Recensioni di _Yako

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Recensione alla storia Tadaima - 22/02/15, ore 17:12
Capitolo 3: 3.
Oooocchei, io mi dimentico di fare le cose (tra l'altro ho questo mondo e quell'altro di tuo da recensire... poveri noi!) neanche soffrissi di demenza. Oddio, può anche essere che abbia qulche tipo di demenza giovanile... ma lasciamo correre, ti va?
Senza tergiversare oltre vediamo di metterci in paro (io e le mie personalità multiple, naturalmente, se te lo stessi chiedendo). Tra l'altro ringrazio il cielo che tu non abbia postato niente di nuovo (sì, l'ho detto ed è tipo assurdo, ma ho i miei buoni motivi, giuro!) perché sennò non riuscirò mai (MAI) a mettermi in pari.
Cominciamo, che non ho neanche una scusa plausibile per spiegare questa mia enoooorme assenza.
Il capitolo è bello. (e quando mai potrei dire che qualcosa di tuo è brutto?) Scritto bene. (Sai che novità) E pure ben strutturato. 
Finalmente abbiamo qualche risposta alle diecimila domande che ci stiamo portando dietro. 
Kurogane finalmente spiega perché si sta comportando così (permettimi che è un valido colpo di coda da parte tua, che sennò Kuro-rin era un bel po' OoC, ma a noi piace comunque!) che ormai è vecchio e stanco, e ha il cuore spezzato poveraccio. E ci sta tutta questa tua spiegazione, aggiungiamoci poi che, sicuramente proiettato a tot anni dal viaggio, uno qualunque dei personaggi dovrebbe cambiare e quindi... beh, se ci aggiungi anche che gli autori possono mettere del loro nelle storie, l'aderenza all'originale non sempre deve essere perfetta. Soprattutto perché il tuo Kurogane più che vecchio è cresciuto, è maturato coi suoi sentimenti, come il viaggio l'ha fatto maturare. C'è stato un cambiamento nel manga, ed è chiaro che nel tempo il cambiamento si è spinto oltre. Kurogane è sempre lo stesso, una volta tornato alla vita di tutti i giorni, sempre un po' burbero. 
S'è legato al dito tutto, il fatto che il mago non l'abbia neanche contattato, che non l'abbia per nulla ascoltato a suo tempo, che non gli abbia dato modo di rendersi utile. Soprattutto cova una rabbia contro se stesso che è presumibilmente rimorso. E il rimorso è una risposta intestina che tutti hanno. Per questo il tuo Kurogane è plausibile e vero, vivo. È insicuro, dubita ancora della sua sanità mentale. Dio, è così umano. Quasi palpabile. E tu stai lì che non vedi l'ora di riuscire ad entrare nella storia, come ne La Storia Infinita, di Michael Ende, solo per andar lì prendere e coccolarlo finché morte non vi separi. (forse Fay avrebbe a che ridire, ma amen). Fay invece ti riesce sempre perfetto, come fosse uscito fresco fresco dal manga e fosse stato inserito nella tua storia perfettamente a suo agio, non come le famose immagini di expo 2015. Ma no, anche Kurogane si è reso conto che qualcosa è diverso in lui. Sarà diventato più forte il suo carattere (alla fine ha pure passato troppi anni di solitudine, tempo relativo o meno)? Comunque stanno lì che si leccano le ferite a vicenda, adorabili polpettini! 
La spiegazione del trucchetto magico per controllare la sanità fisica e amorosa di Kuro-rin, mi è sembrata così tanto da Fay! (diversamente geloso e speranzoso)
Awh, non so che altro dire (gné non so più recensire... anzi, diciamo che non ho mai saputo farlo, in realtà) 
Ora voglio proprio sapere come farà il mago a farsi perdonare! 
Presto, non so quando e quanto presto in realtà, volerò a leggere il 4 capitolo! (giuro!) 
Finora, come ti ho già detto, e se non l'ho detto, lo dico ora... questa è una delle tue storie migliori, per quanto ormai sappia che Watch Over You voleva essere il tuo masterpiece (che tra l'altro finché non aggiorni non lo diverrà mai) Tadaima è tra le migliori assolutamente. Probabilmente questo gioiellino qua è la storia perfetta per descriverti. Uno che sotto la scorsa di MaleficoAutore nasconde un cuore tutto fluff e cuddles!
Boh, detto questo ti saluto.
È stato un piacere leggere fin qui. Al prossimo capitolo! 
Recensione alla storia Tadaima - 18/12/14, ore 11:40
Capitolo 2: 2.
Lo so, lo so... avevo detto che mi sarei gettato a pelle di leopardo su Tadaima, ma poi... ho affrontato un megatrasferimento in una città che non conoscevo, l'università, le cose... insomma... sono imperdonabile *piange*

Comunque...
CIAO Dì! 
Finalmente ho di nuovo il cuore pronto e l'anima libera per poter affrontare questa storia con sguardo fermo e rivolto al domani (??).
Come ti avevo detto nella mia vecchissimissima ormai recensione al primo capitolo, la storia promette bene. E prometteva bene già dall'inizio, per i fiumi di angst che il povero adorato Kuro-pippi deve guadare per non annegare. Povero cucciolo.
Ora, Kuro-pon è tornato a casa e sembra proprio uno di quei calzini sporchi e malconci, strausati e pure spaiati. Perdonami sta specie di similitudine che rende relativamente l'idea. E continua a fare le stesse cose di quando il mago stava lì: entra in casa e dice che è tornato, si spoglia... ma oggi, proprio perché è un calzino spaiato e malconcio e sa perfettamente di esserlo, si fa prendere dalla tristezza e si accuccia in un angolino. (Amore di zio). E poi a me il tuo Kurogane commosso, checché se ne dica, piace da impazzire: oltre ad essere estremamente credibile, ha raggiunto un livello molto più alto del solito che troviamo nelle storie. È il samurai dei sette principi del Bushido che viene a contatto con la spiritualità Buddista; esplora la morte più della vita e viene a patti con le sue emozioni, arrendendosi all'inevitabile, anche se forse, e questo è quello che rende il tuo Kurogane ancor più vero e vicino a quello creato dalle CLAMP, è che s'è arreso all'hitsuzen solo dopo lungo tempo. È un guerriero e non s'è arreso fino ad ora, fino a questo momento che ormai l'inevitabile è su di lui, come una coltre ghiacciata. (sembro colto eh?!).
Io intanto ciancicavo un kleenex e cercavo di non disperarmi a morte, e poi (nel puro stile Maleficoautoresco e non solo Clampesco!) appare come un miraggio Fay. E io lì "CAZZO!", e una serie d'altre imprecazioni gioiose per dire "Caspiterina è tornato!". Poi leggendo mi sono convinto quasi quanto Kuroppi che forse in effetti si trattava di un miraggio. E lì, giù a disperarsi. "Pensa il livello di follia che ci farà toccare con questa storia", "Ossignore, è morto davvero! Alla fine l'ha ammazzato!"... e mentre io e Kurogane avevamo delle allucinazioni del mago fantasmatico, tu sogghignavi (ne sono certo, non puoi negare). 
E io stavo lì a disperarmi, perché Kurogane vedeva Fay, e Fay/allucinazione stava lì che gli parlava senza voce. Pure peggio, almeno se gli avesse parlato si sarebbero potuti dire addio. Ah, no, perché Kurogane (nel suo bel delirio) si lascia andare a confessioni scomode per un ninja, gentili per il bushido. 
Gli dice che è tardi per dirlo, ma che l'ama. (E presumibilmente, visto che non l'ha fatto in dodici quasi tredici anni, continuerà a farlo finché avrà vita).
È bella l'intesa che hai costruito, anche se Kurogane non sente le parole del mago, forse proprio perché frutto della sua mente, riesce ad intendere ciò che vuol dire. È tenero. È bello.

E poi, si sveglia. È tardi, è uno mattiniero lui, ma stavolta ha dormito a lungo. 
Sente delle voci e decide che deve scannare Tomoyo. (Sono pure d'accordo, sotto un certo punto di vista, alla rabbia, come al cuore, non si comanda...)
Ed eccolo lì. Guardingo come Kurogane, non mi fido mica dell'esistenza del mago. (Anche se alla fine tra i generi c'è scritto Fluff).
E la storia è fluff proprio per certe frasette che metti, tipo a questa "Ha la faccia di chi la sa lunga. La sa lunga pure nelle sue cavolo di allucinazioni.", ho riso a morte.
E poi parte il siparietto che mi fa un po' capire che il mago è lì presente: Fay/Yui (ormai noto con piacere che hai switchato, passami il termine, verso il suo nome originale, come a sottolineare il fatto che la vita è quella sua e non quella del fratello spiaccicato) lo redarguisce come una moglie severa. E Kurogane se ne strafrega e se lo stringe contro, grugnendo qualcosa, qualsiasi cosa. È ancora arrabbiato, con tutti e con se stesso, suppongo. 
E io lì sbrilluccicavo, tanto che per un po' non sono servite le lampadine a casa mia. E intanto Fay continua a redarguirlo e Kurogane lo ignora. Lo ignora talmente tanto che Fay lo lascia lì e accompagna Tomoyo a palazzo. 
Ora voglio vedere come va avanti.
Per ora ti dico solo che come ti stai destreggiando con questa storia, che sulla carta è complicata, eh, è a dir poco perfetto. È tutto fantastico. Fantastico. FANTASTICO.

Spero di leggere e recensire presto il prossimo capitolo.
Recensione alla storia Tadaima - 13/09/14, ore 00:16
Capitolo 1: 1.
"Okay, ora affronterò Tadaima", ho detto stamattina. Il mio gatto mi ha guardato strano e ha ripreso a puntare i pesci nell'acquario. Il mio cane ronfava, come sempre quando c'è bisogno di lui. E oggi avevo proprio bisogno di lui mentre mi accingevo a leggere. (volevo due coccole).
Angst. Fiumi di angst che neanche lo Stige o la relativa palude Stigia.
Ah, un po' mi mancavano i fiumi e fiumi di angst che sgogano a fiotti dalle tue storie, come quando recidi un'arteria e il sangue zampilla violentemente imbrattando ogni dove (sto esagerando, sì).

Okay, il fatto che siano anni che Kurogane non veda il mago mi fa presagire per il peggio fin dalle prime righe (anche se c'è scritto commedia, c'è anche la scritta ANGST, lì che si dondola sopra il filo di una ragnatela). Perché il mago non c'è lo scopriamo dopo: è andato a salvare il mondo. Me l'immagino che non vedeva l'ora di fare una boiata simile, e Kurogane rimpiange non aver trovato il modo di trattenerlo (o forse d'andar con lui), ed è un sacco arrabbiato, cucciolo, ed è arrabbiato sia col mago che con la principessa. Che l'ha pure chiamato a palazzo Shirasagi giusto per rompergli gli zebedei... che voleva dirgli? Non lo saprò finché lui non la farà parlare, ma tanto Kurogane si sta sforzando per passare oltre, per cercare di perdonare e ne parla solo ora con lei, alterato perché un po' l'hanno tradito entrambi e a Kurogane, come sappiamo, frega ben poco degli altri mondi. Quindi perché avere tutto questo riguardo per Tomoyo? Ma infatti che vada al diavolo lei e lo stupido mago. E ha ragione Kurogane: non può sapere cosa voglia dire vedersi privati della persona amata, soprattutto da una figura che reputavi un'amica. (Poi con un esamino di coscienza Kuro-rin si accorge che in effetti non avrebbe mai permesso al mago di andare, e se Nihon ancora esiste è solo per il mago che è andato a sfracellarsi in quel buco nero che è Celes al momento... ma son dettagli, no?).
E poi ammette, sulla strada di casa, che sì, sapeva che sarebbe partito, che non avrebbe potuto evitarlo neppur volendolo, neppure incatenandolo a sé, ma è certo (ed è adorabile anche in questo) di non aver fatto abbastanza...

Ah, mi si stringe il cuore a leggere di Kuro-rin che si dispera per la perdita non conclamata del mago (perché lui è convinto che sia morto, cosa che mi pare di non aver detto ma che mi ha lasciato a bocca aperta, l'avevo tipo tralasciata alla prima lettura! sperando inoltre che sia più la parte di Commedia che di Angst...).
Va beh, vado! Che così mi leggo gli altri capitoli. Comunque, promette bene la storia, sembra davvero fantastica!
(Recensione modificata il 13/09/2014 - 12:25 am)
Recensione alla storia Umaretekite Kurete Arigatou - 10/09/14, ore 12:51
Capitolo 1: Umaretekite Kurete Arigatou
Per la farina di grano saraceno per la polenta! (sì, è un'imprecazione, spero tu non sappia quanto orribile sia far la polenta con la farina di grano saraceno... soprattutto spero tu non sappia quanto orribile sia da mangiare!)
Che stavo dicendo? Ah, già! Perl a farina di grano saraceno per la polenta! E chi se lo aspettava che potessi scrivere cose ancor più tenere delle altre shottine fluffolose che hai pubblicato? (sì, lo so, devo ancora recensirle, ma le ho lette! E lo farò presto, giurin giurello!!)
Comunque, non fraintendermi, fremevo dalla voglia di leggere questa storiellina, di leggere un'altra delle tue perle, e in effetti facevo bene, più che bene, e adoro il modo che hai di rendere questi spaccati di vita... Però di tanto in tanto mi domando: per ogni storia fluff che scrivi tu Malefico Autore, quanto dovremo scontare? Quante storie strappalacrime scriverai?
Ecco, questo è il dubbio che mi attanaglia (non dico che non mi fa dormire, ma un po' di dubbi me li lascia addosso...).
Comunque, come ti ho appena detto, non mi aspettavo che potessi scrivere cose così immensamente tenere, soprattutto avendo letto le tue long fiction... Sono davvero molto tenere, anche troppo forse (sempre per il mio oscuro occulto timore di dover scontare un giorno cotanta tenerezza....).
Forse, e dico forse, questa storia è anche più adorabile di tutte quelle altre che hai pubblicato. (Anche quando scrivi cose angoscianti e dolorose, drammatiche e lacrimose... c'è sempre una certa dose di tenerezza.... ma qui è incredibile!).
Forse perché c'è sempre questo inizio teneramente angst, questa piccola nuvoletta nera che intristisce i nostri protagonisti... in questo caso è il mago (quasi sempre è il mago) e questo velo di tristezza gli si posa addosso, gli offusca la vista... E Kuro-rin vuol far di tutto, ma proprio tutto tutto, tutto ciò che è in suo potere per poter riavere il suo solito stupido idiota, per farlo stare anche solo un pochino meglio. AAAAAAHHHHH! come ho già detto in un'altra recensione, Kurogane è quanto di più adorabile al mondo! Sì, decisamente. E non specifico "il tuo Kurogane", quello che descrivi tu, intendo... semplicemente non lo specifico perché è talmente In Character che è proprio Kurogane. 

Okay, a parte il mio ripetere continuamente che è tutto tenerissimo, bellissimo, adorabilissimo... -ISSIMO insomma, direi che forse dovrei effettivamente commentare la storia!
Tutto il ragionamento che Fay fa in merito al suo compleanno, (che condivido in pieno, fra l'altro) è proprio da lui. La tristezza che si accompagna ai compleanni e ai relativi festeggiamenti, mi ha sempre lascato un po' di amarezza... quindi, sì, posso capire Fay, il nostro amato e traumatizzato mago. E chi potrebbe dargli torto? In fondo sta arrivando l'inverno (nella storia, qui c'è un caldo umido che ti ammazza le ossa... spero tu sia almeno in un posto meno umido, signor Dì, che mica posso darti del perfido autore se scrivi ste storielline così adorabili!), e lui che fa il finto tonto e cerca di ingoiare i suoi pensieri e cerca di cancellare il fatto che l'inverno sia foriero di cattivi ricordi, in realtà torna di nuovo lì, sotto la torre a vegliare le vittime del folle imperatore di Valeria, a guardare la vetta della torre ad aspettare sotto il cielo grigio il suo amato fratello.
E Kurogane? Kurogane è paziente, tenero come un cucciolone e lo sa, lo sa perfettamente e un po' comprende anche questa sorta di malessere del mago, sa che lui si rattrista, che diventa triste triste durante l'inverno e credo che, in effetti e sotto sotto, sappia che cosa ci sia a fargli stringere il cuore (è uno attento e acuto, lui) ma comunque, forse anche solo per farlosfogare, vuole sentirlo dire dalla sua viva voce, vuole sentire cosa gli passa per la testa. AH! Kurogane, che bravo ometto che sei! 
Che dolcezza infinita, che infinita dolcezza!!! È anche dolce la scena del bagno, la complicità che si è venuta a creare è lampante anche quando lui, evidentemente felice di ritrovarsi il mago nudo nelle immediate vicinanze (e al corpo non si comanda!), non cerca di costringerlo a fare nulla. E poi il breve racconto di come sono finiti insieme, l'ubriachezza molesta del mago... il bacio... il risveglio e poi, come succede nelle storie migliori, dopo un inizio incerto un bel chiarimento che fa capire ad entrambi quale sia la strada migliore da seguire (inutile dire che si tratta di Kurogane, per Fay e Fay per Kurogane). Comunque sì, è perfetto anche il modo in cui sono finiti insieme la prima volta, perfetto perché proprio da loro!
E poi, il mago che ome un cretino s'è ammalato, mi aspettavo la classica frase da manga "gli idioti non prendono l'influenza"e invece Kurogane gli ha semplicemente preparato il brodino di pollo e gli grugnisce tutte le sue preoccupazioni in merito alla sua salute. (L'ho già detto che amo Kurogane? E che è così tenero che si taglia con un grissino - cit).
E poi quelle parole immensamente tenere, sentite e sincere. Lui vuole essere tutto per il mago e vuole che il mago sia il suo personale tutto, e non solo l'amante, l'amico o il confidente, lui vuole essere la fortezza del mago, vuole essere il suo porto. (Sai che ogni volta che recensisco o leggo una delle tue storie mi viene in mente una qualche vecchia canzone? Così, giusto per fartelo sapere xD).
Kurogane che gli dice che farà di tutto per spartire il dolore con il mago, perché è consapevole di non poterglielo cancellare, di non potergli far dimenticare tutto. Come dici tu, ha le spalle forti e può reggere la montagnola (maleodorante, direi io) di dolore che il mago si porta appresso. E il mago riesce a sfogarsi solo ora, solo ora che sente quelle parole e riesce a dire a Kurogane quale sia il suo vero problema. Tra l'altro, la citazione dal manga la trovo perfetta per il momento e trovo che Kurogane sia meraviglioso nel suo cercare di sdrammatizzare con quel "meglio così, a me non piacciono i festeggiamenti", e poi quando ammette di essere comunque geloso di Ashura (chissà che gli avrà fatto, eh?).
Ho notato che tieni molto alla scelta del nome del mago, in barba a Shakespeare a Giulietta e al suo "Che cosa c'è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo". Kurogane s'è oggettivamente innamorato di chi ha davanti e non di qualcun altro e per quanto Fay sia ben contento di farsi chiamare a quel modo, le scelte che ha fatto sono solo le sue e non per il bene del fratello. Sì, Kurogane ha ragione (tu hai ragione) sarebbe ora di superare la cosa perché la sua vita, la sua vita da Yui, è anche un pezzetto di Kurogane e se vuol continuare a vivere come Fay, tanto vale lasciare che sia Kurogane a disporre della sua vita, sempre. E a renderlo felice. Glielo promette, ed è dolcissima come cosa. 
E poi... io adoro, e ripeto ADORO, il tuo modo di scrivere. Come ti ho già detto lo trovo estremamente elegante e posato, ci fai entrare in punta di piedi in questa scena casalinga, in questa intimità amorosa... e anche quando cominci a descrivere solo le battute iniziali dell'atto sessuale, senza incedere in dettagli, c'è sempre questo alone di delicatezza, di dolcezza. E anche i tuoi commentini fra parentesi sono assolutamente perfetti! "certo, il respiro a forza di baciarsi così prepotentemente lo perderà presto, ma son dettagli" 
E poi, quelle parole: "Ti ringrazio per essere nato", credo che sia quanto di più bello si possa dire a una persona, va ben oltre il ti amo, secondo il mio modesto parere. Ed è anche un po' come voleva dire Fay: non è che è effettivamente qualcosa per cui ringraziare, non è certo merito suo, non è che ha fatto niente per essere nato (è solo lo spermatozoo più veloce, in effetti...), ma è l'essere lì, è proprio l'essere lì a rendere tutto più vero, più bello. Certo, se Fay (il vero Fay) non avesse scelto di salvare Yui (il nostro Fay) noi non staremmo neanche qui a parlare, o forse sì... chi lo sa?
Comunque come ho già detto è di una tenerezza inaudita, la fortezza che Kurogane sta costruendo intorno al mago, per tener lontana la torre, che poi è semplicemente composta dal suo abbraccio caldo e dal suo amore è visibile anche se invisibile, è perfetta.
E poi, la conclusione è meravigliosa nella sua semplicità.
Davvero, questa storia è finita direttamente tra i preferiti a metà della pagina...

Due parole sullo stile e poi passo e chiudo: mi piace molto il fatto che parte della storia sia più focalizzata su Fay e parte più su Kurogane, dà una visione più complessiva... non è facile rendere due caratteri così contrastanti con delle semplici parole, ma tu ci riesci benissimo (E secondo me con un po' di pratica in più affinerai ancora di più la tecnica!).
Detto ciò, direi che sono sazio: ora dovrò rimettermi in pari con le altre storie, ma per il momento sono davvero contento di aver letto questa storia.

Grazie di averla pubblicata. (e stavolta non devo neanche minacciare, alè!)

 
Recensione alla storia Iitai koto wa asu ie - 09/09/14, ore 00:14
Capitolo 2: 2. Ame futte ji katamaru
Oooh! Kuro-tan, che amore che seiiii!!!

Ecco, questa è la mia arringa d'apertura, vostro onore! Vostro Malefico Onore. 
Sì, è seriamente la cosa più tenera del mondo. Anzi più che la cosa, l'ometto più tenero del mondo! (Ah, che gran tenerone, sei, Kuro-pippi! - continuerò a ripeterlo, te lo dico in anticipo, signor Malefico Autore).
Il mago ha abbastanza attributi per mostrarsi, in tutto il suo (ehm?) diciamo splendore, al nostro adorato burbero ninja. E però vuole già andar via, sparire, implodere in un fascio di luce... insomma, levarsi di torno. Kurogane però, (che è un gran tenerone anche quando punta i piedi) non sembra volerglielo permettere, non di buon grado almeno, anche se quasi quasi sembra volerlo lasciare andare per sempre e metterci una pietra sopra. Però poi è insistente, dolcissimo e insistente, tenerissimo, immanente e coccolosissimo. E chi può dargli torto? Fay (o Yui, sembra che tu preferisca Yui, quindi sì, facciamo Yui) altri non è che l'amor della sua vita intera! È tutto ciò che Kuro-tan ha sempre voluto e quindi cerca in ogni modo di tenerlo con sé. Non potevo granché credere che gli permettesse d'andar via, in fondo si tratta del suo amore e mentre leggevo, mi domandavo che intenzioni avesse "vattene, se vuoi andare, ma non tornare più", l'àut àut che gli mette di fronte è ovviamente un modo per capire quanto voglia fare il mago... ovviamente lo sa, ovviamente non accetta la scelta del mago che per il momento è tanto insensata quanto assurda, come presumibile. Lo vuole costringere lì, vuole che sia lui a sceglierlo (mi viene in mente De André, "continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?", da Verranno a chiederti del nostro amore), Che amore! Che amore! 
Il fatto che, però, Yui utilizzi quella scusa, oltre ad essere decisamente da lui (ti lascio perché t'amo troppo e cavolate varie) fa capire che però anche lui ci tiene, sempre coi suoi soliti discorsi, dirai tu, ma anche dal quantitativo di lacrime versato.
E Kurogane, tenerone, che se lo abbraccia forte forte e gli dà il tempo di pensare. Un giorno. Gli dirà domani quello che ha scelto. Ed ecco che finalmente capisc il titolo. Fico! Fico!
Anche se pare che il mago, tutto tremante e piangente, ancora sta pensando ad andarsene e lo conferma più e più volte "questo è un addio". E lo dice anche quando arriva quella voltagabbana di Tomoyo (lo sapevo che aveva a che fare qualcosa con questa faccenda!!!).
E, di fatto, lei e la sua degna compare del regno di Clow, hanno architettato tutta sta faccenda semplicemente per i loro vaneggiamenti notturni. Potevano prenderle due gocce di valeriana o di un qualche altro sedativo, no? Oppure fare in modo di fare altro di notte... mah? (Dici che i poteri delle yumemi funzionano anche di giorno? Quindi non c'è verso...). Forse non sognare è la risposta!! Due fiale da 35 cc di caffeina pura al castello Shirasagi, prego. 
Mah?
Comunque, scoperto l'inganno, o la seccatura, diciamo la fregatura visto che è durata anni da che ho capito... Kurogane, il nostro tenerissimo e amabile ninja, che si è arrabbiato a dovere (anche se un po' poco, direi per i miei gusti, forse per la scarsità di sangue in corpo) mi ha fatto gongolare a morte quando ha spiegato il suo punto di vista in merito alla questione nomen-omen del suo stupido mago.  Kurogane, il ninja più potente del Giappone, l'uomo integerrimo, lo sgherro della strega, l'assassino totipotente la cui spada ha mietuto più vittime che neanche i coltivatori di grano russi, ammette non solo di essere stato bistrattato, di avere avuto il cuore a pezzi e calpestato non solo dal suo mago ma anche da "colei che detiene il suo nome", ma soprattutto ammette di amare e di essersi innamorato del mago che conosce, perché lo conosce, del gemello vivo e non del fratello morto. "Rendi la vita a tuo fratello e riprenditi la tua" è una delle battute perfette per Kurogane, starebbe esattamente bene nelle sue labbra, pronunciata dal suo vocione, insieme a "Sei una mia responsabilità. Ho scelto io di lasciarti in vita... devi stare con me l'ho deciso io". Sì, è proprio lui. Sì se nel capitolo prima potevano esserci certi dubbi sull'integrita morale del Kurogane che conosciamo tutti, questo capitolo l'ha spazzati tutti via, uno per uno come un uragano. Kurogane è Kurogane, quello che s'è strappato un braccio volontariamente per portare con sé Fay/Yui, quello partorito dalle Clamp, forse un po' più maturo e ben più possessivo di quanto ci potessimo mai aspettare, ma è lui, indubbiamente, completamente. E anche se ha chiamato per nome il mago, è esattamente come me lo aspetterei. 
E Fay? (Yui, come vuoi?) Sì, anche lui è proprio lui, non so se mi spiego. In character, stupido e ridicolo nei suoi ragionamenti come sempre. E piagnucolone quanto basta, ma si mostra così solo a Kurogane, ed è di una dolcezza sconfinata anche questa cosa.

Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.
Ho letto che hai scritto la storia in pochi giorni... ed è bellissima, se posso dirti, questo capitolo è fantastico, in particolare... e perché ti scrivo questo? Perché evidentemente puoi scrivere cose del genere, e soprattutto puoi farcela anche con le altre storie! 
Mi pare di aver letto, ma posso sbagliarmi, che pensi che alcune scene siano troppo velocizzate... secondo me, se posso esprimere il mio parere, è tutto perfetto. Adoro come hai scritto questa storia, anche se usi questo smut talking che non è proprio da te, anche se comunque rimane elegante la tua scrittura, il tuo stile è inconfondibile ed elegante e pulito anche se infarcito con qualche parolaccia qui e là. E devo dire che ci sono delle scene in particolare che hai reso come fotografie: ad esempio all'alba, quando Kurogane sta sopra il mago, o quasi insomma, e non vuole lasciarlo andare e lo "costringe a restare" col suo dolce peso, con l'aurora che bacia il viso del mago e Kurogane che è geloso anche di qualcosa di incorporeo. La scena è semplice, neanche troppo descritta, ma è meravigliosa comunque, è come stare lì, ti immagini nel non-detto del colore violaceo dell'aurora che traspare dalle finestre questo fascio di luce che fa luccicare gli occhi di Fay/Yui e Kurogane che lo vuole avere tutto per sé e tenere lontano tutto il resto. È una scena meravigliosa e anche avendola letta dieci volte, non riuscirei a renderla decentemente neanche copiandola.
La storia vale anche solo questa scena, te lo dico eh. Anche perché ti fa ridere quel gran tenerone di Kurogane che è geloso per fino dell'aurora!

Detto questo, volevo aggiungerti una cosa che volevo dirti anche nello scorso capitolo: io ti conosco ormai da un po', cioè conosco te come autore e non te come persona (magari!) e normalmente anche tu lo sai che io sono solito minacciarti, però devo ammetterlo: da quando ho cominciato a seguirti il tuo stile è radicalmente cambiato, e in bene. Non fraintendermi a me piace molto come scrivevi le long, il tuo uso del passato... il tuo modo di descrivere... però in effetti il tuo modo di descrivere è cambiato molto, oltre al fatto che usi il presente (che non è per niente facile scrivere al presente), e sembrano fotografie, spaccati di vita le tue storie... e sono belle per questo. Oltre al fatto che traspare proprio la tua gioia nello scrivere queste storielle fluff, se posso permettermi (sono contento per te eh! E capisco che sia difficile scrivere storie tragiche quando uno è felice... però continua anche le altre!). 

Ecco, detto questo direi che aspetto l'epilogo (sob) e vorrei anche vedere la storiellina che hai annunciato...

Comunque, ti rinnovo i miei complimenti è davvero una bella storia e tu sei ancora più bravo di quanto mi ricordassi... come per Kurogane con i ricordi di Fay, anche i miei ricordi delle tue opere sono un po' offuscati e non ti rendono giustizia. 

Grazie per aver pubblicato questa storiella già da ora, prima ancora di leggere la fine.