Recensioni di eos_92

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Quello che la luna non dice. - 12/07/12, ore 17:21
Capitolo 3: I remember, I remember I was born to meet you.
Eccomi qui tesoroooo! Questa storia mi ha piacevolmente accompagnata nella mia asciugatura di capelli al sole questa mattina xD E poi il cielo si è oscurato =.= ma vaff!!
Ti dico che mi aspettavo una cosa completamente diversa! Avendo letto quel pezzettino a suo tempo (perdonami se l'ho fatto e non ti ho detto nulla!) credevo che la storia fosse dal punto di vista di Ueda, anche perché di solito è lui che usi come personaggio principale, e invece è Jin la voce narrante! Nonostante la narrazione sia in terza persona è suo il punto di vista.
Devo dirti, come ogni volta, che amo il cambio repentino dalla terza alla prima persona, io ormai mi sono abituata ma ricordo che all'inizio è stata una bella emozione, entrare così, senza preavviso nella mente del personaggio! E questo Jin è imprevedibile... è diverso da tutti i Jin di cui hai narrato ma a tratti noto lo stesso Jin di sempre... quel suo atteggiamento un po' "elitario", il fatto che sta sulle sue e che non gli piaccia "la società come va". E' un po' il vero che non vuole sottostare alle regole dell'Agenzia, non trovi? E poi gioca a calcio. Quindi è, sì, sempre lui, ma è anche diverso. E' più introspettivo e meno impulsivo, nonostante pigli a pugni un po' tutti (xD), quando si tratta di quello che vuole fare della propria vita, quando si tratta di Tatsuya che ha capito di amare allora riflette, placa il proprio animo e riflette.
Non si riesce a capire quand'è che precisamente lui capisce di amare Tatsuya, fatto sta che quando si ritrova da solo con lui in casa propria gli dice ho capito, finalmente e quel finalmente ha un che di liberatorio. 
Poco si sa invece di Tatsuya, ma si riesce ad intuire che anche per lui, come per Jin, le relazioni amorose non abbiano occupato un posto importante nella propria vita. Sono, l'uno per l'altro, la prima vera storia d'amore. Come Racconto d'autunno è una canzone d'amore, il loroRacconto d'inverno è una storia d'amore.
Nel corso della vicenda, tutta concentrata su Jin, poco si sa della vita da pugile di Ueda, fino a quando non è lui stesso ad esplicitare il proprio problema all'occhio o comunque fino a quando Nakamaru-sensei non lo riconosce. E poi, da questo momento in cui tutto diventa nebbioso... il lettore si domanda che fine faranno, sono insieme, è vero, si amano (anche se non se lo sono detti), ma che cosa faranno? Riuscirà Jin ad entrare nella squadra di serie D? E Tatsuya fino a quando potrà gareggiare?
Il passaggio "cinque anni dopo" è stato fondamentale. Triste, ma non troppo (per quello che ti ho detto su Skype). Credo davvero che questi due personaggi siano più felici dei miei Jin e Tatsuya di Racconto d'autunno. Anche questo Jin prova ad essere cieco, per un po', chiude gli occhi, sulla pista di ghiaccio, bacia Tatsuya e il mondo scompare. Uccidere un senso non vuol dire per forza fare una cosa negativa... certo, Tatsuya rimarrà cieco per sempre... ma forse ha trovato qualcosa nella vita più bello dei colori. Forse il ricordo del viso di Jin è così bello... che anche se ora non può più vederlo non lo addolora, perché sa che comunque lui ci sarà.
Ultimamente penso spesso al destino. Non so ancora se credo in esso oppure no, ma sono certa che alcuni incontri, alcuni abbandoni, alcuni ritrovi, siano voluti da qualcosa di superiore a noi, e allora chiamiamolo destino (perché non risco a chiamarlo Dio).
Bellissimi tutte le riprese che hanno a che fare con la luna. La luna bianca... il bianco, questo non colore che popola la vita del pianista cieco, che Tatsuya ha conosciuto e che ora non potrà mai più vedere, ma vedrà solo il suo contrario: il nero. 
Però, questa fanfic mi aiuta a pensare che forse non tutto ciò che è nero deve essere negativo. Aki non lo era, come non lo è il nero che ora vede Tatsuya.
Forse mi sto ripetendo, scusa xD
Comunque, volevo ringraziarti, per aver citato Racconto d'autunno, per aver pensato ad esso, in quel periodo, e per aver pensato anche a me... anche se, in un certo senso, io non c'ero.
Voglio dirti che ti voglio bene e che questa fanfic è davvero bellissima (Ci vediamo fra poco per fangirleggiare allegramente xD).

Recensione alla storia Broken Rose - 13/06/12, ore 11:06
Capitolo 1: Broken Rose
Wow. Okay, mi devo riprendere, perché questa ff è assolutamente bellissima.
Per prima cosa voglia tranquillizzarti sul fatto che i personaggi sono sempre loro, nel corso della narrazione, tutto è molto ben costruito e mi pare che tu non ti sia persa nessun passaggio, anche se nelle note iniziali hai detto che è stato complicato portare avanti la stesura di questa storia, il risultato è davvero ottimo. O per lo meno a me è piaciuta un casino!
A mano a mano che leggevo temevo di potermi perdere qualcosa per strada, qualche riflessione, qualche pensiero, così ho aperto il file word degli appunti e ho buttato giù qualcosa di volta in volta. Ora... a dire il vero non so bene come costruire questo commento xD quindi penso che riporterò quello che ho scritto di getto... aggiungendo qualcosa per renderlo il più armonioso possibile! (sarà un'impresa xD).
Bene! Comincio ^_^

Per prima cosa ti dico che mi è piaciuto moltissimo la precisione e l'accuratezza con la quale hai descritto i luoghi, come la palestra, oppure il locale (quest'ultimo non è che l'hai proprio descritto, ma il fatto che abbia dato l'indicazione di come ci si arriva, tramite autostrada etc, rende il tutto molto realistico). Mi piace, appunto, questo riferimento anche alle strade, alle autostrade, al raccordo di Tokyo (non so perché ma 'sta cosa mi ha fatto morire xD -è che sono scema, lo sai-), il tutto è davvero concreto. Tokyo, questa città che è sempre nei nostri pensieri, diventa vera, viva. E non mi era mai successo di leggere una cosa così. Né nelle tue vecchie storie né in tutte quelle che ho letto... né tanto meno nelle mie!

Mi piace mollissimo anche come hai "giocato" con il fattore tempo. La parte iniziale, inframmezzata dai pensieri diretti di Ueda (che allineanti a destra creano movimento nella pagina, e questo è molto bello, anche dal punto di vista visivo), ci introduce con lentezza il passato (recente) di questo personaggio e del misterioso ragazzo dalla voce metallica (è proprio Junnooooo!!!! xD). Mi piace la prima persona perché è un tuffo diretto nella mente di Ueda, ma ancora tutto è molto confuso... e alla fine arriva il narratore a spiegare che cosa è successo, e così i lettori pian piano ricostruiscono la vicenda.
Quindi... il fattore tempo che è strettamente collegato all'effetto sorpresa. Sono rimasta molto colpita nello scoprire che Ueda e Taguchi già si conoscevano e che la rosa... la "nascita" della rosa come simbolo della personalità di Tatsuya del suo essere, sia nata propria da Taguchi. Da questo ragazzo, feticista dell'acqua, improvvisato fisioterapista, che lo ama, che lo ha amato e che lo amerà per sempre (e se non lo farà mi incazzo >.<).
Tutta la oneshot è percorsa da flashback e spiegazioni, il tutto, a mio avviso, riuscito al meglio. Non è confusionario ed anzi, spinge il lettore a voler sapere che cosa succede. E ammetto che fermarmi ad annotare su word è stato faticoso... perché non volevo assolutamente allontanarmi dalla pagina e smettere di leggere.

Poi! Parliamo un po' dell'uso delle parole e delle frasi, ok??
- “Portare i muscoli fino al limite era stata da sempre la ragione per cui praticare la boxe. Essere esausto, sentire il sudore scivolare lungo la pelle, stremato, indebolito, svuotato da ogni pensiero. Sentirsi vivo.” Questa frase mi è piaciuta moltissimo per l'aalternanza del tempo determinato e di quello indeterminato. Mi piace l’uso dell’infinito che "ammorbidisce" la lettura e la rende fluida.

- Bellissime le metafore tra l’uomo e la rosa. Le fasce che bendano la caviglia e lo stelo. La delicatezza e la “spinosità” del fiore, come l’apparente innocuità dell’aspetto di Tatsuya e il suo essere “letale” sul ring. E poi compare l’aggettivo “rotto” che richiama il titolo della oneshot. La rosa si rompe, i tendini della caviglia si strappano e nello stesso istante, come Junno lo guarda, si rompe anche qualcosa dentro di lui. Un qualcosa che però ancora non si capisce che cosa sia e che alla fine penso che si spieghi con una parola banale quanto bellissima: amore.

- ““Ueda-san?” una voce alle loro spalle incrinò il ritmo della canzone jazz appena iniziata.” - “Lo stomaco si congelò all’istante.” Queste due frasi mi sono piaciute molto! Le ho trovate originali... la voce che incrina la musica e lo stomaco che si congela... ma come ti sono venute in mente??? o.O Bah... davvero bellissime!!

- “A cosa era dovuta quella circospezione? Aveva forse paura di ferirsi con le spine? O forse temeva di poter spezzare quello stelo così bello e delicato?” E va beh... HO CALDO! Cioè... sarà anche rating verde e fluff e quel che ti pare ma... è erotica lo stesso! O sono io che sono una vecchia pervertita?? xD Diciamo che da questa frase sono nate svariate scene a luci rosse nel mio malandato cervello! E comunque, tornando seria, mi piace molto come la "rosa" sia ripresa più volte nella narrazione, a giustificare il titolo, a renderlo vero e parte integrante del racconto (oddio... perché mi è tornato in mente Ungaretti??? LOL).

Sono quasi arrivata alla fine, giuro! Ci sono solo altre tre cosucce che mi sono piaciute molto... e che mi hanno fatto riflettere.
Ti avevo già detto dei colpi di scena, no? Beh... ho riflettuto molto sul fatto delle delle “coincidenze-non-coincidenze” (perché per lo meno io sono arrivata alla conclusione che nella vita nulla avviene per caso e le coincidenze non esistono… ops! Ma questa l’ho fregata a Gibbs di NCIS xD) e alla fine mi è piaciuto sapere che... nemmeno Taguchi crede alle coincidenze... forse potremmo dire che il protagonista indiscusso di questa oneshot sia proprio il destino, che li ha fatti incontrare. E ho trovato questo aspetto romantico e... "tranquillizzante". Sapere che le persone che si incontrano non si incontrano mai per caso, sapere che c'è sempre un qualcosa in più dietro ad ogni incontro è una cosa molto bella. O per lo meno è bella per me xD
Poi... Mi piace come, nel pezzo in cui finalmente Tatsuya e Junno si rinincontrano nel pub, Tatsuya esprima in modo chiaro e definito “voglio fare l’amore con te”, e questa proposta, o quasi "esigenza", non viene recepita dall’altro come un qualcosa di… osceno (?). Taguchi non è che ci passa sopra… infatti gli chiede che cosa diventerà lui per Tatsuya, ma comunque questa “proposta” cade, almeno apparentemente. Mi è piaciuta questa visione particolare del sesso. Come se fosse una cosa normale. Cioè… che poi E’ una cosa normale nella vita delle persone… e forse sono solo io a vederla in modo “particolare”… non so xD però questo passaggio mi ha fatto perfetto ed è come se mi avesse aiutato a “normalizzare” una proposta del genere… Forse non mi sono spigata *si sotterra*.
E comunque alla fine... la proposta rimane vivida... perché si allontanano dal locale... e vanno nella palestra, e più precisamente nella piscina (altra cosa che mi ha stupita... cavolo!). Indi per cui: Mare-piscina. Non ci avevo mai riflettuto su quali dei due potessero essere più inquietanti! Di botto direi “mare”, assolutamente… però mi trovo anche d’accordo con Tatsuya sul fatto che l’immobilità è davvero più spaventosa del movimento… quindi, nonostante si è sicuri al 100% che nella piscina non si nascono strane creature, il fatto che sia immobile, che non produca rumore… mi dà una certa sensazione di “morte”.

Questa ff è davvero ricca di spunti riflessivi. E credo che questo sia uno dei suoi punti di forza più grandi. Poi... va beh... tu sei sempre bravissima, e non è vero che non sai più scrivere! >.< Baka!!!

Bene... la metropoli che ospita i miei neuroni direi che dopo questa recensione ha duplicato il numero dei suoi abitanti xD Spero solo si aver detto cose sensate e non una marea di stronzate xD

Alla prossima!!! Un bacione <3
Recensione alla storia Yasashisa nante iranai - 12/06/12, ore 23:04
Capitolo 1: Non ho bisogno di cose come la gentilezza.
Oi Eccomi qui! Alla fine non ho resistito... e ho letto questa oneshot... per prima cosa perché... non avevo mai letto una NaKame e quindi ero parecchio incuriosita! Mi ricordo che tempo fa avevo immaginato questa coppia e... come prospettavo... stanno benissimo insieme *--* o comunque, mi piace un casino come li hai descritti tu!

Yuichi è davvero diverso, da tutti gli Yuichi di cui ho mai parlato, o di cui hai parlato tu (almeno nelle fanfic che ho letto). Però ci sono anche dei caratteri che mi ricordano immediatamente lui. Okay, andiamo per ordine che sennò mi intreccio xD Me lo sono immaginato benissimo in questi panni "seriosi", il fatto che sia un "calcolatore" che scruta la realtà e la divide in bianca e in nera. Non esistono i grigi per lui e questo mi ha fatto riflettere. Da un po'... ci sono molte persone che mi dicono che devo trovare il "grigio", che devo guardare... anche il cielo grigio diversamente. E questa oneshot mi ha fatto sorridere. Questo Yuichi così "freddo" inizialmente, alla fine ha trovato la bellezza del grigio.
Ecco, tutto questo aspetto "calcolatore" l'ho trovato particolare e mi è piaciuto. Però ho anche amato il "nostro" Yuichi! Quello dei tic che coinvolgono tutto il viso (compagno di sventure, mi verrebbe da dire xD), quello un po' impacciato... è proprio lui, c'è poco da fare!
Mi piace moltissimo anche il personaggio di Junno. E alla frase "In un gruppo, che sia di amici o di compagni di squadra, ci sono sempre dei ruoli fissi e riconosciuti da tutti. Così come Junnosuke era il pagliaccio pazzo che non faceva ridere nessuno, Kazuya era il tipo solare e di bell’aspetto che amava scherzare e divertirsi con gli altri." ho riflettuto parecchio. Mi pare... che abbiamo parlato una volta di un argomento simile... credo xD E comunque mi trovo assolutamente d'accordo. Il gruppo "modifica" in un certo modo il carattere di una persona... e quindi... siamo tutti un po' grigi! xD Ma il vero noi... è un po' l'insieme delle varie sfaccettature, no? Solo che a volte ci vuole un po' per capirlo, o per accettarlo... credo.
Comunque ho adorato Junno alla fine! Quando butta là la battuta sul fatto che Kazuya a letto sia il "vero" Kazuya... insomma... Yucchi! Mi cadi dalle nuvole! Stellino! La "argirano come un garzittu!" LOL
Kazuya... anche lui... è DAVVERO lui. Splendente con gli altri, con il mondo di fuori, ma anche profondo... nasconde dentro di sé la parte forse più vulnerabile... che però mostra a Yuichi senza esitazione. Bellissimo, quando gli ha detto che con un uomo è vergine anche lui. Sono sullo stesso livello... scendono e crescono insieme... costruiscono un rapporto paritario. L'ho trovato davvero romantico.

Poi, c'è sempre quel pizzico di ironia che ti caratterizza. E' stato emozionante ritrovare questo TUO lato. Così vero.

Infine... la JunDa c'è, vero???? *O* E chissà come si sono sbizzarriti nella camera di Uepi! Riccetti *////*

Alla prossima!
Mi è piaciuta un casino!!!
Ti voglio bene <3
Recensione alla storia Sweet Chain - 27/11/11, ore 18:39
Capitolo 1: Sweet Chain
Uuuh... che sorpresa!!!! Il tuo comeback è uno schianto! xD Mi è piaciuta tantissimo questa dolcissima fanfic! Grazie per averla postata! Mi piace come ritorna Jin ogni tanto... all'inizio è uno stupido, poi però Kame lo ringrazia, gli dice che lo ha amato ma gli dice anche addio, questo modo di riprendere il nome di Jin è come se mi facesse entrare dentro la testa di Kame, lui è restio a lasciarsi andare, non sa ancora se potrà essere veramente felice, e il pensiero di Jin è un'ossessione... ma alla fine, quando capisce di amare Koki, quando Koki lo rassicura che per lui ci sarà sempre, può finalmente dire addio a Jin e proseguire, camminare da solo.
Tutta la fanfic è attraversata da una nota dolce e quasi malinconica a volte. L'interno dell'appartamento sembra fare da riparo ai due personaggi nei confronti del mondo di fuori, come se ci fossero solo loro e nessun altro, loro e il pensiero di Jin che però sfuma... fino a diventare solo una eco.
Sono contenta che tu sia tornata a scrivere e spero che lo farai ancora! Ti dirò... questa è la prima fanfic sui KAT-TUN che ho letto dopo tre mesi. Mi ha fatto uno strano effetto perché in questo periodo mi sono un po' allontanato... però... mi ha anche fatto capire quanto io sia legata a loro, quanto li "ami" e quanto siano stati importanti per me.
Ti ringrazio!
Ancora complimenti! Un bacio <3