Recensioni di _aivy_demi_

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Chiamatemi Agnese - 16/09/23, ore 22:16
Capitolo 1: Chiamatemi Agnese
Cara buonasera, eccomi qui per continuare il mio viaggio all’interno di questo vostro profilo, scegliendo una delle piccole storie che ancora non hanno recensioni, ed è un vero peccato perché meritano tutte più attenzione e più affluenza.
Scrivere una drabble su se stessi penso sia una delle sfide più grandi che un autore in generale possa fare: che tu ci sia riuscita merita tanto rispetto, serenità e capacità nel farlo, nello scoprirsi e quindi nel pubblicare dove chiunque possa leggere denota un certo equilibrio e voglia di mettersi in gioco, denudarsi col prossimo e mostrare qualcosa di te.
Quindi eccomi qui a dire quanto poetico sia tutto questo, quanto scavi in profondità e quanto sia schiacciante e delicato nello stesso momento. Quindi piacere Agnese, lo dico con piacere. Un nome che si addice a ciò che senti e che provi, sarai Agnese per me e per chiunque ti rispetti e voglia conoscerti.
Alla prossima cara, e buon lavoro e buona ispirazione! :3
Recensione alla storia Frammenti - 20/04/23, ore 14:11
Capitolo 17: Quando sono sincera
Buongiorno cara, sono arrivata all’ultima pubblicazione presente in questa raccolta, e non ho idea, arrivata a questo punto, di cosa potrei aspettarmi e come potrei reagire.
Eppure mi sento un filino più leggera… dopo tutta la pressione, le verità scomode, le difficoltà e le emozioni che hai portato in tutti questi tuoi piccoli lavori, questo è come una piccola pausa, intrisa di verità, di una consapevolezza.
Un viaggio turbolento che ha le sue piccole certezze, dei punti fermi dove questo che nella sua imperfezione mostra come chiunque abbia che lo porta a provare sensazioni vive, indipendentemente da cosa sia. Una doccia fredda di verità che fa riprendere il respiro, ricaricare, rigenerare il cuore rotto e la mente stanca.
Senza giudicare, senza sentirsi mai giudicati.
Perché in tutta questa raccolta il tuo metro di giudizio non è presente, nonostante la difficoltà di alcuni argomenti trattati. Qui non ci sei tu come autrice, ci sono solo loro e ognuno è libero di cogliere ciò che può, che vuole e che crede e infatti penso che ogni riga sia interpretabile. Però, capitoli come questo mi fanno capire che tutto il marcio non è poi così marcio, se si pensa a ciò che può farci stare bene. No?
Almeno, io ci ho visto questo, un riscatto di se stessi e più che altro un minimo di attenzione al proprio io anche dove pare sentirsi vuoti e consumati dalla vita e dalla presenza costante del prossimo.
Cara, io rimango sempre più meravigliata del modo crudo, spontaneo, rovente con cui scavi nell’essere umano, a volte senza pietà, spesso con uno slancio inarrestabile, ma sempre con la possibilità di dare a noi la scelta del giudizio.
Alla prossima, spero tu continui questo tuo lavoro, e se ti riesce complesso o troppo emotivamente incontrastabile, ti auguro di portare avanti con entusiasmo e trasporto tutti i progetti che hai in mente. Alla prossima e buona ispirazione! :3
Recensione alla storia Frammenti - 03/04/23, ore 12:55
Capitolo 16: Vivo
Cara buongiorno! Eccomi finalmente, con un po’ di tempo a disposizione per riprendere le letture ^^
Questa è tanto forte da dare il voltastomaco: io penso tu sia riuscita a rappresentare l’autogiustificazione immorale che sta dietro a qualcosa di inumano, il punto di vista non della vittima bensì del carnefice. Io sono rimasta scossa, sento il trauma, sento la passività e le vedo quelle lacrime, la paura, il dolore… eppure non scappa lei, e questo fomenta tutto il discorso assurdo che lui fa per poter trovare una via di fuga dalla razionalità. Anzi, peggio, perché chi ha il pugno chiuso, stretto, pronto a gettare all’inferno gratuitamente il prossimo, razionalizza ogni cosa oscena che fa come se fosse normalizzare.
Normalizzare.
Questo sta normalizzando e dando una spiegazione a tutto ciò che gli passa per la testa, che vede, che sente e che fa: indipendentemente da ciò che la vittima prova e vive.
Questo è un vero e proprio POV estraniante, assurdo, mi sento a disagio nell’essere presente e ascoltare la voce nella testa del protagonista. Perché non è solo per il fatto sia scritto e pubblicato così, ma perché so che questo potrebbe essere comunemente vissuto nella realtà con la stessa nonchalance, con lo stesso positivismo, con lo stesso piacere osceno e giustificato.
Il modo in cui l’hai scritto è così spontaneo che mi sembra di viaggiare nella mente contorta di tale tizio X, come in uno di quei documentari commentati con registrazioni delle parole dei condannati. La sento la voce, sento la naturalezza con cui parla, sento la sua coscienza sentirsi pulita.
Dà i brividi.
E come sempre riesci a rendermi reale un insieme di frasi scritte ad hoc per toccare, impunemente, le corde che lasciano il segno.
Non so come fai, la considero una sorta di scrittura iperrealista se esiste il termine, e dove deve arrivare, fidati… arriva.
Come sempre sconvolta da questa raccolta: significa che il lavoro che hai fatto e progettato è perfetto, esprime un tutto che non è sempre facile sopportare, ma che pare reale… e quello che mi sono sentita addosso lo è stato, il fastidio, il rifiuto, il disgusto, la voglia di non vedere, non sapere non guardare che a volte vengono naturali anche davanti alle ingiustizie.
Dio, quanto fa male.
Quanto spaventa.
Quanto vien voglia di prendere queste persone e fare vivere le stesse cose.
Vendetta, ribrezzo, voglia di rivincita.
E la vittima? Lei viene personificata qui attraverso gli occhi di lui, quindi vittima non è, come se lo stesse volendo, se lo stesse meritando. Visione distorta? Certo, per giustificarsi.
Ho sempre quel bisogno controproducente di venire qui e continuare questa raccolta, perché so che poi potrei starci male, ma non riesco a farne a meno… è scritta troppo bene, è così personale, pare tanto vera che mi spiazza e mi fa soffrire.
Alla prossima, buon lavoro come sempre, e buona vita :3
Recensione alla storia Frammenti - 03/03/23, ore 14:48
Capitolo 15: Morta
Cara quanto tempo, ahhh… tanto, troppo, spero davvero tu stia bene e che stia vivendo serenamente.
Questa non è realtà disturbante, qui non ho a che fare con qualcosa che mi sta accadendo davanti agli occhi, bensì a ciò che è già successo e che sta lasciando il suo segno indelebile nella protagonista. Mi sembra di leggere una pagina di diario indirizzata da un terapeuta per tentare di mettere il focus sul problema e metterlo per iscritto, per poi vedere che chi scrive lascia andare la mano e la tastiera a continuare quasi per conto suo, quasi trascinata come fosse stufa di fare finta di niente…
E cosa c’è di peggio del fare finta di niente? Il colpevolizzarsi.
Che è esattamente ciò che sta succedendo.
E ho i brividi perché me le sento addosso queste cose, perché anche se non sono io la protagonista mi sento lo schifo che non scivola, l’autocommiserazione e l’autocolpevolezza lì dove non dovrebbe nemmeno essercene alcuna traccia. Cristo, invece di essere e sentirsi vittima è come se giustificasse ciò che è accaduto facendolo passare per un SUO errore.
Non sto qui a lasciare le mie teorie su come plasmi la società pensieri simili, su quanto piuttosto che passare per il focus delle persone si preferisca sottovalutare, glissare, non riconoscere la colpa dell’altro. No, già ci pensano programmi e telegiornali. Quello che posso dire qui invece, ed è mio pensiero personale, è che purtroppo cose del genere sono così presenti, così vive che ce le sentiamo attorno senza vederle davvero, sperando di passare in sordina piuttosto che qualcuno se ne accorga davvero e dover passare per i medici, la stampa, i giornali, i genitori, se stessi allo specchio.
Ecco, le ultime parole quelle sì fanno male, ma tanto, ma vedo una arrendevolezza qui che è tanto spiazzante da lasciarmi senza parole. Sai quando le braccia ti cascano lungo i fianchi in segno di resa? Mi sento arresa davanti a questo scritto perché so benissimo che non sarei mai i ngrado di far cambiare idea a questa persona, come so che lei non lo farebbe mai solo per me, per gli altri, ma nemmeno per se stessa.
Che schifo.
Le sue sensazioni sono così vive che ti pesano sul foglio, la nudità della sua sfera emotiva è spiazzante. E tu come autrice sei sempre riuscita a mettere a nudo ogni singolo personaggio che hai portato sapendo di ferire, di spiazzare, di mostrare e questo porta a far riflettere. Che la riflessione possa arrivare il più lontano possibile.
Cara, grazie di cuore, è stato bello rivederti. Alla prossima, buona vita e buon tutto! :3
Recensione alla storia Tradimenti e cuori spezzati - 15/01/23, ore 00:15
Capitolo 1: Tradimenti e cuori spezzati
Buonasera cara, quanto tempo! È parecchio che non passo qui sul tuo profilo, quindi appena ti ho incontrata nel programma di scambio del Giardino, ne ho approfittato subito per prenotarti ^^
Questa storia è breve ma così veritiera che ognuno di noi può aver vissuto almeno una delle sensazioni mostrate dalla protagonista. Sentirsi traditi da una parte, e compagni di tradimento dall’altra senza saperlo prima, e coscienza di senno poi, rende umani, rende il quadro comune tanto da poter dire chiaramente di empatizzare con la ragazza.
Quando viene tradita, viene trattata come se non fosse abbastanza e penso che no, non meriti affatto nulla di questo. Quando pare aver trovato un equilibrio, qualcuno che la rispetti e la tratti bene, chi le piace, e la fa stare in equilibrio, scopre per vie traverse di essere l’altra, e quindi crea un dispiacere visibile e sentito a un’altra persona. La cosa che fa più riflettere è che la protagonista avverte come più doloroso essere parte attiva di un tradimento verso una persona che non conosce, piuttosto che averlo subito in passato.
Trovare un testo breve scritto in prima persona aiuta a simpatizzare con la ragazza, immergendosi nel suo vissuto, provando a immedesimarsi nelle sue emozioni e nei suoi dolori. Ottima scelta, poi uno stile chiaro e spontaneo rende gradevole la lettura e facile l’empatia.
Spero di tornare ancora qui cara, alla prossima e buona ispirazione! :3