La Storia Continua

di DoctoRose91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Casa dolce Casa ***
Capitolo 2: *** Viaggio verso casa ***
Capitolo 3: *** Alla ricerca di risposte ***
Capitolo 4: *** Ti presento il mio fidanzato ***
Capitolo 5: *** Una crociera stellare ***
Capitolo 6: *** Piacere: Leonardo Da Vinci ***
Capitolo 7: *** Tra Rose e il Dottore non mettere un massaggiatore! ***
Capitolo 8: *** Tra due litiganti il terzo gode? ***
Capitolo 9: *** Un bacio è sempre un bacio ***
Capitolo 10: *** Grecia Arriviamo! ***
Capitolo 11: *** Rose mi vuoi sposare? ***
Capitolo 12: *** Non desiderare il Dottore d’altri! ***
Capitolo 13: *** Tra sogno e realtà ***
Capitolo 14: *** Benvenuto in famiglia ***
Capitolo 15: *** First lesson ***
Capitolo 16: *** Ben tornati al Torchwood !! ***
Capitolo 17: *** Mistero a York ***
Capitolo 18: *** Addio Rose! ***
Capitolo 19: *** L’Uovo di Pasqua! ***
Capitolo 20: *** Auguri di Pasqua! ***
Capitolo 21: *** Fright Night ! ***
Capitolo 22: *** Quella è Rose Tyler ***
Capitolo 23: *** Vecchi ricordi! ***



Capitolo 1
*** Casa dolce Casa ***


Ultimamente spolverando in camera mia ho ritrovato una storia su Rose e il Dottore e così oggi ho deciso di pubblicarla. È la mia prima fan-fiction, infatti mi sono iscritta pochi giorni fa. Spero tanto che vi piaccia,vi avverto non è affatto piccolina,addirittura è incompleta,ma non vi preoccupate rimedierò a questo problemino. Già vi dico che sicuramente ci sono alcuni errori grammaticali,quando avrò un po’ di tempo rimedierò anche a questo! Che dirvi spero che vi risulti carina. Vi auguro buona lettura! PS: Io inizio la storia un anno dopo che il Dottore ha lasciato Rose con la sua metà umana sulla spiaggia. La mia storia è strutturata con molti dialoghi quindi scusatemi se in alcuni punti posso sembrare noiosa ! Un bacione! DoctoRose91!!!!!!!!
Note: Doctor Who e i suoi personaggi non sono di mia invenzione, tutti i diritti appartengono ai suoi proprietari, il mio è solo puro diletto!


I Capitolo

Casa dolce casa
Era una fredda mattina di Febbraio,quando Rose in cucina sorseggiava una calda tazza di the all’impiedi guardando fissa fuori dalla finestra,ripensando a quell’ultimo anno passato accanto al Dottore,sì era passato quasi un anno da quando fu lasciata su quella spiaggia con la sua copia umana…< Quante cose sono successe in quest’anno. Finalmente riuscii a trovarti sul quel ciglio della strada, abbiamo combattuto nuovamente insieme,abbiamo vinto,poi mi hai lasciato su quella spiaggia con te! Oh come posso dimenticarmi quel discorso che mi facesti lì,timido e incerto;“Io ho solo un cuore…in parte sono umano soprattutto invecchierò e non mi rigenerò mai…ho soltanto una vita Rose Tyler e potrei viverla con te se ti va?!”,“Questo vuol dire che invecchieremo insieme?!”,“ Insieme!” >in quella parola c’era tutto,amore,gioia,sentimento,emozione,paura e sofferenza. Quell’ultimo anno fu molto complicato,non fu semplice abituarsi alla sua presenza, aveva vissuto per due anni senza di lui,alla sua ricerca; studiando all’università di fisica e lavorando al Torchwood;non era più abituata a svegliarsi accanto a lui. Il loro rapporto crebbe di giorno in giorno fino a quando, una fredda giornata di novembre lui gli confessò:“Che ne dici di andare a vivere insieme,non che mi dispiaccia stare con la tua famiglia,sono splendidi, ma desidererei avere una casa tutta mia e condividerla solo con te!”…
“Buongiorno!” disse il Dottore appena entrato in cucina cingendo da dietro con le sue braccia i fianchi di Rose, distogliendola dai suoi ricordi.
“Buongiorno a te!” gli rispose appoggiando la testa sul suo petto.
“Paura?”
“No,perché dovrei? Andare a vivere con te è sempre stato quello che desideravo”.
“Oggi ultimiamo il trasloco e già da stasera potremmo andarci a vivere” disse lui con tanta enfasi.
“Hei piccioncini la volete smettere di coccolarvi?” interruppe Jackie con una voce un po’ scontrosa.
“Buongiorno mamma!” le rispose Rose con molta naturalezza,mentre si lasciavano da quell’intimo abbraccio.
“Buongiorno Jackie! The?” le disse il Dottore,mentre le versava la bevanda in una tazza.
“C’è la macchina che vi attende di fuori per portarvi nella vostra nuova casa,tra un po’ parte anche il camion con gli ultimi pacchi” informò  la donna con tono un tantino nostalgico.
“Grazie mamma vado subito a prepararmi” .
Erano rimasti da soli il Dottore e Jackie. La mente di lui era tempestata di frasi per rassicurare la suocera,ben ora la poteva considerare così, visto che stava andando a vivere (sperando per sempre) con la figlia. Prima che lui le potesse dire qualcosa Jackie lo anticipò:
“Guai a te se la farai soffrire,è una ragazza molto fragile anche se dimostra il contrario,ha molto sofferto quando tu la lasciasti su quella maledetta spiaggia e io ho dovuto assistere senza poter fare niente. Non fammi ritornare in quella spregevole situazione di nuovo!”  le disse con voce tranquilla e con un tono che solo una madre poteva avere.
“Farò di tutto per renderla felice!Rose è tutto per me,non potrei mai farla soffrire!” altrettanto appagato rispose lui.
“LO SPERO PER TE!” concluse, con un tono minaccioso,ma sapeva bene che il Dottore diceva la verità. si vedeva nei suoi occhi l’amore profondo che provava per sua figlia.
“Sono pronta! Se per voi va bene, possiamo anche andare!” urlò Rose mentre scendeva le scale di casa,indossando il giubbino di pelle blu,ricordando l’ultima volta che l’aveva messo,quando riuscì a ritornare dal suo Dottore.
“Si sono pronto! possiamo andare!” le rispose il Dottore, mentre usciva dalla cucina salutando come si deve Jackie.
Arrivati davanti alla macchina Rose abbracciò la madre stringendola forte al suo petto,sapeva che quello non era una addio,viveva a soli 30 minuti di distanza,ma l’occasione lo richiedeva. Pete non c’era;era dal presidente e sarebbe tornato solo nel tardo pomeriggio.
“Passo nel pomeriggio a salutare Tony” disse Rose a sua madre.
“Infatti sta ancora dormendo! sapendo che oggi ti trasferivi ,ha pianto per tutta la notte”.
Entrarono in macchina uno affianco all’altro stringendosi le mani.
“Dove vi porto signorina Tyler?” chiese l’autista.
“A River de Strott 42” disse la ragazza sorridendo,guardando fissa negli occhi del suo Dottore.

Arrivarono di fronte ad una piccola villetta indipendente,posta su due piani con un giardino che la cingeva e un garage sottostante. Era un viale tranquillo molto alberato e curato,c’erano solo sei villette schierate una di fronte l’alta.
“Benvenuta signorina Tyler” disse il Dottore prendendo Rose in braccio.
“Che fai?”chiese lei al quanto stupita.
“Ti porto dentro casa” le rispose come se fosse la cosa più ovvia.
“Si questo lo avevo capito!” disse increspando le sopracciglia utilizzando un tono ironico.
“Ma lo fanno solo le coppie sposate!” precisò poi.
“Allora ci sarà dà buon auspicio!” le rispose ,sorridendole con voce ironica.
Il piano terra presentava una cucina,un salotto che ricordava un po’ la sala video del TARDIS,mentre il piano superiore comprendeva due camere da letto e due bagni,il tutto si concludeva con un piccolo terrazzino ricco di varie piante e un gazebo bianco con sotto un tavolino di legno e due sedie. Il garage era stato   trasformato in uno studio, dove il Dottore poteva dedicarsi al suo lavoro da esperto di viaggi del tempo e dello spazio. 
Appena entrati, il Dottore posò giù Rose trattenendola tra le sue braccia. Si guardarono fissi negli occhi per qualche minuto assaporando quel momento di tranquillità nel loro nido. Ad interrompere il silenzio fu proprio lui:
“Finalmente soli!non vedevo l’ora! almeno uno dei tanti vantaggi del viaggiare nel TARDIS era quello di rimanere io e te senza nessun altro” confessò con un sorriso che gli illuminava il viso.
“Hai ragione ora potremo ricostruire quell’atmosfera che si respirava all’epoca” rispose lei con molta sincerità.
“Oh Rose sono tanto felice” disse sussurrandole nell’orecchio per poi avvicinarsi lentamente alle labbra per poterla baciare. Non desiderava altro che quello. In quell’istante erano davvero da soli e nessuno poteva disturbarli,mentre i due stavano per toccarsi,il cellulare di Rose squillò…
“Oh scusa! Devo rispondere,sarà di certo papà che vuole sapere dei documenti riguardante quel caso a Bedford!” disse la ragazza infastidita dall’interruzione.
“E’ il nostro dovere” concluse , rammaricato.
“Pronto…Ah ciao Alex,come mai mi hai chiamato?”chiese Rose incuriosita vedendo il Dottore un po’ adirato per la telefonata.
“Si ho capito…arriviamo subito”.
“”Un problema…”.
“…Al Torchwood” concluse la frase lui scocciato dall’interruzione di Alex.
“Si! È scomparso un oggetto alieno dalla sezione in cui tu stavi lavorando” lo informò Rose un po’ preoccupata.
“Specificamente che cosa?” domandò incredulo. Non era mai accaduto che nel Torchwoodscomparissero facilmente oggetti alieni,né nel loro mondo né sull’altra terra.
“Non lo so! Alex non me lo ha detto,ma sarà meglio sbrigarsi!” concluse il discorso.
Arrivati al Torchwood,Rose corse da Alex che li attendeva all’ingresso.
“Cosa hanno preso? Quando è successo? Abbiamo qualche registrazione? C’è qualche sospetto? Papà è stato avvisato?” tempestò di domande al ragazzo.
“Calma Rose!” disse il Dottore prendendole la mano,nascondendo la sua preoccupazione.
“E’ scomparsa un arma,il furto è avvenuto ieri sera sul tardi nella sezione 38G, purtroppo nessun sospetto,non ché un lavoro da esperto visto che non sono saltati gli allarmi e le telecamere sono state oscurate,comunque tuo padre è già di ritorno” il ragazzo rispose con la stessa velocità alle domande della ragazza, mentre si dirigevano alla sezione 38G.
Il Dottore si avvicinò al luogo del furto è capì quale fosse l’oggetto .
“E’ una pistola a raggi x” disse mentre esamina la stanza indossando i suoi occhiali.
“Che cosa è una pistola a raggi gamma?” domandò sconvolta Rose.
“A raggi x!” precisò il Dottore.
“Qualunque cosa fosse mi dici cos’è ?” rispose irritata per la correzione.
“Come te lo spiego… Ah!! Hai mai visto Star Trek?” domandò .
“Si! Lo seguivo,perché?” confermò .
“Ti ricordi l’arma che il capitano Kirk e il suo equipaggio utilizzavano? Ti ricordi la potenza di quell’aggeggio?… Beh! questa è 30 volte superiore” spiegò il Dottore con la sua aria da professore.
“Allora può distruggere un intero paese” ipotizzò lei.
“Un interno mondo per essere precisi” la corresse lui.
“Ma come è potuto accadere? E’ chi vorrebbe distruggere un intero mondo? E poi quale?!” domandò incuriosito Alex.
“Non saprei! ho delle idee in mente,ma ho bisogno di un po’ di tempo per riflettere è trovare una strada su cui lavorare” rispose sinceramente il Dottore senza nascondere la sua reale preoccupazione.
“Noi andiamo nel mio studio,avvertimi se c’è qualche cambiamento” concluse Rose mentre usciva dalla porta seguita dal Dottore.

“Buongiorno Donna!” dissero Rose e il Dottore contemporaneamente.
“Buongiorno a voi” rispose Donna.
“Mi fa davvero piacere se mi dai del tu!” richiamò gentilmente la ragazza.
 “Va bene signorina Tyler…ops Rose!”si corresse.
“Questo vale anche per me” aggiunse il Dottore.
“D’accordo!” sorrise.
“Avvisa la mia segretaria, quando arriva mio padre! Grazie”.
“Ok!” rispose la donna.

Il Dottore osservava Rose,mentre andava su e giù per la stanza ansiosamente.
“Ti vuoi fermare un attimo” la rimproverò amorevolmente lui.
“Non ci riesco. Sai! se fosse stato rubato uno sciocco reperto frammentato,mi sarei preoccupata di meno e poi avrei già formulato qualche sospetto: un collezionista privato o uno speculatore,ma così nell’ignoto e con un arma poi!” disse la ragazza, mentre continuava a muoversi.
“Siediti qui vicino a me e parliamo con tranquillità. Che ne dici?” la invitò lui porgendogli la mano.
“D’accordo” rispose Rose rassegnata.
“Dimmi che sai come risolvere la faccenda. Ti prego” le chiese disperata la ragazza.
Il Dottore vedeva nei suoi splendidi occhi un senso di terrore profondo e sapeva che doveva dirgli la verità, non poteva fingere con lei.
“A dire il vero ho solo qualche sospettato”.
“Davvero?” le domandò stupida da ciò che sentì.
“Beh sì sospetto di 4 razze di alieni,ma sarà meglio che controlliamo i fascicoli inerenti all’oggetto” precisò .
Rose si alzò e avvicinandosi all’interfono ordinò a Katie di portargli la documentazione. Il Dottore si avvicinò lentamente alla ragazza, poggiando le sue mani sulle sue spalle tirandosela a se,abbracciandola forte. Sapeva che Rose aveva bisogno di sentirsi protetta soprattutto nelle situazioni di disagio.
Arrivarono i fascicoli. Rose ne aprì uno.
“Ah…mi ricordo,quell’oggetto lo trovammo qualche anno fa,verso Aprile nei pressi di Cardiff. Fu uno dei miei primi incarichi che ebbi quando iniziai a lavorare qui” le confessò la ragazza guardandolo negli occhi con un espressione di rammarico, ricordando quel terribile periodo rinchiusa in quel mondo parallelo senza di lui.
Il Dottore si accorse di quel suo stato d’animo e per rassicurarla le disse teneramente:
“Quel periodo è passato,ora ci sono io qui con te. Non dimenticarlo mai”.
“Lo so!” gli rispose la ragazza con un leggero sorriso sulle labbra.
“Leggendo il documento, credo che posso confermare che si tratti di Oteron!” chiarì il Dottore.
“Che cose è un Oteron?” domandò incuriosita la ragazza.
“Meglio dire chi è un Oteron!” precisò, con quella sua voce da esperto.
“Un Oteron è un essere di media statura,tutto blu con piccole macchie rosa sparse per il volto e proviene da una delle più antiche galassie dell’Universo”.
“E’ che cosa vuole ?” chiese la ragazza al quanto preoccupata.
“Non ne ho idea,ma sarà meglio scoprirlo in fretta prima che sia troppo tardi”.
“Cosa dovremo fare secondo te?”.
“Andiamo a Cardiff, portando con noi tutti gli oggetti che abbiamo relativi ad un Oteron e che tutto vada bene!” concluse lui.
TO BE CONTINUED…
 

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Capitolo 2
*** Viaggio verso casa ***


III Capitolo

Viaggio verso casa

La mattina seguente Rose si svegliò allungando la mano affianco a se per toccare il Dottore,ma lui non c’era. Si alzò di soprasalto e lo notò alla sua destra , seduto sulla poltrona che l’osservava.
“Buongiorno!”le disse romanticamente.
“Buongiorno!” rispose lei un po’ confusa.
“Cosa ci fai lì seduto?” gli domandò.
“Ti guardo mentre dormivi” rispose ,come se fosse la cosa più ovvia.
“Perché?” continuò incuriosita lei.
“Amo vederti dormire,mi dà un senso di serenità. Mi fa ricordare quei tempi in cui viaggiavamo nel TARDIS e le notti passate a coccolarti,le adoravo anche se non te lo mai detto” confessò.
Rose si alzò avvicinandosi alla poltrona con passo malizioso.
“Sicuramente è bello osservare,ma se…!” disse guardandolo fisso negli occhi, mordendosi il labbro inferiore,mentre si sedeva a cavalluccio su di lui.
I due iniziarono a baciarsi appassionatamente. Il Dottore le tolse la maglia e iniziò a baciarle il decolté,adorava appoggiare delicatamente le sue labbra sulla sua pelle. Mentre i due stavano per coronare il loro desiderio, il cellulare di Rose squillò.
“No rispondere ti prego!” implorò lui.
“Devo farlo,sarà importante”.
“Pronto! Ah ciao papà!” rispose la ragazza al telefono,nel mentre lui continuava a baciarla,aumentando in lei una sensazione di estasi, desiderando solo di chiudere la telefonata e fare l’amore con il suo Dottore.
“D’accordo ci vediamo tra poco” concluse la ragazza.
“Mi dispiace rovinare…questo magnifico momento,ma dobbiamo…andare. Papà sarà qui tra…poco e non possiamo farlo aspettare e poi…abbiamo un popolo da rimandare…a casa” disse la ragazza tra i baci.
“Si! Hai ragione” rispose a malincuore lui.
“Ti prometto che al più presto riprenderemo questo discorsetto” concluse ironicamente la ragazza.
“Non ho nessuna intenzione di rinunciarvi” rispose sorridendole.

I due giunsero alla piazzetta. Pete era già arrivato. L’UNIT e il Torchwood attendevano un ordine dal Dottore. Questi,dopo i dovuti controlli e il consenso di Pete,diede l’ordine. I 7 Torchwood confluirono in un unico raggio l’energia sulle coordinate,precedentemente dettate dal Dottore,mentre l’ UNIT teletrasportò l’astronave aliena. La navicella entrò in orbita ed ebbe abbastanza carburante per il rientro a casa. Tutti acclamarono ed esaltarono il lieto fine raggiunto. Rose abbracciò il Dottore con passione, non curandosene della gente. Era molto felice che tutto era andato a finire bene. Ancora una volta la fiducia che riponeva nel Dottore si dimostrò infallibile.

Arrivati al loro Torchwood Rose,il Dottore e Alex scrissero la documentazione e rimisero l’arma nella sua teca. La ragazza andò con Alex alla conferenza di Pete,mentre il Dottore rimase ad osservare gli oggetti alieni. Pensava ad un modo carino per preparare la serata con Rose.
Dopo un po’ di tempo entrò la ragazza a distoglierlo dai suoi pensieri.
“Sei ancora qui?” domandò.
“Dimmi la verità,hai un po’ di nostalgia di tutto questo?” chiese la ragazza, indicando gli oggetti intorno a se.
“Qualche volta si,ma non per quello che pensi;ormai ho viaggiato abbastanza,ma l’aiuto che potrei dare a quei poveri pianeti” confessò con un po’ di nostalgia.
“Capisco! Hai ragione! Se penso che tu non ci fossi stato in questo momento,ora il mondo sarebbe distrutto” rispose dolcemente Rose,avvicinandosi verso di lui. Gli accarezzò il braccio e gli perse la mano.
“Vieni con me!” gli disse.
Salirono fino al tetto del Torchwood,era quasi sera e la città era tutta illuminata.
“Guarda fuori,se non fosse per te ora tutto questo non ci sarebbe più. La grande Ruota Panoramica,oggi non si sarebbe accesa e il Big Bang non avrebbe suonato”. Rose gli fece notare quello che aveva fatto anche senza muoversi dal pianeta.
“Oh Rose! Se non ci fossi tu,preferirei concludere la mia esistenza,non potrei vivere senza di te,sei la persona più importante,non mi abbandonare mai” disse il Dottore abbracciando la ragazza a sé ,stringendola più che poteva.
“Che ne dici se stasera facciamo una cenetta fatta in casa e ci rilassiamo un po’ ” propose lui.
“Non è male come idea,se non fosse che ho accettato di cenare con papà e Alex per motivi di lavoro” informò lei dispiaciuta.
Il Dottore,nel mentre che si staccava dall’abbraccio,alzò gli occhi al cielo in segno di amarezza per l’avviso e con un tono rammaricato rispose:
“Va bene! Non fa niente,sarà per un'altra volta”.
“Stavo scherzando sciocchino!” confessò Rose tra le risate,sfiorando con l’indice il naso dell’uomo.
“Non ho nulla da fare e poi,per la cronaca,non mi sarei persa per nulla al mondo una cenetta per noi due” continuò la ragazza ridendo.
“Ah! Ma allora sei veramente una cattivona” confessò lui nel mentre la inseguiva per il terrazzo.
Riuscì a raggiungerla,si guardarono intensamente negli occhi. In lei vedeva tutta la gioia del mondo,la dolcezza e la bellezza della vita . le prese il volto tra le mani e la baciò intensamente . la ragazza a quell’incontro si avvinghiò al suo corpo, percependo le sue mani vagare per la sua schiena. Adoravano quei piccoli momenti di coccole, estraniandosi  completamente dal mondo che li circondava. A disturbarli fu Donna…
“Oh…scusami Rose,ma tuo padre ti cercava!” informò la segretaria di pete, imbarazzata dell’accaduto.
“Non ti preoccupare. Digli che vengo subito” rispose la ragazza, ancora tra le braccia del suo amato.
“Devo andare! Ci vediamo a casa”.
“D’accordo, a dopo!”.
I due si salutarono con un piccolo bacio.

Rose tornò a casa e vide una bellissima atmosfera. Il Dottore aveva apparecchiato per due,acceso delle candele e messo dei fiori a centro tavola. Un dolce profumino proveniva dalla cucina e si incamminò.
“Salve!” disse maliziosamente la ragazza con un piccolo sorriso.
“Buonasera!” rispose il Dottore con lo stesso tono,mentre si avvicinava a lei con un bicchiere di vino rosso,il suo preferito.
“Tutto potevo immaginarmi di te,ma che sapessi cucinare, questo proprio no!” confessò la ragazza sorridendo.
“Cosa pensi che in tutta la mia vita,e bada che ho più di 900 anni,non mi sia mai capitato di cucinare?” rispose il Dottore un po’ offeso.
“No! Non fraintendermi,ma l’immagine di te in cucina con un grembiulino non mi ha mai sfiorato. Questo è segno che la realtà supera l’immaginazione” confessò la ragazza un po’ imbarazzata.
“E’ preferisci la tua immaginazione o la realtà” domandò provocante lui.
“Preferisco di certo la realtà!” rivelò la ragazza,mentre si avvicinò alle sue labbra.
Le bocche si sfiorarono lentamente per lasciar posto alle lingue di intrecciarsi ed anticipare un coinvolgente bacio. Erano felici di essere a casa sani e salvi a godersi,finalmente,  l’intima atmosfera della loro villetta.
I due cenarono parlando del più e del meno. Il Dottore aveva preparato lasagne al forno,con tacchino e patate affogate nel vino e per concludere, aveva comperato i pasticcini alla banana che tanto adorava. Dopo la cena si diressero al piano di sopra.
“Perché non posso vedere,sai che non mi piace essere all’oscuro delle cose!”confesso la ragazza  ,un po’ infastidita.
“Dai! Sono soli pochi secondi e poi potrai osservare!” gli rispose entusiasta.
“Adesso puoi aprire” avvisò.
Rose rimase stupita da quello che vide. La loro camera da letto era tutta cosparsa di petali di rose ed illuminata da candele che emettevano profumo di vaniglia,in sottofondo una canzona esotica,che tanto adorava.
“Ben arrivata nella nostra casa” disse il Dottore,mentre le baciava delicatamente il collo da dietro.
Rose si girò e prima che lei potesse esprimere la sua felicità,lui  le catturò le labbra coinvolgendola in un appassionante bacio.
L’adagiò delicatamente sul letto,stendendosi su di lei,le sbottonò dolcemente i jeans, mentre lei lo aiutava a togliersi la camicia.
Desideravano fare l’amore più di ogni altra cosa,era da tempo che non succedeva, non trovavano mai un momento per stare soli. Il Dottore incominciò a baciarla prima sul collo, poi sulla spalla fino al decolté, scendendo sempre di più,mentre con la mano le accarezzava la coscia. Non vedeva l’ora di unirsi a lei. Rose si aggrappò al suo corpo, cercando disperatamente le sue labbra. Intrecciarono le loro mani, mentre lui si unì dolcemente a lei. Sentire i loro corpi sfiorarsi e toccare la pelle dell’altro era una sensazione magnifica e indescrivibile. Si capovolsero e nel mentre Rose prese a baciargli il collo,lui le sussurrò all’orecchio due semplici parole che la rendevano sempre felice “Ti Amo”,“Idem” rispose lei. Quella sera tra coccole e risate inaugurarono il loro nido d’amore. 


Spero che questi tre capitoli vi siano piaciuti. L’ultimo titolo del capitolo è Viaggio verso casa, lo voluto intitolare così perché si riferisce sia al ritorno degli alieni sul pianeta, sia il ritorno a casa dei nostri protagonisti. Come avete visto, al Torchwood si torva anche Donna,l’ho voluta inserire perché sono letteralmente una fans scatenata di questo personaggio e visto che è stata una compagna molto importante per il Dottore,ho deciso di metterla. Non disperate! Molto più avanti compariranno anche Jack e Martha. Come avete potuto notare il mio Dottore è molto romantico e passionale,anche perché,dopo aver passato un anno intero di fidanzamento è normale che sia più sciolto nel rapporto; e questo sarà solo l’inizio! Aggiornerò al più presto! Bacioni DR!  
PS: il prossimo capitolo riguarderà la loro vita quotidiana!
 

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Capitolo 3
*** Alla ricerca di risposte ***


Eccomi con questi altri due capitoli che chiudono questa avventura! Spero veramente che questi presentano meno errori del primo!
 
II Capitolo 

Alla ricerca di risposte

Scesero dal Jet privato e si diressero presso il luogo in cui anni prima Rose trovò l’oggetto scomparso. Durante il viaggio il Dottore poté spiegare e raccontare con calma tutta la storia di quel pianeta e le varie battaglie e supremazie che gli Oteron avevano dovuto sopportare. Arrivati lì, in una piccola piazza,i tre videro una strana situazione;tutta la piazzetta era circondata da un nastro rosso e bianco che delimitava il passaggio e delle macchine della UNIT. Rose si avvicinò al tenente Macambo…
“Buongiorno tenente che è accaduto?” chiese incuriosita.
“Buongiorno signorina Tyler,con certezza ancora non sappiamo,ma qualcuno ci ha informato che questa mattina si è aperto un tombino provocando uno strano rumore che ha preoccupato la gente”.
Il Dottore interruppe la conversazione con un sospiro.
“AH…mi scusi questo è il Dottore” presentò Rose al tenente.
“E’ un vero piacere conoscerla Dottore” lo salutò con il saluto militare.
“No! Non faccia il saluto” pregò lui,increspando le ciglia dondolandosi su se stesso.
“Ritornando al discorso,dal tombino è uscito qualcosa?” domandò Rose.
“O entrato?”concluse lui.
“Abbiamo mandato un nostro esperto dentro e tra un po’ sapremo di più,ma voi perché siete qui?” domandò la donna incuriosita della loro presenza.
“Come dire…beh ieri sera al Torchwoodè scomparso un oggetto e proveniva da qui ed allora eccoci!” disse il Dottore con un leggero sorriso mettendo al corrente il tenente.
“Di quale oggetto si tratta?”
“Tenente! L’esperto è arrivato giù” la chiamò un suo ufficiale.
Il Dottore,Rose e Alex si avvicinarono per ascoltare e vedere dal monitor la situazione.
“Signor Carlos vede qualcosa?” domandò il tenente all’esperto.
“Non ancora ,è tutto buio e stretto,c’è solo un condotto rettilineo che si estende per circa 3 km credo,ma per il resto non so” precisò l’esperto.
Prima che il Dottore potesse dire qualcosa, la comunicazione si interruppe bruscamente,allora decise di scendere.
“Vengo con te” disse Rose,mentre il Dottore indossava l’impaccatura.
“No. E’ meglio che tu rimanga qui, è troppo rischioso. Non voglio che ti capiti niente” rispose.
“Ma non voglio che vai da solo,non ci riesco a saperti lì senza me al tuo fianco” rispose preoccupata la ragazza.
“Non sarò da solo,ci sentiremo e potrai vedere tutto,sarà come se ci fossi. Non preoccuparti! Mi sento meglio saperti al sicuro”.
“D’accordo,ma stai attento a te, sennò saranno guai” si rassegnò Rose minacciandolo.
“Si signora tornerò sano e salvo,preferisco essere torturato da un Dalek che subirmi la tua” rispose ironicamente .
“Fate scendere lentamente il Dottore” comandò il tenente alla sua troupe.
Rose lo salutò per l’ultima volta mandandogli un bacio,mentre lui iniziava a scendere per il condotto.
Passarono 20 minuti , il Dottore poté finalmente mettere i piedi per terra. La zona era esattamente come l’aveva descritta il signor Carlos. Iniziò ad incamminarsi. Rose era preoccupata sembrava di riprovare quelle stesse emozioni di quando si trovò con il Dottore nell’abisso di Satana,dove lei per un lunghissimo momento non ebbe più sue notizie. A distoglierla dai suoi pensieri fu proprio lui  che la chiamò per tranquillizzarla.
“Rose tutto bene fino ad ora. Non preoccuparti” la rassicurò.
“Si! Ma tu sta comunque attento” lo avvertì ,esteriorizzando un po’ di paura.
Il Dottore,di fronte a sé,vide una figura umana…
“Signor Carlos!” chiamò lui .Era un uomo sulla cinquantina d’anni ,magro con gli occhiali, capelli spettinati alla maniera di Einstein e uno zaino sulle spalle.
“oh…mi scusi! Sono inciampato come un ragazzino e nell’urto credo che la radio trasmittente si sia rotta!” si scusò l’uomo imbarazzato.
All’improvviso i due sentirono un rumore proveniente dal fondo del tunnel ed entrambi si incamminarono. Arrivati alla fine, notarono una stana porta con una frase indecifrabile. Il Dottore in quel momento rimpiangeva i benefici del suo TARDIS. Anche lui,come era già accaduto a Rose,ricordò quella stessa situazione che visse con lei, quando incontrò Satana. Un brivido li percorse la schiena, non gli piaceva stare di fronte all’ignoto, anche se lo trovava eccitante. Tentarono di aprire la porta, ma non c’era verso.
“Se avessi il mio cacciavite sonico, adesso saremmo già entrati” rimpianse il Dottore.
“Cerchiamo di spingerla ancora una volta” replicò l’esperto.
Nel frattempo da Rose c’erano dei traduttori che cercavano di decifrare le scritte grazie alla telecamera del Dottore. Il Signore del Tempo però fece prima degli esperti e trovò la soluzione, pronunciò una strana parola e la porta per magia si aprì. “Mi capiterà un giorno di dire Abra Cadabra. E’ una delle cose che desidero dire, almeno una volta nella vita. Alon-y!” commentò il Dottore ironicamente, mentre varcarono la soglia. Il panorama che vi si presentava era del tutto in aspettabile. Esisteva un mondo sotterraneo vissuto da soli Oteron che lavoravano incessantemente.  Il Dottore e l’esperto si nascosero dietro ad un impalcatura ad osservare la zona. Al centro della sala c’era un enorme astronave,nuova di zecca, e tanti alieni che ci stavano lavorando,il Dottore ne notò uno in particolare che si dirigeva da solo, con aria spavalda, in una stanza. Decise di seguirlo per capirci di più. Arrivati alla stanza, il Dottore si scorse verso l’oblò della porta per osservare. Appena vide che era da solo, decise di entrare, non rendendosene conto che ormai la comunicazione si era interrotta,ma la telecamera continuava a trasmettere. A Rose iniziò a palpitarle il cuore, ma cercava di rassicurarsi, almeno aveva la visuale della situazione e sapeva che il Dottore stava bene.

 “Salve!” disse con la sua solita faccia da professorino .
“Chi siete?” domandò l’alieno incredulo di vedere degli umani a quelle profondità.
“Io sono il Dottore e lui…scusa come si chiama?mi scoccio di chiamarla sempre signor Carlos,risparmiamo tempo” domandò .
“Mi chiamo David Carlos” rispose incredulo l’uomo della domanda, vista la situazione.
 “Ah…bene,e David” concluse la frase il Dottore che aveva lasciato a metà con l’Oteron.
 “Io sono il grande Oteron,così mi chiamano i miei sudditi” si presentò l’alieno.
“Beh… sudditi tuoi,mi sembra un po’ strano” precisò il Dottore infilandosi le mani nelle tasche, dondolandosi su se stesso.
“Scusa come dice?” replicò il grande Oteron.
“Gli Oteron hanno sempre avuto qualcuno che li comandavano,ma uno straniero! Non riescono da soli a vivere senza una guida esterna” spiegò il Dottore.
“Per questo, desidero conoscere la vera autorità e l’organizzatore di tutto ciò” concluse poi.
“Eccomi! sono io,mio caro Dottore” rispose una voce in penombra.
“Chi sei? Fatti riconoscere” domandò incuriosito .
“Strano che non mi riconosci Dottore” disse la creatura, mentre si faceva avanti.
Appena la vide spalancò gli occhi incredulo: “Tu non puoi essere qui! Anzi non puoi essere vivo!” disse ,facendo un passo indietro.
“Come hai fatto a sopravvivere ?! Ti ho visto io morire davanti ai miei occhi” continuò scettico.
“Sono sopravvissuto grazie al teletrasporto che avevo al polso, prima che il pianeta scoppiasse” raccontò l’alieno.
“Ma si può sapere chi è?” partì spontaneamente la domanda a Rose incuriosita ed adirata.
“Dottore chi è questo alieno?” domandò l’esperto,esaudendo, ignaro, il desiderio della ragazza.
“Lui è Solther il re del pianeta Risannallosa” spiegò.
“Ma che ci fai nell’universo parallelo? E cosa stai architettando?” interrogò il Dottore incuriosito come un bambino.
“Approdai sul pianeta degli Oteron, che avevano da poco perso il loro regnante e mi accolsero come il nuovo. Al ritorno da un viaggio di trattative, con il pianeta Raxacollicofallapatorio, a causa di un vortice, cademmo nell’universo parallelo. La nave si distrusse in orbita e noi ci teletrasportammo, nascondendoci qui” raccontò la vicenda Solther.
“A che ti serve la pistola a raggi x?” domandò con voce isterica il Dottore, sempre più adirato;temendo per la risposta.
“Mi serve per dare la spinta alla nuova navicella e metterci in orbita” chiarì l’alieno.
“E come vorresti farlo senza distruggere la Terra?” domandò retoricamente il Signore del Tempo, sempre più preoccupato.
“Infatti la distruggerò” rispose fieramente l’alieno.
“Ma non lo puoi fare. Ci vivono migliaia di persone e tu vorresti distruggere tutta questa gente per ritornare a casa? Che poi, non è veramente casa tua” accusò il Dottore, urlando così forte che le sue parole superavano il rumore dei macchinari.
“Voglio tornare a casa, qualunque essa sia, e non mi interessa delle conseguenze” gli urlò contro l’alieno.
“Allora non ti interessa neanche delle tue conseguenze ?” gli chiese sempre più infuriato.
“Quali nostre conseguenze?” domandò impaurito Solther.
“Se tu parti utilizzando la spinta proveniente dalla distruzione della Terra,con l’onda d’urto che se ne crea,verrete risucchiati anche voi e distrutti insieme al tutto” precisò il Dottore irritato.
“E allora come si può fare senza che noi veniamo uccisi?” domandò il grande Oteron preoccupato.
“Ancora non lo so,ma datemi un po’ di tempo e vi farò ritornare a Otopa sani e salvi. Fidatevi di me” concluse il Dottore con un tono rassicurante. Dopo che si fece dare la pistola, ritornarono uno alla volta in superficie. Spiegato tutto all’UNIT e a Rose, si mise a lavoro.
 “Devo trovare una soluzione che non distrugga nei gli Oteron ne il pianeta” rispose preoccupato il Dottore,mentre si torturava nervosamente le tempie.
“E come pensi di risolverla?” domandò Rose incrociando le braccia.
“Al Torchwood è possibile creare un’energia al pari di quella utilizzata dal primo ministro Heriet Jones,nel giorno di Natale quando venimmo invasi dai Sicorax ?” domandò lui.
“Non saprei! Farò chiamare ad Alex per saperne di più” concluse la ragazza,mentre cercava con lo sguardo il ragazzo.
 “Tenente Macambo,l’ UNIT ha un teletrasporto capace di spostare, da sotto terra, una navicella spaziale e metterla nelle coordinate del raggio del Torchwood?” chiese il Dottore, sperando in una risposta positiva.
“Si sicuramente! Ora mi attivo per prepararla” concluse il tenente,mentre si avviava.
Rose informò il Dottore della possibilità di utilizzare l’energia del Torchwood per dare la spinta alla navicella straniera,mentre lui cercava di creare una formula che potesse trasformare il raggio distruttivo del Torchwoodin una semplice ed immensa spinta. La ragazza si sedette accanto a lui fissandolo,mentre ripensava a  quella orribile sensazione provata quando era sceso. A distrarla dai suoi pensieri fu proprio il Dottore.
“Rose tutto bene?” chiese, mentre si toglieva gli occhiali.
“Si! Tutto bene” rispose , nascondendogli i suoi pensieri.
“Mentre eri giù,ha chiamato mio padre per sapere la situazione come stava procedendo” informò Rose.
“Perché? Non è ancora venuto?” domandò incuriosito.
“E’ stato bloccato al Torchwood per le formalità del caso,ma mi ha detto che appena si liberava, sarebbe venuto”.
“Mi levi una curiosità?...come sei riuscito a convincere gli othe…ro…tiani a darti ascolto?!”
“molto semplice! Sono una razza che si fa assoggettare molto facilmente! Quando gi ho raccontato che sarebbero morti nel loro intento, mi hanno dato subito ascolto!”
“e invece come hai fatto con Solther? Da come me ne hai parlato non mi sembra una persona che si fa convincere facilmente!”
“lo conosco bene! Appena ha capito che ci poteva essere qualche problema per la sua vita, mi ha subito dato ascolto!”. La ragazza gli sorrise sollevata dalla sua spiegazione ,ma lui notava nei suoi occhi un velo sottile di preoccupazione. Le spostò una ciocca di capelli che le copriva il viso e si avvicinò lentamente alle sue labbra;desiderava tanto baciarla,voleva farle capire che gli era vicino e che sarebbe andato tutto bene,ma il tenente interruppe il momento.
“Dottore, il teletrasporto sarà pronto per domani mattina”.
“Ottimo!” rispose energeticamente lui,anche se era adirato per l’interruzione.
Dopo che avvisò gli Otherotiani della situazione,e mandato al Torchwood la formula concepita, lui e Rose si diressero in un piccolo albergo lì vicino. Dopo un bagno caldo, i due si distesero sul letto abbracciati.
“Speriamo che vada tutto bene” confessò la ragazza,mentre appoggiava la testa sul petto del Signore del Tempo.
“Non preoccuparti,andrà bene. Ora dormi che devi riposare un po’ ” le baciò sui capelli e spense la luce per favorire il sonno.
“Buonanotte!” disse la ragazza.
“Sogni d’oro Rose!”.
TO BE CONTINUED…
 

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Capitolo 4
*** Ti presento il mio fidanzato ***


Ecco un nuovo capitolo! Come avevo già accennato l’altra volta, tratta di vita quotidiana, quindi non vi aspettate un gran ché, anche perché è di passaggio! Ci tenevo a chiarire una semplice cosa, io ho strutturato la mia intera storia in capitoli avventurosi e in capitoli di vita normale, anche perché ,come ben sappiamo, loro vivono in un mondo sigillato e non è possibile che incontrino sempre e costantemente alieni. Non mi sembra molto logico( a mio avviso), e poi credo che sia bello osservare  la loro vita quotidiana e le semplici cose che fanno le coppie! Non ho altro da aggiungere se no un: Godetevi Doctor-human e Rose!
Ps: Mi scuso per l’orario della pubblicazione, ma solo ora ho avuto tempo!

 
 
IV Capitolo
Ti presento il mio fidanzato
La luna lasciò posto alle prime luci dell’alba e  Rose e il Dottore erano distesi sul letto abbracciati sereni e tranquilli. La ragazza teneva la sua testa sul suo petto sentendo i battiti regolari del suo unico cuore,  invece lui le cingeva la vita con un baraccio, mentre con l’altra mano le accarezzava i sui meravigliosi capelli biondi.
 “Senti che tranquillità. E’ dai tempi del TARDIS che non c’era una serenità del genere”confessò lui con un tono rilassato.
“L’unico suono che voglio sentire ora ,sono i battiti del tuo cuore” rivelò lei.
“Una delle cose che preferivo quando viaggiavamo, erano le notti  passate a coccolarti nel silenzio più assoluto. Sentirti  abbracciata a me mentre dormivi, era ed è la cosa più bella della mia vita”Ammise .
“Ora potremmo ricostruire quell’atmosfera e ritornare soli io e te” spiegò la ragazza, mettendosi sui gomiti guardando l’uomo.
“Si! Hai ragione !ora possiamo!” . Rose notava nei suoi occhi un po’ di malinconia, forse era legato alla sua cabina blu o alla sua vecchia vita.
“hey !che ne pensi di fare un viaggio?”propose emozionata, guardando profondamente nei suoi occhi.
“E’ dove vorresti andare?!”domandò più entusiasta di lei.
“Non saprei! E se oggi pomeriggio passiamo in un’agenzia di viaggio per conoscere le varie mete più adatte alle coppie?”suggerì Rose, mordendosi il labbro inferiore per la vicinanza di lui.
“E’un ottima idea”sussurrò all’orecchio della ragazza prendendo a baciarle il collo, dirigendosi alle labbra. Rose sentiva le mani di lui accarezzargli tutto il corpo portandola in estasi,mentre lei affondava le sue nei suoi spettinatissimi capelli castani. Continuarono a baciarsi per un bel po’, finché non suonò la sveglia a disturbarli da quel dolce ed intimo momento.
“E’ tardi… dobbiamo prepararci. Oggi ho lezione… all’università e non… posso proprio perderla” disse scontenta la ragazza tra i baci .
“Vuol dire che riprenderemmo al più presto da dove abbiamo lasciato”rispose ironicamente, alzandosi dal letto dirigendosi verso il bagno.
Rose rimase ancora un po’ distesa  , odorando il cuscino di lui cercando il suo profumo ,non ne aveva mai abbastanza. Ogni giorno lo desiderava sempre di più .
Dopo una ricca colazione i due si separarono. Rose si diresse all’università,mentre il Dottore prese un autobus per recarsi al Torchwood.

Tutto il tempo della lezione di fisica ,Rose era immersa nei suoi pensieri ,non vedeva l’ora di decidere l’itinerario con il Dottore. Avevano fatto tanti viaggi assieme, ma mai con l’intento di dedicarsi l’uno all’altro.
“hey! Rose ci sei?”le domandò Sophie ,seduta accanto a lei.
“Si! non preoccuparti. Va tutto alla meraviglia”rispose sorridendola, ripiombando nei suoi pensieri.
Conclusa la lezione, Rose domandò al professore alcuni chiarimenti e dopo raggiunse l’amica al bar dell’università.
“ Sei riuscita a chiedergli tutto?”domandò la ragazza.
“ Per fortuna questa volta non è scappato lasciandomi lì impalata!” commentò lei.
“Ma cosa avevi a lezione?”domandò incuriosita  l’amica.
“Niente, perché?”rispose con lo sguardo fisso nel vuoto.
“Mi sembrava che avessi la testa altrove”.
“Beh… al dire il vero, Si! ho intenzione di fare un viaggio e pensavo a come organizzarlo. Tutto qua!” spiegò entusiasta.
“E ci vai da sola?”
“Non, beh…”tentennò la ragazza non sapendo come spiegare la sua situazione con il Dottore.
“ Ci vado… con il… mio… fidanzato”disse imbarazzata la ragazza facendosi coraggio. Le suonava strano quella parola FIDANZATO, non le aveva mai pronunciate, non ci aveva mai pensato. Con tutti gli avvenimenti che le erano accadute non si era mai soffermata a riflettere sulla loro condizione sociale. Le sua guancie iniziarono ad arrossire per i pensieri, ma era contenta , si era contenta, di poter finalmente chiamare il SUO DOTTORE, fidanzato.
“Ah… Capisco!”scandì bene Sophie con un accenno di sorriso sulle labbra.
“Sono contenta per te. Speravo che un giorno avresti trovato l’anima gemella. E’ dimmi come è?”domandò entusiasta ed incuriosita l’amica.
Rose si sentì un po’ in imbarazzo, non le era mai capitato di descrivere il Dottore come suo compagno.
“E’ un uomo fantastico, divertente, colto, più di quanto immagini, serio, coinvolgente” descrisse Rose con un tono entusiasmante, mentre giocherellava con la stecchetta del caffè nervosamente.
“Un giorno di questi me lo devi far conoscere. Anzi organizziamo una festa. Che ne dici?”.
“No! Grazie! Noi non siamo portati per le feste”spiegò bevendo.
“Ah… Scusa. Ed allora dove avete deciso di andare?”cambiò discorso Sophie.
“Non sappiamo ancora . Abbiamo deciso di recarci in un’ agenzia di viaggi per farci un idea” spiegò.
Prima che Sophie potesse domandarle qualcosa di più, inerente sul suo ragazzo, del tipo: da quanto stavano insieme, come si erano conosciuti e via dicendo, il cellulare di Rose squillò.
“Oh… Scusami è importante devo rispondere” .
“Pronto. Oh Ciao! Dimmi è successo qualcosa?”domandò stupita della telefonata del Dottore. Di solito la faceva chiamare dalla segretaria.
“Volevo invitarti a pranzo fuori, se sei libera”.
“Si!va benissimo. Allora ci vediamo tra poco!”confermò Rose illuminandosi il viso dalla notizia.
“Sophie ti devo lasciare, poi ti chiamo per darti gli appunti di fisica”.
“Ma se oggi non hai preso niente, ma va là, te li darò io alla prossima lezione” rispose la ragazza ironicamente, notando una leggera euforia in Rose che la faceva perdere la cognizione.
“Ah… si… hai perfettamente ragione!” rispose la ragazza, mentre indossava il giubbino, alzandosi dal tavolino.
Le due si salutarono e prima che Rose potesse aprire la porta del bar, Sophie la fermò da lontano dicendole:
“Comunque Rose si vede che sei proprio innamorata” 
Rose la sorrise salutandola con la mano, mentre usciva dal locale. 

Al Torchwood il Dottore era nel suo ufficio a completare delle scartoffie. Come odiava quello che veniva dopo un’avventura, grazie alla sua amata cabina riusciva sempre a scamparla ma ora era costretto ad affrontarlo. Per quanto potesse leggere e rileggere la sua relazione la mente lo trascinava al discorso avuto la mattina con la ragazza.  Era abbastanza inquieto,non vedeva l’ora di pranzare con Rose e di organizzare il viaggio, anche per lui era una sensazione nuova, nonostante avesse sempre viaggiato, questo sarebbe stato diverso. Desiderava passare quella vacanza come una vera coppia, dedicandosi interamente a lei, senza mondi da salvare e alieni da cacciare. Soli loro due e nessuno altro.
A disturbarlo dal suo euforico pensiero fu:
“Come va?” domandò Rose accennando un leggero sorriso.
“Già qui! Come è andata la lezione di fisica?”domandò alzandosi dalla sedia, poggiandosi davanti alla scrivania.
“A dire il vero non saprei. Ho passato tutto il tempo a riflettere sul viaggio, che non riuscivo a pensare ad altro”confessò la ragazza cingendo i fianchi dell’uomo.
 “Beh …. Anche io non ho fatto altro che pensarci”disse stringendo a se la ragazza.
I due si guardarono intensamente, si specchiavano l’uno negli occhi dell’altro, potevano leggere l’emozione che provavano solo all’idea di fare una breve vacanza. All’improvviso Rose si trovò semi distesa sulla scrivania del Dottore, e lui che continuava a fissarla. Studiava ogni minimo dettaglio del suo volto. Lei gli accarezzava i capelli e poi pian piano discese fino al collo,mentre lui le coccolava i suoi.
“Che ne dici di andare a mangiare un boccone?”spezzò il momento lui.
“E’ dove andiamo di grazia?”
“In un fastfood qui vicino, così potremmo chiacchierare meglio”spiegò lui lasciando Rose e indossando il cappotto beige, che le aveva regalato lei per natale.
I due lasciarono il Torchwood mano nella mano dondolandosi come due bambini nelle aperte campagne.

Ordinarono due semplici panini e una porzione di patatine poste al centro tavolo.
“Prima di tutto un luogo freddo o caldo?”domandò Rose.
“Non saprei…”tentennò con la sua solita aria indecisa.
“Desideri una spiaggia bianca con l’acqua limpida illuminata dai raggi del sole e io e te distesi abbracciati mentre beviamo un cocktail o in una stanza appartata in alta montagna tra il silenzio più assoluto e io e te seduti di fronte a un camino bevendo una bella tazza di the caldo, mentre ci coccoliamo?”domandò la ragazza con una voce soave che trascinò il Dottore in quei splendidi luoghi, immaginandosi ogni scena.
“Tu che ne pensi?”domandò lui, mentre le accarezzava dolcemente la mano.
“Basti che stiamo insieme, poi qualunque meta va bene”ripose la ragazza mangiando una patatina.
“Se stanno così le cose almeno uno di noi due deve prendere questa difficile decisione”confessò ironicamente .
“Allora optiamo per la prima. Desidero vederti distesa sulla spiaggia a prendere il sole ed io assieme a te”commentò stringendo la sua mano.
Adesso era Rose a viaggiare con la fantasia e le trasparì un leggero sorriso, desiderando di essere già lì con lui.
 “Ho promesso a mia madre che oggi pomeriggio saremo andati a trovarla. Non abbiamo ancora salutato Tony, e non vorrei che ci rimanesse male non vedendoci”informò,mentre continuava a mangiare le patatine.
“Hai ragione. Più tardi passeremo a trovarli”.
Il Dottore lasciò la mano di Rose, accarezzandole dolcemente il viso, giocherellando con il suo orecchio. Rose inclinò la testa per godersi quel gesto. I due continuarono a coccolarsi per un po’ di tempo.
“Pensi che ora l’agenzia sia aperta?”domandò la ragazza.
“Credo di si, sono le 15:20, nel mentre che ci avviamo, avranno già aperto”.
Dopo aver pagato, si diressero alla più vicina agenzia di viaggi. Arrivati,entrambi emozionati ,tenendosi per mano entrarono. Una consulente di viaggi li accolse calorosamente.
“Ben venuti al Red Sun” salutò una giovane donna molto bellina e professionale.
“Sono Margaret come posso esservi d’aiuto?”
“Buonasera! Vorremmo prenotare un viaggio per un luogo esotico” rispose Rose.
“Si certo, accomodatevi. Avete già qualche preferenza?”Domandò Margaret, mentre prendeva qualche fascicolo da mostrare ai due.
“No. Non abbiamo un luogo in precisione, ci può consigliare lei?”domandò retoricamente il Dottore con un sorriso smagliante.
“Bene! Per prima cosa: Africa, Europa , Asia,Australia o sud America? In quale continente volete andare?”
I due ci pensarono sopra e quasi contemporaneamente dissero :
“Europa del sud!”
“Ci sono: Grecia, Ex Jugoslavia, Italia, Spagna, Francia, Turchia…”
Prima che la ragazza potesse continuare il suo elenco il Dottore la fermò:
“Grecia, vorrei tanto visitarla”con gli occhi pieni di entusiasmo.
Rose era contenta nel notare in lui quella gioia, che da un po’ di tempo mancava. Annuì anche lei per confermare la sua preferenza.
“Ci prenoti per 15 giorni in un albergo a 4 stelle al centro di Atene verso il 10 Aprile” confermò Rose accavallando le gambe sorridendogli.
“Va bene! passate dopo domani e troverete tutto prenotato”.
“Grazie … Arrivederci”salutò la ragazza dirigendosi alla porta.
Dopo che il Dottore pagò l’anticipo, la raggiunse.
“Buon Lavoro”salutò poi, uscendo dall’agenzia infilandosi le mani nelle tasche.
Appena usciti si guardarono e si misero a ridere incessantemente. Erano così felici che ormai neanche un alieno impazzito li avrebbe fatto cambiar d’umore . Mentre camminavano per le vie della città,Rose incontrò Sophie con un gruppo di amici dell’Università . L’amica la vide e la salutò da lontano, dirigendosi verso la coppia.
“Ciao Rose da quanto tempo non ci vediamo”scherzò la ragazza mentre la baciava sulle guancie.
“UH…UH”rispose Rose imbarazzata dalla situazione, ricordandosi il discorso della mattina avuto con l’amica.
Gli altri ragazzi salutarono affettuosamente Rose , è proprio Sophie prese la parola.
“Rose non ci presenti questo ragazzo che sta con te?”domandò quasi retoricamente la ragazza intuendo chi fosse l’uomo.
“Beh… Si… Ecco… Lui è… , Si lui è, …Lui è il mio FIDANZATO”tentennò Rose imbarazzatissima, spostandosi delle ciocche di capelli dietro la testa, per distrarsi dalla situazione.
Il Dottore rimase un po’ stupito dalla frase della ragazza. Non aveva mai sentito quelle parole riguardante lui,ma ne era felicissimo, ormai era fatta, erano una coppia vera e propria. Sorridendo imbarazzato allungò la mano per presentarsi:
“Piacere John Smith, il fidanzato di Rose”ribadì lui ,allargando il suo sorriso, guardando la ragazza arrossire sempre di più. Era incredula su ciò che aveva sentito,ma allo stesso tempo contenta della reazione di lui, si rilassò e lo prese sotto braccio.
“Non mi avevi detto che è così  bello!”continuò Sophie interrompendo quel momento.
Il Dottore arrossì dai complimenti.
“Che ci fate qui?”chiese Luke ai due.
“Passeggiavamo. Ci stavamo dirigendo a casa di mia madre”.
“Che ne dite di prendere un the tutti insieme?”domandò la ragazza.
Rose non sapeva cosa fare, voleva prendere quel the con gli amici, ma sapeva che al Dottore queste cose non gli piacevano e non voleva lasciarlo solo, visto che si erano presi il pomeriggio libero.
“Con molto piacere!”disse il Dottore prendendo la mano di lei, sorridendola.
Rose spalancò gli occhi incredula di ciò che aveva udito. Pensò: < Il Dottore? proprio il Dottore che accetta un invito con persone sconosciute . Perché l’avrà fatto? Spero solo che non abbia notato il mio imbarazzo >.

I ragazzi si sedettero sotto al gazebo del bar aspettando le bibite. Il Dottore ruppe quel momento di silenzio…
“Come vi vanno le lezioni all’università?”
“Non ce lo chiedere! Molto pesanti!” rispose Nicolas.
“A dire il vero sono un po’ difficili. Ci vuole abbastanza impegno” confessò Sophie
“Ma dicci! che cosa fai nella vita?”continuò la ragazza incuriosita.
“Beh io sono un Dottore”rispose sorridendo con quella sua aria da professorino.
“Ah… medico! è di cosa?” chiese Luke.
“NO… NO… Non è un medico, è un Dottore di scienza in generale” specificò Rose.
Nel frattempo che chiacchieravano il cameriere servì le bevande.
“Ah! allora capiamo perché Rose è così tanto brava in fisica e non solo” Ironizzò Nicolas
Il Dottore sorridendo sulla battuta, rispose:
“Rose non ha bisogno di aiuto è molto brava, ed io l’ammiro tanto!” .
“Ti dispiacerebbe darci delle lezioni private di fisica?” domandò Charlotte
Tutti si accollarono alla richiesta della ragazza. Dopo svariati tentativi il Dottore crollò  e accettò la proposta d’aiuto dei ragazzi . Rose era contenta, almeno avrebbe continuato ad aiutare, senza spostarsi per il tempo e lo spazio. Desiderava tanto vederlo sorridere.

“Sono simpatici i tuoi amici” confessò,mentre si dirigevano alla fermata del bus, per andare a casa Tyler.
“Mi fa piacere che ti sono piaciuti” disse la ragazza.
I due si sedettero mano nella mano ad attendere il mezzo.
“Grazie per aver accettato di prendere un the con i ragazzi” confessò la ragazza un po’ arrossita.
“Mi sono davvero divertito molto. Comunque non ti ho chiesto se sei d’accordo con la richiesta dei tuoi amici?” domandò guardandola negli occhi.
“Si !sono felicissima ,così potrai aiutare qualcuno in difficoltà anche da qui, senza girare per mondi” confessò sorridendogli.
“Già hai perfettamente ragione , come sempre!”
Presero il bus e si fermarono ad un isolato di distanza. Si incamminarono mano nella mano. A rompere il silenzio fu proprio la ragazza:
“scusami!”disse con lo sguardo fisso nel vuoto.
“di cosa?!”chiese lui non capendo le sue scuse.
“di non averti presentato i miei amici prima!”confessò guardandolo negli occhi.
“non c’è nulla da scusare! È logicissimo !... Rose la nostra storia non è molto semplice ! non ci vedo nulla di male a fare le cose con calma! Fino all’anno scorso non credevo neanche di raggiungere questi livelli,abbiamo una casa,ci amiamo alla follia, siamo pronti ad affrontare la vita insieme! Andare piano significa pesare le cose che facciamo, ci diamo importanza ed è una bellissima cosa! Quindi leva dal tuo meraviglioso viso questi segni di tristezza e fammi uno splendido sorriso!” incoraggiò lui. Rose l’ubbidì sollevandosi da un peso che l’aveva tormentata tutta la giornata. Era davvero molto contenta, ormai lui faceva parte della sua vita e non desiderava altro che questo.
 Giunti alla villa, Rose suonò al citofono. Jackie uscì correndo,seguita da Tony. Si abbracciarono ed entrarono dentro.
“Come state?”domandò la donna.
“Ho saputo di quell’astronave”continuò
 “E’ andato tutto bene! per fortuna c’era il Dottore” commentò Rose mangiando un biscotto .
“Perché non tornate qui?Se sono stato cattivo vi prometto che farò il bravo” disse Tony  in baraccio al Dottore
“No… No… Non è colpa tua. Vedi Tony ,Rose e il Dottore vogliono restare un po’ da soli. Tutto qua” spiegò Jackie.
“Noi ti verremo sempre a trovare” promise la ragazza,accarezzando il fratellino.
“Ti prometto che quando posso, vengo a raccontarti le storie dei miei viaggi. Sei contento?”domandò il Dottore dondolando il bambino.
“Siiiii!” gridò
“Che ne dici se te ne raccontassi una adesso?”
“Siiiiiiiiiiiii!”continuò a gridare.
I due si diressero verso la biblioteca, mentre Rose e sua madre rimasero in salotto.
“Abbiamo deciso di fare un viaggio. Oggi siamo passati ad una agenzia e abbiamo prenotato una quindicina di giorni in Grecia.” Mise al corrente sua madre.
 “Sono contenta! Bravi. Avete fatto proprio bene. Avete bisogno di rilassarvi un po’, dopo tutto quello che è successo. E quando partirete?” domandò sorridendo, sprizzando gioia da tutti i pori.
“Verso i primi di Aprile. Ho già informato papà per le ferie mie e del Dottore” informò la ragazza.
“Volete rimanere sta sera a cena?”
“No! Grazie mamma,abbiamo passato tutta la giornata fuori casa, desidero solo andarmi a riposare…” confessò la ragazza, notando il malcontento  della madre.
“…Ma ti prometto che la prossima volta rimarremo a mangiare. E’ una promessa!” disse la ragazza sorridendola, prendendo le mani della madre e guardandola negli occhi. La donna le sorrise. Continuarono a parlare, all’improvviso entrò il Dottore.
“Jackie! Tony si è addormentato, l’ho portato in camera sua” informò l’uomo.
“Ok!Grazie. Vado a controllare”.
“Mamma! Noi andiamo. Prendo la tua macchina, poi te la faccio riportare da uno dei ragazzi dell’istituto domani”informò Rose, mentre si salutavano.
“Ok!fate attenzione per strada”.  raccomandò la donna.

Rose e il Dottore arrivarono a casa; fecero una doccia veloce e cenarono. Dopo aver sparecchiato e lavato i piatti, sembravano una squadra ,si diressero in camera da letto.
“Quale storia hai raccontato a Tony” domandò la ragazza mettendosi sotto le coperte vicino a lui.
“Quella di Cassandra. La sua preferita” informò ,mentre l’abbracciava a se.
“Dici la verità! la racconti perché ti è piaciuto baciare Cassandra!” disse ironicamente la ragazza ridendo, mettendosi sui gomiti, osservandolo.
“Ti ricordo che ,a fine prova contraria, le labbra che ho baciato erano le tue!”ribadì lui, avvicinandosi alla ragazza.
“ Ed io ti ricordo che nel mio copro c’era Cassandra , per questo, a record di logica hai baciato lei e non me!”continuò la ragazza con un leggero sorriso.
“E ti confesso che mi è piaciuto tantissimo!” rispose lui ironicamente.
Rose si buttò addosso a lui iniziandolo a picchiare dolcemente. Il Dottore le afferrò le mani e si capovolsero.
“Desidero baciare solo te, in qualunque corpo ti potrai mai trovare” disse seriamente fissando intensamente gli occhi della ragazza.
Rose voleva fare una battuta, ma non la disse ,non era il caso, in quel momento vedeva tanta sincerità nel suo volto che non se la sentì di ironizzare. Il Dottore si avvicinò lentamente e la baciò. Rose approfondì quel bacio abbracciandolo.

 
L’angolo dell’autrice
Eccoci nuovamente qua! Passiamo subito al capitolo! Vi starete domandando: < Rose che studia all’università? > e bene si! Rose studia. Ho deciso di inserirla nel mondo accademico per due motivi semplicissimi: il primo è preso spunto dalla serie, essendo rinchiusa nel mondo parallelo ho deciso che oltre a lavorare all’istituto, frequentasse anche l’università in modo tale che conoscesse meglio la scienza e tutto ciò che ne derivi ,e il secondo per motivi di scrittrice , grazie all’ambito universitario posso intrecciare tanti avvenimenti e avere più spunti per scrivere. Più avanti vedrete coinvolto anche qualcun altro!
La storia è molto molto semplice, nessun alieno,nessuna catastrofe solo la vita di tutti i giorni: scuola, lavoro e famiglia. Credo che sia importante dare spazio anche a queste parentesi, poiché danno la possibilità di vedere come il loro rapporto cresca! Questa è tutta più di passaggio, qui ho gettato le basi per un’altra storia che verrà molto più avanti, il viaggio in Grecia,quindi non crediate che tutte le storie di vita quotidiana siano molto semplici, come questa, dopo tutto un’avventura è anche quella di svegliarsi la mattina ed affrontare la quotidianità di tutti i giorni!

 

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Capitolo 5
*** Una crociera stellare ***


Siamo nuovamente qua! Questa storia riguarda una particolare avventura. Rose e il Dottore incontreranno dei nemici che noi tutti conosciamo bene! Non so che altro dirvi! Spero che risulti avvincente! Scusatemi ancora per i sicuri errori di grammatica e di stesura! Buona lettura!
 
 
V Capitolo

Una crociera stellare

Era una fredda mattina di Febbraio e Jackie stava preparando la colazione nella sua immensa cucina.
“Buondì”salutò Pete appena entrato in cucina
“Buongiorno amore”salutò la donna baciandolo a timbro sulle labbra, mentre cucinava le frittelle.
“Rose mi ha detto che lei e il Dottore hanno deciso di fare un viaggio insieme”
“Si! lo so, mi aveva chiesto quindici giorni di ferie .”
“Hanno fatto proprio bene . Ne sono immensamente felice… Che ne dici se facessimo anche noi un viaggio da qualche parte?”
“Sarebbe un ottima idea … Amore scusa, ma sono in ritardo! Devo incontrare il presidente” salutò di corsa Pete  con un biscotto in bocca.
“Allora a stasera. Ciao!”rispose ad alta voce ,mentre seguiva il marito alla porta.
Poi salì in camera di suo figlio per svegliarlo…
“Ei! piccolino della mamma, su sveglia che dobbiamo andare a trovare i nonni”
“Mamma voglio vedere Rose e il Dottore! Quando vengono a trovarmi?”domandò Tony strizzandosi gli occhi dal sonno.
“Molto presto tesoro, molto presto”rispose la donna accarezzando la fronte del figlio.
Nello stesso momento Rose si affrettava a vestirsi ,era abbastanza in ritardo. Quella mattina aveva l’esame di astronomia spaziale e non poteva fare tardi. Anche il Dottore era molto ansioso, gli piaceva tanto assistere agli esami della ragazza.
“Dottore sei pronto? Dobbiamo scappare, c’è il taxi che ci aspetta!”urlava dalla cucina Rose mentre beveva di fretta e furia una tazza di the.
“Si eccomi prendo la giacca e sono pronto”rispose da sopra ,nel frattempo che indossava le sue converse.

Giunti all’università Rose era più agitata che mai. Il Dottore le prese la mano e la strinse forte per dimostrarle la sua presenza.
“Non preoccuparti andrà tutto benissimo, sta tranquilla”disse lui guardandola .
Rose non riusciva a calmarsi, il cuore le batteva al massimo e cercava di guardare disperatamente i suoi appunti, mentre faceva su e giù di fronte alla sala esami del professore. Lei era la terza. Non vedeva l’ora che quella mattinata finisse.
A distrarla dalla sua situazione fu:
“La signorina Rose Tyler” chiamò dalla stanza il docente.
Rose si girò di scatto, non se ne era accorta che il tempo era passato così in fretta. Deglutì, prese la sua borsa, forzò un sorriso al Dottore ed entrò.
Lui si sedette in fondo all’aula, per non distrarre la ragazza. Muoveva le gambe nervosamente, cercava di capire le domande che le facevano e sorrideva quando Rose rispondeva brillantemente. L’agitazione non era per l’incertezza del talento o della bravura della ragazza ma soltanto per la situazione. Da molto tempo che lui non faceva più un esame e quelle sensazioni gli risvegliarono vecchi ricordi, di quando anche lui doveva studiare per darli. 
L’interrogazione fu seguita da una breve esposizione alla lavagna. Il tutto durò 30 minuti. Rose aveva passato eccezionalmente l’esame.
“Quanto ti ha dato?”domandò impazientemente lui.
“30 con lode!!” gli rispose la ragazza con un sorriso che non finiva mai.
I due si abbracciarono, il Dottore per la gioia fece fare un giro completo alla ragazza.
“Che ne dici se facessimo una passeggiata al parco e  mangiassimo un gelato?”domandò il Dottore sorridendole.
“Molto volentieri! Ho proprio bisogno di staccare la spina , da molto tempo che non faccio altro che studiare”rispose la ragazza indossando il giubbino.
“Lo so , non potevo neanche parlarti, talmente eri immersa nello studio. Sai! che per un attimo sono stato geloso dei tuoi libri” rispose ironicamente lui seguendo Rose per il corridoio dell’università.
La ragazza si girò e gli sorrise, poi prese la mano dell’uomo e se lo tirò verso l’uscita .
Passeggiarono mano nella mano godendosi il gelato. Nel parco c’erano molti bambini vestiti da carnevale.
“Oggi mamma portava Tony dai nonni per farlo vedere come era vestito” informò Rose
“Si! Hai ragione stiamo nel periodo di carnevale!. E quale vestito ha scelto Tony?” rispose il Dottore con quella sua aria spaesata.
“Ha scelto il vestito di un Bannacaffalatta” informò la ragazza ridendo ,guardando il volto confuso e incredulo dell’uomo.
“NO!! Davvero!” disse il Dottore scettico accennando un sorriso.
“Si davvero!”confermò la ragazza ridendo sempre di più.
“A proposito di nonni! Non mi sembra di conoscerli!”confermò infastidito lui.
“E’ vero! Al più presto faremo anche questo!”
 Nel mentre i due continuavano a ridere e a passeggiare,non lontano da loro apparve un gruppo di esseri umani, all’apparenza,avvolti per un istante da una luce blu.
“Hai visto Dottore?”disse la ragazza accennando un po’ di preoccupazione.
“Si! hanno usato un teletrasporto, ma da dove?” si domandò lui.
“Andiamo a parlare con loro” concluse, seguito dalla ragazza.
Si avvicinarono e si accorsero di trovarsi in una specie di gita turistica. Il gruppo era formato da 3 donne, 4 uomini inclusa la guida e 2 bambini, uno maschio e l’altro femmina.
“E alla vostra destra potete notare il big bang…”
“Scusate chi siete?” domandò incuriosito il Dottore mettendo le mani in tasca.
“Siamo della Turist Company Resort”informò la guida.
“E da quale pianeta venite?” continuò il Signore del tempo.
“La nave proviene dal pianeta Alexander III”continuò a spiegare la guida.
“Voi dovreste essere degli esseri umani. Dico bene?”domandò retoricamente la guida.
“Si! Io sono il Dottore e lei è la mia compagna Rose Tyler”.
“Io sono Tomas Gorg, la guida della TCR” si presentò.
“Come mai da queste parti?”continuò il Dottore sempre più incuriosito.
“Facciamo una gita turistica sui i pianeti di classe 5” informò un turista.
“Da quanto tempo siete in orbita?”domandò Rose attirata dalla conversazione.
“Beh… da 24 ore non di più” rispose una donna.
“Per quanto tempo intendete rimanere sulla superficie del pianeta?”continuò la ragazza.
“Un ora circa, poi scenderà un altro gruppo. Resteremo in orbita per 48 ore, poi salperemo verso Venere”. Informò la guida.
“OK! Buona visita. E cercate di non combinare guai, qui la gente non è abituata a vedere alieni tutti i giorni”concluse il discorso lui .
“Non si preoccupi signor Dottore passeremo in osservati. Arrivederci” rispose la guida .
Il gruppo riprese il giro, mentre il Dottore si avviava verso il senso opposto, seguito da Rose incredula del suo comportamento.
“Li lasci andare così senza fare niente?”domandò la ragazza alzando un po’ la voce indicando dietro di se.
“E che dovrei fare? è una gita turistica non c’è niente di male”rispose con lo stesso tono lui girandosi verso Rose increspando i sopraccigli.
“Si! ma comunque sono alieni, e se ti hanno mentito, tu che ne sai?”ribadì la ragazza.
Il Dottore la guardò fissa negli occhi. Si sentì un po’ offeso dalla sfiducia accennata della ragazza, ma aveva ragione che ne poteva sapere che intenzioni avevano. Prima di poter rispondere la ragazza lo prese sotto braccio e lo voltò nella direzione del gruppo.
“Ti prego possiamo seguirli per un po’, non ti chiedo altro”implorò la ragazza facendogli gli occhi dolci, sbattendo le ciglia.
Il Dottore le sorrise poi le prese la mano e disse:
“Alon-y!” e si diressero verso il gruppo.
“Vi dispiace se ci uniamo anche noi?”domandò il Dottore al gruppo.
“No! Niente affatto. Siamo contenti di avervi con noi” confermò la guida.
Girarono un po’ per Londra .Passata l’ora, la guida richiamò la nave per essere trasportati a bordo, ma la nave non rispose. Tentò una seconda volta, ma anche questa non diede risultati. Allora si avvicinò il Dottore per controllare l’aggeggio.
“La tele comunicatrice funziona e la nave che per qualche ragione non risponde”spiegò mettendosi gli occhiali.
“Cosa può essere Dottore?”domandò  preoccupata la ragazza.
“Non lo so, ma bisogna che lo scopriamo subito”concluse .
“Signore se la nostra nave non ci riceve, noi non potremmo ritornare” confessò impaurito la guida.
Il Dottore vide la paura diffondersi per il gruppo e per calmarli disse:
“Non preoccupatevi riuscirò a farvi ritornare alla nave dopo che ho controllato cosa e successo a bordo” tranquillizzò l’uomo.
“Rose portiamoli al Torchwood , poi da lì con il raggio di teletrasporto andremo sulla nave a controllare” la informò sottovoce .
La ragazza annuì , prese il cellulare e chiamò. Dopo una quindicina di minuti arrivarono delle auto del Torchwood. Rose fece salire il gruppo, poi anche loro entrarono in una di quelle.
Arrivati al Torchwood Rose venne raggiunta da Alex e da qualche suo collaboratore.
“Alex sistema queste persone da qualche parte e darle qualcosa da bere e da mangiare poi raggiungici in sala riunione”ordinò la ragazza.
Giunti nella sala, qui vi c’erano: il capo struttura George, il capo tecnico Elisa, Pete e qualche collaboratore.
Il Dottore incominciò:
“Trovate le coordinate della nave poi trasportateci lì”spiegò  osservando la troupe.
Tutti si misero a lavoro seguiti dal Dottore. Rose spiegò a Pete la situazione nel mentre li raggiunse Alex:
“Rose li ho sistemati alla sezione A26” informò il ragazzo.
“Bene. Ora aiuta i ragazzi a trovare le coordinate”ordinò Pete.
Rose si andò a preparare, togliendosi il tajer usato per l’esame, indossando vestiti più comodi. Poi raggiunse il Dottore. Erano pronti a partire.
“allora Pete se non ci vedi tornare per massimo 2 ore, manda la squadra e dai l’allerta anche agli altri istituti!”
“sarà fatto Dottore! Mi raccomando fate attenzione!”rispose il suocero.
 Entrambi si misero sulla pedana e dopo il consenso di lui fu attivato il teletrasporto.
L’arrivo fu istantaneo, il panorama che vi si presentava non era di migliori. La sala era deserta, tutto era in ordine ma nessun essere vivente. Il Dottore scese dalla pedana seguito da Rose, ed iniziarono ad ispezionare il luogo. Sulla parete alla destra del Dottore c’era uno schermo racchiuso da una cornice antica, per essere in tema con lo stile barocco che decorava il salone. Si avvicinò, premette un pulsante e il quadro si accese.
“Benvenuti alla TCR la crociera dei vostri sogni. Ecco il menù dove potete avere le vostre informazioni”.
Mentre il Dottore si interessava al quadro, Rose proseguì incuriosita dal tutto quel silenzio.
L’uomo notò che qualcosa non andava nella sala motori e al timone, si girò per mettere al corrente la ragazza, ma non la vide.
“Rose dove sei?” chiamò dirigendosi nella sala accanto, posando i suoi occhiali nella tasca interna della giacca.
“Sono qui! Nella sala da ballo, credo”rispose alzando un po’ la voce cercando di farsi sentire dall’uomo.
Prima che lui la raggiungesse; la ragazza stava osservando delle statue che decoravano la stanza. Il Dottore appena varcò la soglia urlò:
“ROSE ATTENTA A QUELLE STATUE! GUARDALE FISSE, NON SBATTERE CIGLIO E NON DISTOGLIERE LO SGUARDO!” avvisò l’uomo preoccupatissimo.
“Perché Dottore che cosa sono?”rispose impaurita la ragazza senza distogliere lo sguardo dalla statua.
“Sono angeli piangenti, gli esseri più solitari dell’universo. Quando sono fissati non possono muoversi,ma appena tu distogli lo sguardo,si muovono velocemente ed ad un loro tocco, vieni sbattuto in un tempo, rinchiuso lì per sempre, fino al resto dei tuoi giorni” spiegò velocemente il Dottore avvicinandosi alla ragazza che iniziava a tremare  per la paura.
“Ecco cosa è successo. Ora mi spiego tutto”
“Allora tutta la gente che era su questa nave è scomparsa a un tocco di queste statue”ipotizzò la ragazza continuando a fissare di fronte a se.
“Si! credo proprio che tu abbia ragione. Mi dispiace tanto per tutta quella gente.”
“E noi come ne usciamo illesi da questa situazione?”domandò la ragazza.
“Ci vuole un bel stratagemma. Anche perchè vorrei andare a vedere la sala comandi e quella dei motori” specificò l’uomo.
“E mica vorresti lasciarmi qui sola con queste statue ?”domandò impaurita.
“No!No! adesso troviamo un modo per poter lasciare insieme la sala. Non preoccuparti non ti lascio sola” disse l’uomo mentre osservava intorno a se, per trovare una soluzione.
Il Dottore ispezionò anche le camere vicino e notò una sala piena di specchi come quelle dei Luna Park, forse addobbata per una festa a tema . Bisbigliò all’orecchio della ragazza il suo piano e poi disse:
“Alon-y!” e corsero verso quella stanza, inseguiti dalle statue. Appena queste varcarono la soglia si bloccarono, ormai erano immobili e non potevano più muoversi. Il Dottore rise a crepa pelle insieme a Rose, ma mentre i due si abbracciavano e saltellavano per la gioia, un uomo si avvicinò a loro.
“Chi siete voi due? e come siete riusciti ad uscire da quella stanza?” domandò impaurito.
I due lo guardarono e si presentarono.
“Sei qui da solo ?”domandò Rose teneramente osservando il volto spaventato dell’uomo.
“No! ci sono mia moglie mio padre e altre 2 persone”specificò indicando dietro di se.
“Sai se c’è qualcun altro, oltre a voi, su questa nave?” chiese il Dottore seguendo l’uomo che faceva strada.
“No! non saprei. Ho provato a mettermi in contatto con gli altri piani attraverso il comunicatore a pedana, ma nessuno  ha risposto” spiegò
“Come ti chiami?”domandò Rose
“Il mio nome è George Dollosery, sono un impiegato telefonico sul pianeta Alexander III”
Giunti nella sala dove erano riuniti i superstiti. Il Dottore si avvicinò alla pedana per cercare di comunicare con gli altri piani.
Dopo un po’ di insistenze, rispose qualcuno dall’altra parte.
“C’è qualcuno!... Chi sei? E dove ti trovi?”domandò preoccupato .
“Sei ferito?” continuò la ragazza.
“Mi trovo al piano 6”
“Sta lì e non ti muovere! Veniamo noi su”si raccomandò il Signore del tempo.
“Ah… dimenticavo intorno a te ci sono delle statue di angeli piangenti?” domandò ancora, facendo marcia indietro verso la pedana.
“No! Perché?”rispose l’uomo.
“Bene, bene… Nasconditi e non muoverti. Scusami come ti chiami?”
“Frank, Frank Willson” rispose l’uomo con voce impaurita.
“Ok Frank io sono il Dottore aspettaci che arriviamo!”.
Il Dottore si voltò e vide le facce terrorizzate del gruppo e disse mettendosi di fronte a loro, affiancato da Rose:
“Non abbiate paura: punto 1 tutti insieme andremo da Frank , punto 3, No! 2 ci dirigeremo verso il ponte di controllo e punto C, No! 3 ci salveremo”.
“Una sola regola, se notate delle statue di angeli avvertitemi subito e non distogliete gli occhi da loro. Capito?” specificò il Dottore indicando uno ad uno. Il gruppo annuì in segno di approvazione.
“Alon-y!!” concluse  prendendo per mano la ragazza ,aprendo la strada.
“Dottore che intenzione hanno queste statue, perché occupare una nave, a cosa gli serviranno?”domandò la ragazza fissando l’uomo accanto a se mentre proseguivano .
“ Li incontrai l’ultima volta con Martha. Eravamo a Londra nei pressi di una villetta abbandonata, senza che io mi accorgessi ci ritrovammo nel 1969 intrappolati  senza il TARDIS. Loro volevano la mia astronave per banchettare con la sua energia provocando lo spegnimento del Sole e oscurando il tutto per poter vivere indisturbati senza guardarsi gli uni con gli altri e di conseguenza non bloccandosi” spiegò l’uomo guardando a spezzoni Rose, mentre salivano le rampe delle scale. Ormai solo un piano li separavano da Frank.
La ragazza incredula della storia fissò il Dottore con gli occhi spalancati e le uscì spontanea la domanda:
“E come riuscisti a ritornare?”
“ E’ una lunga storia!!” rispose il Dottore muovendo l’altra mano per sdrammatizzare.
“Quando tutto questo sarà finito mi racconterai la fine!” specificò la ragazza accennando un leggero sorriso.
Il Dottore l’osservò per soli pochi istanti; le sorrise e annuì in segno di approvazione. Era tranquillo dopo l’ultima frase detta da Rose. Sapeva che la ragazza aveva ancora fiducia in lui e sperava di non deluderla.
Raggiunsero Frank che si era nascosto dentro ad un carrello porta cibo usati dai camerieri per servire nelle camere. Riuniti poterono continuare a salire, ormai mancavano pochi piani e avrebbero scoperto il motivo che spingeva gli angeli piangenti ad impadronirsi della nave.
 “Ciao Frank finalmente ci incontriamo!” salutò il Dottore aiutando l’uomo ad uscire dal carrello.
“Tutto bene? Sei ferito?” domandò preoccupata Rose.
“Si tutto bene! Non ho niente di rotto” confermò l’uomo.
  “Bene!... allora proseguiamo” concluse il Dottore riprendendo per mano Rose.
Dopo il corridoio, girarono a sinistra, ma la porta che dava l’accesso alle altre rampe di scale era bloccata. Tutti gli uomini del gruppo, compreso il Dottore, cercarono di spingere la porta ma questa non si aprì: il Signore del tempo girava su se stesso, spettinandosi nervosamente i capelli ,cercando un’altra via d’uscita. Ritornarono indietro e questa volta voltarono a destra. Qui c’erano le scale di servizio; iniziarono a salire. Prima che concludessero la prima rampa di scale il Dottore alzò lo sguardo di fronte a se e vide una statua . Spalancò gli occhi preoccupato per la situazione. Per fortuna la strada era libera e si poteva passare, ma una volta distolto lo sguardo la statua si sarebbe mossa ed allora sarebbe stata la fine.
“Dottore, Dottore”continuò a ripetere il nome ,la ragazza, cercando di distoglierlo dai suoi pensieri.
Egli la rispose continuando a fissare la statua.
“E adesso come facciamo a liberarci di questa ?” domandò  fissando anche lei di fronte a se.
“Non lo so! Ci sto pensando”
Il gruppo iniziò ad agitarsi…
“State calmi e zitti sto pensando”ordinò prepotentemente .
Dopo un paio di minuti il Dottore disse:
“Allora! Rose e Frank andate avanti, cercate di vedere se la strada è libera e se c’è una stanza dove poterci riparare!”
Frank si affiancò a Rose le la seguì. Dal piano di sopra Rose quasi all’istante informò che c’era una piccola stanza, forse quella usata dal comandante. Controllarono se era libera e sicura poi lo raggiunse, rimanendo Frank da solo.
“Voi tutti passate qui di fianco e non toccate per nessun motivo al mondo questa statua” ordinò il Dottore continuando a fissarla.
“E tu Dottore come ne uscirai?”domandò impaurita la ragazza.
“Guardiamo insieme la statua salendo all’indietro, poi appena non avremo più la visuale inizieremo a correre verso la stanza”spiegò il Dottore mentre si spostava, continuando a fissare l’angelo.
I due corsero per tutto il corridoio inseguiti dall’angelo. Arrivati alla stanza, chiusero la porta con vari mobili .
“Dottore è adesso cosa facciamo?”domandò spaventata.
“Angeli piangenti, piccola stanza , nave da crociera . su… su…pensa… pensa… pensa” si ripeteva sfregandosi la capigliatura, girando per la stanza.
Rose lo fissava incredula sperando in una sua geniale soluzione. Mentre il Dottore rifletteva sulla situazione, uno del gruppo li rivolse la parola:
“Dottore io sono un idraulico e so per esperienza che se rompessimo il tubo che conduce l’acqua aumentando la sua pressione e potessimo in qualche modo arrivare al grado di congelamento, potremmo congelare la statua”
Il Dottore si fermò lo fissò con quegli occhi spalancati da pazzo, sorridendo e saltellando su se stesso e disse:
“Brillante!” baciando la testa dell’idraulico.
“ma come possiamo raffreddare l’acqua?” domandò Frank.
Rose continuava a fissare il Dottore, poi notò che in quella stanza c’era un estintore si avvicinò e lo prese.
“Dottore qui c’è un estintore potremo aumentare la pressione che ne dici?” domandò la ragazza mostrandogli l’oggetto.
“brava Rose . Magnifico! Ora possiamo aumentare la pressione e raffreddarla al tal punto da riuscire a congelare la statua” confessò, avvicinandosi alla ragazza continuando a sorridere felice come un bambino.
 “Adesso abbiamo tutti gli ingredienti per sconfiggere quella statua” continuò sempre più entusiasta.
“Scusatemi ma voi come vi chiamate?”domandò all’improvviso il Dottore, iniziando una conversazione per distrarli dalla statua che continuava a sbattere contro la porta per entrare.
Uno ad uno si presentarono:
“Io sono Jahk Illes e provengo da Alexander III”si presentò l’idraulico nel mentre apriva i tubi dell’acqua
“Io sono Sora Meis insegno all’accademy school di Alexander III” rispose la moglie di George
“Io sono il padre di George mi chiamo Robert J Dollosery.”
“Noi siamo Will e Dafne Kestry,siamo fratello e sorella, lavoriamo come camerieri per la TCR” si presentarono in fine gli ultimi del gruppo.
Rose si avvicinò a questi.
“Come mai lavorate qui?”domandò la ragazza per far conversazione.
“Abbiamo bisogno di raggruppare soldi per comprare un ristorante! E’ sempre stato il nostro sogno”rispose la ragazza.
“E poi lavorando come camerieri possiamo imparare di più sul mondo della ristorazione”informò il ragazzo.
“Invece voi due chi siete?”domandò incuriosita la ragazza.
“Proveniamo dalla Terra. Oggi abbiamo incontrato un gruppo turistico della nave e dopo che abbiamo capito che qualcosa qui non andava, siamo venuti”spiegò .
“E lui è il tuo ragazzo?”continuò a domandare la ragazza rivolgendo lo sguardo verso il Dottore.
“Come mai questa domanda?e come lo hai capito?”domandò incredula .
“E’ molto semplice ,il modo in cui ti si rivolge, come ti guarda,come ti sorride…”spiegò la ragazza guardandola.
Rose, dopo queste parole, guardò il Dottore intento a sistemare la situazione. Lui si accorse di essere osservato, alzò lo sguardo e incrociò quello di lei e le sorrise amorevolmente.
“Hai ragione ci amiamo davvero tanto”confessò ,senza veli ,Rose alla ragazza continuando a guardare il Dottore, accennando un lieve sorriso di risposta al suo fidanzato.
“Ecco fatto ora siamo pronti”disse infine lui, contento del lavoro riuscito.
“allora al mio tre apriamo la porta. Tutti chiudete gli occhi in modo tale da farla entrare e al mio segnale  riaprite . Poi Rose e Sora guarderanno la statua senza distogliere lo sguardo, mentre io e Jahk cercheremo di congelarla, tutti gli altri rimangono fermi in fondo alla stanza a fissare la statua nell’eventualità di fallimento” spiegò il Dottore.
Aprirono la porta dopo un secondo tutti aprirono gli occhi fermando la statua. Il Dottore azionò il congelatore-estintore e l’angelo in pochi secondi si ghiacciò. Esultarono  per l’accaduto, tutti si abbracciarono. Erano molto più sollevati. Uscirono uno ad uno dalla stanza. Il Dottore bloccò le porte e si diressero verso il piano successivo, mancava solo uno e sarebbero arrivati al ponte di comando. Per fortuna l’ultima rampa di scale era libera, la salirono con grande tranquillità. Giunti al timone, il Dottore ispezionò il pannello di controllo.
“Questo è strano! qui dice che c’è un alto grado di neutroni giù in sala motori. A cosa può servire dei neutroni a degli angeli piangenti?”pensava ad alta voce il Dottore. Rose sentì le perplessità dell’uomo e si avvicinò.
“Questi neutroni cosa fanno?”domandò la ragazza appoggiando una mano sulla spalla dell’uomo.
“Può distruggere un intero pianeta se ha la potenza giusta…”spiegava lui.
“… ma certo! Questa è una nave da crociera avrà i motori potenziati 4.000%, e può sì distruggere un intero mondo, ma può anche spegnere una stella. È quale stella è più vicina a noi Rose?”domandò retoricamente il Dottore rivolgendosi alla ragazza.
“Oh mio Dio… IL SOLE!”rispose incredula la ragazza.
“SI!è come l’ultima volta, l’intento è sempre lo stesso, spegnere il Sole per poter vivere tranquilli e indisturbati sulla Terra a discapito di milioni di persone. Capisci che distruggendo il sole, gli angeli banchetteranno con le vite di ogni singola persona per non parlare della Terra, che vivrà in uno stato perenne di gelo!”concluse arrabbiato, osservando il vuoto davanti a se.
“E come possiamo fermarli?”domandò l’idraulico.
“C’è solo un modo per farlo, e bisogna scendere giù in sala motori”spiegò il Dottore avviandosi all’uscita.
“Vengo con te”disse Rose seguendolo.
“NO!NO!NO!tu rimani qui, quando sullo schermo si accenderà una luce verde, tu dovrai premere quel tasto giallo vicino al monitor”spiegò il Dottore trattenendo le spalle della ragazza.
“E a cosa serve?”.
“Servirà ad isolare il nucleo dalle particelle di neutroni”.
Prima che il Dottore potesse avviarsi…
“Impatto al Sole tra 5 minuti e  43 secondi”iniziò il conto alla rovescia il computer della sala.
“ Cosa!cosa!cosa!cosa!” continuava a ripetere il Signore del tempo, avvicinandosi al pc.
“Che cosa sta succedendo Dottore?”chiese Sora.
“In qualche modo gli angeli hanno attivato qualcosa e programmato la nave per infrangersi nel Sole causando un tale scoppio che provocherebbe il suo immediato spegnimento”spiegò incredulo il Dottore.
“Devo subito raggiungere la sala motori” disse avviandosi per il corridoio
“Aspetta Dottore vengo con te ,potrai avere bisogno di aiuto”disse Frank raggiungendo il Signore del tempo.
Discesero così in fretta che in poco tempo raggiunsero la sala.
“Dottore una volta dentro come potremo fermarli?”domandò Frank prima che aprissero la porta.
“non lo so! Ci penseremo al momento”confessò ed apri immediatamente le porte non dando neanche il tempo all’uomo di poter ribadire.
. La sala era piena di statue piangenti che fissavano dei piccoli pulsanti sparsi per la stanza, affissati sulle mura. Sotto di loro c’era un intero nucleo giallo-rosso sospeso in aria circondato da  vari anelli azzurri che si muovevano.  Il Dottore si avvicinò per controllare, poi controllò il nucleo e vide che nei quattro lati della stanza c’erano dei fori.
“Ma certo! Ecco come faranno a colpire il nucleo, con questi fori che alla conclusione del conto alla rovescia  faranno fuoriuscire le particelle di neutroni e creeranno così una bomba per il Sole.
“Si Dottore ho capito, ma facendo così non verranno distrutti anche loro?”domandò l’uomo.
“No di certo! Avranno pensato a come salvarsi! non sono stupidi”rispose , continuando insieme a Frank a fissate le statue. Per fortuna erano tutte presso la loro visuale.
“il tempo sta per finire, come facciamo a fermare tutto questo?”
“Frank continua a guardare le statue, mentre io cerco di risolvere la situazione”
Il Dottore subito iniziò a digitare delle serie di numeri vicino ad ogni mini schermo affianco ai fori, facendo attenzione a non toccare le statue.
Poi disse: “corri corri corri” ed entrambi iniziarono a scappare dirigendosi verso la prima rampa di scale.

Su in sala comandi Rose continuava a fissare lo schermo, appena vide accendersi la luce verde premette il pulsante. Le particelle di neutroni non si diressero verso il nucleo protetto, ma colpirono ogni statua che cercava inutilmente di fuggire causando un breve scoppio, senza nessuna causa.
Tutti esultarono per il lieto fine.  Dopo che il Dottore rimise in sesto la nave, lui e Rose si diressero verso la sala teletrasporto. Salutarono tutti e discesero al Torchwood. Gli altri erano contenti di vederli ancora vivi stavano preparando un gruppo di salvataggio. Pete fece radunare il gruppo che era rimasto nella sala A26.
“Buona visita al pianeta Venere. E state attenti alle folate di vento sono micidiali” raccomandò il Dottore al gruppo.
“Buon viaggio”salutò Rose con un lieve sorriso.
“Papà se non ti dispiace noi andremmo. Abbiamo  avuto una giornata intensa, desideriamo ritornare a casa. Compileremo domandi il fascicolo” informò Rose .
“Si andate pure! Ve lo meritate”rispose amorevolmente l’uomo.
“Ah… avvisa mamma che in uno di questi giorni la passo a trovare”avvisò poi.
“Va bene! … Rose prima che vai! come è andato l’esame?!” chiese incuriosito l’uomo.
“Benissimo! ho preso 30 con lode!” rispose fiera di se la ragazza. l’uomo emozionato l’abbracciò contento di un ennesimo ottimo voto della ragazza.
Si salutarono e si avviarono a casa.
Si fecero accompagnare da una delle macchine dell’istituto. Durante il viaggio chiacchierarono su tutto ciò che le era accaduto durante la giornata. Arrivarono a casa.
“E pensare che questa mattina ero preoccupatissima per il mio esame, ma ciò che è successo dopo lo batte di sicuro”
“Già.Già,Già”rispose lui scandendo bene le sillabe, annuendo.
Dopo essersi sistemati, Rose si sedette sul divano a fianco a lui.
“Allora mi avevi promesso che dopo conclusa questa faccenda mi avresti raccontato la fine della tua avventura con Martha e gli angeli”disse la ragazza ironizzando, accennando un lieve sorriso fissandolo negli occhi.
“Giusto! Hai ragione”
“Bene… dove ero rimasto?… ah!si!... grazie ad una ragazza… si chiamava Sally Sparow riuscì a riavere il TARDIS e così fummo salvi”
“Beh… una storia avvincente”commentò ironicamente Rose.
“si… è vero… ma io avrei in mente un’altra storia avvincente adesso…”confessò lui abbassando la ragazza sul divano, adagiandosi su di lei. Iniziò a baciarle dietro l’orecchio sinistro,la sua parte debole.
“è quale sarebbe questa tua storia avvincente?”domandò retoricamente la ragazza maliziosamente .
“adesso lo vedrai!” le rispose lui con lo stesso tono ,accennando un sorriso mentre prese a baciarle il corpo.



Ed ecco che si è conclusa anche quest’altra avventura!  
Prima dei saluti, voglio ringraziare tutti per l’interessamento e le belle recensioni che mi avete fatto! Spero di non deludervi! A presto DR!   

 

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Capitolo 6
*** Piacere: Leonardo Da Vinci ***


VII Capitolo

Piacere: Leonardo Da Vinci


Era il 21 Marzo,il compleanno di Tony, Rose e Jackie stavano addobbando la sala della villa:
“Mamma te lo ricordi il mio 3°compleanno?” chiese Rose,mentre attaccava i palloncini colorati, su cui c’era scritto: Auguri Tony.
“Si!!è come! Stavamo a casa di Fred e Dayana, avevano organizzato una piccola festa con pochi parenti. Tu avevi un piccolo completino rosa a fiorellini gialli,e i codini con fiocchi gialli che ti aveva regalato Mickey . Come eri carina,con quelle guance rosse che risaltavano sul viso per le corse che facevi. Fu una bella festa. Ti ricordi l’orsacchiotto di pezza marrò che te lo portavi ovunque? te lo regalò tua nonna proprio per quel compleanno. Mi sarebbe piaciuto che tuo padre fosse stato lì con noi…”raccontò con un tono allegro,poi rammaricato Jackie, mentre osservava tra le sue mani i festoni che dovevano essere appesi.
“Mamma ora lui c’è! E ringraziamo il cielo per questa seconda opportunità!” disse Rose, mentre scendeva dalla scala dirigendosi verso la madre accarezzandole le spalle.
“Hai ragione!”rispose la donna guardandola negli occhi accennando un leggero sorriso di conforto.
“Che cosa regalerai a Tony?”domandò la donna cercando di smuovere quell’atmosfera silenziosa.
“Io e il Dottore abbiamo deciso di regalargli un finto cacciavite sonico,simile a quello che usa lui,visto che nei suoi racconti emerge sempre. Abbiamo pensato che fosse una idea carina”.  Spiegò la ragazza mentre beveva una limonata fatta dalla madre per rinfrescarsi del lavoro che stavano conducendo dalla mattina.
“Che bella pensata! Bravi! Ma ho saputo che glielo hai regalato uno reale?”chiese la donna facendole compagnia nello spuntino.
“Si! In verità gli ho solo regalato i pezzi, poi è stato lui che lo ha costruito. Fu il mio regalo di San Valentino!”commentò la ragazza.
“Ah… è vero,poi alla fine non mi hai raccontato come lo avete festeggiato. Quando veniste l’ultima volta rimanesti tutta la giornata con tuo fratello,e non  avemmo tempo per parlare…” precisò la donna.
Rose iniziò a raccontare della giornata…
Al maneggio: Pete,Tony e il Dottore erano a cavalcare. Era il regalo di Pete al bambino, che tanto desiderava salire su un cavallo. Durante la passeggiata non molto lontano dal bosco che recingeva la tenuta, si aprì tra due alberi un vortice dai più svariati colori e da qui ne uscirono due spadaccini che combattevano tra di loro.
Nel frattempo il cavallo del Dottore impazzì ed iniziò a correre. Non riuscendo a farlo calmare si buttò su del fieno, guardò davanti a se e vide il cavallo entrare in quel vortice e scomparire. Poi fu distratto da quella coppia di spadaccini e con aria incredula si avvicinò.
“En garde! !”dicevano entrambi. Il Dottore capì che erano francesi, cavalieri del 1500.
“Scusatemi Signori,potrei sapere il vostro nome?”domandò il Dottore mettendo le mani in tasca adottando un comportamento da professore.
“Non è cortese MESSERE! disturbare due uomini durante uno scontro!”precisò uno dei due continuando il loro incontro.
“Si ho capito! Ma vorrei sapere il VOSTRO NOME?!!”ribadì il Dottore alzando la voce prepotentemente.
I due non lo ascoltarono ed allora,prese il suo cacciavite sonico lo dirizzò verso le due spade e di colpo queste di spezzarono a metà.
“Bene… Adesso io esigo sapere il VOSTRO NOME!”disse con un sorriso soddisfatto per l’attenzione dei due spadaccini.
“Io sono il Cavalier Gerard Bossuon d’ Avignone”si presentò uno alzandosi il cappello .
“Io ,invece, mi chiamo Robert della Vigne cavaliere di Borgone”si presentò allo stesso modo anche l’altro.
Giunsero Pete e Tony preoccupati per il Dottore. Pete scese da cavallo,poi aiutò il bambino a scendere e si avvicinò a lui con aria stupita ed incredula.
“Dottore questi chi sono?”domandò con aria perplessa.
“A quanto pare sono dei cavalieri del 1500,sono arrivati attraverso questa breccia nel tempo. Ma come è potuto accadere?” spiegò a bassa voce ,con la sua aria da professorino.
“Ciao! Io sono Tony e tu come ti chiami?” chiese il bambino avvicinandosi ad uno dei cavalieri.
Il cavaliere lo prese in braccio si tolse il cappello con una mano e si presentò: “Sono Gerard Buosson”.
“Siete venuti per la mia festa?” domandò il bambino incuriosito.
Pete si avvicinò, prese il bambino dalle braccia del cavaliere e si presentò. Poi andò verso il Dottore e gli chiese:
“Dottore! Ma se sono francesi,come possiamo capirci a vicenda?”.
“A quanto sembra la breccia fa anche da traduttore. Mi chiedo se questo vale anche per l’altra parte?” spiegò il Dottore, mentre analizzava il portale con il cacciavite sonico.
Nel frattempo a casa Tyler:
“…poi abbiamo mangiato in veranda,come ti accennai per telefono, ed infine ci siamo scambiati i regali”.spiegò Rose alla madre continuando lo spuntino.
“Non farmi rimanere sulle spine,mi dici cosa ti ha regalato?”domandò freneticamente Jackie.
“Mi ha regalato questo!”disse la ragazza slacciando dal collo la catenina.
“Ma è stupendo,che pensiero carino! E cosa significa Corri?”domandò incuriosita la donna tenendo in mano la collana.
“E’ la prima parola che lui mi disse quando ci incontrammo per la prima volta”spiegò la ragazza arrossendo un po’, ricordando con emozione quella situazione.
Nel bosco:
Dopo aver analizzato il portale, il Dottore si rivolse di nuovo ai cavalieri:
“Mi dite che cosa stava accadendo prima che arrivaste qui?”domandò.
Uno dei due prese la parola: “uno scontro per difendere il nostro onore!”spiegò semplicemente.
“Beh… questo l’ avevo capito. Io mi domandavo se avete visto qualcosa mentre vi arruffavate. Sapete come siete arrivati qui?”continuò il Dottore, sempre più incuriosito e spaventato dalle sue incertezze.
“A dire il vero no! Mi ricordo solo che ci stavamo scontrando ed all’improvviso ci siamo trovati qui!” informò Gerard , poi si volse verso l’altro cavaliere e chiese: “E’ giusto Cavalier Della Vigne?”domandò l’altro spadaccino.
“Si! Si! E’ giusto, neanche io so come siamo arrivati. All’improvviso c’è stata una luce forte e poi eccoci qui!”confermò Robert.
“Ok! Va Bene…! Non sappiamo come sia nato questo vortice e non sappiamo come chiuderlo, ma una cosa è certa esiste e forse la soluzione sta dall’altra parte”iniziò a spiegare il Dottore mettendosi gli occhiali guardando attentamente come se volesse studiare il portale.
“Che intenzione hai Dottore?!”domandò preoccupato Pete.
“Di andare a vedere! E’ ovvio”disse lui girandosi di scatto verso l’uomo. Si tolse gli occhiali si avvicinò ai due cavalieri e disse:
 “Potreste farmi da guida nel vostro tempo?”domandò entusiasta,accennando un sorriso
“…ma noi avevamo una questione da risolvere!”disse uno.
“Risolverete dopo le vostre divergenze, se non volete girare nudi per la città?!”disse il Signore del tempo indicandoli con il cacciavite sonico.
“Va bene! D’accordo,ti faremo da guida!”risposero in coro i due, avevano già visto la potenza del cacciavite e non volevano mettere più alla prova il Dottore. Prima di entrare il Dottore avvisò Pete:
“Chiama il Torchwood fa venire una squadra qui a sorvegliare; e soprattutto non dire niente a Rose”. Salutò Tony; e si gettarono dentro il portale. 
Arrivati dall’altra parte il Dottore e i due spadaccini capitolarono in uno fitto bosco; di fronte a se, non molto distante da loro, sorgeva un grande castello fatto interamente di mattoni grigi con 4 torri che culminavano a punta circondato da acqua.
“E’ un castello feudatario. Mi domando chi ci abita ?!”parlò fra se e se,  ad alta voce, il Dottore.
“Abita il re Francesco I”  informò Robert.
“Oh…Meraviglioso! Re Francesco I!”commentò estasiato dalla notizia lui.
“E ditemi in che anno ci troviamo?”continuò sempre più felice dondolando su se stesso.
“Nel 1518!”rispose Gerard .
“No!Non mi dite! In questo preciso momento lì dentro soggiorna il grande Leonardo Da Vinci?!!!”domandò retoricamente il Dottore sempre più contento.
“Si! E’ qui da un anno e mezzo circa”precisò uno dei cavalieri.
“Oh… ma è stupendo!allora andiamo a conoscere questo grande genio!”propose il Dottore sempre più entusiasta. Gli illuminavano gli occhi per la contentezza della situazione non credeva avesse mai più viaggiato nel tempo.
“Ma non possiamo! Dobbiamo avere un permesso scritto”disse Robert raggiungendo il Dottore che si era già avviato.
Lui si voltò e gli mostrò la carta psichica e disse: “Beh… adesso c’è l’abbiamo!” e continuò a correre seguito dai due.
Intanto che il Dottore raggiungeva il castello medievale, arrivarono a casa Pete e Tony. Rose e Jackie accolsero i due con un grande sorriso. La ragazza prese in braccio il fratellino , poi si accorse che il Dottore non era lì con loro.
“Papà dov’è il Dottore?”domandò incuriosita accennando un po’ di preoccupazione la ragazza.
“Con i moschettieri!”rispose il bambino.
La ragazza guardò con stupore il padre e prima che potesse parlare, Pete prese la parola:
“Mi aveva detto di non avvisarti ,ma non ci riesco a nasconderti la verità. È entrato in una specie di vortice del tempo che si era creato nel bosco del maneggio insieme a due cavalieri che provenivano da lì. Francesi mi ha detto che sono”. Spiegò l’uomo.
“E tu papà lo hai fatto andare senza fare niente?”ammonì Rose alzando la voce posando a terra il bambino.
“E cosa dovevo fare lo sai come è fatto, appena vede un pericolo si getta a capofitto”rispose il padre cercandosi di giustificare.
“Sul posto c’è già una squadra del torchwood se vuoi ti accompagno”disse l’uomo.
“Mamma io vado! Cerco di tornare al più presto!”informò la ragazza nel mentre prendeva le sue cose e indossava il cappotto .
“Fai attenzione!”disse la donna preoccupata.
“Non ti preoccupare andrà tutto bene!”rincuorò la ragazza da lontano, mentre saliva in macchina con Pete.
“Come pensi di trovarlo una volta lì?”domandò  l’uomo.
“Non lo so; domanderò in giro,sai! lui non passa mai in osservato. A proposito ma come faccio con la lingua non conosco il francese figuriamoci quello dell’epoca!”precisò la ragazza, mentre raggiungevano il luogo.
“Non ti preoccupare per questo. Il Dottore ha detto che il vortice funge anche da traduttore” spiegò Pete.
Prima che Rose raggiungesse il maneggio,il Dottore si fece ricevere da Leonardo.
“Piacere: Leonardo Da Vinci” disse lui ponendo la mano di fronte a lui.
“E’ un vero onore conoscerla! È uno delle persone che io ammiro di più al mondo, la sua grande mente,il suo ingegno,la sua curiosità . Oh… quanto adoro le sue opere, soprattutto la Gioconda e l’Ultima Cena. E’ possibile vederli?C’è  la qui non è vero?”fece un monologo il Dottore con aria estasiata dalla presenza dell’artista.
“Si! c’è l’ho,ma voi come fate a saperlo,non l’ho detto a nessuno!” rispose perplesso lo scienziato.
“Beh… diciamo che…, comunque il mio nome è il Dottore, questi sono Ser Della Vigne e Ser Buosson” eclissò lui la defaiance che aveva fatto. Doveva stare attento Leonardo era una persona precisa e molto curiosa.
“Potrei sapere che cosa fate nella vita?”domandò il Da Vinci.
“Beh… mi considererei uno scienziato,e visto che ero da queste parti mi sono detto: Ehi! qui alloggia Leonardo Da Vinci, perché non fare una capatina per conoscerlo? Ed eccomi qui” spiegò il Dottore dondolando su se stesso mettendo le mani in tasca.
“E loro due chi sono?”continuò a domandare lo scienziato.
“Sono dei miei assistenti,ma Leo,posso chiamarti Leo,si? siamo colleghi;volevo chiederti se ultimamente avevi notato qualcosa di starno nel bosco, che ne so fasci di luce strane, stelle che si muovevano in cielo…”chiese il Dottore avvicinandosi al genio.
“In verità ho notato qualcosa di stano,venite con me nella mia stanza che vi faccio vedere…”disse l’uomo.
Il Dottore e i due cavalieri lo seguirono. Il Signore del tempo mostrava in viso tanta gioia per la situazione,non poteva crederci di lavorare al fianco dell’uomo più famoso di tutti i tempi.
Rose arrivò al vortice, indossò vestiti dell’epoca per passare inosservata, Pete le diede un localizzatore , lei lo salutò con un bacio sulla guancia e si buttò chiudendo gli occhi per paura. Cadde su un cespuglio di more,si voltò ma non c’era anima viva, sentì dei suoni a festa provenire dal paese vicino e si diresse verso quel borgo. Arrivata notò tanta gente per strada:panettieri,bambini che giocherellavano, contadine che vendevano le verdure del proprio orto. Rose si avvicinò ad un uomo…
“Mi scusi! Come mai tutto questo baccano per le strade,ma è sempre così?”chiese la ragazza un po’ incuriosita.
“Non sempre,mia cara,oggi è un giorno particolare, è la festa del nostro re Francesco I. Che Dio lo benedica!”spiegò l’uomo.
“Grazie!”ringraziò la ragazza,poi si avvicinò ad un bambino per domandare l’anno in cui si trovava.
“Siamo nell’anno 1518”rispose ingenuamente il ragazzino.
Mentre Rose faceva delle indagini per il borgo cercando di scoprire qualcosa di più, il Dottore arrivò nella stanza di Leonardo…
“No!Non ci posso credere questi sono gli abbozzi sul corpo umano e sul feto del bambino,geniale !”commentò il Dottore
“Lo sa che lei sa ben troppe cose e poi io sul feto non ho ancora scritto e solo una mia idea, si può sapere lei chi è?” chiese un po’ infastidito lo scienziato.
“Le basti sapere che sono il Dottore!”concluse lui seriamente.
“Allora mi stava dicendo che aveva notato qualcosa di strano ultimamente!” continuò lui.
“Due giorni fa stavo osservando le stelle ed all’improvviso  notai che queste si mossero…”stava spiegando il pittore, mentre si avvicinava al suo telescopio.
“Cosa vuol dire si mossero ?come delle stelle cadenti?”domandò il Dottore troncando il discorso di Leonardo
“No! No! Le stesse stelle,le stesse costellazioni si sono spostate!”spiegò lo scienziato.
Prima che il Dottore potesse chiedere,bussarono alla porta:
“Maestro,le volevo ricordare della festa di questa sera,inizierà fra poco”informò una cameriera.
“Grazie Carolina”.
“Quale festa?”domandò il Dottore allo scienziato.
“La festa del re Francesco I , oggi è il 21 Marzo, e il re ha invitato molti signori importanti per festeggiare”informò lui.
“Oggi è il 21 Marzo 1518?!!!”disse il Dottore scioccato ad alta voce mettendosi una mano nei capelli, togliendosi gli occhiali che aveva appena messo.
“Si! signore perché così tanto stupore?”domandò il genio.
“Mi chiedi il perché? Perché oggi ci sarà il solstizio d’estate e per la prima volta in assoluto le stelle cambieranno le posizioni,ma per sole 72 ore,poi ritorneranno come prima,sarà un evento importante per la storia della terra. Ecco svelato il dilemma. Forse un movimento della terra avrà causato un vortice spazio-temporale che si chiuderà non appena ritorneranno le stelle al loro posto” spiegò il Dottore entusiasta della scoperta.
“Allora,mi faccia capire bene, è solo un fenomeno astrale tutto qua, non c’è da preoccuparsi?”precisò Leonardo incuriosito e un po’ preoccupato.
“No!!!!!!Non c’è da preoccuparsi. Si goda la festa, io e i miei assistenti togliamo il disturbo.
Il Dottore uscì dal castello scortato dalle guardie,salutò i due cavalieri che lo accompagnarono al portale,si raccomandò di non far entrare nessuno,e poi entrò dentro.
Nel frattempo Rose capì che molto probabilmente il Dottore sarebbe entrato nel castello,aveva saputo che lì soggiornava Leonardo,e sicuramente lui non avrebbe resistito a non conoscerlo. Si aggregò ad un gruppo di ballerine ingaggiate per intrattenere il banchetto del sovrano. Una volta dentro iniziò a girare per il palazzo alla ricerca del Dottore. Incontrò l’organizzatore della festa:
“E tu che ci fai qui?”disse lui rivolgendosi alla ragazza vestita da danzatrice del ventre.
“Cercavo il bagno!”rispose la ragazza.
“Su vieni con me. Tu devi stare con le tue colleghe tra poco inizia la festa; dovete essere pronte”disse l’uomo prendendo per un braccio Rose, conducendola nel salone insieme alle altre ragazze.
Istantaneamente il Dottore arrivò dall’altra parte,era quasi pomeriggio.
“Ah…sono stato via poco tempo,bene così non mi sono perso la festa di Tony”disse soddisfatto tra se e se.
“Dottore,Dottore!”ripetè Pete correndogli contro
“Tutto bene,tutto bene è solo un fenomeno fisico, si risolverà da solo fra poche ore”commentò felicemente il Dottore guardando Pete che si avvicinava,ignaro della notizia.
“Dottore e Rose dov’è?”domandò l’uomo preoccupatissimo.
“come Rose dov’è?Cosa significa Pete? spiegati meglio”rispose il Dottore ansiosamente accennando un po’ di rabbia.
“Gli ho detto di quello che era successo ed allora ha voluto raggiungerti”spiegò l’uomo intimorito dalla reazione del Dottore.
“Pete che ti avevo detto? Di non avvertirla! Adesso ho solo tre ore per trovarla e dovrò fare in fretta.”ammonì il Dottore con voce alta ed isterica.
Nello stesso tempo Rose , intrappolata tra le danzatrici ,cercò di uscire dalla mischia e non accorgendosi cadde addosso al re:
“Oh… mi scusi signore non l’avevo vista, sono inciampata su una veste di una mia collega”disse la ragazza ignorando chi fosse l’uomo di frante a se.
“Ehi ballerina! quando si rivolge al re di Francia si dice: SUA MAESTA’. Non siamo in uno di quelle campagne da dove provieni!”rimproverò il consigliere del re con un tono di disprezzo.
“Oh… mi scusi ancora sua Maestà,è l’emozione della situazione che mi ha fatto perdere l’educazione”spiegò la ragazza per sviare la situazione.
“Non si preoccupi signorina. Mi dica, lei è qui per ballare alla mia festa?”domandò estasiato il re dalla bellezza della ragazza.
“Si, sua Maestà!”rispose la ragazza intimorita dalla presenza del re.
“Gustavo! Fa preparare una stanza per la fanciulla. Questa sera lei mangerà con me!”disse il re rivolgendosi al suo consigliere.
Non fece in tempo Rose a parlare che il re le domandò:
“Bella ragazza dagli occhi color nocciola e dai capelli d’oro qual è il tuo nome?”chiese lusingandola.
“Il mio nome è Rose,Rose Tyler! Sire”rispose la ragazza.
“Allora Rose Tyler sono davvero onorato di averla sta sera al mio tavolo. A più tardi”concluse il re.
Rose venne condotta in una camera da un servitore,e gli domandò :
“Scusami hai per caso visto un uomo esuberante,tipo so tutto io,giovane,alto capelli e occhi castani,portava un completo beige e delle converse rosse,ops… delle scarpe color rosso?”
“Si signorina! E’ stato qui poche ore fa con due uomini,ha parlato con il maestro Leonardo Da Vinci”.
“Potresti condurmi da lui?”chiese Rose.
“No signorina, il maestro non vuole essere disturbato sta lavorando,ma la prego si rifocilli e si sistemi qui”concluse il ragazzo.
In tanto il Dottore attraversò di nuovo il portale, trovò al suo arrivo i due cavalieri della mattina.
“Robert, Gerard che ci fate ancora qua?”domandò sorpreso.
“Ma se l’abbiamo lasciata pochi minuti fa!!” risposero i due.
“Bene! Allora mi aiuterete a trovare Rose!”disse il Dottore accendendo un aggeggio che serviva a individuare il localizzatore che indossava al polso la ragazza. Dopo qualche minuto gli diede il luogo.
“Si trova nel castello,per essere precisi al lato nord-est del castello”precisò il Dottore.
“Alonsy ragazzi!”disse correndo verso il palazzo.
Nel mentre che il Dottore la raggiungeva,Rose cercava un modo per uscire da quella stanza,si affacciò alla finestra,ma nessun balcone e nemmeno un cornicione dove appoggiarsi,sotto di lei nessuna finestra dove potersi calare con le lenzuola. Aprì la porta ma fuori di essa c’erano due guardie , era in trappola. Arrivò il momento della festa due uomini fidati del re condussero Rose nella sala. Tutti acclamarono il sovrano con: “Auguri al re Francesco I,lunga vita al re! evviva! evviva!”.
Il re salutò genericamente gli ospiti e poi si dedicò interamente a Rose…
“Come siete affascinante con questo vestito di seta verde,fa risaltare i vostri splendidi occhi”lusingò il re ,con il bacia mano. La ragazza si sentiva a disagio, non sapeva come uscirsene. Il re la invitò a ballare,fecero un meraviglioso valzer a centro pista e durante il ballo l’uomo chiese:
“Siete così bella! Ditemi signorina Tyler ,siete sposata?”.
“No! A dire il vero no! Ma vivo con il mio fidanzato”precisò la ragazza tra il volteggiare.
“Che ne direste di vivere qui al palazzo con me , come mia concubina?”chiese sfacciatamente il sovrano.
“Oh… Maestà ne sarei onorata ma…”il discorso della ragazza fu interrotto proprio dall’ingresso del Dottore
“Scusatemi Signore e Signori. Io sono Lord John Smith della corte di Saffoneria di Edimburgo . Oh…sua maestà che grande onore fare la sua conoscenza,e a proposito tanti auguri per il vostro genetliaco. Ah… eccoti qua!”disse con aria da professorino facendo l’occhiolino alla ragazza,che gli sorrise contenta di vederlo.
“Sono molto onorato della vostra presenza”rispose il re prendendo le posizioni da sovrano:rigido a testa alta e petto in fuori.
Il Dottore prese sotto braccio il re e lo condusse in un luogo isolato dove poter parlare.
“Mi scusi sire, ma le dispiacerebbe ridarmi la mia concubina, sa ne sono molto affezionato!”disse il Dottore sottovoce.
“Oh…mi scusi Lord Smith, non avevo idea;per farmi perdonare la invito a rimanere e a rifocillarsi dopo la festa come mio personale ospite”rispose cordialmente l’uomo.
“Ne sarei onoratissimo,ma domani ho un impegno che non posso rinunciare per questo rimarrò solo un po’ per festeggiare il suo compleanno”rispose lusingato.     
Il Dottore raggiunse Rose. Prima che lei potesse spiegare, le prese la mano la condusse al centro pista e ballarono un appassionante tango. Tutti rimasero estasiati dalla complicità e la bravura dei due. Rose non disse nulla durante il ballo,i suoi occhi illuminavano di gioia era così contenta di aver trovato il Dottore,e di ballare con lui davanti a tutti. Egli aveva stampato un sorriso sul viso, era affascinato dallo splendore della ragazza. Non ebbe il coraggio di rimproverarla,sapeva che lei era come lui; anche lui avrebbe fatto lo stesso se fosse stato nei panni di Rose. Dopo il ballo il Dottore condusse la ragazza da un vecchio barbuto, seduto ad un angolo della sala.
“Rose Tyler ti presento il maestro Leonardo Da Vinci”disse lui entusiasta.
“Ne sono molto onorata maestro di fare la vostra conoscenza!”salutò Rose facendo un piccolo inchino.
“Oh…grazie tante bella fanciulla;l’onore è tutto mio”rispose lo scienziato alzandosi in piedi.
“Leo,potremmo, con il tuo permesso, vedere la Gioconda e l’Ultima Cena?. Ci terrei molto a vederli prima di andarmene”chiese il Dottore pregando l’anziano.
“Ma certo per me è un onore Dottore”rispose .
Li condusse in una piccola stanza,assomigliava ad una mini dispensa abbandonata,dove c’erano ammucchiati tanti libri impolverati,quadri e scartoffie per terra. Leonardo prese i quadri e li mostrò ai due.
“Posso?”chiese entusiasta il Dottore indicando la Gioconda . Desiderava tanto prenderla .
Leonardo  gliela diede. Il cuore del Dottore batteva a mille, Rose si avvicinò per osservare.
“E’ semplicemente meravigliosa !”commentò senza parole lui poi consegnò la tela e prese l’altra.
“Sono davvero stupende,complimenti maestro, sono magnifiche”disse Rose contemplando l’Ultima Cena.
I due salutarono il genio,e si diressero verso l’ingresso,appena varcati quella soglia…
“Prendete quegli impostori. Non esiste nessuna corte di Saffoneria!”urlò il sovrano infuriato per la presa in giro.
“Beh…l’ho sottovalutato, pensavo che ci mettesse qualche giorno a scoprirlo. Bene! se è cosi allora: Alonsy Rose!”disse gioiosamente il Dottore prendendo la mano della ragazza. Corsero per la sala riuscirono ad evitare le guardie ,ma prima di arrivare alla porta della stanza se ne presentarono altre due. Prima che il Dottore potesse escogitare qualcosa, da dietro le guardie spuntarono i due spadaccini che li stordirono.
“Oh…i miei adorati cavalieri”disse sorridendo.
“Vada Dottore li terremo lontani noi,per darvi il tempo di scappare. La strada è libera fino all’uscita del palazzo l’abbiamo resa sicura”informarono i due.
“Grazie ragazzi,ma voi non dovevate risolvere le vostre divergenze?”domandò perplesso il Signore del tempo.
“Abbiamo avuto il tempo di parlare e non c’è più bisogno di scontrarci,ora vada!”rispose Robert.
“Buona Fortuna!”augurò il Dottore.
“E’ stato un onore conoscerla Leonardo,non si stanchi troppo segua il consiglio del Dottore”urlò da lontano il Dottore prima di scappare.
Uscirono senza problemi. Raggiunsero il portale,ma questo si stava per chiudere. All’improvviso davanti a loro si presentò il cavallo che nella mattina era sfuggito al Dottore.
“OH! MIO CARO ALBERT!” urlò contento lui. Salirono sul groppo e con un enorme slancio si buttarono all’interno del portale. Arrivarono istantaneamente dall’altra parte. Scesero e si distesero sul terreno.
“Oh…casa dolce casa!”esultò il Dottore baciando per terra.
“Non l’avrei mai pensato che un giorno l’avrei detto”commentò guardando Rose distesa affianco a lui. I due scoppiarono a ridere a crepa pelle.
Li raggiunse Pete. Rose e il Dottore si alzarono continuando a ridere guardandosi negli occhi.
“Oh…Rose sei qui!Che spavento! Temevo di non rivederti più,ma come stai ?tutto bene?”chiese l’uomo abbracciando la figlia come se non la vedesse da molto tempo.
“Si papà tutto bene,grazie al Dottore”rispose la ragazza tra le braccia del padre guardando il Dottore fisso negli occhi accennando un sorriso,lui rispose con lo stesso gesto.
“Allora,Pete e la festa del piccolo Tony?su vogliamo andare?”ricordò il Dottore distogliendo dalla situazione.
Dirigendosi alla casa Tyler,il dottore spiegò tutta la faccenda…
“…ma Dottore che io sappia il 21 Marzo 1518 non accadde nulla di così assurdo alle stelle,non mi ricordo di aver studiato del cambiamento delle costellazioni!”precisò la ragazza ripensandoci sul racconto del Dottore.
“In effetti Rose non c’è mai stato un evento così eclatante,acuta osservazione Dottore!!!”rispose lui toccandola con la spalla sorridendo.
“E allora come si spiega questa situazione”domandò Pete.
“Come si spiega,come si spiega,come si spiega! E si spiega che essendo la Terra parallela qualcosa di distorto c’è stato, mi ricordo che un evento del genere capitò anche a Gallifrey,si spostarono le costellazioni, creando dei piccoli portali per universi paralleli,se ci fosse stata una Gallifrey anche qui forse con molta probabilità questo evento non sarebbe accaduto. Ecco svelato l’arcano delle costellazioni spostate. Non vi sembra che tutto questo sia fantastico?!!”concluse il Dottore con quella sua voce da isterico professorino.
Arrivarono alla residenza Tyler,ormai c’erano tutti gli invitati mancavano solo loro. I tre entrarono e vennero accolti calorosamente dal bambino che lasciò tutti i suoi amici per salutarli.
“Bene Arrivati,non ci speravo più!!”disse Jackie acidamente avvicinandosi a loro.
“Su Jackie non essere scorbutica cara!Siamo arrivati, questo è l’importante”rispose il marito dandole un piccolo bacio sulle guancie. La donna si intenerì e invitò Rose e il Dottore a sedersi nella sala addobbata a festa.
Dopo qualche ora Jackie e Rose portarono la torta. Tutti cantarono l’happy birthday .
“Tony esprimi un desiderio!”disse la mamma al bambino prima di soffiare le candeline.
Mangiarono la torta e poi venne il momento dei regali. Tony ricevette un completo dagli zii, un pallone da calcio da un amico,2 dinosauri da un’amica e tanti altri giochi. Jackie e Pete gli regalarono un cagnolino telecomandato che tanto desiderava,poi fu la volta del Dottore e di Rose. Il bambino aprì il pacchetto è vide il cacciavite sonico.
“Questo è il tuo cacciavite sonico!!”disse entusiasta e pieno di gioia il bambino rivolgendosi al Dottore.
“Si è come il mio, vedi?”rispose lui prendendo il suo e mettendolo a paragone.
“Se premi questo pulsante si accende la luce,se invece premi questo suona proprio come fa il mio”spiegò il Dottore al bambino che scoppiava di felicità.
“Sei contento Tony?”domandò Jackie.
“Siiiiiiiii!!!!!!!!!grazie Rose,grazie Dottore!!”ringraziò il bambino baciandoli sulla guancia.
Dopo che la festa finì Rose aiutò la madre a togliere il superfluo,visto che il giorno dopo veniva la cameriera che avrebbe ripulito il tutto.
“Che ne dici campione se ti portassi in camera tua e ti raccontassi una delle mie storie”propese il Dottore facendo volteggiare in aria Tony.
“Siiiiiii!!!!!!!!!!!  Mamma il mio desiderio si è avverato!!”Disse il bambino urlando di gioia tra le braccia del Dottore.
“Quale tesoro?!”domandò lei.
“Quello del compleanno. Ho desiderato che il Dottore mi raccontasse una delle sue storie!”spiegò lui contento.
“Bene amore allora vai e divertiti!”concluse la donna.
Il Dottore si avviò con Pete e Tony in camera del bambino,mentre Rose e la madre si fecero un giro per il giardino.
“Cosa mi racconti?Dove sei stata?”domandò incuriosita la donna mantenendosi tra le braccia uno scialle blu notte con piccole venature di color porpora e nero.
“Per cominciare ho conosciuto Leonardo Da Vinci!!”disse entusiasta Rose.
“No!Non è vero! E dimmi è come nei suoi ritratti?”domandò stupita Jackie.
“Si uguale! e per di più, ho toccato la Monna Lisa e l’Ultima Cena con queste mani,ci pensi?”continuava esaltata la ragazza.
Mentre le due continuavano a chiacchierare tra le piante del giardino. Il Dottore e Pete lasciarono Tony che si era ,dopo 15 minuti, già addormentato e raggiunsero le due.
“Dottore! prima di raggiungere le nostre donne,ti volevo chiedere scusa per il mio comportamento di questa mattina,avevi ragione non dovevo dir nulla a Rose,ma…” confessò con aria rammaricata Pete
“Pete non ti fare una colpa, credo che se fossi stato io al posto di Rose , l’avrei voluto sapere. Non chiedermi scusa è stata colpa mia. La prossima volta sarò il primo a dirti avvisa Rose!!”rispose il Dottore, mettendo una mano sulla spalla dell’uomo rincuorandolo. E insieme si diressero dalle donne.
“Beh… di cosa si spettegola?”domandò ironicamente il Dottore posando le sue mani, da dietro,sulle spalle di Rose.
“Se te lo dicessimo non sarebbe più spettegolare!”precisò la ragazza girando in dietro la testa con voce sarcastica.
Rimasero circa un’ora e mezza a chiacchierare e ridere del più e del meno non affrontarono il discorso sulla strana mattinata,era una festa e il lavoro doveva esserne fuori.
“Mamma! E’ stata una bellissima festa!”commentò la ragazza alla donna nel momento del saluto.
“Si è vero! Complimenti Jackie per l’organizzazione!”congratulò il Dottore.
“Grazie! Ma il merito è anche di Rose che mi ha dato una mano!”specificò la madre baciando i due sulle guancie.
Dopo i saluti Rose e il Dottore vennero accompagnati da taxi  alla loro villetta.
“Che giornata stramba!”commentò la ragazza sedendosi  a tuffo sul divano sbuffando un po’ per la stanchezza.
“Ehi! Ci pensi abbiamo conosciuto Leonardo Da Vinci!”disse entusiasta il Dottore sedendosi vicino alla ragazza.
“Si!!!!! E’ stato fantastico, e quei suoi dipinti che li tenevamo tra le mani. È stata un’esperienza meravigliosa!Chi l’avrebbe mai detto!”disse la ragazza sorridendo per la felicità girandosi verso di lui.
“Già! Davvero fantastica!!”commentò lui accennando un sorriso.
“Ma la cosa più bella lo vuoi sapere quel è stata?”disse la ragazza accennando un sorriso.
“No! Non lo so! Dimmi?!”rispose lui ignaro del pensiero della ragazza.
“Essere corteggiata dal re Francesco I,un uomo così forte,possente,sicuro di sè affascinante. Oh… come avrei voluto rimanere lì per sempre”confessò ironicamente la ragazza per suscitare un po’ di gelosia nel Dottore.
“Ah…Si! Affascinante, possente; è questo che vuoi in un uomo?”rispose allo stesso modo lui prendendo tra le sue braccia la ragazza. I due si sorrisero,non si distaccavano gli occhi da dosso. Lui le accarezzò il viso togliendole una ciocca di capelli caduta davanti al volto. Lei lo accarezzava con gli occhi. Si avvicinarono e si baciarono appassionatamente.

Ed ecco conclusa anche questa nuova avventura! Non è quella del tipo salvare la terra da un’eminente catastrofe!ma mi piaceva l’idea che facessero un’avventura particolare  divertente e sotto certi aspetti rilassante! Spero di aggiornare presto, ma se questo non accadesse vi faccio già gli Auguri di Pasqua!
Saluti DR!  
 

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Capitolo 7
*** Tra Rose e il Dottore non mettere un massaggiatore! ***


Ecco altri due capitoli! Mi scuso per non aver aggiornato presto, ma sono stata molto impegnata ultimamente! Spero che vi piacciano! Buona lettura!

VI Capitolo

Tra Rose e il Dottore non mettere un massaggiatore!


Era la mattina del 14 Febbraio, il giorno degli innamorati e Rose venne svegliata con una dolce colazione al letto portata dal Dottore. Il vassoio era pieno di biscotti al cioccolato a forma di cuore, due tazze di latte caldo macchiato con caffè e una rosa rossa adagiata su di un fianco.
“Buongiorno!”disse romanticamente lui inginocchiandosi sul letto, posando il vassoio affianco a Rose.
“Buongiorno!”rispose la ragazza strizzandosi gli occhi e baciandolo a timbro.
“Ma che bacio era!… Oggi è San Valentino e tu mi saluti con una bacio a timbro?”accusò un po’ offeso ed ironico.
“Oh… scusami tanto… hai perfettamente ragione. Vieni con me, sono sicura di farmi perdonare subito!”disse la ragazza, prendendolo per mano e conducendolo verso il bagno.
“Che intenzione hai? Vuoi farmi un gavettone? guarda che oggi è il 14 Febbraio, mica il 15 di Agosto?” domandò ignaro il Dottore varcando la porta del bagno. 
La ragazza aprì la doccia, poi si voltò verso di lui e pian piano armonicamente si tolse il pigiama.
“Se non vuoi questo gavettone chiamerò Alex e lo faccio venire qui. Non credo che rifiuterà uno in anticipo!” rispose la ragazza provocante. Gli diede le spalle ed entrò nella doccia.
Subito si spogliò e prima di raggiungerla affermò:
“Sono sicuro che accetterebbe di certo,ma visto che sono io il tuo fidanzato credo che mi subirò questo gavettone con molto piacere!”commentò sarcasticamente lui entrando nella doccia.
Proseguirono la mattinata con la colazione al letto. Ridendo e scherzando.
“Oggi ho intenzione di farti passare una meravigliosa giornata. Desidero che per 24 ore sei solo esclusivamente mia. Per questo, spenti i telefonini !Oggi la signorina Rose Tyler non è raggiungibile” confermò lui.
“E’ come lo passeremo questo giorno, mio Dottore?”domandò ironica la ragazza accennando un sorriso sulle labbra.
“Dovrebbe essere una sorpresa, ma non so se è meglio che te lo dica o no” confessò l’uomo parlando tra se e se ad alta voce, sembrava che fosse in contrasto con se stesso.
“Su! Su! Dottore dimmi dove andremo! Ti prego!”supplicò la ragazza facendogli gli occhi dolci.
“E d’accoro … te lo dico. Ho prenotato un intero pomeriggio alle terme. Ho scelto il pacchetto dedicato ai fidanzati”confessò l’uomo non resistendo a quegli occhi castani di fronte a se.
“Dici sul serio?”domandò entusiasta Rose .
Il Dottore annuì sorridendole. La ragazza gli saltò addosso e incominciò a baciargli tutto il viso, contenta della notizia che aveva ricevuto.
Iniziò a preparare le borse per le terme, ed in un’ ora e mezza erano pronti. Il Dottore aveva chiamato un taxi e di corsa raggiunsero la meta.
Arrivati a destinazione i due indossarono degli accappatoi ed iniziarono il loro itinerario. Li attendeva un’ora di massaggi, mezz’ora di sauna per due, una vasca calda per rilassarsi con pranzo.
Iniziarono con la sauna. Erano da soli. La stanza era prenotata per due. Rose si sedette vicino al Dottore, appoggiò la testa sulla sua spalla nuda e iniziarono a coccolarsi. Si tenevano la mano,mentre lui le accarezzava il braccio con l’altra.
“Lo sai che ripenso spesso a quel giorno in cui ci siamo incontrati nell’attico del negozio di moda dove tu lavoravi… e benedico quei manichini di plastica che mi hanno fatto conoscere te. Tu Rose mi hai cambiato. Mi hai fatto diventare una persona migliore !TI AMO da impazzire” confessò lui con lo sguardo fisso verso la stanza.
Rose si distaccò e l’osservò. I suoi occhi brillavano, erano pieni di luce.
“Anche io ripenso a quei momenti, ed ogni giorno ti amo sempre di più. Sei una parte di me, la più importante ,sei il mio cuore e non potrei viverne senza!” dichiarò la ragazza fissandolo.
Desideravano baciarsi più di ogni altra cosa al mondo, lui era perfetto, lei era perfetta, il momento era perfetto. Il Dottore si avvicinò a Rose, inclinò la testa, chiuse gli occhi e la baciò appassionatamente. durante quell’intenso bacio i due si avvinghiarono forte all’altro, loro corpi si muovevano armonicamente l’uno all’altro desiderosi di quel dolce contatto.
Dopo la romantica sauna. I due si diressero per un massaggio.
Lei entrò nel corridoio di sinistra e lui in quello di destra. Dopo pochi minuti entrò nella stanza di Rose, una giovane ragazzo , alto con gli addominali scolpiti,affascinate con gli occhi azzurro cielo e i capelli neri.
La ragazza era già distesa sul lettino con una asciugamano poggiata sui fianchi. Si voltò per guardare…
“Salve sono Michael il suo massaggiatore”si presentò il bel ragazzo.
“No! Ma non mi dire!Non può essere!Sei proprio tu!” disse Rose scioccata della sua presenza.
“No! Rose Tyler! la studentessa di fisica di Birkbeck ! Ma come stai?” domandò il ragazzo.
“Io bene! E tu cosa mi racconti?” chiese incuriosita la ragazza.
“Come vedi benissimo! alla fine ci sono riuscito ad inserirmi nel mondo dell’estetica”.
“Come va con Andrea?”domandò la ragazza.
“Ci siamo lasciati da quasi nove mesi ” rispose il ragazzo.
“Oh… mi dispiace!”.
“lascia stare! E  dimmi come mai qui?”cambiò discorso il ragazzo iniziando a massaggiare delicatamente la schiena della ragazza.
“Sono qui per la festa di San Valentino”.
“Ah… ti stai facendo bella per qualcuno?”.
“A dire il vero è il mio fidanzato che ha prenotato tutto questo.”
“Ah… ha scelto il pacchetto degli innamorati”.
“Si! mi ha fatto una sorpresa”.
Dopo mezz’ora il ragazzo si assentò .
La massaggiatrice del Dottore fu chiamata da un suo collega.
 “Claudia, non hai idea a chi sto facendo il massaggio!”.
“Mi scusi la lascio un attimo” informò la massaggiatrice al Dottore.
 La ragazza uscì dalla stanza lasciando la porta semi aperta, il Dottore cercava di sentire il discorso.
“Ho incontrato la ragazza di cui sono profondamente innamorato, era un’amica della mia ex-fidanzata,studia ad Birkbeck. Ho sempre avuto un debole per lei! Ed ora immagina, le sto massaggiando adesso la schiena”.
Appena i due si salutarono. La ragazza riprese a massaggiare il Dottore.
“Il suo amico sembrava entusiasta. Che a vinto la lotteria?”domandò lui ironicamente ,cercando di scoprirne di più su quel discorso.
“No!No! ha incontrato una ragazza di cui ne è innamorato. Ed ora le sta massaggiando la schiena”.
Il Dottore appena sentì queste parole senza riflettere sbalzò dal lettino,si cinse i fianchi con l’asciugamano e corse verso la stanza di Rose. Entrò:
“Dov’è lui! Devo fare quattro chiacchiere con il tuo amico!”disse infuriato osservando la stanza.
“Ah… lo hai già conosciuto era il fidan…”
“Si! Si! So tutto!”spezzò il discorso il Dottore sempre più arrabbiato.
“Eccomi qui Rose, scusami se mi sono allontanato, ma avevo finito l’olio per la schiena”
Appena il Dottore si voltò vide un altro ragazzo e subito  si calmò.
“Ha bisogno di qualcosa?”domandò Michael .
“Michael questo e John il mio fidanzato!”presentò Rose .
“Scusami Michael, ti dispiacerebbe lasciarci soli?”domandò retoricamente il Dottore
“Si! ma certo, intanto avevo quasi finito”.
Il ragazzo lasciò la stanza.
“Ma cos’hai , ti vedo affaticato! Hai per caso corso tutto il corridoio?”domandò la ragazza con un leggero sorriso.
“Chi è lui?”chiese, ignorando le domande della ragazza.
“Te lo stavo dicendo è l’ex-fidanzato di Andrea”.
“Ah… allora è single!” affermò iniziando ad infuriarsi.
Rose si alzò e si avvicinò a lui, gli cinse i fianchi con le braccia e disse esplicitamente:
“Sei geloso!”ridendo sempre di più osservando il volto dell’uomo.
Lui la guardò, tentennò ed alla fine :
“Si sono geloso,ansi gelosissimo!”confessò guardandola fissa negli occhi.
“E perché scusa dovresti essere geloso?”domandò ironicamente la ragazza divertita della situazione.
“Mi chiedi anche il perché? Sono lì in camera mia a farmi massaggiare, all’improvviso sento un ragazzo che confessa alla mia massaggiatrice che ha incontrato una ragazza che studia aBirkbeck e che ne è profondamente innamorato. Cosa vuoi che pensi in quel momento, sono subito corso qui da te”.
“Ed hai fatto bene! Ero così presa dalle più belle sensazioni mentre mi massaggiava tutta con quelle sue mani possenti. Desideravo essere sua più di qualunque cosa…”iniziò a ridicolizzare la ragazza.
“Cosa!... Cosa!... Cosa!”ripeté il Dottore incredulo del discorso della ragazza.
“Ma smettila,Michael è gay! Era fidanzato con un mio amico dell’università,ci siamo conosciuti durante una festa di laurea”iniziò a raccontare la ragazza, distaccandosi dal Dottore.
“Davvero?”disse lui con quella sua voce isterica.
“Si davvero!” ribadì ironicamente la ragazza.
Lui l’abbracciò da dietro è le disse:
“Rose se un giorno ti si avvicinasse un ragazzo affascinante e ti dicesse che ti ama e ti proponesse di scappare con lui. Tu che gli risponderesti?”chiese impaurito per la risposta.
“Gli direi DOVE MI PORTERESTI?”ironizzò la ragazza.
“Rose dico sul serio!”.
La ragazza si girò verso di lui sempre tra le sue braccia e gli confessò:
“Gli direi che il mio cuore appartiene già ad un altro un uomo che non ha eguali, che mi ha conquistato dal primo momento, da quando mi disse  il quell’ attico inseguiti dai manichini… e che non potrei mai separarmi dalla mia anima. Ci ho messo parecchio per farti esprimere i tuoi sentimenti verso di me e non butterei al vento tutto questo per un ragazzo tutto muscoli e niente cervello”.
Il Dottore osservò il volto raggiante della sua Rose la strinse di più a sé e le disse:
“Abbiamo ancora mezz’ora di tempo in questa stanza che ne dicessi se lo sfruttassimo per…”
“… ottima idea Dottore!”.
I due si sdraiarono sul lettino massaggi, e tutto fecero tranne massaggi.
Li attendeva una vasca calda al piano di sopra. Rose e il Dottore indossarono i costumi e si immersero uno di fronte all’altro.
“Che hai da ridere?”domandò incuriosito lui, increspando i sopraccigli.
“No niente!”rispose la ragazza cercando di smettere.
“Dai! Dimmi, sono curioso!”insisteva lui,mentre si avvicinava alla ragazza. Si mise d’avanti a lei e appoggiò le sue mani sui suoi fianchi .
“D’accordo! Sto ancora pensando alla tua faccia arrabbiata ed infuriata quando eri entrato in camera massaggi, il tuo sguardo così…,sai, mi hai dato l’impressione di voler sfidare Michael . Come sei stato sexy!” confessò, provocante con una leggera ironia.
“Ah! Sono stato sexy?!”commentò romanticamente ,iniziando a baciarla sul collo.
Si coccolarono per un bel po’. Iniziarono a schizzarsi a vicenda ,bagnarono tutto il salone di acqua. Dopo qualche minuto arrivò il pranzo. Mangiarono distesi su dei lettini,a stile romano,con un piccolo tavolino posto tra i due triclini. Il tavolo era bandito di frutta esotica, vino rosso, piccoli pasticcini e un mini buffè.

La giornata nel centro massaggi passò molto in fretta. Rose e il Dottore si prepararono per uscire. Decisero di fare una breve passeggiata per i vichi storici di Londra.
“E’ stata una giornata davvero fantastica grazie Dottore!” ringraziò Rose camminando mano nella mano dondolandosi come una bambina.
“Ne sono contento,ma perché hai utilizzato il tempo al passato? Perché dici è stata una bella giornata? Ti faccio notare che sono solo le 19:00 di sera e non si può dire conclusa la giornata di San Valentino!” commentò un po’ ironico lui,continuando a camminare guardando Rose .
“Ah… No!Non è ancora conclusa?! E mi dica Signore del tempo cosa ancora ha in serbo per la serata?” domandò sarcasticamente e romanticamente lei, guardandolo fisso negli occhi. Era cosi felice di rimanere da sola con lui, era da tempo che non capitava. Quella giornata era il regalo più bello che potesse chiedere,ma soprattutto essere al centro dei pensieri di lui, era quello che la rendeva così contenta, sapere che nella sua mente da scienziato quel dì era solo dedicato a lei.
“Questa volta non te lo dico. Questa volta sarà una sorpresa! Lo saprai a tempo debito. Ora godiamoci questa passeggiata”.
“No! No! E’ inutile che mi fai gli occhi dolci non mi sfilerai nessuna frase dalla bocca” precisò il Dottore osservando il comportamento “occhi da cerbiatta”che adottò Rose.
Le strade erano piene di coppiette che camminavano mano nella mano, coccolandosi e sorridendo. I negozi erano tutti addobbati con cuoricini e frasi d’amore. Sembrava giorno, talmente che quei vichi erano illuminati da luci che ornavano le vie.
“Sai … con tutto quello che abbiamo passato, le varie avventure nello spazio e nel tempo, le persone che abbiamo conosciuto e quei pianeti che abbiamo salvato; a quello stile di vita insomma…,non mi immaginavo questa svolta…”confessò Rose,continuando a camminare. Notò una leggero cenno di offesa in lui.
“Non fraintendermi,ma pensare che il giorno prima stai sfrecciando tra pianeta a pianeta, tra tempo a tempo, senza un attimo per noi due… sì c’era qualche carezza , qualche abbraccio,ma niente di più. Eravamo così presi dalle situazioni,dalle circostanze che non ci davano neanche un momento per fermarci e riflettere su noi due ; e di colpo bum… qui fermi costretti ad una vita ,diciamo più tranquilla,o almeno in teoria, ad interessarci l’uno all’altro, a camminare mano nella mano per le strade di Londra la sera di San Valentino scambiandoci coccole e baci. Sembra assurdo solo a pensarci,ma questa è la realtà. Se lo raccontassimo nessuno ci crederebbe;ma sai che ti dico,con tutta la nostalgia del tempo passato,desidero di certo questa vita,adoro le tue attenzioni,desidero dedicarmi a noi .  Amo questa vita e non la cambierei con nessun’altra”spiegò la ragazza.
I due da un bel po’ di tempo si erano seduti su di una panchina di un palco pubblico. Avevano le mani nelle mani, e si squadravano il viso a vicenda,come se cercassero di studiarne i dettagli.
Il Dottore le sorrise, i suoi occhi esprimevano tutto ,non c’era bisogno di parlare e di commentare il pensiero di Rose, era lo stesso per lui. Si alzò tese la mano alla ragazza e disse: “Seguimi!”
La ragazza si alzò ,gli prese la mano e senza  distogliere lo sguardo su di lui, e senza dir niente lo seguì .
Presero un taxi e raggiunsero la loro villetta.
“Vieni! Saliamo le scale!”disse lui facendo strada.
“Adesso chiudi gli occhi!”si raccomandò l’uomo.

“Ora può aprire signorina Tyler!”
Il tavolo del gazebo era pieno di rose. Era apparecchiato per due. C’era una bottiglia di champagne nel cestino con bicchieri di cristallo.
“Ma quando hai trovato il tempo per preparare tutto questo?”domandò incredula la ragazza.
“Questa mattina prima di svegliarti. Per la cronaca lo champagne l’ho messo da poco, ho approfittato un tuo momento di distrazione” confessò l’uomo facendo sedere Rose.
“Allora Madame se attende un minutino ,vado a prendere la cena in cucina”.
Il Dottore scese e si diresse in cucina. Rose ebbe l’occasione per prendere dal suo cassetto, della camera da letto, il regalo che gli aveva fatto. Poi risalì e si sedette. Prese il telefono e chiamò la madre per sapere come stava.
“Ciao mamma come va? Come state festeggiando San Valentino?”.
 “Io e tuo padre abbiamo affittato uno barca e stiamo mangiando fuori sul ponte. E invece tu figliola come lo stai trascorrendo? Vista l’ora credo che il Dottore stia prendendo la cena!” domandò teneramente Jackie.
“e tu come lo sai?” chiese incuriosita e stupita.
“Il Dottore qualche giorno fa mi chiese se potevo preparare una sciocchezza per la vostra serata, visto che molto probabilmente voi eravate fuori! E sono passata prima a posarla!”confessò affettuosamente la donna.
“allora grazie anche a te!”.
“di nulla Ti voglio bene! Ah… Rose!  Tony mi sta chiedendo di te e del Dottore,desidera tanto vedervi, perché uno di questi giorni non venite a casa,mangiamo tutti insieme, penso che al bambino piacerebbe e poi colgo l’occasione per restituirvi le chiavi di casa. Che ne dici cara?!”chiese la donna speranzosa.
“Si certo! è un ottima idea. Ti chiamo domani e ci mettiamo d’accordo per la data. Buona serata!... e mamma…”
“si!”
“ti voglio bene anch’io!” e chiuse la telefonata.
“Eccomi qui, orata al forno !” annunciò lui contento .
Mangiarono, ridevano, scherzavano e rievocarono vecchi ricordi.  Poi ,ad un certo punto, il Dottore si presentò con due piatti contenenti una mini torta a forma di cuore.
Era di due strati che si sovrapponevano.
“Aprila!”Invitò, indicando con gli occhi. Rose incredula alzò il coperchio,e notò una piccola catenina d’oro attaccata,aveva un ciondolo a forma di cabina della polizia e dietro c’era iscritto Corri.
“No! Non ci posso credere , ma dove l’hai trovata! E’ stupenda! Grazie!” commentò Rose scioccata di ciò che aveva tra le mani.
“Credimi non è stato facile trovarla, ma alla fine ci sono riuscito!”confessò l’uomo.
Il Dottore si alzò e allacciò la catenina al collo della ragazza,Rose girò la testa è lo baciò appassionatamente, non volevano più distaccarsi.
“Ho anche io un regalo per te!”disse la ragazza sorridendo,gli illuminavano gli occhi per la gioia. Diede in mano al Dottore un pacchetto rosso. Lo aprì e vide una cosa che non si sarebbe mai immaginato.
“Tutti i componenti per fabbricare un cacciavite sonico,ma dove hai trovato i pezzi?!!”domandò stupito lui con voce da isterico scienziato.
“Ho anche io le mie fonti”rispose la ragazza entusiasta della reazione di lui.
“Grazie Rose!Mi metterò subito al lavoro!”
Brindarono e mangiarono il dolce. Poi si affacciarono e rimasero lì ad osservare le stelle. Il Dottore cingeva i fianchi di Rose da dietro, mentre lei aveva la testa appoggiata sul suo petto. In quel meraviglioso silenzio lui recitò :
“Ti amo! Ho dichiarato all’universo intero il mio amore per te e per un attimo l’universo si è sentito piccolo!”disse lui in un orecchio.
Rose si voltò. I due si guardarono per un breve ma intenso istante e poi lentamente avvicinarono le teste, dischiusero le bocche baciandosi con tenera passione.
 

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Capitolo 8
*** Tra due litiganti il terzo gode? ***


Ed eccomi nuovamente qui, mi scuso per il ritardo mostruoso nell’aggiornare ma non ho avuto tempo, spero che mi perdonerete. Questi due capitoli che ho messo sono di ordine quotidiano, molto semplici nella loro struttura non volevo niente di particolare o eclatante. Spero che comunque vi piacciano! A presto DR!  
 
VIII Capitolo

Tra due litiganti il terzo gode?


Era pomeriggio e Rose era in camera sua a studiare. Da ore era lì che cercava di imparare le definizioni di Einstein a memoria. Ripeteva! Ripeteva! a volontà senza fermarsi mai. Al rientro da lavoro il Dottore si diresse dalla ragazza con un bicchiere di latte e qualche biscotto alla meringa.
“ti ho lasciata qui sta mattina e adesso ti ritrovo nella medesima situazione!”disse lui con voce tenera poggiando il vassoio sul comodino , per poi sedersi sul letto di fronte alla ragazza.
“come va lo studio?!”domandò con lo stesso tono.
“no va! Questa è la novità”rispose la ragazza sbuffando, attaccandosi i capelli.
“sto da ore ad imparare queste benedette  definizioni,ma di 30 ne ho imparate solo 19”spiegò la ragazza con voce stanca e rassegnata.
“se vuoi ti do una mano?”propose lui prendendo qualche foglio.
“davvero lo faresti?non ti disturba aiutarmi?”chiese con un tono più sollevato.
“ma certo Amore, perché me lo domandi? è ovvio che mi fa piacere aiutarti. Forza, fa lo spuntino e poi insieme ci metteremo all’opera”rispose lui sorridendole teneramente.
“come è andata oggi al lavoro?”domandò la ragazza mentre mangiava.
“niente di importante una giornata normale. Sai! ho sentito la tua mancanza,giravo per l’istituto alla tua ricerca,parliamoci chiaro sapevo che tu non c’eri,ma era più forte di me”spiegò dolcemente lui osservandola.
“anche tu mi sei mancato Tesoro!non vedevo l’ora che arrivassi,mi sentivo tanto sola immersa in queste scartoffie!”rispose Rose accarezzando la mano di lui.
“ci hai fatto caso che ci stiamo dando dei nomignoli?!”domandò incuriosito il Dottore.
“hai ragione! ora che mi ci fai pensare è vero. Come è strano!”commentò la ragazza guardandolo incredula.
“ questo è segno che il nostro rapporto sta crescendo” annunciò entusiasta lui.
“SICURAMENTE!”rispose romanticamente lei avvicinandosi. Prese a baciargli il collo.
“Rose…Dovremmo… Studiare…”cercava di distogliere, tra i baci, la ragazza dalla “romantica” situazione.
“Uhm…Uhm…ma una piccola pausa non credo che mi farebbe male,non trovi Dottore?”rispose caldamente la ragazza. Lui le prese i fianchi e la distese sui fogli che coprivano il letto. Si stese su di lei ed iniziò a spogliarla alternando con dei baci sul collo e sulle spalle. Rose aveva un sorriso di piacere stampato sulla bocca. Anche lei prese a toglierli i vestiti,voleva tanto accarezzare la schiena nuda del suo uomo. Desideravano tanto che i loro corpi si sfiorassero, percependo il calore dell’altro.
Durante il loro “discorso”, bussarono alla porta.
“chi sarà ?”domandò infastidita la ragazza.
“non lo so e non voglio saperlo,in questo… preciso… momento… so… soltanto che… desidero concludere… questo “discorso” che abbiamo aperto da un bel po’ ” confessò il Dottore nel mentre baciava tutto il corpo della fidanzata.
I due ignorarono il suono del campanello e continuarono il loro appassionante “incontro”,ma a disturbarli nuovamente fu un ripetuto: .
Il Dottore e Rose smetterono con i baci e le “coccole intime”.
“uffa!non si può avere un momento di pace!”sbuffò Rose alzandosi dal letto e coprendosi con l’accappatoio.
“torno subito! vado a fucilare questa persona e poi ritorno da te!”disse la ragazza con un tono possente.
“lo sai che mi piaci tanto quando sei arrabbiata,basta che non lo sei con me!”affermò lui ironicamente con un sorriso,mettendosi sotto le lenzuola .
“se vuoi, dopo quando ritornerò per completare questo “discorso” mi trasformerò in una pantera”provocò la ragazza,salendo sul letto a stile gatto, avvicinandosi, baciandolo passionalmente sulla bocca. Lui le mise una mano dietro la schiena per poterla abbassare nuovamente, ma prima che potesse distendersi su di lei… <DIN! DLON!>.
“devo andare! Arrivo in fretta!”disse la ragazza alzandosi nuovamente dal letto e dirigendosi verso l’entrata.
Il Dottore si distese sul letto sbuffando rammaricato dell’interruzione. Nel   frattempo continuavano a bussare.
“si può sapere chi è il rompi pall…”stava per concludere la ragazza appena aprì la porta e vide i suoi amici tutti lì fuori con gli zaini.
“ragazzi cosa ci fate qui?”domandò stupita Rose cercando di mantenere chiuso l’accappatoio.
“ciao Rose! Ti ricordi che dovevamo incontrarci a casa tua ! Ci siamo messe d’accordo la settimana scorsa a lezione! Tu ti proponesti di ospitarci per studiare tutti insieme in vista del prossimo esame”le ricordò Sophie.
“Ma scusa, come mai ci hai aperto con l’accappatoio?”domandò stupita dell’abbigliamento “pomeridiano” della ragazza.
“ah…è vero! Era oggi l’incontro. No!comunque mi stavo facendo una doccia ecco perché non vi ho sentito”inventò Rose per spiegare il suo ritardo e il suo strano abbigliamento .
“ma accomodatevi!io vengo subito!”disse la ragazza facendo entrare gli amici nel salone,poi si diresse al piano superiore dal Dottore.
“Rose dov’è il tuo boy-friend?”domandò l’amica.
“è di sopra in terrazza a potare le piante !!”mentì la ragazza salendo le scale.
“un uomo tutto fare!beata te!”commentò infastidita Charlotte.
Rose entrò in camera e chiuse la porta a chiave dietro di sé.
“mi dispiace tanto credimi! mi dispiace tanto,ma avevo un appuntamento con i miei amici per oggi pomeriggio,e tra lo studio e le tue amorevoli “attenzioni” mi sono completamente dimenticata”spiegò la ragazza con un tono rammaricato e dispiaciuto per l’interruzione avvenuta.
“non fa niente, abbiamo una vita intera per fare “discorsi”,almeno spero!”commentò sarcasticamente e teneramente lui alzandosi dal letto e rivestendosi .
“ti prometto,mio caro Dottore, che non te ne pentirai questa sera”precisò la ragazza aprendo l’accappatoio sensualmente,lasciando intravedere il suo corpo nudo, si avvicinò a lui cingendogli il collo con le braccia. Si baciarono appassionatamente. Il Dottore infilò le sue mani nell’accappatoio per accarezzare il corpo della ragazza . Dopo il loro appassionante incontro; lui romanticamente confessò: “se ti presenti in questo modo,sai cosa desidererei fare?”.
La ragazza negò incuriosita ,ma con un leggero sorriso compiaciuto.
“toglierti questo accappatoio, stenderti su questo letto e passare uno dei momenti che desidero di più al mondo”confessò accarezzandola, con le dita, dolcemente le spalle e il decolté.
“questo è anche il mio sogno, ma al momento dovremo accantonarlo per un po’!”precisò la ragazza iniziandosi a vestire.
“Rose ne hai per molto?”urlò l’amico dal salone.
“no scendo subito!”rispose lei nel mentre indossava i pantaloni.
Si vestirono completamente.
“ah… prima che mi dimentichi tu stavi potando le piante fuori in terrazza, ricordatelo!”spiegò la ragazza mettendolo al corrente della sua piccola bugia detta poco prima agli amici.
“ok capo! Ricevuto!”scherzò lui scendendo per le scale.
“ciao ragazzi come butta?”domandò felicemente lui ,nascondendo il suo rammarico.
“tutto al posto e niente in ordine!John”disse un amico.
“se volete vi do una mano, così faremo più veloci”propose  guardando Rose facendole un sorriso. Lei capì il doppio senso del suo discorso e rispose con un sorrisino complice.
Tutti annuirono contenti dell’iniziativa del Signore del tempo. Rose prese dei biscotti e succhi di frutta e si misero al lavoro.
Dopo poco…
“allora avete capito è molto semplice ! richiede solo un po’ di ragionamento”disse lui comportandosi come un professore.
“si John  abbiamo capito, ma quello che non ci sappiamo spiegare è il perché?”chiese confusa Sophie.
Il Dottore continuò a spiegare e vedeva, in quei volti confusi, un po’ di luce. Era contento della buona riuscita.
“adesso è tutto chiaro?”domandò compiaciuto della sua spiegazione.
Tutti annuirono tranne Charlotte.
“cosa c’è Charlotte qualche problema?”domandò preoccupato .
“beh…si. Ho difficoltà a comprendere quest’ultimo passaggio”rispose lei con un tono da bambina ,come se volesse attirare l’attenzione di lui. Il Dottore ignaro del comportamento adottato dalla ragazza ,che invece Rose comprese bene ma faceva orecchie da mercante,si avvicinò a lei sedendosi al suo fianco.
“ecco! Adesso ti faccio vedere…”iniziò lui, scrivendo sul suo quaderno.
Rose era un po’ infastidita dal comportamento della ragazza,il suo modo di guardarlo,di parlargli. Iniziò ad iridarsi,ma non fece nulla.

“ Rose grazie di tutto noi andremmo,abbiamo altri compiti da fare. Ci vediamo all’università e poi ci mettiamo d’accordo per il prossimo incontro. John vogliamo anche te ,come ci avevi promesso!”disse Sophie.
“si! si! certo! con molto piacere!”rispose lui avvicinandosi alla porta assieme a Rose.
Charlotte uscì per ultima.
“allora, ciao PROFESSORE!”salutò provocante la ragazza accarezzandogli la mano.
“si! ciao Charlotte! alla prossima ragazzi!”concluse il Dottore eclissando l’atteggiamento della ragazza,ma Rose se ne accorse fin troppo bene e l’unica cosa che avrebbe voluto fare era di sbattere la porta in faccia alla ragazza. Se ne andò infastidita. Lui chiuse la porta e la seguì in salotto.
“la vuoi finire di flirtare con quella lì”accusò la ragazza alzando un po’ il tono della voce in segno di rabbia.
“cosa?”domandò incredulo lui increspando le sopraciglia, mettendosi le mani nei jeans.
“ cosa! cosa!vi ho visto sai! lei come ti guardava,ti mangiava con gli occhi,e non dirmi, Signore del tempo ,che non te ne sei accorto!”precisò la ragazza con lo stesso tono.
“ma che dici, Charlotte è solo un’amica, come tutti del resto”si spiegò lui.
“ah…ah…allora lo hai notato ;non fare finta di non aver capito,io non ho detto il nome della ragazza ma tu subito hai pensato a Charlotte,visto che non mi sbagliavo?”continuava la ragazza ,mentre metteva in ordine la stanza.
“anche l’altra volta ha cercato di fare la coniglietta! Quando andammo a quel pic-nic al parco,te lo ricordi?,si fece male cadendo dall’altalena,ma dai una donna di 22 anni che si fa male sull’altalena,e ti ricordi chi volle per il soccorso ?si!te;e tu, come il paladino delle povere fanciulle indifese, la prendesti pure in braccio e rimanesti con lei un bel po’! te lo ricordi? TESORO!” spiegò molto adirata la ragazza. Rose aveva un piccolo risentimento per quella situazione e non riuscì nella foga della sua rabbia a tenerselo dentro. Il Dottore rimase scioccato dal comportamento isterico della ragazza,avevano si! litigato ma non l’aveva mai vista così. Era segno che la ragazza era molto gelosa!. Lui si avvicinò a lei ,la voltò verso di lui,mantenendole le braccia e le disse seriamente con un tono possente e sincero:
“TU!Rose , sei la persona più importante della mia vita,per me quella lì, come la chiami tu, non è assolutamente niente . Se si fosse fatta male qualcun altra mi sarei comportato ugualmente. Rose io TI AMO! E questo nessuno e dico NESSUNO! Potrà cambiarlo. Sul mio cuore c’è scritto Rose Tyler e nessuno potrà cancellarlo,neanche se me lo strappassero dal petto. Sei la mia VITA”concluse lui guardandola talmente fisso, che negli occhi della ragazza vide se stesso.
“dici davvero?non mi lascerai  mai e poi mai? A te quella ragazza non ti fa nessun effetto?”domandò più tranquilla la ragazza specchiandosi nei suoi bellissimi occhi marrò.
“SI! Rose sappi questo, talmente che ti amo, che il mio cuore esulta solo a sentire il tuo nome. Quando mi trovai a viaggiare con Martha; lei, e non te lo celo, si prese una bella cotta per me,ma io non la guardavo neanche,tutto il giorno pensavo costantemente a te che addirittura, visto che non lo nascondevo anche lei se ne rese conto,ed anche Donna capì che io desideravo solo TE! Sei tu la donna che amo!” chiarì  lui con voce più marcata e sincera.
Rose con gli occhi lucidi per la dichiarazione, l’abbracciò fortemente e lui altrettanto. Rimasero in quella posizione per un bel po’,poi lui per smuovere la situazione  propose: “che ne dici di mangiare un boccone fuori?!”.
“si!sono d’accordo. Avviso mia madre che questa sera non andremo a mangiare da lei !dammi 5 minuti e mi vado a preparare!”disse la ragazza sorridendogli serenamente distaccandosi dall’abbraccio . Lui le sorrise e si avviò a vestirsi. Dopo lo raggiunse anche Rose.
“ho avvertito mamma!e sai come l’ha presa?...”stava finendo il discorso Rose, cercando il vestito nell’armadio.
“…malissimo!e scommetto che ha anche urlato come il suo solito!”concluse lui mentre si allacciava la cravatta. Aveva indossato un completo molto simile allo smoking :nero con una camicia bianca.
“si proprio così!” rispose ridendo la ragazza mentre si spogliava.
 Rose scelse un vestito lungo fino alle ginocchia di color blu con un grande fiocco nero posto sul fondo schiena ,indossò un paio di scarpe nere con il tacco. Si mise un trucco leggero e raccolse i suoi capelli con uno chignon ed un frontino blu sulla testa. Prese la borsa e lo scialle : “eccomi sono pronta!possiamo andare!” disse entusiasta la ragazza, contenta per la prospettiva della serata. Il Dottore appena la vide rimase senza fiato era abbagliato dalla bellezza della ragazza che gli uscirono solamente: “Sei stupenda!” squadrandola con gli occhi.
“grazie!”rispose lei sorridendogli compiaciuta del comportamento dell’uomo.
Presero un taxi e si diressero al ristorante più bello della città con vista panoramica e tavoli isolati in modo tale da poter rimanere soli senza disturbi. Arrivati sul posto il Dottore aprì lo sportello della ragazza e la fece scendere aiutandola con la mano poi la prese sotto braccio e la condusse all’interno.
“buonasera signori!”salutò il metre ai due.
“buonasera!vorremmo un tavolo isolato, preferibilmente con vista panoramica se è possibile!”chiese il Dottore.
“ma certo! Se i signori vogliono seguirmi, vi faccio strada!”
Rose era così emozionata, ancora non erano andati ad un ristorante insieme, il cuore le batteva a mille. Si sedettero e scelsero il menù . Il metre portò il vino e lo versò prima al Dottore e poi alla ragazza. Mentre aspettavano la cena…
“ti piace qui?”domandò romanticamente lui incrociando le braccia sul tavolo sporgendosi verso di lei.
“si è stupendo,e questa vista è da mozzare il fiato!”commentò la ragazza guardando il panorama.
“sei tu da mozzare il fiato!”precisò lui guardandola intensamente. La ragazza si girò stupita dell’improvviso complimento e deglutì per l’emozione,poi gli sorrise teneramente e abbassò lo sguardo timidamente.
“ci pensi che tra qualche giorno andremo in Grecia,nella fantastica Grecia!”disse il Dottore per interrompere quel momento silenzioso.
“che bello! non vedo l’ora! Distesi sulla spiaggia a prendere il sole senza nessuno che ci può interrompere!”commentò la ragazza accentuando il doppio senso di interrompere.  Lui lo capì e le fece un dolce sorriso imbarazzato solo dal pensiero “passionale”.
Mangiarono:gnocchi al pesto seguiti da vitello con patate al forno ,una coppa di frutta accostata ad un gelato alla panna. In fine fecero una breve passeggiata per il terrazzo soprastante.
“che magnifiche stelle!”commentò la ragazza alzando lo sguardo al cielo.
“già sono meravigliose. Se guardi da quella parte e navighi per circa 100 anni trovi Castore 36,se invece vai da quell’altra parte e viaggi per 400 anni ti ritrovi su Dafne 5”spiegò lui emozionato solo al pensiero di quei posti.
“ti mancano non è vero?”domandò la ragazza intristita.
“non molto in verità. Credevo che una volta rinchiuso in un posto ne avrei sofferto,ma invece no. Sarà sicuramente la tua presenza ad aiutarmi. Non cambierei mai vita,se questa mi fa stare con te non la cambierei con nessun’altra, mai e poi mai!”confessò lui incrociando lo sguardo con la ragazza.
Lei gli sorrise e gli prese la mano appoggiando la testa sulla sua spalla. Rimasero per un bel po’ in quella posizione ad osservare le stelle. All’improvvisò passò per il terrazzo un cameriere con un cesto di rose rosse,il Dottore se ne accorse e lo chiamò a se: “senti!scusa!Quelle rose le vendi?”domandò incuriosito lui.
“si signore !”confermò il ragazzo.
“bene!quanto ti devo?”chiese lui prendendo dalla tasca della giacca il portafogli.
“mi deve dire quante ne vuole!”precisò il cameriere.
“tutte quante!”rispose il Dottore come se fosse la cosa più ovvia.
Dopo aver pagato la somma e preso il fascio di rose, lo diede alla ragazza. Rose rimase stupita da quel gesto .
“tra tutte queste rose sei tu Rose la rosa più bella!”fece un complimento lui guardandola con un leggero sorriso sulle labbra . Lei abbassò lo sguardo arrossita per la lusinga. Presero a camminare mano nella mano sul terrazzo,si volevano godere quel silenzioso momento.
Tornati a casa, il Dottore si diresse in camera seguito, dopo poco, dalla ragazza che aveva messo i fiori in un grande vaso di vetro in salotto. Rose entrò nella stanza è iniziò a togliersi le scarpe, si sedette sulla poltrona poggiando per terra i piedi stremati dalla sofferenza dei tacchi. Appena  uscì dal bagno a torso nudo ed un asciugamano attaccato ai fianchi,Rose si alzò…
“potresti slacciarmi la cerniera del vestito?”domandò teneramente lei dandogli le spalle.
Lui si avvicinò e lentamente scese la cerniera,accarezzando con il dito tutta la schiena della ragazza. Poi dolcemente le tolse l’abito dalle spalle,e mentre il vestito cadeva delicatamente dal corpo della ragazza,lui si avvicinò con il viso al suo collo,le cinse i fianchi e iniziò prima ad accarezzarla con il volto,poi a baciarla appassionatamente. Rose per tutto il tempo delle amorevoli coccole,rimase ferma in piedi  a godersi i baci del suo uomo. Mentre continuava a baciarla,Rose sentiva le mani di lui sfiorarle tutto il corpo. Il Dottore lentamente girò la ragazza verso di lui e presero a baciarsi con passione, dischiusero le bocche per lasciare le lingue di incontrarsi . Pian piano lui la spinse sul muro retrostante, continuando a baciarla,poi prese ad assaporare il suo decolté scendendo sempre di più. Ad un tratto si ritrovarono distesi sul pavimento, uno sopra l’altro. Fecero lì l’amore per tutta la notte aspettando le prime luci del mattino.
 

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Capitolo 9
*** Un bacio è sempre un bacio ***


IX Capitolo

Un bacio è sempre un bacio


Dopo il faticoso mese di Marzo, la primavera apriva le porte al mese di Aprile. Rose e il Dottore stavano preparando le valige per il loro viaggio in Grecia organizzato mesi prima. Ormai solo pochi giorni li distanziavano dalla fantastica vacanza esotica. Nel mentre i due piccioncini si organizzavano, Jackie si presentò a casa loro per darli una mano.
“ciao mamma grazie di essere venuta quando ti ho chiamata. Volevo essere sicura di aver preso tutto ed avere un tuo consiglio !” disse la ragazza facendo entrare la madre in casa.
“oh…ma come l’avete sistemata bene la villetta,non ci mettevo piede da quel famoso San Valentino, feci talmente presto che non vidi nulla. Te la ricordi priva di mobili con le pareti bianco latte ,senza vita ecco! la frase giusta è senza vita. Bravi ragazzi l’avete sistemata proprio bene” commentò entusiasta della casa la donna.
“grazie Jackie! Per il complimento!un giorno ,dopo il viaggio, invitiamo te, Pete e Tony a mangiare da noi!”propose il Dottore mentre scendeva per le scale.
“si ! sono d’accordo .  Scusaci se non l’abbiamo fatto prima, ma come sai, ci sono state tante complicazioni e problemi che ci hanno trattenuto ed impegnato,ma sapremo rimediare. Non preoccuparti!”concluse la ragazza dispiaciuta della mancanza di cortesia verso i genitori.
“non fa niente ! L’avevamo capito e poi ,diciamoci la verità, siete qui da soli 2 mesi era pure normale che cercavate di stare un po’ da soli e da poco che vi siete ritrovati. Ma apprezzo il vostro pensiero! Verremmo senz’altro con molto piacere!” Spiegò la donna, con tono superfluo, conoscendo i vari travagli dei due.
“Jackie scusami, ma io devo andare all’istituto per prendermi i documenti per il viaggio. Qui sembra che il nome Dottore non sia un nome è per questo, per non avere problemi, ho dovuto farmi una carta d’identità!”spiegò l’uomo indossando un giubbino di jeans e mettendosi gli occhiali da sole.
“va va non pensare a noi! È più importante il documento sennò non potrete partire!”disse Jackie gentilmente.
“Rose ci vediamo dopo all’università!”ricordò lui alla ragazza mentre apriva la porta di casa. Jackie si diresse in salotto posando il cappotto e la borsa. Prima che il Dottore uscisse, Rose si avvicinò a lui e prese tra le mani i lati del giubbino per frenarlo, e romanticamente in sottovoce disse: “come sei sexy con questi occhiali!”
Lui la baciò appassionatamente cingendo i fianchi con le braccia,poi le sorrise ed uscì. Rose chiuse la porta , aveva un leggero sorriso sulle labbra. La madre se ne accorse del suo stato d’animo e disse, distogliendola dai suoi pensieri: “come vedo, le cose vanno a gonfie vele!”.
“cosa?scusami mamma non ti ho sentita, che stavi dicendo?” domandò cadendo dalle nuvole.
“ho detto che le cose vanno a gonfie vele !”replicò con un sorriso la madre.
“ah… si certo a gonfissime vele! Sono così felice! Non pensavo che lo sarei mai stata! Sono una donna fortunata” confessò la ragazza.
Subito dopo le due si diressero al piano di sopra per fare il punto della situazione.
Il Dottore scese dall’autobus e si diresse a piedi verso il torchwood. Incontrò Pete all’ingresso.
“ciao Pete!stavo venendo proprio da te per chiederti di quei documenti per il viaggio!”salutò lui, avvicinandosi all’uomo.
“si! si! certo, vieni con me penso che siano arrivati; saranno sicuramente nel mio ufficio!”  rispose l’uomo invitando il Dottore in ascensore.
Arrivarono all’ufficio e si sedettero. Sulla scrivania di Pete c’erano i documenti pronti.
“eccoli qui freschi freschi di stampa,leggi vedi se è tutto come avevamo deciso”precisò Pete dandogli i documenti.
Il Dottore lesse attentamente e annuì compiaciuto.
“bene!mi fa piacere !” rispose l’uomo vedendo l’espressione lui.
“Dottore senti, vorrei chiederti, prima che parti, se potresti leggere la relazione sulla porta dimensionale. Vorrei una tua opinione scritta se non ti dispiace!”chiese l’uomo tirando fuori il fascicolo dalcassetto della scrivania.
“ma certo Pete! Lo faccio con molto piacere! Se è possibile li porto a casa così li leggo con più attenzione!”propose lui.
“si va benissimo!... Allora come vanno i preparativi?”domandò Pete per cambiare discorso.
“alla grande!oggi è venuta Jackie ad aiutare Rose per le ultime rifiniture,e poi pronti per la Grecia! Anzi io e Rose ti volevamo ringraziare per averci dato gli stessi giorni di ferie!so che non è facile privarsi di uno dei due poi se addirittura di entrambi. Questo lo abbiamo apprezzato molto!”spiegò il Dottore accavallando le gambe.
“non c’è da ringraziarmi l’ho fatto con piacere. Farei questo ed altro per Rose e te” commentò lui con un sorriso sulle labbra.
Dopo la chiacchierata, il Dottore uscì dalla stanza ed incontrò di fronte a sé nel corridoio Alex . Si salutarono costretti dalla circostanza e lui gli fece una di quelle facce soddisfatte dello scopo raggiunto, del tipo :<Rose è mia e adesso partiamo anche in vacanza insieme come le vere coppie!>  . Il ragazzo intuì il significato dello sguardo, ma tirò diritto fino all’ufficio di Pete. Al Dottore non gli piaceva Alex, non gli era mai piaciuto, in quell’anno sofferto tra corteggiamenti, il terrore di fare la cosa giusta , Alex si era intromesso tra lui e Rose e con i suoi discorsi sulla fiducia e la sincerità faceva crollare la ragazza nelle sue paure. Fu molto difficile dimostrarle il suo vero amore , lei temeva in un suo abbandono e l’insicurezza si faceva spazio. Fu un anno doloroso, sotto certi aspetti, ma insieme riuscirono a superarlo e la vacanza in Grecia ne era la testimonianza;ormai Rose era sua e lui apparteneva a lei e nessuno poteva cambiare ciò, ma nonostante questo, si ricordò di quella litigata avuta un mese fa per colpa di  Charlotte rivide in Rose cenni di quei turbamenti che furono antagonisti nella loro storia, sperava tanto che pian piano la ragazza riuscisse a superarli, era già ad un bel punto ed era fiducioso in lei. Mentre il Dottore ,ormai nel suo ufficio, pensava e raccoglieva documenti; Rose e Jackie conclusero il loro controllo…
“ok!c’è tutto !bravi non vi siete dimenticati nulla! Si vede che siete dei viaggiatori nati!”commentò soddisfatta Jackie .
“ora sono sollevata!grazie di essere venuta! Ti va se prima che te ne vai facessimo un salto per negozi? Io ho lezione alle 15:00, ho un ora e mezza di tempo libero, che ne dici? è da molto che non lo facciamo!”propose la ragazza.
La madre accettò e si diressero verso il centro commerciale. Una volta arrivate  girarono per molti negozi ma si soffermarono su quello degli intimi.
Rose aveva intenzione di comprarsi un completino provocante per le serate in Grecia.
“che ne dici di questo nero con i bordi merlettati in rosso a stile cattiva ragazza?!”propose la ragazza prendendo in mano il completo.
“e perché no questo rosa classico con i riferimenti in blu a stile piccola fanciulla indifesa?” propose invece la madre. Le due si misero a ridere incessantemente.
Durante le scelte ,Rose si voltò e vide la madre guardare quelli bianchi puri. Si avvicinò osservando il volto speranzoso della donna mentre toccava uno di quelli.
“mamma tutto bene? cos’hai ? non ti vedevo più!”domandò un po’ preoccupata la ragazza.
“spero che un giorno entreremo qui con l’intenzione di comprarti uno di questi per la tua luna di miele!” confessò la donna. Rose la guardò stupita per la frase pronunciata dalla madre ed arrossì solo al pensiero di diventare la moglie del Dottore.
“mamma sono ancora giovane,non ho fretta di sposarmi,ma non ti preoccupare se il destino vuole accadrà!”rincuorò alla donna sorridendole.
Rose in fine decise un completo intimo completamente nero con piccole paiette sparse dello stesso colore . Le due si salutarono . Rose raggiunse l’università e incontrò l’amica fuori la classe.
“ciao Sophie! Scusami il ritardo! Mica è iniziata ?”domandò con l’affanno la ragazza.
“non ti preoccupare tardona! il professore arriverà con 30 minuti di ritardo!”mise al corrente la ragazza ironicamente.
“bene bene!allora ti va un caffè al bar mentre attendiamo?”propose all’amica.
Si diressero al bar e si sedettero ad un piccolo tavolino. Ordinarono due caffè macchiati e due dolcetti alla crema.
“ma come mai hai fatto così tardi?”chiese l’amica incuriosita.
“sono andata a fare compere con mia madre!”spiegò la ragazza.
“ed hai comprato qualcosa?”domando cordialmente Sophie.
“beh…a dire il vero si! ho comprato un completino sexy per la prima notte che passeremo in Grecia”confessò un po’ emozionata la ragazza.
“lo voglio vedere! lo voglio vedere!”chiese entusiasta l’amica.
Rose aprì la busta e glielo mostrò.
“ma è fantastico. Appena lui ti vedrà con questo addosso non capirà più nulla!oh… beata te che hai un bel fusto. Diciamo la verità! hai atteso parecchio, ma alla fine ti sei trovata un bel maschione!”disse la ragazza ironicamente. Le due si misero a ridere. Arrivò l’ordinazione . Subito dopo si avvicinarono il resto della compagnia compresa quella odiosa Charlotte.
“ciao ragazze possiamo aggregarci anche noi?”domandarono gli amici.
“ma certo, prendete posto” rispose Sophie.
“di cosa stavate parlando?”domandò Nicolas
“se vuoi proprio saperlo stavamo parlando della notte di fuoco che Rose sta preparando per il suo fidanzato!ha anche comperato un completino “particolare” per l’occasione” confessò ironicamente Sophie . Tutti si misero a ridere su come la ragazza aveva spiegato il discorso,tranne Charlotte che increspò le sopracciglia infastidita della romantica vacanza che si prospettava per Rose e il Dottore.
Tutti si diressero in aula e dopo due ore di astrofisica la lezione finì. Già da un po’ il Dottore era arrivato all’università e si trattenne in biblioteca completamente vuota. Mentre sfogliava i libri e girava ,pensava a quella volta in biblioteca con i Vascianaderada . Poi si diresse verso l’entrata della biblioteca e si trattenne lì a leggere all’impiedi . Sentì dei passi dietro di lui si girò pensando che fosse Rose,visto che si erano messi d’accordo che lui l’attendeva lì, ma invece era Charlotte.
“ah…sei tu!ciao !”disse lui scontento.
“CIAO! Come mai da queste parti?”domandò provocantemente lei avvicinandosi a lui.
“niente! aspetto Rose!”rispose lui indietreggiando.
“uhm…uhm… capisco!sai che grazie alle tue spiegazioni ho capito di più!”disse la ragazza sempre con lo stesso tono avvicinandosi lentamente a lui.
Il Dottore indietreggiò sempre di più, ma alla fine toccò con la schiena uno dei grandi scaffali e si trovò in trappola. Lei si avvicinò a lui gli prese il colletto della camicia e lo baciò. Tutta la situazione durò pochi istanti,ma quelli istanti furono letali al Dottore,perché …
“Dottore sei qu…?”non riuscì Rose a completare la frase, stupita da ciò che vide . Il Dottore allontanò la ragazza e raggiunse Rose che correva verso l’uscita dell’università. La chiamava da lontano,ma lei non si girava. Riuscì a raggiungerla in un vicoletto della strada che portava alla fermata dell’autobus.
“Rose aspetta!fammi spiegare!”disse lui camminando al fianco della ragazza.
“oh…no mio caro! non c’è niente da spiegare! È tutto così chiaro!”ammise lei con un tono arrabbiato.
“non è come sembra! Io stavo lì che leggevo e…”
“ah…si certo! ho visto come leggevi! Sembrava più che mettessi in pratica il kamasutra pensa un po’!”
“e dai fammi finire…!”
“no!lasciami un po’ da sola ! credo che per questa sera andrò a dormire da mia madre”
“…ma perché Rose?”
Rose arrivò alla fermata, aumentò il passo è prese il bus al volo. Il Dottore non fece in tempo a prenderlo che le porte si chiusero davanti a lui,  e vide lei dall’altra parte dello sportello, non con una faccia arrabbiata ma triste. Vide allontanarsi l’autobus dalla strada e attese il successivo che lo portava a casa. Si sedette sulla panchina con le mani nei capelli ripensando a quello che era successo e al dolore che le  aveva provocato. La ragazza arrivò a casa della madre e piangendo si gettò letteralmente nelle sue braccia.
“cosa è successo bambina mia? racconta alla tua mamma”disse Jackie abbracciando forte la figlia.
“mamma!l’ha baciata!ha baciato quella vipera, ma come ha potuto?”confessò tra i singhiozzi la ragazza.
“vieni qui, siediti accanto a me , asciughiamo queste lacrime! E iniziamo da capo. Chi ha baciato chi?”cerco di calmare la figlia.
“il Dottore,mamma, ha baciato una ragazza in biblioteca!”spiegò lei cercandosi di controllare.
“ come è accaduto! ma sei sicura che l’abbia baciata?”chiese incredula Jackie.
“si mamma!l’ha baciata!l’ho visto con questi occhi!”continuava la ragazza.
“sembra assurdo che abbia potuto farti questo,non è da lui!”commentò la donna accarezzandola.
“lo sai cosa mi fa più male,non il bacio in sé,sono sicura che è stata lei ad iniziare, ma l’atteggiamento di lui, che sapendo il tipo qual’era non ha trovato una soluzione per allontanarla!”chiarì lei guardando la madre con gli occhi piani di lacrime.
“stai tranquilla che si aggiusterà tutto”
“mamma! se non ti dispiace questa sera dormirei in camera mia, non ho intenzione di vederlo. Vorrei stare un po’ da sola con i miei pensieri!”chiese Rose alzandosi dal divano.
“ma certo che puoi dormire qui,questa è pur sempre casa tua,anche se credo che dovresti andare da lui e risolvere questa faccenda. Sono sicura che è tutta una sciocchezza. Non può andare al rotoli un rapporto così profondo come il vostro, siete fatti l’una per l’altra, vi uniscono cose ed esperienze che sono proprio vostre che nessuno potrà mai capire. E poi, proprio adesso che avevate deciso di fare questo viaggio per staccare la spina. Mica vogliamo rinchiudere questo completino nell’armadio?”cercò di sdrammatizzare la situazione Jackie.
“hai ragione, ma credo che adesso non sarei dell’umore adatto per discuterne. Vado a farmi una passeggiata in giardino con Tony”.
Il Dottore arrivò a casa sua, chiuse la porta e si diresse in camera . Camminava come uno zombi non si interessava di nulla,si gettò a peso morto sul letto e si mise a piangere così tanto che bagnò le lenzuola. Nella mente aveva solo l’immagine del volto triste di lei. Lui non era un uomo normale era il dottore,ma nonostante ciò, anche lui, si era comportato come tanti,incapace di prevedere la situazione,si! lui! proprio lui, il Signore del tempo, che aveva salvato intere galassie non era riuscito a frenare quella semplice ragazza. Era questo il pensiero che lo faceva stare male, e capì che non era il bacio in sé il motivo della reazione della sua Rose. Passò tutta la notte a pensare all’accaduto senza chiudere gli occhi neanche un momento , cercando un modo per poter riconquistare la fiducia della ragazza.
La mattina seguente si avviò al Torchwood sperando di trovare la ragazza,ma lei non c’era. Aveva l’aspetto trascurato e segni di una notte passata a piangere e a maledirsi per quello che era successo. Andò da Pete per avere informazioni:
“ah…buongiorno Dottore!”disse Pete accorgendosi della presenza dell’uomo.
“buongiorno! Oggi Rose non è venuta al lavoro?” domandò privo di speranze lui.
“No! mi dispiace tanto, ma oggi non è voluta venire. Mi ha detto chiaro e tondo che non voleva incontrarti”spiegò rammaricato Pete.
“capisco! Credo che tu sappia cosa è successo,e non ti biasimo se non vorrai aiutarmi!”confessò lui guardandolo fisso negli occhi.
“ma cosa dici! Sono sicuro che quello che è successo è solo un malinteso,non è possibile che ti  sia potuto prendere una cotta per un’altra. Mia figlia è così perfetta che a nessun uomo verrebbe mai il pensiero di lasciarla o tradirla!” spiegò l’uomo avvicinandosi a lui mettendogli una mano sulla spalla per rincuorarlo.
“grazie Pete! Volevo chiederti se…”
Nella stessa mattinata Rose si alzò e si diresse in cucina per fare colazione.
“buongiorno mamma!”disse appena entrata.
“buongiorno cara!”rispose la donna vicino ai fornelli.
“ma questo è odore di frittelle al miele che mi facevi quando ero piccola per tirarmi un po’ su !”disse entusiasta la ragazza arricciando il naso per captare meglio il profumo.
La madre annuì, contenta della reazione della ragazza.
“come hai dormito sta notte?”chiese teneramente Jackie, mentre riempiva il piatto della ragazza.
“non ho chiuso occhio, ho pensato e ripensato a quello che è accaduto!”rispose mentre mangiava.
Successivamente Jackie chiese a Rose di aiutarla a preparare  il ciambellone alla crema che tanto piaceva al fratellino.
Dopo qualche ora bussò all’ingresso il Dottore con una dozzina di rose bianche e qualche migliaio di fiori di campo di tutti i colori.
Jackie aprì la porta estasiata da ciò che vedeva.
“lei dov’è?”domandò lui tutto emozionato.
“è nel bagno a farsi una vasca rilassante, è da un bel po’, credo che tra poco esca!”informò la donna.
Lui senza pensare due volte si diresse in camera della ragazza con in mano un fascio di rose rosse e blu.
Entrò e attese che Rose uscisse dal bagno della stanza.
Dopo qualche minuto la ragazza uscì con indosso l’accappatoio e i capelli sciolti. Alzò lo sguardo di fronte a se e lo vide. Era più emozionato di lei. Rose spalancò gli occhi incredula di ciò che vedeva. Lui si avvicinò un poco e disse con una voce tremante : “lo so, ho sbagliato, mi sono comportato come un normale essere umano. Non sono riuscito a risolvere la situazione,questo non è da me e tu la sai. Quello che hai visto non era un bacio,o per meglio dire non aveva il significato che un bacio comporta. Lo so a cosa pensi un bacio è sempre un bacio,ma non questa volta. Rose perdonami se ho ferito i tuoi sentimenti,non era mia intenzione. Io ti amo,e non posso vivere senza di te”.
“prima che parli volevo dire solo un’altra cosa, guarda fuori dalla finestra!”
La ragazza incredula si affacciò e vide in aria un aeroplano che volava in cielo con un cartellone su cui c’era scritto: .
La ragazza rimase stupita di quel gesto, era così felice ,ma nascose la sua felicità quando si girò verso di lui.
Si avvicinò con un volto un po’ oscuro e disse: “come posso ancora fidarmi di te,non è per il bacio ma per la situazione che non sei stato in grado di risolvere è stato questo a farmi più male”confessò la ragazza .
“lo so e ti prometto che non accadrà mai più!”
“questi sono per me?”domandò retoricamente per cambiare discorso.
“si!sono per te!”rispose lui rilassandosi un po’, era così teso peggio di una corda di  violino.
“sono bellissimi grazie ! e grazie anche per quel pensiero lì fuori!”disse la ragazza accennando un lieve sorriso.
“p-p…re…go!”rispose lui allo stesso modo balbettando per l’emozione.
“stai balbettando! Che carino!”   espresse la ragazza teneramente,accarezzandogli il braccio. Lui prese la sua mano e disse: “Ti Amo!!!”. Rose percepiva l’agitazione di lui, anche la mano era tutta bagnata di sudore. Appoggiò i fiori sul comò ,si avvicinò a lui e gli disse sottovoce: “chiudi gli occhi e rilassati!”,e  così fece. Lei si avvicinò sempre di più, si alzò sulle punte e lo baciò delicatamente,le loro lingue si incorrevano durante quel  lungo ed intenso bacio.
“questo vuol dire che mi hai perdonato?”domandò spaventato lui.
“umm…fammi pensare…si!ti perdono!”disse lei sarcasticamente con un sorriso sulle labbra.
Lui la prese in braccio e le fece fare un giro completo, poi la baciò a timbro e corse giù da Pete e Jackie che attendevano notizie.
“MI HA PERDONATO! GENTE, ROSE MI HA PERDONATO!”urlò dalla gioia lui correndo per la casa. La ragazza uscì dalla stanza ridendo del comportamento di lui,  e si accorse che l’intero salone era tappezzato di fiori colorati e ne rimase stupita. I genitori esultarono, furono felici che i due ragazzi avevano fatto pace. Dopo questa manifestazione di euforia,il Dottore andò vicino a Rose, le prese la mano e la portò in camera di lei e chiuse la porta. Le cinse i fianchi con le braccia e la guardò intensamente come se non la vedesse da anni.
“mi sei mancata così tanto! Non ho chiuso occhio!non facevo altro che pensarti! Ti prego non lasciarmi più solo, non lo sopporterei!”confessò lui con voce scontenta e triste.
“non preoccuparti non ti lascerò mai solo! E questo tu lo sai!”rispose lei cingendo il collo di lui con le braccia.
Si baciarono dolcemente stringendosi fortemente l’uno all’altro.
“vedo che indossi l’accappatoio!”costatò lui romanticamente.
“acuta osservazione!”rispose lei ironicamente.
“suppongo che sotto a questo accappatoio non ci sia nulla!!”disse provocante, iniziando a sciogliere il nodo dell’accappatoio.
“supponi bene!”continuò la ragazza utilizzando una voce sensuale.
Il Dottore prese per i fianchi la ragazza e la distese sul letto retrostante,si tolse il giubbino che non aveva ancora fatto per la troppa emozione,e si distese su di lei. Iniziò a baciarle il seno, mentre con le mani accarezzava la sua coscia. Rose si avvinghiò dolcemente al corpo di lui e cominciò a toglierli gli abiti. Lo capovolse e continuò a spogliarlo, poi prese a baciargli il dorso nudo intrecciando le loro mani. Si unirono delicatamente l’uno all’altro.
Jackie e Pete iniziarono a preparare il pranzo.
“ma da quanto tempo sono rinchiusi li sopra?”domandò un po’ infastidito Pete.
“non fare il padre geloso,lo hai aiutato proprio tu a farli riappacificare!”commentò Jackie mentre tagliava le carote.
“si !ho capito ma …”
“ma ma ma…la voi finire! Passami quel tacchino e gira la pasta sennò scotta!”troncò il discorso Jackie.
Dopo che i piccioncini finirono il loro adorato “discorso”,si coccolarono a vicenda.
Il Dottore aveva appoggiato la propria testa sugli addominali di lei e l’accarezzava con il viso,mentre lei con le punte dei diti sfiorava dolcemente il braccio di lui.
“ci pensi pochi giorni e addio Inghilterra e salve Grecia!”disse la ragazza con voce speranzosa e desiderosa.
“già! Tra pochi giorni saremo lì!speriamo che tutto vada bene!”confermò lui.
Rose guardò l’orologio e di colpo disse: “sono le 14:00, ti rendi conto da quanto siamo qui?”.
“ben 2 ore e 26,no 37 minuti per la precisione!”precisò lui con ironia.
“oh…mamma,che cosa avranno pensato i mie genitori,che figuraccia!”commentò la ragazza mettendo una mano in fronte per la vergogna.
Il Dottore alzò la testa, si voltò verso di lei si distese sul suo corpo e disse sensualmente tra i baci sul collo: “avranno pensato quello che abbiamo fatto!”precisò.
“appunto!”rispose lei un po’ agitata.
“appunto le 2 ore e 37 minuti più belle della mia vita!”commentò lui prendendo a baciarle il decolté.
“no!no!no!non fare così, sai che entro in estasi quando inizi a baciarmi il corpo, invece devo essere ferma e…”
“si! tu stai ferma che faccio tutto io!”propose lui continuando.
“Oh…oh…oh…OH!NOOO! ferma intendo di pugno! Dobbiamo smetterla! Andiamo su! vestiamoci!”propose la ragazza uscendo dalle “grinfie”di lui che faceva resistenza.
“no!avevo un “discorsetto” che desideravo fare!”commentò un po’ dispiaciuto lui utilizzando una voce da bambino.
“abbiamo “discusso”abbastanza! No trovi?”rispose lei dolcemente mentre si allacciava il reggiseno.
Lui si alzò, le cinse i fianchi da dietro e baciandola sulla spalla pronunciò passionalmente: “io di te non ne ho mai abbastanza!”.
 

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Capitolo 10
*** Grecia Arriviamo! ***


X Capitolo

Grecia Arriviamo!


Ormai il fatidico giorno era arrivato Rose e il Dottore si alzarono e di fretta e furia si prepararono ad uscire. Arrivarono all’aeroporto con un’ora in anticipo  e fecero lì colazione. Ordinarono 2 cornetti alla marmellata di pesca e ,per lui, un the, invece lei un caffè macchiato. Dopo il check in delle valigie salutarono Jackie Pete e Tony che erano arrivati da poco e poi si imbarcarono.
Entrarono mano nella mano sorridendosi a vicenda. Rose era seduta vicino al finestrino e lui affianco. Scelsero la prima classe. Vennero accolti molto bene,con noccioline a volontà ,una lista di dvd per la scelta dei film, champagne ed altre bibite. Molti dei passeggeri si presero la mascherina con l’intensione di fare una bella dormita visto che il volo durava 4 ore,ma a Rose e al Dottore non serviva, erano così eccitati che niente e nessuno poteva calmarli.
“buongiorno signore e signori passeggeri, vi ringraziamo di aver scelto la nostra compagnia  . Ricordiamo ai signori viaggiatori che l’arrivo previsto per Atene è verso le 14:00. Vi preghiamo di allacciare le cinture di sicurezza e vi auguriamo un piacevole viaggio!” annunciò l’hostess ai passeggeri.
Rose prese la mano del Dottore, era molto emozionata per il decollo: “pochi minuti è saremo in viaggio!per quanto possa essere abituata è sempre emozionante e poi se aggiungiamo che partiamo per 15 giorni per restare completamente soli, questo l’ aumenta di sicuro”confessò la ragazza sorridendolo.
“  non vedo l’ora di appoggiare i piedi su un altro suolo!”disse lui agitato ed emozionato allo stesso tempo.
Durante le prime due ore Rose e il Dottore chiacchierarono sul loro passato e su quello che volevano fare in quella vacanza. Ridevano e scherzavano,erano molto felici.
Dopo le due ore,l’aereo si muosse leggermente e nel Dottore iniziò a diffondersi un piccolo sospetto.
“è da un po’ che va  avanti così, non ci sono nuvole e neanche turbolenze di nessun genere come mai persiste?” si domandò lui con quell’aria da professorino.
Subito poco l’hostess annunciò negli altoparlanti: “ci scusiamo per questi scossoni! Il capitano informa che è un comportamento normale, capita spesso in queste tratte”calmò.
“è vero Dottore? è così? non per niente, ma dura da ben 30 minuti e sembra un po’ strano!”domandò Rose sospettosa dell’accaduto osservandolo.
“non ti so dire! comunque attendiamo un altro po’ ,poi vedremo… E alla fine come andò con il professore ?” eclissò lui continuando il loro discorso.
La turbolenza continuò per ben altri 30 minuti,poi all’improvviso un lampo di luce verde aspirò l’aereo. Tutto di un tratto  venne parcheggiato su un isola deserta coperta da soli alberi e piante con una catena montuosa al suo interno. I passeggeri, compreso i piloti e le hostess, scesero dall’aereo e stupiti guardavano il paesaggio che vi si presentava.
“Dottore, ma cosa è successo? e poi da dove proveniva quella luce verde? Sarà stata quella luce a portarci qui?”domandò incuriosita e un po’ spaventata la ragazza.
“cosa?!!... comunque credo che tu abbia perfettamente ragione. A proposito lo sai che stai diventando sempre più brava!”disse lui con un sorriso cambiando argomento.
“beh…grazie Dottore,ma ritorniamo all’isola e all’aereo,come ne usciamo da questa situazione?”
“non lo so ! per prima cosa chiediamo ai piloti se hanno visto qualcosa!”ideò lui avvicinandosi a passo svelto verso di loro, seguito dalla ragazza.
“scusatemi! Io sono il Dottore e lei è Rose ,potremmo sapere se per caso avete visto dei movimenti sospetti? oltre ovviamente alla luce verde!”domandò lui incuriosito.
“beh…non saprei,tutto era nella norma non c’era niente fuori posto. A parte … ti ricordi Marc … i livelli del carburante!”
“quali livelli? perché cosa avevano?”domandò incrementando il tono di voce incuriosita il Signore del tempo.
“beh…si… i livelli del carburante tutto ad un tratto si sono alterati, si alzavano e poi si abbassavano ed all’improvviso quel fascio di luce, ed eccoci qui!spiegò l’altro pilota.
“potrei vedere il ponte di comando?”chiese a stile professorino ai due.
“ma scusi lei chi è?”domandò uno di loro.
“ve l’ho detto, sono il Dottore!”
“ Dottore chi? Qual è il suo nome? E poi visto che è un dottore mi può dire come può un ponte di comando di un aereo essere di sua competenza?” insistette il pilota.
“allora! mi chiamo John Smith sono un dottore di scienza,laureato in chimica  e fisica della meccanica ed altro ancora che non sto qui ad elencare. Vi basta questo?”si presentò lui utilizzando la sua carta psichica.
“d’accordo Dottore venga con noi le facciamo vedere!”dissero entrambi facendo strada.
“grazie!”rispose lui intascando la carta psichica.
“ io rimango qui, vedo se qualcuno si è fatto male,e faccio delle domande in giro,sarà mai che riesca a trovare delle informazioni!”informò la ragazza ad alta voce frenando il Dottore che si girò dal suo discorso.
“ottima idea! a dopo e buon lavoro!!!”salutò da lontano ,avviandosi poi con i due piloti.
Rose si avvicinò ad un hostess che era vicina ad una donna anziana seduta su una roccia.
“tutto bene signora?”domandò gentilmente Rose.
“si grazie fanciulla, sono solo un po’ scossa dalla situazione. Lei sa cosa sia accaduto?”rispose la vecchina.
“no! ma ben presto troveremo una via d’uscita!”rassicurò la ragazza.
“sei sicura che potremmo tornare a casa?”domandò spaventata l’hostess.
“si certo, non preoccuparti. Dimmi, come ti chiami?”chiese per distrarre la ragazza.
“mi chiamo Donna Tresor!”si presentò lei.
“oh… che bel nome! ho un’amica con questo nome,ne sono molto affezionata. Piacere di fare la tua conoscenza io mi chiamo Rose Tyler. Dimmi, da quanto lavori come hostess?”continuò a chiedere la ragazza per distoglierla dalle sue paure.
“oh… ma tu sei la figlia di Peter Tyler! l’inventore delle bibite energetiche. Mi domandavo chi fossi, avevo già visto il tuo volto!”interruppe ,entusiasta, il discorso l’anziana.
“si signora sono proprio io,con chi ho l’onore di parlare?”domandò dolcemente Rose con un sorriso compiaciuto.
“oh…scusami tanto! Con tutti i 70 anni che ho, mi sono dimenticata dell’educazione,che vergogna. Mi chiamo Marie Morrent”si presentò la signora con un leggero rossore sulle guancie per la vergogna.
“piacere di fare la sua conoscenza!”disse Rose con un bel sorriso sul viso.
“scusami per l’interruzione è stata per la troppa emozione”si scusò la vecchina all’hostess.
“non si preoccupi signora! Comunque per rispondere alla tua domanda, lavoro qui da ben 4 anni e mezzo circa”concluse il discorso l’hostess.
“e ti piace il tuo lavoro?”continuò a chiedere Rose con lo stesso scopo.
“si moltissimo. Sono stata in tantissimi posti; ho visto molti paesi e in un solo giorno mi trovavo in tre luoghi diversi. E’ magnifico viaggiare! io l’ho adoro,ma ora con questo, non so più se mi piace così tanto”si sconsolò la ragazza.
Rose le mise una mano sulla spalla e le disse con serietà e molta tranquillità: “ascoltami bene Donna, può capitare nella vita un piccolo intoppo ma tutto si può aggiustare anche le situazioni che sembrano le più complicate, come questa, hanno una via d’uscita. Io sono stata in posti ,luoghi e situazioni che non potresti mai immaginare è pure continuo ad essere serena e fiduciosa. Quindi non ti abbattere, non sembri una ragazza che si ferma al primo ostacolo. Ho ragione? Perciò forza e coraggio fammi un bel sorriso. La vita deve essere presa con un sorriso e non con un pianto!”cercò di rafforzare alla ragazza.
Nel frattempo il Dottore esaminava il ponte di comando e notò, con il suo cacciavite sonico, un’alterazione dei livelli all’interno del motore che continuava a persistere.
“si potrebbero aprire i motori dell’aereo?”domandò uscendo.
“no Dottore! mi segua che le faccio vedere!” rispose un pilota.
Arrivarono sotto la pancia dell’aereo, il Dottore lo aprì facilmente con il suo cacciavite sonico. Il pilota rimase stupito da quel gesto, visto che l’aereo non può essere smontato facilmente. Appena aprì lo sportello vide delle piccole particelle, color rosso vivo, che si muovevano tra di loro. Il Dottore cercò con il cacciavite di analizzarle ,poi ,quasi velocemente, chiuse per paura che il vento le poteva trascinare via. Rimase sconvolto dal risultato.
“allora ? cosa sono quelle cose rinchiuse qui dentro?”domandò preoccupato il pilota.
“sono delle particelle di quantum visset . Una sola di quelle particelle potrebbe causare un big bang. Ma cosa ci fanno in questa parte dell’universo. Di solito vagano nell’emisfero nord della galassia Stars Reset !”si domandò ad alta voce; poi si diresse da Rose per metterla al corrente della scoperta.
La ragazza, in tanto, aveva fatto delle domande ai passeggeri,ma non scoprì nulla di rilevante,almeno così credeva lei.
“Rose ho scoperto cosa ha provocato il nostro atterraggio! Nel motore dell’aereo ci sono delle particelle di quantum visset capaci di creare una specie di big bang. Provengono da un'altra galassia di nome Stars Reset servono a creare le cose,quella galassia è un luogo molto povero e queste particelle continuano a creare incessantemente; ma dimmi, tu hai scoperto qualcosa?”domandò lui interrompendo di colpo il suo discorso.
“niente! Hanno solo visto ciò che abbiamo visto anche noi,a parte quel signore lì baffuto di circa 60 anni, si chiama Robert Passant, che dice di aver udito una specie di canto delle sirene provenire da fuori,ma secondo me aveva bevuto un po’ troppi drink!”  commentò ironicamente la ragazza toccandosi l’orecchino sorridendo.
“si!!!ma certo!!!come ho fatto a non pensarci!!! Queste particelle avevano un certo non so che di familiare,mi sembravano troppo rosse di solito le quantum visset sono rosa,ma ecco svelato l’enigma! provengono da Sirefinia il pineta delle sirene volanti,le più belle sirene che io abbia mai visto…oih!! Perché mi hai dato una gomitata nel torace? che ho detto!?”
“mi sembravi troppo eccitato nel ricordo di queste donne mezze umane e mezzi pesci,non trovi DOTTORE!!??”.
“oh…siamo gelose!...comunque,  stavo dicendo che queste particelle servono per creare la vita sott’acqua,ma ahi me sono quasi in via d’estinzione!e mi domando e dico cosa ci faranno qui?forse i movimenti delle galassie le hanno fatto arrivare fin qui!ma perché mai in un motore di un aereo?”continuava a porsi delle domande .
“Dottore credo che ti stia sfuggendo un’altra domanda!...”disse Rose guardando il  cielo dietro di lui.
“quale?”si girò come lei guardando nella stessa direzione, spalancò gli occhi, non credendo a ciò che vedeva.
“…a quella astronave che emette quella strana luce verde che abbiamo visto prima!”specificò la ragazza indicando stupita.
“credi che siano quelle pescioline che tu adori tanto?!!”chiese la ragazza con un tono ironico guardandolo mentre lui fissava l’astronave.
“su via Rose non è il momento di scherzare!comunque credo che tu abbia ragione!”rispose con quella sua voce isterica.
Dall’astronave scesero molte bellissime donne con capelli raccolti da un codino e una stella marina fissata su di un lato,indossavano un elegante vestito giallo tranne che per una, la quale indossava un fantastico vestito lungo verde; e avvolta ai fianchi avevano un’alga marina. La straordinarietà di queste donne e che  avevano le gambe. Si avvicinarono al gruppo dei passeggeri e dalle loro  collane a forma di conchiglia d’oro uscì una meravigliosa canzone,che fece svenire tutti gli uomini. Rimasero ancora coscienti il Dottore e tutte le donne del gruppo. La donna ,con l’abito verde, stupita della resistenza di lui si avvicinò con un passo molto elegante,che per l’emozione il Dottore deglutì. Rose se ne accorse e subito pronunciò  piccole tossi per distoglierlo dalla situazione.
“come ti chiami ?”chiese seducentemente la donna.
“Dottore! potrei sapere con chi ho l’onore di parlare?”si presentò lui  entusiasta dalla bella presenza.
“io sono Serefy la regina dei 12 mari di Sirefinia. Ma tu Dottore come mai non sei svenuto come tutti?”domandò incuriosita .
“sono abituato al vostro canto,da quando avevo 14 anni mi insegnarono a resistere alle vostre canzoni, per questo non mi fanno nessun effetto!”spiegò lui con aria da professorino.
“ragazze avanti con gli spruzzi soporiferi!” ordinò la regina.
“NO NO NO! A LEI NO !”precisò il Dottore mettendosi davanti a Rose.
La regina acconsentì senza fare domande,ovviamente se ne accorse che lui era preoccupato per la ragazza e ,per la sua straordinarietà, la risparmiò.
“che state facendo? perché dovevate addormentarli? cosa avete in mente?”si agitò Rose. Il Dottore l’afferrò tra le braccia e le disse:
“Rose non preoccuparti li hanno solo addormentati!! tutto qua!”
“… la cosa più importante è… cosa ci fate voi qui?non siete un po’ lontanucce dal vostro pianeta?”continuò lui rivolgendosi alla donna-sirena.
“beh…se ci tiene a saperlo… il nostro pianeta sta scomparendo”precisò.
“oh…ma adesso è tutto chiaro, ecco perché siete qui, state cercando le particelle per ricostruire Sirefinia. Me lo sarei dovuto spiegare prima . Levatemi una curiosità, come sono finite queste particelle nel motore di un aereo?”domandò incuriosito intascando le mani.
“le stavamo inseguendo, ma all’improvviso sono cadute nell’orbita di questo pianeta,le tracce orami sembravano sparite, ma poi le abbiamo localizzate in quell’astronave volante (aereo) e l’abbiamo presa con il raggio traente e fermata qui per poterle prendere”spiegò la donna con un tono da regina qual era.
“ah…ok! Se mandate qualche addetto con gli attrezzi ve le daremo con molto piacere!”precisò lui con voce entusiasta.
La regina si avviò dentro l’astronave per avvisare i sudditi,mentre il Dottore e Rose si avvicinarono ai motori dell’aereo.
“ma cosa hanno fatto a tutti i passeggeri ?stanno bene?”domandò a bassa voce la ragazza,mentre lui cercava con il cacciavite di aprire lo sportello.
“si! li hanno solo addormentati!non preoccuparti, l’effetto passerà tra breve! abbiamo solo il tempo di prendere queste particelle e di vederle scomparire!” spiegò lui.
“ma come mai hanno le gambe?”domandò la ragazza e prima che lui potesse risponderle, la regina, che nel frattempo li aveva raggiunti, le spiegò: “solo queste che tu hai visto le hanno! è una nostra particolarità, possiamo decidere se avere le gambe o la coda!”
“ah…capisco come noi donne che possiamo decidere se portare la gonna o il pantalone! Fico!!”esultò la ragazza.
“regina Serefy eccole qua le particelle che inseguivate”spiegò lui indicando il posto.
I sudditi si avvicinarono presero una specie di conchiglia gigante e aspirarono immediatamente tutte le particelle.
“grazie della vostra gentilezza!”ringraziò la regina .
“non c’è di che!”rispose cordialmente lui affascinato dalla bellezza della sirena.
“per ringraziarvi,i miei sudditi trasporteranno i passeggeri all’interno della vostra astronave (aereo) e vi rifaremo partire, ridandovi il tempo perso!!”spiegò la regina.
“grazie mille !!” disse lui baciando la mano della sirena.
Così accadde, l’operazione durò 10 minuti. Tutti i passeggeri vennero portati in aereo, i due capitani sul ponte di comando. Le sirene salirono a bordo e con il raggio traente lo misero in volo. Dopo qualche secondo quasi contemporaneamente si svegliarono tutti . Le sirene lasciarono silenziosamente la terra e l’aereo continuò il suo percorso, in preciso orario come promesso. Rose si accorse che nessuno si meravigliò della situazione,almeno si aspettava volti incerti e domande incessanti, ma invece niente di niente.
“Dottore come mai nessuno dice nulla?non ti sembra un po’ strano?”domandò incuriosita.
“no! no! Quando li hanno addormentati li hanno fatto dimenticare tutto ciò che è successo. Per loro è come se non fosse accaduto nulla! Ecco perché non ho voluto farti addormentare, sennò ti saresti persa tutto! Non sono stato geniale!!”disse con un sorriso .
“ah capisco , credo che abbiano fatto bene,non penso che sarebbero riusciti a sostenere un incontro del terzo tipo!!”commentò lei con un accenno di ironia.
“ma Dottore levami una curiosità, come facevamo a capirci? loro parlavano come noi , come è stato possibile?!!”domandò incuriosita.
“quella conchiglia dorata che avevano al collo serve anche da traduttore in modo tale da poter comunicare con tutti senza problemi di lingua!!”spiegò con naturalezza lui.
“ prima hai detto che queste particelle sono in via d’estinzione,suppongo che riguardano per l’universo giusto,come mai anche qui vi è la stessa medesima situazione,non dovrebbe avere qualche modifica?!”chiese incuriosita la ragazza.
“sai Rose, alcune cose rimangono uguali, forse avranno qualcos’altro di diverso,forse il mare invece di essere verde, su questa versione di Sirefinia sarà rosso!”ipotizzò lui.
“può darsi, chi può saperlo!”concluse infine lei.
Passarono anche le ultime due ore di viaggio rimanenti. Arrivarono puntualmente alle 14:00 all’aeroporto di Atene. Scesero tutti i passeggeri . Rose e il Dottore, mano nella mano, aspettavano i bagagli come tutti . Ai due si avvicinò quella simpatica vecchietta che la ragazza aveva conosciuto in spiaggia e le disse :
“ma lei è Rose Tyler! la figlia di Peter Tyler ,come è simpatico suo padre! sa ho comprato tutti i suoi prodotti e ne sono soddisfatta!”
“grazie signora glielo farò sapere!!”rispose gentilmente Rose con un sorriso .Era molto divertita della situazione,sembrava di rivivere la scena della spiaggia.
“ma che bella coppia che siete! mi ricordate io e il mio caro defunto marito,come ci amavamo tanto. Basta con i tristi ricordi. Vi auguro una bella permanenza! Arrivederci” concluse la signora baciando affettuosamente i due piccioncini.
Rose e il Dottore finalmente uscirono dall’aeroporto, presero un taxi e si diressero in albergo. Era molto distante dalla città visto che Atene non si affacciava sul mare. L’albergo non era per niente male era uno dei più rinomati della penisola.  
“buona sera! siamo il signor Smith e la signorina Tyler!”informò al portiere.
“bene arrivati signori! Il vostro chalet è il n°12! Vi auguriamo un delizioso soggiorno!” spiegò il receptionist.
Rose e il Dottore vennero accompagnati da un fattorino . L’albergo disponeva di camere nell’edificio e di ben 20chaletche si poggiavano direttamente sulla spiaggia. Appena arrivarono vennero lasciati soli.  Poggiarono le valigie sul letto e quasi contemporaneamente uscirono fuori dalla veranda che portava direttamente al mare.
Rimasero estasiati dallo splendore che videro, una spiaggia bianca come il latte, un mare tranquillo con poche onde che suonavano una dolce e rilassante melodia.
“eccoci qua Grecia!!!”esclamò il Dottore .
Rose prese la mano di lui e se lo trascinò sulla spiaggia. Si misero a rincorrersi a schizzarsi acqua e a ridere. Poi ,dopo un po’ di tempo,si sedettero ed assistettero al tramonto. Videro il sole immergersi nel profondo blu del mare e il cielo farsi arancione proprio come Gallifrey. Rose vide il volto di lui scurirsi,quando a volte il cielo di sera diventava arancio, nel Dottore vi era quella stessa espressione,  l’accarezzò il braccio per fargli sentire la sua vicinanza. Lui si girò verso di lei, si avvicinò con il volto e la baciò appassionatamente. Rose appoggiò le sue braccia dietro il suo collo e lo invitò a distendersi su di lei. Continuarono ad abbracciarsi e  baciarsi per l’intera serata, felici dell’esito della giornata.


Siamo arrivati al tanto acclamato viaggio in Grecia. Il capitolo non è tanto articolato,anzi molto semplice nel contesto,non volevo che anche questi alieni fossero spietati,alcuni possono aver bisogno di aiuto e solidarietà ed è quello che ho voluto inserire. Non tutti gli alieni sono crudeli malvagi o semplicemente cattivi ,c’è ne sarà qualcuno che si salva! No? Spero che la mia idea vi sia piaciuta! I prossimi capitoli riguarderanno esclusivamente Rose e il Dottore nella loro vacanza,quindi non ci saranno incontri del terzo tipo! Credo che abbiano bisogno di un po’ di pace da questa vita frenetica ed emozionante, nonostante ciò ne vedremo delle belle! 
 

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Capitolo 11
*** Rose mi vuoi sposare? ***


XI Capitolo

Rose mi vuoi sposare?


La melodia delle onde del mare, il canticchio dei gabbiani che volavano in quel cielo azzurro e limpido senza nuvole, un venticello dolce e caldo che muoveva le fronde delle palme che si innalzavano per le coste balneari e le prime luci del sole che penetravano nelle  vetrate dello chalet ; svegliarono dolcemente i piccioncini abbracciati nel grande letto matrimoniale .
“Buon giorno”disse romanticamente lui accarezzando i suoi capelli.
“buon di’!”rispose lei girandosi dalla sua parte e baciandolo sul braccio.
“dormito bene!!??”domandò con lo stesso tono il Dottore.
“splendidamente!!!!!!!!!! Ma solo per metà notte!!”rispose la ragazza.
“perché? hai sofferto di insonnia?”domandò preoccupato, spalancando gli occhi.
“diciamo che ho sofferto di un’insonnia piacevole!!”precisò lei con un tono ironico accennando un sorriso ricordando l’intima notte passata insieme.
“uhmm… che ne dici se ti facessi rivivere quell’insonnia??!!”domandò retoricamente e provocante lui adagiandosi sul suo corpo. Iniziò a baciarle delicatamente il collo e le spalle per poi scendere sul braccio,mentre le mani si infilavano sotto le lenzuola per accarezzarle il suo splendido corpo nudo. Rose emetteva sorrisi di piacere e qualche gemito. Prima che potessero iniziare il loro adorato “discorsetto”, bussarono alla porta. I due rimasero stupiti, si distaccarono; il Dottore indossò la vestaglia e si diresse alla porta, aprì…
“buongiorno signore! Le abbiamo portato la colazione in camera come il programma prevede!!” disse il cameriere mentre entrava con il carrello nella stanza.
“oh…si…certo…la colazione!! Ben fatto ragazzo!! Eccoti la mancia e buona giornata anche a te!”rispose scettico il Dottore invitando il ragazzo ad uscire dalla stanza. Desiderava tanto rientrare nella camera da letto dove l’aspettava una colazione niente male, il cibo poteva attendere, visto le circostanze promettenti della mattinata.  
Il Dottore si precipitò nella stanza, vide Rose distesa sul letto con le braccia poggiate sul cuscino, il lenzuolo che copriva metà corpo,lasciando scoperta una gamba e il ventre. Lui rimase lì per un paio di secondi a contemplarla.
“cosa c’è?”domandò lei incuriosita dallo sguardo profondo di lui.
“pensavo che se un pittore dovesse ritrarti, il quadro non ti darebbe giustizia , sei cosi PERFETTA, che ogni cosa al tuo confronto sarebbe effimera” rispose lui squadrandola.
Rose alzò il lenzuolo per scoprire il resto del corpo e disse romanticamente: “a cosa serve avere un quadro se puoi avere l’originale!!” .
Il Dottore le sorrise si tolse la vestaglia e salì a gattoni sul letto. Prese a baciarle la gamba delicatamente come se volesse assaporarne il dolce sapore del suo corpo. Pian piano salì sempre di più, arrivò alla bocca e la baciò appassionatamente. Rose lo capovolse e si distese su di lui. Iniziò a baciagli il torace,mentre con le mani gli accarezzava il corpo.
Dopo l’adorabile “discorso” mattiniero fecero colazione e si prepararono per la spiaggia. Rose indossava un bikini blu con motivi floreali bianchi, un grazioso capello di paglia e un pareo bianco. Lui appena la vide rimase a bocca aperta per lo stupendo aspetto fisico della ragazza.
“pensi sempre al quadro??!!”chiese lei ironicamente per smuovere l’atmosfera.
“a dire il vero mi dispiacevo per gli uomini!”rispose lui continuandola a guardare.
“in che senso ti dispiace per gli uomini ?”ribadì la ragazza incredula della risposta ricevuta.
“beh… si… non hanno te!!”rispose guardandola fissa negli occhi.
Lei sorrise, si avvicinò, gli cinse i fianchi ,si alzò sulle punte e lo baciò intensamente sulle labbra e disse: “invece io non mi dispiaccio per nulla delle donne, ansi sono contenta per me stessa perché io ho al mio fianco il migliore degli uomini nonché il signore del tempo! Quante di loro possono dire lo stesso! Beh… nessuna,mentre io posso vantarmene di essere fidanzata con l’uomo più sexy dell’universo!”; poi mano nella mano si diressero in spiaggia attraverso la loro veranda che li portava diritti al mare.
In spiaggia c’erano molti ombrelloni con tavolini e un paio di sdraio per ciascuno, per ragione di privacy tra gli ombrelloni c’erano 5 metri di distanza.
Appena arrivati al loro, il Dottore e Rose si precipitarono al mare.
“come è fredda, non me l’aspettavo!!”disse la ragazza distanziandosi dall’acqua.
“su dai !! abbiamo passato cose peggiori !!”incitò il Dottore allungandogli la mano.
Rose si avvicinò gli prese la mano e disse con gli occhi dolci: “ possiamo aspettare qualche minuto, il tempo che il mio corpo si abitui!!”.
“ma certo amore cosa pensavi che ti avrei trascinata a forza in acqua, sai che può venire una congestione!! E io ti voglio bella, fresca e in salute per queste vacanze!! Parola di Dottore!!”  rispose lui alzando un po’ la voce da isterico.
Rose mentre aspettava, osservava il panorama in acqua, quel giorno c’erano tante persone : due ragazzi che giocavano a palla volo, un padre che aiutava la figlia a nuotare, un gruppo misto di ragazzi che si schizzavano l’acqua e molta gente che nuotava a solo, al largo c’erano le navi e qualche piccola imbarcazione dove si divertivano amici e parenti. Senza rendersene conto Rose si trovò in acqua mano nella mano con il suo fidanzato.
“non mi sono accorta di niente!!”precisò la ragazza entusiasta.
“che ne dici di farci una nuotata al largo?” propose lui prendendola per i fianchi da dietro poggiando il mento sulla sua spalla destra.
“ok!! A chi arriva primo alla boa!!” disse la ragazza tuffandosi e iniziando a nuotare.
“ma così non vale !!”ribadì lui cercando di raggiungerla.
“non ti lamentare e nuota o dovrò aspettarti per tutta la giornata sul traguardo!!” urlava da lontano.
Vinse Rose, come era prevedibile, lui la raggiunse poco dopo. Arrivò e l’abbracciò . Poi la prese in braccio e la buttò in acqua. Rose appena emerse lo spinse sott’acqua . Iniziarono a schizzarsi. All’improvviso lui si fermò guardando seriamente la ragazza di fronte a sé. Rose notò questo suo atteggiamento e si frenò,si avvicinò e gli chiese preoccupata: “tutto bene? mica ti ho dato fastidio??”.
“no niente!! Pensavo a tutto questo ,chi l’avrebbe mai detto che avrei trovato l’amore e la felicità!!”rispose lui guardandola intensamente negli occhi.
Lei l’abbracciò, poi lentamente si avvicinò alle labbra e lo baciò intensamente. Era così contenta di aver sentito quelle parole, nonostante stessero insieme da molt, in quell’universo parallelo, la preoccupazione che lui si sentisse un pesce fuor d’acqua era un costante pensiero che emergeva nei suoi momenti di solitudine. Rimasero così per molto tempo a coccolarsi e a baciarsi tra le onde.
Successivamente risalirono in spiaggia e si distesero sui lettini. Il Dottore leggeva una rivista scientifica, mentre Rose ,distesa a pancia sotto, ascoltava le musiche dall’ipode .
“tesoro potresti spalmarmi la crema abbronzante !!” chiese la ragazza togliendosi gli auricolari, e posando l’mp3 nella borsa, aveva ascoltato abbastanza.
Il Dottore posò il giornale, prese la crema e delicatamente la spalmò su tutta la schiena.  Le sue mani si muovevano dolcemente sulla pelle della ragazza che la prese a massaggiarla. Rose si sentiva in paradiso non poteva desiderare nient’altro: il suo uomo le massaggiava romanticamente la schiena . Dolcemente  si allungò su tutto il corpo, facendo entrare in estasi la ragazza.  Pian piano si avvicinò con la bocca sulla sua spalla e  prese a baciarla centimetro per centimetro. Rose era immobile su quel lettino,si godeva le amorevoli coccole, desiderava che quel momento non finisse mai.
Si fece ora di pranzo e i due si diressero nella loro stanza per prepararsi . Giunti al ristorante dell’albergo ,i due ordinarono un pranzo leggero, avevano organizzato un pomeriggio turistico ad Atene. 
Nel primo pomeriggio uscirono e si diressero verso il centro, desideravano visitare tutte le bellezze di Atene dai templi ai teatri antichi dove si esibivano numerose opere. Rose aveva portato la macchina fotografica . Fecero molte foto, volevano immortalare tutti quei momenti insieme. Visitarono il famoso Partenone, l’arco di Adriano, la stoà poikile sull’agorà della città. Il Dottore le faceva quasi da cicerone spiegandole le varie lotte e battaglie dei greci che erano dipinte sulle mura della stoà. Rose apprendeva con grande curiosità e le piaceva tanto vedere il Dottore sicuro di sé con tanta esperienza raccontare quelle storie. Forse in una di quelle lui vi si era trovato veramente. Chi sa? Ma non era il luogo adatto e il momento opportuno per parlarne, si dovevano divertire e i ricordi lontani di vecchie e passate avventure non dovevano avere spazio. La gente per strada li osservava, loro portavano gioia ed allegria, tutti si resero conto che i due erano innamorati follemente l’uno dell’altro. Dopo tutto quello girovagare decisero di rientrare e di prendersi un gelato in un bar e mangiarlo seduti in spiaggia a godersi il tramonto, non era da tutti i giorni osservare quello splendido panorama. Rose si prese un cono con cioccolato, fior di latte e fragola, mentre il Dottore prese un cono con crema con gocce di cioccolato, limone e bacio. Si sedettero e se lo gustarono in silenzio.
All’improvviso Rose,ingenuamente, gli chiese : “mi fai assaggiare il bacio?!”.
“si certo!! Avvicinati!”rispose lui.
Si avvicinò, ma prima di poter assaggiare il Dottore spostò il cono e la baciò intensamente.  Talmente fu lungo quel bacio che i gelati iniziarono a sciogliersi e a colare nelle mani, ma ai due non sembrava importare tanto quello che stava avvenendo. Dopo poco: “beh… squisito! Credo che la prossima volta lo prendo anche io al bar!” commentò la ragazza ironicamente dopo l’appassionante e lungo incontro.
“spero che tu stia parlando del gusto , sai non vorrei trovarmi a prendere a pugni il barista!!”rispose lui con lo stesso tono della ragazza.  
 “oh oh oh… il Dottore che aborra la violenza che prende a pugni un povero barista! Lo vorrei proprio vedere!” commentò Rose con un tono ironico.
“ma che significa! Il barista ti molesta ed ecco che intervengo io, non c’è niente di male a salvare la propria donna!”spiegò lui cercando di arrampicarsi sugli specchi.
“e tu che ne sai se mi sta molestando, non può essere che io ci provi gusto a baciarlo!”stuzzicò .
“ah…si… ci provi gusto! Vieni qui che ti faccio vedere io CI PROVI GUSTO!” rispose abbassandola sulla spiaggia adagiandosi su di lei, la guardava così intensamente che la ragazza si sentiva osservata internamente. A interrompere questo momento pieno di emozione fu proprio Rose : “Dottore non so te, ma il mio gelato si sta sciogliendo!”.
“e allora? Ormai abbiamo mangiato abbastanza,non voglio minimamente spostarmi di qui, desidero saziare un’altra fame che mi è arrivata!”rispose romanticamente lui guardandola negli occhi.
Mentre il Dottore prese a baciarle sulle guancie, dietro all’orecchio e sul collo, la ragazza affermò con il suo stesso tono : “ vedo che tu non ti sazi mai!”.
“di questo cibo mai e poi mai!”.
Dopo il romantico pomeriggio passato tra le coccole in spiaggia osservando il meraviglioso tramonto, i due raggiunsero l’albergo per prepararsi alla cena. Il Dottore, con la meraviglia della ragazza, aveva prenotato un tavolo in un ristornate molto elegante e costoso della città. Come tutte le donne, Rose era in ritardo per questo il Dottore decise di lasciarla sola, l’avrebbe aspettata all’ingresso dell’albergo. Dopo qualche minuto ,ben 15 per l’esattezza, Rose raggiunse l’hole che si accedeva, dall’esterno, attraverso una lunga scalinata rossa, la scese con grande eleganza . Indossava un abito rosso fuoco con uno scialle nero con piccole rose rosse disegnate e scarpe aperte, tacco 12 nere, che si fermavano con una fibbia sulla caviglia, aveva i capelli con boccoli raccolti in un codino da un lato e la frangetta stirata. Il Dottore quando la vide rimase stupito a bocca aperta per la bellezza della donna, si avvicinò alla scala per prenderle la mano ed aiutarla nell’ultimo scalino, appena arrivò le disse affascinato con la luce negli occhi : “ questa sera sei bellissima, farai invidia a tutte le donne e avrai tutti gli occhi degli uomini. Sei stupenda!”.
“beh… grazie, ma vogliamo parlare di te! Con questo smoking nero e la camicia bianca sembri tanto 007! Farai gola a tutte!” rispose la ragazza facendogli un complimento.
I due si sorrisero armonicamente, lui le baciò delicatamente, per ringraziarla, dietro all’orecchio e poi raggiunsero il ristorante. Il locale era uno degli più belli che Rose avesse mai visto in vita sua. L’ingresso era decorato da una miriade di composizione di fiori freschi,le mura prevedevano affreschi che richiamavano il mondo del mito tra divinità ed ancelle. L’intero ristorante presentava colonne ioniche di marmo bianco e lo stesso pavimento era composto da lastre di marmo pregiato e delicati mosaici che raffiguravano elementi geometrici di raffinata bellezza ed eleganza. Il soffitto era ornato anch’esso da molti affreschi particolari dai quali vi si snodavano lunghe catene  color argento che culminavano con enormi lampadari ornati di piccoli diamanti luccicanti. La sala presentava enormi finestre che davano la vista sul mare. Ogni tavolo era molto distante dall’altro coperti da eleganti tovaglie azzurre  che arrivavano a toccare terra, mentre le sedie erano coperte da rivestitura dello stesso colore dell’arredo. In poche parole quel luogo sembrava disegnato, quanto fosse bello.
Il Dottore notò lo stupore della ragazza, era dai tempi del tardis che non faceva quell’espressione di avere davanti qualcosa di diverso, magico, nuovo come un pianeta ,un secolo oppure, in questo caso, un lussuoso e romantico ristorante in una delle terre più belle del mondo. Il cameriere fece poi accomodare, non c’era bisogno di scegliere il menù era stato già prestabilito dal Dottore.
Tra una portata e l’altra …
“non potevamo scegliere altra meta migliore, questo posto è meraviglioso è speciale. Sai! mi ha sempre affascinato l’antichità ,la storia ,l’arte e questo luogo è proprio la culla di tutto ciò!” confessò la ragazza, mentre parlava aveva una vivacità negli occhi che emozionava il Dottore.
“hai ragione abbiamo fatto proprio bene!”commentò lui guardando il locale.
Prima che la cena si concludesse, all’improvviso arrivò un mazzo di rose rosse. Rose stupita lo prese tra le mani. Guardò sorridendo il Dottore.
“ma non dovevi!comunque sono bellissime!” ringraziò emozionata. Tutti in sala guardavano la coppia incuriositi per l’evento, non spesso si vedevano 50 rose rosse tutte in un botto, ma tra quelle rose c’è ne era una, finta, grande, posta al centro.
“e questa che cos’è?”domandò incuriosita e stupita la ragazza tirando fuori la rosa posando sul tavolo le altre.
“aprila!”rispose lui con un sorriso.
La ragazza l’aprì e vide una delle cose più belle della sua vita, un anello con tre diamanti incastonati nell’oro bianco. Spalancò gli occhi alla sua vista, poi guardò con lo stesso sguardo verso di lui;il Dottore tolse il fazzoletto dalle gambe, si alzò, prese l’anello dalla custodia si inginocchiò, prese la mano della ragazza e le disse:  “Ho pensato alla mia vita; a tutta la mia vita, di come l’ho trascorsa, e ho visto sempre un uomo solo con una cabina accompagnato dal suo triste passato. Ho viaggiato molto, ho viaggiato sempre senza mai fermarmi più del dovuto in un luogo ,avevo paura di mettere radici e di soffrire. Ma poi come un angelo caduto dal cielo, come un raggio di sole nella mia vita tempestosa sei arrivata tu, così innocente, bella, altruista è hai cambiato la mia vita. Non credevo di potermi innamorare così tanto di una persona, sono sempre scappato , fuggire è stata sempre la mia soluzione, correre era la mia salvezza, ma ora non voglio più fuggire voglio fermarmi è guardare il tempo che passa e lo voglio fare insieme a te, non voglio essere soltanto un signore del tempo che salta tappe o le  domeniche noiose, voglio essere un uomo che si costruisce e vive il suo tempo e  lo voglio fare con te. Rose mi vuoi sposare? So che può sembrare una scelta affrettata,ma abbiamo tutto il tempo del mondo, da poco viviamo insieme e da poco che ci consideriamo fidanzati,credimi non voglio saltare nessuna tappa,ma voglio che tu tenga quest’anello come mio pegno d’amore e che tu sappia che un giorno desidero portarti all’altare. Rose io desidero avere dei figli da te che abbiano il tuo stesso sorriso e la tua stupenda personalità, voglio invecchiare al tuo fianco e passare tutta la mia vita con te. Non desidero altro se no il tuo amore! Vuoi imbatterti in quest’avventura insieme a me?!”   Era tremendamente emozionato, in quel momento si sentiva vulnerabile ,non credeva di riuscire a dir tutto quello che pensava ,senza contare poi che era tra molte persone, ma per fortuna nessuno riuscì a sentire con precisione la proposta di lui. Vedeva il volto di Rose estasiato e stupito, si complimentò per la sua riuscita, aveva nuovamente meravigliato e sorpreso la sua donna.
“SI!!!” le sole due lettere che uscirono dalla bocca della ragazza emozionata dalla situazione.
Lui contento le mise l’anello poi si alzò, prese le mani della ragazza e l’aiutò ad alzarsi,si baciarono appassionatamente tra gli applausi delle persone.
La serata continuò sulla spiaggia con la luna piena che illuminava il mare calmo, nessuno a quell’ora camminava in quel luogo,erano soli mano nella mano a godersi quella tranquillità. Non parlarono per tutta la passeggiata non c’era bisogno di parole, se ne erano dette abbastanza, ora volevano solo assaporare quegli istanti insieme sulla riva del mare.
Dopo la romantica passeggiata i due si diressero nello chalet . Appena entrati Rose disse con voce provocante: “anche io ho una sorpresa per te!”. Poi si diresse in bagno, il Dottore mentre l’aspettava si tolse i vestiti superflui e si distese sul letto. Rose uscì dal bagno con un completino intimo nero che aveva comperato con sua madre, aveva i capelli sciolti e arruffati assomigliava ad una pantera,si avvicinò allo stereo e mise la famosa canzone che accompagna tutti gli spogliarelli del mondo. Si mise davanti al letto e dolcemente si accarezzò tutta, poi iniziò a togliersi le scarpe, poi il corpetto,infine fece una specie di lap dance. Il dottore in tutto quel frangente non fece altro che godersi lo spettacolo, ammaliato dalla bellezza della ragazza. Rose  spense la musica ,per non interrompere quel fantastico momento. Salì a gattoni e si sedette su di lui iniziandolo a baciare sulla spalla. Il Dottore gli sbottonò lentamente il reggiseno,lo lanciò per terra e prese a baciarle il decolté, facendola entrare in estasi, la capovolse e si distese su di lei continuando a baciarla. La ragazza si avvinghiava sempre di più al suo corpo,mentre lui l’accarezzava tutta. Si unirono dolcemente l’una all’altro. Passarono una delle notti più belle e romantiche di tutta la loro vita. Quella notte fu la prima, di una lunga serie, da promessi sposi.
 
Spero vivamente che anche questo capitolo vi sia piaciuto quanto me a scriverlo. Spero che la proposta sia all’altezza e che esprimi tutto l’amore che il Dottore prova per Rose, volevo che questa giornata fosse indimenticabile e meravigliosa. Spero di essere riuscita in questo!

Perdonatemi se ci sono errori casuali nel testo!
 
PS: Desidero ringraziare tutti coloro che stanno seguendo la mia storia, a chi recensisce, a chi la legge soltanto e a chi l’ha inserita nelle sue preferite! Credetemi lo apprezzo molto! Spero di non deludervi mai! Grazie mille ancora!  A Presto DR!    
 

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Capitolo 12
*** Non desiderare il Dottore d’altri! ***


XII Capitolo
Non desiderare il Dottore d’altri!


“Voglio passate tutta la mia vita con te, voglio dei figli  che ti assomiglino, voglio invecchiare accanto a te… Rose mi vuoi sposare?”
La ragazza si svegliò la mattina successiva con un sorriso sulle labbra, aveva ricordato quello che le era successo quella fantastica serata, ricordava ogni istante di quel meraviglioso momento, non se l’ho aspettava, no di certo, credeva che il suo Dottore ci avesse messo un po’ di tempo per farsi avanti, da poco avevano comprato casa e che si consideravano una coppia fidanzata, ma nonostante ciò le faceva piacere che, anche se precocemente, l’uomo che amava si era fatto avanti.  Passò il suo tempo ad osservare l’anello di diamanti che aveva al dito, non se lo tolse per andare a dormire, ormai quell’anello sarebbe rimasto lì per tutta la vita e non se lo sarebbe tolto per nulla al mondo. Lo ammirava come se fosse una reliquia , un oggetto che valeva tanto, in realtà per lei era così era la testimonianza dell’amore che il Dottore provava per lei. A distoglierla dal suo momento fu proprio lui che si voltò dalla sua parte e l’abbracciò.
“buongiorno!”disse appena aprì gli occhi.
“good morning!” rispose lei con un  sorriso smagliante.
“come mai già sveglia?”domandò mentre si stropicciava gli occhi.
“Mi sono svegliata da poco anche io, stavo solo ammirando l’anello che mi hai regalato!” rispose la ragazza continuando ad osservare il prezioso gioiello.
“ti piace?”domandò lui retoricamente mentre si avvicinava con il viso alla spalla di lei appoggiandosi sul cuscino, cingendola di più a sé.
“si moltissimo! Mi domandavo come mai l’hai scelto con 3 diamanti incastonati?” domandò lei girandosi verso di lui.
“i 3 diamanti rappresentano :il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro” rispose il Dottore indicando le pietre una alla volta.
“ fantastico,non ci avevo pensato è stata una bellissima idea!”rispose entusiasta la ragazza guardandolo fisso negli occhi.
“…e a proposito di ieri, oggi e domani cosa facciamo oggi?”chiese lei scherzosamente.
“rimanendo nel tema passato presente e futuro, so solo cosa voglio fare adesso!”confessò lui provocantemente spostando leggermente la ragazza adagiandosi su di lei .
“penso anche io che dovremo andare a piccoli passi ci penseremo dopo a cosa fare per il resto della giornata!” rispose lei romanticamente mentre le dita affondavano nei suoi meravigliosi capelli castani.
“io ho un idea ! e se facessimo solo “questo”? sai ho tanto bisogno di “discutere” con te !”propose lui ironicamente, mentre prese a baciarle il corpo nudo della notte antecedente.
“è… un’….ottima … ide…a…a…a!”rispose a tratti la ragazza entrando in estasi quando il Dottore si unì delicatamente a lei.
Rose si muoveva armonicamente con il corpo del suo amato, intrecciarono le mani mentre lui aumentava i movimenti. Il Dottore percepì un brivido sul fondo della schiena quando la ragazza lo accarezzò dolcemente , adorava le sue carezze sulla sua pelle .  Passarono un’intera mattinata infuocata di baci e di “coccole”. Dopo una veloce doccia e colazione, la quale si poteva chiamare pranzo visto l’ora che avevano fatto, i due si diressero al porto; desideravano visitare le isole vicine, dalla famosa Creta a tutto il resto. Si imbarcarono in un traghetto e dopo due ore di viaggio arrivarono su di un isola. Il giro turistico durò molto e per ultima si conservarono l’affascinante Creta .
Giunti lì,Rose e il Dottore rimasero estasiati di quel meraviglioso paesaggio che contemplavano davanti a loro: catene montuose che si estendevano all’infinito, i raggi del sole che accarezzavano le colline e gli stupendi resti archeologici che si reggevano in quei luoghi fantastici; era come se la natura e la storia si unissero armonicamente creando l’isola di Creta. I due iniziarono a visitarla, Rose aveva una mappa che consultava assiduamente, invece  il Dottore usava la macchina fotografica per mortalare quei momenti. Si unirono ad un gruppo di turisti inglesi. Rose fece subito amicizia  con il capo gruppo, un bellissimo ragazzo di 25 anni bruno, occhi scuri, muscoloso, greco di nascita che faceva da guida ai turisti. Il Dottore non gradì l’intesa della fidanzata  con quel ragazzo, ma durante la visita anche lui fece amicizia con una bellissima ragazza, alta, formosa ,con capelli rossi lisci e  voluminosi ed occhi azzurri come il cielo, proveniva da Londra; lo stesso comportamento del Dottore mostrò Rose non le piaceva come quella ragazza lo guardava o come rideva, le stava sui nervi, ma non fece nulla credeva in lui, credeva in loro, o almeno se lo ripeteva all’infinito per non scoppiare di gelosia, ormai era una ragazza ufficialmente fidanzata e sapeva quanto lei valesse per lui.   Fecero un piccolo break e il Dottore prese la palla in balzo presentando la ragazza a Rose…
“Rose! questa è Susan anche lei viene da Londra e studia all’università di lettere e filosofia !”
“ah… una studentessa di lettere! Molto piacere io sono la fidanzata!” si presentò lei con un tono un po’ arrogante. Nel mentre chiacchieravano, Rose assiduamente sagitava la sua mano sinistra per mostrare l’anello che portava al dito, un chiaro messaggio subliminare femminile per dire :  “sta attenta! questo è il MIO FIDANZATO giù le mani da lui”  .
Anche lei presentò il bel ragazzo al Dottore…
“questo è invece Eros fa la guida per la Grecia S.P.A”
“piacere sono John Smith, Dottor John Smith!”si presentò dando la mano con fare disinvolto. Rose si meravigliò del suo comportamento ricordò come si era comportato il giorno di San Valentino con il massaggiatore, un bel progresso!come mai nessuna arroganza accenni di gelosia o quant’altro comportava queste situazioni? era questo il pensiero che tormentò la ragazza per tutto il giorno.
Fu disturbata proprio da lui…
“Rose !ho invitato Susan a cena questa sera dopo la gita ! sempre che tu sia d’accordo naturalmente!” avvisò lui con voce entusiasta.
“ah… si certo va benissimo!”rispose sforzando un sorriso.
“cosa ha in mente, perché invitare una perfetta sconosciuta a cena con noi! Mica le piace?! Oh  Dio ! e se si è invaghito di lei? oppure le ha fatto un incantesimo? siamo pur sempre a Creta luoghi di mistero e miti. Nooo! Ma cosa sto a pensare! Rose si vede che stai diventando paranoica!, non vuol dire che se ha baciato Charlotte ora va a baciare tutte quelle che le capitano! Devo essere fiduciosa! Su  sorridi e divertiti !” questi pensieri la tormentavano per l’intero viaggio di ritorno. Sul traghetto lei si sedette a fianco ad Eros, mentre il Dottore non perse tempo e si avvicinò a Susan,li vedeva ridere e scherzare l’ infastidiva molto. Pensava a mille modi  per come ucciderla: buttarla dal traghetto , avvelenarla con una bevanda,spararla…
“Rose tutto bene?”domandò Eros offrendole una bottiglia di acqua naturale fredda, presa al bar del traghetto.
“si! grazie! Perché me lo domandi?” chiese lei distogliendosi dai suoi pensieri.
“avevi lo sguardo di una persona che ha intenzione di uccidere qualcuno!”scherzò lui.
“cosa?! Ma dai cosa vai a pensare! E poi per dirla tutta non avrei i mezzi purtroppo. Mi manca una pistola,le finestre del traghetto sono sigillate e non ho con me il cianuro!per questo credo che sia un po’ improbabile uccidere qualcuno senza un arma!”rispose fissando Susan.
Eros rimase scioccato dal discorso della ragazza. Durante il viaggio Rose per distrarsi chiacchierò facendosi raccontare tutta la storia greca,o almeno i tratti salienti di questa antica società. Mentre la ragazza apprendeva la storia, il Dottore se la spassava tra risate inutili e sguardi nascosti verso di lei.
“di che cosa staranno parlando?! E perché non mi guarda per controllarmi a vista? Che cosa le sta dicendo da distoglierla da me?! cosa c’è di così importante da non interessarsi a me ?se si azzarda a toccarla solo con un dito lo spedisco all’altro mondo!”
“John mi hai sentito?”riportò alla realtà Susan.
“ah… si scusa mi stavi parlando di Oscar Wilde ” replicò lui .
Andarono avanti così per tutto il viaggio. Arrivati al porto, Rose e il Dottore aspettarono il pullman che li avrebbe portati all’hotel Paradiso dove soggiornavano. Nell’attesa il Signore del tempo si avvicinò alla ragazza dicendole: “Susan allora ci vediamo alle 8:30 al ristorante Achille e Giunone . Se non ci trovi chiamami al mio cellulare , il numero è 39335…”
Nel farttempo Rose cercò di origliare il discorso e si meravigliò su ciò che sentì: “addirittura le dà il suo numero di telefonino! E da quanti qua l’utilizza  se lo tiene tanto per bellezza?!!!”
Arrivò il bus e Rose e il Dottore salirono , salutarono il gruppo dal finestrino e partirono. Durante il rientro…
“Dottore! Ho invitato anche Eros a cena con noi questa sera ! se non ti dispiace?”domandò retoricamente e con cenno di arroganza la ragazza.
“ma certo che no! Anzi hai fatto bene , perché non ci avevo pensato io?”rispose tranquillamente lui con un sorriso.
Rose si innervosì ancora di più, ma non lo diete a vedere, per scaricare i nervi stropicciò la mappa usata precedentemente durante la gita.
Intorno alle 8:00 Rose e il Dottore arrivarono al ristorante in anticipo per accogliere gli invitati. Aspettarono seduti nel giardino del locale con cocktail al tavolino. Poco dopo arrivarono quasi contemporaneamente i due ragazzi.
Entrarono e si sedettero ad un tavolo apparecchiato per 4 : Rose di fronte al Dottore e Susan di fronte ad Eros. Chiacchierarono del più e del meno, poi man mano Rose iniziò a stuzzicare Susan sperando di farla cadere con quei classici trucchetti femminili e mezze frasi dette, ma il Dottore non si mosse di un ciglio e questo sembrò strano alla ragazza. Il resto della cena trascorse tranquilla se togliamo l’arroganza che trapelava in Rose. A fine pasto il Dottore ideò …
“che ne dite di bere una cosetta sul terrazzo? Tu Eros cosa bevi?”
“un martini e soda con limone! Grazie!”rispose educatamente il ragazzo.
“e tu Rose cosa prendi?”rivolgendosi a lei.
“Prendo volentieri vino bianco frizzante, ma se hanno spumante va bene comunque!” rispose serenamente la ragazza, ormai la serata stava per giungersi al termine e poi non avrebbe più visto quell’odiosa Susan, o almeno lo sperava!.
“Susan che ne dici di accompagnami così mi aiuti con l’ordinazione!”.
Rose ed Eros si diressero in terrazzo che si accedeva proprio dietro il loro tavolo. Si sedettero in modo da poter osservare il bar dove si erano recati Susan e John.
“allora Eros dimmi come mai questo nome un po’ insolito dalle mie parti, raccontami come è venuto fuori?”chiese dolcemente ,mentre osservava il suo Dottore e Susan al banco che ridevano scherzavano e si spingevano a vicenda.
“beh… per dirla breve è stato scelto da mia nonna , quando mi vide la prima volta si innamorò perdutamente di me e questo accadeva per tutte le persone che mi incontravano, e penso che per amore abbia scelto di darmi questo nome,in onore al dio Eros non ché figlio della bellissima Afrodite”. Spiegò il ragazzo gentilmente, ma Rose ascoltò poco o niente del discorso del ragazzo, non distaccava gli occhi dai due. All’improvviso  si alzò di scatto dirigendosi al bancone, aveva visto Susan allungare le mani proprio nel fondoschiena del Dottore. “non si tocca il mio TESORO!” farfugliò nervosamente .
senti rossa da quattro soldi non  ti ha detto nessuno di non toccare i ragazzi delle altre donne ? non ti dice niente il 10° comandamento di Dio gli urlò conto .
“Rose ma cosa ti succede? Calmati!”domandò imbarazzato ma anche lusingato lui.
“oh niente! Questa sgualdrina ti tocca il sedere e mi domandi cosa c’è che non va?”gli rispose sarcasticamente con accenni d’ira .
“Senti biondina lo volevo solo aiutare a prendere il suo portafogli che aveva dietro! Lui non poteva farlo perché aveva in mano il vassoio, e invece di posarlo e di prenderlo gli ho dato una mano tutto qua!”rispose la ragazza arrogantemente.
Rose rimase di sasso non sapeva come sbrigarsi da questa brutta faccenda, si riempì di vergogna ma freddamente rispose: “scusami errare umanum est!” e corse all’uscita seguita dal Dottore che lasciò sul bancone i bicchieri e su due piedi la ragazza scusandosi anche lui della vicenda.
La raggiunse sul marciapiede opposto del ristorante che dava verso la spiaggia.
“Rose aspetta! Rose… dai fermati! Rooose!!!”continuava a ripetere lui camminandole vicino.
Notò il volto della ragazza bagnarsi di lacrime che le uscivano dagli occhi come un fiume, le prese un fazzoletto che aveva in tasca e glielo offrì. Rose lo prese e si asciugò gli occhi continuando a camminare a testa in giù. Scesero le scale che conducevano al mare . La biondina si tolse le scarpe e le mantenne in mano, lui non disse più una parola ,l’osservava e basta aspettava una sua mossa. Dopo un po’ guardò aiutata dai raggi della luna piena e vide che le sorrideva teneramente, così si gettò tra le sue braccia e se lo strinse così forte a sé come non aveva mia fatto prima.
“ma come sono arrivata a tutto questo? Perché mi sono comportata in quell’orribile modo?”ripeteva tra i singhiozzi .
“non so proprio cosa risponderti!” le confessò accennando ironia.
“ah…non sai cosa dire? Allora inizia a spiegarmi come mai facevi il farfallone vicino a lei?”gli domandò la ragazza allentando l’abbraccio guardandolo fisso negli occhi.
“vuoi la verità? Ed io te la dico, a Susan le piace Eros e mi aveva chiesto di aiutarla a farlo ingelosire,visto che le gironzola intorno da molto!”confessò lui spiegando come un professorino di università.
“e come mai ti sei messo in gioco?”continuò a battere la ragazza,staccandosi definitivamente dal suo abbraccio.
“beh…a dire il vero mi infastidiva che quel ragazzo ti girava intorno,così ho pensato bell’idea! Così mi posso sbarazzare di lui senza fare scenate!ma a quanto pare una è avvenuta?”rispose lui scherzosamente.
Rose abbassò lo sguardo dalla vergogna dell’accaduto. Lui si avvicinò lentamente a lei ,con le dita sotto il mento dolcemente le alzò il viso, le asciugò l’ultima lacrima che aveva segnato quel bel faccino, le tolse con il fazzoletto il trucco sciolto;cinse la ragazza alla vita,l’osservò tra le luci della luna , era anche bella così senza un filo di trucco e con i capelli in disordine dal vento, si abbassò con lentezza verso il viso della ragazza, chiusero entrambi gli occhi prima di entrare in contatto con un coinvolgente bacio. Passeggiarono abbracciati l’uno all’altro alla riva del mare, trovarono un posto appartato e si sedettero lì ad osservare le stelle che illuminavano quel cielo blu privo di nuvole. Si distesero, Rose appoggiò la sua testa sul suo petto,mentre lui prese ad accarezzarle i capelli. Da quella posizione sentì come l’unico cuore di lui cambiasse velocità,i battiti aumentavano sempre di più. Capì che quella reazione avvenniva per la sua vicinanza, capì come era emozionato , comprese come lei era importante per lui.
“ti amo, ti amo tanto!” le confessò lui seriamente.
“idem!” rispose lei non muovendosi dalla sua posizione. Percepì il suo battito aumentare sempre di più dopo quelle parole,chiuse gli occhi rilassandosi sorridendo.

 

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Capitolo 13
*** Tra sogno e realtà ***


XIII Capitolo
Tra sogno e realtà


Ultimo giorno ad Atene… il Dottore e Rose si erano abbronzati per bene se si può dire rossi come peperoni per la loro carnagione, allora si! si erano abbronzati per bene. Erano le prime luci dell’alba, e Rose era inquieta si girava in continuazione nel letto, non riusciva a dormire, si svegliò fecendo un balzo in avanti affannata, era tutta sudata, si voltò verso il Dottore ma lui non c’era. Si alzò indossò la vestaglia e a piedi nudi lo cercò per lo chalet , ma di lui non vi era traccia. Uscì in veranda urlando il suo nome ma nulla, nessuna risposta. All’improvviso una cameriera di colore un po’ in carne che serviva ai tavoli sulla spiaggia si avvicinò a lei preoccupata dalle urla della ragazza.
“signorina tutto bene?”domandò impaurita.
“no! No! Ha per caso visto un uomo alto con una capigliatura spettinata occhi e capelli scuri ,magro?”domandò freneticamente con il fiatone, temeva qualcosa di brutto.
“deve essere più precisa a quest’ ora del mattino molti uomini con la sua descrizione passeggiano per la spiaggia. C’è chi lo fa perché è stato lasciato fuori dalla compagna, chi è mattiniero, o chi invece torna dalla sala giochi!”precisò la cameriera.
“aspetti venga dentro che le mostro una sua foto nel mio cellulare!” invitò ad entrare.
Prese dalla sua borsa il telefonino e cercò una foto che riportasse una sua immagine,ma con lo stupore della ragazza non ce ne erano nessuna.
“ma come è possibile ? eppure le avevo qui ben 40 foto di noi due a Londra come è possibile che sono scomparse?”parlò ad alta voce sconvolta dalla faccenda. Poi riuscì a trovarle nella cartella Dottore e le mostrò l’immagine.
“no signorina non l’ho visto!!mi dispiace!!”
La cameriera notò l’agitazione della ragazza e la invitò a sedersi sulla sedia del salone. Rose vagava con lo sguardo come se fosse in cerca di lui.
“signorina si calmi, sicuramente è al bar a bersi qualcosa o ancora non è tornato dalla sala giochi!”cercò di calmare la cameriera accarezzandola dietro la schiena.
“LUI NON BEVE DI PRIMA MATTINA , E NON GIOCA!!!” gli urlò contro dal nervosismo.
Dalla confusione si mise le mani in volto e asciugandosi le lacrime non percepì l’anello di fidanzamento. Osservò la mano incredula e spalancò gli occhi quando assodò il suo dubbio. 
“dove è finito?”si domandò
“cosa signorina? cosa ha perso?”domandò incuriosita la donna.
“il mio anello di fidanzamento c’è l’ avevo proprio qui non me lo sono tolto , non me lo tolgo mai, chi me l’ha potuto rubare?”continuò a domandarsi la ragazza.
“non saprei proprio signorina ,ma cerchi di calmarsi, ora le vado a prendere una camomilla al bar, lei aspetti qui!”disse la cameriera avviandosi alla veranda.
“mi scusi?!!”chiamò con voce più pacata.
“si mi dica!”si girò la cameriera.
“mi può fare un piacere, può chiedere alla reception se questa mattina ha visto uscire il signor John Smith, lo può chiedere per favore ?” pregò con un faccino impaurito e pallido.
“ma certo! Non si preoccupi lei si rilassi che andrò a domandare!”le rispose con un sorriso. Poi uscì dallo chalet a passo svelto.
Rose iniziò a cercare per l’alloggio qualche biglietto che lui l’avrebbe potuto lasciare con un messaggio. Mentre cercava…
“ma cosa sta succedendo? non è da lui fare in questo modo! E poi perché non ho l’anello? Aspetta aspetta aspetta fammi vedere nell’armadio!”
Rose si avvicinò all’armadio e impaurita aprì le ante con gli occhi chiusi dalla paura di vedere, o per meglio dire di non vedere gli abiti del Dottore. Aprì lentamente gli occhi è vide solo i suoi abiti e un borsone nero con un grande stemma giallo e rosso al centro. Rose si inginocchiò aprì il borsone e notò abiti da uomo , controllò la taglia e non era quella di lui, infatti non ricordava di aver visto quei vestiti. Scioccata lanciò la maglietta che aveva in mano nell’armadio lo chiuse di colpo.  Urlò dalla paura, si era solo spaventata perché dietro all’anta di spalle, c’era la cameriera.
Dall’urlo questa si girò con in mano un vassoio ed una tazza di camomilla con uno spicco di limone affianco.
“oh… mi scusi signorina sono entrata proprio adesso e prima che potessi chiamarla lei ha urlato. mi perdoni! Le ho portato questo!”si scusò porgendole la tazza.
 Rose si sedette iniziò a sorseggiare la camomilla poi più tranquillamente e con lucidità le domandò: “ha chiesto poi alla reception?”
“oh… si signorina, ma mi hanno detto che c’è un signor Smith ma che non soggiorna con lei, io non ho voluto insistere ,sa! per la privacy”
“come non c’è nessun John Smith registrato con me? Mica sono venuta qui da sola!!”precisò la ragazza.
“no!! Infatti sei venuta con me!!” rispose sul ciglio della porta Alex.
Rose si girò ed osservò con occhi increduli e sopracciglia accigliate il ragazzo davanti a sé .
“cosa?...cosa? ma non è vero! che diamine ci fai qui?”domandò sconvolta la ragazza alzandosi dalla sedia poggiando la tazza sul tavolino di fronte a sé.
“come cosa ci faccio qui? Siamo venuti in vacanza non ricordi ?” spiegò il ragazzo accarezzandole le braccia .
“ma cosa stai dicendo? Sei per caso impazzito? E non mi toccare!”le rispose la ragazza distanziandosi.
“signora può andare! Grazie dei servigi, ma a volte fa così, una brutta nottata a quanto pare!”disse il ragazzo invitando la donna ad uscire.
“Alex  dimmi immediatamente che fine ha fatto il Dottore, e della tua presenza qui?”domandò  avviandosi in camera da letto prendendo dei vestiti dall’armadio gettandogli il borsone davanti a lui.
“Rose calmati! E poi perché ritorni a rivangare quella brutta storia, lo sai che non voglio ricordare!” le rispose il ragazzo raccogliendo il borsone.
“come? Cosa hai detto? Quale storia non vuoi ricordare?”domandò incredula la ragazza fissandolo negli occhi.
“siediti sarà meglio!”la fece accomodare sul letto.
Lui si inginocchiò davanti alla ragazza mantenendole le mani.
“Rose!... il Dottore è morto 8 anni fa! Contro uno Sleethin beh per meglio dire contro un’intera famiglia Sleethin che precipitarono a Cardiff , lui andò per salvarli,ma tu non potevi perché tua madre non stava bene, era all’ospedale”
“cosa? sleethin , mamma all’ospedale ma cosa stai farfugliando?”continuò a chiedere la ragazza sempre più impaurita.
“…si ma a tua madre andò tutto bene, non ricordi? era solo una cisti che fu risolta in breve tempo,ma per il Dottore non ci fu scampo, per quanto ne sappiamo fu accerchiato e colpito dagli sleethin e morì nel 2016”.
“quindi tu mi stai dicendo che io avrei perso l’uomo che amo 8 anni fa, e dov’è il mio anello di fidanzamento, dimmi perché non lo porto più al dito?”domandò terrorizzata e tremante  la ragazza per le notizie che ricevette.
“l’anello di fidanzamento lo hai gettato nella sua tomba, hai deciso di mantenere solo  la fede!”spiegò Alex accarezzandola sulle gambe per tranquillizzarla.
“la fede? Quale fede? di che stai parlando?”
“la tua fede nuziale, Rose tu sei vedova! Da 8 anni!!”confessò lui con tono sincero.
“vedova? No, non può essere!! No questo è solo un brutto sogno!ora mi sveglio e sarà tutto cambiato!!”continuava a ripetersi la ragazza . Si alzò e si diresse al bagno per cambiarsi, ma prima di entrare gli domandò un’ ultima cosa: “Alex rispondi solo a queste due domande, io sono stata in Grecia con il Dottore ,cosa ci facciamo di nuovo qui ? E tu…?”.
“… avevi deciso di ritornare qui perché volevi far vedere lo splendore dell’isola a tua figlia,ed io beh… ti ho accompagnata come faccio da sempre”
“mia figlia?”domandò sempre più sconvolta.
“si tua figlia! desideravi farle visitare i posti in cui sei stata con il padre!!”precisò il ragazzo prendendo il borsone.
Rose si mise una mano nei capelli come se volesse ricordare, ma non ci riusciva. Tutte le sembrava assurdo. All’improvviso…
“Katia!!! Oh Katia mia figlia!!! È dov’è?”domandò con le lacrime agli occhi.
“è giù nel reparto bambini a giocare con i suoi amici. Sai che a lei le piace svegliarsi presto ed io l’ho accompagnata per non svegliarti, per questo sono già vestito, ma non preoccuparti non ho fatto colazione aspettavo te”
“e tu ed io?...”
“no Rose ! non ti preoccupare sono qui solo per Katia, le faceva piacere che io venissi! Ma ho un’altra stanza qui in albergo”
“e allora perché ho la borsa dei tuoi vestiti?”domandò  lei.
“non te lo ricordi? ti avevo chiesto di tenerla d’occhio ieri,dovevo uscire e non volevo problemi, visto che tu rimanevi in stanza con Katia ti eri offerta  di controllarla”.
Rose non sapeva più in cui credere,ma ricordava sua figlia e pian piano riaffiorarono nei suoi ricordi gli ultimi anni, tutto ciò che le era accaduto, dalle nozze, alla nascita di Katia dopo un anno di matrimonio, il funerale;ogni ricordo, non voleva avere soprattutto quello della morte del suo amato, e non poteva crederci ma questa era la realtà. Entrò in bagno e si vestì velocemente, pianse a dirotto per tutto ciò che le era accaduto. Appena fu pronta…
“voglio vedere mia figlia!!”le disse con tono arrogante ma bisognoso d’affetto che solo una figlia poteva dare.
“d’accordo ti porto da lei” rispose il ragazzo.
Mentre si avviarono al reparto baby, Rose domandò a Alex con tono curioso e rassegnato dalle troppe emozioni mattiniere : “ Dimmi! perché non indosso la fede?”.
“l’hai portata alla gioielleria per fartela lucidare. Due giorni fa te ne sei accorta che l’acqua di mare la stava rovinando, per questo l’hai portata dall’orefice ieri mattina, infatti dopo devi passare a ritirarla!!”rispose tranquillamente con un sorriso dolce sulle labbra.
Arrivati alla sezione baby , la ragazza entrò correndo, osservò i bambini solo per un istante e subito si precipitò verso una bambina con capelli biondi a caschetto occhiali rossi, labbra e guancie rosa , magrolina e abbastanza alta. Si inginocchiò e l’abbracciò forte.
“mamma cosa c’è? Perché stai piangendo?”domandò incredula la bambina.
“no!!niente tesoro! Mamma aveva solo bisogno di vederti tutto qua! Ti stai divertendo?”rispose sciogliendosi dall’abbraccio mentre si asciugava gli occhi dalle lacrime.
“si!! ho fatto amicizia con due bambine ! ah… ciao Alex!!”salutò la bambina con la mano verso il ragazzo che attendeva più distante.
“vai a divertirti, mamma va a fare colazione se mi vuoi sono al bar piccolina!!”
“non mi chiamare piccolina mamma! ho 9 anni sono grande!!”precisò con un broncio Katia.
“d’accordo ragazzina se mi vuoi sono lì! a dopo!!”
Rose si allontanò ed insieme al ragazzo si avvicinarono al tavolino del locale per fare colazione.
Ordinarono un tazza di latte caldo e una brioche per Rose , mentre Alex un thè e una crostata all’albicocca.
“come è bella, ogni giorno cresce sempre di più, somiglia tutta a te!!” commentò, mentre da lontano osservava la bambina che giocherellava con gli altri.
“non è vero ogni giorno assomiglia di più al Dottore, con quei suoi occhi castani e il suo parlare, mi fanno tanto ricordare  lui, ogni istante sento la sua mancanza…” precisò lei girandosi osservando la figlia.
“…scusami per il mio comportamento di questa mattina , avevo sognato le vacanze dell’aprile 2011 con lui, oh… come furono fantastiche , e mi sono lasciata trasportare in quei meravigliosi ricordi e momenti in cui ero stretta a lui. Avrebbe tanto voluto vederla crescere!!”raccontò la ragazza sorseggiando il suo latte. Alex notò gli occhi lucidi della ragazza , le accarezzò la mano e le sorrise.
“farti forza Rose!! devi andare avanti per lei , ha bisogno di te, ha solo te!!!”le fece forza il ragazzo guardandola fissa.
“hai ragione!! Sarò forte per lei!!! Grazie di essere qui!!!”le rispose con un sorriso.
Dopo la colazione Rose e Katia andarono in piscina a divertirsi, la ragazza aveva bisogno di distrarsi e rilassarsi dagli spaventi presi la mattina. Il ragazzo invece andò a prendersi il sole in spiaggia. Quei giorni erano gli ultimi . Dopo il divertimento e una doccia veloce Rose e sua figlia si avviarono alla gioielleria per ritirare la fede.
“buongiorno signora Smith!! È venuta per la fede da lucidare ricordo bene?!” disse il proprietario dell’oreficeria . Era un uomo di 60 anni con il panciotto ed occhiale da taschino.
“buongiorno!! Si dice bene!! Sono venuta a ritirarla! Come è venuta?”
“come nuova! adesso glielo vado a prendere!!”rispose il proprietario.
“mamma ti riprendi l’anello del matrimonio con  papà?!!”domandò la bambina.
Rose appena sentì il nome papà riguardando il Dottore, le venne una gioia nell’animo e lacrime agli occhi per l’emozione. Sforzando di avere una voce chiara e limpida nascondendo il suo stato d’animo, rispose mentre le accarezzò la tasta : “si! si! a mamma! riprendo la fede !!” .
“eccola qui signora Smith, come le avevo detto come nuova!!!” le mostrò nel cofanetto la fede luccicante.
Rose la prese, subito la tolse dal cofanetto e l’indosso all’anulare sinistro.
All’improvviso Rose sentì un costante rumore che le rimbombava nella testa , continuava a sentire ripetere il suo nome, si girava intorno a sé per cercare di capire mentre con le mani si manteneva la testa, quel rumore la stava uccidendo, poi tutto di un tratto…
“Rose amore stai bene?”.
La ragazza aprì gli occhi lentamente,era tutta sudata il cuore che le batteva al massimo pian piano girò la testa speranzosa, e la prima cosa che vide fu il volto del Dottore. Rose spalancò gli occhi dalla felicità si gettò senza pensare tra le braccia del suo uomo, lo strinse così forte da levargli il respiro…
“Rose!!Rose!!non riesco a respirare!! Non riesc… ah… adesso va molto bene, ma cosa ti è successo stai bene? eri così agitata” le domandò preoccupato.
“ora va tutto bene, benissimo!!”gli rispose con un sorriso adagiando la testa sul suo torace, gli accarezzava dolcemente la pancia con la mano.
“dimmi la verità ti conosco bene mi ricordo quando facevi gli incubi nel TARDIS . allora raccontami tutto” le disse seriemente.
Rose si alzò si sedette ad indiana sul letto osservandolo,si legò i capelli arruffati dall’agitazione, gli accarezzò dolcemente il viso con la mano sorridendogli e…
“ho fatto un incubo terribile, era tutto così reale più di quanto immagini. Era ambientato nel 2024, avevo una figlia si chiamava Katia, era la nostra , nostra figlia  e…”
“bello beh…fin qui non è un incubo !!”interruppe dando un giudizio .
“…si ma c’era anche Alex e…”
“ah…ah… adesso si che è un incubo”commentò accigliando le sopracciglia.
“ma non hai ancora sentito nella, tu non c’eri,eri morto da molto tempo, ed io e nostra figlia stavamo in vacanza in Grecia le volevo far visitare i posti che avevamo visitato insieme …”
Il racconto del sogno durò per molto tempo, Rose gli spiegò per filo e per segno tutti gli avvenimenti. Dopo la narrazione l’unica cosa che il Dottore fece, l’abbracciò più forte che poteva . Rimasero così per un po’ tempo .
“non mi lasciare mai!! Rimani con me per sempre!!” disse tra le lacrime la ragazza nell’abbraccio.
“non ti abbandonerò mai amore mio, resteremo sempre insieme” rispose avvicinandosi alla bocca, la baciò appassionatamente, la ragazza rispose subito a quel bacio, dischiusero le labbra incrociando le lingue;appena il Dottore si distaccò, l‘aveva baciata solo per dimostrarle il suo affetto, la ragazza lo ribaciò. Mentre approfondivano quel bacio, lui lentamente abbassò la ragazza adagiandosi su di lei, prendendo a baciarle la spalla il collo il decolté e così via. Rose si sentì felice, protetta tra le braccia del suo amato, al sicuro, come sempre, quando stava vicino a lui. Appena il Dottore si unì delicatamente, la ragazza gli confessò all’orecchio con un fil di voce gioiosa  :“ I LOVE YOU MY DOCTOR”.   
 

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Capitolo 14
*** Benvenuto in famiglia ***


XIV Capitolo
Benvenuto in famiglia


“ma tra quanto arrivano?”
“calmati Jackie saranno un po’ in ritardo”
“beh… 20 minuti sono pur sempre 20 minuti!!” rispose con arroganza Jackie.
“mamma tra quanto arrivano Rose e il Dottore?” chiese Tony alla donna, era così ansioso di poterli riabbracciare.
Prima che Jackie potesse rispondere, dall’interfono dell’aeroporto di Londra: “gentili passeggeri l’aereo 49329 partito da Atene alle 15:00 atterrerà sulla pista 18 tra 5 minuti”.
“tra poco piccolino tra poco, va in braccio a tuo padre!!”
I tre si diressero all’uscita della pista. Dopo un paio di minuti dall’imbarco uscirono sorridenti mano nella mano come una coppia di sposini . Tony volle scendere dalle braccia del padre correndo da i due che lo salutarono affettuosamente.
“ciao mamma ciao papà come state?”salutò i genitori.
“salve Pete come va Jackie?” salutò il Dottore prendendo in braccio il bambino.
“tutto bene! Come è andato il viaggio?”domandò Pete.
“nella norma! Siamo stati benissimo!”rispose Rose,nel mentre si avviavano allo sbarco dei bagagli.
“come mai avete fatto 20 minuti di ritardo?” chiese Jackie con tono incuriosito.
“beh… c’è una tratta di strada ,diciamo così, che si rallenta per delle varie turbolenze, ma nulla di preoccupante è nella norma” spiegò il Dottore.
Presero i bagagli e si diressero a casa Tyler. La famigliola li avevano invitati per una cena in modo tale che i ragazzi non dovessero pensare al cibo e alla casa.
Nel frattempo che la cena era in forno la coppia mostrò i souvenir che avevano comperato per i parenti: un ciondolo dell’occhio d’allah per ogn’uno, un assortimento di saponi e creme famosissime in tutto il mondo per Jackie un giocattolino dei guerrieri ateniesi per Tony, una palla di vetro con il Partenone per l’ufficio di Pete.Tutti rimasero entusiasti.
“ditemi che cos’è l’occhio d’allah?”domandò Pete ai due.
“L’occhio greco  secondo la tradizione servirebbe a respingere il malocchio o “matiasma” , poiché il blu è un colore in grado di respingere la sfortuna” spiegò Rose.
“beh… vedo che siete diventati dei veri ateniesi!”commentò soddisfatto il padre.
“grazie mille papà!!”.
La cena era a tavola, Jackie fece trovare ragù con fusilli e pollo con le patate nella salsa piccante. Durante la cena i due alternatamente e tra le risate raccontarono i meravigliosi luoghi visitati e le persone conosciute. A fine pasto Jackie portò a tavola un tiramisù con cioccolato, ogn’uno prese una fetta poi i Dottore ,prima di mangiare annunciò: “Pete Jackie prima di mangiare questo squisito dolce, a proposito Jackie ottima cena come sempre, volevamo fare un annuncio HO CHISTO A ROSE DI SPOSARMI!!!!”  . Tutti rimasero stupiti, beh per la precisione Jackie di più visto che non sospettava nulla, mentre Pete già lo sapeva ,infatti concedette mesi prima la mano della figlia .
“CONGRATULAZIONI!!” augurarono i genitori ai due.
“Rose facci vedere quest’anello?”chiese freneticamente la mamma .
“ma è stupendo, Pete guarda che giogliellino il Dottore ha comperato, complimenti ottima scelta”si congratulò .
“ed allora qui bisogna festeggiare , vado a prendere dello champagne” si avviò Pete.
“Pete ti accompagno!!”disse il Dottore seguendo il suocero.
“allora?! Come te lo ha chiesto? Scommetto che è stato romantico, oh… mi viene in mente quando me lo chiese tuo padre fu così carino e impicciato, fu molto dolce. Su su prima che arrivano raccontami”.
Rose le raccontò la seratina in cui il Dottore le aveva chiesto di sposarla non tralasciò nulla neanche la lap dence con il completino che avevano comprato insieme al negozio di intimi.
“mi fa molto piacere. Uno di questi giorni passeremo a comprarti quello bianco che vedemmo ti ricordi? Vedi! anche senza saperlo me lo sentivo ; eh… noi mamme abbiamo un sesto senso!”commentò felice Jackie.
“hai ragione ! ma te lo dico subito e penso che nello stesso momento il Dottore lo stia dicendo a papà…
“Pete io e Rose abbiamo deciso di sposarci tra qualche anno non vogliamo andare di fretta, vogliamo ancora goderci i benefici del fidanzamento anche perché è da poco che ci consideriamo una coppia…”
“…e che stiamo vivendo insieme, per questo non c’è modo di affrettarsi. Te l’ho voluto dire subito mamma così sai il nostro punto di vista!!”
Quasi le stesse parole anche i genitori di Rose risposero ai due ragazzi: “sono pienamente d’accordo, non c’è fretta, andate piano e fate le cose per bene, pur che alla fine vi sposiate però, sai! desideriamo tanto un nipotino!”  .
Dopo il bel brindisi Pete prese la parola: “ volevo solo dire una cosa prima di concludere questa fantastica serata; Dottore sono molto contento che Rose ti abbia conosciuto, non desideravo altro genero che te, siete fatti l’uno per l’altro e sarei fiero se mi chiamassi papà!!” .
Il Dottore rimase contento del discorso amorevole del suocero si abbracciarono come un padre e un figlio. Durante questo scambio d’affetto Jackie disse  sei parole sincere e dolci: “questo vale anche per me Dottore!!!”. Appena si distaccò abbracciò anche a lei.
“grazie tante sono felice di avervi come la mia famiglia non avrei desiderato altri. Grazie mille!!” ringraziò commosso .
La serata si concluse con una breve passeggiata in giardino, poi i due presero una delle macchine dei genitori di lei e si diressero nel loro nido d’amore. Prima di entrare il Dottore controllò la buca delle lettere  c’è ne erano molte, me a colpirlo maggiormente fu una lettera dell’università di Rose ma indirizzata a lui. Rose appena entrò gettò le valigie come andavano seguita dal Dottore.
“Rose è arrivata una lettera dalla tua università!” informò mentre si dirigeva in salotto da lei.
La ragazza si era seduta sulla poltrona stanca del lungo viaggio e dell’emozioni della serata.
“ah… si e che vogliono da me? Mica mi hanno mandato un avviso per qualche tassa che dovrei pagare extra no e no ora non ne voglio proprio sentire!”rispose la ragazza accennando un po’ di nervosismo.
“no! Non è per te è per me! Dice che hanno valutato la mia richiesta di insegnare e che sono contenti di avermi con la mia lunga esperienza, sarebbero onorati se potessi tenere un corso a mio piacimento nella loro università!!” spiegò lui incredulo alle parole che leggeva.
“oh… fantastico!!”commentò gioiosa levandosi quel broncio.
“che cosa c’hai ?”domandò poi vedendo lo strano sguardo che aveva .
“ e che io non ho mai fatto domanda!!”.
“beh… certo che no. L’ho fatta io!”disse sinceramente la ragazza con tono allegro e soddisfatto.
“come l’ho hai fatto tu ? e perché?” domandò lui sedendosi sul tavolino di fronte alla poltrona della ragazza.
“perché  sei un ottimo elemento e credo che tu ne abbia bisogno di mostrare quanto vali. Questo accadeva sempre quando viaggiavamo, risolvevi situazioni,salvavi mondi e questo ti piaceva, allora ho pensato che fosse un modo per vederti di nuovo impegnato tutto qua!! Ho fatto male? Voleva essere una sorpresa!!” rispose la ragazza con un visino dolce.
“no!no ! hai fatto bene anzi sono contento! Domani passerò all’università a parlare con il preside!” rispose entusiasta .
“ci pensi tu che avrai un corso alla mia università. Oh… quanto mi piace l’idea , vederti dietro alla cattedra a spiegare a noi poveri mortali, con la camicia e giacca e soprattutto con quei fantastici occhiali non graduati che ti danno un tocco da professore. Sarai così affascinante”commentò provocantemente Rose mentre sbottonava la sua camicia.
Gli tolse la lettera dalle mani, poi lo fece sedere sulla poltrona dove era seduta lei e gli salì addosso. Iniziò a baciargli il collo appassionatamente,mentre il Dottore cercava di toglierle il reggiseno. Si baciarono romanticamente .Rose rideva tra i denti.
“perché ridi?”domandò lui fermando i baci sul decolté.
“pensavo a quelle povere studentesse!!”rispose la ragazza cingendo il collo con le braccia.
“come mai? Pensi che sarò un professore crudele?!”chiese ironicamente,cingendola per i fianchi.
“no!no! amore! Penso solo che sarai oggetto di interesse di tante povere disgraziate! Sarai amato e desiderato,ma distruggerai i loro teneri cuori, sapendo che sei seriamente impegnato” spiegò sorridendo la ragazza.
“e perché ridi sei crudele!”commento lui ironicamente.
“perché sono io la fortunata studentessa che ti fa battere il cuore,non è vero professore!”.
“ah…su questo ci puoi mettere la mano sul fuoco!!”rispose lui sarcasticamente.
“…allora …signorina Rose…Tyler … la vorrei interrogare… su di un argomento… che ho tanto… a cuore”precisò lui ironizzando romanticamente tra i baci alla ragazza.
“credo di poterla soddisfare professor Smith!”rispose allo stesso modo la ragazza.
Conclusero lì su quella poltrona quella adorabile “interrogazione” tra coccole e baci passionali.
La mattina seguente i due si svegliarono abbracciati distesi sulla poltrona del salotto.
“buongiorno professore!”salutò la ragazza baciandolo sulle labbra.
“salve!!”rispose serenamente lui.
“vado a preparare la colazione!cosa vuoi mangiare?”chiese la ragazza mentre si rivestiva.
“beh…dolcetti alla banana con thè verde !”rispose lui,ammirando il corpo nudo della ragazza.
“tra 5 minuti saranno pronti!” lo informò ,mentre si dirigeva in cucina.
Il Dottore si diresse in bagno e preparò una bella doccia rilassante.
“Rose che ne dici di fare la doccia con me?”gli urlò da lontano ma sempre con tono romantico.
“se attendi due minuti arrivo subito,ho tanto bisogno di una  doccia calda!ma credo che tu ne abbia di una fredda!!dico bene?”rispose dalla cucina ironicamente mentre versava il thè nella tazza del compagno.
“ma cosa dici!!credi che non sappia fare un doccia e basta!!”rispose lui nel bagno mentre si specchiava.
“no!non credo proprio!”rispose provocante la ragazza dietro di lui.
Il Dottore l’osservò nello specchio, Rose era completamente nuda dietro di lui , deglutì dalla forte emozione, si girò l’osservò ulteriormente, le cinse la vita e le disse sussurrando: “hai perfettamente ragione, sei troppo bella perché io ti possa solo ammirare!”. La prese la mano e la condusse nella doccia.
Si fecero una piccante e romantica doccia mattiniera.
Mentre Rose si acconciava i capelli e il Dottore sceglieva il vestito più consono per l’incontro con il preside dell’università,la ragazza commentò ironicamente: “ credo che tutte le coppie vorrebbero svegliarsi così non trovi?”.
“ah… penso di si,io di certo!!”rispose mentre si abbottonava la camicia.
“che cravatta metto,questa blu  con richiami in rosso o questa verde a fiori?”chiese lui mostrandole davanti alla ragazza.
“uhmmm,questa decisamente questa . Ti fa più bello!”rispose la ragazza indicando quella blu.
“vieni qui che te lo faccio io il nodo!sai che adoro tenerti per la gola!”fece una battuta la ragazza annodandogli la cravatta al collo.
Scesero al piano di sotto e fecero colazione in cucina seduti sugli sgabelli di fronte al grande bancone che dava sui fornelli, faceva tanto stile famiglia.
“andiamo insieme all’università?”domandò tra i bocconi il Dottore.
“si, ma certo! dovevo andare anche io all’università,devo vedere quando iniziano i corsi della professoressa Botthen” informò la ragazza sorseggiando il thè.
“prendiamo la macchina di mamma poi dopo passiamo a restituirla che ne dici, così le possiamo dire la notizia!”ideò la ragazza.
“ottima idea!”.
Dopo una ricca colazione , i due si diressero all’alma. Il Dottore si recò all’ufficio del preside, mentre Rose alla segreteria. Appena arrivò si fece annunciare dalla segretaria.
“signor Thomson c’è qui il signor Smith!”informò la donna entrando nella stanza del preside.
“ah…bene! Farlo entrare Susett! Grazie!”.
“buongiorno! Lei deve essere il signor John Smith, mi lasci dire che è un onore conoscere una persona con tante referenze ed esperienza. Ma si accomodi la prego. Io sono il professore nonché il preside dell’università Frederik Thomson”. Gli diede la mano mentre si presentava,era molto entusiasta della presenza del Dottore . Era un uomo molto interessante snello con un accenno di barba, sui 65 anni , quasi calvo.
“il piacere è mio si figuri!”rispose un po’ emozionato. Non li capitava mai di essere un po’ a disagio di solito mostrava sempre la sua solita aria di superiorità, ma questa volta era diverso era una specie di colloquio di lavoro e lo voleva quel posto, gli avrebbe ridato quella sensazione di sapientone che adottava ai tempi del TARDIS .
Durante il colloquio dei due , Rose 4 piani sotto chiedeva all’addetto: “buongiorno! Sono già usciti gli orari della professoressa  Botthen?”.
“aspetti che adesso controllo, ma credo che siano usciti, se attende vado a vedere!”rispose l’addetto.
“Rose che ci fai qui? Quando sei tornata?”chiese da dietro Sophie contenta di rivedere l’amica.
“ciao Sophie come stai? Sono tornata ieri sera, ed oggi sono venuta per sapere gli orari delle lezioni della Botthen!”rispose girandosi verso la ragazza.
“hai scelto geometria analitica applicata allo spazio, beh…pesante complimenti, ma solo tu potevi scegliere una materia così difficile!” commentò la ragazza.
“grazie! È tu cosa hai scelto come 3° materia ?”domandò Rose.
“ho scelto geologia terrestre 1 del prof Gideon! Dicono che è bravo e sappia spiegare!”informò l’amica.
“si anch’io ho sentito così! Beh…ora dove vai con tutti questi libri che hai in braccio, non sono un po’ troppi?”
“vado in biblioteca a prepararmi per l’esame di astrologia!”.
“allora buono studio! E in bocca al lupo! Poi ci vediamo venerdì prossimo per la lezione  della Finegan !”.

“come le stavo dicendo noi siamo onorati di averla qui, qualsiasi materia voglia intraprendere ci fa più che piacere. Lei ha già qualche idea?” .
“a dire il vero sì se per lei va bene avrei intenzione di sostenere due corsi diversi, con due materie diverse!”precisò .
“mi dica non mi lasci con il fiato sospeso!”.
“desidererei fare un corso di Relatività del tempo e Storia della Scienza vista dal lato dell’evoluzione della mente umana fino ai giorni nostri e le relative scoperte,attraverso le più grandi menti scientifiche del mondo e le loro impressioni e pensieri anche letterari perché no! Così si può conoscere meglio anche lo stato d’animo della persona”.spiegò il Dottore con aria di conoscere bene di ciò che parlava, sembrava quasi una mini relazione esposta al preside che rimase esterrefatto dalla preparazione dell’uomo.
“stupendo, stupendo e quando vorrebbe iniziare?”.
“se vuole anche subito!”.
“facciamo così io ne parlo con la commissione per decidere le date ufficiali dei corsi e di inserirli nei piani di studio degli studenti”.
“d’accordo va benissimo un’ ultima cosa prima di chiudere il discorso…”
“vuole sapere dello stipendio?”interruppe il discorso il preside pensando che questa era la domanda del Dottore.
“no,no,le volevo dire che la materia della Storia della Scienza per come la voglio condurre io sarebbe meglio inserirla nel terzo anno, mentre quella della Relatività del Tempo visto che ha bisogno di molta conoscenza e di preparazione anche mentale sarebbe meglio per il quinto anno”.
“ok va benissimo lo farò presente alla commissione ma non si preoccupi che faremo così. Per quanto riguarda lo stipendio, mi lasci dire, sarà di 2.000 sterline al mese!” insistette il preside.
“oh… grazie non me l’aspettavo! Non so cosa dire ! grazie ancora di tutto!”il Dottore rimase senza parole in quell’istante pensò a quanto rimase rinchiuso dentro la prigione con Donna e sua figlia Jenny , fu l’unica volta che rimase senza parole e che chiese aiuto alla sua amica: “no!tu che rimani senza parole! Non succede così spesso! Continua Jenny va avanti!” . Gli venne un dolce accenno di sorriso per i tempi passati.
Rose attendeva fuori l’ufficio del preside, era molto ansiosa di sapere cosa avevano programmato, era certa che sarebbe andato tutto bene. Dopo un paio di minuti…
“allora ci vediamo presto professor Smith!”salutò con la mano al Dottore che stava sul ciglio della porta.
“senz’altro! A presto!”salutò ulteriormente lui.
“arrivederci Susett !” salutò anche la segretaria che era momentaneamente al telefono e lo rispose con la mano ed un sorriso.
“allora come è andata? ero qui da un bel po’ di tempo!”domandò entusiasta e piena di curiosità la ragazza.
Mentre si dirigevano all’uscita il Dottore le raccontò tutto nei minimi dettagli . Appena scesero le scale Rose da lontano vide Charlotte con dei suoi amici, subito si mise sotto il braccio del Dottore e appoggiò la testa sulla sua spalla ridendo.
La ragazza lo notò e fece quella classica espressione che adottano tutte le donne invidiose. Rose se ne accorse e sorrise sotto i baffi contenta di essersi vendicata. Il Dottore come al solito non si accorse di niente addirittura non notò neanche Charlotte. Si diressero al parcheggio…
“ho intenzione di prendere la patente di guida che ne pensi ?” domandò mentre si sedeva affianco al guidatore.
“ottima idea e ci compriamo anche una  macchina così non infastidiamo più i miei genitori e neanche il torchwood . Oh…il torchwood da quanto ci manchiamo? da un bel po’ è vero? In questi giorni dovremmo riprendere i lavori!” disse Rose mentre face la retromarcia. La ragazza già all’università aveva chiamato la madre avvertendola che sarebbero andati da lei. Arrivati alla residenza Tyler, Jackie fece trovare una tavola imbandita di dolcetti e bevande per accogliere i ragazzi.
“ciao mamma come va? E che bella tavola imbandita sai che io adoro questi biscotti! Mi dovresti dare la ricetta così li faccio anche io quando verrete sabato prossimo a cena da noi!”.
“che bella accoglienza!”.
“ma figurati siete sempre i benvenuti. Allora come mai qui?” domandò la donna incuriosita mentre sistemava i giubbini degli ospiti.
“dov’è papà?”.
“è di sopra con Tony a giocare, adesso lo chiamo! PETE SCENDI CHE SONO ARRIVATI ROSE E IL DOTTORE,SBRIGATI FANNULLONE!”urlò dalle scale la donna.
“sempre elegante tua madre?”commentò a bassa voce all’orecchio della ragazza. Rose lo guardò e sorrise divertita dalla frase ironica .
Durante il dolce spuntino il Dottore diede la bella notizia tutti rimasero entusiasti e contenti; fecero un ulteriore brindisi.
 I ragazzi non rimasero a pranzo,volevano stare un po’ da soli e festeggiare la lieta novella. Presero un panino al fast food e si sedettero nel parco sotto una grandissima quercia che dava su un laghetto con le anatre e cigni.
“sarò la prima ad iscrivermi! Ci puoi giurare!”disse la ragazza finendo il panino.
“ah…ne sono sicuro!!!”rispose lui sorseggiando con la cannuccia nella lattina della coca-cola.
“sono molto fiera di te!”confessò la ragazza guardandolo fisso negli occhi. Come era bello con quella capigliatura spettinata dal vento e quegli occhi castani così profondi. Si avvicinò lentamente alla sua bocca e lo baciò appassionatamente, lui rispose immediatamente abbracciandola a sé. Così festeggiarono tra la tranquillità del parco e l’ebbrezza primaverile la loro romantica giornata di metà Aprile.
 

Scusatemi per il terribile ritardo nell’aggiornare, ma ho avuto molto da fare ultimamente! Passando alla storia ,con questo capitolo abbiamo chiuso la parentesi vacanze greche spero che vi siano piaciute e che non vi sono risultate tanto noiose!
A Presto DR!

 

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Capitolo 15
*** First lesson ***


Salve a tutti! È da molto che non pubblico nuovi capitoli, perdonatemi! perdonatemi! perdonatemi! Ma sono stata talmente presa con le altre mie storie che ho tralasciato la mia bambina! Scusatemi ancora. Visto che non pubblico da tempo ho pensato di fare “il punto della situazione” il dove eravamo rimasti?” in modo tale da non perdere il filo della storia.
< Rose e il Dottore umano vivono da un anno nel “mondo di Pete” e hanno deciso di dare una svolta alla loro relazione comprandosi una piccola villetta nel centro di Londra. Lavorano al Torchwood in cui non mancano problemi e incontri del terzo tipo che rendono la loro vita avventurosa e impegnativa, ma oltre a questo, fronte alieno, i due devono affrontare la vita normale , la vita di tutti i giorni, incontrare familiari ,  parenti e frequentare amici. Rose studia all’università. Si trova all’ultimo anno e ironia della sorte anche il Dottore lavora come professore nella sua università, a dire la verità è stata proprio la biondina ad inviare il curriculum all’università che ha accettato felicemente di avere a bordo una persona adeguata e con tante referenze. I due sono appena ritornati da una bellissima quanto appassionante vacanza nella meravigliosa Grecia e sono carichi e pronti ad affrontare nuovamente i loro impegni. Un'ultima cosa, ma non per questo la meno importante, forse è la più importante di tutte, il Dottore ha chiesto, durante le vacanze greche, alla sua Rose di diventare sua moglie . È pronto al grande passo , a costruirsi una famiglia insieme e ad impegnarsi in questa faticosissima quanto dolce e delicata avventura, e ovviamente Rose non è da meno! >
Questo è tutto! Credo di  non essermi dimenticata nulla! Che dirvi spero che questi capitoli appena aggiunti vi piacciano! Prima di lasciarvi voglio ringraziare tutti coloro che seguono e recensiscono sempre positivamente la mia storia! grazie di cuore ne sono veramente lusingata! Un bacio e un abbraccio a tutti voi miei cari lettori e spero di rincontrarci al più presto!
Saluti DR!!
 
 
 
XV Capitolo
First lesson


Mancavano pochi giorni a pasqua e il Dottore non sapeva cosa regalare alla fidanzata , si voi state pensando <è ovvio un uovo di pasqua!!!>, si questo era scontato, ma lui le voleva fare un regalo magnifico oltre al solito uovo. Ci pensò tutta la mattina davanti ad una tazza di the calda nel soggiorno della casa girando canali alla tv che lo potessero ispirare. Nella camera da letto Rose si svegliò e notò che il suo uomo non c’era,sentì il volume della tv dal soggiorno e capì che era lì a guardarsi i programmi mattinieri. Si alzò dal letto, si rinfrescò e scese con addosso una leggera vestaglia aperta. Corse per le scale a piedi nudi dirigendosi da lui.
“buongiorno tesoro!”gli disse gioiosa baciandolo sul viso da dietro il divano.
“buongiorno Rose! dormito bene?”domandò l’uomo spegnendo la tv, in modo tale che la ragazza non capisse le sue intenzioni.
“non c’è male!”rispose la ragazza sedendosi affianco al Dottore prendendosi la  sua tazza.
“è come mai sei così felice?”domandò lui girandosi verso di lei.
Prima che la ragazza potesse sorseggiare: “mi domandi anche il perché? Ho passato la notte più romantica e passionale con l’uomo dei miei sogni!!”rispose provocante lei facendogli l’occhiolino mentre portava la tazza alla sua splendida bocca.
Sorseggiò: “ma è orrendo che cosa dovrebbe essere? Thè non di certo!”disse arricciando il viso, posando la tazza sul tavolino di fronte a se.
“ma davvero? Fammi assaggiare!!”rispose lui un po’ scettico,ma invece di prendere la tazza si avvicinò lentamente verso la ragazza. Rose si morse il labbro inferiore ,aveva capito l’intenzione del Dottore,erano tremendamente vicini lui la squadrava il viso con gli occhi e lei accennò un dolce sorriso, le loro labbra si incontrarono in un appassionante bacio. Si sentì stringere forte a lui. Percepì un breve tremolio nonostante tutta quella intimità lei era sempre emozionata ogni volta che era vicina a lui ,le batteva sempre il cuore ogni volta che lo guardava o che lui la guardava.
“ogni tuo bacio è come se fosse il primo!!”disse  la ragazza con gli occhi chiusi,appoggiando la testa alla sua fronte.
“anche per me!”rispose lui sottovoce, si percepiva la sua emozione per la presenza della ragazza.
“ti amo !”le disse poi abbracciandola.
“idem!!”rispose la ragazza.
Dopo che fecero colazione, i due si vestirono per andare all’università…
“a che ora ha lezione professor Smith??”chiese ironicamente la ragazza acconciandosi i capelli.
Lui si avvicinò a lei si inginocchiò le cinse la vita e le rispose guardandola attraverso lo specchio : “tra un’ora esatta!!”.
“ok! Allora abbiamo tempo!”disse la ragazza alzandosi prendendo la borsa.
“abbiamo tempo per cosa?”domandò lui incuriosito mentre si annodava la sua cravatta.
“per un bella passeggiata nel parco!!”rispose lei come se fosse la cosa più ovvia.
“non vuoi passare un po’ di tempo con la tua ragazza prima di iniziare la tua prima lezione?”domandò retoricamente accennando ironia.
“no!no!non fraintendermi, è solo che non me l’ho aspettavo!ma va benissimo!”.
Presero il bus per raggiungere il parco. Fecero una romantica passeggiata mano nella mano tra bambini e cagnolini che correvano e si divertivano.
“stavo pensando…che ne dici di invitare i miei genitori ad un ristorante per il pranzo di pasqua?”domandò la ragazza mentre camminavano.
“…si ci stavo pensando anch’io di fare qualcosa insieme. Per me va bene. Hai già visto qualche ristorante che potrebbe andare bene?”
“non saprei! avevo in mente quello dove andammo l’altra volta…”propose lei. Si sedettero su di una panchina che dava sul lago.
“ok!passerò per prenotare, avvisi tu i tuoi genitori?”domandò retoricamente lui annuendo.
“si!passerò da mamma oggi per avvertirla!”
“ho visto varie scuole guida che mi potrebbero interessare. Ho pensato per la CAR FOREVER BRITSH, ho sentito che ne parlano molto bene!”informò il Dottore,cambiando discorso .
“ottimo!sai anche io ,nel mondo vero intendo, mi sono presa la patente lì”confessò entusiasta la ragazza.
“…Rose…”stava per parlare il Dottore quando improvvisamente fu interrotto da un pallone che rotolò vicino a loro. La ragazza si alzò per raccoglierlo,si avvicinò un bambino di non più di 3 anni con capelli rossi e occhiali, era così carino.
“ecco piccolino! Credo che tu abbia perso questo!”disse con tono angelico la ragazza inginocchiandosi di fronte al bambino, gli accarezzò i capelli. Come era bella vicino a quel bambino,sembrava così giusta, così adatta per il ruolo da mamma. Il Dottore l’osservò con tenerezza negli occhi, l’amava ogni giorno di più, era sicuro che un giorno sarebbe stata una madre perfetta per i loro figli.
“grazie!!”ringraziò il bambino dandole un bacio sulla guancia . Rose si intenerì e gli sorrise,per poi risedersi vicino al compagno.
“ hai visto che carino!!”disse guardando dietro di lei il bambino che correva dalla madre.
“saresti una madre perfetta!”confessò lui guardandola con un sorriso.
Rose spalancò gli occhi sentendo quelle parole, beh non era una novità che in un futuro i due avrebbero avuto dei figli,ma sentirselo dire vedendo che lui era sempre più convinto di quello che stavano costruendo insieme , la fecero arrossire solo a sfiorare l’idea di concepire una famiglia, di avere tra le braccia un piccolo bambino/a frutto del loro amore. Lei si voltò lo guardò intensamente,gli accarezzò la guancia con il dorso della mano sinistra gli sorrise e gli confessò: “anche tu saresti un buon padre!”.
Non dissero più niente, non c’era bisogno di parole, quegli sguardi che si scambiavano dicevano tutto, sembrava che non si fossero mai guardati così, si accarezzavano con gli occhi,stringendosi le mani…
Una vecchia coppia passò lì davanti…: “guarda Henk come sono belli quei due ragazzi sulla panchina , come sono innamorati . Ti ricordi quando eravamo così anche noi…?”disse la vecchina al suo marito, osservando i due.
“…perché dici quando eravamo? Non lo siamo ancora Hannah?”rispose scettico lui guardando la moglie.
“si! si! certo amore, ricordavo solo quando eravamo carini come loro due sono adesso. Tutto qua!”rispose lei . Poi presero a camminare di nuovo.
Rose e il Dottore sentirono tutto il discorso, come non si poteva ascoltare i due vecchietti parlavano ad alta voce visto che non si sentivano a vicenda. Sorrisero alle parole gentili di quei due simpatici anzianotti che camminavano a braccetto.
“dimmi che anche noi saremo così ! camminare a braccetto per il parco innamorati più di prima!”prese la palla in balzo la ragazza vista la situazione.
“penso che stiamo sulla strada giusta…anche se credo che ci dovrebbero essere più baci!!”disse lui romanticamente avvicinandosi alla ragazza con quel suo solito sorriso da Dottore.
Si baciarono castamente visto che si trovavano in pubblico.
“….solo baci Dottore??!!”chiese ironicamente la ragazza avvicinandosi all’orecchio del compagno.
“non mi provocare Rose Tyler !”disse lui sottovoce. Si sorrisero a vicenda, poi si avviarono all’università che era distante 30 minuti da loro.
Raggiunta l’alma i due si separarono, per delle varie faccende prima di rincontrarsi a lezione, sì! anche Rose si era iscritta al secondo corso tenuto per le quinte, beh come poteva mancare.
L’aula era colma di ragazzi c’era chi si sedeva anche per le scale, tutti ammucchiati con i quaderni sulle gambe pronti a poter apprendere quella grande sapienza del loro nuovo professore,chi con i registratori sulla cattedra per non perdere una virgola del suo discorso. Il Dottore entrò con uno splendido sorriso guardando le file piene di ragazzi desiderosi di apprendere e incuriositi dalla novità della materia. Rose era seduta in prima fila al centro vicino alla sua amica Sophie. Al Dottore si illuminò il volto vedendola seduta davanti a lui con la penna in bocca e il quaderno sul tavolino. Lei gli accennò un leggero sorriso e gli fece un occhiolino per dargli l’imbocca al lupo.
“bene!buongiorno ragazzi sono il professor John Smith!”disse ad alta voce prendendo dalla borsa i suoi appunti e libri.
Unanime risposero i ragazzi. La lezione scorreva velocemente quelle due ore e mezza furono lampo , il Dottore vedeva quei visi pieni di curiosità e interesse,questo lo rendeva felice sperava tanto che la sua idea potesse portare frutti.
“…allora ecco perché noi diciamo big bang!”
“professore mi scusi ma come faceva a sapere Einstein che mercurio sbagliava?”chiese una ragazza in terza fila.
“beh…in verità fu Eddightton ad ispirare Einstein , oh il mio caro amico Eddy, fu geniale. Lui notò che Mercurio…”continuava a spiegare con una luce negli occhi. Rose se ne accorse e sorrise quando lui pronunciò il nome di Eddighton in modo familiare,qualcuno avrebbe pensato che al Dottore gli era simpatico , ma Rose invece non cadde in questo equivoco sapeva bene che in qualche parte della sua vita, in una sua rigenerazione precedente, lui aveva incontrato lo scienziato inglese. Cercava di idearsi quell’incontro,come sarebbe potuto accadere e di colpo si ricordò come ironicamente ,in quella carrozza dell’800, incontrò Dickens, e pensò che sicuramente in un modo pazzo e irreale il Dottore conobbe Eddighton.
Venne portata alla realtà proprio da lui: “… quasto è quanto ragazzi. Mi dispiace ma la lezione è finita. Vi ricordo che la prossima sarà domani dalle 10:30 alle 12:30 sempre in quest’aula. Che dirvi! grazie di essere venuti così tanti e buono studio. A domani!!”concluse  mentre si toglieva gli occhiali per intascarli. I ragazzi uno alla volta come in fila indiana uscirono dalla stanza. Rose salutò l’amica e poi  lo raggiunse alla cattedra.
“salve professor Smith sono Rose Tyler, molto piacere!”scherzò la ragazza distraendolo nel mentre posava tutto. In pochi minuti l’aula fu svuotata, rimasero solo loro.
“come pensi sia andato? Ti prego voglio sentire la verità!”disse lui un po’ preoccupato sedendosi.
Rose si guardò in giro, chiuse la porta dell’aula e si riavvicinò a lui ,si sedette sulla cattedra di fonte al Dottore:“sei stato semplicemente fantastico! Ho conosciuto professori,ma tu li superi di gran lunga. Ho notato in loro soddisfazione,comprensione e soprattutto ammirazione nei tuoi riguardi. Credo che ti eleggeranno il professore dell’anno se potessero !”rispose la ragazza entusiasta.
“grazie !” disse lui più sollevato accennando un sorriso.
“credi che un’alunna possa baciare il suo adorato professore all’interno di un’aula di università?”domandò provocante la ragazza alzandosi e inchinandosi sulla sedia del Dottore, dirigendosi alle sue labbra.
“non saprei,ma credo che a due fidanzati può capitare che scappi un bacio!”rispose lui con lo stesso tono.
Ma prima che si potessero baciare, bussarono alla porta,Rose subito si distaccò...
“avanti!”rispose aggiustandosi la cravatta cercando di ritornare in sé e scacciare quell’estasi del tenero momento con la fidanzata.
“ mi scusi professore, volevo chiederle quali sono i giorni che lei riceve?!”domandò una ragazza graziosa e affascinate, snella slanciata con una bella scollatura, bionda con occhi azzurri timida all’apparenza e molto educata. Rose subito la squadrò come buona gelosa, ma rimase tranquilla suo malgrado rimase assolutamente tranquilla non si sentiva lontanamente minacciata della sua presenza questo la stupì un poco ,poi pensò che forse era maturata dopo quella brutta figura fatta in Grecia con Susan e la massima fiducia che riponeva in lui,ormai era un professore di università e come erano andate le cose sicuramente il più amato e cercato, per questo doveva tenere la calma,non poteva minimamente agitarsi per chiunque si avvicinasse.
“…grazie mille! E mi scusi per l’intrusione”salutò la ragazza per poi lasciare l’aula. Rose non sentì nulla del discorso tra il Dottore e l’alunna era immersa nei suoi pensieri che non si accorse neanche che la ragazza non c’era più.
“Rose?”chiamò lui distogliendola dai suoi pensieri.
“si? dimmi!”rispose lei guardandolo negli occhi.
“no! Niente ti vedevo assorta nei tuoi pensieri…”
“ah…non ti preoccupare! Invece che ne dici di continuare il nostro “discorso” da un’altra parte!”tagliò a corto la ragazza.
“nessuna obbiezione!”rispose lui con quel suo solito sorriso da scienziato pazzo.
“allons-y!!”disse questa volta lei,prendendolo per la mano e conducendolo fuori la stanza.
Gli fece visitare tutta l’università, in realtà il Dottore già l’osservò quando il preside gli fece da cicerone, ma Rose gli voleva far vedere i posti più impensabili che neanche un preside conosce.
Raggiunsero il tetto attraverso le scale di servizio . Si affacciarono al cornicione e rimasero lì ad osservare il panorama. Il Dottore stringeva tra le braccia da dietro la sua donna poggiando il mento sulla sua spalla.
“è bellissimo qui!”disse lui ammirando il panorama.
“già!qui ci venivo a pensare!”disse lei con gli occhi che fissavano il vuoto.
“e a cosa pensavi?”domandò lui guardandole il viso illuminato dai raggi del sole, come era bella cosi semplice tranquilla all’apparenza. Vide all’improvviso scurirsi il volto,mancava di lucidità e si vestì di tristezza…
“pensavo a te, a noi, a me e come sarei dovuta venire, se ci fossi riuscita ad attraversare i mondi paralleli per rincontrarti anche solo per vederti da lontano e salutarti per bene; come dovevo avvisarti che i cieli si stavano spegnendo, se ti avrei trovato , e si perché no! anche la paura che tu fossi con un’altra che ti accompagnava e che avesse preso il mio posto. A volte pensavo che forse tu non mi pensavi affatto impegnato con i salvare i mondi e tra le chiacchiere con le tue nuove compagne , forse di me te ne eri dimenticato. A come comportarmi dopo quel TI AMO sulla spiaggia di Bad Wolf e come tu mi avresti accolta,ma dopo che ti vidi pronunciare con speranza il mio nome in Facebook spaziale come lo nominò Donna,vedendo tutti e sentendo tutti tranne me, sentire < ci sono tutti tranne Rose!! > mi riempì il cuore di gioia che non avevo più dubbi non ti eri scordato di me; e quando ti vidi alla fine di quella strada affianco alla nostra amica Donna quel sorriso e quel viso incredulo di vedermi lì a pochi metri da te, da un tuo abbraccio, e vederti correre verso di me fu la cosa più bella che mi potessi aspettare. Sai a cosa pensavo mentre correvo? < ti ho trovato e non ti lascerò mai più > desideravo tanto rubarti un bacio, ma a causa di quello stupido dalek ci ruppe quel bellissimo momento di affetto e tenerezza. Quella sera sfiorai la follia, e la paura mi avvolse bloccandomi, non volevo che tu cambiassi citando una tua frase < perché avrei dovuto cambiare guardatemi!! > , e ritornò la serenità quando finalmente le tue braccia mi avvolsero completamente”.
“caspita questo posto lo dovremo chiamare pensatoio!”sdrammatizzò il momento stingendola di più a sé.
“…comunque Rose non c’è bisogno che io parli so che tu hai capito io come sono, ma mi sento di dire lo stesso qualcosa al riguardo… non ho mai smesso di pensare a te, ogni istante della mia vita c’era la tua immagine fissa nella mente, a volte volevo credere che tu eri ancora con me. Molte sere prima di andare a dormire passavo per la tua stanza, si! quella era rimasta ancora la tua stanza ne Martha ne Donna avevano mai soggiornato,mi sdraiavo sul tuo letto e mi abbracciavo il tuo cuscino che ancora era impregnato del tuo profumo con in mano la tua maglietta a toppe che indossasti ,se non ricordo male quando incontrammo nuovamente Cassandra,mi capitava spesso di svegliarmi lì,a volte mi immaginavo che mi trovavo nella tua camera perché ti avevo fatto compagnia durante la notte, poi sentivo la voce di Martha o Donna che mi cercava nell’immenso TARDIS e il sogno svaniva. Anch’io la prima volta che ti vidi sul ciglio di quella maledetta strada non vedevo l’ora di stringerti a me ,come ora posso finalmente fare,e non ti nascondo che anch’io avevo uno sfrenato desiderio di baciarti,in quel momento non c’era nessuno:ne dalek, ne Donna, ne le stelle che si spegnevano, ne i strani mondi nel cielo e ne la fine del mondo, solo tu e noi niente più aveva importanza,sai!quando fui colpito da quel dalek non ebbi paura più di tanto sapevo che tu eri lì vicina a me che mi stringevi tra le tue braccia sarei potuto anche morire ma sarei morto vendendoti per l’ultima volta non avrei chiesto altro, ma per fortuna non è andata così , oggi siamo qui a goderci questo fantastico panorama abbracciati come due innamorati… non potrei chiedere altro”.
Rose si girò dando le spalle al panorama, cinse il collo dell’uomo che amava e lo fissò con i raggi del sole che gli illuminavano il volto , lui le sorrise dolcemente ammirando anch’egli la sua splendida Rose. Si avvicinarono ulteriormente, la biondina si alzò sulle punta dei piedi per raggiungere le carnose labbra del suo uomo e chiudendo entrambi gli occhi si lasciarono trasportare dai sensi coinvolgendosi in un appassionante bacio , si strinsero così forti l’una all’altro,desiderosi di non mollare la presa e gustarsi a pieno quel romantico momento.

“pronto?”
“ciao mamma ti volevo avvisare che sto prendendo il bus per venire da te , ti ricordi dovevamo fare shopping pasquali insieme!”informò la ragazza a telefono mentre raggiungeva la fermata dell’autobus per andare dalla madre , aveva da poco lasciato il fidanzato dopo il pranzo.
“si! ti stavo aspettando, infatti tra quanto sarai qui?”domando dall’altro capo del telefono la donna.
“non più di 30 minuti,vedo già il tram che si sta avvicinando. Allora ti saluto a tra poco!”informò la ragazza mentre con la mano fermava il veicolo.
“ok! Baci!” salutò la madre chiudendo la telefonata.
Il Dottore aveva il pomeriggio libero e ne approfittò anche lui per fare shopping per la festa di pasqua. Si diresse presso il grande centro commerciale londinese, sicuramente lì avrebbe trovato qualcosa di particolare che avrebbe stupito la sua Rose.
Passata la mezz’oretta…
“ciao piccolino! Come va?”salutò affettuosamente Rose il suo fratellino.
“bene! Oggi andiamo a fare compere come facevamo quando stavi qui con noi?”domandò un  po’ impacciato con le dita in bocca il bambino.
“umm,umm!”annuì la ragazza. Poi salutò la madre e insieme nella macchina di Jackie si avviarono.
Ai grandi magazzini il Dottore aveva già girato tre negozi di gioielli,un supermercato e un negozio di vestiario senza trovare niente , si era solo comprato un pacco di patatine nel mentre girava .
“come è difficile trovare qualcosa di speciale per la persona che ami, se avrei avuto il TARDIS averi saputo dove andare, sarei andato a Verrillium per un carillon di smeraldo con stelle vere in miniatura che illuminavano il cielo virtuale quando si apriva ,e quelle canzoni ! oh come adoravo quelle fantastiche  melodie, oppure sarei andato a Destinity  a prendere il trecan una stella che brillava di luce propria incastonata in una specie di palla natalizia che ti faceva vedere i tuoi sogni. Sarebbe stato carino, ma pazienza speriamo che la ricerca mi porti ad un buon risultato”. Sperava il Dottore mentre osservava le vetrine.
Rose Jackie e Tony si comprarono un fresco gelato come facevano sempre in quelle occasioni . La madre aveva comprato un pantalone firmato per Pete da affiancarlo all’uovo di pasqua ,  per Tony un uovo di plastica pieno di giochi, mentre  Rose era ancora l’unica a non sapere cosa prendere per il Dottore.
“hai pensato a cosa regalargli?”domandò la madre alla ragazza mentre guardavano dei vestiti per la festa.
“non ancora ho una mezza idea vorrei comprargli qualcosa di elettronico o di scientifico, sai qualcosa che si avvicini al suo mondo di genio delle stelle”spiegò la ragazza mentre scartava dei completi .
“perché non gli compri il piccolo chimico!”scherzò la donna.
“bella questa!! Ma siamo seri , tu che mi consigli?”
“ah… io in queste cose non ci voglio entrare, questo è uno dei vantaggi di sposare un uomo terrestre!”disse con un velo di ironia la donna mentre passava gli abiti alla figlia nello spogliatoio .
“non è vero! Io credo che chiunque ha dei problemi quando deve scegliere dei regali per il proprio uomo o per la persona più cara e solo che con lui ci devo pensare di più ,tutto qua!ma cambiarlo con un umano mai e poi mai!!per non parlare…dov’è tony?”domandò la ragazza prima di concludere il discorso.
“ a giocare con Annalis la commessa,ma continua …!”incitò curiosa la madre.
“beh…di non parlare delle serate di fuoco, tra un essere umano e un signore del tempo non ci sono paragoni anzi un abisso vero e proprio. In poche parole è un fenomeno!!”confessò orgogliosa la ragazza mentre si infilava il vestito.
“ allora che ne dici di questo?”domandò uscendo dallo spogliatoio con un abito a dir poco vertiginoso: rosa con pois e fiori giallo chiaro,con una bella scollatura sul seno a mezza manica che si concludeva con una gonna un po’ gonfia che si fermava alle ginocchia.
“sei bellissima. Compratelo!”disse estasiata la madre vedendo la figlia che volteggiava e si specchiava . Scelsero una giacca corta che poteva avvicinarsi con il colore e la stoffa del vestito.
“ah…mamma ti volevamo invitare a te, Tony e papà al ristorante per pasqua!”disse la ragazza all’improvviso.
“si va benissimo! Grazie!”rispose compiaciuta la madre.
Il Dottore continuava a gironzolare per i negozi senza nulla in mano...
non pensavo che sarebbe stato così difficile,o sarò io che pretendo sempre molto!”
Poi all’improvviso sentì dietro di sé un po’ distante: “che ne dici mamma di passare per AISH forse lì potrò trovare qualcosa di ultimo modello!”
“oh cielo!”si girò e vide Rose che frugava nella borsa per posare lo scontrino e Jackie che le manteneva le borse.
“Se Rose scopre che sono qui e non alla biblioteca comunale come le avevo detto mi farà fuori!”si nascose dietro ad una pianta per aspettare che le due passassero senza sospetti, ma non calcolò…
“Dottore!!”esclamò Tony avvicinandosi alla pianta dove era inginocchiato.
“hey… Tony! Mi faresti un piacere non dire a nessuno che sono qui!” bisbigliò lui da dietro alla pianta.
“sei venuto per comprare un regalo a Rose?”domandò il bambino sempre a bassa voce per non farsi sentire.
“si! per questo è meglio che non sappia nulla va bene?”domandò retoricamente il signore del tempo.
“ok!! Promesso non dirò nulla a nessuno!”
“e bravo il mio piccolo ometto!”disse lui compiaciuto della complicità del bambino, nonostante avesse tre anni era sveglio e intelligente doti che al Dottore piacevano molto .
“Tony!! Che ci fai vicino alla pianta?”domandò Rose voltandosi dietro di sé.
Il Dottore si cercò di nascondere nel meglio dei modi.
“niente!eccomi!”rispose il bambino avvicinandosi alla ragazza dandogli la mano. Poi si girò e gli fece un occhiolino, che stava per: “ pericolo scampato!!”.
Il Dottore si rilassò e pian piano come se fosse un ragazzino che scappava dalla guardia del supermercato si alzò poggiando le spalle al muro.
“pericolo scampato!!, ma non è tutto ora come faccio a girare tranquillo, senza parlare di cosa le posso regalare?” parlava tra se e se con la mano dietro la  nuca cercando una soluzione. Poi tutto ad un tratto, percepì dietro le spalle un manifesto, si girò curioso e vide una locandina di un concerto di Jennifer Lopez, la cantante preferita di Rose, su cui c’era scritto: “lunedì di pasquetta j.lo si esibirà per uno dei suoi concerti spettacolari,per i biglietti contattare l’agenzia George Green”.Un sorriso smagliante e compiaciuto si manifestò sulle labbra del Dottore…
“ma certo j.lo! fantastico!”urlò come una donnina davanti al manifesto. Subito si diresse all’agenzia per prenotare i preziosi biglietti.  
Rose mentre parlava con sua madre notò in una vetrina…
“cosa c’è?”domandò stranita Jackie vedendo lo sguardo assente della ragazza, poi si girò nella direzione dove stava guardando la figlia. Rose si avvicinò a passo svelto verso la vetrina e lo vide, un gigantesco telescopio in offerta .
“fantastico!”esprimette la ragazza con un bellissimo sorriso. Entrò senza pensarci due volte e lo comprò,beh per meglio dire lo pagò e lo prenotò per farselo recapitare il giorno di pasqua a casa. Era molto grande da poter nascondere in un cassetto!!.

Arrivarono quasi in contemporanea davanti alla porta di casa…
“hey guarda chi c’è!!”salutò  gioiosa Rose ironicamente baciandolo a timbro sulle labbra mentre infilava le chiavi nella fessura.
“come è andata con tua madre?”domandò come se non sapesse come la ragazza avesse passato l’intero pomeriggio.
“ah… benissimo!e tu invece come è andata in biblioteca? Nessun Vashnaderada?”domandò scherzando ignara la ragazza aprendo la porta.
“tutto bene ! nulla di importante!”rispose lui chiudendo la porta dietro di sé, toccandosi sul petto dove erano nascosti i biglietti per il concerto.

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Capitolo 16
*** Ben tornati al Torchwood !! ***


XVI Capitolo
Ben tornati al Torchwood !!

Erano le 8:30 del mattino e Rose e il Dottore erano ancora al letto a dormire sereni e tranquilli immersi ogn’uno nei propri fantastici sogni, tutto ad un tratto a interromperli fu quello odioso suono della sveglia che infastidisce chiunque ogni mattina. Il Dottore allungò la mano sul comodino per spegnere quella nemica dei sogni …
“che ore sono?”domandò la biondina stropicciandosi gli occhi per eliminare i segni della nottata.
“sono le 8:30 dobbiamo alzarci oggi ho lezione e dobbiamo anche riprendere il lavoro al torchwood ci manchiamo da troppo tempo, figurati che dovevo compilare dei documenti per Pete e ancora non l’ho fatto!!”.
“prepari tu la colazione ho bisogno di un bagno rilassante per iniziare la giornata!”chiese indossando le pantofole .
“se ti piace il mio the! Con molto piacere!”scherzò lui.
“va benissimo il tuo the oggi farei di tutto per un bagno caldo!”rispose lei sedendosi sul letto guardandolo fisso negli occhi con un leggero sorriso sulle labbra.
“è meglio che non ti dico cos’ho in mente, non avremmo il tempo!”rispose lui con un tono provocante.
“uhmm, non farmi sognare, mi sono da poco svegliata!”disse lei mentre si sedeva a cavalluccio su di lui,lo baciò appassionatamente, lui tentò di dirigere le sue labbra sul suo decolté ma la ragazza osservò la sveglia che segnava le 8:40.
“Dottore,no,no,dai basta per favore non abbiamo tempo, stop stop stop” tra sorrisi e urla di piacere cercava di liberarsi dalle grinfie di lui .
Intorno alle 10:30 il Dottore iniziò la sua seconda lezione,quella settimana le avrebbe fatte solo due ,mentre la prossima avrebbe aumentato a 3 compreso il pomeriggio per le terze. Anche quella lezione fu emozionante tutti rimasero estasiati dalle novità che introdusse. Dopo un piccolo spuntino al bar entrambi si diressero al torchwood.

Rose raggiunse il suo studio…
“ben tornata Rose!”salutò la segretaria di Pete.
“ciao DONNA! Come stai?!”salutò affettuosamente lei abbracciandola.
“bene!bene!”rimase sorpresa del comportamento della ragazza.
“hai qualcosa per me?”chiese la ragazza entrando in ufficio seguita da Donna.
“beh… ci sono 2 fascicoli che dovresti leggere , poi hai un appuntamento con Stefan Middley e devi compilare questo!”informò la donna mentre le dava un fascicolo con l’incontro di Leonardo che ebbe qualche mese fa, ancora per via di varie situazioni ed impegni non aveva compilato.
“Donna chi è Stefan Middley?”domandò incuriosita la ragazza mentre osservava i fascicoli da leggere.
“è una new entry specializzato in computer, per la sala 24 C al piano di sopra per il controllo dei macchinari e Pete voleva te per valutarlo”mise al corrente.
“ah…bene …. Ok! È quando ci sarebbe?”domandò la ragazza.
“in verità dovrebbe essere già qui. Se c’è, lo faccio entrare?”.
“ok!va bene!”.
Rose iniziò a leggere uno dei primi fascicoli che le furono davanti riguardanti il caso di Leonardo ,non fece neanche in tempo a leggere i primi righi che…
“buongiorno sono Stefan Middley piacere!”disse il ragazzo porgendole la mano.
Alzò lo sguardo dal fascicolo e si trovò davanti un ragazzo semplicemente bellissimo,con addominali scolpiti,capelli biondi e occhi verde chiaro, indossava una maglietta blu a mezze maniche che le stava divinamente addosso definendo i suoi perfetti lineamenti,molto alto e a giudicare dalle apparenze educato e intelligente . Rimase esterrefatta,cercò di rinvenire e porse la mano per stringerla…: “ il piacere è mio!”rispose schiarendo la voce.
Il ragazzo si sedette e le mostrò i suoi documenti con il progetto che voleva intraprendere. Nel mentre la biondina colloquiava con il ragazzo, il Dottore era nel suo ufficio a compilare i fascicoli dati da Pete qualche mese prima. Era molto felice ed appagato,lavorava al torchwood a stretto contatto con il mondo alieno, era professore all’università dove poteva parlare di ciò che gli interessava ed appassionava, aveva al suo fianco la donna fatta a pennello per lui ed una famiglia che lo aveva accolto con gioia. Quella fu la prima volta che lavorò al torchwood con allegria  e tranquillità, fece così in fretta che subito si recò da Pete per consegnarli gli ultimi fascicoli controllati.
“Disturbo? sono io!”disse bussando alla porta del quasi suocero.
“si entra pure!”.
“ti ho portato gli ultimi fascicoli ! hai qualcos’altro per me?”domandò porgendogli i documenti sulla scrivania.
“in verità sì, ma è solo un semplice intuito!”cercò di spiegarsi .
“io adoro gli intuiti, dimmi che cos’è?”rispose entusiasta.
“da qualche giorno ci  provengono degli strani suoni,ma in un primo momento non ci abbiamo dato importanza, ecco perché non ti avevo messo al corrente, ma ieri sera a mezza notte l’addetto alla nottata ha avvertito un suono diverso, sempre lo stesso che si ripete all’infinito ma con intensità maggiore ogni minuto…”
“da dove proviene?”domandò increspando le sopracciglia facendosi serio.
“proviene dal sud di York , ci sono già gli addetti di quella zona , ma hanno chiesto supporto ed un esperto, ed allora avevo pensato a te e a Rose se non vi dispiace ho già fatto preparare una squadra di viaggio che vi seguirà e sarà ai vostri ordini basta solo che diciate di sì !” concluse speranzoso l’uomo.
“Un mistero a York?! sono pronto vado ad avvisare Rose! tra quanto dovremo partire?”.
“nella serata se per voi va bene, ho già prenotato un alloggio per voi finché ne avrete bisogno! E grazie Dottore!” disse Pete alzandosi dalla sedia dirigendosi verso di lui che era davanti alla porta .
“non dirlo neanche ! sai che a me piacciono molto queste situazioni misteriose mi fanno sentire importante ed unico,mi fanno sentire IL DOTTORE!”rispose con quella sua voce isterica e con un sorriso smagliante , uscendo quasi correndo per avvertire Rose di una nuova avventura.
 “hey ciao Donna come stai?”salutò affettuosamente la rossa che ritornava la suo ufficio .
“molto bene Dottore! E tu?”chiese invece la segretaria.
“magnificamente! Scusami ma devo andare da Rose!”indicando l’ufficio della ragazza.
“ mi dispiace ma lei non è nel suo ufficio è di sopra al paino 24 C con un addetto ai computer. Se la vuoi la puoi trovare lì!”informò lei.
“grazie mille!!e salutami Willf…no no lascia stare!ciao!”salutò poi.
“stupido! Donna non sa chi sono io ed non ho mai incontrato suo nonno in questo mondo!”pensò mentre si dirigeva dalla biondina.
“Allora secondo me dovremmo mettere dei computer ad alto raggio in quella zona così possono monitorare l’intero palazzo, mentre per quelli lì ho intenzione di inserire un programma più veloce per le ricerche e controlli…”
Rose ascoltava con molta attenzione i programmi del ragazzo seguendolo per l’intera stanza senza accorgersene di un cavo che le passava proprio davanti che la fece cadere, Stefan se ne accorse in tempo e la prese al volo evitando il peggio. Rose si trovò tutta ad un tratto tra le braccia possenti del ragazzo si alzò rimanendo in quella posizione, ed all’improvviso dalla porta…
“hey Rose sei qui?! ho appena visto Pete e non sai cosa mi ha appena det…” non riuscì a concludere la frase rimasto scioccato da ciò che vide :Rose tra le braccia di un altro uomo!!. Lei subito si distaccò e si avvicinò a lui presentando i due eclissando quello che era successo, avrebbe parlato con lui in privato e spiegato tutto.
“scusami un attimo” disse la ragazza uscendo dalla stanza seguendo il fidanzato.
“cosa mi sei venuto a dire?”chiese incuriosita la ragazza.
“tuo padre mi ha avvertito che ci sono dei problemi a York e che vogliono anche la nostra supervisione, partiremo sta sera dopo cena,ma vedo che sei occupata forse è meglio che ne parliamo con più calma!”disse lui guardando la porta che stava per indicare l’impegno che aveva con quel ragazzo.
“va bene ok! Ci metto poco mi aspetti all’uscita tra…diciamo 25 minuti!”disse la ragazza guardando l’orologio al polso.
“ok!!a dopo!”rispose lui, si stava per allontanare quando Rose lo fermò per il braccio…
“Dottore per quello che è successo prima ecco…”stava per spiegare la ragazza quando l’interruppe con un dolce ed intenso bacio.
“non devi spiegarmi nulla ho piena fiducia in te e in noi!”rispose sereno lui mantenendo tra le mani il volto della ragazza.
“dimmi la verità l’avevi capito dai fili che stavano ai miei piedi e come mi manteneva Stefan che ero caduta e che lui mi aveva afferrato!”disse la ragazza con un tono leggermente ironico.
“beh… diciamo che è stato anche quello !”rispose lui con il suo modo di fare cercando di distogliere dalla situazione.
“sei incorreggibile!!e per questo che ti amo!”disse la  ragazza sorridendo staccandosi da lui.
“che ci posso fare sono IL DOTTORE”rispose lui aprendo le braccia in segno di discolparsi.
“vai vai!che ci vediamo tra poco!”continuò lei aprendo la porta dov’era il ragazzo continuando a ridere.
Il Dottore fantasticava sull’avventura che avrebbe affrontato, da tempo non gli capitava di incontrare l’ignoto mondo alieno e del mistero, e di nuovo quella sensazione di brivido che gli percorreva la schiena si era rifatta sentire,adorava tutte quelle emozioni che si accavallavano una all’altra , si ricordò il secondo viaggio fatto con Donna, oh la sua cara amica Donna le mancava molto,quando incontrò nuovamente gli Ood tutte quelle sensazioni che provò anche la sua amata amica lo facevano sentire più legato al genere umano. Tra i suoi ricordi si ritrovò all’ingresso del torchwood per attendere Rose,osservava il cielo cercando di ricordare tutte le sue più incredibili avventure…
“Doctor!!”sentì da dietro le sue spalle , si voltò e vide Rose che gli sorrideva con un piccolo zaino sulle spalle.
“già qui?hai fatto in fretta!”disse sorpreso l’uomo.
“quando si parla di avventura sai che sono in prima linea ! ho sempre pronto uno zaino con tutto l’occorrente poi all’ultimo a tutto ci inserisco alcuni oggetti o documenti che riguardano il caso. Comunque sono passata da papà prima di venire da te , e lui è d’accordo a farla venire!”disse serenamente la ragazza avvicinandosi .
“a far venire chi?!”chiese stupito.
“Donna Noble!”rispose con entusiasmo che cresceva sempre di più.
Lui incredulo le sorrise con gioia aprendo le braccia per accoglierla in un caloroso abbraccio.
 “ho lasciato a te l’onore di avvertire Donna! È sopra a controllare dei documenti; forza avanti io ti aspetto qui!”.
Lui le sorrise nuovamente, poi corse ad avvisare la sua amica.
Rose era felice ed entusiasta della reazione che aveva avuto nell’apprendere la notizia; già da tempo ci stava pensando a far partecipare Donna nelle loro avventure aspettava solo il momento giusto per inserirla . Anche lei iniziò a vagare tra i ricordi e subito come un lampo gli riaffiorò quell’incontro strambo che ebbe con Donna , tutta quella arroganza e quello strillare che era il suo modo di fare e sicuramente di farsi amare,della grande  amica che fu per il Dottore facendolo compagnia per quei periodi che lei gli era lontana. Un velo di malinconia avvolse il suo volto , ma stranamente un dolce sorriso si fece strada tra le labbra, era si scontenta di aver perso 2 anni di avventure con l’uomo che amava e forse il loro rapporto sarebbe cresciuto ancora di più e solidificato, ma dall’altro quel sorriso era rivolto a Donna la persona più importante dell’universo come l’aveva definita il Dottore,che le fu da fedele compagna di viaggio e una cara amica su cui contare. Anche a Rose senza rendersene conto le mancava tanto e sperava che la Donna di quell’universo fosse la stessa,sicuramente non l’avrebbe sostituita ma ne avrebbe guadagnato in amicizia,chissà forse un giorno l’avrebbe rincontrata davvero, la vita era lunga ed imprevedibile,forse un giorno  le avrebbe potuto dire quel ciao che le fu rinnegato a BAD WOLF BAY .
A distoglierla dai suoi pensieri fu uno squillo del cellulare che aveva nella tasca sinistra del jeans. La ragazza prese il telefono e rispose…: “ciao Sophie dimmi!” disse tornando alla realtà.
“come dici?non ti sento bene ma dove ti trovi?”domandò cercando di capire le parole dell’amica.
“dove hai detto che sei?”cercò di captare quelle sillabe che fuoriuscivano dalla bocca della ragazza; c’era un tale fracasso e ronzio di sottofondo che non le facevano capire nulla, poi finalmente riuscì a comprendere la frase dell’amica rimase a dir poco incredula… “ e che ci fai tu in Alaska?!!”chiese stranita la ragazza con un volto sconvolto dalla strana risposta dell’amica.
Dall’altro capo del telefono la ragazza spiegava le sue ragioni…: “mi sono imbarcata ieri sera non c’è stato il tempo di avvertirti ,quando ci siamo viste al lezioni di John non lo sapevo ancora è successo tutto all’improvviso ma credo che ora non sia il caso di spiegarti tutti gli avvenimenti sennò mi arriverà una pesante bolletta. Comunque  in breve sono qui perché ci sono degli esperimenti su Marte, si dice che in queste zone c’è un ottima visuale del pianeta e visto che io devo dare l’esame di astrologia ho pensato di aggregarmi . Questa che senti è la bufera Caprimi Dif così la chiamano qui, ma per noi si traduce il vento del lupo cattivo, perché ha il suono di un lupo che ulula alla luna , si potrebbe dire che ulula a Marte !è bella questa la dovrò dire al gruppo con cui sto viaggiando. Ti ho chiamata per dirti che non tornerò prima di Martedì e che non potrò partecipare alla lezione del tuo fico fidanzato. Sta mancando il segnale e non riesco più a sentirti…”.
“Sophie mi senti ,Sophie?”cercava di riprendere il discorso,all’improvviso…
“che succede?”domandò il Dottore incuriosito dal volto della fidanzata ,accanto a lui c’era anche Donna.
“è Sophie mi ha detto che si trova in Alalska! Ecco perché non c’era questa mattina a lezione!”cercò di abbreviare le spiegazioni di quella strana telefonata che ancora andava avanti tra suoni impronunciabili.
“e che ci fa Sophie in Alalska?”domandò stranito con quella sua voce da isterico e le sopracciglia increspate per la notizia.
“è una lunga storia ti spiego dopo. SI! Sophie si ora ti sento con una leggera interferenza ma ora ti sento che mi stavi dicendo?”riprese a sentire di nuovo l’amica.
Donna in tutto quel frangente ascoltava le chiacchiere dei tre compresa la strana amica di Rose e non vedeva l’ora di conoscerli più intimamente,anche a lei gli piacevano tanto si erano comportati sempre bene nei suoi confronti,sempre affettuosi e gentili mai una parola fuori posto o un rimprovero,anche quando sbagliava. Desiderava tanto diventare sua amica proprio come quella strampalata ragazza dall’Alaska.
“comunque cercherò di fare più fotografie e possibile e di mandarti una cartolina appena trovo una tabaccheria, credi che ce ne siano?bah! non lo so ! allora ciao!”salutò la ragazza.
“ok!ciao! e buon divertimento!”salutò Rose , ma prima di chiudere la telefonata il Dottore le urlò un saluto da lontano. Da dentro al telefono la ragazza sentì il saluto che anche Sophie gli mandò e poi chiuse la chiamata.
“chi la capisce è bravo!”commentò appena mise giù la cornetta.
“non so se l’hai sentito ma quella bufera di sottofondo vuoi sapere come si chiama?”disse con un sorriso raggiante. L’uomo annuì incuriosito dalla risposta che stava per ricevere.
“Caprimi Dif che si traduce vento del lupo cattivo!”.
Il Dottore rimase esterrefatto non se l’aspettava quella parola, non di certo pensava che ormai quelle due parole lo avessero abbandonato per sempre,ed invece puntualmente erano lì in prima fila come sempre. Sorrise dall’incredulità della cosa,ma non disse nulla non c’erano parole per quella surreale situazione.  
I tre si misero d’accordo su come procedere:si sarebbero incontrati al torchwood verso le 21:00 ed insieme avrebbero preso l’aereo aziendale per dirigersi a York,
 per i dettagli della vicenda il Dottore li rimandò a più tardi, il viaggio sarebbe durato un’ora e avrebbe spiegato le notizie che aveva ricevuto dal suocero.

Dopo un saluto veloce ai genitori Rose e il Dottore si avviarono all’appuntamento con Donna stabilito ore fa. Arrivati la donna era già lì con una miriade di bagagli che al Dottore gli riaffiorò il suo secondo incontro con l’amica quando parcheggiò la macchina vicina al TARDIS piena di bagagli gli uscì spontaneo: “ e la cappelliera?”. Rose lo guardò stranita da quella frase non sapeva cosa significasse e lo stesso valeva per Donna. Se ne accorse della sua ingenua gaffe e subito rimediò: “stavo scherzando!”disse per sdrammatizzare e le due risero ignare.
Si imbarcarono e durante il viaggio come prestabilito dal Dottore; egli spiegò ciò che sapeva su quel caso: “da qualche giorno a York si avvertono degli strani suoni,a volte gli stessi che aumentano di intensità; il nostro torchwood li ha ricevuti e registrati ma non avendo giurisprudenza nella città ha lasciato agli esperti del luogo di occuparsene , ma hanno bisogno di aiuto ed ecco perché stiamo andando un po’ in ritardo. Comunque ecco il suono”mise play cercando di captare qualcosa che lo potesse aiutare.
Dopo il messaggio Rose ipotizzò: “non può essere un messaggio promozionale come quello usato dagli Sleetin ?”.
“acuta osservazione ogni giorno mi assomigli sempre di più,ma sarà un bene?”domandò scherzando lui.
“beh grazie,ma stando nel discorso potrebbe essere?”continuò a domandarsi la ragazza.
“come hai detto tu potrebbe essere,quando saremo lì ne sapremo molto di più”.
“stando ai documenti di due giorni fa è accaduto un fatto strano tre fasci di luce di colore diverso sono apparsi in cielo proprio nel momento che il messaggio aumentava di volume,poi sono scomparsi per riapparire ieri notte quando il messaggio ha modificato il suono aumentando sempre il suo volume” leggeva Rose ad alta voce i fascicoli dati dal padre.
“Dottore posso risentire di nuovo il messaggio?”chiese la rossa vogliosa di ascoltare nuovamente l’audio.
 “ma certo ecco ,se vuoi qui ci sono anche degli auricolari !!”.
Durante il viaggio il Dottore si allontanò per prendersi una bibita nel frigobar,Rose si avvicinò lasciando Donna ad ascoltare quello strano suono…
“mi fa tanto ricordare la nostra Donna!!”disse sorseggiando una limonata .
“hai ragione con passione ed amore fa questo lavoro. Era destino che la trovassimo anche qui. Ne sono molto contenta!”commentò lei mentre da lontano osservava l’amica .
“a proposito di amiche, poi non mi hai ancora detto che ci fa Sophie in Alaska?”cambiò discorso lui, mentre si sedevano uno di fronte all’altro appartati per non disturbare Donna.
“ è andata a vedere Marte,dice che lì c’è un ottica migliore e lei si è subito precipitata. Mi aveva chiamato per avvertirti che forse non riusciva a tornare in tempo per la tua lezione”spiegò lei mentre mangiucchiava qualche cioccolatino per ingannare il tempo.
“Marte è un pianeta bellissimo,sai!migliaia di anni fa prima che sulla terra nasceva la vita già era abitata da qualcuno che il suo nome è impronunciabile…!”spiegava con gli occhi lucidi e pieni d’amore per la storia.
“tipo raxacollicofallapatorius”interruppe Rose con ironia.
“tipo così! avevano una bellissima civiltà , ancora oggi in profondità si trova qualche resto!”spiegava affascinato il Dottore.
“e poi cosa è successo loro?”domandò incuriosita.
“diciamo che è scomparsa come Atlantide !”chiuse il discorso lui. Erano arrivati. Tra qualche minuto avrebbero messo piede in una nuova città,in un nuovo mistero ed in una nuova avventura. “arrivati a York,vi preghiamo di allacciare le cinture per l’atterraggio grazie!”.
 
FINE PRIMA PARTE…!

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Capitolo 17
*** Mistero a York ***


XVII Capitolo

Mistero a York


Nebbia fitta, freddo,castelli in lontananza a stile gotico,luci dei lampioni,macchine sfreccianti,il civettare dei gufi ,il dolce odore che proveniva dai forni già aperti, così si presentò York ai nuovi arrivati . Rose ne rimase esterrefatta un luogo semplicemente unico e accogliente allo stesso tempo,aveva sempre adorato quei luoghi un po’ mistici,le facevano amare sempre di più il letto comodo e una buona di tazza di the da sorseggiare sotto le coperte,coccolandosi un po’ con un romanzo o un giallo,questo fino a quando non si catapultò come un fulmine a ciel sereno il Dottore nella sua monotona vita a disturbargli i piani. Con un sorriso accolse la città e lo stesso fu per gli altri due.
“direi che è meglio andare a riposare domani ci attende una giornata a dir poco pesante,per non parlare di come è stata questa!”ideò il Dottore mentre tirava i bagagli dal taxi.
Raggiunsero la reception; diedero le generalità e insieme si diressero alle loro stanze.
Rose e il compagno avevano una matrimoniale al terzo piano, mentre Donna una singola al secondo. Dopo essersi lasciati,Rose e il Dottore raggiunsero la loro camera.
“beh!non è male!”commentò ad alta voce lui ,mentre accendeva le luci della stanza.
“si è vero ti fa venir voglia di metterti nel letto e leggere un buon libro”affermò con un sorriso la ragazza ,mentre apriva i bagagli per sistemare i vestiti negli armadi.
 “ …ma lo sarebbe di più se accendessimo quel camino! mi piace sedermi raccolto dalle coperte vicino al camino che emana un calore che quasi ti accarezza. Questo penso quando immagino la Gran Bretagna un tenero week-end a coccolarmi e rilassarmi con una bella tazza di the!”confessò il Dottore aprendo la sua valigia aiutando la ragazza a sistemare.
“ti capisco anche io lo adoro,prima che tu arrivassi mi regalavo un giorno alla settimana,per la precisione quello di festa, rimanendo nel letto a…”
“… a farti coccolare da Mickey immagino!”interruppe il discorso lui con un cenno di gelosia forte e un po’ di rammarico per non esserci stato prima.
“…no!a coccolarmi con un bel libro avvincente e una tazza di cioccolato caldo!”finì la frase la ragazza con un sorriso compiaciuto del suo comportamento .
“…ma se vuoi proprio saperlo… diciamo che Mickey mi “coccolava” abbastanza!!”lanciò l’esca pungente al Dottore che subito la raccolse.
“ah… ti coccolava abbastanza!!!spero non più di me?!”domandò retoricamente lui con accenno ad ironia,mentre si avvicinava con passo lento e con uno sguardo provocante verso di lei.
“beh! Adesso che mi ci fai pensare credo che mi coccolava molto più di te!!”continuava a stuzzicare lei.
“come molto più di me?! Vieni qui insolente che non sei altro!!”commentò ironicamente lui prendendola per i fianchi iniziando a baciare il suo collo delicato e suadente. Rose fece cadere la maglietta che aveva tra le mani,non ebbe il tempo o per meglio dire non voleva rovinare quella romantica situazione per sistemare quel capo, subito diresse le sue mani nei capelli di lui adorava affondare le dita in quella meravigliosa capigliatura sbarazzina che portava,amava scombinargliela di più di com’era. La  stringeva di più a sé, non voleva allontanarla per nessun motivo,continuando a baciarle il collo,amava farlo,sapeva che quello era il punto debole della ragazza, spostò la maglietta per scoprire la spalla dirigendo le sue labbra per poter assaggiare il suo meraviglioso corpo. Rose tra quei baci emetteva piccoli suoni di piacere che al Dottore facevano comprendere che stava andando per la giusta via, tra i baci di lui e le carezze di lei… <TOC… TOC> bussarono alla porta.
“io non c’è la faccio più ogni volta che apriamo questo adorabile discorso c’è sempre qualcuno che ci interrompe!!”commentò lui un po’ infastidito girando la testa verso la porta mentre  ancora  la tratteneva tra le braccia.
“va ad aprire sarà importante, io finisco di mettere a posto…”disse la ragazza guardandolo fisso negli occhi accarezzandogli il viso con le dita.
“si?!”disse lui avvicinandosi alla porta .
“sono Donna !!”si sentì da dietro l’infisso.
Il Dottore stranito dalla presenza dell’amica l’aprì subito: “Donna che è successo?”domandò facendola accomodare.
“scusatemi il disturbo ,credo che hanno portato una delle mie valigie nella vostra camera,non vi avrei disturbato se non conteneva nulla di importante per la serata,  ma sfortunatamente ho lì dentro il mio pigiama!”disse un po’ vergognosa .
“ma non ti preoccupare! sai che puoi venire quando vuoi!”rispose con quel suo tono da isterico. Rose rideva sotto i baffi per quella falsa risposta,ovviamente al Dottore faceva piacere che Donna si rivolgesse a  lui per qualsiasi problema ma durante i suoi adorabili “discorsetti” non amava essere disturbato.
“ho già fatto lamentela e ho intensione di sporgere denuncia!”continuò arrabbiata la donna.
Il Dottore rise per quella affermazione,potevano cambiare i mondi, le realtà, gli universi, ma no Donna, no la cara e splendida Donna Noble.
“è questa la tua valigia?”domandò Rose mentre prendeva un borsone rosa a strisce blu e gialle.
“si è proprio quella ! grazie!” rispose con un sorriso,contenta di aver ritrovato la sua valigia.
Appena il Dottore chiuse la porta,con passo svelto e deciso si diresse da Rose,che aveva finito di sistemare i vestiti. L’afferrò per i fianchi da dietro,le spostò una ciocca che ricadeva sulla spalla e prese a baciala delicatamente. La biondina  chiuse gli occhi per assaporare quella fantastica sensazione.
Tra i baci: “ che ne dici di riprendere da dove abbiamo lasciato?!”chiese dirigendo le mani verso la cintura della ragazza con l’intenzione di slacciarla.
“nessuna obiezione,a patto che tu accenda quel camino!! Io vado a rinfrescarmi un attimo!”rispose sirridendo.
Così Rose si distaccò dall’abbraccio del suo uomo dirigendosi al bagno . Lui prese ad accendere il camino, si fece più lunga del solito non si aspettava che ci volesse così tanto ad accenderelo, quello che aveva a casa si accendeva velocemente,ma tutto quel tempo diede la possibilità alla fidanzata di sistemarsi come si deve. Infatti appena uscì dalla toilette con un completino trasparente da mozzare il fiato,il Dottore era da poco  riuscito nella sua impresa.
“allora dove eravamo rimasti?”chiese suadente la ragazza avvicinandosi lentamente con una camminata provocante verso di lui. Il Dottore la squadrò tutta e deglutì con lentezza sentendo tutta l’emozione e l’adrenalina che si facevano strada nel suo corpo. Si  avvicinò e lo baciò appassionatamente sulla bocca, le labbra si dischiusero per lasciare alle lingue di incontrarsi, mentre quel bacio continuava Rose prese a sbottonare la camicia di lui,mentre lui l’accarezzava tutta cercando di percepire ogni singolo centimetro del suo splendido corpo. Rose prese il lenzuolo e lo adagiò per terra di fronte al camino, si distese sopra e allungando la mano invitò il compagno a stendersi su di lei. Continuavano a baciarsi con passione,una passione che non finiva mai,erano sempre desiderosi di entrare in contatto, di abbracciarsi,di accarezzarsi e di coccolarsi. Il Dottore si unì dolcemente alla sua Rose intrecciando le loro dita, appena  si diresse con le labbra verso il suo orecchio per baciarla ,lei gli sussurrò con una voce che trapelava piacere ed estasi: “ora sei tu il libro che adoro leggere in queste notti!!”, la guardò con un sorriso ed ironicamente rispose: “spero non solo in queste notti!!”,poi la baciò ulteriormente sulle labbra con passione aumentando i movimenti. Passarono lì la notte di fuoco illuminati e riscaldati dal camino di quel hotel, tra risate di gioia e urla di piacere inaugurarono la loro prima notte a York.
Le luci dell’alba penetrarono dalle finestre, una leggera brezza di metà Aprile fece abbracciare i due di più all’altro per riscaldarsi.
“buongiorno!!”salutò lui romanticamente baciandola a timbro sul braccio .
“buongiorno a te!!”rispose lei con lo stesso tono e un leggero sorriso per quelle dolci coccole mattiniere.
Lui si semidistese su di lei continuando a baciarle il corpo.
“come è arrivata in fretta questa mattina!!sembra che siamo andati a dormire 4 ore fa!”commentò la ragazza allungando lo sguardo verso la finestra.
 Il Dottore sospese i baci, la guardò fissa negli occhi e con ironia ed un sorriso da professorino so tutto io affermò: “beh in verità siamo andati a dormire 3 ore fa Rose!!”.
“…e per fortuna che dovevamo riposare!”commentò sarcastica lei mentre gli accarezzava i capelli.
“sai che preferisco riposarmi in questo modo!”rispose lui,prendendo a baciarle il decolté,mentre iniziò ad accarezzarla intimamente.
“che…ore…saranno…?”domandava tra risate di piacere,con lo sguardo che vagava per la stanza cercando un orologio per avere una risposta. Al Dottore sembrava non importare che ore segnassero le lancette,era tutto preso nel suo discorsetto ..
Su una mensolina di legno di ciliegio sulla parete di fronte ai due, la biondina  riuscì a notare una piccola sveglia stile antico che segnava le 6:15.
“a che… ora dobbiamo… incontrarci?”continuava a chiedere lei,mentre il Dottore continuava ad assaporare il suo corpo ed accarezzarla.
Tra i baci: “intorno le 9:30!”rispose.
“allora secondo te abbiamo il tempo per sistemarci ed essere pronti prima di quell’ora?”domandò ironicamente lei con uno sguardo da pantera che lo affascinava sempre.
“mi stai sottovalutando Rose Tyler?!”chiese con ironia lui increspando le sopracciglia per sottolineare la frase appena detta.
“no!al contrario io ti sopravvaluto troppo!!”rispose con lo stesso tono la ragazza.
“mettimi alla prova!”ideò lui provocantemente ,mentre le stampava dei baci appassionati sul suo decolté .
“sei stato già messo alla prova! È vai alla grande!”rispose sinceramente e sensualmente la ragazza,mentre stringeva tra le mani le sue braccia.
Il Dottore la sorrise,  lei lo capovolse stendendosi su di lui ,prendendo a baciargli il torace con passione. È così quella mattinata riaprirono quell’adorato discorsetto che avevano chiuso non meno di 3 ore fa.
Incontrarono Donna a colazione , mangiarono una cosa veloce e poi si diressero al torchwood di York per l’ora stabilita.
“siamo arrivati anche in anticipo!!”disse la ragazza al Dottore riprendendo il discorso della mattinata.
“hai visto donna di poca fede!”rispose lui ironicamente con uno sguardo che ti faceva venir voglia di schiaffeggiarlo tanto era carino. Rose le sorrise e basta cosa poteva dire all’uomo che amava e che le aveva fatto passare una nottata da sogno per non parlare della mattinata.
“salve io sono Greg Hitovikt molto piacere, e grazie per essere venuti così in fretta con poco preavviso!” salutò un addetto dell’istituto.
“io sono il Dottore lei è Rose Tyler e questa è Donna Noble!”presentò , mentre le due accennarono un saluto.
“allora ditemi cosa è accaduto di preciso!”chiese incuriosito lui facendosi serio.
“per cominciare questa è Iosefin Fredt addetta ai computer con Ilaria Vongheder , alle intercettazioni Daniel Gassert e al comando Gregorio Salmi!”presentò il resto della troupe . Il Dottore accennò un sorriso alzando la mano.
“Dottore Donna Rose!”abbreviò il Dottore incuriosito di entrare subito nel vivo dell’argomento.
Si avvicinò senza ascoltare cosa gli altri gli dicessero verso il computer principale mise i suoi adorabili occhiali ed iniziò ad osservare degli strani numeri che comparivano sul desktop.
“…e questi cosa sono?”domandò increspando le sopracciglia , preoccupato, ma allo stesso tempo incuriosito.
“sono comparsi ieri nel pomeriggio li stiamo controllando e assumono sempre le stesse cifre…!”spiegò Ilaria.
“…4,9,22 e 60”concluse il Dottore osservando i numeri che si ripetevano all’infinito.
“cosa posso essere?”chiese Rose.
“non saprei! Altre notizie?”domandò  il Dottore al gruppo.
“abbiamo circondato la zona per poter controllare la situazione ma ancora non ci abbiamo messo piede. Se volete organizzo una squadra di spedizioni e ci andiamo subito!!”.
“e che aspettiamo andiamo al recinto è lì che avviene il bello!”affermò con voce isterica il Dottore.
“gli piace proprio fare così?”domandò con un sorriso e meravigliata Donna alla ragazza..
“e questo è niente!!”rispose mentre correvano indietro a lui.
Arrivati alla zona il Dottore trovò un passaggio attraverso il suo cacciavite sonico che rilevava presenze di altri esseri viventi.
Rose il Dottore, donna Ilaria e Iosefin si avventurarono in questo cunicolo buio e all’apparenza non finiva mai. Arrivarono ad una specie di bivio dove c’erano tre ingressi, ma fu semplice trovare quello esatto poiché sentivano degli strani rumori da uno di essi. Tutti insieme si immisero in quello di sinistra. raggiunta la fine del cunicolo videro un intera flotta di esseri fatti interamente di metallo alti 2 metri ogn’uno.
“oh mio Dio Cyber-men!!”esclamò Rose portando una mano alla bocca scioccata per quello che vide.
“no!sta calma non possono essere cyber-men non sono così alti !!”tranquillizzò il Dottore mentre osservava la situazione.
Si nascosero dietro a dei rottami per poter capire cosa ci facevano lì.
Questi esseri avevano uno strano aggeggio al centro della loro pancia che si apriva ad un semplice sfioramento e succhiava tutto il ferro da ogni oggetto posto dinanzi.
“ma chi sono?”domandò a bassa voce la rossa.
“devo essere Saiborg !”rispose lui.
“ma come fa a conoscerli!!”domandò Ilaria a Donna.
Donna si girò e a bassa voce disse: “non ci hai fatto caso al suo nome?”.
“no!perché?!”domandò ancora più stranita la ragazza.
“non ti dice niente il nome Dottore nella banca dati del torchwood compare sempre ! non ti dice niente il rivoluzionario Mickey Smith che con la sua squadra ripulì la Terra dai cyber-man in nome di quest’uomo che hai davanti!!”spiegava Donna.
Rose e il Dottore si guardarono per un breve istante,rimasero estasiati dalle incredibili conoscenze che sfolgorava la rossa.
“oh cavoli! Lui è IL DOTTORE!”realizzò la ragazza entusiasta della sua scoperta.
“già!!”rispose con un sorriso compiaciuto Donna.
“Rose guarda lì su credo che sia l’ufficio di chi ha organizzato il tutto, che ne dici di andare a farci una visita?”ideò il Dottore con un sorriso compiaciuto. Amava quella adrenalina e quel mistero che si presentava in ogni avventura.
Si diressero in ufficio senza esseri visti e iniziarono a sbirciare,Ilaria e Iosefin si misero al computer, mentre Donna cercava tra i rifiuti, un mucchio di rottami accasciati in un posto,il Dottore cercava con il cacciavite di individuare qualcosa. Rose all’improvviso sentì la voce di due saiborg che parlavano tra di loro e si dirigevano nella stanza; tutti si nascosero in una specie di armadio aprirono le ante per sentire quello che dicevano.
“saiborg-one è tutto pronto , la fine della Terra è prevista per domani alle 16:00!”
“Come la fine della Terra?”chiese scioccata Rose sottovoce al compagno.
“quanto ferro abbiamo raccolto oggi?!!”domandò il saiborg-one all’assistente.
“ ben 4.000 tonnellate!!”informò lui.
Entrambi riuscirono dall’ufficio e tutti uscirono dal nascondiglio.
“a cosa servirà distruggere la Terra?!!”chiese Donna.
“penso che abbiano bisogno di ferro!”disse il Dottore cercando con lo sguardo di trovare qualcosa, qualche indizio che lo potesse aiutare.
Poi Donna trovò un oggetto particolare che attirò la sua attenzione: era grigio, grande qunto una mano con piccoli fori .
“guarda Dottore è diverso dai rottami che ho visto fin ora,cosa può essere?”. Lui si girò appena la donna lo chiamò e rimase rapito dalla bellezza dell’oggetto.
“oh cielo! Non pensavo di poterlo rivedere di nuovo!”commentò con aria stupita e gioiosa con un sorriso a 36 denti.
“che cos’è?”domandò anche Rose.
“è un Cronoclosin è un oggetto che deve essere maneggiato con cura se viene mosso brutalmente può diventare una bomba ma se viene semplicemente accarezzato emana un suono dolcissimo quasi una ninna nanna!”spiegò lui prendendolo tra le mani. Rose notò uno strano sguardo negli occhi del Dottore ma non chiese nulla non era il momento adatto per le relazioni sentimentali.
“brava Donna!”L’elogiò con entusiasmo stampandole un bacio sulla fronte.
“allora facciamo così… Rose tu e Ilaria andrete nei cunicoli ad ovest cercate di scoprire dove si trova la loro navicella o qualunque cosa sia , mentre tu Donna e Iosefin andrete a quelli ad est con le medesime richieste , io rimarrò qui in attesa del saiborg-one poi vi raggiungerò!!”ideò il dottore.
Abbracciò Rose con tanta forza ed una luce negli occhi,poi salutò la rossa e si mise a cercare nell’ufficio in attesa del suo alieno, mentre le 4 si divisero in gruppi di due come aveva detto lui. Rose ed Ilaria iniziarono a camminare con una piccola luce portata per l’occorrenza; mentre si avviavano…
“tu e il Dottore state insieme?!”domandò al’improvviso la ragazza, forse per rompere quel silenzio che viveva in quei luoghi.
“come lo hai capito?”domandò incuriosita la biondina.
“lo avevo già intuito, ma diciamo che ho avuto la certezza quando ti ha abbracciata!”spiegò la ragazza.
“ha anche abbracciato Donna!”commentò semplicemente .
“si ma come ti ha guardata sembrava che ti volesse baciare!!”continuava a spiegare la ragazza.
Prima che Rose potesse rispondere si imbatterono in un grosso capannone interamente di plastica al centro di una stanza completamente isolata, si avvicinarono e videro che conteneva tanti rottami.
“forse qui è il posto dove conservano le riserve!”pensò ad alta voce Rose.
“esatto ! guarda il monitor segna 4.000 tonnellate , forse sono quei 4.000  che stavano parlando quei saiborg in ufficio!!”ideò la ragazza.
“hai ragione Ilaria qui è dove mettono la refurtiva!”capì infine la biondina.
Dall’altra parte dei cunicoli….
“da quando lavori al torcwhood ?”domandò Donna a Iosefin.
“fanno 5 anni tra 3 mesi!”rispose la  ragazza.
“e tu?”chiese invece lei.
“da 3 anni,ma mi sembra di esserci da sempre , è starno ma è così!per  come mi trattano, come mi parlano, mi fanno sentire più in famiglia loro che a casa e guarda quando dico così è vero,mia madre è una tale rompi scatole , mio padre è un tesoro e poi mio nonno è un uomo fantastico vitale divertente, adoro tornare a casa solo per lui per stargli vicina e parlare degli alieni!”confessò Donna con quel suo solito sorriso.
Anche loro arrivarono alla fine del cunicolo e trovarono un grande computer al centro con una miriade di schermi che   segnavano quei numeri visti in precedenza mentre gli altoparlanti emettevano sempre lo stesso suono,quello strano messaggio che avevano ascoltato volte e più volte. Le due si misero lì vicino a cliccare qualche tasto per scoprirne di più.
Nel frattempo il Dottore si sedette sulla sedia del saiborg-one con i piedi incrociati sulla scrivania ad attenderlo, e infatti non dovette aspettare molto.
“salve!”salutò con grande non chalance il Dottore.
“e tu chi sei?”domandò stranito il saiborg.
“sono il Dottore ma questo ha poca importanza,mi dici cosa stai combinando?”domandò con molta tranquillità il signore del tempo.
Il saiborg stranamente rispose e spiegò al dottore le sue ragioni.
“e perché vuoi distruggere questo mondo, che ti hanno fatto queste persone,la loro storia, il loro futuro,e credimi che futuro! perché?dimmi solo il perché?”
“vuoi il perché e io te lo dirò,abbiamo bisogno di ferro il nostro pianeta ne è senza ne abbiamo bisogno per vivere!!”spiegò lui.
“ma perché distruggere non potevate chiederlo? Gli esseri umani possono essere molto cordiali!”
“non abbiamo bisogno di chiedere questi esseri inutili non sono nessuno . Voi non siete nessuno! Guardie!!”chiamò il saiborg le sue guardie per prendere il Dottore.
“si!si! ma aspetta un attimo,aspetta un attimo, solo uno!”parlava a raffica il Dottore.
“voglio sapere solo un ultima cosa prima di morire! Dove hai il punto di controllo?”
“giù ad est !ora posso ordinare di fucilarti mio caro dottore degli umani!” chiese retoricamente il saiborg infastidito dalla lunga parlantina dell’uomo.
“aspetta aspetta aspetta,voglio solo sottolineare l’ovvio!”cercava di arrabattare e mentre prendeva con grande naturalezza il suo cacciavite sonico dalla tasca interiore della giacca.
“sai quando ti aspettavo ho organizzato una soluzione per la fuga,non dovevi  farmi aspettare a lungo!!”disse  con quella sua faccia da scienziato pazzo e la parlantina isterica. Dirizzò il cacciavite sonico ai suoi piedi e aprì una specie di botola che aveva creato nell’attesa. Si lanciò a capofitto nella botola per poi cadere su dei pezzi di legno sottostanti ,corse e si diresse ad est.
“prendetelo!!”urlò arrabbiato il saibor-one.

“Rose guarda qui sembra un trasmettitore!”invitò la ragazza a guardare una specie di lunga asta con un laser in cima che usciva fuori, solo con la punta,dal capannone.
“secondo me questo emana i fasci di luce che avevate visto ultimamente . Cerchiamo di capire come distruggerlo!”ideò Rose mentre guardava l’immensità dell’aggeggio.
Il Dottore si imbatte in Donna e Iosefin che cercavano di premere i pulsanti giusti.
“dottore!!”urlò contenta Donna.
“io e Iosefin abbiamo capito! Questi numeri non sono buttati a caso sono le coordinate del nostro pianeta e questo suono è un messaggio forse mandato al loro pianeta d’origine!”cercava di spiegare allegramente la rossa.
“esatto Donna! sei brillante!questo messaggio è per il loro pianeta ,non avendo ferro hanno avvisato i loro parenti che lo hanno trovato qui , oh Donna Noble mi sei mancata!”nell’euforia il Dottore abbracciò donna .
“si ma ci serve il codice per bypassare gli ultimi segnali e non c’e li abbiamo!”disse Dosefin.
Il Dottore estrasse il suo fantastico cacciavite sonico lo diresse vicino al computer e per magia tutto fu più semplice.
Rose e Ilaria riuscirono a distruggere il marchingegno tirando fili e rompendo cavi.
Iosefin riuscì ad annullare il tutto. Uscirono correndo dal cunicolo prima che arrivassero le guardie. Si incontrarono tutti improvvisamente al centro dei bivi,ovvero verso la via del ritorno.
“dottore!”chiamò entusiasta Rose.
“Rose!oh Rose!”l’abbracciò, poi le prese la mano e corsero verso l’uscita.
Le guardie saiborg li inseguivano, ma erano al dir poco buffe più che inseguirli sembravano che calpestassero dei fiori per la loro stana camminata. Prima che il Dottore uscisse dalla porta lanciò violentemente l’oggetto travato da Donna. Appena il cronoclosin toccò terra come previsto scoppiò distruggendo l’intera organizzazione sottostante. In superficie si sentì solo un tremendo terremoto che però non causò troppi danni alla città. Tutti esultarono lieti dello scopo raggiunto.
Rose, il Dottore e Donna si avviarono all’albergo stremati e stanchi dall’avventura da poco conclusa. Festeggiarono con una breve e leggera cena al ristorante dell’hotel e poi si diressero nelle loro camere , sarebbero partiti nel pomeriggio del giorno dopo.
Impigiamati e sotto alle coperte…
“Dottore prima in quell’ufficio quando tenevi in mano quel crono…cronocl… come si dice?”
“cronoclosion!”l’aiutò lui.
“si quello il cronocl…osion! Parlandone ti si è scurito il volto come mai?”domandò incuriosita la ragazza.
“quello strumento lo utilizzava mia madre per farmi addormentare era una specie di ninna nanna!”confessò lui con uno sguardo pieno di nostalgia.
“capisco! Sai invece mia madre mi cantava sempre Sogni d’oro, per fami addormentare!”confessò la ragazza portando le ginocchia al petto abbracciandole,gli fece un tenero sorriso pieno d’amore.
Il dottore la guardava rapito dalla bellezza della ragazza, quella luce del camino che le illuminava quei lineamenti perfetti sembrava un quadro di Raffaello.
“che c’è perché mi guardi così a cosa stai pensando?”domandò incuriosita la ragazza mordendosi il labbro inferiore.
“stenditi!”le chiese dolcemente lui. La ragazza si distese e lui appoggiò la sua testa sul suo petto. Rose gli accarezzava delicatamente la testa.
“mi dici ha cosa stai pensando?”continuò a chiederle la ragazza con tono sereno quasi melodico.
“ora è questo, il tuo battito del cuore, a farmi da ninna nanna!”le confessò teneramente lui stringendo la sua Rose più che poteva.
“allora non dirò altro! Buona notte Dottore!”salutò abbracciandolo a sé.
“buona notte amore mio!”rispose lui chiudendo gli occhi e abbandonandosi in quel soave suono dei battiti della sua amata Rose.


Anche questa piccolissima avventura si è conclusa bene! Spero che vi sia piaciuto l’inizio un po’ piccantello e la partecipazione di Donna all’avventura, ve l’avevo detto che l’avrei inserita nella storia aveva solo bisogno di tempo! che dirvi al prossimo capitolo…a proposito del successivo sappiate che è molto toccante!!!
Baci DR!


Ps : perdonatemi per alcuni errori!!

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Capitolo 18
*** Addio Rose! ***


Ho aggiornato cercando di minimizzare gli errori di battitura e alleggerire la lettura con un più approfondito controllo sulla punteggiatura.
Spero ,comunque, di averlo migliorato! :)
 
XVIII Capitolo

Addio Rose!


Una nuova avventura coinvolse il Dottore e Rose, questa volta non c’entravano gli alieni o per meglio dire non direttamente,ma c’entrava un magnate ricco e spudorato che controllava giri di droghe ,di donne e di oggetti alieni ,soprattutto armi che non erano alla sua portata, trovati nei vari siti archeologici o addirittura rubati ai Torchwood . È fu proprio un oggetto alieno sottratto da molto tempo al torchwood di Londra, che furono incaricati Rose e il Dottore per questa missione. Si infiltrarono in una festa di ricconi organizzata in un palazzo di questo magnate, dove lì aveva anche il suo cosiddetto ufficio. Il Dottore indossava uno smoking nero, camicia bianca, papillon nero e converse nere ; non si sapeva mai servivano per scappare! mentre Rose indossava un abito lungo fino alle ginocchia, a canotta nero con fiori banchi, scarpe con il tacco argento ,un velo di trucco sul volto e capelli raccolti con piccole ciocche riccioline che cadevano qua e là.
Si fecero chiamare Susan Anderson e Richard James, una coppia di fidanzati,ovviamente!!, compratori di manufatti alieni.
“Richard James e Susan Anderson !”si presentò il dottore al body-guard  all’entrata.
“prego signori e buona serata!” rispose l’uomo dopo che controllò i nomi e gli inviti.
L’appartamento dove ospitava gli invitati era molto grande, disposto su più livelli . Il palazzo forse prevedeva anche un sotterraneo dove,si supponeva, c’era il vero giro di soldi di quest’uomo. Raggiunsero il salone,molto grande con un lampadario enorme arricchito con diamanti che luccicavano grazie alla luce, tavoli imbanditi e una pista dove poter ballare. Rose notò Martha e la sua famiglia, non sembrava strano che ci fossero lì, questo magnate sapeva nascondere la sua vera natura; infatti ai due fu molto complicato capire chi ci fosse dietro a tutto ciò.
“Richard guarda un po’ lì chi c’è!”indicò con lo sguardo Rose . Il Dottore guardò e vide la famiglia Jones.
Subito si toccò la guancia ,all’improvviso gli venne un piccolo dolore ,si ricordò infatti di quel ceffone che la signora Jones gli diede alla festa di Lazzarus.
“perché ti tocchi la guancia? ti fa male un dente?”domandò stranita la fanciulla.
“no! Un doloroso ricordo a dire il vero!”rispose lui guardando la madre di Martha.
Non subito si misero a cercare; doveva passare almeno un po’ di tempo ,ma questo non l’impedì di fare domande e investigare. A Rose, però, balenava un altro pensiero, ballare con il suo fidanzato,per lei non sembrava in appropriato, anzi faceva avvalere la loro copertura,ma il Dottore era immerso nei suoi giri con il cacciavite sonico per captare anche un minimo segnale. Dopo aver chiacchierato con molti ricconi , si sedette su una sedia aspettando che il dottore finisse per poterlo invitare per un ballo.
Passarono così un lento,un latino,e di nuovo un lento. Prima che lei potesse parlagli non  lo vide più ,non gli sembrò strano , era fatto così, un minuto qui l’altro chi sa dove. Nella pista tra la folla vide una cosa che non si sarebbe mai aspettata “il dottore che balla con un’altra donna!!”. Subito si diresse in pista, proprio di fronte a lui con uno sguardo a dir poco da assassina.
Lui se ne accorse. Lasciò la sua ballerina e inseguì Rose per la pista.
“Rose… Rose… aspetta, fammi spiegare!!ma come sei veloce con quelle scarpe!”cercava di sdrammatizzare lui.
“sai! me lo sarei aspettata un no da te per ballare! Sai Rose dobbiamo lavorare! Ma questo proprio no! Ballare con una perfetta sconosciuta !”iniziò adirata per il suo comportamento.
“ma stavo investigando!”cercò di spiegarsi.
“senti… anch’io ho fatto domande, ma non per questo mi sono messa a ballare con degli sconosciuti!”rispose lei con lo stesso tono.
“ e non dire altro, peggioreresti soltanto la situazione!  non ti perdono!ma ora non è la cosa principale ,abbiamo una missione da portare al termine !”.
“e non mi seguire… sto andando alla toilette!”continuò lei frenandolo da lontano con la mano.
Talmente era grande quell’appartamento che Rose si trovò tutta ad un tratto in una zona completamente deserta e buia. Mentre camminava notò degli starni oggetti e capì che forse aveva trovato il nucleo della faccenda. Si affacciò, e capì di trovarsi al trentesimo piano,uno in più a quello della festa. Chiamò al cellulare il dottore,ma come al solito non rispose: “stai ballando con un’altra spilungona riccona… E bastar...!” farfugliava tra sé e sé. Poi all’improvviso vide un uomo non molto grasso con gli occhiali e capelli neri che fumava una sigaretta al telefono: “si si certo, la spedizione dovrà essere senz’altro sicura e inequivocabile!”.
Rose si avvicinò con molta cautela per poter sentire meglio il discorso, ma ad un tratto di svegliò in una piccola stanza circolare distesa su un pezzo di legno, con addosso ancora il suo cellulare.
“come mai non si sono presi il telefonino?”si domandava tra sé e sé la ragazza, poi notò che non aveva le tacche della linea e capì che lì non serviva.
“ma non sanno che il mio è un super-telefono!”pensò entusiasta la ragazza.
“per favore Dottore rispondi!” pregava  speranzosa .
“Rose ma dove sei? ti sto cercando da molto tempo!” rispose dall’altro capo della cornetta.
“oh per fortuna hai risposto! Dottore sono stata presa; mi hanno addormentata. Ho ancora tra le mani il fazzoletto con il sonnifero. Sono rinchiusa in una piccola cella, non so dirti come sono arrivata!” spiegò Rose.
“come… ti hanno presa?! Resisti che vengo a prenderti!”disse lui. Dovettero chiudere la telefonata perché la biondina sentì delle voci dietro la sua porta e non voleva guai.
Infatti due uomini alti, uno nero calvo, l’altro bianco muscoloso prelevarono la biondina.
“dove mi state portando!” domandava sbattendosi tra le prese di quei due omaccioni.
La condussero in quella stanza che aveva spiato e proprio quell’uomo la ricevette.
“allora signorina mi vuole dire il suo nome?”domandò con voce terebrante.
“mi chiamo Susan Anderson!”rispose la ragazza.
L’interrogatorio non durò più di 2 minuti. Infatti Rose doveva essere uccisa, sapeva troppo e aveva visto troppo. In un momento di distrazione dei due omaccioni, riuscì a scappare, ma non accorgendosi cadde giù, fece un volo di ben 30 piani,arrivando a terra senza vita.
Il dottore la vide cadere, mentre saliva le scale. Si spalancarono gli occhi per lo stupore di ciò che vide. Senza pensarci due volte, scese di corsa le scale per raggiungere la ragazza.
Rose era distesa per terra circondata da persone scioccate. Lui subito si precipitò addosso alla ragazza con le lacrime agli occhi che sgorgavano come cascate. Strinse tra le sue braccia quel grazioso corpicino privo di vita tra le urla di dolore e rabbia che non finiva mai.
“Rose no! Rose ! perché ?!perché?! Amore mio! Non doveva accadere una cosa del genere,sei così giovane, cosi bella!no!no!Rose!NOOOOOO!ROSEEEEEEEEEE!” urlava il suo nome tra i pianti .La stringeva così forte a sé  per la disperazione.
“MA NON FINIRA’ COSI’ ROSE . IO TI SALVERO’!!”disse con voce più possente. Raccolse il corpo della ragazza e la condusse nella macchina del tempo, si! il dottore aveva una macchina del tempo! Prese spunto dal progetto ideato dall’istituto e con le sue enormi conoscenze ne creò una più sofisticata .
Distese il corpo della ragazza su un lettino e si mise ai comandi: “no mi interessa se questa volta trasgredisco le leggi, non ti posso perdere amore!”disse ad alta voce con un volto affranto e stremato dal dolore, aveva perso tante persone,anzi troppe, ma no Rose, non poteva perdere la sua ragione di vita.
Arrivò un’ora prima. Rose in quel momento stava origliando il discorso di quell’uomo al telefono. Mise fuori uso il delinquente che doveva drogarla  e poi si avvicinò lentamente dietro alla ragazza.
“Rose!”disse con un tono felice e sollevato.
“ah sei qui! hai letto il mio messaggio bravo!”disse molto naturalmente la ragazza. Non si immaginava neanche tutto quello che era successo. Al dottore non interessò la situazione, la prese per i fianchi e la strinse a sé ,sembrava che non la vedeva da anni: “perdonami per quello che ho fatto!”si riferiva al mancato salvataggio,mentre Rose capì alla litigata per il ballo.
“non ti preoccupare! Ti ho già perdonato!”rispose lei con un leggero sorriso.
“ho già chiamato la polizia !”informò lui.
“come hai già  chiamato la polizia? perché hai trovato qualcosa?!”domandò incuriosita , mentre si allontanavano da quel luogo. Uscirono con gran disinvoltura dalla festa. Il Dottore condusse la biondina per un vico.
“diciamo che troverò qualcosa!”rispose lui .
“sei un po’ enigmatico, ma non era faccia di Boe ad essere il campione di enigmatica?”domandò ironicamente la ragazza non capendo minimamente cosa voleva intendere il dottore.
“ho una storia da raccontarti! Io sono il dottore di u’ora avanti nel futuro!”iniziò a spiegare lui.
“come? hai usato la macchina del tempo e io dove sono?”domandò non molto stranita la ragazza , ormai con il dottore si doveva essere preparati a tutto.
Lui le spiegò tutta la faccenda come era realmente andata.
“oh Rose ! Amore Mio! Perché questo passato che ti ho raccontato svanisca, devi raccontare tutto al dottore in modo tale che tutto verrà cancellato !”spiegò lui trattenendo tra le mani il volto della fanciulla.
“e a te cosa accadrà?”domandò preoccupata lei.
Lui la guardò con le lacrime agli occhi e Rose capì; appena avrebbe raccontato tutto al suo dottore, lui sarebbe svanito, morto in poche parole;si sarebbe ucciso pur di lasciare lei e il dottore a vivere una vita felice…ecco perché non si poteva andare indietro nel tempo sulla linea temporale di qualcuno, ma questo a lui non importava, avrebbe fatto di tutto pur di salvare la sua Rose.
Il Dottore la guardò intensamente negli occhi come non aveva mai fatto prima. Si avvicinò lentamente, così lentamente da sentire il suono del suo respiro, chiuse gli occhi seguito da una tremante Rose. Una lacrima bagnò il suo pollice che accarezzava il volto della biondina,la ragazza stava piangendo, stava piangendo per lui, per quello che stava per andare ad affrontare , per quello che aveva rischiato solo per un ultimo ed appassionante bacio. Si avvinghiarono così forte l’uno all’altra con una passione allucinante, non volevano mollare la presa,le lingue che si intrecciavano così velocemente, le braccia che stringevano il corpo dell’altro …
“Rose dove sei?”chiamò nelle vicinanze l’altro dottore .
I due si distaccarono lentamente l’una all’altra, Rose guardò l’uomo davanti a sé e tra le lacrime e voce tremolante disse: “ I LOVE YOU!” poi lo baciò nuovamente e lo abbracciò, per poi correre lontano da lui, senza voltarsi dietro… era troppo forte l’emozione e il terrore di vederlo solo ad affrontare il suo tragico destino, non l’avrebbe riuscito a sopportare. Corse tra le braccia del suo uomo ;il dottore rimase scioccato nel vederla conciata in quel modo.
“tesoro cosa succede?”le domandò percependo le braccia della ragazza stringerlo forte a sé.
“ho una storia da raccontarti !”gli rispose guardandolo fisso negli occhi con le lacrime che le sgorgavano come fiumi a bagnarle il suo meraviglioso volto.
Il Dottore dall’altra parte della strada osservò la scena , vide altro dottore  baciarla sulla fronte e camminare mano nella mano. Sapeva cosa Rose gli stava per rivelargli e si diresse nella macchina del tempo, si sedette vicino a quello splendido corpo che la vita gli aveva portato via, le accarezzò il viso e poi si distese al suo fianco ad aspettare che l’oblio prendesse posto.
Tutto ad un tratto il Dottore si svegliò nel suo letto,si girò ma non vide Rose,sentì dal bagno il suono dell’acqua e capì che la ragazza era a rinfrescarsi,osservò la sveglia che segnavano le 9:00. Si sedette su letto attendendola con uno splendido sorriso ,contento che tutto quello era stato solo un brutto incubo.
Uscì dal bagno dandogli le spalle ,con un asciugamano nei capelli raccogliendoli in una specie di turbante ,li aveva lavati.
“Rose!”chiamò lui per farla girare.
La ragazza si voltò e : “Rose? dolcezza sono io River!”.
Lui spalancò gli occhi scioccato da ciò che vide.
“e tu che ci fa qui ?”domandò con un tono arrogante coprendosi con le coperte per la vergogna.
“come cosa ci faccio qui? Ci vivo con te!”rispose con un sorriso nervoso la donna.
“hai sognato nuovamente Rose Tyler è vero?”gli chiese con un tono quasi da madre ,sedendosi sul letto.
“come nuovamente?”domandò sempre più stranito lui.
“quasi tutte le sere sogni o fai incubi su Rose!”gli spiegò River.
“questa volta  è stato un sogno o un incubo?”domandò incuriosita, ma senza preoccuparsene troppo ;ormai ci aveva fatto l’abitudine a quanto pare!.
“un incubo!”rispose rammaricato lui.
“ quale? quello che cadeva dal trentesimo piano o quello in cui lei non ti riconosceva o…”stava elencando lei quando il dottore la frenò.
“quello in cui cadeva dal trentesimo piano!”confermò sempre più stupito.
“capisco! ultimamente questo incubo ti sta perseguitando! Da quando hai lasciato Rose su quella spiaggia 20 anni fa non te ne sei più liberato. Ci tenevi proprio molto a quella ragazza!” le confessò lei.
“Si! ci tenevo molto!”ribadì lui  con lo sguardo privo di vita.
“ma devi farti coraggio! ora lei sta vivendo con l’altro te stesso. Te lo ricordi? Per questo non l’hai perduta del tutto!”cercava di rincuorarlo lei.
“su vai a farti un bel bagno caldo, mentre io ti vado a preparare una bella colazione!”pensò lei con un sorriso, per poi lasciare la stanza.
Il dottore si distese e fece un respiro profondo, poi voltò lo sguardo sul comodino e vide due foto: una di lui con River al parco seduti sul prato,l’altra lui e Rose sul motorino vestiti ad anni 60. Prese  quest’ultima fra le mani. Una goccia bagnò il vetro della cornice… era una lacrima, una lacrima caduta dal suo viso, una lacrima piena di dolore, di nostalgia, una lacrima  d’amore per una donna ormai perduta per sempre. Bisbigliò con voce tremante: “ Addio Amore mio! Addio Rose!”. Si asciugò quelle lacrime, non voleva che River lo vedesse piangere e si diresse in bagno. Riempì la vasca di acqua calda e si immerse. Appena entrò dentro, andò sott’acqua per bagnarsi il viso segnato dalle lacrime versate… aprì gli occhi e …
…si svegliò nel suo letto ! si girò di scatto , ma non vide nessuno.  Stava per alzarsi quando sentì la porta della camera aprirsi e da lì entrò la sua adorata Rose, con quei suoi buffi pigiami extra large e i capelli arruffati dal sonno.
“Rose!”disse con una voce piena di gioia e un sorriso luccicante.
“oh scusa ti ho svegliato? Perdonami!”affermò lei rimettendosi nel letto.
“ero solo andata a bere ...!”stava per concludere la frase quando il Dottore la interruppe con un profondo ed intenso bacio. Rose spalancò gli occhi stupita da quella reazione,ma subito li richiuse per assaporarsi quel improvviso romantico momento. Cinse il collo del suo uomo, distendendosi completamente sul letto; si adagiò su di lei senza abbandonare quel bacio. Si baciarono al lungo senza riprendere fiato,non voleva minimamente lasciare quelle labbra. Iniziò ad accarezzarla tutta, le tolse il pigiama delicatamente e prese a stampargli piccoli baci su tutto il corpo,mentre Rose concluse la sua frase: “… in cu..ci…naaaa!”disse entrando in estasi quando lui prese ad accarezzarla più intimamente . Si unì delicatamente a lei con una voglia matta di entrare in contatto con la sua amata ,era così felice, così felice di rivedere quello splendido volto mezzo addormentato e sconvolto dal sonno. Dopo aver fatto l’amore,un amore così intenso e dolce.
“è stato fantastico!”confessò lei con un sorriso, adagiando la sua testa sul suo torace. Lui le accarezzava i capelli inebriandosi del suo profumo.
“ti amo Rose!”le disse con una voce emozionata.
Rose alzò il capo guardandolo fisso negli occhi: “mi dici come mai questa passione improvvisa?”gli domandò incuriosita.
“mi sei mancata così tanto, che non hai idea!”le confessò accarezzandole il viso.
“prima ti ho visto stravolto. Non credo che fosse il sonno; hai fatto un incubo dimmi la verità!”intuì la ragazza.
“come lo hai capito?”chiese incredulo lui.
“ormai ti conosco abbastanza!”rispose vantandosene.
“raccontami tutto!”gli chiese poi incuriosita.
Il Dottore iniziò a raccontare lo strano incubo che aveva fatto: dall’ avventura quasi alla 007 con la donna che amava, alla sua totale perdita, al risveglio accanto ad un’altra donna. Rose rimase ad ascoltare tutto il tempo con un volto molto triste, triste per quello che aveva passato e per quello che aveva visto. Sapeva che se fosse successa una cosa simile, lui si sarebbe comportato nella medesima situazione. Capì in quel momento quanto fosse grande il suo amore, capì come fosse importante per lui, in una maniera che non poteva essere descritta. Mentre le raccontava, iniziò a piangere così tanto. Stava scaricando tutto lo stress che aveva accumulato, ormai ora era finita, era tranquillo e il suo corpo sfogò in questo modo. Rose si intenerì, ma non fece nulla. Voleva dargli la possibilità di concludere il discorso; sapeva che per lui era importante arrivare fino alla fine.
Appena concluse, anche la biondina  con le lacrime agli occhi abbracciò il suo uomo sedendosi al cavalluccio su di lui, sentiva le sue lacrime bagnarle la spalla. “ ora è finito tutto amore mio! Piangi piangi pure e sfogati ne hai bisogno!”disse lei con voce tremante provocate dalle lacrime.
“la prossima volta dirò a mamma di non cucinare le lasagne per cena d’accordo?!”ideò la ragazza per sdrammatizzare la situazione.
Il Dottore rise per quella battuta,poi prese un grande respiro e si rilassò. Lei si distaccò dall’abbraccio rimanendo in quella posizione ,gli asciugò le lacrime con le dita  poi si asciugò le sue,gli fece un tenero sorriso e lo baciò sulla bocca a timbro dimostrandogli  il suo affetto e la sua vicinanza. Non si distaccò molto gliene diede un altro nella stessa maniera e poi un altro ancora, poi dischiusero le labbra per assaporare il gusto dell’altro. Si distesero. Rose prese a baciargli la spalla, poi a succhiargli l’orecchio ,amava farlo,poi discese sul suo torace e via di seguito. Il Dottore la teneva tra le braccia contento di stringere nuovamente quel corpo pieno di vita. Rose sospese i baci confessandogli: “ non ti liberi facilmente di me Dottore!”con uno sguardo da pantera.  Lui la capovolse adagiandosi su di lei; le prese la mano baciandole il palmo e rispose : “non ne ho nessuna intensione!!”poi la baciò sulle labbra desideroso di entrare in contatto nuovamente con la sua ragazza. Passarono così quella sera a fare l’amore e coccolarsi senza distaccarsi mai l’una dall’altra. Quella sera crearono un legame così forte e indistruttibile. Quella sera esistevano solo Rose Tyler E Doctor Who.


Allora che ne pensate ragazzi! Questo capitolo è il mio preferito… lo adoro! Spero che sia riuscita a farvi immergere nello stato d’animo del nostro Dottore… non è facile vedere la persona che ami tra le tue braccia senza vita, accusandoti di essere la causa di tutto ciò. Ovviamente, essendo tutto un sogno, la presenza di  Martha e la sua famiglia facevano parte dei ricordi di lui , come anche River del resto! Ma non preoccupatevi Martha verrà… molto più avanti… ma verrà!  Spero che questi 2 capitoli vi siano piaciuti e che non abbia deluso le vostre aspettative! Un abbraccio DR!

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Capitolo 19
*** L’Uovo di Pasqua! ***


XIX Capitolo

L’Uovo di Pasqua!


Erano passate due settimane e la Pasqua era ormai alle porte, infatti quest’anno cascava il 25 Aprile. Il dottore aveva prenotato un tavolo per 5 persone ; quella giornata se la presero tutti di festa per festeggiare insieme ed in armonia. Rose aveva lavato e stirato il completino che comprò ai grandi magazzini con sua madre, non vedeva l’ora di indossarlo e vedere quale effetto avrebbe fatto sul dottore. Aveva organizzato una piccola sorpresa al suo fidanzato: si era messa d’accordo con i suoi genitori di intrattenere il dottore in modo tale da poter essere a casa e sistemare il telescopio .
Nel pomeriggio il dottore con una scusa uscì di casa, aveva un appuntamento con un esperto delle uova . Si incontrò nel suo cosiddetto laboratorio , infatti quest’uomo lavorava proprio in una fabbrica per la confezione delle uova di pasqua. Appena arrivò, vide che c’erano ben 4 persone prima di lui, forse lì per lo stesso motivo. Nell’attesa fece amicizia facilmente con tutti loro.
“e tu cosa vuoi mettere nell’uovo?”domandò una donna seduta accanto a lui.
“dei biglietti per un concerto! Mentre tu?”domandò ulteriormente lui.
“chiavi di casa!” rispose lei con la luce negli occhi.
“chiavi di casa?”ribadì lui incredulo da ciò che sentì.
“io e mio marito volevamo tanto una casa , ma non la trovavamo come ci piaceva… un giorno passai per una stradina carina e vidi un cartello fuori con scritto vendesi. Era quella fatta a pennello per noi e ho deciso di comprarla; per questo ho pensato che sarebbe stato carino trovarle nell’uovo”concluse la donna emozionata per la gioia del racconto.
“complimenti! sarà una bellissima sorpresa!”si complimentò il dottore.
Prima di lui andò questa signora.
Quest’esperto faceva entrare 2 per volta; uno qualche minuto prima, poi mentre l’uovo si asciugava faceva entrare l’altro, è così accadde; dopo qualche secondo entrò  anche il Dottore.
“piacere John Smith!ho chiamato due giorni fa !”si presentò lui all’esperto.  L’uomo era a dir poco una persona strana, aveva un camice bianco macchiato di cioccolato,occhialini da taglia-legna… sembrava uno scienziato pazzo.
“si mi dia il suo regalo che glielo inserisco nell’uovo!”disse allungando la mano con dei guanti puliti per non sporcare il regalino.
“a quale gusto le piace?!”gli domandò .
“a latte!”rispose lui con molta naturalezza. Si meravigliò di come conosceva alla perfezione la sua Rose.
“anche io ho scelto a latte,invece a me piace con le nocciole!”disse la signora che gli stava affianco.
All’improvviso la macchina per compattare le uova accelerò.
“oh mio Dio le nostre uova! speriamo che non si rompano!”urlò la signora portando le mani davanti alla bocca. L’esperto diede qualche martellata pesante sulla macchina e tutto andò bene . In quel frangente il dottore si ricordò di come guidava il suo Tardis con botte e pedate e le venne un leggero sorriso sulle labbra rammentando il suo passato.
Le uova passarono nella macchina da confezionamento e arrivarono nelle mani dei legittimi proprietari. Dopo aver pagato e salutato lo strano scienziato ,il dottore si diresse al Torchwood per riprendere a lavorare. Fece molta attenzione a non far vedere l’uovo, non voleva dare spiegazioni, ma prima di entrare, alle sue spalle: “dottore buongiorno!”salutò Donna con dei fascicoli in mano.
Saltò di scatto. Era molto teso, non voleva essere scoperto,ma purtroppo non ci riuscì.
“buongiorno Donna!!”salutò anche lui con un sorriso disinvolto nascondendo dietro di sé l’uovo con molta naturalezza.
“cos’hai lì dietro?”domandò con entusiasmo la segretaria.
“dove scusa?!”cercava di prender tempo .
“lì dietro dottore!!”iniziò ad uscire la Donna Noble che conosceva, quella bisbetica Donna  che si irrita facilmente.
“ah dici questo?! È solo un uovo di pasqua!”disse con voce isterica lui tirando fuori l’uovo.
“lo vedo, ma cosa ci fa qui?! Dove lo hai preso?”continuava a persistere la rossa.
“e va bene entra dentro e ti spiego tutto!”crollò , facendola  accomodare nel suo studio.
“è l’uovo di pasqua che ho comprato per Rose!”spiegò a bassa voce.
“oh che meraviglia!” urlò di gioia lei con quel suo splendido sorriso compiaciuto.
“non urlare così forte!!”zittì lui.
“oh! si! scusa!”.
“è ovvio che di tutto ciò Rose non ne deve sapere niente!”si rassicurò lui.
“è ovvio! dalla mia bocca non uscirà nulla dottore ne puoi essere sicuro!”confermò lei , per poi uscire dallo studio .
Il dottore si sedette dietro la sua scrivania a scrivere la relazione sull’avventura a York, e mentre era immerso nelle sue scartoffie gli passò davanti l’immagine di Rose distesa sul pavimento  priva di vita,il grande dolore per la sua perdita,River,  e la consapevolezza di averla persa per sempre… il rumore lo distolse  dai suoi pensieri.
“avanti!”disse poi alzando lo sguardo verso la porta, da lì entrò Pete e il piccolo Tony.
“salve! Ehi vieni qui tu!”salutò il dottore ai due appena entrati. Tony gli saltò in braccio sedendosi su di lui.
“scusa se ti disturbo, ma avrei degli impegni e mi chiedevo se tu e Rose potevate tenere Tony per qualche ora. Il tempo che mi sbrighi per qualche faccenda. Sai quanto lui non gli piace stare con gli altri e mi ha bombardato chiedendomi di stare con voi!”chiese gentilmente il suocero.
“ma certo Pete! non ti preoccupare. Ci fa piacere tenertelo per tutto il tempo che vuoi. Va con calma! non è un problema”  rispose entusiasta il dottore.
Rimasero soli. Il dottore non continuò il suo lavoro,dopo le insistenze del bambino, che non furono troppe a dire il vero! Si mise a raccontare una delle sue avventure, per la precisione Shakespeare,mentre mangiucchiavano delle caramelle che  aveva comprato in precedenza nella fabbrica delle uova. Tutto ad un tratto Tony vide l’uovo di pasqua e subito si fiondò, il dottore lo vide e prima che potesse accadere qualcosa di irreparabile, lo tolse dalle mani del bambino,poi però si accorse che stranamente l’uovo era un po’ pesante, e disse tra sé sé: “ è strano… dei biglietti non devono pesare così tanto!!”. Lo mosse vicino all’orecchio e sentì un tintinnio di chiavi, si spalancarono gli occhi incredulo di ciò che aveva sentito. L’uovo conteneva le chiavi di casa di quella simpatica donna conosciuta prima.
“ed ora come faccio? Dove la trovo?”si domandò ad altra voce l’uomo.
Poi come un lampo di genio gli venne in mente il discorso condotto precedentemente con la signora. Si ricordò che lei gli disse dove abitava con suo marito e decise senza indugio di andare da lei a prendersi il suo , portandosi con sé anche il piccolo Tony.
Dopo mezz’ora di viaggio in bus arrivarono di fronte ad una palazzina alta 20 piani, simile al Powell Estete. Si avvicinò al citofono bussando < O. Willes > .
“chi è?”rispose una donna dall’altro lato.
“sono John Smith ! ci siamo conosciuti oggi al centro delle uova!”si fece ricordare lui.
“impossibile!”rispose la donna.
“come impossibile? Olga ti ricordi le chiavi e i biglietti per il concerto che dovevo regalare alla mia ragazza?!”continuava a spiegare lui  sperando di essere riconosciuto.
“ io non sono Olga. Sono sua sorella Olivia. Ha sbagliato, mia sorella abita all’interno 6 palazzo D”spiegò la donna .
“oh!mi scusi tanto! Grazie!!”si scusò lui con un leggero imbarazzo.
Arrivato al palazzo giusto; bussò e per fortuna questa volta era la donna giusta. Abitava al 15° piano, in un piccolo appartamento,  molto accogliente e carino. Si sedettero nel soggiorno. La donna gli offrì un bicchiere d’acqua, un succo di frutta a Tony e dei dolcetti. Il dottore raccontò la faccenda e i due si misero a ridere per la strana situazione che si era creata.
“questo è tuo figlio? Che carino è molto dolce!”tirò subito le conclusioni la donna osservando il bambino che mangiava .
“no,ma grazie! È mio cognato come si suol dice!”rispose il dottore con un leggero sorriso di imbarazzo.
“oh scusami! vedendovi ho subito pensato che fosse padre e figlio?”spiegò la donna.
“ma dimmi… un bel ragazzo come te non ha ancora figli? Non ci credo!”disse con molta naturalezza.
“beh…diciamo che ora non ho figli!”rispose indeciso lui.
“sta a sentire, i figli sono la cosa più bella che possa esserci. Io credo che diventare genitori sia la più bella tappa che una persona possa raggiungere. Se vuoi un consiglio tu e la tua ragazza non pensateci troppo. La vita passa in fretta,  come diceva il famoso Orazio < carpe diem >, e poi tu saresti un buon padre ne sono sicura”confessò la donna senza vergognarsi sul discorso serio che aveva intrapreso.
“grazie del consiglio e dei complimenti , ma dimmi di te tu hai figli?!”chiese ulteriormente il dottore visto l’argomento.
“no purtroppo no! Io e mio marito non siamo riusciti ad avere un figlio nostro e abbiamo avviato le pratiche per l’adozione, ma come ben saprai ci vuole un bel po’ di tempo; ecco perché avevamo scelto di comprare una casa nuova, più grande; per poter far crescere in armonia il figlio che verrà!”rispose la donna con una speranza negli occhi che lo commosse .
“ci riuscirete! ne sono sicuro. Io credo che sarebbero degli sciocchi se negassero te come madre,saresti un genitore fantastico!”elogiò il dottore.
“Grazie dell’ospitalità Olga , ma dobbiamo davvero andare!” affermò poi.
“grazie a voi della visita e per avermi riportato il mio uovo. Ti vado a prendere il tuo!”disse la donna assentandosi per un attimo . Ritornò con il giusto uovo consegnandolo al dottore. Si salutarono dandosi la mano .
Il dottore passò prima per casa sua a nascondere l’uovo e poi si diresse a casa di Jackie per riportare Tony, lì c’era anche Rose che lo aspettava.
“allora a che ora arriverà il telescopio?”domandò la madre a Rose. Erano sedute in salotto a vedere delle vecchie foto.
“verso le 15!penso che in quel momento staremo mangiando la frutta! credo di avere il tempo a sufficienza per sistemare il tutto” rispose Rose mentre  guardava le foto.
“allora fammi ricordare bene! Tu ti assenterai per circa 30 minuti dal ristorante con la scusa di esserti dimenticata qualcosa e che dovrai andare a casa a prenderla, mentre io e Pete dovremmo far scorrere il tempo in chiacchiere senza far accorgere al dottore della tua assenza prolungata, visto che abitate a non meno di 25 minuti!” confermò il piano la madre.
“si è così, mamma confido in voi due !” si raccomandò la ragazza.
“non ti preoccupare! Oh! Ma guarda il primo dentino di Tony. Te lo ricordi?”
“è come se non me lo ricordo! pianse per tutto il giorno. Io avevo l’esame di chimica il giorno dopo e mi ricordo che dovemmo andare all’ospedale perché la gengiva si fece tutta viola e ci preoccupammo , poi alla fine ci dissero che aveva mangiucchiato more che nascono nel nostro giardino. Te lo ricordi quella sera scoprimmo di avere delle more nel giardino!fu un disastro, ma ora a ricordarlo sembra passato così tanto tempo, una vita,e invece sono passati solo 2 anni da allora!”rammentava l’episodio accaduto qualche anno prima. Alla fine del discorso Rose usò un tono di voce più cupo del solito, infatti anche il volto rispecchiava la voce adottata, Jackie se ne accorse subito.
“sai …talmente che ti conosco ,non ti chiedo neanche il perché di quel visino triste. Ricordo ,anche io, quegli anni belli per un certo aspetto, ma anche molto dolorosi dall’altro . Ricordo come ti sforzavi per apparire tranquilla… ricordo quei tuoi falsi sorrisi che raccontavano tutta la tua sofferenza. Rammento come ti fiondavi nello studio e nel lavoro,soprattutto in quest’ultimo,la tua sola ragione di vita e di speranza nel ritrovare il tuo dottore; ma anche io vedendoli ora sembrano che sia passata una vita, ma lo sai che ti dico? per fortuna che ci sono stati, sennò ora tu non potresti sorridere di nuovo con quella luce negli occhi che non vedevo da molto tempo. Ti devo confessare una cosa, io lo avevo subito capito che tu ne eri innamorata, e lui ,parola di mamma!, non ti guardava indifferente!” confessò la madre per tirare un po’ su la sua adorata figlia.
“è quando l’hai capito?!”domandò incuriosita la ragazza,chiudendo il raccoglitore delle foto; guardando con occhi vispi la madre di fronte a sé.
“quando tornaste per quella faccenda dei professori-pipistrello nella scuola. Ci fu una sera in particolare, credo quella in cui avevate conosciuto Sarah Jane Smith. Tornaste a casa tu, Mickey e il dottore e mangiammo tutti seduti a tavola come una vera famiglia , come accadde a Natale ; te lo ricordi? beh quella sera mi accorsi di un fatto strano… durante la cena, il dottore cercava sempre il tuo sguardo, si intrometteva in tutti i tuoi discorsi, come se volesse essere al centro della tua attenzione, ma non fu solo quello a farmi insospettire… ricordo che mentre chiacchieravo sola con lui, seduti in salotto sul divano, come facevamo di solito quando venivate a trovarmi,  lui non mi ascoltava per niente; io gli chiesi un po’ infastidita <dottore ma tu pensi sempre agli alieni e ai problemi da risolvere? >  E lo sai che mi rispose?! <Non sempre Jackie, anzi ultimamente di rado!... > ”
“e allora cosa centra! Forse era immerso nei suoi ricordi! Aveva da poco rivisto Sarah ”interruppe Rose.
“si ,ma quando mi diede quella risposta aveva lo sguardo puntato su di te ,che eri fuori al balcone a ridere e a scherzare con Mickey. Fu così sincero ,che credo che non se ne accorse neanche lui. Fu spontanea la cosa,e tu lo sai bene che quando le cose sono spontanee rispecchiano sempre la verità,ma la prova definitiva fu che dopo questa risposta ,come catturato da te, si alzò e si diresse da voi due lasciandomi come una cretina, e subito dopo vi vidi uscire di casa mano nella mano lasciando me e Mickey da soli. Quale fu il pretesto per portarti via?”domandò la madre incuriosita da tanto per quell’avvenimento.
“mi disse solo che aveva bisogno di me nel Tardis!” rispose sinceramente la ragazza.
“ e che cosa faceste?”continuò a chiedere la madre.
“beh ora che mi ci fai pensare… perdemmo poco tempo vicino alla console, diciamo che per il resto della serata andammo a girare per la città illuminata da lucine per la festa del patrono, ma anche lì lui mi disse che voleva controllare una cosa. Non so dirti che cos’era , non capii bene…”
“e dimmi… camminavate mano nella mano ?”
“beh si… come sempre!”
“ e lui aveva lo sguardo distratto da ciò che lo circondava?”
“beh no! Solo per poco tempo credo. Non so dirti! Ci perdemmo nelle chiacchiere e nelle risate che non ci feci caso!”rispose la ragazza con tanta ingenuità.
“hai visto che non mi sono sbagliata!  ci ho sempre visto giusto in queste cose, solo con tuo padre ho avuto qualche problemino, ma lui è un tale imbecille!comunque visto che ho ragione!me lo sentivo!”confessò la madre con un sorriso compiaciuto.
Rose non fece in tempo a risponderle che bussò alla porta il dottore con Tony in braccio. Il piccolino si era addormentato in autobus, troppe emozioni !Lo portò subito in camera sua, Jackie gli mise il pigiamino e lo infilò sotto le coperte. Poi si diresse dai due che attendevano nel salotto con una bella tazza di the freddo di stagione.
“ma cosa avete combinato?” gli domandò incuriosita la donna.
“abbiamo fatto una bella passeggiata e mangiato dei dolcetti. Niente di alieno, non preoccuparti !”rispose ironicamente lui.
“no no! era solo per curiosità, nient’altro!”
“mamma se non ti dispiace noi andremo. Avrei lezione presto domattina; è l’ultima, prima delle vacanze pasquali” informò la ragazza.
“si va bene! Andate pure e grazie dottore per aver mantenuto Tony per noi,infatti se non ci fossi stato tu, io non sarei potuta andare alla casa degli anziani a dare una mano. Grazie mille anche da parte di Pete!”ringraziò la donna con molta sincerità
“ma non dirlo neanche! mi ha fatto molto piacere! Quando volete io sono sempre qui!” rispose allegramente lui.
Dopo aver cenato, i due si diressero in terrazzo, seduti sotto al gazebo a prendere un po’ d’aria fresca e chiacchierare prima di andare a dormire. Rose in quel frangente prese la palla in balzo per togliersi la curiosità che la madre le aveva suscitato durante il discorso…
“dottore posso farti una domanda un po’ personale?”chiese imbarazzata la ragazza.
Il dottore si stranì per il tono di voce utilizzato e  con ironia rispose: “si, certo dimmi!”.
“ quella sera in cui rincontrasti Sarah Jane,dopo che mangiammo da mia madre, tu  chiedesti il mio aiuto per quella faccenda della scuola , ma io non feci nulla! levami una curiosità… perché mi volesti? pur sapendo che mi stavo divertendo con Mickey fuori la balconata di casa mia!” chiese prendendo sempre più coraggio.
“perché ti stavi divertendo!”rispose come se fosse la cosa più ovvia ,riprendendo la frase di lei.
“non volevi che mi distraessi? Dovevo solo pensare ai problemi?”chiese retoricamente la ragazza incredula dalla risposte ricevuta.
“no! non volevo che ti divertissi senza di me!” spiegò la risposta precedente.
“  per quale motivo?”continuava a chiede la ragazza.
“non volevo che tu potevi decidere di rimanere a casa lasciandomi! E per questo che  ti chiesi di aiutarmi!”
“si ,ma se ricordo bene, non feci nulla e neanche tu facesti niente. Passeggiammo solo per le vie di Londra a chiacchierare!mi dici il perché?”
“quella richiesta di aiutarmi era solo un pretesto per uscire con te,mi inventai un problema così potevamo passeggiare per strada mano nella mano. Volevo solo rimanere con te ed avere le tue attenzioni!”
“ e per quale motivo dottore?”chiese facendo l’innocentina la ragazza.
“mi chiedi anche il perché?”domandò con quella sua voce da isterico, come se la risposta si dovesse già sapere. La ragazza annuì invitandolo a parlare.
“ perché ero innamorato folle di te! Ma la mia ragione mi frenava, mi diceva che non era possibile innamorarsi di una ragazza. Non potevo andare oltre la linea che mi ero prefissato, dovevi essere solo un’amica. Per reprimere i miei sentimenti mi invaghii di Madame de Pompadour,ma non ci riuscii. Il mio amore per te cresceva giorno dopo giorno, ma non volevo ammetterlo. Figurati che prima di buttarmi nell’abisso di satana non riuscii neanche a dire ad Aida di dirti che ti amavo,lo davo per scontato che tu lo sapessi, per me era così . Io lo davo per scontato che tu mi amavi, era lo stesso per me! , ma sai la verità Rose? tu non sei mai stata una semplice amica. Durante i miei viaggi ho avuto molte donne che mi hanno accompagnato,ma nessuna completava la parola Compagna, si! erano le mie compagne , ma non erano La compagna,solo tu Rose lo sei stata! Sei sempre stata LA MIA COMPAGNA!!”.
Rose dopo quel discorso rimase estasiata dalla serietà e la sincerità del dottore. Si emozionò sentendo quelle parole. Si alzò, non disse nulla ,si avvicinò a lui, le tese la mano e lo invitò ad alzarsi. Gli  cinse il collo con le braccia, mentre lui i fianchi.  “grazie dottore!”.
“spero di aver esaudito la tua richiesta?”chiese retoricamente lui.
“a pieno!” rispose lei con un accenno di sensualità.
“…mi chiedevo se potessi esaudire un’altra richiesta?!”domandò con tono provocante la ragazza prendendo ad accarezzargli i capelli .
“un’altra ancora? E’ cosa ?”domandò.
“vorrei aprire un piccolo discorsetto in camera nostra, che ne dici! sei disponibile?”rispose lei con lo stesso tono .
“ma certo! per questi tipi di discorsetti sono sempre disponibile!”rispose lui intuendo il doppio senso della frase della compagna.
Così i due piccioncini si diressero in camera da letto aprendo il loro adorato discorsetto . 

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Capitolo 20
*** Auguri di Pasqua! ***


XX Capitolo

Auguri di Pasqua!


Ormai il fatidico 25 aprile giunse ad arricchire di gioia e di pace anche quell’anno.  Come sempre, Rose e la sua famiglia si incontrarono fuori le porte della chiesa per sentire la messa pasquale,quella volta venne anche il dottore. Da molto tempo non metteva piede dentro ad una cattedrale ,stile gotica, enorme e molto accogliente. C’erano una miriade di persone giunte lì ad ascoltare la predica del parroco per quella speciale domenica . Ogni fila era occupata da minimo 8 persone per lo più anziani,e molte altre in piedi nella attesa dell’inizio della messa. Rose e gli altri si accostarono ad un lato, vicino ad un’immensa colonna portante che culminava con un arco che si appoggiava su di un’altra colonna a formare una specie di piccole logge. La messa iniziò quasi subito , il prete entrò con un seguito di chierichetti che portavano in mano doni al Signore,come: pane,vino, il rosario e lo stesso Crocifisso che poi appoggiarono affianco all’altare adornato da tanti fiori colorati, a simboleggiare il giorno di festa per la risurrezione di Cristo. La messa durò un’ora e mezza,uscirono dalla chiesa con in mano un piccolo bicchiere con il volto di Cristo stampato su che conteneva l’acqua Santa per benedire il pranzo di Pasqua. Insieme ,ogn’uno nella propria macchina, si avviarono al ristorante.
Il dottore aveva prenotato un gran tavolone sul terrazzo che dava proprio su tutta la città,la vista migliore di Londra. Il menù era già stato scelto in precedenza; pacchetto baby per Tony che comprendeva: pasta al sugo con cotoletta e patatine fritte,mentre per i più grandi un piccolo antipasto , gnocchi di patate al forno,anatra con le arance, torta al limone ed in fine una piccola tazza di caffè o limoncello per chi lo desiderava. Il Dottore e Rose si sedetterodi fronte a Jackie e Pete, mentre Tony era a capo tavola.
“è stata bellissima la messa!”commentò la mattinata appena trascorsa la biondina.
“è vero! mi sono emozionata! È stata davvero bellissima,poi Don George è molto bravo nelle prediche!”rispose entusiasta Jackie.
“e tu dottore come l’hai trovata?”domandò Pete .
“come dici ?”.Era un po’ distratto da Tony, stavano giocherellando con le posate.
“la messa come l’hai trovata?”richiese l’uomo specificando l’argomento.
“ah la messa! si! bella molto bella!”commentò .
“dimmi dottore la tua gente, il tuo pianeta ,la tua cultura ha una religione?”chiese incuriosita Jackie.
“non proprio! vedi Jackie, quando hai la possibilità di poter vedere la storia non ti domandi se c’è qualcuno che l’abbia creata, io ho visto la creazione della Terra, dell’universo ….!”spiegò lui.
“si ma dottore ti ricordi quando incontrammo il diavolo? Tu rimanesti scioccato quando ti disse che veniva da prima che tutto il creato prendesse vita!”specificò Rose.
“si! infatti Rose, non posso dire di conoscere tutto! ho solo spiegato che visto che la mia gente erano dei vecchi scienziati che guardano e regolano la storia. Non c’è stato un posto per una religione”specificò lui.
“aspettate un attimo , ma voi due avete incontrato il diavolo in persona?”chiesero in contemporanea Jackie e Pete scioccati di come l’argomento uscì con tanta naturalezza dalla bocca dei due.
“si ma è una lunga storia!” tagliò a corto il dottore.
“oggi è la festa di Dio, un’altra volta ve la racconteremo!”rispose Rose.
Il pranzo passò con molta tranquillità nelle risate, nei ricordi buffi e nel raccontare strane situazioni ed eventi imbarazzanti. Arrivò la frutta,piatti ricchi di frutti di stagione affiancati da una crema dolce alla fragola. Rose in quel momento prese la palla in balzo vedendo che mancavano 30 minuti alle 15:00. Guardò dentro la borsa per avvalere la sua scusa, poi si alzò con un volto imbarazzato e adirato dicendo: “scusatemi ,ma dovrei andare a casa… ho dimenticato di prendere…beh è quel periodo del mese è ho bisogno… avete capito no! Faccio in un lampo,ma voi mangiate! non preoccupatevi per me!”.
“vuoi che ti accompagni?”chiese il dottore.
“no!grazie,  faccio da sola! Ci vediamo!!”disse allontanandosi dal tavolo indossando la giacchetta.
Il dottore la squadrò tutta vedendola andare via con un passo deciso, ma molto sensuale e provocante. Era così affascinante con quel abitino addosso. Si ricordò di quando la vide quella mattina scendere le scale di casa loro,sembrava una visione, cosi bella, semplice, con una scollatura da far paura; si allentò la cravatta per aprire il colletto… stava iniziando a surriscaldarsi. Jackie vide la reazione del dottore e diede una gomitata al marito a fianco rendendolo partecipe della reazione di lui,si scambiarono un piccolo sorriso complice. 
Rose prese la macchina dei genitori,visto che loro avevano usato una dell’istituto. Ci mise meno di 25 minuti,beh andava anche a 70 all’ora!. Arrivata a casa entrò; si tolse le scarpe ,dal dolore infernale che le provocavano, e attese il fattorino seduta in salotto sulla poltrona. Non aspettò poi così molto,bussò alla porta un grazioso giovanotto vestito con una tutina blu e il berretto dello stesso colore con il nome della ditta stampato sopra. Rose fece accomodare e face sistemare il telescopio in terrazzo. Pagò il disturbo e poi si diresse nuovamente al pian di sopra per organizzare la sorpresa. In tanto il discorso tra il dottore e i genitori di Rose procedeva senza problemi. Pete e Jackie sapevano bene come distrarlo,facendogli raccontare una delle sue avventure,così il dottore ,ignaro di tutto ciò, continuava tranquillo nel suo discorso.
Rose nel frattempo aveva cosparso petali di rose rosse per terra, poi aveva steso una coperta e posizionata sopra dei sacchiappelo,aveva aperto il telescopio e indirizzato verso il cielo. Aveva messo in frigo una bottiglia di champagne ed altri petali cosparsi a formare un percorso che terminava sul terrazzino,poi si rindossò le dolorose scarpe e si avviò in tutta fretta al ristorante. 
“è così che io e Donna risolvemmo il giallo di Agatha Christine. Fu una bella avventura!”finii il racconto il dottore con un sorriso compiaciuto di quello che fece. Rose ancora non arrivava e Jackie e Pete iniziarono a preoccuparsi .Era passato un bel po’ di tempo, speravano che il dottore non si accorgesse di nulla,ma prima che lui potesse formulare la terribile domanda: “ma Rose da quand…” arrivò come un razzo la ragazza con un leggero fiatone, segno che aveva corso dall’auto al ristorante.
“ah sei qui! io proprio questo mi stavo domandando!”disse lui con un sorriso vedendo la ragazza seduta accanto a lui.
Rose si aggiustò la frangia che durante la corsa si era scomposta.
“hai fatto in fretta!”commentò in fine lui.
“come ho detto vado e torno!”rispose lei calmando quel piccolo fiatone.  Poi sorrise ai genitori divertita da quell’assurda frase che uscì al dottore; era segno che aveva perso la cognizione del tempo.
Mangiarono anche il dolce . Pete e Rose si presero un caffè, mentre Jackie e il Dottore un bicchierino di limoncello.
Dopo il grazioso pasto rimasero ancora un po’ a chiacchierare, poi si diressero a casa di Jackie per aprire i regali. Non era consono in un ristorante di lusso.
Jackie entrò con la macchina fotografica e la videocamera per immortalare quei momenti, le posizionò su di un tavolino in modo tale da poter riprendere con più facilità. In tanto Tony scartò il suo uovo, quello regalato da Rose e il dottore. Uscì come regalo un berrettino di ben 10, il bambino fu molto entusiasta; se lo indossò subito,poi fu la volta di Jackie; aprì l’uovo  regalatagli dal marito, ne uscì una catenina d’argento,poi Pete e così via . Mancavano solo il dottore e Rose. Lui prese l’uovo e lo consegnò alla compagna, la ragazza rimase stupita. Non si aspettava che quel gigantesco uovo era per lei.
“ma questo è per me?”domandò incredula.
“si! è di chi altro?”rispose lui come se fosse ovvio.
“io pensavo che era per mia madre!”rispose lei.
“e per quale motivo? noi ,ai tuoi genitori, abbiamo regalato il cesto!”
“perché ti vidi portarlo a casa sua qualche giorno fa!”continuava la ragazza.
“no Rose! il dottore mi chiese solo di mantenerlo in modo tale che tu non capissi nulla. È vedo che ci siamo riusciti!”intervenì la madre.
“ma ora bando le ciance… aprilo!”incitò il dottore ansioso di vedere la reazione della ragazza.
Rose con molta velocità scartò l’uovo ,lo aprì e rimase meravigliata da quello che vide…
“ma sono i biglietti per il concerto di J.Lo! è sono per domani!” urlò dalla gioia lei incredula di ciò che aveva per le mani.
Il dottore fece uno di quei suoi soliti sorrisi a 36 denti contento della reazione della ragazza. Rose si gettò subito nelle sue braccia, baciandolo con passione sulle labbra ignorando la presenza dei suoi genitori.
Pete tossì, per sottolineare la loro presenza in camera, Jackie, per sdrammatizzare, disse: “volete che vi lasciamo soli?”.
I due sorrisero ed arrossirono per il loro comportamento un po’ osé che adottarono.
“grazie!” gli disse poi accarezzandogli il volto.
“bene ora rimane solo il dottore!”disse poi Pete prendendo l’uovo che lui e la moglie gli avevano regalato. Il dottore ne rimase molto contento di quella sorpresa; non se lo aspettava da loro. Era così felice di considerarsi un membro della famiglia,ormai non era più solo!. Aprì e da dentro uscì una cinta di marca. Ringraziò con un tenero abbraccio ai due.
“dottore come vedi il mio regalo qui non c’è! Non ho fatto come te che lo hai nascosto da mamma! Comunque quando andremo a casa lo vedrai!”informò lei con un sorriso compiaciuto. Il dottore iniziò ad incuriosirsi sempre di più.
“ma voi due sapete che cosa mi ha regalato?” domando ironicamente lui.
I due annuirono, ma non dissero nulla. Tutta la felice famigliola si diresse in giardino per giocare una partita a cricket. Jackie aveva portato un vassoio con delle bibite fresche. Si divertivano un mondo. Durante la partita Rose abbandonò il campo con sua madre…
“…Rose che fai? dai rimani a giocare!”le urlò da lontano il dottore dispiaciuto.
“mi riposo un po’, ma rientro dopo. Non preoccuparti!”.
Le due si sedettero sulla panchina un po’ distante da loro e si misero ad osservarli,sorseggiando un’aranciata.
“è quelli sono gli uomini della nostra vita!!”commentò ironicamente Jackie .
“già!”rispose .
“a come sembra, le cose tra voi due vanno bene!”ipotizzò la madre.
“si! ce la stiamo mettendo tutta per far funzionare bene il nostro rapporto!”.
“ho notato che ultimamente è molto più sereno!”.
“hai ragione! credo che la stia superando la fase prigione!”.
“ma cosa dici tesoro! Lui non ha mai detto o dato a vedere di sentirsi in prigione! Cosa te lo fa pensare?”chiese stupita la madre.
“non lo so… lo vedevo strano… più cupo!”rispose lei con un tono preoccupato.
“ma ti ha mai detto niente?”.
“no mai,ma io lo conosco e credo proprio che si sentiva in prigione!”.
“non è vero! io credo che quel suo atteggiamento era dovuto al disorientamento. Doveva solo abituarsi, tutto qua! Non ricordi che anche tu avesti questo stesso comportamento?!”.
“si!infatti io mi sentivo in prigione!”.
“perché non avevi lui! Ma invece lui ha te e lo vedo profondamente innamorato! Lo è sempre stato e credo che non lo smetterà mai di esserlo!”rincuorò la donna.
“guardalo come si diverte con tuo padre e Tony!io penso che abbia trovato finalmente la felicità!”chiuse il discorso la madre.
“lo spero tanto!”concluse la ragazza,mentre finiva il suo bicchiere.
Da lontano…
“Rose hai finito di oziare? vuoi venire ?!questi due mi stanno uccidendo! ho bisogno di aiuto!”urlò ironicamente lui.
“su vai dal tuo uomo… ha bisogno di te, come sempre!”spinse Jackie la figlia. Rose posò il bicchiere sul vassoio e corse da lui con la pala da cricket.
“non posso lasciarti un attimo da solo che da coppia in vantaggio passiamo a quella in svantaggio!”commentò sarcasticamente la ragazza.
“per la precisione ero solo io contro 2 e come hai detto tu: coppia,e non credo che io da solo rappresentassi una coppia!”specificò lui. Rose gli sorrise, gli diede un tenero calcetto dietro il sedere e continuarono a giocare.
Proseguirono per molto tempo, giunse quasi sera,e rientrarono come un reggimento stanco morto dopo una pesante guerra. Si sedettero tutti sul divano a prender fiato. Cenarono lì  prima di raggiungere il loro nido d’amore.
 “hey! Grazie ragazzi dell’invito è stata davvero una bellissima giornata!!”disse Pete prima di salutare i ragazzi.
“ma non ditelo neanche per scherzo, ci fa piacere passare un po’ di tempo con voi, siamo o non siamo una famiglia!”disse il dottore . Rose fece uno sguardo strano, meravigliata della frase di lui,ma contenta di sentirla .
“è vero ci ha fatto molto piacere stare insieme!”completò la ragazza.
“non aspettiamo un’altra Pasqua per restare nuovamente insieme!”disse in fine Jackie.
Tutti si misero a risedere,poi si salutarono affettuosamente.
Durante il ritorno a casa …
“dopo le vacanze mi devo subito mettere a studiare il libro di scuola guida, fra due mesi ho l’esame!”.
“hai ragione! Devi prenderti la patente! non ti preoccupare che ci riuscirai come sempre!”gli fece coraggio la ragazza.
“ci pensi un uomo di 908 anni  a fare un esame e a tremare come un ragazzino!”.
“si ma… aspetta un attimo che alzo il separatorio… Scusaci Frank!”disse Rose mentre premeva il pulsante per separarsi dall’autista.
“non si preoccupi signorina Tyler! Faccia pure!”rispose l’uomo.
“cosa stavo dicendo? Oh…si! si un uomo di 908 anni che ne dimostra 30,in splendida forma!uhmm come sei appetitoso!”commentò la ragazza in modo suadente,sedendosi su di lui iniziando a baciargli dietro l’orecchio. Il dottore le cinse i fianchi accarezzandole la schiena dolcemente. Rose si muoveva sensualmente addosso al suo uomo. Il dottore girò lo sguardo verso il finestrino, mentre la biondina  continuava a stuzzicarlo dietro l’orecchio e vide che stavano raggiungendo la villetta.
“amore…Rose … dai…siamo arrivati a casa!”informò lui.
“grazie Frank è Auguri di Pasqua! A te e alla tua famiglia!”salutò la ragazza.
“anche a voi!”rispose dal finestrino l’uomo.
“aspetta un attimo Frank!”disse  correndo dentro casa .Il dottore rimase vicino l’auto incuriosito dal comportamento della ragazza.
Rose uscì con 2 piccole uova di pasqua: una verde e l’altra arancio.
“portali ai tuoi figli con i miei saluti!” disse.
“oh… grazie signorina, ne saranno molto felici! Quando volete veniteci a trovare… Delia ne sarebbe contenta!”.
“non mancheremo! Porta i miei saluti a tua moglie!”salutò infine la ragazza.
“si certo! E grazie ancora!”rispose l’autista; poi mise nuovamente in moto e abbandonò il vialetto in un paio di secondi.
“lo sai che sei una donna strepitosa! Ma come faccio a non essere innamorato di te ogni giorno!”disse con un sorriso stupito il dottore.
Rose gli sorrise, poi gli prese la mano e lo condusse dentro casa. Chiuse  la porta dietro di sé. Lui rimase estasiato dal panorama che si presentava. Rose aveva impreziosito la casa di petali di rose e di profumo orientale , molto afrodisiaco. Giunti in camera da letto gli fece chiudere gli occhi e con la voce indirizzava il suo lui, arrivando  in terrazzo. Lo posizionò davanti al telescopio e disse: “ora mio caro Dottore  puoi aprire!”.
Appena aprì gli occhi come una reazione istintiva li spalancò dalla grande sorpresa che ebbe…
“ma come hai fatto? io non mi sono accorto di nulla! come lo hai portato qui?!”   
“oggi nel pomeriggio!”confessò la ragazza contenta della reazione mostrata da lui.
“speravo tanto che ti sarebbe piaciuto!mi sono ricordata la tua reazione con la regina Vittoria a casa Torchwood vicino a quel telescopio, ed allora ho pensato di regalartene uno!”confidò la ragazza intenerita dalla situazione.
“è..è…è…meraviglioso! grazie Rose!”rispose lui abbracciandola così forte da prenderla in braccio facendole fare un giro completo.
Poi si avvicinò al telescopio per sistemarlo e focalizzarlo su di una stella. Rose  contenta scese in cucina a prendere lo champagne dal frigo. Appena risalì vide il dottore seduto a terra a guardare le stelle.
“funziona?! Non sarà la cabina del Tardis, ma spero che questo possa soddisfarti!”.
“va benissimo… siediti!”la invitò a sedersi vicino a lui. Riempirono i bicchieri e brindarono. Appena posarono il bicchiere a terra il dottore si fiondò sulle sue labbra ,baciandola appassionatamente. La biondina lo strinse a sé assaporandosi quel grazioso momento.
“non ti avevo ancora baciata come si deve oggi!grazie per il regalo è bellissimo!” ringraziò  distaccandosi .
“hai visto qualcosa che ti piace?”domandò la ragazza per calmarsi dalla forte emozione appena provata.
“si! vieni guarda!” la invitò il dottore. Rose guardò all’interno del telescopio e vide una meravigliosa stella che brillava di luce rosa.
“dottore è bellissima! Splende di luce rosa,come è possibile?”chiese lei sempre guardando all’interno del mirino.
“è una stella molto rara,come il nome che  porta!”specificò lui guardandola sorridere,meravigliata di ciò che vedeva.
“qual è il suo nome?”chiese continuando ad osservare.
“ROSE!”disse emozionato lui.
Rose alzò lo sguardo su di lui sorpresa da ciò che udì…
“ROSE?!”chiese poi.
“si ROSE!”confermò lui.
“ma mi prendi in giro?”chiese retoricamente la ragazza guardando per un attimo dentro lo strumento.
“no! Quella stella si chiama Rose!”confermò nuovamente lui.
“non sapevo di avere un nome di una stella!”disse lei ironicamente guardando verso di lui con un leggero sorriso.
Il dottore si alzò si mise di fronte a lei e…: “no! Non sapevi che una stella avesse il tuo nome!”corresse lui.
“come dottore?”chiese la ragazza stupita sempre di più,non credeva alle sue orecchie.
“si! quella stella porta il tuo nome,non tu il suo! Glielo dato io! Quando ti salutai sulla baia, dopo che incontrai Donna vestita da sposa,iniziai a cercare una stella che potesse ricordarti, e trovai quella e gli diedi il tuo nome. Ogni volta che mi mancavi andavo lì…aprivo le porte del Tardis, mi sedevo e stavo a guardarla per ore pensando a te! Sai la prima volta che Martha mi vide fare ciò mi chiese se stavo bene!che carina si preoccupava sempre tanto per me”.
“sono contenta che l’hai conosciuta, almeno ti ha fatto compagnia in mia assenza!”.
“temevo che in questo universo non esistesse, invece eccola lì splendente come l’altra, dolce, splendida, maestosa e unica… proprio come te amore mio!”confessò con gli occhi lucidi.
Rose contenta l’abbracciò più che poteva. Era tremendamente emozionata…e lei che credeva di fargli una sorpresa, invece fu proprio lei a riceverne una.
Si sdraiarono ogn’uno nel suo sacco a pelo ad osservare le stelle.
“sei felice?”gli domandò Rose con lo sguardo perso nel cielo stellato.
“Si! perché me lo domandi?”chiese incuriosito dalla domanda .
“voglio essere sicura che tu ti trova bene qui!”rispose lei girando la testa verso di lui.
“si Rose sono felice,ma ovunque ci sei tu!”gli confessò allungando la mano per accarezzare il suo bel visino.
Rose aprì il suo sacco a pelo e si diresse decisa sul dottore;chiuse gli occhi baciandolo intensamente. Lui  tirò fuori le mani e l’accarezzò i capelli capovolgendola .
“purtroppo a causa di questa tua situazione non possiamo aprire un discorsetto!”commentò rammaricato accarezzando la sua splendida ragazza.
“quale situazione?”chiese lei stranita.
“beh… se non ricordo male ,tu sei in quel particolare periodo del mese…!”spiegò lui.
“ma lo sai che io ti amo più di quanto immagini?  Mi piace tutto di te, anche quando sei ingenuo!”gli rispose la ragazza divertita dal volto che aveva.
“ingenuo?è perché?”le domandò .
  “io no ho nessuna situazione ! se ne è andata da ben una settimana e mezza fa!”mise al corrente la ragazza accarezzandogli con l’indice la punta del suo naso.
“ah…ma allora sei una bella bugiarda!”disse lui prendendo a farle il solletico.
“no dottore no ah ah ah,ih ih ih basta non c’è la faccio più, mi manca il respiro!”urlava tra le risate la ragazza. Il dottore la smise;poi aprì il suo sacco a peloe si adagiò su di lei chiudendosi dentro .
“dottore!non siamo un po’ stretti?!”chiese sensualmente e divertita la ragazza.
“no… stiamo bene!”rispose lui iniziando a baciarle il collo.
Rose pian piano aprì il suo sacco; sentiva caldo, forse era la situazione o forse il clima chi lo sa?. Il dottore scese a baciargli la scollatura.
“da questa mattina che desideravo toglierti questo vestito!come sei sexy quando sculetti e cammini sicura di te,mi fai sempre…”
“che cosa dottore?”chiese interessata lei interrompendolo.
“…uno stano effetto!così afrodisiaca!”rispose lui completando la sua frase precedente.
“uhmm afrodisiaca dici?! Mi piace!”commentò lei ironicamente. Poi alzò un po’ la testa per dirigersi sulla sua bocca,si baciarono dischiudendo le labbra, facendo incontrare le lingue desiderose di entrare in contatto. Quella sera faceva davvero molto caldo,forse era colpa dello champagne,forse della stagione o forse per quel discorso che aprirono sotto le stelle di fine Aprile.
 
Eccoci con questi altri 2 capitoli tremendamente soft…cosa che non sarà il successivo, ma questo è tutto un altro capitolo!:) :) comunque passando a questi due, spero che non siano risultati noiosi. Ho voluto concentrarli su l’introspettivo, sulle riflessioni sulla loro vita in questo mondo parallelo, sulle incertezze che ancora non hanno abbandonato rose, sui ricordi passati e così via. Mi rendo conto che la vita quotidiana possa sembrare molto semplice e “normale” per due come rose&doctor, ma a volte nella vita reale si presentano anche queste piccole parentesi tranquille e sotto certi aspetti anche significative che mostrano come la loro relazione si stia evolvendo e di come stia migliorando . Spero che la mia idea sia piaciuta!:) 
Un bacio e un caloroso grazie a tutti!!
Al prossimo aggiornamento !

                                                                                           DoctoRose91

 
 
                            

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Capitolo 21
*** Fright Night ! ***


XXI Capitolo
Fright Night !


Dopo aver trascorso l’intera mattinata a casa di Pete e Jachie,Rose e il Dottore decisero di tornare a casa a piedi,mano nella mano,proprio come due perfetti fidanzatini. Quando d’un tratto Rose si fermò d’avanti ad un Cinema…
“Dottore guarda qui,hanno aperto un nuovo Cinema. Ma quanti film trasmettono ?!” domandò entusiasta al Dottore che si avvicinò.
“Già,sono proprio tanti !...Signorina Rose Tyler,accetterebbe il mio invito per un film ?” chiese invitandola con una mano ad entrare. Non poteva ignorare quegli occhi dolci da cerbiatta che tanto amava nella sua Rose.
“Molto volentieri !!” rispose eccitata e sorpresa dalla sua iniziativa.
“Buona sera,benvenuti al nuovo Cinema Movie Word. Quale film desiderate vedere?” chiese la gentile signora da dietro il bancone.
Rose stava iniziando a pensare,quando il Dottore improvvisamente disse:            “Fright Night !”
“Molto bene signore,ecco il resto e i biglietti. Buona visione !”
“…Grazie” rispose Rose per poi avvicinarsi al Dottore che mostrava i biglietti per entrare.
“Bene abbiamo la sala 3,adoro il numero 3 !!” disse eccitato,Rose si limitò ad accennare un leggero sorriso mentre il resto del volto mostrava ansia.
Avevano già preso i posti migliori e il film ancora non era iniziato,non c’erano molte persone,il che rese molta più privacy ai due fidanzati.
“Dottore,tra tutti gli altri,come mai hai scelto di vedere proprio questo film?” domandò sconcertata la ragazza.
“Beh,mi attirava l’idea di vedermi un film Horror con te…nel buio più totale. Non lo trovi elettrizzante ?” chiese il Signore del Tempo con aria da perfetto pazzo.
“Più che altro terrorizzante,mi incutono terrore questi film. Quando ero bambina, ne vidi uno e ne rimasi scioccata,per una settimana intera andai a dormire nel lettone di mamma !” disse intimorita.
“Dai non preoccuparti,ci sono io qui e se vuoi potrai dormire quanto desideri nel mio lettone !” la tranquillizzò il Dottore abbracciandola forte.
“Ecco che inizia !” disse eccitato,mentre Rose si era già nascosta dietro il suo abbraccio.
Il film era iniziato da poco e Rose non riuscendo a vedere,chiese al signore che si era seduto d’avanti a loro,se si potesse spostare di poco;appena l’uomo girò la testa,fece un sorriso che mostrò due enormi canini da vampiro.
“Do-to-reee !!!” chiamò Rose con tono basso spaventata,mentre arrivava il Dottore che intanto era andato a prendere i Pop Corn.
“Eccomi,cosa mi sono perso ? Rose tutto apposto…perché quella faccia ? Non dirmi che è già uscito il vampiro ? Ho fatto più veloce che potevo !” chiese continuando a fissare la ragazza,che nel frattempo indicava d’avanti a sé.
Quando girò la testa,capì la reazione di Rose e senza pensarci un attimo disse: “Corri !!” prendendola per mano si diressero verso la porta d’entrata alla sala, mentre erano rincorsi dalle persone vampiro.
La porta non si apriva,prese il cacciavite sonico e lo puntò verso la serratura…
“Accidenti...non riesco ad aprirla,deve essere una serratura sonica. Ma da quando fanno le porte dei Cinema con serrature soniche ??” si domandò in modo ironico il Dottore,mentre Rose cercava un’altra via di fuga.
“Oh…lascia perdere quella porta,vieni ne ho trovata un'altra !” lo chiamò da lontano la ragazza con tono agitato.
“Arrivo !  questa si apre,vieni entra” disse soddisfatto tirandosi dentro Rose, rimasta bloccata a vedere l’avanzare delle persone vampiro.
Guardando fiero il suo cacciavite sonico disse: “Te l’ho mai detto quanto ti adoro ?!”.
“Per un pelo” disse Rose con tono affannato. “Ohh,che intenzioni hanno ?” domandò al Dottore,sentendo le persone vampiro intenti ad aprire la porta della stanza in cui erano entrati.
“Non lo so,di sicuro non un mio autografo !! Ma che cosa è successo Rose ? Arrivo e ti vedo con uno sguardo pietrificato,subito dopo ci ritroviamo inseguiti da persone vampiro e rinchiusi nella stanza da cinepresa ?” domandò a raffica alla ragazza.
“Stavo vedendo il film,quando chiedo al signore d’avanti di spostarsi un po’ e me lo ritrovo vampiro !” rispose al Dottore che la fissava pensieroso.
“È impossibile che delle persone diventino dei vampiri improvvisamente… Devo scoprirne di più !” si domandò,mentre si guardava attorno ispezionando la stanza in cui si erano ritrovati.
Non era molto grande: al centro c’era la cinepresa,che proiettava il loro film verso un enorme vetro da cui si poteva vedere la sala dall’alto e qualche pellicola cinematografica sparsa in giro.
Intanto che il Dottore cercava un modo per uscire e di fermare,anche se non sapendo come,le persone vampiro dietro la porta. Rose guardò il proiettore e poi lo schermo della sala,notò che improvvisamente il film si era fermato.
“Dottore la pellicola del film ha smesso di girare !” disse perplessa.
“E allora Rose ? Non credo che sia il problema maggiore in questo momento !” rispose in modo isterico,mentre cercava di concentrarsi,scompigliandosi la pettinatura da scienziato pazzo che aveva.
“Si,ma se la pellicola si è fermata…come mai c’è un personaggio che si muove nel film ?” domandò la ragazza che continuava a fissare lo schermo e la figura che a sua volta la guardava.
Era un ragazzo di 30 anni,abbastanza alto,capelli e occhi castani con jeans e maglietta di colore scuro,mostrava anche lui due enormi canini da vampiro e aria soddisfatta per quello che stava accadendo.
Il Dottore guardò prima Rose che fissava ipnotizzata l’uomo,poi subito girò la testa verso lo schermo,non gli ci volle molto a capire chi era. Velocemente prese degli occhiali 3D da un tavolo e li mise a Rose,che appena rinvenne respirò affannata;anche lui fece lo stesso.
“Cosa mi è successo ? Stavo guardando quell’uomo e improvvisamente mi sentivo sempre di più senza forze” chiese agitata al Dottore,che continuava a fissare con gli occhialini 3D il ragazzo.
Entrambi si squadravano con aria minacciosa…
“Attenta Rose !! Non guardarlo troppo tempo e tieni gli occhiali !” disse alla ragazza,che non capiva il suo comportamento.
“Dottore va tutto bene ? Chi è lui…lo conosci ?” continuò a domandargli Rose sempre più spaventata.
“Che cosa ci fai TU qui ? Come ci sei finito in questo posto ?” domandò con tono aggressivo e arrabbiato il Dottore alla figura.
“Da quanto tempo ! Chi non muore si rivede,sono passati anni dal nostro ultimo incontro,vedo che ti ricordi ancora di me !!” disse il ragazzo affascinato per la lunga memoria del Signore del Tempo.
“Come potrei dimenticarmi di te,dopo tutto quello che causasti: dolore,morte e sofferenza...” con lo stesso tono arrogante reagì il Dottore.
“La ragazza chi è ? Non me la presenti ?” continuò con aria provocante l’uomo.
“Lei lasciala stare,veditela con me piuttosto !” rispose furioso.
“Dottore mi vuoi dire lui chi è ?” richiese Rose,rimasta impassibile ad osservare la scena.
“Rose...questo è un Lordark;diventò l’ultimo vampiro della sua specie per quello che provocò. Molti secoli fa,quando Gallifrey era ancora viva,guardando nel tempo,vedemmo che un Lordark stava per distruggere tutto il suo pianeta e la gente che ci viveva. Preso dall’ira di potere,avido di diventare il padrone del suo pianeta,decise di sterminare tutti e di ricreare,grazie alla sua potenza,una nuova popolazione,un esercito di persone sotto il suo completo dominio. Purtroppo lo catturammo troppo tardi,quando arrivammo aveva appena annientato tutta la sua gente. Venne processato,reso colpevole del genocidio commesso ed imprigionato in una cella spaziale,esiliato a vagare per sempre senza meta nell’universo infinito…” rispose alle domande di Rose,mutando il suo sguardo arrabbiato,in tristezza mentre la ragazza continuava a guardarlo.
“Complimenti,ti ricordi anche le virgole e i punti;d’altronde sei un Signore del Tempo !” rispose compiaciuto e applaudendo l’uomo vampiro.
“Ancora non hai risposto alle mie domande,come sei arrivato sulla Terra ? E come ci sei finito in un Cinema ?” ripeté sarcastico il Dottore.
“Mentre continuavo a viaggiare per l’universo,concentrai tutte le mie forze sulla cella prigione,dirottando il suo percorso sul pianeta più vicino…la Terra. Quando precipitai riuscii ad uscire dalla cella,poiché con la potente caduta si era rotta,ero finito vicino ad un Cinema aperto da poco e sentii delle voci,così mi nascosi dietro un albero nelle vicinanze e da lontano vidi due uomini parlare tra di loro. Uno aveva in mano una pellicola da cinepresa e insieme stavano entrando nel Cinema, sapevo che sarei morto per le scarse forze che avevo e così in quell’istante mi venne l’idea di utilizzare le poche energie rimaste per teletrasportarmi dentro la pellicola cinematografica di quell’uomo…” rispose irritato dalle ripetitive domande del Dottore. 
“Che cosa è successo dopo ? E cosa hai fatto a quelle persone vampiro ?” domandò Rose infuriata per quello che aveva fatto il ragazzo su di loro.
“Oh oh ! vedo che la ragazza ha carattere,complimenti hai scelto la compagna ideale per te,Signore del Tempo !” disse irritando il Dottore.
“VUOI RISPONDERMI ??!!!!!” domandò ancora più infuriata Rose,sembrava stesse prendendo fuoco.
“D’accordo-d’accordo. Quando mi risvegliai ero nel film della pellicola,decisi di nascondermi in una scena che quando la gente avrebbe visto nella sala,tramite il mio contatto visivo,avrei potuto rubare le loro energie per fortificarmi e inserendo nel loro corpo un po’ del vampiro che è in me,creando il mio nuovo esercito che mi guiderà verso la vendetta e la gloria !!!!” rivelò il suo piano per le continue domande della ragazza,mentre il Dottore rabbrividì alla crudeltà che continuava ad accompagnare l’uomo.    
“Il tuo piano non funzionerà,riuscirò a bloccarti di nuovo…come ho fatto allora !” disse fermamente lui.
“Dottore ma noi siamo al sicuro ? E perché indossiamo degli occhiali 3D ?” gli domandò Rose perplessa.
“Le lenti di plastica degli occhiali 3D sono oscurate,riescono ad interrompere il contatto psichico-visivo con il Lordark,che ha utilizzato per trasformare queste persone in quasi vampiri. Noi non verremo trasformati,basta non fissarlo troppo a lungo” rispose con calma ai dubbi della ragazza.
“Credi che con i tuoi sciocchi truchetti,riuscirai a fermarmi !? Io risorgerò con un nuovo esercito al mio comando e lo sterminio della razza umana” continuò il vampiro.
“NON TI CONVIENE FARMI ARRABIARE ANCORA DI PIU’ !!!” gli urlò contro il Dottore.
“La porta che vi separa dal mio nuovo esercito di vampiri,non reggerà a lungo e appena avrò la possibilità,mi basterà toglierti quei tuoi stupidi occhialini 3D e guardare nei tuoi occhi,così assimilerò tutta la tua forza che servirà a farmi rinascere completamente in carne ed ossa” continuò con aria vittoriosa il Lordark.
Mentre l’uomo parlava,a Rose e al Dottore bastò uno sguardo per capire cosa dovevano fare per fermare il vampiro.
“Questo non dovevi proprio dirmelo !!” gli disse il Signore del Tempo con aria minacciosa.
“Te l’aveva detto di non farlo arrabbiare troppo !” disse invece Rose all’uomo, inconsapevole di quello che stava per accadere.
“Ti sei appena procurato un biglietto di sola andata per l’oltretomba…ROSE  ADESSO !!” disse guardando il ragazzo,che non riuscì a fare niente per la rapidità con cui si svolse la situazione.
Rose subito si avvicinò alla cinepresa e la riattivò,mentre il Dottore alzò il braccio con in mano il cacciavite sonico,lo puntò verso la lampada del soffitto e moltiplicò la sua potenza,creando un fascio di luce che entrò perfettamente nella cinepresa, grazie allo specchietto da trucco che Rose cacciò in tempo,proiettando il bagliore dritto sul vampiro,rimanendo di lui solo il suo ultimo grido.
Finito il lampo di luce,i due si guardarono con aria soddisfatta. Subito il Dottore prese in braccio Rose,facendole fare un giro completo. Appena la riposò a terra con delicatezza,la ragazza chiese al Dottore: “Da quando siamo diventati così bravi a sconfiggere i nemici ?”. Ci pensò un attimo e con occhi lucidi lui rispose: “Da quando ci sei tu...” poi lasciò posto ad un passionale ed intenso bacio.  
“Che cosa farei senza di te ?” chiese a Rose che alzò le spalle,lasciando uscire un: “Non lo so proprio !” con un sorriso soddisfatto per la fine dell’incubo.
“Ehi…hai sentito ? I rumori contro la porta sono finiti. Guarda le persone vampiro sono ridiventate normali e stanno tornando ai loro posti” disse confusa la ragazza guardando la sala.
“Sarebbe meglio che lo facessimo anche noi,il film sta per continuare. Sono proprio curioso di vedere come va a finire la storia,mi stava intrigando !” rispose il Dottore,mentre Rose rimase con i suoi dubbi.
Usciti dal Cinema…
“È stato davvero un film fantastico !!” disse il Dottore contento di averlo scelto.
“Stai scherzando,ho ancora i brividi. Anche se…l’attore che interpretava Peter Vincent era d’avvero affascinante: così coraggioso,forte,intrepido…” cercò di irritare il Dottore,mentre camminavano a braccetto.
Quando improvvisamente ,lui,intrappolò la ragazza nel muro alle sue spalle, bloccandola con le braccia. Si avvicinò al suo volto sfiorando delicatamente le sue labbra e con voce passionale e di gelosia disse: “Ma d’avvero…! Trovi quell’attore più bello di me ?!” disse iniziando a lasciarle piccoli baci sulle labbra,sul volto e soffermandosi sul collo.
“Non fare così…sai che non mi controllo più quando mi baci il collo… Eh comunque non dovresti esserne geloso…” continuò a stuzzicare il suo adorato Dottore  godendosi i dolci baci.
“Geloso? chi ha detto che sono geloso…io-io sono soltanto Curioso !” cercò di essere convincente,mascherando quello stato d’animo.
“Credimi,conosco il tono di voce e il volto che hai quando sei geloso e adesso hai proprio quella faccia;quella stessa faccia che avevi quando viaggiavamo nel Tardis insieme a Mickey. Te lo ricordi..??” spiegò ricordando i vecchi tempi sul Tardis.
“Io non-non mi ricordo…” finse sorridendo il Signore del Tempo.
“E comunque sappi che quell’attore ti assomiglia moltissimo…in tutti i sensi,potrei quasi pensare che hai una doppia identità come attore…” scherzò ironicamente la ragazza,mostrando un volto del Dottore pensieroso.
“Sai..forse hai ragione,si è vero..non te l’avevo detto prima,ma è così..brava mi hai scoperto” stette al gioco della sua adorabile Rose,che rideva come non mai per il solletico,riempiendo gli occhi di lacrime di gioia;portando il Dottore a sorridere e a godersi quegli istanti con lei che sarebbero durati per tutta la vita. A riportarlo alla realtà fu la voce di Rose per lo sfinimento delle risate.
“Dai scherzavo...scherzavo ! Allora,adesso mi vuoi dire come hanno fatto a far diventare normali quelle persone e a dimenticare tutto quello che è successo ??” richiese al Dottore con tono affannato dalla gioia,riprendendo a camminare.
“E va bene !! Morendo il vampiro,il legame che aveva creato con le persone per trasformarle nel suo esercito,è svanito con lui,cancellando automaticamente l’accaduto,come se non fosse mai avvenuto” concluse il Dottore,mentre guardava svanire quel faccino dubbioso sul volto della sua amata.
“Okk…ho capito !! Ah,Dottore prima che mi dimentico,dobbiamo passare un attimo a casa di Sophie. Mi aveva chiesto se oggi riuscivo a portargli gli appunti di  Astrologia,per l’esame che deve fare” informò. Il Dottore la prese sotto braccio,dirigendosi  dall’amica che viveva da quelle parti.
<DIN DON…>
“Arrivooo !!! Ciao Rose…John. Prego accomodatevi !!” disse allegra la ragazza facendo entrare gli amici e chiudendo la porta.
“Ciao !” disse Rose contenta di rivederla,mentre il Dottore sorrise.
“Come mai questa visita ?” chiese Sophie stranita.
“Ricordi,mi avevi chiesto di portarti degli appunti…” venne interrotta Rose dall’arrivo di altri ragazzi.
“Ciao Rose,come va John ?” salutò Nicolas che arrivò come un fulmine scendendo le scale,seguito da Lucas.
“Ciao ragazzi,anche voi qui ?” domandò il Dottore salutandoli con la mano.
“Si,abbiamo finito presto di studiare e così stavamo iniziando a vederci un film” rispose Lucas.
“Ah..si !! Grazie per avermeli portanti,senza non saprei come avrei fatto. Ehi ragazzi,come ha detto Lucas,ci stavamo per vedere un film,perché non restate a vedervelo anche voi ? Ci farebbe molto piacere !” disse improvvisamente Sophie per l’idea venutagli.
“Dai,non fatevi pregare,ci divertiremo di sicuro insieme !!” continuò Nicolas.
“Beh,a dire la verità,siamo appena usciti dal Cinema…” stava dicendo Rose, mentre il Dottore confermava annuendo con la testa.
“Si,ma questo film è davvero pazzesco,è uscito adesso nelle sale e già sono riuscito a procurarmi il DVD. È un film Horror,si chiama <Fright Night> !!” rispose eccitato Lucas.
Subito si guardarono ,Rose e il Dottore,sconcertati per l’ultima parola che avevano appena detto l’amico <<Fright Night !>>.

Angolo dell'autrice

Ciao! E si sono tornata! Dopo un anno di assenza da EFP sono ritornata…spero che vi faccia piacere! :) È assurdo pensare, ma non ho avuto tempo per seguire le fanfiction, ne nel pubblicarle, ne nel recensirle.
Infatti ho tutta l’intenzione di recuperare il tempo perduto sia come lettrice sia come autrice. Spero che mi riaccoglierete con gioia e calore!
Mi siete mancati tutti…chi segue…chi recensisce…e chi legge da dietro le quinte.

Essendo che è da troppo tempo che non aggiorno La Storia Continua ho voluto postare tre capitoli…spero con tutto il cuore che vi possano piacere e che vi divertiate nella lettura delle mie storie e per di più pubblicherò un’altra storia e chiuderò The Door!
E parliamo del primo capitolo che riapre e arricchisce questa mia storia…Fright Night!  Ho avuto l’ispirazione guardando il film di David Tennant.    Quando l’ho visto recitare nella parte di Peter Vincent,non ho potuto fare altro che pensare di dover scrivere assolutamente un capitolo !! Un’altra avventura dei nostri due amati protagonisti basata sull’ironia e il divertimeno…in memoria dei bei vecchi tempi di Doctor Who!
È una trama che spero vi lascerà soddisfatti per l’essere passati di qui a leggere la mia storia !!  

Una caloroso saluto da DoctoRose91
Ps: scusate per eventuali e involontari errori! :)
 


 

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Capitolo 22
*** Quella è Rose Tyler ***


XXII Capitolo
Quella è Rose Tyler


Drin drin drin! Alle 10:30 del mattino squillò il telefonino di Rose, la ragazza ancora assonnata ed immersa nei suoi sogni si svegliò di colpo e rispose con voce stanca e rauca al cellulare.
“pronto!”disse.
“non dirmi che stavi dormendo ,sei sempre la solita!, ma lo sai che tra mezz’ora inizia la lezione del fico professore!”disse dall’altra parte della cornetta Sophie.
“quale fico professore?”chiese ancora sconvolta dal brusco risveglio.
“hey Terra chiama Rose! ma come quale fico professore? Il tuo splendido ragazzo! Non dirmi che ormai ti ci sei abituata a vederlo che non ci fai più caso!”domandò scioccata la ragazza.
“io ogni volta che lo vedo mi ci rifaccio gli occhi!”commentò poi.
“non ti preoccupare che non mi sono abituata, e non mi ci abituerò mai, ogni giorno diventa sempre più bello che non posso permettermi di abituarmici!”
Diresse lo sguardo verso la sveglia e costatò che aveva davvero fatto tardi.
“grazie di avermi chiamata! Anzi aspetta un attimo ma come mai mi hai chiamata?”domandò facendo mente locale la ragazza, mentre si sedeva all’indiana sul letto legando i capelli arruffati dal sonno.
“ti volevo avvisare che l’altra volta ,quando passasti per casa mia a portarmi gli appunti di astrologia, ti sei dimenticata qualche pagina e visto che oggi ci vedevamo a lezione avevo pensato di chiamarti e chiederti di portarmeli, e a quanto pare ho fatto bene!”spiegò l’amica seduta a quel solito tavolino del bar dell’università a godersi una bella tazza di caffè lungo, macchiato con cioccolato.
Fuori, oltre ogni immaginazione, pioveva. Era assurdo crederci, non ci credeva neanche Rose,ormai era già Maggio, si andava contro l’estate e il tempo non era dei migliori. Sempre al telefono con l’amica si alzò e si diresse vicino al balcone per vedere la giornata come si presentava; spostò la tendina ed ecco lo stupore sul suo viso: una pioggia incessante cadeva su Londra cupa e piena di nuvole.
“Sophie ma da quando sta piovendo?”chiese la ragazza incredula.
“da questa mattina le 6:00!Lo so perché il cane del mio vicino era fuori il suo terrazzo ed abbaiava per entrare e così mi sono svegliata e avevo visto la sveglia segnare quell’orario!”informò la ragazza.
“ti consiglio di portarti un bell’ombrello!” suggerì poi.
“hai già visto John?”chiese mentre sceglieva i vestiti da indossare con tutta fretta.
“si l’ho visto nel suo studio a parlare con tre ragazze. Non ho sentito bene, ma credo che stavano progettando di fare una vacanza tutti e quattro insieme ai Caraibi!”rispose l’amica dall’altra parte.
Rose appena sentì quel discorso si fermò di botto, spalancò gli occhi e chiese incredula: “ma stai scherzando?”.
“si certo che stavo scherzando,da quando sei fidanzata vedi e senti gelosia da per tutto,ma fai bene se avessi anch’io un fustacchione fico, bello e colto me lo terrei ben stretto! Credi che lo troverò anch’io uno come lui?”chiese .
“no! Mi dispiace… la sua razza si è estinta molti anni fa!”rispose dicendo la verità facendola passare come ironia.
“ci credo! gli uomini di quel tipo hanno buttato lo stampo! Ma come si dice la speranza è l’ultima a morire!”rispose poi l’amica non capendo il vero significato della frase .
“comunque mi dici se hai visto John?”riformulò la domanda lei.
“si ci siamo presi un caffè insieme, poi lui è andato nel suo ufficio a ricevere alcuni alunni!”mise al corrente la ragazza.
“ok grazie! Sophie ti devo lasciare, devo lavarmi e truccarmi in meno di 10 minuti! A dopo!”chiuse la telefonata , si diresse in bagno ,si lavò i denti, si sciacquò tutta e si vestì di corsa. Indossò un jeans blu scuro elasticizzante, una cintura bianca intrecciata, una maglia dello stesso colore della cinta macchiata con mille colori sul petto ,una camicetta blu chiusa con due bottoni e converse blu. Raccolse i capelli in un codino alto con un piccolo fiore posto di lato a fermargli la frangia stirata in quel momento, e creò un trucco leggero che nascondeva i segni di una nottata passata a chiacchierare con il suo uomo. Prese i resti degli appunti chiesti da Sophie, indossò il giubbino ,prese la borsa con i libri e con una brioche in bocca uscì di casa correndo sotto l’ombrello sperando di non aver perso l’autobus.
Nello stesso momento, mentre Rose si inzuppava vicino alla fermata del tram, all’asciutto nel suo studio c’era il Dottore immerso in uno dei suoi discorsi che tanto affascinava i suoi allievi .Sembrava come se quel colloquio fosse una specie di seconda lezione,non riusciva a controllarsi, gli piaceva molto divagare durante i suoi discorsi e ai suoi allievi questo non dispiaceva.
“professore volevamo sapere quando darà le date dei primi esami?”chiese una di loro.
“allora visto che voi siete del terzo anno, anche a settembre, verso la metà del mese!” rispose lui indossando gli occhiali da vista sfogliando l’agenda.
“come si strutturerà l’esame?”chiese un altro alunno.
“ci ho pensato parecchio e ho deciso che ogn’uno di voi mi fa una tesina su uno scienziato che più vi piace inserendo i supplementi detti in classe. Poi vorrei uno studio generale su tutto il resto. È ovvio che dovrete sapere le cose più importanti di tutti gli scienziati studiati,cercando anche di metterli in collegazione con gli eventi storici ed i pensieri più nascosti di ogni studioso: le varie amicizie, la scintilla che ha fatto scoccare il loro intuito che li ha portati alle loro scoperte. Sembra molto è lo è, ma credo che se uno voglia laurearsi per bene debba sapere le cose basilari, ma non vi preoccupate non sarò cosi crudele all’esame…veniteci tranquilli! è difficile che io boccia qualcuno, sono un tenerone ! studiate con calma, poi se volete vi posso sentire anche durante il corso per vedere se state andando nella direzione giusta e ,se volete, potete farmi anche vedere il percorso della vostra tesina. Io sono sempre a disposizione!”informò in un lungo monologo lui.
Intanto ,bagnata fino al collo, arrivò Rose e si diresse subito al bagno per sistemarsi ed asciugarsi.
“mannaggia a questa pioggia! mi sono fatta la doccia! per fortuna la maglietta e i capelli sono asciutti ma come faccio con il pantalone?”parlava tra sé e  sé nel bagno, mentre si specchiava.
“idea!”urlò gioiosa per poi uscire di corsa dal bagno.
Il Dottore aprì la porta dell’ufficio facendo uscire i ragazzi e davanti a lui vide Rose con un dolce sorriso che gli illuminò il volto.
“beh! Allora ragazzi a domani!”salutò lui.
“arrivederci professore!”salutarono loro.
“signorina Tyler!”invitò ad entrare con un sorriso compiaciuto stampato sulle labbra.
“mi aiuteresti a prendere la borsa con i libri che si trova lì per terra. Io intanto sistemo questi fogli che mi hanno dato all’ingresso dell’università”.
Uno di quegli alunni al gruppo chiese sottovoce: “ma chi è quella bella ragazza bagnata ?”.
“è una del quinto anno!”rispose una sua amica.
“beh! Mica male è davvero uno schianto!”commentò poi.
“è inaccessibile!” rispose l’amica.
“è fidanzata?”chiese lui guardando Rose sistemare i fogli che le erano caduti a terra. Il Dottore era vicino loro dietro la porta a raccogliere la borsa della ragazza, appena sentì quello che si stavano dicendo si fermò ad origliare curioso.
“è con chi?”
“perché non lo sai? Tutta l’università lo sa! È la fidanzata del professor Smith!”rispose incredula la ragazza.
“davvero?! Complimenti al professore si è preso un bel bocconcino!”commentò scioccato il ragazzo.
“non li hai mai visti insieme? sono così carini! sono una bellissima coppia!”.
Sulle labbra del Dottore nacque un sorriso compiaciuto, poi raccolse la pesante borsa e si diresse dalla biondina,le cinse i fianchi con un braccio e la condusse dentro l’ufficio chiudendo la porta dietro di sé.
“beato lui!”commentò alla fine il ragazzo assistendo alla scena.
“mi dici che ti è successo? Ti sei fatta la doccia tutta vestita sta mattina?”chiese ironicamente lui posando per terra la borsa della ragazza.
“prima di parlare… vieni qui tu che non ti ho ancora salutato come si deve!” disse lei cingendo il collo di lui stampandogli un profondo ed intenso bacio.
“se è questo il saluto che riserbi quando non ci sono la mattina a casa… dovrei assentarmi più spesso!”commentò lui distaccandosi dalle labbra della ragazza.
“se ti basta solo un bacio allora vorrà dire che dormirò con qualcun altro che rimanga nel letto vicina a me, così quando mi sveglierò lo accoglierò con delle coccole che non immagini neanche,poi quando incontrerò te ti bacerò soltanto!”rispose sarcasticamente la ragazza con un leggero sorriso.
“dimmi la verità… mi vuoi far ingelosire?”chiese lui ridendo.
“ci riesci anche tu da solo!”rispose allo stesso modo lei.
“vorrà dire che mi assenterò di meno!”disse lui.
“vorrà dire che mi toccherà “discutere” con te anche in altri luoghi!”ideò lei ironicamente.
“uhmm non farmi sognare!”commentò in fine lui.
“allora mi vuoi dire cosa ti è successo?”cambiò poi discorso.
“quando sono scesa dal tram, senza rendermi conto, ho messo piede in una pozzanghera ed eccomi conciata così!”spiegò in modo buffo e divertente la ragazza.
“e adesso come fai? stiamo a maggio, i riscaldamenti sono spenti, come ti asciugherai?” chiese lui sedendosi.
“ti ricordi l’ultima volta che siamo stati qui?”chiese con uno sguardo sensuale la ragazza.
“ come potrei dimenticarmelo… abbiamo fatto una di quelle discussioni fantastiche!” rispose allo stesso modo lui ricordandosi quei momenti romantici.
“lasciai qui una busta con dei panni che avevo comprato quel giorno e visto che ero presa da quel nostro “ discorsetto” me ne sono completamente dimenticata!”informò lei dirigendosi nel mobile dietro la sedia, dove era il Dottore. Prese la busta e si tolse i jeans senza problemi davanti a lui, scoprendo quelle fantastiche gambe che lo facevano sempre impazzire . Prima che lei potesse indossarne degli asciutti, lui  le fermò le mani, la ragazza  alzò gli occhi verso di lui incuriosita , vide lo sguardo affascinante e accattivante che aveva sul volto e capì subito. Gli  rispose con uno dei suoi sorrisi compiaciuti. Fece cadere dalle mani i pantaloni, il Dottore si alzò ,la spinse lentamente  contro la porta e la chiuse a chiave.
“visto che questa mattina non ci siamo svegliati insieme che ne dici di aprire un “discorsetto” qui?”chiese provocante lui avvicinandosi con le labbra al suo collo. Rose era ferma, immobile con la schiena appoggiata alla porta a godersi quei piccoli e appassionati baci del suo uomo. Sentiva le mani di lui accarezzarle i fianchi e man mano salire sempre di più sotto la maglia. Lei emetteva piccoli sorrisi di piacere,mentre affondava le sue dentro la giacca di lui.
La campana disturbò i due.
“mi dici perché ogni qual volta desidero aprire questo “discorsetto” c’è sempre qualcosa che ci disturba?”disse infastidito lui.
Rose rideva per la faccia scontenta ed arrabbiata di lui.
“perché ti amo sempre di più?”disse lei sorridendo.
Ma prima che lui potesse risponderle Rose si gettò tra le sue braccia baciandolo appassionatamente. Le bocche si dischiusero lasciando le lingue di rincorrersi in un bacio lungo ed intenso.
“andiamo dai che abbiamo lezione, tu come professore ed io come tua alunna!”razionalizzò mentre si distaccava da quel bacio. Si mise i pantaloni, prese la borsa da terra ed insieme si diressero a lezione. Appena arrivati Rose si sedette in prima file di fronte a lui, ormai quello era diventato il suo posto fisso, affianco alla sua amica Sophie.
“ciao! Alla fine ci sei riuscita ad arrivare in tempo!”commentò lei.
“già non sottovalutare mai le donne che amano svegliarsi tardi la mattina!”rispose lei ironicamente.
“questi sono gli appunti che mi avevi chiesto a telefono!” affermò prendendo dall’enorme borsa i fogli per l’amica.
“grazie mille! E scusami se questa mattina ti ho svegliata bruscamente, sicuramente sei abituata a svegliarti diversamente con un uomo del genere accanto!”.
“non ti preoccupare, e poi tu lo sai, questa mattina lui non c’era da me! Anche se…!”
“anche se…?”incitò l’amica .
“anche se …come dire… prima di venire qui…mi stava svegliando come si deve nel suo studio!”completò la frase a doppio senso la biondina con un piccolo sorriso imbarazzato.
“beh mi sembra anche un po’ logico visto che non vi vedete da ieri sera!”commentò la frase dell’amica con una leggera ironia.
La lezione fu particolare, il Dottore sedeva sulla scrivania dondolando le gambe davanti al banco di Rose ,con una matita sull’orecchio destro , gli occhialetti non graduati agli occhi e con la penna tra le labbra, spiegò la teoria del Big Bang con minuziose teorie e approfondimenti dei vari scienziati e studiosi, inserendo anche la sua personale esperienza omettendo il soggetto. Raccontò di come un pezzo di roccia più grande attirò a sé delle altre, in quell’istante si immaginò la scena vissuta con Donna quella giornata di Natale quando assistettero alla creazione della Terra e della nave degli Aracnos. Subito dopo riaffiorò alla mente la scena di quando Donna lo salvò durante l’allagamento con il Tamigi che portò con sé il ricordo del mondo parallelo e di Rose che ritornò da lui. La lezione proseguiva senza problemi. Durante la spiegazione Rose sentì una ragazza alle sue spalle sussurrare ad un’altra  quanto fosse affascinante e bello il loro professore: “che carino con quella matita all’orecchio! Come vorrei essere quella penna!” .
“a chi lo dici! Beata quella che gli ha rapito il cuore!”commentò l’amica
“perché tu dici che ne abbia già una?”chiese la ragazza.
“spero di no! Ma come può essere ancora single!”.
Rose ascoltò tutto il discorso un po’ infastidita, ma allo stesso tempo lusingata di essere quella fortunata.
Tra domande e chiarimenti anche quelle due ore passarono in fretta. Sembravano sempre poche con lui. Rose sistemò velocemente i libri ,aveva capito l’intenzione della ragazza dietro di lei.  Subito si affrettò e si mise davanti a lei ,scese quei pochi gradini e si avvicinò con uno dei suoi sorrisi migliori, gli mise la mano sotto il braccio, appoggiò la testa sulla sua spalla ,come una vera fidanzatina ,girò lo sguardo verso le due ragazze indossando un  sorriso malizioso.
“oh che brutta figura dici che ci abbia sentito parlare prima?”.
“ma no… quella aveva tutti gli occhi per il suo professorino!non preoccupiamoci!”.

Rose, Sophie e il Dottore si diressero ad una rosticceria lì vicino a chiacchierare un po’ e mettere qualcosa di calorico sotto i denti.
“Sophie allora come è stata l’Alaska?”chiese il Dottore agguantando un crocchetta di patata.
“bellissima… davvero fantastica, e poi quelle immagini dal satellite come erano belle!”rispose entusiasta la ragazza.
Un tuono violento e forte interruppe quel discorso.
“ma come è possibile? stiamo alla metà di maggio e piove così violentemente, e da due settimane che va avanti questa storia. Ieri sembrava che avesse smesso, eppure stamattina eccoci qui! Il meteo non se lo sa nemmeno spiegare. In autobus ho sentito ,alla radio, che dicevano che Firenze, la città italiana, era immersa dall’acqua, per non parlare di Venezia, ormai ci possono solo andare i sub e poi New York le persone si spostano con delle barchette e la volete sentire l’ultima… a Pechino nuotano!”informò Rose un po’ infastidita dal mal tempo.
“ma dai! Ma cosa sta succedendo ultimamente! Ora che mi ci fai pensare anche su Marte c’era un tempo strano ,è ovvio ,nessuna pioggia, ma la sua atmosfera era alterata di parecchio e ho sentito un mio amico che era partito per il Canada ad osservare Venere e ha notato anche lui cambiamenti atmosferici strani!” rispose Sophie.
Il Dottore mangiava ed ascoltava attentamente,Rose lo guardò e lo vide pensieroso: “quel suo sguardo non promette nulla di buono… speriamo bene!”.
“Sophie da quando tempo studi Marte?!”chiese con aria seria lui, asciugandosi le labbra con un fazzoletto.
“bhe! occhio e croce da due anni… sarà la mia specialistica !”rispose con entusiasmo la ragazza.
“e hai mai visto prima d’ora ciò che ci hai appena raccontato!” continuò accavallando le gambe. Rose osservava incuriosita cercando di captare dove volesse arrivare lui.
“no! non e mai successo!”rispose sicura di sé la ragazza sorseggiando la sua
coca-cola senza zuccheri.
“Dott… John cosa potrà mai essere?!”chiese correggendosi la ragazza. Non è che Sophie non avesse mai sentito nominare quel nome nei suoi confronti, certe volte capitava anche a lei, ma la circostanza non lo richiedeva, era meglio non sottolineare la preoccupazione.
“oh! Niente… era solo per curiosità!”strillò come una donnetta lui con un sorriso compiaciuto dondolando un po’ la testa. Rose sorrise a quel suo comportamento, a volte dimenticava che era un tipo particolare,la maggior parte è sempre romantico e passionale ,ma le piaceva questi suoi sbalzi d’umore, lo caratterizzavano, dopotutto è sempre Il Dottore!. Il discorso,durante il pranzo, passò liscio e tranquillo . Successivamente i due salutarono l’amica e si diressero al Torchwood con la macchina del Dottore.
È sì ,il Dottore da un po’ di tempo aveva preso la patente a pieni voti, anche se nella guida era un po’ spericolato da addirittura dover ripetere la prova guida. Si comprarono un’auto molto graziosa di  color blu chiaro e il tetto blu scuro.
Raggiunsero l’istituto e si separarono. Dopo quattro ore di lavoro si incontrarono in sala computer per bersi un the decente, solo la macchinetta di quel piano lo faceva buono .
Dopo un lungo sorso: “ah! Questo si che è un the!”commentò la ragazza.
“uh!si può darsi, ma io preferisco sempre il tuo!” rispose lui  accigliando.
All’improvviso un terremoto mosse l’edificio, durò due minuti, ma furono i due minuti più lunghi mai percepiti nella loro vita.
“Rose stai bene?”chiese alzandosi da terra.
“si bene e tu?”domandò allibita la ragazza mettendosi in piedi.
“anch’io?”rispose lui.
 I due si affacciarono alla finestra e notarono qualche casa rotta, traffico, ma nulla di serio. Si  avvicinò al computer e fece una rapida scannerizzazione  del pianeta.
“oh oh!”disse poi con gli occhi spalancati verso il monitor.
“che succede Dottore?”chiese preoccupata la ragazza.
“il terremoto ha colpito tutto il pianeta!”rispose lui fissandola.
“come?”
“mi domando se…!”poi cliccò dei pulsanti sulla tastiera talmente veloce che Rose non ebbe neanche il tempo di formulare : che stai facendo?, che subito lui esclamò, mettendosi le mani nei capelli: “cosa? Cosa? Ma non è possibile? Ho chiuso tutto! Come è potuto accadere?”. 
“cosa Dottore? Mi vuoi spiegare?!!”chiese lei sempre più preoccupata.
“ho fatto una scannerizzazione dell’intero sistema solare per vedere se avevano subito anche loro questo terremoto e…!”.
“e…?!”invitò a continuare.
“e… non è stato un terremoto!” disse lui.
“no? È cosa?”continuò a chiedere la ragazza.
“uno spostamento!”.
“uno spostamento? È dove siamo finiti?”chiese.
“tutto il sistema solare si è trasportato nel giusto universo!”continuò a spiegare lui.
“e gli altri pianeti?” interruppe incuriosita la ragazza.
“sono…!”stava per rispondere quando Rose completò la frase: “ non me lo dire… nell’universo parallelo… cioè il nostro?”.
“si!!”esclamò lui.
“ma come è possibile? tu hai chiuso la crepa !”commentò la ragazza.
“solo una specie potrebbe fare questo!”disse lui guardando fisso nel vuoto con occhi spaventati da quello che stava pensando.
“i Dalek!!”poi disse prendendosi coraggio.
“non ce la faccio più! Ogni volta che ci sono loro succede sempre qualcosa di brutto!” commentò la biondina profondamente adirata dall’intrusione di quegli alieni.
“Rose è normale, loro amano distruggere!”rispose il Dottore.
“non intendevo a livello mondiale, ma a noi! per colpa loro ti ho perso, poi ti stavo nuovamente riperdendo quando mi stavi morendo tra le braccia. Non riuscirei a sopportare di aggiungere dolore ad altro dolore” rispose la ragazza arrabbiata, forse di più di lui.
“ti prometto che questa volta non succederà nulla!”rispose lui abbracciandola forte al suo petto.
Subito scesero ai piani inferiori per sapere come erano andate le cose lì . Rose chiamò la madre che era con il fratellino dai nonni e per fortuna tutti bene. Videro Pete, e Rose gli corse incontro abbracciandolo contenta di vedere il padre sano e salvo.
“Pete siamo nell’universo giusto e gli altri pianeti nell’universo parallelo!”informò il Dottore.
“come è possibile io credevo solo che fosse un terremoto!”rispose scioccato dalla notizia .
“sono i Dalek papà!”specificò Rose.
“i Dalek?”chiese sempre più confuso Pete.
“Pete ho bisogno che tutti vi armiate di fucili a plasma e laser ,sicuramente dovremo scontrarci con loro! Avvisa tutti i tuoi uomini, io cercherò di scovarli e scoprire le loro intensioni.
“vengo con te!”esclamò la ragazza seguendolo.
“fate attenzione!”urlò preoccupato l’uomo.
Passarono nella sezione armi e presero un paio di fucili a testa, poi il Dottore grazie al cacciavite sonico aumentò il raggio di controllo sull’onda di un Dalek al computer e in pochi minuti scoprirono che si nidificavano all’interno del Big Bag.
Raggiunsero in fretta l’orologio . Rose chiamò il padre per avvertirlo dov’erano e dopo che chiuse la telefonata ,prima di avvicinarsi all’entrata,  sentì un suono familiare, anzi troppo familiare, si fermò un istante per sentire meglio,ma in quel momento passò un camion dei vigili del fuoco che oscurarono quel suono.
“Rose?”richiamò a sé lui. La ragazza scosse la testa e lo raggiunse.
“tutto bene?”chiese poi.
“si si, non preoccuparti mi sembrava di aver sentito un suono ,ma mi sono sbagliata!”rispose lei con un sorriso.
Salirono le scale con tanta tranquillità ,e  ciò era strano. Non era facile entrare nel covo dei Dalek, ma a Rose e al  Dottore non fu poi così tanto difficile, forse era segno che erano attesi!. E infatti era così!.
“salve Dottore!” disse uno dei Dalek. Era diverso dagli altri, aveva l’armatura in rosso rispetto alla dorata indossata dal resto. Rose subito capì che era l’imperatore dei Dalek e con lui c’erano si e no 20 dalek un po’ mal ridotti.
“salve imperatore! deduco che tu e questi miseri dalek siete scampati al mio sterminio!”salutò con aria di superiorità il Dottore.
“hai un ottimo intuito signore del tempo, ma sappi che io non sono quell’imperatore …dopo la sua morte mi hanno incoronato imperatore!”rispose sarcasticamente .
“Capisco!!allora saltiamo le lusinghe e i convenevoli! voglio sapere cos’hai in mente?”urlò indicando nervosamente per terra.
“è un po’ stupido che me lo domandi! ormai dovresti conoscerci Dottore, noi vogliamo solo una cosa! la totale distruzione della vita!”rispose semplicemente il dalek.
“si ma a che ti serve spostare i due universi?”chiese sempre più adirato lui.
“ho scoperto che invertendo i pianeti di un universo per il suo parallelo avrò un effetto finale migliore dell’ultima volta!”spiegò l’alieno.
“ ma come ci sei riuscito con 18 no scusa 20 dalek… non vi avevo contato scusate!”.
“fai lo spiritoso Dottore! Comunque  prima di scappare rubai una parte del progetto e insieme lo abbiamo ricomposto!”rispose l’imperatore.
“e come pesi di riuscirci?”chiese Rose facendosi avanti.
“intelligente la ragazza, aspetta… come ti chiami Donna?no! Rose, la tua Rose, la tua compagna fedele di sempre, la donna che ami!”commentò avvicinandosi di poco a loro.
“rispondi!”continuò lei.
“attivando quel circuito lì e tutto finirà!”.
“e tu credi che io ti faccia fare questo? che resterò a guardare senza intervenire?”chiese retoricamente sorridendo il Dottore con accento di ironia .
“beh si! questa tua rigenerazione è famosa per non usare la violenza e le armi . Tu ti affidi alla parola…alla potenza della compassione , del ragionamento, ma dimentichi ,DOTTORE, che noi non abbiamo sentimento, non abbiamo questa tua tanto compassione che vai decantare da per tutto …quindi sì, penso proprio di sì!”rispose sicuro di sé il dalek.
“beh ti sbagli!”rispose il Dottore . Rose prese il fucile e iniziò a sparare così velocemente che ai dalek, tutti rotti e mezzi fatti ,non dava il tempo di prendere la mira e fare fuoco. C’era chi ci riusciva ma, come ovvio, la mancavano visto che erano mal ridotti. Il Dottore accolse il momento per avvicinarsi alla leva e con il cacciavite sonico ruppe i circuiti e successivamente lo sparò con il suo fucile.
“come vedi, imperatore, non mi conosci affatto…quel Dottore non esiste più!” commentò in fine lui non appena il laser colpì l’ingranaggio.
Rose ne sterminò 19, ma non si accorse che ne mancava uno.
Quando tutto finì il Dottore le si avvicinò e l’abbracciò; le stampo un bel bacio euforico sulle labbra e si diressero all’uscita. Già sul posto arrivò Pete con la sua squadra.
“tutto a posto Pete si dovrebbe solo ripulire. L’ultimo piano c’è della sporcizia!”informò ironicamente il Dottore cingendo con un braccio Rose. Pete sorrise contento che non era successo nulla.


I due  si diressero verso i giardinetti ,mentre  da lontano sentirono la voce di Pete chiamarli: “Dottore per quanto riguarda  gli universi?”.
“non ti preoccupare tra due ore ritorneremo al nostro! è un po’ difficile da spiegare! Ma fidati è  tutto a posto!”rispose da lontano lui.
Passeggiando mano nella mano nei giardinetti…
“hai visto questa volta non è successo niente!”iniziò a parlare lui guardando fisso il sentiero davanti a sé.
“a parte macerie da qualche parte direi anch’io niente!”rispose sorridendo la biondina.
“io intendevo su di noi!”si fece serio lui fermandosi. Rose si girò e lo fissò. Non c’era bisogno di rispondere, era tutto così perfetto che le parole avrebbero interrotto quel momento intenso. Gli accarezzò il viso con il palmo della mano, sorridendogli dolcemente, lui le cinse i fianchi specchiandosi in quell’infinito dei suoi occhi e con i cuori che battevano come tamburi nei loro petti li chiusero baciandosi appassionatamente tra la gente, abbracciandosi e dischiudendo le labbra per intrecciare le loro lingue. Dopo quel bacio pieno di passione,lui confessò a un soffio dalle sue labbra: “quando torneremo a casa che ne dici di concludere quel discorsetto che avevamo aperto sta mattina nel mio ufficio?!”.
“sembra un ottima idea! credo che ci meritiamo un po’ di coccole!”rispose con un sorriso compiaciuto la ragazza, poi gli mise un braccio sotto al suo e camminarono a braccetto per i giardini ridendo spensierati.
 
“questa volta è stato molto più semplice…mi aspettavo dei Dalek infuriati e ingestibili invece erano tranquilli…come te lo spieghi?…e soprattutto perché sono stati imprudenti…cioè erano mal ridotti e mezzi rotti perché intraprendere un progetto abbastanza pericoloso con poca armatura e meno organizzazione?!” si domandava la biondina mentre camminavano.
 
“devo dirti Rose che ho viaggiato molto e conosco i Dalek e non sempre sono logici e maturi…amano la guerra e la distruzione anche senza un buon piano…lo fanno solo per il gusto di farlo, tutto qui…credo che non ci sia logica in tutto questo. Ciò li rende più pericolosi e imprevedibili,ma per una  volta non voglio darmi delle spiegazioni…ho smesso da troppo tempo di cercare di trovarle su di loro e non voglio iniziare adesso…anche perché ho in mente qualcosa di più rilassante ed invitante da fare!” sorrise all’ultimo lui fermandosi di brusco. Si avvicinò alla ragazza chinandosi verso la sua bocca.
“ho te e non voglio altro pensiero che non riguardi te!” confessò a fior di labbra lui.
 
 Un po’ distanti da loro…
 
“perché ti sei fermato a guardare quella coppia?”chiese una ragazza dai capelli rossi al suo interlocutore  incuriosita dal suo sguardo.
“è carina non trovi?”commentò poi vedendolo che non la rispondeva.
“chi è lei?”chiese poi capendo che lui stava guardando la ragazza bionda.
“quella è Rose Tyler!”esclamò l’uomo con un sorriso a 36 denti.
“beh! E tu come la conosci? Conosci anche quel bel fusto che le sta accanto? Me lo presenteresti?”chiese a raffica la ragazza.
“come scusa?dopo un’avventura da pazzi che abbiamo passato con i Dalek! Tu ne hai anche ucciso uno!mi domandi di presentarti ad un uomo?lo sai che sei davvero particolare”rispose incredulo lui.
“beh che c’è di strano? non tutti i giorni si incontrano dei bei tipi!”commentò la ragazza.
“hey attenta a come parli qualcuno qui si potrebbe offendere!”disse il ragazzo dai capelli scuri e un buffo cravattino rosso.
“ah finiscila Dottore di sentirti sempre al centro dell’attenzione!”lo zittì velocemente la ragazza. Lui la guardò sorridendo, rivolgendo poi lo sguardo su quella tenera coppia che camminava per i giardinetti. Prese un enorme respiro voltandosi verso la sua nuova compagna.
“che ne dici Amelia Pond…hai mai visto le cascate di Defila 4? vanno al contrario!”domandò lui alla ragazza mentre si dirigevano al Tardis.
Aprì la porta facendola entrare, non appena la sagoma della ragazza scomparve nella cabina si voltò e guardò indietro, alzò lo sguardo verso il cielo e sorrise contento di aver rivisto, anche se  per un secondo, la sua cara compagna Rose Tyler. 

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Capitolo 23
*** Vecchi ricordi! ***


XXIII Capitolo
Vecchi ricordi!

I lampioni che si accendevano uno ad uno per illuminare le strade di Londra,  i bambini che abbandonavano i parchi sotto ordine dei genitori,  persone che tornavano a casa dopo un’intera giornata di lavoro, qualche famiglia che si riuniva intorno al tavolo per la cena e qualche coppia di fidanzati che guardano la tv sul divano, popolavano di vita ed armonia quella fredda sera d’estate. Accovacciati con tute lunghe e una leggera coperta per riscaldarsi, Rose e il Dottore erano abbracciati l’uno all’altro a godersi un film romantico in dvd acquistato pochi giorni prima al supermercato. La storia trattava di una coppia di innamorati che non dichiaravano l’amore che provavano per l’altro; la perdita, da parte del protagonista ,della donna che amava senza esprimerle i suoi sentimenti; l’amore che ogni giorno cresceva nei due senza poter vivere con la persona amata e alla fine ,dopo un lungo tempo, si ritrovarono su di un ciglio di una strada deserta… una lunga e attesa corsa che precedette un intenso e appassionante bacio che diventò il fulcro del loro rapporto. Quel film regalò due ore di sofferenza e di gioia a Rose e al Dottore interessati all’esito della vicenda.
“un bellissimo film! Mi è piaciuto molto! e tu come lo hai trovato?!” chiese girando la testa sul suo torace per vederlo.
“Bello! Bello! Bello! Sono rimasto molto colpito!”rispose lui, ma Rose notò nel suo sguardo qualcosa di strano, non sapeva bene se fosse aria di tristezza o qualcos’altro. La ragazza si discostò e si appoggiò sullo schienale del divano abbracciandosi le gambe osservandolo.  
“cosa hai? All’improvviso hai fatto uno strano sguardo?”chiese preoccupata.
“non ti agitare. Stavo solo pensando!”la rincuorò  facendole un dolce sorriso.
“a cosa stavi pensando?”chiese incuriosita poi.
“ pensavo a come è strano che un film possa rispecchiare la realtà!”
“di solito i film, le canzoni o i libri nascono da esperienze vissute in prima persona!”spiegò con disinvoltura Rose sistemandosi la coperta sulle gambe.
“si è vero! Ma io pensavo come sia possibile che possa assomigliare ad esperienze vissute da altre persone!” specificò il suo pensiero.
Rose lo guardò stranita, cercava di capire dove volesse arrivare,poi ripensò al film e subito ,come un lampo di genio, si accese quella famosa lampadina e capì cosa volesse intendere lui. Si avvicinò al suo uomo ,gli prese la mano e appoggiò l’altra sul suo petto, posò il suo mento sulla sua spalla per osservarlo meglio, e disse con un leggero sorriso: “tu stai parlando di noi non è vero?”.
Lui si girò di scatto e vide quello sguardo lucido pieno d’amore  che lo fissava; più sollevato rispose: “si! pensavo proprio alla nostra storia! a come abbiamo sofferto senza dirci nulla! mostrare i nostri sentimenti solo con una battuta, una ristata, un abbraccio o tenersi per mano durante un’avventura,ma mai un ti amo incondizionato,un bacio di sfuggita,anche se non hai idea di quanti te ne avrei voluti dare in ogni occasione che rimanevamo soli. A quante volte mi insultavo da solo per non essere stato coraggioso a parlarti prima e non sai quanto ho sofferto la tua mancanza. Ce l’avevo con me, con il tempo che fu crudele, non riuscivo neanche a pronunziare il tuo nome senza soffrirne di non poterti più  parlare…vedere quel tuo splendido sorriso e soprattutto coccolarti durante la notte quando mi cercavi per avere compagnia. Quelle chiacchierate nel tuo letto stesi abbracciati, oh! quanto desideravo che quelle sere diventassero più significative. Mangiare le patatine mentre guardavamo il film dei Muppets e le lotte con il cuscino e i pugni che mi davi e i batti becchi che avevamo? Tutto… tutto mi mancava di te e questo bagaglio si appesantiva ogni giorno che passava con un carico più pesante che si aggravava nel passare del tempo : quel TI AMO che non ti avevo detto su quella spiaggia!”. 
“hai ragione! ma la vita ci ha dato una seconda opportunità e non l’abbiamo sprecata. Credo che dovevamo comprendere i nostri errori, forse se avessimo parlato prima ci potevamo risparmiare tanto tempo perduto!ma vuoi sapere la verità? non cambierei una virgola alla nostra storia,anche se non ci eravamo aperti l’una  all’altra io sapevo di essere importante per te,ma avevo sempre l’incertezza che tu mi stavi vicina solo per proteggermi da te, dagli altri, dalle nostre avventure. Non riuscivo mai a capire cosa pensavi di me, su di noi,e quanto soffrivo vederti innamorato o infatuato di altre… come le vogliamo chiamare? donne!,si donne avventurette di un’avventura .Poi ritornavi al Tardis con un bel ricordo, forse anche dopo un appassionante bacio,mi abbracciavi e con un sorriso e una leggera tristezza negli occhi abbandonavamo quei posti per altre esperienze e mondi da salvare! Poi ,però, vedevo come mi guardavi, seduto nella sala comandi, mentre io cercavo di capirne di più sui i funzionamenti del Tardis… ogni volta che alzavo lo sguardo per chiederti spiegazioni ,avevi uno sguardo così caldo, gioioso e raggiante e solo quel gesto mi mandava in corto circuito e  non capivo più niente! forse se mi avessi lasciata guidare il Tardis, oggi non saremmo qui!”confessò la ragazza con un leggero sorriso d’ironia.
“wow! Ogni giorno mi accorgo come sei speciale Rose Tyler e quanto ti amo ! Penso anche io che quel periodo di pausa ,se pur sofferente, ci abbia aiutato molto. Vedi! potrei gridarlo al mondo intero il mio amore per te e se avessi il Tardis ad ogni singolo pianeta dell’immenso universo e della storia visto che ci siamo! Ma lo sai una cosa? hai perfettamente ragione tu! eri e sei la persona più importante per me e non ti stavo vicino per proteggerti,beh anche per quello, ma non era una mia priorità, era solo per avere il privilegio di farti ridere, di sfiorarti, di abbracciarti e mi dispiace se ti ho dato molti pensieri! forse dovevo essere più esplicito come lo sono stato con Martha…!”
“come con Martha? e perché?”interruppe il suo discorso incuriosita.
“beh sì! con Martha avevo messo subito in chiaro come stavano le cose!”concluse mentre prendeva dal tavolino la sua tazza di the per berne un sorso.
“ah!ah!ah! mio caro non te la cavi così! non pensare che con questa pausa per bere il the ti scansi ciò che hai detto a Martha! Voglio sapere ogni virgola e persino i punti se sono necessari.  Voglio sapere tutto quello che è successo in quel periodo che io ero assente,e non dimenticare niente… mi arrabbierei moltissimo! Sai quel detto della Terra? Ogni nodo viene al pettine!! .  E visto che ci siamo…raccontami anche del tuo passato! non tutto ovviamente, ma solo le parti più salienti e se questo comporterà una notte lunga, ti conviene parlare perché abbiamo solo 6 ore!”affermò la ragazza  con un tono affascinante e accattivante per convincere il signore del tempo a parlare.
“immagino di essere con le spalle al muro e che non posso liberarmi… non è vero?”.
“è già!”rispose con un sorriso ed un occhiolino Rose.
“e d’accordo! La prima volta che Martha mise piede nel Tardis mi chiese: ed io risposi: e lei mi rispose con un tenero sorriso ed accenno di ironia:  .
“siamo stati insieme?! Ma davvero hai detto così?”chiese stupita la ragazza spalancando gli occhi.
“si! proprio testuali parole, ma Rose per me era così! Solo con te mi sentivo al mio agio. Mi mancavi da morire ed ogni cosa che lei faceva,ogni parola che mi diceva, mi riportavano te!Guardavo lei e mi immaginavo te, a cosa mi avresti detto, a come mi avresti insultato, a quale battuta avresti pronunciato… in poche parole cercavo te! A volte ,durante le avventure, pensavo a cosa mi avresti potuto dire,a quale soluzione mi avresti dato. Cercavo di farmi forza ricordandomi il tuo ottimismo e la tua forza di volontà! Questo mi dava la possibilità di andare avanti, ma sapevo di aver perso le speranze, ormai le porte che mi separavano da te si erano chiuse e la realtà prendeva sempre posto nella mia mente, anche se i cuori non smettevano di sperare…perché come si dice? La speranza è l’ultima a morire!”.
“esatto!”.
“scrissi anche un diario!”.
“no! Tu che scrivi un diario! non ci posso credere e dove sarebbe?”chiese più stupita lei.
“credo che si trovi nelle mani di una persona speciale nel 1913!”
“e dimmi… in questo tuo diario ci sono anch’io?”chiese persuasiva lei.
“ma certo che sì!ma  che domande fai? Avevo perso la memoria, più che persa l’avevo immagazzinata in un orologio…”
“ma certo dove potrebbe nascondere i suoi ricordi un signore del tempo se non in un orologio!”precisò sarcasticamente lei.
“dai non scherzare! fu un’avventura molto dura, più di quanto credessi;ma comunque nonostante ciò non mi ero dimenticato di te !”
I racconti proseguivano incessantemente, Rose ascoltava con tanta curiosità, come un bambino che ascolta la madre raccontare una storia.


 Talmente era stanca, lentamente il sonno ebbe la meglio e man mano abbandonò i sensi lasciandosi cullare dall’armonica voce del suo compagno. Il Dottore non ebbe ne la forza, ne il coraggio di svegliarla per condurla in camera, preferì abbandonarsi alla stanchezza abbracciandosi alla sua dolce metà.
 
Giunse mattina, erano ormai già le 9:00 e i due avevano molte cose da fare : il Dottore al Torchwood e poi dal presidente con Pete, e Rose: università ,studio con Sophie e la madre nel pomeriggio . 

“la metamorfosi ragazzi è molto complicata per citare una frase di …” mentre il professore spiegava, arrivò sul telefonino di Rose un sms: .
“phss… Rose scusa, ma hai preso l’ultima frase del prof? io mi sono perso!”chiese da dietro l’amico Lucas.
“si dopo te li passo!”rispose la ragazza intascando il cellulare.
Mentre Rose era nel mondo della scienza, il Dottore era nel suo studio a compilare delle scartoffie.
“ecco cosa non mi piace di questo lavoro ,che dopo le avventure devi rimanere seduto a compilare fogli su fogli ,firmare, spiegare, scrivere ecc… quanto lo odio!”pensava tra sé sé ,mentre leggeva dei documenti con la penna in bocca che ormai talmente che la masticava si può dire che il tappo non esisteva più.
In quell’istante bussarono alla sua porta…
“si avanti!”disse facendo accomodare.
“salve Dottore!”salutò Donna mentre si sedeva davanti a lui.
“come va Donna?!”chiese lui abbassando i piedi dalla scrivania, togliendosi quella distrutta penna dalle labbra ,con un leggero sorriso felice di vedere l’amica e di staccare un po’ dal lavoro.
“me bene! E da quando sei venuto sta mattina che non ti vedo uscire dal tuo ufficio .Ho pensato che lo avresti voluto!”confidò Donna porgendogli una bella tazza di the presa al bar.
“grazie mille!! ne avevo proprio bisogno e da ore che non stacco un po’ !che ne dici di pranzare insieme? oggi Rose non viene a lavoro, che ne pensi se ci mangiassimo una pizza !”invitò lui gioioso di passare un po’ di tempo con la sua vecchia amica.
“ma certo! mi fa molto piacere…allora ci vediamo all’uscita verso le 13:00!” rispose entusiasta.
“benissimo!”.
La rossa prima che uscisse dalla stanza si ricordò di un avviso importante: “John, per poco non me ne scordavo, ti hanno affidato una ragazza…la dovresti seguire per un po’, farle fare esperienza, diciamo da tutor! si chiama Jessica Soffichett, ha un periodo di prova e avrebbe bisogno di aiuto!”.
“e perché proprio io?!”chiese scettico lui.
“Pete ha deciso così! sa che sei il migliore su piazza e chi più di te non possa fare da tutor!”spiegò la donna.
“ma…”
“niente ma Dottore è così e basta! finiscila di lamentarti!”gli urlò contro la rossa.
Il Dottore ci rimase, non capitava spesso di vedere il vero carattere di Donna, ma gli faceva davvero piacere che la sua amica era come sempre. Gli mancavano le sue  offese quotidiane , i batti becchi e via dicendo . Con un sorriso rispose: “d’accordo Donna farò da tutor a Jessica! Dimmi quando dovrò incontrarla”.
“La prossima settimana verrà alle 10:00 nella sala comune resterà…per 2 settimane e mezzo!”informò la segretaria personale di Pete.
“ok! Grazie del the e delle notizie! ci vediamo dopo! Ora fammi fiondare in queste scartoffie, sennò a Jessica come mi presento con gli occhiali e dei fogli in mano da correggere e firmare?!”ridicolizzò il Dottore salutando l’amica che usciva con un sorriso dal suo ufficio.

Rose aveva finito nel frattempo la lezione e si era diretta a casa dell’amica. Si salutarono con il classico bacio sulle guance e si diressero nel salone.
“vuoi dei biscotti?… non so… dell’acqua, the, caffè ?”chiese Sophie facendo accomodare l’amica nella camera.
“un bel bicchiere di acqua fresca lo desidererei e poi se parli dei biscotti che fai tu allora portali, sai che mi piacciono tanto! ne avremo bisogno di energia per studiare tutto questo in vista dell’esame!”.
“esatto amica mia! Vado e vengo subito!”.
Rose posò il giubbino sul divano, iniziò a prendere i libri e i quaderni dalla borsa e sistemarli sul tavolo, si legò i capelli, e attese la sua amica.
Subito Sophie la raggiunse.
“io non ci capisco più niente! ma hai visto che tempo! prima piogge incessanti, poi sole da spaccare le pietre ,poi freddo durante la sera. Oggi giorno una persona non sa più come vestirsi!”commentò lo strano tempo l’amica.
Rose annuiva senza dire niente, in quel frangente si ricordò la frase detta dal Dottore: “questo strano tempo è un effetto collaterale per esserci spostati da un universo all’altro! penso che ne avremo per un po’!” ma non poteva di certo raccontarle questo all’amica; per come ne sapeva lei e gli altri era stato solo un banalissimo terremoto e niente di più ed era maglio che non sapesse nulla, troppe cose da spiegare… .
“allora da dove vogliamo iniziare?”chiese Rose prendendo il bicchiere.
“che ne dici dagli albori? non ricordo assolutamente niente di quello che abbiamo studiato !”chiese gentilmente l’amica.
“ok va benissimo! una ripassata non ci farà male!”commentò la ragazza.
Rose prese il libro di fisica che aveva alla sua sinistra e iniziò a sfogliare cercando l’argomento da studiare,ma tra quelle pagine…
“e questo foglio che spunta fuori dal libro che cos’è? non è un segna libro,mi sembra più carta da fotografia!”costatò Sophie allungando la mano prendendo il bordo del foglio sfilandolo dal libro…
“ma che carina… siete tu e John! Come siete belli insieme!”commentò la foto l’amica .
 “grazie!”rispose sorridendo imbarazzata la ragazza.
“sembrate così innamorati!” confessò portando un biscotto alla bocca.
“qui non avevi ancora l’anello!”.
“no ! non me lo aveva dato!”rispose Rose avvicinandosi all’amica per osservare insieme la foto.
“fammelo guardare!”chiese  Sophie prendendo la mano della ragazza ammirando il gioiellino che portava con tanta cura al dito.
“è stupendo. Non smetterò mai di dirlo! John è un ragazzo d’oro! non fartelo scappare!”.
“non ti preoccupare questa volta lo tengo ben stretto!”rispose energeticamente Rose.
“ma dimmi… da quanto vi conoscete?! perché è inutile dirlo… siete sì fidanzati da un anno e ti ho vista con lui da due, ma sembrate due tipi che si conoscono da una vita…”chiese incuriosita l’amica.
“beh! Hai occhio Sophie! Si è vero, ci conosciamo da molto più tempo per la precisione 5 o 6 anni inclusi gli ultimi due!”rispose la ragazza riprendendosi la foto trattenendola tra le mani.
“6 anni?!! Caspita una vita! è vi siete dichiarati solo ora? complimenti ragazzi! si vede che la passione è nata in fretta!”commentò sarcasticamente .
“a dire il vero è cresciuta giorno dopo giorno, ma non avevamo il coraggio di esprimerci !è molto complicato da spiegare!”spiegò cercando di essere più chiara è possibile, anche omettendo tappe importanti della sua storia.
“come vi siete conosciuti?”.
“beh sembrerà sciocco ma in un negozio di vestiti, precisamente nel ripostiglio dei manichini!”.
“e che ci facevate nel ripostiglio dei manichini?”
“niente che tu possa ridicolizzare. Io all’epoca lavoravo come commessa in un grande magazzino di abiti e mi trovai a portare dei soldi ad un mio amico ed ecco che incontrai lui. Era lì perché si era perso. Poi diciamo cha da quell’incontro cambiò la mia vita, mi chiese di accompagnarlo, lui viaggiava per piacere, ed io accettai, sembrava una buona occasione per esplorare le stell… vari paesi e civiltà. Poi si susseguirono varie avventure ed io mi accorsi di essermene innamorata perdutamente, non facevo altro che pensarlo. Ti ricordi del mio amico Mickey  quel ragazzo nero, muscoloso!...”
“si si ricordo !a proposito dove è andato a finire?!”chiese l’amica.
“Viaggia. Comunque io ero fidanzata con lui, ma quando conobbi John non riuscivo lontanamente a scrollarmelo da dosso, ormai era diventato una parte di me e non potevo farne al meno. Poi giù di lì, serie di avvenimenti ci hanno costretto ad abbandonarci, ma il destino era dalla nostra parte ed eccoci qui con una foto tra le mani e un anello di fidanzamento al dito!”concluse la sua storia Rose eclissando con classe tutti gli eventi stravaganti che caratterizzava la sua vicenda.
Mentre era impegnata tra foto, racconti e fisica; il Dottore si avviava a pranzo con Donna.
“eccoci pronti! andiamo?!”chiese invitando l’amica a seguirlo. Si misero in macchina e si avviarono ad una piccola pizzeria che si affacciava sul fiume. Appena arrivati ordinarono due pizze: il Dottore la famosa margherita e Donna la capricciosa.
“non potevi sceglierne una migliore!”commentò con un sorriso accennato.
“hai ragione, ma che ci vuoi fare sono fatta così!”commentò anche Donna con un sorriso.
“allora questa data quando ci sarà?”chiese sfacciatamente la rossa portando le mani sotto il mento in segno di curiosità.
“quale data?”chiese accigliando le sopracciglia lui.
“ma come? la data del matrimonio! guarda che l’ho visto l’anello che Rose porta all’anulare sinistro, ed anche se non abbiamo avuto modo di confidarci, l’ho capito subito che era un anello di fidanzamento. È da parecchio che volevo chiedervelo, ma voi siete sempre irraggiungibili !”spiegò mangiando un grissino nell’attesa della pizza.
“ah quella data! non l’abbiamo stabilita! a dire il vero non ci siamo nemmeno messi d’accordo. Vogliamo ancora goderci i benefici del fidanzamento, ma non escludiamo il matrimonio a breve!”spiegò.
“capisco! sai io sarei il tipo da sposarsi in fretta, la vita è troppo breve per sciuparla in sprechi, ma nel vostro caso vederla ,da esterna, sono anch’io d’accordo!” si confidò Donna.
Il Dottore a quelle parole fece un piccolo sorriso nel ricordare quella famosa volta che conobbe la Donna dell’altro universo vestita da sposina perfetta .
“si in 6 mesi!”si fece uscire lui.
“come scusa?”domandò non capendo la frase.
“no niente ,dicevo mi fa piacere che sei d’accordo!”.
“e dimmi da quanto conosci Rose?”chiese incuriosita .
 Nel frattempo il cameriere aveva servito le bevande.
“credo da 6 anni!” confessò lui versandosi la Coca Cola nel bicchiere.
“bravi! E come l’hai conosciuta?”.
“beh…!”
Mentre il Dottore era immerso nel discorso con Donna davanti ad una calda e filante pizza al forno a legna, Rose si scervellava tra equazioni e formule fisiche.
“non ce la fo più, che ne dici di una pausa e di mangiare qualcosa ?”ideò l’amica gettando gli occhiali da lettura sul tavolo.
“ottima idea! talmente dalla fame che ho, le formule avevano preso l’aspetto di tante ciambelle con marmellata !”confessò stanca morta la ragazza .
Si prepararono un panino con prosciutto e formaggio , due lattine di birra e una fetta di ciambellone al cioccolato come dessert.
Durante il loro pranzo…
“mi dici il tuo segreto?”chiese seria Sophie .
Rose rimase scioccata dalla frase, che deglutì preoccupata: “a cosa si starà riferendo? Mica ha scoperto della vera natura del Dottore o che io lavori in un istituto che controlla gli alieni? Ma come avrà fatto? E adesso come mi comporto? cosa le dico? come le rispondo? oh aiuto!!!!!”.
Rose che hai?!”chiese preoccupata  notando un po’ d’agitazione nella amica.
“no niente mi è andato storto il panino, tutto qua!”si svincolò bevendo.
“allora mi dici il tuo segreto? Come fai a farti amare perdutamente da John? ogni volta che l’osservo, mentre lui ti guarda, ha lo sguardo dolce, sembra che ti accarezzi con gli occhi, ed ogni volta che parla di te gli si illumina il viso ed ha uno splendido sorriso!”confessò la ragazza.
“ah! Per fortuna era solo questo, me la sono scansata di brutto!”pensò la biondina rilassandosi.
“a dire il vero questo vale anche per me! Mi batte sempre il cuore quando parlo di lui o lo guardo, e mi si blocca il respiro in gola solo a stargli vicina! Credo che il segreto sia il tempo! Si beh per molti il tempo è elemento disturbante, passano gli anni, il desiderio svanisce, l’interesse per l’altro va ad affievolirsi,ma per noi è il tempo che ci rende così. Ogni giorno mi considero fortunata a svegliarmi accanto a lui, a costruire una vita insieme. Non sai quanto ho sofferto la sua mancanza e quanto desiderassi tutto questo, che oggi mi dà la vivacità e la passione da condividere con l’uomo cha amo e che adoro sopra ad ogni altra cosa nell’universo!”si confidò Rose con una luce negli occhi e una gioia immensa nel pronunciare quelle parole da commuovere anche l’amica.

Dopo la pizza, un piccolo dolce…
“caspita la vostra storia è piena d’avventura ! dai ne avete passato di belle, ma anche di brutte. Mi dispiace tanto! non sapevo della separazione di te e Rose, ma sono contenta che vi siete ritrovati. Si vede che siete fatti l’una per l’altra!”commentò la storia che raccontò il Dottore.
“grazie! Ormai è passato molto tempo che tendo a dimenticare quei periodi; sono stati felici e difficili !”ringraziò lui mentre imboccava un pezzo di crostata all’albicocca.
“ti posso fare una domanda personale?”chiese imbarazzata mentre si puliva il labbro con il fazzoletto di stoffa della pizzeria.
“si certo! Sputa il rospo!”la invitò lui.
“se dovresti chiudere in una sola parola cosa significhi per te Rose, tu che mi risponderesti?”.
“è la mia Anima!!”rispose con una leggera emozione che colorò l’ultima parola.
“Complimenti !non saprei quale aggettivo sarebbe stato meglio!”
 
La giornata passò così: tra ricordi, chiacchiere con amici e abbuffate con pizze, dolci e pasticcini.
Per la metà del dì, il Dottore ritornò al Torchwood per chiudere le ultime pratiche in modo tale da essere libero per fare da tutor e per l’università. Poi con Pete si diresse dal presidente,mentre Rose studiò con l’amica e poi si sarebbe avviata dalla madre.
Durante il tragitto la ragazza si fermò davanti ad un negozio di fotografia. Osservò la  vetrinetta ed entrò . Dopo circa 10 minuti ne uscì entusiasta per l’acquisto fatto e si diresse da Jackie.
“lo sai io e tuo padre abbiamo prenotato una crociera. Partiamo per metà estate! ci facciamo 15 giorni tra sole, mare e divertimento!”informò alla figlia  mentre preparava un dolce per lei.
“bravi e Tony?”chiese la ragazza incuriosita.
“mi passi le uova? sono lì davanti a te! Grazie a mamma! Comunque Tony viene con noi. Lo sai quanto gli piace il mare e le avventure!”rispose la madre.
“capisco! fate bene! Mamma ti volevo chiedere… questa sera volevo cucinare una cena più elaborata; oggi entrambi abbiamo mangiato fuori e credo che ci meritiamo una cenetta fatta in casa… che ne dici se facessi rigatoni alla amatriciana, petto di pollo alla brace con insalata fresca e per concludere il tuo tronchetto al cioccolato?”chiese.
“si va benissimo!”.
Nel frattempo che mamma e figlia si confrontavano con le varie scelte culinarie, arrivarono alla villa Tyler, Pete e il Dottore. Rose e il suo compagno rimasero per un’ora circa, il  tempo esatto per la cottura del dolce, poi si diressero a casa.
“allora come è andata la giornata di studio con Sophie? spero che abbiate combinato qualcosa!”chiese mentre posava sulla mensola della cucina il dolce caldo della suocera.
“benissimo! per la metà abbiamo parlato e raccontato,per l’altra abbiamo studiato! Sono stata bene! E tu?” chiese poi lei mentre si preparava davanti ai fornelli seguita dal Dottore che le dava una mano.
“per prima cosa ho finito con le scartoffie, per seconda ho pranzato con Donna e per terza tutto ok con il presidente un incontro formale, ed infine ho una notizia per te!”disse un po’ preoccupato per la reazione che avrebbe potuto adottare la fidanzata.
“dimmi!”lo invitò a parlare.
“farò da tutor ad una ragazza che verrà a lavorare al Torchwood ,ma solo per due settimane e mezzo!”cercò di sdrammatizzare lui con un sorriso.
“ah! Bene! Mi fa piacere! almeno ti allontani dalla tua scrivania,ma rimani entro le mura dell’istituto ! io mi fido di te!!”lo minacciò con una cucchiarella davanti al volto.
“comunque… mi passi l’olio così abbiamo fatto!”chiese la ragazza  eclissando con maestria il discorso.
Cenarono tranquillamente nel loro salotto ridendo e chiacchierando.
Alla fine…
“Devo farti vedere una cosa” disse entusiasta la ragazza prendendo una busta e sedendosi sul divano. Tirò fuori un album di fotografia con la copertina vellutata in cui, al suo centro, aveva l’istantanea che aveva con sé mostrata a Sophie . L’appoggiò sul tavolino davanti con una busta piena di fotografie di loro.
Il Dottore rimase stupito e contento allo stesso tempo. Non aveva mai avuto un album, beh! non aveva mai fatto foto o del resto mai conservate di persona, ma l’idea di arricchirlo con Rose lo fece molto felice che subito si sedette affianco alla compagna.
“ma è stupendo!”commentò
“che ne dici di riempirlo insieme!”gli chiese con tono appagato e dolce .
“ma certo… dammi le foto!”la invitò lui.
“guarda questa come è carina!” indicò Rose.
“dove eravamo ? ah si a Creta questo Aprile! Fece un po’ fresco quel giorno” si ricordò lui.
“è questa? guarda questa come eravamo eleganti! Stavamo alla cena invitati dal presidente!”citò la biondina.
“si mi ricordo!  Quella sera Tony mangiò tante patatine che il giorno dopo gli venne un mal di stomaco!”ricordò lui con un sorriso mentre guardava le foto.
“e questa te la ricordi quando la scattammo?”chiese Rose mostrandogli la foto.
“fammi pensare! ah si! stavamo ad Atene fuori al ristorante. Quella sera invitammo Eros e Susan con noi. Mi ricordo che ce la facemmo scattare da un cameriere mentre li attendavamo all’ingresso.
“questa invece era alla festa dei tre anni di Tony quando incontrammo Leonardo!”ricordò lui indicandola sulla tavola.
“oh! questa è magnifica te la scattai la sera quando ti chiesi di sposarmi. Eravamo in veranda, c’era una luce meravigliosa e non resistetti!” commentò affascinato il Dottore.
“fantastica questa !ne ho una copia nel mio borsellino… la mostro a tutte le persone! Sei cosi sexy con quella capigliatura sbarazzina e quello sguardo provocante…uhmmm mi fa impazzire!”commentò eccitata lei.
 “cosa vorresti dire che ora non sono affascinante?!” chiese lui maliziosamente accennando offesa.
“ma no! ammiro solo la tua bellezza!”spiegò la ragazza sorridendo.
“visto che è tardi che ne dici se continuassimo domani? avrei una certa voglia di aprire con te un piccolo “discorso” che ne dici?”ideò il Dottore togliendo le foto da mano alla ragazza distendendola lentamente sul divano.Si adagiò su di lei con uno sguardo così provocante e affascinante che la povera  Rose non riuscì a resistere.
“uhmm sono d’accordo con te. Anch’io avrei intenzione di aprire un “discorsetto!”” rispose maliziosamente la ragazza cingendo i fianchi di lui.
Si  avvicinò lentamente, con un sorriso ammaliatore ,verso la bocca della ragazza. Si baciarono dolcemente dischiudendo le labbra incrociando le lingue.
Rose si avvinghiò al suo uomo desiderosa di tenerlo tra le braccia e stringerlo a sé.
Il Dottore iniziò a sbottonarle la camicetta alternando e popolando di piccoli baci il suo decolté, lasciando la ragazza in balia dell’estasi e della passione.
 Passarono così il resto della serata tra foto, sorrisi ,ricordi e “discorsetti” che tanto adoravano fare, ignari di quello che avrebbero dovuto incontrare… un pericolo che questa volta metterà a dura prova il Dottore e la sua amata Rose Tyler. 

Angolo dell’autrice
Spero vivamente che questi capitoli vi siano piaciuti!! Cercherò di pubblicare più spesso…ma non vi faccio promesse!! ;)
Un Grazie a chiunque passi di qui!!
Baci DR!!

 

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