Attacchi di narcolessia.

di Midori_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Attacco di narcolessia1 ***
Capitolo 2: *** Attacco di narcolessia2 ***
Capitolo 3: *** Attacco di narcolessia3 ***
Capitolo 4: *** Attacchi di narcolessia4 ***
Capitolo 5: *** Attacco di narcolessia5 ***



Capitolo 1
*** Attacco di narcolessia1 ***


Buondì! Insomma, gironzolavo su internet quando mi sono trovata tra le mani una foto di questo trio, non ci avevo mai pensato, ma sono carini. Non sono il mio fandom, lo vorrei specificare, sono una NaruSasu convinta, ma il primo amore (One piece prima, Ace dopo) non si scorda mai. Eeh niente, ho scritto questa cosetta.
Di solito sono precisa con le 100 parole, ma a questo giro ho sforato ç__ç Se non dispiace magari scriverò ancora qualcosa, ma vorrei un parere, critiche, sassi dalla finestra, cavoletti di brixell, come prova, fate voi :DD Mi rintano nel vilalggio della foglia aspettando un permesso per Foosha.
Alla prossima, Mid_                        

                                                                                                                                                           Faccialibro dove informo sulle storie.
                                                                                                                                                                    Birbe, se qualcuno che sta leggendo (non si sa mai) segue "Gatto per soldi" vorrei informarmi che ho pubblicato l'ultimo capitolo, eh xD 









Ace se ne stava seduto sul letto a guardare la foto del fratellino, stesso sorriso idiota sul volto; Marco alle sue spalle, poggiato al cuscino, leggeva il giornale con apparente interesse.
La porta si aprì sbattendo e Satch si tuffò all’interno della stanza; gli altri due alzarono la testa a guardarlo.
-Guarda i miei capelli!-, quasi gridò, rivolgendosi al moro, con un dito puntato alla propria testa.
-Sono meglio di quell’ananas!-, continuò e questa volta indicò la testa bionda dell’altro.
-Uhm?!-, fu la domanda silenziosa di Ace guardando entrambi.
-Scegli, me o Marco?-, domandò nervoso Satch, anche il biondo ora sembrava interessato, gli occhi puntati non più sull’articolo ma bensì sul moro.
-Io…ehm…-, provò a rispondere indeciso ma come spesso succedeva, come troppo spesso succedeva, la testa di Ace si abbassò ed iniziò a russare sommessamente lasciando i due delusi e senza una risposta.

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Capitolo 2
*** Attacco di narcolessia2 ***


Hola! Ok, secondo capitolo di questa long con mini cap :DD Ogni capitolo finirà con Ace addormentato >_> Qui c'è faccialibro, Qui twitter e qui nulla .___." (vorrei aprire un blog ma non trovo un sito che mi piaccia, consigli?).

Questo spazio sarà vuoto a 'sto giro,
quindi vi lascio alle 140 parole :D
Alla prossima, Mid_









Ultimamente Marco sembrava ancora più apatico del solito e Ace non sapeva proprio cosa avesse, anche Satch lo evitava senza ragioni.
-Chissà cosa gli avrò mai fatto?-, si domandava il moro poggiato al parapetto della nave e in quel momento gli passò il biondo alle spalle. Senza perdere tempo Ace si affrettò a seguirlo; l’altro faceva finta di non essersi accorto di lui, ma appena voltato l’angolo si girò velocemente e spinse contro la parete il moro.
Gli tirò i capelli costringendolo ad alzare il viso incontrando il suo e lo baciò mordendogli le labbra.
-Sei davvero così indeciso?-, domandò Marco e quasi si poteva leggere la rabbia nel suo tono di voce.
Ace scosse la testa quanto la stretta del biondo gli permetteva, sembrando un bambino e alzandosi sulle punte lo baciò a stampo.
Lo sguardo dell’altro si addolcì leggermente e sciolse la presa dai capelli scuri per andare ad incorniciare il viso lentigginoso; leccò le labbra arrossate come a scusarsi e si spinse contro il corpo caldo del moro.
-Vuoi farti perdonare?-, gli chiese e attese una risposta, anche solo fisica che però non arrivò.
-Diamine Ace!-, si lamentò giunto al suo limite Marco, ogni tanto capitava anche a lui si spazientirsi.
Il moro semplicemente continuò a sonnecchiare cullato tra le braccia dell’altro.

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Capitolo 3
*** Attacco di narcolessia3 ***


Bienvenuti amigos, arriba arriba, andale andale, iiiaa-
°-°
Ciao. Credo sia colpa del mal di testa, non ce la faccio più, dannati scioltini da 170° e dannata la barrista che dice che sono leggeri, Agh per tutti i mari.
Ok, oggi non sono in vene, o nelle capacità fate, di iniziare questo capitolo con delle note quantomeno decenti.
Posso dire che questa, a differenza delle altre, è un flashfic  che stavolta c'è Satch a farla da padrone, mica tanto.
Il quarto attacco di narcolessia è già pronto, quindi a breve tenetevi pronti :D
Oppure no, come vi pare u.ù
Ora mi faccio pubblicità, perché tanto non la devo pagare.
                                                                                                           Su One piece ho scritto questa, forse un po' strise.
                                                                                                            Ho scritto la mia prima Dragonball D:
                                                                                                        Ed ho concluso una storia Borgia/Michelotto per "Fanfiction su commissione"
Mi sembra che basti così, sì.
Alla prossima, 
                                Mid_

                                                                                                                                         Twitter/Faccialibro

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|| Attacchi di narcolessia3 ||









Il giovane dai capelli corvini si svegliò tardi, il sole era già alto nel cielo da un bel pezzo e tutti i suoi uomini lavoravano freneticamente per avanzare nella direzione dell’isola scelta come punto d’incontro.
Erano circa tre mesi che ogni flotta seguiva la propria rotta e dopo tanto vagare Barbabianca aveva voluto richiamare tutti per un bel banchetto in famiglia.
Ace non vedeva l’ora di poter rivedere i suoi cari amici, soprattutto Satch, con cui non aveva avuto l’occasione di fare pace.
Arrivarono al crepuscolo e da lontano si potevano notare le molte fiaccole ad illuminare la Moby Dick.
Uomini già barcollavano ubriachi, ridendo e gozzovigliando in allegria e il capitano della seconda flotta fremeva di poter assaggiare il buon vino e le gustose cosce di pollo.
 
Marco sedeva tra i suoi uomini e lanciava occhiatacce al povero moro che nuovamente non capiva cosa avesse mai fatto di tanto sbagliato da meritarsi tale comportamento.
Invece di pensare al biondo, Ace, cercò con lo sguardo Satch per poter parlare e chiarire; lo trovò  poco distante da dove si trovava lui, camminava in direzione della poppa, solo.
Si alzò e rapido lo raggiunse.
-Ehi, Satch!-, lo salutò sorridente.
-Ace… pensavo fossi con Marco-
-E perché? Anzi, voleva proprio parlati di questo. Sembri offeso per qualcosa, ma non capisco-, gli toccò un braccio in modo consolatorio e l’altro approfittò per stringergli la vita spingendolo verso di lui.
-Passi più tempo con lui che con me-
-E’ davvero così?-, domandò e l’altro neppure rispose, gli afferrò il mento e si chinò a baciargli le labbra corrucciate.
La punta calda della sua lingua premeva sulla bocca cedevole del moro.
Trovarono il muro e con un gemito Ace venne spinto con la schiena sul legno annerito dal tempo.
Il ginocchio di Satch si infilò tra le gambe di Pugnodifuoco premendo sulla sua lieve erezione.
Il moro allungò una mano verso la durezza dell’altro che, essendo più alto, gli si strofinava sullo stomaco.
Dei passi si avvicinarono al loro luogo non ben nascosto e in tutta fretta cercarono di sistemarsi come meglio poterono nel poco tempo concesso.
Squardo si fermò allegro, con una bottiglia in mano di qualche forte liquore e gli disse che il babbo voleva fare un discorso.
Ace aveva ancora le gote arrossate e prima di spuntare davanti a tutti Satch si abbassò a donargli un bacio frugale sulla labbra.
Il moro si sedette prendendo un coppa del liquido rosso fruttato, Barbabianca stava prendendo un lungo respiro attendendo il silenzio e non appena pronunciò la prima parola venne interrotto dal russare leggero del giovane addormentato.
Satch iniziò a ghignare,  Marco invece scuoteva la testa.
Il biondo con un piccolo balzo si librò in aria e raggiunse il bell’addormentato prendendolo e portandolo via.
 
 

 
 

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Capitolo 4
*** Attacchi di narcolessia4 ***


Buonpomeriggio ciurmaglia!
Sono le 4.43 e io sono in pigiama, yeaah. La mia scusa: "sotto casa stanno facendo i lavori e niente H2O"  Bhuahauha, tutta vita!
Si, insomma...
Mi sono vesgliata tardissimo e ho scoperto di avere tantissimi lividi, forse sono stata rapita dagli alieni...bho.
Fatto sta che, alieni o non alieni, sono così presto qui per presentare "Attacchi di narcolessia4" e vi spoilero che sto già scrivendo il 5. (E' che amo questi personaggi)
Questo di oggi è moooolto verde, poiché dovete sobbalzare a quello che pubblicherò domani. E' giunto il momento della 3some zozza u.ù
L'immagine <---- fosse messa al contrario (Ace sorridente sopra, Ace incacchiato sotto) rispetterebbe il racconto di oggi :D
Bando alle ciance, ho intenzione di pubblicizzare una cosuccia: qui c'è "O Captain, my Captain" una ZoroxRufy shonen-ai -chiedo venia, è la prima volta che tratto entrambi quindi...
Alla prossima, 
                       Mid_

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Chi va con lo zoppo impara a zoppicare;
Chi va con Ace impara a dormire in momento assurdi:





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|| Attacchi di narcolessia4 ||



 








Ace aprì gli occhi in una stanza nota, ma non ricordava come avesse raggiunto il letto di Marco che era sdraiato accanto a lui.
-Sei sveglio...-
-Mi ero addormentato?-, domandò ingenuamente e se ne pentì subito quando vide una vena pulsare sulla fronte dell’altro, sintomo di stess.
-Come al solito-, aggiunse atono girandosi nel letto per arrivare a guardare il moro negli occhi.
-Dai, mica lo faccio così spesso!-, rise accoccolandosi tra le braccia della fenice dopo un suo segno.
-Hai davvero detto che non lo fai così spesso?!-, rise anche Marco  arricciando le labbra.
-Uhm…si-, sbadigliò soffiando sul petto nudo dell’altro che lo strinse più vicino.
-Hai sonno?-
-Inspiegabilmente si-, sorrise strusciando le labbra sul simbolo di Barbabianca.
-Notte Ace-, gli baciò i capelli.
 
Quando il giovane si svegliò sentì premere sulla sua schiena qualcosa di morbido, sorrise riconoscendo gli assurdi capelli di Satch.
-Tu come sei arrivato qui? E Marco?-, chiese strofinandosi gli occhi.
-E’ ripartito ed era anche palesemente arrabbiato con te, andava in giro a borbottare che non fai altro che addormentarti quando lui è eccitato-, disse il castano-chiaro arrossendo un poco sulle gote,- Lo capisco-, concluse grattandosi il capo.
-Ah, ma che diavolo avete voi due? Sapete che non controllo questa cosa!-, si sedette con un balzo, arrabbiato tanto che alcune fiamme si estendevano dai suoi pugni chiusi.
-Calma, ragazzo-
-Non pensi che anche a me dia fastidio? Vorrei, per una volta, fare sesso senza che addormentarmi, o perlomeno che quando mi risveglio vi avessi accanto e invece ve ne andati offesi e offendete me in questo modo!-, si sfogò il moro.
Si alzò, raccattò i pantaloni e saltellando se li infilò; Satch provò a fermarlo prima a parole, poi con fatti, ma l’altro era fin troppo arrabbiato per dargli conto e uscì sbattendo la porta in faccia al biondo.
 
Il capitano continuava a rimuginare su quanto aveva detto e suoi uomini si tenevano a debita distanza dalla prua dove inconsciamente il moro scoppiettava di scintille di fuoco.
-Non mi addormento così spesso!-,ringhiò, eppure un attimo dopo ripiegò la testa in basso russando piano.
 

 

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Capitolo 5
*** Attacco di narcolessia5 ***


Ecco il 5° capitolo. La scena è rimandata al prossimo :D 
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A
lla prossima, 
                               Mid_

 


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|| Attacchi di narcolessia5 ||

 


-Capitano è la terza volta che da fuoco alla nave, così non si può andare avanti!-, si lamentò il navigatore, lo sguardo severo e Ace abbassò la testa colpevole.
-Mi dispiace-
-Faccia qualcosa in proposito-, ormai erano tutti stressati dalle continue scintille che bruciavano baffi e braccia, o corrodevano con piccoli fori i tessuti.
Il moro camminò su e giù per la lunghezza dell’imbarcazione, ma non venne a capo del problema; di una cosa era sicuro, erano loro a dover chiedere scusa.
 
-E’ arrivata anche a te la lettera?-, domandò Satch con un sorrisone stampato in volto e l’altro annuì.
-Si può sapere perché ridi?-
-Non puoi immaginare quanto era arrabbiato Ace-, sogghignò.
-Il motivo? Ehi Satch, dimmi il motivo, dove vai?-, ma il castano-chiaro aveva già messo piede sulla nave del moro.
 
-Voi che ci fate qui?-, la sua faccia era parecchio eloquente, era la stessa che metteva su davanti ai nemici. Marco e Satch erano certi che ora non si sarebbe addormentato, non succedevano quando era in questo stato, ma quando si rilassava.
-Stai dando fuoco a tutto e noi siamo venuti a fare i pompieri-, commentò ironicamente il castano-chiaro.
-Perché non ci vuoi qui?-, Marco aveva il suo solito tono vuoto che fece fremere il moro.
-Perché se ora mi addormentassi voi vi arrabbiereste senza motivo!-
-Senza motivo?-, squittì il terzo incrociando le braccia al petto.
-Non.lo.controllo-
-Lo sappiamo-, come faceva la Fenice a mantenere tutta quella calma? Dava sui nervi.
-E allora che vi offendete e mettete il broncio?-, esasperato, Ace, si sedette a terra.
-Ci lasci sempre a becco asciutto-, proferì Satch.
-Anche io rimango insoddisfatto, cosa credi?-, non le voleva sapere di calmarsi e l’atteggiamenti degli altri due lo infastidivano.
-Proviamo-
Tutti e due si voltarono verso Marco, che non mostrava espressioni diverse dal solito, però se ne era uscito con una frase totalmente assurda.
-Ok-, fu Satch il primo a riprendersi, anche Ace stava annuendo debolmente.
Però il fatto di stare con tutti e due lo rendeva nervoso, nervoso e soggetto ad attacchi.
Non si sorpresero, Marco e Satch, nel vederlo addormentarsi, così seduto.
Lo presero sotto le spalle e lo trascinarono nella sua stanza.
 
 

 
 
 

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