Recensioni di thors

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Matilda - 03/03/24, ore 17:23
Capitolo 1: Matilda
Ciao Nala!

Se non ho capito male, hai consegnato questa storia con 42 minuti di ritardo... mannaggia, aspetto con curiosità di scoprire se sarà accettata e mi auguro sia così.
Dunque, hai scritto una storia davvero accattivante e suggestiva, oltreché ricca dell'immaginazione che certo non ti manca.
Sei di certo riuscita a rendere decisamente enigmatica la figura di Matilda, e anche a fornire descrizioni molto vivide delle aree selvagge del Venezuela. Il messaggio lasciato da lei è stato davvero una gran sorpresa, anche perché era difficile sospettare che quella donna apparentemente incontrata per caso fosse stata ingaggiata per derubare Harry. Il fatto che abbia trascorso diverso tempo prima di portare a termine la missione, mi suggerisce che si stava divertendo davvero, forse anche troppo, in quella missione. 
Il protagonista, invece, ha dimostrato una tenacia encomiabile, nonché una notevole resistenza fisica e mentale per perseverare nella caccia. Direi che questo è stato il suo problema, se non fosse che la vecchia vita, alla fin fine, pare non mancargli. E mi domando come dargli torto... Essere dei conigli, finché dura, deve avere i suoi bei vantaggi.

In bocca al lupo!
Recensione alla storia Penelope - 17/07/22, ore 10:47
Capitolo 1: Penelope
Ciao Nina,

Parto con una critica: per quanto il carattere da te scelto sia bello ed elegante, ho dovuto aumentare lo zoom a livelli record per poter leggere il testo...

Passando alla storia, la definirei una favoletta urban-fantasy scritta in modo molto piacevole. A mio avviso il pregio principale sta nel numero di personaggi che hai saputo inserire, descrivere e caratterizzare nonostante il limite delle 5.000 parole. Buono come sempre anche lo stile. Però a lettura finita mi sono rimaste un paio di domande: perché Penelope aveva già con sé la spada magica? E creare una caccia al tesoro piena di ostacoli era proprio necessario?
In realtà... intuisco la risposta della seconda domanda: conveniva che solo un ragazzo entrasse nel vecchio castello delle Fate per cercare la spada. Però... ecco, veniva naturale pensare che la parte più difficile (e l'unica essenziale) della caccia al tesoro dovesse essere la ricerca tra le rovine del castello, perciò mi aspettavo di entrarci e di veder lì qualcosa di succoso...

In bocca al lupo per il contest!
Ciao
Recensione alla storia Neve rossa - 04/01/21, ore 12:09
Capitolo 4: L'agguato
Ciao MaxT,

Conclusione con un finale aperto davvero adrenalinica, con un susseguirsi di colpi di scena mirabilmente gestiti. Bravissimo!

Immagino che se gli orsi riconosceranno il volto di Roger, allora lui e la principessa si salveranno. Altrimenti verranno dilaniati.
Il superiore di Malina, però, sembra essere convinto di fare di lei una martire, quindi mi giunge il sospetto che voglia sbarazzarsi di lei comunque. Magari sa già che gli australiani non si fermeranno solo perché c'è un loro ingegnere da eliminare...
Quindi tornerò di certo a scoprire chi si salva e chi no.

Ah, io ho interpretato il contest in modo del tutto differente, ed ora sono in dubbio su quel che ho fatto... per cui ho chiesto espressamente al giudice se si attendeva un esito aperto come il tuo.

Di nuovo ti faccio i miei complimenti per la cura che hai messo nello scrivere questa storia, sia in quanto a stile e termini, sia per la parte tecnica.
Mi rammarico solo un po' perché i due protagonisti sono rimasti nella slitta per tutta la loro azione di fuga, e questo ha limitato la loro possibilità di interagire e legare come mi sarei aspettato. Beh, come mi sarebbe piaciuto facessero, visto che non avevi nessun obbligo e giustamente non avevi indicato nessun tipo di coppia. Quindi ok, si è trattata solo di una mia illecita illusione.

Di nuovo complimenti! In bocca al lupo alla tua storia per il contest e auguri al tuo personaggio per una felice sopravvivenza!


Alcune note:

- Roger, il mio tablet non funziona più

Ora che conosco bene la storia di Malina, un soldato, qui mi pare un po' strano che si lamenti con Roger, un civile ignaro del suo ruolo. Piuttosto mi sarei aspettato un "Ma che diavolo! Anche il tablet non funziona più!"  


- Si, ma abbiamo più di cento metri di vantaggio

, ...


- Alcune voci dal gruppo risposero al benvenuto.“Grazie” “Buongiorno”, “Piacere” “Ciao John”.

In questa non mi convince la punteggiatura... Forse: “Grazie.” “Buongiorno.” “Piacere.” “Ciao John.”


- Ormai l'animale era a pochi metri,
- Ormai la belva meccanica era a pochi metri,


Credo potessi piazzare l'animale a una ventina di metri di distanza nella prima citazione (insomma a quanto possa bastare per distinguere degli occhi artificiali) per rendere più concreta la sua avanzata.

 
Recensione alla storia Neve rossa - 04/01/21, ore 11:02
Capitolo 3: Verso l'epicentro della minaccia
Buon capitolo anche questo, che mantiene vivo l'interesse del lettore con spiegazioni su armi e armamenti davvero eccezionali.

La strategia militare del colonnello Taylor mi sembra davvero molto accurata e interessante, con armi fantascientifiche (o forse futuribili se non già attuali) ben calate nel contesto.
Hai davvero fatto uno splendido lavoro da questo punto di vista!
(Ecco... mi sto domandando ora se le striature rosse facevano buon gioco alla mimetizzazione o se, invece, rendevano più facile scorgere i movimenti...)

Ritengo sia pregevole anche il ricorso a dei flashback mentre i protagonisti sono occupati con una monotona (al momento) corsa in slitta. Personalmente, preferisco flashback che abbiano origine da una situazione del presente che li richiami alla memoria, ma mi rendo conto che la mole di quanto stai raccontando su Malony / Malina difficilmente poteva essere gestita diversamente. Quindi non trovo nulla da ridire.

Beh, che dire ancora... Hai preparato in modo magnifico quel che deve accadere nel finale. Un po' mi soprende pensare che manchi solo un capitolo, perchè mi immagino davvero un sacco di cose che devono accadere.

Ora, le mie note:

- Penso che sia stata tutta una montatura alla ricerca di un pretesto per venire da questa parte

È un discorso diretto, quindi, come mi avevi fatto notare in una risposta precedente, il modo non perfetto di parlare può essere imputato al personaggio. Comunque, se fossi nella sala controllo, gli suggerirei un'altra forma:

"Penso che sia stata tutta una montatura, un pretesto per venire da questa parte"


- avete individuato qualunque altra cosa?

Come per sopra, ma "qualcos'altro" mi sembra più corretto, così la domanda mi pare destinata a ricevere come risposta: "certo che no ('tutto' è impossibile)" o un "speriamo di sì (ogni altro evento interessante)"


- scuotendo il viso

Credo che "viso" sia perfetto per parlare di lineamenti ed espressioni, ma penso che sia preferibile scuotere "capo" o "testa". Ho fatto una rapida ricerca su google books per avere conferma... e sembra darmi ragione.


- Seguì un momento di silenzio pesante. “Malina Nikolayevna, tu avrai un ulteriore fattore di protezione a tuo vantaggio. Provvederemo che qualcuno ti accompagni nel tuo percorso verso quel sito”.

Qui mi sarei atteso una risposta un po' diversa, del tipo: Malina, noi ti faremo accompagnare da qualcuno per rendere credibile la tua copertura, e tu non dovresti incontrare problemi finché essa reggerà. Tuttavia, tu stessa hai detto di esser disposta a morire.


- Il colonnello si permise un respiro profondo, sperando che il danno alle ottiche del drone non fosse dimostrabile come un attacco esterno. Poi si rivolse all'operatore a destra, addetto ai collegamenti e alle informazioni da fonti esterne. “Sergente Keith, c'è qualche fottuto Kosmos che sta osservandoli?”.

Certo, non è grave, ma eliminerei il primo "esterno".


- un'àncora ipnotica

Forse era "ancora"?
Recensione alla storia Neve rossa - 03/01/21, ore 19:32
Capitolo 2: Ghiaccio e sangue
Ciao MaxT,

Buon capitolo anche questo, dove si scopre la missione della principessa. Qualcosa di inquietante sta accadendo in Antartide, e non solo dal punto di vista ambientale. Posso immaginare che l'intrigo sia legato allo sfruttamento delle risorse naturali, e questo rafforza i sospetti anche sul ruolo del protagonista smemorato.

Penso che tu faresti bene ad aggiungere una nota in cui spieghi se le teorie che tiri fuori hanno delle basi scientifiche, perché ne danno davvero l'apparenza. Forse lo spieghi nell'ultimo capitolo, ma sento la forte di curiosità di saperlo già in questo momento.
Interessante anche l'idea di portare gli orsi polari in Antartide, che mi sembra veramente sensata nell'ipotesi di una scomparsa dei ghiacci al Polo Nord.

Beh, ti rinnovo i complimenti, aggiundo anche quelli per trama e divagazioni.

Questa volta, però, di note ne ho presa qualcuna in più:

- che la facevano somigliare a una specie di nano da giardino.

Gusti personali, forse perché ho una scarsissima conoscenza dei nani da giardino, ma il paragone non mi ha colpito in modo particolare.


- Lei tacque brevemente, offesa. “Allora non ti racconterò la parte più interessante”, disse infine.
“Brava, non raccontarmela”, rispose lui cinico. Dopo un attimo di silenzio, aggiunse: “C'è una parte interessante?”.
“Ci stavo arrivando, ma visto che non vuoi...”, rispose lei facendo il gesto di guardarsi intensamente le unghie, cosa che le riuscì malissimo con i guantoni indossati
.

Beh, questa l'ho annotata solo perché mi è piaciuta un sacco. Rompe bene la divagazione ed è divertentissima. Mi sembrano due bambini che bisticciano, ma ci sta benissimo!


- L'uomo non dava nessun segno di vita.

Questo l'ho trovato un po' di troppo... O almeno io me l'ero già immaginato morto patocco.


- guardandosi alle spalle e tutt'attorno

Qui è la terza volta che usi "tutt'attorno", ed io avrei sentito l'esigenza di un termine diverso...


- “Lo sapremo solo quando saremo lì, Roger”. Se ci arriveremo, completò tra sé ritornando ai suoi pensieri.

Penso sarebbe stato opportuno evidenzare che si trattava dei suoi pensieri.

«Lo sapremo solo quando saremo lì, Roger». "Se ci arriveremo", completò tra sé ritornando ai suoi pensieri.

Con le virgolette, invece:

“Lo sapremo solo quando saremo lì, Roger”. 'Se ci arriveremo', completò tra sé ritornando ai suoi pensieri.