Combatterò, dovessi morire per questa dannata vendetta!

di XxDUBHExX
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Sta piovendo e sono davanti alle vostre lapidi. Non mi importa di essere bagnato, ho solo un pensiero nella mia testa: dopo anni di studio e incantesimi che hanno ben poco a che fare con la magia buona, sono diventato abbastanza potente e finalmente potrò vendicarvi.

-Signorino Black! Che fa li fuori al freddo? Vada a farsi un bagno, poi scenda per la cena.-

-Arrivo Anna, arrivo.-

Anna è la mia governante; o meglio, la governante di casa Carrow, dove sto da quando sono morti i miei genitori, 17 anni fa. Mi dirigo verso il bagno senza accorgermene veramente, tanto la mia mente è impegnata a pensare ai prossimi mesi. Un bagno veloce, la cena quasi non la sento. Le immagini scorrono davanti ai miei occhi in una sera che mi sembra lunga un'eternità. Finalmente sono nella mia stanza, preparo le ultime cose per scuola.

-Si può?-dice una voce alle mie spalle. -entra Kate- è la figlia di Amycous Carrow e di una Mangiamorte rinchiusa ad Azkaban non troppo tempo fa. Ha la mia stessa età, molto bella, intelligente e soprattutto dolce a prima vista, i capelli lisci castano scuro che le arrivano ai fianchi, gli occhi neri e ben formata. Fino all'anno scorso andavamo a Durmstrang, in Germania. Quest'anno andremo invece ad Hogwarts, e lei sarà parte integrante dei miei piani. -sapevo che non stavi dormendo...pensi a domani?- chiede lei. Non rispondo, ma annuisco. -Alex, abbiamo calcolato ogni cosa, nulla può andare storto!....piuttosto hai preparato la pozione per il cappello parlante per farmi smistare a Serpeverde?- -si è pronta, anche se con il tuo dolce e gentile caratterino non credo servirà- le dico con un ghigno ironico, lei si mette a ridere e si avvicina a me; le prendo il viso e iniziò a baciarla. Mi risponde senza esitazione e mi spinge verso il letto.

 

Ogni personaggio di Harry Potter appartiene a J.K. Rowling.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Il primo settembre molti bambini figli di Maghi e Babbani erano ansiosi ed eccitati di tornare o andare per la prima volta alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Ormai erano passati quasi vent'anni dalla sconfitta del Signore Oscuro grazie a Harry Potter e i suoi amici, e il mondo magico da allora viveva in pace e tranquillità. Nessuno dei maghi della Gran Bretagna avrebbe mai potuto immaginare ciò che di lì a pochi mesi sarebbe accaduto.

 

Harry e Ginny erano al binario 9 e ¾ per portare i loro tre figli James, Lily e Albus al treno per Hogwarts. -papà, papà, guarda chi c'è!- disse Albus vedendo arrivare Rose e Hugo -ciao a tutti!- dissero in coro i due appena arrivati. -ciao!- rispose allegramente la famiglia Potter.

-ehi Hugo ma tu non sei troppo piccolo per venire a Hogwarts già quest'anno?- chiese Lily. -no...cioè in realtà si, ma ho fatto un test e modestamente hanno detto che posso benissimo entrare a scuola con un anno di anticipo!- rispose Hugo sorridendo alla cugina.

-il piccolo si vanta!- disse Alice Paciock arrivando mano nella mano con Teddy a salutare gli amici, il ragazzo le riservò una linguaccia beffarda. Alice era la figlia di Neville Paciock e Luna Lovegood e come la madre aveva i capelli biondissimi e un'aria estremamente stravagante; frequentava il sesto anno ed era di Corvonero. L'anno prima aveva approfondito la sua amicizia con Teddy Lupin, che aveva un anno in più della ragazza ed apparteneva a Grifondoro, e i due si erano presto innamorati. In quel momento arrivarono anche Ron ed Hermione.

-allora ragazzi, pronti per un nuovo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts?- disse Harry ai ragazzi tutti emozionati. -tu Ted dovrai tenerli d'occhio e assicurarti che non si caccino nei guai, non troppo almeno! In fondo sei sempre il più grande- -non preoccupatevi saranno sotto la mia più stretta sorveglianza!- disse Teddy, facendo l'occhiolino agli amici. Una rumorosa risata riecheggiò nell'aria, girandosi tutti scoprirono a chi apparteneva: Draco Malfoy che accompagnava il figlio Scorpius. -si Potter, non temere che i figli del bambino sopravvissuto tanto non interessano a nessuno; andiamo Scorpius- disse Malfoy a Harry riservandogli il suo solito ghigno e spingendo il figlio verso il vagone; -ciao ragazzi a dopo!- disse Scorpius prima di seguire il padre. -ehi Rose, trattieni le bave!- disse Lily prendendo in giro la sua migliore amica, sapeva infatti che aveva un debole per il giovane Malfoy ma non era mai riuscita a confessarglielo, cosa davvero strana per Rose che, a differenza di Lily, era sempre schietta e decisa. Rose rispose tirando un pugnetto all'amica. -beh noi ci vediamo più tardi in Sala Grande che andiamo dai nostri amici, ciao a tutti!- disse con un sorriso Alice e, lei e Teddy, sparirono tra i Grifondoro e i Corvonero degli ultimi anni. Un fischio lontano annunciava l'imminente partenza dell'espresso per Hogwarts. -su ragazzi caricate le valige e entrate nelle carrozze, che il treno sta per partire!- disse Hermione porgendo i bagagli a Hugo e Rose. Altrettanto fece Ginny con i suoi figli salutandoli con baci e mille raccomandazioni. Una volta salutati i genitori tutti entrarono in treno.

 

Come ogni anno la maggior parte degli scompartimenti del treno era occupata. -voi andate avanti! Io e Lily dobbiamo andare nella carrozza dei Prefetti, ci vediamo dopo- disse Rose a James, Albus e Hugo. -si, si, a dopo- fece James. I tre iniziarono quindi a cercare un vagone libero: il meno affollato era quello di due ragazzi che James non aveva mai visto ma che sicuramente non potevano essere del primo anno, in quanto dimostravano circa la sua età. -scusate possiamo sederci? Gli altri scompartimenti sono tutti occupati- chiese James entrando, -si, non c'è problema- rispose sorridendo la ragazza seduta all'interno -io sono Kate, voi?- -io sono Albus,- rispose il ragazzo mentre tutti prendevano posto -lui è Hugo e quello più alto è mio fratello James, sai lui è fortissimo! È di Grifondoro, gioca a Quidditch come portiere ed è uno dei migliori della sua classe! Mi fa sempre vedere un sacco di magie quando siamo a casa...vero James?...James?...mi rispondi?- il ragazzo, che era rimasto incantato dalla bellezza della giovane appena conosciuta, si riscosse quando il fratello cominciò a sventolargli una mano davanti agli occhi -si Albus, grazie per la pubblicità... tu come ti chiami invece?- disse rivolgendosi all'altro ragazzo che guardava fuori dalla finestra con aria disinteressata. -oh lui si chiama Alex, è un po' agitato per dopo, sapete è il nostro primo giorno a Hogwarts- rispose Kate guardando storto l'amico. -anche il mio! Anche il mio!- si intromise Hugo -magari saremo nella stessa classe che bello!- -Hugo probabilmente sono più grandi di te...di che anno siete?-chiese James cercando di ignorare l'attrazione che provava nei confronti di Kate ''possibile che ti piacciono sempre le ragazze più difficili e irraggiungibili James? È troppo bella...quasi irreale!'' -si in effetti noi veniamo da Durmstrang e frequenteremo il sesto anno qui ad Hogwarts.- gli occhi di Albus si illuminarono solo a sentire nominare la scuola da cui provenivano i ragazzi -Durmstrang? Dove c'era Victor Krum? Voi l'avete mai incontrato? Cavolo è troppo forte...anche io vorrei essere come lui un giorno. Quest'anno cercherò di entrare nella squadra di Quidditch della mia casa, Serpeverde, come cercatore! Anche mio padre era cercatore sai? Si chiama Harry Potter, ma era Grifondoro. Lo conosci Harry Potter? Ha salvato il mondo dai maghi cattivi sai e poi...- -Albus basta! Mamma che parlantina che hai oggi. Scusalo di solito è vagamente più loquace.- continuarono a parlare del più e del meno per l'ora seguente, quando nella carrozza entrarono anche Rose e Lily, che avevano probabilmente trafugato il carrello delle merendine tanto erano piene di dolci.

-ciao ragazzi!- disse Lily -finalmente siamo riuscite a staccarci dagli altri Prefetti... anche se non credo Rose ne sia d'accordo, dovreste averla vista... non appena è entrato Scorpius ha fatto scena muta. È stato troppo divertente.-continuò la ragazza ridendo -zitta Lily, lo sai benissimo che sta insieme a Jo! Comunque voi chi siete?- disse Rose prima rivolta all'amica e poi ai due volti non conosciuti. -io sono Kate e lui è...- - sono Alex- rispose lui fissando Lily, sorprendendo non solo Hugo e i due fratelli Potter, ma soprattutto Kate, che lo guardò con un lampo di stupore negli occhi, espressione che James non mancò di notare, continuando ad ascoltare gli amici che chiedevano ai due com'era la Germania e il perché fossero venuti qui -mio padre è un imprenditore e si sposta spesso di paese in paese e quest'anno ho deciso di seguirlo...Alex è venuto con me perché siamo molto legati- spiegò Kate sottolineando particolarmente l'ultima parola, senza sapere bene il perché. Certo, aveva visto gli sguardi per niente innocenti che Lily e Rose avevano riservato al suo amico, ma sia per lei che per lui quello che c'era tra di loro non era niente più di semplice sesso e non pensava di provare gelosia. Sicuramente Alex era molto attraente, alto con il fisico asciutto e scolpito, moro e gli occhi di un azzurro ghiaccio nei quali ci si poteva perdere, era quasi impossibile capire cosa pensasse o provasse anche se Kate a volte lo intuiva, movimenti impercettibili del corpo che nessun altro avrebbe potuto notare. Una voce interruppe i suoi pensieri -raccontatemi ancora di Hogwarts!- chiedeva Hugo alla sorella e i cugini a mo' di supplica. Cominciarono cosi a chiacchierare fino a che Lily non ricordò a Rose che dovevano tornare dagli altri prefetti per accompagnare quelli del primo anno da Hagrid, e le due sparirono velocemente dal vagone. -forse è meglio iniziare a prepararci- affermò James. Dopo un paio di minuti il treno iniziò a rallentare e si intravidero i contorni di Hogwarts.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Si stavano dirigendo verso Hogwarts a bordo di una di quelle carrozze trainate dai Thestral, erano ormai soli. Era una notte fresca e la scuola, piena di luci, appariva enorme e bellissima. Kate si voltò verso Alex: aveva uno sguardo deciso, probabilmente pensava alla vendetta, sentimento che da anni gli attanagliava le viscere senza andarsene un attimo. Aveva perso i suoi genitori quando era piccolo e da allora avevano sempre vissuto fianco a fianco; quando avevano ritenuto di essere sufficientemente forti e potenti erano partiti dalla Germania. -che hai da fissarmi?- disse lui ad un tratto senza nemmeno voltarsi a guardarla -niente...tra poco siamo arrivati-. Avviandosi verso i gradini per entrare a Hogwarts con gli altri studenti, Alex si sorprese a cercare Lily, perché lo stava facendo? per la vendetta, si solo per quello. -Signor Black! Signorina Ellis!- si sentirono chiamare da una voce alle loro spalle. Kate aveva deciso di cambiare il cognome in Ellis mentre era a Hogwarts così da non poterla collegare direttamente ai Mangiamorte. Voltandosi videro che a chiamarli era stata la preside, la professoressa McGrannitt -siete pregati- continuò -di raggiungere gli studenti del primo anno davanti alla sala grande cosi potrete essere smistati con loro. A tra poco.- detto questo si voltò prendendo il primo corridoio alla sua destra. -quella megera non ci ha neanche detto come si fa ad arrivare alla sala grande, vorrei farti notare- disse la ragazza acidamente, quando vide James e Albus passargli vicino -James! Possiamo venire con voi fino alla sala?- James rispose con un sorriso -si certo, come è andato il viaggio in carrozza? È impressionante Hogwarts la prima volta che la si vede no? Maestosa.- continuarono a parlare per altri cinque minuti, quando si trovarono di fronte ad una porta molto alta e antica. -bene siamo arrivati- disse Albus -noi vi aspettiamo dentro, quelli del primo arriveranno a momenti...speriamo che quest'anno nessuno sia caduto nel lago- aggiunse sghignazzando e sparì dentro il portone, seguito subito da James. -tieni, la pozione- disse dopo qualche secondo Alex. Kate non rispose limitandosi a berla; altrettanto fece lui.

 

Un coro di voci annunciava l'arrivo degli studenti accompagnati da Hagrid. -è vero che ho visto la piovra del lago era grandissima!- -io spero di essere a Tassorosso, tutta la mia famiglia è stata là-stava dicendo qualche bambino. -ragazzi siamo arrivati, io vado a sedermi al tavolo degli insegnanti, voi aspettate qui la professoressa McGrannitt- fece Hagrid salutando tutti con un sorriso. -silenzio per cortesia, silenzio!- ordinò la prof quando fu arrivata -bene possiamo andare; voi due, davanti agli altri- disse rivolta a Kate e Alex.

 

La Sala era gremita di voci che si spensero all'istante quando la grande porta si aprì facendo entrare la preside seguita dagli allievi che dovevano essere smistati. Dopo la canzone del Capello Parlante la McGrannitt iniziò a chiamare uno per uno gli allievi -Alexander Black!- Alex si avviò verso il cappello che dopo un lungo istante disse -Serpeverde!- altrettanto fece con Kate. Hugo invece finì a Corvonero.

 

Alex e Kate raggiunsero il tavolo di Serpeverde. Si sorpresero di vedere seduti in quello stesso tavolo Lily e Albus Severus. Non altrettanto di trovare Scorpius accanto a Lily e un'altra ragazza che probabilmente doveva essere la fidanzata, Jo. Si sedettero mentre gli studenti del primo continuavano a essere smistati nelle quattro case. Quando anche l'ultimo studente fu smistato a Tassorosso, la McGrannitt iniziò a parlare, cosi come faceva Silente tanti anni prima -benvenuti ai nuovi studenti e ben tornati ai vecchi alla scuola di magia di Hogwarts. Sta iniziando un nuovo anno, tutti noi insegnanti come sempre ci aspettiamo il massimo impegno da parte vostra...- Alex non stava già più ascoltando, fissava i due Potter del suo tavolo e pensava ai suoi genitori; si, gliela avrebbe fatta pagare. Era sicuro che se qualcuno lo avesse guardato in quel momento avrebbe tranquillamente notato tutta la rabbia e l'odio che c'era dietro a quegli occhi di un blu talmente chiaro da sembrare quasi bianco. La mano che gli sfiorò il braccio lo distolse dai suoi pensieri -guarda che hai il pollo e le patate sotto il tuo naso, mangia- lui non rispose, Kate non ci fece caso: era raro che l'amico concedesse alle persone più di qualche parola. Finita la cena la preside fece le solite raccomandazioni su Foresta Proibita e orari del coprifuoco; finito ciò ogni caposcuola accompagnò gli altri studenti della sua casa nei dormitori.

Alex era disteso tra le lenzuola del suo letto a baldacchino, la luce della luna era l'unica cosa che illuminava quella fredda stanza. Aveva respinto Kate quella sera; ''sono stanco'' le aveva detto, in realtà voleva stare da solo a riflettere. Il giorno dopo avrebbe dato il via al loro, anzi suo, piano; il primo obiettivo era quello di conquistare una certa fama: si, avrebbe fatto come suo padre, si sarebbe fatto ammirare e rispettare da tutti, mille seguaci lì dentro la scuola e poi, alla fine, dopo avere la fiducia di quegli stupidi Potter e Weasley, avrebbe colpito.

 

''com'è strano quel ragazzo'' stava pensando Lily Luna Potter, non molto lontana dalla stanza di Alex. ''magari è solo timidezza...però sembra simpatico...lui e l'altra ragazza. Come si chiama? Kate mi sembra...se ne parlassi con mia mamma e mia zia forse mi direbbero che sembra un po' Pansy Parkinson quando stava con Draco Malfoy. Magari però Alex la ama veramente'' aggiunse con un tono di tristezza ''...ma insomma Lily che stai pensando? Certo è un bel ragazzo ma tu stai frequentando un altro ragazzo..il capitano della squadra di Corvonero, e tutta la scuola vorrebbe essere al tuo posto! Su dormi Lily'' e con questo ultimo pensiero si abbandonò tra le braccia di Morfeo.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


C'era un bel sole quella mattina e niente poteva mettere più di buon umore Lily; stava andando a fare colazione con le sue amiche di Serpeverde Allison Carter e Grace Jackson. Allison era molto simpatica e affascinante, alta bionda e begli occhi, sempre circondata da ammiratori, anche se non era per niente portata per lo studio, Grace era il suo esatto opposto sempre sulle sue, non troppo bella ma decisamente brillante; Lily invece era una via di mezzo: era bella, aveva preso i capelli di sua madre e gli occhi di suo padre era alta e snella, simpatica e studiosa. Si erano conosciute il primo anno a scuola e anche se tutte e tre diverse tra loro erano diventate subito migliori amiche. -Lily hai visto il nuovo arrivato? mica male eh?- stava dicendo Allison -si può sapere perché tu pensi sempre e solo ai ragazzi Ally? Studiare di tanto in tanto al posto di chiedere i compiti a me non ti farebbe male sai?- la interruppe Grace -che noia Gracy! Libri libri libri e ancora libri! Tu sei uguale a me solo che io, a differenza tua, mi diverto!- -su ragazze basta- cercò di dire Lily -piuttosto dobbiamo organizzare la solita festa di inizio anno...io pensavo di farla in maschera voi che dite? però non ho proprio idee sul tema- -cavolo questo si che è cambiare argomento- disse Grace ironicamente -comunque potremmo fare un tema libero?- -no no verrebbe un macello...che ne dite di personaggi del passato?- propose Allison, subito interrotta da Lily -per poi trovarmi tanti Harry Potter che girano per la festa? No grazie, ne ho uno a casa tutti i giorni!- -ma dai Lily ti viene in mente niente di meglio?- disse Ally -in effetti no- rispose la ragazza -bene allora è deciso!- disse Allison, ma vedendo l'espressione di Lily aggiunse -sempre se nell'arco della giornata non troviamo nulla di meglio-. Chiacchierando erano arrivate in Sala Grande, già piena di studenti che aspettavano di ricevere gli orari delle lezioni; si sedettero al loro tavolo e passò il professor Lumacorno, che era il responsabile della casa di Serpeverde, a consegnare gli orari. -questa mattina abbiamo due ore di Pozioni con Corvonero e poi due di Erbologia...al pomeriggio invece due ore buche e due di Rune Antiche. Non male dai! Cosi nelle ore buche potremo organizzare il ballo- fece Allison con un sorriso finendo di leggere l'orario di quel giorno tra un sorso di caffè e l'altro.

 

Dall'altra parte del tavolo Kate stava leggendo il programma per quel giorno: Erbologia e due ore buche per la mattina mentre Pozioni e Trasfigurazione al pomeriggio. -ciao- fece una voce alle sue spalle, si girò e vide un ragazzo alto e moro con gli occhi colore dell'ambra -mi chiamo Alan, sono della tua Casa e anche del tuo stesso anno credo...sei al sesto giusto? Come ti chiami?- -Kate, e si sono al sesto- rispose lei con un sorriso tirato -se vuoi poi possiamo andare insieme a lezione, si insomma, visto che sei nuova e magari non sai dove sono le serre- continuò il ragazzo, palesemente imbarazzato -grazie ma sto aspettando un amico, intanto vai pure avanti, qualche modo per arrivare lo troveremo- gli disse senza preoccuparsi di non sembrare seccata. Con una nota di delusione nel viso lui annuì e se ne andò. In quel momento arrivò Alex -fai già conquiste il primo giorno?- chiese lui senza troppo interesse -non è il mio tipo- gli rispose -e da quando sei diventata così delicata? A Durmstrang non ti facevi di certo questi problemi- disse il ragazzo -era un'altra cosa e lo sai, qui dobbiamo concentrarci su ben altro o te lo sei già dimenticato?- -no non l'ho dimenticato; tuttavia non posso non pensare che ogni tanto qualche distrazione faccia male- replicò lui con un ghigno per niente innocente -chissà perché lo sospettavo...andiamo alle serre sbrigati-. Non proferirono più parola fino a quando non furono davanti a Paciock che spiegava gli usi e le potenzialità della Mimbulus Mimbletonia. -bene ragazzi- disse il professore -voglio, per la prossima lezione, un intero foglio di pergamena su quanto detto oggi della Mimbulus Mimbletonia; ovviamente ben venga un approfondimento. Potete andare- quasi tutti gli studenti erano rimasti sbigottiti -cosa? già i compiti al primo giorno? Cominciamo bene!- aveva detto una ragazza di Tassorosso con i quali avevano fatto lezione quella mattina. Nel tornare al castello incrociarono quelli del quinto anno che stavano andando a Erbologia, tra loro c'era Lily che forse involontariamente guardò nella direzione del nuovo studente, Alex Black, proprio mentre lui la stava guardando. Gli sorrise e lui, anche se malamente, la ricambiò.

 

-Lily ma perché tu conosci sempre prima degli altri i ragazzi più carini della scuola?- chiese Allison che aveva notato gli scambi di sorrisi tra l'amica e il nuovo arrivato -l'ho incontrato in treno e comunque non mi interessa. In ogni caso lui sta con la ragazza che gli cammina vicino, me l'ha fatto palesemente intendere lei ieri- le rispose Lily -come se mi interessasse se sta con qualcuna o meno; ci proverò comunque...insomma, sono una Serpeverde, permettimi di comportarmi da tale ogni tanto- affermò Allison che già stava pensando a come presentarsi al ragazzo -certo certo- disse Lily scoppiando a ridere: non aveva idea del perché il Cappello Parlante l'avesse messa a Serpeverde, certo era orgogliosa, ma non troppo furba e la sola ambizione che aveva era di essere la ragazza più carina della scuola. Sicuramente comunque lo ringraziava ogni giorno per quella scelta, che aveva dato il via ad una bellissima amicizia.

 

Era pomeriggio e Lily, Allison e Grace stavano organizzando il famoso ballo; o meglio, Lily e Allison lo stavano facendo, Grace si sarebbe unita a loro solo dopo aver fatto i compiti che avevano assegnato quella mattina. -pensavo che potremmo farla nella Stanza delle Necessità, nessuno può entrare se non sanno cosa bisogna pensare per far apparire la porta e poi sarebbe perfetta! Anche perché la stanza che abbiamo usato fino all'anno scorso non è più sicura dopo che ci ha scoperti Gazza- disse Lily ricordando la spiacevole esperienza dell'anno prima -si ottima idea. Allora per il tema ti è venuto in mente altro?- chiese Allison e vedendo l'amica scuotere la testa continuò -dai non è la fine del mondo Lily! Tuo padre è amato e ammirato da tutti per quello che ha fatto poi, pensa che magari dietro la maschera ci sarà un bel ragazzo; in ogni caso non è detto che ci saranno tanti ragazzi a vestirsi come lui- continuò con una strizzatina d'occhio facendo sorridere la ragazza -bene quindi io pensavo di farlo tra tre settimane; è vero è molto tempo ma per informare tutti, comprare i vestiti e tutto il resto che serve tre settimane basteranno- -perfetto- disse Lily e continuò - quindi sarebbe il 21 settembre però si potrebbe fare il 26 così è sabato?- -si buona idea- disse Grace che si era appena unita a loro. E continuarono per il resto delle due ore a progettare il ballo in ogni particolare: dalla musica, al colore delle decorazioni e soprattutto a come informare gli altri studenti senza che gli insegnanti lo venissero a scoprire. L'idea geniale venne a Lily -potremmo scriverlo nel giornale della scuola, lo leggerebbero sicuramente tutti; per gli insegnanti potremmo fare un incantesimo sui giornali che non li renda leggibili a loro, cosa ne pensate?- assolutamente perfetto!- avevano risposto in coro Allison a Grace con grandi sorrisi e tutte eccitate all'idea del ballo imminente.

 

In Sala Grande era appena iniziata la cena; James Potter stava parlando con il capitano della sua squadra di Quidditch per fissare l'inizio degli allenamenti quando venne interrotto dalla cugina Rose -James posso parlarti?- -dopo Rose- la ragazza se la prese mettendo il broncio -scusa Thomas ne discutiamo più tardi, va bene?- fece James al suo capitano -non c'è problema, non preoccuparti- rispose lui tranquillo. -che dovevi dirmi?- disse rivolto alla cugina -in effetti nulla di importante, almeno credo...è solo che da quando siamo arrivati ieri sera, Alex guarda spesso dalla nostra parte, e anche la sua amica, Kate- gli disse Rose -non iniziare a fare la paranoica Rose, sicuramente guardano da questa parte perché siamo gli unici che conoscono- cercò di tranquillizzarla -se lo dici tu...io comunque non ho fame, ci vediamo alla torre- disse lei freddamente e se ne andò; James la seguì: conosceva bene la cugina, se si metteva in testa qualcosa non c'era verso di togliergliela, ma sperava che con un discorsetto ben assestato si sarebbe tranquillizzata almeno per un po'. La trovò che stava percorrendo una delle scale per salire alla torre -Rose!- -che vuoi?- rispose lei palesemente arrabbiata, girandosi verso di lui -ascoltami Rose! Perché mai dovrebbero fissarci secondo te?- anche se immaginava la risposta della cugina glielo chiese comunque -magari perché non stanno dalla parte dei...“buoni”? Io non sono mio padre o mia madre! Non voglio affrontare quello che hanno affrontato loro lo capisci?- -lo so che non sei Ron o Hermione, Rose. Non dovrai affrontare nessuno, ormai Voldemort è morto e nessuno potrà fare del male ne a noi ne ad altri- disse James asciugando con un dito le lacrime che avevano iniziato a scorrere sulle guance della cugina. Senza sapere come le si avvicinò, alzandole leggermente il viso: ormai sentiva il respiro di lei sulle sue labbra, e la baciò. Inizialmente le loro bocche si sfiorarono appena poi tutto ciò che c'era intorno a loro perse la sua consistenza. Dopo quelle che sembrarono ore i due si staccarono -James che ti è saltato in mente? Siamo cugini miseriaccia!- disse Rose che era arrossita fino alla punta delle orecchie, così come spesso succedeva al padre -scusami! E comunque non mi sembravi molto dispiaciuta, no? In ogni caso... dimentichiamo l'episodio, è meglio- rispose James sistemandosi e cercando di riprendere il controllo di sé. -decisamente meglio- puntualizzò la cugina prima di girare su i tacchi e andarsene. James non sapeva perché l'aveva baciata, non provava niente per lei se non affetto, che lei sicuramente ricambiava, era stato forse un modo per dirle che l'avrebbe protetta sempre e comunque, cosi come avrebbe protetto sua sorella e tutta la sua famiglia.

Nel suo letto Rose non riusciva a dormire, sulle labbra aveva ancora il sapore di James; non era stata capace di rifiutarlo, ma era sicura di non provare nulla per lui. Aveva avuto paura nel vedere gli occhi di Alex che la fissavano in maniera strana e probabilmente quello era stato un modo del cugino per tranquillizzarla. Un modo decisamente bizzarro, senza dubbio. Decisa a dimenticarsi l'episodio si girò dall'altra parte del letto e cercò di dormire.

I due cugini si addormentarono, ignari che qualcuno li avesse visti.

 

-vuoi stare solo anche stasera?- disse Kate ad Alex sulle scale che portavano ai sotterranei, lui la guardò sorridendo.

grazie a chi legge, anche senza commentare.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


-Lily c'è una cosa che devo dirti!- Lily era ancora assonnata e stava bevendo un caffè quando la cugina le si scaraventò quasi addosso sedendole a fianco -che è successo Rose? Ma hai dormito stanotte? Hai una faccia tremenda- disse Lily vedendo le sue occhiaie pesanti che il trucco non era riuscito a mascherare totalmente -niente di importante...che dico niente! È un casino. Ho baciato tuo fratello, cioè lui mi ha baciata- Lily era a dir poco sbigottita: non si era mai accorta dell'interesse di James per Rose, non l'aveva nemmeno lontanamente creduto possibile; e poi erano cugini insomma. -Rose ma che stai dicendo?- Lily sperava di aver capito male -io e James ci siamo baciati. Più chiaro adesso?- disse Rose scandendo ogni parola e aspettando la sfuriata della cugina su comportamenti etici e via discorrendo -ma perché? Ma dico, siete impazziti per caso? Come vi è saltato in mente? Siete cugini, per le mutande di Merlino!- Lily non riusciva a credere cosa fosse successo -Lily ti spiacerebbe abbassare la voce? Comunque è successo, punto. Volevo solo avvertirti e, tanto per puntualizzare, tra noi non c'è nulla, è stato solo...un caso; stavo piangendo e lui credo l'abbia fatto per consolarmi- -bel modo di consolare! Non ho parole...cercate di non ripetere la cosa almeno- disse Lily -ovviamente- rispose Rose prima di andarsene.

James arrivò a fare colazione poco dopo la conversazione tra Rose e Lily. Vide le occhiate di fuoco che gli rivolse la sorella e maledì mentalmente Rose per non saper tenere chiusa la sua bocca e sedutole accanto le disse -dovevi proprio dirglielo? È stato solo un incidente che non si ripeterà. Tu non mi interessi, non mi piaci e sei mia cugina!- Rose arrossì -beh scusa tanto ma non sono riuscita a stare zitta, non con lei almeno- James non le rispose neanche e i due finirono la colazione senza più rivolgersi la parola. Prima che Rose andasse a lezione tuttavia James la fermò -scusami per come ti ho trattata poco fa,- le disse -volevo solo che il mio gesto non venisse frainteso- -vedi James- gli rispose lei -non è così difficile fraintendere quello che è successo- poi con un sorriso aggiunse -ma non preoccuparti, so che non c'è niente, io ti voglio bene ma qui finisce e sono contenta che abbiamo chiarito- prima di andarsene con le sue amiche gli stampò un bacio sulla guancia; lui le sorrise e andò da Thomas a discutere di Quidditch come faceva tutte le mattine.

Erano ormai passate due settimane dall'inizio dell'anno e fuori era una bella giornata; il clima di settembre permetteva ancora di stare in giardino senza imbottirsi di giubbotti. Lily era seduta davanti al Lago Nero, ci andava spesso quando aveva ore libere e soprattutto bisogno di pensare. Immersa nella lettura sulla storia di qualche folletto che aveva partecipato ad una guerra magica molti anni prima, per Storia della Magia, la noiosissima materia del noiosissimo professor Ruf, non si accorse che qualcuno le sedette vicino. -è bello qui fuori- disse il nuovo arrivato  -Alex! Mi hai spaventata- iniziò Lily, un po' sorpresa di trovarselo cosi vicino -comunque si- continuò -è veramente bello- dopo qualche minuto lui parlò di nuovo -non mi hai più rivolto la parola da quando siamo arrivati a Hogwarts- -neanche tu l'hai fatto, mi pare- gli disse lei -touche- e si misero a ridere. Alex si sorprese della sua risata, forse una delle uniche volte ad essere vera. -com'è Hogwarts?- gli chiese -diversa direi, non che non mi piaccia, sia chiaro. Ogni tanto mi perdo- le rispose -a me capita ancora dopo cinque anni- fece Lily, che ormai aveva messo via i suoi libri -Kate dov'è?- continuò -non so, l'ultima volta che l'ho vista stava parlando con un certo Alan- -ma...- iniziò la ragazza -no non stiamo insieme se è questo che vuoi chiedermi, è un rapporto...particolare diciamo- la interruppe lui considerando chiuso l'argomento. -ti va di vedere una cosa Alex?- lui annuì, si alzarono e iniziarono a camminare verso la Foresta Proibita -lo so che non dovremmo essere qui ma ti devo far conoscere una persona a cui voglio molto bene- spiegò Lily. Dopo qualche minuto arrivarono davanti la casa di Hagrid -ciao Lilian!- fece il guardiacaccia non appena la vide -Hagrid sai che mi piace di più Lily- disse la ragazza fingendo un broncio -comunque lui è Alex Black, è al sesto anno come James ma fino all'anno scorso era a Durmstrang- Hagrid continuava a fissare il ragazzo senza rispondere, sembrava avere un viso familiare ma non riusciva a capire chi gli ricordasse, si riscosse quando la ragazza lo chiamò di nuovo -Oh, ciao io sono Rubeus Hagrid ma puoi chiamarmi Hagrid come fanno tutti, volete entrare?- -no siamo di fretta scusa! Ciao Hagrid- lo salutò Lily con un abbraccio -arrivederci- fece Alex, fin troppo freddamente. I due ragazzi si incamminarono insieme verso il castello rimanendo ai margini della Foresta -mi piacerebbe vedere il Campo di Quidditch un giorno- fece lui ad un certo punto -è un invito per caso?- chiese Lily -dipende, tu vuoi prenderlo come tale? Posso sempre chiedere a qualche noiosa ragazzina della scuola di accompagnarmi se non ti va- -potrebbe andarmi...andrai al ballo?- lui si fermò e la spinse verso un albero circondandola con le braccia in modo che non potesse muoversi -è un invito per caso?- le disse a un soffio dal suo viso -vorresti che lo fosse?- rispose lei senza muoversi e cercando di non mostrare la sua agitazione -potrebbe essere- Alex si avvicinò alla ragazza sempre di più -per cedere ad un ragazzo non mi bastano quattro chiacchiere e delle braccia attorno, ricordatelo la prossima volta- disse Lily con un ghigno e prima che lui si capacitasse delle sue parole, aveva già preso in mano la bacchetta -Stupeficium!- e Alex finì steso a terra a tre metri di distanza. Quando si rialzò, Lily era già sparita dietro il portone principale del castello; l'aveva sottovalutata: aveva pensato che i giochetti che usava di solito con le altre ragazze sarebbero bastati per farla cadere ai suoi piedi e si era sbagliato. Meglio così forse, l'avrebbe fatta passare dalla sua parte più lentamente e poi l'avrebbe vinta.









so che è un pò lenta come storia, ma siamo ancora all'inizio...cmq mi piacerebbe sapere che ne pensate :)
XxDUBHExX

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Ciao! :)

prima di lasciarvi al nuovo capitolo volevo fare delle precisazioni riguardo le età dei personaggi:
la storia è ambientata circa 17 anni dopo la morte di Voldemort, Alex e Kate hanno entrambi 17 anni o poco più, ma vanno al sesto anno per stare più a contatto con la famiglia Potter (ovviamente tutto ai fini del loro piano); poi James e Alice sono al sesto, Rose Scorpius e Lily al quinto, Albus e Fred jr al secondo e Hugo al primo, Ted al settimo. Spero di non avervi annoiato. Buona lettura!




Hogsmade. Era mattina e quella sera ci sarebbe stata la festa di inizio anno; tutti stavano facendo acquisti: dagli abiti agli alcolici, dai fermacapelli all'ultima moda alle scarpe con il tacco più alto. Certo la festa era partita come ballo in maschera ma ben pochi si sarebbero presentati come personaggi magici del passato: al massimo un super abito scollatissimo con una mini maschera sul volto le ragazze e il classico smoking per i ragazzi. Lily aveva scelto un bellissimo abito bianco avorio che le arrivava ai piedi lasciando libere le spalle e una mascherina sul viso, doveva rappresentare una strega che, come Hermione, aveva combattuto per la libertà degli elfi domestici; Rose invece si era presa un vestito nero molto particolare: con un velo le copriva le spalle, era stretto in vita e ricadeva fino a terra in una gonna larga, anche lei con la maschera che le nascondeva il volto: Morgana, o almeno quella era l'idea iniziale. Allison e di conseguenza Grace che prendeva i suoi consigli di moda come oro colato, erano tra quelle che avevano perso di vista il tema della festa: abiti minimali, tacchi da paura e la classica maschera. James da canto suo aveva deciso di travestirsi da suo padre, Albus Severus da Ron e il povero Hugo era stato costretto a coprire i panni di Hermione -ma dai James ti prego non puoi farmi questo!- aveva protestato il ragazzino -Hugo è tua madre, non fare storie- dopo aver progettato di scagliare qualche maledizione senza perdono ai cugini il prima possibile, a malincuore accettò. Sapeva che alla festa era vietato togliere la maschera o rivelare la propria identità e sperava di non essere visto da nessuno.


Alle nove la festa era appena cominciata. C'era chi vestiva i panni di Silente, chi delle Sorelle Stravagarie, altri di Nicholas Flamel; poi gli eroi della seconda guerra magica: Sirius, Remus, Tonks anche Malfoy. Molti erano vestiti da Harry, Ron o Hermione, ma chi aveva riscosso più successo erano i due veri Potter e il piccolo Weasley. La musica era alta, tutti stavano ballando, ma subito calò il silenzio: nella stanza erano appena entrati una ventina di ragazzi travestiti da Mangiamorte, impossibile dire chi fossero per via delle maschere. -non posso crederci- disse James seguito da molti altri studenti. Ricordava suo padre quando parlava dei Mangiamorte, persone malvagie o assetate di sangue, totalmente devote a Voldemort, forse per vera lealtà o forse solo per paura, capaci di fare tutto ciò che lui chiedeva, anzi, ordinava; da piccolo ne aveva una paura folle, ancora si ricordava quando lo zio Ron gli raccontava le storie solo per vederlo scappare tra le gambe di sua mamma a nascondersi. -che aspettate a riprendere a ballare? Non siamo mica veri Mangiamorte- disse tranquillamente una voce conosciuta da dietro una delle maschere: era un Grifondoro del settimo anno a cui piaceva fare scherzi particolarmente idioti e provocare la gente.
La musica partì nuovamente; Lily aveva appena finito di danzare con Jared, il ragazzo con cui stava uscendo in quel periodo ''vado a prendere da bere'' le aveva detto prima di allontanarsi. Ad un tratto sentì una mano sul suo fianco -mi concedete questo ballo?- girandosi si trovò vicinissima a una maschera da Mangiamorte -sono venuto alla fine hai visto? Ora mi merito un giro al campo- le disse ancora quella voce -Alex?- gli chiese, non le rispose ma era sicura fosse lui -come hai fatto a riconoscermi?- continuò Lily, la voce le tremava un po', quel tipo era in grado di farle partire il cuore a mille solo guardandola, per non parlare del cervello che sembrava aver preso una momentanea pausa, e poi era probabilmente uno dei ragazzi più belli che aveva mai visto, quando stava con lui quasi le sembrava di tornare a undici anni con la sua prima cotta e, se non si fosse vergognata troppo, avrebbe anche cominciato a disegnare cuoricini ovunque -hai un profumo inconfondibile- disse lui, la ragazza si mise a ridere, ancora più imbarazzata e accettò di ballare -un ballo, poi il mio cavaliere mi cercherà- -sai che mi importa del tuo cavaliere- gli rispose lui ridendo -solo perché davanti a tutti non posso schiantarti non ti autorizza...- -vuoi stare un po' zitta e ballare? Parli troppo- la interruppe Black con un ghigno che lei non poté notare a causa della maschera. Dopo un po' Lily si mise a ridere -non immagino che faccia farebbe mio padre, se vedesse ballare la sua adorata figlia con un Mangiamorte- lui non le rispose facendo quasi finta di non averla ascoltata: già, che faccia avrebbe fatto il grande Harry Potter se avesse visto Lily con un Mangiamorte? Forse, l'avrebbero scoperto presto.
Rose era stata invitata a ballare da un Draco Malfoy che aveva ben poco di diverso dal Malfoy reale -Scorpius, sei tu?- lui annuì; in quel momento Rose ringraziò mentalmente le amiche della cugina per le maschere che nascondevano il rossore del suo viso, o almeno era quello che credeva -non pensavo di farti quest'effetto...Sei arrossita- disse lui ridendo, Merlino quanto era bella -no, ho solo caldo- rispose Rose prontamente e cercando di tagliare il discorso -se vuoi possiamo anche andare fuori nelle terrazze...magari fa più fresco e ammetterai che sono io a farti arrossire- -sempre modesto tu Malfoy eh? Comunque si, magari è meglio un po' d'aria-. -Jo dov'è?- chiese Rose una volta in terrazza fingendo il più possibile di non sembrare interessata -è stata male questo pomeriggio e non è voluta venire- rispose lui -che peccato!- disse la ragazza forse con una nota troppo ironica nella voce meritandosi un'occhiataccia da Scorpius -allora Weasley, quale dei tuoi tanti ammiratori hai fatto cadere ai tuoi piedi da quando sei tornata ad Hogwarts?- -proprio nessuno- disse lei atona, completamente dimentica dell'episodio con James -non mi sembrava Nessuno quello che ti stava baciando nelle scale qualche settimana fa- fece Scorpius con voce dura. Rose era allibita, non era possibile che li avesse visti! Non il Suo Scorpius, non lui -non è come pensi- gli disse semplicemente -no, certo che no. Io torno dentro, buona festa- e se ne andò. Non voleva piangere, non alla festa, ma non riuscì a trattenersi -che hai?- era James -vattene, hai già fatto abbastanza- gli disse con rabbia e tristezza -Rose ma...- -Rose ma? Tu dici Rose ma? Scorpius ci ha visto mentre mi hai baciata lo capisci?- -sei sicura?- -no, sto scherzando. È ovvio che sono sicura James!- -Rose mica è la fine del mondo sai...poi gli passa- cercò di dire lui, ma vedendo ammontare la rabbia nello sguardo della cugina, si pentì subito delle parole appena pronunciate ''sei un'idiota James, forse ha davvero ragione Lily quando dice che ho la stessa capacità emotiva dello zio Ron alla nostra età'' si disse il ragazzo cercando di assumere un'aria innocente -non è la fine del mondo eh? Bene, vieni con me-. Lo strascinò senza tanti complimenti fino ad una Mangiamorte che sapeva essere Kate Ellis, la ragazza che da un paio di giorni frequentava ''amichevolmente'' James, lo prese per i capelli e lo baciò di nuovo; lui che non aveva visto Kate, rispose alla cugina senza quasi rendersene conto. Quando lei si staccò gli disse -bene, allora cerca di spiegare questo alla tua nuova amichetta. Guarda è proprio questa qui vestita da Mangiamorte; ah Kate, a proposito- disse infine rivolta alla ragazza -pessima scelta per il vestito, è orrendo- detto questo girò su i tacchi e se ne andò dalla festa. Lily aveva assistito all'intera scena  e, troppo sconvolta, non era riuscita neanche a fare un passo per fermare la cugina che se ne stava andando infuriata -interessante la tua famiglia- le disse Alex ghignando -già, da un paio di generazioni siamo attira-guai...scusa vado a parlarle-.
-Rosie- -ciao Lily- le rispose la cugina atona continuando subito -ti prego non ho voglia di ramanzine- -sai che non te le farò,- loro due erano sempre state molto legate, si raccontavano ogni cosa fin da quando erano piccole, si conoscevano profondamente e proprio per questo Lily sapeva che in quel momento una ramanzina per la cugina sarebbe stata la cosa peggiore: l'avrebbe fatta chiudere in se stessa senza rivolgere la parola a nessuno almeno per un paio di giorni -posso solo chiederti perché?- la ragazza le raccontò della discussione con Scorpius e poi quella con James e la sua decisione avventata -ma quindi- iniziò Lily -non provi niente per mio fratello giusto?- -assolutamente nulla- le disse Rose per tranquillizzarla: era vero non era innamorata e niente del genere, forse solo un po attratta, ma chi non lo sarebbe con James? -senti Lily...non voglio rovinare la tua serata, torna dentro...io sto bene- ''beh bene...no direi che sto proprio di merda'' pensò intanto fra se Rose -se ho bisogno ti chiamo- le disse infine con un sorriso, alla fine quelli erano suoi problemi, se li sarebbe risolta da sola, o almeno ci avrebbe provato. Lily le baciò una guancia, prima di tornare dentro a ballare, anche se spesso i suoi pensieri tornavano su Rose.
La festa era finita da un pezzo e Lily stava finendo di sistemare le ultime cose nella Stanza che fino a un'ora prima era stata teatro di una magnifica festa, quando entrò Alex -ho pensato- iniziò lui -che non fosse saggio che una ragazza come te torni al dormitorio da sola, quindi ti accompagno- -già, perché potrei perdermi o non sapermi difendere...ricordi che ti ho steso senza tanti problemi?- gli ricordò lei -avevi la tua bacchetta però- disse il ragazzo con una strana espressione sul volto. Lily cercò la bacchetta nella tasca del vestito, non c'era più. -me l'hai rubata!- lo accusò subito -potrebbe essere- disse lui -dammi un bacio e te la ridò- -hai tre anni per caso? Ridammela... Accio!- l'incantesimo non funzionò -Lilian, che vuoi che sia un bacio?- -stupido Black dammela ti ho detto, quasi pensavo fossi simpatico dopo stasera, invece non sei nemmeno quello!- lui si mise a ridere, una risata fredda e che di umano aveva ben poco. Ora Lily aveva paura, in fondo non conosceva bene quel ragazzo ed erano soli, lei senza bacchetta per di più; iniziò a tirargli dietro tutto quello che le capitava vicino alle mani ma Alex li schivò facilmente con dei Protego. In pochi secondi la ragazza si trovò con le spalle al muro e lui le fu addosso in un attimo, stringendole i polsi in una presa salda per non lasciarla scappare -baciami- era quasi una supplica -mai- disse lei -baciami!- ora aveva il tono di chi non era abituato a sentirsi dire di no -Alex vattene, ti prego, mi fai male!- era lei a supplicare ora. Le lasciò i polsi ma la trattenne con il peso del suo corpo -non mi piace correre dietro alle ragazze Lilian e tu mi resisti; perché?- le chiese appoggiando la fronte a quella della ragazza -non ti è mai passato per la testa che non tutte le ragazze siano attratte da te? Almeno, non quelle sane di mente! E si da il caso che io sia tra quest'ultime- gli rispose tentando di dare tono alla sua voce e di non pensare al cuore che quasi le usciva dal petto -quindi mi vorresti dire che- continuò lui -se io ti baciassi dimostrandoti il mio interesse, tu non smetteresti di essere sana di mente pur di stare con me?- -stronzate- disse lei sperando di chiudere lo spiacevole discorso -ora lasciami e andiamo a dormire- al posto di andarsene però, Alex si fece sempre più vicino, il suo respiro sulle labbra di lei, non poteva nascondere a se stesso che desiderava baciarla, azzerando le distanze pose le sue labbra su quelle di Lilian; la ragazza non rispose subito al bacio, ma dopo qualche inutile resistenza, tra cui anche un morso sulle labbra di Alex, si lasciò andare. Dopo qualche minuto lui pose fine a quel bacio, avendo paura che se lo avesse protratto ancora non sarebbe più riuscito a fermarsi. -sanguini- disse Lily leggermente imbarazzata -chissà come mai- le rispose sorridendole -devo finire alcune cose ancora...- -ti aspetto, ah Lilian la tua bacchetta- disse Alex porgendogliela con un ghigno. Dopo una decina di minuti i due stavano camminando per i corridoi di Hogwarts, Alex si fermò all'istante -ho sentito un rumore- disse spingendola verso un'aula vuota e richiudendosi velocemente la porta alle spalle -sarà stato Gazza o mag...- non riuscì a terminare la frase perché la sua bocca fu chiusa da quella del ragazzo. -scusa, non sono riuscito a resistere- disse, forse più sincero di quanto pensasse -non abituartici, non succederà più....ti ho già detto, non sei il mio tipo- gli rispose non curante e andando verso la porta. Si salutarono all'ingresso dei dormitori con un semplice ''ciao'' e ognuno tornò alla sua stanza.
Lily troppo stanca si addormentò subito; Alex prima di perdere coscienza si complimentò per come stava riuscendo il suo piano: ormai quella ragazza era sua.




Bene, anche questo capitolo è finito. Spero davvero tanto che vi sia piaciuto :)
fatemi sapere perchè le vostre opinioni mi servono davvero!

Vorrei ringraziare  
Danyazzurra   per aver recensito lo scorso capitolo e per aver messo la storia tra le seguite: ho cercato di applicare i tuoi consigli riguardo le emozioni dei personaggi, spero di averlo fatto nel modo giusto! :)

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


La festa era stata un successo, o almeno questo era quello che pensava la maggior parte degli studenti. James, Rose e Lily volevano invece solo dimenticare tutto ciò che era avvenuto la sera prima.



Si erano baciati, di nuovo. James ricordava ogni secondo di quel bacio, le mani di lei sui suoi capelli che lo trattenevano per non farlo andare via, lui che dopo che le loro labbra si erano toccate non aveva capito più niente. Voleva solo averne di più, di più. ''ma che diavolo stai pensando James? Lei è tua cugina, stampatelo bene in quella testa bacata che ti ritrovi!'' si rimproverò. Confuso e arrabbiato, ecco come stava in quel momento: non sapeva perché non riusciva a smettere di pensare a Rose ed era arrabbiato perché lei lo aveva baciato e davanti alla ragazza che gli piaceva, per di più. ''le parlerò, di nuovo'' decise prima di alzarsi dal suo letto ancora sfatto dalla notte.



Non riusciva a credere a ciò che aveva fatto: era così arrabbiata con James, che non capiva come lei si sentiva dopo aver parlato con Scorpius e averci litigato a causa sua, che in quel momento baciarlo davanti a Kate, la ragazza di cui si era invaghito, le era sembrata l'unica soluzione. Non aveva pensato a tutto quello che comportava quel gesto, ''almeno eravamo mascherati e solo i nostri amici sapevano chi eravamo...non lo diranno a nessuno'' e con questo pensiero iniziò a vestirsi.

-dobbiamo parlare, Rose- disse una voce alle sue spalle -James, per Merlino, mi hai spaventata!- non ricevendo alcuna risposta dal cugino continuò -senti non so che mi è preso ieri va bene? Ero arrabbiata, tu non mi ascoltavi, non capivi e poi...- lui la abbracciò e senza staccarsi disse -Rose non posso dire di non essere arrabbiato per quello che hai fatto ieri ma d'altra parte ora siamo pari; Scorpius e Kate ci hanno visti mentre noi...hai capito- -si ho capito, scusami comunque non dovevo farlo... è che ho agito di impulso, sai l'ho preso da mio padre- fece lei come se questa fosse una vera giustificazione, lui le rivolse un sorriso dolce -bene, io andrei. sai, il Quidditch chiama- -ciao James- e il ragazzo se ne andò lasciandola sola nella stanza.



Le lezioni proseguivano ad Hogwarts e per gli studenti del quinto e del settimo anno era sempre più difficile stare dietro a tutti i compiti assegnati. All'ennesimo ritardo nella consegna di un tema di Rose in Erbologia, il professor Paciock decise che la ragazza avrebbe dovuto studiare con uno studente più grande per aiutarla nelle sue carenze; la sua scelta ricadde su Black, che aveva ottimi voti in tutte le materie. Quando lo disse a Rose, lei sembrò un po' dispiaciuta: probabilmente avrebbe voluto capitare con Malfoy, ma Neville era più che sicuro che se fosse stata con Scorpius, non si sarebbero concentrati su Erbologia.



Alex Black era seduto in Sala Comune con Kate distesa sulle sue gambe e molti altri Serpeverde intorno: ormai aveva cominciato a ricoprire il ruolo di Draco Malfoy molti anni prima, era il Principe delle Serpi, adorato e ammirato da tutti; per non dire che la maggior parte delle ragazze della scuola avrebbe fatto di tutto per entrare anche una sola notte nel suo letto. -

ehi Black- iniziò Rose, il ragazzo la guardò e le fece cenno di continuare -Neville ti ha detto delle ripetizioni di Erbologia?- -si mi ha accennato...- dopo quello che parve un tempo infinito Alex concluse -d'accordo, quando iniziamo?- -anche subito, prima finiamo meglio è! Possiamo andare in biblioteca o al parco o in camera o anche stare qui- -calma Rose, credo comunque che la biblioteca e la Sala Comune siano occupate mentre fuori è... freddo, la mia stanza andrà bene- fece lui tranquillamente -scusate ragazzi a dopo- disse facendo l'occhiolino ai suoi compagni e dando un bacio sulla guancia a Kate.

-entra pure- disse lui aprendole la porta -non serviva- continuò -andare male in Erbologia solo per stare con me- lei scoppiò in una risata ironica -se avessi voluto stare con te non mi sarebbe di certo servita Erbologia- gli rispose, avvicinandosi alle labbra del ragazzo -comunque- iniziò lui ''dev'essere il gene Weasley a farle così dannatamente provocanti. Ma devo stare attento, specialmente con Lily, ogni volta che è nei paraggi mi stordisce il cervello'' – su, cominciamo, fammi vedere i tuoi compiti- e lavorarono per tutto il pomeriggio.

-grazie mille Alex- gli disse Rose con un sorriso -non so davvero come ringraziarti- -io ce l'avrei un modo- le disse avvicinandosi, la ragazza era pietrificata. Lui inizio a spostarle i capelli dal collo sfiorandolo prima con la punta delle dita poi con le labbra; sentì la ragazza reprimere a fatica un brivido di piacere e sogghignò -non pensavo di provocarti certe sensazioni- le disse prima di spostare la sua bocca su quella di lei. Rose non si oppose, anzi iniziò a percorrergli il corpo con le sottili dita e ad accompagnare i suoi movimenti fino a trovarsi distesa in un letto dove per la prossima ora non avrebbe pensato ad altro che al meraviglioso corpo del ragazzo che aveva davanti a lei.





-Lily devo dirti una cosa!- -che è successo adesso Rosie? Ti prego non dirmi che c'è ancora James di mezzo- la Weasley scosse la testa -no un altro ragazzo...Alex- disse Rose, palesemente imbarazzata -quel Alex, quello nuovo?- -si- ''c'era da immaginarselo'' si disse Lily ma fece finta di nulla e sorridendo alla cugina le disse -vi siete baciati?- il ''non solo'' di Rose bastò a farla smettere di ascoltare: dopo aver baciato lei, Lily, era andato a letto con chissà quante altre, ma soprattutto con la sua migliore amica e cugina.

-tu! brutto lurido schifoso approfittatore di ragazze!- urlò Lily quando scesa in Sala Comune trovò Alex ridere e scherzare con gli altri Serpeverde -come hai osato portarti a letto la mia migliore amica eh?!- lui si alzò tranquillo dal divano e le si avvicinò sussurrandole -sei gelosa per caso, piccola?- lei lo guardò nera di rabbia, prima di scoppiare a ridere -prima che io sia gelosa di qualcuno che forza le ragazze a baciarlo, Voldemort sarà risorto!- disse lei, che se fosse stata meno arrabbiata avrebbe sicuramente notato l'effetto che quelle ultime parole avevano avuto sul ragazzo -e sei sicura che questo non accadrà mai?- le rispose sussurrandole malignamente la frase all'orecchio e facendo rimanere Lily di sasso -che intendi?- disse lei cercando di riprendere un contegno -niente, solo che magari sei gelosa di Rose- -se come no. Un'ultima cosa, non chiamarmi più piccola se non vuoi subirne le conseguenze- e con un'ultima occhiataccia la ragazza se ne andò, lasciandolo solo a compiacersi di se stesso.







Cari Harry, Ron, Hermione e Ginny

come state? Io bene. È da molto che non ci vediamo. Non vi scrivo comunque per questa cosa ma per parlarvi di un'altra cosa. Quest'anno sono arrivati ad Hogwarts due nuovi studenti, un ragazzo e una ragazza che frequentano il sesto anno; ho conosciuto il ragazzo che si chiama Alex Black. Quello che mi ha fatto pensare è la straordinaria assomiglianza del suo sguardo con quello di Tom Riddle. Io l'ho conosciuto a scuola e posso assicurarvi che si assomigliano molto. Lo terrò d'occhio non preoccupatevi. Un abbraccio, il vostro Hagrid.



Harry aveva riletto la lettera talmente tante volte che la ricordava a memoria. Tom Riddle. Quel nome, di nuovo. Aveva sperato di non sentirlo più, se non negli incubi che ancora di tanto in tanto lo tormentavano. -Harry magari Hagrid si sbaglia, sono passati tanti anni da quando Voldemort studiava a Hogwarts- gli stava dicendo Ron, che anche se cercava di nasconderlo era preoccupato quanto l'amico -dobbiamo tornare ad Hogwarts- disse Harry -e parlare con quel ragazzo- -Harry, tesoro, non ti sembra di esagerare?- fece Ginny tenendogli una mano nelle sue -parliamone con Neville, d'altronde lui potrà tenerlo d'occhio anche meglio di Hagrid, che ne dite?- -in effetti non è una cattiva idea Ginny, e se le cose dovessero farsi...come dire...strane, andremo a scuola- concluse Hermione -beh ragazzi- continuò -io e Ronald dobbiamo andare, vi chiamiamo domani- detto questo lasciarono Harry e Ginny riflettere sulla lettera.



Qualche giorno dopo aver scritto a Neville ricevettero la sua risposta:



ciao ragazzi,

io sto bene grazie e anche Luna, che tra l'altro vi saluta. In questi giorni ho osservato molto i due nuovi studenti, vi dirò, sembrano bravi ragazzi ma molte volte abbiamo imparato che l'apparenza inganna. Se ci saranno avvenimenti strani in cui i due vengano coinvolti ve lo farò sapere al più presto. Neville.



-speriamo soltanto di non dover riunire l'Ordine- disse Harry lapidario dopo aver letto la lettera.











Eccomi alla fine di un nuovo capitolo!

Vi volevo lasciare con un po' di suspense: ha ragione il nostro Hagrid sul caro Alex? E Lily, inizia a provare qualcosa per lui? Rose e James invece, come andrà avanti la ''loro'' situazione?



Se lasciate un commento per farmi sapere che pensate mi fareste un sacco felice!



Ps volevo ringraziare:

Danyazzurra e Violet13 per aver recensito lo scorso capitolo

Violet13 e Black Vampire per aver messo la storia tra le seguite

Mich per averla inserita tra le preferite



a presto, DUBHE

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


-oggi prepareremo la Pozione Dimenticante, è molto difficile e solo pochi studenti nell'arco dei miei molti anni di insegnamento l'hanno prodotta ad un livello accettabile- stava dicendo il professor Lumacorno agli studenti di Grifondoro e Serpeverde del sesto anno -questa pozione provoca amnesie a chi la beve. Il lasso di tempo che ricopre l'amnesia dipende dalla concentrazione degli ingredienti: se viene usato più succo delle foglie di Frullotubero, l'amnesia ricopre più ore. Gli ingredienti per una pozione di media durata li trovate scritti sulla lavagna, le modalità di preparazione sui vostri libri; su, al lavoro! Avete due ore- -interessante questa pozione, non trovi?- disse Alex, sorridendo malignamente a Kate; lei non rispose limitandosi a osservarlo: era cambiato da quando erano arrivati ad Hogwarts, a volte lo sorprendeva con la testa persa chi sa dove, e lui si difendeva dicendo che cercava il modo migliore per avvicinarsi ai loro nemici e tornava quello di sempre -senti Alex, posso chiederti una cosa?- gli disse la ragazza, lui annuì in risposta -a te non interessa Lily Potter vero?- -non dire stronzate Kate e rimettiti al lavoro- e con questo lui chiuse il discorso.


Andando in Sala Grande per la cena, Alex trovò Rose ad aspettarlo -ciao- disse lei un po' imbarazzata, lui la salutò con un cenno del capo -senti- le disse poi senza quasi guardarla -sono stato bene con te l'altro giorno, ma era solo sesso capisci? Non mi interessi- era stanco di tutti i film che le ragazze si facevano dopo essere passate per il suo letto, ogni volta la stessa storia, tranne che con Kate ovviamente; forse era per quello che ancora, ogni tanto, passavano un paio d'ore chiusi in camera. La ragazza inarcò un sopracciglio, mettendosi poi a ridere -ehi per chi mi hai preso, scusa? Volevo solo dirti che ho lasciato la canottiera nella tua stanza, e volevo che me la ridassi- -an...ehm ok...andiamo- appena entrati la ragazza si mise a cercare la canottiera, quando la trovò, si tolse il maglioncino e la camicia per mettersela. Mentre lo faceva mandava rapide occhiate al moro -ti piace provocare, Rose Weasley- -lei lo guardò maliziosa -non sai quanto- lui rise prendendola in braccio e riportandola nel suo letto -a te piace essere provocato- Alex ghignò, prima di farlo di nuovo con quella ragazza così particolare e diversa dalla cugina.


Camminava verso il Lago Nero, stretto nel suo mantello, la stava cercando, quando sentì il suono di una chitarra. Si girò e sotto un grande albero la vide seduta che suonava canticchiando qualcosa; -non sapevo che sapessi suonare la chitarra- lei lo guardò -ci sono tante cose che non sai- le rivolse un sorriso amaro -se ti dicessi che mi piacerebbe saperle tutte, tu che mi risponderesti?- -quando me lo dirai ti risponderò- Alex ghignò -ci provi con me per caso, Lily Potter? Occhio però...con me giochi con il fuoco, attenta a non bruciarti- -tu hai cominciato a giocare con me, Alexander Black. Ho il diritto di fare lo stesso- gli disse con un tono divertito -che suonavi?- -musica Babbana, non credo ti interessi- -invece mi interessa, vedi anche su di me ci sono tante cose che non sai- -e chi ti dice che vorrei saperle?- Alex rise e al posto di risponderle le prese la chitarra poggiandola al suo fianco, poi fissò lo sguardo in quello di Lily -che vorresti fare Alex? Baciarmi?- gli disse senza distogliere lo sguardo -Lily! Ma che diavolo stai facendo?- era Jared Speelers, il capitano della squadra di Quidditch di Corvonero -Merlino! Jared non è come sembra! Stavamo...parlando- cercò di dire Lily - a un centimetro dalla faccia? Mi hai preso per uno stupido? E tu! Maledetto Black, non provare più a rivolgerle la parola, hai capito bene?- disse Jared -altrimenti che fai?- si intromise Alex alzandosi, con uno sguardo gelido -Stupe..- aveva iniziato il Corvonero ma non fu abbastanza veloce -Crucio- Jared si stava contorcendo a terra dal dolore, Lily era a dir poco spaventata -Alex! Fermati ti prego! Alex!- urlava ma lui non l'ascoltava, guardava il ragazzo, godendo della sua sofferenza. D'un tratto sentì Lily che lo chiamava e si accorse di ciò che stava facendo: smise subito ma il danno ormai era fatto. -oh mio dio Jared, rispondimi!- lei era corsa dal Corvonero, aveva le lacrime agli occhi guardandolo privo di sensi -che hai fatto? Perché!- Alex cercò di dire qualcosa senza però riuscirci -Levicorpus- disse Lily piangendo e cominciando a correre verso il castello -Lily fermati!- lei non lo ascoltava, l'unica cosa che aveva nella testa erano le immagini di Jared a terra e nelle orecchie le urla del ragazzo.


In infermeria la vecchia Madama Chips le chiese subito cos'era successo, Lily non le aveva detto la verità, blaterando invece qualcosa su duelli magici per le lezioni. Stava piangendo nella sua stanza, silenziosamente, fuori aveva iniziato a piovere e il tempo rispecchiava perfettamente il suo umore. Si sentiva malissimo, non aveva mai pensato di assistere a nulla del genere. I suoi genitori le avevano parlato delle maledizioni senza perdono e della loro crudeltà; sua zia Hermione era stata torturata da Bellatrix Lestrange e ne portava ancora le cicatrici. Sentì un rumore alla finestra e voltandosi vide un gufo completamente nero, tra le zampe una lettera bagnata; lo fece entrare e lesse: scusa Lilian non so che mi è preso, possiamo parlarne? Ti aspetto nella mia camera, Alex.


Andò da lui, trovandolo seduto nel letto con la sua chitarra in grembo -questa è tua- le disse -siediti- Lily non si mosse di un passo -dimmi che non è successo davvero- furono le uniche parole che le uscirono dalla bocca. Alex vide che aveva gli occhi rossi dal pianto -non devi sentirti in colpa- le disse -tu non hai fatto nulla- -è questo il problema! Ero così spaventata che non sono riuscita a fare altro che... guardare...come hai potuto?- -ero arrabbiato, e poi a Durmstrang le cose si risolvevano così- Lily non credeva alle sue orecchie -non è una scusa!- stava urlando -non provare più a rivolgermi la parola, non hai nemmeno il diritto di guardarmi- e dicendo queste parole uscì dalla sua stanza, lasciando il moro furioso: aveva combinato un disastro. Kate fu la prima persona che gli venne in mente per parlarne. Uscì anche lui dalla camera dirigendosi verso quella di Kate, aprì la porta senza curarsi di bussare e trovò la ragazza e Michael Venturi, un tipo alto e muscoloso di Tassorosso, mezzi nudi sul letto -ti devo parlare- le disse tranquillo -non puoi aspettare?- gli chiese vestendosi velocemente, il ragazzo più imbarazzato che mai -no- fece Alex, poi rivolto al Tassorosso -dammi cinque minuti, poi potete fare ciò che volete per quello che mi riguarda- Michael uscì e dopo che la porta fu sigillata, Kate gli disse -allora che c'è di tanto importante?- lui le spiegò ogni cosa -sei impazzito per caso...vuoi farci scoprire? Anni di piani letteralmente in fumo! Sei uno stupido Alex, e anche un debole se non riesci a trattenerti- gli disse con cattiveria -Crucio- la ragazza fu più veloce -Protego!, ricordati che non ti stai scontrando con un Mangiamorte qualunque quando cerchi di attaccarmi. Ora esci, e vedi di risolvere la situazione-.


Pochi centimetri distanziavano le loro bocche, sempre più vicine. Erano in un'aula vuota e James la guardava con desiderio, si era quella la strana luce che gli vedeva negli occhi. Si baciarono, sentiva il suo sapore sulle labbra, lui la prese in braccio e...Rose si svegliò di colpo: era seduta su una delle poltrone della Sala Comune, dove stava cercando disperatamente di finire il tema di Trasfigurazione che aveva assegnato la McGrannitt ''enuncia, descrivendole accuratamente, le fasi di una Trasfigurazione umano-animale''. -perfetto, non finirò mai questo maledetto tema- si disse, guardando l'orologio: erano le quattro di mattina. Stava ripensando al sogno che l'aveva scossa. Lei e James, ancora. Sentì il ritratto aprirsi ed entrare James, che appena la vide si fermò di colpo -mi aspettavi?- -no, stavo scrivendo un tema ma mi mancano novantacinque righe sulle cento che dovevo fare- disse lei rassegnata, sentendo poi James iniziare a ridere -sei messa bene, non c'è che dire...vediamo se posso aiutarti- mentre parlava si era seduto accanto a lei. -sei stato con una ragazza per caso stanotte? Hai un profumo diverso- -perché tu sapresti riconoscere il mio odore?- le rispose lui, senza notare che la ragazza divenne tutta rossa -comunque si, Julia, una ragazza del quarto anno di Corvonero, non mi interessa in realtà, ma non è male a letto- le spiegò lui osservando la faccia semi-sconvolta della cugina -che discorso idiota, James- -già, un po'- fece lui con un tono un po' amaro -su vediamo questo famoso tema-. In due orette finirono il compito, fuori ormai albeggiava -che ne dici di dormire almeno un paio d'ore?- le chiese -decisamente- alla base delle scale a chiocciola per i due dormitori lo ringraziò -di nulla Rose, buonanotte- -notte James-.

Lily:

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Alex:

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Kate:

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ciao! che dire, il carattere che Alex tanto cerca di nascondere piano piano viene fuori... ne vedremo delle belle:) per quello che riguarda invece Rose, lei è un pò confusa al momento, e sopratutto nei prossimi capitoli James non la aiuterà a capire cosa prova...

vi ho lasciato anche un pò di immagini ;) recensite!

ringrazio danyazzurra e Violet13 per aver recensito, spero che la storia continui a piacervi!

baci baci baci 

DUBHE


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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Era una mattina di sole, una settimana prima di Halloween, tutti gli studenti erano in Sala Grande a fare colazione.

La McGrannitt prese la parola -buongiorno a tutti, intanto. Come voi ben sapete il prossimo sabato ci sarà una famosa festa Babbana: Halloween. Dato che ogni anno si fanno feste di nascosto per questa ricorrenza, e non solo- sottolineando le ultime parole volse lo sguardo verso il tavolo dei Serpeverde, che si guardarono intorno con aria innocente -io e i vostri insegnanti abbiamo deciso di organizzare un ballo; ovviamente gli studenti saranno tenuti a tornare nelle rispettive case prima della mezzanotte. Potrete partecipare tutti quanti, a patto che rispettiate alcune semplici regole che Gazza ha già provveduto ad appuntare sulle vostre bacheche, insieme agli orari; se qualcuno avesse qualcosa da chiedere a riguardo può porre le sue domande direttamente a me o a qualche altro insegnante. Vi auguro una buona colazione e una buona giornata- detto questo si sedette al tavolo insegnanti.


Dopo l'annuncio della preside tutti erano eccitati e non vedevano l'ora che passasse la settimana.

Quel giorno gli studenti dal terzo anno in poi sarebbero andati a Hogsmade a far compere e divertirsi. Lily non era tra loro, dall'episodio con Jared non aveva quasi più parlato con nessuno; le sue amiche erano parecchio preoccupate per la ragazza che da tre giorni non usciva dalla stanza se non per mangiare o seguire le lezioni, alle quali non stava nemmeno attenta.

-ma si può sapere che ha?- -non so Gracy, ci sarà di mezzo un ragazzo, sicuramente. Forza andiamo a Hogsmade...muoviti o perderemo il treno- le disse Allison spingendola fuori dai dormitori.


Jared non si era ancora ripreso; era seduta davanti a lui, dormiva ormai da tre giorni.

-Alex mi ha detto cosa è successo- era Kate -mi dispiace molto, e anche a lui; cosa dice Madama Chips?- -che è strano che non si sia ancora ripreso e se nel giro di altri due giorni non si sveglia, lo manderà al San Mungo- -cosa le hai detto che è successo?- -che qualcuno lo aveva schiantato in duello ma non ho visto chi perché ero girata; non chiedermi perché non le ho detto che l'ha torturato fin quasi ad ucciderlo, non lo so-

Kate trovò davvero strana quella ragazza, non era riuscita a leggerle nella mente come faceva con gli altri, ne aveva ricavato pensieri distaccati e confusi, anche se tra i Mangiamorte era la più abile in Legilimanzia. Solo Alex la superava, come in tutto probabilmente. -si riprenderà Lily- le disse rivolgendole un sorriso che sperava sembrasse rassicurante -speriamo...come mai non sei andata ad Hogsmade?- beccata. Aveva sperato non ci fosse nessuno in infermeria per potersi occupare di quel Jared: risvegliarlo, eliminare qualche ricordo compromettente e farlo tornare nel mondo dei sogni con un bello Schiantesimo. Invece aveva trovato la Potter a piangere per quello sciocco mago da quattro soldi. -ero indietro con i compiti- Lily rispose con un ''ok'' non troppo convinto -tu perché non sei andata?- la incalzò Kate -non mi andava di ridere e scherzare con gli altri quando Jared sta così- -capisco, io vado in biblioteca, se vuoi un po' di compagnia mi trovi lì, ciao- -ciao-e se ne andò lasciandola sola.


Dopo qualche minuto arrivò Madama Chips -signorina Potter, devo chiederle di uscire, l'orario delle visite è terminato- -certamente- rispose Lily alzandosi e uscendo, lanciando prima un'ultima occhiata a Jared.


Entrò in Sala Comune trovandosi faccia a faccia con Alex, stava per fare marcia indietro quando lui le afferrò un braccio -parliamo- -non voglio parlare con te, Alex, mi fai schifo lo sai? Mi viene il voltastomaco a pensare a quello che hai fatto! Per non parlare del ballo- -ti fa ribrezzo anche il pensiero di avermi baciato?- le disse lui, fintamente offeso -calma, calma, calma. Io non ti ho baciato, sei stato tu a baciare me- -giusto, dimenticavo. Una cosa che non ho dimenticato però è che tu non sembravi molto contraria, o sbaglio?-

Lily non rispose, ma lo guardò con odio -hai bruciato la minima possibilità che avevi con me l'altro giorno; ora, lasciami passare- -no- -che ne dici di fare compagnia un po' a Jared?- lo sfidò, tirando fuori la bacchetta -tu mi minacci sempre...sto ancora aspettando la volta in cui farai qualcosa- disse lui beffardo -non mi credi capace?- gli rispose, con un ghigno ma con un tono divertito -potrebbe essere- lei gli rivolse uno sguardo di ghiaccio prima di sorridere malignamente e dire -Sectumsempra!-

il ragazzo che non se lo aspettava cadde a terra mentre sentiva dolergli tutto il corpo, il sangue sgorgava dai tagli veloce, mentre lui si sforzava di non gridare, Lily lo guardava con la bacchetta ancora alzata -Vulnera Sanetur- tutto finì e si alzò a fatica -mi credi ancora non capace di farti del male? ora fammi passare- gli soffiò a pochi centimetri dal volto; lui non ebbe la forza di dire una parola, probabilmente non sarebbe riuscito a muoversi per un paio di minuti, tanto il dolore era stato forte. ''brava la mia Potter, cattiva e spietata proprio come piace a me''.


Riuscì ad alzarsi e arrivare nella sua stanza. Qualche minuto dopo la porta si aprì, era Lily -sono venuta a scusarmi, di solito non faccio quasi morire dissanguato qualcuno solo perché sono arrabbiata- accennò un sorriso imbarazzato -posso entrare?- -sei già dentro- le fece notare Alex -se vuoi esco e poi te lo richiedo- replicò lei ironica -no, resta, non serve- lei si distese accanto a lui -tranquilla sai- la prese in giro, sorridendole. -ma adesso che ti sei scusata, perché rimani qui?- -mmm...non mi hai detto se accetti le mie scuse- -dipende. Potremmo fare un accordo: io dimentico di avere la maglietta completamente insanguinata, se tu dimentichi perché Jared è in infermeria- la ragazza ci pensò su un momento -va bene- -promesso?- -si, promesso- -la vuoi sapere un'altra cosa che si faceva di solito a Durmstrang?- le chiese girandosi verso di lei, con tono malizioso -potrei dirti che non mi interessa, ma me la diresti lo stesso quindi...che si faceva di solito a Durmstrang?- Alex rise -le promesse venivano sigillate con un bacio- -anche tra uomini?- fece lei fintamente scioccata -per fortuna non sei un uomo allora- le disse prima di baciarla: un bacio vero, non rubato come le altre volte.

Si staccò poco dopo -sei bellissima, Lilian- si stupì di se stesso, non le aveva calcolate quelle parole, gli erano sfuggite dalle labbra senza che se ne accorgesse; il cuore di lei decise di saltare qualche battito, solo dopo qualche secondo lei rispose -grazie Alex, anche tu non sei male- e lo baciò lei questa volta.

-devo andare- gli disse dopo un po' -tra poco tornano gli altri- -e allora?- -vuoi che resti?- -vorresti restare?- -non si risponde ad una domanda con un'altra domanda, mio caro signor Black- -si voglio che resti e non solo Lilian, voglio che tu sia mia- la ragazza rimase spiazzata dalle sue parole -io. tua.- fu tutto quello che riuscì a dire -si, tu. mia- -e per quanto?- -sempre- lei scoppiò a ridere -non è la verità- Alex rimase interdetto -che vuoi dire?- -prima, quando mi hai detto che sono bellissima, eri sincero; ora hai uno sguardo diverso, ci vediamo dopo- gli carezzò un attimo la guancia e se ne andò, lasciandolo a darsi del cretino per aver sottovalutato lei e il suo intuito. ''maledizione''


Nel frattempo ad Hogsmade, Rose stava bevendo una Burrobirra con James. Quando mise giù il boccale strapieno, il cugino scoppiò a ridere -come sei buffa!- lei prese il primo tovagliolo e si pulì la bocca, ridendo.
Dalla porta della taverna entrarono Scorpius e la sua ragazza, Jo, abbracciati. -James, c'è Scorpius- lui si girò incrociando lo sguardo del Serpeverde -come ti fa a piacere quello li, Rosie? Guarda come si pavoneggia- -ma lo fa così bene...- disse la ragazza con aria sognante -irrecuperabile- decretò lui, scuotendo la testa mentre portava il boccale sulle labbra.

-ehi i due piccioncini sempre insieme eh? Ma i vostri padri lo sanno? Sarà un duro colpo per la perfetta famiglia del bambino sopravvissuto- disse malignamente Scorpius quando gli furono accanto, suscitando una stupida risatina in Jo -sparisci Malfoy, tu e la tua oca starnazzante- gli disse James -ripetilo!- -cosa? Sparisci o oca starnazzante?- -questa sera Potter, mezzanotte sulla torre di Astronomia, ti sfido- disse Scorpius -benissimo, a stasera. E vedi di non farti beccare con il tuo culo fuori dal letto, Serpeverde- -contaci- detto questo andò a sedersi lontano cominciando a baciare selvaggiamente la sua ragazza.

-sei pazzo James?- -forse un po'- disse lui con noncuranza -andiamo Rose-. Erano nella strada per la Stamberga Strillante -il tuo amico Scorpius ci ha seguiti, sai- fece James alla cugina -sul serio?- -si ma non girarti o saprà che l'abbiamo scoperto. Proprio come suo padre, tutto in sordina. Mi aveva avvisato papà- -senti James mi spiace per prima, non andare stanotte, ti prego- gli disse lei, sperando di fargli cambiare idea -non ci pensare- le rispose, poi si voltò a guardarla
-piuttosto, che ne dici di vendicarci un po' di lui?-

-tipo come?-

-baciami-

-che? Ma sei ammattito James? Poi come farò a sp...- senza tanti complimenti la baciò, lei però lo spinse via subito, vedendo arrivare Scorpius -tu! Stupido Potter, non la devi toccare!- -sei geloso per caso Malfoy?- il biondo gli rivolse un'occhiata di fuoco prima di tirare fuori la bacchetta -Elettro!- urlò contro Potter -Protego! Expelliarmus- -Protego! Incarceramus!- -Petrificus Totalus!- così, da un lato James era incatenato e bloccato a terra, dall'altro Scorpius era immobilizzato. Silenzio. Una risata: era Rose -troppo divertente! dovreste vedervi!- disse prima ''Relascio'' per il cugino e poi un ''Finitus Incantatem'' per Scorpius -non finisce qui Potter- -ci conto!- e tornarono insieme alla stazione.


In treno James si rivolse a Rose -almeno adesso sappiamo che gli interessi sul serio, era pronto a farmi saltare il cervello con quella scossa elettrica...per fortuna ho i riflessi pronti- -ti aspetti anche che ti ringrazi magari?- gli rispose guardandolo malamente -certamente- fece il cugino, assumendo un'espressione angelica e innocente -l'ho fatto per te, sai- -sul serio? A me sembrava solo per irritare Scorpius, e comunque se l'hai fatto davvero per me, non cercare più di aiutarmi, grazie- lui finse di mettere il broncio guardando fuori dal finestrino con aria seccata: il cielo era dipinto del rosa del tramonto. D'un tratto Rose parlò di nuovo -andrai al ballo?- lui annuì senza guardarla -anch'io, grazie per l'interessamento eh. Prima ho comprato un vestito da urlo! Vuoi vederlo questa sera?- -sicura che il tuo ''caro'' Scorpius non si arrabbierà se ti vedo prima degli altri?- -smettila James! Siamo arrivati comunque...è ora di scendere, sbrigati-

Rose

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James

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Scorpius

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ciao a tutti! allora...Alex e Lily si baciano davvero per la prima volta (che belli *.*)... che dire, aspettiamo la festa di Halloweeen!

ringrazio danyazzurra e manson per aver recensito

manson e mich per avermi messo tra le preferite 

ScudoDiTiglio per avermi messo tra le ricordate

aleinadp, Black Vampire, danyazzurra, deer agape, googletta, maybelline e violet13 per avermi messo tra le seguite

vi ringrazio tutti spero continuerete a seguirmi!

ringrazio anche chi continua solo a leggere...baci DUBHE

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Ciao a tutti! Vorrei fare una premessa a questo capitolo: prima di pubblicarlo ci ho pensato davvero tanto. Ho paura che possa non piacere (davvero tanta) o che le persone che mi seguono smettano di farlo. Non vi anticipo nulla, quindi buona lettura e...non cruciatemi ;)


La Sala Grande era piena di studenti che mostravano i loro acquisti ad Hogsmade: alcuni avevano comprato strani dolci da Mielandia, altri oggetti a dir poco particolari dei Tiri Vispi Weasley. Nessuno si accorse che la McGrannitt entrò di corsa nella sala dirigendosi verso il tavolo di Grifondoro e urlando -signor Potter! Si, lei del sesto anno!- disse rivolta a James che la guardava sorpreso; si diresse poi verso i Serpeverde -signor Malfoy! Seguitemi per favore- i due ragazzi si guardarono in cagnesco e seguirono la Preside fino al suo ufficio, dove lei cominciò:

-mi è giunta voce, miei cari ragazzi- sottolineando la parola cari con una vena ironica -che avete dato spettacolo quest'oggi, a Hogsmade, con un duello magico...vi rendete conto della gravità della situazione?- i due cercarono di spiegare ma fu tutto inutile: si presero un'intera settimana di punizione, e con loro anche Rose, alla quale la McGrannitt aveva parlato poco prima.

-pulire la scuola? Interamente? Quella donna è pazza, te lo dico io- stava dicendo Scorpius -aspetta che mio padre venga a saperlo- 

''ecco, la tipica frase in pieno stile Malfoy'' stava pensando James -senti Malfoy, si può sapere perché non dici a Rose quello che provi per lei?-

-io non provo nulla- disse lui acidamente 

-come vuoi, ma non pensare che lei ti aspetterà per sempre- 

Scorpius si fermò di botto -che intendi dire? Che ci sei anche tu, Potter?- gli disse con cattiveria 

-non dire stronzate Malfoy, siamo cugini- 

-vedo quanto la cosa ti abbia bloccato fino ad ora- James non rispose, limitandosi ad un'alzata di spalle.


Dopo aver cenato James, bloccando le scale del dormitorio femminile con una fattura made-in-Weasley, bussò alla porta di Rose -vieni- disse lei da dentro la camera. Lui entrò e la vide con un bellissimo vestito avorio, stretto in vita, le spalle nude e una gonna lunga con uno spacco a dir poco generoso; dovette deglutire un paio di volte prima di riuscire a parlare -bello il vestito- disse, un po' impacciato 

-lo so! Mi è piaciuto subito e soprattutto mi sta benissimo, non trovi?- 

-modesta come sempre- le disse prendendola in giro -comunque si, sei...bellissima- continuò, quasi senza pensare alle parole che aveva detto. 

Rose era evidentemente imbarazzata, gli rivolse un leggero sorriso mentre lui si sedeva nel suo letto, dove lo raggiunse subito. -per caso c'era zucchero a velo sul dolce di stasera?- lui rimase interdetto dalla domanda -mi sembra di si- lei ridendo gli pulì una guancia con il pollice; 

erano così vicini, e lei così bella, lui la desiderava, sapeva che era una cosa sbagliata, che non doveva succedere -James...- Rose si avvicinò ancora di più, ponendogli un piccolo bacio a fior di labbra, sapeva che era sbagliato ma lui era così bello, così proibito, poi lo guardò -James...non dovremmo- 

-lo so...se vuoi che ci fermiamo dimmelo ora, perché anche tra un solo minuto potrebbe essere tardi- la osservava intensamente, sfiorandole la guancia con la mano -per me è già tardi- gli disse lei prima di baciarlo ancora, le sue dita che percorrevano ogni centimetro del corpo di James; le baciò le spalle, mentre con le mani si avvicinava alla zip del vestito e guardandola negli occhi le chiese il permesso di continuare, lei, le labbra arrossate per i baci annuì piano, cominciando a sbottonare la camicia del ragazzo. -Rose- le disse dopo averle tolto gran parte del vestito, allontanandola leggermente con la mano, la voce roca per l'eccitazione -zitto James, baciami- lo interruppe lei privandolo definitivamente della camicia. Baciandola, la fece distendere a letto, dove successe quello che nessuno dei due fino a pochi minuti prima aveva mai pensato. 

-che abbiamo fatto James?- -mmm...sesso credo, ma se vuoi posso farti un disegnino- le disse sfinito con la testa della ragazza appoggiata al suo petto, sorridendole divertito 

-so cosa abbiamo fatto! E non dovevamo- 

-senti Rose, ormai è successo...non era la tua prima volta vero?- le chiese un po' incuriosito e un po' preoccupato 

-no, James, te ne saresti accorto. Di sicuro la migliore però- si pentì subito delle parole che le uscirono dalla bocca inconsapevolmente. 

Lui rise -si non era male...accettabile- 

-accettabile? James Sirius Potter, esci dal mio letto, subito!- disse lei falsamente offesa 

-calmati Rose, stavo solo scherzando- le accarezzò i capelli, poi si alzò cominciando a vestirsi, sotto lo sguardo anche troppo attento della cugina -comunque penso che abbiamo sorpassato un limite questa sera...e non avremmo dovuto farlo- 

-complimenti per la perspicacia, cugino- 

-sei una bellissima ragazza Rosie, ma non si ripeterà mai più- le disse forse più freddamente di quanto voleva 

-va bene James...aspettami che mi vesto anche io così andiamo dalla McGrannitt per la punizione- lui annuì, rimanendo immobile -non potresti girarti?- 

lui alzò un sopracciglio -non c'è niente che non abbia già visto, mi pare... e poi tu non ti sei mica girata- comunque si girò 

-io sono una ragazza...- gli disse, come se fosse la scusa più convincente del mondo -bene possiamo andare- continuò dopo qualche minuto. Come lui, si era rimessa la divisa e sistemata alla bell'e meglio. 

Scendendo verso la Sala Comune, James disse alla cugina -oggi ho il tuo profumo addosso, Rose- lei sorrise senza rispondergli.


Scorpius li stava aspettando da un quarto d'ora quasi -alla buon'ora, è un pezzo che vi aspetto voi due- disse guardando i due cugini arrivare insieme 

-eravamo impegnati...- disse James ghignando contro il biondo in maniera maliziosa 

-posso immaginare- rispose Scorpius gelido -non dimenticare che tra due ore è mezzanotte- 

-non dimentico Malfoy, non preoccuparti- 

Rose intervenne -ma che passa per la testa a voi due, si può sapere? Siamo in punizione per colpa vostra, e volete andare avanti con la storia del duello? Non ve lo permetterò- 

-non impicciarti, Weasley- le disse Scorpius 

-non parlarmi così! E poi si può sapere che hai? Tu la ragazza ce l'hai già, Jo, che cosa vuoi da me?- lui non le rispose, prendendo invece un moccio e iniziando a pulire per terra -sei impossibile, Scorpius- finì lei prima di unirsi al biondo.


Erano le due di mattina e i due Grifondoro, sfiniti, stavano tornando al loro dormitorio. Alla fine Rose era riuscita a far evitare il duello, almeno per quella sera. Sentirono un paio di voci che parlavano in una stanza, avevano un tono basso e sembrava non volessero essere scoperti; si avvicinarono per sentire meglio 

-...morire Kate, non possiamo permetterci che parli- la risposta si fece attendere, e diede il tempo ai due cugini di guardarsi spaventati 

-lo so, lo so, ma la mia idea è migliore. Usiamo quella pozione no? So che non era per lui, ma ne prepareremo dell'altra- 

-gli ingredienti ci sono solo nell'ufficio di...- la voce si bloccò di colpo, aveva probabilmente avvertito la presenza di qualcun altro. James prese una mano della cugina e la spinse velocemente dentro la prima aula che trovarono. Il cuore in gola, passarono cinque minuti interminabili: sicuramente Black, si perché era sua la voce, James non poteva sbagliarsi, aveva sentito qualcosa; bisognava solo sperare che l'incantesimo di disillusione che aveva lanciato sulla porta dell'aula funzionasse. 

-James...chi sono quei due in realtà?- gli chiese Rose, era spaventata a morte, non c'era dubbio 

-non so, Rose, non lo so- le disse abbracciandola, altrettanto preoccupato -torniamo al dormitorio, domani ne parleremo con gli altri- e tenendole la mano, arrivarono quasi correndo davanti alla Signora Grassa -Harry Potter!-, era la parola d'ordine. Una volta dentro tirarono un sospiro di sollievo 

-James, ho paura...te l'avevo detto che erano strani- 

-non preoccuparti, si risolverà tutto- le disse con fare rassicurante. Si guardarono, entrambi preoccupati per quanto avevano appena sentito, ma anche imbarazzati nel pensare a poche ore prima -buonanotte-.


Il mattino dopo James si alzò e scese a fare colazione. In Sala Grande incrociò lo sguardo di Black: era uno sguardo freddo, ed era forse disprezzo, odio quello che gli leggeva negli occhi? Solo in quel momento si accorse che il ragazzo era seduto accanto a sua sorella e lei lo guardava ridendo a chissà quale sua battuta. 

-buongiorno- disse Rose alle sue spalle a lui e gli altri. -oggi ho solo Erbologia, che gioia!- stava dicendo praticamente saltando per la contentezza -poi buca fino a domani- 

-beata te- le disse in coro quasi tutta la tavolata 

-James possiamo parlare?- lui annuì alzandosi dal tavolo -senti, per quello che abbiamo sentito ieri sera, secondo te cosa è meglio fare?- 

-aspettiamo, e nel frattempo li teniamo d'occhio, magari non era nulla di che- cercò di convincere la cugina, ma anche se stesso -si, magari... torniamo a mangiare-


Qualche giorno dopo Lily venne a sapere che Jared si era ripreso ed era uscito dall'infermeria. Era andata a cercarlo, ma lui le aveva detto che non voleva più saperne di lei e di Alex, anche se con quest'ultimo aveva chiarito la faccenda, ricevendo le sue scuse. La Serpeverde c'era rimasta male, ma si disse che forse era meglio così: sapeva che Jared non le interessava realmente.

ALICE PACIOCK

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TED LUPIN
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Bene, capitolo finito. Già se siete arrivate fin qui sono contenta, sono qui a ricevere le vostre maledizioni :)

vi prego di scrivermi che ne pensate, se vi gusta o meno (anche una recensione piena di insulti mi va bene...no dai quello no...almeno se lo fate mandatemi un messaggio privato XD).

A parte questo, commentiamo un po' il capitolo con calma:

Kate e Alex (saranno loro? (: ) vengono ascoltati mentre fanno una chiacchierata diciamo particolare...come si muoveranno adesso James, Rose e gli altri?

A proposito di James e Rose (era qui che vi volevo) è successa questa ''cosetta'', come l'avete presa? E soprattutto, come si metteranno le cose ora?

E Lily, la nostra Lily, ha capito che non le interessava davvero Jared, e ora?

(so che avevo promesso il ballo, sarà nel prossimo capitolo!)

Come ultima cosa, ci tengo a ringraziare DANYAZZURRA per aver recensito lo scorso capitolo e avermi sostenuto :)

ringrazio anche DIAILOVEMYLIFE e LILY_LESLIE per aver aggiunto la storia nelle seguite.

ringrazio MEGANMOORE per averla messa tra le preferite.

Infine ringrazio chi legge solamente...

a presto! Baci, XxDUBHExX.

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Halloween. Tutta la scuola era decorata con zucche e teschi, e i fantasmi quel giorno si divertivano a spaventare i poveri studenti del castello. Quella sera ci sarebbe stata la festa organizzata dagli insegnanti, e in quanto tale, tutti si aspettavano una noia mortale. Invece, quell'anno, gli insegnanti avevano dato il meglio di loro stessi, invitando il complesso delle Sorelle Stravagarie e formando una pista da ballo niente male. L'unica pecca, a detta della maggior parte degli alunni, era la prevedibile assenza di alcolici. Lily arrivò al ballo accompagnata dalle sue immancabili amiche Allison e Grace, che speravano di conquistare qualche bel ragazzo; entrando in sala rimase felicemente sorpresa: i professori si erano proprio dati da fare. C'era già qualcuno che ballava: una coppia a dir poco stravagante, la Professoressa McGrannitt danzava con Hagrid, o meglio, veniva trasportata di peso dal mezzo-gigante che comunque non sembrava fare alcuna fatica.

-inguardabile- fu il commento divertito di Allison prima di continuare -Lily tu sta pure qui a fissare quei due vecchi mentre ballano, Gracy vieni con me, ho visto alcuni ragazzi fissarci, e non sono affatto male- finì trascinando via l'amica.

-Sorellina, mi concedi questo ballo?- era Albus

-certo fratellino- in quel mese a scuola Albus aveva combinato un sacco di guai, specialmente dopo aver saccheggiato mezza casa di scherzi degli Weasley e averla riversata nelle aule, lui e il suo grande amico e cugino Fred II Weasley. Ballarono un paio di canzoni, poi il piccolo disse -Lily vado a conquistare qualche ragazza, e se mi vedono con te per troppo tempo penseranno che sono mammone...e poi le ho già fatte aspettare troppo! Ciao- e corse dai suoi amici.

La ragazza stava per andare a sedersi un po', quando sentì un braccio che le avvolgeva la schiena e una voce -darai anche a me l'onore di un ballo?-

-d'accordo Alex, ma non montarti la testa per un semplice ballo-

-non lo farei mai...ricordati anche tu che è solo un ballo però- le rispose lui con un ghigno.


Anche Rose era arrivata alla festa, Scorpius stava ballando appiccicato a quella Jo, che le stava sempre più antipatica. Alla fine della canzone lo raggiunse, dato che Jo si era allontanata -balliamo?- gli disse.

''è bellissima'' pensò Scorpius prima di prenderla per mano e accompagnarla al centro della pista -sei la più bella stasera- le sussurrò ad un orecchio abbassandosi leggermente;

lei sorrise, lusingata -ti prego Scorpius, dimenticati James e quello che è successo-

-mi stai chiedendo molto, Rose- lei lo guardò e poi lo trascinò fuori dalla sala -mi piaci tu! Solo tu! Non sai quanto mi costi ammettere di essere persa di un Malfoy...mio padre non me lo perdonerebbe mai, ma è così- parlò abbassando la voce ad ogni parola

-anche mio padre non credo la prenderebbe troppo bene- lo fissò interrogativa -mi interessi Rose, non sei la solita ragazza che pensa solo ai trucchi e ai vestiti...tu sei...perfetta-

-ma perché stai con Jo allora?!-

-l'ho lasciata l'altro giorno ad Hogsmade; il fatto che lei mi stia ancora appiccicata non implica che siamo insieme-

Rose era spiazzata -ah..ok. E perché vi siete lasciati?-

-mi interessava un'altra- Rose si rabbuiò ''ti pareva'' -ma perché mi tocca precisare sempre tutto con voi donne? Sei tu Rose- dopo un secondo, lei gli saltò addosso

-non stai scherzando vero?-

lui la baciò -ti sembra che stia scherzando?- lei non capiva più niente...quel bacio, anche se sfiorato, le aveva dato delle emozioni che nessun altro le aveva mai fatto provare. Vedendo la ragazza imbambolata se ne uscì con un ''Merlino!''alzando gli occhi al cielo, le prese le mani nelle sue e le disse -Rose Weasley, vorresti diventare la mia fidanzata?-

-si Scorpius Malfoy, lo voglio- gli rispose con un sorriso.

Lui le carezzò il viso -ora sei mia Weasley, ricordalo bene-

-tu fa lo stesso Malfoy. Torniamo dentro?- lui annuì e la portò in sala.


Jeremy Stewart e Caroline Lux, mano nella mano, stavano raggiungendo la sala della festa, ignari del fatto che qualcuno li stesse seguendo. Entrambi al quinto anno, lui un Corvonero figlio di Auror morti nella seconda guerra magica, lei Tassorosso nata Babbana. Ad un tratto il ragazzo si fermò girandosi verso la fidanzata, si avvicinò a lei iniziando a baciarle il collo, risalì alla bocca e portò una mano sul vestito di lei tirandola a sé

-Jeremy dai! Non possiamo in corridoio... e se ci vede qualcuno?-

-potevi metterti qualcosa di meno provocante e magari non mi veniva voglia di assalirti ogni istante- la risata di lei riempì il corridoio -su andiamo- un lampo rosso illuminò a giorno il corridoio del castello, e Jeremy vide Caroline distesa per terra, priva di sensi. Non avevano sentito urlare incantesimi, quindi a farlo doveva essere qualcuno di molto bravo, in grado di utilizzare la magia non verbale.

Tirò fuori la bacchetta e poi esclamò -chi c'è?- non ricevette risposta, ma un altro lampo di luce colpì la ragazza che ora era incatenata per terra -Caroline!- stava per urlare il contro incantesimo, quando un altro lampo colpì questa volta lui: dolore, troppo dolore per sopportarlo, stava urlando, sperava che qualcuno lo sentisse; sarebbe impazzito, ne era certo, se non fosse morto. Davanti a lui una figura incappucciata e una risata..di donna? Fredda, cattiva. Aveva paura, inutile negarlo, ma non riusciva a muovere un muscolo, se non per contorcersi dal dolore.

Caroline intanto si era svegliata -Jeremy!- un urlo straziato dalla paura, poi finì.

Il Mangiamorte si rivolse alla ragazza -vuoi provare un po' anche tu, ragazzina? Crucio-

le sue urla furono forse l'unica cosa che lo spinse a riprendere la bacchetta -Stupeficium!- non funzionò, era troppo forte la Mangiamorte per lui.

La fine delle urla di Caroline gli fecero riaprire gli occhi, era stesa per terra, semi cosciente -Avada Kedavra- bastò l'inizio di quella frase a far alzare Jeremy e frapporsi tra l'amore della sua vita e quella Mangiamorte. Bastò un secondo per togliergli la vita.

-no! Jeremy no, ti prego!- cercò di dire la ragazza che non riusciva a muoversi per le catene e la maledizione che le aveva tolto le forze. La Mangiamorte prima di andarsene ridendo, di una risata folle, fece un ultimo incantesimo -Morsmordre!-


La festa venne interrotta bruscamente dalla McGrannitt -i capiscuola portino tutti gli studenti nelle rispettive case-. Il giorno dopo tutta la scuola venne a sapere della morte di Jeremy Stewart, figlio di coloro che avevano combattuto il Signore Oscuro, si era sacrificato per salvare la sua ragazza Caroline Lux, che ancora era in infermeria. La morte del ragazzo aveva scosso tutto il mondo magico, riportando i pensieri di ogni mago all'ultima battaglia contro Voldemort, molti anni prima. La Gazzetta del Profeta recitava ''Il Marchio Nero ad Hogwarts: l'inizio di una nuova battaglia?'' e ancora ''Morto uno studente di Hogwarts, opera dei Mangiamorte''.

Tutta la scuola era spaventata pensando agli avvenimenti della sera prima; non si vedeva nessuno passeggiare solo per i corridoi e ognuno si guardava intorno sospettoso. Gli insegnanti, riuniti nell'ufficio della Preside, non si capacitavano di come fosse, o fossero?, riusciti ad entrare Mangiamorte nella scuola, con tutte le misure di sicurezza che proteggevano il castello.

-mi scusi se mi permetto, Preside- iniziò Hagrid -ma se dall'esterno non fosse entrato nessuno? Se la minaccia fosse all'interno della nostra scuola?-

-suvvia, Hagrid, non dire sciocchezze! Vorresti accusare qualcuno dei nostri allievi?-

-ma professoressa- si intromise il professor Paciock

-no, Neville, ne abbiamo già parlato. Quel ragazzo potrà anche assomigliargli, ma se non mi porti delle prove su cui basare ciò che dici, ho le mani legate- disse la Preside -e se posso aggiungere, quel Black, mi sembra tutt'altro che un cattivo ragazzo, e con questo, il discorso su di lui lo ritengo chiuso- continuarono a parlare per tutto il pomeriggio; quel giorno e per quella intera settimana, le lezioni vennero sospese in segno di lutto.


In camera di Alex, lui e Kate avevano ''festeggiato'' tutta la notte. Lo eccitava e intrigava vedere negli occhi di lei quel senso di potere che la prendeva dopo aver ucciso o torturato qualcuno -ti è andata di lusso ieri-

-decisamente- disse lei con un ghigno malvagio -poi il dessert di stanotte non era niente male- aggiunse, portandosi sopra di lui, gli baciò prima le labbra, poi il collo, i pettorali.

Lui la fermò -sono sfinito Kate- la ragazza gli sorrise, distendendosi di nuovo accanto a lui -piuttosto, il tuo alibi è perfetto?-

-lo sai che una delle materie in cui eccello è Trasfigurazione, non è stato difficile far sembrare un stupido uccello una perfetta copia di me stessa... comunque è meglio che vada, sai devo partecipare al lutto generale così come fanno gli altri, povero ragazzo- gli disse assumendo aria fintamente dispiaciuta prima di alzarsi e vestirsi con tutta calma.

-muoviti Kate, che succederebbe se entrasse qualcuno adesso? O peggio...Lily-

-e se fosse entrata un'ora fa?- detto questo, se ne uscì dalla stanza, forse un po' troppo allegra.


I Potter, gli Weasley, Lupin e la Paciock erano seduti tutti vicini e stavano parlando di quanto successo; Teddy, il più razionale della situazione, disse -sentite ragazzi, dalla morte di Voldemort non sono stati catturati tutti i Mangiamorte; magari è veramente opera loro-

-bel modo di rassicuraci, Ted, davvero- gli disse la fidanzata ironicamente -che ne dite se aspettiamo che i prof trovino qualche prova oppure proprio il colpevole- tutti i presenti la guardarono meravigliati

-Alice, hai presente che siamo Potter e Weasley? di che pasta siamo fatti?-

-ok, ok, scusate- fece la giovane sentendosi un po' attaccata, in realtà voleva solo evitare guai

-quindi- iniziò James -dividiamoci i compiti; ma prima, devo raccontarvi una cosa-




Nel frattempo a Londra era arrivata una lettera da Neville


Ragazzi, quanto avrei voluto non dovervi scrivere, ma dopo quello che è successo non so che pensare. In ogni caso non ho prove per dire che sono stati i due nuovi studenti, entrambi infatti erano al ballo tutta la sera. Vi aspettiamo tutti per far luce sulla faccenda. Neville.


Harry, Ron, Hermione e Ginny si guardarono dopo aver letto la lettera; Harry aveva lanciato un soprammobile contro una parete, dalla rabbia -Oh Harry!- gli aveva detto Ginny abbracciandolo preoccupata -stanno tornando- fu tutto quello che Potter riuscì a dire.





Ciao a tutti! Ecco un altro capitolo, è abbastanza duro e triste. Mi dispiace moltissimo per Jeremy, ma volevo far vedere come quando si è innamorati si è pronti a tutto. Per il resto, Rose si è messa con Scorpius bene bene :)


grazie DANYAZZURRA per commentare e sostenermi sempre, nel prossimo capitolo c'è una sorpresa per te :)


grazie a LALUCCIA per aver inserito la storia tra le preferite

grazie a ALLY_J per aver inserito la storia tra le seguite


grazie anche a chi legge solamente


un'ultima cosa: se mi lasciate una recensione, cosa che di sicuro non uccide nessuno :), mi fareste molto piacere! :D

a presto, XxDUBHExX


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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Ciao a tutti! premessa al capitolo: voglio dedicarlo a danyazzurra, che mi sostiene sempre con i suoi consigli e opinioni (sto incrociando le dita perchè il capitolo piaccia, specialmente a te ;))...non mi resta che dire ''buona lettura''!





James aveva raccontato agli altri di quella sera in cui lui e Rose, avevano sentito parlare Kate e Alex; tutti erano rimasti allibiti, Lily invece aveva solo detto -c'era da aspettarselo, è molto strano quel ragazzo...un momento è sincero, l'altro è l'opposto- che si era ricordata della sua conversazione con Alex, e di Jared -lo conoscerò meglio, se lui centra qualcosa lo scopriremo-.


Quel pomeriggio, nella Sala Comune di Serpeverde, Alex e gli altri stavano discutendo -avete saputo che verrà una squadra di Auror?- disse uno di loro, che si chiamava Martin Turner

-sul serio?- chiese Alex, non troppo sorpreso

-si, tra loro c'è mio padre, per quello lo so- continuò il ragazzo.

Alex, che non aveva più voglia di ascoltare i Serpeverde fare ipotesi sull'accaduto, si alzò per tornare in camera ma venne fermato da Lily -ti va di uscire al parco?- lui sembrò pensarci su un istante -va bene- rispose infine, atono.

Fuori c'era un bel sole, ma l'aria di Novembre era molto fresca -che pensi di quello che è successo?- gli disse lui d'un tratto, prendendola in contropiede

-mi dispiace veramente molto per quel ragazzo, anche se lo conoscevo solo di vista-

-non intendevo quello...ma del presunto Mangiamorte- lei si fermò

-credo sia inutile dire che ho paura...so che ci sono ancora seguaci di Voldemort liberi, ma sai...non saprei bene come spiegarti, è che l'ho sempre vista una cosa lontana da me- vedendo l'espressione stupita di Alex aggiunse -si, anche se sono figlia del grande Harry Potter...tu invece che ne pensi?-

-dispiace anche a me, per quello che riguarda il fatidico Mangiamorte non saprei cosa pensare in realtà...non credo che gli unici maghi malvagi siano loro. Ma per chiunque credo sia facile scatenare il panico con la maschera da Mangiamorte, anche se con loro centra ben poco, ma far comunque ricadere la colpa sul Signore Oscuro...mi segui?- Lily annuì -o magari sono proprio Mangiamorte, io questo non lo so- concluse lui. Avevano davanti il Lago Nero -ormai questo è il nostro posto- disse il ragazzo sedendosi sull'erba. Stettero li a parlare un paio d'ore, poi, per la cena tornarono al castello.


-ti ha fatto l'interrogatorio quella Potter?-

-un po'...è palese che sospetti qualcosa- le rispose Alex, seduto nella poltrona della camera di Kate -devo sbrigarmi a conquistarla, così si fiderà ciecamente di me, e io non potrò più essere sospettato- la ragazza si alzò dal letto

-mi ecciti quando fai il perfido, lo sai?- si sedette su di lui, che aveva risposto alle sue parole con un ghigno divertito

-l'avevo intuito...ma- disse lui spostando Kate per alzarsi -fare certe cose con te tutte le sere, non è il modo migliore per raggiungere lo scopo-

-lei non lo sa- fece la ragazza offesa -e fino a ieri non sembravi della stessa idea- lui sbuffò -ma si può sapere che ti prende? Sei cambiato da quando la conosci! A volte mi sembri davvero diverso...non è che ti sei innamorato vero?- lui iniziò a ridere, senza essere realmente divertito

-è una Potter, non dimenticarlo! E comunque l'amore non mi interessa, dovresti saperlo- disse prima di uscire e sbattersi la porta alle spalle.


Gli Auror arrivarono una mattina di pioggia dei primi di Novembre. Erano in quattro: Adam Cooper, un ragazzo moro, alto dall'aspetto tormentato, Mike Gush, un ragazzo un po' più grande che sembrava il ''tipico Tassorosso'', Jake Roberts e Ian Turner, il più anziano dei quattro, padre del Serpeverde Martin Turner.

La squadra di Harry aveva dovuto sottostare ai voleri si Shakebolt ''Harry, se vi mando ad Hogwarts ora, si scatenerà il panico. Ed è l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno''; sarebbero tornati al Castello solo in caso di estrema necessità.

-Allison la smetti di provarci con quel povero Auror? E poi non è un po' grande?- la rimproverò Grace, dopo l'ennesima volta in cui l'amica aveva ammiccato al ragazzo

-senti Gracy, avrà solo venticinque anni...non posso farmelo sfuggire! E poi è cosi carino- disse Allison con aria sognante.

Le tre ragazze stavano tornando al dormitorio quella sera insieme agli altri Serpeverde, tutti scortati da Adam; Lily venne fermata da Alex -ciao Potter...hai voglia di fare una pazzia questa notte?- lo guardò interrogativa -eludiamo guardie, controlli e quant'altro, e facciamo quel famoso giro al Campo da Quidditch...dimmi che ci stai- concluse Alex, sperando in una risposta affermativa della ragazza, che non si fece attendere

-ci sto, a mezzanotte in sala comune-

-e Cooper?-

-me ne occuperò io-, disse lei con aria per niente innocente prima di correre verso l'Auror.


-quindi che gli hai fatto?- gli chiese Alex ore dopo, mentre lei stava scendendo le scale: aveva ancora la divisa e i capelli raccolti

-un semplice incantesimo...anche se non molto legale- disse lei con una risatina nervosa.

Alex alzò un sopracciglio sinceramente sorpreso -che vuol dire non molto legale?-

-magia oscura...non farti strane idee, è che mi...affascina, non so come spiegarti, ma non ha regole, controlla ogni cosa, è forte- lui era sempre più stupito -con il mantello che ho rubato di nascosto a mio padre- dopo questo Alex non credeva alle sue orecchie -mi sono intrufolata in biblioteca, nella sezione proibita e ho letto qualcosa...incantesimi semplici soltanto! Come quello che ho fatto stasera- concluse la ragazza, guardandolo imbarazzata e aspettandosi che la mascella di lui toccasse il pavimento: infondo, chi avrebbe mai immaginato che la dolce e simpatica Lily Luna Potter si potesse interessare a certe cose?

-non si può dire che tu non sia piena di sorprese, Lilian- disse lui semplicemente -andiamo?- aggiunse prendendole una mano. Attraversarono il Castello con calma, per paura di essere scoperti -scusa Lily, ma già che c'eri, non potevi usare il mantello di tuo padre?-

-in effetti non ci ho pensato- disse lei a mo di scusa.

In pochi minuti arrivarono al giardino del castello, era freddo quella sera ma il cielo era sgombro di nuvole e si potevano guardare distintamente le stelle; davanti al campo da Quidditch, dovettero ingegnarsi su come entrare: le porte erano sbarrate e un Alohomora non era servito a nulla -voliamo- disse a un tratto Alex

-e tu le scope dove lo prendi, scusa?-

-Accio scope!- incredibile ma vero arrivarono due scope un po' malandate, che venivano usate dagli studenti durante gli allenamenti. Dopo un breve volo, atterrarono al centro del campo -è veramente grande, anche a Durmstrang ne avevamo uno, era più grezzo e spoglio però-

-vedi ogni casa ha la propria torre per osservare le partite, ce n'è anche una per gli insegnanti e le tribune che collegano le varie torri- lui si distese per terra, incrociando le braccia dietro la testa e guardando le stelle; poco dopo Lily lo raggiunse

-così la piccola Lilian si interessa di arti oscure, è decisamente interessante. La figlia di Harry Potter che parteggia per ciò che ha combattuto suo padre-

-sai Alex- disse lei con aria infastidita -ti facevo più sottile; arte oscura non significa soltanto Lord Voldemort- lui smise di guardare le stelle per girarsi verso di lei

-Lord Voldemort era il mago oscuro più potente, l'emblema della magia oscura!- disse Alex, che iniziava ad arrabbiarsi

-no, Lord Voldemort era un pazzo, meschino, che voleva tutti ai suoi piedi, per il quale non esistevano altre opinioni se non la sua. Era pronto ad uccidere per ottenere i suoi scopi, anzi l'ha anche fatto- gli disse, senza accorgersi dell'effetto che quelle parole avevano avuto sul ragazzo ''come ti permetti a parlare così del Signore Oscuro? Te la farò pagare, e molto presto'' si disse Alex. Vedendo che il giovane non rispondeva, lo incalzò -non ribatti niente?-

-no, le tue sono opinioni, così come le mie- le rispose cercando di non mostrare la sua rabbia; Lily rimase interdetta dalle sue parole e non replicò.

-la costellazione che preferisco è Orione- fece Alex ad un tratto, le prese la mano, e le indicò la costellazione nel cielo; la mano di lui poi si spostò lentamente verso il suo braccio, fino al viso: la accarezzò dolcemente prima di avvicinarsi a lei, quasi sormontandola

-Alex, che fai?-

-penso che tu lo sappia- le disse prima di baciarla a fior di labbra -lasciati andare, Lily- le sussurrò. I baci di lui scesero al collo, facendo infiammare la ragazza

-Alex...- lui si fermò

-che c'è? Voglio solo baciarti- disse lui tornando a dedicarsi alla bocca di Lily, mentre le mani di entrambi toccavano non troppo innocentemente il corpo dell'altro; lei lo strinse a se cingendolo con le gambe, ormai lui le era sopra. -in effetti, forse,- iniziò lui, con un ghigno divertito -non voglio solo baciarti- lei rise e non riuscì a resistere a quegli occhi azzurri che la guardavano con desiderio, iniziando a spogliarlo, lui fece altrettanto e in un attimo si ritrovarono nudi sull'erba, sotto la luce della luna. Le loro mani intrecciate, così come i corpi, si muovevano come a ritmo di una bellissima canzone. Rimasero abbracciati anche dopo, in silenzio, senza parlare.


''abbiamo fatto l'amore...ma che dico! Era solo sesso... ora davvero l'ho conquistata'' si disse il Serpeverde ''si solo sesso Alex, cazzo! Smettila di farti queste seghe mentali inutili, quella ragazza ti serve, anche se è bellissima, che dico, carina, accettabile...'' si tirò un pugnò in testa ''è solo una pedina'' concluse, in un tono che nella sua testa doveva sembrare convincente. -perché ti sei tirato un pugno in testa?- chiese Lily ridendo, per poi aggiungere -guarda che non è stato proprio pessimo- lui la guardò storto

-non è stato pessimo? Probabilmente avrai svegliato mezzo castello con le tue urla- e si mise a fare qualche imitazione della ragazza, ricevendosi un meritato pugno sulla pancia da una Lily arrossita fino alla punta delle orecchie -e comunque, non è per quello ragazzina, e sono affari miei- lei non gli rispose ''chissà a cosa stava pensando...era stato bello con lui'' e aveva paura, una paura folle, di perdere di vista l'obbiettivo per cui gli stava attaccata, ossia di scoprire chi fosse e se tramasse qualcosa. Ma, dopotutto, fino ad allora lui si era comportato benissimo con lei, non poteva nascondere nulla, si disse Lily. Alex fece apparire una coperta e i due si addormentarono abbracciati, finché le prime luci dell'alba, non molto tempo dopo, segnarono l'inizio di una nuova giornata.


Non sapeva perché non aveva raccontato a Kate cos'era successo, il fatto era che quella cosa la riteneva privata, loro: sua e di Lily. Stava andando in sala grande per fare colazione, dopo essersi fatto una doccia nel dormitorio, che venne trascinato dentro una stanza.

-Lilian, non ti metterai a dirmi che mi ami, che da ieri siamo fidanzati ormai, voglio sperare-

-ah-ah Alex, molto divertente, davvero. In realtà era la stessa cosa che volevo dire a te- la fissò un momento

-d'accordo-

-d'accordo-

-bene-

-bene-, si stavano avvicinando sempre più -ti voglio, ancora- lei gli rivolse un sorriso malizioso

-sono qui-.


-Dove diavolo è mia cugina? Va bene che è domenica, ma deve ancora scendere a fare colazione, e sono le undici!- disse una ragazza dai capelli rossi, seduta a fianco di un Serpeverde, con i capelli talmente biondi da sembrare quasi bianchi

-Rose, sta calma, sarà a letto...non tutti si svegliano con le galline come te- lei gli rivolse uno sguardo di fuoco -non che ci sia niente di male o di strano, in questo, è ovvio- si affrettò a dire lui, assumendo un'espressione innocente.

Videro Lily arrivare: sembrava davvero essersi appena svegliata, i capelli scompigliati e i vestiti tutti stropicciati -ti sei sistemata prima di scendere?- le chiese Rose, non appena la cugina le si avvicinò

-si certo, ho qualcosa che non va?- si affrettò a rispondere lei, cercando di sistemarsi alla meglio la gonna

-no no, ma...- si interruppe Rose quando vide arrivare Alex Black, aveva i vestiti non meno scompigliati della cugina, i capelli in disordine come al solito -tu, lui, lui, tu- balbettò fissando prima Lily e poi Alex, come in una partita di ping pong. Lily inizialmente fece finta di non capire, per poi confessare tutto alla sua cugina -almeno è figo...e non è male a letto- disse Rose alla fine, beccandosi una gomitata da Scorpius e un'occhiataccia da Lily.


Kate era nella sua stanza a leggere libri su chissà quale argomento di magia oscura, quando venne interrotta da Alex. Aveva deciso alla fine, di spiegarle cos'era successo quella notte, e quella mattina, soffermandosi sul fatto che ''sicuramente l'ho conquistata'' e lasciando perdere la parte ''avrei voluto che quei momenti non finissero mai''. -ed è brava la Potter?- Alex rise, certo, solo a quello pensava lei -si- le rispose, facendole inarcare un sopracciglio -se vuoi, Alex, posso rinfrescarti la memoria su cosa sia bravura e cosa no, mi sembri confuso- gli disse Kate, iniziando a togliersi i vestiti, lui la guardò un attimo prima di fermarla -te l'ho già detto, fino alla fine, solo lei- Kate ci rimase a dir poco male, e lo spedì senza tanti complimenti fuori dalla sua stanza.


Quel pomeriggio al Lago Nero i tre Potter, i due Weasley, Scorpius, Teddy e Alice stavano discutendo su ciò che avevano scoperto: ovvero nulla. Quei due ragazzi a tutti sembravano due angioletti, o meglio, si comportavano da tali. Inoltre, con l'arrivo degli Auror, tutti gli studenti erano limitati nel girare per il castello all'ora preferita e anche la notte la sorveglianza era molto aumentata. -io direi che- iniziò James -non dobbiamo arrenderci...continuiamo le ricerche su di loro-

-James ma non hanno niente che non va! Magari sei tu che ti sei sbagliato e non era Alex quella notte...- era stata Lily ad intervenire, ricevendo un'occhiata torva di James

-senti Lily, non è perché te lo porti a letto che ora diventa un angelo!- si arrabbiò il giovane

-su ragazzi state calmi...non serve fare discussione- aveva cercato di mediare Albus, senza però riuscirci: Lily infatti, era scappata verso il Castello con le lacrime agli occhi. Tutti guardarono male James

-in realtà Lily non ha tutti i torti...Alex e Kate sono due tipi simpatici- intervenne Scorpius sostenuto anche da Teddy e Alice. Rose propose di tornare anche loro verso il castello, visto che non avevano altro di cui parlare, e così fecero.


-Lily- disse Rose dolcemente alla cugina, che stava piangendo in un aula, sola -perdonalo...sai com'è fatto tuo fratello, è preoccupato, come me d'altronde, e tutti- Lily la guardò, gli occhi rossi dal pianto, non le rispose ma l'abbracciò -se tu dici che lui non c'entra, io ci credo ok?-

-grazie Rosie- disse la bella Serpeverde, e insieme si diressero verso la Sala Grande.












eeee ciao! :) ci ho messo secoli a scrivere questo capitolo, specialmente la parte di Lily e Alex perchè non ne ero mai troppo convinta! i ragazzi comunque iniziano ad avere i primi dubbi,vedremo come si evolveranno le cose...recensite!

grazie danyazzurra e mich per aver recensito lo scorso capitolo! :D

grazie anche a chi legge solamente :)

a presto, DUBHE.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Il Natale si avvicinava, tutti erano eccitati per le vacanze imminenti. E, la valanga di compiti assegnati dai professori, aumentava la voglia di riposo.

-non ce la faremo mai a finire tutta quella roba! Te lo dico io Lily-

-dai Scorp, si che ce la facciamo! Abbiamo solo da fare altri tre temi, gli esercizi di incantesimi e la ricerca di pozioni- ''già, Lily, e se magari in ogni ragazzo che passa non vedessi Alex, forse finiresti prima'' si disse la ragazza, che non la smetteva di pensare a lui, le stava sul serio facendo perdere le testa e ormai, i suoi ''obiettivi'' erano andati a farsi benedire, specialmente dopo quella notte al campo da Quidditch.

Scorpius la guardò sconvolto, dicendo -solo? già, che vuoi che sia, potremmo anche trovare il tempo di fare quelli per gli altri...in fondo, abbiamo ben un pomeriggio intero-

-ah ah, molto divertente- Scorpius le fece il verso, meritandosi un'occhiataccia dalla giovane Potter. I due si rimisero al lavoro con fare disperato, consci che sarebbero stati svegli tutta la notte. Poco dopo a loro si aggiunse anche Allison, che più che altro stette tutto il tempo a fissare Adam Cooper, che era in Sala Comune per sorvegliare i Serpeverde, il quale sembrava non disdegnare per nulla i suoi sguardi, a giudicare dai suoi sorrisi complici.

Da quando erano arrivati a scuola gli Auror, non era successo nulla di strano; il Ministero aveva avviato indagini per cercare i Mangiamorte, ma senza successo: anche se non lo davano a vedere, gli insegnanti erano davvero preoccupati. Era passato un mese e mezzo dall'omicidio e non c'erano stati altri segni o avvenimenti particolari: troppo, assoluto silenzio. Il pericolo era quello di abbassare la guardia, e questo era proprio quello che speravano Alexander Black e Kathleen Carrow. Il ragazzo in questione era in biblioteca, quando venne raggiunto da un aeroplanino di carta magico, al cui interno era scritto ''ti aspetto in camera tua, tra cinque minuti. K.'', letto il messaggio Alex si alzò per tornare ai sotterranei.

-ciao- le disse entrando nella camera, baciandola sulla guancia -che volevi dirmi?-

-questo sabato andrò ad Hogsmade con James Potter-

-finalmente- disse lui mentre si sedeva su di uno dei letti della stanza

-non è per questo che ti ho chiamato comunque, ma perché loro sospettano- si era accorta di essere sempre osservata: non solo dai ragazzi, ma anche dai professori, specialmente Paciock: prima o poi l'avrebbero pagata tutti, ne era sicura.

-lo so, Kate, lo so...forse è stato troppo azzardato l'omicidio ad Halloween, ma ciò che è fatto è fatto. Andiamo avanti con il piano, ed entro fine anno potremo concludere la faccenda- lei annuì, un po' consolata dal ragazzo

-sai che sono gelosa? Si un po' insomma- ''dovresti capire Alex quanto ti voglio...ancora e ancora, forse è tutto sbagliato, ma sei l'unico con cui posso essere me stessa'' si disse Kate, disgustata poi dalla troppa dolcezza dei suoi pensieri. Lui le sorrise, sedendole accanto

-Kate, la Potter non mi interessa, tu avrai sempre un posto speciale nella mia vita, lo sai- dicendo questo le carezzò una guancia, le baciò dolcemente la fronte, un gesto d'affetto nulla di più.

-vado Alex, ho una fame...tu scendi?-

-tra poco arrivo-.


-studi ancora, Potter?- Lily si girò per trovarsi di fronte un Alex Black, decisamente sexy, a pochi centimetri dal suo viso. Aveva la camicia bianca della divisa leggermente aperta, i capelli spettinati che gli ricadevano sul volto e dei jeans neri.

-dobbiamo finire un tema- disse Scorpius, seduto vicino alla ragazza.

Alex si avvicinò all'orecchio di Lily sussurrandole -se vuoi puoi finirlo nella mia camera il tema, Lilian- lei aveva notato la malizia della proposta e il desiderio negli occhi del ragazzo, diventando tutta rossa

-no Alex, devo sul serio finirli- lui, un po deluso, annuì uscendo dalla Sala Comune.

-dovresti stare attenta Lily, non mi sembra un bravissimo ragazzo-

-ma guarda un po', è la stessa cosa che ho detto a mia cugina di te, e comunque ne abbiamo parlato fin troppo di lui, non ha nulla che non va!- gli rispose malamente prima di riprendere a scrivere il tema. Poco dopo Lily alzò la testa dal suo tema -piuttosto, dove si è cacciata Allison?-

-ha detto che scendeva a cenare...andiamo anche noi? Continuiamo dopo, ho troppa fame!- chiusero i libri e si diressero verso la Sala Grande; dietro la porta di un'aula sentirono dei rumori ben poco confondibili, Lily divenne rossa in volto, Scorpius invece spiò dal buco della serratura per vedere chi fossero i due amanti; per poco non gli venne un colpo, quando vide Allison avvinghiata ad Adam Cooper entrambi quasi completamente nudi. Si girò verso l'amica con la bocca che arrivava a terra

-Scorpius ma che diavolo fai! Ma non ti vergogni?- sussurrò lei

-sono un Malfoy, ste cose mi interessano...- disse ghignando -e poi potrebbero interessare anche a te, se sapessi chi ho visto- Lily lo guardò interrogativa -Allison e Cooper!- la ragazza quasi svenne

-oddio, Allison e Cooper? Quella è matta!- stava per entrare quando Scorpius la fermò per un braccio

-non so quanto ti convenga entrare in questo momento- e la trascinò verso la Sala Grande. Iniziarono a mangiare e dopo qualche minuto arrivò Allison, seguita subito dall'Auror

-tu sei matta Ally! Ma che diavolo ti salta in mente eh?-

la povera ragazza guardò la sua amica con aria colpevole -come fai a saperlo?-

-lascia perdere...è un Auror! È più grande...ma cosa ti passa in quella testa piena solo di scarpe e vestiti!- continuarono a discutere per l'intera cena, dopo la quale Allison si diresse in camera sua a gran passo senza degnare nessuno di uno sguardo.


Nel tavolo di Grifondoro, James stava osservando Alex Black: in effetti sembrava solo un ragazzo un po' arrogante e sulle sue; tutte le ragazze gli morivano dietro, pure sua sorella, e lui era davvero preoccupato. Il suo sguardo camminò per il tavolo di Serpeverde, fino ad incontrare il viso bellissimo di Kate, quanto avrebbe voluto anche solo sfiorarla, baciarla. -James? Ti sei imbambolato?- era la voce di Fred -allora mi hai ascoltato?-

-veramente no, scusami Fred, che dicevi?- gli rispose distogliendo lo sguardo dalla Serpeverde

-ti chiedevo solo se sei pronto per la partita di domani-

-oh si, abbiamo appurato qualche nuovo schema, vedrai: sarà un successo! Ora scusami, ma mi hai fatto venire in mente che devo decidere le ultime cose con i miei compagni di squadra...ci vediamo più tardi in Sala Comune!- detto questo James si alzò, dirigendosi dal capitano.

La partita venne infatti vinta dai Grifondoro per 290 a 160, e quella sera tutto il dormitorio festeggiò fino a ora tarda, tant'è che il giorno dopo tutti erano stanchissimi.



Il sabato pomeriggio ad Hogwarts voleva dire solo Hogsmade; Lily ci sarebbe andata con le sue amiche visto che Alex aveva deciso di non venire ''non mi piace fare giretti per vedere stupidi negozi'' le aveva detto, anche un po' malamente, ma lei non aveva insistito e ora si stava preparando per l'uscita. Arrivate al treno, le tre Serpeverde videro James e Kate che parlavano, notarono anche l'imbarazzo che il ragazzo aveva negli occhi, d'altra parte gli piaceva veramente quella Kate Ellis.

Dietro di loro li raggiunsero Rose e Scorpius, mano nella mano -mi viene male a pensare a tutti i regali di questo Natale!- aveva detto la Grifondoro

-si appunto... a proposito Rose, i regali per i parenti li facciamo insieme vero?-

-si Lily! Così risparmiamo anche-. Il treno si fermò e tutti scesero, per raggiungere i posti preferiti. Intanto ad Hogwarts Alex stava preparando l'Amortentia, Kate aveva detto che le sarebbe potuto servire per i primi tempi con James, se in ragazzo non si fosse fidato di lei velocemente.


James e Kate erano ai Tre Manici di Scopa a bere una Burrobirra, quando vennero raggiunti da Lily, Rose e gli altri. -fa freddo fuori eh? Vi dispiace se ci sediamo con voi?- iniziò Rose

-si-

-no- avevano risposto prima James, con un'occhiataccia verso la cugina, e poi Kate

-va bene, troveremo un altro posto...buon pomeriggio- continuò la Weasley, prima di girare su i tacchi e andarsene verso l'altro lato del locale con gli altri -solo perché ha quella Kate-oh-guarda-che-carina-che-sono-Ellis vicino, noi siamo nulla!- si stava lamentando Rose, anche con esagerazione

-anche io l'avrei fatto al loro posto Rosie- disse Lily, notando inoltre l'espressione un po' infastidita di Scorpius. In effetti Rose non sapeva perché le aveva dato così fastidio, ma quella Kate proprio non le andava a genio.

James e la ragazza si alzarono dal tavolo e uscirono dal locale; una volta fuori, lui le prese la mano e Kate non si rifiutò, anzi si girò a guardarlo con un sorriso. L'aveva portata in un parco vicino la Stamberga Strillante, e si erano seduti su una panchina -sei stupenda Kate, davvero- le disse prima di avvicinarsi al suo viso, lei lo baciò sulle labbra

-anche tu, mi piaci moltissimo, James Potter- il Grifondoro allora approfondì il bacio, provando bellissime emozioni, il cuore che batteva velocissimo

-so che è presto ma io...vorrei...che tu fossi la mia ragazza, Kate. È dalla prima volta che ti ho vista sul treno, che volevo baciarti...che voglio baciarti, che voglio che tu sia più di una amica per me- lei lo guardò un po' prima di rispondere

-in effetti è un po' presto...ci devo pensare James- lui annuì un po' triste ma poi continuò a parlarle tranquillamente, come niente fosse.


-James mi ha chiesto di stare con lui- aveva detto solo questo Kate ad Alex

-bene...ti interessa sul serio?-

-non sono affari tuoi...comunque no-

lui sbatté un pugno sul tavolo della sua stanza, facendo sobbalzare la ragazza -si può sapere cos'hai Kate? Sei arrabbiata con me, e questo l'ho capito quindi non negare, ma perché?- lei non rispose, limitandosi a guardare fuori dalla finestra -mi rispondi?- le disse scuotendola per le spalle

-io...- ma al posto di continuare a parlare lo baciò -odio vederti tra le braccia di Lily- Alex ne rimase sorpreso, certo gli aveva detto di essere gelosa, ma non pensava dicesse sul serio

-non siamo qui per fare discussioni per queste stronzate, quindi finiscila qui, è chiaro?-

-si, ho capito- disse lei alzandosi dal letto di Alex, con uno sguardo arrabbiato; lui la prese per una mano, avvicinandola a se

-non voglio che tu sia arrabbiata- le carezzò i capelli, baciandole la fronte

-va bene, dov'è la pozione?- lui le porse una boccetta con un liquido madreperlaceo dentro, lei la prese tirando fuori la bacchetta

-ma che cosa...- aveva cercato di dire Alex

-Imperio- gli ordinò di bere la pozione, il tempo che facesse effetto, e aveva il suo Alex completamente in sua adorazione -baciami Alex, ti prego, come facevi prima di venire qui- lui la prese, avvicinandola con un braccio sulla sua schiena. La baciò, con passione, anche se questa era data solo dalla pozione certo. Lei lo spinse verso il letto, felice perché sarebbe stato suo, di nuovo, almeno quella notte.

-ehi Alex- Lily aprì la porta di scatto, senza immaginare quello che avrebbe visto: il sorriso le morì sulle labbra, insieme ad esso sembrò morirle anche il cuore. Se ne andò sbattendo la porta verso la sua stanza, dove con un Incendio distrusse il braccialetto che aveva comprato ad Hogsmade per lui, e si addormentò tra le lacrime. Kate maledisse mentalmente la ragazza, ma non si fermò: lei desiderava Alex, con Lily se la sarebbe vista il giorno dopo.

La mattina dopo Alex si sveglio tra le coperte del suo letto, con una ragazza a fianco, che riconobbe essere Kate: erano abbracciati e nudi. Lei dormiva tranquillamente, così come i suoi compagni di stanza, a cui non importava chi lui portasse a letto, a patto che non li disturbasse. -Kate!- cercò di svegliarla sussurrando

lei aprì gli occhi -buongiorno-

-buongiorno? Mi spieghi perché sei nel mio letto, e perché molto probabilmente l'abbiamo fatto e io non mi ricordo?- in quel momento gli tornò in mente l'ultima cosa che ricordava, le aveva dato l'Amortentia e poi lei aveva tirato fuori la bacchetta -dimmi che non me l'hai fatta bere- continuò cercando di tenere un tono di voce basso, anche se iniziava ad essere arrabbiato

-Alex, mi dispiace..io..è che...tu poi...- la prese per il collo, stringendo forse più del necessario

-Kate, hai fatto un grave errore- Alex si chiedeva come avesse potuto fare una cosa del genere, gli aveva spiegato che voleva solo Lily in quel periodo, e non era certo fosse solo per i suoi piani, e lei non l'aveva nemmeno ascoltato.

-mi...f-fai male- lui allentò la presa

-lo sai che odio queste cose! E ti avevo detto che doveva esserci solo lei adesso- Martin Turner, suo compagno di stanza gli disse di stare zitto, e lui abbassò la voce -dimentica tutto capito?-

lei annuì -Lily ci ha visti- gli disse poi tutto d'un fiato.

Lui rimase sconvolto -Silencio!- disse dopo aver preso la bacchetta e averla puntata contro la gola della ragazza -Crucio- Kate iniziò a contrarsi silenziosamente, di sicuro se avesse avuto la voce avrebbe urlato dal dolore. Lui, inebriato da quella sofferenza, riuscì a fermarsi solo quando Turner aprì le tende del suo letto, per scendere in Sala Comune. Kate era distrutta, non aveva neanche la forza di muoversi, mentre molte lacrime scendevano dal suo viso.

Alex, arrabbiato, scese dal letto e iniziò a vestirsi -chi è la tua conquista di ieri? Ci avete dato dentro stanotte- gli disse Martin, ghignando

-lascia stare- gli rispose uscendo dalla camera, per andare a cercare Lily.

La trovò in Sala Grande, sola, a fare colazione. Quando lo vide lo guardò male, per poi tornare a concentrarsi sulla sua fetta di toast; -Lilian, possiamo parlare?- lei non si girò neanche -non è come sembra...-

Lily rise ironicamente -certo, come potrei pensare che non è come sembra...sicuramente avrò frainteso! Ma dimmi, oltre a fare sesso, cosa possono fare due persone nude in un letto, l'una sull'altra? Dimmelo!- gli urlò dietro prima di tirargli uno schiaffo

-ero sotto pozione, Lily, ti prego, credimi- una lacrima le rigò il viso, che lui cercò di asciugare con un dito ma fu fermato dalla ragazza

-non mi toccare- gli disse freddamente prima di alzarsi dal tavolo e andare via. Lei non lo disse a nessuno dei suoi amici o parenti, era troppo sconvolta e non voleva farli preoccupare. Lui invece, continuò per vari giorni a torturare Kate, gliela avrebbe fatta pagare. Ora che aveva la Potter in pugno, aveva rovinato tutto!.


Le vacanze di Natale arrivarono presto: la combriccola Potter-Weasley-Lupin-Paciock si riunì a casa dei primi; Kate e Alex tornarono a casa Carrow; Malfoy avrebbe passato le vacanze con i suoi genitori, per raggiungere a capodanno la sua bella Rose.


La vigilia di Natale, Lily era nella sua stanza, a casa sua, e stava leggendo la lettera che le era appena arrivata:


Lily, lo so che sei arrabbiata con me, lo capisco, ma ho bisogno di vederti. Ti aspetto questo pomeriggio a Diagon Alley, davanti alla Gringott alle 4. Alex.


Non sapeva perché aveva scelto di andarci, forse anche lei aveva bisogno di vederlo, di perdersi nei suoi occhi blu che tanto dicevano ma molto di più nascondevano, o forse perché voleva chiarire tutto quello che era successo, una volta per tutte. Si era vestita con un abito Babbano, e lo stava aspettando stringendosi nel suo cappotto per il freddo -sei venuta- le disse una voce alle sue spalle, sapeva che era lui, l'avrebbe riconosciuta tra mille quella voce: fredda, distaccata ma allo stesso tempo gentile e dolce, almeno per lei.

Si girò e finalmente incontrò di nuovo i suoi occhi -mi sei mancata- le disse prima di abbracciarla, non contraccambiò ma a lui andava bene così: sapeva che era molto arrabbiata ancora

-senti Alex, sei un ragazzo bellissimo e interessante, ma hai fatto cose che...non so come spiegarti, ma prima Jared, poi l'altra sera con Kate...e poi mi sembri sempre così distante, a volte credo che tu calcoli ogni cosa che fai-

-posso spiegarti tutto Lilian. Ma tu, devi promettere che non lo dirai a nessuno-

-si certo!-

lui si fece ancora più serio -non mi basta la tua parola, stringiamo il Voto Infrangibile- Lily si sorprese, ma annuì decisa, anche se aveva paura di ciò che lui le avrebbe detto di lì a qualche minuto.

CIAOOOO :)

CI HO MESSO UN PO' AD AGGIORNARE (SCUSATE!) E SPERO DI ESSERMI FATTA PERDONARE CON IL CAPITOLO LUNGO LUNGO :)

GRAZIE DI CUORE A DANYAZZURRA E MICH LUNA PER AVER RECENSITO LO SCORSO CAPITOLO! 

GRAZIE A CHI LEGGE :)

FATEMI SAPERE COSA NE PENSATO! A PRESTO, BACI  XxDUBHExX.


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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


-chi sarà il nostro Suggello?-

-Kate, è ovvio- le rispose, e la ragazza si materializzò davanti a loro.

Aveva un aspetto davvero terribile: ferita, si reggeva in piedi a malapena -ciao- disse senza nemmeno guardarla; Lily non le rispose, ancora senza parole per le condizioni della ragazza e arrabbiata per quanto aveva visto poco tempo prima. Si diressero verso una strada isolata, Kate che camminava a fatica; quando si fermarono Kate tirò fuori la sua bacchetta, mentre Lily tese la sua mano verso Alex, che la guardò a fondo prima di stringerla. Kate avvicinò la bacchetta alle mani dei due e una fune di luce legò i due ragazzi tra loro -Lily Potter, manterrai la tua promessa senza dire a nessuno che non sia presente a questo Voto, qualunque cosa Alex Black dirà quest'oggi?-

lei respirò profondamente, prima di dire -lo farò- la fune si dissolse, insieme a lei se ne andò anche Kate.

-vieni- la prese per mano, smaterializzandosi in un parco dove sarebbero potuti stare tranquilli e indisturbati

-tu ti smaterializzi?- disse la ragazza sorpresa

-come hai detto tu una volta, ci sono tante cose di me che non sai-

-ora sono io a volerle sapere tutte- replicò la ragazza cercando di stare tranquilla.

-bene, comincerò dall'inizio, prima però dammi la tua bacchetta- Lily lo guardò storta -è meglio, credimi. Non ti farò del male se è questo che temi, comunque- lei prese la sua bacchetta dall'interno del giubbotto, e gliela porse, preoccupata.


-io mi chiamo Alexander Caleb Riddle, sono figlio di Tom Orvoloson Riddle e Bellatrix Black-

si interruppe, cosi da osservare la reazione della ragazza: era decisamente allibita, e spaventata, si guardava intorno come per cercare una via di fuga, allo stesso tempo però cercava di non mostrare le sue emozioni, lui continuò:

-sono nato un anno prima della morte di mia madre e mio padre, allevato dai Carrow, come saprai Mangiamorte. Kate è figlia di Amycous Carrow e di un'altra Mangiamorte, siamo cresciuti insieme, come fratelli. Da quando ho scoperto chi sono, ossia all'età di quattro anni circa, ho sempre bramato la vendetta verso coloro che mi hanno reso orfano; per questo sono venuto ad Hogwarts, ora che sono potente, forse più di quanto lo era mio padre nei suoi tempi migliori. Quello che farò, si perché in qualche modo lo farò Lily, sarà uccidere ogni Potter o Weasley in circolazione, e insieme a loro tutti quanti hanno combattuto contro Lord Voldemort e i Mangiamorte. Diventerò il nuovo Signore Oscuro, ancora più forte e potente di ora, avrò in mano l'intero mondo magico, e farò ciò che mio padre ha sempre voluto-

Lily aveva paura, cercò di allontanarsi, ma lui la prese -ovviamente- le disse, con una luce malvagia negli occhi -le cose andavano perfettamente fino a poco tempo fa: i Serpeverde mi trattavano come un principe, la maggior parte delle studentesse adorava me e degli studenti Kate; ma poi tu, sei entrata nella mia vita: ti volevo usare Lilian, per me non eri altro che una pedina che più si fidava e innamorava di me più mi andava bene...ma, non ho fatto i conti con me stesso. Mi hai sconvolto la vita, Lily Potter, io..io non voglio uccidere anche te-

Aveva terminato la frase sussurrandola, e lei era senza parole, ma cercò comunque di dire qualcosa -s-stai scherzando, vero Alex?- si rendeva conto solo in quel momento della gravità del Voto Infrangibile, non avrebbe potuto rivelare a nessuno chi era lui veramente, non avrebbe potuto avvertirli di quale pericolo correvano. Le lacrime cominciarono a scenderle dagli occhi mentre guardava il figlio di Lord Voldemort, non avrebbe mai immaginato cosa poteva nascondersi dietro quegli occhi blu così profondi, e aveva invece scoperto cose di cui ne avrebbe fatto volentieri a meno

-è la verità-

-Alex ti prego...non puoi chiedermi di non dire niente alla mia famiglia, ai miei amici- disse la ragazza tra i singhiozzi -e poi credi che io starò qui a non far niente? Ti sbagli, glielo dirò, anche se poi dovrò morire- terminò lei, decisa come una vera Potter, alzandosi. Lui cercò di fermarla -lasciami! Accio bacchetta!- la bacchetta tornò nelle mani della sua proprietaria -Incarceramus- lui non rispose verbalmente, soltanto agitò la bacchetta formulando un Protego

-Lily ti prego fermati!- le andò in contro bloccandola -si può sapere dove vuoi andare? Non sai neanche dove siamo- lei si girò, guardandosi attorno, tremante, solo allora si accorse di essere nel giardino di una villa incredibilmente grande, non in un parco normale

-come puoi pensare che dopo ciò che mi hai detto...-

Non riuscì a finire, lui le prese la mano -non posso tornare indietro e non lo voglio, come non voglio cambiare chi sono, ti chiedo solo di non intralciarmi la strada, in quel caso non aspettarti alcuna pietà- le disse lui, duramente

-aspetta...ci sono altre cose che devi dirmi, almeno- cercava di prendere tempo per cercare di escogitare un qualcosa che potesse salvarla -sei stato tu ad uccidere quel ragazzo?-

-no, Kate...-

-ma l'altra volta voi...- quanto ancora, nonostante quello che le avesse appena rivelato, ci teneva a lui

-è gelosa di te...mi ha fatto bere l'Amortentia...credimi, ti prego...entriamo?- Lily gli rivolse uno sguardo interrogativo -quella, è casa Carrow- spiegò lui indicando la grande villa alle loro spalle.

Lei non si mosse -voglio tornare a casa, non voglio più vederti. Sappi che il giorno in cui ti scontrerai con i tuoi nemici, non sarò al tuo fianco. Ora portami a casa-

Alex si diede del cretino, per aver solo pensato che sarebbe stata dalla sua parte. Decise di giocarsi il tutto per tutto, o forse decise solo di dirle ciò che provava, le prese le mani -ti amo, Lily-

La ragazza fissò i suoi occhi verdi in quelli blu di lui, si avvicinò e alzandosi sulle punte gli sfiorò le labbra con le sue -l'ho visto, nei tuoi occhi- gli sussurrò piano e con dolcezza

-ho bisogno di te, un'ultima volta, Lilian- si smaterializzarono nella camera di lui -baciami- era una supplica, quella di lui; lei lo baciò, avevano entrambi il viso rigato dalle lacrime, per Alex era la prima volta. Le tolse il giubbotto che pose a terra, poco dopo raggiunto dal suo, e dagli altri vestiti di entrambi.

-ti amo Alex-

Lui le sorrise -lo vedo, nei tuoi occhi...ora sei davvero mia Lilian Luna Potter- il viso di lei si illuminò mentre la passione e l'amore presero il sopravvento.


Alex sapeva di aver fatto davvero l'amore per la prima volta nella sua vita, stava guardando Lily dormire distesa al suo fianco, un braccio di lei gli cingeva la vita. Lentamente si svegliò, e si strinse di più a lui -Alex, non sei costretto a fare niente, ti prego.. pensaci-

-non rovinare questi momenti, devono stamparsi così come sono, bellissimi, nella mia memoria- una calda lacrima cadde sulla guancia di Lily, presto asciugata da Alex -non piangere- le disse dolcemente

-domani è Natale...-

-questo che c'entra?-

-vieni da noi...tu non sei tuo padre, lascia ai morti le loro battaglie, non ne vale la pena Alex- doveva fargli cambiare idea, fargli capire che, certo era il figlio di Voldemort, ma questo non lo portava ad essere obbligatoriamente malvagio

Lui rise sonoramente -è anche una mia battaglia...vestiti che ti porto a casa- era tornato il freddo Alex, e Lily sapeva che non avrebbe più rivisto il ragazzo che amava.



-Lily, va tutto bene?- era tornata a casa sua, seduta sul divano del soggiorno a leggere distrattamente un giornale; James era appena rientrato con Albus dopo aver fatto qualche tiro a Quidditch

-si Jamie, grazie- la ragazza tentò un sorriso convincente, che a dire il vero di convincente aveva ben poco.

Lui inarcò un sopracciglio -non me la dai a bere...che succede sorellina?-

-questo pomeriggio sono uscita con Alex...sai avevamo iniziato a frequentarci, ma è finita- in effetti non erano bugie, aveva solo omesso qualche ''piccolo'' particolare

-oh, mi dispiace...ma non preoccuparti! Ci siamo noi a tirarti su il morale..e poi la festa di capodanno a casa di Rose- la guardò, abbozzando un sorriso incoraggiante -vado a lavarmi- e il ragazzo sparì per le scale. La giovane Potter non riusciva a non pensare a quanto gli aveva detto Alex: incredibile, il figlio di Lord Voldemort. E lei anche dopo averlo saputo, ci era andata a letto, ci aveva fatto l'amore ''è proprio vero che l'amore rende scemi...che cavolo!'' si disse, prima di alzarsi e andare da suo padre.

Harry Potter era nel suo studio a completare un rapporto su qualche Mangiamorte avvistato nei pressi di Londra, e il suo rapporto su Hogwarts, quando sua figlia arrivo sulla porta -entra Lily- le disse tranquillamente

-papà c'è una cosa che vorrei chiederti...è possibile infrangere il voto infrangibile senza morire? O magari...ingannarlo diciamo...-

Il padre assunse un cipiglio severo -che hai combinato?-

Lei, punta nel vivo, si affrettò a rispondere -no..niente, era solo per sapere...sai ne abbiamo parlato a scuola prima delle vacanze..e...beh...si così mi chiedevo- inventò di sana pianta

-non si può infrangere Lily, lo dice il nome stesso...tuttavia, se non viene formulato perfettamente potrebbe essere...raggirato. Sai, la magia è strana...non sempre finisce come noi vogliamo...non dico che sia al di sopra della nostra volontà, non totalmente almeno, però una parte di essa è da noi maghi indipendente- lei aveva ascoltato, forse c'era una soluzione.

Ma se avesse sbagliato? Sarebbe di sicuro morta, ma ci avrebbe provato, per la sua famiglia, i suoi amici e tutte le persone che amava. -ho capito papà, grazie...buon lavoro- e con un sorriso lasciò Harry solo, a ripensare a quella conversazione: aveva la netta sensazione che ci fosse qualcos'altro sotto, di sicuro non una lezione scolastica.






Signor Potter, un onore ricevere una sua lettera. Vado subito al punto per non annoiarla, il Voto Infrangibile viene affrontato velocemente nella scuola alla fine del settimo anno, in quanto si ritengono gli studenti più maturi. Con la speranza di esserle stato di aiuto e augurandole un felice Natale, Professor Mann.


Come immaginava, Lily gli aveva mentito. -Lilian Luna Potter!-

-si papà?- lo guardò con aria interrogativa dopo essere arrivata nello studio del padre

-perché mi hai mentito? Sul Voto Infrangibile-

Lei spalancò gli occhi, cercando di trovare una scusa plausibile in una manciata di secondi -non ti ho mentito- ''si la tattica della negazione aiuta sempre...almeno a prendere tempo''.

-Lily, con me ne puoi parlare...c'entra il ragazzo nuovo? Neville mi ha detto che lo frequentavi spesso-

-frequentavo, appunto. Ora scusami, devo andare- sperava che suo padre non avesse notato gli occhi farsi lucidi e la fatica che aveva fatto per trattenere le lacrime.

CIAO!

EBBENE, ORA SAPPIAMO CHI E' ALEX (E ANCHE KATE)...NON SO SE VE LO SARESTE ASPETTATO ;) LILY SI TROVA IN UN BEL GUAIO, CITANDOLA ''L'AMORE RENDE SCEMI!'' 

SPERO COMUNQUE CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO!

GRAZIE A DANYAZZURRA PER AVER RECENSITO :)

GRAZIE A TUTTI VOI CHE LEGGETE FIN QUI. CHE NE DITE DI LASCIARMI UNA VOSTRA OPINIONE? 

BACI, XxDUBHExX

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


31 dicembre. Tutti in casa Weasley aspettavano quella sera. Harry, Ron, Hermione e Ginny erano andati in montagna e avevano lasciato la casa ai figli, i quali avevano deciso di organizzare una festa per ''inaugurare nel migliore dei modi il nuovo anno'' aveva detto James mentre lui, Teddy e Scorpius erano ad un supermercato Babbano a comprare alcolici, dolci, alcolici, patatine, alcolici, panini preconfezionati, alcolici e quant'altro. Le ragazze intanto a casa, aiutate da Albus e Hugo, avevano iniziato a preparare la casa per la grande festa: avevano allestito la zona cena, la zona ballo, una più tranquilla con divani e poltrone. La casa di Rose e Hugo era decisamente grande, dopotutto Ron e Hermione erano Auror, e tra i migliori del Ministero.

Lily aveva cercato di non pensare al Voto Infrangibile, ma ogni volta che chiudeva gli occhi o era da sola, rivedeva nella sua testa quel pomeriggio con Alex. -Lily?- si girò verso Rose che la stava chiamando -pensi di rimanere imbambolata lì tutto il tempo o di darci una mano? Abbiamo capito che sei triste per Alex, ma insomma...non è mica l'unico ragazzo dell'universo!- la ragazza annuì alla cugina rimettendosi al lavoro, anche se di malavoglia, cercando di scacciare il Voto Infrangibile dai suoi pensieri.


Gli invitati sarebbero arrivati alle 9, e tutti in casa Weasley si stavano vestendo e preparando per l'imminente serata. Ted e Scorpius avevano degli smoking neri con delle camicie bianche, che risaltavano il loro fisico; James invece aveva dei pantaloni neri abbastanza stretti e una camicia semi aperta bianca, non poteva passare inosservato. I tre ragazzi erano in sala a chiacchierare quando arrivarono Lily, con un vestito rosso scuro senza spalline, le fasciava la vita e si apriva in una lunga gonna con un grande spacco, scarpe nere come il trucco e il fiore che aveva tra i capelli raccolti; Rose aveva un vestito blu con una scollatura generosa e che le arrivava abbastanza sopra al ginocchio, le scarpe rosse come i suoi capelli e il rossetto che aveva scelto, aveva inoltre una collana bellissima che le aveva regalato Scorpius a Natale. Alice si era vestita con un tubino lilla fasciato sotto il seno da una cintura nera a fiore e con delle scarpe nere. Hugo e Albus arrivarono poco più tardi, entrambi in smoking e con camice rosse ''il rosso porta bene a capodanno!'' avevano detto appena scesi.

Rose fu raggiunta da Scorpius -sei stupenda- le disse dandole un bacio sulle labbra e facendola sorridere di gioia

-anche tu, ti dona proprio lo smoking-.

-Lily sei da urlo!- le disse James abbracciandola -non sa che si perde quel dannato Black-

la ragazza annuì -grazie Jamie-


La festa era cominciata da un po', la pista da ballo colma di ragazzi e ragazze che ballavano a ritmo delle Sorelle Stravagarie e di qualche altro complesso magico; Lily stava bevendo un bicchiere di whisky incendiario quando venne invitata a ballare da un ragazzo di Grifondoro dell'anno di James, era davvero carino, doveva ammetterlo -mi chiamo Thomas-

-io Lily...giochi a Quidditch vero?- iniziarono a parlare un po' mentre ballavano assieme.

James era al centro della pista con un paio di ragazze che avevano occhio solo per lui, baciandolo e toccandolo dovunque, cosa che al ragazzo non dispiaceva affatto -potrei vomitare-

l'uscita poco elegante di Lily fece ridere Thomas -tuo fratello è fatto così...adora le ragazze- lei continuò a ballare, appoggiando la testa sulla spalla del suo accompagnatore, che divenne rosso all'istante -ti va di uscire in giardino? Fa troppo caldo qui-

-si certo, Thomas- gli rispose accompagnandolo con una mano verso fuori. Erano sotto le stelle a parlare da qualche minuto quando uno degli invitati urlò -è quasi mezzanotte! Venite!-

-5, 4, 3, 2, 1! Buon Anno!- La tradizione dei classici baci a capodanno venne pienamente rispettata: Scorpius con Rose, Teddy con Alice, James che per non deludere nessuna delle due ragazze le aveva baciate entrambe, Thomas che si era girato verso Lily e l'aveva baciata sfiorandole le labbra, delicatamente: lei era rimasta immobile, non aveva provato nulla, come se le sue labbra non fossero state toccate, lui non era Alex, nessuno avrebbe potuto essere come lui.

I festeggiamenti continuarono fino a notte fonda, quando tutti, sfiniti, erano andati a dormire: chi nei letti, chi in materassi a terra, chi in giacigli improvvisati con divani e coperte. Scorpius aveva preso una mano di Rose e, insieme, si erano diretti nella camera della ragazza; si baciarono a lungo, finché Scorpius non si staccò leggermente, senza comunque togliere le mani dalla vita della fidanzata -Rose...- un bacio -io...vorrei ma...ho paura che tu...- lei, in tutta risposta, iniziò a togliergli giacca e camicia per liberare quel bellissimo corpo, che non avrebbe mai voluto smettere di guardare, toccare, baciare -lo voglio anche io Scorpius- lui la baciò di nuovo, teneramente, profondamente, rivolgendole un sorriso dolce, prima di iniziare a spogliarla a sua volta.

Nelle altre stanze James si dava alla pazza gioia con le ragazze della festa, come anche molte altre coppiette. Lily, che forse aveva bevuto un po' troppo, era ancora insieme a Thomas, che non poteva che esserne contento -sei davvero interessante Thomas Peakes- gli disse prima di baciarlo: forse era quello il modo migliore per dimenticare Alex, annegare nella bocca e nel corpo di un altro.


Alle quattro di pomeriggio gli invitati erano andati via da un po', fuori non faceva molto freddo, anzi era una bella giornata: prometteva un buon anno, almeno questo era ciò che tutti speravano. Rose e Scorpius non avevano passato un minuto separati da quando si erano svegliati, sorridendosi e baciandosi continuamente ''ma voi due non potreste trovarvi una stanza? Ce ne sono tante!'' aveva detto James ricevendo occhiatacce dalla cugina e specialmente dalla sorella, che gli rammentò delle sue ''esibizioni'' con le due ragazze la sera prima.

-chi viene fuori a fare una partita a Quidditch?- era Hugo, vestito di tutto punto con la scopa in una mano e la Pluffa nell'altra, seguito a ruota da Albus e Fred, con scope, Boccino e Bolidi; tutti si unirono al gioco, tornando in casa, stanchi, verso le otto di sera, per preparare da mangiare.

-facciamo un gioco?- erano tutti vicino al caminetto del salotto, avevano ormai finito di mangiare ed erano accompagnati dalla dolce presenza degli alcolici avanzati la sera prima. L'aveva proposto Albus, che in fatto di giochi ne sapeva una più del diavolo.

-che gioco sarebbe Al?- aveva chiesto Hugo

-il gioco del mai, tutti prendono un bicchierino pieno di qualche bevanda alcolica, uno dice una cosa, chi l'ha fatta beve, chi no non beve-

-figo! Si giochiamo giochiamo giochiamo!- aveva esclamato Hugo

-inizio io...- disse Albus -non ho mai...fatto i compiti nel tempo richiesto!-

Lily, Rose e Alice svuotarono il bicchiere, mettendosi a ridere -siamo ragazze coscienziose- dissero a mo' di giustificazione

Era ora il turno di Hugo -io non ho mai...picchiato nessuno, con magia e senza!- James, Scorpius e Lily bevvero, tutti si stupirono di quest'ultima, che assunse una finta aria innocente

-io non ho mai...baciato nessuno!- aveva detto Fred, vedendo bere tutti tranne Hugo, e i due cugini si guardarono sconsolati, sognando il loro primo bacio

-io non ho mai...desiderato qualcuno che fosse già impegnato!- disse Alice, avevano bevuto Rose, Lily e James

-io non ho mai...desiderato qualcuno della mia famiglia- aveva detto Lily, che essendo un po' ubriaca non si era accorta di ciò che stava dicendo, ed essendo un gioco tra maghi, era sottoposto a regole, come l'obbligo alla verità: Rose e James, riluttanti, furono costretti a bere

-credo sia meglio smettere...- provò a dire James, seguito a ruota da Rose

-direi proprio di no- replicò Scorpius, arrabbiato -io non sono mai andato a letto con qualcuno della mia famiglia!- di nuovo i due cugini bevvero, di fronte lo stupore di tutti.

-ma che schifo!- aveva detto Hugo -dopo lo dico a mamma!- finì il piccolo prima di correre di sopra, seguito da Albus, che voleva farlo ragionare.

-io non posso crederci Rose! Davvero...io...quando sarebbe successo?- Scorpius era a dir poco furibondo, occhiate di fuoco verso la sua fidanzata e James

-un po' prima di Halloween...quando abbiamo avuto la punizione della McGrannitt- gli rispose la ragazza, con gli occhi puntati sui piedi e totalmente dispiaciuta e imbarazzata;

il giovane Malfoy stava per andarsene, ma venne fermato da James -Scorpius ti...- non riuscì a finire perché si beccò un pugno dal biondo

-James!- urlarono Rose e Lily insieme

-certo vai a soccorrere il tuo cuginetto...e visto che magari ti sentirai sola, prova a chiedergli se può consolarti di nuovo-

-cosa vuol dire sola?- gli chiese Rose con le lacrime agli occhi

-è finita- disse lui freddamente, girandosi per andarsene

-Scorpius ti prego! Io amo solo te! Voglio solo e soltanto te! Non eravamo insieme quando è successo...- ormai stava piangendo.

Una lacrima solitaria rigava anche il viso di Scorpius -avresti dovuto dirmelo, soprattutto se non lo ritenevi importante. Vi saluto- uscì dalla casa sbattendosi la porta alle spalle.

-Lily! Come diavolo ti è saltato in mente?-

-scusa Rosie...non avevo pensato...- Rose scappò nella sua camera, senza tornare giù per tutto il giorno seguente.

ciao! capitolo di transizione...sono un pò di fretta, ma aggiorno presto (parola di scout!)...

grazie DANYAZZURRA, come sempre mi dai le tue opinioni!

grazie anche a chi legge.

baci, XxDUBHExX


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