Recensioni di Raven Callen

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia A Christmas Carol. - 28/12/13, ore 23:12
Capitolo 1: A Christmas Carol.
Ehi, ciao Ev!
Oddio, quanto mi sei mancata! *abbraccia*
E ho una bella faccia tosta a dir così, visto che devo ancora recensire la tua ultima storia su Roxas.
(esclusa questa, ovvio)
Meriterei di essere presa a calci, lo so >.<
Da quant’è che mi ero ripromessa di farlo? Una vita! Eppure non l’ho ancora fatto.
Maledetti impegni e maledetta pigrizia!
Meglio che mi dia da fare, che dici?
Allora, diciamo che mi sono un filo preoccupata leggendo il titolo della tua ff.
Io ho visto “A Christmas Carol”, ho trovato su un giornaletto pure la versione a fumetti.
Lasciamelo dire, il Grinch in confronto è adorabile.
Mi ha traumatizzata, quel film. Cavolo, ma quanto è inquietante?
Ringrazio il cielo di non averlo visto da molto piccola, altrimenti ti immagini il trauma?
E invece, per fortuna, mi sono ritrovata a spanciarmi dalle risate. Specialmente con Hayner, chissà perché.. ;)

Comunque, andando nello specificio.
Sora è il solito: ingenuotto, l’apice della demenza umana (come dice il suo gemello).
Il solito cucciolo puccioso e un po’ tontolo, ma sempre con tanto affetto.
Niente di strano, no? Ormai è un HeadCanon comune.
Axel qui non è né un maniaco, né un pazzo assassino, né tantomeno uno stronzo/schizzato/elemento pericoloso/da buttare in un manicomio e dimenticare la chiave.
Anzi, è semplicemente un fidanzato adorabile! Quasi mi commuovo..
Roxas, invece, è più stronzo/acido/apatico del solito.
Risulta quasi odioso, ma è quasi impossibile farmi odiare Roxas.
Bel tentativo, Ev, ma ti è andata male v.v

[«Ehm, S-Sora, Sora», lo interruppe la madre con aria leggermente perplessa e intimorita, sforzandosi comunque di mantenere il caratteristico sorriso da ''Chissenefrega se mi bastonano, mi rubano l'auto, mi massacrano i parenti o se mi figlio mi chiede cose impossibili, io devo comunque sorridere perché è Natale!'' (Ennesima espressione tipica del libro segreto ''Io odio lo SchifoNatale'', attraverso il quale il medesimo autore aveva scritto anche ''Mio fratello è un'ameba'' e ''Il mio stalker è diventato il mio fidanzato- Sequel di mio fratello è un'ameba''). «caro, non pensi che alcuni di questi... Ehm, giocattoli, dovremmo regalarli ai bambini più sfortunati? Per non parlare del fatto che a Babbo Natale Rudolph potrebbe sempre servire... Non credi?»]

Ok, questo pezzo è splendido. Lo adoro, sul serio.
Ormai sono profondamente convinta che la vocina stronza e sarcastica che sento durante il periodo scolastico – in vacanza rimane muta, salvo eccezioni – è quella di Roxas.
Ora è ufficiale v.v
Sono una futura scrittrice dall’ironia mordace (quasi-rima), un frammento dell’essenza di Roxas deve essere dentro di me, altrimenti la cosa non si spiega.
No, sul serio, ma quanto ti adoro? Ti dovrebbero fare una statua solo per questo..

Axel è un fidanzato adorabile ^^
E la cosa è una novità. Magia del Natale? *Roxas le tira un’incudine* Ops…
Comunque mi fa un certo effetto vedere il rosso così.. normale. Wow, non ci sono abituata.
Per quanto possa essere normale una persona che si traveste da Spirito del Natale Futuro (senza riuscirci particolarmente bene/fregandosi subito)

Certo che la famiglia di Roxas è piena di pazzi!
Oh beh, anche la mia non scherza..
Cioè, in verità sono tutti piuttosto noiosi al momento del cenone. Fastidiosi, pettegoli, invadenti…
È una tortura, specialmente perché io devo affrontare ben due round (un pranzo/cena con i parenti paterni e uno con quelli materni. E non so quale sia peggio, sinceramente.)
Però non ci sono stramberie particolari. Io lo vorrei, uno zio come Xigbar!
Anzi, sarebbe fichissimo passare il Natale con l’Organizzazione ^^
Il mio sogno proibito. Se Babbo Natale è riuscito a rendere Roxas meno stronzo, chissà che non esaudisca anche il mio desiderio… *incrocia le dita per l’anno prossimo*

La parte migliore della storia è inizia decisamente dall’arrivo del primo Spirito.
Hayner, perfetto per il Natale Passato, specialmente per la scoperta che faranno i due.
Qui ho amato Hayner alla follia (o almeno, la parte di me più sadica e bastarda lo sta amando alla follia)
Adoro, sul serio, quando i due biondi si mettono a battibeccare.
Tirano fuori tante di quelle battute, frasi ironiche e commenti sarcastici da farmi ridere fino al 2015. Io stravedo per il sarcasmo, l’ironia, tutto ciò che comprende sfottere qualcuno facendolo passare per l’idiota che è. Quindi è un’arma che uso solo con gli idioti che stanno nella mia classe.
Usarlo mi da una soddisfazione immensa. Per questo vado in brodo di giuggiole quando lo usano.
Ahh, pura poesia..

[«Cazzo, Rox, eri proprio un rompicoglioni già da allora». A quell'osservazione poco elegante il biondo lanciò un'occhiata truce al compagno. «Fottiti, Hayner.»
«Abbi il coraggio di dire che non ho ragione!»]

Pff.. non so cosa darei per essere lì con loro..
Sul serio, tutto pur di entrare nella storia e assistere in prima persona.
Me la sto spassando alla grande, da brava stronza quale sono. Yeah!
Ma il pezzo migliore è lo scherzo bastardo di Hayner, oh si v.v

[«Ma quanti anni avevamo?». Domandò il disgraziato del presente, corrugando la fronte.
«Quattro o cinque, credo.», rispose con un mormorio l'altro, incrociando le braccia con fare pensieroso. «Ero tenero, eh?»
«Mica tanto.», replicò istintivamente il biondo prima di ridurre gli occhi a due fessure. «Penso di... Di ricordarmi quello che sta per accadere.»
«Ah, sì? Io ho proprio un vuoto.»
[…]
«E-Ehm, c-credo che sia il caso di andare.», il fantasma del Natale passato cercò di distrarre il giovane, deglutendo rumorosamente. «I-I tuo percorso è finito qui, puoi tornare a dormire!»
«No, no, adesso voglio vedere che succede.», mormorò Roxas, stringendo le labbra. «Ho... Ho come un flashback... Tu... Tu da piccolo...»
«Andiamo Roxas, torniamo a casa!», lo incitò Hayner nervosamente, afferrandolo per il polso sinistro; l'altro si scostò bruscamente e scosse la testa, avvicinandosi ai due bambini. «Tu... Tu da piccolo eri un bastardo senza scrupoli, adesso ricordo!»
[…]
«Tu, figlio di...»
«Cazzo, ma tra tutti i ricordi dovevo beccare proprio questo?!», si maledisse il fantasma del Natale passato, deglutendo rumorosamente di fronte agli occhi irati del compagno. «S-Suvvia Roxas, ero piccolo e-»
«Eri uno stronzo, altro che piccolo!»
«M-Ma guarda che alla fine ti ho tirato fuori!»
«Stronzate! Alla fine ero scoppiato a piangere e la maestra ha dovuto scavare ovunque per ritrovarmi!»
«... Ah, giusto. E poi avevano chiamato i miei e le avevo prese di brutto da mio padre.»
Roxas si alzò la manica del pigiama con un'espressione particolarmente adirata. «Sì, e adesso le prenderai da me.»]

Ahaha! Oddio! Oddio muoio!
Non sei solo un’abile scrittrice di storie Angst e Horror, sei anche un genio comico nascente! Oddio, sto piangendo dal ridere, ti giuro!
Ora abbiamo scoperto perché Roxas odia tanto il Natale v.v

Pfff… *cerca di non ridere ma non ci riesce*
Tu. Stima. Infinita.


Il secondo Spirito è Xion.
Sono contenta! Sia per la sua presenza (è il mio personaggio femminile preferito in assoluto) sia perché qui risulta fidanzata con Riku (pairing che trovo decisamente adorabile).
Cioè, grazie! Questo è stato un bellissimo regalo di Natale, involontario o volontario che fosse!
*abbraccia*
Ti adoro, sai?
Sono al settimo cielo!

[«S-Scusa, ehm, non sono molto brava negli atterraggi...»
«Ho notato, Xion», farfugliò con affilata ironia il biondo, lanciandole un'occhiataccia. «Perfino quel cretino di Hayner era in grado di-»
[…]
«Allora, torniamo a casa?»
«Sì», rispose Roxas con fare pensieroso, per poi sobbalzare di scatto, dando alla propria voce un tono allarmato: «N-No, aspetta, no, Xion!»
Troppo tardi; sentì già quella fastidiosa sensazione di nausea e intorno a sé le strade affollate vennero rissuchiate dal nulla; in un attimo il ragazzo si ritrovò nuovamente a precipitare e, proprio come aveva temuto, l'atterraggio non fu affatto il morbido materasso del suo letto, bensì il duro pavimento della sua stanza che gli provocò un'atroce botta al naso, seguita da un: «Cazzo, che male!»
«Oddio, Roxas, scusa!». Il fantasma del Natale presente si precipitò verso il giovane ancora a terra e lo aiutò ad alzarsi; il biondo, dal canto suo, ebbe il forte impulso di rispondere con qualcosa come ''Scusa un cazzo!'', ma decise di contenersi, anche perché se veramente tutta quella pagliacciata non era un suo incubo probabilmente Xion se la sarebbe presa per davvero.]

E adoro il fatto che l’hai resa un po’ pasticciona e imbranata con gli atterraggi ^^
È divertentissima!
Cioè, ho riso un sacco ai danni di Roxas. Però, dai, è stato troppo divertente!
Ribadisco, pagherei oro per poter essere lì.
Questo “A Christmas Carol” comincia decisamente a piacermi.
Fai bene, Roxy, a sentirti in colpa!
Per una volta che Axel è un buon fidanzato e non ha problemi mentali di sorta, tu lo devi trattare male? Ah no! Esiste il karma per questo v.v
Axel se l’è meritato ampiamente, l’affetto del biondino v.v
Ne sono proprio soddisfatta, sai? *si sfrega le mani* una bella AkuRoku (accennata, ma mica tanto accennata! Comprende il 50% della storia) con un lieto fine. La magia del Natale *.*

Ma l’ultimo Spirito è stato decisamente il top!

[«Quel pigiamino ti sta davvero bene, Roxas.»
Davvero la morte aveva pure voglia di scherzare?!
«Ma... Sei la morte, sì?»
La figura incappucciata scosse la testa. «Io sono il fantasma del Natale futuro. Got it memori- Oh, merda, no, no, fai finta che non abbia detto nulla!»
«Axel, mi vuoi spiegare che cazzo ci fai qui?! Anzi, perché cazzo io sono qui?!»
«Non sono Axel!», tuonò l'uomo, tentando pateticamente di assumere nuovamente un tono di voce più misterioso, senza però ottenere grandi risultati. «Io sono il Cupo Mietitor- Cioè, cazzo no, aspetta!», Axel si sfilò il cappuccio nero, mettendo in mostra il suo volto spigoloso e i suoi folti capelli rossi. «Ricominciamo, okay? Tu fai finta di non aver visto nulla. Magari torna lì accanto alla tomba e fingi di dormire anco-»
«Axel!», lo interruppe con un'espressione a dir poco infuriata il più piccolo. «Ma ti stai sentendo? Cazzo, la demenza di Sora sta davvero influenzando tutti! Si può sapere perché sei qui?!»]

E qui se non sono morta, strozzandomi con le mie stesse risate, c’è mancato davvero poco.
Cavolo, “come farsi beccare nei primi 30 secondi di conversazione!”
Qua ero indecisa se battere un colpo di testa sulla scrivania oppure ammazzarmi cadendo dalla sedia per la troppa ilarità. È stata una scelta difficile v.v
No, cioè, non è possibile!
Sai che avevo pensato a lui, come terzo Spirito? Poi ho pensato “naaah, è appare troppo spesso, non può essere lui”: con quella falce, figurati, ho seriamente creduto che fosse Marluxia! Ci stava, però, vista la falce…

Tra tutto questo ridere.. bam! Ecco un momento tenero/puccioso/un po’ triste.
Non me l’aspettavo, e mi ha fatto intenerire in una maniera incredibile

[«A dire il vero, potrei mostrarti come nel corso degli anni diventi sempre più rompicoglioni durante il periodo natalizio. Addirittura nel 2022 litigheremo, anzi, abbiamo litigato, uh. Brutta esperienza.»
«E perché non mi hai mostrato quella, invece di portarmi qui?»
Axel squadrò il suo fidanzato da capo a piedi e a fatica represse un sorriso di fronte a quel buffo pigiama. «Semplice, perché mi avrebbe fatto male vederci litigare.»
Solo Dio sapeva quante volte Roxas passò le nottate a maledire Axel per quella dannata, dannatissima frase detta in maniera così sciolta, schietta, senza peli sulla lingua.]

Ma quanto è adorabile Axel? Cavolo, quanto vorrei un fidanzato così. Anzi, quanto vorrei LUI come fidanzato. *sospiro* torniamo alla realtà, che è meglio.
Dai, qua Axel è riuscito a far venire i sensi di colpa pure a me, che non centro niente!
Sul serio, sono passato attraverso Roxas e mi hanno inchiodata alla sedia, facendomi boccheggiare.
Ti adoro sempre più ^^
Ho deciso, la statua è troppo poco. Costruirò un palazzo in tuo onore! Te lo sei ampiamente meritato v.v

La scena finale, in cui Roxas si sveglia – meno stronzo di prima – e affronta il 25 Dicembre con famiglia è amici è stupendo.
Nel casino che, in questa data, è d’uopo, si riesce a collegare ogni dettaglio.
Specialmente con la frase enigmatica di Xion, che per noi è chiarissima.
Morale, tutto quel delirio notturno non è stata solo della cena rimasta sullo stomaco del biondo.
Ergo, Hayner dovrebbe ringraziare tutti i santi del Paradiso per l’amnesia di Rox e pregare che non si ricordi mai di quello scherzo balordo.
Ma il più contento è Ax, decisamente v.v
E’ riuscito a scoprire che il suo ragazzo ha un cuore d’oro ^^ Beh, d’oro non so, ma di sicuro un cuore!

[Roxas si alzò, seppur faticosamente, dal letto e si spogliò di quel pigiama che era stato spettatore di tutte le assurdità che gli erano capitate nel corso della nottata; il biondo aveva comunque ricordi molto vaghi, che parevano essere diventati leggermente più nitidi solo quando si era ritrovato di fronte ad Hayner e Xion.
Sapeva però che aveva una tremenda voglia di tirare un pguno ad Hayner e di gridare un bel ''Scusa un cazzo!'' a Xion.]

Quel pigiama si merita una standing ovation, ne ha viste di tutti i colori, come il suo proprietario.
Ah, se i pigiami potessero parlare… (?!?)
Oh, se mai Roxas si dovesse ricordare del casino causato dal biondo e dalla corvina.. voglio esserci!

La scena finale, con Roxas che è meno Grinch di prima e Axel che è un amore di fidanzato, mi ha fatto commuovere. Ti-adoro-ti-adoro-ti-adoro!!
E’ molto in stile “spirito natalizio”, dolcissima e tenera, perfetta per concludere una storia ambientata a Natale.

Mi scuso se la mia recensione non è un gran chè, non accurata e dettagliata come le altre.
Ma tra il ridere e l’intenerirmi non ho molto da dire. E poi sono un po’ arrugginita.
Chiedo venia T.T
Spero che non faccia totalmente schifo.
Ah, le parti citate sono le mie preferite e le amo alla follia, giusto per fartelo sapere ^^
Sei un genio e ti stimo un sacco.
Spero mi perdonerai per questo schifo di recensione.
Kiss
Rae
P.s. Anche se in ritardo: Tanti auguri di Buon Natale” (beata te che l’hai passato rilassandoti, la prossima volta vengo anche io a farti compagnia)
P. p. s. Tanti auguri di Felice Anno Nuovo! (sono in anticipo, ma pazienza ^^)
Recensione alla storia ''Gloomy'' è la giusta parola. - 09/11/13, ore 17:14
Capitolo 2: Altrove.
Evgenia!
Non sai quanto mi vergogno… è da un pezzo che hai pubblicato questo capitolo. E io? Io recensisco solo ora! Lo so che mi dirai che non è niente di grave, ma diamine! Odio essere in ritardo, per ciò che concerne EFP, ma il gene del ritardo è in me e non posso farci niente T.T
Bando ai piagnistei, passiamo alla recensione!
Ecco, non credo di aver mai letto niente di più particolare.
Non mi ha fatto paura, ma mi ha scaricato addosso una dose sproporzionata di angoscia.
Essendomi immedesimata in Roxas, morire tutte quelle volte mi ha lasciata un pochettino sotto shock, devo dire…
Però, a parte i danni psicologici che ne ho ricavato, l’ho trovato splendido, questo capitolo.
E’ molto particolare ed estremamente affascinante.
Ricordo di aver letto qualcosa di vagamente (molto vagamente) simile, tempo fa, ma non regge il paragone.
Mi hai stregata, Ev.
E hai scatenato un’accesa discussione nella mia testa su quale sia il modo più congeniale per passare a miglior vita e a chi tocchi la parte peggiore (alla persona che sta morendo o a chi rimane sulla terra ed è impotente.)
È da un po’ che aspettavo una ff in cui Axel e Roxas fossero ufficialmente fidanzati: certo, quando ho espresso il desiderio, avevo in mente qualcosa di più soft, ma questo è anche meglio ^^

Allora, all’inizio non si capiva gran che, a parte il fatto che (per chissà quale astruso motivo) Roxas muore in modo inspiegabile, poi ritorna in vita e muore di nuovo (e ancora e ancora) e in tutto questo ha a che fare Axel.
Poi, pian piano, raccogliendo tutti gli indizi, si ottiene il quadro completo della vicenda.
Adoro le storie così, in cui devo scoprire pezzo per pezzo cosa succede e in cui devi ragionare e non solo leggere passivamente (anche se per me leggere non è mai stato qualcosa di troppo passivo…), sono le migliori!
La cosa che, in tutte le “morti”, ho notato essere più accentuata è il dolore di Axel. Al di là della sofferenza di Roxas, della paura, della confusione, riesco a percepire chiaramente anche i sentimenti di Axel, che si esprime solo con urla. Non viene descritto il viso di Axel, non viene detto chiaramente cosa provi lui, ma io lo sento ugualmente, come qualcosa di molto forte. La mia adorazione per Axel mi porta a questo, si v.v

Man mano che Roxas muore, subentra la paura: la paura che di lì a poco succederà ancora, ci sarà ancora dolore, e c’è anche un tentativo di sfuggire a quel crudele destino.
[Un presagio si espanse nel petto del ragazzo che sussultò, abbagliato da un altro flash.
Di nuovo. Stava per accadere di nuovo. Sarebbe morto in quel luogo. Altrove.
Era già successo. Non voleva morire. ]
E questo manda nel panico anche me: mi sento come in un videogioco horror (eh si che in questo ultimo periodo mi sono letta le trame di “Ib”, “Mad Father” e “The Witch’s House”) da cui tento di fuggire ma non ci riesco, e tutto si ripete.

Sembra di essere in un loop temporale. Che fare per salvarsi?
Poi ecco Naminè ( mi piace molto in questo ruolo ^^) che svela la verità.

[«Questa è stata solo una piccola pausa per te. Poi tornerai a morire, Roxas. Nei suoi incubi. Per condividere il dolore con la persona che più ti ama, o forse come punizione, non lo so. Non lo sa nessuno.»]
Roxas è morto e si trova negli incubi di Axel, costretto a morire finchè Axel non la smetterà di avere incubi. Che brutta situazione…

Quello che mi fa più male, andando avanti, è l’odio che Roxas inizia a nutrire per la persona che più lo ha amato e ancora lo ama.
È comprensibile, da una parte, ma mi fa male vedere come si conclude l’ultimo incubo di Axel (l’ultimo per noi, ma non credo che Roxas sia altrettanto fortunato)
E’ il peggiore, il più doloroso.
Axel stesso uccide Roxas. Il rosso non se lo perdonerà mai, e Roxas finirà per odiarlo sempre più.
La frase finale ha qualcosa di profetico e fatalista:

[«Te lo giuro, Roxas, non ti dimenticherò mai. Qualsiasi cosa succeda, non ti dimenticherò mai. Sarai sempre nei miei pensieri.»]

Una stupenda dichiarazione d’amore e affetto trasformata nella peggiore delle condanne: Axel non lo dimenticherà mai e Roxas sarà costretto a morire e poi morire di nuovo per sempre, o fino alla morte di Axel. È un considerevole lasso di tempo, comunque. Non oso nemmeno immaginare come sarebbe avere davanti una simile prospettiva.
Qualcosa che assomiglia alla legge del contrappasso dantesco e al destino dei dannati nell’Inferno.
Nonostante non abbia avuto paura (a parte in sporadici momenti) questo capitolo mi ha colpita con la forza di un carro armato e ha aperto nuove discussioni e riflessioni dentro di me.
Sei un mito, Ev, non so come fai ma ogni volta mi lasci sconvolta e boccheggiante per tutte le emozioni che ho provato.

Ho un po’ paura a scoprire quale sarà il prossimo capitolo. Se andiamo avanti così credo che avrò bisogno di una visita dal cardiologo ^^
Ti mando un bacione, sei sempre la migliore!
Rae
Recensione alla storia ''Gloomy'' è la giusta parola. - 24/10/13, ore 17:54
Capitolo 1: Le caramelle rubate.
Ev!
Ma quanto sono contenta di sentirti!
Meriteresti un gran bacione SOLO per l’idea di una raccolta di ff Horror dedicate ad Halloween.
Io, da che mi ricordo, non ho mai realizzato Halloween in modo decente, e mi piacerebbe organizzare qualcosa di speciale…
Tu cosa mi consigli?
Beh, ora torniamo alla ff.
Aww, è davvero adorabile! E’ un bel modo di aprire e chiudere una raccolta horror, quello di usare anche storie dolci ^^ (che poi, non sono nemmeno troppo dolci, lo sono il giusto e si rimane in tema v.v)
Ma bellino, il piccolo Roxy! Lo spupazzerei volentieri ^^
Che ambiente curioso, quel quartiere: frivolo, mi ricorda un po’ i quartieri aristocratici, o comunque delle persone un po’ snob che pensano solo alle apparenze.
È un effetto strano, questo mondo ovattato di competizioni e sorrisi.
Quasi finto, decisamente troppo sereno e tranquillo. Non è mica tanto normale!
Roxas ha ragione: Il Babbo Natale zombie non piace neanche a me v.v E’ inquietante ed esagerato. Perché storpiare così il simbolo del Natale? Bah, sti adulti…
(sarà che io ho una mezza fobia per gli zombie… posso sopportare pazzi schizzati, mummie. serial killer, vampiri, demoni, lupi mannari, creature d’incubo e chi più ne ha più ne metta. Ma gli zombie no, mi fanno orrore.)
I bambini sono gli individui con più buon senso, alla fine.
Ecco che torna Hayner!
In versione decisamente più pestifera e molesta.
Qui, piuttosto che scherzare con lui (come succede in “Insidie Interiori”) mi vien voglia di tirargli un orecchio, bambino monello! E lo stesso vale per Riku.
Roxas non si tocca! (chissà perché, poi, ma qui me lo immagino come un bel bambino dalle guanciotte tonde tonde…)

[«Allora lo scherzo di Riku è servito, hai visto? Adesso avremo tante caramelle, magari qualcuna riusciremo a tenercela!»
Roxas non rispose e abbassò le iridi verso la propria zucca vuota.
Non era esattamente sicuro che spaventarsi così tanto per un po' di caramelle ne valesse la pena. ]

Nonostante sia un bambino, comunque, Roxy è molto saggio v.v

Ah, ecco, qua viene introdotto il ricatto che i bambini di quel quartiere subiscono da un “bambino cattivo del quartiere di persone strane che non curano il proprio giardino.”
E’ bellissimo il tuo modo di accennare un mistero all’inizio della ff per poi svelare i dettagli piano, man mano che si prosegue.
Come in questo caso, per esempio.
C’è un bambino cattivo (ma chi sarà mai..?) che li costringe a consegnargli tutte le caramelle, e loro non possono dire niente ai genitori.
Posso dire, per esperienza personale, che è un aspetto del bambino di quell’età non voler chiedere aiuto ai genitori (a parte il fatto che lì non possono proprio, pena chissà quale orribile vendetta del “bambino cattivo”) e tentare di cavarsela da soli.
Io ricordo che facevo così, come anche i miei compagni.
Non so perché, però è così.. questo mi ha riportato alla mia infanzia ^^ Quanta nostalgia…

Alla fine portare le caramelle tocca proprio al nostro Roxy! (cucciolo lui n.n)
La frase che più mi è piaciuta qui, è questa:

[Roxas fu indeciso sul da farsi. Non voleva allontanarsi troppo, altrimenti avrebbe rischiato di perdersi veramente, anche perché non era affatto vero che sapeva dove abitava quel bambino cattivo. Non era una cosa che sapevi e basta. Non lo era proprio.]

Ha ragione. Nella sua semplicità, nella sua mente di bambino, ha perfettamente ragione.
Evgenia, come ci riesci? E’ qualcosa di incredibile.
Riesci a equilibrare buon senso e ingenuità in una maniera meravigliosa. Perché Roxas è un bambino, e ragiona come tale. (usi anche un linguaggio adatto, quindi mi sembra proprio di essere un bambino) Eppure fa tanti ragionamenti che, nella loro semplicità, sono veri, sono giusti.
Eh, se pensassimo tutti come i bambini questo mondo sarebbe un posto migliore…

Ah, la mia parte preferita è l’incontro con il bambino cattivo, ovvero Axel!
Qui ti sei superata, mi hai lasciata proprio a bocca aperta.
I loro dialoghi, le descrizioni, i comportamenti…
Non so nemmeno io cosa mi abbiano comunicato di preciso, non lo so descrivere, ma è qualcosa che mi è piaciuto da impazzire. Sono bellissimi, questi due bambini che litigano: l’uno perché vuole tenersi le proprie caramelle, l’altro per fare il bulletto.
C’è tanta tenerezza (o forse la vedo solo io..?) nelle loro azioni: sarà che i bambini sono qualcosa di stupendo, e non posso non vederli sotto una luce tenera. Accidenti, è tutta colpa del lato più materno della mia personalità!

[«Mi devi baciare.»
«S-Scusa?», balbettò il biondo, spaesato e smarrito. I bacini li aveva dati solo alla mamma e alla nonna, lui!
«Qui.», disse Axel, e indicò la propria bocca rosea. ]

Ahah, qua avresti dovuto vedere la mia faccia. Mascella al pian terreno, occhi sgranati, espressione da “ho visto giusto?” e rilettura veloce della sopracitata parte.
Hai capito che furbetto è Axel! E fortuna che dovrebbe essere un bambino!
No, davvero, questo colpo di scena proprio non me l’aspettavo. Tutto, ma questo no.
E la cosa mi ha reso tanto felice ^^
L’amore che provo per l’AkuRoku mi ha fatto saltellare come una decerebrata, ma questi sono dettagli insignificanti…

[«Puoi tenerti le caramelle anche l'anno prossimo, se tornerai qui.»
«Io voglio tenere le mie caramelle.»
«E allora torna.»
«Sì.» ]

Aww, solo io riesco a vedere quanta tenerezza trasudi da questo semplicissimo scambio di battute?
Perché devi sapere, io non sono normale: io non ho il batticuore quando sento un “ti amo”.
Assolutamente no.
Io ho il batticuore quando sento “torna, ti prego, torna” o qualcosa del genere.
In quella richiesta sento tutto l’amore che una persona può metterci.
Ecco perché questo pezzetto mi è piaciuto tanto. Mi fa battere forte il cuore.
Mi piacerebbe da morire avere qualcuno che mi dicesse “torna” e a cui rispondere “si. Torno.”
Beh, direi che ho già detto abbastanza cavolate per oggi.
Scappo, che devo studiare.
Al prossimo capitolo (che attenderò con ansia!)
Kiss
Rae
Recensione alla storia Insidie interiori. - 28/09/13, ore 23:04
Capitolo 6: Home.
Ehilà, Ev ^^
Ah, scusami, ci ho messo un po’ a rispondere. L’inizio della scuola mi ha ritardato ancora di più.
Ma adesso sono qui! È questo l’importante.
Questo capitolo inizia con una considerazione interessante…
Il fumo. Uno degli argomenti per il quale ho una mia personale opinione.
Che non esporrò mai, almeno non in classe, perché rischierei il linciaggio. Nella mia classe ci sono un paio di persone, una buona fetta, che fumano.
Ed è arrivato da poco il divieto totale di fumare durante le ore di scuola e persino vicino alla struttura.
Puoi immaginare come siano irritate, le mie compagne. Un vespaio.
Io personalmente sono contenta: il fumo delle sigarette non mi è mai piaciuto. È fastidioso, è aspro e insopportabile.
C’è stato un momento – molto breve a dire il vero – in cui ho pensato di provare.
Un po’ per essere come le altre, un po’ perché avevo sentito che bloccano la fame.
Un po’ perché volevo dimostrare coraggio.
Ma mi è passato subito. Ho realizzato che non ne valeva la pena, che non volevo essere come le mie compagne – che si ritroveranno i polmoni rovinati tra breve, che c’erano altri modi meno nocivi per perdere peso. E poi a me piace mangiare.
Non devo dimostrare un accidente a nessuno, anzi, il vero coraggio è stato resistere a quella tentazione.
Le mie compagne fumatrici non capiscono, si lamentano che non è giusto, quel divieto, che loro hanno il diritto di fare ciò che vogliono e agli altri non deve importare se loro fumano.
Sono davvero stupide, non capiscono che quel divieto è una forma di protezione nei loro confronti, per la loro futura salute. Non capiscono che, per quanto esistano leggi e divieti stupidi, quello è una cosa buona. Non lo capiscono, ma io si. Questo mi rincuora.
Tornando alla storia…
Ahi ahi, certo che Axel se le va proprio a cercare! Roxas è livido di rabbia, incazzato nero.
Ricordo di averla provata, una volta o due, una rabbia così devastante.
Tanto da digrignare i denti, infilzarsi il palmo con le unghie. Io di solito mi irrigidisco tutta, contraggo i muscoli fino a diventare una statua di pietra. Lo trovo estremamente spossante e Roxas è già debole di suo…
Spero che Axel smetta di stuzzicarlo fino all’esplosione, rischia solo di farlo spezzare prima.
Io amo Axel, ma se per colpa sua succede qualcosa al biondino ne risponderà a me! *fa mulinare il pugno in aria*
Ah, ora è Axel a incazzarsi. Anche Roxas ha un suo lato stronzo (che non mi dispiace vedere, confesso) e sa il fatto suo. anche se è una mossa assai azzardata. Axel rischia di ridurlo in briciole.
Forse Axel si trova in quella clinica perché non riesce a gestire la rabbia, chissà…
Comunque il ragionamento sulla morte, che Roxas fa quando rischia di essere pestato dal rosso, è curioso. E interessante, a suo modo.
Cioè, di solito la morte non mi piace, ma vista da questa prospettiva – così apatica, e quasi.. no, non fredda, solo indifferente – riesco ad analizzarla senza farmi prendere dallo sconforto, dalla paura o quello che è.
Forse l’anoressia, nel caso specifico di Roxas, è davvero un tentato suicidio. Ma penso che tu lo sappia meglio di me, no?
Ed è una cosa sensata, a pensarci, e anche inquietante. Tutto quel ragionamento del subconscio che lo fa agire in un certo modo piuttosto che farla subito finita… è interessante.
A me ricorda – molto vagamente – l’istinto di sopravvivenza e autoconservazione.
Come se volesse morire ma poi, all’ultimo, tende a ripensarci. Una cosa di questo genere…
Il momento in cui si capisce che si è immaginato le ultime mosse di Axel mi ha lasciata di sasso: cioè, non me l’aspettavo, credevo che fosse vero.
L’effetto di illusione, di mix tra realtà e allucinazione ti è riuscito a meraviglia, davvero. Wow.
Carino è, poi, il paragone della sigaretta, è reso molto bene.
Ah, sembra che quei due abbiamo fatto una tregua: beh, direi che è il caso, visto che dovranno sopportarsi ancora per chissà quanto tempo.

Aww, adoro Hayner! Devo avertelo già detto, penso..
Ma credo che lo ripeterò v.v
Davvero, tu mi hai fatto innamorare di lui. Come carattere, come amico…
Come tutto. Lo adoro, ancora di più quando è al fianco di Roxas. Quei due sembrano fatti per stare l’uno accanto all’altro, ad aiutarsi in situazioni come queste.
Sei tu che mi hai fatto scoprire il loro legame d’amicizia quasi fraterno, ti ringrazio ^^
A volte poi, fa anche la parte del fratello, dell’amico fraterno. Specialmente quando vuole prendere a pugni Axel e si preoccupa per Roxas.
Comunque.. il fatto che Hayner consideri quel posto come una “casa” mi conforta: perché è segno che lui, a differenza di Roxas, sta un po’ meglio. Vive un po’ meglio quella situazione e sta quasi.. bene, diciamo. È qualcosa che si avvicina allo stare bene, alla normalità.
Condivido la sua opinione, riguardo a questo.
E penso anche che il fatto che per Roxas non sia così, che non riesca a trovare un posto che possa definire “casa” peggiora la sua situazione. Lo rende più debole, più facile alla rottura.
Avere un posto in cui stare, in cui tornare, in cui sentirsi a proprio agio è importante.
Ogni volta che pronuncio la parola “casa” sento sulla lingua il sapore dei miei affetti, della mia camera, del mio studio, dei miei momenti preferiti. Penso alla mia casa, al mio giardino. È il mio rifugio, un luogo in cui tornare quando sono stanca e mi sembra di aver visto abbastanza del mondo di fuori. Ho un animo artistico, me l’hai detto tu, ricordi? ^^
Mi piace stare isolata dal mondo, nella mia bolla personale. Mi rilassa, facendomi sentire in pace, al sicuro e libera. Io amo casa mia, nella sua totalità. Anche quando sono fuori, mi tranquillizza sapere che c’è un posto in cui tornare.
Roxas.. non ha tutto questo, io avverto la cosa come un’ulteriore fragilità. Come un’ulteriore fonte di tormento e tristezza, di sofferenza.
Spero che Roxas non raggiunga il suo limite, perché è davvero a rischio.

La scena dell’incubo di Roxy è stata breve, ma incisiva.
Si è formato un nuovo nugolo di domande.
Cosa sta a significare, di preciso, quel sogno? Perché Roxas si vede come un mostro? È quella presenza, l’anoressia, che ha dentro? E quali sono gli altri suoi incubi?
Tante domande, che mi incuriosiscono sempre di più.
La presenza dello specchio mi ricorda la stanza di quel pazzo di Ansem. Riferimento carino ^^
Aww, di nuovo un pezzo su quanto Hayner sia adorabile ( ai miei occhi, almeno. Lo vorrei abbracciare ^^)
Il suo comportamento, consolare Roxas, è qualcosa che mi scalda il cuore. Anche in un posto del genere, dimenticato dagli uomini, c’è spazio per un’amicizia sincera. Anzi, proprio perché sono “tra i pazzi”, il legame è più vero.
Vista dal punto di vista di Hayner, non sembra poi così male, stare lì. Strano, vero?
Questa volta però Roxas non può correre dall’amico.
Io mi chiedo: Axel si accorgerò mai del problema del biondo? E se si, lo aiuterà?
In cuor mio spero in entrambe le risposte affermative.
Chissà… si vedrà.

Ow, il Venerdì. Giorno delicato.
La descrizione di quel giorno, delle visite, delle parole sbagliate, del disagio provato da pazienti e familiari… fa venire i brividi. Da un senso di solitudine, come se ci fossero due mondi ormai separati che non possono più ricongiungersi. Come se le visite fossero inutili, le chiacchiere facessero solo male e sarebbe meglio per tutti che i rapporti esterni siano troncati.
Questo mi comunica.
Hayner non sembra neanche più lui. Scontroso. Sul punto di esplodere, coi nervi a fior di pelle.
Fa quasi paura, specialmente per la sua reazione a tavola, con Roxas (che se le è andate a cercare) e Olette.
Ho apprezzato molto – sul serio – questa parte, dedicata al passato di Hayner.
Mi ha permesso di andare più a fondo, scoprire più cose su di lui. Questo lo ha reso un personaggio più ricco e completo.
La sua storia è trista, da farmi pizzicare gli occhi, ma lascia in bocca un sapore stranamente e lievemente dolce, perché comunque suo padre gli fa visita, di tanto in tanto.
Ci tiene, quel minimo sindacale.
E per lui c’è ancora una speranza.
Anche la situazione di Olette fa sorridere, forse lei è quella più vicina a farcela, in un certo senso.
Roxas… la storia di Roxas, così come il suo non avere una casa, lascia l’amaro in bocca.
Specie quando Vanitas se ne va e non torna più.
Quel fatto.. il non essere più tornato.. rende tutto tragico, Roxas ha fatto un errore e se ne è reso conto troppo tardi. Tutta la vicenda ha il sapore di un lieto fine mancato, mai nato.
In parte sono anche curiosa di sapere come mai Roxas dia a Vanitas la colpa di.. essere finito alla clinica. Che avrà fatto suo cugino per spedirlo laggiù.
Vorrei saperne di più.
L’idea che Roxas non riesca a ingoiare l’orgoglio e chiamare la sua famiglia mi lascia dentro una profonda tristezza…
Mi fa capire quanto sia sciocco fare gli orgogliosi, in certe situazioni. Cosa si rischia di perdere.

Beh, che dirti ancora? Il tuo lavoro è meraviglioso, mi fa provare sempre un sacco di emozioni diverse.
Ti predico un grande futuro come scrittrice, perché non ci sono molte persone dotate quanto te. Davvero, ogni volta mi mandi su di giri, mi scombussoli tutta ^^
Sei un genio fatto e finito, credi a me.
Ah, amo tutto di questo capitolo. Anche le note, specie le note.
Danno l’idea di un contatto vivo con te. Si, mi piacciono proprio v.v
Ora devo scappare, mi dispiace di non poter chiacchierare oltre.
A presto!
Kiss
Rae
Recensione alla storia Insidie interiori. - 28/09/13, ore 22:55
Capitolo 7: White.
Wow, eccomi subito al capitolo successivo!
Ah, certo che hai fatto presto ad aggiornare… (Oppure sono io che sono troppo in ritardo… *va a deprimersi in un angolino*)
Comunque…
Sai che questo capitolo è ancora più coinvolgente di quello precedente? Ma come fai a scriverne uno più bello dell’altro?
Anche in questo mi sono sentita trascinata dentro la storia, stavolta in modo ancora più vivido.
Per prima cosa, volevo dire che la poesia mi è piaciuta molto. (non sono normale, parla di sangue dalla prima all’ultima riga e io la trovo bella.)
Mi piacerebbe sapere come finisce. Comunque vedevo chiaramente un fiume rosso davanti a me, un fiume che mi bagna le caviglie, per poi salire.
Non mi ha fatto ribrezzo, il sangue non mi fa impressione (sono gli aghi a farmi paura x.x) anzi, mi piace da impazzire l’effetto che si è creato.
Sono un ibrido: per metà fifona, per metà lugubre e macabra. Ok che l’adolescenza è l’età in cui non sei “né carne né pesce”, che sei diviso tra due mondi, infanzia e età adulta.. ma qui si esagera!
Ho trovato molto carino lo scambio di battute tra Axel e Roxas, nella prima parte del capitolo.
Bellini loro, stanno socializzando ^^
Scherzi a parte, mi ha fatto piacere che quei due stiano imparando a.. beh, sopportarsi, quantomeno. Tollerarsi, si.
Così evitano di prendersi a pugni ogni due per tre. E poi la AkuRoku è una delle mie OTP (per non parlar del fatto che è LA tua OTP per eccellenza) quindi più i due sono in rapporti amichevoli, più il mio lato fan girl esulta di giubilo.
Comunque Roxas è il solito di sempre, un gran bastardo se si impegna. Axel non è da meno.
Secondo me il biondo, grazie ad Ax, si sta scrollando di dosso la solita apatia. Anche se per poco, anche se non sembra.

Bella anche la descrizione del momento di yoga. Anche io, come Roxas, sono totalmente incapace di svuotare la mente anche per cinque minuti. La mia testa è sempre un vespaio di pensieri. 24 ore al giorno. (persino i sogni sono un groviglio intricato, peggio di una rete da pesca)
E apprezzo moltissimo quei momenti di pace e silenzio in cui posso pensare in pace, in cui posso sentire il rumore dei miei pensieri, ecco. Amo i momenti così.
E detesto chi osa disturbarmi, cosa che accade abbastanza di frequente. Ergo, detesto molta gente.
Il siparietto di Hayner inseguito da quello del corso di pittura mi ha fatto sghignazzare.
Ahah, è proprio da Hayner (da questo Hayner in particolare) fare una cosa del genere. È stato simpaticissimo e ribadisco: voglio anche io un amico così.
Quello che non mi aspettavo è vederlo piangere.
Quando una persona così apparentemente forte (e solare, decisa e orgogliosa) piange, fa sempre male al cuore. Fa molto più male rispetto ad una persona eternamente triste.
Perché sul volto di quelle persone le lacrime stonano terribilmente.
Avrei voluto abbracciare Hayner, consolarlo, con tutto il cuore.
Secondo me lui ha fatto bene a mandare a quel paese suo padre: è un bastardo. Non è come i familiari di Roxas che comunque volevano mantenere un contatto con lui.
Il padre di Hayner se ne frega proprio, è un mostro di genitore. Per me è stato meglio così.
E poi Hayenr si trova quasi a casa, lì. La sua situazione è comunque migliore di quella di Rox.

«E invece no.», replicò apaticamente l'uomo, aspettando di ottenere nuovamente l'attenzione del biondo per proseguire. «Qui non mi ha portato nessuno.»

E poi ancora Axel. Mi ha sorpreso il dialogo tra i due compagni di stanza. Era incredibilmente civile. Axel è venuto alla clinica di sua volontà? E perché mai l’ha fatto?
Questo lo voglio proprio scoprire!
Davvero, sono curiosissima!
Perché è andato lì? Qual è il suo problema? Vorrei proprio saperlo.

Ed infine la parte di Naminè, che è quella più interessante. È piena di curiosità da chiarire, dettagli da studiare, incognite da spiegare…
È come un rompicapo. Interessante.
Specialmente l’uso dei colori, anzi, del colore. Il bianco.
Tu sai che a me il bianco non è mai piaciuto. Per varie ragioni, tra cui una: mi mette paura, crea un senso di vuoto, di freddo, di annullamento.
Il nero, secondo me, è più… pieno, come “colore”. Il nero nasconde, è pieno di contenuto.
Il bianco invece è vuoto… un vuoto che mette paura, che ricorda la pazzia.
Qui mi sono sentita molto partecipe nei panni di Roxas, sentivo il suo stesso disagio. (anche se vado matta per cose come queste, chiromanzia, predizione del futuro.. non che ci creda, però stuzzicano la mia curiosità…)

La storia che Naminè è stata violentata, che i suoi occhi sono pietre spente senza valore, che è così tranquilla e al tempo stesso così inquietante…
Mi hanno fatto venire un leggero tremore addosso.
E poi.. lei ha davvero dei poteri? Perché in una clinica di recupero può davvero accadere qualsiasi cosa e io mi aspetto di tutto.
Ho un paio di curiosità: primo, a chi è riferito il disegno con gli occhi neri che turba tanto Roxas?

Uno in particolare colpì Roxas; vi erano un paio di occhi neri, neri come la notte, ed era l'unico disegno colorato veramente, addirittura Naminè sembrava aver calcato, consumando probabilmente parte del pastello.
Parevano due voragini e al ragazzo vennero i brividi.

Può sembrare un dettaglio sciocco, ma vorrei sapere a cosa si riferiscono, perché è tardi e da sola non ci arrivo.
Poi..

“Il disegno raffigurava due teste viste da dietro, dal momento che vi erano solo i capelli, in mezzo ad un contrasto tra il nero e il bianco.
Inizialmente, infatti, entrambi i capi erano circondati dal nero più assoluto; successivamente, però, quello sinistro sembrava in qualche modo liberarsi da quell'opprimente presenza, al contrario dell'altra figura che continuava ad essere contornata quasi fino alla fine del foglio; l'ultima parte parte del disegno, infatti, era stato lasciata in bianco, formando così una striscia contrastante con il nero precedente.”

Fammi indovinare..
Il disegno di Naminè rappresenta Roxas e Hayner, entrambi biondi.
Il nero rappresenta i loro disturbi, anoressia e bulimia.
Il capo che riesce a liberarsi in parte dal “nero” è Hayner, che riesce a gestire meglio la sua situazione, che ha ancora vitalità, voglia di vivere.
L’altro invece è Roxas, che ha smesso di lottare, si limita ad esistere e che sta lentamente morendo.
È corretto? Vorrei sapere la tua versione, che è poi quella ufficiale. Ho appetito di informazioni, e vorrei scoprire il vero significato di quel disegno.

E più in generale, vorrei conoscere il significato di ogni disegno di Naminè, se hanno un significato.
Mi intrigano e al tempo stesso ho paura di quello che potrei scoprire.
Certo che è una figura parecchio enigmatica, la cara Naminè. È IC in una maniera inquietante.
Però mi è piaciuto tutto quel mistero.
Ricomparirà, nei prossimi capitoli? Si scoprirà qualcosa in più su di lei? Io spero di si ^^

Ehi, cosa è successo? Come mai non sei dell’umore? È successo qualcosa di grave o è solo per la scuola in generale?
Ah, scusa, non volevo impicciarmi. Spero di non averti infastidito.
Alla prossima.
Kiss
Rae