Recensioni di Hotaru_Tomoe

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Halo - 09/07/14, ore 22:35
Capitolo 1: Halo
E' fluff, ma non è solo fluff. O meglio: la tenerezza che descrivi ci sta tutta, vista la strada che entrambi devono percorrere per arrivare ad avere delle parentesi di serenità nella loro vita. Nel James che descrivi ci ho visto molto del James post-Vesper dei film, pericolosamente borderline con alcolismo e cieca incoscienza, ma la cosa che mi è piaciuta di più è quando hai mostrato Q al di là della sua facciata posata e sarcastica, innamorato. Non si fa fatica a comprendere il perché del tuo tentativo di tenerlo a distanza, né perché vorrebbe essere solo uno fra i tanti: certo, sarebbe più semplice. Invece James non ha mai portato nessuno a casa sua (mi è piaciuto questo particolare: le sue conquiste le fa sempre in territorio neutrale, in un posto che può abbandonare in fretta) e questo fa capire che con Q è diverso.
Molto bella anche la parte in cui trovano il loro ritmo e la loro domesticità (il maglione, la partita, il cibo d'asporto): mi piace perché è conquistata, è stata sudata e quindi la senti più vera.
Recensione alla storia Reckon - 17/01/14, ore 21:07
Capitolo 1: Reckon
E' una storia dolcissima e, secondo me, tratteggia alla perfezione il loro rapporto. Non so quale, tra le bellissime frasi che hai scritto, possa essere la migliore, forse questa: "Q non l'ha mai rifiutato, per il semplice fatto che non si può rifiutare qualcosa che senti che ti è sempre mancato ancor prima di averla conosciuta."
Sono due persone adulte, indipendenti e perfettamente in grado di badare a se stesse - Bond in primo luogo - ma che hanno trovato l'una nell'altra un rifugio, una normalità, che per loro è inframezzata da missioni, uccisioni, momenti in cui Q sarà in ansia per lui e James e che proprio per questo diventa preziosa. Preziosa come i piccoli momenti che descrivi: le cose dell'altro che pian piano si accumulano in casa e che ti riempiono la vita (altro passaggio che ho trovato bellissimo).
E poi anche il gatto e quando c'è un animale di cui prendersi cura, significa che si è diventati qualcosa di più di due compagni di letto, e non è necessario dirsi niente.
Recensione alla storia I'm good, i'm gone. - 24/07/13, ore 22:31
Capitolo 2: II
Intanto scusami per il ritardo *si cosparge il capo di cenere e si offre in pasto al dr. Lecter*
Sei riuscita ad entrare nella mente di un Q fortemente danneggiato dalle esperienze che ha vissuto, per mostrarcelo aperto, crudo, con tutta la sua amarezza. Perché è soprattutto questo che ho percepito dalla lettura: un disincanto crescente, disillusione, la consapevolezza di dover essere quello che resta, quello che viene lasciato indietro mentre tutte le persone che ha stimato, che hanno contato qualcosa per lui, che ha amato, se ne vanno in un luogo dove non può raggiungerle.
Specie nel secondo capitolo si percepisce chiara la sua stanchezza, il suo dubbio di non riuscire a farcela questa volta (e, così facendo, riesci a mostrare quanto fosse importante James, più di tutti gli altri).
Mi piacerebbe sapere se il dottor Lecter guarderà Q impassibile oppure se, come con Will, gli darà una mano a sprofondare.
Recensione alla storia You Have One Message - 24/07/13, ore 22:16
Capitolo 1: You Have One Message
Complimenti! Hai scritto una storia deliziosa usando un espediente narrativo non semplice: un unico punto di vista, unidirezionale, usato però per descrivere la nascita e lo sviluppo di un rapporto tra due persone. E' solo atraverso le parole di Q che possiamo intuire quella che sia stata la reazione di James, eppure ci riesci benissimo, sono riuscita ad immaginarmi la faccia di James quando trova in segreteria questi messaggi. Il tocco umoristico su Facebook e Tumblr sono perfetti: ovviaqmente Q sa di cosa si tratta mentre James lo ignori completamente.
Anche la confessione finale, singhiozzata, timida, ritrattata è dolce e perfetta.
Recensione alla storia Feel - 24/07/13, ore 21:47
Capitolo 1: I
Arrivo, finalmente ce la faccio a recensire... voglio giornate di 96 ore perché quelle di 48 non mi bastano più T_T
Direi che la tua storia rispecchia perfettamente il titolo che le hai dato: "Feel", infatti la cosa che emerge in maniera più preponderante sono i sentimenti. Dall'iniziale apatia e senso di vuoto di James in avanti, è tutto un fluire di emozioni, che nascono in sordina e che diventano sempre più potenti man mano che ti addentri nella trama. E una delle cose che più mi ha colpito, specie nel primo capitolo, è la terribile abitudine che James ha al dolore, non solo quello dell'animo, ma addirittura il dolore fisico, un'abitudine alla morte che la vicenda di M ha solo esacerbato, ma che ha radici molto più profonde.
Il primo confronto tra James e Q mi è piaciuto perché mette bene in evidenza i due stati d'animo: entrambi hanno contribuito (James organizzandolo e Q dandogli corda) a ciò che è successo a Skyfall, ma mentre James prova un dolore così forte che lo blocca, Q al contrario non ha paura di mostrare i suoi sentimenti e credo che James resti molto colpito da questo.
Un'altra cosa che mi è piaciuto molto è che hai descritto il loro rapporto che si sviluppa in punti di piedi, iniziando da qualche battuta sul calcio, sul nome per il cagnolino di ceramica, con Q delicato, che si avvicina a James lentamente, professionale quando serve, sempre pronto a correre in aiuto del suo agente 007 preferito, che allegerisce i momenti di tensione durante le missioni.
La storia ha sicuramente la lunghezza ed il ritmo giusti per seguire passo passo lo sviluppo della loro relazione: piccoli episodi, piccoli passi, ma tanti momenti che contribuiscono a far evolvere il loro rapporto. Un'altra cosa che mi è piaciuta molto è stato il tuo mettere Q in una posizione di vantaggio rispetto a James sul piano dei sentimenti: a differenza dell'agente segreto, si rende conto di provarli e li accetta, mentre James ne ha paura e per questo si attraggono a vicenda: Q, innamorato, vorrebbe proteggere la fragilità che ha scoperto in James e James accanto al suo Quartermaster scopre una serenità che probabilmente non ha mai provato in vita sua, gli da una speranza, gli fa porre quella domanda che forse non si era mai posto: cosa fare quando non sarà più un agente segreto? Con Q per la prima volta James intravede un'altra vita, al di là delle missioni e della gente da ammazzare.
E poi Alec! Lasciami dire che mi è piaciuto moltissimo, un'ottima spalla, un personaggio per certi versi simile a James  accomunati entrambi da una certa dose di fatalismo e di abitudine al dolore - ma più scanzonato, consapevole che il suo mestiere potrebbe portarlo a morire domani e che, quindi, vuole vivere l'oggi senza rimpianti.