Cinque mesi.

di Ali_OneDirection
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non osare buttarmi in mare! ***
Capitolo 2: *** Babbo Natale gioca a Twister. ***
Capitolo 3: *** Auguri marmotta! ***
Capitolo 4: *** There'll be no sunlight, if I lose you baby ♥ ***
Capitolo 5: *** Sai cosa amo? Il BOROTALCO! ***
Capitolo 6: *** Troia. ***
Capitolo 7: *** Stavo giocando a briscola, ma un dinosauro mi ha interrotto. ***
Capitolo 8: *** Neve, dolce neve. ***
Capitolo 9: *** Oh, non avevo notato che stavi parlando con qualcuno. ***
Capitolo 10: *** Your Song. ***



Capitolo 1
*** Non osare buttarmi in mare! ***


18 Settembre 2011.

 

-Fantastico- dissi sbuffando.
Non trovavo più la mia migliore amica, Francesca. E quindi mi ritrovavo in discoteca, da sola.

C'era davvero tantissima gente. La pista era piena di ragazzi e ragazze che ballavano vicino alla console del DJ.
Sarà andata a cercare il suo ragazzo... Certo che poteva avvertirmi invece di sparire così!” pensai.

Ah, non mi sono ancora presentata! Mi chiamo Alma, ho 16 anni e vivo in una cittadina della Liguria che si affaccia direttamente sul mare. Sono abbastanza alta, capelli castani leggermente ondulati, occhi scuri.

Iniziai a vagare per la pista cercando Francesca quando all'improvviso riconobbi un viso familiare.
-Luca!- urlai mentre correvo ad abbracciare il mio amico -grazie al cielo ci sei tu, non trovo più Fra e sono sola!-

Luca era uno dei miei migliori amici, sin da quando eravamo piccoli. Era un gran bel ragazzo e aveva sempre delle ragazze che gli andavano dietro e io, lo ammetto, spesso diventavo gelosa e facevo delle gran scenate.

-Ehi bella! Ascolta vorrei poter rimanere qui con te ma...- disse lui guardando il pavimento per poi alzare il viso e fissarmi con la faccia da cucciolo, pensando di poter migliorare la situazione.

-Ma?!- dissi irritata.

-Ecco, io dovrei andare da una ragazza per ballare e quindi... Non ti arrabbiare però!-

Ah no certo, stai tranquillo che non mi arrabbio. Anzi ora salto. Salto dalla gioia.

-E io? Dovrei stare sola come un cane?- replicai.

Lui si guardò attorno come per cercare qualcuno quando all'improvviso mi prese per mano trascinandomi verso la terrazza superiore.

-Luca, che fai? Mollami, devo cercare Francesca!-

-Ti presento degli amici, almeno non devi stare sola!- Disse guidandomi tra i ragazzi che ballavano.

Salimmo le scale a fatica perché io, che indossavo i tacchi per l'occasione, continuavo a dire a Luca di rallentare. Finalmente raggiungemmo la terrazza.

All'improvviso lasciò la mia mano e io mi ritrovai davanti a due divanetti dov'erano seduti cinque ragazzi. Li osservai uno ad uno attentamente.

Niente male” pensai, mentre iniziavo a ringraziare Francesca di avermi lasciata sola.

-Alma, loro sono dei ragazzi da Londra che staranno qui 5 mesi, li ospito io!- disse Luca – Ora vado, divertitevi!-

-Luca!- urlai -LUCA!- Ma evidentemente non mi sentì perché sparì scendendo le scale e senza voltarsi.

Mi girai verso i ragazzi che mi fissavano.

Li guardai uno a uno. Il ragazzo seduto all'estremità del divano era biondo con gli occhi azzurri come il mare e un bellissimo viso.

Accanto a lui sedeva un ragazzo un po' scuro di pelle, capelli sistemati col gel e uno sguardo ammaliante. Ultimo sul divano era stravaccato un ragazzo con una maglia a righe che mi sorrise. E che sorriso. Aveva la faccia da angioletto. Sul divanetto di fronte c'erano due ragazzi: uno riccio con un sorriso da mozzare il fiato e uno altrettanto carino col ciuffo. Nel complesso erano davvero dei bei ragazzi.

-Piacere, Niall! Loro sono Harry, Zayn, Louis e Liam- disse uno dei ragazzi indicando gli amici.

Ripetei i nomi nella mia mente.

-Alma- dissi, sedendomi accanto a Liam.

-Alma? Ma che nome è?- disse Louis ridendo.

-Un nome sicuramente migliore di Louis- ribattei, ridendo a mia volta.

-Gne gne gne non ti sento!- disse mettendosi le mani sulle orecchie, chiudendo gli occhi e iniziando a imitare un bambino piccolo.

Tutti scoppiammo a ridere.

-Comunque vuol dire anima in spagnolo!- dissi.

-Wow, emozionante. Sai come si dice carota in spagnolo? Voglio cambiare nome ora.-

-Scusalo, è ossessionato dalle carote- mi sussurrò Niall.

-Non lo so, non sono spagnola. Ho solo un nome spagnolo.-

-Non mi sei utile.- ribattè Louis ridendo.

-Se dobbiamo essere franchi neanche tu.- replicai sorridendo. Louis mimò il gesto di mandarmi un bacio e ricambiai.

-Andiamo a ballare?- All'improvviso Harry si alzò in piedi ma nessuno sembrava essere favorevole alla sua idea.

-Dai!- protestò lui -Nessuno nessuno nessuno vuole venire a ballare?-

-Harry, c'è qui una bella ragazza tutta per noi e tu vuoi andare a ballare? No grazie, preferisco stare qui con lei e gli altri- si giustificò Liam.

Oddio. Ho sentito bene? Bella ragazza? A me? Non è che c'è qualcuno dietro di me e si stanno riferendo a lei?

-Ah si? Allora io ve la rubo e vado a ballare con lei!- Disse Harry prendendomi per mano e trascinandomi nuovamente al piano inferiore. Mi misi a ridere e mi girai verso gli altri che mi fecero la linguaccia.

Harry mi portò in pista e iniziammo a ballare.
Ballare era una delle cose che preferivo fare. Avevo fatto danza per 9 anni, per poi smettere a causa della scuola. Poco tempo. Me ne ero sempre pentita ma ormai quello che è fatto e fatto.
Harry mi prese le mani e mi fece girare. Sorrisi e lui ricambiò.
Sentii una stretta al cuore. Quel sorriso mi faceva impazzire.

A sorpresa sentii qualcuno mettermi le mani sui fianchi. Girai la testa e vidi la faccia di Niall. Sorrisi.

-Harry non la puoi tenere tutta per te! Alma ora balla con me, vero?- mi chiese facendo il labbruccio.

Mi misi a ridere e annuii. Intanto ci raggiunsero gli altri ragazzi.

Ci stavamo divertendo ballando ma improvvisamente mi iniziò a girare fortissimo la testa. Mi si offuscò la vista e iniziai a barcollare.

-Mi sento soffocare- sussurrai con un filo di voce a Louis. Si moriva dal caldo e io ero sempre più schiacciata tra la gente. Mi girava la testa, stavo per svenire. Mi appoggiai a Louis che mi portò fuori e gli altri ci seguirono. Mi sedetti sul marciapiede e mi presi la testa tra le mani.

La vista iniziò a schiarirsi e la testa piano piano smise di girare.

-Come ti senti ora?- chiese Zayn.

-Meglio!- esclamai alzandomi in piedi.

Mossa sbagliata. Appena fui in piedi, caddi addosso a Zayn, che prontamente mi sorresse.

-A quanto pare non stai meglio- sussurrò.

-Ma io volevo andare sulla spiaggia!- dissi guardando il mare.

Infatti la discoteca si affacciava sul mare e ci si poteva accedere con delle scalette che erano un po' più lontane.

-E allora andiamoci!- disse Zayn prendendomi sotto braccio per sorreggermi e accompagnandomi sulla spiaggia con gli altri che ci seguivano.

Mi tolsi le scarpe e appena i miei piedi toccarono la fresca e soffice sabbia tirai un sospiro di sollievo.

Ci sedemmo vicini e iniziammo a parlare. Si stava bene così. Non li conoscevo molto, anzi, per niente, ma era come se ci conoscessimo da tutta una vita.

-Quindi questa è Alassio- disse Harry guadando il mare.

-Sì. Ma hai ancora molto da vedere! Quando siete arrivati?-

-Due giorni fa, torniamo a Londra a Febbraio- disse Louis.

-Ma parlate bene l'italiano per essere inglesi!-

-Modestamente..-

-Louis, non fare lo spesso. In che scuola andrete?-

-Al Linguistico.-

-Grande, ci vado anche io!-

-Davvero?-

-Si ma io faccio terza, voi quinta con Luca giusto?-

-Esatto...-

-Eh, sei una piccoletta- disse Harry.

-Ma più grande di te se parliamo di cervello- dissi tirando fuori la lingua. Harry mi rispose allo stesso modo.

Passammo una buona mezz'ora a parlare quando all'improvviso Niall si alzò e disse -Chi fa una gara di corsa con me?-

-Io!- dissi lasciando le scarpe sulla sabbia e alzandomi.

-Pronta?- disse Niall mentre mi sistemavo il vestito.

-Pronta!- dissi iniziando a correre prima di lui.

-Barona!- mi sentii dire alle spalle.

Aprii le braccia e imitando un aeroplano e cominciai ad andare a destra e sinistra. Niall iniziò a fare lo stesso finché non cademmo a terra stanchi dalla corsa e ridendo come poche volte avevo fatto prima.

-Non ce la faccio a tornare indietro!- Esclamai ridendo.

Niall si alzò e mi tese una mano. La afferrai e appena in piedi mi prese in spalla.

-Contenta?- Disse mentre io appoggiai la testa sulla sua spalla.

-Sì. Questo servizio cosa costa?-

-Mmh, vediamo... un bacio direi.-

Gli schioccai un bacio sulla guancia e lui mi posò a terra poiché ormai eravamo tornati al punto di partenza dove erano gli altri.

Mi sedetti a terra e frugai nella pochette alla ricerca del telefono.

Le 2.07.

-Ragazzi tra un ora mi viene a prendere mio padre- annunciai sdraiandomi sulla sabbia.

Faceva caldo. Riuscivo benissimo a stare solo col vestito senza giacca. Meglio così.

-E se facessimo il bagno?- propose Liam.

I ragazzi lo guardarono entusiasti per poi esultare. A quanto pare erano favorevoli all'idea.

Si girarono tutti a fissarmi.

-Io passo grazie. Sono le due di notte e non è il mio più grande desiderio fare il bagno ora.- dissi.

I ragazzi si tolsero i vestiti per rimanere in mutande e corsero in mare. Io li guardavo fare gli scemi in acqua e ridevo come una pazza.

Poi vidi Liam corrermi incontro.

-Abbracciami!- urlò mentre apriva le braccia.

-Sei tutto bagnato, non mi toccare!- dissi alzandomi in piedi.

Lui mi guardò con uno sguardo malizioso. Aveva qualcosa in mente.

-Vieni qui.- disse mentre un subdolo sorriso spuntava sulle sue labbra.

-No!- dissi ridendo.

Mi colse alla sprovvista e mi prese in braccio portandomi verso il mare.

-Mollami! Liam! Non puoi buttarmi in acqua! LIAM!- continuavo a urlare e dimenarmi mentre Liam ormai aveva l'acqua alle ginocchia.

-Pronta?- disse.

Mi mollò e in men che non si dica ero sott'acqua.

Mi alzai in piedi e mi fiondai verso Liam con sguardo assassino.

-MA SEI PAZZO?- urlai mentre tutti ridevano.

Non resistetti e scoppiai anch'io a ridere.

Harry mi abbracciò da dietro per poi sollevarmi e ributtarmi in acqua. Quando riemersi Niall e Zayn iniziarono a scherzare tirandomi l'acqua in faccia e tirandomi da tutte le parti.

-Aiuto! Aiuto!- urlavo ridendo.

-Fanciulla, non ti preoccupare, arrivo io in tuo soccorso!- Disse Louis venendo a proteggermi.

-Chi ride adesso, eh?- dissi rivolta a Niall e Zayn.

-Sempre io!- Disse Zayn prendendomi in braccio e portandomi fuori dall'acqua.

-Ehi!- urlò Louis divertito.

Quando Zayn mi lasciò a terra andai a prendere il telefono e notai che erano già le tre. Nel mentre gli altri ragazzi ci avevano seguiti sulla sabbia.

-Ragazzi devo andare o mio padre mi ammazza!- esclamai raccogliendo le scarpe -Ci vediamo!-

-E non ci saluti?- disse Zayn.

Mi girai e andai ad abbracciare tutti uno alla volta.

-Questa storia non finisce qui!- sentì urlarmi alle spalle.

Sorrisi.

Raggiunsi mio padre in macchina che appena mi vide esclamò -Ora mi spieghi perché sei bagnata.-

-Lunga storia papà!- dissi ridendo e appoggiando la testa allo schienale. Chiusi gli occhi e mi addormentai.


*******

Ciao carote belle ;)
Sono consapevole del fatto che questo capitolo fa schifiu ma abbiate pietà, è la mia prima ff :3
Recensite e mi renderete la persona più felice di questo mondo.
Grazie mille se siete arrivati fino a qui a leggere, vuol dire che avete letto il capitolo.
Va beeeeeene, dopo i miei ragionamenti contorti vi saluto.
Sciao bele (:

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Capitolo 2
*** Babbo Natale gioca a Twister. ***


La domenica passò in fretta e con la stessa velocità arrivò il lunedì.

Non avevo voglia di vestirmi, ero stanca quindi presi un paio di jeans e la mia felpa preferita di mio fratello. Era verde, e non so come facesse ad avere sempre il suo profumo addosso. Già, avevo un fratello ma abitava a Roma perchè frequentava l'università. Quando la metto mi sentivo protetta e, sembrerà stupido, ma dormo con quella quando sono triste.

Uscii di casa e mi incamminai controvoglia a scuola.

Mentre salivo le scale qualcuno mi afferrò per il braccio.

-Luca! Questa gentilezza da dove l'hai presa?- dissi tirando il braccio indietro.

-Buongiorno! Ti accompagno in classe oggi.-

-E come mai?-

-Sono o non sono il tuo più caro amico?-

-Va bene, va bene. Come è andata con la ragazza con la quale dovevi ballare e per la quale mi hai abbandonata e non mi hai più considerata per tutta la sera?- dissi offesa.

-Alma, come sei permalosa! Comunque è andata bene e anche tu non ti sei annoiata coi ragazzi mi sembra...-

-No, infatti. Come stanno? Vengono oggi a scuola?-

-Stanno bene e sì, vengono, ma ora sono in segreteria per sbrigare due faccende.-

Nel frattempo eravamo arrivata davanti alla mia classe.

-Ci vediamo all'intervallo?- chiesi.

-Ecco...-

-Luca.- Lo sentivo. Mi stava per abbandonare. Strinsi forte i pugni e cercai di sprofondare il più possibile nella felpa per sentire il profumo di mio fratello.

-Alma vedi..-

-La ragazza, certo.- dissi entrando in classe e sbattendo la porta.

Mi sedetti al mio banco e sistemai lo zaino. Lo ammetto, sono una ragazza molto gelosa dei suoi amici. Ma vederci all'intervallo era sempre stata una tradizione anche perché Francesca frequentava una scuola diversa dalla mia e lei e Luca erano le uniche persone delle quali mi fidavo.

Per tutte le prime tre ore Luca mi tartassò di messaggi ma io non gli risposi. Sapevo che in fondo non avevo tutte le ragioni io, ma ero comunque arrabbiata.

Quando suonò l'intervallo, uscì in corridoio e decisi di uscire in cortile a farmi un giro da sola dal momento che il mio migliore amico mi aveva abbandonata.

Appena scesa in cortile sentì una voce alle mie spalle -Sei ancora bagnata da sabato sera?-

Mi girai e vidi Liam, Niall, Louis, Harry e Zayn seduti su una panchina che mi fissavano.

-Si, puzzo di mare.- dissi andando verso di loro.

Zayn si alzò e mi venne ad abbracciare. Ricambiai l'abbraccio e andai a salutare anche gli altri. Infine mi sedetti sulle ginocchia di Louis e lo salutai con un bacio sulla guancia.

-Come state?- chiesi, guadando Zayn che si sistemava i capelli.

-Bene, anche se siamo mezzi raffreddati perchè ci hai costretti a fare il bagno!- disse Liam sorridendo.

-Io ho fatto cosa? Scusa, siete voi che vi siete buttati in acqua e avete trascinato anche me!- risposi pizzicando Liam sulla pancia.

-Questa è la tua versione dei fatti. Io non me la ricordo così!-

Tirai a Liam un leggero schiaffo sulla testa.

-Ora ricordi?-

-Sì! E' stata tutta colpa tua. E' inutile che continui a negare Alma!-

-Sei proprio scemo.- dissi dandogli un bacio sulla guancia.

-Allora, come vi sembra la scuola?- chiesi cambiando discorso.

-Carina, dai.- disse Niall.

-Cambierai presto idea Horan- replicai ridendo.

-Finché qui ci sei tu, no.- disse lui sorridendo.

Sul mio viso spuntò un sorriso a 32 denti e corsi ad abbracciarlo. Quel ragazzo era la tenerezza fatta a persona.

-Ehi marmotta, oggi sei prenotata per noi. Se avevi impegni con qualcun'altro, beh, cancellali.- disse Harry.

-Da quando mi chiami marmotta?- dissi guardandolo negli occhi.

-Da adesso. Sei la mia marmotta, va bene? Allora oggi facciamo qualcosa insieme?-

-Eh va bene, vorrà dire che farò questo sacrificio e starò con voi oggi.- dissi. In quel momento la campanella che segnava la fine dell'intervallo suonò.

-Ci vediamo alle 3 a casa mia, i miei non ci sono fino a tarda sera. A dopo!- urlai salendo le scale per andare in classe.

Le ultime tre ore passarono in fretta e quando uscì da scuola mi precipitai a casa. Mi feci una doccia e mi cambiai: dato che saremmo stati a casa, mi misi dei pantaloncini della tuta verdi e una canotta bianca. Infine mi legai i capelli in una coda alta.

Mentre ero in sala a vedere la tv, suonò il campanello di casa mia.

-E' arrivato Babbo Natale!- sentii dire da dietro la porta.

-A settembre?-

-Babbo Natale precoce!-

Aprii la porta e vidi i ragazzi che mi sorridevano.

-Volete stare sulla soglia della porta tutta la giornata?-

I ragazzi entrarono e mi salutarono con un bacio sulla guancia. Tutti tranne Harry, lui preferì darmi un bacio sulla guancia e una pacca sul sedere.

-Sempre dritti e arrivate in salotto!- urlai agli altri mentre guardai male Harry.

Ci sedemmo sul divano. Io mi strinsi tra Louis e Zayn.

-Che facciamo?- chiese Zayn.

-Tutto quello che volete!- dissi. Ma vedendo lo sguardo furbo di Liam aggiunsi -entro i limiti, ovviamente.-

 

-Louis, mano destra sul blu!- urlò Zayn ridendo.

Eravamo finiti a giocare a Twister. Zayn aveva deciso che lui avrebbe girato la ruota, perchè se giocava si spettinava.

Louis cercò di seguire l'ordine ma sblianciò l'equilibrio precario che si era creato e Zayn, Louis, Liam e Harry mi caddero addosso.

Ci mettemmo a ridere e io non riuscivo più a smettere.

-Ragazzi vi adoro, ma levatevi o mi spaccate qualche osso!-

Ovviamente non mi ascoltarono ma peggiorarono la situazione. Infatti Zayn si buttò sopra il mucchio e io rischiavo di soffocare tra le risate.

Fortunatamente con un abile mossa riuscì a rotolare via dal mucchio e a rialzarmi.

-Vado a preparare qualcosa da mangiare o Niall mi picchia!- dissi avviandomi verso la cucina.

Decisi di cucinare della pasta. In fondo la pasta piace a tutti, no?

-Don't wanna miss you tonight...- avevo l'abitudine di cantare mentre cucinavo nonostante fossi stonata peggio di una campana.

-I wanna kiss you, so right...- qualcuno completò la frase della canzone e mi abbracciò da dietro.

Girai il viso e vidi Harry. Non resistetti e gli diedi un bacio sulla guancia.

-E questa bella voce?- dissi buttando la pasta in acqua.

-Quale?-

-La tua Hazza! Ora ti chiederò sempre di cantare qualcosa per me!- gli sorrisi.

-Se me lo chiedi con quel sorriso lo sai che non potrò mai dirti di no?-

-Invece di farmi arrossire con i tuoi complimenti, vai ad apparecchiare di là!- dissi dandogli dei piatti in mano e spingendolo in sala da pranzo.

-Sei bellissima anche quando arrossisci!- urlò lui dall'altra stanza lui mentre poggiava i piatti sul tavolo.

Nel frattempo Liam lo aveva raggiunto per aiutarlo e aggiunse -Alma è sempre bellissima!-

Io cercai di nascondere il mio viso ormai rossissimo dietro un'anta di un armadietto.

-Sei bordò marmotta!- disse Louis che senza farsi sentire era arrivato alle mie spalle.

-Ragazzi avete finito di spuntare da tutte le parti? Intanto la pasta è pronta. Niall, Zayn venite che è pronto da mangiare! Louis dammi una mano o mi ammazzo.- dissi così velocemente che Louis scoppiò a ridere.

-Reagisci così ogni volta che qualcuno ti fa un complimento?- disse aiutandomi a mettere la pasta nei piatti.

-Più o meno.- sorrisi e andai in sala da pranzo con la cena.

 

-Marmotta, era tutto buonissimo!- disse Niall appoggiandosi allo schienale della sedia.

-Grazie biondo!-

-Sarà il caso di tornare a casa, Luca si starà chiedendo dove siamo finiti...-

Sorrisi e accompagnai i ragazzi alla porta.

-Non vi perdete vero tornando a casa?-

-Non siamo ancora così idioti!- disse Zayn dandomi un pizzicotto sulla guancia.

-Ho i miei dubbi...- dissi ironica.

Abbracciai i ragazzi uno ad uno e li salutai prima che sparissero girando l'angolo.

Chiusi la porta e prima che potessi fare un passo mi arrivò un messaggio.


Sei bellissima, ricordalo.

Ti vogliamo bene xx

Zayn,Niall, Louis, Liam e Harry


Sorrisi e andai in camera mia.

****

Ciao belle (:
Questo capitolo è un orbrobrio ed è pure senza senso :s
Giuro che il prossimo sarà migliore, ho già qualche ideuccia :D
Spero vi possa in qualche strano modo piacere anche se fa proprio angoscia D:
Se recensite mi fate la ragazza più felice dell'universo ^^
Sciao tizie ♥

 

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Capitolo 3
*** Auguri marmotta! ***


Passò un mese. Era il 27 Ottobre, un sabato.

Ormai io e i ragazzi eravamo molto uniti. Louis era semplicemente fantastico. Mi ricordo di un giorno in cui ero triste, e lui in pochissimo tempo era riuscito a farmi sorridere di nuovo.
Niall era il ragazzo più dolce e coccolone che io avessi mai conosciuto. Bastava guardarlo per capirlo!
Liam era un ragazzo stupendo. Con lui potevi parlare veramente di tutto e sapeva dare ottimi consigli. Nonostante questo, lui era capace anche di farti morire dalle risate!

Zayn era unico. Sembra un tipo silenzioso, ma una volta che conquisti la sua fiducia puoi contare su di lui per qualsiasi cosa.

Harry era Harry. Simpatico, pervertito, dolce e un'idiota, ecco. Sì, gli volevo davvero bene. Come adoravo gli altri ragazzi dopotutto.

I miei genitori ormai si erano abituati alla loro presenza in casa mia. Quasi tutti i pomeriggi erano da me e avevano anche conquistato la simpatia di mio padre, cosa che aveva fatto solamente con Luca e dopo 10 anni che ci conoscevamo.

Nel frattempo Luca si era fidanzato con la ragazza e ormai ci parlavamo pochissimo. Quello che prima era il mio migliore amico, ora a malapena mi salutava.

Quel sabato a svegliarmi fu la suoneria dei messaggi del mio telefono.

Ancora addormentata presi il telefono dal comodino e guardai il display.

-Chi mi manda un messaggio alle sei e mezza del mattino?- dissi sottovoce.

Schiacciai il pulsante centrale e il messaggio si aprì.

 

Buon compleanno marmotta!

Volevamo essere i primi a farti gli auguri, scusa se ti abbiamo svegliato (:
Ci vediamo a scuola diciassettenne!

Ps. guarda la foto che ti abbiamo allegato, è stata un' idea di Louis!

Niall, Harry, Zayn, Louis e Liam xx

 

Sorrisi involontariamente nel leggere il messaggio e aprii la foto. Erano i ragazzi sorridenti che tenevano ciascuno in mano una candelina. Salvai la foto e la misi come sfondo del telefono, giusto perché mi sentivo dolce quella mattina.

Eh già, quel giorno compievo 17 anni!

Scesi in cucina dove mia mamma e mio papà mi accolsero con un abbraccio e mi diedero due regali: uno da parte loro e uno da parte di mio fratello dato che non era riuscito a venire a casa per il mio compleanno nonostante quella fosse stata la mia unica richiesta per il compleanno.

I miei genitori mi avevano regalato un vestito attillato e nero, senza maniche, che sul retro fino a metà schiena non aveva il tessuto nero, ma trasparente e decorato da del pizzo.

Abbracciai i miei e aprii il regalo di mio fratello: una felpa maxi grigia, che mi arrivava giusto sotto al sedere.

A scuola mi misi quella con dei leggins neri e le mie converse grigie.

Prima di uscire di casa mia mamma mi disse che aveva ricevuto una telefonata e che doveva raggiungere mia zia in Francia con mio padre e che quindi sarebbe stata via per una settimana.

Salutai i miei genitori e corsi a scuola perchè ero in ritardo.

Quando arrivai a scuola la porta della classe era già chiusa.

Bussai.

-Avanti!-

Aprii la porta e entrai in classe.

-Ah, signorina. Come mai siamo in ritardo di – guardò l'orologio prima di proseguire – ben undici minuti?-

-Mi scusi.- dissi guardando il pavimento.

-Beh, già che è vicina alla lavagna mi dispiacerebbe farla sedere. Potrei farle una bella interrogazione di matematica, che dice?-

-Prof, la prego. E' anche il mio compleanno oggi!- dissi disperata.

-Perfetto, così posso contribuire a farle un regalo.-

Sbuffai e presi un gesso.

-Bene, ora scriva 2x-5...-

I numeri che stava dettando furono interrotti da qualcuno che bussò alla porta.

Quando questa si aprii vidi il viso di Liam.

Appena lo vidi girai il volto in modo da nascondere al professore quello che stavo per dire a Liam -che ci fai qui?- dissi senza emettere nessun suono sperando che Liam fosse in grado di leggere il labiale.

Liam mi fece un occhiolino prima di rivolgersi al professore -Salve, scusi per il disturbo. La professoressa Ginchelli avrebbe bisogno di Alma, ora.-

Sorrisi e mi voltai verso il prof.

-Alma, continueremo la tua interrogazione la settimana prossima. Vai.-

Mi girai ma notai che Liam non era più sulla soglia della porta. Uscii dalla classe e non vidi nessuno.

-Liam?- dissi sottovoce.

Nessuno rispose.

Percorsi il corridoio diretta alla loro classe quando dei ragazzi mi saltarono addosso.

-Auguri Alma!- urlarono mentre mi stringevano a loro.

-Ragazzi ma io vi amo!- dissi ridendo.

Quando finalmente smisero di abbracciarmi, mi rivolsi a Liam.

-Tu mi hai salvato da un 2 assicurato!-

-Dovevamo farti gli auguri in un modo o nell'altro no? All'intervallo siamo in palestra e visto che avevamo ora buca, abbiamo pensato di farlo con stile!-

-Quindi nessuna professoressa mi vuole?-

-Non penso neanche ci sia una Ginchelli qui!-

Mi misi a ridere con loro.

-Guardate il mio nuovo sfondo!- dissi tirando fuori il telefono dalla tasca della felpa.

-Come sei dolce oggi.- disse Zayn.

-Oggi? Io sono sempre dolce!- dissi incrociando le braccia al petto.

-Oh certamente, soprattutto quando ci mandi a quel paese la sera quando ti chiamiamo troppo tardi!- replicò lui prendendomi in giro.

-Scusate, io sono una donna impegnata, ho sonno la sera. Voi non fate niente dalla mattina alla sera a parte rompere le scatole a me!- alzai le spalle e poi abbassai la felpa che era salita.

-Invece di metterti i leggins potevi mettere i jeans no?- disse Harry all'improvviso.

-Che cos'hai contro i miei leggins? Ce li avevo anche ieri in casa quando c'eravate voi.-

-A casa è un altro discorso, ci siamo solo noi. Ma dal momento che tu sei mia...-

-Nostra.- precisò Louis mettendo una mano sulla spalla di Harry.

-Si, infatti. Dal momento che tu sei nostra e a scuola ci sono tanti ragazzi che aspettano solo il momento di guardarti il culo, metti dei jeans.-

-Sei sempre stato così geloso da quando ci conosciamo?- dissi punzecchiandolo.

-Io non sono geloso. Espongo i fatti come stanno.-

-Il mio gelosone!- dissi abbracciandolo.

-Smettila, non sono geloso.-

-E dai, un po' geloso lo sei!- dissi guardandolo in faccia ma continuando a rimanere abbracciata a lui.

-E va bene, solo un po', contenta? Mi da fastidio il fatto che gli altri ti possano guardare in modo malizioso.- mi sussurrò all'orecchio.

-Tu lo fai tutti i giorni Styles!- dissi ridendo e spingendolo indietro.

-Dettagli.-

Inclinai la testa e gli feci la linguaccia. Poi pensai che era il caso di tornare in classe.

-Ragazzi torno in classe o il prof mi ammazza. Già mi odia, ci manca solo che aggravi la situazione!-

Diedi a tutti un bacio sulla guancia e dissi -stasera a casa mia?-

-Si, preparati.- disse Zayn sorridendomi.

-Per cosa?-

-Tu preparati.-

Feci una faccia perplessa ma poi mi rassegnai e mi voltai per andare in classe. Non so cosa avevano in mente, sicuramente qualcosa che una mente sana non partorirebbe.

Stavo per muovere il primo passo per andare in classe ma non lo feci. Mi girai di nuovo verso i miei amici.

-Vi voglio bene, lo sapete vero?- dissi seria.

Niall si mosse e si mise di fronte a me, mi schioccò un bacio sul naso e disse -certo che lo sappiamo. Ora vai, o il tuo prof oltre ad ammazzare te, ammazzerà anche noi.-

Annuii e andai in classe.

 

Driiiin. Il campanello.

-Entrate è aperto!- urlai mentre io ero in camera ad asciugarmi i capelli.

Prima di scendere guardai l'ora: le 18.07.

Scesi in sala e davanti alle scale trovai Louis.

-Louuuuuuuuuu!- urlai e ci saltai addosso.

-Oltre ad avere un anno in più, la tua delicatezza è aumentata devo dire!- disse lui posandomi per terra.

-Simpatico il ragazzo qui.- dissi ironica prima di andare in sala.

-Ok, ora tu ti siedi qui.- disse Niall facendomi sedere a tavola e mettendomi una mano sugli occhi.

-Cosa combinate ragazzi? No toglimi ste mani dagli occhi. Liam, Harry, Zayn vi sento! Cosa state facendo? Ragazzi vi prendo a calci se mi fate qualche scherzo.-

-Ma ci stai zitta?!- mi interruppe Niall mettendomi l'altra mano sulla bocca.

Ma io non cedetti e iniziai a mordicchiare la sua mano.

-Liam fai in fretta o mi ritrovo senza mano, questa è una cannibale!-

-Fatto!- disse Liam e finalmente il biondo tolse la mano da davanti i miei occhi.

La prima cosa che vidi fu una scatolina poggiata sul tavolo esattamente in fronte a me.

Guardai i ragazzi.

-E quando vi ho detto niente regali voi non mi stavate ascoltando vedo.-

-Noi siamo dei ribelli, lo ammetto. Andiamo contro le regole, yo!- disse Zayn incrociando le braccia al petto.

Presi in mano la scatolina blu su cui c'era scritto in lettere maiuscole: Tanti auguri ♥

La aprii con molta delicatezza e rimasi a bocca aperta scoprendo il regalo.

-E'... stu-stupendo.- dissi balbettando dall'emozione.

Il braccialetto che mi avevano regalato era color argento e aveva cinque ciondoli: cinque cuori.

Li osservai bene. Su ognuno di essi era inciso un nome dei ragazzi. Li guardai tutti con attenzione.

Poi spostai lo sguardo sui ragazzi.

-Si ma non ti mettere a piangere!- disse Harry vedendo i miei occhi lucidi e abbracciandomi.

Gli altri ragazzi si unirono all'abbraccio. Quando si staccarono Liam aggiunse -Così anche se non ci saremo fisicamente, ti ricorderai sempre di noi.-

-Io penso di amarvi!- urlai senza rendermene conto.

-Pensi? Tu ci ami. Lo sappiamo.- disse Zayn sorridendo.

-Non volevo aumentare il tuo ego. Già è enorme di suo. Fai qualcosa di utile e allacciamelo al polso va!-

-Ai suoi ordini!-

 

****

Lo so, non ditemi niente. Questo capitolo è ancora più orrendo dell'ultimo. Ma è più che altro un passaggio a quello che sarà il prossimo capitolo dove forse succederà qualcosa... ;)
Ciao belle carote (:
Innanzi tutto volevo ringraziare le persone che hanno letto e recensito la storia fin ora, grazie mille bellezze ♥
Eeeeeeeeeeh niente, recensite se volete rendermi felice *faccia da cucciolo*
Un bacio girls ♥

 

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Capitolo 4
*** There'll be no sunlight, if I lose you baby ♥ ***


 -Ok, ora dopo questo momento molto dolce penso che quando ti daremo questa notizia ci picchierai a sangue.- disse Louis rompendo il silenzio che si era creato.

-Ma non è vero. Su dimmi sta notizia! Bella o brutta?- risposi rimanendo seduta al tavolo.

-Ecco, per festeggiare i tuoi diciassette abbiamo invitato un po' di gente per una festa qui a casa tua.- disse Louis portando le mani dietro alla schiena e iniziando a dondolarsi avanti e indietro.

Feci un respiro profondo. Quella sera ci sarebbe stata una festa. A casa mia. Per il mio compleanno. E l'unica che non ne era a conoscenza ero io?

-Sorpresa!- urlò Liam alzando le braccia pensando di migliorare la situazione.

-E a che ora sarebbe?- dissi alzandomi dalla sedia e mettendomi in piedi.

-Un'oretta...-

-CHE COSA?-

-Ma stai tranquilla, abbiamo pensato a tutto: ora tu vai in camera tua e ti prepari, noi mettiamo a posto qui e poi ti veniamo a chiamare. Tu pensa solo a farti bella, anche se non c'è molto da fare visto che sei sempre bellissima.- spiegò Harry mettendomi il braccio sulle spalle e portandomi davanti alle scale.

-Non provare a migliorare la situazione. Non si può migliorare.-

-Ciao ciao ci vediamo tra un'ora!- si intromesse Zayn spingendomi su per le scale.

 

 

-Auguri!- ecco, l'ennesima persona con cui non avevo mai parlato in vita mia veniva a farmi gli auguri. Ma chi era? E poi perchè era invitato dato che neanche lo conoscevo? Aspetta... Sì, si chiamava Giovanni! Era il fratello di... di... si di quella ragazza là... era il fratello di sua sorella, ecco.

-Ehm, grazie Giovan...-

-Marco, non Giovanni- mi sussurrò all'orecchio in mio soccorso Niall che era di fianco a me.

-Grazie giovane!- dissi io dando a Giovanni, ehm scusate, Marco una pacca sulla spalla. Lui evidentemente confuso si voltò e tornò in sala.

-Che figura di merda.- dissi voltandomi verso Niall che mi guardava divertito.

-Naah, non se lo ricorderà neanche domani. E' ubriaco perso, non lo vedi?-

-Ecco, seguirò il suo esempio. Vado in cucina, sto morendo di sete! Magari vedo pure Francesca, è tutta la sera che la cerco!-

-E non vieni a ballare con noi?- disse Niall indicandomi gli altri ragazzi che si stavano scatenando insieme ad altra gente in sala.

-Dopo sì, te lo prometto! Dai vai dagli altri, io arrivo.-

-Non combinare casini e non bere troppo! Ti devo ricordare cosa mi ha raccontato Francesca di quella sera..-

-No, non mi devi ricordare niente, e Francesca ha un po' esagerato la storia. Dai su ti raggiungo dopo!-

Detto questo mi diressi in cucina. Sul tavolo erano poggiate un sacco di bottiglie di alcolici e io presi una bottiglia di birra.

Mi appoggiai con la schiena al lavandino del bancone della cucina e aprii la bottiglia.

Era vero, una volta avevo veramente esagerato e avevo bevuto molto più del dovuto e avevo passato tutta la sera a raccontare scemate ai passanti che erano in strada. Avevo addirittura accusato uno di aver rubato il mio collutorio e subito dopo ero andata a sbattere contro una macchina parcheggiata. Menomale che quella volta c'era Luca con me. Ma Luca ormai non faceva più parte della mia vita. Era stata una sua scelta. Non era neanche venuto quella sera.

C'era davvero un sacco di gente che continuava a venire e andare e dalla sala si sentivano urli di ragazzi ubriachi.

Sorrisi e guardai i miei piedi. Per l'occasione avevo indossato il vestito che i miei mi avevano regalato quella mattina e avevo messo i tacchi neri. Avevo legato i capelli in una treccia che ricadeva sulla mia spalla.

Senza rendermene conto finii la birra e lasciai la bottiglia vuota sul tavolo. Mi girai per andare in sala quando vidi Francesca.

-Fra!- urlai prima di buttarmici addosso.

-Ehi, hai iniziato a divertirti senza di me?- rispose lei ricambiando l'abbraccio.

 

-Fra, abbiamo finito la vodka- sbiascicai -forse è il caso di non bere più. Oh guarda, ho cinque dita.- dissi prima di scoppiare a ridere.

-Alma nessuno se ne accorgerà! Siamo sane come due pesciolini. Come Nemo.- disse indicandomi con l'indice.

-Vieni un po' Nemo, andiamo a ballare in sala. Anzi, nuotiamo.-

Mi alzai e barcollai leggermente. Va bene, avevo di nuovo esagerato. Ma erano i miei diciassette anni in fondo, no?

Andammo in sala e andai a sbattere contro il tavolo. Guardai la mia amica.

-Andiamo a ballare sul tavolo.- dissi ferma.

-- urlò lei salendoci.

 

-Allora ragazzi urlate con me: Gabri Gabra è qui presente!- urlai rivolta ai ragazzi che ballavano sul pavimento mentre io mi dimenavo sul tavolo.

-Gabri Gabra è qui presente!- urlarono loro.

Mi sentii afferrare la caviglia. Abbassai lo sguardo e vidi Louis.

-Tessssssoro!- biascicai per poi abbassarmi.

-Alma puzzi di alcol in una maniera allucinante! Che cosa hai bevuto?-

-Shhhhh, non scherzare.- dissi mettendogli un dito sulle labbra. -Io non bevo. Io sono un angelo. Io posso volare!-

-Sarà il caso che scendi da quel tavolo.-

-Io non scendo. Al massimo sali tu! Sali, sale. Se vuoi il sale è in cucina. Sai cosa sarebbe bello? Prendi il sale e spargilo per tutta la casa, così sembra neve!- risi.

-Alma, vieni giù!-

-Si, viva la regina!- dissi e tornai a ballare. Spostai lo sguardo più in là e vidi Harry. Harry che non era con i ragazzi ma stava ballando con una bionda. La troietta della scuola.

Il mio cuore si spezzò. Perchè? Io non provavo niente per Harry. O almeno credevo così. No Alma, trattieni le lacrime. Tu sei forte. Tu e Harry siete amici, tu non provi niente per lui.

I miei pensieri furono interrotti da Liam che mi afferrò la caviglia. Mi abbassai per poterci parlare.

-Scendi subito.-

-Naaaaaah.-

-Scendi ora o ti faccio scendere con la forza.-

-Non lo faresti bel figaccione.-

Detto fatto. Mi afferrò dai fianchi e mi fece scendere a forza dal tavolo e mi spinse verso la porta d'uscita di casa mia.

-Louis, a che punto sei col sale?- urlai mentre Liam continuava a spingermi.

Mi portò a sedere sulla panchina subito fuori alla porta d'ingresso di casa mia.

Sentii la porta aprirsi e Harry uscii.

-Alma, cos'hai combinato?- disse avvicinandosi a me.

-Harry stai qui con lei, io vado a dire agli altri dov'è.-

Il riccio annuii e Liam rientrò in casa. Harry si sedette di fianco a me.

-Allora? Com'è che hai bevuto così tanto?-

-Cosa ne sai?-

-Puzzi di vodka alla pesca.-

-Com'è che me lo dicono tutti stasera?-

-Perchè forse è vero.-

-Com'è che tutta la sera del MIO compleanno hai ballato con una puttanella?- sbottai all'improvviso.

-Schietta la ragazza.-

-Sincera, è diverso.-

-E gelosa.-

-Sì Harry, sono gelosa, va bene? Stamattina mi hai fatto una testa come una mongolfiera perchè mi ero messa dei leggins. E io non dovrei essere gelosa che la sera della mia festa tu sei stato con una troietta? Perchè l'hai fatto?- dissi guardando fisso davanti a me e cercando di trattenere le lacrime.

Harry mi afferrò i polsi e mi costrinse a guardarlo.

-Non lo so, va bene? Ho fatto una cazzata, hai ragione. Sarei dovuto stare con te, vero. E mi dispiace. So solo che tu sei la più importante ora. Quando mi hanno detto che non stavi bene ho lasciato la ragazza sola e sono corso a cercarti. Io sono nel tuo cuore, ricordi?- disse lui alzandomi un braccio e mostrandomi il braccialetto con i loro nomi – e tu sei nel mio. Sei l'unica ragazza nel mio cuore in questo momento.-

-Ci mancherebbe solo, sono la tua migliore amica!- dissi dandogli uno schiaffo al braccio.

-E sei anche la più bella della festa, lo sai?-

Lo guardai. -Tu non puoi dirmi queste cose.-

-Perché?-

-Perché poi sono costretta a perdonarti.-

Sorrise e mi diede un bacio sulla fronte. -Sono perdonato?- mi sussurrò.

-Non saprei.-

-Dai. Lo so che mi perdonerai. Tu non puoi vivere senza di me.

-Gne gne gne. Facciamo una cosa: ti perdono se fai una cosa per me.

-Che cosa?-

-Mi canti qualcosa.- dissi.

-Alma...-

-Ti ricordi che un giorno me lo avevi detto? Mi avevi detto che avresti cantato per me se te lo avessi chiesto.-

-Io avevo detto che se avresti sorriso non avrei potuto dire di no!-

Feci un sorriso a 32 denti.

Lui sosporò e disse-Che cosa vuoi che ti canti?-

-Quello che vuoi.-

Appoggiai la mia testa sulla sua spalla e mi lasciai trasportare dalla sua voce.

-Cause there'll be no sunlight if I lose you baby...-

It will rain. Una delle mie canzoni preferite. Sorrisi.

Alzai la testa e trovai il suo viso a pochi millimetri dal mio. Sentivo il suo respiro sulle mie labbra. I nostri nasi quasi si sfioravano. I suoi occhi erano ancora più meravigliosi visti così da vicino. Mi morsi un labbro.

Lui sorrise e si avvicinò ancora di più. Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata. Feci un respiro profondo e...

-Alma, vieni dentro?- urlò Zayn aprendo la porta.

Chiusi gli occhi e voltai la testa verso di lui.

-Sì, ora arrivo.-

-Ma ho interrotto qual...-

-No, niente!- Mi affrettai a rispondere alzandomi in piedi. Poi rivolgendomi a Harry -vieni?-

Lui annuii -ti devo almeno un ballo, no?-
 

****

Ciao bedde!
Ok, pensavo venisse un capitolo più faigo perchè avevo tante idee e invece è venuto smoscio D:
Prometto che il prossimo sarà più yeah. Giuro. Davvero.
Se recensite vi amerò a vita.
Grazie mille davvero alle ragazze che hanno letto i capitoli precendenti e alla ragazza che ha recensito. Vi adoro ♥
Ok, sto degenerando.
Ciao splendori ♥

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Capitolo 5
*** Sai cosa amo? Il BOROTALCO! ***


-Buongiorno.-

Quella parola accompagnata da un bacio sulla guancia mi svegliarono.

Aprii a fatica gli occhi e vidi che sdraiato di fronte a me c'era Zayn. Mi voltai e vidi Niall che ancora dormiva. Accanto a lui c'erano Liam e infine Louis mentre accanto a Zayn dormiva Harry. Dormivamo in camera di mio fratello dato che lì c'era un letto matrimoniale. E quel pomeriggio io avevo sistemato altre due brandine ai lati del letto quindi ci stavamo tutti e sei senza troppi problemi.

Mi girai di nuovo verso Zayn.

-Giorno.- biascicai – mi ricordi come sono finita nel letto? Non me lo ricordo.- alzai la coperta e vidi che non indossavo il mio pigiama -e come mai non ho il pigiama ma solo una maglietta di...- la annusai -di Louis?- Il suo solito profumo era impregnato in quella maglietta.

-Ieri sera, dopo che abbiamo cacciato tutti via, ti abbiamo portato su nonostante tu volessi giocare a Monopoli con il tuo pupazzo. Io e Liam ti abbiamo preso in braccio e portata qui. Abbiamo cercato di farti mettere il pigiama ma non hai voluto. Così ti abbiamo infilato la prima cosa che è capitata. Come stai tu?-

-Bene, mi sento bene.- Sorrisi.

-Dammi un bacio, non mi hai dato il buongiorno decentemente prima.-

-Scusa, scusa.- risi e gli schioccai un bacio sulla guancia. Mi rigirai e mi accoccolai nel petto di Niall che dormiva ancora beatamente.

-Oh, eccola qui l'anima della festa che si è svegliata!- mi disse Niall svegliandosi e vedendomi addossata a lui.

-Simpatico.- dissi io dandogli un leggero colpo sulla pancia -Poi non devi dire le bugie, io stavo bene, mica ero ubriaca!- aggiunsi.

Lui si mise a ridere così forte che svegliò Liam che dormiva accanto a lui.

-Cosa ridi? Ho sonno.- disse Liam rigirandosi dall'altra parte e dando la schiena a Niall.

-Mah niente, Alma sostiene che ieri non era ubriaca.- affermò Niall rivolto a Liam.

-Che Alma bugiarda. Ora basta, c'è gente che sta dormendo qui.- disse Liam scocciato.

-Correggiti: dormiva semmai!- dissi prendendo il cuscino e tirandolo in faccia a Liam.

Risi vedendo la sua faccia sorpresa. Lui prese il suo cuscino e rispose al mio attacco con una cuscinata ancora più forte.

-Ehi, ehi bimbi, smettetela di giocare.- disse Niall dividendoci.

-Ha iniziato lei!- disse Liam ridendo e alzandosi in piedi sul letto.

Risi di conseguenza e scesi dal letto.

-Ragazzi vado a preparare la colazione. Harry, Louis svegliatevi in cinque minuti o vi tiro un secchio d'acqua addosso.- dissi uscendo dalla stanza e scendendo in cucina.

Preparai la colazione e chiamai i ragazzi che scesero subito.

-Mmmh che buon profumo!- disse Louis guardando il tavolo. Poi venne ad abbracciarmi.

-Scusa per la maglia!- dissi sorridendo.

-Non ti preoccupare, puoi tenerla se vuoi!- disse facendo l'occhiolino e sedendosi a tavola con gli altri. Sorrisi.

-Marmottina!- disse Harry abbracciandomi da dietro.

-Buongiorno, finalmente ti sei svegliato eh?- dissi girando il volto.

-Già, e ho fame.- Harry si sedette e io mi unì al resto dei ragazzi.

Dopo la colazione salì al piano di sopra e andai in bagno a cambiarmi ma mi accorsi di essermi dimenticata le calze e aprii la porta del bagno per andare in camera a prenderle. Appena aprii la porta, però, vidi Louis davanti a me.

-Lo sai cos'è una cosa che amo da impazzire?- mi chiese lui.

-Me?- dissi sorridendo.

-Subito dopo di te.- replicò lui inclinando la testa.

-Mmh, non saprei..- risposi perplessa.

-Il BOROTALCO!- urlò tirando fuori da dietro la schiena un contenitore di borotalco e spruzzandomi in faccia.

Lui scoppiò in una fragorosa risata.

-Tomlinson, sei un ragazzo morto.- risposi rubandogli il flaconcino che teneva in mano. Lo puntai sulla sua faccia ma lui inavvertitamente si abbassò e spruzzai il borotalco in faccia ad Harry che stava passando proprio dietro di lui.

Non riuscì a trattenermi e risi insieme a Louis.

-Cos'hai osato fare?- mi domandò Harry.

-Ops...- dissi ridendo.

-Scappa che è meglio.- disse lui correndomi in contro.

Io sfuggì alla sua presa e corsi in cucina. Harry mi inseguì e prese da un cassetto un pacco di farina.

-Non oseresti.- dissi io bloccandomi.

-Tu dici?-

Non ebbi il tempo di scappare che Harry mi versò addosso il pacco di farina. Ero completamente bianca da capo a piedi.

Lui rise e io lo guardai serio.

-Abbracciami.- dissi camminandogli incontro.

-Alma, non mi toccare!- disse lui indietreggiando ma sbattendo contro il tavolo.

-Incastrato!- urlai abbracciandolo.

 

 

-E' la quinta volta che vinco io Niall, vuoi davvero di nuovo la rivincita?- dissi estenuata poggiando la testa sul divano.

-Sì, devo vincere almeno una volta. Cavolo, non puoi essere più brava di me a ballare!- esclamò Niall guardando di nuovo i punteggi segnati sulla TV.

-Ammettilo, lo sai che non mi batterai mai a Just Dance. Sono sempre stata la campionessa, c'è poco da fare.- dissi atteggiandomi da superiore per prenderlo in giro. Mi alzai e spensi la televisione dicendo -Ti prometto che domani ci rigiochiamo e ti faccio vincere.-

Per tutto il tempo che io e Niall ci eravamo battuti a Just Dance, i ragazzi erano stati sul divano a ridere e fare il tifo per me o per Niall.

Era sera, avevamo passato tutta la giornata in casa e nonostante questo stavo crollando dal sonno.

-Ragazzi io potrei cadere addormentata qui, quindi penso che andrò a dormire. Dormite di nuovo da me stanotte?-

-Va bene, ma noi domani non andiamo a scuola. Ci sono gli esami e noi siamo esonerati visto che siamo qui per lo scambio culturale!- rispose Zayn.

-Allora restate?- dissi sorridendo.

-Sì, dai.- rispose il moro annuendo.

Salì in camera da letto e mi sdraiai al centro del letto e urlai -Chi dorme vicino a me?-

Harry e Liam si fiondarono e occuparono i posti accanto a me.

-Louis spegni la luce, ho sonno, non mi interessa se vuoi leggere il libro. Poi non capisco cosa lo leggi a fare, non lo capisci in ogni caso.-

-Ti voglio bene anche io Alma.- disse lui spegnendo la luce e sdraiandosi accanto a Harry.

Io mi tirai le coperte fino al collo e dissi -Notte ragazzi, vi voglio bene.-

Chiusi gli occhi e mi addormentai.

 

****

Yeeee, capitoli senza senso!
Ok, mi dispiace. Questo capitolo non ha proprio senso LOL.
La lotta con il borotalco mi è successa veramente, con mio fratello ç.ç E quiiiiindi, ho deciso di inserirla.
Se recensite vi amerò a vita. Davvero, sposerò chi recensisce (?)
Sciao bele, grazie di aver letto *----* ♥


 

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Capitolo 6
*** Troia. ***


 

Era mattina. Presi lo zaino e diedi un ultima occhiata ai ragazzi che dormivano beatamente nel letto.

Sospirai e scesi le scale. Avrei voluto dormire ancora altre sessanta ore.

Uscii di casa e mi incamminai a scuola.

Arrivata fuori dall'edificio intravidi Luca. Lui mi vide e aumentò il passo per non incontrarmi. Aveva ancora intenzione di evitarmi? Non ci credo.

-E' stupido.- urlai fermandomi.

Lui si girò e mi guardò.

-Cosa è stupido?- mi chiese.

-Tutto questo. Non ci parliamo da quanto, un mese? E tutto questo perchè? Perchè ti sei fidanzato. Mi sembra tutto così stupido.- risposi avvicinandomi.

-Sei stata tu a far partire tutto.-

-Penso che la colpa sia di entrambi.- lo raggiunsi e mi fermai esattamente davanti a lui.

-Più tua forse.- disse accennando un sorriso.

-Che cosa?- dissi scherzando dandogli una piccola spinta.

Lui rise. Quanto mi era mancato.

-Beh, si ammettilo. Sei gelosa. Volevi che io fossi il tuo ragazzo. Guardami, sono un figo!- disse prendendomi in giro.

-Ah beh, di sicuro. Forse sei tu il geloso qui.- dissi guardando in alto e dondolandomi.

-Ma smettila!- disse facendomi il solletico.

Lo guardai per un po' e poi lo abbracciai.

-Possiamo essere amici come prima?- bisbigliai.

-Certo che sì.- disse dandomi un bacio sulla testa.

 

Ero sul pullman per tornare a casa quando, guardando fuori dal finestrino, notai che stava piovendo.

Non avevo né un cappuccio, né un ombrello.

-E che cazzo.- bisbigliai.

Per tutto il tragitto sperai smettesse di piovere ma a quanto pare il cielo non aveva le mie stesse idee.

Anzi, si mise a piovere ancora più forte e io dovevo scendere.

Mi avvicinai alle porte e queste si aprirono. Scesi e mi girai per incamminarmi a casa.

Sorrisi vedendo la scena che mi si presentava davanti.

Liam, tenendo un ombrello in una mano e la mia giacca nell'altra, era appoggiato al muricciolo e mi sorrideva.

Corsi verso di lui e mi fiondai sotto l'ombrello.

-Lo sai che ti adorerò per il resto della mia vita per questo?- dissi dandogli un bacio sulla guancia.

-Ne sono consapevole e penso di poterlo accettare, sai?- rispose.

Ci incamminammo verso casa. Liam mi mise un braccio attorno alle spalle e io mi strinsi a lui.

-Com'è andata la mattinata? Vi sarete annoiati senza di me, lo so.- dissi evitando una pozzanghera.

-E' andata bene, Niall ha giocato tutto il tempo a Just Dance. Ah, ti avverto, vuole la rivincita ora che si è allenato. Poi abbiamo parlato, anche di te.-

-Di me?-

-Sì marmotta. Non mi avevi parlato di quella cosa che è successa con Harry alla fest...-

-Cosa è successo? Non ricordo. Non è successo niente. - Parole a caso. Magari l'avrei confuso. Nel mentre ero arrossita visibilmente.

-Che STAVA per succedere, scusa.- replicò lui accennando un sorrisetto sarcastico.

-Sul serio, non STAVA per succedere niente. Mhmh. Proprio niente. Zero. Nulla. Nisba. Nichts. Nothing.- dissi con un tono di voce troppo alto. Ecco, mi ero fregata da sola.

-Ah, quindi questo acuto non è dovuto al fatto che stai mentendo.- disse lui ridendo.

-Quale acuto? Oh, siamo arrivati.- dissi correndo verso la porta si casa e cercando rapidamente le chiavi di casa.

-Ne dovremmo parlare un giorno.- disse Liam raggiungendomi e posando l'ombrello.

-Lo so.- dissi voltandomi verso di lui. -ma non oggi.- sorrisi. Aprii la porta e quattro pazzi ragazzi corsero a salutarmi.

 

 

-Niall, leggi tu stesso. Ho vinto di nuovo. Non ci posso fare niente se sono così brava!- dissi per prenderlo in giro indicando la televisione.

Lui si voltò con le braccia incrociate al petto e la faccia da finto offeso.

-Oooh, andiamo! Rimani comunque il mio biondino preferito. E nessuno balla le danze irlandesi meglio di te!- dissi abbracciandolo.

Driin.

Lasciai in sospeso il mio discorso con Niall e andai ad aprire la porta.

-Luca! Che ci fai qui? Vieni, ci sono anche i ragazzi.- dissi vedendo il mio amico sulla soglia della porta.

-SEI UNA BASTARDA!- mi urlò lui in faccia, con le lacrime agli occhi.

-Eh?- fu l'unica cosa che riuscì a dire.

-Oggi la mia ragazza ha visto tutto. Quando mi hai abbracciato. Ha pensato male e dopo che abbiamo litigato, mi ha lasciato. Lei era tutto per me, te ne rendi conto? E' tutta colpa tua, come al solito!- gridò così forte da spaventarmi.

-Luca, calmati..- dissi quasi tremando.

-No! E' sempre colpa tua, l'hai fatto apposta, vero? Dimmelo!-

-Luca ma stai scherzando? Sei completamente impazzito! Non è colpa mia se la tua ragazza è una troia ancora più gelosa di me! Ma cosa ti ha fatto quella ragazza?- urlai ancora più forte di lui e sentii le lacrime scorrermi sulle guance.

-Come l'hai chiamata?-

-Troia, con il nome che si merita dopo aver rovinato la nostra amicizia.- dissi fredda stringendo i pugni.

-Forse tu lo sei ancora di più.- si voltò e se ne andò infuriato. Queste furono le ultime parole che mi disse. Un'amicizia ritrovata e persa definitivamente nello stesso giorno.

Io rimasi sulla soglia, piangendo e guardando Luca andarsene.

Quando non lo vidi più sbattei la porta di casa e mi ci appoggai. Scivolai a terra fino a sedermi. Le lacrime scorrevano a fiumi sulle mie guance. Poggiai la testa sulla porta. Sarebbe scoppiata da un momento all'altro. Pulsava in una maniera pazzesca. Iniziai a singhiozzare. La vista si appannò da tutte le lacrime che stavo versando. Tirai un pugno al pavimento e scossi la testa.

Sentii dei passi avvicinarsi e riconobbi le scarpe di Louis.

-Ehi, che è successo? Ragazzi correte qui, Alma non sta bene!-

 

 

****

Ciao frizzipizzi! (?)
Ecco il nuovo capitolo (ganga) (:
Luca è uno stronzo. Lo so, mi son sentita crudele a scriverlo DD:
Grazie mille alle ragazze che hanno letto e recensito fin ora e grazie a te che sei arrivata a leggere fino a qui, vi adoro :3
Un bacio a tutte <3

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Capitolo 7
*** Stavo giocando a briscola, ma un dinosauro mi ha interrotto. ***


 -... e poi mi ha detto che sono una troia, e se ne è andato.-

Ero seduta sul divano, singhiozzando, con gli occhi gonfi. Harry era seduto accanto a me e mi stringeva una mano. Niall era seduto sul pavimento, di fronte a me e aveva una mano sul mio ginocchio. Zayn mi sedeva accanto e mi aveva messo un braccio attorno alle spalle. In quel momento tornarono anche Liam e Louis con un bicchiere d'acqua e dei fazzoletti.

-Cos'ha detto?- mi chiese Louis arrabbiato.

Io lo guardai con sguardo sconsolato. I miei occhi si riempirono di nuovo di lacrime e presi un fazzoletto.

-Non può permettersi di insultarti così.- disse Zayn stringendo i denti.

-No, è o-okay.- risposi.

-Non è okay niente!- disse Harry alzandosi in piedi di scatto. Riuscivo a leggere la rabbia nei suoi occhi.

-No, davvero. Forse è veramente tutta colpa mia. Come al solito.- dissi abbassando la testa.

Una mano mi prese il mento e mi alzò la testa. Incontrai gli occhi di Harry.

-Non provare a dirlo neanche per scherzo. Se c'è qualcuno che non ha colpe qui sei tu. Lui non può farti soffrire così. Non può.- disse guardandomi fisso negli occhi.

Girai la testa e mi morsi il labbro inferiore così forte da tagliarlo. Passai l'indice sopra la ferita e vidi che stava sanguinando. Magari il dolore fisico avrebbe alleviato il dolore che provavo dentro.

Niall mi vide. Mi prese l'indice e lo osservò. Mi guardò scuotendo la testa e bisbigliando -Non farlo. Fai soffrire anche me così.-

Sospirai e chiusi gli occhi.

-Secondo me è meglio se vai a dormire ora. Hai pianto troppo, tra un po' ti scoppierà la testa.- disse saggiamente Liam.

Annuii -Ragazzi, lo so che voi dovevate tornare a casa vostra stasera ma io non ce la faccio a stare da sola stasera...- dissi passando la lingua sopra la ferita.

-Stai tranquilla, ora vieni a dormire, ti accompagno di sopra.- mi rispose Louis porgendomi la mano. La afferrai e salii di sopra con lui.


 

Feci fatica a riaprire gli occhi. Quando ci riuscii, vidi Louis steso di fronte a me che dormiva beatamente. Sorrisi e scesi al piano di sotto.

La prima persona che vidi fu Niall sul divano. Appena mi vide, posò il cellulare che teneva in mano sul divano e allargò le braccia. Io mi fiondai nel suo abbraccio e lui mi scompigliò i capelli. Gli morsi delicatamente la spalla come vendetta. Lui rise e ci separammo.

-Dove sono gli altri?- chiesi guardandomi in giro.

-Liam e Zayn sono in cucina, Harry è uscito.-

-Dov'è andato?-

-Non ce l'ha voluto dire!-

Presi il telefono e composi il suo numero.

Dopo tre squilli rispose.

-Ehi marmottina, ti sei svegliata?-

-Dove sei?-

-Fuori!-

-Bravo Styles, 10 punti. Sai, non avevo mica capito che eri fuori. Dove stai andando?-

-Non è importante.-

-Sì che lo è!-

-Non penso ti piacerebbe la mia risposta.-

-E io la voglio sapere comunque.-

In quel momento la risposta di Harry fu coperta dal rumore di un treno.

Aspetta.

L'unico passaggio a livello della città era vicina a casa di Luca.

Per arrivare a casa di Luca bisognava oltrepassare un passaggio a livello.

E dall'altra parte della cornetta avevo appena sentito il rumore di un treno.

Cosa voleva fare?

-Harry, perchè stai andando a casa di Luca?-

-Oh-oh.- disse Niall che aveva sentito la conversazione.

-Cosa?- dissi rivolta a Niall.

-Penso voglia parlare con Luca. O insultarlo.-

-Harry, torna subito indietro!- urlai al telefono.

-Perchè sei così agitata?- mi chiese Niall.

-Luca è un tipo manesco. Ora che è arrabbiato, non ci penserebbe due volte a tirargli un pugno.- spiegai a Niall agitata. Nel mentre Harry mi aveva attaccato il telefono in faccia.

Afferrai la giacca e uscii di casa correndo.


 

-Sei uno stupido.-

Ero a casa. Harry era seduto su una sedia con un occhio viola e il naso sanguinante. Gli posai uno strofinaccio pieno di ghiaccio sull'occhio e lui emise un gemito di dolore.

-Ti sta bene.- dissi sedendomi sulle sue ginocchia. Lui mise un braccio attorno alla mia vita e non replicò. Così iniziai io il discorso.

-Ti pareva il caso di andare a litigare con Luca?-

Lui mi guardava ma non pareva avere intenzione di rispondermi.

-Allora?- insistetti io.

Non ottenni risposta.

Sbuffai e mi alzai togliendo il suo braccio dalla mia vita dicendo -Quando poi avrai intenzione di rispondermi avvertimi.-

Avevo intenzione di andare in cucina ma fui bloccata da una mano che mi afferrò il polso e mi costrinse a voltarmi.

-Sì, mi pareva il caso. Nessuno può ferirti così tanto come ha fatto lui, nessuno. Tu non ti meriti questo dolore. E io ero così arrabbiato, non riuscivo a guardarti piangere. Ecco perchè l'ho fatto. E non mi importa se mi sono preso un paio di pugni in faccia. Io voglio solo che tu sia protetta e felice.-

La sua mano scivolò dal mio polso e mi strinse la mano.

Io mi avvicinai lentamente a lui e lo abbracciai. Le sue mani mi accarezzavano dolcemente la schiena.

Lui poi indietreggiò leggermente col busto e mi ritrovai faccia a faccia con lui. Mi sistemò un ciuffo che era caduto sulla mia fronte dietro l'orecchio e sorrise. La sua mano scivolò lentamente dal mio orecchio alla mia guancia e avvicinò il mio viso al suo. Il mio cuore sarebbe esploso da un momento all'altro. Lui si avvicinò ancora di più facendo sfiorare i nostri nasi.

-Harry sei tornato!- urlarono i ragazzi scendendo le scale.

Io mi affrettai ad abbassare la testa e Harry mi diede un bacio sulla fronte.

Mi sedetti di nuovo sulle sue ginocchia e sospirai. Forse era destino. Tra me e Harry non doveva succedere niente.

-Ragazzi, ci siamo persi qualcosa?- disse Zayn alludendo alla nostra vicinanza.

-Solo le mie doti da infermiera.- risposi in fretta.

-Ah, infermiera..- la frase di Zayn rimase in conclusa perchè Liam gli tirò una gomitata.

-Vi siete picchiati, vero?- disse Louis avvicinandosi a Harry e osservandogli il viso.

-No, abbiamo giocato allegramente a briscola. Solo che poi un dinosauro ha irrotto in casa e io, per difendere Luca, gli sono parato davanti e lui mi ha aggredito. Ecco spiegato l'occhio nero e il naso sanguinante.- disse Harry.

-Chi ha vinto a briscola?- chiese Niall venendomi accanto e posandomi una mano sulla spalla.

Risi e guardai Harry.

-Io!- rispose fiero scherzando.

-Ah si? E che hai vinto?- chiese Niall.

Lui mi guardò e, accarezzandomi i capelli, disse -La felicità di una bellissima ragazza.- 
 

****

Buona Pasqua dolcezze :3
Ecco il capitolaus. E' un po' schifossso, ma spero vi possa piacere lo stesso. In qualche modo. In qualche universo.
Ora ditemi se i ragazzi non sono le persone più dolci del mondaus. *--------*
Graaaaazie a tutte le ragazzuole che coraggiosamente hanno letto la storia e continuano a leggerla, vi venererò forever (?)
Un bacio splendori ♥

 

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Capitolo 8
*** Neve, dolce neve. ***


-Alzati da sto letto! Forza!-

Mi girai dall'altro lato del letto in modo da avere la faccia al muro ignorando le parole di Zayn.

Dicembre era arrivato e aveva portato un po' di tranquillità. Io e Luca, dopo aver litigato per il pugno tirato a Harry, ci ignoravamo completamente. Io e i ragazzi invece eravamo uniti come sempre.

Quel fine settimana erano rimasti a dormire da me. Li avevo costretti perchè avevo paura che un killer potesse entrare in camera mia dalla finestra e uccidermi. Tutta colpa di una storia dell'orrore che mi aveva raccontato Niall.

Fuori stava nevicando e i ragazzi erano usciti per giocare con la neve. Io volevo solo dormire ma a quanto pare Zayn non apprezzava la mia idea quanto me.

-Lasciami dormire. Esci, gioca, rotola, fai pupazzi di neve, seppellisci Louis sotto la neve, costruisci un igloo, ma lasciami dormire.- mugugnai tra i cuscini.

-O ti alzi al mio tre, o ti porto fuori di peso.- disse lui fermo. Mi coprii completamente con le coperte e affondai ancora di più nei cuscini.

-Uno..- sbuffai. Non avevo intenzione di alzarmi.

-Due..- sì Zayn, puoi contare anche fino a duecentoventidue. Non mi alzo.

-Tre!- esclamò. Io non mi mossi di un centimetro.

-L'hai voluto tu.-

Zayn mi tolse le coperte di dosso senza delicatezza. Io mi voltai per protestare ma lui mi prese in braccio in pochi secondi e scese le scale di casa.

-Zayn!- urlai ridendo battendo i pugni sul suo petto.

-Colpa tua!- disse lui sorridendo.

Gli morsi un braccio ma questo non sembrò toccarlo affatto.

Cercai di aggrapparmi ai muri di casa ma lui era molto più forte di me.

Con un piede aprì la porta di casa uscì nel giardino dove gli altri ragazzi stavano giocando con la neve.
Stavo congelando. Zayn mi aveva trascinato fuori di casa in pigiama.

Camminò fino ad arrivare al centro del giardino coperto di neve. Io lo guardai.

-Non oseresti.- dissi ferma.

Lui sorrise malizioso e disse a bassa voce -Oh si.-

Il secondo dopo mi trovavo a terra, con il culo congelato e neve dappertutto.

Mi rialzai il più in fretta possibile con il sottofondo delle risate di Zayn.

Scossi la testa per togliere la neve tra i miei capelli. Alzai lo sguardo e fissai Zayn dritto negli occhi. Poi mi abbassai e raccolsi della neve in entrambe le mani.

Corsi verso Zayn e infilai la neve nella sua maglietta. Lui si mise a urlare e io iniziai a ridere per le sue facce.

-Oooh la marmotta è uscita dal letargo!- disse Niall vedendomi da lontano e correndomi incontro. Appena mi arrivò davanti si bloccò e mi osservò.

-Ma sei in pigiama?- mi chiese sconvolto.

-Colpa di Zayn!- urlai andando ad abbracciare Niall per riscaldarmi.

Niall scosse la testa sorridendo.

-Vatti a cambiare e mettiti qualcosa di pesante o domani hai la febbre a 40. E corri prima che Liam ti veda e ti cazzi, lo sai com'è fatto!- disse Niall spingendomi verso la porta di casa.

 

-Eeeeeccomi!- urlai uscendo di casa e allacciandomi il piumone.

Una palla di neve mi colpì il fianco all'improvviso.

-EHI!- urlai alzando lo sguardo per vedere da dove provenisse l'attacco.

Incontrai lo sguardo di Louis che sorrideva tutto soddisfatto della sua mira.

-Dillo che ce l'avete con me oggi.- dissi incrociando le braccia al petto.

-Povera Alma.- disse venendomi incontro con una palla di neve in mano.

-Non avvicinarti a me con della neve in mano!- dissi indicandolo e ridendo.

-Mh, okay.- disse lui alzando le spalle. Guardò la neve nella sua mano e poi guardò me.

Un sorrisetto apparve sul suo volto e mi lanciò la neve addosso.

-Ora posso avvicinarmi, giusto?- disse lui facendo un passo avanti.

-Mi sa che mi avvicino prima io.- dissi abbassandomi e raccogliendo della neve nelle mani. -Vendetta.- dissi molto lentamente prima di lanciarmi addosso a lui lanciandogli la neve in faccia.

Dopo che lui smise di urlare e lamentarsi che la neve era gelata, raggiungemmo Niall e Zayn.

-Ma Liam e Harry dove sono?- chiesi guardandomi attorno -Prima non li ho visti!-

-AAAAAAAAAAAAAAAAH!- mi urlarono Harry e Liam all'improvviso nelle orecchie.

Saltai dallo spavento facendo ridere tutti gli altri.

-Siete due scemi!- dissi tirando un pugno sul braccio ad entrambi.

-Ti è piaciuto il nostro buongiorno?- disse Liam abbracciandomi.

-Molto.- dissi sarcastica ricambiando l'abbraccio.

-E a me non saluti?- mi chiese Harry alle mie spalle.

-Scuuuuuusa!- dissi abbracciandolo.

-Ora va meglio.- rispose lui dandomi un bacio sulla testa.

 

-Niall fuori di qui, devo studiare!- dissi rivolta a Niall.

-Vai in camera tua, no?-

-No, voglio studiare in cucina, problemi?-

-Io no finché posso stare qui a mangiare.-

-Va bene, ma fai piano.-

Feci un respiro profondo e iniziai a leggere storia.

Non ero neanche arrivata alla fine del paragrafo che sentì qualcosa cadere. Alzai lo sguardo e vidi la scatola dei biscotti a terra.

-Niall.-

-Scusa scusa, ora sto zitto zitto in un angolino.- mi rispose lui raccogliendo la scatola.

Riniziai a leggere da dove ero stata interrotta.

-Alma, ci sono altri biscotti?- mi interruppe.

-NO.- risposi senza alzare lo sguardo dal libro.

-Si che ci sono. Solo che non me lo vuoi dire.-

-No Niall, non ci sono. Punto e basta. Se li vuoi, vai al supermercato.-

-Ma fa freddo!-

-Allora rimani senza biscotti. Posso studiare ora?-

-No. Se non ci sono i biscotti cosa mangio?-

-Non lo so. Non lo so, Niall.- dissi chiudendo il libro e alzandomi.

 

-Aaah, hai vinto di nuovo!- disse Liam a Louis.

-Già, ha vinto di nuovo! E sapete come mai lo so anche io? Perchè sto cercando di studiare ma voi continuate ad urlare perchè siete esaltati perchè state giocando a Just Dance. Ora, se volete fare un po' più di silenzio sarei veramente felice. Dovrei studiare.- dissi tutto d'un fiato.

-Oh, scusa Alma.- si scusò Liam.

-Così va meglio.- dissi non sentendo alcun rumore.

-Ehi, così bari Louis! Barone! Partita annullata, vince Liam!- si mise a urlare Liam saltando.

-No, a quanto pare devo andare a studiare in camera mia.- dissi chiudendo il libro.

 

-Aah, pace.- dissi sedendomi alla scrivania di camera mia.

Ero finalmente riuscita a leggere una pagina di storia quando sentii una sensazione strana. Come se qualcuno mi stesse osservando.

Mi voltai e vidi Harry appoggiato allo stipite della porta che mi fissava.

-Di cosa hai bisogno?- chiesi posando sul tavolo l'evidenziatore che avevo in mano.

-Niente.- disse lui entrando in camera mia e sedendosi sul letto.

-Okay.- dissi rimettendomi a studiare.

Sentivo lo sguardo di Harry addosso.

-Non riesco a studiare se so che mi stai guardando.- dissi voltandomi.

-Beh, problema tuo. Se voglio guardarti, ti guardo.- disse lui accennando un sorriso.

-Non funziona così.- dissi sorridendo.

-Per me sì!-

-Ma io devo studiare.-

-Naah, non ce ne è bisogno. La vita è lunga per studiare. Sei giovane. Yuhuu!-

-Stai delirando.- dissi ridendo e scuotendo la testa.

-Forse, ma è anche colpa tua.-

Arrossii velocemente e mi alzai prendendo il libro.

-Troverò un altro posto per studiare.- dissi uscendo dalla stanza.

-Mh. Sei bella anche quando arrossisci comunque!- sentii dire dalla mia stanza.

 

Mi chiusi in bagno e mi sedetti sul piano del lavandino.

-Guarda te se devo finire a studiare in bagno per colpa di cinque ragazzi.- dissi sorridendo.

Ero arrivata alla fine della seconda pagina (traguardo!) quando sentii bussare alla porta.

-Alma devo entrare! I miei capelli si sono scompigliati e ho bisogno del gel per rimetterli a posto!-

Riconobbi la voce di Zayn.

-Uuh che tragedia!- dissi prendendolo in giro.

-Daaai, esci!-

-Io starei studiando.-

-In bagno?-

-Problemi?-

-Sì, non posso prendere il gel.-

-Non mi importa. Ciao Zayn, ciao.-

-Va bene, vuol dire che busserò finché non mi apri.-

Lo fece sul serio. Per cinque minuti di seguito continuò a bussare sulla porta.

-Ok, mi sta venendo mal di testa, entra.- dissi aprendo la porta.

-Alleluia!- disse lui entrando e scompigliandomi i capelli.

-Ho capito, oggi non studio.- dissi buttando il libro a terra nel corridoio e scendendo le scale urlando -Chi vuole fare un pupazzo di neve con me?-


 

****

Seraaaa!
Oppure buongiorno se lo state leggendo di giorno. (?)
Lo so, dovevo aggiornare ieri ma mi è morta la connessione ad Internet per motivi a me ignoti. Woah.
Mi perdonate?
Grazie grazie grazie grazie grazie graziea tutte quelle che leggono e recensiscono. Mi fa davvero davvero piacere che la storia vi piaccia *--*
Spero che vi piaccia anche questo capitolo anche se non è nulla di speciale. Il prossimo sarà migliore, promesso. Ja.
Grazie mille a tutte tutte di nuovo, vi adoro.
Un bacio e al prossimo capitolo splendori! ♥

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Capitolo 9
*** Oh, non avevo notato che stavi parlando con qualcuno. ***


Merry Christmas!

A Natale ero andata a Roma con la mia famiglia da mio fratello dopo secoli che non lo vedevo mentre i ragazzi erano rimasti ad Alassio. Il giorno prima di Capodanno tornai da loro, avevamo organizzato per festeggiare il nuovo anno insieme.

Era il 31 e mi ero appena svegliata da un sogno assurdo. Controllai l'ora e vidi che erano le 10.

Squillò il telefono e risposi senza curarmi di controllare chi mi stesse chiamando.

-Passiamo a casa tua alle 20 e andiamo alla festa a casa di Sara.- mi disse qualcuno al telefono. Riconobbi subito la voce di Zayn.

-No ma non chiedermi se mi va bene Zayn. Tranquillo.- dissi io alzandomi dal letto e andando in cucina.

Lo sentii sbuffare. -Ti va bene?- chiese.

-Veramente no.- risposi.

-Oh, fantastico, sono felice che tu sia d'accordo. Ci vediamo stasera marmotta!-

Sorrisi e conclusi la chiamata.

-Ma che amici ho?- sussurrai sorridendo e scuotendo la testa.

 

Le 19:50. Ero in perfetto orario.

Mi controllai allo specchio per l'ultima volta.

Avevo deciso di indossare un vestito blu che lasciava la schiena scoperta. Ai piedi avevo della scarpe col tacco dello stesso colore del vestito e indossavo come sempre il braccialetto dei ragazzi. I capelli erano leggermente mossi.

-Sì, può andare.- dissi andando a prendere il cappotto.

Driin.

Presi le chiavi di casa e uscii fuori.

-Quanto mi siete mancati!- esclamai correndo ad abbracciare i ragazzi uno ad uno.

-Alma, non ci vediamo da una settimana! Come pensi di fare quando torneremo in Inghilterra?- disse Niall sorridendo e ricambiando l'abbraccio.

Mi staccai da lui e il mio viso si rabbuiò nonostante mi sforzai di non mostrare le mie emozioni attraverso il viso. Mille pensieri mi passarono per la testa in quell'istante. Ovviamente avevo già pensato al momento della loro partenza, ma non avevo mai pensato ad una vita senza di loro.

Magari loro mi dimenticheranno. Magari non vorranno più vedermi. Magari loro non si sono legati a me quanto io mi sono legata a loro.

Scossi la testa come per cacciare via i pensieri e alzai lo sguardo. Niall mi stava guardando preoccupato.

-Non lo so, ma non voglio pensarci adesso.- dissi ferma. Sorrisi per far capire a Niall che andava tutto bene, anche se non era affatto così.

-Non hai intenzione di salutarmi?- disse Louis che era rimasto in disparte.

-Certo che no!- dissi saltandogli addosso. Lui rise e poi mi posò a terra.

-Bene, ora che hai salutato tutti, direi che possiamo andare.- disse Liam mettendomi un braccio attorno alle spalle.

Sara aveva una villa enorme. Aveva invitato tutta la scuola per Capodanno e sembrava dover essere la festa del secolo.

Feci un respiro profondo e entrai.

C'era tantissima gente. Posai il cappotto su una poltroncina lì vicino e mi voltai.

-Sara!- urlai vedendola.

-Alma, sei venuta alla fine!- disse lei abbracciandomi.

-Non potevo perdermi la tua festa!-

-Ma sei venuta da sola?-

-No, sono venuta con..- mi voltai in cerca dei ragazzi ma non li vidi. Mi alzai in punta di piedi sperando di avvistarli ma senza successo. -con Niall, Harry, Zayn, Liam e Louis.- mi voltai di nuovo verso Sara. -ma non li vedo già più.- dissi sorridendo e alzando le spalle.

Lei rise.

-Ah, lo conosci Matteo? E' nuovo di qui!- mi chiese.

-No, non penso..- dissi mordendomi una guancia.

Lei afferrò per un braccio un biondino che stava passando lì vicino.

-E' lui! Matteo, lei è Alma.-

-Piacere!- dissi stringendogli la mano.

-Piacere mio.- disse lui ricambiando la stretta.

Stavo per chiedere una cosa a Sara quando qualcuno mi cinse i fianchi.

-Scusate, la prendo un attimo in prestito. Mi ha promesso un mucchio di balli stasera.- disse Liam da dietro la mia spalla. Mi voltai verso di lui e sorrisi.

-E' tutta tua!- disse Sara allargando le braccia.

Lui mi prese per mano e mi portò nell'altra sala. Si fece spazio tra i ragazzi e mi portò in mezzo alla pista dove c'erano Louis, Harry, Zayn e Niall.

-Eccola! Ma dove eri sparita?- mi chiese Zayn.

-Voi eravate spariti!- dissi.

Zayn mi prese una mano e mi fece giare su me stessa. Sorrisi per quel gesto inaspettato.

Ballavo da un sacco e i piedi iniziavano a farmi male.

-Ragazzi mi vado a sedere un attimo, non ce la faccio più!- dissi appoggiandomi alla spalla di Louis.

-Come fai a essere già stanca?- mi chiese Liam. -Noi siamo freschi come delle rose!- disse per prendermi in giro.

-Voi non indossate degli strumenti di tortura ai piedi!- dissi per giustificarmi. Feci un cenno con la testa per salutarmi e andai a sedermi al divanetto più vicino.

Emisi un sospiro di sollievo appena il mio sedere toccò la stoffa del divano.

Salutai un paio di amici e dopo dieci minuti mi alzai per andare a cercare i ragazzi.

Girai per tutta la sala e alla fine riconobbi i ricci di Harry tra la folla.

Stava parlando con una ragazza, lei rideva e continuava a toccargli la spalla.

No, non sono gelosa. No. E' la sua vita. Non sei nessuno per dire con chi deve o non deve parlare.

Oh, al diavolo. Sono gelosa. Ma non volevo litigare. Potevo allontanarli in un altro modo.

-Mmh, vediamo di divertirci un po'.- dissi tra me e me.

Mi sistemai i capelli e mi avvicinai a Harry.

-Ehi Harry!- dissi abbracciandolo con tutta la forza che avevo.

-Ehi!- rispose lui in imbarazzo ricambiando flebilmente l'abbraccio.

-Hai per caso visto Niall? Non lo trovo.- dissi mettendo una mano sul suo petto. Sentivo che la ragazza mi stava fissando.

-No, prova a vedere di sopra.- mi rispose in fretta cercando di liberarsi di me.

-Mmh.- mi voltai e feci finta di accorgermi della presenza della ragazza solo in quel momento.

Misi una mano davanti alla bocca per fingermi sorpresa e guardai prima la ragazza e poi Harry.

-Oddio, scusate! Tu stavi parlando con lui? Non ti avevo proprio vista!- dissi fingendo.

-Già.- rispose lei fredda.

-Beh, allora vi lascio parlare.. Ah, comunque piacere, Alma.- dissi porgendole la mano.

-Piacere.- disse stringendomi la mano.

-Mmh, devo dire che hai un bel nome! Chiamerò mia figlia così.- dissi scherzando.

Harry mi tirò un colpo sul fianco come per dirmi di smettere di prenderla in giro. Gli lanciai una veloce occhiata.

-Beh, allora vado, così siete liberi di dire o fare quello che volete.- mi voltai verso Harry, mi alzai in punta di piedi e gli sussurrai all'orecchio -Mi piace divertirmi con le tue amiche.- Allontanai la testa per vedere la sua reazione. Lui rise.

Per concludere tutta la scenetta, gli diedi un bacio all'angolo della bocca, gli feci l'occhiolino e mi allontanai piano.

-E' la tua ragazza?- sentii la ragazza porre la domanda a Harry.

Mi girai e dissi molto lentamente -No, tranquilla, non sono la sua ragazza. Siamo amici. Buoni amici. Amici che si conoscono molto bene. Molto, molto bene.- vidi Harry sorridere e sospirare mentre la ragazza era rimasta senza parole. Mi allontanai dalla coppia.

-Che attrice.- sussurrai mentre scivolavo tra la gente per salire al piano superiore.

Seduto sulle scale c'era Niall. Quando lo vidi, inclinai la testa e assunsi un'espressione interrogativa.

Poi mi avvicinai e mi sedetti vicino a lui.

-Come mai sei qui?- mi chiese guardandomi.

-Ti stavo cercando. Nel mentre sono anche riuscita a divertirmi un po'.- dissi ripensando alla scena di prima.

-Che hai combinato?- mi chiese.

-Niente, niente. Tu piuttosto, che ci fai qui tutto solo?-

-Pensavo.-

-Mh, anche io ogni tanto lo faccio. A cosa?-

-A come è passato in fretta un anno.-

-E ce ne già un altro che ci aspetta. Tra circa un ora. E gradirei passare il primo minuto del nuovo anno con voi. Quindi scendiamo e andiamo a cercare gli altri.-

-Non ho altra scelta intanto, giusto?-

-Esatto.-

Scendemmo le scale e trovammo subito Louis e Liam. Vidi Zayn appoggiato ad un tavolo in fondo alla sala, la ragazza con cui Harry stava parlando prima seduta su un divanetto ma di Harry non c'era traccia.

-Sto ragazzo deve sempre sparire.- dissi roteando gli occhi.

-Lo cerchiamo noi, tu stai qui.- mi dissero i ragazzi e sparirono.

Mi voltai e vidi Matteo che mi guardava.

-Alma, giusto?- disse avvicinandosi.

-Ehi, che memoria!- dissi sorridendo.

-Modestamente!-

-Quindi tu sei nuovo di qui?-

-Sì, conosco solo Sara. E te ora.-

-Come mai conosci Sara?-

-I nostri genitori si conoscono da tanti anni e di conseguenza ci conosciamo anche noi.-

Stavo per rispondere quando qualcuno mi stampò un bacio sulla guancia.

-Marmotta, ti ho trovata finalmente!- disse Harry tenendo una mano sulla mia schiena.

-Tu eri sparito.-

-Come vuoi.- in quel momento si voltò e esclamò -Oh, ma non avevo notato che stavi parlando con questo ragazzo!-

Si Harry, l'avevi notato.” Pensai tra me e me.

-Piacere, mi chiamo Harry, sono un amico di Alma.- pronunciando queste parole enfatizzò molto la parola amico.

Sorrisi scuotendo la testa e guardando in alto.

-Beh, allora vi lascio fare quello che dovete fare.-

Tirai una gomitata a Harry e lui bofonchiò qualcosa di incomprensibile.

-A dopo Alma.- disse. Poi si avvicinò al mio orecchio. -Forse i ragazzi non hanno ancora capito che sei mia, in fondo. E che non ci devono provare in maniera così evidente con te. Sono geloso, lo sai no?- mi sussurrò. Sentii i brividi correre lungo la mia schiena. Mi baciò vicino all'orecchio e si allontanò.

-Beh, siete molto amici.- disse Matteo.

-Sì. E penso.. penso che non dovrei essere qui ora. Dovrei essere con lui e gli altri ora. Io.. Io non voglio che il tempo scivoli dalle mie mani. Voglio restare con loro il più possibile prima che io li debba veder partire. Scusami.- dissi con gli occhi lucidi mentre mi allontanavo da Matteo.

 

 

-Iniziamo il conto alla rovescia!- urlò Sara che era in piedi su un tavolo.

Mi voltai per accertarmi che tutti i ragazzi fossero lì con me.

-5, 4, 3, 2, 1...- urlai insieme agli altri con tutto il fiato che avevo in corpo.

-BUON ANNO!- gridammo tutti insieme. Sorrisi ai ragazzi che mi abbracciarono.

-Lo sai che ora che hai passato il primo minuto dell'anno con noi, sei costretta a passare il resto dell'anno insieme a noi?- mi chiese Liam.

-Sì, ne sono consapevole. E lo accetto.- dissi sorridendo.

 

****

Yeeah, anno nuovo, vita nuova!

Peccato che non sia Capodanno e.e

Buonasssssera.

Lo so, non metto un capitolo da secoli e secoli, ma qua giù ho avuto un po' di casini D:
Però, ora ho messo il nuovo capitolo. Yippyaieah! (?)
Fa un po' cacare, ma la mia mente è riuscita a partorire solo questo.

Spero vi sia piaciuto e grazie millissimissimissmo a tutti quelli che continuano a leggere e recensire. Mi fa un piacere immenso, davvero.

Siete adorabili :3

Beh, al prossimo capitolo che spero sia il più presto possibile.

Ciao zizzipizzi ♥

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Capitolo 10
*** Your Song. ***


-Certo che sei un po' perfida.- disse Harry sorridendo e versandosi i cerali nella tazza.

-Io? E perché mai?- chiesi prendendo la bottiglia del latte prima di Zayn che rimase perplesso con la mano a mezz'aria.

-Lo sai perché. Ieri sera.- prese il latte che avevo appena poggiato sul tavolo prima di Zayn e lui abbassò la testa in segno di rassegnazione. Io risi e gli scompigliai i capelli. Poi mi concentrai di nuovo sulla mia discussione con Harry.

-Perché tu non hai fatto lo stesso che ho fatto io?- replicai soddisfatta.

-La mia era semplice vendetta.- affermò posando il cartone del latte sul tavolo. La mano destra di Zayn si precipitò ad afferrarlo e Harry quasi si spaventò della sua velocità.

-Ma si può sapere che è successo ieri sera?- chiese Louis che fino ad allora era stato ad ascoltare in silenzio con il mento poggiato sulla mano.

-Niente di speciale.- dicemmo io e Harry all'unisono.

-Non ci credo. Forza, sputate il rospo.- disse fermo.

-Ma non c'è niente da dire.- dissi io alzandomi e andando a posare la tazza nel lavabo della cucina.

-Io avrei da dire.- esclamò Harry.

-No, non hai da dire.- dissi tornando dai ragazzi.-Diciamo che l'ho punzecchiato un po', ecco. Ma poi lui si è vendicato, quindi siamo pari.- conclusi la conversazione e andai ad abbracciare Liam che era ancora seduto.

-Come mai tutto questo affetto?- chiese dandomi un bacio sul braccio.

-Io sono sempre affettuosa!-

-Seeeeeeeee, come no!-

Mi staccai dall'abbraccio e andai a buttarmi a pancia in giù sul divano.

Sentii Liam alzarsi dalla sedia.

-La mia permalosona!- urlò buttandosi sopra di me.

Scoppiai a ridere e buttai Liam giù dal divano.

Lui sorrise e si sedette vicino a me.

-Dai ragazzo del latte, vieni qui!- dissi rivolta a Zayn allargando le braccia.

Lui si fiondò addosso a me e mi scompigliò i capelli per poi sedersi accanto a me.

In quel momento scese le scale Niall, ancora assonnato.

-Ecco il mio irlandese preferito!- urlai saltando in braccio a Niall.

Lui barcollò ancora assonnato, mi diede un bacio sulla guancia e mi posò in braccio a Louis per sedersi e mangiare.

-Oggi usciamo?- chiese Louis facendo con il dito dei disegni sulla mia schiena.

-Louis.- dissi ferma. Mi voltai per fargli vedere il mio volto -Ti pare che posso uscire con sta faccia? Sono ancora stravolta da ieri sera.- mi indicai la faccia e poi appoggiai la testa sul tavolo.

-Non saresti così stanca se non avessi speso così tanto tempo per trovare un modo per stuzzicarmi.- affermò Harry alzandosi e avvicinandosi. Poi avvicinò le sue labbra al mio orecchio e sussurrò -Però non mi è dispiaciuto così tanto in fondo.-

Sorrisi. In fondo ero riuscita a distrarlo dalla ragazza con cui stava parlando, quindi tecnicamente il mio piano era riuscito. Che soddisfazione.

Mi girai verso Liam e Zayn che erano sempre seduti sul divano e vidi che avevano preso la chitarra di mio padre che era appesa sul muro dietro al divano.

Andai a sedermi per terra di fronte a loro e gli altri ragazzi fecero come me.

-Cantiamo?- dissi cercando l'assenso degli altri ragazzi.

Loro annuirono e Niall prese la chitarra iniziando a suonare le prime note di Your Song di Elton John.

I ragazzi si guardarono tra di loro sorridendo e poi Liam disse -E' per te.-

 

It's a little bit funny this feeling inside
I'm not one of those who can easily hide
I don't have much money but girl if I did
I'd buy a big house where we both could live.

 

If I was a sculptor, but then again, no
Or a man who makes potions in a travelling show
I know it's not much but it's the best I can do
My gift is my song and this one's for you

 

And you can tell everybody this is your song
It may be quite simple but now that it's done
I hope you don't mind
I hope you don't mind that I put down in words
How wonderful life is while you're in the world.

 

Abbassai la testa per nascondere gli occhi lucidi. Avevano appena cantato una canzone per me. Solo per me.

-Per farti capire che anche quando ce ne andremo, non ti dimenticheremo. Hai un braccialetto al polso che lo simboleggia. Basterà che tu lo guardi ogni volta che ti mancheremo per ricordarti che noi ci siamo con te. Sempre.- disse Niall.

Mi asciugai una lacrima e sorrisi. Era uno dei gesti più belli che qualcuno avesse mai fatto per me. Accarezzai il braccialetto che avevo al polso. Non lo avevo mai tolto da quando me l'avevano regalato.

-Io... Io non so cosa dire.- alzai la testa. -So solo che vi voglio davvero tanto bene ragazzi.-

-Ci mancherebbe solo, pff!- disse Louis per sdrammatizzare. Ridemmo tutti e Harry venne ad abbracciarmi. Ricambiai l'abbraccio e mi asciugai le lacrime sulla sua maglietta.

-Se volevi un fazzoletto bastava dirlo.- disse accarezzandomi i capelli.

-Naah, la tua maglietta è più morbida.- ci separammo e mormorai un grazie collettivo.

-Beh, direi che ora potrei anche batterti a Just Dance.- disse Niall posando la chitarra.

-Niall, se vuoi giochiamo ma non arrabbiarti quando vincerò!- dissi alzandomi.

-Ho ancora un mese per provare a batterti!- disse prendendo il telecomando del wii.

-Già, solo un mese.- mormorai.
Ma in fondo un mese era un sacco di tempo.
O no?

 

****

Ciao people!
Maggio a scuola è un mese di merda D: Proprio brutto.
Anyway.
Spero che questo capitolo vi sia gustato e vi preannuncio che il prossimo sarà proprio strappalacrime. Oh yeah.
Grazie grazie grazie grazie a tutte le persone che recensiscono, seguono la storia e la aggiungono tra le seguite/preferite. Mi fa un piacere enorme sapere che vi piace :3
Un bacio a tutte ♥

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