Recensioni di Sunflowerbud

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia I Ricordi in una Foto - 28/09/14, ore 14:48
Capitolo 1: I Ricordi in una Foto
Ciao, carissima Melinda! ♥

Finalmente, dopo un'attesa pressoché infinita, riesco a fare un salto in una delle tue storie. Lo so, è passato davvero tanto tempo dalla mia promessa di passare da te, e mi scuso, anche perché ti avevo detto che avrei commentato la tua favola "Il Quadro e la Capra", che mi era così piaciuta. Tuttavia, oggi, mentre bazzicavo sul tuo profilo per recuperare quella storia, sono stata folgorata da questa e... nulla, sono finita per darle la precedenza, per quanto - lo confesso! - mi senta terribilmente in colpa nei confronti della povera favola! Come premessa e ammonimento, mi trovo costretta a dirti, però, che è da più di quattro mesi che non recensisco nulla, purtroppo... anzi, i miei numerosi recenti tentativi nei più svariati fandom si sono tutti tramutati in file di Word incompleti e dal contenuto indecente, che non ho cancellato solo perché ne ho pietà. Dunque, cara, spero soltanto che tu possa mostrare la stessa compassione anche per questa recensione, dalla natura molto affine alle sue simili...! :P

Da dove posso iniziare? Beh, mi sembra logico partire dal... fondo! :') Eh sì, perché non posso cominciare senza farti tantissimi complimenti per il risultato che hai ottenuto nel contest! :D Non ho letto le altre storie che hanno partecipato, e non posso sbilanciarmi in giudizi sul posto - dignitosissimo! - che ti è stato assegnato dalla giuria, ma, con un commento forse meno oggettivo e razionale, posso certamente parlarti di quanto mi sia piaciuta questa tua splendida storia ♥
Ti confesso che il tema che hai trattato mi è particolarmente caro e vicino: sono un'appassionata di fotografia e fotografie! :D Non dispongo, in realtà, di una macchina fotografica supersofisticata e accessoriata, tuttavia, questa... come definirla?, questa attività (?) mi ha letteralmente conquistato, soprattutto negli ultimi anni, tanto che non ho dubbi, ora, nel definirla uno dei miei hobby preferiti di sempre. Dunque, cara, puoi immaginare quanto abbia sentito vicina la tua storia e forse è  anche  per questo che l'ho amata così tanto.
"I Ricordi in una Foto", infatti, è stata capace di emozionarmi dall'inizio, a partire dall'incipit ben scritto, che riesce a proiettare il lettore in un contesto già definito, dalle coordinate spazio temporali stabilite e precise. Mi è piaciuto molto il fatto che, prima ancora di descrivere quella giornata speciale per la bambina, tu ti sia soffermata a descrivere la madre... o meglio, come la madre, e le fotografie da lei realizzate, sono percepite dalla bambina. E'stato un paragrafo che ho apprezzato particolarmente, perché sono riuscita a cogliere appieno tutta la bellezza racchiusa negli scatti di questa donna, capace di ritrarre l'umanità nei suoi aspetti più semplici... ma ho visto anche una punta di orgoglio, mista ad ammirazione, di una bambina che guarda alla madre come un punto di riferimento, e che vede destinata, certamente, a splendere sotto le luci della ribalta. E questo tratto, questa voce colma di ammirazione della piccola Selene, è stato un aspetto che ha accompagnato tutta la lettura e, devo dire, l'ha anche impreziosita, aggiungendo un tassello in quel bellissimo rapporto madre-figlia che ho scorto leggendo il tuo racconto.
Amo il tuo modo di descrivere. Ho divorato la parte in cui hai costruito, sotto gli occhi del lettore, il paesaggio che fa da sfondo all'evento speciale su cui ruota la storia. Mentre leggevo, ogni dettaglio andava ad aggiungersi a quel panorama che avevo visualizzato nella mia mente - preciso, dettagliato... magico. E'stata una sensazione davvero magnifica.
Dolcissima l'immagine della madre e della bambina sporche di nutella ♥ Io amo i bambini, in qualunque momento o attività siano ritratti, ma... confesso che provo una tenerezza infinita quando li vedo, o li immagino, intenti a divertirsi e scherzare con i propri genitori. Credo sia uno spettacolo davvero unico e indescrivibile, e sono convinta che debba essere un momento di quotidianità, per ogni bambino. Una tappa insostituibile e indispensabile nella sua crescita, nella sua vita. Troppo spesso, ultimamente, mi accorgo che invece non è così... Ma mi ha fatto bene scoprire ancora così tanta dolcezza, che non mi è apparsa affatto inverosimile, ma teneramente vera e spontanea :)
Hai descritto benissimo anche la reazione della bambina, il suo entusiasmo nel realizzare la portata e la preziosità del regalo ricevuto - "Lo strumento compatto in cui avveniva la magia era in mano mia" -, come anche lo slancio di affetto istintivo verso la madre, accompagnato, come sempre, da un desiderio di emulazione che, in questo passaggio, si è tinto di colori ancora più dolci.

" «Al mio tre, la scattiamo insieme, sei pronta?».
Sì, ero pronta. Pronta a guardare il mondo da un obiettivo."

Aww, ma sai che questa frase mi è piaciuta tantissimo? Non so di preciso perché, ma mi ha anche fatto pensare a... ad una specie di crescita interiore della bambina. Come se, da questo regalo, fosse conseguita una sorta di maturazione interiore, fosse nato un nuovo sguardo sul mondo, in tutti i sensi :)

"Ricordo distintamente il rumore che fece quell'oggetto tra le mani. Come se qualcosa avesse bloccato il tempo. Ero solo una bambina, ma avevo capito subito quanto fosse importante. Avevo provato il brivido di una fotografia. "

Cara Melinda, guarda che i brividi qui ce li ho io! :D Cavoli, anche questa frase mi ha emozionato tantissimo, perché hai esplicitato l'essenza della fotografia, ma... lo hai fatto in un modo così genuino, così spontaneo, perché filtrato dagli occhi di una bambina di sette anni, che... davvero, mi hai messo i brividi! Bravissima sul serio.

Anche la parte conclusiva mi è piaciuta tantissimo. Sì, lo so, sono ripetitiva al massimo e me ne scuso, ma non è colpa mia! :D Ho davvero trovato questa OS dolce e bellissima dall'inizio alla fine. Relativamente al paragrafo finale, ho apprezzato l'uso dell'enumerazione, dell'elenco dei target fotografici della bambina, perché lascia ben intendere come Selene, travolta dall'entusiasmo e da una genuina attrazione per la novità, si sia dilettata in una serie infinita di fotogrammi... cercando di porre già le basi per poter essere, un giorno, come la madre :)

"Ancora oggi, conservo gelosamente quella macchina fotografica nel baule dei ricordi, insieme agli album stracolmi di foto che ho scattato nel corso degli anni. Non dimenticherò mai quello che mia madre fece per me. Grazie a lei coltivai l'essenza del tempo che non muore mai, intrappolato in un riquadro indelebile."

...E io, da umile recensitrice che sono, cosa posso dire per commentare tutta questa bellezza? Onestamente non lo so, perché mi hai tolto tutte le parole di bocca. E'... è una conclusione meravigliosa, Melinda, sul serio. E penso che tu non abbia potuto scrivere nulla di più vero. Anch'io attribuisco lo stesso valore incommensurabile alla fotografia, alla capacità che regala, attraverso un semplice oggetto, un semplice clic, di fermare il tempo, costruendo ricordi... Credo che sia qualcosa di davvero magico, e ti assicuro che tu, con la tua bravura, con le tue parole, hai reso degnamente onore a questo tesoro così speciale. 

Giunta alla fine di questa one-shot, cara, non posso che rinnovare ancora una volta tutti i miei complimenti.
Non avrebbe molto senso che io, in questo momento, fotografassi la tua storia, per potermela ricordare... e allora la aggiungerò alla lista apposita, di storie da ricordare, piena di racconti che mi hanno conquistato, lasciato la voglia di rileggerle ancora ed ancora, per rivivere, in futuro, le stesse emozioni della prima lettura. E "I Ricordi in una Foto" non può che meritare quel posto ♥

E adesso ti saluto, cara, scusandomi perché, fra una cosa e l'altra, sono riuscita a scrivere un mezzo poema che comunque non renderà onore alla tua shot, ma... ci tenevo comunque a farlo, perché questa OS è davvero, davvero dolcissima :)

Ancora i miei complimenti, cara Melinda, e a presto! ♥
Un abbraccio,

Sunflowerbud
Recensione alla storia Story of our life - 07/11/13, ore 12:42
Capitolo 1: Capitolo 1
Allora, oggi mi sento in vena di recensire, quindi mi butto. Sappiate che mi dispiace tantissimo per voi, perché in genere i miei commenti hanno un tremendo impatto su chi li legge, dunque... le mie più sentite condoglianze. Vi auguro una buona dormita. 

Scherzi a parte... mmh, non so bene da dove iniziare questa recensione, come sempre del resto! In verità, ho un sacco di cose da dirvi e non so a quale concedere la priorità, ma... direi che un bell'incipit con un bel complimento stavolta può fare a caso nostro: sono già impaziente di leggere il proseguo di questa storia, siete bravissime! :D
Dico davvero, questo primo capitolo mi ha lasciato con una piacevolissima sensazione, la tipica completezza da cui mi sento pervasa quando leggo qualcosa di bello, scritto in modo elegante e contenutisticamente pregnante. E questo capitolo - non esagero - ha tutte queste bellissime caratteristiche :) 
Devo dire che, ancora di più, la descrizione/presentazione della vostra storia mi è sembrata a dir poco spettacolare. Mi ha lasciato senza fiato. Davvero, amo già tantissimo il modo in cui scrivete, le metafore e gli accostamenti che utilizzate! Ritornando a questa introduzione, ho amato l'immagine di apertura, la metafora dell'estate e il contrasto con l'inverno. Sono dei simboli che ricorrono spesso nelle storie, tuttavia voi siete riusciti a renderli in modo... nuovo, possiamo dire! O per lo meno, io l'ho trovato assolutamente originale :D E mi ritrovo ad affibbiare lo stesso positivo aggettivo al paragone che inserite circa a metà del capitolo, quello che mette a confronto il "Lui" della storia con un cactus. Inzialmente, confesso che la frase "Lui era il mio cactus, avevo deciso." mi aveva lasciato sbalordita: insomma, nell'immaginario collettivo, si è soliti associare il cactus ad una pianta "negativa", perché dotata di spine e, quindi, poco piacevole ed accogliente... Invece, sono stata colpita dal modo in cui siete riuscite a trasformare questa "idea" precostituita in qualcosa di veramente... originale, sì, scusate se mi ripeto! E poi, beh, anche la presenza finale della "canzone" che muta, accostata al cambiamento dell'amore... è qualcosa di davvero romantico. Io sono la sdolcinata romantica per eccellenza. A volte me ne vergogno, ma non ci posso far nulla: di fronte a dichiarazioni, storie d'amore e di sofferenza, io mi sciolgo, mi trasformo in un brodo di giuggiuole e ciò che riesco a vedere sono solo cuori, cuori e tanti cuori. Questo primo capitolo che avete scritto non è stato per niente smielato o troppo carico di zuccheri, ma è stato sufficientemente dolce a lasciarmi una piacevolissima sensazione una volta terminata la lettura. Inoltre, vi devo ringraziare anche per la riflessione che avete insierito alla fine, quella in cui rimuginate sull'amore e sul mutamento... Sapete, è una cosa cui penso spesso, molto spesso. E adoro trovare storie che si focalizzano su questo aspetto, che presentano un punto di vista proprio, magari diverso dal mio, ma comunque bello, proprio perché unico. 
Dunque... che dire di più? Mi ha appassionato molto questo primo assaggio che ci avete permesso di assaporare, e spero davvero di aver presto modo di godere ancora delle vostre bellissime parole! Non so se riuscirò a farvi sapere sempre le mie opinioni, in quanto il tempo è sempre poco e lo studio invece appare infinito, però...sappiate che, quando mi sarà possibile, non esiterò a farvi sapere ciò che penso della vostra storia - che, giustamente, ho inserito fra le storie seguite :D - 
Faccio tantissimi complimenti ad entrambe e... buona scrittura! :) 
A presto, 

Sunflowerbud
Recensione alla storia Dodici Margherite - 07/11/13, ore 11:27
Capitolo 8: 8
Ciao! :)

Inizio col dire che questa tua raccolta mi ha totalmente conquistato. :) Appena trovata mentre scorrevo le pagine del fandom Introspettivo, la descrizione - e anche il titolo - mi ha lasciato senza parole. Mi sono fiondata subito a leggerla, e un po' mi dispiace non averla scoperta prima: penso sarebbe stato più interessante seguirla sin dall'inizio, passo passo, vivere la suspence e assaporare il piacere dell'attesa, prima di poter gustare, ogni volta, qualche altro frammento di questa storia così particolare. Tuttavia, ammetto di essere felice di avere a disposizione ancora due occasioni per poter vivere intensamente questa sensazione, e spero di riuscire, tempo e studio permettendo, a farti sapere la mia opinione anche per i prossimi aggiornamenti :) 

Per cominciare, ti confesso che io ho una passione smodata per il genere Introspettivo. Mi piacciono tantissimo le storie che si focalizzano sulle emozioni di un personaggio, che si snodano in un excursus dentro la sua anima, in un'analisi dettagliata e meticolosa delle sue emozioni, dei suoi sentimenti... Mi piace "sentire", in un certo senso, ciò che vive, sulla propria pelle, anche il personaggio del racconto. E devo ammettere che, con questa tua raccolta, tu ci sei riuscita benissimo.
Non posso che farti i complimenti, perché so bene quanto questo, purtroppo, non sia così facile e scontato, anzi! Ma devo anche congratularmi con te perché la tua abilità si scorge anche dalla tua straordinaria capacità di sintesi. Insomma, attraverso poche ma misurate parole, attraverso rapidi tocchi di pennello - giusto per restare in tema :D -, sei comunque riuscita a realizzare un ritratto vividissimo ed estremamente realistico del personaggio attorno a cui ruota tutta questa storia.
In particolare, mi ha affascinato moltissimo il modo in cui hai descritto la sua mancanza di ispirazione, il vuoto che percepiva di fronte all'impotenza, di fronte al tipico "blocco" che un artista spesso si trova a fronteggiare.
E anche quest'ultimo frammento mi ha trasmesso una sensazione piacevolissima. Ho trovato splendido l'accostamento "garzoni - erba novella", ma la frase che, in assoluto, mi ha colpito più di tutte è stata questa: "Non smisero mai di credere in se stessi e in ciò che io potevo donargli." Non saprei spiegarti il motivo per cui mi sia rimasta tanto impressa, ma mi ha emozionato, quasi commosso... forse, perché esprime in modo meraviglioso e toccante il rapporto intimo e di affetto quasi paterno che si instaura fra i due, forse perché legato al tema dell' "autostima" che, da tempo immemorabile, esercita su di me un influsso particolare, ma... mi è piaciuta, tantissimo. 
Prima di lasciarti libera, mi sento in dovere di complimentarmi con te anche per il lessico che hai utilizzato. Non sei mai scontata né banale, ed ho amato tantissimo l'uso di alcuni termini che si discostano dal linguaggio più quotidiano, più "comune", perché magari legati all'ambito specifico della pittura e dell'arte in generale: hanno contribuito ad impreziosire tutta la raccolta e a suggellare definitivamente l'effetto realistico, di essenziale importanza. Perciò, bravissima davvero. :) 
Adesso ti saluto, cara Lle! Spero di aver presto modo di leggerti ancora, e grazie per questa bellissima ed emozionante lettura :) 
A presto e complimenti ancora! :)

Sunflowerbud

 
Recensione alla storia Il mare - 06/10/13, ore 22:06
Capitolo 1: Il mare
Ciao! :)

Ho appena trovato questa tua flashfic e, benché le cose da fare non mi manchino proprio, non me la sono sentita di lasciarla senza nemmeno una misera traccia del mio passaggio! Mi piace sempre commentare le storie che mi hanno colpito, che mi hanno lasciato un segno, diciamo, perché, in quanto autrice, so bene quanto ricevere delle opinioni altrui possa essere utile e importantissimo per correggersi, per migliorarsi... o anche per sapere che qualcuno, in qualche parte del mondo, ha letto e apprezzato ciò che abbiamo scritto :) Nel tuo caso, però, devo dire mi sembra che tu non abbia proprio nulla da migliorare, perché... questa tua flashfic mi è parsa davvero impeccabile!
E'stata una lettura piacevolissima.
Hai uno stile che mi affascina moltissimo, estremamente curato e capace di proiettare il lettore nella situazione che vuoi descrivere, e tutto attraverso un uso particolarmente "efficace" della parola! Ho amato la dolcezza con cui hai tratteggiato il paesaggio che si stende agli occhi di questo anonimo protagonista, di cui il lettore riesce a cogliere il senso di beatitudine che lo inonda, in quel momento così magico... ma mi ha colpito forse ancora di più il paragone con cui concludi la tua storia! Non mi aspettavo che utilizzassi questa scena, questo rapido cambiamento di scenario cui assiste incantato e quasi impotente il personaggio della flashfic, per fare riferimento alla velocità con cui gli eventi della vita cambino nella nostra quotidianità... Ti do perfettamente ragione: quando ci troviamo ad attraversare un periodo più "roseo" degli altri, quando ogni cosa sembra andare per il verso giusto, non dobbiamo mai "far calare" la nostra soglia di attenzione, mai dimenticare che nulla è eterno, che si tratti di sofferenza, o di benessere. 

Beh, che dire di più? Ti faccio davvero i miei complimenti, perché mi è piaciuta molto questa tua prima storia!
Un grandissimo in bocca al lupo per il futuro, alla prossima! :)

- Sunflowerbud
Recensione alla storia Le persone come me - 06/10/13, ore 17:56
Capitolo 1: Le persone come me
Tu non hai idea di quanto mi ritrovi in quello che hai scritto, proprio non ce l'hai. 

...Carissima Fede, ciao ♥
Scusami per questo incipit così diretto e forse inaspettato, ma volevo farti sapere, come prima, primissima cosa, quale fosse il mio giudizio complessivo su questa... fantastica flashfic ♥
Intanto tu dimmi: come stai? :) Spero che tu stia bene e che tutto, nella tua vita, proceda nel migliore dei modi... Lo spero davvero. :) 

Ho letto questa tua storia diversi giorni fa, settimana scorsa credo, e mi dispiace tantissimo aver trovato solo adesso il tempo e il modo per lasciarti una recensione. 
Voglio che tu sappia, però, che l'ho adorata sin dal primo momento, e che ho continuato a pensarci molto in questi giorni. Ho continuato a rimuginarci su, a ricordarne il significato, profondo e terribilmente vero, forse perché lo sento particolarmente vicino a me. 
Forse perché, dopo aver letto la storia tutto d'un fiato ed essere arrivata in fondo, una domanda mi è balenata spontaneamente in mente: "Ma non è che mi chiamo Carola, io? Perché io sono Carola."
E senza troppi sforzi di immaginazione, posso intuire che anche tu, in qualche modo, lo sia.

Cara Fede, non so se io sia la persona più adatta per esprimere un vero e proprio parere su questa storia, e soprattutto per darti consigli su come affrontare questa situazione, perché... Mi ritrovo esattamente nelle tue condizioni. E forse, adesso, avresti bisogno di qualcuno molto più simile a Delia, qualcuno che abbia vissuto un'esperienza simile alla tua, qualcuno che abbia sperimentato il tuo stesso dolore e, dopo aver sofferto, è stato in grado di rinascere. Di ritornare a correre, più veloce e spensierato di prima. Avresti bisogno di un esempio positivo, di una persona che dimostri che è possibile, che ce la si può fare, avresti bisogno di qualcuno che ti esorti a credere veramente che dopo la tempesta c'è il sole, che i temporali non durano per sempre e che è proprio grazie alla pioggia che... esistono gli arcobaleni 
Purtroppo, io non sono quel qualcuno, anche se lo vorrei, ma... continuo a sperare che, un giorno, lo diventerò anche io.

Io... mi rendo conto adesso di quanto sia davvero in difficoltà a scrivere questa recensione. Perché dovrei ricopiare tutta la flash, frase per frase, ed aggiungere, ogni volta, qualche commento stupido come: "Oddio, è esattamente ciò che penso io!" e "Fede, ti capisco, so di cosa parli". Ma non si può fare, quindi... ti parlerò solo delle parti che mi hanno colpito di più, di quelle frasi che mi hanno fatto sbarrare gli occhi, sorridere tristemente ed ammettere che sì, forse è proprio così, come dici tu. 

"Le persone come me non dimenticano, ancora non l'hai capito?"
Non so perché, ma in passato ero convinta che tutto, prima o poi, piano piano, si dimenticasse. Ero sicura che non esistesse nulla di così forte, di così importante da lasciare un segno indelebile nella nostra memoria, un marchio capace di bruciare e lacerare anche dopo tanto tempo. 
Ma i dubbi, con gli anni, con le esperienze, sono cominciati a venirmi. Tanti dubbi. 
E proprio ieri ho avuto un'ulteriore conferma, ho capito che alcune persone sono capaci di non dimenticare. L'ho avuta dal mio migliore amico, che è... uguale a me, in tantissime cose. Ha avuto una storia d'amore simile, ha provato una sofferenza simile, ed ha un carattere identico al mio, compresa la stessa sensibilità. E, mentre discutevamo ieri sera delle nostre vite, ho capito che ci sono alcune cose che noi due, per come siamo fatti, per come pensiamo e amiamo, non potremo facilmente lasciare andare. Potremo camuffare, sì, potremo nascondere in qualche anfratto della nostra mente, sperando di dimenticarcene, ma... purtroppo non potremo mai eliminarle completamente, nel vero senso dell'espressione. 
Perché quelle cose hanno fatto parte di noi. Perché abbiamo dato una parte di noi, per loro. Perché ci abbiamo creduto tanto. 
Semplicemente, perché i nostri sentimenti, le nostre emozioni, non sono rimaste a... un livello superficiale. Ci hanno plasmato, in qualche modo. Dentro e fuori. Ed è esattamente quello che dici tu, quando scrivi che, mentre Carola si guarda allo specchio, constata che c'è un "pezzettone" di lui, nel suo corpo. 
E non sto dicendo che noi siamo persone speciali, che siamo profonde e "migliori". Tutt'altro. "Sentiamo", semplicemente, di più. Ma spesso agli occhi del mondo sembriamo extraterrestri, alieni, quasi pazzi. 
Per questo, mi è piaciuta tantissima la frase che costituisce anche la tua introduzione, e che forse è in assoluto quella che ho preferito di tutta la storia:
"Ma come glielo spiego? E poi, mi crederebbe?


Ho sentito una fitta allo stomaco mentre percorrevo con gli occhi queste parole. 
Quanto ti capisco, Fede, quanto ti capisco. 
E'... proprio quello che mi chiedo sempre io.
Se lui, che è l'unica persona da cui, in fondo, vorrei essere davvero capita, sarebbe capace di credermi quando scrivo 
quelle cose su di lui, e non mi prenderebbe per una depressa, per una pazza, per una bambina ancorata al passato, al suo giocattolo preferito. Ed ho paura della risposta, perché, attorno a me, vedo quasi esclusivamente persone che... non mi capiscono. A cui sembro veramente anormale. A cui sembra inconcepibile che una ragazza torni a pensare, dopo un anno, al ragazzo che l'aveva conquistata l'anno prima. Forse perché viviamo in una società dove i sentimenti mutano con la frequenza con cui si caricano foto su Instagram e Facebook, con la velocità con cui un "Mi piace" si memorizza in uno stato, in una pagina.
Non saprei, ma sono certa che spesso, mi sento circondata da sordi, da cui vengo solo fraintesa e mal giudicata. 

E credo che potrei... morire se dovessi capire che, fra questi, c'è anche il ragazzo che ancora vive nel mio cuore. 

... Sto leggermente divagando, e mi scuso per questo, ma le tue parole mi hanno colpito tantissimo, come avrai capito, e hanno dato il via ad una serie di riflessioni che, però, sembrano non provenire dal mio cervello. Una serie di riflessioni che, in fondo, sono la voce del mio cuore martoriato, spesso messo a tacere, nonostante il suo insaziabile desiderio di... tornare ad esprimersi, tornare a parlare. 

Concludo dicendo che ho amato tantissimo il tuo titolo, e che la conclusione mi ha lasciato un vero e proprio vuoto, tanto è scritta bene. Tanto è diretta, incisiva. Colpisce, non c'è niente da fare. E ci vuole una grande abilità per chiudere le storie in questo modo, così sublime.
Quindi... ti faccio i miei complimenti, cara Fede. Stai diventando sempre più brava a scrivere e posso solo augurarti di continuare a farlo, di continuare a riversare ciò che provi su carta, su Word, e poi condividerlo con noi, perché... sai farlo in modo eccezionale, davvero. 


Sappi che, proprio come mi hai scritto tu nell'ultimo commento che mi hai lasciato, anche io ci sono per te. Purtroppo, sai quanto sia impegnata, e adesso con l'Università le cose non sono migliorate affatto, ma... so anche che, per te, il tempo lo trovo più che volentieri. ♥

Ancora complimenti, cara Fede, e grazie per averci regalato questa storia dove... mi sono vista riflessa allo specchio. 
E'bello sapere di non essere soli. 
Grazie, e... bravissima, bravissima davvero. 

Un abbraccio sincero ♥
Fede 

P.S: Terminata la lettura, i brividi sulle braccia e gli occhi lucidi per la commozione, l'ho inserita automaticamente fra le ricordate, perché è lì che deve stare, perché ricordare è proprio quello che voglio fare. Ricordarla, perché in questa flashfic... è davvero straordinaria.