Amare il diavolo

di FallenJay
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cosa fare quando il richiamo del diavolo è più forte di ogni cosa, perfino della tua coscenza ? ***
Capitolo 2: *** Non guardarmi, tanto non m'inganni..! ***
Capitolo 3: *** Preparativi.. ***
Capitolo 4: *** Don't stop the party ***



Capitolo 1
*** Cosa fare quando il richiamo del diavolo è più forte di ogni cosa, perfino della tua coscenza ? ***




Era una mattinata calda nella cittadina di Mystic Falls. I raggi penetravano tra le tende, rimbalzando in tutta la stanzetta di Caroline. Aprì leggermente gli occhi, infastidita e mormorando si coprì la testa con il lenzuolo quando, un rumore simile a bicchiere di plastica schiacciato le scacciò il sonno.
- Ma che..? 
Si alza di scatto e nota una scatolina per terra. Legge incredula il biglietto poggiato all'interno del fiocchetto che chiudeva elegantemente la custodia. Tira un sospiro  poi la apre, con un misto di stupore e piacere dipinti sul viso. Era un magnifico bracciale che, qualsiasi essere umano, difficilmente si sarebbe potuto permettere. Era pieno zeppo di diamanti, luccicante e soprattutto raffinato ed elegante.
- Wow..
Riuscì a dire e poi, decisa a non lasciarsi abbindolare da un gesto così bello, butta la scatolina dentro al primo cassetto del comodino e si rituffa tra le lenzuola, cercando di scacciare via i ricordi della notte precedente. Lui le aveva salvato la vita, dopo che il suo ragazzo Tyler stava per porne fine. Lui, il cattivo dei cattivi, l'ibrido immortale e isterico le aveva donato il proprio sangue per non farla morire. Un solo nome era in grado di farsi spazio nella sua testa e metter sottosopra ogni pensiero. Sentire la sua voce ammaliante le faceva venire le farfalle nello stomaco ma lei era furba, sveglia ed ingenuamente ripeteva a se stessa di esserlo, sperando di non pensare più a lui e di non ammettere che era attratta, forse anche troppo. 
Non riuscendo più a prender sonno, decise di scendere a fare colazione. 
- Mamma !
Dice alzando la voce e scendendo la scalinata che portava al piano terra della casa Forbes.
- Tesoro, sono qui..
Dice la madre, venendole incontro con una sacca di sangue. Era felicissima che la figlia stesse bene e ormai, il fatto che la giovane fosse un vampiro, non la sconvolgeva più. 
- Ecco a te cara, bevi. Sono così contenta che tu stia bene ! 
L'abbraccia commossa, cancellando con il dorso della manica della vecchia divisa le poche lacrime che le rigavano il viso.
- Si, non l'avrei mai detto ma grazie per aver permesso a ..Klaus di salvarmi. 
Fece una piccola pausa prima di pronunciare il suo nome, giusto per abituarsi alla sensazione che le scaturiva. Prese la sacca dalle mani della madre e avidamente la svuota, deliziata dal sapore.
- E' buono.. 
Dice imbarazzata ma la madre le accarezza la schiena sorridendo.
- Puoi anche fare apprezzamenti sul sangue tesoro, non mi da fastidio. Ora dovrei andare, oggi c'è un incontro dei fondatori e vorrei prendere qualche precauzione. Ci vediamo stasera a cena? 
- Si mamma, vai pure. 
Le da un bacio sulla guancia e una volta uscita di casa la madre, prende il cellulare e invia un sms ad Elena. 
*Sms* Hey Elena, tranquilla sto bene. Ci sentiamo dopo oppure se vuoi passa da me, sono da sola. Ho un sacco di cose da raccontarti. *Invia* 
Dopo aver inviato l'sms comincia a preparare gli ingredienti per la cena, in modo da trovarsi avanti con il lavoro se mai avesse fatto tardi. Alla prima lezione mancavano ben due ore, infatti guardando l'orologio temesse fosse troppo presto per Elena invece, dopo due minuti arrivò una risposta. 
*Sms* Oh, sono così contenta, non sono riuscita a chiuder occhio temendo il peggio. Arrivo da te tra poco. 
Sorride e rimette a posto la cucina e le poche cose che ha preparato, prezzemolo tritato, carne pulita, e poi corre nella sua stanza, letteralmente, per indossare degli abiti decenti. Mette un jeans scuro, una maglia di un bel azzurro, in tono con i suoi occhi e delle ballerine nere, si spruzza un po' di  profumo, anche se non ne aveva bisogno e poi si lava i denti, giusto per pulirsi la bocca di sangue. Scende di sotto e arrivata in fondo alle scale, sbatte contro una persona o meglio, contro quella persona, quella che tormentava i suoi sogni e pensieri...
- Klaus..


In arrivo il secondo capitolo. Spero vi sia piaciuto, recensite =D 

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Capitolo 2
*** Non guardarmi, tanto non m'inganni..! ***





Si scansò dalla sua presa e lo guardò con imbarazzo, gratitudine e ovviamente pura e semplice attrazione che cercava in tutti i modi di non mostrare. 
- Che ci fai qui? 
Disse con la voce tremolante, incrociando le braccia la petto. 
- Volevo assicurarmi che tu fossi viva. 
- Beh ora lo sai, grazie. 
Si girò per non guardare quegli occhi profondi che la ipnotizzavano. La sua natura forte nulla poteva contro quello sguardo. 
- E' stato carino e strano da parte tua, considerando che hai ucciso mezza Mystic Falls. 
Disse ignara del fatto che avrebbe pututo staccarle la testa in un decimo di secondo. 
- Si, mi sono stupito anche io ma, non volevo tu morissi, tutto qui.
Disse lui scuotendo le spalle come se niente fosse.
- Allora avresti dovuto evitare di chiedere al mio fidanzato Tyler di mordermi, sai bene che ti è devoto, che non può fare nulla contro di te. Grazie, hai guadagnato punti rimediando al tuo sbaglio. 
Disse furiosa andandogli incontro e spingendolo per il petto fuori di casa sua.
- Non ti voglio qui, ti ringrazio ma vattene. E a proposito del bracciale, posso restituirtelo per favore? 
- E' un regalo Caroline, rompilo, buttalo ma non lo rivoglio. Sappi però che un gesto simile mi offenderebbe. 
Dice con la solita voce ammaliante che mandava Caroline fuori di testa. Lei però si fece forza e dopo essersi persa per qualche secondo nel suo sguardo, riprende lucidità e sorridendo gli chiude la porta in faccia. Klaus però non si arrende e bussa di nuovo. 
- Caroline.. 
Dice in con tono a metà tra la minaccia e l'invito galante. 
- Non mordo mica! 
Dice ancora scherzando e lei, sbuffando apre di nuovo la porta. 
- Cosa vuoi da me Klaus? 
Lo guarda incredula, stufa e confusa. Cosa voleva quel misterioso, pazzo immortale da lei? Lei era solo una semplice studentessa. Certo, era stata Miss Mystic Falls per alcuni anni consecutivi, era il capo delle cheerleader, era la ragazza più popolare della scuola ed era un vampiro ma solitamente, tutti volevano Elena, non lei. 
- Invitarti personalmente alla festa che ci sarà questa sera al Grill.
- Stai scherzando? 
- Sto ridendo per caso? 
Era sempre più sconvolta. 
- Klaus hai ucciso tante persone a cui tenevo, hai reso il mio fidanzato uno schiavo e stai tormentando tutti noi da mesi. Perché mai dovrei accettare? Dammi solo un motivo per cui dovrei accettare, escludendo minacce e ricatti. 
Lui abbassò lo sguardo, colpito e affondato. Si volta solo e senza dire nulla se ne va, serrando la mascella e stringendo i pugni. Il controllo delle emozioni non era tra le sue qualità. 
Dopo alcuni minuti Caroline riuscì a riprendere il controllo del suo corpo e prima di chiudere la porta qualcuno la fermò.
- Elena.. ! 
Esclamò emozionata e l'abbracciò forte, forse anche troppo, dimenticandosi che lei era un'essere umano. 
- Ehi Caroline, piano..
Dice con fatica ridendo. 
- Sono felice tu stia bene, come mai? Temevo il peggio, ero tesa, com'è andata? 
- Klaus. 
Disse solo quella parola e si lasciò andare in preda allo sconforto. Aveva bisogno del suo ragazzo, della sua migliore amica, aveva bisogno anche di Bonnie che però era fuori città con Jeremy. 
Iniziò a raccontare ogni cosa successa nelle ultime ore e così, tra una chiacchera e l'altra arrivò l'ora di andare a scuola. 
- Grazie di tutto Elena, grazie per esserci sempre per me. 
- Veramente sei tu quella che c'è sempre per tutti, sono solo felice tu stia bene, ora andiamo a scuola. 
Entrambe sorrisero e poi, andarono a scuola. 


Se vi piacciono i capitoli, lasciate una recensione =) Se avete delle critiche costruttive le accetterò senz'altro ma se avete critiche contro la coppia Klaroline, non vi ascolterò nemmeno ! 

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Capitolo 3
*** Preparativi.. ***




La festa era ormai vicina, Caroline ansiosa, Klaus deciso ad averla, nonostante l'avesse ferito poche ora prima e Tyler, felice di rivedere la sua fidanzata dopo averla morsa. Si sentiva in colpa ma sapeva che lei non era arrabbiata con lui ma bensì con Niklaus. 
Matt, ex ragazzo di Caroline e di Elena, e ottimo amiche di tutte e due, aiutava i preparativi per la festa, considerando che si trattava anche del suo lavoro. 
- Hey Matty !
Disse la bionda entrando nel locale con un sorrisone e tanta voglia di aiutarlo. Infila le mani nelle tasche del bel cardigan di cashmere beige chiaro e gira intorno al giovane che si affrettava a sistemare palco e strumentazione per la festa.
- Hey Care..! 
Le sorride e le da un bacio sulla guancia dopodiché torna al lavoro. *
- Forse qualcuno più forte e resistente di te potrebbe darti una mano.
Disse e senza neanche dargli il tempo di rispondere comincia ad assemblare tutti i pezzi del palcoscenico, fortunatamente non troppo pesanti per Matt. Durante il lavoro si scambiavano pizzichi, colpetti affettuosi, battute e risate di cuore. Quando infine ebbero finito, si misero seduti a prendere un caffè, per godersi un po' di pausa. 
- Ho saputo che hai perdonato Tyler.
- Sai, non è stata tutta colpa sua, purtroppo non può farci niente e mi dispiace per questo. 
Disse con un po' d'imbarazzo sapendo che l'amico forse, era ancora innamorato di lei. 
- Già, è stato quel matto di Klaus. sono felice che alla fine abbiate chiarito, dopotutto vi meritate di stare insieme. 
-Già..
Sussurrò la bionda infine, chiudendo il discorso con un sospiro. In realtà quel sospiro non era dovuto a Tyler o a matt, bensì a Klaus. 
- Andrà tutto bene, e ancora non mi hai detto come mai sei ancora viva...beh si insomma quasi viva! 
- Non mi va tanto di parlarne a dire il vero, non è certo un bel ricordo, me ne vergogno un po'. Ti va se ne parliamo questa sera alla festa oppure domani? Ho fame, vorrei andare a bere. 
- Oh, va bene ! 
Aggiunse il giovane annuendo e alzandosi dalla sedia. Caroline si alzò a sua volta e, d'impulso abbracciò il biondo, stringendolo forte e sospirando. 
- Grazie di tutto Matt, grazie per esserci dopo tutto quel che ti ho fatto passare. Sei il miglior amico del mondo, ti voglio davvero tanto bene ! 
Matt fu contento del gesto che ricambiò allo stesso modo. 
- Ti voglio bene anche io Caroline. 
Ma i due non si resero conto che due istanti prima che si staccassero, Tyler entrò nel locale. 
- Bene bene, entro per dare una mano e guardate cosa trovo. Fate pure, scusate il disturbo. 
Gridò infuriandosi e tenendo i pugni serrati per non distruggere niente e nessuno .
- Tyler eccoti! Ma cosa dici? Sei impazzito? Stavamo solo parlando da buoni amici quali siamo..! 
Disse Caroline mettendosi avanti a Matt.
- Tyler calmati ..
Disse il biondo a sua volta. 
- Tu non dici a me cosa fare! 
Strillò e in seguito si scaraventò contro i due. Provocò a Matt poche ferite sul torace ma quella che ferì di più fu Caroline, non fisicamente quanto psicologicamente. Se qualcuno non l'avesse tirato via, sarebbe finita, sia per lei che per Matt perché Tyler aveva perso lucidità. 
Si alzò da terra frustata e alzò lo sguardo affaticata, per vedere chi li aveva salvati. Appena capì di chi si trattava, inditreggiò, con il cuore che pulsava più veloce, ogni secondo che passava. 
- Klaus, ancora tu..! 
- Non c'è di che dolcezza..! 
Disse sorridendo e mettendo su una sedia il corpo di Tyler, svenuto. 
- Tranquilla sta bene, sta solo riposando. 
Rispose il biondo ricciolino, dall'affascinante accento britannico, prima che Caroline potesse porgli la domanda. 
- Grazie.. 
Le costava ammetterlo ma, con lo sguardo lucido e una rabbia incontrollabile verso il suo fidanzato, anzi da quel giorno ex fidanzato, fissò negli occhi Klaus, il suo eroe.
- Matt, puoi per favore andare a casa? Disinfetta le ferite, qui ci penso io. Fidati di me.
Matt annuì, incredulo però obbedì. Infondo cosa poteva fare lui contro Klaus? Nulla, quindi sospirò e andò via, zoppicando. 
- Perché? Perché mi salvi sempre? 
Buttò la domanda Caroline poggiando le mani sui fianchi. Era stranita dal comportamento dell'ibrido. Lui aveva ucciso tante persone, perché aveva deciso ad un tratto di salvarla, di diventare il suo angelo custode? 
- Ci vuole così tanto per capire che sono attratto dalla tua freschezza, bellezza, intelligenza. Sei una ragazza forte, splendida e non vedo perché dovrei lasciarti morire. 
La giovane Forbes cominciò a ridere.
- Ho per caso raccontato una barzelletta? 
- Avresti fatto meglio perché questa sciocchezza non se la beve nessuno. 
Sputò le parole tra i denti spostandolo e andando a passo svelto verso la porta del Grill. 
- Ci vediamo questa sera alla festa Caroline ! 
Disse lui ridacchiando, stuzzicandola più che evidentemente. 
- Non sperarci mostro ! 
Aggiunse infine, consapevole che prima o poi avrebbe ceduto. Sperava solo che quel momento arrivasse il più tardi possibile.


Se vi piacciono i capitoli, lasciate una recensione =) Se avete delle critiche costruttive le accetterò senz'altro ma se avete critiche contro la coppia Klaroline, non vi ascolterò nemmeno ! 

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Capitolo 4
*** Don't stop the party ***




Si era vestita al meglio, con un bel abitino blu e delle scarpe vertiginosamente alte. Si era truccata poco, quel minimo che bastava a far risplendere la sua bellezza naturale e lasciò che i boccoli cadessero morbidi sulle spalle. Quando fu pronta, chiamò Elena e dopo una buona dose di auto-convinzione, salì in auto e andò a prenderla. 
Continuava a ripetere a se stessa che non sarebbe successo nulla, che la serata si sarebbe conclusa senza morti ne feriti, che quella festa avrebbe portato qualcosa di buono. 
Una volta arrivata vicino alla casa dei Gilbert, suonò il clacson tre volte e aprì la portiera all'amica che le correva incontro. 
- Pronta per la festa? 
Disse Elena salendo in auto. La bionda la guardò e sospirò. 
- Non saprei. Questa serata è un'incognita. Potrò stare tranquilla solo quando finirà. 
- Ah, capisco. Klaus. 
Quel nome riusciva a far girare la testa a Caroline. Lei annuì e poi mise in moto. 
- Non capisco proprio cosa voglia da me. Qualche mese fa ha tentato di uccidermi, rendendomi una vittima sacrificale. Se non fosse stato per Dam..
Si fermò in tempo, rendendosi conto che quello non era un gran bel ricordo per l'amica, che aveva perso la zia al posto di Caroline. 
- Scusa...
Sussurrò la giovane vampira, cercando di cambiare argomento.
- Fa vedere che ti sei messa ! 
Fortunatamente anche Elena era ben disposta a cambiare argomento quindi, entrambe cominciarono a parlare di abiti, trucchi e scarpe per tutta la durata del tragitto. 
Dopo un po' arrivano alla festa. 
Caroline, entra nel locale, a testa alta, cercando con lo guardo lui, ovviamente. Per fortuna Klaus non c'era, o non c'era ancora. Ma ciò permise alla ragazza di calmarsi. La prima cosa che fece fu andare a prendere un drink. L'alcol era un amico per un vampiro perché riscaldava il corpo come se fosse sangue ma se si abbondava, ci si ubriacava come normali esseri umani.
Dietro al bancone c'era Matt e lei sorrise debolmente. 
- Sei viva allora, temevo Klaus ti avesse fatta a pezzi e data in pasto alla sua mandria di ibridi sanguinari.
Lei ridacchiò appena.
- Certo che la fantasia non ti manca. Diciamo che più che farmi a pezzetti mi ha salvato la vita, strano vero? Insomma perché lui, proprio lui dovrebbe farlo quando ha cercato più volte di uccidermi, di ucciderci tutti? Non capisco..
- Le persone cambiano Caroline.
Disse una voce calda e armoniosa dietro di lei. Non aveva bisogno di voltarsi per capire chi fosse, non avrebbe confuso quel delizioso accento con nessun'altro al mondo. 
- Le persona Klaus, non tu. 
- Io non sarei una persona? 
- No infatti, sei un ibrido psicotico, isterico, sanguinario e cattivo. Perché mai uno come te dovrebbe cambiare? 
Lui sospirò e poi si appoggiò al bancone, accanto a lei.
- Caroline, Caroline, Caroline, come devo fare con te? 
La prese per il polso, per trascinarla fuori quando Matt, dietro il bancone s'irrigidì. Non ebbe però il tempo di aprir bocca che Klaus l'aveva zittito con lo sguardo e il biondo, non ebbe il coraggio di controbattere.
- Lasciami stare Niklaus.
Disse il suo nome per intero e lui sorrise.
- Mi piace come pronunci il mio nome. 
- A me non piace il tuo atteggiamento. Cosa vuoi da me Klaus? 
- E' così difficile capire che mi piaci?
Lei rimase spiazzata, senza parole e per due minuti buoni non riuscì a parlare ma poi, a malincuore rovinò quel silenzio.
- Ed è così difficile per te capire che ne hai combinate troppe, non posso semplicemente ignorare le tue cattiverie, non posso.
- Non puoi ma vorresti. 
Disse lui con un sorrisino. 
- Non ho detto questo. Dico solo che, non puoi pretendere che una ragazza sia contenta di piacerti, o solo che prenda in considerazione l'idea di stare con te, perché tu sei impulsivo, sei il cattivo della situazione, hai ucciso la zia della mia migliore amica, hai rovinato la vita i tutti noi e...non è possibile.
Lui infilò le mani nelle tasche e poi fece due passi in avanti, rivolgendo lo sguardo alla luna. Sospirò e abbassò lo sguardo, senza sapere cosa dire. Nessuno era mai stato così diretto con lui, forse per paura. 
- Tu non faresti di tutto per proteggere la tua famiglia e le persone che ami? 
Effettivamente, lei non si era mai messa nei suoi panni, nemmeno per un minuto. 
- Klaus, la storia della maledizione non aveva nulla a che fare con la tua famiglia. Potevi evitare, non c'era biogno di rovinare la vita di tutti. Perché volevi spezzare la maledizione? Per crearti un esercito di ibridi asserviti, come Tyler? Per quanto io mi sforzi non capisco, non capisco perché..
Entambi rimasero in silenzio, un silenzio piacevolmente accompagnato dalle note di una canzone "Give me love". Lei si voltò, sospirando. Avrebbe voluto poter capire, più di qualsiasi cosa ma non ci riusciva. 
- Prova tu a stare sola per 1000 anni, sola in attesa di uccidere che vuole uccidere te e le persone he ami. Delle persone che facciano finta o siano costrette ad obbedirti o solo a parlarti e ascoltarti, sono meglio di nulla. E poi temevo e temo ancora, una brutta reazione da parte della mia famiglia al risveglio. 
Lei rimase a bocca aperta. Klaus si stava confidando con lei? 
- Credo che una persona che ti sta accanto e che ti ascolta e ti vuole bene, sia motlo meglio di una che lo fa perché costretta. Tu non ascolti gli altri, fai solo quello che è comodo a te e così facendo resti sempre solo. E questa cosa non cambierà perché tu non cambi..Ora è meglio se torno alla festa, saranno preoccupati per me.
- Grazie caroline. 
- Di cosa? 
- Grazie di essere la persona più vera e sincera che abbia conosciuto in 1000 anni. 
Lei non aggiunse niente, ma con un cenno della testa si congedò e tornò da Elena e Matt. 
La serata passò velocemente, e lei non smetteva di pensare alla conversazione avuta con Klaus. Una volta tornata a casa, si sdraiò sul letto e lentamente, pensado a lui, si addormentò.

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