remember love.

di xacciobieber
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo. ***
Capitolo 2: *** i'm glad you're here, thank you. ***
Capitolo 3: *** how are you? ***
Capitolo 4: *** this is enough for me. ***
Capitolo 5: *** are you okay, Justin? ***
Capitolo 6: *** i'll always be there for you. ***
Capitolo 7: *** only three months, Justin. ***
Capitolo 8: *** she will remember. ***
Capitolo 9: *** you're beautiful. ***
Capitolo 10: *** how do you feel? ***
Capitolo 11: *** i love you ***
Capitolo 12: *** epilogo ***



Capitolo 1
*** prologo. ***


 

Una forte luce bianca puntata proprio verso di lei la accecò.

Aprì lentamente gli occhi.

Si sentiva un po' spaesata.

Quella non era la sua stanza.

Niente poster, niente libri, niente computer, solo bianco.

Perché era tutto bianco intorno a lei?

Perché aveva addosso una vestaglia che non le ricopriva la schiena?

Perché uno strano ragazzo dormiva appoggiato con la testa al suo letto?

Sentì un suono acuto e regolare provenire dalla sua destra.

Si girò e solo in quel momento capì di essere nel letto di un ospedale.

Respirava a fatica dentro una mascherina attaccata tramite un tubo ad un grane macchinario a fianco del letto.

Sentiva qualcosa di freddo scorrere nel suo sangue: nel suo braccio destro era infilato un ago, collegato ad una busta piena di un liquido trasparente che sembrava acqua, appesa ad un uncino di un'asta abbastanza lunga.

Le sembrava tutto molto strano, soprattutto quel ragazzo che ancora non si era mosso da lì.

Riusciva a scorgere solo dei capelli biondo scuro tra le lenzuola bianche che nascondevano il viso alla sua vista.

Alzò la testa per poterlo scorgere meglio.

Un forte dolore sul fianco sinistro del collo la bloccò immediatamente.

Si rimise composta, tastando il punto dolorante.

Sembrava una cucitura, o qualcosa di simile.

Una cucitura sul collo?

Come poteva essere successo?

Con le mani si toccò la testa.

Al posto dei suoi lunghi capelli rossi sentì delle bende che le circondavano tutta la parte alta del capo.

Scese piano piano con la mano sul collo.

Sentì sulle nocche alcune ciocche dei suoi amati capelli.

Fece un sorriso e li prese tra le mani, portandoseli avanti, in modo da riuscire a vederli.

Un altro sorriso apparve sul suo volto vedendo il rosso acceso dei suoi capelli che le ricadevano ora sulla vestaglia azzurra a quadretti, una vestaglia che lasciava scoperta tutta la parte posteriore del suo corpo.

Si sentiva abbastanza in imbarazzo per quello.

Aggrottò le sopracciglia.

Mosse la gamba sinistra che si trovava proprio vicino alla testa del ragazzo, il quale, venendo urtato da essa, si mosse.

La ragazza rimise subito la gamba al suo posto, cercando di far finta che non fosse stata lei a muovere la gamba.

Il biondo aprì lentamente gli occhi, richiudendoli poco dopo e girando il volto dall'altra parte.

Nel frattempo, lei osservava cauta tutti i movimenti di quello strano ragazzo.

Non sapendo cosa fare, tossì per richiamare la sua attenzione.

Il ragazzo mugugnò qualcosa di incomprensibile, poi, quasi come se fosse preso da un attacco di ansia, alzò di scatto la testa, aprendo velocemente gli occhi.

Era davvero buffo.

La ragazza rise, mentre lo fissava un po' spaventata.

Sentendo la sua risata, il biondo si girò verso di lei.

I suoi occhi si puntarono su di lei, meravigliati, felici, estenuati.

Un insieme di emozioni si riversavano in quegli occhi un po' più scuri rispetto al colore dei capelli.

Nonostante tutto quello che sentiva, gli sembrava impossibile parlare.

L'unica cosa che riuscì a fare, fu pronunciare un nome, il nome della ragazza rossa sdraiata in quel letto da tre mesi.

Lily”

 

 

 

 

 

 

Yeaaaaaaaaaaah buddy!

 

Yep, sono io.
Avevo intenzione di postare questa storia appena finita l'altra, ma non ce l'ho fatta, mi ispira troppo.

Ora mi sentirò dire che fa cagare, ma poco importa LOL

cooomunque, questo è solo il prologo, nel prossimo capitolo (che non so quando posterò) si capirà meglio il tutto.

Beh..spero vi piaccia.

Love,

me. (Arianna per chi non mi conosce LOL)

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Capitolo 2
*** i'm glad you're here, thank you. ***


Gli sembrò di vivere un déjà-vu.

Due occhi verdi che lo fissavano mentre apriva lentamente gli occhi in cerca di risposte.

La stessa cosa successa la mattina dopo la notte in cui lo fecero per la prima volta.

E le sensazioni erano più o meno le stesse.

Non si sentiva così spaesato, felice e meravigliato da quella mattina.

Il suo cervello faceva fatica a capacitarsi di quello che stava accadendo: dopo tre lunghissimi ed estenuanti mesi, si era svegliata da un terribile stato vegetativo causato da un incidente che aveva avuto in macchina, mentre tornava a casa da una serata in compagnia di alcuni amici, tra cui lui.

Erano in tre in macchina, loro due erano dietro, intenti a scambiarsi molte tenerezze, alla guida c'era un loro amico.

Nessuno era ubriaco, tranne il ragazzo che guidava la macchina che gli era finita addosso.

Lei era stata l'unica ad aver avuto conseguenze gravi.

Lui era andato a trovarla ogni giorno, ormai viveva in quell'ospedale.

Andava a casa solo per lavarsi e cambiarsi i vestiti.

Nemmeno il padre stava così tanto tempo in ospedale.

Secondo lui, stare lì non serviva a niente, ma non era ciò che pensava il ragazzo che ogni giorno le parlava per ore di quello che provava per lei, di tutto quello che avevano passato insieme, di quello che succedeva nel mondo, quasi come se non volesse farle perdere niente.

I dottori gli avevano detto che parlare con lei, l'avrebbe fatta svegliare prima e da allora lui non aveva mai smesso.

Ogni giorno arrivava lì, con la speranza di rivedere i suoi occhi verdi, sapendo che quel momento si avvicinava sempre di più.

E ora che era arrivato, non sapeva cosa fare.

Avrebbe voluto abbracciarla, baciarla, dirle che la amava, ma la sua bocca non riusciva a collegarsi con il suo cervello.

Rivedere quella risata dopo così tanto tempo l'aveva mandato nel pallone.

La cosa che però lo colpì, fu il suo sguardo.

Notò qualcosa di diverso.

Era come..spaventata, spaventata da lui.

Probabilmente era solo una sua impressione.

Lily” la chiamò nuovamente.

Lei lo guardò, cercando di focalizzare la persona che aveva davanti.

Si ricordava bene quegli occhi.

Ma certo, come poteva non riconoscerlo?

Sorrise, vedendo un viso conosciuto.

Justin! Cosa ci fai tu qui? Dov'è Chaz?” disse, cercando di tirarsi su con le mani.

L'espressione di Justin cambiò in un lampo.

Perché cercava Chaz?

Perché gli chiedeva cosa ci faceva qui?

Era il suo ragazzo, lui doveva essere lì.

Aspetta qui, vado a chiamare il dottore” disse, mostrando il suo sorriso migliore.

Uscì di corsa dalla stanza, urlando: “Si è svegliata! Si è svegliata! Dottore! Dottore!”

Il dottore corse immediatamente nella stanza, lasciando fuori il ragazzo impaziente.

Passeggiava davanti a quella porta, avanti e indietro, appoggiandoci, ogni tanto, l'orecchio per sentire ciò che succedeva all'interno.

Il corridoio era deserto.

Erano le nove e mezza di venerdì mattina.

Passarono circa quindici minuti prima che il dottore uscisse dalla porta della stanza con uno sguardo sereno e preoccupato allo stesso tempo.

Justin non ci mise nemmeno un secondo per tempestarlo di domande.

Come sta? Tutto bene? È tutto a posto?”

Il dottore lo prese per le spalle e gli disse di calmarsi.

Sta bene, cammina, respira regolarmente, potrà riprendere tutte le attività che aveva interrotto”

Justin tirò un respiro di sollievo, ma il dottore continuò: “Credo che però ci sia qualche problema”

Quale problema?” chiese subito il giovane, cercando con uno sguardo supplichevole una speranza nelle parole del dottore.

Credo soffra di amnesia lacunare”

Amnesia lacunare? Cioè? Cosa non ricorda?”

Non lo sappiamo, questo dovremmo scoprirlo, ma non ricorda un certo periodo di tempo della sua vita. Non ricorda niente dell'incidente e di quello accaduto prima, ma non sappiamo a quando risalgono i suoi ricordi, questo dovrai scoprirlo tu”

Ora quello che aveva bisogno di un dottore era lui.

Cosa non si ricordava?

Prima aveva detto il suo nome, quindi di lui si ricordava, ma era abbastanza facile, erano amici da quando avevano tre anni, ma stavano insieme solo da poco più di un anno.

Senza dire altro, entrò nella stanza.

Lily era seduta, affacciata alla finestra.

Appena sentì la porta aprirsi e richiudersi, si girò.

Un sorriso gigante regnava sul suo volto.

Andò incontro a Justin lentamente e lo abbracciò.

Sono felice che tu sia qui, grazie”

Si era dimenticato quando calore emanasse il suo corpo.

La strinse forte a sé, mettendo in quell'abbraccio tre mesi di lunga attesa.

Le era mancata, e non poco.

In quei tre mesi si era accorto davvero dell'amore che provava per lei.

Non gli importava di baciarla, di abbracciarla, di toccarla, voleva solo che si svegliasse.

Voleva vederla sorridere di nuovo.

Si allontanò poco da lei.

Il sorriso che c'era sul volto della rossa era la cosa più bella che lui avesse mai visto.

Le sorrise di rimando.

Mi sei mancata tanto, sai?” le disse, avvicinandosi a lei.

Quelle labbra lo chiamavano, lo chiamavano troppo forte.

Cercò il contatto con loro.

Si può sapere cosa stai facendo?” sbottò la ragazza, allontanandosi velocemente da lui, per quanto le permettevano le sue forze.

L'espressione di Lily cambiò improvvisamente.

Il sorriso scomparse dal suo volto e uno sguardo triste e deluso si fece spazio nei suoi occhi.

Il cuore di Justin si spezzò.

Cercò di trattenere le lacrime per quanto ci riuscisse.

Non si ricordava di lui, o meglio, non si ricordava di essere la sua ragazza.

Dov'è Chaz?” chiese la rossa, sedendosi sul letto stanca e cercando di cambiare argomento.

Non lo so, perché?” rispose Justin triste, sedendosi sulla sedia a fianco del suo letto.

Come perché? È il mio ragazzo, dovrebbe essere qui adesso”

Il cuore di Justin si era frantumato in miliardi di minuscoli pezzettini.





Yeaaaaaaaaaaah buddy!

 

È l'1.21 e ho appena finito di scrivere.

In realtà ho finito un po' di tempo fa, perché mi sono lasciata prendere e l'ho continuata.

Volevo mettere anche l'altra parte, ma primo, sarebbe troppo lungo, secondo, non ci sarebbe gusto, terzo, voglio lasciarvi così LOL
vabbè che tanto questa storia non se la sgagazza (?) nessuno quindi..

spero sia di vostro gradimento.

Love,

me.

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Capitolo 3
*** how are you? ***


Chaz.

Il migliore amico di Justin.

Lui e Lily erano stati insieme per quasi un anno, prima che lei si accorgesse di essere attratta da un altro ragazzo, Justin precisamente.

Erano passati due anni da quando si erano lasciati, ma lei non si ricordava niente di quello successo in quei due anni, di quando lui l'aveva baciata per la prima volta sotto la pioggia, di quando l'aveva portata al mare per il suo compleanno, di quando l'avevano fatto per la prima volta...

Il ragazzo, questa volta, non riuscì a trattenere le lacrime.

Gliene scese una sulla guancia.

Lily se ne accorse subito.

Perché piangi?” chiese, avvicinandosi a lui con il viso.

Lui non rispose, si alzò, sussurrando un 'torno subito' e uscì dalla stanza.

Chiuse la porta e si accasciò al pavimento, piangendo.

Erano stati i due anni migliori della sua vita e lei non si ricordava nemmeno un attimo di quelli che avevano passato insieme.

Come avrebbe fatto a sopportare quella situazione?

Lei era diventato il suo mondo e non riusciva a farne a meno.

Come poteva stare a guardare e non poter fare niente mentre lei pensava che il suo migliore amico fosse il proprio ragazzo?

Il dottore gli si avvicinò, sedendosi al suo fianco.

Quanto durerà?” chiese Justin tra i singhiozzi.

Non molto, la memoria tornerà da sola in qualche settimana, ma c'è bisogno del tuo aiuto” rispose, dando al ragazzo un pizzico di tranquillità con la sua voce calma.

E come? Lei non si ricorda di essere la mia ragazza e pensa di essere fidanzata con il mio migliore amico. Come posso starle vicino mentre lo bacia , me lo spiega?” disse, tenendo la voce bassa, nonostante avesse voluto urlare a squarcia gola.

Devi farlo, aiutala. Fa' in modo che ricostruisca da sola quello che è successo. Il modo migliore è lasciare che faccia quello che pensa sia giusto. Chiama questo tuo amico e spiegagli la situazione. In questo modo riuscirà a ricostruire i fatti in poco tempo.”

Il dottore appoggiò una mano sulla spalla del ragazzo, rassicurandolo, si alzò e se ne andò.

Justin, controvoglia, prese il cellulare e, velocemente, scrisse un messaggio al suo amico.

'Vieni in ospedale. Lily si è svegliata. Sbrigati per favore.'

Lo inviò, sapendo che dopo qualche minuto avrebbe visto la scena più orribile che avesse mai potuto immaginare.

Si alzò, asciugandosi le guance bagnate dalle lacrime, e rientrò nella stanza.

La ragazza, ancora seduta sul letto, alzò subito lo sguardo verso la porta che si stava aprendo, incontrando gli occhi di Justin e sorridendogli.

Il ragazzo sentì una forte scossa all'interno del suo corpo.

Doveva aiutarla.

Gli sarebbero mancati i suoi sguardi, i suoi sorrisi, i suoi abbracci e i suoi baci, ma la sua salute era più importante.

Aveva bisogno di sostegno e lui glielo avrebbe dato, a qualunque costo.

Si sedette di nuovo sulla sedia.

Lily non aveva smesso di guardarlo un solo secondo.

Scusa se sono andato via, ma sai, vederti dopo tre mesi è così bello” disse Justin, portando la sua mano sulla guancia di Lily, che subito si ritrasse.

Il biondo abbassò lentamente la mano.

Sarebbe stato difficile non avere più un contatto con quella sua pelle morbida.

La rossa sorrise, aprendo le braccia e facendogli cenno di avvicinarsi e di abbracciarla.

Justin non se lo fece ripetere due volte.

Si buttò in quel mondo che gli era mancato tanto e che gli sarebbe mancato ancora di più, il suo mondo.

La strinse forte a sé, cacciando via tutte le lacrime che avrebbero voluto farsi spazio sulle sue guance.

Si staccò da quell'abbraccio, sedendosi di fianco a lei.

Come stai?” le chiese, sorridendole.

La ragazza non poté fare a meno di ricambiare quel sorriso.

Bene, mi sento bene adesso. Sei diverso da come ti ricordo. Avevi i capelli più lunghi - disse, toccandogli i capelli - e di certo non c'erano questi baffetti” continuò, ridendo.

Justin rise.

Eppure sono passati solo tre mesi” riprese Lily.

Già, soltanto tre mesi.

Il sorriso del biondo diventò sempre più forzato.

Anche tu sei cambiata – disse, cambiando discorso – sei più bella di come ti ricordavo”

La ragazza rise.

Si ricordava di quanto Justin fosse adulatore.

Era un bellissimo ragazzo e, anche se era fidanzata con il suo migliore amico, sentire un complimento da parte sua era piacevole.

Non sei cambiato di una virgola”

Non cambierò mai” disse Justin, con fare superiore.

E' una minaccia?”

I due risero, inondando la stanza con le loro risate armoniose.

Rimasero così per un po', parlando e chiacchierando come vecchi amici, fino a che qualcuno bussò.

Justin capì subito chi fosse e, senza lasciare tempo alla persona fuori di entrare, corse verso la porta.

La aprì e la richiuse alle sue spalle, trovandosi davanti l'amico che in quel momento avrebbe voluto non vedere.

Ho fatto più veloce che potevo. Come sta?”

Chaz era sempre stato l'elemento 'carino e coccoloso' nel gruppo degli amici di Justin, forse per il fatto che era quello che mangiava di più e le ragazze trovavano la sua 'pancetta' molto affascinante.
E tra quelle ragazze c'era lei, Lily.
I due erano sempre stati buoni amici, sin da piccoli.

Erano inseparabili, non potevano stare distanti per più di un giorno.

Fu così che un giorno Chaz ammise che gli piaceva Lily e da lì si misero insieme.

Durarono meno di un anno.

Entrambi capirono che quello che c'era tra loro era solo amicizia e Lily aveva capito da tempo che il ragazzo per cui le batteva sempre il cuore era un altro.

Chaz se ne fece una ragione, non ci rimase troppo male.

Ormai il sentimento che si era creato nei primi tempi tra lui e Lily era svanito e preferiva che tutto tornasse come prima.

E così era.

Ha perso la memoria, non si ricorda più niente. Io e lei insieme è come se non fossimo mai esistiti. Ora pensa che voi due stiate insieme, ancora.” disse, buttando fuori tutto, dopo aver preso un respiro profondo.

Chaz spalancò gli occhi.

C-che? - disse, balbettando – Justin, non posso, sei il mio migliore amico e io..”

Non fece in tempo a finire perché il biondo lo interruppe.

No, Chaz, no. Devi farlo per me e per lei. Il dottore ha detto che tutto si metterà a posto in poche settimane, ma dobbiamo starle vicino e lasciare che tutto vada normalmente.”

Ma Justin..”

Nemmeno questa volta riuscì a continuare.

Per favore, – gli disse con occhi imploranti – aiutami. Aiutala. Ti chiedo solo di andarci piano.”

Chaz era totalmente combattuto.

Non sapeva cosa fare.

Sapeva che non poteva fare questo al suo migliore amico, ma lei e lui ne avevano bisogno.

Guardava Justin, che era praticamente in ginocchio davanti e lui, con le mani giunte.

Era disperato.

Non lo aveva mai visto così.

Doveva aiutarlo.

Annuì lentamente, guardando Justin negli occhi per fargli capire che quello che faceva era solo per aiutarli.

Non voleva assolutamente tornare con Lily.

Justin gli sorrise e lo abbracciò.

Lentamente abbassarono la maniglia della porta.

Il biondo prese un respiro profondo ed entrò per primo.

Lily fece subito spuntare la sua testa dal letto.

Chi era, Justin?” chiese lei.

Lui finse un sorriso e lasciò passare l'amico davanti a lui.

Gli occhi di Lily si illuminarono e le spuntò un enorme sorriso sul volto.

Chaz le si avvicinò, sorridendo per il fatto di vedere l'amica dopo tre mesi di attesa.

La abbracciò.
Justin rimase in un angolo della stanza, osservando la scena.

Lily strinse Chaz forte a lei e gli sussurrò: “Mi sembra passata un'eternità”

Si allontanò da lui, che era immobile.

Non voleva assolutamente fare niente che avrebbe potuto ferire l'amico, ma avrebbe dovuto farlo per il suo bene.

La rossa mise una mano sulla guancia di Chaz.

Le loro teste erano davvero troppo vicine.

Il castano guardò l'amico.

Una lacrima gli stava rigando il volto.

Immediatamente abbassò lo sguardo, continuando a far uscire piccole gocce salate dai suoi occhi.

Il dolore provava era davvero troppo forte, ma sapeva che prima o poi lei sarebbe tornata da lui, più felice di prima.

Lo stava facendo per lei e doveva continuare a ripeterselo.

Alzò lo sguardo.

La voglia di andare lì e urlare era troppo forte, ma quello che doveva fare era stare in silenzio e guardare.

Guardare la scena di quel bacio che sembrava non finisse mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

Yeaaaaaaaaaaah buddy!

 

'Hai intenzione di aggiornare entro fine marzo?'
a quanto pare sì.
AAAAAAALLORA.

Sinceramente non ho molto da dire.

Questo capitolo è un po' triste, lo so, e probabilmente ce ne saranno altri così.

Anzi..sicuramente ce ne saranno altri così.

Beh io vi ringrazio per le recensioni, siete magnifiche :')
Per rispondere a Cency: se devo dire la verità non ho mai sentito questo libro, ma adesso che lo conosco ho deciso che devo assolutamente comprarlo LOL
vaaabbè.

Love,

me.

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Capitolo 4
*** this is enough for me. ***


 “Il dottore ha detto che puoi tornare a casa” disse Justin, interrompendo ancora una volta le effusioni di Lily e Chaz.

La rossa si girò verso di lui, incenerendolo per la millesima volta con lo sguardo.

Grazie Justin. Ora puoi andare se vuoi, tanto qui mi aiuta Chaz, vero?” disse, girandosi verso il suo presunto ragazzo.

Chaz, con sguardo implorante, guardò Justin, che scosse la testa.

Fece un cenno di saluto con la mano e uscì dalla porta senza dire una parola.

Si diresse velocemente verso l'uscita dell'ospedale.

Era una bellissima giornata estiva, ma intorno al ragazzo biondo che camminava lentamente a testa bassa, sembrava ci fosse un temporale con tanto di tuoni e fulmini.

Stava andando verso l'unico posto che poteva mettergli un sorriso: il parco davanti alla casa di Lily.

Si sedette sulla panchina dove si erano dati il primo bacio, mentre pioveva.

Subito gli tornò alla mente quel momento.

 

Sai, credevo che io e Chaz saremmo rimasti insieme per sempre”

Non esiste il per sempre, Lils”

Perché dici così?”

Perchè è vero”

I due si guardarono negli occhi.

Non ti credo, Justin”

Il biondo inclinò la testa, con uno sguardo interrogativo, senza però smettere di fissare i suoi occhi verdi.

Io vedo l'infinito”

Dove?”

Qui”

Justin si guardò intorno.

Lily rise.

Lo vedo proprio qui, nei tuoi occhi”

Il ragazzo rimase spiazzato.

Lils, mi fai soffrire se dici così”

Perché?”

Insomma, lo sai che mi piaci e so che non potremmo mai stare insieme”

Chi ce lo vieta?”

Lils...”

Ti deciderai a baciarmi? O dovrò aspettare di essere sull'altare con un altro, prima che tu ti decida?”

Ma..”

Chaz, vero?”

Il biondo annuì, abbassando lo sguardo.

Non volevo dirtelo, ma mi sento obbligata ormai. Lui lo sa. È stato lui a lasciarmi in teoria, o meglio, le sue parole sono state -So che non mi ami, so che non l'hai mai fatto. Ti prego, vai da lui- e così ho fatto. Non mi ero accorta che mi piacessi, fino a che quel giorno ti ho visto con Lindsay. Mi dispiace, Justin. Mi sono innamorata di te”

Una lacrima le scese sulla guancia.

Justin si avvicinò piano al suo viso.

Sentivano i repiri l'uno dell'altra sulle proprie labbra.

Grazie” sussurrò Justin, prima di darle, finalmente, il bacio che aspettava.

 

Una lacrima gli rigò il volto.

Eppure, un sorriso gli era spuntato.

Ripensare a quegli attimi, mentre Lily era ancora in coma, lo aveva aiutato a superare i momenti peggiori e lo avrebbe aiutato anche in quelle settimane.

Sapeva già che sarebbero state difficili, ancora di più di quelle passate ad aspettare il risveglio di Lily, ma lui ce l'avrebbe fatta.

L'avrebbe aspettata a costo della vita.

Justin?” una voce alle sue spalle interruppe i suoi pensieri.

Il biondo si girò.

Oh..Lindsay, ciao”

Bionda, occhi azzurri, vestita sempre firmata, insomma..solita ragazza americana, capo delle cheerleader, inesorabilmente troia.

Si sedette al fianco di Justin, intento a guardare la casa davanti a sé.

Come stai? È da tanto che non ti si vede in giro”

Ero in ospedale. Lily si è svegliata” disse, sorridendo e ricordando il momento in cui i suoi occhi si erano aperti.

Fantastico! Quindi tutto a posto no? Stasera c'è una festa a casa mia, venite anche voi, no?”

Si è svegliata stamattina, non ha ancora abbastanza forze” rispose, pensando a quanto era stupida quella ragazza.

Beh allora vieni tu - disse, mettendo una mano sulla gamba di Justin con fare provocante – ci divertiremo insieme”

Il biondo si alzò dalla panchina.

Ci penserò, okay?” disse, per levarsela di torno.

Ci conto”

Lindsay gli fece l'occhiolino, si alzò e gli diede un bacio sulla guancia, facendo accidentalmente passare la lingua e lasciandogli un segno umido, proprio prima di andarsene.

Justin si pulì la guancia, lasciandosi scappare un 'bleah' e si avviò verso casa.

Passando tra le due viette interne che dividevano la sua casa a quella di Lily, ripensava a tutte le volte in cui si erano fermati in quei piccoli posti bui e ci avevano passato le ore a baciarsi, a ridere, a scherzare senza che nessuno li disturbasse o li vedesse.

Fece scendere qualche lacrima sulle guance, per poi ripulirsi prima di entrare in casa.

Pattie, la mamma di Justin, accorse subito alla porta.

Appena lo vide lì, si stupì.

Non era da lui tornare a quell'ora.

Negli ultimi mesi era sempre in ospedale e tornava soltanto la sera a casa.

Cos'è successo?” chiese allarmata la donna.

Lily si è svegliata” rispose Justin, senza un minimo di entusiasmo.

Pattie spalancò gli occhi, stupita dal suo comportamento, e lo affiancò sedendosi sul divano con lui.

Gli mise una mano sulla gamba, cosa che lo fece scoppiare.

Si buttò sul petto della madre e iniziò a piangere.

Non una o due lacrime, ma un pianto vero e proprio.

I singhiozzi riempivano il silenzio della stanza.

Pattie non se la sentiva di fare domande, ma non ce ne fu bisogno.

Justin iniziò a parlare, a urlare, a dare pugni e calci a tutto ciò che gli capitava a tiro.

Prima che la madre potesse dire qualcosa, lui corse in camera sua e ci si chiuse dentro, buttandosi sul letto.

Pianse, ancora e ancora e ancora.

Prese il cellulare, aspettando qualche notizia da Chaz che arrivò proprio in quel momento.

'Siamo a casa sua. Vieni per favore. Dobbiamo parlare. Porta Ryan e Caitlin, ne avrà bisogno'

Buttò il telefono al suo fianco.

Si alzò dal letto.

Guardò la loro foto sul comodino.

Fece un respiro profondo e sorrise.

In fondo, sarebbe potuta andare molto peggio.

Lei ora potrebbe non esserci più, e invece era con lui, nonostante tutto.

Poteva vederla sorridere, poteva sentirla ridere e parlare, poteva guardarla negli occhi e in poco tempo tutto sarebbe tornato alla normalità.

Riprese in mano il telefono e andò su twitter.

'Grazie Dio' scrisse.

Lo mise in tasca e uscì di casa.

La voglia di rivederla era davvero tanta, anche se l'avrebbe vista attaccata al suo migliore amico.

Per la seconda volta percorse quelle vie, fermandosi a chiamare Ryan e Caitlin.

Non dissero niente.

Probabilmente sapevano già tutto.

Insieme entrarono in casa di Lily.

Dopo vari baci e abbracci, Chaz prese l'amico per il braccio e lo trascinò fuori casa.

Justin, io non ce la faccio” disse, disperato.

Per favore Chaz. Non vedi come sto? Sono costretto a guardare la mia ragazza baciare il mio migliore amico, ma lo sto facendo per lei. Aiutami anche tu”

La voce del biondo era piuttosto bassa.

Voleva piangere di nuovo.

Senza pensarci, abbracciò Chaz.

Un'altra lacrima gli rigò il volto.

Ti prego Chaz, falla sorridere. Mi basta questo” gli sussurrò.

L'amico annuì.

Si staccarono dall'abbraccio e con il sorriso più finto che entrambi potessero fare, rientrarono in casa.

Lily era seduta sul divano e rideva con Ryan e Caitlin.

Davvero gli bastava solo questo?

Vederla sorridere era tutto quello che voleva?

Ci vuole tutta la vita per imparare ad amare qualcuno, ma gli erano bastati due anni per capire che la sua felicità veniva prima dell'amore che provava per lei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Yeaaaaaaaaaaah buddy!

 

è da troppo che non aggiorno, lo so, ma per questo capitolo avevo davvero poche idee.
È pure scritto di merda. Non so nemmeno perché lo posto.

Forse perché qualcuno (Giulia e Simona che io amo tanto anche se puzzano come la cacca di Bieber) mi ammazzerebbe lunedì se io non aggiornassi LOL

quuuuindi, ringrazio quelle quattro ragazze che mi hanno recensito.

Spero che aumentiate un po' çç
love,

me.

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Capitolo 5
*** are you okay, Justin? ***


I due giorni successivi, Justin li passò chiuso in casa.

Chaz era quello che andava più spesso a trovarlo, forse perché almeno per quel lasso di tempo in cui era da lui, non stava con Lily e questo rassicurava almeno un po' Justin.

Ryan e Caitlin stavano con lui la sera, mentre Chaz era costretto a stare con Lily per ordine di Justin e, sempre per suo ordine, lei non era ammessa in casa sua.

Non voleva vederla perché sapeva che gli avrebbe fatto solo male.

Gli bastava sapere che stava bene, che sorrideva, che era felice nonostante fosse senza di lui.

E purtroppo per lui, era così.

Lily era tornata a vivere normalmente, più felice e forte di prima, mentre Justin stava morendo sempre di più.

 

Lunedì.

Justin aveva deciso di tornare a scuola, magari lì avrebbe smesso di pensare a Lily.

Arrivato davanti a scuola, trovò i suoi amici.

Ryan, Caitlin e Chaz lo stavano aspettando per avvisarlo che anche Lily sarebbe tornata a scuola, ma non fecero in tempo a dirglielo che la rossa si presentò lì, con un sorriso splendente in volto.

Baciò Chaz, davanti agli occhi ormai spenti di Justin.

Justin!” esclamò quando si accorse di lui “Non ti sei fatto vivo durante il weekend. Ti aspettavamo ieri pomeriggio. Tutto bene?”

Justin annuì, sforzando un sorriso.

Chaz gli lanciò un'occhiata rassicurante.

Justin!” lo chiamò una voce dietro di lui.

Il biondo si girò, trovandosi una Lindsay tutta sorridente che gli veniva incontro.

Lindsay.” la salutò, piatto.

Non sei venuto alla festa venerdì. Ti aspettavo”

La bionda si avvicinò a lui, mettendogli una mano sul petto e mostrandogli una finta espressione triste.

Justin le prese la mano e la allontanò.

Scusa, ho avuto da fare”

Per questa volta ti perdono, ma..oh Lily! Sei tu? Oddio finalmente sei tornata. Ci sei mancata tantissimo. Come stai?” disse Lindsay non appena si accorse della rossa, la quale la squadrava dalla testa ai piedi non sapendo chi diavolo fosse.

B-bene, grazie. Andiamo Chaz?”

Così dicendo, prese la mano del suo 'ragazzo' e insieme si dileguarono.

Oh che teneri. Sono tornati insieme? Che belli che sono” esclamò Lindsay, prendendo la mano di Justin.

Il biondo la ritrasse violentemente.

Non sono tornati insieme. Lei ha perso la memoria, e per ora deve andare così. Ora vado. Ciao Lindsay”

Si incamminò verso il portone d'ingresso della scuola, ma una mano gli afferrò il polso, costringendolo a fermarsi e voltarsi.

Salutami come si deve, no?” disse Lindsay, avvicinandosi alle sue labbra.

Justin la spinse via, girandosi e andandosene.

 

Justin! Hey fermati!” la voce di Lily lo riportò alla realtà mentre percorreva la strada per casa.

Si girò e la vide che correva verso di lui.

Lily che ci fai qui?”

Ti stavo rincorrendo, non l'hai notato?” disse, riprendendo fiato e ridendo.

Justin le sorrise forzatamente.

Che succede?” gli chiede lei.

Lui abbassò la testa e la rialzò subito dopo, sempre con quel sorriso forzato.

Niente Lily, stai tranquilla”

La ragazza lo prese per mano, portandolo fino davanti a casa sua, su quella panchina.

Perché mi hai portato qui?” chiese lui, incredulo.

Non lo so, non so come mai, ma sento che questo posto è importante. È come se il mio cuore mi avesse guidato fino a qui.” Lily soffocò una risata “Ora mi prenderai per pazza”

Justin la guardava con le lacrime che volevano sgorgare dai suoi occhi.

Per lei era un posto importante..vuol dire che stava ricordando qualcosa.

Il suo cuore perse un battito.

Sorrise, sorrise sincero.

Tranquilla, ti capisco. Per me questo è un posto molto importante”

Davvero? E come mai?”

È successa una cosa che non riuscirò mai a dimenticare”

La guardò negli occhi.

Nonostante non si ricordasse niente, a Justin sembrò di vedere in quegli occhi una luce brillare, come se le parole che aveva appena detto valessero anche per lei.

I due stettero in silenzio per un po'.

Stai bene, Justin?” chiese lei ad un certo punto.

Justin la guardò.

Avrebbe voluto dirle tante di quelle cose.

Si, sto bene”

Lily sorrise.

Sai, mi ha stupito il fatto che tu abbia rifiutato quella ragazza oggi a scuola. Insomma, era una bella ragazza e so quanto tu sia donnaiolo.” disse la rossa, ridendo.

Il biondo sospirò.

Già, ma sai, mi sono innamorato e non posso più uscirne” confessò.

Innamorato? Davvero? È una cosa fantastica. E chi è la fortunata?”

Justin sorrise.

Non posso dirtelo, ma spero che lo scoprirai presto”

Lily lo guardò confusa, ma non indagò oltre.

Senza pensarci, appoggiò la testa sulla spalla del biondo, che colto alla sprovvista, perse un battito, un altro.

Sai, mi piace questa nuova parte di te. Non credo di averti mai visto innamorato. Sembri..diverso” sussurrò Lily.

Justin sapeva che la parte dolce del suo carattere le era sempre piaciuta.

Tu invece sei sempre la stessa. Non hai idea di quanto tu mi sia mancata, Lils” disse, mettendole un braccio attorno alle spalle.

Lily sorrise, senza farsi vedere da Justin.

Cosa le stava succedendo?

Perché tutto questo affetto nei confronti di Justin?

Lei stava con Chaz, e Justin era il migliore amico di Chaz, non poteva fare una cosa simile.

Eppure si sentiva così legata a lui, così vicina.

Alzò la testa dalla sua spalla velocemente, cercando di eliminare quei pensieri su Justin.

Notò che la stava guardando.

Aveva davvero degli occhi bellissimi, così luminosi e profondi.

Scosse la testa.

Justin rise.

Cavolo, aveva anche una bellissima risata.

No, era troppo.

Non doveva più pensarci.

Ora vado Justin. Ci sentiamo, okay? Magari ci vediamo stasera, cosa ne dici? Così, come amici” chiese, sorridendogli.

Ed ecco che Justin perse un altro battito.

Annuì debolmente e le sorrise.

Lily si alzò dalla panchina e si incamminò verso il portone di casa.

A metà strada, però, si fermò, si girò e tornò indietro, correndo.

Arrivò davanti a Justin, gli sorrise e gli stampò un bacio sulla guancia.

Senza dire e fare altro corse via, con il sorriso che gli andava da un orecchio all'altro, lasciando il ragazzo immobile su quella panchina che la fissava andare via.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Yeaaaaaaaaaaah buddy!

 

wow, sono passati due mesi. mm..bello.

Per niente.

Okay mi sento terribilmente, fottutamente, qualsiasiaggettivofiniscaconmente in colpa.

Mi dispiace tantissimo, ma la scuola mi ha letteralmente ucciso.

FINALMENTE E' FINITA E SONO PASSATA SENZA DEBITI, QUINDI HO L'ESTATE TUTTA PER VOI (?)

tanto lo so che questa FF non se la cagherà più nessuno, ma io continuerò a scrivere per quelle povere ragazze che mi sopportano.

Scusate ancora.

 

VI PREGO, LASCIATEMI UNA RECENSIONE, ANCHE PICCOLA (POSSIBILMENTE CON PIU' DI DIECI PAROLE lol), MA LASCIATEMELA. DITEMI PURE CHE FA CAGARE, ACCETTO LE CRITICHE, MA VI PREGO, RECENSITE.

CI TENGO TANTISSIMO.

Bene, dopo aver elemosinato recensioni, posso dileguarmi.

Looove,

me.

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Capitolo 6
*** i'll always be there for you. ***


'Vieni da me tra dieci minuti, va bene? :)'

Quel messaggio lo spiazzò, e non poco.

Già la richiesta di vedersi che gli aveva fatto il pomeriggio stesso lo aveva lasciato di stucco, ma addirittura andare a casa sua, loro due, da soli.

Quella casa gli faceva salire alla luce molti, troppi ricordi.

 

Justin prese Lily per i fianchi.

Erano finalmente soli, dopo tanto tempo.

Dopo quella litigata non avevano più avuto un momento per chiarire.

È stata tutta colpa mia, Justin. Mi sono arrabbiata per niente.” gli disse Lily, mettendogli le braccia attorno al collo.

Justin le sorrise.

Non c'è bisogno che tu dica niente. Sarò sempre qui per te, nonostante tutto.”

La baciò dolcemente, sfiorandole il viso con la mano.

La rossa rossise, accarezzandogli i capelli.

Lui era tutto quello che voleva in quel momento.

Lo prese per la camicia e indietreggiò, tirandolo a sé.

In pochi secondi si ritrovarono sul letto della sua stanza, mentre si baciavano.

Justin non riusciva a capire più niente, soprattutto dopo che Lily aveva fatto finire la propria mano sotto la sua maglietta.

In pochi istanti se ne privò, lasciando scoperto il suo petto perfetto.

Sorrise alla sua ragazza e si mise sopra di lei, facendo ciò che lei aveva fatto a lui pochi secondi prima.

La sua mano percorreva lenta il suo ventre, arrivando in poco tempo al reggiseno.

Si fermò, assaporando quel momento, ma fu Lily a far 'risvegliare' Justin, levandosi del tutto la maglietta.

Incantato dalla visione di quel corpo perfetto, si fermò a fissarla mentre si sfilava anche i pantaloncini.

Lui era immobile.

Lily rise, gli mise le mani attorno al collo e lo attirò a sé, baciandolo con passione.

In quel momento Justin si lasciò andare.

Iniziò a baciarle ogni centimetro di pelle, dal collo, dove le lasciò un segno del suo passaggio, alla pancia.

Non si lasciò sfuggire niente.

Stanca di tutte quelle moine, Lily non ci mise né uno né due a slacciargli i pantaloni e a toglierglieli e nello stesso arco di tempo, si erano liberati anche della biancheria intima.

Lily cinse i fianchi di Justin con le gambe, cosa che lo mandò in estasi.

Le mani della rossa continuavano ad accarezzare i capelli del biondo e lui, in risposta, non poteva non percorrere con le sue tutto il suo corpo, centimetro per centimetro.

Non ci sarebbe stato momento migliore per coronare il loro amore.

E così fu.

Quello che successe fu un misto di baci e passione, carezze e gemiti soffocati, amore e sesso.

Ad entrambi sembrò di vivere in una specie di favola e in effetti era più o meno vero.

Uno era il protagonista della vita dell'altra e viceversa.

Si addormentarono abbracciati, senza pensieri o rimorsi, ma solo con la consapevolezza di essere felici.

 

Suonò il campanello.

Entra pure!” gli urlò Lily dall'interno della casa.

Ma non c'è nessuno?” le chiese il ragazzo, entrando, nonostante non sapesse dove la ragazza si trovasse.

Lily spuntò dalle scale, correndo.

No, i miei sono fuori città, torneranno tra un paio di giorni” disse, andandogli in contro.

In due secondi, Justin si ritrovò le braccia di Lily attorno al collo, mentre lo stringeva in un abbraccio.

Bene, cosa facciamo? Allora, abbiamo un'ampia scelta di film, una mega scorta di pop corn e ho comprato, per l'occasione, le tue caramelle preferite”

Justin spalancò gli occhi.

E cosa aspettiamo allora? Muoviamoci a scegliare il film” disse, andando a sbirciare tra le decine di DVD che aveva Lily.

Lei era un'amante del cinema, ma Justin sapeva qual'era il suo film preferito, o meglio, queli erano i suoi film preferiti.

Harry Potter, dal primo all'ultimo.

Aveva sempre amato quella saga.

Anche a Justin piaceva molto, ma Lily ne era assolutamente malata.

Prese il primo perché sapeva che lei si commuoveva sempre a guardarlo e lo mise, mentre la rossa portò i pop corn e le caramelle sul tavolino davanti al divano.

In pochi istanti, i due si erano accomodati e avevano già iniziato a spazzolare tutto quello che c'era da mangiare.

Erano entrambi così presi dal film e dalle schifezze che non si erano accorti di essere terribilmente vicini.

Successe tutto in un lampo.

Lily si accoccolò al braccio di Justin senza pensarci due volte.

Nonostante sapesse di essere fidanzata, lo fece.

Lo fece perché la vicinanza con lui la faceva stare bene.

E Justin non poteva lamentarsi di certo.

Da quel momento il suo cervello staccò la spina e il suo sguardo si occupò principalmente di Lily.

Non riusciva a credere di essere in quella posizione con quello che stava succedendo.

Per tutte le due ore e passa di film i due rimasero accoccolati l'uno all'altra.

Quando il film finì, la rossa si asciugò quelle poche lacrime che le erano scese per la commozione e si alzò dal divano, seguita da Justin.

Puoi sistemare tu che vado a mettermi il pigiama? Quando hai finito raggiungimi in camera mia” disse Lily, senza lasciargli tempo per rispondere perché se ne era già andata su per le scale.

Justin sistemò quelle quattro cose che c'erano.

Mise al suo posto il DVD, buttò le buste delle caramelle e dei pop corn e sistemò le bottiglie in frigorifero.

Corse su per le scale, raggiungendo la camera di Lily.

Bussò.

Si vieni” gli disse lei.

Justin entrò e trovò la rossa sotto le coperte, ormai mezza addormentata.

Lily allora io vado a casa. Ci vediamo domani a scuola, okay?” disse, girandosi per uscire dal quella stanza, ma la voce della ragazza lo richiamò all'interno.

Lily sapeva già tutto quello a cui stava per andare incontro.

Chaz era il suo ragazzo, era il migliore amico di Justin, ma non voleva lasciarlo andare via.

Quello che provava quando stava anche solo vicina a Justin era totalmente diverso da quello che provava quando stava con Chaz.

Credeva di amare Chaz più di chiunque altro, ma con Justin non c'era confronto.

Justin era..diverso dagli altri.

Lo sentiva così speciale nonostante loro due non fossero mai stati migliori amici o amici intimi, eppure ciò che stava incominciando a provare per lui era troppo forte per essere fermato.

Ti va di dormire con me stasera?”

 

 

 

 

 

Yeaaaaaaaaaaah buddy!

 

Due settimane..dai pensavo peggio LOL

no allora, ci ho messo un po' per aggiornare, però sono abbastanza soddisfatta di questo capitolo. (e fu così che scoprì che faceva cagare lol)
no beh, io vi ringrazio infinitamente per le bellissime recensioni a cui adesso risponderò, perché siete davvero magnifiche, davvero davvero.

Spero che me ne lasciate una anche a questo capitolo.

Sdjghajksdfhkjsdfhks boh siete bellissime e Bieber puzza.

Love,

me.

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Capitolo 7
*** only three months, Justin. ***


Dire che Justin era rimasto sbalordito, scioccato e tutti gli aggettivi di questo tipo possibili, era poco.
Rimase fermo, sulla porta, fissando Lily con gli occhi spalancati.

La prima reazione fu di dirle sì, di accettare senza esitazioni, ma poi pensò a Chaz e al fatto che quella proposta non era assolutamente corretta nei suoi confronti.

E allora perché glielo stava chiedendo?

Il biondo pensò a cosa fare e ad una risposta da dare, ma non fece in tempo a fare niente che Lily si alzò lentamente dal letto e gli andò incontro.

Ora Justin era davvero bloccato, bloccato dalla perfezione di quella ragazza.

La rossa gli andò vicino.

Tutto bene, Justin?” gli chiese, sfiorandogli una guancia con la mano.

Lui deglutì a fatica e annuì lentamente.

Sperava solo che lei dicesse qualcosa in quel momento, perché lui non sapeva davvero cosa fare.

Si guardarono negli occhi per interi minuti senza dire una parola.

I fari verdi di Lily scrutavano Justin, attenti ad ogni minimo particolare.

Lo so a cosa stai pensando, Justin” iniziò a parlare la rossa “pensi a Chaz. Io..non so bene cosa mi stia succedendo, ma le emozioni che ho provato oggi con te non sono paragonabili a quelle che provo con lui.”

Justin vide un barlume di speranza.

Che avesse iniziato a ricordare?

Gli unici muscoli che in quel momento era riuscito a muovere erano quelli della faccia, che avevano formato un bellissimo sorriso sul suo volto.

Ti prego, rimani con me stanotte” gli chiese Lily, prendendogli la mano e implorandolo con gli occhi.

Non poteva dirle di no, non poteva assolutamente.

Si sbloccò e annuì.

Prima chiamo mia madre, così le dico che sto fuori a dormire” disse, sapendo perfettamente che la persona che avrebbe chiamato non sarebbe stata sua madre.

Uscì dalla stanza e scese le scale mentre cercava nella rubrica il nome di Chaz.

Amico, non puoi capire cosa sta succedendo” gli disse, a bassa voce, appena rispose al telefono.

Cosa? E perché stai sussurrando?”

Sono a casa di Lily e lei pensa che io stia chiamando mia madre.”

Ah okay..no aspetta, dov'è che sei?”

A casa di Lily. Sì, non ti ho detto niente, ma oggi ci siamo incontrati al parco e mi ha invitato. Abbiamo visto un film e ora mi ha chiesto di rimanere a dormire qui, con lei, da soli” disse, realizzando solo in quel momento cosa Lily gli aveva chiesto.

Questo vuol dire che sta iniziando a ricordare?” chiese speranzoso Chaz dall'altro capo del telefono.

Lo spero. Poi ti dirò cosa mi ha appena detto, ora vado. Ciao Chaz”
“Ciao Justin, e mi raccomando, usa le precauzioni”
disse, chiudendo la chiamata con una risata fragorosa.

Il biondo prese un bel respiro e ripercorse le scale che lo portavano alla camera di Lily.

Entrò, si tolse la maglietta senza pensarci e si sedette sul letto in quel momento vuoto.

La rossa probabilmente era andata in bagno.

Si guardò intorno.

Non poteva fare a meno di pensare ad ogni singolo minuto passato in quella stanza con Lily, la quale, dopo qualche secondo fece capolino nella stanza.

Si sedette vicino a Justin.

I due si guardarono, sorridendosi imbarazzati.

Lily si sdraiò, seguita a ruota da Justin che aveva quasi paura a toccarla.

Erano faccia a faccia, i loro respiri si fondevano l'uno con l'altro, i loro corpi si sfioravano.

Brividi percorsero la schiena di Justin.

Il silenzio che si era creato fu interrotto dalla voce di Lily: “Perché hai cercato di baciarmi all'ospedale quel giorno?”

Ecco, cosa le poteva rispondere ora?

Lo sai cosa provo per te, Lils” disse, improvvisando.

La rossa gli mise una mano sulla guancia, accarezzandogliela.

E perché ora non ci riprovi?”

Justin stava perdendo il controllo della situazione.

Cosa fare?

Lily si stava avvicinando sempre di più alle sue labbra, erano davvero distanti pochi millimetri.

Il cuore del biondo si fermò per un attimo, per poi riprendere a battere ancora più velocemente.

Tra qualche millesimo di secondo si sarebbe trovato le labbra di Lily sulle sue e non aspettava altro, ma non poteva.

Non sapeva nemmeno lui cosa lo fermava, ma era come se in cuor suo tradisse il suo migliore amico.

Con un movimento velocissimo alzò la testa e diede un bacio sulla guancia a Lily.

Buonanotte Lils” disse per poi girarsi, dandole le spalle.

 

Ore 3.24
Non era riuscito a prendere sonno nemmeno un attimo.
Continuava a pensare alle labbra di Lily così vicine alle sue, ai loro corpi attaccati e al fatto che fosse stato uno stupido a rifiutare quel bacio.
Forse grazie a quello lei avrebbe ricordato.

Si sentiva così stupido.

Aveva rifiutato di baciare la sua ragazza, quale ragazzo sano di mente l'avrebbe mai fatto?

Aprì lentamente gli occhi e senza fare rumore si alzò.

Il buio gli impediva di muoversi a passo deciso, ma il fatto che conoscesse quella casa come casa sua lo aiutò.

Uscì dalla stanza di Lily, percorrendo lo stretto corridoio che lo portava alle scale, salì e si ritrovò nella mansarda.

Accese la luce, regolandola al minimo, e si diresse verso la finestra.

La aprì e si ritrovò sul balcone.

Quel balcone era forse la parte della casa di Lily che preferiva.

Non era molto spazioso, ma era abbastanza grande per poterci ballare.

Già, ballare.

Come poteva dimenticarsi quel giorno.

 

Prese la mano di Lily e la accompagnò lentamente fuori, sul balcone.

I mille fiori colorati lo rendevano magico.

Con il suo cellulare mise una canzone lenta.

Visto che non abbiamo avuto occasione di ballare insieme l'altra sera..” disse Justin e le porse la mano, invitandola a ballare.

Purtroppo Lily era dovuta partire per andare a trovare i suoi nonni proprio il giorno del ballo della scuola, ma quello che Justin aveva appena fatto avrebbe potuto sostituire milioni di balli scolastici.

La rossa gli prese la mano.

Avvicinarono i loro corpi.

Justin portò le sue mani dietro la schiena di Lily, che portò le proprie intorno al suo collo.

Iniziarono piano a dondolare, guardandosi negli occhi con sguardi che provocavano scintille talmente potenti da poter accendere un fuoco.

I sorrisi sui loro volti illuminavano quella giornata un po' nuvolosa.

Questo è molto più speciale di qualsiasi ballo scolastico” gli sussurrò Lily, appoggiando la testa al petto del biondo.

Justin sorrise, tenendo la ragazza stretta a sé.

Ogni momento con te è speciale, non importa dove siamo” disse Justin.

Sentì Lily sorridere sul suo petto, che subito dopo alzò la testa.

Si guardarono negli occhi per qualche secondo.

Il biondo le mise una mano sulla guancia, accarezzandole con il pollice le labbra.

Lily chiuse gli occhi e proprio in quel momento Justin le si avvicinò per baciarla.

Un bacio dolce, casto, romantico.

Quei pochi secondi bastarono a tutti e due per far loro capire di aver trovato finalmente la persona che li completava.

 

Justin scosse la testa.

Era appoggiato al davanzale da qualche minuto e un'arietta fresca gli scompigliava i capelli e gli solleticava il petto nudo.

Guardò le stelle, sperando di trovarne una cadente, di poter chiedere con un ultimo, disperato desiderio di riavere indietro la sua Lily, ma non ne trovò nemmeno una.

Nascose la testa nelle mani, facendo cadere qualche lacrima salata sulle sue guance.

Nonostante la situazione sembrasse migliorare con Lily, per lui le cose stavano solo peggiorando.

Lei era così vicina, ma nello stesso tempo così lontana.

Lui voleva ritornare ad avere la sua vecchia Lils, quella di un tempo, quella che ricordava tutto ciò che avevano passato insieme, non ne voleva una nuova.

Prese un respiro profondo, pensando di ritornare in casa.

Si girò e si ritrovò Lily appoggiata allo stipite della finestra.

Che ci fai qui?” le chiese stupito, aggiustandosi la voce un po' rovinata da quelle lacrime.

In realtà volevo chiedertelo io” gli rispose, avvicinandosi e mettendosi alla sua sinistra, guardando verso il panorama.

Justin seguiva ogni suo movimento con molta attenzione.

Non avevo sonno” rispose lui, infine.

Che ti sta succedendo, Justin?” chiese lei, senza fare giri di parole.

Il battito cuore del biondo iniziò ad accelerare.

Niente, Lils” rispose, cercando di sembrare il più convincente possibile.

La rossa sospirò.

Sei diverso da come ti ricordavo” gli disse, voltandosi verso di lui.

I suoi occhi verdi lo colpirono direttamente al cuore.

È passato tanto tempo”

Solo tre mesi, Justin”

Già, solo tre mesi.

Se è per Chaz” continuò lei “io..mi dispiace, ma non riesco a starti lontana. C'è qualcosa che mi lega a te e non so cos'è”

Justin perse un battito.

Lily si stava avvicinando pericolosamente a lui.

Quello che gli aveva appena detto avrebbe dovuto rassicurarlo, ma non fu così.

Lo spaventò solo di più.

Sapeva che questa volta non sarebbe riuscito a rifiutarla.

La rossa era ormai vicinissima alle sua labbra.

In pochi secondi le toccò e Justin non oppose resistenza.

Era bloccato.

Risentire il sapore della bocca di Lily dopo così tanto tempo lo faceva stare bene.

La ragazza schiuse le labbra, facendo passare la lingua tra quelle di Justin che ora non aveva intenzione di muoversi di lì.

Anzi, iniziò a ricambiare il bacio con più desiderio, amore e passione che poteva.

Il suo cuore urlava dalla gioia, finalmente.

 

 

 

 

 

 

 

 

Yeaaaaaaaaaaah buddy!

 

VI GIURO, VOLEVO AGGIORNARE PRIMA, VE LO GIURO.

E l'avrei anche fatto se non fosse stato che..JUSTIN TORNA IN ITALIA.

Questa notizia mi ha scombussolato e non poco, ma non è stato nemmeno questo, perché dite 'vabbè, l'hanno detto un sacco di tempo fa', ma la cosa che mi ha tenuto occupato tutto questo tempo è che la mia amica (santa Giulia, io ti amo più di me stessa) mi ha anticipato tutti i soldi per comprarmi il pacchetto VIP e potete capire allora perché non ho avuto tempo di pensare a nient'altro che al fatto che incontrerò davvero Justin.

Vabbè, ecco spiegato il mio ritardo imperdonabile.

Comunque, questo capitolo mi piace abbastanza.

Spero piaccia anche a voi LOL

grazie mille per le recensioni, a cui ora rispondo uù
siete magnifiche sdhfjkashkdfj
love,

Arianna (@xacciobiebah su twitter)

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Capitolo 8
*** she will remember. ***


 

Lils, che stiamo facendo?” disse Justin, respirando sulle sue labbra in una pausa tra un bacio e l'altro.

Si trovavano nella stanza della rossa, sul letto.

Lui era sdraiato su di lei che era già senza maglietta.

Non parlare” gli rispose lei, premendo la mano contro la sua nuca per baciarlo ancora, e ancora, e ancora.

Le mani di Justin percorrevano ogni singolo centimetro del corpo di Lily.

L'unico indumento che ancora era sul suo corpo erano i pantaloni e la biancheria.

Non ci mise troppo tempo a toglierle in fretta e furia i pantaloncini, lanciandoli sul pavimento.

Justin sussurrava il nome di Lily sulle sue labbra in continuazione, come per avere la certezza che lei fosse lì.

La toccava e lei toccava lui.

Le mani di Lily si alternavano, ora sul petto, ora nei capelli del biondo che non poteva fare altro che gemere e sospirare sulle labbra della rossa, la quale fece per togliergli i pantaloni.

Justin, come se si fosse appena svegliato da uno stato di trans, fermò le mani di Lily.

Lils fermati”

La rossa lo guardò male.

Non possiamo, no”

Senza perdere tempo si alzò dal letto, prese la sua maglietta, si mise le scarpe e facendo un cenno simile ad un sorriso a Lily, se ne andò, lasciandola sola quella notte.

Sola con i suoi pensieri.

Si sedette sul letto, portando le gambe al petto e iniziando a piangere.

Perché piangeva?

Forse perché era appena stata rifiutata?

E chi poteva dargli torto?

Lei era fidanzata con il suo migliore amico, in teoria, però sentiva che c'era qualcosa che in Chaz e lei insieme non andava.

Non sapeva nemmeno lei come spiegarlo, solo le sembrava tutto finto, come se stessero fingendo.

Sentiva come se la sua mente fosse occupata da un enorme masso e, mentre stava con Justin, questo masso diminuisse sempre di più, diventando più piccolo.

Ogni secondo che passava con lui, era sempre più convinta di voler stare con lui per tutta la vita, di voler essere la sua ragazza, non quella di Chaz.

I pensieri le si accavallavano nel cervello, provocandole continuamente infinite lacrime.

Non dormì per tutta la notte, ritrovandosi alle 7 del mattino già pronta per andare a scuola con ancora le guance un po' umide.

Aprì la porta di casa, senza nemmeno aver fatto colazione.

La richiuse alle sue spalle, voltandosi verso la strada.

Subito notò un ragazzo biondo seduto sulla panchina del parco, proprio davanti a casa sua.

Justin.

Appena sentì la porta di casa di Lily chiudersi alzò la testa.

La guardò avvicinarsi lentamente e si alzò.

Come mai sei qui?” gli chiese la rossa, sperando che fosse venuto per dirle che le dispiaceva averla lasciata lì e che voleva riprovarci.

Riguardo a quello che è successo ieri sera..non possiamo, Lils. Restiamo amici. Questa cosa è meglio che non la vengano a sapere in giro” le disse.

Il cuore di Justin si stava frantumando in piccoli pezzi.

La rossa ormai non aveva più lacrime.

P-perché? Justin, io..non voglio essere solo una tua amica. Voglio lasciare Chaz, per te”

Proprio come era successo due anni prima.

Questa volta i ruoli si sarebbero invertiti, ma si sarebbero comunque lasciati per lui.

Certo, non sarebbe stata una vera e propria rottura, visto che Chaz non amava Lily e che non stavano davvero insieme per lui, ma era come se tutto stesse ritornando ad essere come una volta.

Lily, io..”

La rossa non lo fece finire.

Ti prego, Justin. Non capisco perché fai così. Insomma, io ti piaccio e me l'hai detto anche tu. E allora perché mi rifiuti?”

Ogni parola detta da lei era per Justin come una lama affilata nel cuore.

Gli faceva male sentire tutto quello, sentire che lei ancora non si ricordava niente.

Sapeva che la Lily che voleva stava per riemergere, ma quella situazione lo uccideva sempre di più.

Io..” iniziò non proprio sicuro di quello che stesse per dire “ne riparliamo, okay? Ci vediamo oggi pomeriggio a casa mia, alle quattro e mezza”

Il biondo stava per andarsene, ma Lily lo prese per il polso.

Non vieni a scuola?” gli disse, facendolo girare in modo da guardarlo negli occhi.

No, oggi no” e detto questo se ne andò, lasciando di nuovo Lily da sola.

 

Entrò in quell'edificio che ormai conosceva fin troppo bene.

Si avvicinò al bancone.

Scusi, il dottor Bryant?” chiese gentilmente Justin.

L'infermiera dietro il bancone lo scrutò un attimo e, vedendo il suo sguardo addolcirsi un po', Justin capì che si ricordava di lui.

Sta visitando” gli rispose, con un tono di voce che gli infondeva sicurezza.

Può per favore dirgli che Justin Bieber ha bisogno urgentemente di parlargli?”

L'infermiera, sentendo la voce del biondo tremolante e capendo che era davvero una cosa urgente, gli fece cenno di sì con la testa e di andare a sedersi, poi sparì dietro ad una porta.

Si sedette sulla panchina, sempre la stessa panchina sulla quale aveva aspettato per tre mesi.

Passò quei dieci minuti ad aspettare il dottore cercando di eliminare dalla sua testa l'immagine di Lily sotto di lui, quelle labbra così perfette e morbide posate sulle sue e il suo esile corpo che lo chiamava.

Finché non arrivò il dottore, però, non fece altro che ripensarci e ripensarci mille volte.

Una volta arrivato si alzò.

Il dottore gli sorrise e gli fece segno di stare seduto.

Lo affiancò.

Quell'uomo era abbastanza anziano, avrà avuto sulla settantina d'anni, ma ne dimostrava minimo dieci di meno.

Era sveglio, spigliato e aveva la forza e il sorriso di un bambino.

Mise una mano sulla spalla al biondo, incitandolo a raccontare cosa stava succedendo.

Dottore, Lily..non so cosa sta succedendo in realtà, ma lei..insomma. Si ricorda quel ragazzo che è venuto qui subito dopo che lei si è svegliata? Ecco, lui sarebbe il suo ragazzo” disse, accompagnando l'ultima parola con delle virgolette in aria “e ora..lei vuole me, capisce? Solo che non si ricorda niente, ancora. Cioè, ha detto che vuole lasciare lui perché per lui non prova niente e che vuole stare con me. Stanotte stavamo anche per..”

Non riuscì a terminare la frase che scoppiò a piangere.

Il dottore sorrise, capendo perfettamente la situazione e cercando di tranquillizzare il ragazzo.

Justin, non devi preoccuparti. So che rivuoi la tua ragazza e vuoi che si ricordi, ma ti ricordi cosa ti ho detto? Lasciale credere quello che vuole, fa' sì che lei pensi sia vero. Se lei vuole stare con te, tu stacci. Non penso ti dia fastidio questo, no?”

La calma nella sua voce era qualcosa di incredibile, tanto che Justin riuscì a riprendere fiato.

Io voglio la Lily che si ricorda, non questa nuova che non sa niente”

E tu prendi questi momenti e usali, usali per creare nuovi ricordi. Lei si ricorderà quello che sta succedendo in questo periodo, quindi tu usa questo tempo a tuo vantaggio, costruendo la vostra storia, ancora”

Al sentire quelle parole, a Justin comparve un enorme sorriso sulle labbra.

Non ci aveva pensato.

Ringraziò il dottore mille volte per poi andarsene, quasi saltellando da quell'edificio.

Sì, Lily ancora non si ricordava, eppure quei momenti sarebbero stati indimenticabili, già lo sapeva.

Si diresse veloce verso la scuola.
Non sarebbe riuscito ad aspettare le quattro del pomeriggio per rivederla.

Andò dal preside a chiedere gentilmente il permesso di poter portare via Lily, spiegandogli la situazione.

Per fortuna egli acconsentì.

Non voleva perdere nemmeno un attimo.

Irruppe nella classe di Lily.

Scusi professoressa, ma Lily Evans dovrebbe uscire con me, con il permesso del preside”

Fece vedere alla professoressa il permesso firmato dal preside e Lily, senza dire una parola, ma con un sorriso che diceva tutto, uscì dalla classe.

Justin non le parlò, andò spedito verso l'uscito della scuola davanti a lei, che lo seguiva, non capendo cosa stava succedendo.

Una volta fuori si fermò.

Justin mi vuoi dire che succede?” disse con un sorriso magnifico sul volto.

Niente, dimentica tutto quello che ti ho detto stamattina” rispose lui, ricambiando il sorriso.

Cioè?”

Justin non le rispose, o meglio, la sua risposta le fu data con un bacio, che sicuramente spiegava il tutto molto meglio delle parole che avrebbe usato lui.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Yeaaaaaaaaaaah buddy!

 

AMATEMI, HO AGGIORNATO IN FRETTISSIMA.

Sono abbastanza soddisfatta del capitolo, più che altro della prima parte, la seconda mi convince poco, ma vabbè.

È anche venuto più lungo del previsto.

Bene bene, sono felice di averlo finito stasera.

Beh le recensioni sono diminuite di gran lunga.

Ditemelo se questa storia vi fa cagare eh, così non la scrivo più, o meglio, non la posto più.

Detto questo ringrazio le sette persone che mi hanno recensito nel capitolo precedente, siete fantastiche sdhfkjafsdfhjsd

vi amo.

love,

arianna. (@xacciobiebah su twitter)

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Capitolo 9
*** you're beautiful. ***


La casa di Justin era vuota, perfetta per poter passare un po' di tempo da solo con Lily.

Erano lì ormai da qualche ora e non avevano smesso di ridere e scherzare per un secondo.

Avevano guardato un film comico, si erano bellamente lavati grazie ad una battaglia d'acqua nel cortile di Justin e infine si erano rifugiati nella stanza del biondo, sdraiati sul letto, uno con la testa appoggiata ai piedi del letto e l'altra sul cuscino, a parlare di cose futili.

Mi sono sempre chiesta perché gli unicorni non esistono” disse Lily, con voce seria.

Justin sospirò.

E' la prima cosa a cui penso la mattina. Con gli unicorni, ci sarebbe sicuramente un mondo migliore” disse, mimando con la mano una lacrima che gli rigava il viso.

Lily rise di gusto, contagiando anche lui, poi prese il cuscino e glielo tirò addosso.

Lui, con i riflessi prontissimi, lo afferrò al volo e si alzò a sedere, mettendosi poi a cavalcioni su Lily, con il cuscino in mano e minacciandola con lo sguardo di buttarglielo addosso, mentre lei continuava a ridere.

La rossa gli prese il cuscino dalle mani e con quello iniziò a colpirlo.

Justin cercava di proteggersi dai colpi con le mani, finché non riuscì a riprendere il cuscino.

Lily fece una finta faccia terrorizzata.

Da quando Justin l'aveva baciata fuori da scuola, le loro labbra non si erano più avvicinate, e lui stava morendo.

Era bellissima in quel momento, il suo volto illuminato dal sole che filtrava attraverso la finestra, le sua braccia appoggiate delicatamente sopra la pancia, e quegli occhi verdi che lo fissavano.

Non volle aspettare un secondo di più.

Fece volare via il cuscino in qualche parte della stanza e si avvicinò in pochi millesimi di secondi al suo volto, facendo incontrare le loro labbra.

Avevano entrambi gli occhi chiusi e Lily aveva portato le sue mani sul viso del biondo, che si muoveva delicato, ma nello stesso tempo passionale sulla sua bocca, schiudendola e facendo passare la sua lingua attraverso le labbra della rossa.

Lily prese l'iniziativa e ribaltò le posizioni, mettendosi sopra al biondo, senza lasciare che, però, le loro labbra si dividessero.

Si staccarono solo quando Justin decise di scenderle e baciarle il collo, lasciandole un perfetto segno rosso.

Sei bellissima” le sussurrò all'orecchio in modo sensuale.

Lily sorrise sul collo di Justin, dopo avergli lasciato un caldo bacio.

Lo sai che non si dicono le bugie?” gli rispose, sfiorando la sua bocca con le sue labbra ogni volta che diceva una parola.

Justin le sorrise, ricordandosi proprio in quel momento di Chaz.

Doveva almeno avvisarlo.

Nonostante non volesse rovinare quel bellissimo momento, il suo cervello mandò l'impulso alla sua bocca di parlare.

Chiamo..mia madre, per chiederle dov'è.” disse, non proprio con un tono convincente.

Lily lo guardò male, ma sussurrò un 'okay' e lo lasciò andare.

Avrebbe potuto benissimo dirle che telefonava a Chaz, ma non voleva.

Sapeva che avrebbe voluto dirglielo lei, ma tanto non ci sarebbe stata differenza perché Chaz ne sarebbe stato solo felice.

Il telefono squillò un po' di volte prima di sentire la voce dell'amico dall'altra parte.

Probabilmente, avendo visto il numero di Justin, Chaz era uscito dalla classe per parlare liberamente al telefono.

Justin, dove ti sei andato a cacciare? È tutta la mattina che ti cerco a scuola”

Scusami amico, sono a casa, con Lily”

Con chi?” chiese sorpreso Chaz.

È una storia lunga. In poche parole sono andato a parlare con il dottore e mi ha detto che è bene lasciare che Lily faccia ciò che secondo lei è più giusto. Ieri sera alla fine stavamo per..ecco..hai capito?” disse, sussurrando sempre di più.

Nel frattempo, per avere più privacy, si era rifugiato in giardino.

VOI STAVATE PER FARE COSA?” urlò Chaz, traforando i timpani di Justin che fu costretto ad allontanare l'apparecchio dal suo orecchio.

E perché non l'avete fatto?” riprese, con un tono un po' più basso.

Io..non lo so. Insomma, lei non è come prima, lei non si ricorda, non me la sono sentita e pensavo fosse sbagliato. Ma stamattina, come ti stavo dicendo, sono andato dal dottore e mi ha detto di andare avanti. In poche parole, Chaz, questa telefonata era per dirti che la tua quasi-ragazza ti sta tradendo con me” disse Justin, ridacchiando.

Si sentì un urlo di gioia da parte di Chaz, che subito iniziò a bofonchiare cose del tipo 'finalmente, amico. non ce la facevo più'

Comunque sappi che Lily vorrà dirtelo lei, quindi non fare niente fino a che lei non te lo dice” disse il biondo, scandendo bene le ultime parole.

In che senso?”

Nel senso che le discoteche, gli alcolici e tutto ciò che potrebbe avvicinarti ad una ragazza sono off limits. Io cercherò di farla parlare con te il prima possibile”

Subito, Chaz stoppò le grida di gioia, per rimpiazzarle con sbuffi e lamentele.

Smettila di lamentarti, dovrei essere io quello che sta male.”

Hai ragione, amico. Comunque devo tornare in classe. Ti lascio alle tue effusioni e..non farti problemi, consuma pure, ma ricordati le precauzioni”

Il biondo chiuse la chiamata con una risata, senza dire niente e rientrò in casa, tornando in camera sua.

Ce ne hai messo di tempo” disse Lily, appena si accorse del ritorno del biondo.

Justin la ritrovò impegnata a smanettare con il suo computer.

Non ho mai visto questi video, sono bellissimi” disse, scorrendo il mouse su alcuni di essi.

Erano tutti video girati nel periodo dei loro due anni insieme.

Subito Justin si preoccupò.

Quali video hai visto?”

Per ora uno tuo, di Chaz e Ryan, ma questo qui mi ispira”

La rossa fece per cliccarci sopra, ma quando Justin vide il titolo del video, la fermò, prendendole la mano e dandole in fretta un bacio.

Lily ricambiò il bacio, mentre Justin, in qualche modo, la prese per i fianchi, facendola alzare e portandola a sdraiarsi sul letto.

La ragazza sorrise sulle labbra del biondo, che, vedendo che la situazione era sotto controllo, si tranquillizzò, facendo terminare quel meraviglioso bacio.

Erano entrambi sdraiati sul letto, il cuore di Justin batteva più forte che mai per lo spavento preso.

Lily appoggiò la testa al petto del biondo, circondando il suo ventre con un braccio, come per abbracciarlo.

Justin le mise una mano dietro le spalle, accarezzandole il braccio.

Parlerai con Chaz?” le chiese Justin senza fare molti giri di parole.

Ovvio. Mi sento un po' in colpa in effetti, quindi preferisco parlargli subito. Per te è un problema?”

No, tranquilla, devi fare come meglio ti senti” le sussurrò, baciandole la testa.

Lily sorrise e in pochi secondi si mise a cavalcioni su di lui, con entrambe le mani appoggiate al suo petto.

Il sorriso che aveva sul suo volto le andava da un orecchio all'altro, e Justin poteva giurare che quella fosse la prima volta da quando aveva riaperto gli occhi che sorrideva così.

Non riuscendo a resisterle, alzò il busto, facendo avvicinare i loro visi.

Come può il tuo sorriso essere così perfetto?” le sussurrò e poi la baciò.

Lily sorrise, mentre Justin si mise seduto sotto di lei, stringendo le braccia attorno alla sua schiena.

La rossa si staccò.

Vado fuori da scuola a prendere Chaz, così gli parlo” disse a Justin, mentre era ancora seduta sulle sue ginocchia.

Vuoi che venga con te?” le chiese gentilmente il biondo, accarezzandole la guancia.

Lily sorrise, scuotendo la testa.

Gli sorrise, gli lasciò un bacio a fior di labbra e se ne andò, salutandolo con un cenno della mano.

Justin sospirò, sorridendo e si alzò lentamente dal letto.

Si avvicinò al computer.

Guardò il titolo del video che Lily stava per aprire.

 

 

'a year with my beauty'

 

 

Tremando, ci cliccò sopra.


“Sorridi alla videocamera” disse Justin, rivolto verso Lily che stava frugando nella stanza del biondo, come era solita fare.

Lily si girò, inclinando la testa verso destra e sorrise.

Justin le si affiancò, girando la foto camera e riprendendo loro due.

Saluta” disse, salutando verso la videocamera.

La rossa fece ciò che le era stato richiesto e girò verso Justin, iniziando a fissarlo, sorridente, per poi stampargli un bacio sulla guancia.

Il biondo sorrise e si girò verso la sua ragazza, che ne approfittò per rubargli la videocamera e inquadrarlo.

Justin fece una faccia buffa, provocando la risata di Lily e poi si coprì la faccia con le mani.

Smettila di riprendermi” disse, nascondendo più che poteva il suo volto.

Tu smettila di coprirti” gli rispose lei, ridacchiando “Vieni qui” aggiunse poi.

Justin le si affiancò ancora e Lily girò la videocamera verso di loro.

Sei contento?” gli chiese, come se fosse un'intervista.

Si” rispose Justin sorridendo.

E come mai?” chiese lei, facendo finta di non saperlo.

Perché oggi è il nostro anniversario, scema, e ti ho fatto un regalo”

Davvero?” disse Lily con una voce compiaciuta.

Il biondo annuì poi tirò fuori dalla sua tasca una scatoletta.

Rubò la videocamera a Lily così per poterla riprendere e le diede la scatola in mano.

La rossa, con le mani tremolanti, la aprì.

Davanti ai suoi occhi si ritrovò un bellissimo bracciale d'argento, con un ciondolo fatto di piccoli diamanti a forma di cuore, che all'interno racchiudeva una 'J', sempre composta da piccoli diamanti.

Lily si mise una mano davanti alla bocca.

Aveva gli occhi spalancati.

Alzò lo sguardo e lo puntò su Justin che ancora stava riprendendo.

In pochi secondi lo schermo si fece nero, segno che Lily era corsa ad abbracciare Justin.

In sottofondo di sentirono solo alcune parole.

Ti amo Lils”

Ti amo anch'io, Justin”

 

 

 

 

 

 

 

 

Yeaaaaaaaaaaah buddy!

 

QUESTO CAPITOLO E' STATO UN PARTO LOL

l'ho scritto in tre giorni differenti.

La colpa datela a mia madre, perché l'ispirazione mi viene sempre la sera tardi, o meglio..la notte, e mentre sto scrivendo mi manda a dormire, minacciandomi di chiudere tutto .-.

è colpa sua quindi se ci ho messo così tanto LOL

però è venuto lungo, sono soddisfatta di questo, e mi piace anche l'ultima parte, quella del video :')

li trovo estremamente fantastici.

Bene, basta, mi sono fatta troppi complimenti che non mi merito.

Non ho nient'altro da dire.

I'M OUT.

Love,

arianna (@xacciobiebah su twitter)

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Capitolo 10
*** how do you feel? ***


La campanella suonò e in pochi secondi tutti gli studenti furono fuori da quella prigione infernale.

Lily era sul lato opposto della strada rispetto alla scuola e cercava di scorgere una chioma lunga e castana tra tutte quelle centinaia di teste.

Non fu molto difficile trovare Chaz, poiché fu proprio lui a vedere Lily e ad avvicinarsi.

Hey” la salutò sorridente.

Lily ricambiò con un sorriso molto forzato.

Si sentiva talmente in colpa, ripensando a ciò che aveva fatto con Justin e guardando il suo ragazzo negli occhi.

Va tutto bene?” le chiese Chaz, facendo finta di niente, nonostante sapesse benissimo ciò che Lily gli stava per dire.

La rossa scosse leggermente la testa.

Che succede?” domandò il ragazzo ansioso di essere finalmente libero.

Lily prese un respiro profondo, poi iniziò a parlare: “Chaz, io..non ti amo”

Nella testa di Chaz si potevano sentire gli angeli cantale l'alleluja, mentre con i suoi occhi cercò di fare l'espressione più triste che poté.

Poi si ricordò di quando si erano lasciati due anni prima.

Lo so, Lils. L'ho capito da come ti comporti con me e con lui. Ora va', vai da lui” le disse, sorridendo e nello stesso tempo cercando di dare quell'aspetto un po' malinconico e triste alla sua espressione.

La rossa non sapeva cosa dire.

Fece un mezzo sorriso, gli diede un bacio sulla guancia e gli sussurrò un 'grazie', prima di andarsene.

Appena la ragazza svoltò l'angolo, Chaz ne approfittò per mostrare il suo entusiasmo.

Alzò le braccia in segno di vittoria, buttando indietro la testa e guardando e ringraziando il cielo.

Solo lui poteva capire quanto quei giorni appena passati erano stati pesanti.

Tradire il suo migliore amico, mentire alla sua migliore amica, non ce la faceva più.

Ora era finalmente libero.

 

Justin, io devo andare in ospedale per dei controlli. Vuoi accompagnarmi?” gli urlò Lily, mentre Justin era in cucina a bere.

Va bene” rispose, ritornando in salotto “Andiamo subito?”

Lei rispose con un cenno affermativo della testa e in pochi minuti si stavano già avviando verso l'ospedale.

Una volta arrivati lì, Justin si avvicinò al bancone dove c'era ancora quell'infermiera che la mattina lo aveva riconosciuto.

Quest'ultima gli sorrise.

Siamo qui per una visita” disse Justin.

L'infermiera annuì e andò poi a chiamare il dottore, il quale, dopo pochi secondi, arrivò e portò con sé Lily, lasciando Justin ad aspettare, ancora,

Si guardava intorno e ogni secondo che passava su quella panchina, si rendeva conto di quanto gli fosse ormai familiare quel luogo.

Le pareti bianche, senza nemmeno una macchia, l'odore di medicinali, le persone che facevano avanti e indietro.

Si ricordò immediatamente di tutti i giorni passati lì, seduto, ad aspettare in un miracolo, ma si ricordò maggiormente di quel giorno.

 

Correva a perdifiato verso l'ospedale, con Lily immobile tra le sue braccia.

Nonostante la gamba destra gli facesse terribilmente male, il vedere la sua ragazza in quelle condizioni gli dava la forza per correre sempre più veloce.

Entrò, urlando a qualsiasi persona che ci fosse di aiutarlo.

In pochi secondi arrivò un dottore, che ordinò subito alle infermiere di portare la ragazza in una sala disponibile.

Justin non voleva lasciarla, ma fu costretto.

Vide le infermiere correre con Lily immobile sulla barella e lui era lì, fermo, mentre la guardava scomparire dietro quella porta.

Dopo qualche secondo portarono anche lui in una stanza, per fargli qualche controllo, scoprendo che si era solo slogato una caviglia e una spalla, poi lo lasciarono andare.

Eppure lui non se andò.

Si sedette su quella panchina posta nel corridoio dove la barella con le infermiere era appena passata e da lì non si mosse.

Sentiva dentro di sé che c'era qualcosa che non andava, come se una parte di lui stesse lentamente cadendo a picco, fino a fermarsi quando stava per toccare terra.

Aspettò un'ora prima che qualcuno gli si avvicinò.

Lei è un familiare?” gli chiese il dottore.

Justin scosse la testa e solo in quel momento si ricordò dei genitori di Lily.

Non li aveva avvisati.

La prego, mi dica come sta” chiese Justin, implorando il dottore con le lacrime agli occhi.

Non posso darle informazioni non essendo lei un familiare, mi dispiace” disse, per poi andarsene.

Il biondo non ci mise tanto a chiamare i genitori che in pochissimi minuti arrivarono all'ospedale, recandosi direttamente dal dottore.

Varcarono una porta e rimasero dentro quella stanza per un quarto d'ora, mentre Justin moriva sempre di più.

La paura lo aveva immobilizzato.

Solo quando i genitori della sua ragazza varcarono di nuovo quella porta, mosse i suoi muscoli per alzarsi.

La madre di Lily era in lacrime, mentre il padre cercava in tutti i modi di non piangere e di farsi forza.

Appena la madre della rossa vide Justin, gli corse incontro, abbracciandolo e scoppiando ancora di più in un pianto non troppo rassicurante.

Justin si stava già preparando per il peggio.

In un sussurro la donna gli disse: “ È in coma”

Il biondo, pensando che le notizie sarebbero state di gran lunga peggiori, si tranquillizzò per un attimo, per poi realizzare bene le parole che gli erano appena state dette.

Delle lacrime iniziarono a scendergli sulle guance.

La donna si staccò dall'abbraccio.

Posso vederla?” chiese Justin, cercando di cacciare le lacrime.

Il padre di Lily annuì e gli indicò la stanza da cui erano usciti poco prima.

Lentamente e zoppicando il biondo ci si avvicinò, abbassò la maniglia ed entrò.

La scena lo fece scoppiare.

La sua Lily era immobile, sdraiata su quel letto bianco, con dei tubi attaccati lungo il corpo e una maschera per l'ossigeno sul viso.

La sua testa era circondata da delle bende, dalla quale uscivano i suoi lunghi capelli rossi.

Il biondo si avvicinò a lei in lacrime.

Le prese la mano e le diede un bacio a fior di labbra, sperando in un miracolo come nella favola della bella addormentata, ma la rossa rimase immobile.

Per quanto non avrebbe potuto rivedere il suo sorriso?

Per quanto non avrebbe potuto sentirla ridere?

Per quanto non avrebbe potuto rivedere i suoi occhi?
Lacrime scendevano lungo le sue guance.

Lils..” sussurrò, quasi come se avesse potuto farla risvegliare, quando in realtà sapeva benissimo che non avrebbe potuto.

 

Il dottore uscì dalla stanza, senza Lily.

Chiamò a sé un infermiera e iniziarono a parlottare a bassa voce di qualcosa che Justin non riusciva a sentire.

La faccia preoccupata del dottore non prometteva niente di buono.

Il biondo si alzò in piedi, andandogli incontro poco dopo che l'infermiera se ne andò.

Che succede?” chiese preoccupato.

L'uomo gli mise una mano sulla spalla, facendogli un finto sorriso.

Niente, Lily sta bene. Continua a prenderti cura di lei. Ci vediamo tra cinque giorni per un'altra visita” disse, per poi scomparire velocemente senza dare a Justin il tempo di rispondergli.

Non era sicuro di ciò che gli aveva detto il dottore, ma non ci fece caso, poiché Lily uscì sorridente dalla stanza, andandogli incontro e dandogli un bacio.

Subito i pensieri di Justin scomparvero.

I due uscirono in poco tempo dall'ospedale.

Come ti senti?” le chiese appena furono fuori.

Benissimo, ora che sono con te”

Il biondo si girò verso di lei, prendendole il viso tra le mani e riuscendo a scorgere il suo bellissimo sorriso prima di lasciarsi andare in un lunghissimo bacio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Yeaaaaaaaaaaah buddy!

 

Allooora devo dire che non ci ho messo poi così tanto ad aggiornare, nonostante non avessi idee per questo capitolo.

Di fatti è più corto degli ultimi che ho postato, ma accontentatevi LOL

mi piace soprattutto il flashback, ne sono soddisfatta di quella parte.

Comunque, vi avviso che io venerdì (ormai domani) parto, quindi non aggiornerò almeno almeno fino a giovedì/venerdì prossimo, se riesco a scrivere mentre sono su in montagna, se no non so quando se ne riparla, forse verso fine agosto çç

comunque vi ringrazio davvero tanto per le bellissime recensioni, ora rispondo LOL

love,

arianna (@xacciobiebah su twitter)

 

 

p.s. Ho cambiato carattere della storia TROLOL hahahahah

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Capitolo 11
*** i love you ***


Tornare a scuola, mano nella mano con la sua ragazza, era una delle più belle sensazioni che lui avesse mai provato.

Gli sguardi dell'intero corpo studentesco erano puntati su di loro, mentre passavano a testa alta, sorridendosi e scambiandosi dolci sguardi, per il corridoio.

Appena Lindsay vide quella scena, le sue guance diventarono rosse di rabbia, e il suo sguardo diventò ancora più freddo di quanto già non fosse.

Arrivarono insieme dai loro amici che non potevano che avere sguardi compiaciuti e felici; Chaz probabilmente era quello più felice.

Hey, ragazzi – esordì Ryan – novità?” chiese retorico con un sorrisino sul volto.

Lily avvampò.

Sta zitto, deficiente” disse il biondo ridendo, dandogli una spinta.

Si vedeva proprio che in quel momento era felice: il sorriso gli andava da un orecchio all'altro, gli occhi gli brillavano come non mai, e ogni due secondi si girava verso Lily per darle un bacio sulla guancia, o accarezzarla, o anche solo guardarla.

Voleva che in quel periodo tutto fosse perfetto.

Non sapeva se voleva rivivere i momenti più belli dei loro due anni insieme o sfornare nuove idee per crearne di nuovi, ma ciò che sapeva, era che niente avrebbe potuto mettersi tra di loro.

Justin – una voce acuta giunse dalle sue spalle – vedo che tu e Lily vi siete rimessi insieme. Sembra che lei passi da un ragazzo all'altro molto facilmente. Prima Chaz, poi tu, poi di nuovo Chaz e adesso ancora tu. Beh..buona fortuna” disse, andandosene con un sorriso strafottente sul viso e lasciando tutti con la bocca spalancata.

La prima cosa che Justin fece fu girarsi verso Lily, che sembrava non aver bene afferrato il discorso.

Cosa vuol dire? Ma soprattutto, quella chi è?” domandò, cercando di capire quello che era appena successo.

Il biondo si girò verso gli amici, chiedendo aiuto con lo sguardo.

È..” iniziò.

È una ex di Justin, e a lei piace ancora lui. Spesso si inventa storie assurde per far sì che Justin torni da lei” disse in fretta Chaz.

Ryan, Justin e Caitlin rimasero con il fiato sospeso, fissando Lily, in attesa di una suo risposta.

Mi chiedo perché debba inventarsi queste storie su di me quando non la conosco nemmeno.” disse la rossa, scuotendo la testa.

I tre tirarono un sospiro di sollievo.

È pazza, lasciala perdere” disse il biondo, cingendole le spalle con un braccio per poi stringerla a sé.

Noi andiamo in classe, abbiamo biologia. Ci vediamo oggi pomeriggio da me, va bene?” chiese Justin, prendendo la mano di Lily.

Dopo aver ricevuto risposte affermative, si allontanò con la sua ragazza.

Mi chiedo come tu abbia fatto ad uscire con quella. È una serpe” disse la rossa.

Justin sorrise.

In realtà l'ho fatto solo per far ingelosire la ragazza che mi piaceva.”

E ha funzionato?”

Direi di sì” rispose e senza darle tempo di dire altro le diede un piccolo bacio per poi entrare in classe.

 

 

La campanella suonò la fine dell'ultima ora di scuola.

Justin si fiondò fuori dalla sua classe di algebra per recarsi in pochi secondi davanti all'aula di chimica, dalla quale, proprio in quel momento, stava uscendo Lily.

La ragazza gli andò incontro, regalandogli un sorriso luminoso quanto la stella polare, e lo abbracciò.

Sembrava che non si vedessero da chissà quanto, ma erano semplicemente innamorati.

I due uscirono dalla scuola, recandosi insieme a casa di Justin.

Gli altri verranno tra circa un'oretta.” disse il biondo, mentre appoggiava sul letto il suo zaino e quello di Lily che aveva gentilmente portato al posto suo.

La rossa si sedette alla scrivania, mentre Justin si tolse le scarpe e la maglietta, com'era solito fare.

La ragazza lo guardò stupefatta.

Che cosa stai facendo?” disse, ridendo.

Justin rise.

Che cosa sto facendo?”

Ti sei tolto la maglietta” rispose la rossa, sorridendo ancora.

È casa mia, non posso togliermi la maglietta?” le disse quasi in tono di sfida.

Lily si alzò dalla sedia e, ridendo e scuotendo la testa, uscì dalla camera.
Si stava dirigendo verso il salotto, quando due braccia la cinsero da dietro.

Sentì il petto nudo di Justin sfiorarle le braccia che aveva lungo i fianchi.

Un brivido le percorse la schiena mentre il biondo appoggiava il mento sulla sua spalla.

Lily rise e girò la testa verso di lui, dandogli un bacio a fior di labbra per poi girarsi completamente e agganciare le braccia intorno al suo collo.

Quanto sei scemo?” disse Lily, appoggiando la fronte sulla fronte di Justin.

Il biondo sorrise e la baciò.

Lily fece per staccarsi dal bacio, ma lui la fermò e la tenne stretta a sé con le braccia, conducendola di nuovo in camera sua.

Senza pensarci, Lily si lasciò andare completamente tra le braccia di Justin e solo quando sentì la coperta fredda sulla sua schiena capì le intenzioni del biondo.

Stranamente non le importava, non le importava se stavano insieme solo da pochi giorni, perché sentiva che le emozioni che provava per lui erano troppo forti per essere ostacolate.

Sentiva come se stesse insieme a lui da due anni e non da due giorni.

Si lasciò baciare, si lasciò toccare dalle mani esperte di Justin che avevano già percorso quel corpo chissà quante volte.
I loro sospiri e i loro gemiti fusi riportarono alla mente di Justin tutte quelle volte in cui si era creata quella stessa atmosfera in quella stessa stanza, quell'atmosfera che gli era mancata così tanto.

Ma non era l'unico a cui era mancata.

Proprio in quel momento, anche Lily sembrò rivivere una vecchia sensazione, una di quelle sensazioni che non puoi dimenticarti.

Il cuore iniziò a martellarle ancora più forte nel petto mentre Justin, con tutta la sua dolcezza e delicatezza del mondo la faceva sua, ancora una volta.

Alla rossa sembrava tutto un enorme dejà-vu.

Quel suo modo di toccarla, di farla sentire a proprio agio, di respirarle sulla pelle, il calore che emanava, il battito del suo cuore, le sembravano tutte cose così familiari.

Le sembrava di essere sua da sempre.

Justin, affannato, gemette per l'ultima volta, per poi appoggiarsi gentilmente su di lei e darla un bacio a fior di labbra.

Sei solo mia” le sussurrò “Ti amo, Lils”

La rossa sentì le farfalle invaderle lo stomaco.

Tutto d'un tratto le passò un'immagine davanti agli occhi.

 

 

È sempre così Justin, non cambi mai” gli urlò Lily, mentre prendeva le sue cose e si dirigeva verso la porta della casa del biondo.

Questa volta l'aveva davvero combinata grossa.

Lils, ti prego, fammi spiegare” la supplicò, prendendola per il polso.

Lily strattonò il braccio, liberandosi dalla presa di Justin.

Cosa devi spiegarmi? Che mi hai mentito per la terza volta in una settimana? Che non vuoi vedermi più ? Non c'è niente da dire, Justin”

Stava urlando come non mai.

Il cuore del biondo stava perdendo troppi, troppi battiti.

Doveva dirglielo.

Doveva spiegarle il perché le aveva mentito.

Ti prego..” cercò ancora di trattenerla.

Forse non capisci la gravità della situazione. Per la terza volta in una settimana tu mi hai abbandonata per stare con i tuoi stupidi amici, dicendomi che dovevi studiare.”

Lily stava piangendo mentre pronunciava quelle parole.

Justin non ce la fece più.

Le corse incontro e la abbracciò, la tenne stretta a sé anche se lei cercava di liberarsi dalla sua presa.

Lily, ti prego, ascoltami” la supplicò, con le lacrime agli occhi.

Sentì la ragazza rilassarsi tra le sue braccia, segno che l'avrebbe ascoltato.

Justin lasciò la presa, tenendo però le sue mani intrecciate a quelle di lei e iniziò a spiegarle.

Capiscimi, io non potevo dirtelo e non potrei nemmeno ora, ma non ce la faccio più a vederti così. Io e i ragazzi stiamo organizzando una festa a sorpresa per te, per il tuo compleanno.”

Lily sgranò gli occhi, sentendosi subito in colpa per aver urlato contro Justin e aver pensato che lui non la volesse più.

Justin, io..non volevo.”

Il biondo le sorrise, vedendo negli occhi della ragazza il dispiacere che provava, e la strinse a sé.

Mi dispiace” disse Justin.

Lily si staccò da lui e lo guardò negli occhi.

Non devi dispiacerti, è solo co..” la rossa non riuscì a finire di parlare che il biondo la interruppe.

Dopo aver preso un respiro profondo, lo disse finalmente.

Tutto quello che provava per lei da sempre e che si era concretizzato da due mesi racchiuso in una sola frase.

Una frase che per lui era tutto.

Ti amo, Lils”

 

 

Non riusciva a capire.

Era tutto così strano.

Perché quello era così reale quando in realtà stava insieme a Justin da pochi giorni?

Aveva il cuore in gola.

Si girò verso il biondo che la stava guardando con la testa appoggiata sulla sua spalla.

Appena vide il sorriso di Justin, si dimenticò tutto.

Non le importava di niente, ma solo di lui in quel momento.

Lui e il suo sorriso.

Lui e la sua bellezza.

Lui e lei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Yeaaaaaaaaaaah buddy!


 

NUOVO RECOOOORD! No seriamente, sono pessima.

Il capitolo l'ho iniziato tipo in vacanza, e l'ho finito solo ora.

Chiamatela mancanza di voglia, ispirazione o tempo, ma vabbè. HAHAHAH

no scusate, non sparatemi, non uccidetemi. Mi dispiace un sacco D:

spero di riuscire ad aggiornare più in fretta. SPERO.

Beh ora..capirò se mi troverò una recensione o anche nessuna hahaha sono davvero pessima.

Beh basta.

LOL

love,

arianna (@xacciobiebah su twitter)

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Capitolo 12
*** epilogo ***


EPILOGO

 

 

 

 

 

 

Si ritrovarono per la terza volta in un mese in quel luogo bianco, pieno di persone che andavano e venivano, pieno di tristezza.
Erano passate circa due settimane da quando Lily si era svegliata dal coma e questa era la sua seconda visita di controllo.

I dottori ci stavano mettendo più del previsto.

Justin” il biondo sentì la voce di una donna chiamarlo.

Si girò e davanti a sé trovo la madre e il padre di Lily.

Che succede? Perché siete qui?” chiese stupito.

Ci hanno chiamato, dicendoci che era urgente. Dov'è Lily?”

Il biondo, sempre più sconcertato, indicò loro la stanza dove Lily stava facendo i controlli.

La preoccupazione si fece spazio dentro di lui.

Cosa stava succedendo?

Nell'ultima settimana, sembrava che Lily stesse riacquistando la memoria sempre di più, si ricordava certe persone, certi fatti.

Ancora non si ricordava del fatto che lei era effettivamente la ragazza di Justin, ma lui sentiva che quel momento sarebbe arrivato molto presto.

Passò circa una mezz'oretta prima che i genitori di Lily uscissero da quella stanza, in lacrime.

Il biondo si alzò.

Ora si che era davvero preoccupato.

Si avvicinò ai genitori di Lily che non riuscivano nemmeno a parlare.

C-che sta succedendo? Ditemelo, per favore” ripeté quella frase almeno cinque volte.

Senza pensarci entrò di corsa nella stanza dove stava Lily.

Il dottor Bryant era seduto in un angolo della stanza, con una cartella in una mano e l'altra mano tra i capelli.

La sua faccia non prometteva niente di buono.

Lily stava dormendo.

Cosa sta succedendo? Spiegatemelo, cosa sta succedendo? Cosa le avete fatto?” urlò, avvicinandosi al dottore, che alzò la testa per guardarlo.

Lily si rigirò nel letto, senza però svegliarsi.

Ragazzo, siediti” disse con voce calma il dottore.

No, non mi siedo finché non mi dice cosa sta succedendo” urlò ancora una volta.

A quel punto, la rossa si svegliò.

C-che succede? Justin, perché urli?” disse con voce bassa.

Justin si girò verso di lei, sorridendole.

Niente, stai tranquilla”

Il dottore si alzò, uscendo dalla stanza e facendo cenno a Justin di seguirlo.

Vado a parlare con il dottore, torno subito” disse lui, uscendo poi dalla porta.

Raggiunse il dottore che era seduto nella sala d'attesa.

Io voglio che tu sappia che..davvero, mi dispiace” le parole del dottore non promettevano niente di buono.

Justin lo guardava con occhi lucidi.

Abbiamo...abbiamo sbagliato a iniettarle il sangue la volta scorsa. Era a corto e ne aveva bisogno, solo che, il sangue che le abbiamo dato non era compatibile con il suo” disse.

Il dottore cercava in tutti i modi di evitare lo sguardo di Justin che ora era davvero confuso e terrorizzato.

E cosa vuol dire questo? Cosa sta succedendo?”

Le lacrime stavano per farsi spazio sulle sue guance.

Fossi in te le starei vicino adesso” disse il dottore, alzandosi.

Justin si alzò a sua volta, pensando a tutte le parole, a tutti gli insulti che avrebbe voluto dire a quel dottore.

Si fece forza ed entrò nella stanza di Lily.

 

 

Lily

Justin entrò nella stanza, lo guardai avvicinarsi con una faccia preoccupata.

In quelle due settimane mi aveva aiutato molto, mi era sempre stato vicino e sentivo un legame speciale con lui.

Che succede?” chiesi, mentre lui si sedeva di fianco a me.

Niente Lily, voglio solo che tu sappia che ti amo, okay? Ti amo con tutto il cuore”

Quel ragazzo era davvero perfetto.

Le sue parole fecero scatenare mille farfalle nel mio stomaco.

Sorrisi e piano alzai la testa per potergli dare un bacio.

Perché non mi mandano a casa?” chiesi “Sarà un'ora che sono qui”

Justin mi guardò.

I suoi occhi mi incantarono, i lineamenti del suo viso così perfetti, quel capelli dorati che amavo toccare, la sua bocca così morbida mi facevano rimanere ogni volta senza fiato.

Ma quella volta, una lacrima stava rovinando tutta quella perfezione.

Justin, ti prego, dimmi che sta succedendo. Perché stai piangendo?” domandai notevolmente preoccupata.

Lui mi mise una mano sulla guancia e, accarezzandola, mi sorrise.

Niente Lils, sei solo..così bella”

A sentire quelle parole, arrossii.

Ti amo, Lily” continuò poi.

Lentamente si avvicinò al mio viso.

Le sue labbra si posarono sulle mie e proprio in quel momento, come un flash, mille ricordi mi tornarono alla mente.

I ricordi di due anni passati con un ragazzo perfetto, che mi amava, che mi voleva, che avrebbe fatto qualsiasi cosa per me.

Come avevo fatto a dimenticarmi di tutto quello?

Come avevo fatto a dimenticarmi dei due anni più importanti e più belli della mia vita?

Il mio cuore batteva all'impazzata.

Non sentivo niente, se non quelle labbra sulle mie, che, notando qualcosa di strano, di staccarono.

Guardai Justin con occhi spalancati, ricordando ogni piccolo particolare di quel viso, di com'era cambiato negli anni.

Ricordai tutte le litigate, tutti i miei capricci, tutte le volte in cui lo feci arrabbiare.

Ricordai tutte le serate romantiche, tutti i regali che mi aveva fatto, tutte le volte in cui avevamo fatto l'amore.

Ricordai il suo sorriso, il suo respiro mischiato al mio, i suoi mille e più baci, il suo essere sé stesso quando stava con me.

Eccolo il mio Justin, era proprio lì.

Lily..” disse, notando la luce che avevo negli occhi.

Justin..” sussurrai.

E poi il buio.

 

 

 

 

 

 

 







Nonmolto Yeaaaaaaaaaaah buddy çç


 

..dovevo farlo.
Questa FF era stata scritta apposta per il finale che avevo in mente.

In effetti l'idea iniziale era il finale (che cosa contorta) e io ci ho costruito su una storia.

Allora...........non so cosa dire.

Grazie a chi l'ha seguita e a chi mi ha recensito.
Ho deciso di farla finire così, con un epilogo (nonostante i piani non fossero questi) perché non riesco più a mandarla avanti a causa della scuola e tutti i vari impegni.

Che dire..niente.
Sono triste per questo finale, ma così doveva essere.

Avevo pensato di scrivere anche la sfuriata di Justin contro il dottore, in cui gli diceva di tutto e di più, ma non mi è sembrato il caso.

e così..sem chi.
Beh basta..

vi amo çç
arianna.

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