Recensioni di Bloody Wolf

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Recensione alla storia Congiunzione astrale - 29/09/23, ore 15:17
Capitolo 35: Capitolo 34_Condizioni di contratto
Ciao dolcezza!
In ritardo ma ci sono, perdonami ♥
Inizi il capitolo con il rincasare di Fabian e devo dire che questa semplice azione mi ha passato un senso di inquietudine che comporta ciò che quell’uomo ha dovuto provare nell’entrare in casa. È un’azione che dovrebbe essere spontanea e quasi rilassante, ma qui per tutti i loro problemi si sono ritrovati a rendere “casa” un posto inospitale e poco sano da vivere.
 Ho adorato il modo in cui la figlia cerca di scoprire qualcosa, quel modo innocente che un’adolescente ha nell’approcciarsi a una questione spinosa come quella.  Mi piace, l’ho adorata perché è umana e un’anima pura che viene a contatto con qualcosa di terribile.
Il passaggio successivo è il confronto temuto da Fabian con la moglie Sophie e anche qui ci ho trovato un’umanità unica e potente. Un uomo che non sa nemmeno lui come sentirsi di fronte a tutto quello, un uomo che si sente messo in secondo piano per via di un altro uomo già morto da tempo.
È un pensiero semplice e giusto quello che fa quando guarda quella fotografia perché penso che molti uomini avrebbero dato di matti nel vedere la propria compagna piangere per l’ex marito in quel modo…
La cosa che più mi ha toccato è il suo discorso sui figli, che è una cosa umana e normale da fare in una situazione del genere, ma qualcosa di egoistico a livelli di una donna ferita e a cui hanno tolto tutto nella vita.
Questa scena mi ha toccato le corde dell’anima ed è sempre bello quando ciò accade in uno scritto perché significa che l’autore è riuscito a coinvolgere il lettore ♥
Passiamo alla parte di Nathan che si ritrova a scontrarsi con la realtà del divorzio, un uomo spezzato ma che non vorrebbe esserlo, che ci prova con tutto se stesso a combattere quel mostro che lo divora dentro ma che non riesce a scacciare.
È un uomo distrutto da ciò che è accaduto e che non vuole capacitarsene, mi si è stretto il cuoricino ♥
Sophie arriva e lo aiuta a cambiare pensiero, a uscire per qualche minuto dalla sua bolla di dolore e nella stessa bolla riesce a smuovere qualcosa, ad aiutare la donna a ricordare alcuni dettagli; diciamo che la loro chiacchierata è stata d’importanza per muovere le indagini e devo dire che sei riuscita a farlo sembrare naturale e spontaneo, non come una macchinazione di un’autrice, ma qualcosa che Sophie ricorda davvero solo in quel momento grazie alle parole di Nathan.
Insomma, l’ho trovato corretto e molto ben fatto questo fatto.
Passiamo ora a questo inizio del matrimonio di Maryam e Karim.
C’è dolcezza, c’è timore, c’è angoscia, c’è salvezza e speranza, tutto ciò in queste poche righe e tutto è mischiato in un mix d’impatto e dolce amato.
Sì, perché si capisce cosa lega i due e che quello non è un amore carnale come quello tra Samuel e la sua fidanzata, no, questo è un amore platonico, qualcosa che non vogliono che scivoli in carnale, qualcosa che rimarrà su un piano meramente sentimentale, un amore assoluto e intoccabile.
Che dire? c’è tutta la delicatezza di cui tu ti “macchi” sempre, non c’è una parola fuori posto che possa portare a contrastare tutto ciò che ho scritto fino a ora, anzi, ogni lettera e ogni sillaba incoraggia la delicatezza e la pesantezza di quel momento con armonia. Complimenti perché non deve essere facile scrivere di una cultura che non è nemmeno la tua e farlo con così tanta passione e dolcezza è invidiabile ♥
Anche il loro breve confronto sa tantissimo di loro due, di come fino a questo momento si sono approcciati l’un l’altro con rispetto e pudore.
Il fatto che lei voglia diventare medico come lui è un tocco in più, qualcosa che mi ha strappato un sorriso perché lei ha preso a esempio l’uomo che le sta salvando la vita,  lo fa da sempre, ma finalmente riesce a dirlo ad alta voce. È una scena fortissima e colma di speranza, qualcosa che porta orgoglio anche in Karim oltre che a quella leggera angoscia perché lei è una donna, è incinta a seguito di una violenza e in più non ha una base di studi, ma lei ci crede e quindi lui lo accetta.
Questo significa anche entrare in un matrimonio: trovare compromessi e vedere speranza solo perché l’altra parte ce la vede.
Stupendo.
Che dire… mi era mancata la tua scrittura, i tuoi personaggi, la tua delicatezza nel trascrivere fatti destabilizzanti e momenti belli. Mi eri mancata tu come autrice, quindi sì, in ritardo ma felice di essere riuscita – la lettura mi ha preso tre giorni e perché non ce la faccio io mentalmente, ma il testo rimane scorrevole sia ben chiaro – a passare su questo capitolo ♥
Io lo sai che con i miei tempi arrivo sempre, ma oltre a ciò ci tengo a ricordarti che questa storia – ogni singolo capitolo di essa – vale molto di più di moltissimi libri che si trovano in circolazione, te lo dico perché so cosa sto leggendo.
So che tu dubiti del suo valore e so anche che queste parole non serviranno a risollevare nulla, ma vale tanto a livello umano, a livello di scritto e a livello di unicità ♥
Non c’è nulla di scontato o di superficiale, qui c’è un livello di introspezione molto potente, ogni personaggio ha un proprio cuore e una propria anima che pulsano, non sono piatti e men che meno non sono una versione stropicciata di qualcosa.
Devi essere fiera di ciò che hai creato, di ciò che, parola dopo parola, hai messo insieme ♥
Non smetterò mai di dirtelo, sappilo!
Io non vedo l’ora di riuscire a leggere altro scritto da te e, lo sai benissimo, che io questa storia prima o poi mi piacerebbe tantissimo vederla in formato libro, anzi, penso che sia uno dei miei sogni più importanti ♥
Ciao carissima e per ogni cosa sai dove trovarmi perché anche se ogni tanto posso sembrare distante e fredda, io per te nel mio piccolo ci sono ♥
Ciao ciao!
Recensione alla storia Congiunzione astrale - 16/01/23, ore 12:25
Capitolo 34: Capitolo 33_Polvere di guerra
Ma buon salve dolcezza!
Eccomi qui a tempo di record per leggere questo tuo nuovo capitolo!
Cioè ero in astinenza da loro e dalle tue storie e quindi sì, mi ci sono fiondata senza alcun rispetto se te lo stai chiedendo.
Già dalle prime due righe mi sono ritrovata a essere buttata tra le macerie di ciò che, anche se l’ho letto mesi fa, so che è successo; so che può sembrare una cavolata, ma la bravura di un autore secondo me è anche quando, una volta chiuso il libro, ci si ricorda i dettagli anche a distanza di tempo e tu, in questo,  lasciatelo dire sei bravissima; i tuoi personaggi e i tuoi scenari, per quanto crudi, mi sono entrati nell’anima.
Questa prima parte con chris è piena di sofferenza ed è la dimostrazione di un animo tormentato e afflitto da una consapevolezza unica; l’uomo sa che ha fatto qualcosa che non doveva e ora si aspetta la ramanzina, ho apprezzato anche come Gwen affronta la cosa, non si arrende ma anzi continua a stare lì a ogni costo, consapevole di ciò che sta succedendo attorno a lei.
Flores è un uomo sofferente e mi è piaciuto tantissimo come lui abbia abbandonato del tutto – o quasi – quella sua formalità che tanto lo caratterizzava, lo hai ricreato più umano nella sua sofferenza.
Questo breve spezzone di storia tra Flores e Chris è toccante e riesce a dare l’impronta del fattore che può anche esserci tutto il rispetto del mondo in guerra, ma i gradi sono i gradi e essi vanno seguiti, in un modo o nell’altro. L’ho trovato profondo e molto in linea con tutti e due i personaggi e il loro modo di fare. È una decisione da un lato giusta e sofferta, mentre dall'altra Chris se ne dovrà fare una ragione perché è dettata da un suo superiore, è così che funziona l’esercito e la vita in generale. Ottimo anche il modo in cui Chris cerca di ribellarsi senza troppa forza, si sente, si vede quanto tutto quello lo scuote e si unisce alla stanchezza fisica con cui convive per via dei – pochi eh –traumi ricevuti in quel periodo.
Il confronto tra Gwen e Chris è molto intenso e particolare, si percepisce tutto questo loro legame che si è venuto a creare in un periodo relativamente corto; hanno rispetto, ma c’è di più, sono quelle relazioni che anche se non sfociano in amore valgono molto nella vita di una persona, soprattutto se questa è sensibile come questi due.
La disperazione di sapere che ciò che sta per succedere non è nulla di buono, ma solo uno spargimento di sangue è una cosa che permea l’aria in cui è scritto l’intero paragrafo.
Anche Beatriz che ammette di non poter fare nulla per la decisione presa dal loro superiore è stato un tocco al cuore, qualcosa che me l’ha stretto in una morsa di ansia e di angoscia.
Complimenti perché è un capitolo complesso e, anche se è di passaggio diciamo, ha un clima forte e che – immagino – voglia preparare il lettore a qualcosa in più.
L’ultima parte è dedicata a una profonda introspezione da parte del generale Flores, un uomo che nella vita ha passato drammi e guerre, tutti palliativi per riempire la propria vita che è semplicemente vuota per via della morte della moglie.
Ho apprezzato questa breve parte introspettiva perché ci mostri l’uomo dietro il generale, il suo lato umano che soffre ed è consapevole di ciò che significa essere un soldato in terra straniera. Ho particolarmente apprezzato il paragone – se così si può chiamare – con il fattore che il bastone sorregge prima la sua anima e poi il corpo, è stata un’immagine molto forte di ciò che Flores in quel momento prova e percepisce dentro e fuori da sé.
Complimenti perché in un capitolo così “breve” e di passaggio hai mostrato l’umanità dei tuoi personaggi unita alle loro delusioni in un mix forte e d’impatto.
Brava anche per come hai gestito il tutto, hai orchestrato un susseguirsi di scene statiche ma che aiutano il lettore a muoversi tra i corridoi come un fantasma che ascolta i pensieri e le paure dei soldati.
Io non vedo l’ora di poter leggere il continuo di questo capitolo perché, pagina dopo pagina, hai messo su carta una storia davvero ben fatta e toccante, con personaggi vivi oltre che caratterizzati benissimo.
Non smetterò mai di ripeterti quanto io sia fiera di ciò che scrivi, e lo so che posso sembrare ripetitiva, ma non vedo l’ora di vedere Congiunzione sugli scaffali delle librerie <3
Che altro posso dirti in questa recensione?!
Mi era mancato Chris, Gwen e Flores, il tuo modo di raccontare l’orrore e la bellezza dell’Afghanistan mi sono mancati, tu come scrittrice mi sei mancata.
Okay ora sto divagando, ma le stesse parole che tu mi rivolgi per i miei scritti vorrei che ti tornassero, parola dopo parola, perché non ti devi arrendere, mai, guarda il personaggio che hai creato, osservalo e nota tutta la sua determinazione a essere un brav’uomo che non si arrende mai, ecco, sii tu  stessa quel soldato nella scrittura e nella vita.
<3 <3 <3 
Ci si legge nel prossimo capitolo!
Ciaoo
Recensione alla storia Congiunzione astrale - 06/08/22, ore 19:05
Capitolo 33: Capitolo 32_L'incontro
Ciao donzella!
Eccomi qui appena possibile a leggere e recensire questo tuo nuovo capitolo; parto con il dirti che mi erano mancati i tuoi personaggi e le vicissitudini di questa storia, quindi è con piacere che ritaglio dieci minuti qui e là per leggere e scrivere due righe di recensione per te <3
Ci catapulti finalmente da Chris, in una stanza con una persona che dovrebbe essere a lui familiare; mi è piaciuto il modo con cui li hai portati a interagire, a come Chris cerca di farsi dare fiducia contro una causa che per chiunque potrebbe sembrare una follia. 
Chris è un uomo che crede al massimo in ciò che dice, nei suoi piani di pace per salvare delle vite e ciò gli fa onore, ma dall’altra parte posso capire perfettamente Beatriz che non può dare il via a una missione così apparentemente suicida, soprattutto perché SA con chi ha a che fare.
Sono due punti di vista differenti e magnifici i loro, li ho apprezzati moltissimo.
Poi colpo di scena e ci spedisci Chris in mezzo a un incendio nell’orfanotrofio dove purtroppo lui sa che ci sono bambini che — come lui — non hanno più nessuno quindi questa cosa mi ha fatto scendere la lacrimuccia per la sua persona.
Come sempre questo uomo non conosce il significato di autopreservazione e del concetto di restare in vita, ogni tanto penso che sia un folle mosso dalle buone intenzioni, insomma, anche se non fosse stato un seal lui l’avrebbe fatto lo stesso, si sarebbe lanciato lo stesso in un edificio in fiamme per salvare un ipotetico orfano.
Gli si vuole bene lo stesso eh, ma povero uomo quante ne sta passando.
Il flashback sulla nascita della piccola è un tocco di classe, qualcosa che cristallizza la scena con maestria e ci catapulta nel passato, il tutto semplicemente scatenato dalle urla di un neonato; è una scena fantastica. Non ci sono altre parole.
La famosa scena della porta e di come dannazione si apre una porta chiusa XD Scusa, ma me l’ero immaginata in un contesto diverso, colpa di Void U.U
Comunque sia torniamo a noi e alla scena.
Devo dire che l’hai orchestrata molto bene e il ritmo è incalzante nonostante la piccola interruzione dovuta alla fotografia della propria famiglia. Mi è piaciuto tanto come l’hai gestita, bravissima.
Chris salva il neonato e ottiene la possibilità che il suo “piano” venga realizzato dalla donna al comando, e sì, la capisco se non vuole che sia Chris a portare avanti il tutto, ha alcuni tratti di follia per lanciarsi in mezzo alle fiamme, in un ospedale in mano nemica quasi disarmato e… forse ha ragione a non considerarlo completamente la pedina giusta da giocare, non la biasimo per la sua scelta però ha accettato. È una cosa buona, è un passo avanti.
Passiamo a Samuel e Karim e anche qui, l’angst mentale si fa sentire quanto un pianoforte sulle gengive.
Era normale che anche Karim avesse sofferto le pene dell’inferno già prima e qui, in questo inizio, ce lo fai perfettamente intuire con dettagli come il distogliere l’attenzione, il non considerare l’altra persona e oddio, ho seriamente paura di ciò che gli è accaduto pover.
Siamo tutti d’accordo che il padre di Samuel non è un buon padre, su questo guarda, penso che chiunque ci metterebbe la mano.
Il povero Karim ha le sue fisime mentali dovute giustamente alla loro cultura così differente da quella americana, mi piace sempre come riesci a far notare benissimo questa differenza, come tu abbia la capacità di infonderla con maestria tra le righe del tuo scritto.
Mi dispiace per Karim e dall’altra parte posso capire perfettamente Samuel e il suo dubbio.
Passiamo all'ultima parte di questo capitolo e ci troviamo a fronteggiare il dolore di una donna che ha perso tutto e che aveva deciso di dimenticare tutto, anzi di seppellire tutto e lasciare che fosse l'oceano a custodire i propri segreti…
Segreti che ormai sono stati scoperchiati, portati alla luce con la forza di un uragano obbligandola ad affrontare i sentimenti.
Ci mostri come i sentimenti di una persona non si sciolgano mai per il defunto, come lei creda con tutta se stessa che lui sia innocente, come cerchi con tutta la propria volontà di dimostrare la sua innocenza, forse per permettere all’anima di riposare in pace, o forse per mettersi la propria in pace.
Questo scambio tra moglie e marito è stato intenso e molto significativo.
Lei chiede aiuto a lui per salvare l’onore di un uomo morto ma che lei ama ancora con tutta sé stessa, Florian accetta per il bene della donna che ha amato e che ha sposato, lo fa anche se non la riconosce più…
È una situazione strana ma bellissima, devo ammetterlo.
E siamo giunti alla fine di questo nuovo capitolo e, come sempre, mi lasci la voglia di leggere, la voglia di sapere cosa e come accadrà a ogni costo.
A ogni singolo capitolo mi ritrovo ad adorare sempre di più questa storia!
Stai creando un intreccio di vicissitudini e di umanità unico e molto ben fatto, in ogni singola parola si può notare la cura con cui stai scrivendo questa storia ed è lodevole, complimenti.
Io non vedo l’ora vedere come andrà a finire il tutto! Come sbriglierai tutte le matasse che hai inserito in questi capitoli.
Alla prossima :3
Non vedo l’ora!
Ciao ciao!
Recensione alla storia Congiunzione astrale - 04/05/22, ore 10:48
Capitolo 32: Capitolo 31_Anche se fosse un azzardo
Ciao!
Mi mancava la tua scrittura e i tuoi personaggi e quindi sono felicissima di poter tornare su queste righe.
Torniamo a trovare il povero Samuel e ci troviamo in un flusso di pensieri, una bella introspezione di un giovane che nella sua vita non aveva mai provato su di sé il dolore della guerra, l’aveva vista e affrontata, ma che per la prima volta si ritrova a esserne partecipe con quel dolore in quel letto.
Sei riuscita a portarmi nella sua testa e nella sua voglia di aiutare chi ha bisogno, il suo essere coinvolto in ciò che accade in modo impersonale a lui, di come un reporter di guerra non possa fare a meno di assorbire un po’ di quella sofferenza su di sé, dentro di sé.
Un uomo che vuole tornare là fuori, vuole aiutare a ogni costo quel popolo, insomma un uomo buono sotto a ogni aspetto possibile.
Samuel si ritrova a dover fronteggiare un funzionario e successivamente una fidanzata arrabbiata e preoccupata, penso che rimpianga i proiettili a un certo punto, povero lui…
L’hai giostrata benissimo a mio avviso, un uomo ferito nel corpo ma con così tanta forza da mettere in difficoltà un funzionario; Samuel ha una forza d’animo che farebbe desistere chiunque quindi tanto di cappello per lui e per come si è comportato in queste due circostanze particolari e difficili, soprattutto se pensiamo che è ferito e debilitato perché subire un trauma è comunque subire un trauma. Lui vuole aiutare a ogni costo quel popolo, a discrezione di ci che dice l’ambasciata americana o suo padre, anche dell’opinione della fidanzata è una cosa un po’ da mettere di fianco, sì, perché lei non sa cosa significa e quindi trovo corretto la sua “risposta”.
Passiamo al mio adorato Christian :3 quanto mi mancava tu non puoi capirlo, dico sul serio <3 
tutta questa parte riesce ad avere l’introspezione magnifica verso un uomo ferito dalla guerra, qualcuno che nonostante tutto vuole “vincere” senza sporcarsi l’anima; questa cosa la trovo molto poetica, soprattutto perché — come ben sai — la morale dei soldati di solito è diversa, per loro è facile uccidere senza guardarsi indietro, “o io o lui”, la questione per tutti loro è semplice, ma non per Chris.
Questo ti dimostra la particolarità e la bellezza con cui hai costruito questo personaggio favoloso.
Che Chris abbia in mente qualcosa ammetto che mi ha messo i brividi… insomma, è un ottimo stratega, ma amorino mio, ne hai già prese abbastanza di batoste, rallenta! <3 
Tutta la parte che riguarda Gwen e Alex è una parte molto dolce e introspettiva, sei riuscita a darmi una sensazione di sentimento puro ma compromessodalla guerra, qualcosa che forse nemmeno il tempo può guarire del tutto, quindi bravissima perché sei riuscita a farmi percepire l’intensità di questa “cosa”.
Anche il modo in cui Chris capisce di aver interrotto un momento così senza farlo apposta, poverino, c’è rimasto male nonostante tutto.
Gwen è una donna forte e questo tuo mettere in risalto il suo pensiero di essere debole è una cosa bellissima, atroce perché noi donne sappiamo farci male senza nemmeno volerlo e per conto mio questo ne è un esempio, cedersi debole solo perché si prova qualcosa in una guerra spietata, è un errore secondo lei, una forza secondo Chris.
Sono punti di vista, ma ovviamente è una piccola sfumatura in questa tua favolosa storia.
Chris ora deve anche rimuginare su ciò che succede a casa sua e in Coronado ed è bello come ce lo mostri, questo tuo alternare passato e presente, in un ricordo particolare è molto ben strutturato. Fabian ha cercato di non dire nulla a Chris ma diciamo che non ha propriamente fatto un bel lavoro, lo perdoniamo perché sai, ha una brutta situazione in casa e allora è quasi giusto che lui non abbia la mente fredda per stare zitto.
Chris però è intelligente e capisce che c’è qualcosa che non va quindi immagino il suo disagio e la sua angoscia, povero.
Gwen lo distrae un po’ da quei pensieri e mi è particolarmente piaciuta il fatto che lui associ la ragazza a sua figlia, mi ha dato un senso di familiarità e dolcezza che in mezzo al nulla è una cosa bella <3 
Chris ricopre un po’ una figura paterna per Gwen e la fine di questo capitolo è magnifica perché ci mostri quanto loro due siano in sintonia su queste piccole cose…
Hai creato una serie di situazioni in cui i tuoi personaggi si sono dovuti guardare dentro, si sono dovuti chiedere e  mettere a nudo i propri sentimenti, è stato bello poter leggere questo breve spiraglio di normalità in mezzo alla disperazione del dolore.
Non so cosa tu pensi che non vada in questa storia, ma io da fuori ci leggo solo un’umanità unica e difficile da percepire in altri scritti; trovo una sensibilità unica al dolore, uomini e donne che sanno affrontare il dolore della perdita e del ricordo e traggono la forza per andare avanti.
Qui in questo particolare capitolo ci hai mostrato, oltre a ciò che ho appena detto, dei personaggi estremamente buoni, qualcuno che si sa sacrificare per gli altri, che è pronto a rimetterci la pelle per salvare anche solo una vita ed è bellissimo poter leggere questa cosa su figure completamente diverse: un Navy Seal, un giornalista, un medico, una giovane donna militare e perfino un militare che ha dovuto compiere atti terribili per sopravvivere è pronto a dare sé stesso per aiutare e lavare via un po’ delle proprie colpe.
Sono fragili nel limite umano, ma potenti come non mai.
Come sempre leggere qualcosa di tuo è una sicurezza, un testo scritto bene e scorrevole, con emozioni di ogni tipo e la giusta introspezione che ti accompagna nella testa del personaggio e farmi capire cosa e come loro reagiscono agli stimoli esterni <3 
Per me è sempre un piacere leggere ciò che viene pubblicato sul tuo profilo e sono qui a ricordarti quanto la tua storia sia valida, sia sotto un punto di vista di fatti che di emozioni; tramite questo scritto puoi denunciare qualcosa che non tutti possono capire, scavi nel terrore della guerra per mostrare che non tutti i soldati sono persone fredde e spietate, che non tutti sono stupratori o approfittatori, c’è umanità dietro la divisa e c’è un sentimento puro e buono.
In poche parole non vedo l’ora che tu vada avanti e di sapere che accadrà <3
Sai che sono una gran fan di Chris e che io non vedo l’ora di vedere questa storia in cartaceo, lo sai che io ci credo forse più di te e vorrei che tu, quando non credi in te e in questa bellissima storia, torni a leggere le mie parole.
Non sono nessuno e tu lo sai perfettamente, ma sai anche che sono una persona che dice sempre ciò che pensa sulle storie che legge e — anche se io ti voglio un mondo di bene — tu non fai differenza, tutto ciò per dirti che se nella tua storia ci fosse qualcosa che non va te lo direi sicuramente <3 Quindi non c’è nulla che non va <3 
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo =)
Ciao ciao
Recensione alla storia Congiunzione astrale - 08/03/22, ore 17:46
Capitolo 31: Capitolo 30_Ferite aperte
Ciao!
Eccomi qui a recensire questo tuo nuovo capitolo! Prima di iniziare però voglio fare questo piccolo prequel perché so quanto sia importante: stai scrivendo di una storia che vuole combattere la guerra e denunciare tutto ciò che di terribile essa crea, non ti devi sentire in difetto per scriverla perché ricordati che la tua storia contiene un livello di umanità impressionante, qualcosa che va ben oltre a un semplice scritto. Non dimenticarti che la tua vuole essere una denuncia a chi muove guerra e non un inno a farla. <3
Ammetto ora che non vedevo l’ora di poter leggere questo nuovo capitolo quindi corro a leggere che sono felicissima, sì, nonostante i tuoi dubbi, non vedevo l’ora!
Riprendiamo la lettura di questa storia e ci ributti direttamente nel pieno dell’operazione e con Chris in difficoltà, e adoro come tu abbia rimarcato l’estrema fiducia che l’uomo ha in Gwen perché lo rende umano oltre ogni misura.
Beatriz cerca di essere distaccata ma tramite le tue parole mi ritrovo a sentirla preoccupata, quasi in colpa per dover lasciare lì quell’uomo in quella situazione e l’obbligarlo a tenere la pistola è solo un modo come un altro per “mettere” l’anima a posto.
Chris riesce a sentire tramite una telefonata inaspettata sua moglie è toccante e sentita come non so cosa. Sei riuscita a infondere coraggio a un uomo che non sapeva nemmeno di averne bisogno, hai dato sicurezze a una donna che ha chiamato pensando che il suo amore nemmeno gli rispondesse. Questa chiamata è stata un’àncora di salvezza sotto molti punti di vista ed è stata bellissima da leggere, toccante e satura di quei sentimenti che aleggiano tra loro, rispetto, amore e onore.
Anche il medico che torna e si accorge di quanto quell’uomo sia provato da una “semplice” chiamata e le tue parole sono così vere da avermi fatto emozionare sopra ogni cosa:
“Lo vide stropicciarsi le palpebre, manifestava la fragilità umana di un civile comune, soldato o meno non era nulla più che un uomo, esattamente come i pazienti di cui si occupava ogni giorno il dottor Smith.”
Perché fondamentalmente un uomo sia che indossi una divisa o meno, rimane un essere umano e ciò non cambierà mai nel corso della storia e queste parole sono così attuali e perfette da essere magnifiche.
Cambi scena e ci porti a Gwen e Beatriz, adoro come tu riesca a far crescere i personaggi a livello umano, sì perché Gwen è una ragazzina ma riesce a sfruttare quello che Chris le ha insegnato e a metterlo in campo in un momento “difficile”, è una cosa molto importante dal mio punto di vista mostrare questa sua bravura nel crescere come donna e come soldato nello stesso tempo, complimenti.
Salti tutta la parte dell’azione per farmi saltare un battito del cuore e mettermi Chris — ancora una volta — su un letto d’ospedale e davvero, povera anima pia, facciamo una colletta perché l’autrice non gli faccia accadere ancora qualcosa, suvvia povero!
Mi hai fatto saltare il cuore in gola e poi per fortuna Gwen lo fa riprendere ed era in salvo,  insomma poi mi sono calmata ma c’è stato un momento che ti stavo quasi per maledire, sappilo.
Comunque ho trovato questa tua trovata della botta in testa e della mezza amnesia molto carina e molto piena di angst per una persona intonsa come Chris, qualcuno che si fa scrupoli a uccidere anche un nemico. Un soldato che non vuole uccidere e che si preoccupa per come farà a guardare in volto sua figlia è una cosa surreale ma così umana e magnifica da mettere i brividi, bravissima per il modo con cui ce lo mostri, senza elevarlo a eroe o altro, brava.
E qui si tocca un altro brutto tema più odierno che mai: l’affidamento dei figli di soldati.
Non è la prima volta che mi ritrovo a scontrarmi con questa “realtà”, ma la vedo sempre come una cosa terribile, soprattutto da parte di un giudice che deve guardare un soldato che combatte per la patria, per l’America e dirgli che è incostante come presenza, insomma, non è presente per un motivo più che valido, dannazione.
Mi piace leggere storie che toccano “temi caldi” e la tua storia ne è sempre ricca, a piccoli sprazzi qui e là, senza fare una vera e propria denuncia sociale ma sei sempre bravissima in ciò che fai perché porti le persone a riflettere il motivo per cui una madre, un soldato donna, è obbligata a non vedere il figlio per colpa di persone che non capiscono quanto sia difficile stare al fronte, eseguire ordini quando in realtà si vorrebbe solo correre a casa.
Questo scontro tra Bea e Chris è la dimostrazione di quanto sia difficile prendere delle buone decisioni in tempo di guerra, quanto ogni testa sia formata da un piccolo universo e da esso escano idee e concetti che vadano a cozzare con quelli di altri.
Passiamo a Daniel.
Quel “diplomatico” dovrebbe essere licenziato, lo sai vero? Quanta indelicatezza…
Mi risponde uno così scendo e lo massacro di botte, bastava che gli dicesse che non era al momento reperibile o cose del genere, altro che infarto, povero uomo. Che colpo.
Comunque la sorella sempre pronta ad apparire, così che le vogliamo le donne! 
Mi piace come Delilah passi dalla preoccupazione data dalla sua professione al totale menefreghismo perché consapevole che l’uomo che dovrebbe chiamare padre è anche l’uomo che ha mandato suo fratello in guerra a rischiare la vita.
È un ottimo scorcio di umanità ed è magnifico da leggere, sappilo.
E la cosa mi ha messo più curiosità possibile su ciò che Daniel discuterà con il console…
Cambiamo scena e ci butti in Coronado in una scena che di per sé tutta l’angoscia possibile, questa donna che vuole parlare con il marito ma che viene continuamente interrotta insieme alla sua voglia di fuggire, è toccante.
Questa notizia che lei gli dice è terribile e nello stesso tempo utile alla ricerca di una mezza verità… è un elemento molto fondamentale per conto mio.
Detto ciò devo ammettere che è stata una bella botta per l’uomo sentire quelle parole da parte della donna che ama, un colpo al cuore proprio in tutti i sensi, anche le parole che escono furiose dalla sua bocca sono più che comprensibili e le condivido tutte nel momento della rabbia.
Il finale è magnifico e ora ho l’ansia e voglio sapere che diavolo accade, esigo di saperlo e di sapere il motivo per cui Chris chiama Fabian. Ne ho la necessità assoluta!
Per concludere sto mappazzone di parole mi ritrovo a doverti dire che le tue paure erano più che insensate e campate in aria, il tuo stile è sempre perfettamente neutro e limpido, riesci a trasmettere parole e sensazioni di ogni genere e misura.
Mi fai penare ed empatizzare con i personaggi ogni singola volta e io amo sempre di più loro e le loro vicissitudini.
Nonostante il tema della guerra ci mostri ancora una volta quanto ogni soldato abbia le sue guerre e che stia a lui decidere come affrontarle in base a come è stato cresciuto e in base anche alla sua mentalità.
Per concludere, non farti alcun problema, il tuo capitolo non ha alcun problema, è perfetto così <3 



PS: comunque sia sì, ti prego, affianchiamogli Void che almeno uccide per lui, meno ferite e meno problemi xD Gli si vuole bene sia chiaro, ma cucciolo mio combatti!