Recensioni di pampa98

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Qualcuno da chiamare casa - 21/01/23, ore 17:16
Capitolo 1: Qualcuno da chiamare casa
Ma io mi ero completamente persa questa meraviglia 😱
È stupenda, avrei tanto voluto che le cose fossero andate così anche nella serie. Hai fatto un ottimo lavoro con la caratterizzazione di Jaime. Dai suoi pensieri traspare tutto l'amore che prova per Brienne e il suo desiderio di restarle accanto, così come il richiamo di Cersei, quell'amore tossico che lo spinge a tornare da lei anche se sa che è la cosa sbagliata e che lo farà soffrire. Mi è piaciuto molto il paragone che hai fatto tra le due donne, la differenza abissale che dimostrano nel loro relazionarsi a Jaime – Brienne che lo accetta con tutte le sue debolezze, apprezzandolo di più forse proprio per queste, mentre Cersei ne approfitta per costringerlo a restarle accanto e convincerlo che loro due si appartengono e non possono stare separati. La parte in cui Jaime realizza di amare Brienne l'ho trovata molto intensa, sei stata bravissima a rappresentare il suo stupore per quella rivelazione.
Mi piace pensare che anche nella serie questi siano stati i pensieri di Jaime prima di partire. Lui la amava, di questo ne sono sicura – la loro ultima scena insieme non annulla la quantità imbarazzante di volte in cui Jaime l'ha guardata con gli occhioni a cuore 🙈. Nella serie il richiamo di Cersei è stato più forte, mentre qui, per fortuna, ha vinto l'amore che prova per Brienne e infatti alla fine lo vediamo felice a Evenfall Hall, dove vive insieme alla donna che ama. Mi è piaciuto che tu abbia menzionato il fatto che si senta in colpa di non essere andato da Cersei e di essere ancora vivo mentre lei non c'è, perché lo trovo un pensiero assolutamente IC per lui. Cersei era la sua gemella, sono venuti al mondo insieme e i sentimenti che lui provava per lei, che ha provato per tutta la sua vita, erano sinceri. Non si possono dimenticare o superare con facilità, MA la cosa importante che il tuo Jaime ha capito è che SI PUÒ scegliere chi amare ed è ciò che ha fatto lui.
È stata davvero una bellissima lettura, molto toccante e profonda ❤ Grazie di averla scritta, questo storia finisce subito nelle preferite! Passano gli anni, ma il bisogno di fix-it per questi due scemotti non passa mai, sigh 🥺
Alla prossima!
Baci, pampa
Recensione alla storia Cosa c'è nel tuo giardino? - 03/10/22, ore 21:27
Capitolo 1: Cosa c'è nel tuo giardino?
Ciao Nao ^^
Intanto ti ringrazio tantissimo per questo regalo, mi è piaciuto moltissimo ❤ Anche a me piacciono i fiori (anche se non me ne intendo granché 🙈), soprattutto il significato che ha ognuno di essi, perciò ho apprezzato tantissimo anche la loro presenza all'interno della drabble.
Trovo che tu abbia colto alla perfezione il modo in cui Sandor vede Sansa: la considera bellissima e fragile (il suo uccelletto), eppure lui ha anche capito, prima di tutti, la forza che alberga in lei e quanto potrebbe diventare pericolosa se scoprisse di essere ricoperta di spine con cui poter attaccare i suoi nemici. Per ora però è il mondo intorno a lei a essere pieno di spine, Sandor escluso anche se lei ancora non lo sa 🥺
Ti ringrazio ancora per questa drabble, non mi aspettavo una Sansa ed è stata una bellissima sorpresa ❤
Alla prossima!
Baci, pampa
Recensione alla storia Cicatrici d'odio - 19/11/21, ore 17:54
Capitolo 1: Cicatrici d'odio
Ciao Gaia ^^
Eccomi finalmente a recensire questa storia.
Intanto voglio dirti che ho trovato molto interessante l'idea di fare un crossover tra i personaggi di Got e Harry Potter, e mi è piaciuto moltissimo che siano stati i Weasley, insieme a Sandor, a prendersi cura di Sansa dopo la morta di Joffrey. Comunque il povero Sandor è destinato a essere circondato da fulvi a quanto pare 🙈
Mi è piaciuta molto la parte iniziale in Romania con Charlie e i draghi, così come hai reso il carattere e il rapporto di Sansa e Sandor, che ho trovato assolutamente IC nonostante il contesto molto diverso da quello di Got. Sansa è una Grifondoro che non si sente molto tale, o meglio fino a quel momento non si era comportata come tale, come ci viene mostrato dai commenti di Arya su quanto sia brava a fuggire, ma nel corso del testo la vediamo imporsi di non essere più un uccelletto e di imparare a non scappare più. E questo riesce a farlo anche grazie al supporto di Sandor, che si prende cura di lei con quel suo modo burbero che è, allo stesso tempo, estremamente sincero. In particolare per lui mi è piaciuta moltissimo questa frase: "Sandor le ha detto, alla Testa di Porco, che lui non ha mai paura – e, per questo, di non fargliene provare mai: stai sempre dietro di me, uccelletto, non farti strappare le ali da qualcuno di diverso da me."
Sono molto felice che alla fine nessuno dei due sia morto durante la battaglia e che addirittura sia stata Sansa ad affrontare Bellatrix ❤
Ho apprezzato molto anche il tema delle cicatrici, che si abbina alla perfezione a questi due personaggi distrutti che trovano conforto l'uno nell'altra. Spero che ora che la guerra è finita possano vivere insieme in pace, magari in Romania insieme a Charlie e ai draghi 👀
Complimenti davvero per questa bella storia, scritta in maniera impeccabile e molto interessante. Spero che scriverai altro sui SanSan in futuro ❤
Alla prossima!
Baci, pampa
(Recensione modificata il 19/11/2021 - 05:55 pm)
Recensione alla storia Piove cenere - 21/04/21, ore 15:32
Capitolo 1: Piove cenere
Valutazione per il contest "Che bella parola 'per sempre'" - Settimo posto



Grammatica e stile: 10,2/15 (5,7/10 + 4,5/5)

Danny -> Dany. Errore ripetuto, lo considero come unico. -0,1

"Rammentava i racconti del fratellino, di come il vecchio leone entrò ad Approdo del Re e tradì il vecchio drago." -> dopo Rammentava, dovevano esserci era entrato e aveva tradito. Dal momento che entrambi i verbi sono nella stessa frase, tolgo solo -0,5.

"«Sarebbe questo il vostro piano sua altezza?»; «Vedete sua maestà" -> Tyrion si rivolge a Daenerys usando il voi, quindi dovrebbe essere vostra altezza/maestà. -0,1. Inoltre c’è un problema di punteggiatura: il vostro piano, sua altezza?; Vedete, sua maestà. -0,5

"tanto fu abbastanza per capire qual'era la verità" -> qual era. -0,3

"«Hai visto Jon? Finalmente ...»" -> Hai visto, Jon? -0,5. Inoltre manca uno spazio tra Finalmente e i puntini di sospensione.

"Se la Daenerys spezzatrice di catene si sarebbe rivista qualche anno dopo, forse non si sarebbe riconosciuta." -> si fosse rivista. -0,5

"sepolta sotto i mattoni v'era il cadavere di Cersei Lannister" -> sepolto perché si riferisce al cadavere. -0,1

"il volto stretto in un espressione di rammarico" -> un’espressione. -0,3

In alcune frasi hai dimenticato il punto finale. Lo considero un misto tra errore di battitura e di punteggiatura, perciò ho tolto -0,3 per ciascuno:

“aggiunse grave Viserys, ma a tale risposta scosse la testa la ragazzina”

“«Il Re Folle»”

“ebbe paura quando cominciò ad urlare sempre più forte”

“s'abbandonò ma cercò di rimanere con gli occhi aperti, fissando l'assassino ormai ridotto in lacrime”



Errori di battitura:

"estattamente come un rivolo di sangue" -> esattamente.

"Però la strada brama sempre il proprio viandate" -> viandante.

"danzavano sotto il ritmo di una dissonanante melodia di una fatucchiera" -> dissonante; fattucchiera.

"un rapporto commuovente che spesso non capivano gli altri"-> commovente.

"questa dal canto suo voleva ascoltre i saggi consigli" -> ascoltare.

"infondo aveva mostrato fedeltà uccidendo un suo nemico" -> in fondo.

"la sua strada si stava sempre di più avvicinando al suo persempre" -> per sempre.

"ma lei non poteva curarsi di simili inezzie" -> inezie.

"sorridergli con fare innoccente" -> innocente.


Ci sono poi alcuni problemi con i dialoghi. Riporto qui lo scambio tra Dany e Tyrion per spiegarti tutto per bene.

«Sarebbe questo il vostro piano sua altezza?» disse Tyrion [questa parte è corretta, perché il verbo dire, come tutti i suoi sinonimi, regge la frase contenuta tra virgolette perciò non serve la maiuscola, né sarebbero serviti punti di interpunzione se la frase non fosse stata una domanda] con una vena di sarcasmo [qui serve un punto, perché è finita la frase e infatti la prima parola tra le virgolette successive inizia con la lettera maiuscola] «Bruciare la Fortezza Rossa con Cersei dentro?» sorrise il nano [qui sicuramente serviva un punto dopo nano per lo stesso motivo di prima. Per quanto riguarda il sorrise… avendo il significato di “disse con un sorriso” lo si può usare come il verbo dire, ma in questo caso specifico credo che il sorriso di Tyrion compaia quando pronuncia la frase seguente e non quella riguardo al bruciare la Fortezza Rossa, perciò sarebbe dovuto essere scritto con la lettera maiuscola] «Sapete chi altro ripeteva in maniera ossessiva bruciate tutto?» Daenerys lo stava guardando con gli occhi divenuti due fessure, ma continuò il consigliere

«Il Re Folle»
[in questo caso, siccome il verbo precede le virgolette, dopo consigliere doveva esserci : ]

Gli stessi problemi sono presenti anche nel primo dialogo con Viserys, perciò ho tolto -1 punto cumulativo. In generale comunque per i dialoghi ti consiglio di ricordare questa regola: se dopo le virgolette segue un verbo tra dire, pensare e simili, ci vuole la lettera minuscola, altrimenti inizia una nuova frase e si usa la maiuscola.


Hai usato un registro piuttosto alto, adatto per raccontare una storia sul Trono di Spade, e in alcuni punti sei riuscita a creare delle immagini molto suggestive. Ho notato però alcune ripetizioni superflue.

“Il cielo era grigio, tre grossi draghi si levavano in cielo” -> qui avresti potuto scrivere tre grossi draghi si levavano in alto.

“ogni volta che apriva la bocca usciva una voce grossa e dura. Non riusciva più a modulare il tono, non era più in grado di dar un tono alle frasi” -> qui avresti potuto scrivere non riusciva più a modularla, con riferimento alla voce della frase precedente, senza ripetere tono.

“niente poteva giustificare la follia che divampava nei suoi occhi. Come poteva chiudere gli occhi” -> anche qui, il secondo occhi poteva essere sostituito con come poteva distogliere lo sguardo.

Non sono errori terribili, ma comunque rendono la lettura pesante e poco variegata a mio avviso.

Ho poi notato che spesso elimini la vocale finale dai verbi all’infinito. In alcuni casi l’ho trovata una buona scelta, ma credo che non siano particolarmente adatti all’interno di un dialogo. Non mi sembra che nel parlato si taglino via delle lettere (quando si parla in modo corretto, ovviamente) perciò credo che in quei contesti sia sbagliato.


Titolo: 3/3

Il titolo in sé l’ho trovato molto suggestivo, sebbene all’inizio non mi sembrava particolarmente adatto alla storia che hai raccontato, visto che ti sei focalizzata di più sul viaggio che Daenerys intraprende da ragazzina a regina folle. Però la pioggia arriva dall’alto, proprio come la follia della Madre dei Draghi, che deriva dai suoi antenati e trasforma in cenere tutto ciò che tocca, perciò alla fine ho trovato che il titolo fosse giusto per questa storia.


Trama e originalità: 8/10

Comincio col dirti che mi è piaciuto molto che tu abbia raccontato la storia di Daenerys dall’inizio, con Viserys che la costringe a sposarsi, fino al momento della sua morte. Questo ha permesso di vedere la follia che cresce in lei, affiancata all’immagine della strada che Daenerys è destinata a percorrere. La metafora di questa strada mi ha colpita molto: all’inizio sembra essere ricoperta di gloria e gioia, ma man mano che Daenerys la percorre, si rivela crudele, mostrandole che il suo destino è semplicemente quello di soccombere alla pazzia della sua famiglia. Anche nella tua storia, però, devo dire che ho notato questa follia esplodere un po’ all’improvviso. Meno che nella serie, ovviamente, ma siamo passati dalla Daenerys nella Casa degli Eterni alla sua alleanza con Tyrion, dove la troviamo già un po’ folle, senza un passaggio graduale. Cos’è che la fa impazzire, concretamente? Solo il fatto che a Westeros la temono? Mi pare un po’ pochino sinceramente… Ed è qui poi che entra in gioco un altro fattore che non sono riuscita a capire del tutto: il what-if. Qual è il contesto alternativo in cui si svolge la vicenda? Sicuramente Viserion e Rhaegal non sono morti, lo dici all’inizio della storia, però questo non sembra influenzare minimamente gli eventi futuri. Se mi sono persa qualcosa, mi scuso, ma credo che avresti potuto sviluppare un po’ di più la discesa di Daenerys nella follia, esplorandone i motivi e descrivendo come passi da Mhysa a bruciare gli abitanti di Approdo del Re.

Infine vorrei parlare un momento della struttura della storia, in cui ho notato una cosa strana: praticamente nel primo paragrafo parli dei draghi che assistono alla morte di Daenerys, mentre dal secondo ripercorri la vita della regina in ordine cronologico, arrivando alla fine allo stesso momento descritto all’inizio. Non è sbagliata questa struttura, anzi mi è piaciuto che si sia partiti dalla fine per poi vedere in seguito come si è giunti a quell’epilogo, ma la prima volta che ho letto la storia sono rimasta un po’ spaesata dallo stacco improvviso dei primi due paragrafi. Magari è solo un mio problema (infatti non ha influito sul punteggio), però vorrei consigliarti in futuro di usare un tipo di divisione più netta tra paragrafi non successivi nella narrazione, tipo con una riga di asterischi o “ondine”, in modo che si veda già a occhio che sono scollegati.


IC: 9,8/10

Dany è la protagonista assoluta di questa storia e credo che tu ne abbia dato un buon ritratto, sebbene, come ti ho detto sopra, la sua discesa nella follia mi sia sembrata un po’ improvvisa. Lei è una giovane piena di sogni e ideali: vuole rompere la ruota che da sempre schiaccia i più deboli e riprendere il trono che spetta alla sua famiglia. Allo stesso tempo, però, si sente sola e, una volta giunta a “casa”, non trova quell’accoglienza calorosa che si era sempre immaginata, fatto che la rende sempre più crudele e dispotica, fino a ridurre in cenere tutto ciò che ha intorno. Ti voglio fare solo un appunto su un termine che hai utilizzato spesso e che, secondo me, stona parecchio: Viserys definito come “fratellino”. Questo è un termine che si usa in modo affettuoso, tra due fratelli che vanno d’accordo e si vogliono bene, e direi che per loro due non è molto adatto.

Tyrion è un altro personaggio molto presente in questa storia e trovo che con lui tu abbia fatto un ottimo lavoro. Sebbene la frase “devi essere una regina, non una conquistatrice” la trovi piuttosto stupida (prima di poter essere regina devi conquistare il regno, come ha fatto Aegon IL CONQUISTATORE), ma è una frase che il Tyrion delle ultime stagioni direbbe e, in ogni caso, sei riuscita a rappresentare bene le sue caratteristiche principali, ovvero la sagacia e il sarcasmo, così come i suoi timori crescenti mano a mano che ha visto Daenerys perdere sempre di più la lucidità.

Infine c’è Jon, che è troppo innamorato di Daenerys per rendersi conto della sua pazzia crescente. Alla fine è stato costretto ad affrontare la realtà e ucciderla, sebbene questo lo abbia fatto soffrire perché, come gli hai fatto dire anche tu, desiderava un futuro migliore per lei.


Attinenza al bando: 5/5

- Sviluppo del “per sempre”: 3/3

La ricerca del per sempre è presente in tutto il racconto e trovo che tu abbia reso molto bene la parte negativa di questo argomento: Daenerys credeva di trovarlo una volta presa Approdo del Re, eppure quando è lì sente comunque che le manca qualcosa e che, forse, ha seguito quella strada nel modo sbagliato. Ho apprezzato anche il fatto che questo pensiero sia stato instillato in lei da Viserys, lo stesso che le ripeteva che il Trono di Spade apparteneva a loro e che il popolo di Westeros era in attesa del suo vero re.

- Uso della limitazione: 1/1

Daenerys Targaryen, la follia Targaryen. La follia Targaryen viene menzionata spesso nel testo e, man mano che si va avanti, Daenerys la manifesta sempre di più.

- Uso del genere: 1/1

Angst. La follia e la morte sono temi angst per antonomasia, perciò genere centrato in pieno.



Gradimento personale: 3,5/5

Alcuni passaggi mi sono piaciuti davvero molto, tipo la nascita dei draghi, il dialogo tra Dany e un Tyrion scritto come Martin comanda, e tutta la parte finale, ma purtroppo per i motivi che ti ho elencato sopra non sono riuscita a godere appieno dell’intera storia.


Bonus: 0/1

Non hai utilizzato nessuna delle coppie bonus.


Totale: 39,5/49

Recensione alla storia Lacrime del tempo - 19/04/21, ore 20:08
Capitolo 1: Lacrime del tempo
Valutazione per il contest "Che bella parola 'per sempre'" - Secondo posto + Vincitrice premio Miglior Angst


Grammatica e stile: 14,9/15 (9,9/10 + 5/5)
"l’infanzia infinita della maggiore della Stark" -> degli. -0,1
Errori di battitura:
"Non fa il tempo a pronunciarle" -> in.
"Se anche volta penserà" -> stavolta.
"è bella fa far male" -> da.
"ha ancora gli occhi azzurri come l’inferno." -> qui credo volessi scrivere inverno.
"nessun Ramsay…Niente di tutto ciò" -> manca uno spazio tra i puntini e Niente.
Il tuo stile mi ha colpita molto e in alcuni punti mi ha ricordato una ballata, elemento che viene anche menzionato nella tua storia e che è molto importante nel rapporto tra Sansa e Sandor. La costruzione delle frasi è molto particolare e hai dimostrato una grande maestria nell’uso delle parole, combinandole per creare immagini suggestive. Anche la scelta di spezzare le frasi, a volte in maniera anche brutale, l’ho trovata molto efficace perché ha aiutato a mettere in evidenza i termini e i concetti più importanti del racconto.
Titolo: 3/3
Il titolo è molto suggestivo e racchiude appieno i due elementi principali della tua storia: le lacrime (la sofferenza) di Sansa e quel tempo per lei e Sandor che, alla fine, non è mai arrivato. E sembra quasi che sia questo stesso tempo, forse consapevole dell’impossibilità dei due di stare insieme, che piange per loro.
Trama e originalità: 10/10
Nella tua storia ripercorriamo alcuni punti salienti della serie dal punto di vista di Sandor. All’inizio siamo ad Approdo del Re, quando Sansa è ancora una ragazzina che però ha già iniziato a capire come sopravvivere a Joffrey e per questo non permette a Sandor di salvarla.
Passiamo poi all’arrivo di Arya e Sandor a Nido dell’Aquila, dove lui si aspetta di trovare Sansa perché ha capito dalle dicerie su Alayne Stone che si tratta di lei, ma ancora una volta non è tempo per loro due di incontrarsi.
Ci viene poi dato modo di scoprire quali sono i sentimenti di Sandor quando viene a sapere del matrimonio tra Sansa e Ramsay, durante la sua permanenza al Villaggio. Ho apprezzato molto come in tutte e tre le parti Sandor pensi e desideri salvare Sansa dal suo dolore, aiutandola a trovare la libertà, e ogni volta i suoi pensieri si concludono con quelle parole che lei gli aveva rivolto all’inizio: “Va bene così. Non è tempo.”
Alla fine i due personaggi si riuniscono a Grande Inverno, dopo la battaglia contro i morti, e al dialogo originale della serie hai aggiunto anche una parte che riguarda il loro rapporto, in cui Sandor finalmente le chiede se arriverà mai il tempo giusto, ma ancora una volta la risposta è negativa e, in ogni caso, con la morte di Sandor il tempo sicuramente non sarebbe mai arrivato. Anche queste due parti sono accomunate dallo stesso pensiero, ancora più triste del precedente, perché nel “per sempre”, in fondo, sia Sandor che Sansa ci avevano creduto.
IC: 10/10
Hai fatto un ottimo lavoro con la caratterizzazione di entrambi i personaggi.
Di Sandor si nota quella bontà grezza che lo distingue da Joffrey e i suoi scagnozzi: lui non alzerebbe mai le mani su una ragazzina e, per quanto può, cerca di proteggerla. Non come farebbe un eroe delle ballate, ma come un cane, senza dolcezza o gentilezza. Ho trovato molto coerente anche il suo modo di porsi verso il “per sempre”: è un concetto molto romantico e dunque lui lo considera una “cazzata”, eppure era disposto a crederci per Sansa.
Sansa, invece, all’inizio viene descritta come un uccelletto che pigola quelle menzogne che ha imparato a recitare alla perfezione, ma già da allora si vede la sua grande forza d’animo. Alla fine è diventata la fredda Regina del Nord, che è sopravvissuta a Ditocorto e Ramsay, e ormai non ha più paura di guardare in faccia il Mastino e toccarlo. Lei era cresciuta ascoltando le ballate dell’amore eterno tra nobili cavalieri e belle fanciulle, ma la dura realtà le ha fatto capire che quelle non erano altro che storie; nonostante ciò anche lei, come Sandor, era tornata a credere nella possibilità di un loro “per sempre”.
Attinenza al bando: 5/5
- Sviluppo del “per sempre”: 3/3
"buffa cosa, il per sempre, quando non inizia mai ma finisce soltanto." Questa frase mi ha colpita molto e trovo che questo sia il “per sempre” più triste tra tutti: la storia tra Sansa e Sandor era già iniziata senza che loro se ne fossero accorti, ma alla fine non era mai arrivato il tempo di concretizzarla.
- Uso della limitazione: 1/1
Sandor Clegane, fuoco. Il fuoco è presente in varie declinazioni in questa storia: è l’incubo di Sandor, che gli impedisce di sciogliere le catene che lo legano a Joffrey e che segnerà poi la sua morte; ma rappresenta anche la forza di Sansa, quel fuoco che brucia nei suoi occhi di ghiaccio e che fa bruciare anche il cuore di Sandor. Inoltre, il fuoco ha causato le cicatrici sul volto di Sandor perciò credo che questo elemento si possa riconoscere, in una sorta di parallelismo, anche nelle cicatrici che il dolore e le lacrime hanno lasciato su Sansa, aspetto della ragazza che viene ripreso più volte nel testo.
- Uso del genere: 1/1
Angst. Genere centrato in pieno, non solo in quanto estremamente presente nella vita dei due personaggi, ma anche per quella felicità e quella libertà che desideravano e che forse avrebbero potuto avere se “fosse stato tempo”.
Gradimento personale: 5/5
Ho amato questa storia, infinitamente triste e profonda e altrettanto bella. Sarebbe stato bello se fossero riusciti a trovare un tempo per loro, anche perché questi due si meritano davvero un po’ di felicità.
Bonus: 0/1
Non hai usato nessuna delle coppie bonus.
Totale: 47,9/49

(Recensione modificata il 19/04/2021 - 08:09 pm)