Recensioni di AliceUnchained

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Recensione alla storia Rotten Apple - 21/05/13, ore 23:48
Capitolo 1: 1.1
No, vabbè. Non mi sembra ancora vero aver trovato un'altra fan fiction sugli Alice in Chains, e che fan fiction! Ok, probabilmente questa recensione non sarà altro che un misto di frasi senza senso ma mi sentivo in dover di lasciarla comunque, perché davvero, questa ff mi ha smosso qualcosa dentro.
Guarda caso, ho appena finito di vedere l'unplugged e come ogni volta mi ha lasciato un peso dentro, una profonda amarezza ma anche un senso di calore, di protezione. Ciò che più mi scalfisce ogni volta è guardare gli occhi di Layne così spenti, imploranti d'affetto e d'aiuto; la sua esile figura un tempo tanto imponente, la sua voce ridotta ad un sussurro. Il fatto che le sue condizioni non abbiano potuto fare altro che peggiorare ancora ed ancora fino all'oblio mi provoca una rabbia dentro che l'unica domanda che mi viene da pormi è... "why's it have to be this way?"
In ogni caso, gli Alice in Chains sono la mia band preferita in assoluto, descrivere l'amore che provo per loro sarebbe inutile e tedioso, sprecherei solo fiumi e fiumi di parole senza mai riuscire a definire perfettamente tutto ciò che sento. E tu, con poche parole, sei riuscita a far rispecchiare alla perfezione ciò che provo per Layne.
Io sono quel barattolo che forse sarebbe rimasto vuoto se tu non avessi avuto la compiacenza di riempirlo, giorno dopo giorno, con la tua presenza muta, prima e con l’assordante silenzio causato dalla tua assenza, poi. 

Tu, che hai dipinto il Pantone delle mie emozioni, tu che mi hai insegnato come il nero non sia il colore denigratorio per eccellenza, ma il più complesso della scala, perché tutti gli altri racchiude.

Esatto. Layne mi ha fatto capire tante cose e, per quanto banale possa sembrare questa frase, senza di lui non so dove sarei ora. Quel suo descrivere perfettamente il dolore in un modo così incisivo da farti sentire meno sola e al tempo stesso da renderti partecipe delle sue stesse sofferenze, mi ha segnata per sempre.
Tu che mi hai mostrato come da definizioni qualunquiste, parole abusate nell’arco di una normalità auto-definita, possano nascere esperienze personali e personalistiche che nulla hanno a che vedere con quanto il Mondo e gli Altri pensano, credano, sperano, comandano per noi. 

Tu che per chiedere aiuto, ti sei allontanato in silenzio, circondato dai moscerini, come quello che stamane si è posato sul barattolo dello zucchero. 


Non so cos'altro dire. Hai praticamente espresso tutto tu. Aspetto con ansia il prossimo capitolo, forse per quella volta m'inventerò una recensione più sensata. I miei più sentiti complimenti, davvero.

(Recensione modificata il 21/05/2013 - 11:49 pm)
(Recensione modificata il 21/05/2013 - 11:52 pm)