Avventura nella regione di Johto

di niky999
(/viewuser.php?uid=179798)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il viaggio ha inizio ***
Capitolo 2: *** Una nuova compagna di viaggio ***
Capitolo 3: *** In marcia verso Violapoli ***
Capitolo 4: *** Gli allenamenti ***
Capitolo 5: *** Prima medaglia ***
Capitolo 6: *** La Grotta di Mezzo ***
Capitolo 7: *** Lisa vs Komor ***
Capitolo 8: *** La separazione ***
Capitolo 9: *** Il Bosco di Lecci ***
Capitolo 10: *** La Danza dei Jumpluff ***
Capitolo 11: *** Qualcosa di più ***
Capitolo 12: *** Le uova si schiudono ***
Capitolo 13: *** Vulpix vs Horsea ***
Capitolo 14: *** Seconda Medaglia ***
Capitolo 15: *** Il torneo di Fiordoropoli ***
Capitolo 16: *** Primo round: prima parte ***



Capitolo 1
*** Il viaggio ha inizio ***


Lisa si svegliò di soprassalto. Aveva dormito poco durante la notte a causa dell’impazienza di ricevere il suo primo Pokemon. Guardando l’orologio poggiante sulla sua scrivania notò che fra non molto sarebbe dovuta uscire di casa e raggiungere il laboratorio del professor Oak, quindi con uno scatto fulmineo si alzò dal letto e si diresse verso la cucina per preparare la sua colazione: fette biscottate con marmellata all’albicocca.
<< Non mangi altro? >> le chiese sua madre.
<< No scusa non ho molta fame … >> le rispose Lisa.
<< Scommetto che è per via della tua ansietà non è vero? >>
<< Credo di sì mamma … >> disse la ragazzina pensierosa.
<< Beh almeno sforzati di mangiare qualcosa, durante il cammino sarai senza forze! >>
<< Tranquilla, lo farò nel viaggio! >> rispose Lisa.
Finita la colazione aprii la porta di casa, stava per dirigersi al laboratorio quando la madre la fermò appena in tempo:
 << Non dimenticarti la tua borsa! Dentro ho inserito una mappa della regione con cui potrai sempre orientarti, dei panini e due bottigliette d’acqua. >>
 << Oh, che sbadata hai ragione, grazie del pensiero ma ora devo proprio andare o arriverò in ritardo >> Disse la figlia agitata.
 << Ok, fa’ buon viaggio piccola mia e che ti serva per crescere! >> Salutò la figlia sorridendo e le diede un piccolo bacio sulla fronte. Lei fece lo stesso e infine raggiunse con un po’ di ritardo il laboratorio del professore.
Si trovava sulla soglia della porta,che sbadatamente era rimasta aperta. In lontananza sentii tre voci perfettamente conosciute, un’altra che traspariva timida e gracile, che sembrava non avere mai sentito.
 << Finalmente sei arrivata!! >> la rimproverò il professore.
 << Sei sempre la solita! >> disse un suo caro amico che conosceva da tempo.
 << Ben!! Anche tu qui? >> Disse Lisa con voce stupita.
 << Sì sono proprio io, hai indovinato! >> Le rispose lui.
 << Sei sempre in ritardo … >> Disse una voce innervosita.
 << Lo sapevo che c’eri anche tu Komor. La tua presenza si fa sempre sentire >> rispose Lisa sbuffando
 << Hei,non è assolutamente questo il momento di iniziare a litigare!! >> Disse il professore lanciando tre ball in aria.
 << Questi sono i Pokemon che vi aiuteranno a intraprendere il viaggio, potete scegliere quello che preferite >>
 << Che carini!!! >> esclamò una ragazza, di alta statura che pareva avere la stessa età degli altri tre protagonisti.
 << Ah, dimenticavo di dirvi che sarete accompagnati da Simona che come voi vorrebbe realizzare dei sogni viaggiando per la regione di Johto. >>
 << Piacere a tutti, io sono Simona e viaggerò con voi! >> disse la ragazza
 << Piacere, io sono Lisa e gli altri due sono Ben e Komor >>
 Dopo le presentazioni, Lisa fu la prima a scegliere il suo Pokemon.
 << Io scelgo Chikorita di tipo erba! >> esclamò.
 << Allora io scelgo Cyndaquil di tipo fuoco >> disse Ben entusiasta.
 << Beh Komor, è rimasto solo Totodile di tipo acqua, quindi è tuo >>
 << Ok, tanto era quello che volevo … >>
 << Bene ragazzi, prima di partire vi affido 5 pokeball che vi serviranno a catturare i Pokemon selvatici, un pokedex per scoprire le loro caratteristiche e delle pozioni per curarli. Mi raccomando, abbiate cura di voi; ciao e fate del vostro meglio! >> Li salutò Oak sorridendo
 << Certamente professore non si preoccupi conti su di noi!! >> Esclamò Lisa.
 << Certamente, lo farò >> Rispose infine il professore.
Finalmente i ragazzi incominciarono a incamminarsi anche se Komor, come al solito con aria spavalda, volle intraprendere il viaggio da solo, senza la compagnia dei due amici, così rimasero solamente Lisa, Ben e Simona che decisero di esaminare i loro piccoli nuovi amici.
 << Hei ragazzi, che ne dite di scoprire le caratteristiche dei nostri Pokemon? >> Chiese Simona.
 << Sì, buona idea! >> rispose Lisa.
I tre ragazzi quindi, presero i loro pokedex:
 << Chikorita, il Pokemon foglia. Le sue foglie piacevolmente profumate hanno il potere di rilevare l’umidità e la temperatura >> Disse la voce metallica del pokedex.
 << Wow, questo si addice quasi perfettamente a me. Io amo la natura e i suoi profumi quindi non poteva capitarmi di meglio! >> disse entusiasta Lisa.
 << Ora ci provo io! >> disse Ben.
 <>
 << Le stesse fiamme che notatiamo di solito nei tuoi occhi quando sei innervosito o arrabbiato!! >>
 << Hai ragione, che Pokemon fantastici!! Ora però tocca a Simona. Tu che Pokemon hai?? >>
 << Io ho un Ponyta, me l’ha dato il professore stesso come ha fatto con voi; ora accendo il pokedex >>
 << Ponyta, il Pokemon Cavalfuoco. I suoi arti hanno zoccoli più duri del diamante. Se sente qualcuno dietro di sé, scalcia >>
 << Avete visto che Pokemon simpatico? Io adoro cavalcare, mi fa sentire libera da ogni pensiero per questo me l’ha dato! >> Disse Simona sognante.
 << Certo che il professore ci conosceva proprio alla perfezione! >>
 << Sì, ne sono davvero molto grata >>
 << Bene, ora basta chiacchiere e dirigiamoci verso Fiorpescopoli dove faremo una breve sosta nel centro Pokemon. Il giorno successivo invece attraverseremo una grotta che ci porterà a Violapoli dove si trova il primo capo palestra, ok? >> disse Lisa
 << Sì noi siamo d’accordo >> risposero i due ragazzi.
 << Ricordatevi che durante il cammino troveremo molti Pokemon selvatici che potremo catturare ma anche che fungeranno da ostacolo per la continuazione del viaggio quindi ci vorrà molta prudenza! >>
Dopo aver discusso dei principali pericoli che si sarebbero potuti incontrare, essi continuarono il viaggio attraversando una fitta foresta circondata da centinaia e centinaia di alberi e piante che ostruivano il cammino. Inoltre era molto difficile trovare le strade giuste e la mappa della regione di Lisa non offriva molte possibilità di orientamento.
 << Scusate ma io in questa foresta ho totalmente perso la via giusta! >> Disse Lisa imbarazzata.
 << Ma come!! Non potevi dircelo prima? Adesso il sole sta tramontando e se non raggiungeremo in fretta il centro Pokemon, rischieremo di restare la notte ancora in questa foresta in balia dei Pokemon selvatici. Le opzioni sono due: o troviamo un rifugio qui da qualche parte oppure accelleriamo il passo e cerchiamo di raggiungere il centro Pokemon il più in fretta possibile! >> Disse Ben preoccupato ma allo stesso tempo deciso.
 << Io direi di trovare un riparo nel bosco. Secondo il mio parere siamo troppo lontani da Fiorpescopoli e non arriveremmo in tempo quindi cerchiamo di trovare in fretta un posto dove dormire la notte e soprattutto dove cenare; è quasi ora di mangiare e il mio stomaco incomincia a protestare!! >> Rispose Simona che intanto si aggirava per gli alberi in cerca di qualche bel posto dove poter rimanere.
 << Sì, credo che tu abbia ragione ma qui non troveremo nulla, ci conviene andare verso la montagna laggiù, la vedete? >> Domandò Ben che puntava con l’indice la cima di essa.
 << Sì, io la vedo ma impiegheremo tanto tempo ad arrivarci quindi allunghiamo il passo e dirigiamoci ai suoi piedi, lì penseremo cosa fare! >> Disse Simona che intanto si stava già allontanando dal luogo in cui si erano soffermati a pensare. Gli altri ragazzi la seguirono a stento; Simona aveva un passo molto veloce e si capiva che lei facesse molto ginnastica quotidianamente. Durante il cammino verso la montagna si udirono vari rumori dietro ai cespugli e i ragazzi rabbrividirono. Dietro alle piante c’era qualcuno ma non riuscivano a capire chi.
Provarono a continuare a camminare come se non avessero sentito nulla, pensando che fosse frutto della loro immaginazione ma ad un certo punto i rumori si fecero sempre più vicini e i nostri tre protagonisti si fecero uno sguardo di intesa. Presero velocemente le loro pokèball, pronti a mettere in azione i loro Pokemon e all’improvviso … Ecco che dai cespugli spunta un Pidgey con sguardo attento e competitivo.
 << Questo lo catturo io!! >> gridò Lisa che subito lanciò la sua pokèball dove uscì Chikorita. Qualche ora prima, controllando con il suo pokedex vide che le mosse che aveva appreso erano Azione e Ruggito quindi pensò presto ad una tattica. Chikorita doveva battere sul tempo Pidgey che era un Pokemon abbastanza scattante quindi le venne in mente un’idea. Ordinò al suo Pokemon di nascondersi tra i cespugli e continuare a produrre rumori prima alla sua destra poi alla sua sinistra e così via, in modo da confondere l’avversario che ormai non sapeva più dove si potesse trovare Chikorita. A un certo punto con uno scatto uscì dal suo nascondiglio e con la mossa azione attaccò il nemico alle spalle che di primo impatto cadde a terra, dopo aver subito il feroce colpo di Chikorita, ma poi si rialzò in piedi e contrattaccò con la sua stessa mossa. Fortunatamente evitò la l’attacco e subito continuò ad usarla, sempre più veloce. Pidgey incominciava a cedere quando ad un certo Chikorita diede il colpo finale, più forte del solito che fece cadere a terra l’avversario . Ora poteva essere catturato. << Vai pokè ball!! >> gridò Lisa agguerrita. Pidgey venne imprigionato al suo interno ma ancora non era stato completamente catturato. La pokèball si scosse varie volte ma alla fine uno strano suono dichiarò vittoria a Lisa e Chikorita. Aveva catturato il suo primo Pokemon ed era felicissima perché aveva scoperto le inaspettate grandi capacità del suo Pokemon e la sua forza di allenatrice alla prime armi. Subito fece uscire il nuovo Pokemon e lo analizzò con il pokedex.
 << Pidgey, il Pokemon Uccellino. Comune tra l’erba e nelle foreste, è molto docile e tiene alla larga i nemici sollevando sabbia. >> spiegò la voce del pokedex.
 << Wow, sei stata brava!! >> si complimentarono Ben e Simona.
 << Grazie, ora finalmente ho due Pokemon e sono molto felice, almeno si potranno conoscere >> esclamò Lisa che intanto presentò a Pidgey i suoi amici.
 << Ciao Pidgey, mi chiamo Lisa e sono lieta di essere la tua allenatrice e questi sono i tuoi compagni di viaggio:Chikorita, Cyndaquil e Ponyta; gli altri due ragazzi sono Ben e Simona. Senti per caso sai volare? >>
 << Piii >> affermò Pidgey.
 << Benissimo. Allora sapresti indicarci la strada più veloce per giungere a quella montagna? >> domandò la ragazza.
 << Piii >> acconsentì.
Con un rapido battito d’ali si alzò in volo e si mise alla ricerca della strada più rapida. Svolazzò tra gli alberi e infine raggiunse l’altezza adeguata per osservare tutta l’immensità del bosco in cui i ragazzi si erano dispersi. Notò, poco distante, una montagna che si ergeva imponente, davanti ai suoi occhi. Vide in lontananza una piccola stradina che poteva portare, in pochi minuti, ai piedi della montagna; quindi tornò dalla sua allenatrice e le fece segno di seguirlo. Quindi i ragazzi tennero lo sguardo fisso sull’uccellino che li stava guidando verso la via più rapida e dopo pochi minuti notarono l’immensa maestosità della montagna con la bocca spalancata. Più in fondo c’era una piccola grotta buia nella quale i ragazzi decisero di sostare. Ben ebbe il compito di raccogliere della legna con la quale avrebbero acceso il fuoco per riscaldarsi durante la notte e per avere un po’ di luce anche se abbastanza fioca. Simona preparò i loro panini mentre Lisa cucinò il cibo per i Pokemon che mangiarono avidamente con grande fame. Infine presero i loro sacchi a peli e incominciarono a sistemarli nel luogo che preferivano.
 << Io vado ad esplorare questa grotta; sono troppo curiosa! >> disse Lisa che si stava già dirigendo al suo interno.
 << Ok ma non allontanarti troppo e soprattutto non cacciarti nei guai! >> rispose Ben, indaffarato con la legna.
 << Sì, state pure tranquilli >> disse la ragazza decisa.
Dopo circa un minuto si sentirono delle grida nella caverna così Ben e Simona si misero in allerta pensando quanto fosse poco affidabile la ragazza. Subito Lisa corse all’impazzata verso l’uscita del posto dove la attendevano gli altri ragazzi. Dietro di lei svolazzavano velocemente degli Zubat, piccoli pipistrelli pestiferi.
 << Lo sapevo che non dovevamo fidarci di te! >> dissero in coro i ragazzi che cercavano di cacciare via quei piccoli Pokemon.
 << Scusate ragazzi ma non sono un’indovina, come potevo sapere che c’erano degli Zubat? Se l’avessi saputo non ci sarei neppure entrata, lo sapete benissimo che ho il terrore dei pipistrelli! >>
 << Va bene ok, ma che non ricapiti più una cosa del genere perché i versi di questi Pokemon selvatici ne attireranno degli altri >>
 << Sì avete ragione >> rispose Lisa rassegnata che di solito voleva sempre averla vinta.
Dopo aver gustato le loro pietanze per cena, si coricarono sui loro sacchi a pelo e, anche se a stento, riuscirono ad addormentarsi.
 
ANGOLO AUTRICE
 
Ciao, sono nuova in questa sezione e soprattutto su questo sito.
Siccome sono alle prime armi potete darmi dei consigli per migliorarmi?
Forse il primo capitolo vi sembra un po’ lungo ma vi assicuro che gli altri saranno meno pesanti da leggere! Grazie per la lettura.
Niky

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Una nuova compagna di viaggio ***


Il giorno successivo i ragazzi ripresero il loro cammino sbadigliando a ogni passo che facevano, infine raggiunsero finalmente la città di Fiorpescopoli dove fecero una breve sosta al centro Pokemon.
<< Scusi potrebbe prenotarci una stanza da tre persone per cortesia? >> Chiese con voce timida Simona.
<< Certo con piacere! Sono disponibili la stanza n° 4 al primo piano oppure la stanza n° 6 al secondo piano, potete decidere quella che preferite >> Disse l’infermiera del centro Pokemon che intanto indicava le due chiavi delle stanze che potevamo scegliere.
<< Prendiamo quella del secondo piano! >> Disse Ben << Almeno da quella stanza avremo una vista migliore >> spiegò lui che prese le chiavi e si diresse alla stanza. Forza dai venite! >> esclamò.
<< Sì arriviamo! >> risposero le due ragazze che scusandosi della lieve maleducazione di Ben lo seguirono per le scale.
<< Ecco, deve essere questa la nostra camera >>
<< Wow, è molto carina e confortevole! >> disse Simona osservando ogni angolo del loro alloggio. I ragazzi subito sistemarono i loro zaini e si riposarono stanchi ognuno sul proprio letto, dopo aver passato una giornata faticosa. Quando furono abbastanza riposati, i ragazzi decisero di esplorare la città di Fiorpescopoli. Quindi, usciti dal centro Pokemon, fecero un giro della città con i propri Pokemon al loro fianco. Raggiunsero la zona più a est della città dove si trovava l’oceano in tutta la sua grandezza. Il mare era limpido, cristallino, quieto e il sole che stava tramontando, rendeva il colore del mare variabile dal celeste al blu scuro e infine ad un lieve arancione . Era una sensazione magnifica restare lì, ad osservare l’indescrivibile bellezza della natura che superava di gran lunga le possibilità umane. Sostarono lì per qualche minuto, poi capendo che era quasi ora di cena, lasciarono a malincuore quel fantastico luogo e si diressero al ristorante più vicino. Durante il cammino, videro numerose piante che sembravano incorniciare la città. Il luogo era pieno di fiori variopinti sul quale, le farfalle leggiadre si posavano allegramente. C’erano anche molti alberi e piante di ogni tipo che crescevano in ogni parte della città. Tra loro si mischiavano centinaia e centinaia di profumi delicati e il sole poi rendeva il luogo più piacevole e caldo. Dopo aver cenato, il giorno successivo fecero un’ultima passeggiata a Fiorpescopoli per ammirarne nuovamente la natura magnifica e nel cammino incontrarono una simpatica ragazza :
<< Ciao, piacere di conoscerti, il mio nome è Kendra >>
<< Piacere! Io invece sono Lisa e gli altri sono Ben e Simona >> Disse la ragazza indicando gli altri due giovani
<< Invece questi sono i miei Pokemon: Chikorita e Pidgey >>
<< Chikoo >> salutò Chikorita.
<< Piii >> si presentò Pidgey.
<< Il mio Pokemon invece è Marril >>
<< Che carino! >> esclamò come al solito Simona con un’espressione affascinata.
<< Per te i Pokemon sono tutti carini! >> Risposero i due ragazzi.
<< Ma come si fa a non adorarli?! >> Domandò nuovamente Simona. 
<< Lo sappiamo anche noi che sono fantastici ma non conta solo la bellezza >> Dissero Ben e Lisa. 
<< Emh … e va bene, anche questa volta avete vinto voi >> Rispose infine Simona rassegnata non sapendo più cosa rispondere ai ragazzi.
<< Adesso lasciamo stare il discorso Pokemon, piuttosto ti piacerebbe unirti al nostro gruppo? >> Domandò Lisa entusiasta
<< Mi piacerebbe tanto ma purtroppo dovrò prendermi cura di mio nonno fino a quando i miei genitori non saranno tornati da un viaggio, il che accadrà tra circa una settimana quindi non è proprio il caso di farvi aspettare >> Disse Kendra rattristata.
<< Che peccato … >>
<< Scusate, ragazzi non vi ho ancora fatto una domanda che per noi dovrebbe essere alquanto importante : voi che aspirazioni avete? >> Domandò Ben.
<< Io vorrei tanto diventare la più grande allenatrice di Pokemon di tutti i tempi e quindi la campionessa di questa regione >> Disse Lisa.
<< Il mio sogno invece è quello di allestire una pensione Pokemon per far crescere una vita felice a tutti quei Pokemon che non hanno un posto dove stare, per quelli che in precedenza sono stati maltrattati, oppure per fargli da Babysitter in caso i loro allenatori siano occupati e non possano tenerli per qualche giorno. >> Rispose Simona.
<< Davvero? Anche io vorrei fare la stessa cosa! Magari un giorno lavoreremo insieme! >> Disse Kendra con un enorme sorriso.
<< Che coincidenze! Ne sarei molto fiera! >> esclamò Simona.
<< Io invece , non ci crederete mai ma vorrei diventare un cuoco di molta stima!Cucinerei sia cibo per Pokemon sia cibo per uomini >> Disse Ben. << Cosa? Non avrei mai pensato che il tuo sogno fosse proprio questo >> Disse Lisa con aria stupita.
<< Beh, questo è quello che voglio fare … >> Rispose Ben imbarazzato.
<< Va beh, ora è il momento di tornare al centro Pokemon a dormire, si è fatto tardi >> Disse Lisa con aria stanca.
<< Scusate, c’è una chiamata da parte di mia madre >> Disse Kendra che intanto si affrettò a rispondere. Finita la telefonata ai ragazzi spettò una notizia stupenda.
<< Ragazzi, mia madre mi ha telefonato che fra non molto sarebbe tornata a casa a causa di un imprevisto quindi potrò partire con voi!!! >> esclamò la ragazza che non smetteva di sorridere. Adesso la compagnia dei ragazzi è aumentata, quindi il viaggio sarà ancora più emozionante con una nuova amica al loro fianco!

ANGOLO AUTRICE

Adesso i nostri protagonisti sono davvero felici. Il loro viaggio sta continuando magnificamente inoltre Kendra, la nuova arrivata, ha riempito di energia gli altri ragazzi. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto ma ricordate soprattutto di recensirmi dandomi consigli per migliorarmi!                        Grazie, Niky

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** In marcia verso Violapoli ***


Come sempre i nostri protagonisti sono entusiasti di partire per avventure verso nuove città ma questa volta saranno accompagnati da Kendra che riempirà di energia il resto del gruppo. È una ragazza estremamente allegra e solare perciò i nuovi viaggi che dovrà intraprendere saranno ancora più divertenti per gli altri ragazzi. Ora il nuovo gruppo di amici dovrà dirigersi verso la città di Violapoli dove Lisa combatterà agguerrita come sempre contro il primo capo palestra: Valerio.
Riuscirà a ricevere la sua prima medaglia?
Per saperlo, vediamo cosa succederà.
 << Lisaaa? Lisa sei sveglia? Hei dormigliona svegliati! >>
 << …. Cosa c’è è ancora presto per andare a scuola …. >> Disse Lisa con voce stanca.
 << Non devi assolutamente andare a scuola! Svegliati!! >> gridò una voce agitata.
 << è? Cosa? >>  << Ah sei tu, perché mi hai svegliato così presto, stavo facendo un sogno stupendo! >>
 << Me lo racconterai dopo, ora ascoltami! >> esclamò Simona.
 << Sì dimmi pure ma fai in fretta che ho molto sonno e voglio dormire >>
 << Non credo avrai tempo di dormire… >>
 << Non fa niente ora dimmi cosa è successo una volta per tutte! >> esclamò Lisa con decisione.
 << Ho sentito dei rumori strani fuori dal centro Pokemon, anzi in realtà dei lamenti. Mi sono spaventata e ho deciso di svegliarti. >> rispose Simona rabbrividendo al solo ricordo di quei suoni spaventosi.
 << Capisco, quindi vorresti che io ti accompagnassi a vedere? >> domandò Lisa con aria perplessa.
 << Proprio così >>
 << Ok va bene >> rispose infine Lisa che intanto si alzò e fece segno all’amica di seguirla.
Le due allenatrici si diressero con una torcia al piano terra dell’edificio completamente buio. L’atmosfera fece nuovamente rabbrividire Simona e lo stesso accadde all’altra ragazzina. Deglutirono a fatica e intanto giunsero alla porta del centro Pokemon senza indugi. A quel punto le due ragazze si fermarono di colpo. Avevano paura di ciò che si potesse trovare al di fuori di quella porta e non avevano il coraggio di varcarla. Lisa cacciò via dalla sua mente quei brutti pensieri e aprii la porta decisa. Fecero qualche passo e ad un certo punto sentirono nuovamente quei lamenti. Le due allenatrici impallidirono dal terrore e per poco non urlarono. Riuscirono a trattenere ogni loro grido acquisendo sempre più coraggio quando ci fu un nuovo rumore. A questo punto decisero di  far uscire dalle loro sfere poké i loro Pokemon e di passare all’azione, quando notarono dietro un esile albero, la presenza di un Hoothoot, accasciato a terra senza forze. Presentava varie ferite al collo e sul ventre così corsero ad assisterlo. Simona lo prese in braccio e lo cullò, rassicurandolo che non sarebbe successo nulla. Poi lo portarono all’interno del centro Pokemon e chiamarono immediatamente l’infermiera. Subito essa, si diresse nel piano centrale della struttura e portò il piccolo Pokemon nella sala di infermeria. Le due ragazze intanto giunsero alla loro stanza dove agitate, svegliarono gli altri due amici.
 << Svegliatevi forza! Fuori dal centro Pokemon abbiamo trovato un Hoothoot ferito ed ora si trova nell’infermeria! >> esclamò Lisa.
 << Dai alzatevi! >> disse Simona.
 << Sì, ora mi alzo … >> rispose Kendra assonnata che lentamente si alzò in piedi.
 << Ora arrivo anche io >> disse Ben alzatosi anch’esso dal letto.
Insieme i quattro amici tornarono nel piano sottostante a controllare che le condizioni di Hoothoot non fossero troppo gravi. Fortunatamente dall’ampia vetrata dell’infermeria, videro che il piccolo Pokemon stava meglio e che pian piano si stava riprendendo. L’infermiera uscii dalla stanza e spiegò ciò che era accaduto.
 << Hoothoot è stato ferito da un altro Pokemon di cui non sappiamo l’identità, ma a giudicare dai graffi potrebbe rivelarsi un Persian. Come vi dicevo prima non ne sono ancora certa ma probabilmente dovrebbe essere stato il felino. Le sue condizioni di salute non sono gravi, gli ho appena fatto bere una medicina e ora ha solo bisogno di riposo. Domani starà meglio quindi non vi resta che aspettare! >> spiegò l’infermiera.
 << Ok, grazie per l’informazione ma soprattutto per aver assistito Hoothoot. Ci vedremo domani, arrivederci! >> esclamarono in coro i ragazzi.
Intanto Lisa, Ben, Kendra e Simona raggiunsero nuovamente la loro stanza e si coricarono stanchi sui loro morbidi e candidi letti. Si addormentarono quasi subito, nonostante si fossero svegliati in piena notte. Il giorno successivo, Simona fu la prima a svegliarsi e si diresse immediatamente in infermeria dove si trovava il piccolo Pokemon. Sulla scrivania, trovatasi alla destra di Hoothoot, c’era un foglietto da parte dell’infermiera che diceva: “ Cari ragazzi, sono partita per andare ad assistere un Pokemon in grave pericolo quindi, potete prendere il Pokemon che ormai sta bene. Vi ringrazio per essere stati miei ospiti”.
Ecco ciò che diceva la lettera.
Simona quindi prese la sua pokéball e dopo un’attenta riflessione decise di catturare l’amico.
 << Ciao dormiglione, dormito bene? >> Domandò Simona con una voce lieve.
 << Hoothooot >> annuì il piccolo Pokemon.
 << Senti ti andrebbe di far parte della mia squadra? >> Chiese con voce decisa la ragazza.
 << Hoothooot >> il Pokemon accettò, così Simona prese la sua pokéball e la lanciò.
Il Pokemon fu avvolto da una luce rossa abbagliante che lo portò all’interno della pokéball che non si mosse nemmeno una volta. Infine dopo qualche secondo vi fu uno strano suono. Simona aveva catturato come Lisa il suo primo Pokemon! Intanto Lisa si affrettò a raggiungere il piccolo Pokemon per controllare che tutto andasse per il meglio. Scese le scale di corsa e si diresse nella sala di infermeria dove vide l’amica cullare nuovamente Hoothoot. Stavolta notò che tra le mani stringeva una pokéball, il che voleva dire che lo aveva catturato.
<< Hai catturato Hoothoot? >> Domandò Lisa fissando continuamente il Pokemon che sorrideva a Simona, contento di essere tra le sue braccia.
 << Sì, è un Pokemon bellissimo e non potevo farne a meno! >> esclamò felice Simona che poggiò a terra Hoothoot.
 << Hai ragione, è proprio bellissimo! >> rispose Lisa accarezzando il suo morbido pelo.
Dopo che anche Ben e Kendra, si furono svegliati, fecero colazione e continuarono il loro viaggio.
 << Che buon profumo di fiori! >> esclamò Lisa non appena uscì dal centro Pokemon.
 << Sì! Nel viaggio verso Violapoli ne troveremo molti >> rispose Ben ammirandone la bellezza e i loro splendidi colori, variabili dal rosso al giallo e dall’azzurro al bianco. Si sentivano cinguettare numerosi gruppi di Pidgey, che sembravano cantare felicemente su un palcoscenico.
 << Questi Pidgey potrebbero far parte di una band! >> ipotizzò Kendra.
 << Ahah, sarebbero simpaticissimi! >> rispose Ben sorridendo.
 << Hei, vi state dimenticando il mio Pidgey! Anche lui potrebbe essere bravo a cantare. Magari diventerei famosa grazie a lui! >> Disse Lisa sognante.
Intanto una ragazza che passava lì vicino, sentì la conversazione dei ragazzi e fece delle osservazioni in proposito:
 << Salve ragazzi! Mi chiamo Lara,ho sentito la conversazione e forse i vostri sogni potrebbero diventare realtà. Lavoro in un teatro e il mio compito è quello di addestrare Pokemon. Tra questi vi sono anche dei Pidgey, i cui allenatori me li hanno affidati perché io gli insegnassi a cantare in gruppo. Se volete potrei prendere in prestito il vostro Pokemon per qualche giorno, credo soltanto due a giudicare dalla bravura del vostro Pidgey >> Spiegò Lara.
 << Ci piacerebbe molto ma ora ci stiamo dirigendo verso Violapoli e non abbiamo molto tempo a disposi … >> Lisa non riuscì nemmeno a finire la frase che la ragazza la interruppe.
 << Non c’è problema! Lavoro proprio là! >> esclamò Lara.
 << Ah, quindi più o meno imparerà entro due giorni? >> Domandò l’allenatrice.
 << Proprio così! >>
 << Beh, allora penso proprio che accetterò >> esclamò Lisa entusiasta che porse la pokéball del suo piccolo amico a Lara.
 << Benissimo! Inizio subito con l’allenamento >> disse la ragazza che con fare deciso, tirò fuori dalla pokéball Pidgey e gli fece imparare alcune basi del canto.
 << Allora credo che ci troveremo là! Aspetta, ma il tuo teatro dove si trova di preciso? >> Chiesero i ragazzi.
 << Esattamente di fianco alla palestra. Non potete sbagliare >> Rispose Lara indaffarata.
 << Ok, ciao! Pidgey comportati bene e impegnati il più possibile! >> esclamò l’allenatrice salutando il Pokemon.
 << Piii >> il Pokemon annuì sorridendole.
Intanto i nostri amici, s’incamminarono verso la città di Violapoli attraversando foreste, boschi e tanti altri luoghi affascinanti infine dopo aver attraversato l’ennesima foresta, riuscirono finalmente ad intravedere dietro le verdi chiome degli alberi, una bellissima città illuminata dai raggi solari del tramonto. Erano già accesi diversi lampioni perché fra non molto, il luogo sarebbe diventato buio.
 << Ragazzi, vi presento la città di Violapoli! >> esclamò Ben entusiasta come sempre.
 << Me la immaginavo più brutta! >> replicò Lisa.
 << Sì, è davvero grande e soprattutto è molto carina >> disse Kendra sorridendo.
 << Adesso non ci resta che raggiungere il Centro Pokemon più vicino >> ipotizzò Simona << Secondo la mappa dovrebbe proprio trovarsi … in quella direzione! >> esclamò la ragazza indicando un punto dietro ad alcuni maestosi palazzi.
 << Ok, allora dirigiamoci lì >> disse Ben con aria stanca.
Intanto i ragazzi, attraversando piccole vie e strade immense, giunsero al Centro Pokemon quando oramai il sole era quasi tramontato.
Si sistemarono nelle loro stanze e riposarono come al solito, sopra i loro morbidi letti al fianco dei loro Pokemon.
Il giorno successivo, ai ragazzi spetteranno nuove avventure entusiasmanti e sempre piene di felicità. Lisa sfiderà il suo primo capo palestra; ce la farà a ricevere la medaglia? Lo saprete al prossimo capitolo.

 

ANGOLO AUTRICE

Cari lettori, in questo capitolo i ragazzi, raggiungono finalmente la città di Violapoli dove si trova il primo capo palestra: Valerio. Ai nostri protagonisti spetteranno nuove amicizie e conoscenze ma soprattutto nuove avventure piene di carica ed energia. Vi ringrazio nuovamente per seguire le mie storie e se notate degli errori, vi ricordo di farmeli notare.
Grazie ancora.
Niky

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Gli allenamenti ***


Lisa quella notte, si svegliò poco prima dell’alba per raggiungere il teatro di Lara. Si vestì velocemente, prese le sue pokéball e dopo aver indossato un paio di scarpe, aprì la porta del centro Pokemon e si diresse, con passo veloce, verso la palestra. Come spiegato dalla ragazza, guardò nei dintorni se c’era il teatro e alzando lievemente lo sguardo lo vide, nascosto dalle numerose chiome verdi degli alberi che circondavano la città. Si mise a correre per raggiungerlo dato che doveva ancora allenare per bene i propri Pokemon e non c’era molto tempo a disposizione. Infine, svoltando qualche piccola via, lo raggiunse e non esitò un attimo ad entrarvi. Il colore delle pareti dell’edificio era un rosso sgargiante che dava al luogo un’impressione allegra e vivace. Le poltrone, anch’esse rossicce, erano molto morbide e comode e davano un tocco in più di eleganza. Il palcoscenico era fantastico, illuminato da varie luci di ogni colore. Nel mezzo della platea vi era appeso un magnifico lampadario di cristallo finto che illuminava il resto dell’edificio. Mentre osservava stupita la bellezza del teatro, sentì una voce in lontananza e … non poteva sbagliarsi, c’era anche il suo Pidgey! I rumori provenivano da una grande stanza, situata vicino al palcoscenico. Si avvicinò con cautela senza fare rumori perché non voleva disturbare Lara e gli altri. Aprì la porta lentamente e vide tantissimi Pokemon che tenevano fra le mani il proprio copione per recitare. Ognuno stava imparando ciò che gli era stato assegnato e in fondo all’enorme stanza, vi erano piccole schiere di Pidgey che cantavano senza alzare mai lo sguardo verso l’alto. Si stavano impegnando moltissimo! In effetti, leggendo i volantini che si trovavano in ogni parte della città, Lisa capì che lo spettacolo avveniva proprio il giorno odierno, nel pomeriggio.
 << Ciao Lara, scusa se sono entrata senza permesso >> le disse Lisa.
 << Ehi ciao, tu devi essere Lisa se non sbaglio >> le domandò avvicinandosi all’allenatrice.
 << Sì sono proprio io! >> le rispose sorridendole << Ecco, mi dispiace dovertelo dire ma… >>
 << Ho capito, Pidgey non può restare >> Non le fece neanche terminare la frase che già sapeva ciò che le cercasse di dire << Non ti preoccupare, non sei l’unica che ha sospeso le prove del suo Pokemon >> le rispose comprensiva.
 << Scusa tanto ma io e Pidgey abbiamo molto lavoro da svolgere >> rispose Lisa che si avvicinò al Pokemon.
 << Non fa niente, tanto le prove sono quasi finite >>
 << Allora vado, spero che ci rivedremo presto >>
 << Lo spero anch’io! >>
Lara accennò un piccolo sorriso, poi continuò il lavoro con i Pokemon.
 << Allora Pidgey, ti sei divertito? >> domandò la ragazza al suo piccolo amico.
 << Piii >> il Pokemon sembrava davvero felice della sua esperienza.
 << Sono contenta per te! Ora però dobbiamo andare ad allenarci per la lotta in palestra >> rispose l’allenatrice prendendo la sua mappa.
 << Vedi? Qui si trova la Torre Sprout >> disse Lisa indicando un punto nella cartina << Ora ci dirigiamo lì per allenarci, tutto chiaro? >>
 << Piii >> il Pokemon annuì, alzandosi in volo e raggiungendo il luogo indicato da Lisa.
La ragazza lo raggiunse correndo e infine arrivò, bloccandosi di colpo. Davanti ai suoi occhi vi era una torre imponente molto alta; non sarebbe stato facile raggiungere l’ultimo piano, ma almeno si sarebbero allenati a dovere dato che c’erano centinaia di Pokemon al suo interno. Attraversò un suggestivo ponticello al di sotto del quale scorreva un fiume. Lisa e Pidgey raggiunsero l’interno del luogo e a quel punto l’allenatrice, prese la pokéball di Chikorita.
 << Vai Chiky! >> disse Lisa.(Aveva trovato il soprannome adatto per il suo amichetto).
Chikorita uscì contento dalla sua pokéball e aspettò gli ordini della sua allenatrice.
 << Prima di tutto farete una lotta tra di voi così vedo le vostre capacità. Quindi per ora è meglio uscire dall’edificio e lottare all’aria aperta; almeno non farete disastri >> spiegò Lisa che prese il suo pokedex ed esaminò i suoi Pokemon. Chikorita come mosse possedeva solamente azione e ruggito mentre Pidgey, azione e turbo sabbia.
 << Bene, adesso è il momento di lottare! Chikorita, usa azione! Pidgey, veloce, schivala! >>
Il Pokemon prese la carica e tentò di attaccare il nemico, che a sua sorpresa lo evitò e non subì danni.
 << Pidgey ora è il tuo momento, prova a contrattaccare con la stessa mossa! >>
Chikorita era più lento del suo avversario perciò il colpo andò a segno e il Pokemon cadde a terra.
 << Pidgey, ora usa turbosabbia >>
Il Pokemon sollevò un’enorme massa di polvere e Chikorita non riuscì più a vedere il nemico.
 << Chikorita, in questi casi l’unica cosa che puoi fare è ascoltare i movimenti del nemico. Ricorda, solo ascoltandolo potrai evitarlo senza vederne i movimenti  >> spiegò Lisa.
 << Adesso Pidgey, usa azione >>
Il Pokemon sferrò numerosi attacchi che andarono tutti a segno. Chikorita continuava a cadere rovinosamente a terra ma non si arrendeva. A quel punto si mise ad ascoltare i rumori che lo circondavano, come gli aveva spiegato Lisa. Percepì un rumore a destra e stavolta lo schivò con abilità. Poi un altro a sinistra che fu nuovamente evitato. Infine vi fu un ultimo attacco, che Chikorita non aveva previsto. Il Pokemon questa volta cadde a terra esausto. Pidgey volle tentare un’ ultima volta il suo attacco, vedendo che il nemico non poteva reagire ma rimase sorpreso dall’avversario, che si rialzò con le ultime forze che possedeva e sferrò un nuovo attacco molto potente: Foglielama.
 << Bravo Chikorita! Hai imparato una nuova mossa! >> Lisa si complimentò con lui ma la lotta non era ancora finita.
Chikorita colpì numerose volte l’avversario sempre con la stessa mossa e alla fine Pidgey, sfinito si accasciò a terra. Non si rialzò, perciò la vittoria era del Pokemon avversario.
 << Bravissimo Chikorita, hai dimostrato di essere forte nei momenti di difficoltà! E tu Pidgey hai molto forza! Di certo non siete da sopravvalutare, sono sicura che vinceremo la sfida contro Valerio! >> esclamò entusiasta Lisa che fece ritornare nelle sue pokéball i due amici e dopo essersi recata al centro Pokemon per curarli, li fece nuovamente uscire dalle loro ball.
 << Adesso non ci resta altro che dirigerci alla Torre Sprout >> disse Lisa con decisione.
L’allenatrice e i suoi Pokemon giunsero nuovamente davanti all’edificio e una volta entrati, fecero qualche passo quando furono sorpresi da un operaio, che li fermò.
 << Ehi voi, di qui non si passa fino a quando non avremo finito le ristrutturazioni >>
 << Perché cosa è successo? >>  domandò Lisa preplessa.
 << Un Pokemon ha attaccato l’edificio e ci sarebbe qualche pericolo di crollo, quindi è meglio che stiate alla larga >> spiegò infine l’operaio. Così Lisa, uscita dalla Torre Sprout, decise di visitare i luoghi a lei sconosciuti di Violapoli. Si diresse in piccoli boschi suggestivi, pieni di Pokemon allegri che gironzolavano per il posto. Quindi Lisa si avvicinò a un immenso prato verde, in cui si sdraiò stanca insieme ai suoi Pokemon per contemplare la magnifica natura che si mostrava ai suoi occhi! 

ANGOLO AUTRICE

Cari lettori, in questo capitolo Lisa si sta preparando a dovere per la lotta contro il primo Capopalestra. Di certo non sarà una lotta facile da superare, ma Lisa è sicura di poterla vincere. Le sue idee si riveleranno corrette? Tutto questo lo potrete sapere solamente nel prossimo capitolo!
Grazie come sempre per chi segue le mie storie e chi le recensisce!
La vostra autrice 
Niky 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Prima medaglia ***


Era passata qualche ora così Lisa decise di incamminarsi per tornare, quando il suo telefono squillò.
 << Driiiin >>
 << Pronto? >>
Una voce femminile squillante le rispose.
 << Lisa dove sei andata? Quando ci siamo alzati dal letto non c’eri e ci eravamo preoccupati. Poi però abbiamo pensato che tu stessi allenando i tuoi Pokemon; ma quanto tempo impieghi? >> le disse Simona.
 << Ho allenato i miei Pokemon e mi sono diretta in un piccolo bosco per rilassarmi >>
 << Ah, ecco dov’eri finita! Quando torni? >>
 << Non so penso prima di pranzo, disputerò la lotta contro Valerio nel pomeriggio >>
 << Ok, allora a dopo! Intanto noi facciamo una passeggiata quindi se quando torni non ci trovi, basta che ci chiami al telefono! Ciao >>
 << Ciao >> le rispose infine Lisa, che si affrettò a posare il cellulare nella borsa per passeggiare un po’. Durante il suo tragitto vide in lontananza un gruppo di Pokemon. Lisa incuriosita si avvicinò per vedere ciò che stava accadendo. Fece qualche passo e quando fu abbastanza vicina, vide che in mezzo al cerchio si trovava un piccolo Pokemon a forma di pietra che pareva essere ferito. Gli altri non stavano cercando di assisterlo, bensì di attaccarlo! Corse subito ad aiutarlo così gli altri Pokemon, rassegnati della sua presenza, si allontanarono. Prima di tutto prese il suo Pokedex per scoprire di cosa si trattava.
Era un geodude che accasciato a terra, pareva essere senza forze. Gli diede una pozione e subito si rimise in sesto; poi prese una piccola fascia e la annodò al suo esile braccio ferito. Il Pokemon, riconoscente, si strofinò sulle gambe della ragazza, in segno di gratitudine quindi Lisa si presentò.
 << Ciao, il mio nome è Lisa e questi sono Pidgey e Chikorita >>
 << Geoduude >> anche lui si presentò, poi diede un piccolo colpetto alla borsa. Lisa la aprì e Geodude ,rovistando tra i suoi oggetti, tirò fuori la pokéball. La ragazza allora, capì che il Pokemon voleva essere catturato, così non esitò a lanciare la ball. Un fascio di luce rossa avvolse Geodude e lo imprigionò nella pokéball. Infine, quando vi fu il solito suono, Lisa capì che lo aveva catturato.
 << Sì! Ora ho tre Pokemon!! >> esclamò l’allenatrice entusiasta tirando fuori dalla ball il suo nuovo amico.
Lisa e i suoi Pokemon fecero subito amicizia con il nuovo arrivato che pareva essere molto contento di fare parte di quella squadra. Con il Pokedex notò che le mosse che al momento possedeva erano:
azione, ricciolscudo e sassata. La ragazzina, decise di non metterlo subito alla prova perché aveva bisogno di riposarsi. Pensò che la cosa migliore era misurare le sue abilità in palestra.
Quindi con passo veloce si diresse verso il Centro Pokemon, dove la aspettavano i suoi amici. Una volta arrivata, vide fuori dall’edificio gli altri ragazzi che notarono la presenza di Geodude e capirono che era stato catturato dalla sua allenatrice. Si complimentarono un’altra volta con lei per la nuova cattura, infine dopo aver pranzato, marciarono verso la Palestra di Valerio. Entrarono nel luogo quindi Lisa, si diresse verso il centro dell' edificio dove si trovava il Capopalestra; i ragazzi invece, si sedettero nella platea ad osservare la lotta della ragazza.
 << Ciao, mi chiamo Lisa e vorrei lottare contro di te per ricevere la medaglia di Violapoli! >> gli disse con aria di sfida.
 << Certamente, che inizi subito la lotta >> le rispose.
 << Bene, Chikorita fagli vedere chi sei! >>
 << Pidgey, è il tuo momento! >>
Valerio aveva deciso di lottare con un Pidgey. Lisa era avvantaggiata, dato che conosceva molto bene Pidgey perché ne possedeva uno. Sapeva che erano Pokemon estremamente veloci e scattanti, quindi doveva riuscire ad essere più veloce di lui.
 << Chikorita, vai con azione >>
Il Pokemon prese la carica, ma Pidgey schivò con abilità l’attacco e si preparò a contrattaccare.
 << Pidgey, usa attacco d’ala! >>
 << Chikorita, schivalo e poi usa foglielama! >>
Questa volta il colpo andò a segno, anche se Pidgey era ancora in piene forze.
 << Ora Pidgey, usa tornado >>
Una massa d’aria avvolse Chikorita e quando cadde a terra, sembrava avere subito parecchi danni. Il Pokemon si rialzò a  fatica e attaccò con azione ma il colpo purtroppo, veniva continuamente schivato. Pidgey allora, utilizzò turbosabbia. Chikorita si ricordò ciò che gli aveva detto Lisa al riguardo dell’udito; doveva ascoltare attentamente i movimenti dell’avversario, ma Pidgey era lo stesso troppo veloce e Chikorita non faceva in tempo a schivare i colpi. Il Pokemon di tipo erba sembrava essere quasi esausto quando una luce verde, illuminò il suo piccolo corpo. Era la sua abilità Erbaiuto! Chikorita si alzò in piedi e stavolta riuscì ad attaccare il nemico con l’ennesimo foglielama. Pidgey cadde a terra senza forze; la prima vittoria era certamente di Lisa!
 << Bravo Chiky! Sei stato grandioso! >>
 << Aspetta a cantare vittoria! Ho ancora altri due Pokemon >> la avvisò Valerio.
 << Lo so benissimo. Vai Pidgey, ora è il tuo turno! >>
 << Hai anche tu un Pidgey? >>
 << Certo, ed è pieno di energia! >> rispose Lisa.
 << Bene, allora vai anche tu Pidgey! >>
I due Pokemon scesero in campo agguerriti. Il Pidgey di Lisa fu il primo ad attaccare. Era molto veloce ma non abbastanza quanto l’avversario, che lo colpì diverse volte. Anche il Pidgey della ragazza riuscì a contrattaccare, ma quando ci riuscì era sfinito dai colpi che aveva subito perciò gli attacchi erano molto deboli. La lotta continuò per moltissimo tempo. Tutti e due i partecipanti non volevano mollare ma proprio quando il Pidgey dell’allenatrice si stava riprendendo, l'avversario sferrò il colpo decisivo che fece cadere a terra il Pokemon esausto.
 << Pidgey sei stato bravissimo, ora riposati. Non importa se abbiamo perso, c’è ancora Geodude che potrebbe farci vincere definitivamente >> lo rassicurò Lisa.
 << Vedo che siamo alla pari >>
 << Certo, io non mollo alle prime difficoltà! >> esclamò la ragazza.
 << Beh, se non ti dispiace ora è il turno di Pidgeotto. Vai, e vinci una volta per tutte questa lotta! >>
 << Forza Geodude, facciamogli vedere di che pasta siamo fatti! >>
Entrambi i Pokemon erano un po’ tesi perché la vittoria si trovava nelle loro mani, anche se avevano la certezza che avrebbero vinto la sfida.
 << Forza Geodude, usa sassata! >>
Degli enormi massi di pietra caddero sull’avversario, che aveva subito parecchi danni.
Pidgeotto però, non voleva di certo arrendersi perciò utilizzò eterelama. Era la mossa più forte che possedeva, quindi fece sbattere Geodude contro il muro del campo. Pidgeotto continuava ad utilizzare sempre lo stesso attacco sfinendo l'avversario, quindi Lisa incominciava a rassegnarsi. Un altro eterelama colpì il nemico, che cadde ancora una volta.
 << Se non si rialza entro tre secondi la vittoria è mia >> esclamò Valerio.
 << Forza Geodude non arrenderti!! >>
 << Tre, due, uno…. >>
Proprio quando quei secondi stavano per terminare, il Pokemon fu avvolto da una misteriosa luce abbagliante. Quando si dissolse, Lisa vide che il suo amico si era evoluto in Graveler! Il Pokemon si rialzò in tempo ma stavolta sembrava essere molto più forte!
 << Bravissimo Geodude ti sei evoluto! >> Lisa lo abbracciò felice, poi si riallontanò per dare nuovi ordini durante lotta. Con il Pokedex, notò che aveva imparato una nuova mossa: rotolamento; così decise di vedere di cosa si trattava.
 << Forza Graveler usa rotolamento! >>
Delle enormi pietre colpirono ripetutamente l’avversario che infine esausto cadde a terra senza forze.
 << Sì! Abbiamo vinto!!! >> Lisa emise un grido di vittoria e lo stesso fecero gli altri suoi Pokemon e i suoi amici che corsero in campo ad abbracciare i vincitori.
 << Bravissimi, siete stati grandi!! >> esclamarono i ragazzi contenti.
 << Complimenti, non mi aspettavo un’allenatrice così agguerrita >>
 << Te l’avevo detto che non mollo alle prime difficoltà! >> esclamò la ragazza sorridendo.
 << Sai, hai una grande forza. Credo che con le tue abilità potrai arrivare sino alla Legapokemon. In te vedo qualcosa di diverso rispetto agli altri allenatori >>
 << Sarei immensamente felice di raggiungere persino quei risultati, ma ci vorrà molto tempo e allenamento…>>
 << Secondo il mio giudizio potresti farcela! >>
 <>
Valerio consegnò alla ragazza la medaglia di Violapoli e si congratulò con lei. Quando uscirono dalla palestra, il sole stava tramontando. I ragazzi quindi si misero in cammino per raggiungere la prossima meta: la città di Azalina!
 
ANGOLO AUTRICE
 
Cari lettori, Lisa ha finalmente ricevuto la sua prima medaglia grazie soprattutto ai suoi Pokemon, specialmente al nuovo arrivato che si evoluto durante la lotta. La prossima città sarà Azalina ma per arrivarci, dovranno attraversare due grotte buie e immense. Le prossime avventure saranno raccontate al prossimo capitolo quindi ringrazio chi segue le mie storie e chi le recensisce.
La vostra autrice
Niky

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** La Grotta di Mezzo ***


I quattro ragazzi, dopo aver sostato alla città di Violapoli, si misero in cammino verso Azalina consapevoli di dover attraversare una grotta buia e immensa. Questa volta non si sarebbero persi, o forse sì …
 << Uff, che stanchezza >> replicò Lisa.
 << Ragazza mia, sei poco atletica! >> le rispose Ben con un sorrisetto malizioso.
 << Ma per favore, io non sono affatto stanca! Mi fanno soltanto male i piedi ma questo non vuol dire che io debba essere per forza poco atletica! >> gli rispose lei sbuffando.
 << Fai come vuoi, io non mi fermo fino a quando non saremo arrivati ad Azalina! >> le disse.
 << Certamente, tanto non sono stanca! >>
 << Ehi voi due, la volete finire per favore? Sto cercando di tradurre la mappa! >> replicò Simona.
 << Ok la smettiamo, basta che vi muoviate a dirci in che direzione si trova la nostra meta >>
 << Dovrebbe essere a nord, in quella direzione! >>
 << Come dovrebbe?? >> disse Kendra incredula.
 << Beh non si sa mai … si può sbagliare nella vita no? >> rispose Simona imbarazzata.
 << Nooo!! Almeno, non in questo caso! >> dissero in coro i ragazzi infuriati.
 << Va bene, state tranquilli prima stavo scherzando so benissimo dove si trova Azalina e poi anche Lisa una volta ci ha fatto smarrire la strada quindi non vi arrabbiate tanto con me! >>
Simona aveva trovato una scusa per togliere tutti quegli occhi arrabbiati su di lei ma non ci era riuscita.
 << Appunto per questo non vogliamo che ciò si ripeta quindi  vedi di non farci sbagliare strada, hai capito?? >> rispose Ben tutto rosso dalla rabbia.
 << Sì ok scusate, tanto come vi avevo detto prima era uno scherzo ….!  >>
 << Lo spero per te che stessi soltanto scherzando >>
 << Certamente non vi preoccupate! >> li rassicurò la ragazza.
“ Cavolo come faccio a dirgli che ci siamo persi?? “ Pensò Simona fra sé e sé.
I ragazzi, convinti che la strada fosse esatta, la seguirono e alla fine giunsero ad una grotta che doveva essere proprio quella indicata sulla mappa.
“ Meno male! Sono riuscita a ritrovare la strada per fortuna” si disse la ragazza nella sua mente, facendo un lungo sospiro.
  << Questa è la  “Grotta di mezzo” giusto? >> domandò Kendra incuriosita.
 << Certo! Dopo che l’ avremo attraversata non ci resterà altro che continuare il tragitto verso ovest e saremo arrivati in un batter d’occhio! >> rispose Simona sorridendo >>
<< Benissimo, allora muoviamoci >>
Appena furono entrati, l’umidità si fece più intensa. Erano circondati da varie rocce che si sgretolavano facilmente; altre che invece erano divenute durissime e quasi indistruttibili a causa dell’ ambiente. Ogni tanto si sentiva il ticchettio delle minuscole gocce d’acqua che cadevano dal soffitto umido e roccioso. Qua e là, vi erano numerose pozzanghere d’acqua che si erano certamente formate a causa dell’acqua sotterranea. Man mano che proseguivano il cammino si sentivano versi di Pokemon e strani rumori, così decisero di prendere le proprie pokéball. Rimasero fermi in allerta e in attesa di nuovi suoni quando ad un certo punto sbucarono da una roccia due piccoli Pokemon. Uno di colore violaceo, con gli occhi rossi e delle sottili antenne bianche. L’altro a forma di ragno, di colore verde con qualche lineamento nero, le zampe gialle a strisce grigie, due occhi scuri e maliziosi e dei canini rossi sporgenti con un piccolo corno sulla testa.
 << Quelli sono spinarak e venonat! >> esclamò Lisa stupita.
 << Questa volta mi occupo io di Venonat!Vai Cyndaquil! >> disse Ben.
 << E io di Spinarak!Vai Marill!  >> esclamò Kendra.
I due Pokemon uscirono dalla pokeball, in attesa degli ordini dei loro allenatori.
 << Forza Marill, usa pistolacqua su Spinarak! >>
 << E tu Cyndaquil usa bracere! >>
Spinarak fu colpito in pieno dal getto d’acqua di Marill ma non mostrava gravi ferite.
Venonat invece sembrava aver subito parecchi danni.
Quindi il ragnetto utilizzò sbigoattacco su Marill che lo evitò abilmente.
 << Benissimo, ora usa bollaraggio! >>
Purtroppo questa volta fu Spinarak ad evitare l’attacco, perciò contrattaccò con un altro sbigoattacco.
Il potente colpo andò a segno e Marill si ritrovò per terra con qualche ferita. Poi si rialzò a fatica e aspettò i nuovi ordini di Kendra.
 << Sei sicuro di voler continuare? >>
 << Mariiil >> il Pokemon annuì con determinazione.
 << Bene, allora usa pistolacqua poi gira su te stesso! >>
Marill seguì i consigli dell’allenatrice e pian piano si creò un enorme vortice d’acqua.
 << Ora cerca di direzionare il colpo verso spinarak! >>
Il Pokemon spinse con tutte le sue forze il vortice d’acqua che risucchio Spinarak e lo fece sbattere a terra. Il Pokemon sembrava essere ormai esausto quindi Kendra si affrettò a catturarlo.
 << Vai pokéball! >>
La ball cadde sulla testa di Spinarak che fu risucchiato al suo interno da una luce rossa. Si mosse poche volte, poi si fermò.
 << Sìì!! Ho catturato un nuovo Pokemon!! >> esclamò Kendra entusiasta.
 << Bravissima! Ora invece è il mio turno >> disse Ben.
 << Forza Cyndaquil il nemico è debole, usa un altro bracere! >>
Ben presto anche Venonat rimase senza forze e anche Ben poté catturare un altro Pokemon.
 << Batti il cinque Ben! >> disse Kendra sorridendo.
 << Bravissimi ragazzi siete fantastici! Ora però dobbiamo cercare di uscire da qui per raggiungere Azalina. Andiamo? >>
 << Sì certo ma prima voglio far uscire dalla pokéball il mio Spinarak >> replicò Kendra.
<< Anche io! >> aggiunse Ben.
Dopo che tutti si furono presentati non restò altro che dirigersi all’uscita ma la grotta era molto buia e non si capiva molto la strada. Così i due nuovi Pokemon che conoscevano bene quel posto, decisero di aiutarli e poco dopo furono finalmente di nuovo all’aria aperta, continuando il viaggio insieme ad altri nuovi amici: Spinarak e Venonat!
ANGOLO AUTRICE
 
Cari lettori,
finalmente anche Ben e Kendra hanno avuto la loro parte in fatto di Pokemon! Ora i ragazzi si dirigeranno ad Azalina con due nuovi Pokemon ma li aspetterà una loro conoscenza. Tutto ciò lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Grazie come sempre
La vostre autrice Niky

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Lisa vs Komor ***


A questo punto i ragazzi si diressero ad Azalina. Camminarono per qualche ora ma proprio quando stavano per raggiungerla, videro in lontananza Komor che si stava avvicinando.
 << Ciao, come va la vita da principianti? >> disse Komor con aria spavalda.
 << Ehi ciao, come va la vita da pezzenti? >> rispose Ben con un sorrisetto malizioso.
 << Direi che va piuttosto bene anche se purtroppo mi sono rovinato la giornata con la vostra vista! >>
 << Adesso basta hai davvero superato il limite!! >> disse Ben furioso che saltò addosso all’ altro e si picchiarono a vicenda.
 << Smettetela voi due mi avete stancata!!!! >> gridò Lisa, in maniera tale che i due ragazzi smisero di picchiarsi.
 << Siete due incoscienti! Ecco cosa siete! >> disse Lisa completamente rossa dalla rabbia << Se volete risolvere qualcosa non sarebbe meglio lottare con i Pokemon?? >>
 << Beh in effetti hai ragione … >> rispose Ben.
 << No non con lui, sono venuto qui apposta perché volevo disputare una lotta contro di te, la mia profonda rivale. Vediamo se sei diventata così brava da potermi battere! >>
 << Ci puoi contare >> concluse Lisa determinata.
 << Il mio primo Pokemon sarà Pidgey; vai e cerca di vincere! >>
 << E questo dovrebbe essere un Pokemon ben allenato? Guarda e impara principiante; vai Tauros! >>
 << Cosa? Dove diavolo l’hai catturato? >>
 << Sono affari che non dovrebbero riguardare una povera illusa >>
 << Come ti permetti di dire così? Adesso ti faccio vedere io! Forza Pidgey usa attacco rapido! >>
 << Tauros fatti colpire >>
“ Cosa? Avrà in mente qualche strategia? “ Si chiese perplessa Lisa.
 << Forza Pidgey continua >>
Man mano che Tauros subiva danni, una strana luce lo avvolgeva sempre di più.
 << Ora ho capito! Pidgey non eseguire più alcuna mossa! >>
Il Pokemon ascoltò gli ordini e rimase fermo dove si trovava.
 << Ora Tauros, usa incornata! >>
 << Pidgey schivalo!! >>
Purtroppo l’uccellino non fece in tempo ad evitare la mossa e quando fu colpito, venne scaraventato a terra. Pidgey non si rialzava a causa del feroce colpo di Tauros che lo aveva molto indebolito.
 << L’hai capito troppo tardi >>
 << Scusate ma come mai il colpo di Tauros è stato così potente? >> chiese Simona incuriosita.
 << Perché grazie ad una sua speciale abilità, ogni mossa che subiva gli faceva accumulare forza in tal modo che quando ha attaccato Pidgey era divenuto potentissimo! >> Spiegò Ben.
 << Infatti Pidgey mi sembra in difficoltà >>
 << Non è ancora detto. Forza Pidgey rialzati, non mollare! >> Quando il Pokemon si rialzò fu avvolto completamente da una misteriosa luce abbagliante e quando si dissolse tutti rimasero a bocca aperta. Pidgey si era finalmente evoluto in Pidgeotto!
 << Sì! Bravo ce l’hai fatta!! >> Lisa abbracciò, come aveva fatto con Graveler, il suo Pidgey che ormai era divenuto un Pidgeotto << Ora cerca di fare del tuo meglio per continuare; adesso, usa attacco d’ala! >>
Pidgeotto colpì il nemico con molta più forza grazie alla sue evoluzione, quindi Tauros sbatté per terra rovinosamente e la prima vittoria fu dichiarata a Lisa.
 << Bravissimo Pidgeotto sei stato grandioso! Ora ritorna e riposati a dovere >>
 << Pidgeottooo >> il Pokemon  accennò un piccolo sorriso poi tornò all’interno della pokéball dove finalmente poté riposarsi, dopo aver lottato ferocemente contro Tauros.
 << Hai fallito! Dovevi vincere! La prossima volta doppio allenamento così vedremo se avrai di nuovo la faccia tosta di perdere >> Komor gridò contro il suo Pokemon che impaurito teneva la coda fra le gambe. << Ora ritorna e vedi di imparare a lottare >>
 << Ehi Komor, non si trattano così i Pokemon! Se fai così con loro non vinceranno mai. Devi dargli fiducia e quando sbagliano non sgridarli così! Anche tu potresti sbagliare una volta tanto, no? >> chiese Lisa arrabbiata.
 << Non mi importa niente di quello che dici: non accetto consigli da principianti! >> rispose lui con arroganza.
 << Fai come vuoi ma sappi che questo non è il modo giusto per trattarli! Comunque, vai Chikorita! >>
 << Forza Yanma, non mi deludere >>
I Pokemon scesero in campo con determinazione.
Tutte e due erano convinti di vincere la lotta ma soltanto uno poteva uscirne vincitore.
 << Bene Chikorita, usa foglielama! >>
Il Pokemon scagliò delle foglie appuntite contro l’avversario ma egli riuscì a schivare il colpo e si preparò a contrattaccare.
 << Forza Yanma usa nottesferza! >>
Chikorita fu colpito in pieno e purtroppo non aveva ancora molte energie.
 << Chikorita continua con foglielama! >>
Il Pokemon di tipo erba sferrò numerosi attacchi ripetutamente anche se Yanma continuava a resistere.
 << Yanma non arrenderti! Usa attaccorapido! >>
Questa volta fu Yanma a mettere in difficoltà il nemico.
 << Chikorita non mollare! Usa di nuovo foglielama!! >>
 << E tu Yanma, usa sonicboom!! >>
Le due mosse si scontrarono sollevando un enorme quantità di polvere che avvolse persino i Pokemon. In quel momento si vedevano soltanto i due attacchi che non volevano cedere, nient’altro. Poi la polvere coprì persino quelli perciò tutti rimasero agitati, aspettando di vedere chi era il vincitore. Pian piano il tutto si dissolse e i ragazzi rimasero a bocca aperta dallo stupore. Erano alla pari perché tutti e due i Pokemon si trovavano a terra esausti.
 “Mi rimane solamente Graveler, spero che riusciremo a vincere … “ Pensò Lisa preoccupata.
 << Forza non ti arrendere! Vedrai che riuscirai a batterlo! >> la incoraggiarono i ragazzi.
 << Sì posso farcela! Vai Graveler, dai il meglio di te! >>
 << Forza Croconaw, devi vincere! >>
I due Pokemon scesero in campo più agguerriti che mai. Come sempre Graveler era l’elemento determinante di ogni sfida e la vittoria della sua allenatrice dipendeva solamente da lui.
 << Croconaw, usa morso! >>
Il Pokemon si avvicinò velocemente all’avversario ma quando aprì le sue mascelle, Graveler cercò di contrattaccare.
 << Forza, usa rotolamento! >>
Il Pokemon di tipo roccia riuscì a difendersi sferrando numerose rocce contro l’avversario prima che lo mordesse.
 << Bene Graveler, usa sassata! >>
 << Schivalo e poi usa pistolacqua! >>
Degli enormi massi di pietra stavano per cadere sull’avversario quando Croconaw riuscì a schivare l’attacco e usò pistolacqua. Il Pokemon di tipo roccia fu colpito in pieno e subì danni non di poco conto.
 << Non ti arrendere! Usa di nuovo sassata! >>
 << Cerca di schivarlo ancora! >>
Questa volta Croconaw non fece in tempo a evitare l’attacco, quindi venne sommerso da gigantesche pietre.
 << Forza Croconaw, cerca di usare di nuovo pistolacqua! >>
Il Pokemon di tipo acqua tentò di spostare le rocce che si trovavano su di sé, quindi con un forte getto d’acqua, tutte le pietre si lanciarono in aria e Croconaw fu di nuovo libero di lottare.
 << Ora usa gelodenti >>
 << Cerca di schivarlo! >>
Graveler non riuscì a evitare in tempo l’avversario così venne stretto da una morsa congelata.
 << Cerca di liberarti! >>
Il Pokemon cercò in tutti i modi di difendersi ma il morso di Croconaw era molto potente.
 << Forza ce la puoi fare! Ancora un piccolo sforzo! >>
Graveler concentrò tutta la forza che gli restava in unico punto, poi riuscì a fatica a spingere via il nemico che cadde a terra a causa del potente attacco subito.
 << Croconaw, non mollare! >>
Il suo allenatore cercò in tutti i modi di far rialzare Croconaw ma lui rimase per terra senza muovere un minimo muscolo.
 << Sì abbiamo vinto!! Bravo Graveler, sei stato magnifico!! >> Lisa e i suoi amici si complimentarono con Graveler e gli altri Pokemon ma soprattutto con l’allenatrice che aveva dato una parte di sé per vincere.
 << è stata solo fortuna >> replicò Komor.
 << Ammettilo qui non si tratta di fortuna o sfortuna, tutto sta nel modo in cui alleni i tuoi Pokemon >>
 << Ti ho già detto che non ascolto consigli da principianti >>
 << Fa’ come vuoi >> concluse Lisa sorridendo a i suoi Pokemon.
 << Beh se non ti dispiace noi andiamo ad Azalina. Ciao >> dissero i ragazzi incamminandosi nuovamente verso la città.
Che cosa accadrà ai nostri protagonisti una volta arrivati? Lo saprete nel prossimo capitolo!
ANGOLO AUTRICE
Cari lettori,
eccomi di nuovo qui con il settimo capitolo. La lotta sembrava interminabile perché tutti e due gli allenatori dimostrano delle doti anche se completamente diverse. Alla fine Lisa e i suoi Pokemon vinsero la lotta. A quel punto non rimaneva altro che raggiungere Azalina! Nel prossimo capitolo ai nostri amici spetterà qualcosa di triste per alcuni e felice per altri. Se siete ansiosi di scoprire tutto ciò leggete il prossimo capitolo!!
Grazie come sempre.
La vostra autrice Niky.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** La separazione ***


I ragazzi dopo una lunga camminata, raggiunsero finalmente la città di Azalina …
 << Finalmente siamo arrivati! Che bella questa città! >> disse Lisa.
 << Già, è piena di vegetazione l’ideale per i Pokemon! >> rispose Ben sorridendo.
 << Ehi ragazzi, secondo la mappa qui nei dintorni ci dovrebbe essere una pensione Pokemon! >> disse Simona osservando la cartina.
 << Ah eccola, si trova là in fondo >>
 << Allora che aspettiamo, raggiungiamola >> rispose Kendra << L’ultimo che arriva è un maiale!! >>
 << Ehi aspetta non vale sono partita tardi!! >>
“ Figurati se mi ascoltano sono già arrivati … “ disse Lisa sbuffando.
 << Dai muoviti Lisa! >> dissero i ragazzi con una certa agitazione.
 << Sì eccomi >>
 << E poi non eri poco atletica …! >> le disse Ben con il solito sorrisetto.
 << Non sono poco atletica sono soltanto partita tardi, niente di più >> si giustificò Lisa.
 << Io non ci scommetterei >>
 << Ehi smettetela voi due, litigate sempre! >> replicarono Kendra e Simona innervosite.
 << Ok la smettiamo … >>
I ragazzi quindi, entrarono nella pensione Pokemon. Il colore delle pareti era un arancione deciso e marcato, le poltrone situate al centro dell’edificio erano morbide e comode, inoltre  in fondo a destra vi era una ragazza seduta davanti alla cassa. Era alta e slanciata, aveva lunghi capelli biondi e lisci, gli occhi azzurri e una carnagione chiara.
 << Benvenuti il mio nome è Tania, come posso esservi utile? >>
 << Vorremmo solamente dare un’ occhiata! >> risposero i ragazzi.
 << Bene allora seguitemi >>
La ragazza li condusse alla porta esterna dell’edificio dove vi era un giardino immenso circondato da Pokemon e vegetazione.
 << Wow, che posto magnifico! >> esclamarono i ragazzi estasiati.
 << Questo è il luogo in cui teniamo i Pokemon degli allenatori. Se volete potete farlo anche voi! >> ipotizzò Tania.
 << Grazie per la proposta ma preferiamo tenerli con noi >> risposero i ragazzi.
 << Ok, non c’è problema! Piuttosto, avete visto gli annunci fuori dalla pensione Pokemon? >>
 << No, di che cosa si tratta? >> risposero curiosi.
 << Stiamo cercando del personale. Qualcuno di voi vorrebbe venire a lavorare qui? C’è posto per tutti quanti! >>
 << Ci piacerebbe molto ma non credo che accetteremo … >> rispose Lisa con rammarico.
 << Emh … a dire il vero non sarebbe male come idea … >> disse Simona arrossendo.
 << Penso che tu abbia ragione. D’altronde sapete che è sempre stato il nostro sogno! >> aggiunse Kendra.
 << Ma come ragazzi! Non potete lasciarci da soli, dobbiamo ancora continuare il viaggio! E poi Simona, non ricordi la promessa che abbiamo fatto al professore? Gli avevamo detto che avremmo completato il pokedex! >>
 << Lo so benissimo ma cercate di capirmi! Questo è il mio sogno e non posso assolutamente rifiutare! Un’occasione simile non mi ricapiterebbe più! >>  disse Simona cercando di giustificarsi.
 << Ma Simona non puoi farlo!! Che ne sarà della nostra amicizia e di tutto ciò che abbiamo costruito in questo viaggio?? >>
 << Lisa lascia stare, prova a immaginare di trovarti nei suoi panni… >> disse Ben poggiando la sua mano sulla spalla della ragazza.
 << Non mi importa niente! >> esclamò la ragazza scoppiando a piangere e correndo il più lontano possibile da quella situazione.
Si recò in un bosco come faceva nell’infanzia. Ogni volta che era triste o innervosita l’unica cosa che poteva consolarla era recarsi in mezzo alla vegetazione. Riusciva a rilassarla in ogni modo e quando esprimeva tutte le sue emozioni in quei luoghi, sembrava che la natura la ascoltasse e le desse un caloroso abbraccio per farla calmare. Si sedette su una pietra e fece uscire dalle ball i propri Pokemon.
 << Chikooo >>
 << Graveleeer >>
 << Pidgeottooo >>
I suoi amici cercavano di consolarla in ogni modo ma lei continuava a piangere alla sola idea che le sue amiche la stessero lasciando. Pian piano la ragazza incominciava a calmarsi e a capire che non si può impedire un sogno solo per sé stessi. Se quella era la loro scelta doveva solo appoggiarle e non discutere delle loro aspirazioni. Pensò di essere stata soltanto una sciocca ad averglielo impedito e che ora doveva farsi coraggio e accettare quella che era la realtà quindi si alzò decisa dalla roccia e si asciugò le lacrime.
 << Grazie amici miei, e grazie bosco. Mi avete sempre aiutata in tutte le situazioni! >> dopo quelle parole corse per raggiungere di nuovo la pensione Pokemon dove c’erano i ragazzi seduti su una panchina pensierosi. Sicuramente si erano preoccupati per Lisa e aspettavano con ansia il suo ritorno.
 << Lisa eccoti finalmente >> esclamarono i ragazzi con sollievo.
 << Kendra, Simona scusate tanto per prima. Sono stata solamente una stupida! Se questo è il vostro sogno non posso impedirvelo. Avete tutti i diritti per decidere il vostro futuro quindi mi scuso di nuovo e naturalmente potete lavorare lì se volete! >> disse Lisa a testa bassa cercando di farsi perdonare.
 << Ecco, questa è la vera Lisa! Grazie mille, certo che ti perdoniamo! >> risposero le due ragazze sorridendole.
 << Beh, a questo punto credo che sarà un addio >> disse Ben.
 << Potreste sempre venire a trovarci qualche volta! Nessuno ve lo vieta! >>
 << Già hai ragione! Allora ci salutiamo >>
 << Ciao ragazzi, fate buon viaggio ma soprattutto cercate di vivere giorno per giorno delle belle esperienze che vi facciano crescere una vita felice >> li salutò Kendra abbracciandoli.
 << Con voi ho trascorso esperienze indimenticabili e con tutta sincerità mi dispiace che un sogno mi abbia portato ad una separazione di alcuni miei amici. Però sono consapevole che per seguire le proprie aspirazioni bisogna fare dei sacrifici quindi cercherò di essere forte e lo stesso dovrete fare voi! Grazie per tutto quello che avete fatto per me! >> disse Simona con le lacrime agli occhi.
 << Fatevi dare un abbraccio! >> disse Ben sorridendo.
 << Bene allora spero ci rivedremo presto! >>
 << Lo speriamo anche noi! Ciao ragazze! >>
 << Ciao, buona fortuna! >> Conclusero le due allenatrici.
Ora i nostri amici si sono separati. L’avventura sarà piuttosto difficile da superare senza la compagnia delle altre due ragazze. Che cosa accadrà? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
ANGOLO AUTRICE
Cari lettori,
ci siete rimasti male vero? Purtroppo la vita è questa! A volte si è felici e a volte no. Spero tanto che il capitolo vi sia piaciuto e poi state tranquilli, non saranno solo in due a continuare il viaggio ma questo lo scoprirete più avanti.
La vostra autrice Niky

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Il Bosco di Lecci ***


Capitolo 8: “ Il bosco di Lecci “

 

Lisa e Ben si stavano incamminando, quando videro in lontananza le due ragazze che cercavano di raggiungerli con agitazione.
 << Ehi, ragazzi fermatevi un attimo >> disse Simona ansimando.
 << Certo, c’è qualche problema? >> domandò Ben incuriosito.
 << Ecco, abbiamo pensato che forse sarebbe stato meglio che voi vi ricordaste di noi, grazie a un piccolo dono >> rispose Kendra sorridendo.
 << Vale a dire? >>
 << Vogliamo regalarvi queste uova Pokemon. Spero che accetterete questo ringraziamento da parte nostra! >> disse Simona sorridendo.
 << Wow, sono bellissime! >> esclamò Lisa stupefatta << Non dovevate assolutamente disturbarvi!>>
 << Questo è il minimo che possiamo fare per voi >> risposero le due ragazze << scegliete quello che preferite! >>
Lisa prese con sé un uovo di colore rosso acceso con alcune sfumature più chiare. Ben invece scelse l’altro uovo di colore azzurro e giallo in parte.
 << Chissà che Pokemon si trovano al loro interno… >> si domandò il ragazzo, osservando con sguardo attento e preciso le due uova.
 << Potrete scoprirlo solo dopo alcuni giorni, quando si schiuderanno >> spiegò Simona.
 << Non vedo l’ora di scoprire quale sarà il mio nuovo Pokemon! >> esclamò Lisa.
 << Bene, ora ci siamo finalmente tolte un peso dal cuore! Adesso cosa farete? >>
 << Non lo sappiamo di preciso, ma fra non molto mi dovrò allenare per la lotta in palestra… >>
 << Beh, allora possiamo solo augurarti buona fortuna! >>
 << Ehi! Guardate che porta sfortuna dirlo! >> replicò Lisa arrabbiata.
 << Ops, scusa! Allora in bocca al lupo! >>
 << Ora va meglio! >> rispose Lisa sorridendo.
 << Ragazzi, intanto che voi chiacchieravate ho osservato la mappa di Azalina, e ho scoperto che qui nei dintorni si trova il Bosco di Lecci. Magari possiamo visitarlo! >> propose Ben, sperando che accettassero.
 << Per me non c’è nessun problema >> rispose Lisa entusiasta.
 << Allora veniamo anche noi! Tanto per  ora, nella pensione Pokemon, non c’è lavoro urgente da sbrigare quindi una piccola vacanza ci può stare! >> disse Simona prendendo il suo zainetto da viaggio e mettendoselo sulle spalle.
 << Adesso si può andare >> concluse Ben felice di avere di nuovo al suo fianco Kendra e Simona.
 I ragazzi a questo punto, si diressero al Bosco di Lecci in cerca di nuove avventure, o forse è meglio dire guai?
 
 
 << Ehi! Scusate, potete aiutarmi a ritrovare i miei Farfetch’d? Sono scappati perché hanno visto un enorme Pokemon che si dirigeva verso di loro. Non so dirvi di preciso di quale si trattasse, ma ve lo posso descrivere: era di colore viola con tre corna sulla testa, l’addome e le zampe grigio chiaro, l’interno delle orecchie verde acqua e una lunga coda >> disse un ragazzo dai capelli castani e dagli occhi celesti, con la carnagione chiara, alto e abbastanza muscoloso.
 << Secondo la mia esperienza dovrebbe essere proprio un Nidoking. Se la mia deduzione è esatta i tuoi Pokemon sono in grave pericolo! >> ipotizzò Ben << quanti sono? >> domandò.
 << Sono esattamente quattro. Vi prego di aiutarmi, ci sono molto affezionato e poi li dovevo esaminare al laboratorio di mio padre! >>
 << Ok, stai tranquillo. Riceverai i tuoi Pokemon immediatamente, forza andiamo a cercarli! >> li intimò Lisa.
A questo punto i quattro ragazzi, girarono per tutto il bosco in cerca dei Farfetch’d, ma di loro non vi erano tracce. Solo dopo aver raggiunto un grande albero, sentirono i loro gridolini impauriti…
<< Da questa parte! Li ho trovati! >> esclamò Kendra.
Tutti la raggiunsero con agitazione. Speravano che i guai fossero finalmente finiti, ma non lo erano affatto…
 << Ehi, quelli sono un Nidoking e un Nidoqueen! Fatemi controllare >> disse Ben ansioso.
 << Nidoqueen, il Pokemon trapano. Il suo corpo è coperto di squame appuntite. Non indietreggia davanti ad alcun attacco >>
 << Nidoking, il Pokemon trapano. Ha una coda spessa e potente. Se avvolge un nemico, può facilmente spezzargli la spina dorsale >> spiegò il pokedex.
 << Non so perché, ma credo che difficilmente usciremo sani e salvi da questa situazione… >>
 << Vogliono combattere contro i poveri Farfetch’d, ma perché? >> si chiese Ben incuriosito.
 << Non c’è tempo per le spiegazioni, andiamo a salvarli! >> esclamò Simona preoccupata.
 << Un momento! Secondo me, loro stanno cercando i propri piccoli e quando li hanno persi, i primi Pokemon che hanno visto erano loro. È per questo che sono tanto arrabbiati! Lisa e io andremo a cercarli, e voi occupatevi di loro >> disse Ben sicuro delle sue parole.
 << E come? >> domandarono le due ragazze.
 << Distraeteli, anzi attaccateli! Così quando saranno senza forze potremo agire con sicurezza nel consegnarglieli! >> concluse Ben, che si diresse insieme a Lisa nel cuore del bosco alla loro ricerca.
 << Forza Spinarak! >> esclamò Kendra.
 << Vai Hoothoot! >> disse Simona.
I due Pokemon scesero in campo e anche se la loro dimensione, in confronto ai due nemici, era colossale non avevano affatto paura.
 << Forza Spinarak, usa veleno spina! >> 
Il ragnetto lanciò delle spine velenose in direzione di Nidoqueen e il colpo andò a segno ma non aveva subito molti danni.
  << Hoothoot, usa ipnosi! >> purtroppo la mossa fallì e Nidoking si difese utilizzando doppio calcio e scaraventandolo violentemente a terra.
 << Non ti arrendere, usa di nuovo ipnosi! >>
Purtroppo la mossa fallì di nuovo, e l’avversario cercò di colpirlo ancora con doppio calcio.
 << Cerca di schivarlo! E ora usa ipnosi un’ ultima volta! >> spiegò l’allenatrice.
Questa volta Hoothoot riuscì ad attaccare, e il nemico si mise a barcollare dalla stanchezza. Fece ancora tre passi, poi cadde a terra e si mise a dormire.
 << Bene! La madre è sistemata. Ora tocca a te Kendra! >> disse Simona.
 << Forza Spinarak, è il tuo turno! Usa sfuriate su Nidoking! >>
Il Pokemon corse in direzione del nemico, tirò fuori le sue unghie aguzze e graffiò ripetutamente l’avversario; a quel punto Nidoking, contrattaccò utilizzando beccata.
 << Spinarak veloce, usa ragnatela! >>
Il piccolo ragno, creò rapidamente un’ enorme ragnatela che avvolse il nemico e gli impedì di attaccare.
 << Adesso usa furtivombra! >>
La mossa lo colpì in pieno dato che l’avversario non poteva difendersi, quindi Nidoking chiuse gli occhi stremato. 
 << Evvai! Siamo state grandi! >> esclamarono in coro le due ragazze << ora non ci resta che aspettare Lisa e Ben….  ah, eccoli che arrivano! >>
 << Eccoci! Abbiamo i due piccoli Pokemon: Nidoran femmina e Nidoran maschio! >>
 << Che carini! >> esclamò Simona.
 << Sei sempre la solita!! Ahah >> ridacchiarono gli altri tre ragazzi.
 << Poche chiacchiere, forza restituiamo i Pokemon ai loro genitori! >>
Portarono i piccoli al fianco di Nidoqueen e Nidoking, poi Kendra ordinò a Spinarak di distruggere la tela in cui era avvolto il padre dei cuccioli.
 << Finalmente possiamo andare a prendere i Farfetch’d! A proposito, dove si sono cacciati? >> chiese Lisa preoccupata.
 << Non lo so, durante la lotta li ho visto scappare in quella direzione, a nord >> rispose Simona indicando con l’indice un punto del bosco.
 << Andiamo a vedere! >> esclamò Ben << Eccoli, sono laggiù, ma sono soltanto tre! >>
 << Come tre? Dove sarà l’ultimo? Ehi, come mai quelle facce? >> domandò Ben incuriosito.
 << Guarda ai tuoi piedi >> gli risposero gli altri.
 << Ehi! Cosa ci fai qui abbracciato alla mia gamba? >> chiese Ben preoccupato.
 << Credo sia contento che tu l’abbia salvato quando stava per essere colpito >>  rispose Lisa.
 << Non mi ricordo che tu stessi salvando uno dei Farfetch’d… >>
 << è successo quando voi combattevate contro Nidoqueen: Nidoking ha visto che c’era un Farfetch’d lì vicino e ha provato ad attaccarlo. Fortunatamente Ben l’ha visto, ed è riuscito portarlo in salvo il più lontano possibile >> spiegò Lisa con ammirazione.
 << Beh, devo dire che è un Pokemon davvero notevole! Aspettate, prendo il pokedex >>
 << Farfetch’d, il Pokemon Selvanatra. Se qualcuno disturba la crescita dei gambi, per lui così preziosi, lo blocca usando il suo come arma >> spiegò la voce metallica del pokedex.
 << Non è affatto male come Pokemon! >>
 << Ehi, avete ritrovato i miei Farfetch’d! Non so proprio come ringraziarvi! >> esclamò il ragazzo contento << Ah, che sbadato non mi sono ancora presentato. Il mio nome è Jake, lieto di conoscervi! >>  
 << Io invece sono Lisa e gli tre sono Ben, Kendra e Simona >> si presentarono gli altri.
 << Quel Farfetch’d sembra proprio affezionato a te! Se vuoi te lo posso pure regalare >> propose Jake.
 << Ne sarei molto fiero! >> rispose << Tu sei d’accordo Farfetch’d? >> gli domandò.
 << Farfeeetch’d! >> rispose il Pokemon sorridendo.
 << Bene, allora vai pokeball! >>
La ball cadde sulla testa del Pokemon e poi lo avvolse al suo interno. Non si mosse nemmeno una volta, infine una fioca luce gialla illuminò il centro della pokeball.
 << Sì, ho catturato un nuovo Pokemon!! >> esclamò Ben entusiasta.
 << Spero che vi troverete bene insieme! Comunque, come vi dicevo prima, non saprei come sdebitarmi con voi e … idea! Voi ora state facendo un viaggio per tutte le città di questa regione, è corretto? >>
 << Sì, hai indovinato in pieno >>
 << Beh, allora il modo migliore per ringraziarvi, sarebbe quello di aiutarvi nel vostro cammino. Ci state? >>
 << Io sono d’accordo! >> esclamò Lisa.
 << Anche io! >> disse Ben.
 << Direi che vi serviva proprio qualcuno che in qualche modo ci sostituisse. Adesso siete in tre e non più due! >> risposero Simona e Kendra contente.
 << Perché, voi non fate parte di questo gruppo? >>
 << Lo eravamo, ma ora abbiamo trovato lavoro nella pensione Pokemon che si trova nelle vicinanze, e ci siamo divisi >>
 << Ah, ho capito. Beh, adesso il sole è quasi tramontato, e il mio stomaco comincia a brontolare terribilmente. Andiamo a mangiare?
 << Sì, e brinderemo al nostro nuovo ospite! >>
 
ANGOLO AUTRICE
 
Cari lettori, ecco a voi l’ottavo capitolo. Scusate se l’ho pubblicato ora, ma in questi giorni sono stata parecchio occupata e non ho potuto accontentarvi. Come sempre ringrazio chi recensisce le mie storie o le segue soltanto; accetto consigli e critiche.
Un grosso bacio dalla vostra autrice Niky! 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** La Danza dei Jumpluff ***


Il giorno successivo, i tre ragazzi, si svegliarono di soprassalto a causa di un grande chiasso. Si alzarono confusi, strofinandosi gli occhi e videro affacciandosi alla finestra numerosi gruppi di gente, che passeggiavano tra le bancarelle della città. Inoltre erano appesi dovunque cartelli con l’immagine di alcuni Jumpluff, che volavano allegramente nel cielo nel periodo notturno.
 << Ehi ma cosa sta succedendo là fuori? >> domandò Lisa sorpresa.
 << Ah! Mi stavo dimenticando!! Stasera ci sarà la tanto attesa danza dei Jumpluff!! >> gridò Jake.
 << La danza dei Jumpluff?? >> si domandarono a vicenda Lisa e Ben.
 << Sì! Avviene ogni dieci anni, ed è davvero straordinaria! Dovete sapere che durante quell’ avvenimento migliaia di stelle cadenti ricoprono il cielo di Azalina ma solo una può far sì che si avveri un desiderio! >>
 << Wow! Io di certo non mancherò! >> rispose Lisa sognante.
 << Nemmeno io! Forza, facciamo una breve passeggiata tra le bancarelle e attendiamo la sera, che ne dite? >>
 << Un’idea magnifica! Prima però, dobbiamo avvertire anche Kendra e Simona >> disse Lisa che si stava già preparando per raggiungerle.
Così, i tre ragazzi, si misero in marcia per raggiungere la pensione Pokemon. Fu davvero un’impresa all’incirca impossibile, riuscire a farsi strada tra la folla del paese. Alla fine però riuscirono, con un po’ di fatica, a raggiungerle nel loro negozio, semplice e modesto, e dopo le spiegazioni tutti quanti passeggiarono tra le numerose bancarelle affollate. Si poteva trovare di tutto da libri interi che fornivano maggiori spiegazioni sulla danza dei Jumpluff, a semplici poster raffiguranti l’avvenimento; da portachiavi a giocattoli dalla forma di Jumpluff. Inoltre migliaia di coriandoli erano sparsi per la città e sembrava di camminare su un tappeto morbido e colorato. La giornata si presumeva molto divertente, infatti Jake inavvertitamente, calpestò la zampa di un Pinsir, il quale lo rincorse per tutta la città tra le facce divertite della folla e le risate degli altri compagni.
 << Ehi ragazzi, non state lì impalati e aiutatemiiiii!! >> urlò Jake terrorizzato.
Gli altri sembravano non ascoltarlo e continuare a ridere senza muoversi minimamente. Solo Lisa accorse in suo aiuto, spaventando Pinsir con i propri Pokemon e facendolo allontanare.
 << Grazie Lisa, se non ci fossi stata tu chissà cosa mi sarebbe accaduto! >> la ringraziò con il fiatone.
 << Di niente …! >> rispose Lisa, accennando un piccolo arrossamento del viso.
 << Ahahah, è stato troppo divertente!! >>
 << Ehi Ben la vuoi smettere per favore?? >> gli rispose rosso dalla rabbia.
 << Come faccio a smettere? Davvero, eri ridicolo! >>
 << Adesso ti faccio vedere io brutto antipatico … >> rispose avvicinandosi minacciosamente.
I due incominciarono ad azzuffarsi e stavolta la gente non rise solo di Jake, ma anche di Ben che cercava di strappargli i capelli.
 << Adesso bastaaaa! >> disse Simona prendendoli per le orecchie << Se volete litigare >> disse con una voce calma e quieta << NON FATELO QUI CHIARO!!?? >> gridò esasperata.
 << Sì certo scusaci! >> riposero abbracciandosi, più terrorizzati del solito, fingendo di essere buoni amici.
 << Benissimo ora possiamo continuare >> concluse sorridendo, come se non fosse accaduto niente. Intanto, in fondo alla folla, videro Komor che li stava raggiungendo divertito.
 << Buongiorno sfigati, vedo che avete trovato un nuovo lavoro! >>
 << E quale sarebbe? >>
 << I clown, ovvio! Ahah >> rispose ridacchiando.
 << Senti ne ho già abbastanza di quei due, quindi se non vuoi fare la stessa fine, TI CONVIENE SPARIRE! >> disse Simona infuriata.
Kendra vide che dietro di lei c’erano Ben e Jake che gesticolavano per fargli capire di andarsene in fretta!
 << Certo me ne vado, d’altronde perdo solo tempo con voi e i due clown sfigati >>
“ Adesso ha davvero superato il limite!! “ pensò Ben tra sé e sé, correndo in sua direzione per azzuffarsi nuovamente.
 << Ora vado, Skarmory usa turbosabbia! >>
 << Una lieve tempesta di sabbia gli diede tempo di sparire senza farsi vedere, prima di essere picchiato da Ben. Egli infatti si lanciò verso Komor ma poi lo perse di vista e cadde a terra.
 << Benissimo! Ora sei tu il clown della città e non più io! >> ridacchiò Jake facendogli la linguaccia. Poi però videro lo sguardo minaccioso di Simona, perciò smisero subito di prendersi in giro. Dopo una giornata di intere risate e dopo il pranzo e la cena in anticipo a causa dello stomaco senza fine di Ben, la sera arrivò e l’avvenimento era alle porte. Decisero prima di riposare nella propria stanza dopo la lunga camminata in città e ,con loro sorpresa, trovarono uno Skiploom sul davanzale della finestra, a cui scesero alcune piccole lacrime.
 << Guardate è uno Skiploom! >>
 << Fatemi controllare! >> disse Ben curioso.
 << Skiploom, il Pokemon Gramigna. I petali del fiore sul capo si aprono per assorbire la luce solare o lunare >> spiegò la voce metallica del pokedex.
 << Ehi piccolo, come mai piangi? >>
 << Skii >> rispose lui sconsolato.
 << Credo che voglia partecipare anche lui alla danza dei Jumpluff ma prima deve eseguire un’ ultima evoluzione! >> disse Kendra con un viso triste.
 << Beh, che problema c’è? Lo alleneremo noi! >> disse Lisa.
 << Skiplooom! >> rispose il Pokemon felice.
 << Dai vieni, andiamo nel giardino sul retro! >>
 
 << Che mosse possiede? >> domandò Lisa.
 << Vediamo … può usare megassorbimento, colpocoda, sintesi e azione >>
 << Bene, allora vai Graveler! >>
 << Graveleeer! >>
 << Ascolta, gli attacchi devono essere più deboli possibile ok? Non dobbiamo fargli male! Forza usa rotolamento >>
Il Pokemon creò delle minuscole pietre e le lanciò lentamente in sua direzione.
 << Bene Skiploom, usa azione per eliminare quelle pietre! >>
 << Il Pokemon preparò l’attaccò ma poi, terrorizzato, rinunciò e si nascose dietro un cespuglio. Le pietre lo colpirono ugualmente e lui emise un gridolino di dolore.
 << Cosa?? Così non si evolverà mai! Skiploom non avere paura! Se trovi il coraggio dentro te stesso vedrai che niente ti potrà fermare! Vuoi o non vuoi partecipare alla danza dei Jumpluff??>>
Quelle parole gli risuonarono nella mente. Dopo un’attenta riflessione i Pokemon ricominciarono l’attacco ma lui preso dalla paura, si nascose di nuovo.
 << Forza ce la puoi fare! Riproviamo!! >> esclamò decisa.
 << Skiii! >> ora anche lui sembrava avere capito la lezione.
 << Forza Graveler, di nuovo! >>
Questa volta Skiploom usò azione e distrusse le piccole pietre.
 << Bravissimo!! Ora passiamo alla difficoltà 2! Forza Graveler, le pietre più grandi e la forza maggiore! >>
Anche questa volta Skiploom riuscì a contrattaccare e superare una nuova difficoltà! Continuarono ad allenarsi sino ad arrivare alla difficoltà 10! Graveler ci mise tutta la sua forza e stavolta non si trattenne. Il piccolo Pokemon vide degli enormi massi di pietra arrivare in sua direzione. Il suo primo istinto fu di nuovo quello di scappare, ma poi si fece coraggio e affrontò il colpo. Purtroppo non riuscì a contrattaccare in tempo e fu travolto dalle pietre ma non si dava per vinto. Voleva a tutti i costi evolversi perciò infuriato utilizzò prima colpocoda per indebolirlo, poi megassorbimento con tutte le sue forze! Graveler sorpreso fu spinto a terra dall’enorme potenza che aveva acquisito il piccolo Pokemon! Sembrava pronto per l’evoluzione, ma ancora ci voleva un piccolo allenamento.
 << Bravissimo! Vedo che hai capito! Forza allora, Graveler sassata! >>
Skiploom respinse facilmente quel colpo e in quel momento una luce bianca lo avvolse completamente. Dopo qualche secondo, quando si dissolse, al posto di Skiploom trovarono un simpatico Jumpluff!
 << Evvai, ce l’abbiamo fatta! Complimenti! >>
 << Jumpluuuuff >> il Pokemon sorrise contento della sua evoluzione, poi usò sintesi per ricaricare le energie.
 << Vediamo un po’ …! >>
 << Jumpluff, il pokemo Gramigna. Sospinto dal vento controlla con abilità i semi a batuffolo di cotone per volare persino intorno al mondo. Inoltre ogni 10 anni può essere svolta la loro magica danza lunare >>
 << Benissimo, ora che sei pronto va’ dai tuoi amici e preparati per la danza! >>
 << Jumpluuuf! >> il Pokemon ringraziò felice gli allenatori poi raggiunse gli altri Pokemon. Era finalmente arrivato il momento!
Tutti corsero al centro della città dove si trovavano tantissimi Jumpluff pronti per la magica danza. Ad un certo punto tutti si alzarono in cielo e svolazzarono qua e là in perfetta sincronia. In lontananza si videro migliaia e migliaia di stelle cadenti avvicinarsi alla città e tutti osservavano il cielo in cerca della stella giusta. Anche gli allenatori erano alla sua ricerca quando il Jumpluff di prima si avvicinò a Lisa e la guidò alla stella cadente che avrebbe fatto avverare qualsiasi desiderio. Lo ringraziò con un piccolo sorriso, poi espresse il suo desiderio. Jumpluff aveva scelto lei perché sapeva che possedeva un cuore nobile e avrebbe espresso sicuramente un desiderio che riguardasse la felicità nel mondo. Intanto una polvere magica cadde sulla testa di Lisa ma nessuno se ne accorse tranne lei, Jumpluff e i suoi piccoli Pokemon. Quello fu un avvenimento speciale per tutta l’umanità e per il fantastico mondo dei Pokemon!!
 
ANGOLO AUTRICE
Cari lettori, eccomi qui con il decimo capitolo! Scusate l’enorme ritardo ma sono stata occupata con altri testi incluso il primo capitolo della nuova storia di Johto. Lungo vero?? Mi era venuta un bel po’ di ispirazione e mi sono lasciata andare …! Riguardo al rossore di Lisa penso che abbiate già capito cosa succederà, ma riguardo al tema dell’amore accadrà anche un imprevisto! Inoltre i Jumpluff… carinissimi vero?? Non potevo non metterli in qualche storia!! Innanzitutto spero che vi sia piaciuto e ringrazio chi segue le mie storie recensendole o chi le legge soltanto. Vi mando un bacio! Ah, dimenticavo! Questo capitolo è dedicato a Dark Riocha!! A presto!
La vostra autrice niky!

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Qualcosa di più ***


Dopo quella magnifica serata, i ragazzi si svegliarono abbastanza tardi. Tutti tranne Lisa, sdraiata sul prato a osservare il cielo insieme ai suoi piccoli amici.
 << Chikooo >>
 << Piiii >>
 << Gra graa >>
Chikorita, Pidgey e Graveler, giocavano allegramente saltellando per il prato, quando videro in lontananza un Farfetch’d che li raggiungeva.
 << Pii? >>
 << Ehi, ciao piccolino che ci fai qui? >> domandò Lisa curiosa.
 << Cosa ci fai tu qui!? Come mai ti sei alzata così presto? >> disse Jake che si trovava esattamente dietro di loro.
 << Oh ciao Jake, non avevo sonno e sono venuta qui a riposarmi … >> rispose sbadigliando.
 << Si vede che hai sonno! >>
 << Cosa? No io non sono stanca! >> rispose fingendo di non esserlo.
 << Dai che ti porto a dormire! >> concluse, prendendola in braccio e portandola nella sua stanza.
 << Ehi, fermo! >> disse Lisa ridacchiando << Mettimi giù! >> continuò sorridendo, mentre il suo viso diventò abbastanza rosso che Jake lo notasse.
 << Non ti mollo, mi dispiace ma non mi farai cambiare idea >> rispose sorridendole.
 << Ok e va bene! Ho un sonno tremendo … >> disse rassegnata.
 << Visto? Ti conosco da due giorni e già so come ti comporti! Ecco, ora ti metto giù >> disse, portandola nel suo letto.
 << Grazie … >> disse socchiudendo gli occhi.
 << Buona dormita principessa … ops! >> Jake si era lasciato andare, ma per fortuna lei stava già dormendo e non sentì le sue ultime frasi.
Intanto, dietro la stanza, c’erano i Pokemon di Jake e Lisa che ridacchiavano conoscendo i sentimenti dei due ragazzi. Continuavano a discutere quando una voce li interruppe.
 << Ehi voi, che avete da ridere? Vi immagino al mio posto, non è facile dirglielo! >> disse loro cercando di giustificarsi, ma i Pokemon continuavano a ridere. Decise così di allontanarsi e di lasciarli stare ma un’altra persona li stava osservando a loro volta. Era Ben, che sbuffò e se ne andò da quella stanza. Che anche lui fosse innamorato di Lisa?
 
 << Finalmente ti sei svegliata! >> esclamò Jake che la stava osservando da molto.
 << Già! Ma dove sono gli altri? >>
 << Sono già a fare colazione … di un po’, a te piace per caso qualcuno …? >> le chiese titubante.
 << Emh … non lo so, perché? >>
 << Niente, era solo una curiosità …! >>
 << Beh, io vado in giardino … non ho molta fame, vieni anche tu? >>
 << Sì certo >> rispose arrossendo.
I due si recarono sul prato e si sdraiarono di nuovo ad osservare il cielo.
 << Ti piace molto la natura, non è così? >> le domandò sorridendo.
 << Sì, la adoro! A te piace? >>
 << Ovvio! Però mi piace anche qualcun altro … >>
 << Cosa? >> domandò Lisa perplessa.
 << è una persona …! >> rispose fissandola continuamente.
 << Chi sarebbe …? >> disse titubante.
 << Tu! >> concluse, poi le si avvicinò e i due si abbandonarono in un fantastico bacio. Lisa non voleva assolutamente staccarsi da Jake, perché anche lei provava lo stesso sentimento: amore!
Ben, li aveva seguiti di nuovo perché sapeva che cosa sarebbe accaduto. In quel momento si sentì deluso ma maggiormente invidioso.
 << Cyndaquil, usa comete su Jake! >> disse sottovoce.
Il tipo fuoco lanciò delle piccole comete in sua direzione, poi insieme all’allenatore, si allontanarono in fretta ma restarono in osservazione.
 << Ahi! >> gridò Jake << Ma che cos’era? >> si domandò guardandosi intorno.
 << Non lo so …! >> rispose Lisa ancora rossa per l’emozione.
 << Beh … insomma … vuoi essere la mia ragazza? >> le chiese ugualmente fissandola attentamente negli occhi.
Ci pensò qualche secondo, poi convinta gli diede risposta: << Sì, certo! >>
 I due questa volta si abbracciarono amorevolmente ma Ben, che li osservava, ordinò al suo Pokemon di attaccare di nuovo.
 << Ahi!! Ancora! >> gridò esasperato.
 << Sarà meglio allontanarci da qui …! >> gli consigliò Lisa.
 << Lo diciamo agli altri? >>
 << Sì, va bene! >>
I due allenatori tornarono al centro Pokemon abbracciati, sotto lo sguardo furioso di Ben che continuava a sbuffare. Poi raggiunse più in fretta che poté gli altri ragazzi per non farsi scoprire da Lisa e Jake.
 << Eccoti finalmente!! Ma dov’eri? >>
 << Emh … non trovavo più Cyndaquil ma poi l’ho ritrovato …! Vero? >> disse Ben tirando una pacca sulla spalla al suo Pokemon.
 << Cyn … Cyndaquil! >> affermò il tipo fuoco sotto lo sguardo truce del suo allenatore.
 << Ciao ragazzi scusate il ritardo! >> dissero due voci in lontananza.
 << Eccovi! >> esclamarono sollevati << credevamo che vi fosse accaduto qualcosa! >>
 << Beh, in effetti qualcosa è successo! >> disse Lisa imbarazzata.
 << Cioè? >> la incitarono a continuare.
 << Io e Jake ci siamo fidanzati! >> esclamò sorridendo.
 << Wow! Auguri! >> dissero gli altri sorpresi ma allo stesso tempo felici per loro. Tutti erano contenti di quella scelta, tutti tranne Ben che fingeva di sorridere. Intanto i due stavano di nuovo per baciarsi ma Ben li interruppe prontamente:
 << Ehi ragazzi, prima ho osservato la mappa di Azalina e ho scoperto che qui vicino si trova il pozzo Slowpoke! >>
 << Cosa sarebbe? >> domandarono perplessi.
 << Un pozzo dedicato agli Slowpoke che una volta li salvarono dal Team Rocket! Ora vi spiego meglio: l’unica cosa che passava in mente al Team Rocket era quella di conquistare il mondo intero e tenerlo sotto il suo dominio. Non hanno mai rinunciato a questo desiderio, difatti un giorno decisero che la prima città da conquistare sarebbe stata proprio Azalina, che si trovava nelle vicinanze. Dopo un piano attento e preciso, bersagliarono la città ma gli Slowpoke li fermarono appena in tempo ad un passo dalla conquista! Quel pozzo fu battezzato Slowpoke perché fu proprio lì che organizzarono il contrattacco! Inoltre in quel pozzo si trovano migliaia di Slowpoke e non sarebbe male visitarlo. Sembrerebbe l’attrazione della città! Allora, che ne dite?? >> propose Ben.
 << Davvero fantastico! Dai andiamoci! >> rispose Lisa entusiasta.

 
 << Wow, com’è profondo! >> esclamò Jake, stupito.
 << Forza Venonat, esci e usa azione su Jake! >> ordinò sottovoce.
Il Pokemon eseguì gli ordini e lo spinse per farlo cadere.
 << Ehi, ma cosa …? Aaaaaaaah >> Jake era appeso con una solo mano al secchio del pozzo, ma non avrebbe retto ancora per molto …
 << Jake!!! >> esclamò Lisa terrorizzata << forza Graveler, aiutami a tirarlo su!>>
Lisa e Graveler ci misero tutte le loro forze per tirarlo su e dopo qualche secondo di paura e fatica, i due riuscirono a salvarlo da un enorme pericolo.
 << Jake! Ho creduto che tutto fosse perduto! Non sai come mi sono spaventata >> disse Lisa abbracciando Jake con le lacrime agli occhi.
 Ben ancora non aveva capito che così facendo, stava migliorando il rapporto tra i due fidanzati!
 << Ben! Perché non mi hai aiutata?? >> gridò Lisa arrabbiata.
 << Scusami, ero terrorizzato e poi Cyndaquil … ecco … stava litigando con un altro Pokemon laggiù e sono andato a prenderlo! >> rispose cercando di giustificarsi.
 << Beh, ora sarà meglio tornare al centro Pokemon; è tardi e tra poco sarà ora di mangiare! >> disse Jake.
 << Ok, allora andiamo e domani visiteremo il pozzo con più tranquillità. Per oggi ne ho già abbastanza >> si lamentò Ben.
 << Perché? >>
 << Oh, è colpa di Cyndaquil che continua a fare disastri …!! >> rispose.
 
ANGOLO AUTRICE
 
Cari lettori,
Ecco a voi il cap. 11°! Lisa e Jake si sono fidanzati, contenti?? Però ci sono sempre gli imprevisti e Ben li vuole ostacolare. Riuscirà a separarli e a mettersi con lei?Scoprirete tutto ciò fra qualche capitolo, nel prossimo invece parlerò del pozzo Slowpoke.  Spero che il capitolo vi sia piaciuto e naturalmente ringrazio chi recensisce le mie storie o le segue soltanto. Un bacio dalla vostra autrice niky!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Le uova si schiudono ***


Lisa, quella notte, faticò ad addormentarsi. Ancora non poteva credere in quanto poco tempo, lei e Jake, si fossero fidanzati. In quel momento si ricordò il suo primo bacio: accadde quando aveva sei anni, con un bambino che poi si trasferì in un’altra città. Lei lo riteneva molto imbarazzante, considerando l’età. Non ne aveva mai parlato con nessuno, tranne che con sé stessa. Si considerava una stupida al solo pensiero di quella sciocchezza. Allora, era solo una bambina e non poteva capire le verità nascoste dell’ amore.  Ma ora, era diventata una ragazzina, e capiva benissimo che il fidanzamento era una relazione seria, da tenere sempre in considerazione. Il ricordo del bacio con Jake, però, la affascinava particolarmente. Era sicura di aver fatto la scelta giusta a stare con lui, e avrebbe sperato che nessuno si mettesse in mezzo alla loro relazione. Però, a sua insaputa, c’è qualcuno che farebbe ogni cosa pur di separarli, ma ancora , questo non lo capisce.
Dopo attente riflessioni, cercò di pensare a qualcos’ altro ma era davvero faticoso. Solo un pensiero, le varcò la mente: era il suo futuro. Pensò al suo desiderio di diventare campionessa della regione di Johto, e subito un grande sorriso la risollevò. Era di certo un’ impresa ardua, ma come sua madre le ripeteva sempre, doveva superare qualsiasi ostacolo si mettesse fra lei e i suoi sogni. La vita di una persona può essere distrutta in pochi secondi, ma i desideri no. Quelli non moriranno mai, basta solo crederci. Poi, decise che quel giorno si sarebbe allenata per lottare con il capo palestra di Azalina, Raffaello. A quei pensieri, non esitò a iniziare subito i combattimenti. Si alzò dal letto ben disposta, poi si recò all’ aperto e fece uscire dalle pokéball i suoi Pokemon. Li guardò attentamente: c’erano Chikorita, Graveler e Pidgeotto. Sapeva che avrebbe dovuto lottare contro i Pokemon di tipo coleottero, perciò avrebbe avuto un vantaggio lottando con Graveler e Pidgeotto.
 << Graveler e Pidgeotto, ora lotterete insieme! >>
 << Gra gra >> annuì Graveler.
 << Pidgeottoo >> acconsentì sicuro.
 << Chikoo >> il Pokemon annunciò,  indicando Pidgeotto, che sarebbe stato il primo a lottare.
 << Forza, usa raffica e tu Graveler, difenditi con Ricciolscudo! >> ordinò l’allenatrice.
Una potente raffica di vento si diresse a gran velocità contro il tipo roccia, che prontamente si difese con uno scudo celeste.
 << Bene, Graveler contrattacca con Rotolamento e tu, Pidgeotto, schivalo  e usa Attacco Rapido >>
Delle enormi pietre rotolarono verso l’avversario, che riuscì ad evitare i massi e ad attaccare rapidamente il Pokemon. Graveler però, si mosse appena dalla sua posizione.
 << Pidgeotto, usa turbosabbia e poi tornado, Graveler cerca di vedere dove la tempesta si dirada, e schiva subito l’attacco.
Il Pokemon volante sollevò una tempesta di sabbia, e Graveler si trovava completamente indifeso. Poi improvvisamente, notò che la tempesta si stava dissolvendo in un punto preciso e capì che stava arrivando l’attacco. Purtroppo non fece in tempo a schivare il colpo e fu avvolto da un tornado che lo trascinò via bruscamente. Questa volta, il tipo roccia era in grande difficoltà!
 << Graveler, non mollare! Usa di nuovo rotolamento >> ordinò la ragazza.
Ancora la tempesta non si era diradata, perciò Graveler aveva un vantaggio. Scagliò di nuovo dei massi contro l’avversario, che non vedendo nulla, fu colpito in pieno e buttato a terra subendo enormi danni.
A quel punto la tempesta svanì, e i due Pokemon si ritrovarono a faccia a faccia.
 << Bene, ora Graveler usa caduta massi e Pdgeotto, usa di nuovo tornado per non farti colpire! >> gridò, più decisa che mai.
Altri massi di pietra erano in direzione dell’avversario, ma sta volta l’attacco avvenne dall’alto. Pidgeotto cercò di non farli cadere su di sé utilizzando Tornado. Altra polvere si sollevò sul campo di lotta, senza lasciare il minimo orientamento all’allenatrice, che aspettava i risultati degli attacchi. Ci volle qualche secondo, poi all’improvviso, videro con grande sorpresa che i massi stavano spingendo via Graveler.
 << Ma chi sta facendo questo baccano >> disse Ben assonnato, che uscì dal centro Pokemon. Poi vide Graveler, trasportato dal suo stesso attacco, che stava volando in sua direzione.
 << Aaaaaaaa >>  Ben fece appena in tempo a gridare, poi Graveler gli arrivò addosso spingendolo contro il centro Pokemon.
 << Ahi, che male! Che modi sono, Graveler!! >> gridò arrabbiato l’allenatore.
 << Chikooo >> il Pokemon annunciò la sconfitta del tipo roccia, ormai esausto tra le braccia di Ben infuriato.
 << Ops, scusa Ben! Ci stavamo allenando per la lotta in palestra! >> si scusò dispiaciuta la ragazza.
 << A quest’ ora? Non è presto? >> domandò ancora sfinito.
 << Ma se sono le 10:30!! >> si stupì l’allenatrice con gli occhi sbarrati.
 << Appunto! È prestissimo, me ne torno a letto >> concluse lui, tornando nella sua stanza.
 << Che dormiglione! Non cambierà mai >> sospirò ridendo << Dai Graveler e Pidgeotto, tornate così vi faccio curare al centro Pokemon >> aggiunse, facendoli entrare nella ball. Dopo avergli fatto riprendere piene forze, li lasciò di nuovo riposare all’interno delle pokéball, lasciando Chikorita al suo fianco.
 << Forza Chikorita, andiamo a fare visita a Simona e Kendra >> propose l’allenatrice.
 << Chikooo >> il Pokemon annuì, contento di rivedere sia loro che i Pokemon.
A quel punto, si diressero allegri alla pensione Pokemon, modesta e accogliente e, a loro sorpresa, trovarono Komor che discuteva con loro.
 << Komor!! Cosa ci fai qui? >> domandò la ragazza stupita.
 << Devo ritirare un uovo Pokemon. A te cosa interessa? >> rispose stizzito.
 << Oh niente, ero solo curiosa. Ci si vede … >> concluse pensierosa, osservandolo andarsene senza saluti o ringraziamenti.
 << Ciao Kendra, ciao Simona! Sono contenta di vedervi! >> le salutò Lisa sorridendo.
 << Ciao, che sorpresa! >> risposero abbracciandola.
 << A proposito di uova Pokemon, il tuo si è schiuso? >> chiese curiosa Simona.
 << No non ancora. Proprio non vuole darsi una mossa >> rispose un po’ spazientita.
 << Chikoo!! >> esclmaò il tipo erba osservando un uovo.
 << Cosa sta succedendo Chikorita? >> domandò Lisa perplessa.
 << Guarda, l’uovo si sta schiudendo!! >> esclamò Kendra.
I presenti, videro che alcuni piccoli pezzi dell’ uovo stavano pian piano cadendo per terra. Mancava poco all’ atteso avvenimento. Ad un certo punto una luce bianca,  illuminò l’intera pensione Pokemon, lasciando attimi di tensione e sorpresa a tutti quanti. Poi il tutto si dissolse, e trovarono al suo posto un Pokemon dalle sembianze di una volpe rossa,  con un ciuffo, una coda bianca e l’addome arancione. Era chiaramente un tipo fuoco.
 << Guardate, è un Vulpix! >> esclamò stupefatta Lisa.
 << Come si dice sempre, si parla del diavolo e spuntano le corna! >> scherzò Simona ridendo.
 << Aspettate, se adesso l’uovo di Vulpix si è schiuso, significa lo stesso di quello di Ben >> ipotizzò Kendra.
 << Ragazzi!! Il mio uovo si è schiuso! >> esclamò Ben, entrando nella pensione correndo.
 << Visto? Si parla del diavolo e spuntano le corna >> aggiunse di nuovo Kendra, tra le risate dei presenti.
 << Quale Pokemon hai trovato? >> chiese Lisa curiosa.
 << Un Horsea! Stavo dormendo quando Cyndaquill mi ha svegliato e mi ha indicato l’uovo in mille pezzi. Quando mi sono alzato dal letto, ci è mancato poco che pestassi il Pokemon appena nato! >> spiegò l’allenatore << Ora ve lo faccio vedere >> continuò, portandolo fuori dalla pokéball.
Era un cavalluccio marino celeste, dagli occhi rossi,  con l’addome e la pinna dorsale giallastri. Si trattava di un Pokemon di tipo acqua!
 << Sono proprio carini!! >> esclamò Simona ammaliata.
 << Il tuo invece? >> domandò Ben a sua volta curioso.
 << Eccolo là! >> rispose indicando il piccolo Vulpix.
 << Appena Horsea lo vide, si mise a giocare con lui insieme a Chikorita, Ponyta,  e Marill.
 << Adesso lo esamino con il mio pokedex >> disse Lisa, estraendo l’ogetto dalla sua borsa.
 << Vulpix, il Pokemon Volpe. Crescendo la sua coda bianca, si colora e si divide in sei. È molto tenero e affettuoso e se attaccato da un nemico più forte, si finge ferito per ingannarlo e fuggire. Se le sei code si surriscaldano,  è segno di un’evoluzione >> spiegò.
 << Wow! È pieno di caratteristiche fantastiche! Perciò, quando avrà sei code rosse e se si surriscalderanno, avverrà l’evoluzione!! >> esclamò Lisa stupefatta.
 << Davvero magnifico! Ora esamino il mio >> disse Ben.
 << Horsea, il Pokemon drago. Con le sue pinne grandi e ben sviluppate, nuota all’indietro per tenere lo sguardo volto verso il pericolo, sputando dalla bocca inchiostro appena avvertito >>
 << Sono davvero splendidi! >> esclamarono Ben e Lisa.
 << Non vedo l’ora di farlo vedere a Jake! >>

ANGOLO AUTRICE 

Cari lettori, Lisa si sta allenando per il grande evento e, con sua grande sorpresa,  il suo uovo e quello di Ben si schiudono, trovando al loro posto un vulpix e un Horsea. Che sorpresa!! Nel prossimo capitolo già disputeranno le loro prime lotte. Si riveleranno campioni sin dall'inizio? E cosa accadrà? Lo scoprirete al prossimo capitolo!
Un bacio dalla vostra autrice niky!

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Vulpix vs Horsea ***


 << Ciao ragazzi, che ci fate tutti qui? >> domandó Jake sull' uscio della porta.

 << Oh, eccoti Jake! Il mio uovo si è appena schiuso e ne è nato un piccolo Vulpix! >> esclamó Lisa sorridendo.

 << Non dimenticarti del mio Horsea! >> aggiunse Ben indicandolo. 

 << Fantastico! Avete giá provato a misurare la loro potenza in una lotta? >> domandó il ragazzo. 

 << Non ancora, ma sarebbe davvero un ' ottima idea >> pensó Lisa, fissando Ben per cercare il suo consenso. 

 << Sono d' accordo! Proporrei di iniziare subito >>

 << Ci sto! Anche se il tuo pokemon é un tipi acqua, la vittoria sarà comunque nelle nostre mani! >> lo sfidó lei.

 << Staremo a vedere >> concluse, poi giunsero all' aperto, pronti per una sfida ad armi pari.

 << Forza Horsea, esci e combatti! >>

 << Vai Vulpix, fagli vedere chi sei! >>

I due allenatori richiamarono in campo i propri pokemon.

 << Io saró l'arbitro! Lisa farà la prima mossa in quanto lo svantaggio >> ordinó Jake.

 << Bene, Vulpix vai con attacco rapido! >>

 << Schivala! >>

Il tipo fuoco sferró un rapido attacco che purtroppo, Horsea non fece in tempo ad evitare. Ció nonostante, gli provocó pochi danni. 

 << Horsea, usa bolla! >>

 << non farti colpire! >>

Il tipo acqua sferró dalla bocca tante piccole bolle, che l' avversario riuscì prontamente ad evitare.

 << E ora vai di nuovo attacco rapido! >>

 << Usa muro di fumo! >>

Vulpix si lanció di nuovo contro l' avversario, che subito si confuse tra le mille nuvole di gas che si diffondevano nel campo di battaglia.

 << ora Horsea, usa pistol'acqua! >>

 << Noooo!! >>

Horsea scaglió un potente getto di' acqua contro il nemico, completamente disorientato, colpendolo in pieno e scagliandolo ferocemente a terra.

 << Vulpix, sei ancora in grado di continuare? >> domandó l' allenatrice preoccupata.

 << Vulpiiix >> il pokemon si rialzó in piedi un  po' affaticato, ma ancora agguerrito.

 << Bene, allora usa braciere! >> 

 << Schivala e usa bolla! >>

Il tipo fuoco cercó di colpire l' avversario con una potente raffica di fuoco, ma Horsea schivó l' attacco e contrattaccó con bolla. Vulpix peró si nascose appena in tempo in una nuvola di fumo ancora presente, e riuscì a evitare a sua volta l' attacco.

 << Horsea, usa di nuovo bolla! >> 

 << Schivala e usa attacco rapido! >>

Nuove bolle andarono in direzione del nemico, che lo evitó e lo attaccó ferocemente. 

 << E ora Vulpix, il colpo di grazia! Vai con braciere! >>

 << Contrattacca con bolla! >>

Le due mosse si scontrarono sollevando una nube di polvere. Ormai non si riusciva più a vedere nulla, tranne che sentire i gridolini dei pokemon che ci stavano mettendo tutte le forze rimaste. Ancora qualche secondo, poi la polvere sparì e cin grande sorpresa videro entrambi i pokemon a terra. Nessuno riusciva più ad alzarsi!

 << la lotta si conclude in parità! >> affermó Jake. 

 << Certo che per essere appena nati se la cavano piuttosto bene! >> dissero Kendra e Simona estasiate.

 << Vulpix. Sei stato grande! Ora riposati, te lo sei meritato >> 

 << Davvero formidabile la tua forza! Ora torna, sarai davvero sfinito! >>

 << Nonostante il tuo pokemon fosse un tipo acqua, la lotta è finita con una parità >> puntualizzó Lisa. 

 << Per tua informazione era a un passo dalla vittoria! E poi la prossima volta vinceremo senza pietà >> replicó lui arrabbiato.

 << Questo è ancora da vedere >> rispose Lisa con un sorrisetto di sfida.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Seconda Medaglia ***


 << Bene, oggi si disputerà la mia seconda lotta in palestra >> fece Lisa solenne.
 << Sappi che noi saremo lì a guardarti e a sostenerti naturalmente! >> la incoraggiarono Ben e Jake.
 << Ci dispiace non poter venire ad assistere alla tua lotta, ma oggi abbiamo un sacco di lavoro da svolgere e siamo piuttosto impegnate … >> confessarono Kendra e Simona tristemente.
 << Non preoccupatevi! Me la caverò comunque >>
 << Quando hai intenzione di mettere piede in quella palestra? >>
 << Beh, ora se non vi dispiace! >>
 << Allora ci vediamo subito dopo! >> le salutarono i tre ragazzi, poi si diressero a passo svelto nell’edificio. All’interno, le pareti erano di un verde sgargiante, con qualche sfumatura più chiara. Il pavimento era stato abbattuto per far sì che il campo lotta fosse una distesa erbosa, l’ideale per i tipi coleottero. Ben e Jake si sistemarono sulla platea, mentre Lisa camminò in direzione del capo palestra, intento a dare ordino ai propri Pokemon. Aveva capelli color lilla abbastanza lunghi, una maglietta e dei pantaloncini verdi, una cravatta gialla e una cintura alla quale era legato un borsellino.
 << Salve, vorrei disputare una lotta per ottenere la medaglia >>
 << Bene, allora che si cominci subito! >> concluse lui, afferrando la pokeball.
 << La prima mossa va a Lisa, da Borgo Foglianova >> spiegò l’arbitro, alzando una bandiera verso la sfidante.
 << Forza, vai Pidgeotto! >>
 << Esci Metapod! >>
 << Metapod, il Pokemon Bozzolo. Prepara l’evoluzione indurendo il guscio il più possibile, per proteggere il morbido corpo >> spiegò la voce metallica del pokedex.
 << Sembrerebbe una specie di crisalide >> ipotizzò Ben.
 << Bene, usa attacco rapido! >>
 << Vai con rafforzatore! >>
Il tipo volante scagliò un potente attacco rapido, ma Metapod non subì molti danni grazie alla mossa Rafforzatore che ne aumentava la difesa.
 << Pidgeotto, usa Tornado! >>
 << Metapod, di nuovo Rafforzatore >>
Pidgeotto creò un enorme tornado, poi lo diresse all’avversario, facendolo trascinare dentro all’enorme vortice d’aria. Anche se la sua difesa era di nuovo aumentata, Metapod aveva subito danni considerevoli.
 << Ora usa paralizzante! >>
 << Usa attacco rapido per non farti colpire! >>
Il tipo coleottero sparse una misteriosa polverina gialla nel resto del campo, ma Pidgeotto, utilizzando attacco rapido, la evitò e contrattaccò abilmente.
 << Usa di nuovo paralizzante! >>
 << Bloccalo e poi usa Raffica! >>
Il tipo volante, nel tentativo di bloccare la mossa dell’avversario, si avvicinò troppo e venne così paralizzato per il resto dei suoi attacchi.
 << Questa non ci voleva! >> si arrabbiò Jake.
 << Speriamo che riesca comunque a continuare >>
 << Forza Lisa! Siamo tutti con te! >> la incoraggiò il fidanzato dagli spalti.
 << Forza Pidgeotto, usa di nuovo tornado! >>
 << Vai con velenpolvere! >>
Pidgeotto scagliò di nuovo un enorme tornado, e Metapod non fece in tempo a contrattaccare che venne risucchiato di nuovo nel vortice d’aria.
 << Usa ancora tornado! >>
 << Di nuovo velenpolvere! >>
Purtroppo il tipo volante non riuscì ad attaccare per colpa del paralizzante, e l’avversario riuscì facilmente ad avvelenarlo.
 << Non ti arrendere! Puoi ancora farcela!! >> gridò di nuovo Jake.
 << E adesso? Mi sono cacciata davvero in un bel guaio … ma non posso mollare proprio ora! >> pensò l’allenatrice fra sé e sé.
 << Ancora tornado! >>
 << Rafforzatore! >>
La lotta continuava, senza che nessuno dei due mostrasse un possibile cedimento. Purtroppo Pidgeotto non riusciva ad attaccare per colpa della paralisi, e Metapod ad ogni turno aumentava la propria difesa, mentre il tipo volante continuava ad indebolirsi per colpa del veleno.
 << Ti prego Pidgeotto!! Ce la puoi fare! Usa tornado! >> ordinò l’allenatrice decisa.
 << Vai con rafforzatore! >>
Questa volta il tipo volante, con la forza della disperazione, scagliò un altro tornado, ma molto più potente dei precedenti. Metapod fu di nuovo in balia della ferocia dell’avversario, al limite delle proprie energie. Quando la polvere sollevata sul campo svanì, Metapod era senza forze. Ma poco dopo Pidgeotto, si lasciò cadere a terra, dopo l’enorme forzo che aveva fatto. Erano tutti e due KO.
 << La lotta si conclude in parità! >> spiegò l’arbitro, alzando entrambe le bandiere.
 << Pidgeotto, ritorna. Sei stato bravissimo! Ma ora riposa … >>
 << Metapod, ritorna >>
 << E così ora sono pari … >>
 << Immagino che come prossimo Pokemon scelga Graveler! >> ipotizzò Jake.
 << Credo anch’io che sarà così >> confermò Ben pensieroso.
 << Vai Graveler! Scelgo te! >>
 << Forza Kakuna! >>
 << Kakuna, il Pokemon Bozzolo. Si nasconde dai predatori dietro le foglie e fra i rami, in attesa dell’evoluzione >> spiegò il pokedex.
 << Avrà sicuramente la stessa tipologia di lotta! >>
 << Sì, questo è vero! Ma non sottovalutare la forza di Graveler, è davvero formidabile! >> lo avvisò Jake.
 << La prima mossa va a Lisa, da Borgo foglianova >>
 << Bene, vai con rotolamento! >>
 << Usa rafforzatore! >>
Il tipo roccia scagliò delle potenti rocce contro l’avversario, che anche se aveva aumentato la propria difesa, era già in difficoltà.
 << Vai con caduta massi! >>
 << Evitalo e usa velenpolvere!  >>
 << Contrattacca con rotolamento! >>
Graveler cercò di far ricadere sull’avversario degli enormi massi, ma lui riuscì prontamente ad evitarli e scagliò della polverina viola. Il tipo roccia però, creò altre giganti pietre indirizzandole contro l’attacco e quindi anche contro il nemico.
 << Devo ammettere che te la cavi bene! >> si complimentò Raffaello.
 << Otterrò la mia medaglia costi quel che costi! >> gli rispose lei con determinazione.
 << Usa di nuovo caduta massi! >>
 << Evitalo ancora! >>
Altri rocce caddero dall’alto e sta volta, kakuna non riuscì ad evitare l’attacco, e venne schiantato bruscamente al suolo. Era al limite delle proprie forze.
 << E ora il colpo di grazia! Usa rotolamento! >> ordinò l’allenatrice.
 << Noooo! >>
 << I massi di pietra colpirono in pieno l’avversario, che ancora non era riuscito ad alzarsi, facendolo così andare KO.
 << Kakuna non è più in grado di lottare! Vince Graveler >>
 << Cosa? Ha già vinto? Ma non ha nemmeno subito un attacco! >> si stupì Ben a bocca aperta.
 << Te l’avevo detto! Quel Graveler ha l’animo di un campione! >>
 << Bravissimo Graveler!! Sei stato grande! >> si complimentò Lisa, abbracciando il Pokemon.
Intanto, Chikorita uscì dalla sua pokeball e diede qualche colpetto sulla gamba dell’allenatrice.
 << Mi dispiace Chiky, ma Graveler è in vantaggio contro i tipi coleottero e preferisco lottare con lui. Però ti assicuro che nella prossima lotta sarai il primo a scendere in campo! >>
 << Chikooo >> il tipo erba, solo all’idea di essere il primo a lottare, si dimenticò delle sue proteste e stette lì seduto, a guardare il suo amico contro l’ultimo Pokemon.
 << Mi costringi a tirare fuori il mio asso nella manica. Vai Scyther! Non mi deludere! >>
 << Forza Graveler! Continuerai ancora a lottare! >>
 << Scyther, il Pokemon mantide. È quasi impossibile parare gli attacchi sferrati dalle sue falci. Si muove come un ninja >>
 << Se Lisa non si trovasse in questa situazione, penserei che contro di lui non avrebbe nemmeno una chance! >> si sorprese Ben.
 << La prima mossa va a Raffaello, capopalestra di Azalina >>
 << Forza Scyther, usa Lacerazione! >>
 << Contrattacca con rotolamento! >>
Il tipo coleottero rapidamente si ritrovò davanti all’avversario, provocandogli un enorme taglio prima che potesse attaccare. Ma i danni erano davvero pochi e Graveler usò subitò rotolamento, colpendolo in pieno.
 << Vai con sassata! >>
 << Bloccalo e usa forbice x! >>
Graveler preparò l’attacco, ma subito venne interrotto dal nemico, che con le sue potenti falci, creò un taglio a forma di x sul suo torace.
Nonostante il vantaggio del tipo, Graveler venne scaraventato a terra malamente.
 << Oh no, Graveler! >>
 << Come vedi, anche se Scyther è di tipo coleottero, la sua forza è comunque pazzesca! >> la sfidò lui.
 << Forza Graveler, cerca di rialzarti! >>
 << Gra gra! >> esclamò il tipo roccia, pronto a ricevere nuovi ordini.
 << Usa di nuovo forbice x! >>
 << Bloccalo subito con sassata! >>
Scyther cercò di nuovo di sferrare il suo attacco più potente, ma sta volta Graveler fu più rapido e contrattaccò subito con degli enormi massi d pietra, che lo colpirono in pieno trascinandolo alla fine del campo.
 << Forza Scyther, rialzati , non mollare! >> lo incoraggiò l’allenatore.
 << E ora, vai con caduta massi! >> ordinò la bionda puntando un pugno al cielo.
Altre rocce caddero sull’avversario, e questa volta il colpo fu letale.
 << Scyter non è più in grado di combattere, vincono Graveler e Lisa, la sfidante! >> li informò l’arbitro, puntando la bandiera sull’allenatrice.
 << Graveler, sei stato fantastico! Senza di te non avrei potuto farcela!! >> si complimentò Lisa, poi allargò le braccia per farsi abbracciare, quindi Graveler prese la rincorsa e saltò addosso all’allenatrice.
 << Aiutoooo! Ahiii! Non intendevo questo! >> si lamentò la bionda dolorante.
Poi Jake e Ben scesero di corsa le scale e fecero almeno mille complimenti alla sua squadra.
 << è stata davvero una vittoria schiacciante tesoro! >> disse Jake, poi si diedero un bacio sulla bocca mentre Ben li osservava un po’ invidioso.
 << Forza Ben, fatti abbracciare! >>
 << Scusa se ti interrompo ma dovrei consegnarti la Medaglia Alveare, se non ti dispiace! >> li interruppe il capopalestra.
 << Sì!! Ora ho la seconda medaglia!! >> esclamò l’allenatrice, puntando l’oggetto al cielo.
 << Chikooo! >>
 << Gra graaa! >>
 << Pidgeotooo! >> esclamarono in coro i suoi tre Pokemon.
 << E per finire volevo complimentarmi con te. Sei l’allenatrice più forte che io abbia mai incontrato. Sono onorato di averti consegnato la mia medaglia! >> si complimentò Raffaello sorridendo.
 << Grazie, ma quelli che più si meritano i complimenti, sono i miei Pokemon! Ora se non ti dispiace, dovremmo andare! >> << Arrivederci Raffaello >> li salutarono in coro i ragazzi, partendo all’ alba di nuove avventure!
 
ANGOLO AUTRICE
 
Cari lettori, quella di Lisa si può davvero definire una vittoria SCHIACCIANTE! D’altronde possedeva due Pokemon dal tipo favorito! Lungo vero? Mi sono talmente immedesimata che mi sono lasciata un po’ andare! Ringrazio chi recensisce le mie storie e dedico questo capitolo a Dark Riocha! A presto!
Un bacio dalla vostra autrice niky!

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Il torneo di Fiordoropoli ***


 << Simona, Kendra, ho vinto la mia seconda medaglia!! >> esclamò Lisa sull’uscio della porta.
 << Hai vinto? Brava, complimenti!! >> si complimentò Kendra.
 << D’altronde c’era da aspettarselo! Non credo perderai mai una lotta! >>
 << Dai, non esagerare! Piuttosto, vi andrebbe di fare un torneo di lotta? >> propose Lisa entusiasta.
 << Un torneo? E dove si trova? >> chiesero incuriosite le due addette.
 << A Fiordoropoli! Inizierà domattina, l’ho letto prima su un volantino, che ne pensate? >>
 << Io ci sarò senz’altro! >> accettò Simona.
 << Se è per questo verrò anch’io! Sono curiosa di vedere quanto sei migliorata >> aggiunse Kendra.
 << Eccoci …! >> ansimarono Ben e Jake.
 << Finalmente siete arrivati! E poi ero io poco atletica eh? >> gli rinfacciò lei.
 << Non ti illudere, è successo solo una volta! >> puntualizzò Ben.
 << Però è successo! Quindi siamo giunti alla conclusione che quello poco allenato sei tu! >> gli fece la linguaccia.
 << Senti, sono troppo stanco per risponderti, perciò per questa volta ti risparmio! >> replicò lui.
 << Cosa?? Sono io a risparmiarti, dato che alla fine mi hai preso in giro per quello che invece sei tu! >> puntualizzò lei.
 << ADESSO BASTA! >> gridò a quel punto Simona << volete finirla di litigare ogni volta che vi incontrate? >> si arrabbiò lei.
Silenzio totale.
 << Ora Lisa, spiega loro cosa si farà domani >>
 << Domani mattina, si terrà un torneo di lotta a Fiordoropoli. Noi ci andremo sicuramente, voi due che intenzioni avete? >>
 << Io verrò, voglio batterti come non è mai successo prima! >> la sfidò Ben.
 << Non ci contare, avrai un’amara delusione >> gli rispose lei.
 << Beh, allora verrò anch’io! Chissà che non riesca ad arrivare alla finale >> pensò Jake sorridendo.
 << Bene, allora domani veniamo qui a prendervi ok? >> propose Lisa.
 << Certamente! Vi aspetteremo >> risposero le due in coro.
Poi i tre ragazzi, uscirono dalla pensione e ognuno di loro allenò per bene i propri Pokemon. Lisa decise che al torneo, avrebbe lottato anche con Vulpix, perciò lo fece combattere fino allo sfinimento per farlo giungere al livello degli altri suoi Pokemon, e lo stesso fece Ben con il suo piccolo Horsea.
Jake invece, pensò che la cosa migliore sarebbe stata catturare un altro Pokemon, dato che possedeva solo un Farfetch’d. Si addentrò in una fitta foresta e poco dopo, trovò un piccolo Pokemon.
Era una specie di bulbo blu, con minuscoli occhi rossi e cinque foglie che spuntavano dalla nuca.
<< Oddish, il Pokemon Malerba. Gira di notte, svegliandosi con la luce lunare. Di giorno se ne sta tranquillamente sotto terra >> spiegò la voce robotica del pokedex.
<< Bene, vai Farfetch’d! >>
 << Farfeee! >>
 << Usa Beccata! >>
Il tipo volante, diede un’energica beccata contro Oddish, il quale contrattaccò con uno strano acido viola. Farfetch’d venne scaraventato malamente sul terreno di lotta, lasciando una scia di polvere davanti a sé.
 << Forza, non arrenderti! Usa di nuovo beccata! >> lo incitò l’allenatore.
Questa volta il Pokemon riuscì ad addebitargli parecchi danni, ma la sua determinazione gli impediva di cedere. Oddish, quindi, usò megassorbimento, una mossa in grado di prendere energia vitale dal nemico, e immagazzinarla nel proprio corpo.
 << Oh no! >> Jake corse in direzione del Pokemon e si assicurò che potesse ancora continuare.
 << Fa farfee >> lo rassicurò lui.
 << Bene, allora vai con turbo sabbia e poi  velenpuntura! >>
Il tipo volante alzò un’enorme nube di polvere sul campo di lotta, togliendo ogni possibile orientamento all’avversario. Poi creò tante piccole spine velenose, colpendo in pieno il nemico.
 << Continua con velenpuntura! >>
Altre schegge colpirono Oddish, le quali riuscirono ad avvelenarlo e a rendere più facile la sua cattura.
 << Basta così Farfetch’d, non è necessario mandarlo KO! E ora vai, pokeball! >>
La sfera lanciata dall’ allenatore, si mosse varie volte, tanto che Jake pensasse di non essere riuscito nel suo intento, ma poi, il centro della ball si illuminò. Ciò significava che era stato catturato!
 << Evvai!! Ce l’ho fatta! >> esultò l’allenatore, abbracciando il suo Pokemon.
 << Forza, andiamo al centro Pokemon! >> concluse lui, raggiungendo di corsa l’edificio.
 
 << Ecco fatto, ora è in piene forze! >>
 << Grazie infermiera Joy! Arrivederci! >> la ringraziò lui.
 << Forza Oddish, esci dalla pokeball! >>
 << Oddiish! >>
 << Ciao! Il mio nome è Jake, ora sono il tuo allenatore! Quello con cui hai lottato poco fa era il mio Farfetch’d >>
 << Oddiii >> il piccolo Pokemon si era già messo a giocare con il tipo volante, che non esitò un secondo a dargli allegramente il benvenuto.
 << Bene! Sono contento che siate di buona compagnia! Ora andiamo a dirlo agli altri, anzi no! Sarà una sorpresa >> pensò l’allenatore.  << ora scusa Oddish, ma devo farti entrare nella pokeball >> aggiunse.
 << Ciao Jake! Ah, congratulazioni per la cattura! >> si complimentò Lisa entrando nel centro Pokemon.
 << Cosa? Guarda che non ho catturato nessuno! >> si difese lui nascondendo la pokeball.
 << Ti ho visto là fuori! Era un Oddish se non sbaglio … >> ipotizzò la fidanzata avvicinandosi.
 << Ok, mi hai scoperto, inutile fingere >> si rassegnò il biondo lanciando la pokeball del nuovo arrivato.
 << Oddiii >>
 << Come mai lo nascondevi? >> s’incuriosì lei.
 << Volevo fosse una sorpresa, ma mi hai colto sul fatto! Non ti  sfugge mai nulla >> si complimentò Jake.
 << Già! A proposito, è forte il tuo nuovo Pokemon? >>
 << Sì, abbastanza. Ma la vera lotta la farà al torneo! >> rispose lui, accarezzando le sue foglie vellutate.
 << Chikooo! >> Chikorita uscì dalla sua pokeball e picchiettò l’allenatrice.
 << Sì Chiky, me lo ricordo! Sarai tu il primo a lottare, te l’ho promesso! >> ripeté l’allenatrice sorridendogli.
 << Gra graaa! >> Graveler aveva visto il piccolo Oddish, e subito si affrettò a conoscerlo. Ma lui per la paura della differenza di dimensione, si nascose dietro la gamba di Jake.
 << Tranquillo Oddish, loro sono amici >> lo rassicurò lui. Quindi si fece coraggio e quando lo conobbe meglio, si mise a giocare anche col tipo roccia.
 << Bene, si è fatto tardi, proporrei di chiamare Ben e andare a dormire >> propose la fidanzata alzandosi in piedi.
 << Sì hai ragione, ah guarda sta arrivando! >>
Ben entrò sbadigliando, poi curò i suoi Pokemon ed andò nella sua stanza a dormire, passando proprio davanti ai due allenatori.
 << Dalla stachezza non si è nemmeno accorto di noi! >> ironizzò Lisa, salendo le scale ed aprendo la porta.
 << è sempre il solito dormiglione! >> ridacchiò Jake, poi affondarono sotto le coperte e spensero la luce, mentre Oddish andò sotto le lenzuola e dormì appoggiato all’allenatore.
Dovevano riposare molto, perché il giorno dopo avrebbero dovuto affrontare numerose lotte, al torneo di Fiordoropoli!
 
ANGOLO AUTRICE

Cari lettori, eccomi qua con il 15° capitolo! 
Nel successivo, ci sarà il tanto atteso torneo di Fiordoropoli, alla quale parteciperanno tutti i protagonisti, nessuno escluso! Vi aspetto!
Un bacio dalla vostra autrice niky!

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Primo round: prima parte ***


I cinque allenatori, si erano svegliati da poco, a causa dell’ansia del torneo tenuto quella stessa fresca mattina.
Lisa, Ben e Jake, si erano subito diretti alla pensione Pokemon, ad avvisare le due addette della partenza verso Fiordoropoli.
Poi, avevano iniziato il cammino, accompagnati dai loro fedeli Pokemon. Chi sulle spalle dei padroni, chi a terra per sgranchirsi un po’ e chi riposava ancora nella sua pokéball.
Lisa e Ben sembravano molto carichi ed energici, a differenza degli altri, ancora un po’ tra le braccia di Morfeo, che seguivano il resto del gruppo a stento.
Lisa era davvero determinata a vincere, come del resto anche gli altri.
I cinguettii dei Pidgey inauguravano l’inizio di una sfida, di una difficile sfida. Chi sarà il vincitore del famoso torneo?
Tutte queste domande avevano ormai circondato, la mente di Lisa, che vagava pensierosa sperando che potesse almeno arrivare alla finale.
Stavano camminando tranquilli da ormai due ore circa, quando videro finalmente all’orizzonte i grandi palazzi di Fiordoropoli.
 << Guardate! Siamo quasi arrivati! >> esultò Simona decisamente stanca.
 << Forza, dobbiamo subito raggiungere la sede del torneo >> aggiunse Ben ansioso.
Tra mille commenti, e l’agitazione di tutto il gruppo, raggiunsero rapidamente il centro della città, che si presentava molto vasta e soprattutto abitata.
Era difficilissimo fare solo un piccolo e modesto passo, figuriamoci poi farsi strada tra la folla.
I cinque allenatori, notarono che in centro ad un edificio dalle sembianze di uno stadio, c’era un enorme schermo che doveva trasmettere la gara per quelli che non avevano biglietti.
Pian piano riuscirono a raggiungere l’entrata del posto e successivamente ad iscriversi tutti quanti.
Poi la segretaria, spiegò loro che per andare dietro le quinte dovevano attraversare un lungo corridoio davanti a loro e poi mostrare il biglietto ai lasciapassare, che li avrebbero condotti nel luogo di attesa.
Nella stanza c’era un grande schermo, che mostrava la gara come quello all’esterno. C’erano dei divani, dei camerini e un cartello che spiegava il numero dell’allenatore e l’ingresso all’arena.
I ragazzi osservarono i nomi dei partecipanti, e all’improvviso Lisa sussultò.
 << Lara Whibuck … ho già sentito questo nome … ma certo! Era la ragazza a cui ho affidato il mio Pidgey! >> dedusse la bionda.
 << E non è finita! Partecipa anche Komor! >> proseguì Simona.
 << Meglio così! Almeno potrò dare una bella batosta a quel pallone gonfiato >> commentò Jake malignamente.
 << Sappi che ti aiuterò nell’impresa >> aggiunse Ben.
 << Noi non saremo da meno >> li informarono gli altri.
 << Ehi, sta già iniziando guardate! >> li informò Kendra puntando l’indice sullo schermo.
 << Benvenuti al famoso torneo di Fiordoropoli! >> annunciò il presentatore.
Dagli spalti si levò un grido di entusiasmo che stava a significare l’approvazione di tutti gli spettatori.
 << Come ogni anno, il premio per chi lo vincerà, sarà composto da un set di pietre evolutive >> li informò lui, sollevando una teca.
 << Una pietra foglia, pietra focaia, pietra idrica, pietra tuono, pietra brillo, pietra lunare, pietra solare, nero pietra e pietra albore. E ora, il tabellone farà gli abbinamenti per le lotte del primo round >> annunciò il cronista indicandolo.
Dopo pochi istanti apparvero i volti dei primi due concorrenti.
 << I primi a lottare saranno Kendra e Tanya! >> informò lui.
 << Facciamo il tifo per te, Kendra! >>
 << Forza, va’ a sistemare il tuo sfidante >> la incoraggiarono gli amici.
Poi lei si diresse a passo svelto posizionandosi alla parte opposta della sfidante.
 << Che la lotta abbia inizia! >> annunciò l’arbitro.
 << Bene, vai Marill! >>
 << Forza Furret! >>
Dalla pokeball di Tanya, uscì fuori una specie di furetto con una lunga coda terminale. All’altezza della vita partivano anelli di colore diverso, con il petto color crema e la schiena castana. Infine possedeva zampe tozze e guantate.
 << Furret, il Pokemon Lungocorpo. Il suo nido è adatto al corpo lungo e magro. Gli altri Pokemon, non riescono ad entrarci >> spiegò la voce metallica del pokedex.
 << Bene, Marill usa pistolacqua! >>
 << Schivalo e usa graffio! >>
Il tipo acqua emise un grande getto d’acqua, che fu prontamente evitato e Marill ne conseguì un profondo graffio.
 << Bravo! Di nuovo con graffio >>
 << Usa pistolacqua per non farti colpire! >>
Furret si precipitò sul nemico, che stavolta fu più veloce e gli scagliò un potente colpo trascinandolo a fine campo.
 << Bene, ora vai con Bollaraggio >>
 << Schivalo con attacco rapido! >>
Marill emise numerosissime bolle, ma l’avversario le schivò sferrando un attacco rapido e diretto che lo buttò a terra.
 << E ora usa schianto! >>
 <>
Furret prese la rincorsa e si schiantò contro il tipo acqua, che emise un gridolino di dolore.
 << Si mette già male … >> ammise Simona, tristemente.
 << Dai, dobbiamo credere in lei. Sono sicura che troverà un modo per ribaltare la situazione >> commentò Lisa speranzosa.
 << Continua con graffio! >>
L’avversario scagliò continuamente graffi, uno dietro l’altro, che stavano provocando enormi ferite al povero Marill, che ormai giaceva a terra dolorante.
 << Forza, non ti fermare! >>
 << Marill, ti prego! Usa Pistolacqua! >>
Furret ancora non si era fermato, quando il tipo acqua, con le sue ultime forze, scagliò un altro getto dalla bocca che scaraventò il nemico contro il muro del campo creando un tonfo spaventoso.
 << Bravissimo!! Ora usa acquanello, poi rotolamento! >>
 << Dai Furret, rialzati! >>
Il tipo acqua chiuse gli occhi, e successivamente venne ricoperto da un velo idrico che fece improvvisamente scomparire le sue ferite.
Poi creò tante rocce che andavano in direzione del nemico.
 << Evitale con attacco rapido! >>
Furret si distolse appena in tempo e riuscì prontamente ad evitare l’attacco, ma la raffica di Marill non si era conclusa, e ben presto un masso lo colpì e così a seguire tanti altri.
 << No!! >> si preoccupò Tanya.
 << Non ti fermare! >>
Furret ormai sembrava esausto, perché il tipo acqua insisteva con il suo attacco devastante.
Poco dopo, l’avversario chiuse gli occhi dolorante.
 << Furret è KO. Vince Kendra, da Fiorpescopoli >>  annunciò l’arbitro alzando la bandiera e puntandola sulla vincitrice.
 << Evviva! Bravissimo Marill, sei stato grande!! >> esultò Kendra abbracciandolo.
 << Mariiil! >> aggiunse lui sorridendo.
 << Guardate, ha vinto! >> esclamarono a sua volta gli altri da dietro le quinte.
Poi l’allenatrice corse incontro ai suoi amici.
 << Ce l’ho fatta! >>
 << Sei stata bravissima!! >> si complimentarono gli altri abbracciandola.
 << Ora passiamo ai prossimi sfidanti! >>
Sul tabellone apparvero i volti dei partecipanti.
 << La seconda lotta sarà disputata da Simona e Rain >> proseguì lui, brandendo il suo microfono.
Altre grida si levarono dagli spalti.
 << Forza Simo, fagli vedere chi sei! >>
 << Non deluderci! >>
 << Non vi preoccupate, vincerò sicuramente >> li rassicurò lei, impugnando la sua pokeball e precipitandosi nell’arena.
Dal lato opposto apparve un ragazzo abbastanza alto, dai muscoli scolpiti, abbronzato e con un ciuffo nero sul viso.
All’improvviso tutte le ragazze gridarono ammirando la bellezza di Rain.
 << A quanto pare ho a che fare con un ruba cuori … >> si meravigliò Simona.
 << Che la lotta abbia inizio! >> annunciò l’arbitro.
 << Vai Rapidash, scelgo te! >>
 << Forza Eevee >>
Dalla pokeball dell’avversario uscì un Pokemon di piccole dimensioni, simile a una volpe. Aveva il pelo beige, bianco sulla punta della coda e sul collo, dove diventava molto più soffice, lungo e folto.
 << Rapidash? Da quando possiede un Rapidash? >> si stupirono Ben e Lisa.
 << Oh già, non ne siete al corrente! Il suo Ponyta si è evoluto durante un allenamento contro i miei Pokemon, non è fantastico? >> rispose Kendra sorridendo.
L’alleato di Simona era diventato uno splendente unicorno infuocato, con fiamme incandescenti sulla schiena.
 << Fatemi controllare … >> commentò Jake.
 << Rapidash, il Pokemon Cavalfuoco. Quando è lanciato al galoppo, corre così velocemente che le sue zampe, quasi non toccano terra >> disse l’aggeggio elettronico.
 << Aspetta, voglio controllare anche le abilità di Eevee >> aggiunse Ben curioso.
 << Eevee, è dotato di un instabile corredo genetico, che muta in base all’habitat naturale in cui è integrato. Le radiazioni di diverse pietre, scatenano le evoluzioni di questo Pokemon >>
 << Formidabile! Sono dei Pokemon splendidi ma misteriosi allo stesso tempo >> si meravigliarono loro.
 << Ehi dolcezza, non ti preoccupare, non ti farò fare brutta figura >> la provocò Rain.
 << Cos’hai detto? Ripetilo se ne hai il coraggio >>
 << Dolce >>
 << COME TI PERMETTI STUPIDO PERVERTITO! BADA A COME PARLI O FINIRAI ARROSTITO!! >> sbraitò  lei.
 << Ok ok!! Sei stata abbastanza convincente … >> s’intimorì lui.
 << Forza Eevee, usa attacco rapido! >>
 << Schivalo e usa braciere! >>
Eevee si lanciò all’attacco, ma Rapidash era molto più veloce di lui ed evitò il colpo, contrattaccando con braciere e provocandogli una scottatura.
 << Bene, per il resto della lotta è sistemato, e ora usa attacco rapido! >>
 <<  Usa morso! >>
Questa volta, l’avversario fu più rapido, e si aggrappò con le fauci al tipo fuoco, che cercava invano di  scrollarselo di dosso.
 << Rapidash, liberati con Ruotafuoco! >>
 << Staccati subito! >>
Eevee non fece in tempo a mollare la presa che venne accerchiato da delle fiamme, che poi si restrinsero e lo ustionarono gravemente, buttandolo a terra.
 << E ora finiscilo con Megacorno, la mossa più potente!! >>
 << Nooo >>
Il corno di Rapidash si ingrandì ulteriormente, poi prese la carica e scagliò una fortissima incornata contro Eevee, trascinandolo contro il muro.
 << Eevee non è più in grado di combattere. Vincono Rapidash e Simona, da Borgo Foglianova >>
 << Così impari! >> gli rinfacciò lei, mentre il pubblico emetteva gridolini preoccupati per l’ “ affascinante “ Rain e il suo fantastico Pokemon.
 << Caspita! Ha vinto subito! >> si meravigliarono gli altri a bocca aperta.
 << Quando è arrabbiata, non capisce più niente >> ironizzò Kendra.
 
Continua …
 
ANGOLO AUTRICE
Cari lettori, eccomi qui con il 16° capitolo!
Il torneo di Fiordoropoli e così il primo round, è finalmente cominciato e Kendra ma soprattutto Simona, hanno già conseguito delle vittorie. Vi dico subito che questi tre round saranno suddivisi in due parti perciò sarà un lavoro impegnativo ma alla fine, quando sarà concluso, esemplare!
Ora vi lascio, e vi aspetto al prossimo capitolo per scoprire cosa accadrà alla fine di questa prima parte!
Un bacio dalla vostra autrice niky! 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=999399