Recensioni di Alaska__

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Recensione alla storia Linee Parallele. - 13/03/16, ore 13:46
Capitolo 1: Linee Parallele.
BuongiornoooH u.u
Mamma mia, quanto tempo che non recensisco una tua storia! E soprattutto, quanto tempo che non leggo una tua Everthorne, mi sono mancate un sacco!
Quindi, vedrò di impegnarmi tanto perché ci tengo a lasciare una bella recensione a questa storia che aspettavo di leggere da parecchio tempo!
Ti confesso che inizialmente mi stavo buttando su All of the stars, ma poi ho cambiato idea e sono passata da questa, un po’ perché in effetti la giornata era già iniziata fin troppo bene e dovevo rovinarla con un po’ di angst che mi lasciano sempre questi due (?), un po’ perché mi avevi già parlato di questa storia ed ero curiosa di leggerla.

Le linee parallele sono una metafora perfetta del rapporto di Katniss e Gale, tanto per cominciare. Vicini, ma mai abbastanza; vanno nella stessa direzione, ma sono destinati a restare separati, senza possibilità di contatto.
Anzitutto, ho davvero adorato il modo in cui hai presentato il tema centrale della storia: bellissima l’idea di inserire una scena in cui gli Hawthorne al completo sono alle prese con una lezione di geometria! (Tra l’altro, povero Vick, lo capisco; la geometria fa schifello pure a me e.e)
È un modo davvero carino per introdurre il tema; l’ho trovato anche piuttosto originale e molto realistico: quante volte capita di fare riflessioni profonde partendo da avvenimenti all’apparenza banali! E così accade qui: una semplice studiata diventa un modo, per Katniss, di riflettere sul rapporto tra lei e Gale; un rapporto che sta cambiando, sta crescendo con loro due.
A proposito della Babbea, mi è piaciuto molto come l’hai resa! L’ho trovata IC, nelle sue riflessioni e nel suo modo di rapportarsi all’amore, specialmente in quella sorta di “faccio non faccio”/”dico non dico” che è un po’ tipico del suo personaggio – insomma, diciamo che certe volte Gale è più “in fiamme” di lei, mentre Katniss non è molto aperta a parlare di certi argomenti. Una scena in cui l’ho trovata molto babbeosa IC è quella iniziale, in cui Rory - ♥ - prende in giro Gale e lei arrossisce! Mi ha ricordato molto le scene del libro in cui è alle prese con Peeta ferito e le sue semi-nudità (?) Insomma, Catnip con i masculi e l’amore non ci sa fare u.u

Una scena che mi è piaciuta un sacco è quella in cui Gale e Katniss fanno la gara di corsa! Mi è venuto un po’ il magone, mentre la leggevo, perché ho pensato a come sarebbe andata a finire la loro storia, quindi mi è salita un po’ di nostalgia!
Il loro modo di parlare, di interagire è molto IC, specie in quel discorsetto in cui si fa riferimento alle linee parallele: mi sono sembrati proprio il Gale e la Katniss dell’inizio della trilogia; lei che si stizzisce un po’ quando Gale non le dà ragione e lui che fa tutto l’orgoglioso, ma in fondo sappiamo che ha un cuore grande grande u.u

Bellissima anche l’immagine delle frecce come linee parallele! L’ho trovato un ottimo espediente per collegarsi alla seconda scena – tra l’altro, mi piace tanto l’idea delle “frecce di Panem” ispirate alle nostre frecce tricolore! E Gale pilota – come ben sai – l’ho adoro; ce lo vedo proprio come “acrobata”, è un lavoro molto “da lui”, un lavoro avventuroso, adrenalinico, ma soprattutto un lavoro che lo fa sentire libero!
Bello anche vedere come evolve il rapporto di Katniss e Gale negli anni, quindi i vari salti temporali mi sono piaciuti tanto! Ho trovato ancora una volta Katniss molto IC nella parte finale della seconda scena, quando sente quella rabbia che le monta dentro nel vedere l’esibizione in televisione. Anche nel libro ho notato molte volte che si arrabbia per motivi in cui magari non c’è da arrabbiarsi: è semplicemente un modo per esprimere la sua nostalgia e il suo rimorso, per come la vedo, ma non riesce a prendersela con se stessa, per cui si sfoga con questa sorta di rabbia immotivata. Quindi complimenti, perché è davvero in linea con il personaggio del libro! Potrebbe sembrare facile gestirla – in fondo tre libri sono dal suo unico punto di vista, per cui si ha l’impressione di conoscerla bene – ma in realtà è molto complicato, perché lei è un personaggio complesso. Davvero brava, l’hai gestita molto bene in questa storia!

I Jaley *_*
Aw, la scena finale mi è piaciuta tantissimo! Haley e Joel sono davvero dolcissimi! Come pensa Katniss alla fine, è vero, sono un po’ come lei e Gale da giovani, ma sono anche diversi: loro vogliono incontrarsi, e la situazione – di per sé – è anche molto diversa da quella in cui vivevano i genitori. Haley e Joel vivono nella pace, ma conoscono anche la guerra dai racconti di chi è più anziano di loro e forse hanno capito che la vita va presa così com’è e bisogna cogliere l’attimo! E poi si completano un po’ a vicenda: Haley è molto più briosa rispetto a Joel, nel senso che è più estroversa e ha meno peli sulla lingua, mentre il piccolo Hawthorne è un po’ più riservato; Katniss e Gale, invece, si assomigliavano davvero tanto e questo credo sia stato un altro problema nel loro rapporto c.c Eppure, non si sono mai separati del tutto: la fine della storia, con questo loro essere tanto vicini, ma non riuscire a toccarsi, lo dimostra: loro vorrebbero, ma non possono. Sono sempre stati frenati da qualcosa, vuoi dalla paura, vuoi dalle responsabilità che sentivano verso altri, vuoi semplicemente perché l’amore è una cosa difficile e la gente lo affronta in maniera diversa…
Insomma, davvero chapeau per come hai reso il loro rapporto: l’ho trovato non in linea con i personaggi della trilogia, ma di più u.u

La storia mi è piaciuta tantissimo! L’aspettavo e non ha deluso le mie aspettative; sono stata contentissima di averla letta e ti ringrazio per averla scritta.
Ormai Gale è tuo, si sente da come scrivi; come tuoi sono diventati anche gli altri Hawthorne e la stessa Katniss, che riesci a rendere davvero bene! Come ti dicevo prima, nonostante lei sia la protagonista e quella che conosciamo meglio, è forse quella più difficile da rendere perché è complessa… è molto umana, bisogna ammetterlo! Poi che sia una stronza spezzapandacuori è un’altra questione xD
Complimentissimi ancora!
Alla prossima,
Alaska. ~
Recensione alla storia il Ritorno della Cometa. - 30/12/15, ore 20:18
Capitolo 1: Prologo|Go, Catch a Chance;
Cucù *_*
Guarda un po’ chi c’è? ♥
Dunque, dunque, sono EONI che non recensisco una tua storia e EONI che proprio non recensisco su EFP. Occhei, sì, ho recensito una storia per lo scambio e basta, quindi sono ancora fuori allenamento. Ergo, probabilmente questa recensione sarà una totale accozzaglia di cavolate, però ci tenevo a passare. Innanzitutto ho un sacco di tue storie in arretrato, e poi mi sono resa conto che è già il 3O dicembre! Mi spiaceva troppo concludere l’anno senza passare a lasciarti almeno un’ultima recensione, all’ultima tua storia pubblicata.
Che poi le mie recensioni sono talmente lunghe che più che un regalo sono una disgrazia, ma whocccares

In ogni caso, ero troppo curiosa di vedere anche come sarebbero andate avanti le vicende legate alla cometa di Halley *_* E sono sconvolta dal fatto che ci sia solo una recensione. UNA.

Dunque, come già mi hai anticipato su Faccialibro, queste righe sono solo il prologo, però mi sembrano un ottimo avvio per la storia perché racchiude un po’ tutto: c’è il passato, con i vari accenni alle altre tue storie riguardanti la Cometa; c’è il futuro, con Haley e sua madre che si prendono per mano; e c’è lei, Haley, che è uno dei personaggi più legati alla cometa proprio in virtù del nome che porta ed è anello – insieme a Joel – che lega un altro passato e un altro futuro: il passato di Katniss e Gale, che sono stati separati per lungo tempo, ma proprio grazie anche all’amicizia che lega i due bimbi possono ricominciare ad avere un rapporto. E anche grazie al fatto che si salterebbero addosso a vicenda, ma taglio per non fare un torto alle Everlark convinte che poi vengono a cercarmi sotto casa. Ci terrei a vedere il 2016.

Mi è piaciuto molto il fatto che tu abbia anche parlato del libro di Katniss e Peeta; nonostante non siano una coppia da me molto gradita, ho sempre apprezzato questo lato della loro storia. Sono dell’opinione che scrivere – o in questo caso raccogliere – pezzi di passato sia un’ottima terapia, e mi è piaciuto molto che abbiano deciso di farlo insieme. Ho gradito molto questa decisione di inserirlo perché dimostri di essere molto coerente con ciò che è canon, e riesci ad inserire la tua storia senza stravolgere l’originale. L’ho notato anche in altre tue fanfiction, ma ci tenevo a dirtelo qui u.u

I pensieri di Haley riguardo alla madre sono molto dolci! Katniss è molto IC nel suo ruolo di madre non troppo coccolosa, e difatti apprezzo moltissimo il rapporto tra lei e Haley: mi sembra di avertelo già scritto in un’altra recensione, ma mi piace il fatto che sia… “spirituale”, ecco. Spesso i rapporti così, con poche parole e poche coccole, sono quasi più veri di quelli troppo affettuosi che spesso vengono dipinti tra madre e figlio nelle varie storie. Insomma: una Katniss troppo coccolosa sarebbe stata totalmente fuori di sé. E quindi adoro come l’hai dipinta nelle tue fanfiction sul futuro del Distretto 12 e dei suoi abitanti.
Belli anche gli accenni a Caleb e Prim; Haley non li ha mai conosciuti, eppure qui sono più vivi che mai e la trovo una cosa piuttosto realistica. Parlando per esperienza, è normale che una persona che non conosce parenti morti prima della sua nascita tenti di immaginarseli.
Ora sto immaginando Prim in veste di zia e mi viene un po’ il magone, ecco. Necessito un what if in cui c’è anche lei, ma credo sia difficile da scrivere senza stravolgere l’intera trama ç_ç

I pensieri finali sono la parte più bella, ma quanto è dolce Haley? Ormai mi sono affezionata a lei, storia dopo storia me la fai amare sempre di più *____*
Insomma, la recensione è un po’ corta e schifida, ma ci tenevo a farti sapere che anche questa storia – nonostante sia all’inizio – ha tutte le premesse per essere riuscitissima ♥ E anche se gli efpiani non recensiscono… beh, peggio per loro, non sanno che si perdono ù___ù
Spero di essere regolare con le recensioni; in ogni caso, cercherò di recuperare sempre il prima possibile perché voglio vedere cosa combineranno Haley, Joel e il resto della combriccola *O*
Un bacione e buon fine anno ♥
Alaska. ~
Recensione alla storia Goodnight, M'Lady. - 17/04/15, ore 19:44
Capitolo 1: Goodnight, M'Lady.
Sono riuscita ad arrivare, viva me *_*
Dunque, dunque, dunque, questa storia la lessi dal cellulare un po’ di tempo fa e… aw, la dolcezza, ricordo che mi sentii un po’ meno acida del solito!
Sarà che Rory e Prim iniziano ad entrare nella lista delle mie ship – dopo la Ganna mi stai convertendo anche a questa, non si fa, perché poi io fangirlo e quando fangirlo vado fuori di testa peggio del solito u.u
Innanzitutto, va fatta assolutamente una menzione d’onore alla fantastica citazione introduttiva. Tu non puoi citare il mio amato Game of Thrones e pretendere che io stia calma *_* Tralasciamo il fatto che sto leggendo i libri e con la serie sono bloccata alla seconda stagione, ma Gendry e Arya sono OTP e sono shippabilissimi anche nei libri, oltre che a farmi versare una marea di lacrime per motivi che non ti spiego per fare spoiler. (Tranquilla: strano, ma vero, al punto in cui sono arrivata sono vivi).
Insomma, fatta questa stupidissima premessa, passiamo alla recensione vera e propria, durante la quale potrò fangirlare ancora ed esprimere tutto il mio amore nei confronti di quell’adorabile cosino che è Rory.
La dolcezza della one-shot si sente già dalla prima frase, quando viene fatto l’accenno al codice che hanno creato Rory e Prim per comunicare e far sapere all’altro che uno dei due è lì. È una cosa adorabile, sarà che mi ha ricordato tanto i bambini che si inventano un linguaggio tutto loro per non farsi capire dagli altri. E in fin dei conti, Rory e Prim sono dei bambini, nonostante i loro dodici anni. Sono ancora piccoli, hanno tutta la vita davanti… eppure certe volte, leggendo la trilogia, mi capitava di dimenticarmene, perché sono entrambi dovuti crescere troppo in fretta. Il cambiamento che fa Primrose da un libro all’altro ne è la prova, così come il cercare di emulare il fratello di Rory – che, in fin dei conti, è un comportamento abbastanza fanciullesco, ma dolcissimo ♥
Prim chiese permesso prima di entrare con il suo solito sorriso timido; in quel momento Rory riuscì a sostituire per un istante il nervosismo con la familiare stretta allo stomaco che avvertiva ogni volta che lei lo passava a trovarlo di sua spontanea iniziativa. Ma aw, insomma. Mi è spuntato un sorrisino quando ho letto questa frase, perché è sempre tanto tenero leggere degli accenni alla grande cotta che Rory ha per Prim. Gli Hawthorne tutti innamorati delle Everdeen u.u Anche se Prim è meno babbea della sorella, quindi Rory deve considerarsi fortunato. xD
Gli accenni a Posy e Vick che non stanno bene mi hanno fatto stringere il cuore! Poveri piccini, oltre che per loro mi dispiace anche per Gale, Rory e Hazelle, che devono essere già abbastanza preoccupati per l’imminente Mietitura!
“Non c’è problema, mia lady” Awwww *__* Te l’ho già detto che ho amato come hai utilizzato il prompt nella storia? L’ho trovato davvero azzeccatissimo, poi ce lo vedo bene Rory che fa il gentiluomo pur di conquistare la donna amata (?) e Prim sì, è proprio una signorina sotto certi punti di vista, quindi ci sta benissimo come soprannome per lei (?). Insomma: è carina, gentile, educata, sensibile. Una lady nel vero senso della parola, anche se facendo il paragone con GoT mi viene da paragonarla più a Sansa, la sorella di Arya, che è molto dolce e pacata come lei ♥ Anche se poi inizierà a tirare fuori le palle, un po’ come Prim negli ultimi due libri. Davvero, dovremmo scrivere un cross-over GoT/Hunger Games. Gale e Finnick, ovviamente, saranno i cavalieri *_* *li abbraccia a caso*
Gli stava sorridendo. Uno a zero per il Re Rosso, palla al centro. Questa frase mi piaciuta moltissimo, sarà che ho trovato davvero cucciolo Rory che è tutto felice perché Prim gli sorride! Anche qui emerge molto la sua fanciullezza, nascosta sotto la sua solita espressione da “fighetto imbronciato” u.u [ - cit. di un certo Gale PapàdiJoel Hawthorne ]
E mi piace anche che tu abbia collegato questa storia con le tue precedenti, inserendo anche quei dettagli – che già amo, come ti dissi nelle altre recensioni – riguardanti il numero quattro e gli scacchi! Davvero, potrebbero sembrare cose da poco, ma secondo me sono dettagli abbastanza importanti per rendere un personaggio originale e umano. Ma tu sei bravissima a caratterizzare i tuoi personaggi e anche quelli di cui sappiamo troppo poco – come, per l’appunto Rory – e già te l’ho detto tante volte, però mi va di ripetertelo perché te lo meriti u.u ♥
Ma dall’indomani non avrebbero potuto più avere come unica preoccupazione quella di scegliere se muovere un pedone piuttosto che portare avanti l’alfiere. La mietitura, per i dodicenni, era come un rito di passaggio: il giorno prima eri un bambino, quello dopo un adulto. Non esistevano le vie di mezzo. Questa riflessione sulla Mietitura mi è piaciuta davvero un sacco, specialmente quel paragone con gli scacchi che Rory tanto ama. È intrisa di una verità sconcertante, troppo vera, troppo cruda. E se penso a cosa viene scritto nel libro riguardo al Giorno della Mietitura… beh, piango, sì. Quindi prendo il mio solito amico fazzolettino e torno da te :’3
*prende l’amico fazzoletto e si risiede sul divano*
”Andrà tutto bene” mi ha definitivamente uccisa *_* Oddio, adoro questa tendenza di Rory di voler proteggere Prim a tutti costi, cercando anche semplicemente di rassicurarla, prendendole la mano, facendole sentire che lui c’è, e vuole proteggerla. Il mio cuoricino di stracchino sta sciogliendo lentamente, mi sento come Olaf davanti al caminetto mentre Anna sta per morire. ♥ Vale la pena sciogliersi per certe storie, insomma :’D
“…Glielo dovrei, dovrei badare a loro per lui, ma io non ne sono capace” Quanta tenerezza racchiusa in un corpicino di dodicenne *____* Ho letteralmente amato questa parte, in cui Rory riflette e si dice che vorrebbe essere come Gale, per proteggere i suoi fratellini e sua madre, per essere un uomo proprio come il suo fratellone e come lo era suo papà *^* No, dai, io Rory me lo sposo. *lo soffia ad Eileen e lo porta via* Ormai è risaputo che io adoro gli sbruffoncelli che cercano di emulare i fratelli più grandi (?) *Ogni riferimento a lenticchie dagli occhi verde azzurrino e i capelli più rossi di un fuoco è puramente casuale*
La scena in cui Prim scoppia a piangere, ma cerca di farsi forza mi ha tanto intenerito. E il modo in cui sussurra che Katniss e Gale faranno qualcosa per proteggersi a vicenda mi ha stesa, perché lo ha detto come se non ne fosse sicura, come se sapesse già che l’indomani sarebbe stata estratta. Cerca di appigliarsi a qualcosa, dandosi delle convinzioni, ma Prim sa, nel profondo del cuore, che non si può sfuggire alla Mietitura, che Gale e sua sorella sono in pericolo perché hanno troppe nomine, e che lo sono anche lei e Rory nonostante ne abbiano solo una.
… volevo esprimere un concetto in modo figo, ma ovviamente ho fatto un pastrocchio, come al solito.
“In fondo noi Everdeen e voi Hawthorne siamo una sorta di squadra, no?” Oh, che cosa dolcina *_* Sono felice che tu abbia inserito questo dettaglio, perché molta gente dimentica il patto fatto da Pandiss e Galeotto prima di Hunger Games, quando giurarono di proteggere le loro famiglie a vicenda. E quel patto me li ha fatti shippare, ma dettagli *_*
“Tu non saresti la mia famiglia” la corresse poi, “Saresti la mia lady.” *Finnick la porta via con una barella*
ODDIO. Che cuccioli *_* Questa parte è bellissima, e il modo in cui Rory dice questa frase è troppo… troppo… troppo asdfghjkl [ Passami il termine, suvvia ù.ù ]. È davvero un ometto dolce dolce, questo Hawthorne u.u
Sì, sto fangirlando e non mi escono più cose serie, ma tu ormai sai che io e le cose serie non andiamo d’accordo!
Comunque, ho apprezzato tantissimo anche la fine, con quel rimando alla palla al centro e Rory che guarda Prim tutto compiaciuto, felice perché sa di averla fatta sorridere. Ed è bellissimo vedere come prende a cuore la sua lady perché fa credere che l’amore vero esista, che l’amore provato tra ragazzini così giovani sia quello più puro e più dolce *_*
E insomma, come sempre hai fatto un lavoro splendido ♥
Ho adorato tutta la storia, dall’inizio alla fine, e la pucciosità dei due protagonisti non ha fatto altro che far aumentare tutta la tenerezza.
Spero che scriverai ancora su questi due, perché li riesci a muovere davvero benissimo *_*
Ancora mille e mille complimenti ♥
Alaska. ~
Recensione alla storia E se il cielo scompare - 10/04/15, ore 21:40
Capitolo 2: Rainy days •
Ciao! Eccomi qui per recensire la tua storia :D Come avrai notato, recensisco primo capitolo e prologo insieme, poiché quest’ultimo era molto breve e non presentava del tutto i personaggi, quindi ho preferito leggere anche il primo, più copioso e più descrittivo, di modo da poter scrivere una recensione altrettanto corposa u.u

Alcune parole che ti vengono in mente se pensi a questa storia
Cielo: sarò banale, ma la prima parola a cui ho pensato è questa. Un po’ perché c’è un richiamo anche nel titolo, un po’ perché mi piace come hai introdotto questo capitolo, con le riflessioni di Tim sul cielo. In particolare, mi sono molto piaciute le descrizioni accurate dell’inizio, in cui lui ci fa sapere che al Distretto 8 piove spesso.
Poi, trovo che il cielo in sé abbia un che di poetico, quindi non vedo l’ora di sapere come svilupperai la storia con questo tema di fondo *_*

Tessitura: okay, forse anche questa parola è banale… però ho dovuto inserirla perché ho visto che sei stata molto accurata nella descrizione del lavoro, del modo in cui al Distretto 8 portano il pane a casa.
A dire il vero, mi piace proprio che il protagonista venga da questo Distretto perché è molto ignorato nel fandom (io stessa che ho millanta OC ne ho pochissimi qui e solo uno a cui sono piuttosto affezionata xD). Trovo molto bello leggere storie nel fandom in cui ci si concentra soprattutto su Distretti poveri e ignorati perché sono molto più originali, visto che bisogna proprio inventarsi tutto il modo di vivere di essi.
Ecco, mi è piaciuto molto come hai descritto l’Otto; in particolare vedo che sei stata anche molto fedele alla descrizione che dà Katniss nel libro, ossia di un Distretto con dei palazzoni fatiscenti. Davvero, sotto questo punto di vista “geografico e lavorativo” sei stata molto accurata, quindi i miei complimenti :D

Buio: forse questa è un po’ meno banale e più difficile da spiegare, ma vedrò di farmi capire, anche se spesso faccio dei ragionamenti contorti.
Mentre leggevo avevo proprio questa sensazione, come di oscurità… non in senso negativo, ci mancherebbe, ma proprio dei sentimenti del protagonista e della descrizione del Distretto. Insomma, Tim all’inizio ci rende edotti del fatto che al Distretto 8 piove spesso, quindi dev’essere un posto in cui il sole si vede molto di rado, e, inoltre, l’Otto è anche uno dei Distretti più poveri e più rivoltosi, quindi il “buio” si vede anche negli animi delle persone – in questo caso di Tim, che è costretto a lavorare nonostante la giovane età e non ha praticamente svaghi.
Inoltre, il buio ci rimanda anche al prologo, dove Tim scopre di essere approdato in un’Arena sotterranea. Tra l’altro, non vedo l’ora di vederla *_* Devi sapere che ho un debole per le Arene, quando leggo delle edizioni passate, mi piace sempre vedere cosa si inventano i fanwriter *O* E poi, questa è la cinquantaseiesima edizione, quindi tanto love per lei ♥

Frase che ti è piaciuta di più
Non ho il coraggio di chiudere gli occhi neppure per un secondo, nemmeno quando la luce si propaga facendoli lacrimare e un forte odore di bruciato e muffa mi investe in pieno.

Mi ha colpita particolarmente questa citazione, mentre davo una seconda rilettura per preparare bene la recensione.
Diciamo che è la frase che dà il via al tutto: all’Arena, agli Hunger Games, ma, soprattutto, alla paura del protagonista.
La cosa che più mi è piaciuta è stata proprio quel non ho il coraggio di chiudere gli occhi perché mi ha trasmesso tutto il terrore del ragazzo, la sua paura di essere già attaccato, nonostante i Giochi non siano nemmeno iniziato. Ci ho visto anche un altro significato; magari non è quello che intendevi, ma non ho potuto fare a meno di pensarci.
Siamo agli Hunger Games, i Giochi della morte, quelli in cui vince solo uno e altri ventitré innocenti muoiono per un… capriccio, nient’altro. E in questo insistere nel voler tenere gli occhi aperti ho visto una specie di auto- rassicurazione del protagonista: se tengo gli occhi aperti e vedo la luce, vuol dire che sono ancora vivo.
In poche parole, ho deciso di citarti proprio questa parte perché è quella che mi ha fatto riflettere maggiormente – ma anche gran parte del primo capitolo mi ha dato modo di pensare.
E poi, la luce è importante in quest’Arena, considerato che saranno tutti e ventiquattro in un luogo sotterraneo: potrebbe essere l’ultima occasione, per lui, di vederla.
Insomma, mi sono già affezionata a questo tapino xD

L'emozione che hai provato leggendo
Questa è una parte molto difficile per me. Non so mai che emozione mettere, perché sono sempre molto empatica nei confronti dei personaggi e tendo a provare tante emozioni in un colpo solo. Non piango mai, ma non so mai definire cosa provo. xD
Anche in questo caso, infatti, ho provato tante cose diverse: dall’ansia del prologo, nel vedere questo poveretto che va incontro alla morte, fino ad una sorta di… non so, ma nel primo capitolo ho provato qualcosa di molto positivo, legato ai protagonisti che mi stanno già piuttosto simpatici!
In generale, credo di aver provato una grande curiosità. Penso sia comprensibile, visto che siamo all’inizio della storia. In particolare, sono curiosa di vedere come sarà questa edizione degli Hunger Games, come saranno gli scontri e, soprattutto, vorrei sapere altro su Tim e Sam, che già mi piacciono tanto *_*

Personaggio che più ti ha colpito
È presto per dirlo: siamo ancora all’inizio della storia, quindi non conosco bene nessuno di loro, nonostante i due maschietti presentati per la maggior parte mi stiano molto simpatici.
Forse, quello che più mi ha colpito è Tim, ma lui e Sam si giocano molto questo posto. Non so, mi sembra un ragazzo… semplice. È normale, insomma, o per ora mi è parso così: un normale ragazzo di quasi diciotto anni, per quanto possa esserlo la vita di un papabile tributo, costretto a lavorare.
È raro trovare personaggi semplici, con una vita quasi normale e pochi drammi nel passato. Sarà che io tendo sempre al dramma, quindi ho un debole per i protagonisti di questo tipo. E quindi Tim mi è piaciuto anche per questo ♥

La cosa che più ti ha incuriosito e su cui vorresti sapere di più
Gli Hunger Games. xD
Il prologo mi ha incuriosita tanto, ora voglio sapere com’è l’Arena, chi saranno gli avversari del protagonista, se lui si offrirà volontario, sarà estratto, se vincerà, se morirà… insomma, non vedo l’ora di leggere la parte ambientata nell’Arena *___*

Varie
Innanzitutto, adoro la canzone che hai messo all’inizio di entrambi i capitoli. È una delle mie preferite degli Imagine Dragons e l’ho sempre abbinata a Finnick, quindi ricevi tante stelline-punti anche per questo (?)
Puuuoi, di solito le storie in prima persona non mi fanno impazzire, ma tu la stai gestendo molto bene, secondo me *_* Secondo me è quasi più difficile che la terza, quindi brava u.u L’ho trovato anche piuttosto coinvolgente.
La descrizione del Distretto 8, come già ti ho detto, mi è piaciuta tanto e sono molto curiosa di vedere come proseguirà la storia, se ci saranno già gli HG da subito, se il nostro protagonista vivrà o morirà (?)
Ah, poi sembrerò stupida, ma quando ho letto il nome del protagonista ho pensato subito a Leandro del Mondo di Patty. Aiuto, ahahah :’D

Niente, per concludere, questa storia mi sta piacendo; devo ancora conoscere bene i personaggi, ma ora come ora mi piacciono perché sono teneri ♥
Ancora complimenti e alla prossima,
Alaska. ~
Recensione alla storia Nur Erinnerungen. - 02/04/15, ore 14:22
Capitolo 2: O2. | I'm coming back.
[ Strateghi in erba – iniziativa a cura del gruppo Facebook The Capitol ]

Buongiorno!
Eccomi qui anche da te :3
In realtà sarei voluta passare ieri sera, ma ero mentalmente instabile e – piuttosto che lasciarti una recensione frettolosa e abbozzata – ho preferito scriverti oggi qualche riga di commento per dirti cosa ne penso della tua storia!
A tal proposito, recensisco il primo, vero capitolo poiché – se non sbaglio – il prologo lo avevo già letto in occasione di un’iniziativa di lettura fatta tempo addietro nel gruppo :3
Parto quindi con lo schemino; mi scuso fin da subito se risulterò noiosa!

Le prime tre parole che ti vengono in mente se pensi a questa storia
Dolore, vuoto, cambiamento.
Devo dire che non è stato difficile trovarle; più complicato sarà spiegare il perché le ho scelte – complicato sia per me che per te perché devi sorbirti tutte le seghe mentali che mi faccio quando leggo una storia e tento di capire la psicologia dei personaggi :3

Dolore: questa non credo sia difficile da spiegare.
Sono passati ormai tre anni dalla rivolta, Gale ha ventidue anni ed è un soldato… si potrebbe pensare che si sia rifatto una vita, ma no: Gale porta ancora le cicatrici della Rivolta, ha ancora il marchio della guerra stampato addosso e, soprattutto, non riesce a dimenticare Katniss.
Come amo ripetere, purtroppo esistono due tipi di ferite: quelle fisiche e quelle dell’anima. Ma se le prime fanno male e – se si è fortunati (lol, allegria) – passano, quelle interiori ci mettono un po’ di più. E, in effetti, il Gale della tua storia fa proprio fatica a lasciarsi indietro la sua vita passata. Ci sono tante cose che lo addolorano: la perdita della sua vecchia vita, i ricordi della guerra, il fatto che non riesce più a risollevarsi… e soprattutto Katniss, che lui non riesce a dimenticare – cosa comprensibile: non si dimentica mai la persona che si è amata per tanto tempo.

Vuoto: questa parola probabilmente stona un po’ con quella precedente; infatti, se c’è dolore non c’è vuoto. Anzi, io sono dell’opinione che il vuoto proprio non esiste, sia a livello fisico che mentale – e qui mi trovo d’accordo con Cartesio, filosofo da me abbastanza odiato. Ok, basta parlare di scuola, non voglio traumatizzarti con quello che studierai in quarta liceo.
Dunque, dicevo, durante la lettura ho avvertito proprio questo senso di vuoto, sì. Più che di vuoto… non saprei nemmeno definirlo, perché, come già ti ho scritto, secondo me non esiste. Forse, però, è la parola che ci si avvicina di più; ho avvertito una specie di… assenza, ecco tutto.
Assenza di affetti: Gale è al Distretto 2, da solo, la sua famiglia è via, così come la ragazza che ama. E quindi c’è proprio questo vuoto di amore – o meglio, lui ha ancora tutti i suoi fratelli e sua madre che gli vogliono bene e lui ne vuole a loro, ma sono lontani, e avere vicino chi si ama è un conto, ma averlo lontano è un altro.

Cambiamento: dai, credo che anche questa sarà facile da spiegare.
Gale è cambiato. Si percepisce tra le righe. Non è più quello della trilogia, il ragazzo che abbiamo imparato a conoscere nei libri della Collins; o meglio, è lui, fisicamente è lo stesso, ma caratterialmente è abbastanza cambiato: è ancora un ragazzo introverso e silenzioso, ma perseguitato dai demoni, che fa fatica a legarsi alle altre ragazze perché ogni minima cosa gli ricorda Katniss o – peggio – Peeta.
E non solo lui, ma è cambiata anche la sua vita: prima viveva al Dodici, con la sua famiglia, aveva il difficile compito di aiutare Hazelle a mandare avanti la cascina (-cit. che forse non è nemmeno così, ma dettagli, in fondo lo sanno tutti che io sono l’emblema dell’ignoranza) e non aveva una vita facile, ma perlomeno sapeva qual era il suo posto nel mondo e aveva i suoi cari e Katniss accanto. Adesso, invece, abita in un altro Distretto, con facce da lui ormai conosciute, ma che risultano comunque sconosciute e alle quali sembra non essersi affezionato molto, come hai sottolineato verso la fine, quando hai utilizzato tre puntini di sospensione prima della parola “amici”, come se Gale non fosse convinto di quel suo pensiero.

Scena preferita
Uhm… credo quella con la Paylor. Non so perché; credo mi sia piaciuto come hai dipinto i pensieri di Gale in quel frangente, o forse sono io che sono stronza e amo l’angst, quindi il ritorno dei “demoni” di questo cuccioletto è diventata la mia scena preferita.
In generale, ho apprezzato la parte in cui lui ha tutti questi piccoli flashback che gli riportano alla mente la sua vita di prima, ma anche la Rivolta, la paura e l’odio.

Frase che ti ha colpito maggiormente
No, Gale ne era certo, non ce l’avrebbe fatta ancora una volta nel 12. Eppure, lo sapeva per esperienza, il dolore era meglio del vuoto assoluto. Gli permetteva pur sempre di provare qualcosa.

Questa credo sia la mia frase preferita!
L’ho trovata molto vera, ecco. Credo anche io che provare dolore sia comunque meglio di provare il nulla – infatti molte persone con problemi si infliggono sofferenze fisiche per ricordarsi di essere vivi… okay, ora la smetto di tirare in ballo cose angst xD
No, a parte gli scherzi – quello che ti ho scritto su è vero, però u_u – quando l’ho letta non ho potuto fare a meno di pensare che Gale voglia vivere questo dolore solo per ricordarsi di essere vivo.
Masochista, il fanciullo. *lo patta*
Però è una frase che mi ha colpito perché è molto realistica – ti dicevo, appunto, che molti ambiscono a provare dolore proprio per non sentirsi del tutto vuoti.

Personaggio che ti è piaciuto di più
Beh… non c’è molta scelta! xD
Direi proprio il buon Gale! (Anche se avrei potuto citare la Paylor; gran donna u_u)
Dunque, Gale mi è piaciuto; indubbiamente non è proprio il Gale del libro perché siamo in un contesto post!Rivolta – questa cosa si nota maggiormente nella prima parte, quando parla con Artemis… lì l’ho trovato molto diverso… crudele, quasi, come se volesse mollarla solo perché ha gli occhi azzurri e immaginare, in questo modo, di fare male a Peeta (?)
Per il resto, però, l’ho trovato abbastanza umano: ha diverse cose del Gale di prima – come già ti dicevo – ossia l’introversione caratteristica del lui del libro, però, appunto, è ancora sconvolto dalla guerra e si comporta di conseguenza, chiudendosi ancora di più in se stesso, facendo fatica a trovare una ragazza che gli piaccia davvero perché è ancora preso da Katniss – come se quella falsa panda se lo meritasse, poi -.- *la picchia* Sì, io sarei per l’Everthorne, ma a volte ucciderei Pandiss per il modo in cui ha fatto soffrire questo povero cucciolo - *gli fa cioppi cioppi* - e anche quella povera anima di Peeta che la deve sopportare per tutta la vita. Poverino. Accenderò un cero per lui. #prayforpeeta
Cazzate a parte, ti dicevo che Gale l’ho trovato abbastanza lui e anche abbastanza in linea con il contesto.

Varie ed eventuali
Mi spiace se qui sarò veloce, ma devo correre dalla Nonna e in caso tu non sappia chi è… è La Nonna, quella più cattiva del mondo (ma a cui io voglio tanto bene ♥) e che usa il battipanni per picchiare Gale u.u
Dunque, sì, eviterò di essere molto prolissa.
Allora, parto dalle cose semplici (?). L’impaginazione mi piace abbastanza, magari ti consiglierei di giustificare il testo così da renderlo un po’ più uniforme :3 Di solito, con i font abbastanza grandi come nella tua storia mi piace vedere il testo bello compatto (?), ma questo ovviamente è un consiglio spassionato; per il resto, l’impaginazione mi piace, non è troppo complicata e secondo me quelle semplici sono le migliori. Ah, anche il banner è carino! Mi piace tanto la scritta che hai usato *O*
Poi, la storia scorre via piuttosto bene; non mi sembra di aver trovato errori di battitura o orrori grammaticali, quindi sotto questo punto di vista hai fatto un ottimo lavoro :3
Per quanto riguarda lo stile, l’ho apprezzato; non è troppo complicato o azzardato, è abbastanza semplice e hai descritto bene soprattutto i pensieri di Gale.

Tra dieci minuti devo scappare, quindi la recensione finisce qui!
È stata una lettura piuttosto piacevole e il capitolo mi è piaciuto! :D
Adoro il nome che hai dato all’amico di Gale, comunque; devi sapere che io e i nomi che iniziano con Nic/Nik/Nico/Niko andiamo a nozze, li adoro, sia in altre lingue che in italiano.
Ah, e il titolo mi garba, il tedesco è la mia materia preferita – forse anche la mia lingua preferita in assoluto – e sono assolutamente innamorata della Germania (*coff* e dei tedeschi, sto rivalutando i biondi *coff*) per cui pollice in su! Anche io ho un paio di storie con dei titoli in tedesco; è una lingua ingiustamente bistrattata, solo perché è difficile. (Che poi, a livello di pronuncia è più difficile l’inglese, ma dettagli) #prayforgerman
Niente, dopo quest’ultima cazzata ti saluto!
Alla prossima!
Alaska. ~