vecchi amici inoltre. Però non esco molto...”

 

Sei stata con qualcuno in questi mesi?”

 

Iz...mi hai fatto la domanda più inappropriata che c'era!”

 

Perchè?”

 

Non pensare che io debba avere per forza un ragazzo per sentirmi allo stesso livello di Slash.”

 

Oh...lo sai allora...”

 

Li leggo i giornali...e sulle riviste di gossip ultimamente non si parlava d'altro. Comunque, sto bene. Ok, sarà dura vederlo al matrimonio con lei, però devo farmene una ragione.”

 

Lo ami ancora vero?”

 

Da impazzire. Non sono mai riuscita a dimenticarlo.”

 

Se ti può essere d'aiuto, lui è stato di merda quando sei andata via. Non solo per la disintossicazione, ma soprattutto perchè tu non c'eri più. Eravamo molto preoccupati io e gli altri...pensavamo fosse davvero caduto in depressione.”

 

Senza volerlo mi si riempirono gli occhi di lacrime; Izzy se ne accorse e appoggiò una sua mano sulla mia.

 

Basta ora parlare di queste cose. Tu stai ancora con Annika?”

 

Oh sì! Con lei va tutto bene! Purtroppo non verrà al matrimonio perchè è dovuta andare in Svezia che sua nonna non sta bene.”

 

Oh mi dispiace. Quindi sarai senza compagna al matrimonio!”

 

Eh già...e tu ce l'hai un cavaliere? Perchè se no potremmo consolarci a vicenda!” mi fece l'occhiolino e io mi misi a ridere.

 

Caro vecchio Izzy, sei sempre il solito marpione!” scoppiammo entrambi a ridere.

 

E gli altri?” domandai.

 

Axl sta ancora con Erin, vivono insieme da un paio di mesi. E' la prima volta che lo vedo davvero sereno e felice. Steve invece è solo...solo, va beh, cambia letto ogni sera!”

 

Non ne dubitavo!”

 

Già! Lui e Slash hanno affittato un appartamento insieme, visto che io sto da Annika, Axl da Erin e va beh, Duff ormai...”

 

Capito...” annuii, pensando a quando io e Saul vivevamo insieme. Los Angeles non mi stava facendo bene: troppi ricordi.

 

Quando finimmo di pranzare ci salutammo e io mi misi a fare una passeggiata nelle zone che eravamo soliti frequentare tutti insieme.

Bei tempi: ero così felice. Ogni cosa che vedevo mi ricordava Slash, o qualcosa che avevamo fatto insieme. “Sono masochista! Mi sto facendo del male da sola...”

Decisi quindi di tornare in hotel, dove c'era Adriana ad aspettarmi. Notò subito che qualcosa non andava e quindi mi sfogai un po' con lei, piangendo a dirotto. No, Los Angeles non mi stava facendo per niente bene.

 

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Izzy andò all'appartamento da Slash e Steve dopo il pranzo con Becky: in quei giorni che Annika era via si era praticamente trasferito lì, si sentiva troppo solo senza di lei nella loro grande casa. Le mancava. Non l'avrebbe mai immaginato: i primi tempi quella ragazza era stata solo un diversivo per dimenticare Becky, ma poi se ne era innamorato. Certo, rivedere Becky faceva sempre uno strano effetto...pensò che era diventata ancora più bella.

Scacciò quei pensieri appena Steve gli aprì la porta.

 

Ehi Stradlin...già pranzato? Se vuoi c'è ancora della pasta.”

 

Ho già mangiato grazie!”

 

Scommetto in compagnia, Stradlin...cos'è, tradisci già la tua svedese?”

 

Taci Slash...vuoi proprio sapere con chi ho pranzato?”

 

Se non è una super-gnocca lascia perdere!”

 

Con Becky.”

 

Nella stanza calò il silenzio. Si spensero anche le risatine degli altri due causate dalla battuta del riccio.

 

Temo di aver capito male Izzy.”

 

No Saul. Hai capito benissimo. Becky è già arrivata a LA per il matrimonio.”

 

Merda...quasi quasi speravo non venisse proprio.”

 

Ma che cazzata, è il matrimonio della sua migliore amica! Figurati se non viene!”

 

Izzy ha ragione, Slash...” disse Steven.

 

Cazzo...non credo di essere pronto per vederla.”

 

Izzy e Steven si sedettero accanto a lui: sapevano che sarebbe cominciato uno sfogo di Slash. Erano capitati spesso ultimamente e riguardavano sempre Becky.

 

Porca puttana ragazzi...ma come cazzo faccio a guardarla anche solo in faccia? L'ho picchiata, vi rendete conto? Io ho sempre disprezzato gli uomini che picchiano le donne, e sono diventato uno di quelli.”

 

Era solo uno schiaffo Slash...” disse Steven.

 

Ed eri fatto...” aggiunse Izzy.

 

Non importa, sono un bastardo comunque. Per non pensare al fatto che ci sarà Reneè; appena vedrà Becky darà in escandescenza: sa bene che non l'ho mai dimenticata.”

 

Ma allora perchè non lasci Reneè e non torni con Becky scusa!”

 

Non è così facile Steve...devo riacquistare la fiducia di Becky. Vorrei tanto parlarle, ma ci sarà sempre Reneè tra i piedi. Non la sopporto quasi più.”

 

Gli altri due non dissero nulla: sapevano che le cose tra Saul e la sua nuova ragazza non andavano bene. Lei era estremamente ossessiva e non lasciava fare mezzo passo al ragazzo senza controllarlo; per un tipo come Slash era una cosa inconcepibile.

Il riccio rimase lì sul divano tutta la notte, tanto sapeva che non sarebbe riuscito a prendere sonno. Il pensiero che Becky fosse lì, a pochi chilometri da lui e che non potesse raggiungerla e stare con lei, lo faceva impazzire.




 Sorpresina ragazze!!! Secondo capitolo di oggi, visto che eravate tanto ansiose e mi chiedevate di aggiornare!!! :D Grazie davvero di cuore a tutte :D

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Capitolo 40
*** Forty ***


Venerdì sera io e Adry, vestite di tutto punto, andammo a prendere Alex. La obbligammo a indossare vestiti sexy e poco coprenti, nonostante lei insistesse nel dire che se Duff l'avesse vista così non l'avrebbe più sposata.

Dopo averla bendata, la caricammo in macchina e la portammo in un locale di spogliarellisti; la sua reazione non tardò ad arrivare.


“Oh mio Dio! Ci sono degli uomini nudi!”

 

Io scoppiai a ridere, mentre Adry le spiegò dove eravamo.

 

Ma vi siete bevute il cervello? Se Duff lo scopre...”

 

La ignorammo e andammo a sederci a un tavolo sotto al palco; dopo un po' tre ragazzi super muscolosi e con indosso un microscopico perizoma cominciarono a ballare muovendo il bacino.

Noi tre, che ormai avevamo consumato una quantità d'alcool notevole, ridevamo a crepapelle: anche Alex finalmente si era lasciata andare. A un certo punto, uno dei ballerini prese Alex per mano e la fece salire sul palco. Lei non esitò, anzi...credo di non aver mai visto la mia amica scatenarsi così.

Rimanemmo in quel locale a far baldoria fino alle 2 di notte, quando decidemmo di tornare a casa. Continuavamo a ridere come delle ragazzine e la nostra camminata era molto instabile: avevamo anche deciso di lasciare l'auto sul Sunset e tornare a casa a piedi, visto che nessuna era nelle condizioni di guidare.

Aprimmo la porta di casa McKagan e mi trovai davanti una scena che avrei preferito non vedere: i Guns al completo seduti per terra con gli strumenti in mano che suonavano tranquillamente. Accanto a loro giacevano parecchie bottiglie vuote; il primo che ci notò fu Axl che, dopo aver posato la bottiglia che fungeva da microfono, si avvicinò a noi.

 

Ragazze! Che ci fate qui?!” abbracciò me e Adry. Mi stupii nel pensare che mi era mancato, nonostante tutti i problemi che c'erano stati tra noi.

 

Anche Duff si alzò per abbracciare noi e baciare calorosamente la sua futura moglie. Mi incantai a guardare quei due: erano meravigliosi. Si guardavano con gli occhi davvero pieni d'amore.

Pure Steve si alzò e, dopo aver abbracciato me, guardò Adry con un bel sorriso scusandosi per tutto quello che aveva fatto; lei ricambiò il sorriso e lo abbracciò, dicendogli che ora l'unica cosa importante era restare amici.

Izzy era rimasto seduto, dato che ci aveva viste il giorno prima, e diede una gomitata a Slash per invitarlo ad alzarsi. Il riccio abbracciò Adriana ma, appena si avvicinò a me, mi scansai e andai a sedermi accanto a Izzy; dopo un istante sentimmo sbattere la porta.

 

Se ne è andato?” chiesi ingenuamente al mio amico.

 

Sì Becky.”

 

Scoppiai a piangere; Izzy mi abbracciò, seguito dalle mie amiche e da tutti gli altri.

 

Becky, lui non ha mai smesso di amarti, vero ragazzi?” disse Steven, mentre gli altri annuivano.

 

E' vero, però non dobbiamo dimenticare quello che lui le ha fatto.” intervenne Alex in mio aiuto.

 

Sentite, fra una settimana questi due cazzoni si sposano e dovrà essere una giornata perfetta per tutti! Quindi, cerchiamo di mettere da parte i vecchi rancori almeno per quel giorno, perchè 'sti due stronzi se lo meritano.”

 

Rose, per una volta hai detto una cosa intelligente!”

 

Io dico sempre cose intelligenti McKagan!”

 

Seh come no.”

 

Cominciai a ridere a crepapelle: avevo sempre adorato questi battibecchi e mi resi conto che mi erano mancati da impazzire. Nonostante tutto, riuscii a passare una notte bellissima con i miei amici che continuavano a sparare cazzate...sarebbe stato perfetto se ci fosse stato anche lui.

 

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Per Slash, l'atteggiamento di Becky era stato un vero affronto. Lui che provava ad abbracciarla e lei che si scansava...ma del resto che si poteva aspettare? Non si vedevano da mesi e lei se n'era andata perchè lui le aveva dato uno schiaffo. “Che cazzone che sono!” Non se l'era ancora perdonato.

Appena l'aveva vista, aveva sentito il cuore fare un balzo nel petto...decisamente nulla a che vedere con Reneè. Lei era bella certo, ma Becky...il suo viso da angelo, il suo fisico mozzafiato...aveva tagliato i capelli e ciò la rendeva ancora più bella, più donna. Non era riuscito a vedere il suo sorriso, la cosa che forse amava più di tutte; pensare che non era più capace a provocare un sorriso della ragazza lo distrusse. Lui ultimamente le aveva causato solo dolore.

Si diresse verso casa di Reneè, consapevole del fatto che, anche se avrebbe passato la notte con lei, i suoi pensieri sarebbero stati per un'altra persona.


 


Wow!!! Quarantesimo capitolo!!! Non avrei mai creduto che la storia sarebbe stata così lunga!! E vi posso anticipare che di capitoli ce ne saranno ancora 16 :) Grazie davvero di cuore alle fedelissim che recensiscono, a tutte coloro che leggono, e a quelle che hanno inserito la storia tra seguite, preferite e ricordate!!! Grazie grazie davvero! Spero la storia continui a piacervi! Un bacione :D

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Capitolo 41
*** Forty-one ***


Il grande giorno arrivò: io e Adriana avevamo dormito a casa di Alex, e Duff era andato a casa di Slash e Steven con tutti gli altri ragazzi. Anche se il matrimonio era al pomeriggio, ci svegliammo presto. In realtà, fummo svegliate da un urlo spaccatimpani di Alex.

 

Oh mio Diiiiiiiooooooooooo!”

 

Io e Adriana ci alzammo di scatto correndo nel bagno, dove la nostra amica si stava guardando allo specchio con una smorfia di puro orrore sul viso.

 

Alex, che succede?”

 

Guardate!” si girò verso di noi, indicando con il dito la sua guancia. “Ma proprio oggi!!! Proprio oggi!! Non ho più brufoli da quando ho 15 anni e me ne deve uscire uno il giorno del mio matrimonio! Ma non un brufolo qualunque, un vulcano!”

 

Io e Adry stavamo per scoppiare a ridere.

 

Che cazzo ridete eh?? C'è da piangere, non da ridere.”

 

Alex, tesoro, stai tranquilla” le dissi “Vedrai che la truccatrice riuscirà a nascondere il tuo vulcano. Non ti preoccupare, ormai il fondotinta fa miracoli.”

 

Adriana non riuscì più a trattenersi ed esplose. Temevo che Alex l'avrebbe presa a sberle, invece, inaspettatamente, anche lei si mise a ridere; non potei fare altro che seguirle.

Ridemmo fino alle lacrime per 5 minuti buoni, e ci fermammo quando suonarono il campanello: era la parrucchiera.

Cominciò a pettinare la sposa: le tirò dietro la testa i corti capelli, fermandoli con delle piccole roselline bianche, e ci spiegò come applicare il velo. La parrucchiera cominciò ad acconciare anche me ed Adry, e intanto arrivò la truccatrice.

 

Mary, guarda qui cosa mi è sbucato sulla faccia!” Alex era di nuovo disperata.

 

Non preoccuparti, Alex, non è così terribile. Vedrai che diventerà invisibile.”

 

Così fu: Mary, la truccatrice, fu bravissima, anche se la truccò molto leggermente, solo un po' di ombretto argentato, mascara e fondotinta.

 

Sei bellissima Alex!” le dissi.

 

Grazie a Dio il bubbone non si vede!”

 

Verso le due eravamo tutte pronte. La sposa bella come il sole, ma anche io e Adry non eravamo male: entrambe con i nostri begli abiti e con un fiore tra i capelli coordinato ai vestiti.

Dopo alcune foto di rito con amiche e parenti della sposa, era ora di andare.

Ero quasi più agitata di Alex.

Arrivate davanti alla chiesa, Alex si fermò fuori con suo padre, che l'avrebbe accompagnata all'altare. Io a Adriana entrammo, dirette verso la postazione dei testimoni; Duff era già davanti all'altare, elegantissimo: indossava un completo giacca e pantalone blu scuro con una camicia a righe bianca e blu e la cravatta dello stesso colore dell'abito.

 

Duff! Accidenti, ma sei proprio tu?” scherzai.

 

Lascia stare Becky, mi sento un pinguino!”

 

Stai benissimo!” aggiunse Adry.

 

Anche voi siete bellissime! Ah, ragazze, vi presento mio fratello Bruce, il mio secondo testimone!”

 

Bruce era un ragazzone grande e grosso con un sorriso simpatico e che ci strinse la mano calorosamente.

 

E chi è il primo testimone?” domandai.

 

Dopo un secondo sentii una voce troppo famigliare.

 

Mio Dio, McKagan, sembri un damerino!”

 

Fottiti Hudson! Ti sei visto, cazzo?”

 

Eccolo, Slash. Era bellissimo: indossava pantaloni di pelle, giacca da smoking gessata con sotto una camicia bianca sbottonata e legata al fondo. Una visione.

Appena mi riscossi dall'imbambolamento, notai che anche lui mi stava facendo la radiografia, e non potei trattenere un sorriso.

Era calato un silenzio imbarazzato, interrotto da una vocina stridula e piuttosto irritante.

 

Saaaauuuuul, amoreeeee, fammi salutare Duffy! Duuuuuuuffyyyyyy!”

 

Ehm...ciao Reneè.”

 

Eccola, la ragazza che tanto temevo di incontrare: dovevo ammettere che era molto bella, nel suo leggero abito verde smeraldo e i capelli raccolti con delle ciocche ribelli che le ricadevano sul viso. Sentii un moto di rabbia improvviso.

 

Sei bellisssssssimo caro, elegantisssssssimo! Mai quanto il mio macachino qui, però!” si avvicinò a Slash dandogli un buffetto sulla guancia e un bacio sul naso.

 

Slash si ritrasse leggermente a quelle attenzioni che una persona normale avrebbe probabilmente rivolto al suo cane. Sentii lo sguardo di Adriana su di me e le dissi sottovoce di stare tranquilla, che non avrei avuto una crisi isterica.

 

Oooooh, ma tu sei Adriana, l'ex ragazza di Steven!” Reneè era tornata all'attacco.

 

Ehm...già...”

 

Taaaaaanto piacere cara, sono Reneè, la ragazza di Saul.”

 

Sì lo so...” Adriana non fece nulla per nascondere il suo disgusto.

 

E tu...” si stava rivolgendo a me, purtroppo “Tu devi essere Becky.”

 

In persona” dissi freddamente.

 

Oh” non mi tese la mano come con Adriana, né tantomeno mi chiamò 'cara'. “Grazie a Dio!”

 

Slash continuava a guardarmi e non potei far altro che rivolgergli uno sguardo di sfida; lui, in tutta risposta, diede un bacio per niente casto a Reneè, nonostante fossimo in chiesa, e si mise nella sua postazione, imitato da me e Adriana.

L'inno nuziale partì e Alex fece il suo ingresso: era bellissima, con un sorriso enorme stampato sul viso; guardai Duff: sembrava incantato, aveva gli occhi che brillavano e la bocca leggermente socchiusa, come se fosse in uno stato di trans.

Fu una cerimonia bellissima e non mi misi a piangere per miracolo, contando anche che dietro di me Adriana singhiozzava fin dal primo momento in cui il sacerdote aveva aperto bocca.

La festa era stata organizzata in una villa d'epoca fuori LA, affittata dagli sposi per l'occasione; nel giardino erano stati allestiti i tavoli per la cena ed erano state preparate anche le stanza da letto dove, chi voleva, poteva fermarsi per la notte.

I festeggiamenti si protrassero a lungo a suon di risate, scherzi e alcool. Al taglio della torta eravamo tutti ubriachi, sposi e parenti anziani esclusi ovviamente, e ci divertivamo come pazzi; dopo un po', quando ormai gran parte della gente era andata via e alcuni irriducibili, tra cui gli sposi, continuavano a scatenarsi sulla pista da ballo, mi alzai per andare alla toilette e urtai per caso Slash, a causa della mia camminata poco stabile.

 

Ehi, stai bene?” mi domandò.

 

Annuii come una bambina e lo guardai negli occhi...quegli occhi in cui mi ero persa tante volte e in cui mi stavo perdendo anche in quel momento.

 

Saul...non dovevo andare via...perdonami...io ti a...” dissi a un certo punto senza distogliere lo sguardo dal suo viso.

 

Amooooreeee” fui interrotta dalla voce da oca di quella Reneè “Non ti trovavo più, macachino, mi mancavi. Oh ciao Becky...”

 

Non dissi una parola, ma continuai a fissare il mio ex-ragazzo.

 

Mi dispiace Becky, è troppo tardi.” mi disse lui con un tono gelido, per poi prendere Reneè per la vita e dargli un bacio mangia-faccia poco più in là.

 

Sentii le gambe cedermi un attimo e le lacrime pungermi gli occhi; presi le scale che portavano alle stanze ed entrai nella prima che mi capitò davanti.

Mi gettai sul letto e cominciai a piangere e singhiozzare; la testa mi girava vorticosamente e sapevo che, fra l'alcool e il dolore, presto sarei stata impresentabile.

Qualcuno bussò leggermente alla porta, ma non dissi nulla.

 

Becky? Sei qui dentro?” era Izzy.

 

Entra Jeff”

 

Il ragazzo entrò sbandando un pochino: anche lui era parecchio sbronzo.

 

Che è successo?”

 

E' successo che quella troia di Reneè sta sempre tra i piedi a rompere il cazzo! Io chiedo scusa a Slash, cerco di dirgli che lo amo ancora...e lui cosa fa? Mi dice...'è troppo tardi Becky' ” imitai malamente la voce del riccio. “Per poi ficcare la lingua in bocca alla puttana. Fanculo. FANCULO!”

 

Ricominciai a singhiozzare, Izzy salì sul letto e mi abbracciò, stringendomi forte, e porgendomi una bottiglia di vodka che doveva aver rubato dal bar. Ne bevvi un lungo sorso e la passai a lui.

 

Sai Jeff...forse...forse se non ti avessi rifiutato quando ci siamo baciati...”

 

Becky è stato tanto tempo fa...”

 

No, ma aspetta. Volevo dire, forse con te sarei stata più felice...” stavo dicendo cose poco sensate e la cosa peggiore era che me ne rendevo conto: ma la mia bocca ormai andava da sola.

 

Anche io mi drogavo Becky.”

 

Ma tu...tu sei diverso. Mi hai sempre voluto bene e mi sei sempre stato vicino.”

 

Certo che ti voglio bene, come amica però, lo sai...

 

C'è stato un periodo che non la pensavi così...” cominciai ad avvicinarmi di più a lui. In quel momento dovevo essermi completamente bevuta il cervello.

 

Becky...”

 

Che c'è Jeff? Non ti piaccio più?” mi ero messa a cavalcioni su di lui, avvicinandomi pericolosamente al suo viso.

 

No, no...tu sei sempre bellissima, però...”

 

Però?” gli sussurrai in un orecchio, per poi mordergli il lobo e lasciargli piccoli baci sul collo.

 

Becky non credo che....” sospirò.

 

Ssshhhh” sussurrai ancora, per poi attaccarmi alle sue labbra.

 

Inizialmente lui rimase immobile ma, quando cominciai a mordere leggermente le sue labbra e a inumidirle con la lingua, lui le schiuse e cominciò a ricambiare il mio bacio. Le nostre lingue cominciarono a rincorrersi, le nostre labbra a cercarsi vogliose, con quel sapore di vino, vodka e fumo. Sempre su di lui, cominciai a sbottonare la sua vistosa camicia, facendola scivolare sulle spalle, e cominciai ad accarezzare il suo petto e a baciargli il collo, la clavicola, le spalle. Il suo respiro si faceva sempre più pesante.

Sentii le sue mani che arrivavano alla cerniera del mio vestito che slacciò e mi sfilò rapidamente; mi guardò eccitato, constatando che non portavo il reggiseno.

Mi fece sdraiare sotto di lui e cominciò a baciarmi il collo e il seno, scendendo più giù e insinuando le sue dita in zone proibite facendomi gemere. Lo feci sdraiare sul letto e mi misi in ginocchio accanto a lui; gli sfilai i boxer per poi cominciare a torturarlo e accarezzarlo con le mani, provocandogli gemiti sommessi.

A un certo punto mi fece sdraiare per poi portarsi sopra di me e penetrarmi; era violento, brutale, incazzato. Le sue spinte erano forti e raggiungemmo il culmine in fretta.

Rimanemmo coricati per un attimo finchè mi ritirai su e lo guardai, per quanto mi era possibile sempre a causa dei capogiri.

 

Non sono ancora soddisfatta, Jeff” gli dissi mordendomi un labbro.

 

Non ero mai stata una persona intraprendente in quelle situazioni, e davvero non avevo idea di cosa mi stesse succedendo; probabilmente erano solo la rabbia, la frustrazione, il dolore a farmi comportare così. Volevo vendicarmi.

Mi chinai su di lui, cominciando a torturare la sua parte più sensibile con le labbra, mentre sentivo crescere sempre più la sua eccitazione. Quando fu pronto, mi piazzai sopra di lui e cominciai a muovermi finchè, di nuovo, non raggiungemmo il limite.

Mi sdraiai di nuovo sul letto, girandomi di modo da dare la schiena a Izzy, dato che non avevo il coraggio di guardarlo in faccia, e, dopo pochi minuti, caddi addormentata.

Quando mi svegliai guardai l'ora...le 5,36 del mattino. Non si sentivano più rumori e dedussi che la festa era ormai terminata; Izzy non era più a letto e pensai se ne fosse andato.

Invece mi accorsi che era sul terrazzo a fumare; mi avvolsi in un lenzuolo e andai da lui. Dovevamo parlare di quello che era successo.

 

Jeff...”

 

Becky! Non mi ero accorto che ti eri svegliata. Come ti senti?”

 

Una vera schifezza. Senti, Jeff, io...”

 

Non dire niente Becky, davvero, non è il caso. Eravamo ubriachi, tu ti sentivi sola, io pure, ed è andata a finire così. Non voglio che, come l'altra volta, questa cosa rovini la nostra amicizia.”

 

Nemmeno io, Jeff”

 

E poi...c'è Annika...mi sento una merda per averla tradita, ma non voglio perderla.”

 

Non uscirà nulla da questa stanza.”

 

Grazie Becky.”

 

E' il minimo Jeff. Faccio sempre casini, porca miseria.”

 

Smettila di dire così. Vieni qui, fatti abbracciare.”

 

Ci stringemmo forte.

 

Izzy?”

 

Mhm?”

 

Potresti lasciarmi?”

 

Cos'è, ti vergogni ad abbracciarmi perchè abbiamo fatto sesso?”

 

Non risposi, ma mi divincolai dal suo abbraccio per correre in bagno: non stavo niente bene.

 

Ops” Izzy non aveva compreso quel che stava succedendo nel mio stomaco.




 Ok, via con gli insulti!!! Non picchiatemi, vi prego D: Grazie come sempre a tutte!!! Al prossimo capitolo :)

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Capitolo 42
*** Forty-two ***


Dopo una nottata passata in bagno a vomitare, decisi di scendere al bar per bere un po' di caffè. Adriana e Alex erano già là.

 

Ehi Becky...ma che fine hai fatto ieri sera?” mi chiese Alex.

 

Abbassai lo sguardo imbarazzata.

 

Vi devo raccontare una cosa ragazze...”

 

E così, spiegai ciò che era successo tra me e Izzy.

 

Certo che sei un genio nel metterti nei casini!”

 

Grazie per il sostegno eh Adry...”

 

Non dire così Adry” mi sostenne Alex “Purtroppo, per Becky è stato incredibilmente difficile passare tutto questo tempo vicino a Slash e alla sua nuova donna. Lei ha anche provato a scusarsi con lui, ma quella guastafeste è arrivata a rompere!”

 

Ma lo so...” disse Adriana “Non ti sto incolpando, Becky, figurati. So che per te è dura. Se devo essere sincera, mi aspettavo che scatenassi una rissa con Reneè!”

 

Scoppiammo tutte tre a ridere.

 

Ma parliamo di cose più piacevoli! Partite oggi pomeriggio allora per la luna di miele?”

 

Oh sìììì! Il volo per Roma parte alle 8 di stasera!”

 

E' il mio sogno vedere l'Italia...vi fermate tre settimane vero?”

 

Esatto! Vi porterò un souvenir da ogni città!”

 

Ma è il minimo, Alex! Uh, sai che Becky ti deve dare una bella notizia?”

 

Ahio Adry” la mia amica mi aveva dato un paio di possenti gomitate per incitarmi a parlare “Mi trasferisco a New York con Adriana!”

 

Che cosa?”

 

Hai capito bene Alex! Ho chiesto trasferimento e vado a vivere con la nostra moretta qui!”

 

Ma perchè non tornate a LA?” domandò Alex triste.

 

Oh, Alex...lo sai che è complicato per noi...per Becky soprattutto...”

 

Sì lo so Adry! Va beh Becky, meglio dall'altra parte dell'America che proprio in un altro continente!”

 

Giusto!” ci abbracciammo tutte.

 

Ehi ehi ehi ragazze, volete consumare la mia neo-mogliettina?”

 

Buongiorno Duff!”

 

Ciao ragazze. Amore mio...”

 

Ciao tesoro. Sai, Becky mi ha appena detto che va a vivere a New York con Adriana!”

 

Davvero? Hai già deciso di lasciare di nuovo Dublino?” chiese Duff.

 

Mi sta davvero troppo stretta quella città! E visto che a LA è meglio non tornare, ho optato per New York.”

 

Va beh dai...ci accontentiamo! Sei comunque più vicina!”

 

Dopo un po' si erano svegliati tutti quanti; Duff e Alex caricarono le ultime cose sulla macchina e partirono alla volta dell'aeroporto. Tutti gli altri tornarono a casa e io e Adry in albergo per fare le valigie: il giorno dopo avevamo il volo per New York.

 

-----------------------------

I rimanenti Guns stavano tornando anche loro a casa, con l'auto di Axl.

 

Slash, ma Reneè?” domandò Steven.

 

E' andata via presto stamattina perchè doveva andare dai suoi per il pranzo domenicale. Grazie a dio avevo la scusa per evitarmelo...è una noia mortale. In più in quella casa bevono solo acqua. Follia!”

 

Scoppiarono tutti a ridere, tranne Izzy.

 

Tutto bene Jeff?” il rosso, ovviamente, si era accorto che l'amico aveva qualcosa che non andava.

 

Mhm...” il moro fece uscire una specie di grugnito.

 

Se ti esprimi a versi però non ti capisco.”

 

No Axl, non va bene per niente. Mi sento uno schifo ok?”

 

Che è successo?” domandò il riccio.

 

Senti Slash...mi dispiace ma te lo devo dire...”

 

Saul si ero improvvisamente fatto più attento. “Cos'è che dovresti dirmi?”

 

Io...ehm...sono stato con Becky questa notte...”

 

Temo di aver capito male, Jeff...”

 

No Saul hai capito benissimo...”

 

Axl, ferma la macchina!”

 

Slash...”

 

Ti ho detto ferma questa cazzo di macchina!” il riccio stava urlando.

 

Accostarono in una piazzola di sosta e Slash scese dall'auto come una furia.

 

Scendi Stradlin! Scendi se hai le palle!”

 

Izzy scese, seguito a ruota dagli altri due, pronti a sedare una eventuale rissa.

 

Ora spiegami tutto per bene, e a seconda di cosa dici potrei anche non darti un pugno” ringhiò Slash.

 

Calmati amico”

 

Taci Adler!”

 

Mi dispiace Slash...” cominciò Izzy “Io...ecco...ho visto quando vi siete incontrati davanti alla toilette. Lei mi ha detto che ha provato a scusarsi e che tu l'hai mandata via; l'avevo vista correre al piano di sopra e l'ho seguita. L'ho trovata in una camera che piangeva disperata.”

 

E hai pensato bene di scopartela figlio di puttana!” il riccio stava per caricare il pugno.

 

Aspetta!” lo pregò Izzy “Fammi finire. Ho cercato di consolarla e lei ci ha provato con me. Eravamo ubriachi marci, lei si sentiva sola, io anche, e così...”

 

E così ti sei scopato la mia donna! Che razza di amico!”

 

Slash, lei non è più la tua donna, fattene una ragione!” Axl era intervenuto con questa durissima, ma altrettanto reale, verità. “So che la ami ancora, e probabilmente anche lei, dato che ha provato a dirtelo. Qui l'unico cazzone sei stato tu che l'hai cacciata e che ti sei limonato Reneè davanti a lei.”

 

Slash non disse nulla; si limitò a sedersi per terra e a prendersi la testa fra le mani. Le sue spalle andavano su e giù: stava piangendo.

 

Dai man, se sarà destino avrete modo di rincontrarvi e chiarire. Andiamo a casa ora” i ragazzi aiutarono Slash a tirarsi in piedi e a salire in macchina.

 

Scusami Jeff...”

 

Non preoccuparti Saul...” 





Sempre peggio, gente!!!! *le tirano di tutto* Prometto che prima o poi (più poi che prima!) le cose andranno meglio! Grazie di cuore a tutte! Alla prossima :)
 

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Capitolo 43
*** Forty-three ***


Questo è il secondo capitolo che pubblico oggi! Se è il primo che leggi, torna indietro di uno! Buona lettura ;)

 

La vita a New York procedeva senza intoppi; sembrerà assurdo, ma ero riuscita ad ambientarmi molto meglio nella grande mela, che a Dublino mesi prima, nonostante fosse la mia città natale. New York era viva, spumeggiante, piena di locali, negozi, attività. Anche la redazione non aveva niente a che vedere con quella irlandese, e mi ero trovata molto bene anche lì.

Certo, non era come Los Angeles...erano passati sei mesi dal matrimonio: i due piccioncini avevano intrapreso la loro vita coniugale, anche se, quando li vedevo, sembravano più due tredicenni innamorati che due adulti sposati. Ero molto contenta per loro, e soprattutto per Alex, che aveva un perenne sorriso sul volto.

Ultimamente anche Adriana era particolarmente felice: si frequentava da un po' di tempo con un certo Francesco, un ragazzo italiano che si era stabilito a New York per aprire un ristorante.

Invece, la mia vita sentimentale era stabile...o meglio, era inesistente. Avevo frequentato un collega per un paio di mesi, Philip, ma non aveva funzionato...per colpa mia. Quel maledetto chitarrista riccio continuava a essere nella mia testa: ogni volta che baciavo Philip, io pensavo a Slash, alle sue labbra carnose, ai suoi riccioli che mi solleticavano il viso, al suo sorriso lucente. Nonostante cercassi in tutti i modi di impormelo, non riuscivo a dimenticarlo.

A inizio novembre ricevetti da Alex una telefonata che mi sconvolse.

 

Alex! Che bello sentirti! Come stai?”

 

Bene Becky, tu?”

 

Bene anche io! Come va la tua vita da sposata?”

 

Una favola, sai...davvero. Non avrei mai creduto!”

 

Sono davvero contenta per te!”

 

Senti Becky...ti chiamo per dirti una cosa...”

 

Uh, scommetto che mi vuoi parlare dell'ultimo dell'anno!! Ok, è un po' presto, ma se vogliamo passarlo insieme dobbiamo prenotare i voli e...”

 

No Becky...” mi interruppe Alex “Non era di questo che ti volevo parlare...”

 

Oh...ok...è successo qualcosa? La tua voce non promette nulla di buono...”

 

In realtà sì...”

 

Alex, non ho intenzione di doverti cavare le parole di bocca, quindi parla!”

 

Fra un mese Slash si sposa...”

 

Eccola, la frase che tanto avevo temuto...lui si sposava...e questo voleva dire che ormai per noi due non ci sarebbero più state possibilità. Rimasi in silenzio mentre le lacrime cominciavano a scorrermi sul viso.

 

Becky?Ci sei ancora?”

 

Sì...sì scusami...fantastico, fagli le mie congratulazioni! Scusami ma ora devo...devo andare. Ci sentiamo, ciao Alex...”

 

Becky! Becky aspetta!” ma ormai avevo messo giù.

 

Lo sapevo che sarebbe potuto succedere, ma sentirlo dire esplicitamente era davvero una mazzata. Quando Adriana tornò a casa mi trovò in condizioni pietose sul divano, con una bottiglia di vodka mezza vuota; tentai di raccontarle quello che era successo. Poco dopo mi addormentai sul divano come una bambina.

 

Passarono due settimane e, una sera, Adry mi propose di andare a bere qualcosa in un locale, giusto per distrarci un po'. Accettai, visto che in quei giorni uscivo di casa solo per andare al lavoro.

 

Tieni, mettiti questo vestito!” Adry mi porse un vestitino di pelle senza spalline cortissimo.

 

Ma sei matta? Sembro una prostituta!”

 

Oh, ma smettila Becky! E' ora di tornare sul mercato! Dì un po', da quant'è che non ti fai una bella scopata?”

 

Adry!!!”

 

Acida come sei, da troppo!”

 

Alzai gli occhi al cielo e andai a rifugiarmi in bagno per cambiarmi; mi guardai allo specchio: non mi ero mai reputata una ragazza bellissima, carina, ok, ma non bellissima. Ma guardandomi ora in quello specchio mi resi conto che ero davvero terribile: sguardo spento, sorriso che ormai non compariva più da troppo tempo, capelli sciatti, abbigliamento anonimo.

 

Ma sì, fanculo!” dissi ad alta voce: quella sera avevo intenzione di divertirmi.

 

Mi truccai di nero gli occhi, mi cotonai i capelli e misi quel micro-vestitino con un paio di tacchi vertiginosi. Finalmente potevo dire di essere di nuovo presentabile!

 

Porca puttana!! E tu chi saresti?”

 

Che scema che sei Adry! Piuttosto, sto bene?”

 

Bambola, non fossi etero al 100% ti sarei già saltata addosso!”

 

Strabuzzai gli occhi a quella frase e poi scoppiammo entrambe a ridere.

Uscimmo e ci dirigemmo al locale; era piuttosto vicino a casa nostra perciò decidemmo di andare a piedi. Inutile dire che gli apprezzamenti e i fischi in nostra direzione non mancarono.

Arrivate al locale, ci accomodammo a un tavolo piuttosto appartato e tranquillo.

 

Ma Adry, qui inculate non ci vedrà nessuno!! Non hai detto che io stasera dovevo scatenarmi?”

 

Tranquilla Becky, vedrai che qualcuno arriverà! Uh, laggiù c'è un mio collega, vado a salutarlo!” e si alzò di scatto dalla sedia allontanandosi nella folla.

 

Rimanere lì da sola mi metteva un po' ansia, perciò decisi di scolarmi la mia birra media e di ordinarne subito un'altra, nonostante mi rendessi conto che ultimamente bevevo davvero troppo.

Dopo un attimo, alzai gli occhi dal mio boccale e lo vidi. Lui anche mi vide e i nostri sguardi si incatenarono per un istante, come una volta. Si avvicinò al mio tavolo e si sedette; gli porsi il mio boccale e lui bevve un lungo sorso di birra.

 

Che ci fai qui?” gli domandai.

 

I ragazzi hanno voluto portarmi a New York per l'addio al celibato...e solo ora realizzo perchè...”

 

Scommetto che c'è anche lo zampino di Adriana...”

 

Poco ma sicuro. Come stai Becky?”

 

Io sto bene, e tu? Un paio di settimane fa ho saputo che ti sposi...”

 

Già...” non era un 'già' che ci si può aspettare da una persona felice di sposarsi; da brava stronza, questo fatto mi scatenò un moto di gioia.

 

Rimanemmo un po' in silenzio finchè lui parlò di nuovo.

 

Ti va se facciamo due passi? Qui dentro c'è troppo rumore e io vorrei parlare un po' con te...credo che abbiamo tante cose da dirci.”

 

Sì...credo anche io. Andiamo, tanto dubito Adriana che tornerà.”

 

Mi alzai dal tavolo e non potei non sorridere vedendo che faceva la radiografia sul mio corpo stretto nel vestitino di pelle.

Sei sempre uno schianto Becky...”

 

Mi limitai a guardarlo e a dirigermi verso la porta. Non sapevo cosa stessi provando in quel momento, i miei sensi erano annebbiati dall'alcool, ma ero incredibilmente felice di vederlo. Mi era mancato così tanto. Mandai a fanculo la coscienza e decisi che io quella notte l'avrei passata con lui: era la mia ultima possibilità, poi se ne sarebbe andato per sempre.

Cominciammo a camminare in silenzio, finchè non presi la parola.

In che albergo state?”

 

Al Four Season...”

 

Però, vi siete trattati bene eh! Ci siete tutti e 5?”

 

Sì sì...mi avevano promesso di farmi passare un addio al celibato spettacolare...”

 

E invece sei qui con me...”

 

Già...e non poteva essere più spettacolare di così.”

 

Quelle parole mi fecero sciogliere e feci quello che da così tanto tempo desideravo: lo baciai. Lui rispose subito, prendendo il mio viso con le mani e dandomi un bacio così dolce che temevo le gambe mi cedessero. Le nostre lingue si avvolgevano, desiderose di riprovare quelle sensazioni, di risentire quegli odori e quei sapori così conosciuti e mai dimenticati.

Ci staccammo in cerca di ossigeno e lui, senza dire una parola, mi prese per mano e mi condusse a un taxi. Diede l'indirizzo del suo albergo.

Salimmo velocemente in camera e, appena chiuse la porta, lui si riattaccò alle mie labbra con una passione irrefrenabile. Il mio cervello ormai era scollegato: in quel momento c'era solo lui, tutto il resto non aveva importanza.

Rapidamente mi sfilò il vestito, lasciandomi in intimo, e io gli sbottonai la camicia; ci distendemmo sul letto, dove mi tolse il reggiseno e il perizoma e cominciò ad accarezzarmi e baciarmi ovunque. Potevo sentire le sue labbra nelle zone più nascoste del mio corpo provocarmi brividi meravigliosi e gemiti strozzati.

Portai le mie mani al cavallo dei suoi pantaloni, che sbottonai rapidamente; glieli abbassai insieme ai boxer, e comincia a dedicarmi a lui, ad accarezzarlo e baciarlo su tutto il corpo, come lui aveva fatto con me.

Le nostre mani correvano vogliose, ansiose di poter ripercorrere quei corpi così famigliari e che tante volte si erano uniti con amore.

Dopo un po', lui entrò in me, con una dolcezza esasperante; continuammo a baciarci mentre le sue spinte diventavano più forti e la nostra stanza si riempiva si urla e sospiri. Quando raggiungemmo il culmine, ci coricammo sul letto abbracciati e ci addormentammo, in silenzio.

In quel momento, non c'era davvero nulla da dire.

 

------------------------

Adriana lasciò Becky al tavolo del locale quando vide la chioma riccia di Slash fare capolino vicino al bar; andò fuori dove gli altri 4 Guns la stavano aspettando.

 

Tutto a posto Adry?” domandò Izzy.

 

Sì, ragazzi, tranquilli! A quest'ora saranno già al tavolo insieme!”

 

Fantastico! Hai avuto una grande idea Adry, bisogna ammetterlo!” disse Duff.

 

Non volevo che Slash si sposasse senza aver chiarito con Becky! Che poi...quei due si amano alla follia, perchè non possono tornare insieme?!”

 

Nessuno rispose a quella domanda retorica, si limitarono a scuotere la testa.

 

Guardate eccoli!” disse Steven dopo un po', quando i due uscirono dal locale.

 

Tutti e 5 sorrisero soddisfatti nel vedere che la loro missione era compiuta, e decisero di entrare nel locale a brindare.

 

 

Dovevo farmi perdonare per tutta la tristezza degli ultimi capitoli!!! I nostri piccioncini si sono incontrati....ma durerà??? *per la seconda volta in un giorno le lanciano di tutto* Grazie mille per il vostro continuo sostegno :D 

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Capitolo 44
*** Forty-four ***


Quando aprii gli occhi il mattino dopo ero ancora tra le braccia di Slash. Tutto quello che era accaduto mi tornò subito alla mente e decisi che dovevo andarmene prima che lui si svegliasse e potesse parlarmi. Così, più silenziosamente possibile, mi alzai, mi rivestii e feci per uscire dalla stanza; decisi però prima di lasciargli almeno un saluto. Così presi il rossetto dalla mia borsa e scrissi sullo specchio una semplice frase: 'Ti auguro una vita felice. Ti amerò per sempre, B.'

Tanto non ho niente da perdere.”

Presi un taxi ma, anziché andare a casa, mi diressi al locale dove lavorava Adriana: avrei fatto colazione e le avrei raccontato tutto.

Aprii la porta del bar e, ancora prima che potessi aprire bocca, lei disse:

 

Non uccidermi, ti prego, l'ho fatto per voi...”

 

Lo so, Adry, non ti preoccupare. Sono felice che tu l'abbia fatto sai? Mi ha fatto piacere rivederlo e passare la notte con lui...è stato...un bell'addio. Era da anni che dovevamo farlo. Quando l'altra volta ero andata via non ci eravamo nemmeno salutati.” Parlai a voce bassa, con un tono triste e sconsolato; la mora attraversò il bancone per venire ad abbracciarmi.

 

Dopo aver mangiato una brioche con tre chili di crema e un caffè con panna, le dissi che andavo a casa a scrivere un articolo importante.

Mi misi a lavorare e cercai di concentrarmi al massimo: se mi distraevo anche solo un secondo, la mia mente correva alla notte precedente. Avevo ancora l'odore di Slash addosso, e all'idea di mandarlo via lavandomi mi spezzava il cuore: mi faceva realizzare che ormai l'avevo perso davvero.

Continuavo a pensare come sarebbe andata se fossi stata più paziente, se non fossi scappata dopo che mi aveva dato lo schiaffo, se se se...purtroppo mi rendevo conto che con i se e con i ma non avrei cambiato la situazione.

Quando terminai l'articolo decisi di chiamare Alex per raccontarle cosa era accaduto.

 

Ciao Alex, sono Becky!”

 

Becky, contavo i secondi in attesa della tua chiamata. Sono troppo curiosa!”

 

Intendi dire che tu sapevi tutto??”

 

Ehm...sì...Adriana mi aveva chiesto cosa ne pensavo...e io le ho detto che ero d'accordo. Come lo sono stati anche i ragazzi...”

 

Siete tremendi! Ma sono contenta che l'abbiate fatto!”

 

Davvero? Quindi non te la sei presa?”

 

No...dovevamo dirci addio prima o poi, no? E la notte insieme è stato l'addio migliore che potevamo darci...anche se ora il mio lavoro per dimenticarlo deve ricominciare da zero.”

 

Immagino tesoro...come ti senti?”

 

Sai, ora che mi sento ancora il suo odore addosso, bene...è come se fosse qui con me...ma non lo è...perciò devo reagire...”

 

Ce la farai, ne sono certa! Di già che ci sentiamo ti devo dire una cosa...”

 

Quando dici così ho sempre una paura tremenda!”

 

No dai, non devi preoccuparti questa volta! Sono stata assunta come fotografa ufficiale dei Guns per il prossimo tour!”

 

Davvero? E' una notizia grandiosa! Quando partite?”

 

A giugno del prossimo anno! Mentre in primavera uscirà l'album doppio dei ragazzi, Use Your Illusion I e II! Sai, sarà un tour lunghissimo, due anni e mezzo!”

 

Cazzo! Lunghissimo davvero! Quando capiterete in zona ci vedremo!”

 

Certamente! Ora ti devo lasciare! Ci sentiamo Becky, a presto!”

 

A presto Alex!”

 

Pensai al nuovo lavoro di Alex: ero felice per lei, sapevo che finalmente aveva realizzato il suo sogno. Mi intristii solo un po' al pensiero che, se le cose fossero andate diversamente, anche io magari sarei stata ingaggiata come giornalista ufficiale del grandioso Use Your Illusion Tour. 





*Per le terza volta le tirano di tutto* Ve l'avevo detto che non sarebbe durata :D Su, abbiate fede! Mancano ancora parecchi capitoli alla fine! Quindi può accadere di tutto ;) Grazie a tutte! :D

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Capitolo 45
*** Forty-five ***


Il 1990 si concluse con il matrimonio di Saul e Reneè Hudson. Molti giornali riportavano fotografie della coppia nel giorno delle nozze; lei indossava un vestito piuttosto voluminoso che la faceva sembrare una bomboniera. Lui era bello come il sole, con la camicia bianca sbottonata e i pantaloni di pelle; il loro fu un matrimonio grandioso, dove spesero un vero e proprio capitale solamente in alcolici.

Alex era andata con Duff alla cerimonia e, non so se per consolarmi o che altro, lo descrisse come uno dei matrimoni più brutti della storia.

 

In primavera vennero pubblicati Use Your Illusion I & II, che riscossero un successo strabiliante: vendettero 1.600.000 copie la prima settimana. Anche il tour era cominciato e si prospettava uno dei più grandiosi e lunghi della storia del rock; ci furono comunque anche polemiche per i ritardi, i concerti cancellati e mai recuperati, per non parlare del concerto a St. Louis nel luglio del '91, durante il quale Axl si scagliò sulla folla per malmenare un ragazzo con una videocamera.

Insomma, i Guns continuavano a far parlare di sé, e di ciò mi rendevo conto soprattutto grazie al mio lavoro. Alla fine del '92 avevo saputo dai giornali che Slash e Reneè avevano divorziato; fui felice di questa notizia, anche se sapevo che era quasi impossibile poterlo rivedere e magari tornare con lui.

 

Il tempo passò e ci ritrovammo nel 1993; vivevo sempre a New York con Adriana, che era sempre fidanzata con quel Francesco. Io avevo avuto una storia di quasi un anno con un certo Harry, ma poi finì; il pensiero di Slash c'era sempre, ma ormai avevo imparato a conviverci e a farci l'abitudine.

Finchè un giorno il mio capo fece tornare a galla tutte le ansie e le paure ormai accantonate da tempo.

 

Rebecca, ho un lavoro importante da darti.”

 

Certo capo, dica pure.”

 

Senti, so bene che tu non hai mai voluto occuparti direttamente dei Guns n' Roses per motivi più che comprensibili” a quelle parole cominciai a preoccuparmi, ma non dissi una parola. Così il capo continuò. “Questo è un periodo critico con le ferie, il personale è dimezzato. E c'è un servizio importantissimo che solo tu puoi fare, solo tu sei sufficientemente brava.”

 

Sarebbe?”

 

Fra un mese, il 17 luglio a Buenos Aires, c'è l'ultimo concerto del Use Your Illusion Tour. E' sicuramente un evento che potrebbe andare in copertina il prossimo mese.”

 

Inizialmente il mio cuore cominciò a battere all'impazzata: il primo pensiero fu di rifiutare, ma poi la professionalità prese il sopravvento: del resto, sarebbe stato l'articolo di copertina e per un giornalista era un'occasione da non perdere.

Perciò accettai.

Non lo dissi a nessuno, nemmeno ad Adriana, perchè sapevo che si sarebbe preoccupata e mi avrebbe fatto venire ancora più ansia di quanto non ne avessi già. Rimasi quindi sul generico, dicendo che andava via per lavoro. Così il 15 luglio presi l'aereo per Buenos Aires e, arrivata là, chiamai Alex da un telefono pubblico e le annunciai che ero lì. Lei fu felicissima e insistette per venire a prendermi all'aeroporto.

 

Beckyyyyyyyy!” mi saltò al collo: erano mesi che non ci vedevamo.

 

Alex! Hai finito di girare il mondo, eh?”

 

Oh, guarda! Sono così felice di tornare a casa! Bella eh la vita on the road, ma dopo quasi tre anni...”

 

Immagino! Tutto bene comunque? Duff?”

 

Oh, Duff sta benone. E anche gli altri...sembra incredibile, ma han messo la testa più o meno a posto.”

 

Sono contenta. Ho letto di Slash e sua moglie...”

 

Eh già...lui le ha fatto talmente tante corna che non so lei come facesse ancora a passare dalle porte!”

 

Scoppiammo a ridere.

 

Dai, ti accompagno all'hotel! Poi Duff ci aspetta in un ristorante vicino al nostro albergo per una bella cena tutti e tre insieme!”

 

Wow, a cosa devo l'onore?”

 

Vedrai, vedrai!!!”

 

Venne su nella camera con me e rimase lì mentre io mi preparavo per la cena; chiacchierammo di tante cose, le dissi di Harry, di cui le avevo parlato solo per telefono, di Adriana che ormai aveva perso la testa per il suo bel italiano. Parlammo dei ragazzi, di Axl e Erin innamorati più che mai, anche se lei era già tornata a LA per motivi di salute del padre, di Izzy e Annika che invece si erano lasciati dato che lei non aveva voluto seguire il ragazzo nel tour, di Steven che passava da un letto all'altro, e di Slash...

 

Ti pensa ancora, sai Becky?”

 

Alex, è passato così tanto tempo!”

 

Vuoi dire che l'hai dimenticato?”

 

Rimasi in silenzio: no, non l'avevo dimenticato. Probabilmente non l'avrei mai fatto.

Quando fui pronta uscimmo per andare a cena. 

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Capitolo 46
*** Forty-six ***


Becky!”

 

Ciao Duff! Come stai?”

 

Bene, piccola, bene! Sono felice che il giornale abbia mandato te!”

 

Sì, è una buona occasione, dato che sarebbe la notizia di copertina...sono un po' agitata però.”

 

Ma va stai tranquilla, ci siamo noi qui” disse stringendo a sé Alex.

 

Entrammo nel ristorante e cominciammo a mangiare. Mentre aspettavamo il dolce notai che i signori McKagan si lanciavano sguardi con la coda dell'occhio e capii che c'era qualcosa sotto.

 

Cosa mi state nascondendo voi due?”

 

Ops, ci ha scoperti!” disse Duff.

 

Becky, ti dobbiamo dire una cosa importante...”

 

Coraggio ditemi, sono curiosa!”

 

Aspetto un bambino!” disse Alex raggiante.

 

Rimasi in silenzio un attimo, cercando di rielaborare la notizia.

 

Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!” urlai alzandomi per andare ad abbracciare i due futuri genitori. “Ma è una notizia bellissima! Da quanto lo sai?”

 

Tre settimane. Avevo un ritardo e ho fatto un test; poi essendo positivo sono andata subito dal ginecologo...sono di due mesi e mezzo. Saremmo venuti ad annunciarvelo a New York una volta finito il tour!”

 

E' una notizia bellissima! Un baby Guns!” ridemmo tutti e tre.

 

Anche gli altri sono felicissimi, glielo abbiamo detto un paio di sere fa. Fanno già a gara per chi sceglierà il nome più bello, per chi sarà lo zio preferito e per lo strumento che gli insegneranno a suonare!” scoppiai a ridere: non ci si poteva aspettare altro da quei pazzi.

 

Dopo la cena, Duff telefonò agli altri, dicendogli di trovarsi tutti in un locale lì vicino perchè c'era una sorpresa. Ovviamente la sorpresa ero io.

Andammo in questo locale, molto carino e tranquillo; ci sedemmo a un tavolo in attesa, finchè intravidi la bionda chioma di Steven.

 

Becky!” mi corse incontro ed io mi alzai per abbracciarlo.

 

Come stai Steve?”

 

Bene, honey, tu?”

 

Anche io!”

 

Becky, tesoro” Izzy mi abbracciò teneramente come al solito “Che ci fai qui?”

 

Rolling Stone mi ha mandato a fare un servizio sul vostro ultimo concerto!”

 

Quindi una visita di lavoro...levati Jeff, voglio salutarla anche io.” Axl mi abbracciò “Più gli anni passano e più diventi bella!”

 

Axl, sei sempre il solito leccaculo!” scherzai scatenando le risate degli altri.

 

Ciao Slash” stupendo me stessa, mi avvicinai a lui e lo salutai dandogli un bacio sulla guancia. Volevo mostrarmi impassibile e sicura, anche se dentro di me il mio cuore batteva all'impazzata per la gioia di vederlo.

 

Il riccio si limitò a sorridermi timidamente, forse anche lui stupito dal mio atteggiamento.

Dopo esserci seduti e aver ordinato da bere, non più per un esercito come una volta, dissi:

 

I piccioncini mi hanno dato la bella notizia!”

 

Non vedo l'ora che nasca Attila!” disse Steven

 

Adler, se tu pensi che io chiamerò mio figlio Attila, se più coglione di quanto pensassi!” urlò Duff, facendoci ridere tutti.

 

Mckagan, non capisci un cazzo. Attila è il nome di un grande guerriero, simbolo quindi di grandezza e potenza!”

 

Taci Steven! Intanto, sarà una femmina e la chiameremo Cleopatra, come la bellissima regina egiziana! Che donna, cazzo...!”

 

Guardammo tutti Axl sconvolti prima di scoppiare di nuovo a ridere.

 

Sentitemi bene, stronzi, nessuno di voi qui sceglierà il nome di nostro figlio, se non io e mio marito, chiaro?” Alex sembrava aver perso le staffe.

 

Calmati, Alex, stavano scherzando!” le dissi.

 

Ma sai, con loro con si sa mai!” risi ancora, felice di essere lì con loro, proprio come ai vecchi tempi.



Duffino diventa papà *.* Gente, dieci capitoli e questa follia sarà conclusa!!! potranno accadere ancora moooooooooolte cose :) Grazie come sempre!!!!
Duffino  

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Capitolo 47
*** Forty-seven ***


Restammo nel locale fino a tardi, dato che il mattino dopo potevamo dormire quanto volevamo. Io avrei cominciato il mio lavoro il giorno stesso del concerto: avevo stabilito di osservare e documentare il soundcheck, intervistare alcuni di loro e poi parlare del concerto. Alex avrebbe fatto delle foto, che poi sarebbero state vendute a Rolling Stone.

La serata con i miei amici fu bellissima, mi sembrava di essere stata catapultata a quei periodi spensierati che sembravano lontani anni luce.

Quando dichiarammo che era meglio andare a casa, Slash mi si avvicinò.

 

Ehm...scusa Becky...”

 

Dimmi...” mi accorsi che mi tremava la voce. “Idiota che non sono altro! Possibile ti faccia ancora questo effetto?”

 

Ti va se ti accompagno in albergo? Vorrei parlarti...”

 

Rimasi in silenzio, titubante...mi ricordai di due anni prima, quando al suo addio al celibato avevamo fatto sesso. Quella sera proprio non volevo andasse a finire così...ero stanca di farmi del male.

 

Non credo sia il caso Slash...”

 

Mi prese un braccio mentre mi stavo allontanando.

Becky, non pensare che voglia venire al tuo hotel per venire a letto con te. Ti giuro che voglio solo parlare!”

 

Maledissi i suoi occhi, il suo sguardo triste e tutto il resto che mi fece acconsentire.

Gli altri cominciarono a lanciare occhiatine allusive ma feci finta di non accorgermene.

 

Andiamo a piedi o prendiamo un taxi?” mi chiese.

 

Andiamo a piedi, così intanto parliamo. Poi l'hotel non è lontano.”

 

Ci avviammo e rimanemmo un po' in silenzio, finchè lui non parlò timidamente.

 

Avrai...avrai letto sui giornali di me...di me e Reneè...”

 

Sì, ho letto. Mi dispiace che non abbia funzionato.”

 

A me no, Becky.”

 

Beh, sei proprio un marito modello!” dissi con un tono estremamente acido, che mi fece subito sentire una merda.

 

Ma Becky non capisci?” mi bloccò afferrando le mia braccia e piazzandomi di fronte a lui per guardarmi in viso. “Non ha funzionato perchè io amo te...non ho mai smesso di amarti Becky. Perchè non lo vuoi capire?”

 

Ora tocca a me dirti che è troppo tardi, Slash...”

 

Stai...stai con qualcuno?” il suo tono era terrorizzato.

 

No, sono stata con un ragazzo per un po', ma non è questo Saul...io ho sofferto moltissimo per te. Sono stata di merda quando ti drogavi e io me ne sono andata, sono stata di merda quando abbiamo fatto l'amore al tuo addio al celibato, sono stata di merda tutte le volte che ho visto te e Reneè insieme, come al matrimonio di Alex e Duff...”

 

Ah, quando sei andata a letto con Izzy?!” domandò ironicamente.

 

Quella frase mi fece incazzare. “Non sono affari tuoi, Saul! Tu hai ficcato la lingua in bocca a quella puttanella davanti a me. Come credi che mi sia sentita eh?”

 

E tu come credi che mi sia sentito quando te ne sei andata lasciandomi nella merda? E quando te ne sei andata dall'albergo dopo l'addio al celibato lasciandomi una scritta sullo specchio? Tu non hai mai avuto le palle di affrontare la situazione, Rebecca! Sei sempre scappata! Prima a Dublino, poi a New York! Hai preferito evitare i problemi! Facile così! Sei solo una vigliacca!”

 

Ma come ti permetti, bastardo! Devo ricordarti che mi hai picchiata? Che hai buttato nel cesso tutti i miei tentativi di aiutarti? Dovresti vergognarti! E poi se tanto ci tenevi a tornare con me, potevi prendere un aereo e venire a cercarmi...o alzare un cazzo di telefono e farmi capire in qualche modo che ti dispiaceva davvero!” stavo urlando: ormai tutta la rabbia e il dolore che avevo accumulato in quegli anni stava venendo fuori.

 

Dopo il mio discorso, lui rimase in silenzio. Si sedette per terra, sul gradino del marciapiede e si prese la testa tra le mani; stupendomi, cominciò a piangere e singhiozzare. Tutta la mia risolutezza cadde in quel momento, vedendolo così distrutto. Mi sedetti accanto a lui e gli posai una mano sulla spalla; tirò su la testa e mi guardò con gli occhi gonfi di lacrime.

 

Perdonami Becky...ti prego perdonami...io non posso vivere senza di te.”

 

Oh Saul” ci abbracciammo e rimanemmo così stretti per quella che mi sembrò un'infinità di tempo.

 

Lui non piangeva più, ma sembrava non volersi staccare da me; fui io a spingerlo via.

 

Ho il terrore che se ti lascio te ne andrai di nuovo” mi disse.

 

Saul...io non me ne voglio andare. Ho sempre vissuto con il rimpianto di averlo fatto; mi chiedevo come sarebbe andata se fossi restata, se ti avessi aiutato. Abbiamo entrambi commesso degli errori madornali in questi anni. Ma io non so se possiamo ricominciare come se niente fosse...”

 

Se lo vogliamo, possiamo farlo.”

 

Io...io ho bisogno di rifletterci.”

 

Certo...certo è giusto. Senti, facciamo passare questo concerto, dato che tu hai da lavorare, e poi quando torniamo a LA cercheremo di dedicarci e noi, a recuperare il nostro rapporto.”

 

Ma io ti ho detto che non so ancora se...se lo voglio...”

 

Beh, tu pensaci. Non programmiamo nulla...chi vivrà vedrà, ok?” mi disse sorridendo per la prima volta in quella serata così strana.

 

Annuii.

 

Dai, vieni, ti accompagno all'hotel.”

 

In silenzio camminammo e, una volta arrivati, lui mi salutò dandomi un bacio su una guancia. Salii in camera velocemente: mi sentivo a pezzi. Sentivo solo un gran bisogno di dormire. Speravo davvero che la notte mi portasse consiglio.



Oh oh oh...che succederà adesso???? Lo so che morite dalla curiosità, ma sono sadica e vi farò attendere fino a domani :D Grazie per il vostro continuo sostegno!!!!
Oh 

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Capitolo 48
*** Forty-eight ***


Il mattino dopo mi svegliai alle 9, nonostante la notte prima avessimo fatto le ore piccole; avevo dormito male, in preda a tutti i pensieri che nemmeno nel sonno riuscivo a scacciare del tutto.

Prima di alzarmi per una doccia, decisi di chiamare Alex, incurante del fatto che potesse ancora dormire. Digitai il numero del loro hotel e, tramite la reception, mi collegarono al telefono della loro stanza; squillò per un po' finchè una voce maschile che sembrava provenire dall'oltretomba, e che dedussi fosse quella Duff, rispose.

 

Pronto”

 

Duff sono Becky.”

 

Becky...ma che ore sono?”

 

Mi spiace avervi svegliato. Mi puoi passare Alex? E' urgente.”

 

Sentii Duff che diceva alla moglie chi fosse al telefono.

 

Senti Becky, se mi hai svegliata solo per dirmi che hai trascorso un'altra notte clandestina con il riccio, giuro che ti tolgo il saluto.”

 

No, assolutamente no. Vieni al mio hotel per pranzo alle 12! E' successo un macello! Ciao!”

 

Ok, ciao...” borbottò Alex.

 

Mi alzai un po' più tranquilla e mi fiondai sotto la doccia.

 

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Alex aveva messo giù la cornetta imprecando per quel risveglio brusco.

 

Che voleva?” le domandò Duff.

 

Mi ha detto di vederci per pranzo. Deve essere successo qualcosa con Slash ieri sera.”

 

Avran di nuovo scopato” disse Duff sbrigativo.

 

No, non credo...se no non mi avrebbe chiamato. Non è così rincoglionita.”

 

Secondo me lo sono entrambi rincolglioniti. Sono anni che si inseguono e adesso che potrebbero tornare insieme si fanno mille seghe mentali...”

 

Lo so amore...ma non si può negare che di problemi ce ne sono stati e anche parecchi. Ma ora...” la ragazza si mise a cavalcioni del marito “Potremmo smetterla di pensare ai nostri amici e dedicarci un po' a noi?”

 

Con molto piacere!” Duff si attaccò subito alle labbra della ragazza. Era incredibile che, nonostante fossero sposati da tre anni, si desiderassero come il primo giorno.

 

------------------------------

Ero già seduta a un tavolo e vidi arrivare trafelata Alex.

 

Scusami Becky, sono in ritardo. E' che Duff...accidenti, era insaziabile stamattina!”

 

Ok, non voglio sapere le vostre abitudini sessuali! Scusa se stamattina vi ho svegliato!”

 

Non preoccuparti! Raccontami che è successo.”

 

Le raccontai tutto: quello che ci eravamo detti, come ci eravamo insultati e rinfacciati tutti i torti fatti in questi anni, e che lui mi aveva chiesto di tornare insieme.

 

Ma ti sei completamente rimbecillita? Perchè gli hai detto che ci vuoi pensare quando non desideri altro da anni?!”

 

Perchè non sopporterei un'altra delusione o che ci potessimo lasciare di nuovo, Alex. Ho già provato così tante volte a dimenticarlo...ok, non ho mai raggiunto un traguardo abbastanza soddisfacente, però col tempo avrei potuto farcela...”

 

Smettila di mentire a te stessa Becky! Chissà quanto ti insulterebbe Adriana!”

 

Infatti per evitare non le ho manco detto che sono qui! Quando tornerò le dirò tutto...”

 

E lei ti insulterà comunque. Comunque Becky, pensaci bene...potrebbe essere sul serio l'ultima possibilità di tornare con lui. Non bruciartela...”

 

Ok...ci penserò.”

 

Stasera c'è un piccolo party per festeggiare la fine del tour. Ci vieni?”

 

Sì, volentieri. Dove è?”

 

All'Hotel Plaza. E' solo un cocktail in realtà, con tutta l'amministrazione della Geffen Records, venuta a Buenos Aires per l'occasione.”

 

Wow...abito lungo allora!”

 

Per forza! Ora vado, devo fare un servizio fotografico della la preparazione del palco e cazzate simili. Ci vediamo al Plaza alle 8!”

 

Ci salutammo. Alex se ne andò e io salii in camera.

Per quella serata di gala decisi di indossare un vestito rosso fuoco, lungo fino a terra e piuttosto sexy, grazie alle manichine che stavano sotto le spalle e alla scollatura profonda.

Raccolsi i capelli e mi truccai leggermente, pronta per quella festa in cui, già lo sapevo, mi sarei sentita un pesce fuor d'acqua. 




So che morite dalla voglia di sapere cosa succederà al party ma...dovrete aspettare domani!!! :D Ve l'ho detto che sono sadica!!!! Comunque state tranquille che ci siamo quasi, eh! Abbiate fede! Grazie a tutte! Un bacione!!!!

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Capitolo 49
*** Forty-nine ***


Preparate i fazzoletti! Vi serviranno ;) Buona lettura!!!!


Arrivai davanti al Plaza con il taxi: primo modo per essere guardata con disgusto da tutta la gente con la puzza sotto il naso che arrivava in limousine. Ma poco mi importava. C'erano alcuni invitati in attesa di entrare e uno stuolo di fans bloccato dalle transenne ad alcuni metri di distanza; mi fermai davanti alla porta in attesa di Alex e dei ragazzi. Capii che stavano arrivando dalle urla che si alzarono dalla folla.

 

Becky!” Alex mi venne incontro per mano al suo maritino “Sei bellissima!”

 

Grazie! Anche tu!” salutai gli altri calorosamente, tranne Slash, a cui rivolsi un sorriso timido, ed entrammo.

 

Dopo aver bevuto e mangiato stuzzichini buoni e, pensai, probabilmente fatti con ingredienti costosissimi, una piccola orchestra cominciò a suonare una musica decisamente noiosa e lenta.

Ma tutti gli snob invitati sembravano apprezzare e cominciarono a ballare con il loro fidanzato o la loro fidanzata; quasi quasi invidiavo quelle coppiette che si lanciavano sguardi innamorati stretti l'uno all'altra ondeggiando su quella pista.

Ero seduta a un tavolo a sorseggiare champagne, finchè Slash si accomodò su una sedia accanto a me.

 

Ti annoi?” mi domandò.

 

Solo un po'...non fanno per me questa feste così eleganti.”

 

Io ci ho dovuto fare l'abitudine”

 

Mi limitai a sorridere senza sapere cosa dire.

 

Ti va di ballare?” si era alzato e mi stava porgendo la mano: sembrava una scena da film.

 

Presi la sua mano e cominciammo a ballare in mezzo alla pista, lentamente, stretti l'uno all'altra. Sentivo contro di me il suo petto marmoreo, i suoi ricci che mi solleticavano, il suo profumo che mi faceva girare la testa.

 

Sei bellissima stasera” mi sussurrò nell'orecchio, provocandomi mille brividi.

 

Mi strinsi ancora di più a lui. In quel momento, ma forse anche prima, mi resi conto che avevo preso la mia decisione.

Lo guardai in viso e gli diedi un lieve bacio sulle labbra; si aprì in un sorriso enorme e bellissimo.

 

Ti amo Becky” mi disse e mi sembrò di toccare di nuovo il cielo con un dito, dopo tanto, troppo tempo.

 

Ti amo anche io Saul.”

 

Perchè non ce ne andiamo?” mi domandò e io annuii sorridente.

 

Si avvicinò a Duff e Alex che stavano ballando poco distanti da noi e che avevano assistito a tutta la scenetta, contenti come delle pasque.

 

Noi ce ne andiamo” sentii Slash che parlava con Duff.

 

Vorrei ben vedere, man” gli rispose il biondo, dandogli una pacca sulla spalla, mentre Alex mi fece un sorrisone mostrandomi i pollici.

 

Uscimmo dal Plaza con la guardia del corpo di Slash e, appena fuori, partirono di nuovo delle urla da parte dei fans. C'erano anche dei giornalisti e notai subito i flash delle macchine fotografiche; probabilmente il giorno seguente il ritorno di fiamma tra Slash e la sua ex-ragazza sarebbe stato su tutti i giornali.

Ma a noi non interessava, volevamo solo stare insieme; andammo nel mio hotel, per evitare altre folle impazzite.

Appena entrati in ascensore cominciammo a baciarci con una passione irrefrenabile; arrivammo in camera a fatica. Facemmo l'amore tutta la notte, e ci sentimmo di nuovo uniti, per davvero.

Quando eravamo distesi abbracciati lui mi disse:

Non te ne andrai domani mattina, vero?”

 

Risi. “Quasi quasi pensavo di restare...che ne pensi?”

 

Va bene solo se resti per sempre...”

 

Lo guardai perplessa. “Per sempre è un periodo molto lungo.”

 

Appunto” mi rispose.

 

Da quando sei così romantico Hudson?”

 

Da quando ho capito che sei la donna della mia vita e che non posso vivere senza di te.”

 

Non dissi niente, limitandomi a riattaccarmi alle sue labbra, felice come non mai.



Siete contente???? Finalmente i nostri piccioncini si sono riappacificati!!!! L'amore trionfa!!!! :D Grazie a tutte! Un bacione
Siete

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Capitolo 50
*** Fifty ***


Il mattino dopo io e Slash facemmo una abbondante colazione in camera e, dopo mille altre effusioni, lui raggiunse gli altri; nel pomeriggio mi recai anche io sul luogo del concerto e cominciai a lavorare, intervistando collaboratori, assistenti al suono, alle luci, i vari manager, insomma un po' tutti. Volevo che il servizio fosse fantastico.

Quando andai da Alan Niven, l'uomo mi abbracciò calorosamente.

 

Ci sei mancata in questi anni Rebecca!”

 

Grazie Alan! Anche a me siete mancati tutti voi...mi sono persa così tante cose purtroppo...”

 

Ah ma immagino che recupererai...” lo guardai perplessa e lui tirò fuori un giornaletto scandalistico del luogo, dove, sulla copertina, c'era una foto di me e Slash per mano mentre uscivamo dal Plaza.

 

Ops...” dissi.

 

Sono felice che siate tornati insieme. Quel rotto in culo ha fottutamente bisogno di te.”

 

Gli sorrisi e cominciai a fargli varie domande per l'articolo; passai poi dai Guns. Era la prima volta che li intervistavo e non fu per nulla semplice, dato che continuavano a fare battute idiote e a sghignazzare. Fu però una delle interviste più divertenti della mia vita.

Il concerto fu spettacolare, chiusero davvero in bellezza quel tour grandioso; i ragazzi erano felicissimi: appena rientrati nel backstage non fecero altro che abbracciarsi. Fu davvero bello e commovente.

La notte stessa avevamo il volo per LA su un jet privato che ci attendeva all'aeroporto di Buenos Aires e, appena sprofondammo nei comodi sedili, ci addormentammo; io ero sdraiata con la testa poggiata sulle gambe di Slash, che mi accarezzava dolcemente.

Quando arrivammo alla città degli angeli era mattina inoltrata; e fu in quel momento che a me tornò in mente un piccolo dettaglio: New York. Forse avevo voluto rimuoverlo in quei giorni perchè avrebbe comportato l'ennesimo trasferimento e ovviamente parecchio caos.

Scesi dall'aereo, ci fermammo a fare colazione nell'aeroporto e parlai con Slash.

 

Amore...io devo andare a New York...”

 

Lui mi guardò come se non stesse capendo.

 

Saul, io ho tutto là...la mia casa, il mio lavoro...come faccio?”

 

Vieni a stare da me” mi disse come se fosse la cosa più logica del mondo.

 

Ma io...io non lo so...”

 

Ho una villa enorme che è decisamente sprecata per me da solo.”

 

Devo essermi bevuta il cervello a Buenos Aires ma...ok, ok vengo a stare da te. Ma devo comunque andare a New York a prendere tutta la roba e poi a risolvere per il lavoro. Il capo si incazzerà da morire.”

 

Fregatene. Tanto avrai sicuramente un posto in redazione qui a LA, no? Comunque, perchè non andiamo a NY con il nostro jet?”

 

Scherzi?” Slash intanto stava già parlando con Alan, che acconsentì a prestarcelo.

Manco fosse un'automobile!”

 

Dieci minuti dopo essere atterrati, risalimmo sul piccolo aereo con direzione la grande mela. Continuavo a pensare che era una follia andare a vivere con il riccio così, senza pensarci e senza riflettere sulle conseguenze. Non era da me...ma forse le cose meno meditate alla fine sono le migliori.

Atterrati, arrivammo a casa mia con un taxi. Mi chiesi come l'avrebbe presa Adriana a quella mia 'fuga' improvvisa.

Aprii la porta con le mie chiavi.

 

Adry, sono io! Sono a casa!” urlai.

 

Becky, finalmente! Mi sei manc...” si bloccò appena vide Slash. “Oh cazzo...”

 

Come stai Adry?” disse il riccio come se niente fosse.

 

Cosa mi sono persa?” domandò la mora.

 

Ehm...dobbiamo raccontarti un po' di cose...” le confermai. “Sediamoci”

 

Così fu. Adriana era felicissima per noi, anche se quello voleva dire che sarebbe rimasta sola a New York.

 

Credo che chiederò a Francesco di venire a vivere qui!” esordì allegramente.

 

Ah, mi sostituisci così in fretta mascalzona?!” la presi in giro. “Dai, aiutatemi a fare le valigie!”

 

Inutile dire che le valigie me le feci da sola, dato che quei due non fecero altro che chiacchierare, ridere e prendersi in giro.

Una volta finite, andammo in redazione; incontrai subito il capo. Non fu molto felice del fatto che me andassi con così poco preavviso, ma poco mi importava: io volevo solo tornare a vivere con il mio uomo. Promisi di mandargli comunque l'articolo pronto entro una settimana e gli dissi che per quello non volevo essere pagata: così mi sarei evitata altre polemiche.

Dopo, Adriana ci accompagnò all'aeroporto, per la terza volta in poche ore.

 

Potevate fermarvi a dormire da me e ripartire domani.”

 

Grazie Adry, ma non potevamo lasciare il jet qui. Appena saremo a LA dormiremo per una giornata intera!” dissi “Uh, appena arrivi a casa chiama un po' Alex, va! Credo debba dirti una cosa!”

 

Ah sì? E che cosa?”

 

Vedrai! Fatti abbracciare stordita!” la strinsi forte: mi sarebbe mancata immensamente.

 

Oh ragazzi! Sono così felice che siate tornati insieme!”

 

Grazie Adry! Salutami Francesco eh!”

 

Certo Becky, non mancherò! A presto!”

 

Ci salutò con la mano finchè l'aereo non prese il volo.

 

A Los Angeles, dopo un lunghissimo sonno ristoratore, mi misi a disfare le valigie; Slash raggruppò la sua roba negli armadi per lasciarmi dello spazio.

 

Non ricordavo avessi tanti vestiti!”

 

Me li sono comprati in questi anni baby! Guarda che ne è passato di tempo.”

 

Troppo” gli dissi avvicinandomi a lui e baciandolo.

 

Dopo aver sistemato tutto e aver perso un po' di tempo ad amoreggiare con il mio uomo (“Che bello poterlo dire di nuovo!”), uscii di casa diretta alla redazione di Rolling Stone dove avevo cominciato la mia carriera.

Appena entrai tutti mi riconobbero; per fortuna, il caporedattore era sempre il signor Cohen e chiesi di poter parlare con lui.

Fui annunciata e, davanti al suo ufficio, lui mi stava già aspettando a braccia aperte.

 

Rebecca! Che gioia vederti!”

 

Ciao George! Come stai?”

 

Bene bene! E tu? Ho visto che sei tornata con il riccio! Sono contento! Secondo me, siete fatti l'uno per l'altra!”

 

Dici? Speriamo!” dissi sorridendo. Poi mi bloccai, un po' intimorita da quello che stavo per chiedere. “Ehm...George...so che ti sembrerà una richiesta assurda e faresti benissimo a cacciarmi e insultarmi, ma...”

 

Vuoi tornare a lavorare qui?” Rimasi stupita e muta “Ti conosco un po' Rebecca...e potevi essere qui solo per quello!”

 

Come fai a esserne certo, magari sono venuta solo a salutarti!”

 

Sì, come no” si mise a ridere, ed io lo seguii. “Comunque, io sono un uomo di parola. Quando ti ho detto che qui ci sarebbe sempre stato un posto per te era vero. Quindi da lunedì puoi cominciare!”

 

Oddio grazie!” mi alzai e andai dietro la sua scrivania per abbracciare quell'uomo meraviglioso, che mi aveva aiutato tantissimo negli anni passati e che ancora oggi si dimostrava essere il mio salvatore.

 

Tornai a casa felice come non mai; mi sembrava di essere tornata a qualche anno prima: il mio lavoro, la mia città, il mio uomo. Era tutto perfetto. E questa volta, lo sapevo, sarebbe durata per sempre.
 

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Capitolo 51
*** Fifty-one ***


Procedeva tutto alla grande: la mia vita sentimentale, il lavoro, davvero tutto. Questo mi faceva un po' paura ricordandomi che, anni prima, nel momento in cui tutto sembrava essere perfetto era cominciata la caduta. Ma adesso eravamo cresciuti, non eravamo più dei ragazzi senza cervello, e quindi sarebbe stato diverso.

La pancia di Alex cresceva: il tempo le scadeva il 12 aprile. Avevano scoperto che era una bambina e le gare per i nomi continuavano, di cui la maggior parte assurdi e orribili. Quando ci trovavamo tutti insieme, i ragazzi rischiavano quasi di arrivare alle mani per questo motivo, e noi ragazze ci facevamo sempre delle gran risate.

A metà marzo dell'anno 1994 io, Alex e Erin, che continuava la sua storia con il rosso, decidemmo di andare a fare un po' di shopping per il bebè in arrivo: scarpine, tutine, pannolini e tutte le cose più inutili come pupazzi di ogni forma e colore.

Eravamo in un negozio di giocattoli quando sentii Alex, che si trovava poco distante da me, dire: “Oh cazzo...”

 

Che c'è?” le domandai, per poi trattenere il fiato vedendo la piccola pozza ai suoi piedi. “Oh cazzo! ERIN!”

 

Che c'è da urlare Becky?” la ragazza, che era alla cassa, si avvicinò. Guardò Alex, abbassò lo sguardo a terra e lo rialzò. “Oh cazzo!”

 

La smettereste di dire 'oh cazzo'? Mi si sono rotte le acque e credo sia il caso andare in ospedale!”

 

In quel momento io ed Erin andammo nel panico: lei corse alla cassa per finire di pagare e prendere a roba, io cominciai a ravanare nella borsa in cerca delle chiavi della macchina imprecando e lanciando sguardi preoccupati ad Alex, che era seduta tranquilla su una sedia a sventolare un volantino per farsi aria.

 

Alex, come fai a essere così tranquilla?”

 

Io DEVO stare tranquilla Becky, e respirare lentamente...me l'hanno insegnato al corso pre-parto!”

 

Ok ok, ma ora alzati che andiamo in ospedale!”

 

Devo avvisare Duff!”

 

Lo chiamiamo dall'ospedale, dai!”

 

NO! Lo voglio chiamare ora!”

 

Dai Alex, fra 10 minuti non cambia niente.”

 

ORAAAA!”

 

Accontentiamola, è una donna incinta che sta per partorire” mi sussurrò Erin “Non dobbiamo fornirle fonti di stress!”

 

Ok ok. Alex, vado a chiedere alla commessa se posso fare una telefonata. Voi andate a prendere la macchina” diedi le chiavi a Erin.

 

Mi avvicinai alla cassa dove la commessa, che aveva assistito a tutta la scenata isterica della quasi-mamma, mi porse subito un telefono. La ringraziai e digitai il numero dello studio dove sapevo che i ragazzi stavano registrando.

 

Pronto”

 

Ehm salve. C'è Duff?”

 

E' impegnato mi spiace.”

 

E' urgente, per favore, me lo passi.”

 

Non so come le fans facciano ad avere questo numero, ma le ripeto che non può parlare con il suo beniamino, signorina.”

 

Ma quel tipo c'era o ci faceva?

 

Senti brutto stronzo. Io non sono una fan, sono Rebecca, la ragazza di Slash, e se non mi passi Duff McKagan entro 5 secondi ti faccio licenziare!”

 

Oh, mi scusi signorina Rebecca, non l'avevo riconosciuta. Glielo passo subito!”

 

Sarà meglio!”

 

Dopo un attimo sentii la voce di Duff.

 

Becky? Tutto bene?” la sua voce lasciava trapelare una certa preoccupazione: sospettava fosse accaduto qualcosa alla moglie.

 

Stiamo portando Alex in ospedale! Le si sono rotte le acque!”

 

Oh cazzo!”

 

Sì, abbiamo avuto anche noi questa reazione!”

 

Eh?”

 

Niente niente! Raggiungeteci in ospedale!”

 

Ok! Grazie Becky! RAGAZZIIIIIIIIIII!!!”

 

Dedussi che l'isteria doveva essere una caratteristica di casa McKagan; involontariamente mi preoccupai un po' per la bimba che stava per nascere.

 


 

Baby-Duff sta per nascereeeeee!!! Il lieto evento nel prossimo capitolo! Grazie a tutteeeeeee :D

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Capitolo 52
*** Fifty-two ***


Il 18 marzo 1994 alle ore 9,37 del mattino nacque Maggie Sue Hellen Mckagan. Era una bellissima bimba paffutella di 3,8 kg con ciuffetti di capelli biondi; tutti la osservavamo estasiati dal vetro che ci separava dalla nursery.

Era stato un lungo travaglio per Alex, che ora stava riposando assistita da Duff.

 

Quanto è carina...” disse Steven tirando su con il naso.

 

Adler, per favore, non cominciare a frignare.”

 

Ma Izzy, lo sai che queste cose mi commuovono!”

 

Frocio!”

 

Taci Slash!”

 

Checca!”

 

Fanculo Axl!”

 

Finocchio!”

 

Fottiti Izzy”

 

Ragazzi, basta!” dissi cercando di riportare l'ordine “Siamo pur sempre in un ospedale!”

 

Giusto! La mia donna ha ragione! State zitti!”

 

Tu per primo Hudson!”

 

Muori Rose!”

 

Siete impossibili! Va beh, io vado a chiamare Adriana!”

 

Andai a cercare un telefono pubblico e chiamai subito Adriana.

 

Pronto”

 

E' nataaaaaaaaaa!”

 

Becky? Sei tu?”

 

Sì Adry! Alex ha partorito!”

 

Oh mio Dio, come sta?”

 

Sta bene, e anche la bimba! Pesa 3,8 kg e si chiama Maggie Sue Hellen!”

 

Un nome in più non potevano darglielo?”

 

Risi. “Dai, scemina. Sono i nomi delle nonne!”

 

Va beh, cosa vuol dire. Oh, comunque sono contenta. Dì ad Alex appena può di chiamarmi, ok?”

 

Certo certo!”

 

Duff?”

 

Ora è con Alex che sta riposando; ma quando ci ha portato a vedere Maggie appena nata piangeva come un bambino.”

 

Che bello...mi spiace non essere lì con voi.”

 

Già, è proprio un peccato! Va beh, ma verrai al battesimo, no?”

 

Quello poco ma sicuro! Fammi sapere se ci sono delle novità eh! Ciao Becky!”

 

A presto!”

 

Raggiunsi gli altri a cui si era aggiunto anche Duff.

 

Come sta?” domandai.

 

Ora sta dormendo. Comunque il dottore l'ha visitata e va tutto bene!”

 

Meno male! Hai visto quanto è bella Maggie?”

 

E' meravigliosa! Tutta suo padre!”

 

Ne dubito McKagan! E per fortuna aggiungerei!” Scoppiammo tutti a ridere.

 

Simpatico Stradlin, davvero un burlone!”

 

E non ti incazzare, Duff! Oggi è un grande giorno! Sei diventato papà!”

 

Lo so Slash! E' il giorno più bello della mia vita!”

 

Fatti abbracciare man! Sono felice per te, davvero!”

 

Ora siete voi i froci!”

 

Steve si beccò un dito medio dai due. Poco dopo un'infermiera venne ad avvisarci che Alex si era svegliata e che la avrebbe portato Maggie per la poppata. Noi, se volevamo, potevamo entrare.

 

Purchè non parliate a voce alta!” precisò l'infermiera.

 

Vi fate sempre riconoscere!” dissi sghignazzando.

 

Becky, tu entra. Io vorrei dire una cosa ai ragazzi!” disse Duff.

 

Entrai e mi precipitai subito da Alex e Maggie.

 

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Che ci devi dire man?” domandò il riccio.

 

Allora, l'infermiera ha detto che è l'ora della poppata per Maggie...”

 

I ragazzi annuirono in silenzio: non capivano dove il bassista volesse arrivare.

 

Se vedo anche solo uno di voi che abbassa sugli occhi sulle tette di mia moglie gli taglio l'uccello!”

 

Ma Duff, pensi che siamo così insensibili? Una cosa bella come una mamma che allatta il figlio, e noi guardiamo le tette della mamma in questione?”

 

Sì Rose...”

 

Beh solo se ha delle belle tette!”

 

Ben detto Adler!” Slash diede una pacca sulla spalla all'amico.

 

Vi siete rincoglioniti del tutto? Avete capito cosa ho detto?”

 

Duff, cazzo, siamo un po' assatanati ma non guarderemo le tette di tua moglie mentre allatta Maggie, dai! Per chi ci hai preso?” disse Slash.

 

Lo spero bene! E ora entrate, stronzi che non siete altro!”
 

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Capitolo 53
*** Fifty-three ***


Maggie e Alex tornarono a casa dopo 4 giorni e cominciò la vita da genitori per i nostri amici. Per fortuna, Maggie era abbastanza brava e, cosa principale, di notte dormiva parecchio.

A giugno ci fu il battesimo della piccola e io ero stata scelta come madrina; il padrino sarebbe stato Axl. Fu una cerimonia molto semplice, con pochi invitati, ma fu una giornata felice e serena.

Per me fu indimenticabile anche per un altro motivo.

Era ormai il tramonto ed ero sulla terrazza di villa McKagan a guardare il sole rosso che stava per andare a dormire; mi sentii abbracciare da dietro, e senza nemmeno girarmi, riconobbi il mio uomo.

 

Che fai amore?”

 

Guardo il tramonto...è bellissimo!”

 

Mai bello come te...”

 

Che frase fatta!” lo presi in giro.

 

Ehi, potrei offendermi!” mi girò verso di sé e mi attaccai con foga alle sue labbra. “Ok, ti ho perdonata.”

 

Rimanemmo ancora un po' lì in silenzio, finchè Slash parlò di nuovo timidamente.

 

Senti Becky, ormai è di nuovo un anno che stiamo insieme, e va tutto a gonfie vele. Io ti amo alla follia e voglio stare con te per sempre.” lo guardai sorridendo, felice di sentire quelle parole “In questi ultimi mesi, dopo la nascita di Maggie, ho sentito sempre di più il desiderio di avere anche io una...una famiglia...dei bambini che scorrazzano per casa...”

 

Lo guardai intensamente, chiedendomi dove voleva arrivare.

 

Ehm, Becky...tu...tu vorr...ma dove cazzo è finito?” imprecò mentre ravanava nelle tasche della giacca. “Ah eccolo.”

 

Guardai cosa aveva tra le mani. “Non è possibile!” Si inginocchiò e aprì la scatolina, svelando un anello con tre diamantini: era bellissimo, piccolo e raffinato.

 

Oh mio Dio...” dissi sottovoce.

 

Vuoi sposarmi Becky?” per quanto tempo avevo sognato di sentirmelo chiedere? Probabilmente fin da quando ero bambina...e il fatto che fosse lui a farlo rendeva quel momento migliore di quanto avessi mai potuto sperare.

 

Certo, certo che lo voglio!” mi inginocchiai davanti a lui e, dopo che mi ebbe messo l'anello, ci abbracciammo stretti, rimanendo lì non so per quanto tempo.

 

Che fate?” domandò Adriana che era uscita sul terrazzo per fumare.

 

Guarda!” le mostrai la mano sinistra.

 

Aaaaaaaaaaaaaah!! Venite tutti qui!! Ragazzi! Alex!”

 

Che c'è?”

 

Slash e Becky si sposano!”

 

Cominciarono le urla di gioia, gli abbracci, i brindisi. Dopo ora di festeggiamenti un po' troppo rumorosi, tanto che avevano svegliato Maggie, andammo a casa.

Una volta a letto io e Slash parlammo del matrimonio.

 

Quando potremmo sposarci?” mi chiese.

 

Inizio anno prossimo?”

 

Così lontano?! Ma no, prima! Novembre?”

 

Ok, novembre sia. Dovremo sbrigarci di più con i preparativi.”

 

Ce la faremo, tranquilla. Tanto io non ho intenzione di fare una cosa sfarzosa come con Reneè.”

 

No nemmeno io. Le famiglie e gli amici più stretti.”

 

Giusto. Ma di questo potremmo parlarne domani, eh?” disse lui sdraiandosi sopra di me e cominciando a baciarmi il collo.

 

Mhmmm...concordo riccio.”
 

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Capitolo 54
*** Fifty-four ***


I mesi prima del matrimonio furono i più caotici della mia vita. La data era stata fissata per il 22 novembre: la cerimonia sarebbe stata in una piccola chiesetta che si trovava fuori Los Angeles, in mezzo a un enorme parco, e poi il pranzo sarebbe stato nel chiostro del monastero annesso alla chiesa. Era un luogo appartato e tranquillo, così che non venissimo attaccati da fans e giornalisti.

Il mio vestito era pronto: era abbastanza semplice, aderente fin sotto i fianchi e che poi si allargava ricadendo a terra con lo strascico. La parte stretta del vestito e le spalline sottili erano decorati con delle perline bianche.

La notte prima io, Erin, Adry, Alex e Maggie dormimmo a casa della nonna di Saul, che era vicino al parco; la donna era andata in albergo con la figlia e il genero, arrivati dall'Inghilterra per l'occasione. Anche i ragazzi avevano preso delle stanze nello stesso hotel.

La mattina del grande giorno mi alzai di buon ora, nonostante i preparativi con parrucchiere e truccatrici sarebbero cominciati alle 11. Decisi così di uscire a fare una passeggiata; c'era una temperatura tiepida e un sole bellissimo. Non potevo fare a meno di pensare che la giornata era perfetta.

Inoltre due giorni prima erano arrivati i miei genitori; già a Natale dell'anno scorso eravamo andati a Dublino e gli avevo presentato Saul. Mi stupii quando vidi che mia madre era entusiasta per quel capellone vestito di pelle e mezzo folle; quando poi le avevo annunciato che ci sposavamo penso avesse fatto i salti di gioia, nonostante non potessi vederla essendo al telefono. Con gli anni era proprio cambiata.

La passeggiata durò più del previsto e arrivai a casa dopo le 11; appena aprii la porta le mie amiche mi si fiondarono addosso.

 

Ma sei impazzita Becky?”

 

Pensavamo te ne fossi andata!”

 

Stavamo già pensando a come dirlo a Slash!”

 

Ragazze, calmatevi, sono qui no? E poi vi pare che me ne vado? Sono anni che attendo questo momento! Dai, cominciamo a prepararci che se no facciamo tardi!”

 

Tre ore dopo eravamo tutte pronte; fui truccata leggermente e i capelli vennero in parte raccolti con ciocche ribelli che cadevano giù e decorati da piccole roselline. Infine indossai l'abito.

 

Mio dio sei bellissima!” mi disse Alex con le lacrime agli occhi.

 

Poco dopo arrivarono i miei genitori e partimmo. Io ero su una macchina d'epoca color panna insieme a mio padre; mia madre e le altre erano su una limousine bianca.

Arrivati davanti alla chiesa scesi ed entrai, a braccetto a mio padre. Lo vidi. Lui era davanti all'altare sorridente e elegantissimo, con pantaloni neri eleganti, giacca nera e camicia bianca, sbottonata fino a metà petto; niente cravatta e capelli scomposti come al solito. Mio marito. Vicino a lui Duff, Izzy, Axl e Steven erano i suoi testimoni; dalla mia parte Alex, Erin e Adriana mi osservavano raggianti.

La marcia nuziale partì e camminai verso di lui: ci guardammo per tutto il tempo sorridendo.

La cerimonia e la festa furono bellissime, perfette. I miei genitori avevano conosciuto i consuoceri e avevo notato che chiacchieravano animatamente; la nonna di Slash a un certo punto mi si era avvicinata. Nonostante gli anni era sempre uguale.

 

Come stai bambina?”

 

Bene Ola! Tu? Hai mangiato bene?”

 

Era tutto ottimo, grazie!”

 

Ehi Ola!”

 

Nipote degenere, non urlare e cerca di mantenere un minimo di contegno almeno al tuo matrimonio! Peccato che non ho un cucchiaio da darti sulla testa!”

 

Scusa nonna!”

 

Per fortuna non è andata a finire come con Reneè! Sai Becky, hanno speso talmente tanti soldi in alcolici che una persona normale ci si sarebbe comprata una casa. E poi! Lei con quel vestito! Sembrava una meringa gigante!”

 

Nonna, per favore, smettila!”

 

Scusami Saul, ma quella Reneè non mi è mai piaciuta!”

 

Lo so lo so. Ora vai a sedere che è il momento della torta” il riccio baciò la nonna sulla fronte.

 

Saul, abbassati” lo fece chinare per parlargli nell'orecchio “E' quella giusta!”

 

Lo so nonna!” e, dopo essersi abbracciati, la cara vecchia Ola andò a sedersi.

 

Dopo il taglio della torta, mentre tutti ballavano sulla musica messa da un dj amico di Erin uscii dal chiostro per rilassarmi un attimo e respirare.

Mi sembrava di essere stata in apnea per tutto il giorno; Slash mi seguì e, una volta fuori, mi abbracciò.

 

Come stai?” mi chiese.

 

Da dio...e tu?”

 

Anche io...non vedo l'ora di partire per la nostra luna di miele!”

 

Domani sera dai...che bello...dopo questi mesi intensi ho davvero bisogno di rilassarmi!” dissi.

 

Dai baby, ancora un piccolo sforzo! E poi la Polinesia ci aspetta!”

 

Ci baciammo e, per mano, rientrammo.

Il mio matrimonio è stato il giorno più bello della mia vita, non mi ero mai sentita così felice, così...realizzata. Finalmente avevo quello che da sempre desideravo: un marito che mi amasse e con cui avrei creato una famiglia. 




Ok, gente...questo è il penultimo capitolo....quindi domani finirà :( Grazie a tutte coloro che leggono, seguono e recensiscono! :D

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Capitolo 55
*** Epilogo ***


Restammo in viaggio di nozze per tre settimane: visitammo le più belle isole della Polinesia e ci rilassammo alla grande.

Mi piangeva il cuore a tornare nella caotica Los Angeles: ormai ci eravamo abituati alla calma e al silenzio di quei luoghi meravigliosi.

Ricominciammo la vita di tutti i giorni: io andavo in redazione e Slash a provare con i ragazzi, dato che stavano mettendo in cantiere un nuovo album.

La nostra vita da sposati andava benissimo; e forse sarebbe andata ancora meglio.

Avevo un forte ritardo e volevo fare un test di gravidanza; da un lato ero un po' spaventata, del resto l'arrivo di un figlio ti rivoluziona la vita. E poi avevo paura che per Saul fosse ancora presto.

Andai in farmacia a comprarne uno e mi imposi che, quella sera, l'avrei fatto.

Cenammo tranquillamente e poi ci piazzammo sul divano a guardare la tv, accoccolati l'uno vicino all'altra.

Non trovavo le parole giuste per dirglielo. Feci un profondo respiro.

 

Ehm...Slash?”

 

Sì amore?”

 

Mi devi aiutare a fare una cosa”

 

Ok, cosa?”

 

Ehm...un...un test di...un test di gravidanza...”

 

Lui rimase in silenzio un attimo. “Sei incinta?”

 

Ho un ritardo”

 

Oh...wow...” sembrava caduto in trans.

 

Dai, vieni, voglio farla con te questa cosa!”

 

Andammo in bagno e, dopo aver fatto pipì, poggiai il test sul lavandino e attendemmo i fatidici tre minuti. Eravamo seduti sul bordo della vasca in silenzio.

 

Senti Saul, se tu non vuoi avere bambini...”

 

Becky, che stai dicendo? Io certo che voglio bambini!”

 

Davvero?” un grosso peso sembrò scivolare via.

 

Certo...e spero davvero che tu sia incinta!”

 

Bene, lo sapremo subito!”

 

Erano scaduti i tre minuti; presi il test in mano e lo guardai.

Mi girai con un sorrisone verso Slash, che mi ricambiò avendo già compreso dalla mia espressione...e dissi:

 

Positivo!”

 

 

THE END

Eccoci qui, al termine di questa mia follia! E' stata la mia prima FF e voglio ringraziare tutte le persone che, fin da subito, hanno letto e recensito! Senza il vostro supporto non sarei arrivata sino alla fine e probabilmente non sarebbe venuta fuori nemmeno una storia così lunga!

Grazie a coloro che hanno messo la storia tra le seguite, che sono davvero numerose, a coloro che l'hanno messa tra le preferite (Foxygiu, I Am A Yellow Walrus, Ila_Ashba, marziana91, Mrs Hudson, NarciSSa96, Sweet Sister, _acsecnarF, AxlSlashIzzyDuffSteven) e a coloro che l'hanno messa tra le ricordate (Chia_MARS, WriteForLove).

Grazie poi alle fedelissime che hanno sempre recensito: Ormhaxan, I Am A Yellow Walrus, Foxygiu, butterbeer95, MyMichelle, Alex Rose McKagan, chiaretta78, AxlSlashIzzyDuffSteven. Le vostre recensioni sono sempre state utili, grazie ai vostri consigli, divertenti e a volte minacciose! (vero, chiaretta 78???) ;););)

Infine grazie a Alex Rose McKagan, che mi ha inserito tra gli autori preferiti: ne sono onorata!

Spero davvero di non aver dimenticato nessuno, in caso chiedo umilmente perdono!

Se vi va, continuate a seguirmi nelle altre mie due FF, 'Save me' e 'So fine', e anche nelle follie che pubblicherò in futuro!!! GRAZIE DI CUORE!!!!!!!!!!!!!!!!! :D 

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