Recensioni di dany the writer

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Recensione alla storia Non è un trattato di pace - 24/01/16, ore 18:57
Capitolo 1: Non è un trattato di pace
Ammetto all'arma bianca che non avevo mai letto una fan-fiction su Bastardi Senza Gloria, prima di questa che ho appena finito.
Ho visto il film in televisione e l'ho studiacchiato un pochino su TvTropes&Quotes, apprezzando quella chicca artistica che è Orgoglio della Nazione, però non lo conosco benissimo.
E ciò credo abbia influito un po' sulla lettura. Beninteso: ricordo il finale della storia e che cosa succede, nello stesso testo si fa riferimento al piano che nella storia originale ha successo e finisce con la morte dei nazisti come concordato, però vedere il tiratore scelto germanico come uno dei due narratori è un giro di vite interessante.
Non so se lo hai reinterpretato a bianco o se invece hai lavorato su delle possibilità attualmente offerte dal suo carattere già nel film, tuttavia risulta abbastanza onesto.
Nel senso: potresti credere che i pensieri che fa siano quelli di una persona reale, comunque vivente in un dato periodo storico e messa in una situazione particolare.
E' carino il modo in cui, grazie al cielo senza darci troppi pugni illustrativi sopra, tu giochi la carta della follia della guerra.
Come argomento affascina molto anche me, comunque i disordini legati ad essa sono un mio argomento di studio, ma solitamente la si pesa troppo rispetto alle sue effettive conseguenze nella vita reale.
Conseguenze che comunque non sono del tutto comprese perché su quest'argomento vi è stato un gran tacere lungo le due guerre mondiali ma deriva accademica a parte, mi è piaciuta la puntuta alla cosa e poi il ritorno alla trama concreta.
Sa di vero, ecco.
Ha il sapore di qualcosa che potrebbe effettivamente succederti; pensi per un mezzo istante e poi sei di nuovo alla tua vita reale, al momento nel quale esisti.

Emanuelle/Shosanna, dall'altro lato, personalmente non l'ho trovata proprio una grande co-narratrice.
Sarà perché in totale ha uno spazio più piccolo, eh, però sta a fornici un mini-pov e poi il tutto fa ritorno su Fredrick e sulla sua follia d'amore.
Senza quel mini-pov non potremmo sapere alcune cose che rendono le azioni del tiratore scelto non strambe ma appunto folli però mi chiedo come sarebbe la storia se non ci fosse quell'ingresso nella mente di Shosanna e tutto quanto ci venisse raccontato esclusivamente dal ragazzo protagonista del film basato sulla sua azione nel trespolo.

Chissà...

Bandierina verde meritatissima; il testo era sciolto, niente da dire, e lo si legge senza fatica ed in pochissimo tempo.
Però non è corto e non ci dice poco, il che è un pregio notevole! 

A leggerci presto!