Recensioni di Rebecca_Daniels

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Recensione alla storia We're not friends, nor have we ever been - 07/11/16, ore 17:35
Capitolo 5: IV. parte seconda
Non hai neanche idea di che cosa significhi per me tornare a recensire qui su EFP dopo secoli di silenzio e per di più una delle tue storie: potrei piangere, sul serio. Ma questo mi impedirebbe di dirti ciò che la tua storia mi ha regalato e più di tutto, quanto ti sia grata per averla scritta. Quindi, banco alla ciance e arriviamo al quid. Ammetto di esser sempre stata un pochino scettica sulle cross-over, perché sai: più fandom racchiudi in un solo racconto, più aumentano gli elementi a cui bisogna prestare attenzione. Eppure tu, come al solito, hai gestito il tutto magistralmente, non solo riuscendo ad inserire i cinque giuggioli (ormai non so più come chiamarli senza infliggermi una certa dose di nostalgia) all'interno del mondo magico, ma addirittura facendo sì che sembrasse sul serio nati per appartenervici. Questo ha fatto sì che la caratterizzazione di tutti i personaggi, di cui tutte noi abbiamo già più o meno un'idea precisa, si privilegiasse dell'aggiunta di nuove sfaccettature date dalla casa di appartenenza ad Hogwarts, dal lignaggio di sangue, dalle occasioni che la magia permette loro di avere. Questo panegirico per dirti: tantissimi complimenti per come hai gestito la faccenda del cross-over. Bene, così era più chiaro. Ma arriviamo alla parte che a me interessa di più, ovvero quei cuccioli dei Larry. Partendo dal presupposto che le hate-to-love mi mettono sempre addosso quest'ansia che la storia si banale e che quindi, l'ho letta solo perché l'autrice eri tu, posso affermare con grande gioia che non l'ho mai trovata banale, anzi, ma ricca di spunti particolari che rendevano persino il tipico rapporto conflittuale d'inizio tra i Serpedoro carico di aspettative. (P.s. Serpedoro?!? Ma sei seria?! Ho rischiato l'infarto per questa cosa, sappilo ^^)
Probabilmente, però, l'aspetto che più ho apprezzato dell'intera storia sia l'evidente percorso di crescita che tutti i personaggi affrontano. Non mi riferisco solo a Harry e Louis, ma persino a Liam e Niall che, pur essendo secondari, hanno anche loro il proprio personale momento di evoluzione.
Il fatto di sapere già quale potesse essere lo svolgimento della vicenda (perché, sì: Harry Potter e Il Calice Di Fuoco è quasi sicuramente il miglior Harry Potter di sempre, o per lo meno quello con cui io sono più in fissa **) faceva si che leggessi tutta la vicenda con l'ansia che Louis potesse non tornare da Harry o che qualche forza oscura potesse intromettersi tra i due “amici”, specialmente quando è venuto fuori il Torneo Tre Maghi. Poi, però, mi sono detta che le cosa non poteva essere, perché i due protagonisti erano già belli che impegnati a gestire i loro personali lati oscuri per occuparsi anche di quelli del mondo magico, quindi mi sono un pochino rilassata. Un pochino però, perché Louis compie un vero e proprio percorso per comprendere ciò che conti sul serio nella sua vita e per permettere a sé stesso di ammettere ciò che il suo cuore aveva sempre saputo. Ho rischiato l'infarto -ed ho pianto- quando si è trovato a fronteggiare lo Specchio delle Brame eppure ero certa che ce l'avrebbe fatta. Il perché è presto detto: per cinque capitoli (e anni) Harry non ha fatto altro che costellare la vita di Louis, e di conseguenza anche le parti più deboli e insicure del ragazzo, di certezze, di affetto gratuito, di sicurezze sul suo essere sempre presente per l'altro, di fiducia. Ecco, forse è questa la chiave della loro storia: la fiducia. Harry si è fidato di quel spocchioso Serpeverde che si nascondeva dietro la sua spavalderia; Louis si è fidato del sorriso sincero di quel ranocchietto impertinente; Harry ha avuto fiducia nei gesti di Louis, ignorando completamente le parole (alle volte cattive) che questo gli rivolgeva; Louis ha avuto fiducia nella promessa di amicizia vera e pura che Harry gli trasmetteva con i suoi occhi; Harry, nonostante fosse terrorizzato dall'idea di perderlo, ha riposto la sua fiducia in Louis e nella sua folle idea di partecipare al torneo; Louis, nonostante non l'avrebbe mai ammesso se non nel momento di massima intimità tra i due, ha riposto la sua fiducia in Harry, permettendogli di preparalo per il torneo. Ma soprattutto, entrambi si sono fidati di ciò che provavano, alle volte mettendoci un sacco di tempo, ma arrivando alla fine a condividere le loro prime volte, il loro primo amore.
Ogni singolo dettaglio di questa storia è incastrato alla perfezione: dalle prove fatte su misura per far risaltare i personaggi, alla quotidianità dentro le mura di Hogwarts che li plasmava sempre di più nella loro entità di coppia indissolubile. Si scorgeva in ogni riga l'attenta lettura dei libri della Rowling, la passione che c'era nello scrivere di quel mondo magico di cui tutti noi vorremmo far parte e di quella coppia che, non importa cosa sia reale o meno, rimarrà l'emblema di un amore dai connotati magici.
Ho straparlato e avrei altre mille cose da scriverti, ma penso che la più importante sia un enorme e gigantesco: GRAZIE. Davvero.
P.S. Niall mi ha fatto letteralmente morire dal ridere.
P.P.S. Sei riuscita a farmi sopportare Zayn, cosa che non accadeva da praticamente un anno e mezzo: meriteresti una medaglia solo per questo **
P.P.P.S. Ho adorato il modo in cui hai impostato il racconto, come se fosse un narratore reale a raccontare una storia a cui aveva assistito, tanto da permettersi di interagire direttamente con il lettore. E ho adorato anche l'epilogo, sostanzialmente perché io adoro gli epiloghi in generale, ma questo era particolarmente carino perché fanno coppia anche nella vita da adulti e nel lavoro e basta, sto diventando sdolcinata ^^
P.P.P.P.S. Basta, mi eclisso sul serio, sognando il Ballo Del Ceppo.

xo xo
Rebecca_Daniels
Recensione alla storia Soulwolf - 06/04/16, ore 10:41
Capitolo 2: II parte
Sto cercando di ricordarmi come si fa a scrivere, perché dopo una settimana che ho letto questa stramaledetta seconda parte non so ancora da che parte cominciare per buttare giù ciò che penso. Forse perché per me, al momento, è giusto un attimo difficile mettermi in contatto con le miei emozioni eppure voi siete riuscite a sconvolgermi ugualmente... Okay, un respiro profondo e ci tento a scrivere qualcosa di coerente **
Credo che uno degli aspetti che più mi sono rimasti dentro sia la debolezza di Louis (a dire il vero è proprio il personaggio di Louis che mi è entrato sotto pelle e sembra averci fatto la tana, ma va beh..). Insomma, uno come lui ha lasciato che Harry entrasse nella sua vita, diventandone il fulcro pulsante ed il fatto di rendersi conto di come questo lo rendesse vulnerabile non l'ha accecato tanto da non fargli notare come fosse anche la sua unica fonte di gioia... E questo credo sia davvero meraviglioso. Perché penso sia solamente per questo motivo che, in fin dei conti, Louis non abbia nemmeno sfiorato seriamente l'idea di abbandonare per sempre la sua natura umana ed essere solo lupo, come aveva sempre desiderato prima di Harry. Già, prima che la sua debolezza più grande arrivasse nella sua esistenza. Non riesco a spiegarmi, ma per me è come se Louis abbia abbracciato l'inevitabile della sua natura umana amando Harry e l'abbia trasformato in qualcosa di essenziale... E nulla, sto di nuovo piangendo perché è una cosa bellissima **
Okay, adiamo oltre... Parliamo delle scene clou che così mi ricompongo ^^ Quando Harry va a casa di Louis la prima volta pensavo di morire dal ridere: sembrava un piccolo lupacchiotto che si rincorre la coda come un pazzo ed era di una dolcezza quasi straziante. Per non parlare di quando recita le parti di Giulietta: come si fa a non amarlo nonostante tutto?? (*si fa pat pat sulla spalla con Louis*). “Semmai qualcosa avesse osato fare del male a Harry, privandolo della possibilità di potergli sentire la vita scorrergli nelle vene, non avrebbe esitato ad inimicarsi l'universo intero.” lo so che a voi suonerà scontato, ma a me questa frase ha fatto ribollire il sangue nelle vene, facendolo diventare energia elettrostatica pronta a fare scintille in qualsiasi momento, perché è di una profondità quasi terrificante... E' un po' un riassunto della loro relazione: non è solo sentimenti umani, ma è anche istinto e predestinazione. E' completa. Poi va beh, tutta la scena dopo non mi metto nemmeno qui a commentarla, perché altrimenti inonderei il pc di lacrime e funziona già male, ma sappiate che non riuscivo più a leggere quello che c'era scritto dopo la sfilza di complimenti che Louis fa alle mani di H: io amo le sue mani, ho proprio una fissazione, quindi fate voi ** Non so se mi abbia ammazzato di più Louis che gli canta i versi della canzone o quando traccia la mappa del suo passaggio sul corpo di Harry, o quando quest'ultimo gli confessa di come la prima cicatrice che l'Alpha gli aveva lasciato fosse stata per lui il primo barlume di accettazione della propria natura... So solo che pure rileggendola ho i brividi e mi capita raramente, credetemi ^^
Ed ora giungiamo all'angst... Siete un po' tanto cattive però, lo sapete?? Metà capitolo è stato una pure e cocente fonte di dolore, ne siete consapevoli vero? Da quando quella schifezza del Mail (decisamente geniale usare il nome di Liam al contrario ^^) si è presentato da H ho avuto serie difficoltà a gestire le mie reazioni: io e Louis una nuova OTP di sofferenze insomma.
A parte gli scherzi, ho tentato di capire H, la sua quasi legittima voglia di sapere la verità, ma non sono riuscita a giustificarne gli atteggiamenti... Non solo ha lasciato che il lupo bianco si insinuasse nella sua mente tanto da dubitare di qualsiasi cosa, ma soprattutto ha lasciato che mentire a Louis e non fidarsi di colui che lo aveva portato ad accettarsi davvero potessero diventare un'opzione praticabile. E poi è logico che le incomprensioni e le questioni di orgoglio facciano il resto... Ed io piango e soffro assieme a quel Louis di cui condivido ogni singola scelta... Insomma, quando il Mail ha messo in dubbio che H avesse rispettato la promessa di stargli lontano, lui non si è nascosto dietro a barriere fatte di migliaia di dubbi senza fondamento, è semplicemente corso da H per chiarire...
Okay, forse un pochino troppo dura con Harry è solo che so quanto pericolosi sono quei momenti in cui ti rinchiudi nella tua mente e lasci che le congetture prendano il sopravvento sulla realtà dei fatti, invece di uscire da quella gabbia e affrontare la situazione per quello che è... Ed è forse per questo che adoro alla follia Louis e la sua costanza nel voler risolvere la situazione anche se tutto sembrava perso per sempre. Trovare una persona che ama a quel modo penso sia una tra le fortune più grandi che possano capitare e Harry l'ha avuta.
Sta di fatto che quel “Io so cosa voglio, o meglio, credevo di saperlo fino ad oggi” di Louis è stata una mazzata tra capo e collo, ma era necessaria per entrambi. Anche se ha fatto tremendamente male. “Harry pianse. In silenzio. Perché se qualcosa era iniziato con Louis, in quella stanza entrambi l'avevano appena portata a termine.”
Boom.
Dopo questa frase ho dovuto aspettare due giorni per ricominciare a leggere e quando ho ricominciato e c'è stato quel straziante plenilunio fatto di rimpianti, di coscienza di scelte sbagliate, di mancanze e di insofferenza per una parte di lui che ho sentito una comunanza con Louis che mi ha quasi spaventata. Poi però è arrivato Harry che invece, quasi incredibilmente, sembra essere cresciuto tutto in colpo, più di quanto forse l'altro si sarebbe mai aspettato di vederlo fare anche se fosse rimasto al suo fianco, e così chiede ai suoi genitori di vederlo in quella parte di lui che aveva sempre aborrito. Diamine, è stato così importante quel momento... Cazzo, sto di nuovo singhiozzando... Anche perché poi, voi due disgraziate, non contente di quanto già mi avevate prosciugato, avete pure aggiunto tutta la storia di Zayn come lupo che aveva azzannato H a quattro anni e quando ho visto che il Mail era sul serio riuscito a plagiargli la mente è stato il colpo di grazia. H e Louis che si fronteggiano nudi sul giardino della tenuta penso sia una delle scene più difficili da digerire. Forse perché mi sono ritrovata a pensare “ma non vedete come diamine sia tutto sbagliato, cazzo?!?!” e non poterlo urlare a quelle due teste calde di lupi è stato frustrante, ve lo giuro.
E poi una crepa nel muro che si era eretto tra di loro. Perché ammettiamolo: l'indifferenza non può far parte di due essere come Harry e Louis. Loro sono istinto, sensi, irrazionalità per natura e quella studiata finzione che l'altro non esista non poteva funzionare, specialmente con Harry che ha appena riscoperto la bellezza dell'essere animale che alberga dentro di lui. Quindi sì, non mi vergogno ad ammettere che ho esultato quando si sono presi a scazzottate in piscina: era ora. Poi dai, tutti quei sottintesi sulla fiducia in quel “noi”: scena svolta magistralmente (come il resto della storia, ma che sto qui a dirvelo: amo come scrivete e lo sapete **).
E poi Louis ricomincia a lottare per lui, per loro -anche se forse non aveva mai smesso davvero- e comincia una lenta risalita e non importa se Harry non ne sa nulla, se è ancora convinto di aver preso la sua scelta (sbagliata), perché se Louis ha deciso di sistemare le cose e salvare il suo Harry, come ha già fatto una volta, allora io posso ricominciare a respirare... E non importa se dopo essersi chiariti nessuno ha certezza di quella che sarà la scelta di H fino all'ultimo. Non importa davvero. Perché Louis ci sarà in ogni caso. Sotto entrambe le forme. E lo amerà per sempre.
Quindi, come è intuibile, ho cominciato a piangere durante il colloquio di Louis con Niall e poi non ho più finito, fino alla fine: grazie tante **
“Louis si spinse fino a Harry che non si era mosso dal suo posto: si portò al suo fianco e ignorando la fitta alla spalla, che per fortuna aveva smesso di sanguinare, gli carezzò il collo con il muso, strofinando il capo nel mantello caldo e bruno. Aveva bisogno di sentirlo vicino, ora più che mai.” Siamo oneste: è terrorizzato dalla scelta che H farà, però si fida di lui e per me questo è stato tutto... Il sapere poi che H abbia fatto la scelta giusta, lasciando che sia Louis ad ucciderlo, beh questo mi ha fatto trarre un enorme sospiro di sollievo...
Perché secondo me questa storia è basata esattamente su quello: accettare quello che sono. Nonostante non fosse incluso nel loro piano di vita, come per Harry, o fosse una sorta di gabbia, come per Louis, ma assieme anche quelle difficoltà assumono tutt'altro peso. Louis ha imparato as accettare la sua umanità solo grazie ad Harry e il ricciolino ha compreso che anche l'animale in lui vive d'amore, lealtà e fiducia, e che quindi non può essere un mostro.
Semplicemente meraviglioso.
Quindi GRAZIE DAVVERO per questa perla preziosa che avete creato assieme e per essere riuscite a far provare qualcosa a questa piccola lupacchiotta dal cuore decisamente pietrificato **
P.S. Palla di pelo è la cosa più DOLCE mai detta, sappiatelo **
P.P.S. No, non mi sono dimenticata degli Ziall: loro sono stati, oltre che bellissimi assieme, anche essenziali. Perché in fondo, se non fosse stato per loro, Harry e Louis non avrebbero mai visto una possibilità in qualsiasi decisione avrebbero preso. Loro erano l'esempio che anche come licantropo e umano la loro relazione sarebbe potuta funzionare e questo credo che li abbia, anche se sottilmente, influenzati nel finale della storia... Molto, molto bellini loro due **
P.P.P.S. Adesso mi spiegate cos'era l'ultima scena!!! Una delle scene smut più significative e sensate che io abbia mai letto *si alza per una stending ovation *
Giuro che ho terminato questo papiro infinito e, con ogni probabilità, pure pesante vi dico solo questo: la vostra lupacchiotta vi ringrazia ancora e aspetterà pazientemente una vostra nuova splendida collaborazione “alla luce del Sole, nel bagliore etereo della Luna e nelle tenebre di un' Eclissi”.

xo xo
Rebecca_Daniels
Recensione alla storia Soulwolf - 15/03/16, ore 10:21
Capitolo 1: I parte
“Come poteva immaginare che a tutta quella distanza colmata con un esile passo, sarebbe poi succeduta subito l'ebrezza di un dirupo in cui non si può far altro che cadere perdendosi in chilometri di distanza?”.
Probabilmente con questa domanda si potrebbe riassumere se non tutto, buona parte di quello che troverete scritto in questa recensione. Perché ci sono le due dimensioni che racchiudono perfettamente sia Louis che Harry: quel “esile passo” e quell' “ebbrezza di un dirupo” che sono i pesi e le misure con cui approcciarsi ai due personaggi. Alle loro storie. Al loro legame. Harry è delicato in quella sua paura di essere lupo, in quella completa iniziale negazione della sua natura ferina, mentre Louis lo è quando incontra l'odore di un lupo che non vuole solo sottomettere, ma che vuole proteggere, specialmente quando ne scopre i lati oscuri del passato. E poi sono entrambi pura ebrezza, coraggio, fierezza quando si tratta di chi credano essere il loro vero io: Harry è così convinto di essere un umano con un difetto da imprigionarsi per dodici anni, pur di non ferire nessuno (sull'influenza del mondo esterno, ci arriverò dopo^^); Louis sa chi vuole essere e non trova difficoltà ad imporlo all'altra parte di sé che lo tiene in gabbia tra un plenilunio e l'altro. E quel esile passo e quell'ebrezza di un dirupo li ho vissuti io leggendo il capitolo (sì, sono la ragazza che su Twitter aveva esposto la sua disperazione circa il fatto che non sarebbe mai arrivata alla conclusione di questa prima parte **). Perché ci sono stati momenti in cui mi sono persa nel sottostrato di sensi di colpa che invadevano Harry a causa di quel suo segreto, di quell'aspetto che doveva far parte di lui ma che non poteva accettare perché gli era sempre stato mostrato come sbagliato. Perché in altri momenti, ho sentito la lotta interiore di Louis nel doversi rendere conto che la sua parte umana aveva più ascendente di quanto pensasse e che, quindi, i suoi sentimenti potessero essere forti tanto quanto l'istinto da lupo. Perché ho pianto fino ai singhiozzi (e scrivendone mi stanno scendendo ancora lacrime) quando Harry accetta quella parte di sé che l'aveva sempre fatto soffrire e solo grazie ad un Louis che al tempo stesso lo accudisce come non aveva mai fatto che con sé stesso. Per non parlare di quando Harry si ostina ad eliminarlo dalla sua vita, scindendo ancora una volta la sua parte animale da quella umana, e diamine se stava parlando di me... In caso ve lo steste chiedendo, avete combinato un disastro con il mio già precario equilibrio emotivo ** Ma va bene così, perché è esattamente questo che dovrebbe fare una storia scritta con tutti i crismi: deve entrarti sotto pelle, scavarsi il suo posto nel bagaglio di emozioni che ti porti dietro e darne una nuova lettura. Quindi non vi dico nemmeno in che condizioni ho letto del loro bacio sulla collina che era sempre stata solo di Louis: riuscivo a percepire il freddo della notte sulla pelle, l'influsso della luna sulle emozioni, spettatrice di un momento che sapeva non solo di promessa esterna, ma anche di addio... Un addio a quello che erano stati, lupi solitari persi in un destino avverso, ma anche a quello che erano diventati in quei mesi di vicinanza, perché è latente ma chiaro l'arrivo di qualcosa di tragico che cambierà ogni cosa. E poi si sente quell'ululato e tutto diventa chiaro. E temibile.
Ho bisogno della seconda parte il prima possibile, ve lo dico molto schiettamente (e anche disperatamente **), ma senza pressioni ^^
Okay, adesso che mi sono più o meno ricoperta posso passare a scrivere di un altro aspetto che mi è piaciuto da impazzire: il legame che hanno i due lupi. Quella sudditanza di Harry nei confronti di Louis che non è dettata dal terrore ma dalla sostanziale certezza di potersi abbandonare a lui in tutto e per tutto credo sia assolutamente da considerare come una delle perle di questa storia. Soprattutto poiché questo ha influenze anche sulle loro relazioni umane, che invece faticano a trovare un vero e proprio equilibrio.
Possiamo poi parlare di quanto assurdamente perfette siano le scene di plenilunio? A partire dalla descrizione delle loro trasformazioni per arrivare agli scambi di sguardi che si lanciano e agli odori che sono percepibili anche quando sono umani e che quindi riporta il loro rapporto sempre a qualcosa di quasi tragicamente ancestrale... Magnifico.
Quindi, in caso ve lo steste ancora chiedendo, sono assolutamente innamorata di questa storia, di Harry e Louis umani e lupi, del loro legame che da immediato imprinting tra animali deve lottare per diventare qualcosa nella loro forma bipede.
Aspetterò impaziente di leggere la seconda parte e scusate per la prolissità della recensione, ma succede sempre così con le cose che mi piacciono **
P.S. Gli Ziall sono una cosa a parte che meriterebbe una recensione solo per loro, ma intanto posso dirvi che sono sostanzialmente la dolcezza fatta personaggi e la scena di Niall che entra in piscina credo sia una delle cose più imbarazzanti che abbia letto negli ultimi tempi, perché la faccia di Niall me la sono immaginata perfettamente ed ho riso proprio tanto **

xo xo
Rebecca_Daniels
Recensione alla storia The silver voice of the moon - 07/02/16, ore 17:39
Capitolo 3: Adagio molto e cantabile
Piccola premessa: il capitolo l'ho dovuto leggere a pezzi perché “qualcuno” (aka TU) ha deciso di scrivere una sequela magistrale di modi per farmi piangere come una fontana tanto da costringermi a smettere per potermi riprendere. Quindi oggi partirò proprio da coloro che mi hanno fatto singhiozzare dalla gioia perché dai: si sono baciati!!! Capisci????? Sì, tu lo capisci bene perché hai avuto la malaugurata idea di inserire questo momento epico solo nel terzo capitolo, facendo salire la mia aspettativa in maniera esponenziale... Ma ne è decisamente valsa la pena. Perché si sono scambiati questa piccola prima promessa fisica nell'istante più perfetto: la scena al piano mi ha assolutamente uccisa. E' semplicemente perfetta per loro due, che si sono incontrati grazie alla musica e si sono conosciuti tramite essa e quei silenzi che la intervallano ogni tanto e che gli permettevano di osservarsi e studiarsi... Penso sia inutile dire che ogni singola azione, ogni respiro, persino ogni nota scorrevano davanti ai miei occhi e mi è sembrato davvero di essere lì con loro, ad assistere ad un momento che definire speciale sarebbe troppo poco. Harry che suona con le mani di Louis sulle sue è probabilmente una delle scene più dolci di sempre, perché c'è un'intimità silenziosa e profonda che mette in connessione non solo i loro due corpi ma anche le loro anime (specialmente perché quel brano è stato composto con un intento particolare**)... E niente, io ho cominciato a piangere e poi a singhiozzare quando è proprio Louis a decidere di annullare quella minima distanza che li separa, perché insomma: è Louis. O meglio, è questo Louis: un genio della musica distante, scostante alle volte, nei confronti del mondo, che sta affrontando un periodo della sua vita non da poco, dato che la sordità per lui sarebbe un disastro. E quindi sì, mi si è stretto lo stomaco quando ho capito che il suo udito era peggiorato ancora, già conscia che la cosa si sarebbe riversata inevitabilmente su Harry, ma il copista è stato straordinario, come sempre e non si è arreso. Ha lottato per entrambi, si è preso cura di entrambi ed ha trovato una soluzione. “Non era forse da amare una persona che, con una tale spontaneità, gli aveva mostrato - per l’appunto - amore proprio in un momento in cui lui a malapena era stato in grado di sopportare se stesso?” penso che questa frase racchiuda tutto. Questa e la volontà di Louis di utilizzare gli apparecchi acustici, che mi ha fatto piangere ancora di più. Okay, basta parlare dei Larry che mi stanno risalendo le lacrime agli occhi: tutta questa atmosfera fiabesca/d'altri tempi mi sta destabilizzando emotivamente ^^
Ed arriviamo agli Ziall: caspita, che sofferenza! Sul serio: sei riuscita a farmi provare compassione per Zayn e credimi che, con il periodo che ho nei suoi confronti 8anche al di fuori dalla storia), è come parlare di un'impresa impossibile^^
Razionalmente parlando, Niall ha tutte le ragioni per essersene andato, anzi, nel capitolo precedente mi sono trovata a sperare che lo facesse eppure è sempre stato come se tutti sapessero, lui compreso, che il suo destino fosse con Zayn. Certo, questo periodo senza la sua musa gli ha fatto solo bene perché, nonostante la devastante mancanza di qualcosa che per lui era come l'aria, questa situazione gli ha fatto capire che appunto Niall non era un mero oggetto da sfruttare o venerare, ma una persona da conoscere ed amare. La differenza, per un artista, può essere molto sottile ma spero davvero che a Zayn rimanga ben impressa in testa. La sua decisione di rinunciare a cercarlo ma di continuare ad aspettarlo è stata di una poeticità estrema, perché è come aver preso consapevolezza di aver sbagliato ma non volersi arrendere per sempre. Quindi sì, pensavo non sarei mai giunta a dirlo, ma spero che tra i due le cose trovino un meritato equilibrio **
Basta, ora mi eclisso e aspetto l'ultimo capitolo (se non ho capito male ^^) con un po' di ansia **
P.S. Adoro la figura di Perrie (adoro proprio lei come persona, ma in questa storia è silenziosamente essenziale per casa Malik **)

xo xo
Rebecca_Daniels
Recensione alla storia The silver voice of the moon - 14/01/16, ore 12:49
Capitolo 2: Scherzo: Molto vivace - Presto
Direi di partire da una piccola premessa: sono @93ONED su Twitter (esattamente: proprio la tipa che ti ha stressato la vita per avere il secondo capitolo e la stessa che aveva precisato di non recensire mini-long se non al loro termine... Seh, come no ^^). Come puoi facilmente notare non sono riuscita ad aspettare l'ultimo capitolo della storie e quindi eccomi qui! Sarebbe stato stupido aspettare che la fine, perché i capitoli sono estremamente lunghi, cosa che io adoro, e avrei rischiato di perdere troppe considerazioni per strada. Quindi, direi di cominciare da ciò che mi preme di più dirti in questo momento: sto male per Niall. Giuro che, per quanto i personaggi di Louis e Harry siano estremamente affascinanti (ci tornerò su in seguito), in questo istante ho lo stomaco accartocciato per colpa della situazione tra Niall e Zayn. Credo che la colpa/merito sia in gran parte tuo perché hai l'incredibile capacità di descrivere come possa sentirsi la sfortunata musa in ogni singolo lato della sua anima delicata. Scusa, ma ti giuro che il quella sensazione di sentirsi usati e al tempo stesso impossibilitati a ribellarsi perché perennemente in debito con il proprio “aguzzino” è fin troppo chiara nella mia mente e non posso far finta di non aver versato più di qualche lacrima. Quando Zayn ha il coraggio, facendolo per di più consapevolmente, di avvicinarsi a lui nella stessa maniera che aveva utilizzato in quella famosa notte giuro che mi è salito un nervoso all'altezza dello stomaco che so già mi passerà tra minuti interi. Riesco a cogliere la complessità della personalità emotiva e artistica di Zayn ma non ce la faccio a giustificare il suo voler accantonare l'amore che prova per la sua musa (dato che ormai è ben oltre la semplice adorazione per le sue forme e colori) solo per seguire l'istinto del pittore. Se Louis sta diventando cieco, Zayn sembra cieco a quello che sta succedendo dentro di lui.
Ma arriviamo alle mie due grandi debolezze. Quelle che mi fanno stringere il cuore quando passano ore a comporre con una leggera brezza che entra dalla finestra aperta su una Vienna spettatrice di ciò che sta nascendo in quella stanza. Non solo una delle più splendide meraviglie musicali della storia ma una relazione a tal punto sublimata da non aver quasi bisogno del contatto fisico per diventare qualcosa. Gli sguardi che si scambiano, le parole che per Harry sono sempre espressione del genio del compositore ed ora anche delle sue fragilità mentre per Louis sono veicolate dalle labbra rosse del copista, sono qualcosa di così poetico che alle volte fa per fino male leggerlo. E sì, se è vero che ho esultato quando è venuto fuori che il problema di Louis era proprio la sua progressiva sordità, ho perso il respiro quando Harry ha visto strappare davanti i suoi occhi il loro lavoro e ancor di più quando gli dice “Non andrò più via”, “Voglio aiutarti... Lasciamelo fare”... E' stata come una promessa che beh, è valsa più di mille baci appassionati.
E Louis che si addormenta tra le sue braccia è decisamente stato il colpo di grazia che pensò condurrà a grandi cose nel prossimo capitolo, che sì: aspetterò con tutta la giusta ansia del caso**
P.S. Credimi: questa storia merita al mille per cento la possibilità di essere letta da qualcun altro oltre chi l'ha scritta perché in ogni singola riga vi si legge l'impegno e la passione che l'hanno creata xx

xo xo
Rebecca_Daniels