Recensioni di Tubo Belmont

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Recensione alla storia Boksu, una cupa giustizia - 17/01/24, ore 22:30
Capitolo 4: 넷, Quattro
[Inserzione lampo: dopo una storia così non posso non consigliarti Fuan No Tane. So che ti sto consigliando il mondo, ma questo te lo consiglio perché sono tre volumetti manga velocissimi con raccolte storie brevi horror - alcune anche completamente prive di dialoghi - su presenze fantasmagoriche in giappone e tipo non ho potuto non pensare a sta serie per tutto il tempo che ho letto questo piccolo diamante macchiato di sangue e pessimi propositi.

https://postimg.cc/2qCj5J04

VOlessi una sera non dormire la notte o semplicemente sentirti un brividino alle ginocchia, eccoti servita :3
Mi mancavano le inserzioni moleste, se devo essere sincero]

Ed ecco che si conclude un'altra signora storia delle tue. E' stato un po'... brutto vederla scappare dalle mie dita così velocemente, soprattutto dato che dopo aver seguito capitolo per capitolo il Treno così assiduamente, divorarmi in una singola seduta - più o meno - un'altra tua storia lascia un po' di amaro in bocca. FOTTUTA INFLUENZA, cosa avrei potuto fare con più tempo e con più possibilità di vaneggiare a caso... beh oh, si prende ciò che si può no? Inoltre, sono sicuro che poi avrò modo di addolcirmi la vista con altri racconti e storie tue, quindi non è un addio ma un arrivederci, giusto? Detto ciò, passiamo alla prima questione che voglio porre: le tue protagoniste sono terrificanti.
Letteralmente.
Posso anche definirle femme fatali se vuoi, ma credo di fare un disservizio perché sono letteralmente criminali di guerra. Il peggio è che quest'ultima era totalmente un demonio fatto e finito. Dove Erika era semplicemente un po'... vivace, Yiko è letteralmente una strega di quelle sataniche e stereotipate. Solo che a sto giro lo stereotipo era valido. La cosa peggiore, e che mi sono innamorato di tutte quante (tranne di Kayla, perché non mi chiamo Jeffrey Epstein). Come avevo previsto - che in realtà le mie teorie iniziali erano tipo dodici, ma dettagli - alla fine era decisamente un caso di vedova nera. Solo che questa era delle dimensioni di un cazzo di Carroarmato tedesco. Un Panzer con gli occhi a mandorla. Alla fine, per quanto confesso che pensarlo è stato figo, la nostra è stata soltanto molto brava a compiere il delitto e non si è adoperata con l'uso di magia nera per far fuori il marito. Ora, non essendo ne bravo in scienza e in criminologia, posso dire che ho un po' paura di te? Perché credo che probabilmente se decidessi di far fuori qualcuno lo faresti senza che nessuno s'insospettisca minimamente. Anche perché di persone testarde e mostruosamente caparbie come Kim Seh ce ne sono poche al mondo e quella che tu conosci meglio beh... sei tu.
Insomma.
Siamo tutti fottuti.
Ami il tuo ragazzo, sì?
Stronzate a parte, è terrificante pensare che qualcuno possa arrivare a tanto per nascondere con un tale successo un omicidio. Le menti così sono terribili: fredde, gelide e calcolatrici, puntate solamente sull'obbiettivo finale e sul finale ultimo di ciò che fanno. Non posso nemmeno definire questo tipo di persona come un assassina: sono letteralmente forze della natura, incidenti inevitabili che ti colgono di sfiga e sai già che non hai speranza. Letteralmente Seun ha firmato la sua condanna quando ha fatto l'errore d'innamorarsi della donna sbagliata. Ed è tristissimo, perché st'uomo era totalmente pulito. Insomma, non mi ha dato mai l'impressione di essere un marito abusivo o comunque un idiota. Era una persona normalissima, innamorata e decente e che probabilmente voleva troppo bene a sua moglie, e non è riuscito a cogliere nessun segnale, a differenza di sua sorella.
Purtroppo mi tocca dare ragione alla stronza: guys are easy.
Come dice Asa Mitaka: qualsiasi ragazzo s'innamora immediatamente di una donna che gli fa passare un bel quarto d'ora.
No joke.
La scena dove lui si spaventa a morte e tenta di scappare è straziante. Posso solo immaginare le brutture che devono essergli passate per la mente nei suoi ultimi attimi di vita. Minimo deve essersi sentito tradito, ferito e brutalmente stupido. La tua vita terminata del tutto, solo perché una maledetta psicopatica voleva devastare una vita quasi per gioco. Non penso neanche che ciò che Yiko ha fatto sia stato portato dall'avidità. Questa voleva solo il male per Seun, da che dica che gli è dispiaciuto ucciderlo. Era una narcisista pazza e psicopatica - anche se hai specificato che non lo era, però un po' se la credeva, eh? - e ha meritato tutto ciò che è successo subito dopo.
Non posso crederci che hai reso una scena horror così terrificante un vero e proprio trionfo. Mentre la presenza che ha assunto l'aspetto di Seun - onestamente, comincio a pensare che non si trattasse dello spettro del marito. O almeno, non proprio di lui lui, ma una qualche entità in grado di assumere quelle sembianze per compiere il Boksu, soprattutto dopo le rivelazioni finali - mandava in mindbreak la stronza, e per la prima volta forse nella sua vita questa provava finalmente il solo ed unico sentimento del puro e semplice terrore, ho riso come la Statua di Dio di Solo Leveling. Si semina ciò che si raccoglie, e magari nella vita vera - o in Law and Order - te la cavavi anche, ma qua non siamo in un poliziesco procedurale, qua siamo in un racconto dell'orrore.
E solitamente, quelli come te - a meno che non siano i 'mostri della storia' - non durano tantissimo.
FGiguriamoci contro una maledizione scagliata da una fattucchiera.
Esattamente, il vincitore di questa storia chi è stato? Ovviamente la zia, che praticamente basandosi sulla vendetta e la sete di sangue umana praticamente si è creata un business che come minimo prende il volo come quello di Elon Musk. Che tra l'altro, a quanto pare c'è pure la sottotrama di un altro debito da saldare che m'incuriosisce, ma questa come minimo tempo qualche settimana il debito te lo ripaga otto volte il doppio. Sarò sadico, ma mi piace pensare che da questa storia terribilmente triste e tragica qualcuno ne abbia ricavato un certo vantaggio. La zia alla fine nemmeno è cattiva: fa il suo lavoro.
E se lo fa bene, perché non godere, no?
Ora l'ultima domanda... era Yiko l'ultima presenza al fianco di Lao Mei? Oppure anche Lao Mei è stata in qualche modo maledetta ed ha il suo demonio persnale pronto per farla a pezzi? Diciamo che teorizzare alla fine di un racconto horror di questo tipo è sempre un must, quindi attendo le tue risposte che magari non arriveranno perché vuoi tenermi sulle spine.
Te ne sono grato in entrambi i casi.
In conclusione: uno spettacolo di mini avventura. Sul serio, non capisco cosa ti convinceva poco di... tutto ciò. Era una storia perfetta, anche se meno lunga del tuo solito - per quanto nell'ultimo capitolo ti è partito l'Erika moment quando hai spiegato tutta la dinamica dell'omicidio. TI HO VISTA - ed è stato bello gustarmela tutta in una sera come un bimbo che si mangia una torta. Oltretutto, la narrazione horror è stata top notch. Un perfetto punto d'incontro tra Stephen King e Junji Ito. Credo che paragonarti così a due dei colossi horror più mostruosi dell'ultimo secolo sia decisamente l'ultimo punto del testamento di quanto sta storia mi sia piaciuta un sacco. Ovviamente, sempre con personaggi vivissimi e super apprezzati (per quanto alcuni si apprezzino di più otto metri sotto terra).
In conclusione, mia cantastorie della paura, grazie per questo nuovissimo racconto, e ti aspetto con ansia al prossimo!

- TONIGHT, WE REWIEW! -
Recensione alla storia Boksu, una cupa giustizia - 17/01/24, ore 21:17
Capitolo 3: 셋, Tre
"Non mettere una sequenza onirica da incubo nella tua storia o pesca ventiquattro carte"
Fiore "Pesca il mazzo"

No ok, sto scherzando. in Tarjuk non c'era nessuna scena onirica - anche se probabilmente non ho visto situazioni oniriche solo per il fatto che si trattava di una oneshot. Ma bando alle ciance, partiamo proprio dall'incubo che, fondamentalmente, dipinge un quadro di Yiko abbastanza chiaro: questa qua ch'aveva i mommy/daddy issues. Entrambe le parti, manco solo una. Letteralmente non ha avuto solo un genitore abusivo ma s'è beccata il pacco completo totale deluxe. Non fosse tipo, ogni secondo che passa, sempre più evidente che questa psicopatica c'entra ECCOME con la morte del caro maritino, mi dispiacerebbe un po' per lei. Ok no dai: credo che nessuno può rimanere impassibile davanti ad una bambina che se la passa così di merda. Diciamo che, anche per quanto riguarda alcuni serial killer dei più terribili, non riesci a non empatizzare quando ti si pongo di fronte con alcune delle più terribili infanzie e vite che la mente umana possa immaginare. L'empatia finisce ovviamente non appena questi mostri diventano letteralmente peggio di chi abusava di loro, però non puoi venire su del tutto sano con una situazione simile: un padre decisamente violento ed una madre impasticcata. Non ci è dato sapere e non abbiamo particolari su chi era peggio tra i due, ma sicuramente Yiko da bambina che si nasconde nell'armadio per scappare alla realtà della sua terribile condizione famigliare la dice lunga su quanto la cosa abbia annientato la sua esistenza. Da queste situazioni esci forte e ti rimetti in piedi, o comunque ne esci totalmente rotta.
Credo DECISAMENTE che Yiko sia il secondo caso. Ora, credo che ci sia molta più simbologia in questo incubo, che probabilmente non ho colto del tutto, però voglio cercare di far finta d'essere la persona colta quindi provo a teorizzare: tipo, la Yiko bambina priva di lineamenti facciali - e faccio una piccola postilla per dire che questa scena è stata bella quando stramaledettamente terrificante. Non sono uno che si spaventa facilmente di fronte alle persone senza volto (sempre dell'idea che un'espressione non lusinghiera sia molto più terribile) però minchia, non VA BENE. Poi in una scena dell'orrore non bisogna solo contare quanto il mostro fa paura ed è la progenie dell'Inferno ma si deve tenere anche conto della reazione della vittima, e quella di Yiko è stata decisamente da capogiro. - prima che mi perdessi, il rivedere se stessa senza volto potrebbe rappresentare (e correggimi se sbaglio o se sto solo dicendo una marea di castronerie) lei che non si riconosce più, tipo? O comunque, una specie di rappresentazione di quanto male ha devastato la sua parte bambina, fino a renderla nemmeno un vero e proprio ricordo, ma solo una figura sfocata del passato - ammette comunque di non ricordarsi nemmeno quale fosse la sua faccia da mocciosa - e il fatto che loliko si mostri subito così aggressiva può anche riguardare che, in un certo senso, la lei bambina odia ciò che è diventata da adulta? Teorizzo perché non sono capace a starmene zitto. Per quanto riguarda invece la nonna... beh, quella scena è decisamente più eloquente. La vecchiaccia era un'infermiera, salvava le persone, in un qualche modo, e rivederla super disperata che le chiede 'cosa hai fatto' credo che sia decisamente l'ultimo chiodo sulla bara (a tal proposito, mi son dimenticato di dirlo nella recensione prima: voglio sposare la similitudine sul sepolcro. Spettacolare) sulla teoria iniziale: Yiko PROBABILMENTE è super coinvolta con la dipartita di Seung. Non sappiamo ancora come, ma ora è decisamente chiaro. Non credo che questo incubo terribile derivi dall'haunting dello spettro, ma che sia più che altro un riflesso diretto di un senso di colpa sopito. O comunque, la paura di farsi beccare.
Anche perché, cerchiamo di essere onesti adesso: se sei totalmente innocente, la prima cosa che fai non è antagonizzarti tutta la stazione di polizia in una botta sola. Se Yiko fosse stata, effettivamente, con le mani pulite e sinceramente triste per ciò che è accaduto e dispiaciuta che i famigliari del suo marito morto la pensino così male di lei, non avrebbe agito in questo modo. Almeno, io nei suoi panni mi sarei impegnato al massimo per chiarire e anzi, mi sarei attivato pure io dando tutto l'aiuto possibile agli agenti per scoprire bene cos'è successo, e soprattutto per ripulire il mio nome. Insomma, Yiko ha mosso questa pedina perché è potente e sicuramente con i suoi avvocati fà un macello, ma non lo ha fatto per l'ansia delle malelingue ma solo per pararsi il culo.
Insomma, è una mossa sospetta, però è una mossa terribile, perché adesso il capitano ha le mani legate e, come dice anche Kim, senza uno straccio di prova schiacciante ce l'hanno più nel culo di Abel dopo che ha ferito l'uomo dell'ultima donna che doveva far incazzare.
E' un casino, fondamentalmente.
Se non altro, ho avuto una scena super mega Noire di Kim Seh depressa e combattuta con una sigaretta in mano da perfetto poliziesco. Non credo sarà possibile per me immaginarmi un tuo personaggio femminile come una figa assurda. Ma togliendo quest'horniness non voluta, scopriamo che assieme a Central Park, anche la mamma della vittima è decisamente convinta che questa stronza ci sia dentro fino al collo... e dice un'ultima cosa che decisamente fa capire cosa sta per accadere: confido che giustizia sarà fatta.
Qualcuno si sta per calare sulla testa la maschera del boia, temo.
E io non sto nella pelle di leggere il NEXT CHAPTER.
Quindi preparati che oggi hai forse il raid di recensione firmato 'Tubo' (che volevo fare PRIMA ma ero morente... 'nnaggia)

- TONIGHT, WE REWIEW! -
Recensione alla storia Boksu, una cupa giustizia - 17/01/24, ore 18:49
Capitolo 2: 둘, Due
Chi?
Io?
Un completista pazzo che decisamente non ha la forza di leggere tutto e lasciare poi solo una recensione alla fine? Oh, non potrei mai... anche perché l'ho già fatto una volta e tipo sono ancora in senso di colpa totale da quel momento. Ma non sono certo qui per esporre ulteriormente la mia instabilità mentale, se non per dirti OILA!
COME VA!?
Spero tutto bene. Io a parte la tosse che sta lentamente deturpando la mia anima e la mia sanità mentale - quello ULTERIORMENTE - tutto ok. Inoltre, non credo sia il caso di parlare troppo del mio attuale stato mentale quando quella che ce la sta avendo più rough è decisamente la cara Yiko.
Ma prima di rantare su tutto ciò che succede in sto capitolo della stramadonna: il capitolo prima mi sono dimenticato di ooglare come un demonio su quanto la protagonista (che potrebbe essere anche l'antagonista considerate tutte le teorie strampalate di prima) sia, di base, una gran bella donna. Che voglio dire: vuoi togliere il sonno ai tuoi autori? Tanto vale farlo accompagnato quantomeno dalla visione angelica di una femme fatale. E' successo con Erika, succede adesso con forse qualcuno che ha fatto morire d'infarto il proprio marito facendogli esplodere un palloncino nell'orecchio mentre dormiva (arma del delitto: palloncino. Immaginati che depressione). Ma a costo di essere stato troppo preso dalle convinzioni estremamente ferme ed estremamente salde di Kim Seh, ancora non possiamo dire con certezza che sicuramente è stata questa qui la carnefice. Resta però indubbio il fatto che il suo comportamento, nei confronti di tutta la situazione in generale, è un po'... uncanny. Poi una persona letteralmente è libera di esprimere il proprio lutto come vuole, ma per quanto Yiko non faccia salti di gioia per la morte del marito, non mi sembra nemmeno esattamente una donna in lutto. Soprattutto, voglio dire, il suo atteggiamento nei confronti del cognato mi è sembrato tipo il top della manipolazione. Che voglio dire... onesto. dopo QUELLA ROBA LI' credo che entrasse persino Jason dalla porta, con maschera machete e tutto, gli chiederei in lacrime di per favore non allontanarsi da questa casa per almeno una settimana. Diciamo una cosa: se è lei la killer e se è stata lei a far fuori il maritino, è molto brava a nasconderlo persino ai lettori. Ed è figo perché m'immagino che - qual'ora dovesse essere un mostro - sicuramente il punto principale tuo come autrice è 'ok. Devo fare in modo che sta stronza freghi anche me, in qualche modo' benché sia tu a creare il personaggio. Mi sono immaginato un simile processo creativo anche per Cami (che anzi, in quel caso, erano due gemelli ma il tradimento suo lo hai letteralmente provato sulla pelle in prima persona, quindi ci sta). Ma resta il fatto che potrei essere solo io prevenuto. Come sempre, dopo la scottatura di Camille - e in realtà anche quello della Divina Stronza - guardò i tuoi personaggi con più sospetto di quanto gli investigatori guardavano Jhon Wayne Gacy durante l'interrogatorio.
Ma questo non è un giallo.
Questo è un racconto dell'orrore.
E ce lo ricordi... piuttosto violentemente, se lo posso dire?
La sequenza che domina questo capitolo prende lo spazio della storia come una cazzo di ombra miasmatica nera che divora ogni cosa, ed è tanto brutale quasi come una secchiata d'acqua gelida lanciata in testa mentre dormi. Se in Erika ti sei decisamente presa più i tuoi tempi, hai creato una base di fondo, presentato i personaggi e poi, lentamente, hai mostrato le cose più terrificanti, qua hai premuto sull'accelleratore finché non ti sei schiantata SU UN MURO.
Credo sia inutile dire quanto stava volando, ma mi soffermo sul fatto che sì, è successo di nuovo: ho letto il capitolo alla chiusura della fabbrica con le luci spente. Il risultato è stato però decisamente più terribile, perché si sente l'atmosfera che è decisamente più pesante e terribile rispetto ad Erika. Da una parte era avventuroso, misterioso, quasi fantasy e c'era una quest nobile. Qua è tutto diverso: di base c'è un funerale deprimente e forse un'omicida pazza che l'ha fatta franca, in una casa vuota che FORSE non è poi così tanto vuota.
Ovviamente, che te lo dico a fare, la scena della vasca è peak horror fiction. Allora, non ho ben capito cos'è quel meccanismo che cambia i colori, per quanto penso di volerne uno anche io, ma m'immagino tipo una specie di luce simil discoteca che si riflette sulle pareti ad intermittenza, no? Comunque, tolta questa cosa, la costruzione è stata magistrale: il fermare i colori sul rosso quando l'apparizione fà 'WEILA' sembra quasi, passami il termine, banale. Voglio dire, il colore rosso, soprattutto se soffuso come me lo sono immaginato, non promette un cazzo di bene, ma il come si usano questi trope intramontabili dell'horror è il segreto. E tu, ovviamente, hai fatto un figurone. Un po' come nella scena di The Grudge 2 della camera oscura (unica serie di film che, lo ammetto, non ho ancora avuto il coraggio di vedere) lo spettro di Seung fa la sua comparsa con una presentazione terribile: girato di schiena, a pochissima distanza dalla tipina, e poi si gira lentamente mostrando tutta la sua uncanniness. E ora mi tocca chiedertelo, perché la mente è volata subito: quando apre la bocca e si vede la luce rossa, era una lieve reference a Portrait of God per caso? Perché ho collegato i due puntini, e per quanto un essere umano morto faccia più paura di qualunque cosa fosse quel Dio, se era una reference ho apprezzato grandemente. Poi voglio dire... quanto bella la scena in sé? Ci si può limitare semplicemente ad un classico fantasma che fa baboye da sotto al letto e io comunque muoio lo stesso, però dargli queste abilità di distorcere quasi lo stesso tessuto della realtà è sempre un optional con i controcazzi. Ho amato quella scena con tutto il cuore, è il fatto che FORSE avanti sarà anche peggio, io rido di gioia e piango di paura perché FORSE è meglio smettere di leggere al buio solo in un capannone - si sono accese le luci automatiche per un mio movimento e penso di aver letteralmente perso un pezzo della mia anima oggi -
Il capitolo si conclude con Kim Seh che probabilmente se avesse gli occhi laser di Patriota avrebbe già diviso a metà la mogliettina in 'lutto' lì sull'uscio. Ma non succede, altrimenti la storia era solo di due capitoli e sarebbe stato terribile.
Conto di passare tempestivamente ai prossimi!

- TONIGHT, WE REWIEW! -
Recensione alla storia Boksu, una cupa giustizia - 15/01/24, ore 21:40
Capitolo 1: 하나, Uno
Che allora.
Non posso dire di essere del tutto sano, eh, ma volente o nolente ho ricominciato a lavorare (anche durante il giorno, a quanto pare, più deprimente dell'anno, ma tant'è) e quindi la forza per dire quanto le tue storie mi gorgosprizzino sempre ce l'ho, no? Certo che ce l'ho. Confesso che volevo farti tipo un super raid aereo di recensioni e passarti in una botta sola sotto tutti i capitoli, ma questo l'avevo già letto ai tempi, e considerato che il rischio di avere la memoria brutalmente corrotta, per me, è vero come la presenza degli alieni nell'universo, devo venire prima a trovarti qua.
Inoltre, non mi becco la maledizione perché non recensisco tutti i capitoli e quattro subito, no?
Anche se... ho letto il primo capitolo e poco dopo mi sono buscato il peggior febbrone della mia vita... uhm... non è che tipo per l'immersione più accentuata nella storia ti sei dedicata a qualche specie di... rituale/corso di scrittura maledetta?
No, chiedo sai... perché sono una persona razionale.
Mh.
Stronzate a parte, carissima, CIAOOOO! Madonna troppo tempo che non ci ri-sentiva. Il fatto è che ce l'ho durissima quando becco l'influenza, e la mia voglia di abbracciare un treno in corsa volontariamente come ha fatto Camille sale veramente a livelli esponenziale - poi quando t'imbottisci d'antibiotici è pure PEGGIO - quindi scusa se ti ho ghostato... come probabilmente farà lo spettro - se ci sarà uno spettro - in questa storia. Ma farò del mio meglio per risultare completamente unhynged come il mio solito, non ti preoccupare. Purtroppo, non avendo questa storia capitoli ciccionerrimi come il Treno, non posso tipo sproloquarmi troppo, ma sarà mio onore ed immensissimo piacere beh... inventarmi robe per allungare il brodo.
Tanto per cominciare, veramente fige le immagini con l'IA. CHE allora... credo che le coreane siano comunque tutte fatte di un'altra pasta, perché credo di non averne vista una brutta nemmeno per sbaglio, però vuoi mettere il fascino di una femme fatale come Yiko. E mi scuso in precedenza perché sono un nerdino di storie asiatiche e manga/manwha/dongwa as the next guy, ma non posso mentire sul fatto che faccio VERAMENTE fatica a ricordarmi i nomi. Anche non solo quelli coreani, in realtà, però qua la difficoltà aumenta di una certa SPANNA. Quindi perdonami dovessi usare soprannomi buffi :3
Ora, come capitolo introduttivo è veramente tosto, perché tipo non dicendo nulla hai comunque aperto OTTO sottotrame diverse, non che attivato il mio lato speculativo peggiore. Perché tipo, ok che non è un giallo, o un thriller, ma anche da investigatore del paranormale è NECESSARIO indagare e osservare i vivi. Soprattutto se il fenomeno è direttamente collegato ad un trapassato non tanto allegro.
Eh?
Visto che professionalità?
Dovevo essere preso a Ghost Adventures porca troia, lo dicevo io.
Comunque sia, tanto di cappello per aver rispecchiato perfettamente lo spirito perfetto di ogni K-Drama (anche se questa la definisco K-Tragedy visto l'aria che tira... oh beh): non c'è un personaggio che si voglia bene in quest'introduzione. A parte le amicizie di vecchia data che vabbeh, poco importa di quelle perché sono solo robe secondarie, però come ogni serie di questo tipo che si rispetti la TENSIONE è tale che un musicista piuttosto bravo può farci un intero concerto di violino dentro. Ma l'attrito porta ad accuse, e le accuse portano a me che mentre tengo la tazza di caffé con le dita dei piedi faccio 'mmmmmmh...' perché allora: Yiko a quanto pare è molto brava a recitare la parte della mogliettina afflitta, ma che vuole tenere comunque la testa alta per mostrare un certo decoro (sempre se è solo una parte e non è effettivamente davvero in presa a male) e questo Kim Seh, che ha preso molto bene la faccenda - credo che se fossero state da sole questa minimo l'appendeva da qualche parte. Con degli uncini arrugginiti - sembra decisamente crederlo fermamente. E, in tutta onestà, se True Detective è la mia serie preferita in assoluto ancora adesso, sono dell'idea che fidarsi della detective sia la cosa migliore. Quindi i sospetti sono fondati e sono anche abbastanza attendibili. Tuttavia, c'è sempre la possibilità che questa ragazza sia stata dilaniata dal lutto e dalla non tanto simpatia che prova nei confronti della ex cognata, e quindi vede cose che non ci sono. Dice anche di aver colto che non c'era sincerità sul volto della forse psicopatica che ha fatto fuori il marito, il che è sicuramente vero... ma potrebbe anche darsi che questa donna non sia esattamente proprio, passami il termine, 'capace' a mostrare emozioni genuine. C'era una condizione che comportava questa cosa no? (era l'asperger? A costo di fare figure di merda, lo chiedo) e per quanto sia improbabile - forse - che sia il caso, bisogna valutare tutto. Soprettutto anche il pensare COME ha fatto l'omicidio. Perché se è stata lei a farlo effettivamente fuori non ci sono impronte. Una scena del crimine così immacolata può solo mostrare che c'è stato del paranormale di mezzo... e non esclude l'omicidio. Voglio dire, una moglie infelice o che semplicemente voleva ciucciarsi tutta l'eredità può arrivare a fare cose estreme. Abbastanza estreme anche come non dire che quel lato del letto è posseduto da uno spettro, o abbastanza estrema come fare un qualche patto con un demone per fare 'buh' all'adorabile maritino e fargli prendere uno di quegli infarti che te lo consiglio.
Anzi, no, non te lo consiglio.
Meglio di no.
Quell'ultima frase del 'non era dolore ma era paura' me la vorrei tatuare, onestamente. Non fosse che ho il terrore degli aghi. Dice così poco e allo stesso tempo tutto insieme che è una meraviglia, fa capire che c'è COMUNQUE qualcosa in più. Che non è né una morte naturale nè un semplice omicidio. Per quanto magari Kim la pensa così, da lettore che comunque sai che questo è un horror con i controcazzi dici 'oh boy'. Credo che cominciare una storia horror orientale in questo modo sia dannatamente figo, soprattutto per il fatto di aver lasciato veramente un'immensa fetta di trama all'interpretazione a chiederti 'e adesso cosa porca di una miseria...' E' sono decisamente preso.
E di solito sai che io tipo rispondo sempre con 'non vedo l'ora che pubblichi il prossimo' ma tipo... la storia è già finita soooo... spero di non metterci troppi SECOLI per passare agli altri capitoli XD nel frattempo, carissima, ottimo inizio.
E soprattutto sono contento di essere finalmente tornato a romperti le palle tipo il demonietto sulla spalla XD

- TONIGHT, WE REWIEW! -
Recensione alla storia Tarjuk - 09/12/23, ore 18:40
Capitolo 1: Tarjuk
[E niente. Credevo non avrei fatto inserzioni pubblicitarie oggi, ma visto che tipo ti sono ancora grato per avermi fatto scorpire quel canale di short horror movies e che tipo l'ultimo capitolo è entrato nel discorso di quanto bene l'arte e l'horror stiano accostate l'una all'altra, non ho potuto letteralmente mandarti questa cosa che sembra fatta apposta per il momento.

https://www.youtube.com/watch?v=BI9fKfX5V68

Oltretutto, per quanto non sia esattamente un credente, la religione cristiana è super mega affascinante ed ha un potenziale d'inquietudine dannatamente alto e per ogni tipo di tema. Tipo il concept di questo short film è qualcosa di spettacolare, secondo me
Tornerò con altre inserzioni che nessuno ha chiesto!]

Tre su tre.
Non so se alla fine poi hai pregato davvero, ma ha funzionato comunque pare ^^
Tipo, ho il rituale di cominciare ogni mia singola recensione con 'weila, come va' però sti cazzi... è la terza che ti lascio di recensione oggi questa, non credo sia esattamente etico romperti i coglioni così tanto, temo.
Perciò mi limito a dire semplicemente che meriti che vada tutto bene ANCHE SOLO per avermi fatto vivere un'esperienza di lettura simile.
Che figata.
Ma devo trattenermi.
Anche perché temo che questo tipo di storie siano quelle che mi faranno parlare di più in assoluto, quindi preparati. Parto prima con l'enorme elefante nella stanza: la madre era il vero villain della storia.
No ok, scherzo, lo era la sua mentalità estremamente chiusa ed il suo non esattamente leggero razzismo - che fortunatamente non è stato ereditato dalla figlia (e l'unico altro figlio che poteva ereditarlo è stato quello sgranocchiato dal demone. quindi crisi scongiurata!) - erano i veri villain della storia.
Il fatto che poi ad aver perpetrato l'infanticidio più infanticidio del Canada sia stato un cazzo di abominio che vive in un attico sotto ad un lago congelato, è solo un danno collaterale, insomma. Comunque parto da qui perché diciamo che tutto questo ha reso la storia con un retrogusto estremamente più tragico e drammatico. Decisamente più agghiacciante del previsto.
Davvero, una storia che mi ha particolarmente shokkato (semicit*)
anche perché poi, per quanto la voglia di blastare con almeno un paio di ceffoni la madre non sia del tutto dissolta, non posso considerarla cattiva. Non era una brutta persona, era sicuramente una buona madre e quant'altro - anche se non posso decisamente perdonare del tutto il suo essere così permissiva nei confronti del moccioso... non crescono esattamente sani altrimenti, così, e che cacchio. Tra l'altro il problema sembrava anche abbastanza evidente considerata anche la brevissima parte dove Maxi commenta sulla roccia. Non so se mi sono spiegato bene (sicuramente no) - però insomma... ci sono alcuni atteggiamenti genitoriali non esattamente da tenere nei confronti di un moccioso così piccoletto.
Poi grazie al cazzo che pensa che tutti gli Inuit - che non ho capito bene... non erano Inuit quegli altri giusto? Ma un'altra tribu, sbaglio? O sono sempre io ad essere idiota? - abbiano i denti da orca, porca miseria.
(P.S. ma tipo sono solo io o l'Artide ed in generale le zone gelide hanno i mammiferi più terrificanti mai esistiti sulla faccia della terra? Porca miseria... mia sorella ha il terrore reverenziale delle Orche e non credo le parlerò di questo terrificante criptide)
Ora, faccio solo il mio unico commento fastidioso della giornata, anche se non lo è esattamente troppo: dunque, il concept di base è terrificante, però più che horror mi piace condierare questa storia come Dark Fantasy, secondo me.
Che onestamente, dal mio punto di vista è la stessa e medesima cosa.
Horror e Dark Fantasy sono due facce della stessa medaglia, con l'unica differenza che quest'ultimo ha setting meno cupi e armi medievali e quant'altro.
Qua, più che altro, lo considero tale perché Tarjuk e Aklhut non rientrano esattamente in quel tipo di creatura che mi terrorizza, ecco. Sono stramaledettamente fighi (Tarjuk è tipo uno dei mostri più METAL che io ti abbia mai visto trattare) Però voglio dire, non sono quel tipo di mostro che hai paura di ritrovarti ai piedi del letto mentre dormi la notte, no? Che poi obbiettivamente un cazzo di esperimento nazista metà Orca, metà Lupo e metà Rabbia sia dannatamente raccapricciante e non lo vorrei nemmeno vedere interagire con il figlio di Satana è tutto un altro paio di maniche, insomma.
Per il resto, tuttavia, non credo proprio tu abbia fatto male a metterlo nella sezione horror: l'atmosfera cupa esiste, ma la cosa che ho apprezzato abbastanza tanto è il fatto che non è un lingering feeling che senti dall'inizio della storia, ma ti arriva letteralmente tutta in faccia come un pugno di Uomo Orca. Possiamo condierare la storia divisa in due parti, ovvero quella prima della morte orribile del mocciose, e quella dopo.
Dopo la sua morte, tutto ha cambiato la propria atmosfera ed ogni cosa è diventata immensamente più 'pesante' ed ingestibile. Per la famiglia, ovviamente, io ero qui che me la ridevo e andavo in brodo di giuggiole. Che in realtà... non è del tutto esatto. Ammetto che la morte dei bambini in un racconto, soprattutto se resa così straziante e soprattutto rendendo il terrore del moccioso invischiato così evidente, è sempre una Lancia di Longino al petto. La scena di Max con 'faccia di denti' è stata un picco horror, però anche molto deprimente. Mi ha ricordato molto, MA MOLTO la scena di It dove Pennywise si sgranocchia il braccino di Georgie per poi portarselo nelle fogne con se.
E non so se era voluta, però minchia se l'hai resa bene.
Oltretutto, quanto me lo hai fatto amare il Tarjuk, come mostro: per quanto il suo nome ricordi un rigurgito, è terrificante che in quel lago vivesse una creatura tanto malvagia, che non si fa problemi nell'ammazzare dei bambini solo per nutrirsi. Inoltre, si tratta di un terrificante manipolatore, un vero e proprio predatore che sa come cacciare le proprie vittime e sa quali trucchi utilizzare per fregarle. Una vera e propria creatura dell'incubo che, se devo essere sincero, ha anche avuto comportamenti STRANAMENTE ED INQUIETANTEMENTE (co-) umani, se lo chiedi a me.
RIngrazio da un punto di vista che fosse un mostro sovrannaturale fantasy, perché le implicazioni realistiche non mi avrebbero fatto dormire la notte penso.
Comunque sia, una scena orribile per l'economia della storia, e orribilmente bella per me. Diciamo che potrebbe essere un tratto distintivo delle tue storie anche prossime quello di prendere la mitologia di una qualche cultura e renderla così dannatamente agghiacciante con una storia tipo questa. Che poi, voglio dire, ogni singola storia folkloristica o leggenda metropolitana punta comunque ad essere spaventosa soprattutto per terrorizzare i bambini ed impedire loro che si allontanino dai genitori o facciano marachelle brutte, a partire dall'uomo nero che viene a prenderi nel sonno se ti comporti male, e così via.
COme dici tu, se la leggenda è nata per convincere i bambini a stare vicino ai genitori per non essere portati via da un qualche predatore o perdersi nel gelo, ha senso che facciano appositamente paura, no?
Tra l'altro: Tarjuk palese design da Demone di Kimetsu.
Su questo non ci piove.
Ma ora che ti ho frantumato gli zebedrastis con tutto questo: Kayla.
Madonna Kayla.
La benedizione di autrici come te è quello di rendere letteralmente i personaggi femminili nelle loro storie i migliori personaggi in assoluto. Non so se è strano, ma io amo quando in un determinato media i personaggi femminili sono caratterizzati così bene. E' anche il motivo principale per cui jujutsu Kaisen e Chainsaw-Man mi piacciono così tanto, in fin dei conti. Non mi dilungo troppo per il Treno, perché già sai, però anche qui letteralmente una cazzo di undicenne è stata un'unità di distruzione senza precedenti.
Il fatto che dopo la morte del fratellino, questa non si sia arrovellata nella depressione o quant'altro ma tipo ha coltivato in se una rabbia tale da spaventare persino gli indigeni ed ha persino fatto in modo di convincere uno di loro a condividere le proprie abilità per permetterle di metterlo nel culo da orca del Tarjuk è encomiabile.
E' diventata letteralmente uno spirito di vendetta a sé, rabbiosa e terrificante, mentre la sua famiglia si struggeva e stava male. E' forse... stato un po' egoistico da parte sua annientare se stessa per una causa che sicuramente non avrebbe riportato indietro Max, però fanculo: che badass che è stata questa ragazzina. Anche già solo per riuscire a sostenere lo sguardo di un demone tanto terrificante e malvagio. Credo che la scena più bella di tutto lo 'scontro' tra i due sia stato quando tipo appena lo vede emergere si prende un attimo male, poi appena quello sorride e vede i denti che hanno devastato il corpo del fratellino dimentica letteralmente tutta la paura e diventa super incazzata.
Local Loli literally too Angry to die poteva essere chiamata sta storia.
Anche se... beh, il finale non è stato esattamente uno dei più rosei.
E' stato dannatamente figo, in realtà, perché l'idea di sta bimba che evoca uno spirito di vendetta potente quasi quanto tre Slaugh su di un Panzer è un'immagine che mi riempie di gioia, quasi quanto il sentire le grida del Tarjuk mentre viene sbranato... però minchia.
Onestamente, la scelta di lasciare la narrazione così spezzata a metà è un tocco di classe. Perché lascia interrogativi che ti danno molto da pensare: tipo, adesso che Akhlut è stato liberato, cosa succederà a Kayla? Sicuramente diventa un ottimo digestivo dopo il boccone indigesto dell'altro demone, ma poi?
Voglio dire, questa creatura sembra essere decisamente il tipo di mostro che non si ferma a due vittime e che decisamente non può essere controllato a parole gentili.
Cosa m'impedisce di pensare che questa creatura dopo il primo scempio che ha perpetrato non si sposti verso il villaggio, ammazzando letteralmente ogni singolo essere umano presente sul suo cammino? Se ci pensi, è un finale dannatamente bleak e tragico.
E questo mi fa capire che hai le palle di fare finali così tragici.
E questo mi fa capire che forse dovrei temere per la vita di Erika più di quanto già io non faccia... mmmmh...
In conclusione, questa storia è stata una benedizione inaspettata.
Non mi aspettavo di vedere così presto qualcosa che non fosse un nuovo capitolo del treno dalle tue parti, quindi ti lascio intendere quanto io abbia apprezzato quest'inaspettata sorpresa, sis.
Sul serio, grazie infinite sia per la lettura sia per avermi fatto conoscre creature e leggende di una cultura estremamente affascinante!
Ci vediamo alla prossima!

- TONIGHT, WE REWIEW! -