Recensioni di ilbilbo

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia BDP - 16/04/24, ore 15:56
Capitolo 1: BDP
Chissà poi perché il genere femminile appare sempre più vulnerabile di quello maschile, a proposito di BDP, PTSD, e compagnia cantante.
Forse per la presunta supremazia dell’uomo nei confronti della donna? È un’ipotesi che non tiene, soprattutto di questi tempi, in cui l'uomo sta mostrando come non mai la sua fragilità ed inettitudine.

Come sempre questa poesia è intrisa di femminilità: splendore adamantino e corruttibile cedevolezza. Sa farsi voler bene.
A numerose interpretazioni si presta l’ultimo verso… Suggestionato dall’eco del “diamante” che si propaga per la stanza (nell’accezione poetica del termine) ci vedo bene una “Lucy in the sky with diamonds”, una donna insomma avvezza a lunghe missioni spaziali 😊.
Recensione alla storia Nonna - 16/04/24, ore 15:54
Capitolo 1: Nonna
I nonni sono l’incontro ravvicinato con la vecchiaia, un incontro che molti di noi hanno la fortuna di sperimentare. Ravvicinato e arricchito per la presenza di un legame d’affetto.

Trovo due concetti ricchi di suggestione che vengono svolti in questa poesia.
Il primo è l’affidabilità, la solidità dei gesti ripetuti. Non si può non fare affidamento su chi canta, sempre alla stessa ora, “la solita canzone”.
Il secondo è la bellezza, l’originalità, la genuinità dell’imperfezione, “la tua voce un po' stonata”, un qualcosa che crea dolce assuefazione, come ribadisce l’ultimo verso.

Mi sarei aspettato però dei versi un po' meno prosaici. La poesia esiste apposta per consentire di avvicinarsi, più della prosa, all’intangibilià del pensiero, alla magia del ricordo.
Non è facile, lo so.
Recensione alla storia Stelline - 16/04/24, ore 15:53
Capitolo 1: Stelline
Misteriose, quelle quattro stelline... Brillano di luce propria e, insieme, della luce indiretta del sole.
Piene d’amore (il concetto è ribadito ben due volte), riempiono il vuoto dei cuori.
E mi perdo la possibile bellezza dietro a quei nove versi, come quando leggo qualcosa in una lingua antica che non ricordo più, o che non ho mai conosciuto.
Mi sento in colpa perché non riesco a percepire le “quattro splendide stelline”, le "quattro meravigliose stelline”.
In un primo momento sembrerebbero un patrimonio dell’umanità che mi lascio sfuggire.
Ma poi gli aggettivi non sono più “nostri” e “nostre’, diventano “solo mie” e “mie sempre”.
E capisco che non posso capire: non posso penetrare la sfera dell’intimo.
Ma la curiosità rimane.
Recensione alla storia Fuoco - 13/04/24, ore 10:12
Capitolo 1: Fuoco
Il lettore (come me), medio e mediocre, estraneo ed estromesso da questo genere di passioni, può rimanere persino un po' turbato a questi versi… Come è giusto che sia, perché l’esplosione di amore contagia e turba la banalità di quanti vi assistono.
Ma come - obietta il benpensante - ? il fuoco divampa e distrugge, è tutt’altro che il toccasana per “le crepe nascoste e soffuse / del mio animo ustionato dal gelo”. Ci vorrebbe rugiada fresca, lenta e costante, coerente e penetrante.
Ma è impossibile non indulgere all’”attimo intriso di eternità”, non lasciarsi travolgere dall'esplosione della fiammata.
E c'è tutto lo sforzo per accettarla e goderne, riconducendola ai ritmi equilibrati delle stagioni, al mondo della natura, che di sapienza è plasmata.

Lo stile si fa personale, felice connubio di ricercato e spontaneo al tempo stesso, difficile da ottenere.
Ma sfocia in un ultimo verso, quasi involuto e stentato, di diverso tenore, che lascia un qualche alone di mistero.
Un bel lavoro anche stavolta, a mio modesto avviso.
Recensione alla storia Dall'oscurità alla luce - 11/04/24, ore 09:02
Capitolo 1: Dall'oscurità alla luce
Indispensabile l’intro per apprezzare al meglio la poesia, e questo toglie forse un po' di autonomia alla composizione in sé: sarebbe stato bello aggiungere qualche verso dentro la poesia stessa per descrivere l’esperienza personale: scale, discesa, buio, … Per poter allontanare qualsiasi rischio di valutazione negativa dei versi restanti, per evitare che vengano superficialmente fatti passare come retorici, o distaccati.

Comunque, mi sono fatto un bel tour virtuale nella Basilica, rapito dalle opere artistiche e dalla musica di chiesa… Neanche tanto buie, o strette, o consumate, le scale che danno nella cripta: sono di un bel marmo bianco, che invita - è vero - ad aprire la mente.

Mi sono rimasti piuttosto impressi, i tuoi versi. Pochi ma buoni.
È una visita a metà strada fra il turistico e il devoto che si tramuta in una sorta di… illuminazione…. Sì che il titolo mi è sembrato assumere un doppio significato: un momento personale, intimo, fugace, una sorta di flash forward. E al tempo stesso c’è tutto il tormentato percorso metafisico dell’anima che prima di raggiungere la luce abbisogna del travaglio del purgatorio per potersi purificare.
Travaglio di lasciare il mondo, analogo a quello di venire al mondo.
Tempi di nebbie e di smarrimenti.

C'è molta potenzialità, e pure potenza, di poesia e di sentimento. Da coltivare con amore.