Harry Potter e il gioco del tempo

di LeaLabyrint
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Wake me up when september ends ***
Capitolo 2: *** Strange ***
Capitolo 3: *** Walking on air ***
Capitolo 4: *** Moi Lolita ***
Capitolo 5: *** Parachute ***
Capitolo 6: *** She's a Lady ***



Capitolo 1
*** Wake me up when september ends ***


capitolo primo                                     Harry Potter e il gioco del tempo
                                                                        Lea
Tutte le porte della Clinica Psichiatrica St. Maria erano bianche come il latte che davano ogni mattina ai giovani che vi abitavano. Era pomeriggio e tutti giocavano per i corridoi facendo un gran fracasso, o forse non proprio tutti. Dietro una delle porte bianco-latte era seduta sul letto una ragazzina di appena quattordici anni, Lea. Anche il letto sul quale sedeva era bianco-latte, anche il muro, anche le cornici dei quadri sul muro... Le poche cose che non erano bianche erano i suoi capelli castani, i suoi occhi verdi, gli orologi davanti a lei sul letto e il contenuto delle cornici. Aveva lo sguardo triste, sola in un mondo troppo grande per lei, troppo bianco-latte per lei, un mondo nel quale non poteva portare i suoi colori...
Lea era stata abbandonata dai genitori nella clinica perchè avevano paura di lei dopo "l'incidente". I suoi genitori erano maghi purosangue ma lei non aveva dimostrato d'avere alcun potere magico sino all'età di dieci anni, allora successe la catastrofe. C'era un parco sotto casa sua e i genitori le permettevano di andarci anche da sola, soprattutto perchè loro lavoravano sempre e non avevano molto tempo per la loro figlia. Quel maledetto giorno Labyrint aveva litigato con la sua amica perchè quella aveva diffuso a scuola che lei aveva una "cotta" per un ragazzo del liceo.
< Aspetta! >
Quella voce la irritò moltissimo.
< Scusami, non volevo! >
< Ah, non volevi? Grazie a te ora tutta la scuola ride di me e lui mi evita! >
Quel lui era il diciassettenne Alessandro, la prima "cotta" di Lea.
< Mi è uscito di bocca! >
< NON DOVEVA! L'avevi promesso! >
< Lo so ma... >
La ragazza con i lunghi capelli ricci e biordi con il viso coperto di lentigini fissò la mora (la nostra Lea) che con passo deciso andò a strapparle il grande fiocco rosa dai capelli.
< Niente "ma", sei una stupida! > le urlò.
< E tu sei odiosa! Ti odio ecco! >
A queste parole gli occhi verdi di Lea diventarono verde cristallo, freddi più del ghiaccio  e con tutto l'odio che aveva dentro fissò Cathy.
La biondina restò paralizzata per qualche secondo per poi portarsi lentamente la mano al cuore, un attimo dopo cadde a terra.
Lea si spaventò e si precipitò accanto a lei, con una mano girò delicatamente il viso di Cathy verso di se ma lanciò un urlò acutissimo quando vide gli occhi della biondina fissi nel vuoto. Come ultima speranza cercò il suo cuore tastandole il petto, ma nessun battito. Cathy era morta.
Fu allora che i genitori la portarono in clinica e lì la lasciarono. Non si fecero più vivi.
Anche se ogni volta che tutto ciò le tornava alla mente le lacrime erano inevitabili, Labyrint adesso era agitata, anzi agitatissima per un altro fatto. Il giorno seguente Clare l'avrebbe portata in una scuola dove sosteneva ci fossero maghi e si imparasse la magia.
Clare era una psicologa che aveva avuto tanto a cuore il suo caso da diventare la sua tutrice. La psicologa aveva scoperto i poteri di Lea un giorno quando le aveva portato in regalo un quadro.
< Guarda cosa ti ho portato! > disse mostrandole un quadro della torre di Pisa.
< Bello! > esclamò la ragazza, le piaceva ogni cosa che non andava per il verso giusto...
Clare si affretto ad appenderlo al muro armata di chiodo e martello. Ma appena lo sistemò perfettamente dritto sul muro il quadro si inclinò piano, in modo da mostrare la torre di Pisa dritta. Clare non credendo ai suoi occhi aggiustò il quadro ma esso fece come prima. Si girò di scatto verso Lea.
< Sei tu!Sei tu a muovere il quadro! >
< Lo so...a volte faccio cose strane... >
< Perchè lo hai messo in modo che la torre sembri dritta? >
< Perchè la torre di Pisa somiglia a me, non è perfetta come le altre, è storta, ma potrebbe essere il quadro che è storto >
Clare ripresasi dalla confusione per questa strana osservazione corse a prendere dei libri.
< Questi sono i miei libri della magia >
< Di che? >
< Tu sei una strega! Devi studiare magia, cominciando il prima possibile o non ti ammetteranno mai ad Hogwarts! >
< Cosa? Clare ho l'impressione che tu sia più pazza di me! >
Eppure la psicologa non scherzava, anni fa aveva frequentato quella scuola che lei chiamava Hogwarts e possedeva una bacchetta con la quale poteva fare cose straordinarie, magie! Labyrint era affascinata da questo mondo del quale la sua psicologa le parlava e finalmente era vicino il giorno in cui avrebbe potuto vederlo. Per placare l'ansia continuava a rigirarsi uno dei suoi orologi in mano, adorava gli orologi e il tempo, infatti lei aveva un dono speciale, poteva viaggiare nel passato e nel futuro delle persone. Durante i suoi viaggi non poteva però interferire in alcun modo nei fatti e nessuno la poteva vedere.

                                                                                        *

< Severus, vorrai sicuramente sapere perchè ti ho convocato qui, ora, all'improvviso >
Ma a Piton non interessava più di tanto...A meno che Silente non volesse assegnargli la cattedra di Professore di Difesa Contro Le Arti Oscure...
< Ti ho convocato perchè oggi arriverà una nuova alunna! >
< A me risulta che siano già tutti arrivati il primo giorno di scuola >
< Ma questa è diversa...è del quarto anno, non del primo, la sua presenza mi è stata segnalata da una psicologa di una clinica... >
< Non la seguo... >
< Ha quattordici anni >
< E come mai così in ritardo? >
Silente si sedette.
< Ti riassumerò la sua storia...Non ha manifestato di avere poteri magici sino all'età di dieci anni, quando litigò con la sua migliore amica e di conseguenza la uccise per sbaglio... >
< La uccise? >
< Si, Severus, la uccise con una maledizione, ma non era coscente di ciò che faceva...Quindi ha passato numerosi anni in una clinica psichiatrica, studiando magia con Clare, una maga che ha scelto di essere psicologa nel mondo babbano...Per sua richiesta ho deciso di ammetterla al quarto anno >
< Ma questo è fuori dalle regole! >
< Lasciale a me le regole ad Hogwarts, Severus >
< Come vuole. Ma cosa c'entro io con tutto questo? >
< La dovrai sorvegliare > e così dicendo Silente si mise a frugare tra le carte sulla sua scrivania
< Come sorvegliare? >
Il mago alzò il capo e lanciò uno sguardo a Piton in segno che poteva andare.
< Oggi pomeriggio ci sarà la sua cerimonia di smistamento, arriverà un pò prima degli alunni delle altre scuole > aggiunse prima che il Professore di Pozioni potesse uscire.

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Angolo autrice:
Ciao a tutti torno con la mia storia aggiornata e modificata per renderla decente. Mi dispiace non aver aggiornato prima ma ho avuto il blocco dello scrittore durato quasi un anno! Adesso mi sento in grado di farcela! Come avrete notato i capitoli avranno un primo titolo, quello della canzone che stavo sentendo mentre l'ho scritto, e uno riguardante il contenuto del capitolo XD Spero vi piaccia.
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Capitolo 2
*** Strange ***


capitolo terzo                                                                             Hogwarts
Dopo l'acquisto della bacchetta Clare portò la ragazza alla fermata dei treni, dove la attendeva uno mandato apposta per lei.
Tirò fuori un mazzetto di soldi dalla tasca.
< Questi sono per te, così puoi comprarti un paio di cosette >
Labyrint accettò senza obiezioni perchè adorava avere soldi, adorava il loro odore, il loro colore, il loro materiale, i soldi erano potere, e più ne avevi più eri potente.
< Grazie >
< Avanti, sali >
Clare aspettò la partenza del treno e si avviò verso la Clinica pensando al perchè Lea non avesse mai ricevuto alcuna lettera da Hogwarts.

                                                                                        *

Tutte le case erano sedute a pranzo. Era il grande giorno, sarebbero arrivati gli alunni delle altre scuole per festeggiare il Torneo Tremaghi.
Harry si rivolse a Hermione e Ron.
< Ma come mai c'è il cappello parlante sul tavolo dei professori? >
< Non so Harry... > rispose Hermione, ma prima che potessero aggiungere altro Silente si alzò per fare un annuncio.
< Cari studenti, prima di iniziare a mangiare, vorrei presentarvi una nuova alunna che verrà smistata nella casa appropriata in questo preciso momento e frequenterà il quarto anno >
Tutti si voltarono verso l'enorme porta della sala da pranzo, che si stava aprendo. Davanti alla porta apparve una ragazza minuta, magra ma formosa, bassa, capelli  corti fino alle spalle, marroni, acconciati in modo strano: da sinistra e da destra c'erano rispettivamente una ed una treccina prese dallo strato superiore dei capelli e queste erano arrotolate a serpente sulla testa lasciando le altre ciocche cadere liberamente. Sembrava quasi che portasse due coroncine marroni in testa, una a destra e una a sinistra.
Cominciò a procedere verso il tavolo dei professori con aria  da soldato, guardava avanti e faceva passi lunghi e determinati, un po' come era solito di Piton.
La ragazza interruppe la camminata per guardare Harry che ricambiò curioso lo sguardo e dopo procedette.
Una volta arrivata al tavolo professori la McGranitt prese il cappello parlante e glielo infilò in testa. Ci fu silenzio per almeno un minuto.
< Serpeverde, non c'è dubbio >
La McGranitt le tolse il cappello e la ragazza si avviò a passo saltellante verso il tavolo dei Serpeverde. Si accomodò vicino a Pansy che la salutò subito con interesse.
Harry stupefatto si rivolse ancora ai suoi amici.
< E quella chi è? >
< Harry, ti aspetti una risposta proprio da noi? > rispose Hermione perplessa.
Piton si squadrò la ragazza dalla cima ai piedi e notò subito che aveva gli occhi verdi.
Sperava che quell'essere fosse solo uno scherzo di Silente...

                                                                                         *

Ormai l'anno scolastico era iniziato e nessuno ci poteva fare nulla...Le lezioni del primo giorno erano noiose e monotone per molti ma specialmente per la nuova arrivata che Harry spesso fissava incuriosito, anzi che tutti spesso fissavano incuriositi, chi più chi meno.
La lezione di Pozioni fu l'unica materia per la quale Lea arrivò puntuale.
< Oggi per cominciare vorrei che lei, signorina, si degnasse di presentarsi scrivendo il suo nome sulla lavagna >
La ragazza si alzò e scrisse sulla lavagna: Lea Labyrint.
< Mi pare di capire che abbiamo a che fare con un analfabeta >
< Ma è il mio nome! > protestò la ragazza.
< Allora i suoi cari genitori erano analfabeti perchè tutti sanno che 'Labyrinth' và scritto con la 'h' finale >
< Ma non il mio nome >
< Bene, ora che ha esibito l'ignoranza dei suoi genitori può anche sedersi >
La ragazza si avviò verso il suo posto.
< Un ultima cosa, qual'è il suo nome e qual'è il suo cognome tra quei due scarabocchi sulla lavagna? >
< Non lo so... >
< Non ho voglia di scherzare, cinque punti in meno ai Serpeverde >
A queste parole si sentirono i gemiti di lamento della casa appena nominata.
< Ma è vero! >
< E mi spiega, signorina, come questo sia possibile? >
< Hanno fatto confusione all'anagrafe...non si è mai capito se il mio nome è Lea o se è Labyrint >
< Suo padre come faceva di cognome? >
< Non me lo ricordo...i miei genitori mi hanno abbandonato quando avevo solo dieci anni >
< Storia davvero toccante, si sieda > disse Piton ironicamente.

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Angolo autrice:
Ho capito che la descrizione dell'acconciatura non è molto chiara, quindi modifico, postando una foto:
http://img208.imageshack.us/img208/1020/37533121372883920101240.jpg
Basta che la copiaeincollate nella barra degli indirizzi.
Si, sono i miei capelli xD una delle tante cose che condivido con Lea.
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Capitolo 3
*** Walking on air ***


cappitoli in bho luna                                                           Luna Lovegood
Dopo la lezione di Pozioni Labyrint decise di fare un giro per la scuola. Era davvero enorme, come un labirinto. Quando passò davanti al bagno delle ragazze sentì una risatina strana, si voltò ed entrò piano senza far rumore. Vide una ragazza seduta per terra che leggeva uno strano libro. La ragazza aveva lunghi capelli spettinati di un biondo sporco, indossava la divisa Corvonero e portava la bacchetta dietro l'orecchio. Lea si avvicinò.
< Bu! > sentì alle sue spalle e si pietrificò dallo spavento, la ragazzina che leggeva alzò lo sguardo.
< Mirtilla smettila di spaventare la gente! >
Lea fissò intensamente gli occhi della Corvonero che la scrutavano con curiosità, erano grandi e sporgenti. Le sembrò un po raccapricciante come ragazza, specialmente quando notò che il libro davanti a lei era messo al rovescio. Ma poi qualcosa di trasparente e bluastro le si piazzò davanti.
< Aaaaaaaaaaa > gridò d'impulso quando vide che la cosa aveva proprio la forma di una ragazza fluttuante.
< Tranquilla è solo Mirtilla, non ti fa niente >
< Ah, io sarei SOLO Mirtilla??!! Infatti chi si cura della lamentosa Mirtilla, è solo Mirtilla infondo, la solita e noiosa Mirtilla! > si lamentò lo spiritello.
< Scusami, non intendevo offenderti > si giustificò la bionda.
Labyrint fissava Mirtilla affascinata, non aveva mai visto un fantasma prima.
< Mirtilla...tu...tu sei...un fantasma? > riuscì a dire finalmente.
< Mi prendi pure in giro adesso!? > si infuriò lei e si precipitò in una delle tazze del cesso del bagno.
< Non ti preoccupare, fa così con tutti. Sai, hai proprio l'aria di chi non ha mai visto un fantasma... > intervenne la Corvonero.
< Infatti no, mai >
< Davvero? Ma come è possibile!? Hogwarts ne è piena! > e la ragazza spalancò gli occhi ancora di più.
< Ehm sono qui solo da un giorno... >
< Ma certo! Devi essere quella nuova, venuta da lontano! >
< Venuta da lontano...e così è questo che vi hanno detto?... > constatò Labyrint.
< Come ti chiami? >
< Ma non c'eri al mio smistamento? >
< No, mi dispiace. Credevo di aver finalmente trovato un nascondiglio dei Grilommosi*, ma invece niente... >
< I Grilommosi? >
< Si, sono delle creaturine che influenzano le nostre scelte degli abiti da mettere e si nascondono negli armadi e nei cassetti dove teniamo i vestiti >
< Ah... >
< Non mi hai ancora detto il tuo nome, comunque io sono Luna Lovegood, piacere >
< Io sono Lea Labyrint >
< Bel nome >
< Anche il tuo...ma senti, come fai a leggere un libro al contrario? > e Lea indicò il libro davanti a Luna.
< Veramente mi riesce molto meglio, è comodo! >
< Ah... >
< Che lezione hai? >
< Oddio è vero! Ho lezione! Credo di essere in ritardo, comunque ora ho lezione di... > e tirò fuori dalla tasca della divisa un foglio stropicciato sul quale erano scarabbocchiate le sue materie. < Trasfigurazione! Ma non so quale aula sia, credo di essermi persa nella scuola >
< Bene, io ho Erbologia, ma prima ti accompagno volentieri > e Luna si alzò in piedi e chiuse il libro.
< Grazie mille! >
Le due ragazze si avviarono verso l'aula di Trasfigurazione. Lea notò che Luna procedeva a passo saltellante e trovò la cosa molto simpatica così decise di imitarla.

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Angolo autrice:
RiCiao a tutti! Torno con un nuovo capitolo, scusate i ritardi ma ho veramente una vita difficile in questi tempi, allora i *GRILOMMOSI, sono delle altre creature frutto (o meno ) dell'immaginazione di Luna, mi sembrava carino tentare qualcosa di nuovo. Spero vi piaccia la fiction, commentate, ci tengo a dire che accetto anche le critiche, magari mi aiuteranno a migliorare. Grazie dell'attenzione, ciao!
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Capitolo 4
*** Moi Lolita ***


capitolo 4                                          La prima detensione
Lea non aveva sonno, perchè non aveva proprio sonno! Continuava a rigirarsi nel letto ma non riusciva ad addormentarsi. Aveva passato tutta la notte ad ascoltare i passi regolari che procedevano a ritmo di marcia di Piton, che girava per i corridoi dei Serpeverde controllando che fosse tutto a posto. In realtà doveva controllare che Lea non uscisse, perchè Silente glielo aveva chiesto. La ragazza decise di alzarsi e uscire, dato che da almeno un ora e mezza non sentiva più quei passi. Si vestì velocemente e uscì dal dormitorio per poi lasciare la scuola ed avviarsi verso la Foresta Proibita, ci voleva andare solo perchè era "proibita" e Lea era disobbediente, era il suo carattere. Così entrò nella foresta e si lasciò incantare dall'oscurità procedendo sempre più in profondità e non si sarebbe neanche fermata se non per uno strano rumore. All'inizio si spaventò ma poi sentì come se qualcuno stesse cantando e si avviò verso la direzione da dove proveniva il suono. Ormai vicina a chiunque fosse che cantava, si nascose dietro un albero e sbirciò. Era Luna! La ragazza che aveva conosciuto ieri e stava nutrendo un orribile animale alato, notò con stupore che Luna non portava scarpe.
< Dove hai lasciato le tue scarpe? > disse uscendo allo scoperto.
< Sono sparite, di nuovo, sospetto che i Nargilli ne siano responsabili... >
< Di nuovo? >
< Ormai ci sono abituata, vengo spesso qui senza scarpe >
La ragazza bionda parlava senza voltarsi, continuando a nutrire quel mostro. Lea notò spaventata che ce n'erano tanti. Si avvicinò alla ragazza e la guardò.
La bionda ricambiò lo sguardo.
< Dimmi Luna, chi sono questi mostri? >
< Non sono mostri, sono semplicemente creature incomprese, si chiamano Thestral >
< Ah, capisco >
< Quindi tu...riesci a vederle, vuol dire che anche tu hai visto la morte...io ho visto morire mia madre >
< Mi dispiace, io ho visto morire la mia migliore amica, ma preferisco non parlarne >
< Tranquilla > disse Luna e sorrise con quell'espressione così calda, così rassicurante che Lea ricambiò con un sorriso uguale, si sentiva davvero 'tranquilla'.
< Ti piacerebbe volare su un Thestral? Leggo nei tuoi occhi che sei amante dell'avventura > disse la Corvonero.
< Buona idea! >
Lea si fece  insegnare da Luna come salire sui Thestral e quando furono pronte spiccarono il volo insieme.
Sorvolarono buona parte del bosco e poi sorvolarono anche la scuola di Hogwarts facendo manovre pericolose tra le torri. Mentre sorvolavano la scuola passarono anche davanti ad un'ampia terrazzata da dove Piton stava fissando il vuoto ma fu subito turbato dalla vista delle due ragazze che volavano sui Thestral.
< Buon giorno Professore! > urlò Labyrint salutandolo.
< Scendete immediatamente! >
Le due ragazze indirizzarono le creature volanti verso la foresta, dove atterrarono e tornarono insieme nelle scuola, correndo.
Piton le aspettava.
< Signorina Luna, non mi sarei mai aspettato una simile sciocchezza da lei! Quanto a voi Labyrint, non sono affatto sorpreso, dapprima mi avete dimostrato il vostro carattere scellerato, intollerabile e il vostro analfabetismo! > disse con un ghigno < Questa sera tutte e due in punizione in aula pozioni! > aggiunse.

                                                                                         *

< Ben arrivate signorine, accomodatevi che vi interrogo su alcune pozioni che avrete, spero, studiato bene. Cominciamo con lei signorina Lovegood, mi parli della pozione Restringente >
E Blah Blah Blah, almeno Labyrint sentì solo questo. Era distratta da ogni minima cosa, stava osservando le varie pozioni esposte sul tavolo davati a loro, una gialla, una rossa, una verde e una...
< Di cosa stiamo parlando, signorina Labyrint? >
< Della Pozione Restringente >
< E cosa ha detto appena la signorina Lovegood al riguardo? >
< Che questa pozione serve a far ringiovanire chi la beve >
< Mi spiega, signorina Labyrint, come fa a stare attenta con quell'aria distratta? >
< Non sono sicura di saper rispondere alla domanda, ma credo di memorizzare anche involontariamente tutto ciò che viene detto..  >
< Sembra che abbiamo una nuova ragazza prodigio > e Piton la fulminò con lo sguardo, poi proseguì l'interrogazione di Luna.
Passarono un paio d'ore.
< Perfetto, eccellente a tutte e due, signorina Lovegood lei potrebbe anche aumentare la sua velocità nell'esporre! >
Luna fece un lieve cenno di sì con la testa.
< Ora potete andare >
Le due ragazze uscirono dall'aula e si avviarono con passo saltellante verso la Sala da Pranzo per gustare la cena.
Davanti alla Sala Luna si fermò.
< E' così gentile da parte tua che mi hai accompagnato per il corridoio, è come se fossimo amici! >
< Infatti lo siamo! >
< Peccato che tu appartenga ad un altra casa > disse in fine la bionda con un dolce sorriso. Le due ragazze entrarono nella Sala mano nella mano.
Poi si salutarono e Labyrint andò ad accomodarsi vicino a Pansy che le aveva fatto posto spingendo via Goyle.
< Come mai stavi con Lunatica? >
< Perchè la trovo simpatica >
< Ma è pazza! Fidati! Parla sempre dell'esistenza di creature strane come i Nagiggi o cosa... >
< Intendi i Nargilli? >
< Esatto! Fidati di me quella è completamente fusa! Meglio evitarla >
< Bhè per me resta simpatica >
Pansy si rassegnò vedendo che Labyrint non era facile da convincere.
< Che mi racconti di te? > chiese, sperando di ottenere qualche informazione o dettaglio interessante.
< Oh, niente di speciale, mangiamo >
Draco irruppe in Sala, era in ritardo.
< Perchè Goyle è seduto all'altro capo del tavolo? >
< Ehm Draco, ho pensato di fare un'eccezzione alla regola per conoscere meglio la nuova arrivata >
< Ah, piacere Draco >
< Piacere Lea Labyrint >
< Si, ci siamo già visti a Pozioni, ti chiamerò Laby, perchè Lea è orrendo e Labyrint è troppo lungo! >
< Ok >
< Che mi racconti di te? > le chiese anche lui ma distrattamente, senza alcuna voglia di ottenere informazioni o dettagli, perchè non gliene fregava nulla, era stanco e affamato, infatti stava già afferrando una coscia di pollo. 
< Niente di speciale... >
< Fantastico > e addentò la coscia.

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Angolo autrice:

Alla fine sono riuscita a postare un capitolo anche durante le vacanze! Per favore se vi prendete la fatica di leggerlo commentate.
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Capitolo 5
*** Parachute ***


capitolo 5                                            L'amico di Labyrint
Labyrint stava correndo attraverso i corridoi verso la Sala Professori quando urtò con la massima forza contro qualcosa di grande e nero e cadde all'indietro.
< SIGNORINA LABYRINT, SI E' IMPAZZITA?! >
< Professor Piton! Professore scusi! Ehm ecco stavo andando in Sala Professori... > disse balzando sù.
< ANDANDO? Lei stava volando come un razzo! Venga che l'accompagno IO in Sala Professori! > e così dicendo afferrò la ragazza per il colletto e la spinse in avanti verso la Sala. Entrarono.
Silente era seduto al tavolo e si alzò per salutare Labyrint.
< E' arrivato? > chiese la ragazza eccitatissima.
< Cosa? > chiese Piton.
< Severus, che ci fai qua? > chiese Silente.
< La ragazza correva per i corridoi come un ghepardo! > rispose il professore di Pozioni.
< Oh, dopotutto, Severus, è anche comprensibile! > affermò Silente con un sorriso e Piton ci rimase male perchè al grande mago non importò del comportamento selvaggio della ragazza.
< Allora? E' arrivato? >
< Si, si, il tuo amico è qua... >
< Questi giovani fidanzati! > si schifò Piton.
Labyrint si girò con una faccia stupita verso il professore per poi scoppiare a ridere.
Gli occhi di Piton si spalancarono, come si permetteva quella ragazzina di ridergli in faccia!
Silente non si curò di ciò che stava accadendo, era troppo impegnato a cacciare da sotto al tavolo un enorme scatola.
< E' qui! > disse.
< Un ragazzo in una scatola? > chiese Piton perplesso.
Silente lo guardò senza rispondergli e poi guardò la ragazza, che nel frattempo si era inginocchiata davanti alla scatola che aveva dei piccoli buchi in superficie.
La scatola si scosse mentre le veloci mani bianche cadaveriche di Labyrint cercavano di aprirla, infine ci riuscì.
Dalla scatola balzò fuori un boa gigantesco di colore verde.
< Sadeye*! > esclamò Labyrint mentre Piton faceva un passo indietro per lo spavento, che però era difficile da notare sul suo volto.
< Non può tenerlo! > protestò.
< Oh, si che può! è il suo animale da compagnia, ne ha bisogno, lo possiede da molti anni, la psicologa lo consiglia per evitare un eventuale depressione > disse Silente guardando la ragazza che accarezzava la testa del boa.

                                                                                           *

Finalmente arrivò il giorno tanto atteso da molti studenti, il giorno in cui si sarebbe scoperto chi fossero i tre fortunati maghi che potevano partecipare al torneo. Lea era seduta vicino a Draco con una faccia seccata, avrebbe tanto voluto partecipare a quel torneo, ma non poteva, era troppo giovane. Appena chiamati, si guardò bene i tre vincitori e li derise insieme a Draco. Ma quando Silente chiamò il nome di Harry si zittirono entrambi. Il ragazzo si incamminò verso il grande mago che teneva in mano il pezzo di carta con scritto il suo nome ed allora Labyrint e Draco ricominciarono a bisbigliare.
< Che imbroglione! > protestò la ragazza.
< Davvero un imbroglione! Chissà come avrà fatto quel cretino di Potter! > concordò il biondo.
< Uffaaa > si lamentò scocciata Labyrint e lanciò un pezzo di carne cruda al boa che le si attorcigliava sui piedi.


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Angolo autrice:

*SADEYE è il nome del boa di Labyrint e significa letteralmente "Occhio triste" perchè il boa è cieco da un occhio. Vi ricordo inoltre che il capitolo prende il primo nome da una canzone e in questo caso Parachute di Cheryl Cole per sottolineare il rapporto profondo tra Lea e Sadeye, e poi non dite che metto i titoli a casaccio ;) !!
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Capitolo 6
*** She's a Lady ***


sirena                                                 Incidenti a Pozioni

Era una giornata come le altre, passava troppo lenta. Finalmente arrivò la lezione di Pozioni, la preferita di Labyrint.
< Oggi studieremo le diverse pozioni che causano mutamenti genetici > annunciò Piton e indicò le pozioni che aveva preparato sul tavolo.
La lezione passò in fretta e Lea riuscì ad eccellere anche questa volta, suscitando la gelosia di Hermione.
< Professore come mai Lea ha preso un voto più alto di me? > chiese.
< Perchè ha risposto a tutte le domande, invece lei, signorina Granger, ci ha provato. >
Labyrint fece una linguaccia alla Griffondoro, che mutò la sua espressione da mareggiata a offesa mortalmente.
Gli studenti si avviarono verso l'uscita dell'aula.
< La Granger sta perdendo colpi! > canticchiò la serpeverde nel suo orecchio.
< Ma come ti permetti! >
< Scusi mia regina se la sto superando nelle materie... > si vantò Lea facendo diventare Hermione rossa di rabbia e le diede una spintarella.
< Adesso che scopo avrà la tua vita!? > continuò a irritarla.
< Uuuuh che colpo basso Laby > disse Draco ridendo.
A queste parole Hermione si avviò verso Labyrint furibonda per darle una spinta che la mandò a sbattere contro il tavolo con le pozioni e alcune caddero a terra, una viola andò a rovesciarsi sopra le gambe della serpeverde. Piton intervenne immediatamente, afferrò Lea che stava cadendo e gridò < Tutti fuori! Subito! > e tutti si avviarono rapidamente verso la porta a parte Hermione che fissava Lea che sembrava non stare per niente bene. < Questo vale anche per lei, signorina Granger! >
Quando tutti furono usciti Piton spinse Lea in un angolino e tirò un tavolo davanti a lei.
< Si tolga subito ogni indumento dalla vita in giù! >
< Perchè? > si lamentò lei nervosamente.
< Lo faccia e basta! Immediatamente! >
Lea si mise all'opera e notò subito che mentre si sfilava le mutande le sue cosce cominciavano ad unirsi.
< Oddio! Cosa mi succede!? > gridò in preda al panico.
< Cerchi di stare tranquilla! >
Lea guardava la scena inorridita, le sue gambe si unirono e cominciarono a mutare, la pelle divenne dura, squamosa e viola. Infine le spuntarono delle pinne laterali di un viola più scuro e una grande finale, affilata come una lama. La serpeverde guardò il suo Professore che intanto stava esaminando la boccetta da cui proveniva il liquido.
< Esattamente come pensavo, Pozione Sirenis, ti stai trasformando in una...Sirena degli Oceani >
< E che roba è? > chiese Lea in preda alla nausea.
< Sirena di acqua salata, appena ti sarai trasformata completamente ti troveremo una sistemazione >
< Sistemazione?! >
< Si, ecco...non ho ancora una pozione per guarirti, la dovrò preparare e ci vorrà qualche giorno >
< Qualche giorno!? > Labyrint vomitò sul pavimento vicino alla sua bella coda da sirena.
Piton si avvicinò e versò un liquido su un fazzoletto mentre la serpeverde si dimenava dal dolore. Poco dopo spuntarono delle branchie su entrambi i lati del suo collo. Il Professore di Pozioni le mise il fazzoletto sulle branchie.
< E' acqua salata, almeno una parte del tuo corpo deve essere bagnata oppure morirai disidratata > spiegò.
< Ah fantastico > disse la serpeverde e si accorse quanto secca era diventata la sua gola.
Piton la prese in braccio e la portò nei bagni infestati da Mirtilla facendola sedere nel lavandino e dandole in mano il fazzoletto da tenere sulle branchie.
< Qui non ti disturberà nessuno, aspettami qui tornerò a prenderti dopo aver parlato con Silente, mi raccomando non muoverti! >
< Come se potessi... >

                                                                                        *

Piton bussò alla grande porta.
< Entra pure > sentì la voce di Silente che stava seduto al suo tavolo ordinando dei fogli.
< Albus è successa una cosa gravissima > si agitò il Professore di Pozioni.
< E' forse morto uno dei nostri studenti? >
< No ma.. >
< E' forse morto uno dei nostri professori? >
< No ma.. >
< La cosa non può essere così grave infondo >
< Invece lo è! Labyrit è stata trasformata in una sirena d'Oceano e ho bisogno di un sacco di ingredienti per preparare una pozioni per curarla! >
< Questo è grave... >
< Ecco > sussurrò Piton quasi a se stesso < Adesso dove la mettiamo? > continuò a voce normale.
< Nell'Oceano > rispose Silente come se fosse ovvio.
< Apprezzo la sua calma e il suo immancabile senso dell'umorismo ma io parlo seriamente >
< Bhè non si puo proprio sistemare tra le sirene del Lago Nero? >
< Ma no! Non nell'acqua dolce! E poi quelle sono sirene di Lago! Se la mettessimo insieme a loro potrebbero ucciderla! Le sirene d'Oceano erano quelle che con il loro canto e la loro straordinaria bellezza facevano naufragare i marinai quindi sono incompatibili con quelle di Lago >
< Quindi suppongo che adesso Lea avrà una bellissima voce >
< Si è probabile ma qui il problema è un altro! La dobbiamo sistemare fuori dal castello! E' diventata pericolosa! >
< Si capisco, non ci resta che creare una piscina da riempire con acqua di mare tra il campo di Quidditch e il Lago >
< Si perfetto >
< Quanto dovrebbe essere grande? >
< La migliore sarebbe una piscina quadrata abbastanza grande ma specialmente molto profonda e sarebbe opportuno posizionare sul fondale piante marine e alghe in gran quantità dato che le sirene d'Oceano si cibano di quelle e ovviamente di carne umana ma non credo sarà necessario dato che le sirene passavano lunghi periodi in attesa delle navi sulle quali viaggiavano le loro prede. Ah e mi raccomando niente scalini, la coda potrebbe andare a incastrarvisi! >
< Va bene Severus, mi metto subito all'opera, tu occupati di Labyrint >
< E' sicuro che non ha bisogno d'aiuto? >
< Sicurissimo > sorrise Silente prendendo la sua bacchetta dal tavolo e si avviò verso l'uscita.
Piton restò un attimo a pensare. Si procurò un sacco e lo bucò in più punti, lo bagnò di acqua salata e dopo tornò nei bagni di Mirtilla e trovò Labyrint che si dimenava per terra.
< Lei non riesce a stare due minuti senza combinare un pasticcio? > le chiese mettendola nel sacco.
< Chi ha spento la luce > si sentì dal sacco.
< Questa battuta è già stata utilizzata in più contesti, non è divertente > disse il Professore ma lo stesso gli scappò un sorrisino beffardo di quelli che sapeva fare solo lui mentre Labyrint si sistemava nel sacco.
                                                                                   
                                                                                     *

Labyrint stava tranquillamente nella sua nuova piscina, guardando il cielo. La coda si muoveva a destra e a sinistra immersa nell'acqua. Hermione si stava avvicinando fino ad arrivare alle sue spalle.
< Lea... >
< Oddio! > si prese un colpo quella e si voltò all'indietro reggendosi con le mani al bordo della piscina.
< Ciao, ehm io volevo ecco...scusa Lea, ti ho causato un bel guaio! Il mio comportamento è stato immaturo ma magari la prossima volta evita di dirmi... > La griffondoro parlava sempre più lentamente e si avvicinava alla faccia della serpeverde che non capiva cosa stesse succedendo. Ad un certo punto la baciò. Labyrint si prese un colpo e si ritirò in acqua, Hermione stava per saltare nella piscina per raggiungerla quando una mano la afferrò per la divisa.
< Signorina Granger vada via immediatamente > disse Piton.
La faccia della griffondoro era come ipnotizzata così la scosse.
< Ma cosa... > cominciò Hermione riprendendosi.
< Le sirene sono pericolose! 10 punti meno ai Griffondoro perchè non lo sapeva! >
Hermione si guardò intorno spaesata e poi corse via.
Qualche ora dopo arrivò anche Luna per salutare la sua nuova amica, vedere la sua coda ed assicurarla che si stava occupando lei di Sadeye, ma fu fermata e mandata via dal Professor Piton molto prima di poterla vedere.

                                                                                       *

Piton era riuscito finalmente a finire la pozione per curare Labyrint e si avviò alla piscina per fargliela bere.
< Buongiorno > la salutò. Era bellissima, anche se era esattamente come prima per metà del corpo, aveva qualcosa di speciale, era così bella che nessuno al mondo avrebbe potuto immaginare una creatura più bella di lei. Piton si inginocchiò per darle la pozione e Lea lo guardò. Aveva degli occhi verdi stupendi come le pietre preziose, i capelli castani le si erano asciugati al sole e ricadevano lisci sulle spalle, la frangia laterale le copriva metà dell'occhio destro. Era bellissima, la più bellissima che... Piton si ritrovò a baciarla e scattò in piedi inorridito, ma intorno la piscina era bagnato e scivoloso così finì per scivolare e cadere in acqua. Lea scoppiò a ridere e non riuscì a smettere mentre il Professore usciva bagnato e gocciolante dalla testa ai piedi dalla piscina.
< Tieni > le disse seccamente e arrabbiato per l'umiliazione mentre le rifilava in mano la pozione senza guardarla.
Labyrint la bevve e risentì quello strano dolore simile ad un formicolio nelle gambe, era di nuovo umana. Piton le aveva portato i pantaloni e Lea se li mise in acqua poi si arrampicò fuori dalla grande vasca che ora le sembrava così spaventosamente profonda.

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