Recensioni di Mary Black

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Davanti allo specchio - 10/12/23, ore 15:30
Capitolo 1: Davanti allo specchio
Ciao, cara!
Eccomi qui per lasciarti la recensione che hai vinto classificandoti al primo posto nella All Together Challenge!
Sono stata molto contenta che tu mi abbia proposto questa storia. Normalmente Narcissa (e in generale tutta la Old Generation, ad eccezione di Sirius) non attira troppo la mia attenzione, ma, sapendo che a te piace molto come personaggio, ammetto che ero curiosa di leggere qualcosa di tuo su di lei. E sono rimasta molto, molto soddisfatta.
L'introspezione che hai fatto di Narcissa è, a mio parere, perfetta: figlia obbediente, moglie impeccabile, madre devota. Convinta che per essere perfetti sia necessario anche essere vuoti (questo concetto mi ha messo i brividi, l'ho trovato incredibilmente azzeccato!). E poi il crollo, la caduta, niente può scuotere di più una madre che un figlio in pericolo, ed è mentre mente guardando la morte (Voldemort) negli occhi che si sente di nuovo viva, e umana.
Mi è piaciuta particolarmente la parte centrale, con quelle parentesi che sembrano racchiudere, oltre che la verità, i pensieri con cui lei fa fatica a riconciliarsi ("Bellatrix no, Andromeda quasi. Lucius sì, Draco quasi. COme fenice sì, come donna quasi"). Sono impazzita per tutti questi parallelismi, li ho trovati davvero ispirati.
Un altro aspetto che mi ha sorpreso è che sei andata oltre. Normalmente nelle storie su Narcissa la si vede descritta o come algida, perfetta e convinta, o come insoddisfatta della propria vita ma anche troppo "debole" (o forse semplicemente abitudinaria) per cambiarla. Nella tua, invece, Narcissa pensa che è stata perfetta e non vuole esserlo più. Un bel colpo di scena! Ho adorato il modo in cui reagisce allo sbigottimento di Lucius (la cui prima preoccupazione non è perdere lei, ma "che cosa dirà adesso la gente"), scoppiando a ridere, una risata scomposta, poco elegante, non da lei, ma che proprio per questo le piace e non le sembra affatto sbagliata. Mi è piaciuto questo desiderio di reinventarsi, anche se ha perso quarantadue anni ("quarantadue anni di sfortuna", che bella immagine!), e il finale, così aperto e carico di significati, con lei che conta e si mette a gridare. Una valvola di sfogo, un nuovo inizio, ma anche un urlo di rabbia che sa un po' di disperazione per ciò che ha perso e non può più tornare. 
Questa storia mi è davvero piaciuta un sacco. Anche lo stile che hai scelto l'ho trovato perfetto, semplice ma piuttosto tagliente. Diretto, senza fronzoli, arriva al lettore senza filtri e senza sconti. Non vedo l'ora di leggere altro di tuo su di lei e, perché no, anche sulle altre sorelle Black!
A presto!

Un bacio,
Mary
 
Recensione alla storia L'ultima fiala di Amortentia - 29/11/23, ore 18:06
Capitolo 1: L'ultima fiala di Amortentia
Ciao, cara!
Ti lascio qua il commento che ho scritto per la All Together Challenge!
​Questa storia è decisamente la mia preferita. L’ho trovata splendida, in ogni parola ben studiata, nella struttura circolare, nel titolo (che ho trovato perfetto e molto, molto incisivo, quasi fatalista!), persino nella forma e nell’impaginazione.
L’aspetto che ho apprezzato di più è come l’autrice ha scelto di rendere gli effetti dell’Amortentia, che rende Tom letteralmente un arrendevole burattino nelle mani di Merope, disponibile a fare l’amore con lei, a bere il suo vino incantato, a chiamarla “mia cara”, ma non a guardarla, non a pronunciare il suo nome. Mi è piaciuto come all’inizio Merope sia soddisfatta, ma smetta di esserlo in fretta – il fatto che lui non la guardi se non con quegli occhi vuoti che non la vedono davvero inizia a essere snervante, a tormentarla, a torturarla, fino a non lasciare niente del compiacimento e della felicità iniziale. Non è forse nella natura di tutte le donne innamorate volere sempre di più? Lo è, ma quel di più Merope non lo può avere, anche se si convince del contrario, anche se pensa che Tom non possa non aver sentito la sua stessa passione, che tutti quei “giorni stesi sudati sul letto, abbracciati, incastrati, mentre esistevate l’uno per l’altra e tutti gli altri – nessun altro – fuori” (una delle mie frasi preferite in assoluto dell’intero testo!) non possano non contare niente.
Ovviamente Tom – come molto spesso fanno gli uomini – la delude, prova solo orrore per essere stato ingannato (diciamolo, in questo caso a ragione), orrore e raccapriccio, e Merope si trova a rimpiangere che lui ora la guardi davvero.
Un altro spunto che ho trovato estremamente interessante è il pensiero conclusivo di Merope che considera che non sa che cos’ha amato in Tom e che forse avrebbe dovuto bere lei l’Amortentia, così forse avrebbe potuto amarsi. È davvero amarissima come conclusione, anche se in linea col personaggio e con lo stato di cruda disillusione che raggiunge. In tal senso, ho adorato quando Merope decide di annusare il filtro (in contrapposizione all’inizio, in cui se ne teneva ben lontana, al punto da tapparsi il naso – chissà poi di cos’aveva paura!), anche se forse mi sarebbe piaciuto ancora di più se non avessi specificato cosa sente, ma avessi lasciato la questione “aperta” alla fantasia del lettore.
Comunque, una storia davvero stupenda che ho letto con estremo piacere.
A presto!

Un bacio,
Mary
Recensione alla storia Gocce di ragnatela - 29/11/23, ore 18:05
Capitolo 1: Gocce di ragnatela
Ciao, cara!
Ti lascio qua il commento che ho scritto per la All Together Challenge!
Ho trovato questa storia molto interessante.
Sicuramente l’aspetto migliore è la caratterizzazione di Narcissa, a mio avviso resa in maniera magistrale. Descritta come una moglie esemplare, diligente, eppure che cova così tanto rancore, così tanto astio. L’impressione che mi ha dato per tutta la storia è quella di una persona che vorrebbe davvero tanto urlare, ma non può.
Mi è piaciuto molto come nemmeno alla fine, quando ottiene ciò che vuole, cioè di liberarsi di un matrimonio che non è altro che una catena, non sia comunque soddisfatta, anzi. Non c’è nessun sollievo. È un particolare che ho trovato decisamente realistico e verosimile.
La tresca di Lucius con Pansy è un altro dettaglio molto carino che arricchisce la storia e va oltre il pacchetto. Tresca abbastanza importante da far sì che Lucius decida di lasciare la moglie, cosa nient’affatto scontata nella società Purosangue.
Ci sono due aspetti che però non mi hanno convinta al 100% e che voglio evidenziare all’autrice, più come suggerimento stilistico per il futuro che come critica, perché di fatto non rovinano il suo scritto. Il primo aspetto che ammetto non avermi convinta è l’immagine delle “gocce di ragnatela”: per mio gusto personale, non è incisiva né perfettamente riuscita. È forse un po’ troppo metaforica, anche se ho amato molto tutti gli spunti che ne sono derivati, come gli incubi che da bambina spaventavano Narcissa – che però obbediva alla madre e non aveva paura, da brava bambina Purosangue diligente (un dettaglio squisito sulla sua caratterizzazione!) – o il fatto che nel suo matrimonio si senta imprigionata come nella tela di un ragno.
L’altro aspetto che secondo me poteva essere gestito diversamente è la formattazione. A mio parere, non è una scelta vincente dividere in piccoli paragrafi e tenere tutto allineato sulla sinistra. La flash è stra piena di frasi taglienti e d’impatto che avrebbero dovuto essere sottolineate meglio anche visivamente. Mi spiego meglio: “Se resti, è per fargli del male”, cavolo, è una pugnalata. Questa l’avrei messa in corsivo o a capo, se non direttamente allineata sulla destra o al centro, proprio per farla risaltare. O ancora: “Il fatto che ti guardi negli occhi è addirittura doloroso. La sua serenità è una pugnalata.” o il finale o quelle due righe di dialoghi, e tante altre – non sto a citarle tutte se no copio-incollo tutta la flash. L’autrice ha steso il racconto come fosse quasi un flusso di coscienza ed è una scelta che rispetto, ma penso che, se avesse giocato di più con i corsivi e gli allineamenti, la storia sarebbe risultata più d’impatto e ancora migliore. Spero che trovi utile i miei consigli!
A presto!

Un bacio,
Mary
Recensione alla storia Baci onirici - 29/11/23, ore 18:04
Capitolo 1: Baci onirici
Ciao, cara!
Ti lascio qua il commento che ho scritto per la All Together Challenge!
Non c’è che dire, la storia mi è piaciuta, più a una seconda/terza rilettura che non alla prima. Imputo questo aspetto al fatto che visivamente e stilisticamente non è molto incisiva: nelle flash, per mio gusto personale, ci dovrebbero essere più corsivi e più frasi taglienti, per il fatto che si sta raccontando un momento solo e questo non deve sembrare un estratto di qualcos’altro – tipo questa storia secondo me sarebbe un interessantissimo prologo per una long sulla New Generation, se vuoi prendere spunto! Tuttavia, più la leggo più la trovo interessante e coinvolgente, il che mi permette di sorvolare sull’aspetto puramente formale e di impaginazione e sullo stile molto lineare, che comunque ben si addice alle tematiche.
Sicuramente l’aspetto che ho apprezzato di più della flash è il genere erotico, assente nel pacchetto scelto, ma che lo arricchisce – è qualcosa che mi piace sempre molto vedere che un’autrice non si limita a sviluppare lo spunto che le è stato fornito, ma ci ha aggiunge del suo. Vedere Scorpius che si strugge di amore per Albus mentre è fidanzato con Rose è una cosa, ma vederlo struggersi mentre fa sesso con lei è tutta un’altra storia! Ho adorato il fatto che sia consapevole di starla tradendo, nel modo forse peggiore possibile – pensando a un altro mentre è dentro di lei – e che questo lo faccia sentire in colpa, ma mi è piaciuto tanto anche il fatto che non riesca a smettere, che tenga gli occhi chiusi e la voglia zitta per coltivare l’illusione, che si addormenti nudo e scomposto nel letto sperando che Albus lo veda e lo desideri tanto quanto lui. Quest’ambivalenza di sentimenti si delinea in tutto il racconto ed è sicuramente la parte più interessante, ancora di più di quella finale, in cui vediamo Scorpius torturato anche nei suoi stessi sogni, dove l’illusione diventa realtà spezzandogli il cuore perché lui lo sa, lo sa anche mentre sta sognando, che non c’è niente di vero.
A presto!

Un bacio,
Mary
Recensione alla storia Colori, dolori - 20/09/23, ore 17:35
Capitolo 1: Colori, dolori
Ciao, cara!
Sono passata a recensire per "Sei giri di giostra".
Non potevo perdermi questa storia, anche se premetto che la Remus/Tonks non è una delle mie coppie preferite: in generale, mi piacciono, ma non ne scrivo mai e ne leggo molto poco. Ero curiosa però di vederli gestiti da te, e devo dire che non ne sono rimasta affatto delusa!
Mi ha entusiasmato molto la contrapposizione netta che si percepisce tra i due personaggi (che poi è anche un po' il bello della coppia), resa ancor più netta dalla citazione che hai scelto (adoro Baudelaire <3) e che hai usato magistralmente. Dora è tutta colori e risate sguaiate, è fiducia, speranza, nessuna paura e uno sconfinato coraggio e uno sconfinato amore. Remus è piegato dal disgusto per se stesso, da quello che percepisce come egoismo, un egoismo limitante con cui teme di aver rovinato la vita alla persona che ama di più (a lei e a suo figlio, persino), impaurito dal bianco e dal nero ma quasi intimorito anche dai colori, che portano pace sì, che sono lei, ma gli ricordano anche tutti i suoi errori.
Non ti dico quanto mi hai straziato con la scena finale. Ho sempre voluto leggere della morte di Tonks e Remus, ma dopo averne letto sono pentita T_T 
Mi sono commossa, lo ammetto. Lui che infrange la promessa che le ha fatto quando è tornato che lei era incinta, lui che scappa per andare a combattere lasciandola a casa con Teddy, e lei che pensa che non glielo permetterà, che pensa che si era detto fino alla morte e che alla fine è proprio quello che otterrà.
Poi lasciamo stare che l'hai messa giù anche in una maniera un filo ambigua in cui sembra quasi che sia stata lei a distrarlo e a non fargli scansare l'incantesimo di Dolohov. Ovviamente non è così, probabilmente non l'ha nemmeno sentita gridare il suo nome e ha alzato gli occhi solo per caso, ma ho comunque avuto i brividi a leggere quel pezzo. Crudele, sei!
Infine, devo dire che in questa storia ho trovato il tuo stile più lineare del consueto, ma credo sia stata una scelta vincente considerando le tematiche raccontate: ha dato più risalto al dolore sordo della prematura morte di Tonks e Remus. Non so se sia stata una mossa voluta o inconsapevole, ma ho apprezzato.
Aggiungo anche che ho particolarmente gradito l'espressione "a un millimetro del buio", è così bella che l'avrei scelta come titolo! Completamente di mio gusto.
A presto!

Un bacio,
Mary
(Recensione modificata il 20/09/2023 - 05:36 pm)