Soulmate

di xoxd
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


E' trascorsa ormai una settimana da quando ho deciso di confessare i miei sentimenti a Brittany, proprio davanti ai nostri armadietti al McKinley.
Da qual giorno a malapena ci parliamo...
Il motivo è semplice: io le ho aperto il mio cuore e lei ha deciso di calpestarlo per restare insieme a "sedia a rotelle".
Le ho detto di amarla, ed è vero...non credo di amarla, ne sono convinta...quello che sento per lei non l'ho mai provato per nessun ragazzo con cui sono stata.
Brittany ha detto di ricambiare i miei sentimenti, ma non si è sentita di lasciare Artie per me...non sarebbe stato corretto, secondo lei.
E' questo che mi fa arrabbiare ancora di più...non capisco come possa stare con qualcuno verso cui non nutre sentimenti forti al posto di lottare per stare insieme a chi ama realmente.
E' sempre stato difficile per me esternare le mie emozioni, quello che provo per le altre persone. Proprio per questo preferisco fare la stronza con tutti...non voglio mostrarmi debole davanti agli altri, voglio essere vista come una ragazza forte. Solo Brittany ha sempre capito che, in realtà, quella è solo una maschera il più delle volte. Non sono la vera io.
Proprio perché con Brittany non ho mai avuto segreti e proprio perché penso che sia l'unica persona che riesca realmente a capirmi, ho deciso di essere sincera con lei confessandole quello che provavo nei suoi confronti. Speravo, anzi, forse con un pò di superficialità, ero convinta che in quel modo io e lei avremmo finalmente potuto essere felici...ma mi sbagliavo...non è quello che vuole anche lei.
Negli ultimi giorni ha tentato di riavvicinarsi, di spiegarmi forse...ma io l'ho sempre ignorata...non mi interessa realmente ciò che ha da dirmi perché mi è già tutto chiaro.
Mi ha rifiutata...il resto conta poco.
Probabilmente anche gli altri ragazzi del Glee Club si sono accorti di questo brusco cambiamento nel rapporto tra me e Brittany, lo capisco dal loro sguardo, ma non hanno detto nulla...almeno non in mia presenza.
Quello che mi fa più male di tutto è il fatto di vederla sempre insieme ad Artie e di vederli fare i piccioncini davanti a me.
Cerco di non mostrarlo, di non far capire, soprattutto a lei, il senso di gelosia che mi pervade alla vista di quelle scene, di loro due insieme...
A volte sembra quasi che lo faccia a posta...non penso per cattiveria, perché Brittany penso sia una delle poche persone che non riuscirebbe mai ad essere cattiva con gli altri o a divertirsi a vederli soffrire...
 
                                                                 ***
 
Con la testa, piena di mille pensieri, sono arrivata a scuola, pronta ad iniziare una nuova giornata. 
Sono davanti al mio armadietto, l'ho appena aperto per prendere dei libri per la prima lezione della giornata.
Ero così immersa nei miei pensieri che non mi sono accorta della presenza di una ragazza al mio fianco.
Faccio finta di ignorarla, di non vederla...ben sapendo che invece i suoi occhi mi stanno scrutando.
So perfettamente chi è...non ho bisogno di osservarla per capirlo.
La guardo con la coda dell'occhio, mentre mi affretto a chiudere l'armadietto.
Spero che lo capisca da sola che non è il momento adatto per parlare...ma spero troppo...
- Possiamo parlare? - mi domanda.
Finalmente, mi giro verso di lei...alzo lo sguardo e fisso i miei occhi nei suoi, in quell'azzurro che mi è mancato così tanto in questi maledettissimi giorni...
Mi faccio coraggio per sostenere il suo sguardo...vorrei dirle qualcosa, qualsiasi cosa, ma non ce la faccio...scuoto la testa e mi giro, dandole le spalle. 
Resto immobile in quella posizione per qualche istante, e poi inizio a camminare lungo il corridoio, nella direzione opposta rispetto alla sua, tentando in tutti i modi di trattenermi dal piangere...lasciando sfuggire dai miei occhi una sola lacrima che provvedo subito a raccogliere con il palmo della mano.
"Va tutto bene, Santana...va tutto bene" , mi ripeto.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Fortunatamente, sono riuscita ad evitare Brittany per il resto della giornata. 
A parte questa mattina, non ha più cercato di avvicinarsi a me.
L'ho vista di sfuggita nelle varie lezioni, anche se mi sono imposta di evitare di incantarmi sulla sua figura. 
Mi è difficile, anche se sono arrabbiata e delusa, per me lei è come una calamita.
Al termine delle lezioni, pur di evitare di incrociarci mi sono catapultata tra la massa di studenti che stavano uscendo dall'aula, per evitare di restare l'ultima con lei.
Prima di tutta questa storia ci aspettavamo sempre al termine di ogni lezione, stavamo sempre insieme, ma ora le cose sono cambiate.
Inoltre, oggi ho deciso di non restare a scuola per il Glee Club, preferisco tornare a casa...già sono nervosa più del solito in questi giorni e non ho voglia di mettermi a discutere con i ragazzi, anche se, forse, mi farebbe stare un pò meglio. 
Prendermela con gli altri ha questo strano effetto di farmi scaricare la tensione e lo stress che provo, almeno per qualche ora.
In  realtà, il motivo è che non ho voglia di passare altro tempo con Brittany, probabilmente è un comportamento infantile il mio...
Voglio dire ci sono molti altri nel nostro gruppo e non è detto che lei decida di parlarmi o di avvicinarsi.
Mentre attraverso il corridoio della scuola scorgo Brittany appoggiata all'armadietto con dei libri in mano...affianco ad Artie, ovviamente. 
La vedo sorridere probabilmente di qualcosa che le ha appena detto.
Sono pervasa da un moto di gelosia...non li sopporto.
Alzo gli occhi al cielo, scocciata e, con la mia solita aria da superiore, continuo a camminare a testa alta, senza guardarli, come se non esistessero, fino a superarli. 
Non è stato così difficile come pensavo.
Prima di superarli ho notato che Brittany mi guardava con un'espressione molto triste sul volto.
Tuttavia, non è un mio problema, non più ormai.
Mentre sto per uscire, sento un braccio cingermi le spalle.
-Ei...dove stai andando? Non vieni al Glee?-
-No...oggi non mi va...- rispondo, voltandomi verso Quin.
-Come mai? ...E' successo qualcosa? - Mi domanda, un pò preoccupata.
Sto per risponderle, quando osservando alle sue spalle vedo Brittany che è rimasta nella stessa posizione di pochi istanti prima con la stessa espressione afflitta sul volto.
Il nostro sguardo si incrocia, ma solo per qualche momento.
Mi riprendo subito e torno a fissare Quin davanti a me.
- Senti, è tutto a posto, ok? Evita di farmi il terzo grado, per favore...- rispondo un pò scocciata.
Quin mette le mani su entrambi i fianchi e mi guarda un pò offesa dalla mia frase.
-Santana, è da qualche giorno che ti comporti in modo strano...sono solo preoccupata per te...e poi mi sembra che tu e Brittany cerchiate di ignorarvi a tutti i costi...insomma...avete litigato?-
-...dì agli altri che non sono stata bene, se chiedono...anche se dubito gliene freghi qualcosa, anzi, faranno i salti di gioa...- le rispondo con tono gelido.
Mi giro e riprendo a camminare per uscire dalla scuola e tornarmene finalmente a casa, ignorando Quin che continua a parlare.
Più non ho voglia di pensare o di parlare di Brittany, e più capita...sembra quasi fatto apposta...
 
                                                        ***
 
Apro lentamente gli occhi, mi giro verso il comodino per guardare l'ora...18.30.
Ho dormito un bel pò...ora spero solo di riuscire a chiedere occhio stanotte.
Resto sdraiata ancora per un pò...porto entrambe le mani dietro la nuca e fisso il soffitto della mia camera.
Sto per ripiombare nel baratro dei tremila pensieri riguardanti Brittany, quando sento suonare alla porta di casa.
Sbuffando, mi tiro sù dal letto e scendo ad aprire per vedere chi è, anche perchè non aspetto nessuna visita a quest'ora.
Apro, senza nemmeno chiedere chi sia.
Ok, forse sarebbe stato meglio chiedere prima di aprire...perchè devo sempre essere così impulsiva?
Davanti a me, infatti, non c'è altro che Brittany.
Ammetto di essere un pò sorpresa di trovarla davanti alla mia porta di casa...insomma, ha provato sì a parlarmi, ma a scuola...non è mai venuta fino a casa mia solo per questo motivo...
E' leggermente imbarazzata, si tiene entrambe le mani in segno di nervosismo.
Non posso fare a meno di pensare a quanto sia bella anche quando è imbarazzata.
"Smettila Santana!" me lo impongo.
-Ciao...- 
Per un attimo sono stata quasi tentata di non risponderle e di chiederle la porta in faccia. 
Fosse stato qualcun altro, non avrei esitato a farlo...ma è Brittany...e, nonostante ce l'abbia con lei a morte, non riesco a fare la stronza con lei.
-Ciao...- faccio un sospiro, incrociando le braccia al petto.
Restiamo in silenzio per un pò.
-Che ci fai qui, Brittany?-
-Ero preoccupata...oggi non sei venuta al Glee Club e Quin ci ha detto che non ti sei sentita bene...quindi...volevo vedere come stavi, se ti eri ripresa...avevo paura che gli orchetti cattivi se la fossero presa con te, dato che in questi giorni ce l'hanno con me...- abbozza un sorriso.
Le sorrido anche io, quando tira in ballo strane creature immaginarie non posso fare a meno di sorridere, non ci sono mai riuscita. 
Ma dura poco...cerco di tornare fredda.
-Sto bene...oggi semplicemente non mi andava di stare in mezzo a tutti quei cretini...-
-Nemmeno con me?- mi chiede con uno sguardo abbattuto.
-Brittany...-
-San, vorrei solo che le cose potessero tornare come prima tra di noi...mi manchi tanto...-
-Se potessi lo farei...ma non si può cancellare quello che è accaduto...mi dispiace-
-Vuoi dire che non mi vuoi più bene?- 
Noto che i suoi occhi si stanno inumidendo e a quella vista mi si stringe il cuore.
Ignoro ogni parte di me che mi dice di fregarmene, che in fondo se lo merita...e mi avvicino fino ad abbracciarla. 
Lei, anche se sopresa, ricambia il gesto, stringendomi forte.
-Ti voglio bene...ma te ne voglio troppo...per te non è così...mi vuoi bene ma da amica, l'ho capito...io però non ti so più vedere come un'amica...non ce la faccio a comportarmi solo da amica. Vorrei, ma non ci riesco...fingerei se ora ti dicessi che sono disposta a restare amiche e a comportarmi da amiche...non riuscirei a sopportare di avere solo una parte di te, mentre un'altra persona ha tutto...-
Dico tutto questo susserrandoglielo nell'orecchio mentre continuo a stringerla a me.
Piano piano, mi libero dal nostro abbraccio e ci guardiamo neglio occhi.
-Io ti voglio bene...più di quanto abbia mai voluto bene a chiunque...davvero mi metterei con te, San...ma non posso ferire i sentimenti di Artie in questo modo...-
-Lo so, già me l'hai detto...-
Tra di noi cala ancora una volta il silenzio...inizio a sentire le lacrime gli ancoli degli occhi, ma tento di fare il possibile per trattenerle.
Brittany, invece, tiene la testa bassa.
-Possiamo almeno salutarci e parlarci qualche volta? Non voglio che ci ignoriamo...-
"NO, NO, NO...Santana dille di NO" Continuo a ripetermi tra me e me, ma vedendola triste davanti a me non posso fare a meno che sciogliermi, anche se so che sarà solo più difficile, finirò per complicarmi ancora di più la vita e per soffrire più di quanto già non stia facendo.
-Sì...possiamo farlo...- 
Le parole mi escono dalla bocca senza che nemmeno me ne rendessi conto.
Lo sguardo di Brittany si illumina di colpo, come se la tristezza e la tensione di pochi istanti prima fossero scomparse.
Mi trovo travolta in un altro abbraccio.
Restiamo così per qualche momento...quanto mi è mancato non poterla stringere a me...
-Dai, ora vai a casa che si sta facendo tardi...-
Le dico, tentando di allontanarmi e di riprendere il controllo di me.
-Va bene...ci vediamo domani allora- 
Mi risponde con un sorriso a trentadue denti, prima di stamparmi un bacio sulla guancia e correre verso casa.
Io mi limito a salutarla con la mano...ancora scossa per tutto quello che è successo poco fa.
Richiudo la porta di casa, mi ci appoggio con la schiena e piano piano mi lascio scivolare fino a terra.
Poggio entrambe la mani sulla testa in segno di disperazione.
"Sei fottuta Santana".

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Ciao a tutti, scusatemi per l'immenso ritardo nella pubblicazione del capitolo, ma proprio l'ispirazione mi aveva abbandonata.
Colgo l'occasione per ringraziare di cuore tutti quelli che seguono e recensiscono questa fanfiction...grazie davvero...a presto!
 
                                                                   -               -                -                -                -
 
Non riesco ancora a credere nè tantomeno a capire come abbia fatto a cacciarmi in una situazione simile.
Da quel pomeriggio, da quando Brittany è venuta a trovarmi a casa, tutto sembra apparentemente tornato come qualche mese fa.
Sì, apparentemente, perché mi ritrovo ancora a soffrire terribilmente, fingendo che mi basti solo la sua amicizia.
Ma anche perché io e Brittany prima usavamo vederci quasi tutti i pomeriggi dopo la scuola, per uscire, per andare a fare shopping, per a prendere un gelato o semplicemente restare a casa a vedere qualche film, o meglio qualche cartone animato.
Ora, invece, ci vediamo quasi esclusivamente durante l'orario scolastico o durante le lezioni del Glee Club.
Devo ammettere che un pò mi mancano le nostre uscite al di fuori dellambito scolastico.
Più che altro sono io che ogni volta invento qualche scusa per non incontrarci, perché proprio non saprei come comportarmi trovandomi da sola con lei.
A dire il vero, non saprei se sarei capace di controllarmi.
E poi, lei ha Artie, quindi spesso preferisce uscire con lui.
Tuttavia, oggi, abbiamo progettato di vederci, di uscire un pò. 
Io, ovviamente, ho cercato di inventare una qualche scusa delle mie, come al solito, ma Brittany non ha voluto sentire ragioni...
"Ho voglia di uscire e di stare un pò da sola con la mia migliore amica" mi ha detto.
E quindi eccomi qui, ora, all'uscita della scuola ad aspettarla.
Il Glee é finito da un pò, ma le ho detto che avrei preferito aspettarla fuori, non ci tenevo affatto ad assistere alla scenetta di lei che amoreggiava con Quello.
Sarebbe stato semplicemente troppo.
Già è stata dura vederli durante tutto il Glee Club tenersi la mano o lanciarsi sguardi da innamorati, quindi il prima possibile ho preferito tagliare la corda.
Sento un rumore di passi che si fa sempre più vicino...mi giro e vedo Brittany che, con lo zaino in spalla, mi corre incontro.
-Finalmente...ce ne hai messo di tempo...stavo per fare la muffa qua- le dico, in tono un pò acido.
-Sì, scusami San...- mi risponde abbassando un pò lo sguardo.
Ok, forse poco fa ho esageratoun pò...mi dispiace vederla così, soprattutto se ne sono io la causa.
-Dai, non fa niente...ora andiamo però- mi affretto a dirle, accennando un sorriso.
Sto per avviarmi, ma mi accorgo che Brittany non si è mossa di un millimetro.
-Tutto bene Britt?-
Si morde un pò il labbro inferiore, probabilemnte un pò indecisa sul come rispondermi.
-...sì...però San non posso uscire con te questo pomeriggio...mi dispiace...-.
Provo un pò di stupore.
-Come mai? Insomma oggi a lezione sembravi quasi volermi uccidere se non ci fossimo viste...quindi proprio non cap...-
-Devo vedermi con Artie...- mi interrompe.
-Ha detto che mi vede un pò distante in questi giorni e che ha voglia di passare del tempo con me...- continua.
Come se non si vedessero già troppo spesso, penso tra me e me.
-Va bene, fai come ti pare- le rispondo, finalmente, in tono glaciale.
Dire che ci sono rimasta male è limitativo. 
Ok, va bene che ultimamente avrei fatto di tutto pur di trovare una scusa per non trascorrere del tempo extrascolastico con lei, ciò non vuol dire però che non volessi e che non ci sperassi in qualche mia fantasia...
Ogni volta, volente o nolente mi ritrovo tagliata fuori per lo stesso motivo...Artie.
-Se vuoi però possiamo vederci questa sera...vieni tu a casa mia o io a casa tua, così possiamo passare comunque un pò di tempo insieme...che ne dici?- mi domanda con un pò di incertezza, abbozzando un sorriso, probabilmente sperando in una mia risposta positiva.
Diciamo che se dovessi seguire ancora una volta l'istinto, farei come sempre e l'asseconderei, fregandomene di essere stata messa in secondo piano...
Ma, dato che è stato proprio l'istinto che mi ha cacciata in questa situazione poco piacevole, per una volta, decido di seguire la mia parte più razionale.
-No...stasera non posso...ho già un impegno...- le dico all'improvviso, cercando di fare la vaga e di non farmi tradire dall'emozione.
Noto che sul suo volto compare un pò di delusione.
-Devi vederti con qualcuno?- Mi domanda subito, evitando accuratamente di incastrare lo sguardo con il mio.
E ora cosa le rispondo?
-Sì...cioè no...insomma...non penso che ti riguardi cosa devo fare questa sera nè tantomeno con chi...divertiti tu con il tuo fidanzatino oggi-. 
Forse sono stata un pò troppo dura, perché scorgo subito che Brittany è rimasta un pò ferita dalle mie parole.
Ma non posso cedere, non è giusto...io sto male e lei non lo capisce.
Decido di andarmene da lì, questa situazione potrebbe degenerare e non mi va di iniziare altre lunghe discussioni, nè di essere persuasa a cambiare idea. 
Senza salutarla mi giro ed inizio ad avviarmi verso casa, lasciando Brittany ancora nello stesso punto, immobile.
 
 
                                                                                                                         ***
 
Chiudo il libro che ho davanti e me poggiato sulla scrivania con un gesto secco.
Dire di aver studiato è una parola grossa. Tra qualche giorno avremo il test di storia a scuola, quindi sarebbe meglio mettersi sotto, ma ho troppi pensieri per la testa.
Mi sono ritrovata a pensare l'intero pomeriggio a cosa stessero facendo Brittany ed Artie, a dove fossero andati, a cosa si fossero detti...
Probabilmente sarebbe stato meglio non sapere nulla di tutto ciò, ma la curiosità è una brutta bestia.
E pensare che questo pomeriggio avrei dovuto tenere io compagnia a Brittany...
Era un'occasione per passare del tempo insieme solo noi due dopo tanto tempo...sì, insomma, dopo la mia dichiarazione...
Sento squillare la suoneria del mio cellulare...non faccio nemmeno lo sforzo di vedere chi sia, sono molto tentata di ignorare la chiamata e di non rispondere a chiunque sia lo scocciatore.
Dopo poco smette, ma parte un'altra chiamata poco dopo.
Afferro il cellulare che è sulla scrivania ed osservo il display.
Brittany.
Ecco, ora sono confusa...mi sta chiamando proprio ora, quando dovrebbe trovarsi da qualche parte a divertirsi con il suo ragazzo?! 
Dopo un momento di sbigottimento, mi riprendo e premo il tasto per rispondere alla chiamata.
-Pronto...Britt?-.
-...San...-
-Britt che succede?-
-...posso passare da casa tua...ti prego-.
Sento che ha la voce un pò strozzata...probabilmente ha pianto o sta per farlo.
Che diavolo è successo?!
-Sì, certo che puoi...ti aspetto-.
-Ok...grazie...sto arrivando allora...-.
Interrompe la chiamata.
Con diecimila pensieri che mi frullano per la testa mi fiondo giù per le scale ed attendo davanti alla porta l'arrivo di Brittany.
Dopo circa 15 minuti, che a me sono sembrati ore, sento suonare.
In un nano secondo spalanco la porta di casa e mi ritrovo travolta dal corpo di Brittany che mi si tuffa letteralmente tra le braccia, singhiozzante.
Ancora un pò sotto shock, tento di farla calmare un pochino accarezzandole dolcemente la schiena e stringendola, per farle capire che ci sono e che non vado da nessuna parte.
Quando sento che si sta tranquillizzando un pò, mi allontando leggermente da lei per chiedere la porta di casa e portarla nel soggiorno.
La faccio sedere sul divano.
Il mio sguardo si sposta sulle nostre dita intrecciate.
Non mi ero accorta che durante questo breve tragitto la stavo tenendo per mano.
Tento di lasciare la presa il più dolcemente possibile, ma lei torna a stringerla saldamente, guardandomi implorante di non allontanarmi.
Le faccio un sorriso e le lascio una carezza sulla guancia con la mano libera.
-Ti vado a prendere un bicchiere d'acqua...va bene? Torno subito- le sorrido ancora, sperando di convincerla.
Annuisce e piano piano lascia andare la mia mano.
Mi dirigo velocemente verso la cucina, prendo un bicchiere pulito dalla credenza e lo riempio con dell'acqua fresca.
Faccio il tutto il più in fretta possibile, per poter tornare in soggiorno da Brittany.
Cosa può essere successo? 
Non ho mai visto Brittany così sconvolta.
Tornata in sala, mi avvicino lentamente a Brittany e le porgo il bicchiere pieno d'acqua. 
Le nostre dita si sfiorano, e un brivido mi percorre la schiena.
Quanto mi era mancato anche un semplice contatto con lei...
Mi siedo accanto e attendo che finisca di bere e che sia pronta per raccontare.
-Mi dispiace essere piombata qui, San...non voglio rovinarti anche la serata...-.
-Non rovini niente, ok? Non ci pensare...perché piuttosto non mi spieghi il motivo?-
Sembra rifletterci un pò su.
Decido di iniziare io a farle qualche domanda, magari si scioglie un pò in questo modo.
-Eri con Artie prima...giusto?-
Annuisce e tira sù con il naso.
-E' successo qualcosa tra voi due?-
-Abbiamo litigato...- mi risponde con voce flebile.
So che in questo momento, da amica, dovrei essere super dispiaciuta...ed, effettivamente lo sono.
Non per il fatto che abbia litigato con lui, perché non potrebbe fregarmene di meno, ma per il fatto che sembra starci davvero male.
Non ho mai sopportato vederla triste, ha un sorriso talmente bello che non dovrebbe mai esserle tolto.
-...ha detto che passo troppo tempo con te...che vorrebbe più attenzioni da parte mia...io gli ho detto  che non è così, ma che è colpa degli orchetti cattivi che in questo periodo sono più arrabbiati del solito...e lui mi ha detto che devo smetterla di trasformare discussioni serie in un gioco tirando in ballo creature che non esistono...-.
Ok...primo: passiamo troppo tempo insieme? Ultimamente non mi sembra proprio.
Ci saremo viste sì e no 3 volte nel dopo scuola.
Forse avrebbe avuto più senso preoccuparsi qualche mese fa quando ce ne era motivo...insomma praticamente me la facevo con la sua ragazza...ma ora non ha proprio senso.
Secondo: probabilmente Brittany sarà stata molto più sconvolta per l'ultima parte, quella della non esistenza di creature fantastiche. 
Insomma, Brittany vinve nel suo mondo...lei è fatta così, e solo chi la capisce sa apprezzarla...a quanto pare Artie non lo sa fare. 
Ma come gli è saltato in mente di dirle certe cose?
Istintivamente, allungo il mio braccio fino a cingerle le spalle. 
La stringo forte a me.
Lei affonda il viso nell'incavo del mio collo.
-Britt Britt...non devi assolutamente dare ascolto ad un idiota del genere...tu sei speciale, capito? Se lui non riesce a vederlo è solo un suo problema ed una sua perdita...-.
-Io non voglio rinunciare a te...- mi sussurra soffiandomi sul collo.
-Non devi infatti...- faccio un sospiro prima di continuare.
E' dura dirle le parole che sto per pronunciare perché vorrei urlareesattamente l'opposto.
Vorrei dirle di lasciarlo perché non è nessuno per trattarla così.
-Senti...sono sicura che vi chiarirete...probabilmente ha solo bisogno di qualche attenzione in più, devi dimostrargli che tieni a lui...alla fine io sono solo un'amica...no? E' lui il tuo ragazzo quindi non ha assolutamente nessun motivo di cui preoccuparsi...- concludo facendo una risatina abbastanza nervosa.
Brittany alza improvvisamente la testa, quasi rischiando di farla scontrare con la mia.
La guardo un pò perplessa...rendendomi conto di quanto siamo vicine.
-Non dirlo...-
-Cosa?- deglutisco a vuoto.
-Che sei solo un'amica...-. mi risponde, tenendo fisso lo sguardo nel mio.
Il cuore inizia a battermi velocemente, forse per quest'ultima frase, forse per la situazione, o forse per questa inaspettata vicinanza.
All'improvviso, il suo sguardo scende fino alla mia bocca.
Noto che la guarda insistentemente.
-Non sei solo un'amica...- mi dice per l'ultima volta, fissandomi negli occhi, prima di appoggiare delicatamente le sue labbra sulle mie.

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