Harry Potter e l'isola dei magosi

di Vahly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Selezioni ***
Capitolo 3: *** I 10 concorrenti ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Vahly s.p.a. production, presents:




Harry Potter e l’isola dei magosi




Cap. 01
Prologo




Era una tarda mattinata di inizio ottobre, quando Rita Skeeter e Mr. Cristalball si presentarono nell’ufficio della nuova preside di Hogwarts, Minerva McGrannit.
Mr. Cristalball, oltre ad aver diffuso fra i babbani un simpatico gioco dall’omonimo nome, era diventato molto conosciuto fra i maghi per aver diffuso fra di loro l’innovativo sistema “Sfera magica in mondovisione”. Questo sistema faceva sì che grazie ad una costosa parabola, le sfere magiche potessero essere collegate ad una sfera magica centrale che trasmetteva diversi programmi d’intrattenimento, cultura, e consentiva di poter vedere comodamente da casa l’intera stagione del campionato di quidditch: l’idea era stata ispirata da un congegno babbano, in genere rettangolare e nero, ma a detta del signor Cristalball era stata notevolmente migliorata.
Purtroppo, però, non esistendo un sistema di copyright fra i maghi, molti imprenditori tentarono di “plagiare” la sua idea innovativa e di diffondere parabole e sfere magiche a prezzi notevolmente più bassi… così mr. Cristalball decise di correre ai ripari, e di riorganizzare il suo palinsesto in modo da essere il più competitivo nel settore.
Rita Skeeter, da parte sua, aveva letto un po’ di tempo prima un annuncio in cui si ricercava una sferagiornalista. Ovviamente, non essendo ancora in commercio la parabola, non aveva ben capito di cosa si trattasse, tuttavia aveva perso il lavoro per colpa di Hermione Granger che l’aveva costretta a restare ferma un anno, e così decise di tentare. In breve era diventata la più conosciuta sferagiornalista, conduttrice e annunciatrice dei programmi di sfera di tutta l’Inghilterra magica. Quando i due si presentarono alla porta della McGrannit, la donna aprendo fu molto sorpresa di vedere i due. In effetti le avevano scritto chiarendo i motivi per cui avrebbero desiderato incontrarla, ma lei, sebbene avesse acconsentito, aveva subito fatto presente di non essere molto d’accordo con l’iniziativa, così non credeva sarebbero arrivati davvero.
Ciononostante, sorrise loro cortesemente, e con il sorriso più falso che potesse sfoggiare li invitò ad entrare.
Loro non se lo fecero ripetere due volte, ed appena furono entrati, il signor Cristalball esordì:
- Come lei ben sa, professoressa, sono venuto qui oggi per farle una proposta che dal mio punto di vista si rivelerebbe assai interessante sia per…
- Sì, mr. Cristalball, me lo ha già spiegato questo. Il punto è che come le ho già comunicato, non sono molto d’accordo con l’iniziativa.
Lo interruppe la donna.
Rita Skeeter stava già per intromettersi, quando da uno dei quadri Silente tossicchiò, mentre nascondeva dietro la schiena una canna in formato gigante, di cui tuttavia non riuscì a celare il fumo che saliva verso l’angolo sinistro della cornice.
- Minnie, ti prego, lasciali parlare…
Disse amorevolmente.
La McGrannit arrossì vistosamente, mentre stupito Cristalball domandò:
- Minnie?
- Ah… ehm… è un’escloamazione. Un diminutivo di mannaggia. “Mannaggia, lasciali finire!” intendeva… vero professore?
Cercò di rimediare la professoressa, imbarazzata.
Il preside ridacchiò.
- Oh, certo… sì sì sì, è proprio così. Ora, se volete accomodarvi… siete ancora in piedi…
Fece notare l’ex-preside.
I due si sedettero, e Cristalball cominciò a parlare, rivolgendosi alla McGrannit.
- Come dicevo, avrei una proposta da farle. Come sapete, il bilancio sferovisivo è sempre in bilico, e da quello che so a causa della guerra avete molti meno iscritti quest’anno. Soprattutto dopo la morte del professor Silente… - disse, facendo un cenno della testa rivolto alla’nziano ex-preside che nel frattempo aveva ricominciato a fumare - … e la scelta di reintrodurre nella scuola Draco Malfoy, di cui oramai è nota la scelta di entrare a far parte dei mangiamorte…
- Le scelte a proposito dei nostri alunni, e chi deve o non deve frequentare la scuola non la riguardano.
Lo interruppe stizzita la McGrannit.
Cristalball annuì con la testa.
- Vero. Ma ciò non giova molto alla popolarità della scuola. io vi sto proponendo un modo per far sì che tutti sappiano quanto sono in gamba i vostri ragazzi: dieci di loro, scelti dopo un’attenta selezione fra coloro che si candideranno, potrebbero partecipare al primo sfera-reality della storia del mondo magico: “L’isola dei magosi”! Dieci ragazzi abbandonati a loro stessi dovranno farcela senza l’uso della magia e senza aiuti esterni. Noi li osserveremo costantemente, 24 ore su 24, e potremo decidere chi mandare a casa… in modo da eliminarne uno alla volta per ottenere il vincitore! Che ne pensa? Allestiremo uno studio all’interno della scuola dove avremo ospiti, e che verrà vista in mondovisione… condotta da Rita Skeeter, ovviamente. Non è un’idea straordinaria?
Rita Skeeter sorrise melliflua, mentre la McGrannit meditava.
Alla fine fu Silente a parlare per primo.
Peccato che fosse ancora sotto l’effetto della marjuana.
- Per me è una buona idea… consiglierei di buttare… ops, di mandare su quell’isola solo grifondoro e serpeverde, che sono le case più in contrasto… ne vedremo delle belle… ehehe… però vogliamo il 50% degli incassi che ne ricaverete.
Cristalball sorrise.
- Sono lieto del fatto che apprezzi il valore della mia proposta, ed il profondo insegnamento morale e di vita che i ragazzi coinvolti potrebbero trarne… ma proprio per la grande utilità che voi stessi ne ricaverete, non ritiene che il 50% degli introiti sia una somma leggermente eccessiva? Magari il 5%...
- 40.
- 15.
- 35!
Esclamò Silente.
Cristalball sospirò.
- E va bene, Silente… ha vinto. E 35% sia. Le va bene se domani teniamo le audizioni? Magari in sala grande…
- Ok! Ehehehe… mi ‘spiace solo di non poterci essere ehehehehehehe…
La McGrannit gli scoccò un’occhiataccia, zittendolo, poi si rivolse al signor Cristalball.
- Beh, ora che l’accordo è stato preso, suppongo che lei abbia da fare importanti preparativi, per cui credo che possa…
Ma sia Cristalball che la Skeeter erano già in piedi e le stavano dando la mano.
- È stato un piacere, professoressa McGrannit. Le auguro ogni bene.
La salutò l’uomo, prima di uscire di filato dalla stanza.
Una volta fuori, Rita Skeeter gli domandò:
- Il 35%? Ma sei pazzo?
- Il 35% dei guadagni resi noti e documentabili… ed il 35% di niente, è niente…
Rita ghignò, ed insieme si recarono all’uscita.


Intanto, nel suo ufficio, la McGrannit stava rimproverando Silente.
- Ma insomma, devi smetterla con quella roba! Mi hai perfino chiamata Minnie davanti a loro!
- Uffa, ma che ci posso fare, è una noia stare qui dentro in una cornice, in qualche modo dovrò pur occupare il tempo, no? E poi… perché non posso chiamarti Minnie?
Domandò lagnoso l’uomo.
La donna sospirò.
- Ma Albussino, caro, cosa direbbero i nostri studenti se si sapesse che mentre facevamo finta di lavorare per loro, scopavamo come ricci sopra (o sotto) la cattedra?
- Oh, tesoro… mi mancano tanto le tue belle gambe…
- E a me manca il tuo bel salsicciotto, tesoro, ma oramai il nostro è solo un amore platonico, dobbiamo farcene una ragione.
Silente sospirò.
- Per lo meno potremo divertirci un po’ alle spalle dei nostri cari studenti… Io direi di comprare subito una bella sfera magica con parabola…
La McGrannit gli soffiò un bacio.
- Sarà fatto, tesoruccio.



NOTE DELL’AUTRICE


Ecco a voi il mio reality personale. Sono pochi capitoli (dovrebbero essere 10, secondo quello che ho programmato, ma non ci metterei la mano sul fuoco) ed ho una scaletta, per cui aggiornerò rapidamente (almeno rispetto i miei standard :-P)… non preoccupatevi per le altre fic, proseguirò anche quelle, ma questa ce l’ho in mente da troppo tempo per mollare l’idea così.
Baciotti a tutti,
Vahly.







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Capitolo 2
*** Selezioni ***


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Harry Potter e l’isola dei magosi




Cap. 02
Selezioni




Vuoi diventare famoso? Vuoi essere conosciuto in tutto il mondo dei maghi? Partecipa all’esclusivo programma ‘l’isola dei magosi’! Dieci maghi scelti dopo attente selezioni verranno mandati su una meravigliosa isola dove dovranno vivere senza l’uso della magia… Il programma sarà trasmesso via sfera magica, ed il vincitore avrà un premio di 150 galeoni! Partecipa alle selezioni questo pomeriggio alle 16.00 in sala grande: il prossimo concorrente scelto potresti essere tu!

Harry diede un’occhiata sdegnosa al volantino che gli era stato appena messo in mano da una ragazzina del primo anno, che su richiesta di Rita Skeeter stava spargendo la voce del programma in tutta Hogwarts, per poi accartocciarlo e gettarlo nel cestino della prima aula incontrata.
- Ehi, perché lo butti? Potremmo partecipare!
Propose Ron.
- Altra notorietà? No grazie. Se vuoi sei libero di andare, ma io non ci penso proprio.
Ribatté il moro.
Hermione lo guardò comprensiva, poi si rivolse a Ron.
- Se vuoi partecipo io con te… Mi piacerebbe tanto andarci.
Cinguettò, aggrappandosi al braccio del rosso, che cominciò ad agitarlo nell’inutile tentativo di scrollarselo via.
- E perché… vuoi andarci?
Domandò il rosso, stringendo i denti mentre si dimenava, con Hermione che gli si avvinghiava sempre di più al braccio.
- Perché così potrei diffondere la mia teoria di liberazione degli elfi domestici in tutto il mondo… oh, e sarebbe magnifico farlo con te al mio fianco… Ron…
Mormorò, con gli occhi letteralmente a cuore.
Ron guardò Harry supplichevole, piagnucolando:
- Amico, ti prego, almeno accompagnam--- accompagnaci alle selezioni!
Harry ridacchiò.
- E va bene… ma non partecipo eh!?
- D’accordo…
Annuì Ron, sconfitto.


***dormitorio serpeverde***


Draco si stava limando le unghie, quando Pansy arrivò nella sala comune con il fiatone ed un foglio in mano.
- Dray! Dray, caro, guarda un po’ qui!
Gli urlò entusiasta, porgendogli un volantino.
Lui lo guardò velocemente, poi ritornò a porre tutta la sua attenzione verso le proprie unghie.
- Quindi?
Domandò, stendendo un braccio ed allargando le dita della mano per osservare meglio il proprio lavoro.
- Potremmo partecipare, Dracuccio…
- Non chiamarmi così, sai quanto mi urta. E poi non mi va di mischiarmi a tutta la plebaglia che sicuramente vi prenderà parte. Nemmeno fosse per il premio, è una tale miseria…
Rispose con aria di superiorità il biondo.
- Dai, Dracuccio… Pensa se prendono sia te che Blaise. Per voi sarebbe come andare in luna di miele…
Draco scosse la testa, con aria afflitta.
- Mi ha lasciato questa mattina, Pansy… dice che tra noi non può funzionare, siamo troppo diversi…
- Oh, Dray, mi dispiace così tanto…
Mormorò la ragazza, senza sapere che altro dire.
- Fa nulla, abbiamo deciso di rimanere amici.
Rispose noncurante lui, con un’alzatina di spalle.
Il volto di Pansy si illuminò.
- Ehi, potrebbe essere un’occasione per distrarti un po’, no? Magari potresti incontrare qualcun altro…
Disse allegramente.
Lui sospirò, posando la lima delle unghie sul tavolo a fianco a loro, per poi unire le mani e meditare un attimo su ciò che gli aveva appena detto l’amica.
- E va bene, hai ragione. Andiamo assieme alle selezioni?
- Va bene!
Esultò lei, cominciando a saltellare allegramente.
Oh, se solo Draco non fosse stato dichiaratamente gay… aveva una cotta per lui fin dal primo anno, ma il ragazzo non l’aveva mai neppure guardata. Ogni tanto erano usciti assieme, ma solo perché draco voleva che perlomeno gli studenti delle altre case non fossero a conoscenza delle sue preferenze sessuali. Così, erano sempre stati solo amici. Ma chissà, forse avrebbe potuto riuscire a conquistarlo…


*** Ore 16.00: sala grande ***


La stanza era gremita di gente: praticamente ogni studente aveva letto l’annuncio, ed anche chi non l’aveva fatto era venuto a conoscenza delle selezioni tramite un accurato passaparola. E, a parte molti corvonero che preferivano restare a scuola a studiare, ed un numero esiguo di tassorosso troppo pigri per stare senza magia per troppo tempo, si erano presentati lì quasi tutti.
Gran parte dei serpeverde erano lì semplicemente per divertirsi alle spalle dei loro compagni di scuola, come Theodore Nott, che non appena aveva visto Ginny aveva cominciato ad insultarla, suggerendole vari modi in cui avrebbe potuto comprarsi l’ammissione al programma… dopotutto, diceva il ragazzo, era talmente abituata a stare a gambe aperte…
Harry era subito orso in sua difesa, rispondendo al serpeverde che se anche era sessualmente frustrato perché nessuna ragazza gliela dava, questo non voleva dire che doveva dimostrare a tutti quanto era invidioso di chi, al suo contrario, riusciva a costruire qualche rapporto con l’altro sesso.
Ovviamente dove c’è Harry Potter non può mancare Draco Malfoy, e così i due ragazzi avevano cominciato ad insultarsi pesantemente, fino ad arrivare alle mani. Nel frattempo, Ginny, che oltre a sentirsi umiliata dalle parole di Nott si sentiva anche responsabile del litigio dei due che se le stavano dando di santa ragione, si era rintanata in un angolo per piangere disperata.
- Ehi, tranquilla. I miei compagni a volte esagerano un po’, ma non devi prendere sul serio quello che ti ha detto Theo…
Le disse dolcemente una voce alle sue spalle.
La ragazza si voltò di colpo, e vide Goyle che le porgeva un fazzolettino di carta.
- G…Goyle?
Il ragazzo arrossì un po’.
- Scusa, lo so che non sono esattamente la prima persona da cui vorresti essere consolata, però… beh, ci è andato un po’ pesante il mio compagno, e mi dispiaceva per te… Forse ho sbagliato… non sono molto bravo a capire quello che vuole la gente.
La rossa scosse la testa.
- Grazie…
Mormorò.
- Ehi, Greg! Che ci fai con la pezzente?
Lo chiamò una voce familiare.
- Niente Vincent! Solo un paio di insulti aggiuntivi!
Rispose il serpeverde, prima di allontanarsi dalla ragazza, che si soffiò il naso rumorosamente.
Dall’altro lato della stanza, entrò Rita Skeeter, che vide tutta la scena e sorrise malignamente.
Tutti i ragazzi si misero sull’attenti non appena la donna fece il suo ingresso, tranne Harry e Malfoy, che continuavano a riempirsi di botte.
Quando arrivò anche mr. Cristalball, la giornalista gli indicò con un cenno della testa Ginny e Goyle, poi Harry e Draco, e bisbigliò qualcosa.
Ridacchiò fra sé e sé quando vide Blaise e ron con Hermione riuscire a dividerli, e draco arrossire furiosamente quando il moro serpeverde lo trascinò via dal centro della stanza.
Millicent Bullstrode si fece subito avanti, e disse alla Skeeter con sicurezza:
- Io sono la vostra vincitrice… ahahahaha!
Poi improvvisò un balletto in stile danza del ventre per far notare tutto il suo sex-appeal, ma con scarsi risultati.
Molto, molto scarsi…
Quando giunse il momento di salire sul palco montato nella stanza per dimostrare a turno ciò che si sapeva fare, o parlare di sé stessi, tutti tentarono di fare cose assurde con la magia, o di cantare, ballare, o recitare.
Un vero disastro.
Lavanda, Calì e Padma cantarono a turno mentre le altre due gli ballavano dietro, ed Hermione recitò una poesia a memoria, ma Malfoy trasfigurò una piastrella in una buccia di banana e la povera ragazza fece un bel volo, ma poi lanciò un incantesimo di trasfigurazione a sua volta direttamente su Malfoy, e riguadagnò punti agli occhi di Cristalball per aver trasformato il suo “nemico” in un bizzarro incrocio fra un topo di fogna ed un maiale. Rita Skeeter continuava a ripetere che era uno spettacolo raccapricciante e che la ragazza non aveva un minimo di buon gusto, oltre ad un’ovvia mancanza di talento, ma l’uomo fu irremovibile. Neville fece scena muta, e Pansy recitò un’opera lirica molto famosa a quanto diceva lei, ma che nessuno stranamente ricordava. Molti figli di babbani recitarono parti di Romeo e Giulietta, ed alla fine né Cristalball né la Skeeter ne potevano più, così scartarono dalla lista tutti coloro che cominciavano ad esibirsi in tale opera. Harry si rifiutò di salire sul palco, e Ron tentò un paio di incantesimi che riuscirono malissimo. Tiger e Goyle fecero una specie di incontro di lotta libera, Ginny non riuscì a spiccicare parola per le lacrime, e Blaise mostrò il suo talento di giocoliere facendo il classico gioco di far roteare delle palline o dei birilli in aria, aggiungendone man mano fino ad arrivare ad una cinquantina. Dean Thomas tentò di fare delle piroette in piedi sulla scopa, ma perse il controllo e cadde a terra, Seamus invece dimostrò le sue grandi doti di bevitore, e trangugiò venti birre in dieci minuti. Cho Chang ballò un brano di musica classica, Luna cominciò a parlare dei vari complotti esistenti all’interno del ministero, e mostrò a tutti come i suoi orecchini potessero essere utilissimi scaccia-zombievampiro, una nuova razza nata dall’unione di zombie e vampiri, per l’appunto; Zacharia Smith bellò un pezzo di musica moderna. Draco, infine lesse un sonetto per il suo amore perduto, e sebbene cercasse di dissimularlo, Blaise si sentì non poco infastidito da questo.
Alla fine Rita Skeeter ed il signor Cristalball uscirono dalla stanza per prendere una decisione.
Dopo svariati minuti di silenzio, in cui molti incrociavano le dita, e molti altri si disperavano perché erano convinti di essere andati malissimo, i due uscirono, l’uomo trotterellando allegramente, la donna decisamente più scura in volto.
- Allora…
Cominciò l’uomo, godendosi il momento in cui tutti trattenevano il respiro.
- Sto per dirvi chi sono i prescelti… Innanzitutto, un annuncio. Dovevamo scegliere solo dieci candidati al programma, ma su mia personale richiesta è stato scelto anche un undicesimo componente, che invece affiancherà la conduttrice in studio. Ora, in ordine alfabetico, indicherò chi parteciperà al programma…



NOTE DELL’AUTRICE


Come vi sembra il secondo capitolo? Non so come sia venuto, calcolate che questa fanfic è una specie di delirio personale… Ringrazio chi ha letto e commentato il primo capitolo, Kissotti, Vahly.







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Capitolo 3
*** I 10 concorrenti ***


Vahly s.p.a. production, presents:




Harry Potter e l’isola dei magosi




Cap. 03
I 10 concorrenti




- Allora… Cominciò l’uomo, godendosi il momento in cui tutti trattenevano il respiro. - Sto per dirvi chi sono i prescelti… Innanzitutto, un annuncio. Dovevamo scegliere solo dieci candidati al programma, ma su mia personale richiesta è stato scelto anche un undicesimo componente, che invece affiancherà la conduttrice in studio. Ora, in ordine alfabetico, indicherò chi parteciperà al programma…



Tutti i presenti erano in tensione, mentre aspettavano che Cristalball nominasse i fortunati 10 concorrenti.
Sogghignando, l’uomo si schiarì la voce, e cominciò.
- Allora… quando verrete chiamati, siete pregati di venire qui davanti. Cominciamo… Gregory Goyle!
Il ragazzo sorrise allegro, l’espressione che sembrava meno ottusa del solito, mentre quasi saltellando raggiungeva Cristalball e Rita Skeeter. Quest’ultima, con un sorriso spudoratamente falso, lo avvicinò con il microfono in mano.
- C’è qualcosa che vorresti dire, caro?
- No… anzi, grazie di avermi scelto.
“Evviva l’originalità…” pensò fra sé e sé la donna, ma non disse nulla, e fece segno al collega di continuare.
- La seconda scelta è la signorina Hermione Granger!
Esclamò, mentre numerosi applausi si levarono dai grifondoro. Harry si congratulò con lei, e Ron gli disse solo “Buona fortuna!” mentre tentava di evitare il bacio che la ragazza sembrava volergli assolutamente dare per festeggiare il fatto di essere passata.
Rita Skeeter la guardò con aria disgustata e si rifiutò di passarle il microfono, mentre Cristalball proseguiva chiamando:
- Draco Malfoy!
Il biondo con un sorrisetto soddisfatto, mormorò a Nott:
- E come potevano non scegliermi?
Per poi soffiare un bacio a Blaise, che storse un po’ il naso.
Rita lo guardò con un sorriso melenso, e con una vocina dolce che non le donava affatto cinguettò:
- Malfoy, caro, vuoi dirci che cosa hai provato nel sentire il tuo nome fra i prescelti?
Draco ghignò nel sentire come la donna calcava l’ultima parola, e mentre si strofinava le unghie sul maglioncino verde scuro, per poi allungare la mano e guardarla con aria casuale, disse:
- Beh, è stata una sorpresa solo in parte… insomma, sono sempre stato un alunno di spicco all’interno della scuola, e nonostante l’incidente che mi ha coinvolto l’ultimo anno, continuo ad essere un punto di riferimento per molti giovani studenti che hanno capito quanto può essere difficile la vita grazie la mia esperienza… - a quel punto sospirò teatralmente - … senza poi togliere il fatto che il mio fascino mi ha senza dubbio agevolato di molto. So bene che ci sono ragazzi che seppur meritevoli possono non essere stati scelti solo perché il loro aspetto fisico non reggeva il confronto con il mio, o con quello di altri serpeverde… ma vi prometto che gareggerò anche per loro!
- Oh, Draco Malfoy, è davvero, davvero commovente… non so cosa dire, le tue parole sono state davvero intense e profonde. Vuoi aggiungere qualcosa, caro?
- Solo che vorrei dedicare questo momento al mio amore, anche se ci siamo lasciati da poco…
La Skeeter tirò fuori di tasca il fazzolettino e si soffiò rumorosamente il naso, per poi fingere di asciugarsi gli occhi, e con un singhiozzo continuò.
- Sei davvero un ragazzo sensibile… faremo tutti il tifo per te.
Con un cenno della testa lo invitò a raggiungere gli altri, mentre una voce maschile aveva già ricominciato il suo elenco.
- Neville Paciock!
Il ragazzo arrossì, mentre il rospo che aveva appena ritrovato gli scappava via di mano.
- Oscar!
Esclamò, ma Ginny scuotendo la testa divertita gli disse di andare che ci avrebbe pensato lei. Il ragazzo la ringraziò, e prese posto accanto agli altri.
- Pansy Parkinson!
La ragazza con un sorriso smagliante raggiunse Draco, e Rita Skeeter le si avvicinò zampettando elegantemente.
- Cara, ero sicura del fatto che saresti stata scelta. Come ti senti?
Lei sorrise, chinando la testa leggermente.
- Oh, meravigliosamente, signora Skeeter. È un piacere far parte del suo programma e collaborare con persone piacevoli come lei.
- Come sei dolce… Sai, se non ti avessero scelta avrei protestato ufficialmente…
- Non sa quanto mi rendano felice le sue parole…
Ribatté la Parkinson, mentre Malfoy le dava una gomitata per spingerla a smetterla: quello spettacolo stava nauseando tutti.
Non appena la giornalista si fu allontanata, la ragazza bisbigliò all’orecchio del biondo:
- Che c’è Dracuccio? Non sono stata convincente…?
- Eravate nauseanti…
Ribatté in tono melodrammatico lui.
Lei ridacchiò.
- Oh, ti prego Dray… tu sei stato anche peggio. Non per me, naturalmente, sai che mi piace qualunque cosa tu faccia…
Lui cambiò colore, non la sopportava quando faceva così… insomma, erano amici da anni e tutto il resto, ma sapere che lei provasse un interesse di quel tipo nei suoi confronti lo metteva piuttosto a disagio. È vero, la colpa era anche la sua che l’aveva convinta ad uscire assieme per un po’, ma la ragazza aveva sempre saputo di essere solo una copertura… e questo, in parte, lo faceva sentire anche un po’ in colpa.
Ma che responsabilità ne aveva lui, poi, se gli piacevano i ragazzi?
Troppo preso dai suoi pensieri, non si accorse quasi che Cristalball aveva chiamato qualcun altro, ed ora l’attenzione di tutti era concentrata su un grifondoro in particolare.
Harry Potter.
- NO! IO NON PARTECIPO!!!
Protestò il poverino.
Rita Skeeter sbuffò.
- Avanti, Harry, non c’è bisogno che tenti di farti notare… insomma, sei sempre nei pensieri di tutti noi anche senza queste scene…
Il moro era tentato di andarsene, o di lanciarle una maledizione, a scelta, ma Ron intervenne.
- Dai, amico, hai avuto culo, sfruttalo!
- Ma io non…
Si bloccò. Tutti lo fissavano, maledizione… che cosa si aspettavano da lui, che salisse li sopra a cuor leggero come se nulla fosse solo perché era ciò che tutti si aspettavano che facesse?
Guardò il microfono teso verso di lui di Rita Skeeter.
Tanto valeva parlare, almeno, per mettere in chiaro le cose.
Si avvicinò alla donna e cominciò a parlare.
- Io non sono venuto per partecipare al programma! Io volevo solo…
Rita gli tolse il microfono di bocca, e gli parlò sopra.
- Beh, siamo tutti qui per questo… non serve recitare la parte del timido, oramai sei stato scelto e non c’è più bisogno che ti atteggi ad eroe candido e puro. A proposito di questo, dimmi Harry caro… - a quel “caro” Harry rabbrividì; perché sembrava così diverso dal “caro” che aveva usato per Malfoy? - … dimmi, come ci si sente ad essere scelti senza bisogno di fare alcuna selezione, solo per la propria fama, sapendo che ragazzi che si erano impegnati sul serio hanno dovuto rinunciare per lasciarti il posto solo perché sei, come dire, raccomandato?
Il moro impallidì. Come poteva quella str**za rinfacciagli perfino il fatto di non aver voluto partecipare alla selezione?
- Infatti io non volevo partecipare! Ci deve essere uno sbaglio!
Tentò Harry.
- Ah… ho capito, speravi che vedendo la tua timidezza qualcuno si intenerisse… ed ora che è successo, come giustificherai ai tuoi amici questo atto scorretto nei loro confronti?
- Ma io non ho fatto nulla!
Protestò il moretto.
La donna scosse la testa con aria dispiaciuta, mentre spingeva il bimbo sopravvissuto alle selezioni verso i futuri compagni di reality.
- Pensa alle tue azioni, Harry, e pentiti finché sei ancora in tempo…
Sospirò, mentre Cristalball entusiasta proseguiva con l’elenco:
- … Ed un applauso a Vincent Tigher!
Il ragazzo-armadio scoppiò a piangere, mentre i serpeverde gioivano nel vedere un altro loro compagno di casa essere scelto.
- Grazie a tutti! Sono… sig… sono felicissimo… e… sniff, sniff… voglio bene a tutti… Mi mancherete sull’isola…
Disse nel microfono della Skeeter, piagnucolando.
La donna gli porse un fazzolettino di carta, e poi guardò Cristalball, in attesa.
- Ed ora, una sorpresa: i penultimi due partecipanti sono infatti fratelli! Diamo un caloroso benvenuti a Ronald e Ginevra Weasley!!!
I grifondoro si complimentarono entusiasti, mentre Ginny lasciava il rospo di Neville a Dean Seamus, che la abbracciò con slancio, e Ron mormorava fra sé e sé:
- Perché io? Perché io?
Ginny lo guardò perplessa, e gli bisbigliò:
- Ma come, volevi così tanto partecipare…
Lui annuì, ma poi guardò terrorizzato Hermione.
- Sì, ma non a costo della mia incolumità…
Non appena si furono avvicinati a Cristalball, Hermione si aggrappò ad un braccio di Ron.
Ginny vide Nott e Zabini sghignazzare ed indicarla, ma non diede loro peso, e si mise fra Goyle e Paciock.
- … E l’ultimo fortunato concorrente sarà… Blaise Zabini!
Il ragazzo si avvicinò con noncuranza agli altri e, rifiutando il microfono offerto dalla bionda giornalista, si mise affianco a Neville, mentre Draco, che si trovava all’estremo opposto, lo guardava malissimo.
Blaise alzò gli occhi al cielo e pregò di avere un po’ di pace almeno sull’isola.
- Allora, questi sono i ragazzi selezionati per questa grande avventura. Ci aspettiamo grandi cose da loro! Questa selezione è stata registrata e andrà in onda ‘stasera su sfera magica… La fortunata persona che accompagnerà la meravigliosa Rita Skeeter in questo viaggi oemozionante sarà resa nota solo durante la prima puntata. Arrivederci a tutti!
Sorrise, e fece per andarsene.
Poi si voltò verso i ragazzi, un po’ spaesati.
- Ah, voi ora potete andare, la registrazione è finita.
- Registrazione? Quale registrazione? Perché noi non sapevamo di essere ripresi?
Domandò Harry.
Cristalball sbuffò.
- Perché, che cosa credevi stessimo facendo?
- Beh, io…
L’uomo non gli diede il tempo di rispondere, e continuò.
- Comunque, ognuno di voi riceverà una lettera con le istruzioni riguardanti la partenza, ciò che potrete portarvi e altro. Ciao a tutti.
Detto ciò, uscì seguito da Rita Skeeter.
La Mc Grannit si avvicinò ai grifondoro scelti.
- Complimenti ragazzi! Tenete alto il buon nome della nostra casa, mi raccomando!
- E quale buon nome, quello di raccomandati?
Disse Malfoy con voce melliflua, guardando Harry.
- Malfoy, io ti…
- Oh, calma Harry. Dobbiamo festeggiare, non trovate?
Lo interruppe la McGrannit, ed il moro cominciò a pensare che quella di non farlo parlare stesse diventando una cattiva abitudine troppo comune.
Hermione propose una serata al Paiolo Magico alla professoressa, che subito accettò, mentre Neville abbozzò una timida conversazione con Blaise Zabini, che sembrava trovarlo simpatico. Harry ancora non si capacitava di essere capitato in quella situazione, ma tant’era, e doveva accettarla.
Sperava solo che le cose non potessero peggiorare…




NOTE DELL’AUTRICE


Questo capitolo non è proprio il massimo, lo ammetto, ed è pure corto, ma fra università e problemi alla mano che mi hanno impedito di scrivere al pc per un po’, davvero non sono riuscita a fare di più (almeno come quantità), sorry. Spero che non sia poi così pessimo, la verità è che nemmeno doveva esistere… Solo che nel secondo capitolo ho messo una parte che in realtà avevo programmato per il primo, e tutto questo pezzo andava inserito nel secondo. E così, eccomi qua, con un capitolo in più (quindi il totale sale a 11… ma a questo punto è meglio evitare di dare altri numeri…) Mi scuso per il ritardo, ringrazio tutti coloro che leggono e commentano. Mi scuso se non posso ringraziarvi uno ad uno, ma se sapeste gli orari che ho all’università (e chi la frequenta probabilmente potrà capirmi) vi sentireste stanchi al posto mio… Leggo comunque tutte le vostre recensioni, e mi fanno davvero molto piacere.

P.s. Dati gli orari pressoché impossibili che ho e tutto il resto, aggiornerò le mie fanfiction in due giorni precisi: il mercoledì e/o il sabato. Questo non vuol dire che TUTTI i mercoledì e i sabati posterò qualcosa, ma se volete leggere qualcosa di mio, vi rimando a questi due giorni a settimana in cui ho un po’ più di respiro.

Un bacio, al più presto!
Vahly.







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