Recensioni di meiousetsuna

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Recensione alla storia Altri mondi, altre vite - 20/03/21, ore 12:17
Capitolo 1: Altri mondi, altre vite
Contest: Il mio peggior nemico sono io, di Setsy
mystery_koopa con: Altri mondi, altre vite
grammatica: 4.80/5

Hellen = Helen
Tutto perfetto tranne la doppia L, svista comprensibile ma che cambia il nome di un personaggio principale
stile: 10/10
C’è una cura accattivante in questo stile, data da molti piccoli dettagli. Intanto voglio dire che dove si osa, per me si fa bene… l’importante è non strafare fino al punto di rendere incomprensibile il messaggio! Quello che mi è piaciuto di più è il “doppio gioco” che hai creato con la frase riguardo il precipizio. Infatti sarebbe stato ovvio e normale, in un contest a specchio, scrivere una volta: “vedo il precipizio” e l’altra: “vedi il precipizio”. Invece è come se fosse un punto fermo, qualcosa di vivo che guida il pensiero dei personaggi. Anche “mio” è presente solo nella prima drabble, e non nella seconda. Peccato non aver previsto un premio originalità, perché hai sovvertito, con una scelta apparentemente minima, la regola che hanno usato tutti. C’è la mano del destino che fa sentire il suo peso nella narrazione: i protagonisti sembrano svuotati della loro volontà proprio nell’istante decisivo, quello che separa la vita e la morte, e quindi le sorti di una guerra. È come una fotografia, quindi qualcosa che non si muoverà, un fermo immagine da cinema giapponese. Il linguaggio ha un registro abbastanza semplice, ma non stona col fandom. È vero che negli anni ’40 chi aveva studiato usava qualche termine più ampolloso, ma l’unica frase diretta è una citazione, quindi va bene che i pensieri siano molto diretti; in fondo sono “lampi” che passano nella coscienza più rapidamente del tempo che occorre a leggere le frasi scritte. Nello stesso modo, gli altri personaggi citati appaiono quasi più presenti di John e Juliana, il che rafforza la cognizione che tutti loro sono vissuti in contemporanea anche se con questo la loro esistenza dovrebbe apparire meno concreta. Con pochissime parole le loro descrizioni sono apparse articolate, c’è molto controllo su tutta la scena: la situazione esterna e lo stato dell’interiorità; la tensione e la staticità. Di nuovo, sul finale, la decisione di aver fatto parlare un solo personaggio. Questo è piuttosto distante dall’effetto specchio, ma lo vedremo nella voce apposita. Come stile l’ho apprezzato molto, ho trovato anche equilibrio nella coppia di nemici, mentre sarebbe stato facile fare un’apologia di Juliana come la “buona assoluta”. Bè, rispetto a un nazista lo è sicuro, ma non era questo lo scopo della storia. Si sente che c’è stato un lavoro di livella.
IC (di ambedue i personaggi): 10/10
Juliana e John non sono solo due personaggi che si oppongono, ma due mondi che vogliono annullarsi l’uno con l’altro. Eppure è giusto dire che – viste le diverse realtà coesistenti – nei loro percorsi così differenti, sono poi finiti in uno scontro finale con un sapore di “uno contro uno” che ha chiuso il cerchio. Lei lo minaccia, sentendosi forte, visto che l’orlo del precipizio nella tua storia è percepito da entrambi solo come mortale per John. Il forte IC di questa donna è dato dal suo essere empatica fino a vedere, in quel momento, non solo persone che ha grandemente amato, come Frank – il che dà a “suo” un senso – ma altre come Trudy, e soprattutto Joe, che in fondo è stato per lei un pericolo. Gli altri personaggi rubano un po’ di spazio alle emozioni della protagonista, però lei sarebbe sbagliata se pensasse solo ai danni strettamente personali che ha subito. John qui è ormai sconfitto, e lo è nel profondo. Pare impossibile che un uomo come lui desideri arrendersi al destino, ma quel precipizio è simbolico, oltre che reale. Lui è meno altruista, perché l’elenco dei morti è quello dei suoi familiari, che hanno tutti pagato a causa di un conflitto che ha abbondantemente contribuito a portare avanti. La consapevolezza gli è crollata addosso, proprio come nel telefilm, in modo innegabile, come è ora per il lettore. L’idea delle alternative migliori ha generato un senso di colpa che ormai ha sorpassato tutta la sua convinzione nelle proprie azioni precedenti quel momento. Non poteva che essere Juliana la sua nemesi, anche con i suoi valori femminili, pur non convenzionali. Anche in questa seconda drabble hai speso molte parole per mostrare degli altri personaggi, però in questo caso non potevi fare diversamente, anche se avrei preferito leggere qualche frase in più che riguardasse lui e Juliana, il loro “paragone” più diretto, ma il punto non è mai il mio gusto nei punteggi, ma aver centrato o no la resa delle personalità, cosa che hai senza dubbio fatto.
Resa dell’effetto “a specchio”: 5.70/10
Come ho ripetuto a nove dei tuoi colleghi, c’è stato un disguido che purtroppo vi ha fatto perdere punteggio a tavolino:
la richiesta del bando era di scrivere delle drabble a specchio, come ho già detto nel post generico, mentre queste sono su due pov. Ma andiamo oltre! Se la tecnica fosse stata quella di mettere le storie “in verticale” avresti fatto un ottimo lavoro. L’apertura e la quasi-chiusura che riprendono le stesse frasi: “ti vedo di fronte a me”, e “altri mondi, altre vite” creano una vera e propria cornice di parole che ribadiscono la strana vicenda in cui il presente, quello che si vede, esiste anche in altre forme e modi. Invece la chiusura sarebbe comunque differente, sia per lunghezza della frase – molto diversa, non è che avrebbe dovuto essere identica! – e soprattutto per il contenuto. Juliana e John hanno pensieri dissociati, il che si capisce per l’IC. Il cuore delle drabble vede il richiamo di altre figure: anche qui, è giusto che non possano essere gli stessi soggetti; mi dispiace un pochino che solo Juliana abbia gli aggettivi in corsivo, però forse volevi mettere in risalto il suo maggior attaccamento affettivo alle persone, almeno credo… Ugualmente, pur trattandosi di una citazione, solo John beneficia di un discorso diretto – anche se immagino sia un flashback, ci sono le virgolette doppie, quindi è un discorso. Insomma, ci sono punti di forza come delle piccole falle, questo sempre considerando non la storia in generale, ma questa voce della valutazione. Mi dispiace, perché c’è una buona struttura e proporzione tra le parti!
titolo: 3/3
Questo titolo abbraccia a tutto tondo quello che è il racconto originale del fandom e anche il momento fotografato nella tua storia. Sono altri mondi da ogni punto di vista: i nazisti e la resistenza, le civiltà che si confrontano, e naturalmente i “mondi paralleli” che sono alla base della parte distopica o forse più precisamente di realtà alternativa. I mondi possibili sono molteplici e questo è corrispondente al contenuto delle drabble, perché si parla di interrogarsi sulle diverse possibilità che si sarebbero potute scegliere. Anche le vite, naturalmente, sarebbero state profondamente differenti; non solo quelle dei protagonisti, ma di tutti coloro che conoscono e poi, a catena, dell’umanità in generale. Un titolo cucito sulla storia – o il contrario? In ogni caso un’operazione riuscitissima.
gradimento generale: 2/2
La storia è davvero bella, e anche su un fandom adulto e complesso, infatti poco usato. C’è un abbandono, e c’è una resa assoluta, ed è incredibile come due nemici così feroci come possono essere un nazista e una donna “della resistenza” possano trovare di avere anche il più piccolo termine di paragone. Infatti hai immesso altri personaggi, facendo una scelta molto scaltra, secondo me, perché ha spostato l’attenzione dai protagonisti laddove era difficile paragonarli. Mi piace proprio molto.
totale: 35.50/40