Recensioni di Fuuma

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Recensione alla storia Capitan America pende dalle sue labbra - 08/04/21, ore 01:13
Capitolo 1: Capitan America pende dalle sue labbra
Sto morendo di sonno e di emicrania, ma non potevo non passare da qui - l'ho letta nel pomeriggio, ma soltanto ora ho visto un po' la luce e rileggendola l'ho trovata ancora più adorabile.
E se è vero che la realtà non è mai come ci si aspetta, io di certo non mi aspettavo questa fic, tra l'altro scritta soltanto in due ore? Ma io ti odio!
Mi è proprio piaciuta questa mazzata di angst che si è mano a mano caricata di erotismo e poi Bucky che è talmente cambiato da non ricordare e che teme di non poter dare a Steve quello che vuole o che cerca, è sempre qualcosa che amo leggere, specie se è dalla tua penna, perché l'immagine che ne hai tirato fuori - specialmente all'inizio - è qualcosa di così drammatico e così tenero che mi ha fatto salire il magone. E ovviamente abbiamo Steve che osserva il suo Bucky, si strugge d'amore per lui, vorrebbe osare di più e invece si trattiene... anche se quel bacio iniziale da cui Bucky si è tirato indietro, giuro che è stato uno schiaffo in faccia e penso sia stata la mia parte preferita. Non so nemmeno perché, forse perché ha fatto male, forse perché mi è tanto piaciuta la reazione istintiva di Bucky, perché la trovo giusta e realistica e perché appunto, è una mazzata tra i denti di Steve ma non solo.
E anche la frase:
Non devi darmi niente». Se Bucky non può ridargli l’amore che ha dimenticato, allora Steve non ha il diritto di chiedergli nulla.
Mi ha stesa completamente.
Ma poi pian piano Bucky si scioglie, e gli basta un bacio per riscoprire tutta la voglia che hanno l'uno dell'altro. E se sono morta è stata decisamente per un motivo ben diverso questa volta <3
Oh, e il Bucky che chiede perché voglian tutti psicanalizzarlo è tanto simile a quello della serie che gli voglio ancor più bene.
Insomma, io ormai ho smesso quasi del tutto di leggere fic stucky, ma quando ci sei di mezzo tu, so già che posso andare sul sicuro e il mondo torna ad essere un posto felice!
Alla prossima!
Recensione alla storia Like when we were kids - 13/12/20, ore 17:47
Capitolo 1: Like when we were kids
Allora sono quasi sicura che nell’MCU i genitori di Bucky siano ancora vivi – almeno nell’adolescenza – perché lui parla di loro quando chiede a Steve del funerale di sua madre nella scena del “I’m with you till the end of the line”. Però ammetto che a me piace anche la versione fumettara con Bucky orfano… still, son dettagli insignificanti quello che conta è la carineria assoluta di questa fic che mi ha fatto venire voglia di spupazzare quei due e rapirli al mondo per sempre per averli tutti per me.
Adoro le kidfic, ne avrò lette a palate e ancora credo che non ce ne siano a sufficienza nel mondo, quindi non puoi capire quanti decibel ha raggiunto il mio urlo quando ho scoperto che tu ne avessi scritta una proprio sugli stucky. GRAZIE. DI. CUORE!
E “Mamma! Hai rotto il nostro incrociatore!” Oddio, com’è possibile che gli sia servita solo una frase e io sono già in brodo di giuggiole a promettere amore alla sua versione più grande e tanto affetto per questo marmocchio che prima si spaventa e poi osa pure offendersi, non contento di aver tentato di dar fuoco alla casa, lui e quell’altro genio di Stevie! L’intera scena che hai descritto, con loro che parlottano alla luce della candela nel loro fortino di cuscini e coperte è un’esplosione di tenerezza e mi piace che tutto si svolga attraverso gli occhi di mamma Barnes, perché fa risaltare ancora di più il lato affettuoso e materno di questa piccola storia. L’ho amata davvero tanto – anche perché di solito è la signora Rogers quella che viene mostrata di più in questo genere di fic, mentre qui invece, in pieno territorio Barnes, spicca il carattere peperino di Bucky e di contro Steve tutto educato che lo fa ragionare col solo colpetto di un piede e uno sguardo di intesa.

[ “Ma sottocoperta è buio, come possiamo comandare un incrociatore se non vediamo a un palmo dal naso?”
James scuote la testa, sconcertato ] PURE! Scusa tanto, neh, marmocchio! Mamma mia, quanto l’ho amato e quanto lo amo XD
Ma anche la madre è un genio con la storia della super pulizia.

Una volta arrivata alla fine della fic, comunque, io ne esco commossa.

Innanzitutto che tu sia appena arrivata nel fandom, che tu sia qui da anni o che tu abbia visto mezzo fotogramma di film e abbia deciso di scriverci sopra quel che ti pare – sei comunque la benvenuta. Poi, qualsiasi sia stato il tuo timore, prendilo e buttalo pure nel cestino, perché questa fic piccina-picciò è semplicemente perfetta. Da una parte abbiamo il tuo stile, che ormai sai bene che io adoro da morire e che qui ha dato tutto un nuovo significato alla parola “familiare” perché è una fic dai contorni caldi, affettuosi, dolcissimi che mi ha davvero scaldato il cuore e fatto sentire tutto l’affetto di mamma Rogers e dei due ragazzini che già così piccoli e vivono l’uno per l’altro.
E proprio per allacciarmi a loro i complimenti per la caratterizzazione sono d’obbligo. Come dicevo, ho letto un sacco di kidfic, ma questa credo sia la prima volta in cui (forse perché sono a casa Barnes) quello che viene messo un po’ di più in luce è proprio Bucky – e io, che ho una predilezione ossessiva per lui, potevo non esserne felice come una Pasqua? Ovvio che no. Ho adorato ogni frase e ogni battuta e ogni cuscino sistemato per completare l’incrociatore-poco-incrociatore e il campeggio al chiuso, quando si sono messi a leggere il fumetto vicini-vicini (oddio, che cosa adorabile! Mi sto sciogliendo!). Ma ancora di più ho adorato l’ultimissima frase, quella in cui mamma Barnes si rende conto che il suo bambino vive in tutt’altro mondo quando è con Steve e quell’ultima battuta, sul fatto che gli sia sempre un po’ più difficile tornare indietro è stata un po’ una stilettata nel cuore, perché è anche la premonizione di un legame che va al di là dell’amicizia e che proprio per “seguire quel piccoletto di Brooklyn troppo testardo per fuggire da una rissa” Bucky non tornerà più indietro dalla guerra e non riabbraccerà più la sua famiglia… e io piango perché pure in un mare di fluff come questo tu sei riuscita a tirarmi un colpo basso!
Dal profondo del cuore: grazie per averla scritta.

p.s. ti indico la svista nell’ultimissima frase
per sui figlio sia un po’ più difficile tornare indietro
Recensione alla storia Cavia n 32557 - 03/06/20, ore 17:41
Capitolo 2: Желание
Prima di tutto mi piace come in questo capitolo tu abbia scelto di dividere la storia in tre momenti e in ogni momento risalta un diverso Bucky.
Se il primo capitoletto mi era piaciuto pur nella sua cortezza, in questo sei riuscita a sbattermi al tappeto con ogni paragrafo. Sto ancora decidendo quale sia la mia parte preferita – penso l’ultima, quella in cui il Soldato cerca di cacciare James e tornare a regnare come unico inquilino del proprio corpo. L’ho amata perché ho amato come hai reso l’idea di queste due entità che coesistono nello stesso involucro e perché le descrizioni che hai usato, il modo in cui hai deumanizzato il suo il suo corpo… mi hai semplicemente conquistata.
Ma anche le altre due parti mi sono piaciute tantissimo, soprattutto perché in così poco spazio sei comunque riuscita ad infilare spaccati di memoria che hanno arricchito il background di Bucky e di James. Da una parte la morte della madre, il suo doversi mostrare forte per Steve e Rebecca, ma anche perché suo padre sia fiero di lui – e poi la morte del padre stesso, le scuse che ha posto alla sua tomba. E dall’altra la guerra e la paura di James. Ed è tutto così canonico e così doloroso.
È tutto perfetto per Longing.
Tra l’altro hai uno stile meraviglioso, le immagini che dipingi sono vive e graffianti e non vedo l’ora di leggere il terzo capitolo.
Recensione alla storia Cavia n 32557 - 24/05/20, ore 02:04
Capitolo 1: Sergeant Barnes
Appena ho visto il titolo inquietante coi numeri della dog tag di Bucky ho dovuto per forza aprire questa fic, anche senza aver letto l’intro.
Dammit, avrei dovuto, forse mi sarei preparata alla botta d’angst che, nonostante breve, mi ha colpito come un pugno in pancia. È quello che lasci sottinteso che mi fa rabbrividire, l’idea di quanto si apprestano a fare a Bucky (e che sappiamo già non sarà nulla di piacevole) per poi farlo diventare il futuro Soldato D’Inverno.
Da una parte sono curiosa di leggere il resto, dall’altra temo l’angst che ne verrà e non so quanto il mio cuore saprà reggere.
L’idea che ci sia una ricetta per costruire un mostro, mi ha fatto venire i brividi, anche se trovo perfetto il riferimento al guscio vuoto. Sono state pochissime frasi, ma le ho adorate tutte.

Per quanto riguarda la scelta delle trigger words, io ho sempre creduto che non fossero casuali e pensavo fosse riconosciuto dal canon che così non fosse – anche perché tra le parole c’è pure infilata l’anno di nascita di Bucky…
Questo comunque per dire che sono molto curiosa di sapere quali saranno le tue associazioni mentali. <3
Recensione alla storia All for love - 12/05/20, ore 03:30
Capitolo 1: All for love
È da una vita che non leggo fic in questa sezione, ultimamente infatti mi sembra di leggere qualsiasi cosa tranne che di stucky… ma vabbeh. Mossa dalla curiosità ho deciso di dare un’occhiata a questa fic e alla fine sono rimasta a leggerla tutta, nonostante l’ora balorda – sono le 3.20 passate e il letto mi reclama, ma ci tenevo a lasciarti qualche riga di commento, spero mi perdonerai eventuali errori e castronate.

Da quello che ho capito la storia fa parte di una raccolta e prima di questa dovrebbe essercene un’altra, giusto? Però nonostante tutto la vicenda è chiara e anche senza aver letto le altre fic della raccolta, sono stata perfettamente in grado di capire come stanno le cose tra Steve e Bucky, la preoccupazione del primo e la ritrosia del secondo nel non ricordare i tempi della guerra, ma anche non volerlo fare. Salvo poi lasciare che Steve gli racconti quello che c’è stato tra loro.
Carino lo spaccato degli anni della guerra – o meglio, della sera prima della fantomatica missione da cui Bucky non farà ritorno. È drammatico che il loro primo bacio sia avvenuto proprio quella notte, con entrambi ancora confusi; non sanno ancora dare un nome a quello che provano (o forse è solo che non osano perché quello che provano è più grande di loro, è pericoloso, è sbagliato per gli occhi dell’epoca e chissà dove finiranno), eppure nessuno dei due sembra tirarsi indietro e sigillano quello che provano con quello che è il primo bacio di Steve. Aww.
Se non fosse che poi Bucky mi cade da un treno a caso e ci vorranno più di settant’anni per riunirsi… DAMMIT! ç__ç

p.s. comunque mi fa sorridere quando li chiami “giovani”, loro che sommati hanno praticamente due secoli di vita XD