Recensioni di Semperinfelix

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Recensione alla storia I Conti del Canvìn - 12/01/24, ore 14:09
Capitolo 11: Come quella [inserisci epiteto] di la madona di Forlì …
Ebbene se avessero saputo che in merito alla marchesana di Mantova Sanudo indulgeva nel raccogliere gli insulti di "ribalda putana" lanciatigli dal marito e dal Pontefice, penso che i due non si sarebbero fatti troppi problemi. Poiché né l'idea né la stesura della novellina sono stati miei, mi compiaccio di recensirla. Stavo proprio riflettendo sul fatto che alla fin fine Tygre non fosse un soprannome, ma solo un epiteto usato una tantum, al pari di Folgore in battaglia o di nuovo Achille per Fracasso. Insomma, più che un soprannome un'espressione colorita. Come quando dici "quel marcantonio là", mica gli resta per soprannome. Leonessa invece credo proprio sia un'espressione moderna, mai sentita nelle carte. Sempre riflettendo sono giunta alla conclusione che ogni possibile riferimento a felini (e per metonimia a ferini) era usato con accezione negativa, per indicare la ferocia e la crudeltà. Altrimenti non mi spiego come la caterva di insulti rivolti dal buffone Frittella a Beatrice d'Este siano stati riassunti con l'espressione "istinti felini", solitamente attribuita alle genti d'arme. Ne deduco che anche tygre per Caterina fosse un insulto più che altro, sebbene a conti fatti si sia ritorto in complimento.
Tornando a Fracasso, lo amo ancora di più già soltanto per il fatto di aver dato il ben servito a Caterina e di averla trattata come meritava. Farla impazzire sarà stata una grande soddisfazione, ma ancor di più quando finì in catene per aver ascoltato Giovanni da Casale e non Fracasso. Ancora una volta il quondam bellissimo Fracasso si vide preferire un bel faccino alla sua spada prodigiosa.
Il riferimento alla suocera non è facile da cogliere per i profani, che non sanno come l'espressione Madonna indicasse sia la nonna che la suocera.
Alla fine, se non fosse stata quella grandissima puttana che fu (troppi amanti, ma veramente troppi, si fosse accontentata di uno non la si sarebbe potuta criticare) e se non fosse stata di una ferocia disumana (uccidere neonati e donne incinte è degno dei peggiori mostri) Caterina sarebbe stata una donna senz'altro da apprezzare, ma così proprio non me la sento. Fracasso è da amare perché era feroce sì, ma contro i nemici in battaglia, non di certo contro gli innocenti. Caterina eccedette ogni limite, degna figlia di quel sadico bastardo di Galeazzo Maria.
Recensione alla storia Non una Ferita al Core - 10/05/22, ore 12:36
Capitolo 12: Non una ferita al core
"Firenze è debole, non vale nulla, semmai siamo noi che dobbiamo proteggere lei!" e poi com'è che questa cosa se l'è inspiegabilmente scordata? Affidarsi ai Medici dovrebbe essere proprio l'ultima carta in tavolo da giocare quando la zattera ha ormai più buchi che legni e l'acqua fino alla gola. Che uno preferisca i Medici a chiunque altro, per me è inspiegabile. XD

" Bianca Maria, più che gli estranei, temeva per i famigliari e i cosiddetti amici" l'inverno sta arrivando.

Certo che se Ludovico è stato educato dalla madre nell'arte di governo, ci credo che poi nell'agire concretamente fosse - come disse il Porzio - poco più che femmina. E però da quel poco che ne sappiamo ci pare che Bianca Maria fosse una femmina coi controcoglioni, quindi veramente non capiamo da chi abbia preso Ludovico. Anzi, riflettendoci, Muzio Attendolo ha dato origine a due stirpi di strepitosi guerrieri (Sforza e Sanseverino) e a una di conigli... ahi la sorte!

Confermiamo comunque che Ippolita quest'ultima lettera la scrisse a mano e non per mezzo del solito segretario, e si vede perché i discorsi sono tutti sconnessi e non si capisce un c... di quel che volesse dire. Magari la scrisse piangendo e delirando, chissà. Ci domandiamo che ne abbia capito Bianca Maria all'apertura.

Se, comunque, col marito fu tutto sommato risolto, è un vero peccato che poi non siano sgusciati altri pargoli, perché ciò ha contribuito a segnare l'estinzione della stirpe, o meglio la caduta dal trono. Ahimè.

E con questa lezioncina al figliolo prediletto concludiamo questo racconto che, davvero, è stato a noi graditissimo regalo (quando ricapiterà che tu sia così ispirata?) Non ho capito adesso a cosa ti dedicherai: revisione o prosecuzione del romanzo oppure altre novelle?

Un saluto, un bacio (alla francese? alla greca?) e auguri e figli maschi a Donato!

"’estirpare questa nuova e folle generazione di malerbe e poco le importava se significava includere tra esse il sangue del suo sangue" noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
Recensione alla storia Non una Ferita al Core - 09/05/22, ore 22:32
Capitolo 11: Son sforzato da l'amor li porto
"Attenzione: dub-con" musica per le mie orecchie!

e la visuale della duchessa si era riempita del robusto corpo nudo d'Alfonso": questo mi ricorda Massi
Ottima strategia da parte di Alfonso ostentare il cazzo, eh

"impudica ninfa bramosa ed insaziabile di coito, che gli rideva beffarda mentre se la rigiravano in ogni posizione" questa è tua figlia Isabella.

"perché se lui avesse permesso ad Ippolita di dominarlo, breve sarebbe stato il passo a finire schiavi degli interessi dei duchi sforzeschi!" mi piace come l'amore (e il sesso) non si separi mai dalla politica nella testa di Alfonso. Non solo lo rende molto realistico, ma anche molto caratteristico e della stirpe e del periodo.

"Oppure l'attirerete con un inganno e lo getterete dalla finestra?" noto che Boemi e Aragonesi hanno una certa passione per le defenestrazioni. Non mi spiego com'è che Lorenzo de' Medici non sia accidentalmente caduto da una finestra scambiandola per la porta della latrina, durante la sua visita a Napoli.

"porterai il mio marchio nella tua pot – " Ma, Ippolita, c'era bisogno di dargli un ceffone? Non lo sai che gli spagnoli, come i catanesi, fondono il nesso -rt in -tt? Quindi Alfonso voleva solo alludere al fatto che - a emulazione della Sacra Sindone - il suo volto sarebbe rimasto impresso nella tua porta, allorché tu gliela avessi sbattuta in faccia. Ecco cosa accade a giungere a conclusioni affrettate! I soliti pregiudizi!

"Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà!" la seconda maledizione di Dio ad Eva. Bellissima. Per dire che gli antichi avevano già capito tutto (e, come hai osservato tu, Adamo è il classico uomo che accusa gli altri delle proprie debolezze: Signore, la donna che TU mi hai dato mi ha tratto in inganno!)

"Disgraziato! Aveva finto! E lei pure c'era cascata!" Oddio, non credo che potesse fingere.

"piuttosto sperando di svenire" insomma vuole usare lo stesso espediente di Dante in ogni canto dell'inferno.

"Il bambino ... il bambino ...", ansimò lei": ma secondo me il tic nervoso è venuto per questo a Ferri, altro che disastrosa caduta da cavallo!

"per mano di quel suo bellissimo principe" ma ha sposato Alfonso d'Aragona o Carlo il Temerario? Mi sono persa.

"avrebbe reso un angelo il futuro sire di Napoli." assolutamente sì: un angelo con un solo difetto (e Alfonso vinse anche questa battaglia).

"Alfonso è bello" meh, per me l'ambasciatore esagerava.

Ebbene, vuoi per il dubbio consensuale, vuoi per la possessività di Alfonso, questo è senz'altro il capitolo che ho preferito di più (sebbene il fatto che siano proprio Alfonso e Ippolita me lo renda limitante). Diciamo che, se non fosse un maniaco sessuale stupratore e pluriomicida senza coscienza, Alfonso potrebbe essere anche il mio ideale di uomo: coraggioso e avventato in battaglia, dedito e premuroso in letto. Ma non si può avere tutto nella vita. I mariti o sono Ludovici o Alfonsii, e a chi tocca un Ferrandino è una privilegiata.

Insomma, mi pare che Ippolita si sia abbondantemente rassegnata/accontentata del suo amorevole stupratore e mi chiedo com'è che dopo Pietro non siano sgusciati fuori altri puti. Troppi calci nelle gonadi?
Recensione alla storia Non una Ferita al Core - 08/05/22, ore 23:25
Capitolo 10: La tirannia, la crudeltà, i lussuriosi e disonesti appetiti, i tradimenti
"poi insomma con chiunque le capitasse a tiro... pure con Gianciccio? Vedi Alfonso come impazziva!

"Perché mi credi così infame?": come nella serie canadese dei Borgia, perché qui le spiegazioni sono due: o quei buzzurri avevano letto i Successi, oppure avevano capito tutto di Federico. Quel che al mio paese si chiama "babbo maligno", cioè uno che sembra scemo ma alla fine è più scaltro di tutti quanti. Vuoi vedere che per vendicarsi di Alfonso ha avvelenato Ferrandino? Voglio non crederlo.

"pregando che arrivi il cavaliere senza macchia e senza paura a salvarti!": Chi? Baiardo o Ercole d'Este?

"il vaso della pazienza di Federico raggiunse il colmo e traboccò di rabbia": nel senso che si pisciò addosso?

"Frederic, fila in camera tua: risciacquati il viso e a rassettati i vestiti" ma guarda, penso che dopo essersi ritrasformato da tamburo di galea in uomo, come minimo dovrebbe portarlo al pronto soccorso. Gli saranno rimasti meno denti di Fracasso.

"Non hai più l'età per scoparti una donna, Diego? Così male sei messo?": sebbene questa frase mi faccia sempre ridere (e stavolta mi son quasi strozzata con un dolcetto di panna) non posso fare a meno di provare pena per il povero Diego: il bambolotto della famiglia reale, ucciso nel fior degli anni per ripicca. Insomma, per me valeva molto più di così.

"Ringraziamo Semperinfelix che ha sofferto tantissimo leggendo questo capitolo..." in realtà debbo confessare che stavolta è successa quella cosa che le prime due volte non era successa. Certo non ai livelli del capitolo in cui Alfonso stupra Donato o in quello in cui "stupra" Ippolita, però abbastanza. Per caso hai rivisto questo capitolo prima che io lo rileggessi? Sennò la spiegazione è che le prime due volte fossi troppo concentrata su Diego e mi salisse l'angoscia.

Io spero che Eleonora non sapesse nulla di questi commerzi, perché se lo sapeva e ha comunque concluso ella stessa l'acquisto, allora era più perversa di tutti i suoi parenti messi insieme

Com'è che Ippolita in questa famiglia non si è corrotta a sua volta? Rigetto assoluto? Ci mancava solo... chessò, un incidente in barca per cui Ferrante inavvertitamente le finisse addosso o le bagnasse il vestito, offrendosi di asciugarla...

Ebbene attendiamo di vedere (anzi, di rivedere) come Alfonso si pronterà per asciugare il suo pianto. Un saluto.

P.S. la citazione finale del Chronicon venetum su Ferrandino mi ha commossa.
Recensione alla storia Non una Ferita al Core - 08/05/22, ore 12:55
Capitolo 9: Ohimé, com'è il vostro cuor sì duro
In questo capitolo hai dato prova di tutto il tuo virtuosismo nautico che, ahimè, viene a mancare proprio quando io ti chiedo come fossero i bucintori ducali. Ce ne faremo una ragione.

"Le ho inoltre chiesto di prenderti al suo servizio. Sarai al sicuro con lei.": oddio, non ne sarei così sicura. Magari Donato sarà il prossimo portaombrelli, se non lo è già stato XD. E se non sarà la duchessa vedova a concupirlo, vuoi che non ci faccia un pensierino il ducale pargolo regnante, se davvero Donato era così avvenente? Mi piace come nel Rinascimento non si potesse stare tranquilli né in casa di uomini né in casa di donne, né essendo uomo, né essendo donna: trovavi sempre qualcuno che volesse infilarti qualcosa in qualche pertugio.

Mi pare del tutto futile la polemica di Ippolita sull'ambasciatore che non le ha detto subito la verità. Cioè, secondo lei Antonio da Trezzo avrebbe dovuto presentarle il futuro sposo dicendo: "madonna, voi state per sposare un porcello stupratore e sodomita che sì, vi renderà la vita un inferno, però vi farà godere ogni notte scopandovi finché non vi verranno i sensi di colpa". Anche io, al suo posto, mi sarei limitata a un "sposerete un simpatico e costumato diciottenne, cui dovrete fare da sposa e da madre".

"queste guerre del giorno hanno pace la sera!" ecco, io questa frase stavo aspettando (ché ogni volta che la sento mi fa sorridere). Certo non è proprio detto che ci fosse il doppio senso, ma io sinceramente l'ho percepito così (e del resto da Ferrante me lo aspetto) E qui ci voleva pure un Roberto Sanseverino che scoppiasse grassamente a ridere brindando al sovrano, e poi facesse volare la moglie dalla sedia col darle una pacca sulla spalla, tipo a dare l'esempio dell'ottima congiunzione di Venere e Marte. XD

"che lui con le corde del liuto ci sarebbe finito strangolato" e invece ci finì qualcun altro... le Aragona tutte uguali.

"Federico in questi giorni mi ha molto aiutata nella sua traduzione" ecco, così se fa schifo possiamo dare la colpa a lui.

"quasi nel suo animo stessero combattendo due eserciti opposti": il primo guidato da Bartolomeo Coglione e il secondo da Roberto Sanseverino?

"domandandosi quale fattura gli avessero appiccicato addosso, per generare un figlio così cretino" puahahahahha, non credo che finirò mai di ridere per questa frase. Si vede che quella sera che lo concepì, qualcosa andò storto.

"E' stata davvero eroica" grazie, grazie, ho una certa predilezione per le imprese difficili, noto. XD

Attendiamo adesso di leggere la chiacchierata fraterna tra Alfonso e Federico, che sarà assai gustosa (visto che questo è il bis).