Recensioni di shilyss

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Becoming Jane - 06/08/23, ore 20:06
Capitolo 1: Becoming Jane
Cara Music,
ma questa idea è deliziosamente geniale e la sto amando moltissimo! Jane Austen è una personalità affascinante – c’è anche un altro film sulla sua vita, in cui recitano insieme due attori protagonisti di tutti i miei aesthetic, Jane Austen e io mi pare si chiami, che rende bene la personalità arguta della scrittrice e che ho ritrovato nelle tue righe. Jane è consapevole della propria utilità e del proprio valore, tanto da sfruttare la sua tranquilla esistenza divisa tra la campagna inglese e le visite tra vicini e la stagione londinese per compiere atti di spionaggio per conto di Crowley che hanno, per lei, il solo scopo di essere spunti per il suo unico obiettivo e interesse vero: lo scrivere romanzi, attingendo da alcuni dettagli della realtà per trasformare il proprio mondo interiore in qualcosa di immortale.

Mi piace che Jane Austen abbia così fiducia in sé stessa, mi piace quella pagina bianca che ritorna più volte nella shot e mi piace anche il fatto che Crowley continui a pensare a lei come a una diabolica, subdola spia e ignori totalmente la vena artistica che la renderà grande, anzi, grandiosa. E il bello è che Jane ignora Crowley, né sente il bisogno di condividere con lui se non lo stretto indispensabile. Mi è piaciuto moltissimo anche il contrappasso che ne nasce, dove il perfido Woodhouse si trasforma nella graziosa Emma Woodhouse – forse una delle protagoniste di Jane meno amate, ma con una crescita personale tra le migliori del suo ricco parterre.

Sulla scrittura sempre bella, sempre fluida, sempre scorrevolissima e piacevole, non dico nulla se non che l’ho adorata, ma questo è quello che accade quando ti leggo sempre! Passando a Crowley, adoro il fatto che passi così graziosamente sui dettagli della carta e che non abbia idea dell’altro talento di Jane. Insomma, è un piacere leggerti anche su questo fandom e lascia che ti dica che il titolo è geniale, soprattutto rispetto al contesto, al senso della storia! La storia è bella, tu sei brava, anzi, bravissima e io ti auguro di concludere splendidamente questa serata!
Un abbraccio forte forte,
Shilyss
Recensione alla storia Di brace e di vento - 11/03/22, ore 18:29
Capitolo 3: Assenza
Cara Gladia,
torna il tema dell’abisso in cui Azipharale precipita – un abisso che è specchio di quello della perdizione e della ribellione di Crowley e di come tutto, anche il bene e il male, possano essere relativi - ma che qui è visto anche come un abisso dei sentimenti, una caduta in un sentimento ingestibile e incontrollabile, che sfianca ancorché l’angelo è solo, privo delle ali, vincolato tramite delle catene che feriscono il corpo – e il legame, naturalmente, è Crowley: più lui si allontana, più Azipharale soffre perché i vincoli si stringono e feriscono e soffocano – che splendida immagine, che hai creato. Sembra di vederlo soffrire davvero e non posso fare a meno di pensare ad alcune delle tue bellissime opere disegnate. Il problema dei legami che vincolano Azipharale sta nel fatto che non vuole strapparli, non vuole né può slacciarli. Così l’angelo rimane vittima di una tortura eterna, che non è mai letale, ma che lo lascia sospeso in un’agonia straziante, irrisolvibile, come quelle domande a cui lui vorrebbe dare una risposta, quei perché che non hanno risposta se non nell’assenza. Non so che altro dire se non che scrivi delle poesie meravigliose e intense. Ti faccio i miei più sentiti complimenti, davvero.
Un abbraccio,
Shilyss
P.S.
Poi vabbé, la colonna sonora di questa recensione è la ost de “Il Corvo”, quindi adesso sto con i lacrimoni!
Recensione alla storia Di brace e di vento - 11/03/22, ore 18:05
Capitolo 2: Vento
Cara Gladia,

Avevo già letto questa bellissima poesia – non saprei descriverla davvero in altro modo – e trovo sia bellissima. Il punto di vista è quello di Azipharale, che osserva e ammira l’altra sua metà, Crowley. E il modo in cui presenti il demone, giocando con i suoi colori – il giallo degli occhi, la chioma rossa, la similitudine tra il fuoco e l’aria che creano incendi – è splendido. L’origine angelica del demone è esaltata dai “cieli stellati riflessi nel suo viso”, la componente più oscura nello sguardo nascosto, che viene però bilanciato dalla bellissima immagine del demone che giunge col cuore tra le mani, che nella nostra letteratura ha un preciso significato. Ne emerge una figura demoniaca ammantata di indubbio fascino, ma anche di struggente, umana tragedia.

Le riflessioni di Azipharale, voce narrante della poesia, sono ricche di rimandi alla questione della passione per come la intendevano i latini. Era Seneca, nel De ira, a dire che l’uomo dovrebbe evitare di lasciarsi trascinare dalle incontrollate passioni in favore di una via mediana, di una continenza delle passioni in favore della ragione. È quello che cerca di fare per una vita intera Azipharale. Lui cerca la quiete, ma Crowley è il fuoco e lui ne è attratto. Tuttavia, proprio come Icaro che vuole avvicinarsi al sole e si brucia, cadendo irrimediabilmente nel mare, Azipharale sa che la vicinanza, il contatto con la sua anima gemella (perché questo sono) è letale e terribile. E se il dolore per Crowley è infitto nella caduta e nel fuoco infernali, per il riflessivo angelo sono i ricordi e la nostalgia a fare male. Un’altra similitudine bellissima, quella dei libri, chiude la poesia, ma poiché parliamo di creature ultraterrene e al di fuori del tempo per come lo intendiamo noi, c’è ancora un luogo dove possono incontrarsi e quel sei ancora qui è struggente – e che sia nella memoria o davanti a lui, nel cuore o di fronte non ha importanza. Complimenti di cuore, mia cara, hai scritto una perla.
Shilyss
Recensione alla storia Looking through your eyes - 02/03/22, ore 18:24
Capitolo 1: Looking through your eyes
Luce del mio lunedì, ma anche del mio mercoledì!

Hai fatto benissimo a scrivere questa storia, perché è davvero tanto, tanto bella e struggente, a tratti lirica. Gli occhi e la prospettiva dell’altro, attraverso cui comprendiamo ciò che ci circonda e noi stessi, sono il tema cardine di un racconto che ripercorre la storia del mondo, dalla creazione all’apocalisse. Azipharale e Crowley, meravigliosi opposti l’uno dell’altro, si ritrovano guardandosi, frequentandosi, condividendo i momenti essenziali delle loro esistenze ultraterrene. Attraverso la diversa prospettiva di Azipharale, per esempio, Crowley ha imparato a vedere il mondo, ha ottenuto una conoscenza irrinunciabile.

L’uno per l’altro sono anche la luce, il faro che rischiara la via, il motivo per apprezzare una creazione fatta di piccole cose che vanno condivise, ché altrimenti nessuna cosa, nemmeno il potere, ha davvero senso. Poi, ovviamente, per ragioni che ben conosciamo questa comunanza diventa un’alleanza sempre più necessaria e aggrovigliata, fino all’apocalisse che pone l’angelo e il demone di fronte a una scelta obbligata. Anzi, Azipharale, dato che per Crowley tradire è qualcosa di connaturato alla sua anima demoniaca. Ho amato che la scelta di vivere un noi sia interpretata come una mossa dettata dalla cura di sé stesso da parte dell’angelo, che antepone i propri desideri, il proprio bisogno di vivere insieme al suo amore, all’amore verso la divinità – posto che le due cose non coincidano secondo qualche ineffabile piano.

E la dolcissima chiusa, di loro due finalmente liberi, finalmente persi in una quotidianità fatta di piccole cose – ma le piccole cose sono quelle importanti, in fondo, è stata un balsamo a lenire una giornata che prima finisce meglio è. Dicevo, all’inizio della recensione, che questa shot è lirica e particolarmente ispirata – trovo sia una delle più belle tue. La scelta della canzone che fa da colonna sonora alla shot è azzeccatissima e struggente, le frasi finali, con l’unione delle due anime millenarie che diventa anche un’unione passionale, di corpi, è descritta con grandissima eleganza, i riferimenti ai seimila anni trascorsi insieme perfetti. Insomma, Bennina mia, che piacere leggerti! **
Un abbraccio forte forte,
Shilyss
Recensione alla storia Fra i due litiganti, vince lo stomaco. - 21/02/22, ore 16:51
Capitolo 1: Fra i due litiganti, vince lo stomaco.
Cara Luce del mio Lunedì!
Ho quasi finito di lavorare, sono imbottita di caffè e finalmente sono qui, a concedermi qualche istante di dolcezza con i tuoi ineffabili. Mi compiaccio enormemente quando leggo le Au ben fatte come questa, perché con pochi tocchi hai strizzato l’occhio al canone, come Crowley che ha paura di volare perché teme di cadere (perfetto) o la pigrizia (che è un vizio e che ben si accosta a un demone, sebbene qui sia in forma totalmente umana) regni sovrana anche di fronte al “miracolo” della neve o alle tentazioni che la fortissima intesa fisica esistente tra i due fa scaturire, per la nostra gioia, naturalmente. D’altro canto, Azipharale si emoziona di fronte alle bellezze del creato pur senza essere troppo dolce, anzi. Un po’ perché è un dentista (figura di tutti abbiamo paura, io per prima), un po’ perché conosce il suo bel pollo dalla cresta rossa (oggi va così, la demenza regna sovrana), sa come prendere Anthony, sa come placarlo – riguardo alle piante – e anche come stuzzicarlo.

I comprimari sono presenti solamente sullo sfondo, ma si intrecciano bene con la vicenda. L’immagine di Gabriel che si occupa delle piante – viziandole, chiaramente, sono d’accordo con Crowley – non me la toglierò praticamente più di dosso – ma l’altro elemento caratteriale che il Crowley di questa dimensione condivide con quello originale è la sfiducia nel prossimo, l’essere guardinghi e malfidati rispetto agli altri e alle loro abilità o volontà. Fortuna che a mitigare e a bilanciare questo aspetto ci pensa il buon Azipharale, sia riuscendo a distoglierlo dalla routine con una vacanza dove, personalmente, vorrei andare anche io tipo domani, sia approfittandone per delle serate descritte con eleganza, ma che lasciano il segno e ci fanno immaginare e sognare. Sempre contentissima di poter approfittare della mia dose di Bennina settimanale, ti mando un caro abbraccio.
Shilyss :)