Recensioni di Nanamin

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Recensione alla storia InFAMOUS: The Darkness's Daughter - 08/05/20, ore 14:44
Capitolo 23: Simili, ma diversi
Eccomi qui, in ritardo ma decisamente prima di quanto mi aspettassi. Piano piano, passetto per passetto arriverò alla fine.
È un capitolo con tanti eventi questo, che mi ha emozionato per molte cose e mi ha fatto storcere il naso per altre, ma niente di grave.
Stavolta dividerò la recensione in scene, mettendo sia il comparto emozionale che soffermandomi su quello tecnico:

- la scena del racconto: parto dalla tecnica. 
La parte iniziale, dove Rachel racconta il suo sogno/possessione, è superflua, in quanto il lettore ce l'ha già bene in mente e quindi si potrebbe sorvolare ponendo un accenno e snellendo così la narrazione. Buono il fatto di descrivere le reazioni degli altri, ma mi sarei soffermata di più sulle azioni di Amalia durante il racconto. Era naturale che Rachel focalizzasse l'attenzione su di lei, avendo paura di una sua reazione.
Reazione che, prontamente, è arrivata, soprattutto di fronte a quel "è colpa mia".
Lascerò un secondo che la me lettrice prenda il sopravvento sulla me scrittrice e commenterò: "pure poco".
Fossi stata Amalia mi sarei lamentata molto di più nei confronti della nostra protagonista che, nel corso di questi capitoli, sta diventando un po' difficile da digerire.
Lucas e Tara invece si mantengono sulla loro linea in maniera equilibrata. 
Amalia si sta confermando uno dei miei personaggi preferiti e ti voglio fare i complimenti a riguardo, perché posso dire di non poterla sopportare minimamente nella serie animata, mentre la adoro senza riserve nelle tue storie. Non è da tutti, good job! ♥
Aggiungo un attimo un'altra nota tecnica per quanto riguarda i dialoghi. So che vuoi dare enfasi, però eviterei le parole totalmente in maiuscolo per le urla: in minuscolo, con il punto esclamativo e con il giusto contesto si ha già una buona resa.

«Se ci rincontriamo...» cominciò a dire, con voce carica di odio e collera. «... spara per prima.»

Una frase molto potente e che mi è piaciuta moltissimo e nella quale, lo ammetto, sono stata pienamente d'accordo con Amalia. Alla fine lei ha ragione, le chiacchiere stanno a zero: ha perso il fratello, l'ultima persona che le era rimasta, per colpa di Rachel.
E sono d'accordo del fatto che la protagonista non potesse immaginare le conseguenze delle sue azioni, ma è anche ora che inizi a farlo e che soprattutto la smetta di lamentarsi per ogni cosa o di pensare solo a se stessa. Tutti sono in una situazione orribile, tutti i personaggi, dai buoni ai cattivi, e nessuno si autocommisera come lei.
Lucas che dovrebbe dire? Tara? E per rimanere in tema, soprattutto Amalia. Rachel ha perso tantissime persone, come tutti, ma ha ancora la persona che ama viva e degli amici che potrebbero essere una famiglia. Cos'hanno gli altri? Amalia ha perso la sua ragione di vita, la sua famiglia, chiunque, in un unico pacchetto e non la biasimo per niente se vuole chiudere la bocca a Rachel.
Sicuramente, non porterà indietro Ryan. Ancor più sicuramente, la vendetta non calmerà la sua anima in subbuglio. Non dico questo. Dico solo che non me la sento di darle contro per questa reazione.

- la scena in cui Rachel... beh, fa Rachel:

E cosa ci potevamo aspettare dalla nostra beniamina se non che facesse di testa sua/scappasse/andasse a cercar vendetta da sola mettendo in situazioni ancora più spinose gli altri? Perché è questo che fa. Se te ne vai in quel modo, è ovvio che poi tutti ti vengano a cercare e, anche se ancora non è accaduto, già vedo qualcuno di nostra conoscenza sulle sue tracce. 
Ah Rachel, come non te lo meriti uno come Lucas. E Lucas, ragazzo mio, capisco che tu non voglia stare solo, ma sta ragazza ti toglierà la salute mentale e fisica.

Arriviamo al confronto tra Dreamer e la conduit. Un pazzo e la nostra eroina, un assassino e una combattente, un ipocrita e un'ipocrita.
Perché sì, Jeff ha ragione nel pensare che Rachel avrebbe tirato dritto se non fosse stato per Ryan, ma non la trovo per forza una colpa, una volta accettato che effettivamente quella ragazza non è un'eroina. E non c'è niente di male.
È una persona con tutti i suoi pregi e i suoi difetti che si è ritrovata investita di enormi poteri che chiaramente non sa ben gestire e sarei a questo ipocrita io, se non la capissi e la condannassi per questo.
Avere i poteri non ti rende per forza Madre Teresa di Calcutta ed è giusto così. Rachel non ha mai chiesto di essere un'eroina, non si è mai posta a paladina della giustizia e, forse, questa è la cosa che più me la fa apprezzare come personaggio.
Ma come, Nanamin, non l'hai insultata fino ad adesso?
Sì. Certo. Ma per le sue reazioni, non per com'è. Quanti anni ha alla fine? Davvero deve avere sulle spalle la salvezza di tutto il pianeta? Bisogna davvero condannarla se non se la sente di combattere tutto e tutti e chiamarla ipocrita? No, non è ipocrita. O meglio, non per quello che dice Joseph. È ipocrita finché finge di essere qualcosa che non è, ma appena quella maschera cade, a parer mio, diventa una ragazza normale e anzi... una ragazza per la quale potrei avere empatia.
Ogni volta che la vedo in azione, penso: "Rachel, per favore, datti una calmata".
Questa protagonista non si vuole bene e si vede e di riflesso non ne vuole neanche agli altri perché non è proprio in grado. E finisce che fa i "capricci" scappando, chiedendo scusa ma poi comportandosi esattamente come prima. In un ciclo continuo.
Quindi non riesco ad apprezzare il suo comportamento, ma apprezzo lei ogni volta che fa quello che umanamente dovremmo fare tutti. Accettare i propri difetti.
E quando lo fa, finalmente, riesco a fare il tifo per lei, come contro Dreamer e il suo cervello da psicopatico. Btw ancora ti odio per quello che hai fatto al mio Jericho.

Momento nota tecnica: se si fa controllare dai suoi poteri oscuri, come fa a essere in grado di controllarsi in modo da non uccidere nessuno?
Pochi millesimi di secondi, e vi fu il caos più totale.
Sai già cosa sto per dirti. Non raccontarlo, mostramelo. Jeff è importantissimo in questa storia, non liquidarmelo in quattro righe dopo un monologo che, comunque, ho apprezzato molto, soprattutto la parte su Ryan.
Seconda nota tecnica: come ha fatto Amalia ad essere già lì? Rachel c'è arrivata volando, ma Amalia era da sola e a piedi...

- la scena in cui compare la mia beniamina:
Sono tre righe tutte e me l'aspettavo ma ho amato il finale. Finalmente è arrivata la mia donna, colei che si rimbocca le maniche e agisce. Sigaretta in bocca, frase ad effetto e tiralà, Jeff Dreamer crolla come un birillo.
Piccola nota tecnica: Amalia ha sempre avuto tutti quei tatuaggi? Questa è l'unica cosa che mi ha fatto un po' storcere il naso... sembra un pochino uno stereotipo della lesbica mascolina. Più che altro in aggiunta anche a lessico e comportamento.
Però la amo lo stesso. È una donna da tanti fatti e poche chiacchiere e ne avevamo un po' bisogno.

In conclusione il capitolo mi è piaciuto, ma questa volta ho voluto soffermarmi molto più del solito. Sto cercando di essere il più schietta e sincera possibile, perché questa storia mi piace ed è davvero un diamante all'interno di questa sezione. Ma si sa, quando qualcosa ha tanto potenziale, ci si va più duri. Come con Chang in uno spettacolo teatrale. So che tu mi comprenderai. ♥
Detto questo, ti saluto e ti dico alla prossima, che magari non sarà tanto in là e spero di rivederti presto magari come recensore, non appena sarò riuscita a pubblicare.
Ok, ho finito. Attendo la tua come sempre prontissima risposta,
See ya later ♥
xx C

(Recensione modificata il 08/05/2020 - 03:00 pm)
Recensione alla storia InFAMOUS: The Darkness's Daughter - 09/04/20, ore 12:36
Capitolo 22: Famiglia riunita
...Salve?

Così s'inizia quando non ci si fa vedere da... quasi quattro anni? Ehm, salve sì. Come stai? Tutto bene? Odi la me recensitrice? Come? Quasi come la me scrittrice? Fai bene.

Per farmi perdonare ho preso appunti durante la lettura e dividerò il mio commento in due: prima la parte emotiva e poi la parte tecnica.

Ho avuto un po' di difficoltà a riprendere il filo di tutta la storia ma è colpa del tempo trascorso (e mia). Non ci ho messo molto, andando avanti sono riaffiorati tutti i ricordi dei capitoli precedenti.
S'inizia con uno dei traumi che mi avevi sadicamente inflitto quattro anni fa e che è tornato a perseguitarmi e a distruggermi l'anima. Hai fatto morire Ryan.
Come. Hai. Potuto.
La reazione dei personaggi mi ha rimesso addosso tutta quella tristezza che ero riuscita a rimuovere come in un disturbo post traumatico da stress.
La reazione di Amalia... scarmigliata, piangente, con gli occhi rossi. Non ha perso solo una sorella (con tutte le complicazioni del caso dello spin off), ma anche il fratellino. Ha fallito nel proteggere l'ultimo pezzo della sua famiglia. Fossi al posto suo sarei distrutta e sinceramente... non saprei cosa fare, come fare, come perdonarmi per una perdita del genere. Come sopravvivere.
Il flashback di Rachel mi è piaciuto e immagino la fitta al cuore che deve aver provato questa povera ragazza a ogni passo compiuto da Richard e Kori, ogni volta che si prendevano per mano o soprattutto che lui le sorrideva. Non lei, lui. Quando sorridono le altre si supera, è quando sorride la persona a cui noi più vogliamo bene che fa male dentro, perché quel sorriso non sarà mai rivolto a noi e perché allo stesso tempo vorresti felice il tuo "amico d'infanzia".
Quindi posso solo immaginare la fitta al cuore; se dovesse mai capitarmi, preferirei non vedere.
Maaa mi sono lasciata trasportare dalle emozioni. Andiamo avanti.
Eccoci alla resa dei conti, raccontata attraverso gli occhi di Wilson con l'escamotage dei poteri di Rachel.
E qui ho solo un appellativo da darti.
Mostro. Cosa hai fatto a Jericho. Cosa gli hai fatto, come me l'hai tramutato. So che non è la sua controparte fumettistica, però mi è dispiaciuto lo stesso. Anche se sinceramente mi piace Dreamer, anche se è un folle psicopatico.
E Wilson un calcolatore psicopatico. Sono due psicotici. Consiglio una valangata di litio carbonato a tutti e due. Se vuoi glieli prescrivo io. No problem.
Per me hanno torto marcio tutti e due, ma ehi, è questo quello di cui parla questa storia, di come ti rende la disperazione e di cosa possono fare le tragedie alle persone, anche le più pure del mondo. Un bel trattato sul punto esatto in cui qualcosa nel cuore dell'uomo si spezza e non può più essere riparato. E sanno che non può più essere riparato. Bravo, mi piace l'angst.
Il combattimento mi è piaciuto, soprattutto gli scambi finali di battute.

Slade abbassò lo sguardo, incapace di guardarlo ancora negli occhi. «Mi dispiace.»

«Sì... dispiace anche a me!


Questo mi ha colpito più del normale, non so nemmeno perché. Forse perché si è arrivati a un punto in cui le scuse, purtroppo, non servono più a niente. A nulla di nulla. Gli eventi hanno preso il loro corso, le scelte sono state fatte e ora come una valanga si è quasi inermi di fronte a quello che sta succedendo. Si è preso un ruolo nella storia e bisogna recitare fino alla fine. The show must go on.
Però forse, una cosa mi fa propendere per Wilson.

"Osserva con i tuoi occhi, ciò che TU hai creato. Hai gettato benzina sulle fiamme del mio odio per anni e anni! Tu mi hai fatto questo! Tu mi hai trasformato in un mostro! E ora tu ne pagherai le conseguenze. "

Nonostante tutto quello che ho detto prima, non può riversare tutta la colpa su un'altra persona. Non puoi controllare quello che ti fanno gli altri, ma puoi controllare quello che fai TU. E per quanto sia difficile, per quanto tu sia rotto dentro e carico di odio, come qualcun altro ha deciso di fare il male per le sue motivazioni, tu hai sempre una cosa dalla tua, ed è la scelta. E questo comprende anche Dreamer. Quindi, vuole fare lo psicopatico e mettere tutto a ferro e a fuoco? Mi sta bene, ma se ne prenda le responsabilità. Perché è lui che lo sta facendo.
Anzi, non mi sta bene per quello che ha fatto al piccolo raggio di sole, ma così è andata la vita.

Parte finale, Lucas con un gesto tanto silenzioso e semplice, quanto potente, acquista come al solito il mio favore nei suoi confronti. Discreto, da poche parole futili, ma sensibile e sempre attento agli altri. Si riconferma il mio personaggio preferito di questa storia.

«Sto bene, tranquilla. È solo... quest’odore che mi da un po’ alla testa. Forza, finiamo... questa cosa.»"

TU. RISCHI. Io te lo dico, non ti azzardare a fargli del male o ti vengo a cercare. Non puoi farmi questo, non puoi... Non lui, non dopo Ryan. Prendi me, uccidi me. A parte che così mi uccidi davvero insieme a lui. Sei crudele e insensibile. Complimenti, spero tu sia soddisfatto. Bravo.
Non c'è nemmeno tempo per compatire i morti, che Rachel ora dovrà spezzare quest'aria satura di tristezza per riportarli alla dura realtà. Non è finita, nemmeno un po'. E il cattivo si è delineato.
È ora per me di recuperare con le recensioni, sperando di non sparire altri quattro anni.

********

Comparto tecnico, a noi!

Nella prima scena:
Dopo una morte che ha distrutto tanto i protagonisti, avrei voluto avere più dettagli sulla sepoltura e vedere di più la disperazione di Amalia e degli altri, mentre è tutto filtrato da altri pensieri e quindi secondo me risulta meno potente in questo modo.
Nota medica, è meglio che Lucas le chiuda le carotidi facendo una pressione sul collo. Il nervo sulla spalla lascialo stare.
Nota puramente di consecutio temporum: "come avrebbe reagito quando avesse scoperto" dovrebbe essere il giusto tempo verbale, all'inizio.

Nella sezione del flashback:
"Certo, accrescere il proprio bagaglio culturale è sempre una buona cosa, ma in quel momento l’unica cosa a cui riusciva a pensare era Richard."
Stai calcando troppo la mano. Se pensava a Richard pensava a Richard ed è normale che una ragazzina non stia a pensare ai musei. Sembra quasi che ti stia giustificando per averglielo fatto pensare, ma è normalissimo, quindi per me si potrebbe direttamente passare al pensiero per l'amico.
C'è una ripetizione più avanti della parola "interdetta".

Nella scena del combattimento:
A volte è un po' confusionario e non lasci capire esattamente cosa accada. Se metti fendenti, schivate e parate tutte insieme, stai dando l'idea, ma non mi permetti di rappresentare un'immagine precisa in testa. Essendo questa una scena importante rischi di perdere pathos.
Gli scambi di battute finali sono buoni, quelli iniziali mi sono sembrati un po' caricaturali e un po' artificiosi.
«E io combatto da prima che tu macchiassi il pannolino, sei tu quello svantaggiato!»
Questo è un esempio. Non so, mi ha fatto un po' storcere il naso, ma sono gusti.

Per il resto non ho rilevato problemi di sorta e mi è piaciuto tutto, ma penso di averti già spiegato più che nel dettaglio ogni mio pensiero ahahah
Detto questo, ti auguro una buona giornata e spero davvero di non sparire per tanto altro tempo. Ma non prometto niente!
Ormai mi conosci.
Grazie per queste belle storie. A presto!

xx Carlotta
Recensione alla storia InFAMOUS: Wrong - 18/03/17, ore 03:12
Capitolo 4: Dolce notte
Non ti meriteresti questa recensione solo per l'appellativo che mi hai dato nei ringraziamenti. PFUI.
Simpatico come sempre.
Tuttavia sarò magnanima e nella mia incredibile bontà (e modestia), recensirò comunque al meglio delle mie possibilità e delle mie facoltà mentali alle tre di notte.

Tralasciamo Komi che in un moto di apatia totale snobba Seymour. Che poi tanto apatia non è, nonostante lei voglia crederlo, perché il pulire Ursula, pettinarla e adagiarla sul letto è indice di rispetto, compassione e forse anche un po' di senso di colpa. E forse rispetto non solo per la sua morte, ma anche per quella di Ryan e Kori. Rendere omaggio a lei era un modo di rendere omaggio anche a loro. Ironico, come le buone intenzioni della ragazza precedano sempre un disastro. Prima, la morte della sorella, ora, quella di Ursula.
Si conoscevano da poche ore, eppure la loro è un'amicizia davvero bella, nonostante il giudizio. Ursula è l'angelo custode di Komi, venuto a riportarla sulla retta via. Capelli argentei inclusi. E ora che l'ha fatto, quest'angelo se ne va, purtroppo in un modo non molto bello. Anche il suo essere eterea nella morte mi ricorda una creatura ultraterrena.

Amalia ne ha abbastanza, vuole andarsene. Ed è in questo momento che accosta un altro veicolo. Altri guai? No. La squadra, la sua squadra. E soprattutto Tara.
L'abbraccio tra le due è commovente, è come l'ancora di salvezza che la ragazza stava aspettando, la persona di cui le parlava Ursula.
Volevi scacciarmi dalla mente la BBTerra? Ci sei riuscita, o meglio, sì e no. Non so se le vedo insieme o se mai le vedrei, ma saranno sicuramente importanti l'una per l'altra e non si lasceranno mai. Tutto questo mi basta. Sapere che finalmente Amalia potrà trovare un equilibrio, così come Tara, insieme. Come Rachel e Lucas. Ormai quei quattro, volenti o nolenti, sono diventati una famiglia.

Il discorso tra Lucas e Komi, per quanto non sia stato concluso è stato bello. E forse è stato meglio così. Meglio che non glielo dicesse, che le facesse godere appieno quel piccolo momento di tregua che era riuscita a crearsi, serenità dopo tanto tempo.

La scena finale tra Tara e Komi. Non era commovente, ma era così... intima. Si può percepire chiaramente l'affetto e l'intesa presente tra quelle due, sfociato in quel discorso assonnato nei sacchi a pelo. Tenero, privato, dolce.
Mi è piaciuto molto. Una degna conclusione di questo spin off, che devo dire, rientra tra le mie storie preferite, nella sua brevità.

Le labbra di Komi si arricciarono verso l’alto di fronte a quella scena. Probabilmente Tara non si sarebbe nemmeno ricordata di quella loro discussione l’indomani mattina. Era stanca, spossata dal suo precedente combattimento, era probabile che quello per lei fosse stato solamente un sogno, ma Amalia sapeva che non era così. Quella discussione era accaduta davvero. E la promessa che le aveva fatto, quella era determinata a mantenerla. Si avvicinò alla ex conduit e le diede un bacio sulla fronte. Aveva fallito a proteggere i suoi fratelli ed Ursula, ma non avrebbe fallito a proteggere lei, la sua amica, la sua migliore amica.

Anche se, sotto sotto, sentiva che quella che stava iniziando a provare per lei non era più semplice amicizia. Ma la cosa, anziché preoccuparla, la faceva sentire bene. Tremendamente bene. Aumentò la presa attorno alla mano della ragazza bionda, dopodiché si avvicinò ulteriormente a lei, poggiando la fronte contro la sua, e chiuse lentamente gli occhi.


L'apatia più breve del secolo, vero Komi? Sono contenta, davvero. È stata una piacevolissima lettura, tolto il tuo insistere ovviamente. Sai che scherzo, più o meno.
A presto, spero, per lo meno qui su efp,

x Carlotta
Recensione alla storia InFAMOUS: Wrong - 18/03/17, ore 02:34
Capitolo 3: Colpe
Benvenuti alla recensione del capitolo tre di Sfigat- ehm, Sbagliata, volevo dire Sbagliata.
Questo capitolo mi è piaciuto davvero tanto, è più d'azione, ci porta nel vivo e purtroppo dà una conclusione triste.
Assistiamo ad Amalia che perde la sua umanità dopo aver cercato di riprendersela con le unghie e con i denti, che mutila, che dilania, che brucia, tortura e alla fine uccide.
Mi sento di giudicarla per questo? No. Non ce la faccio, dopo tutto quello che ha perso e i tiri mancini che la vita le ha tirato.
Sono contenta che sia così? No, nemmeno. Komi si merita di più, anche se ora non riesce a vederlo.
Non voglio più sentir dire che io sono stata cattiva con James, comunque, dato che anche Amalia si è prontamente "vendicata".

Amalia sospirò, inginocchiandosi ed osservandolo con aria assente. «Magari fosse solo questo» rispose con voce atona, semplicemente. Quella sensazione, quella sensazione di vuoto che la assaliva, quel suo non provare più nulla, la totale apatia, nei confronti degli altri, nei confronti di sé medesima, nei confronti della vita stessa... non era bello. Non era bello per niente. Non ricordava di essersi mai sentita così... strana. Così fuori posto. Così... sbagliata.

Feels. Non puoi capire. Povera bambina. È assurdo che io lo stia dicendo mentre deturpa il video di due persone e uccide. Significa che hai fatto un buon lavoro, no?
Un ottimo lavoro. Ho empatizzato con Komi e questo è l'importante. Empatizzare. Spero ti ricordi tutto quel discorso che avevamo fatto sull'affezionarsi ai personaggi e come questo può far passare un buon lavoro a capolavoro anche se ha difetti evidenti. (che comunque qui non ci sono)

Amalia ci mise un momento per capire cosa fosse successo, ma quando si accorse della mano di Ursula premuta sul proprio addome, più il liquido vermiglio che le macchiava la maglia, capì ogni cosa. L’albina avanzò ancora di qualche passo, poi si voltò verso la giovane. Le due si guardarono per un breve momento, ma parve durare un’ eternità. Fu un semplice sguardo, che però valse più di qualsiasi altra parola. Dopodiché, la donna roteò gli occhi e si accasciò al suolo.

Amalia la osservò paralizzata mentre il suo corpo si accasciava esanime sul pavimento con una lentezza straziante. Dopodiché, quando si fu capacitata a cento percento di quanto fosse successo, il suo urlo disperato giunse fino al fondo della tromba delle scale.

Senza perdere altro tempo, la ragazza corse da lei. Le si inginocchiò accanto dopodiché le prese il volto tra le mani. «Ursula!» chiamò, ormai prossima alla disperazione. «URSULA!»

La donna aveva gli occhi sbarrati, un rivolo di sangue le colava dalla bocca. Amalia continuò a chiamarla e a scuoterle il capo, senza nessun successo. La donna non riapriva gli occhi.


Sapevo che l'avresti fatto. Lo sapevo. Eppure ho voluto sperare fino alla fine. Complimentoni Carlotta, davvero. Tu che ti vai a fidare.
Grazie.

x Carlotta
Recensione alla storia InFAMOUS: Wrong - 18/03/17, ore 01:22
Capitolo 2: Ali di carta
Rieccomi qua per il secondo capitolo, dopo un leggero ritardo dalla prima recensione.
Questo capitolo mi è piaciuto moltissimo. Guarda, guarda l'angst che esce dalle fottute pareti. Guarda l'angst dove Komi sta andando dormire, per una volta rasserenata, inconsapevole che l'indomani sarebbe successo il patatrack, che la sorella sarebbe morta.
Povera bambina, ma bellissimo flashback.
Mi è piaciuta tutta la scena, anche quella in cui la ragazza si era allontanata per andare in bagno e la parte seguente in cui Kori rimaneva affranta. Piccina, mi si è stretto il cuore per lei, ma non poteva andare diversamente.

Il personaggio di Ursula si presenta bene e mi piace molto, nel suo modo di analizzare e di spingere Amalia sulla difensiva. Quella ragazza aveva bisogno di qualcuno un po' più grande che la facesse ragionare un minimo, in modo da spiazzarla. Mi sono già affezionata ed è bastato un capitolo.
Anche la foto, con il riferimento a Gretchen, è stata una bella scoperta. E così hai portato due personaggi di Watchmen in inFamous, eh? Ne sai una più del diavolo. Sono curiosa di vedere chi infilerai nella storia in futuro.

«La commiserazione!» esclamò Amalia, con voce incrinata. «Non intendo essere guardata dall’alto verso il basso da nessuno! Non intendo essere giudicata dagli altri, io stessa mi giudico già abbastanza! Io so chi sono, so quello che ho fatto e so che è un qualcosa che non potrà essere cambiato in alcun modo, e tutto questo altro non è che un problema mio! Non mi serve qualcuno con cui confidarmi, un’altra persona pronta a liquidarmi con un "oh, mi dispiace", per poi guardarmi schifata non appena rivolgo lei le spalle!»

Ciccina. Lo sappiamo che tanto è Tara quella che può aiutarti, lo sappiamo. Comincio a essere indecisa sulla mia main ship. BBTerra sempre, ma quanto sono carine queste due!

Ed eccoli. Sono tornati. Evvai. Ne sentivo la mancanza. No, non è vero. Per me potevano rimanere dove stavano. Come l'hanno trovata? Boh, vedremo nel prossimo capitolo. Ma mannaggia a loro. Mannaggia.
Corro al prossimo, chissà che non riesca a recensirtela tutta questa notte!
A tra poco,

x Carlotta