Recensioni di Aphrodite

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia ~ Rouge – Danse Macabre - 06/06/16, ore 16:32
Capitolo 1: ~ Rouge – Danse Macabre
Buon pomeriggio~!
Finalmente sono riuscita a ritagliarmi un momentino per lasciare un commento, anche se ormai nemmeno ricordo più come si scrive una recensione per bene... Quindi prendi quanto sto per scrivere come un flusso di pensieri sulla storia e nulla più XD
Anzitutto, io non ho avvertito un grosso distacco dalle precedenti shots, anzi, per quanto siano state scritte in tempi diversi si avverte quanto tu come scrittrice sia cresciuta insieme alla storia e la stessa sensazione la avvertono anche i lettori che, come me, hanno visto nascere pian piano il progetto. Se vi siano delle incoerenze, al momento non le ho notate, forse perché dovrei rileggere anche le altre che ad ogni modo ricordo abbastanza bene, ma se anche fosse credo ribadirei quanto detto precedentemente. Anche se spesso vorremmo tornare indietro e stracciare ciò che ora scriveremmo in maniera del tutto diversa, secondo me sono tracce essenziali di ciò che siamo stati, di come ci siamo evoluti personalmente ed artisticamente. Questo è di fondo una sensazione che leggere in tempi diversi le tre parti di questo progetto mi ha dato. Ed è una bella sensazione, a mio dire.
Parlando per l'appunto di quest'ultimo atto, mi è piaciuto veramente, veramente tanto. Se dovessi darti un'idea generale di come ho vissuto la lettura, direi che l'ho vista come una sequenza di quadri settecenteschi/ottocenteschi, talvolta dai tratti grotteschi altri più cupi e maliconici, con un contrasto di colori vividi e spenti al tempo stesso. Questo perché nei passaggi più onirici (gomen non mi viene al momento un termine più adatto) del testo, specie quando finalmente si tratta della complessa personalità di Rouge, c'è questo vortice caotico di colori che si mescola di continuo fino a terminare in un rosso cupo che tende al nero della morte.
Per lo meno, queste sono le sensazioni, piuttosto vivide, che la lettura mi ha trasmesso.
Che altro dire, a me pare perfetta così com'è. Ho amato ogni singolo passaggio, dalla storia di Rouge al suo periodo di convalescenza assieme a Kei alla risoluzione finale della sua mente tormentata. E' il tipo di storia che, giunta al termine, ti fa immaginare il sipario che cala sul palcoscenico e ti senti appagato da ogni piccola emozione assaporata, da ogni più piccolo dettaglio narrato.
Sono felice tu abbia portato a termine questo progetto e di averlo potuto leggere.
Un abbraccio <3
Drev
Recensione alla storia Seven - 01/12/15, ore 15:06
Capitolo 4: Greed
E' da anni ormai che non recensisco più nulla su EFP, anche per via di imepgni vari che mi hanno tenuta lontana dal sito ed inattiva in campo fanfiction... Però è bello ogni tanto tornare nei vecchi fandom e leggere qualche fanfiction come ai vecchi tempi.
Bando alle ciance, farò un commentino generale sulle quattro flashfic. Anzitutto mi piace molto il tuo stile, preciso e conciso, poche parole ma scelte con cura e si entra subito nel quadro che dipingi per ciascun vizio. Interessante anche come hai sviluppato questi ultimi e come li hai associati, in molto casi assecondando anche i miei gusti XD L'inividia per Kenta mi è parsa perfetta, dato anche il percorso del personaggio stesso. Anche la superbia per Damian, un'interpretretazione interessante e che secondo me si sposa bene con il personaggio.
Veniamo ora ai due vizi per Ryuga (il quale oltrettutto è anche uno dei miei personaggi preferiti). Ad essere sincera, se non fosse stato detta nella seconda flash a chi si faceva riferimento, avrei pensato a Kyouya e non a Ryuga. Poichè per mia visione personale Kyouya è il vero rappresentante dell'Ira, ben più di Ryuga. Certo anche Ryuga fa parte della ceerchia dell'ira, ma per come l'hai descritta io continuavo a figurarmi Kyouya. A ciascuno la propria interpretazione comunque, questa trattavasi solo di un'osservazione soggettiva.
L'altra flash, e per ora ultima, è invece la mia preferita. Ecco qui secondo me hai proprio colto degli aspetti di Ryuga che emergono pesantemente nelle serie ed il riferimento alla corona del Re è assolutamente azzeccato, ha chiuso in bellezza in flash. Nulla di più da dire se che farti i complimenti, poiché riletta più d'una volta con vera gioia.
E complimenti per l'andamento della raccolta, spero presto in un nuovo aggiornamento!
Recensione alla storia L'amore in tutti i suoi elementi - 20/06/12, ore 16:46
Capitolo 6: Rassegnazione
Buondì <3! Dunque... Come si sa, la Kei x Rei è una delle coppie che più amo e, forse per questo, quando mi trovo davanti ad una fic loro dedicata sono più intrasigente del solito... Per quanto riguarda il tuo lavoro, l'ho apprezzato a metà. Per quanto tu detesti Kon, è proprio lui che più mi è piaciuto in questa flash. Non appare direttamente, eppure è chiaro il dolore che sta provando, la fierezza con cui combatte per sé e i suoi compagni. Emerge l'onore del guerriero, dettaglio che contraddistingue da sempre questo personaggio. Ti dirò, non mi spiace l'idea della non corrispondenza amorosa, anzi è raro trovare una storia incentrata su un simile tema! Chi non ho apprezzato molto è stato Kei. Non riesco a figurarmelo così 'disperato' nel suo buio interiore, forse perché in quella puntata dell'anime lui era l'unico che continuava ad avere fiducia in Rei. È stato questo a non essermi chiaro ed il buio cui si fa riferimento non l'ho avvertito appieno. Ciò non toglie che sia una buona flash :3!
Recensione alla storia L'amore in tutti i suoi elementi - 09/05/12, ore 15:04
Capitolo 5: Contatto
<3
Santo cielo, qui mi sciolgo come neve al sole.
Le ultime due frasi mi hanno dato la botta finale, ovviamente più che in positivo.
La Emily x Prof. K non mi è mai dispiaciuta, anzi, per i motivi proprio da te descritti nella flashfic li vedo decisamente bene insieme! Comunque sia, questo tuo nuovo momento romantico mi èpiaciuto moltissimo; l'elemento dominante, ossia l'elettricità, è stato sviluppato in modo originale, divertente ed ha regalato persino quel tocco dolce-amaro nel finale che rende questo breve testo ancora più intenso. Non c'è che dire, ti sei giocata bene questo fattore legandolo alla passione predominante dei due protagonisti. E' stato buffo vedere Emily e Kenny arrivare a prendersela con i propri strumenti di lavoro per la loro freddezza ed il modo con cui li tengono lontani l'uno dall'altro... Mi ha colpito molto il modo in cui hai trasmesso al lettore un concetto importante: la bellezza del contatto fisico. I computer, per quanto invenzione geniale, non riusciranno mai a trasmettere il bellissimo e dolce suono del "ti voglio bene" od il calore di un abbraccio; eppure non si può che sorridere, alla fine, vedendo il tentativo di voler esprimere i propri sentimenti e cercare di trasmetterli/sentirli attraverso lo schermo di un pc.
Tra le varie storie lette su tale argomento, la tua è forse quella che mi è piaciuta di più: dal tuo modo di scrivere mi sono sentita molto vicina alla situazione vissuta da Emily e da Kenny e, ripeto, sono rimasta molto colpita dalla presentazione dell'elemento.
Complimenti =)!
Ps
Recensione alla storia Stella del Sud - 04/05/12, ore 11:48
Capitolo 4: Parte Seconda - Atto Quarto
Buondì!
Si credeva di non vedermi mai più? Eh, tra una cosa e l’altra ho rimandato più volte la lettura… Essendo io lenta a leggere, tra l’altro, dovevo ritagliarmi per lo meno qualche ora, giusto anche il tempo di provare a buttar giù un commento per quest’ultimo capitolo.
Questa recensione s’articolerà in due parti: la prima su tal capitolo, la seconda sulla storia in generale. Se avrai voglia di leggere, prenditi un po’ di tempo… Perché mi rifiuto di provare ad essere breve u_u.
Tanto per iniziare in allegria, ti segnalo alcuni errori di distrazione così che tu possa correggerli poi quando hai tempo e perplessità che mi hanno colto nella lettura:
1.-Se ne andata dopo che l’ho rimproverata: deve scendere dalle nuvole o…-: manca “è”dopo “ne”;
2. Troppi, troppi ella ed egli in tutti il testo.
3. “Uhm, concetto nuovo per te. Be’, se farai il gentiluomo, evitando di sembrare ingessato, e se sarai fermo e sicuro, non cadendo nell’arroganza, potresti avere un esito positivo. Dovresti farla sentire desiderata... Possibilmente senza atteggiarti come il solito maschio pervertito!”: in questa frase ho notato che hai sottolineato uomo e maschio. La scelta mi ha leggermente colpita in quanto, si sa, si tende a sottolineare ciò su cui si vuole che il lettore presti attenzione. Immagino che qui si voglia far riferimento alla distinzione tra uomo maturo e ragazzino “sbarbatello”-per così dire… Anche perché il senso dell’obiezione mossa dal doppione di Gianni è questa. Ebbene, sono rimasta un po’ perplessa nel vedere quel maschio sottolineato, quale fosse stato considerato il contrario di quell’uomo di poche righe sopra. Considerando ciò che si intende generalmente per uomo e maschio, questa scelta di sottolineare tali parole e porle quindi in antitesi tra loro non la condivido; perché maschio non ha accezione negativa, nemmeno se paragonata ad uomo. Perdonami questa riflessione, ma amando badare ad ogni minimo dettaglio, in tal caso questa cosa mi era balzata all’occhio e ti ho esposto il mio ragionamento al fine di ottenere poi da te una spiegazione in merito. Quisquiglie, forse, ma per le letture degli ultimi tempi noto un tale abuso inconsapevole del corsivo da chiedermi per quale motivo sia stato usato in quei casi.
4. -Perché mi hai dato questa monetina?- gli chiese, ripendendosi dallo stato di ebbrezza aromatica.;
5. Nella mattinata, un bellimbusto aveva tentato un approccio troppo aridito con la fanciulla: volevi dire “ardito” =O?
6. Mentre scendevano lungo il viale, fermandosi di tanto in tanto per commentare o semplicemente contemplare le le antiche architetture, i due ragazzi non sapevano di essere guardati a loro volta.
7. Un sottile refolo spiarante dal fondo della galleria annunciò l’imminente sopraggiungere del treno.: ehm... “spirante” =O?
Per la lunghezza del capitolo, comunque, tanto di cappello per la scioltezza linguistica che non ha mai annoiato. E’ difficile saper rendere qualcosa di tanto articolato quantomeno gradevole ed interessante e, anche in questo capitolo, ci sei riuscita. Abbiamo parti più romantiche, altre più comiche, altre ancora più serie… Con un po’ di commedia e storia dell’arte a far da sfondo. Un mix molto convincente o che, almeno, ha avuto un buon riscontro con i miei gusti controversi. Ma di questo si parlerà più avanti.
Eh beh, non c’è che dire che i due piccioncini abbiano fatto penare! Ho trovato i loro momenti di imbarazzo/tentativo di approccio molto carini e dolci (per quanto sia inorridita ad ogni zuccherino o biscottino detto da Gianni: che sia ironico o serio, davanti a queste parole mi viene la pelle d’oca… Che dire, odio certe frivole smancerie, ecco =ò=”) e le ultime scene, relative al tanto sospirato bacio, decisamente emozionante. Palpitava anche il mio cuoricino innamorato <3.
Nel complesso mi è piaciuto molto quest’ultimo capitolo e la sua fine, ironica, l’ho trovata decisamente azzeccata. Una frase d’effetto, che stempera eppure intensifica la dolcezza dell’ultima scena e lascia senz’altro con un bel sorriso. E beh, di sorriseti ne ho fatti parecchi leggendo: oh, io a Marcello non so resistere XD! A mio parere, i coniugi Tornatore sono i personaggi meglio riusciti di questa storia; hanno caratteri opposti, eppure si sente l’alchimia che li lega, l’amore che nutrono l’uno per l’altra… Per non parlare poi del modo così distinto con cui si muovono nella storia e si rapportano ai personaggi. Il momento intimo, per così dire, tra Marcello e Aida è stato uno dei più simpatici del capitolo e, per molti versi, il più illuminante sui sentimenti della giovane e quelli del padre che finalmente ha le prove della maturità raggiunta dal proprio figlio.
Ah, saltando un po’ di palo in fresca, non mi è chiara una cosa sui Bit Power: perché hanno abbandonato i beyblade? Non ricordo se questo particolare fosse già stato detto, in tal caso scusami per la domanda inopportuna. E’ che purtroppo, a distanza di mesi, anche la mia memoria perde pezzi per strada =_=”…
Chiusa la piccola parentesi sulle care trottoline, posso dire che in questo capitolo finale hai davvero dato il meglio di te. E’ proprio una commedia teatrale, nel senso che è facile raffigurarsi ambientazioni e personaggi grazie alle tue belle descrizioni delle scene!
L’unica cosa che non ho apprezzato ed in generale vale per la storia in sé, questo, è l’uso del coro o, comunque, di una terza persona estranea ai fatti che narra nel racconto e di tanto in tanto si fa vedere. Data la lunghezza dei capiti e data la sua sporadica presenza, l’ho trovato molto spesso di troppo. Ah, ed in un punto dell’ultimo capitolo, l’ho particolarmente odiato u_u”. Ad un certo punto, tale voce s’esprime a riguardo di Aida dicendo che negli anni futuri capirà cos’era quella sensazione avvertita nello stringere Anfisbena… guardando Marcello che si allena sotto lo sguardo del padre.
Quest’affermazione improvvisa fa quindi supporre che Aida e Gianni si sposeranno o che comunque avranno un bambino di nome Marcello –se così era da intendere e se io ho inteso bene.
Si era ancora, però, ad un punto in cui Aida non aveva dato la sua risposta, tutto era in stallo… Okay, a quel punto tutti sapevamo come sarebbe stato il finale. Tuttavia, quella frase mi ha rovinato parecchio il senso di attesa e curiosità che si era fatto largo nelle scene antecedenti. Ripeto, capisco l’ovvietà del finale… Ma in tal modo la si rende ancor più ovvia e, per chi magari attende qualche colpo di scena o semplicemente spera che quell’ovvietà si avveri, toglie il senso della magia.
Questo, almeno, è il mio punto di vista.
Tornando all’originario discorso sui cori… Beh, mi ero già espressa a proposito nello scorso capitolo e, da allora, la mia opinione non è mutata. Poteva essere un espediente usato meglio e, soprattutto, avresti dosarlo con più attenzione data la lunghezza dei capitoli. Trattandosi di voci narranti fuori dal testo, la loro improvvisa comparsa dopo secoli che non le senti, disorienta un po’. Per lo meno, a me ha sempre dato quest’impressione. Mi hai spiegato i tuoi motivi d’uso e rispetto la tua opinione ma, dal mio punto di vista, si poteva fare di più. Proprio perché si trattava di qualcosa d’innovativo assieme allo stile usato.
Comunque sia, mi ripeto, quest’ultimo capitolo mi è piaciuto molto. Su questo non ci sono dubbi.
Passo ora, ad un commento generale sulla storia… Anzitutto, non stare a ringraziarmi. Infine ho accettato di mia volontà d’intraprendere questa lettura e, ancora adesso, non reputo che il mio commento abbia tanto valore per i fini cui premevi giungere. Il motivo non riguarda l’ormai ovvio ed infantile io-odio-Gianni, bensì altro. Ormai credo tu abbia inquadrato un po’ i miei gusti e forse non ti sembrerà strano sapere che non sono solita leggere trame di questo tipo. Non è un genere, questo tipo di commedia –più che altro riguardo l’ambientazione che per il resto- che mi entusiasmi particolarmente; soprattutto a leggere di tutto questo “lusso” e “meraviglia” che Aida si ritrova ad affrontare, mi mette molto a disagio come la protagonista, durante la lettura. Non essendo il tipo che ama le favole con principi e principesse, sfarzo e quant’altro, davanti a simili quadri della realtà non riesco ad approcciarmi. E’ un mondo troppo distante dal mio; un mondo che, per molti, non apprezzo.
E, comunque sia, questo sarebbe il tipo di trama che scarterei a priori. Te lo dico in tutta sincerità, come in tutta sincerità ti risposi allora alle tue richieste. Fosse stato per me, e tu lo sai, non avrei letto e, giunta alla fine della storia, posso dire forse avrei anche sbagliato. La storia di per sé mi ha infine interessata; tuttavia, l’interesse vero e proprio, nel mio caso, è nato solo al terzo capitolo che, tutt’ora, rimane il mio preferito. Con questo non sto criticando il tuo stile od altro; anzi, posso dire che hai uno stile particolare, interessante e molto innovativo. Sai interessare e questo è un bel dono.
Semplicemente qui si tratta di gusti ed in virtù di questi avrei scartato la lettura a priori; cosa che, comunque, farei ancor oggi. Mi spiace essere così diretta e, forse, crudele, ma vorrei essere il più sincera possibile e spero che le mie parole non vengano in alcun fraintese.
Obiettivamente è una storia, questa, ben costruita. Forse, e questo probabilmente ti sarà già stato detto, pecca sulla lunghezza degli ultimi due atti. Io stessa, leggendo, convengo con chi sostiene che avresti potuto spezzarli e, magari in virtù di questo, ampliare certe parti introspettive (anche se qui, ahimè, si va a cadere nel gusto di chi scrive X°D –parla quella che fa grondare di introspezione anche una storia fluffuosa con dei bimbi). Comunque, è senz’altro una storia godibile, con bei personaggi e spunti riflessivi interessanti. Su questo sono seria e prendi queste parole come complimenti, poiché li meriti.
Scarto l’opinione soggettiva, poiché temo tu abbia già intuito cosa penso.
Io non credo che né questa opinione né le altre che ti ho date possano aver dato i loro frutti come speravi; perché qui, ripeto, non si tratta di capacità (in quanto è indubbio che tu le possieda) ma di gusti differenti ^^”.
Beh, dopo questa chilometrica (??) recensione, la quale proprio non pare esserlo, ti lascio.
Oh, un’ultima cosa: credo che Aida ti somigli molto su certi punti. O sbaglio =P?
Mi spiace averti tediata/offesa (anche se spererei nel contrario! Nel caso, già mi prodigo in scuse) tanto a lungo.
Un bacio,
Ika