Recensioni di Spoocky

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Insomnia - 21/10/23, ore 17:52
Capitolo 1: [in]somnia
Quarta classificata - "Insomnia" di Afaneia

Grammatica 8/10
Il racconto ha uno stile molto gradevole, il contenuto è coeso e coerente, ma, purtroppo, ho trovato degli errori di punteggiatura e di grammatica piuttosto seri, per cui ho dovuto togliere due punti dalla valutazione finale. Per quanto riguarda la punteggiatura, il problema più serio è l’uso dei trattini: vanno bene per un inciso, per introdurre un discorso diretto al posto delle virgolette, e per unire le parole composte da due termini tra essi collegati o due alternative, ma non sono un segno di punteggiatura adeguato a definire una pausa nel discorso. A questo scopo è meglio utilizzare il punto e virgola o, meglio ancora, il punto fermo. Un altro problema che ho riscontrato è nella costruzione delle frasi, nella fattispecie: “Che non sta bene lui”. E’ un discorso indiretto, e ci mancherebbe, ma l’ordine dovrebbe comunque essere: soggetto, verbo, complemento. “Che lui non sta bene” sarebbe una costruzione già più adeguata. Un’altra cosa che ti segnalo, anche se non è di per sé un errore e non ha infierito in alcun modo sulla valutazione, è l’uso della terza persona: data l’epoca in cui sono ambientati i romanzi, l’uso della seconda plurale (voi) sarebbe più opportuno. Però, ripeto, non è di per sé un errore e non ha avuto conseguenze sulla valutazione.

Sintomi 5/5
Il sintomo principale, l’insonnia, fa anche da titolo al racconto – di cui ho anche apprezzato molto il gioco di parole iniziale, peccato si sia dovuto modificarlo per via del regolamento – ed è il filo conduttore della storia. Giusto, pertanto, che abbia un ruolo così preponderante. Oltre a questo, ho notato anche l’ipervigilanza e l’apatia, il distacco, che è, sì, un po’ tipico di Stephen ma che in questo caso si capisce essere un qualcosa di patologico. Punteggio pieno.

Gradimento personale 3/3
L’I/C non era un criterio di valutazione in questo contest ma, devo dire, credo che tu abbia centrato perfettamente i personaggi. Leggendo questo racconto ho ritrovato le atmosfere, anche i dettagli, dei romanzi e tutte le particolarità che li caratterizzano. Sono molto legata ai romanzi di O’Brian e mi sono commossa, lo ammetto, vedendo i suoi personaggi riproposti con tanta attenzione e precisione. Stephen, in particolare, è un personaggio talmente complesso che ci sono voluti venti romanzi per caratterizzarlo, e ancora non cessa di stupire. Sono rimasta, senza mezzi termini, impressionata, da quanto bene l’hai reso. Mi ha colpito davvero molto anche il modo in cui hai riportato il rapporto che lo lega a Jack ed il modo in cui quest’ultimo si rapporta con lui. Il buon Aubrey, in queste cose, non è nel suo elemento. A volte, addirittura, finisce per fare danni cercando di aiutare. Però, grazie a quel rapporto tanto speciale che lo lega all’amico, senza bisogno di proferire parola riesce ad intuire di cosa abbia bisogno e qual è il modo più adatto per averne cura. Un finale molto toccante per un racconto che è una piccola perla. Spero davvero vorrai scrivere ancora di questi personaggi. Detto tra noi, ho un debole per Tom Pullings e mi piacerebbe un giorno vederlo tratteggiato dalla tua penna. Complimenti per questo splendido racconto!

Totale 16/18

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Recensione alla storia Una vittoria degna di Nelson - 04/05/20, ore 21:30
Capitolo 1: Una vittoria degna di Nelson
Ciao, meraviglia! ^^
Purtroppo sono stata preceduta, accipigna!
Ti confesso che non pensavo avresti concretizzato il mio prompt, pensavo fosse andato perso tra i tanti e meravigliosi suggerimenti che ti erano arrivati.

Più che rallegrarmi leggendo questo racconto mi sono commossa: non ero neanche a metà che gli occhi mi si sono riempiti di lacrime.
Credo che la tua storia sia davvero aderente ai libri, molto più delle mie.
Hai reso splendidamente la forza e la profonda umanità di Pullings anche in quel momento di grande sofferenza. Ancor più straordinario è Stephen che sotto la sua scorza nasconde un cuore buono e a tratti anche tenero. È commovente e toccante leggere con quanta attenzione si prenda cura del suo paziente: mi è rimasto particolarmente impresso il gesto di bagnargli le labbra perché rende con splendida chiarezza la fragilità di Tom ed il suo bisogno di cure.
Credo tu abbia dato forma perfettamente a ciò che O'Brian aveva sottinteso.
E Killick! KILLICK! ♡.♡
Sarebbe che mi è piaciuto tanto davvero!

È una storia bellissima, a prescindere dal fatto che i protagonisti siano due dei miei personaggi preferiti nella letteratura anglosassone. È delicata e potente al tempo stesso, tenera ma non sdolcinata e ricca di citazioni al romanzo.
Insomma, è una storia bellissima!
Complimenti! <3
Recensione alla storia Le colpe di un amico scrivile nella sabbia - 04/02/19, ore 11:09
Capitolo 1: Le colpe di un amico scrivile nella sabbia
Eccoci a noi, carissimo.

Vorrei che fosse possibile inserire una categoria a parte per questa storia perché schedarla tra i preferiti non è sufficiente. Al momento è nel mio personalissimo altare delle storie meravigliose. Già la citazione che compone il titolo è potentissima e non posso non adorarla per questo.
Ricordo benissimo l'episodio del ferimento di Aubrey e quanto mi fossi spaventata vedendolo apparire sul ponte della Fanciulla ricoperto di sangue. Se non avessi saputo che il libro sarebbe stato seguito da altri 19 avrei pensato che sarebbe morto lì... d'accordo: l'ho pensato comunque.

Prima di tutto devo dirti che ho amato il realismo con cui hai descritto i sintomi e la precisione della terminologia medica e anatomica, la tua competenza in materia è indubbia e immagino tu abbia fatto ricerche approfondite sull'argomento il che è lodevole.
La sintomatologia del ferito è descritta meravigliosamente ed è straziante vedere un uomo così in un tale stato di sofferenza da rimanere inerte sotto i ferri del buon dottore. Insomma, mi stai viziando con questo racconto.

E' bellissimo il modo in cui Stephen riesce a riconoscere i suoi pazienti senza vederli, tiene molto a loro e li conosce intimamente, soprattutto Jack per ovvie ragioni.

Se già adoravo questa storia nelle prime righe ecco spuntare il mio piccolo angelo Thomas Pullings. E' uno dei miei personaggi preferiti nella serie (ma dai?!) e, visto il modo in cui lo hai reso mi hai fatto veramente amare questa storia. Hai dosato bene sia l'apprensione (è comunque ancora un ragazzo in questo libro) sia la fiducia nei confronti del dottore. La frase "No, è nelle vostre [mani] dottore, che con il vostro permesso mi danno molto più affidamento." mi ha steso: lì ho iniziato a piangere.

Non ho parole per commentare lo scambio successivo: è la terza volta che lo leggo e ancora mi batte il cuore fortissimo perché hai descritto splendidamente la vulnerabilità di Jack e l'ansia di Stephen nei suoi confronti. E' stupendo, non posso dire altro.

E sarebbe che entra in scena Lui, il nostro venerato Preservato Killick.
Arriva come al solito, brontolando e mugugnando per il cappotto rovinato che in realtà è solo una sineddoche per indicare il comandante stesso ma sarebbe che non lo ammetterà mai e questa cosa mi ha strappato un sorriso.
Lo scambio che segue è tenerissimo e meraviglioso.

Bonden è un pezzo di pane, e lo scambio con Maturin - all'apice della sua angosciosa preoccupazione - è stupendo. Ah! La citazione a Nelson! Il mio povero cuore!

Il finale è meraviglioso, sia per l'angoscia di Jack che è spossato per l'emorragia, la febbre e quanto ne consegue, e traumatizzato per la perdita della Polychrest [anche se tutto ciò che riguarda quell' infernale natante è traumatico], sia per quella di Stephen che teme, ragionevolmente per la sua vita.
Davanti alla morte tutto diventa secondario, davanti alla morte si capisce chi si è e cosa importa davvero, davanti alla morte si trova il coraggio di perdonare T.T

In conclusione non posso che ringraziarti dal profondo di ciò che rimane del mio cuore per aver trovato il tempo di scrivere questo racconto meraviglioso, spero ti sia anche divertito nel farlo. Sicuramente mi ha trasmesso molto e, nei prossimi giorni, sarà un conforto non indifferente andarlo a rileggere.
No, non sto piangendo: ho qualcosa in un occhio.

Altro che pomodori marci, berrò un grog in tuo onore nella mia prossima serata alcolica!
Però devo dirti che questa storia ha un terribile, inenarrabile, orrendo difetto: è finita troppo presto!
Geremiadi a parte, ti rinnovo i complimenti per questa che credo sia una delle tue storie migliori e per aver trovato il tempo, e la volontà, di scriverla sopportando le mie paturnie.

Penso sia il regalo migliore che potessi farmi, grazie davvero ^^