Recensioni di swimmila

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Gelosia - 22/03/24, ore 13:18
Capitolo 1: Gelosia
Sei la solita maestra nel dare vita ai sentimenti, alle emozioni forti, alle palpitazioni, al batticuore, alla fantasia.
C’è tutto in queste righe: manga, anime e la tua consueta abilità.
Oscar la cucini a fuoco lento, e tutto sommato quella testona se lo merita.
Quanti scossoni le regali in poche ore. Il desiderio di tornare a casa. La voglia di vederlo di più. Il cuore impazzito. L’impeto dell’istinto. Sensazioni che invadono l’animo. Il battito che accelera. Il bisogno urgente di sapere. Lo scoprirsi curiosa. No, innervosita. No, confusa. Macché, furiosa. Non scherziamo, solo irritata. Va bene, rabbiosa. Lo ammetto, preoccupata. Accidenti, gelosa. Mio dio, innamorata!
Un crescendo di emozioni sempre più incalzanti, urgenti, impossibili da reprimere ancora, resi con uno stile essenziale, lineare, diretto e veloce come un affondo. I dialoghi sono meravigliosi. Da un lato, in perfetto stile anime: non una parola di più di quanto serve. Dall’altro, attingendo anche alla caratterizzazione dei personaggi del manga, con Oscar che è molto più audace e cristallina nel riconoscere e dare voce ai propri sentimenti. E infine, in perfetto stile Reese, che sa dire la verità in modo da sembrare il suo contrario (“di cosa parlavate?” “Di matrimonio”: bellissimo!).
È un piacere tornare a leggerti.
Recensione alla storia Respiro dell' Anima - 16/07/19, ore 10:01
Capitolo 1: Respiro dell'anima
Molto belli i contrasti in queste tue righe. Veli (di lacrime) che svelano (un’attesa sofferta).
Un solo istante (come è la fugacità della felicità) che riempie l’eternità (come appaiono le stelle nella prospettiva temporale dell’uomo).

La poesia è senza dubbio lo strumento narrativo che ti si addice. In essa si percepiscono il tuo sentire e il tuo pensiero che, sensibili e silenziosi, scandagliano emozioni vibranti e tumultuose.

Un abbraccio,
Ilaria
(Recensione modificata il 16/07/2019 - 10:06 am)
Recensione alla storia Il 15 luglio - 16/07/19, ore 09:35
Capitolo 1: Il 15 luglio
I ricordi riempiono di senso la vita quando la si guarda all’indietro. Ma fanno anche sprofondare in un vuoto infinito e inconsolabile. Eppure, si può vivere una vita degna di tale nome senza avere ricordi sui quali ripercorrerla, coi quali coccolarsi?

Rosalie, nonostante il dolore della perdita, è stata baciata dalla fortuna della felicità. I suoi momenti con Oscar, che niente e nessuno le toglierà, il suo amore discreto per lei, che nessun uomo, per quanto amato, saprà rendere sbagliato. Rosalie ha avuto il dono di un cuore aperto all’amore. Con un cuore così, è impossibile non amare e non soffrire.

Il suo Bernard sarà la gioia in cui si tufferà quando il ricordo di Oscar, soprattutto adesso, in questi momenti di doloroso e recentissimo distacco, diventerà un nodo insopportabile in gola, un pianto che in parte non può lacrimare se non nel silenzio del suo cuore.

Ma Oscar non poteva restare. Il suo uomo l’attendeva. E Rosalie, donna meravigliosa, lo sa e non può che accettarlo con la serenità che deriva dalla giustezza delle cose.

Molto bello il ricordo dei giorni in Normandia, pieni di mare e di voglia di nuotare. E forse di voglia di altro che Rosalie non può dire. Quel vestito che impaccia e che impedisce di nuotare, in cui ho visto ammantata la metafora dell’impossibilità del suo amore per Oscar. Domani, domani nuoterà. Nuoterà negli echi della felicità in cui ha sbattuto il suo cuore straordinario. Sì, perché ci vuole un cuore straordinario per amare come ama la tua Rosalie.

In questa tua storia commovente e delicata ritornano alcuni temi.

L’amore di Rosalie per Oscar. Un amore che non compete né con quello di André né con quello di Bernard. Credo che nemmeno Rosalie sapesse spiegare questo suo incredibile sentimento per Oscar. E in queste tue righe ce lo hai mostrato nel momento della separazione definitiva. D’ora in poi Rosalie avrà solo i ricordi dell’amore femminile della sua vita, che tale Oscar è stata per lei, non ci sono dubbi in proposito e il manga in questo è molto più chiaro dell’anime.

Ritorna la pioggia che lava i tormenti umani, come in altre tue storie che iniziano con lo scroscio purificatore del cielo che piange.
E ritorna il mare. Questa creatura che considero apotropaica, analgesica, capace di calmare qualsiasi sconvolgimento della mente e del cuore.

Ritornano i temi a te cari. L’amore, in tutte le sue sfaccettature, senza veli e senza ipocrisie. E ciò che sa rendere i dolori dell’amore umano più sopportabile: l’acqua. In tutte le sue forme: pianto, pioggia, mare.

E ritorna, in questo tuo nuovo racconto, la tua straordinaria sensibilità, la tua capacità di saper raccontare le sfumature e gli afflati dell’animo umano.

Ilaria
(Recensione modificata il 16/07/2019 - 09:36 am)
Recensione alla storia Avventura sulle Alpi - 04/07/19, ore 10:35
Capitolo 141: Un genero distrutto
Eccellentissimo Generale Augustin Reinyer François comte de Jarjayes,

quale composto orrore, che compassato disappunto hanno sconvolto le mie oziose giornate nel leggere delle impetuose vicende erotiche della vostra sconquassata missione a luci rosse.
Avete ragione, non c’è pace attorno a Voi nel raggio di migliaia di chilometri. RassegnateVi, mio desolato amico, non vorrete trovare amenità e assennatezza proprio in quella terra di lestofanti e intrallazzatori, di ladri e traffichini, di maneggioni e opportunisti? Ah, non finirò mai di maledire all’ombra di un tiglio e sotto la frescura di un ventaglio questa vostra degenerata e incontrollabile missione: mi auguro che Sua Maestà, al Vostro auspicabile ma non più certo ritorno, Vi ricompensi adeguatamente per tanto orrido, inimmaginabile pegno sta costando questa vostra squisita fedeltà alla nostra corona.

Le mostruose donzelle del secolo buio in cui puntualmente incorrete non sono da meno delle nostre migliori e annoiate cortigiane. Tuttavia, Elle hanno a loro disposizione strumenti di magia nera sconosciuti persino ai più fantasiosi e spregiudicati dei nostri maghi e imbroglioni. Da questa parte temporale dell’apprensione posso dunque solo ordinare un altro cero ed esalare, per mezzo di prezzolata voce altrui, le mie più sentite preghiere affinché qualcosa o qualcuno faccia loro cadere di mano il calamo intriso nell’intrigo e lo immerga nella pietà.

Non temete per le avances di quell’impudente cameriera, mostrate di gradite pietanze a base di cosciotti di cane e vedrete che la farete scappare incanutita di sgomento.
In quanto all’altra svergognata, mio ingenuo amico, solo Voi osate ancora scomodare lo sconcerto per queste eterne umane vicende. Lasciate alla Vostra ben addestrata figliola il compito di difendere il suo matrimonio, in modo che Vi resti del tempo per andare a ritrovare un briciolo di pace e di giudizio che questa missione sta scorticando lasciando brulle pareti di disperazione.

Chi, invece, non farebbe invidia nemmeno ad un appestato, è Vostro genero: Vostra figlia, mio disgraziato padre, non si ferma nemmeno davanti ad un moribondo. Purché abbia il sangue ancora caldo.

Ah, quale ostinata speranza, seppur agonizzante, palpita ancora nel mio cuore che attende il Vostro ritorno definitivo a Palazzo Jarjayes e una visita a Palazzo Swimmila.

Immutatamente Vostra,
Contessa Swimmila
(Recensione modificata il 04/07/2019 - 10:36 am)
Recensione alla storia L'aria - 20/06/19, ore 15:22
Capitolo 1: L'aria
Sì, Oscar glielo ha detto chiaramente che d’ora in poi avrebbe proseguito da sola, e quelle parole André non le dimenticherà mai, quel pugno nello stomaco che deve aver sentito quando lei gli ha tolto l’aria dai polmoni. E senza aria il cervello si annebbia. E nelle brume dell’affanno gli altri e se stessi assumono contorni distorti dal dolore.

André vive il suo amore nell’immaginazione ed ora Oscar gli ha portato via anche quelle labbra su cui lui ha mille volte desiderato posarsi. La mancanza d’aria annebbia il cervello e lascia l’istinto, la rabbia, lo stomaco ad agire. E quella bocca lui se l’è presa. L’ha fatta sua. Come tante volte ha sognato di fare.

Ma ora i suoi sogni si sono frantumati e gli rimangono solo i cocci della disperazione da lasciare come mancia sul bancone imputridito d’umanità della locanda. André, riflesso nel boccale di birra, è un uomo che non osa più sperare, sognare, immaginare. È un uomo distrutto dalla convinzione di aver rovinato tutto. André dovrà imparare a vivere senza respirare. Sembra impossibile, ma lui lo sa che l’animo umano sa adattarsi a situazioni terribili, sa sopportare dolori immensi.

Oscar aleggia in questa storia senza apparire. Ma anche lei è alla ricerca disperata di aria. E quando l’aria manca, il cervello si annebbia e non si vede chi si ha davanti. E lei, così impegnata a sopravvivere alla sua solitudine, preferisce non accorgersi, preferisce non sconvolgere la sua vita. Perché i cambiamenti non sono mai facili da accettare, soprattutto quando travolgono e stravolgono come una rivoluzione.

Scusa il ritardo con cui scrivo queste righe affrettate e probabilmente senza filo logico. Questa storia è intensa, profonda, densa di umano sentire, riesci a farla trasudare del dolore sublime di un amore che sa di non potersi esprimersi. E del dolore bestiale di quando la voce è quella della disperazione e non di un suono d’amore.
Bellissima.

Ilaria