Recensioni di Francine

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Recensione alla storia In abito scuro - 19/01/18, ore 10:44
Capitolo 1: In abito scuro
È difficile non trattenere le lacrime, come fa Hal, ma lui è Mister Volontà e se lui fa fatica, figurati questa piccola caccoletta umana. Ecco, sono qui con i fazzoletti che mi soffio il naso. Negli occhi m'è entrato un moscerino - in tutti e due gli occhi. Un moscerino da assalto.
Gli abiti scuri non si addicono a loro. A Bruce sì, ma Bruce è il Crociato mantellato, il Cavaliere Oscuro. Togliere il nero a Bruce è come accettare senza battere ciglio che Paperino sia fortunato. Ma Hal? Ma Wally, Barry, Oliver?
No, a loro non si addice il nero: loro sono la faccia colorata e chiassosa della Justice League. La faccia pop, potremmo dire, e il nero, su di loro, ha il profumo e la pesantezza del lutto.
Ed è una questione luttuosa che li ha fatti riunire, ed è meraviglioso vedere come Barry sia meravigliosamente IC, con il suo non fidarsi di Oliver Queen nemmeno da fantasma. Vedere Barry affidare Wally ad Hal è stato il colpo di grazia. E sì, i fantasmi che sonnecchiano nel nostro cuore è l'unico modo per tenere ancora in vita una persona.
Mi spiace aver spoilerato in parte la trama della storia, ma questo è un racconto di pancia, e di pancia mi è venuto da recensire.
Mi devi una fornitura di fazzoletti alla violetta. 
Recensione alla storia L'inaspettato Natale di Jason Todd - 04/01/18, ore 00:21
Capitolo 1: L'inaspettato Natale di Jason Todd
È una storia deliziosa.
E dopo questa frase banale - banale, ma sincera! - diamo il via alla recensione vera e propria.
I punti di forza sono sicuramente il ritmo, la buona padronanza del registro lessicale e l'aderenza ai personaggi che metti in campo.
Io ce lo vedo Jason ad infiltrarsi ad una cena dai Falcone.
Ce la vedo Donna a relegare per un attimo la loro missione in un angolino perché può metterlo colle spalle al muro, senza scale anti-incendio su cui sgattaiolare fino alla prossima volta.
E ce lo vedo Kyle ad arrivare col suo anello luminoso - luminosissimo, mandando a quel paese il Vangelo secondo Bruce Wayne secondo cui il buio è un tuo alleato. Sempre. - per salvare Donna, ma anche Jason.
Io non so come sia nata questa relazione a tre, ma non ho bisogno di saperlo.
O meglio: ho bisogno di saperlo - eccome!! - ma avere quest'informazione non inficia la lettura della storia. Sì, in un angolo della mia testolina qualcuno ha gridato: «COSA?!», e a pieni polmoni pure. Però, vuoi perché la faccenda si è andata dipanando in corso d'opera, vuoi perché ti sei premurata di fornirci le coordinate essenziali, la lettura di questa storia non ha bisogno di sapere come, dove, quando e perché (io sì, ricordatene, te ne prego!) questi tre hanno iniziato un mènage à trois. L'hanno fatto. In un altro momento e questo è il risultato (o meglio, l'ufficializzazione di questo mènage).
Sono sincera, io ci avrei visto Roy, a dividersi la donna con Jay; su Kyle non mi sbilancio, ma potrebbe essere. Perché no?
Mi è piaciuta tantissimo anche la scelta dei termini; non una parola fuori posto, non una virgola mancante.
Anche il punto di vista è coerente, aderente - aderentissimo!! - a Jason; mi hai regalato la sensazione di stare dentro la sua testa, di osservare il mondo attraverso i suoi occhi, dote non da tutti. Anzi.

Quello che ti consiglio è di scegliere un carattere più grande (non più leggibile. Il TNR è leggibile, parlo proprio della grandezza del carattere) e di inserire un'interlinea, così da dare maggiore respiro al testo.

Per il resto, sappi che aspetto altro da te, su questi tre. Da soli, ma anche in trio.
Alla prossima!!

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Recensione alla storia Questo matrimonio s'ha da fare - 10/09/14, ore 11:23
Capitolo 1: Questo matrimonio s'ha da fare







Innnazitutto, scusami per l'immondo ritardo, ma dovevo ritagliarmi del tempo per scriverti TUTTO senza sembrare una dissociata. O il telegramma di una dissociata (ubriaca). Non so se riuscirò nell'intento, ma almeno ci ho provato. Basta che poi non mi mandi ad Arkham. Preferisco Blackgate. Sai com'è.

E poi volevo dirti GRAZIE. Dal profondo del cuore. Perché ho riso come una scema, dall'inizio alla fine. Perché sono così loro, con le maschere e senza, che li ho riconosciuti tutti, subito, dal primo all'ultimo. Certo, ho faticato a capire che Ollie avesse le fattezze di Steven Amell (scusami, ma per me Oliver Queen non è Mister Sguardo Perso Nel Vuoto. È un fregnacchione conciato come Erroll Flynn, baffetti da sparviero inclusi; e forse è anche peggio), ma da lì in poi è stato il delirio. Da fangirl isterica. Clark che fa l'uomo sposato e che guarda altrove. Imbarazzato. Barry che fa da paciere 24/7. E Hal. Porca. Miseria. Hal è Hal. Fatto e finito, col suo anello tuttofare (e ha dato un'ulteriore motivo a Bruce di odiare quell'affare e di volerglielo mettere lui sa dove). Che ha organizzato l'addio al celibato di Ollie per potersi divertire anche - e soprattutto - lui (sennò chi l'avrebbe scritturata una Star Sapphire? Mia nonna?), scapolone impenitente.

E le ragazze. Coi loro discorsi tra donne. Sui loro uomini. Mettendoli a nudo, senza pudori. Senza risparmiare loro nulla. E Laurel ubriaca (e per un'ex alcolista dev'essere stato massacrante!) che batte un'amazzone abbracciata all'Antico Vaso (sì, quello della pubblicità da portare in salvo a tutti i costi, hai presente?), ovviamente etrusco. E ancora Diana che ha quelle uscite fuori dal tempo e fuori da ogni logica. E Selina che se ne sta paciosa  afarsi gli affari suoi, da brava gattina, ma che prepara la sua rivincita. A colpi di gelato e shottini e panini e cantine svaligiate. E Lois. Oh, Lois. Immagino che Clark - Clark che rompe, ricordiamolo (e qui l'ormone s'è impennato come neppure Furia alla fine della puntata) - avrà molte cose da spiegarle, quando torneranno a casa.

E io sto qui, con un sorriso ebete. Che gongolo, come un'orca sazia (ma non salto la barriera di scogli nemmeno morta) e corro sulla ruota come ogni criceto isterico farebbe. E mentre corro (felice del mio seme di girasole gigante che è un po' questa storia) mi domando perché Oliver sposi quella pigna di Laurel (con suo quaranta di piede), invece che Felicity (Ma forse la risposta ce l'ho. Felicity s'è fatta furba...); e mi chiedo chi diamine ci sia sul satellite della JLA a monitorare la situazione (Martian Manhunter? Zatanna? Plastic Man? Il pilota automatico? Alfred?); e mi domando (tremando e perdendo di conseguenza attrito sulla ruota) se per disgrazia Hal non abbia le fattezze di quel cesso palestrato che è Ryan Reynolds (ti prego dimmi che non è così!!). In tal caso (glom) a te non dispiace se me l'immagino diversamente, vero?!
Ma soprattutto, me ne sto qui, con la mia tazza di caffè extra-size a godermi una storia in cui Aquaman, come al solito, non è stato invitato.
Grazie per questo spaccato di vita. Con la maschera  e senza. Ma soprattutto senza.

*cling cling cling*



(Recensione modificata il 10/09/2014 - 11:31 am)
(Recensione modificata il 10/09/2014 - 11:39 am)
Recensione alla storia Riflesso - 06/05/14, ore 00:15
Capitolo 1: Riflesso
Se è vero che lo specchio ci rimanda un'immagine doppia - e quindi rovesciata di quello che è il nostro Io, con tutti i tasselli che lo compongono girati dall'altra parte - Terra 3 è lo specchio di Terra 2 (faccio confusione: è Terra 1 o Terra 2 quella dove scorazzano liberi gli eroi degli anni '20?), della Terra che noi conosciamo e in cui vediamo agire Bats, Supes e la JLA, il Sindacato del Crimine è quello che potrebbe essere proprio la JLA se i loro componenti non si fossero messi una mano sulla coscienza e non avessero deciso di servire la giustizia.
Resta sempre inquietante la figura di un Lex Luthor buono (EH?) e di un pagliaccio che salva i bambini. Ma è questo che rende bello un mondo distopico. Ti fa vedere le tue paure per poi sussurrarti: " Shhh, tranquilla. È solo un brutto sogno.".