Recensioni di Claireroxy

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Recensione alla storia Sotto la maschera bianca - 09/07/19, ore 19:31
Capitolo 1: Sotto la maschera bianca
Valutazione per il contest "Most Loved [Terza edizione]"
Quarto classificato
"Sotto la maschera bianca", di Apeirmon


Grammatica&stile: 8,3/15 
"Questo implica anche te, Hershel." gli ricordo" Se la frase continua dopo il dialogo, non è necessario aggiungere il punto fermo. -0.5
"una mappa, detta ‘della Purezza’ in cui" Con la virgola, hai creato un inciso che ti sei dimenticato di chiudere dopo "Purezza". -0.5
"Do…Domani?!" In questo caso, non solo per regola dopo i tre punti di sospensione va sempre uno spazio ma dopo i tre punti la maiuscola va solo in caso di fine della frase: qui invece è evidente che i puntini di sospensione siano un artificio per indicare una titubanza nel parlato e quindi la parola successiva sarebbe dovuta andare con la lettera minuscola. -0,5 per i tre puntini e -0,5 per la maiuscola errata.
"lasciandogli un sorriso." Credo che quello che stavi cercando di dire fosse che, detto male "finalmente lasciasse andare il suo sorriso rivolto a lui". Tuttavia, non trovo che l'espressione da te usata esprima bene questo concetto, e a prima lettura l'ho trovato molto confusionario. -0.2
“Non lo so, ma devo chiederLe di lasciarceli ancora qualche minuto, prima di verificarlo. Sono essenziali per scoprire i segreti di questo posto. Non Le dispiace, vero?” L'utilizzo della maiuscola nelle parole "chiederLe" e "Non Le dispiace" fanno molto lettera commerciale e forse in quell'ambito sarebbero corrette ma sicuramente non sono corrette in un ambito narrativo. Se si voleva porre l'accento su quelle parole - per farle sentire maggiormente al lettore - si poteva ricorrere ad altri espedienti come ad esempio mettere in corsivo la parola "chiederle" e la parola "lei" in "non le dispiace". Utilizzare una forma di scrittura tipica delle lettere commerciali in un racconto - senza giustificazione - è un errore di stile piuttosto grave e a mio avviso penalizzabile di 0,5.
"A parte il fatto che ci siano" L'espressione "A parte il fatto" regge l'indicativo. -1
"Corre in nostra direzione" In questo caso, "in" regge un sostantivo, pertanto va' declinato. -1

Suggerimenti (non tolgono punti)
"siti archeologici che potenzialmente rivoluzionerebbero" La possibilità è già espressa dal verbo al condizionale, quindi ho trovato quel potenzialmente rindondante. Se volevi marcarlo, avrei usato un "potrebbero" al suo posto.
"più (come dire?) antropologico." Sebbene sia una grande fan delle parentesi, all'interno di un discorso diretto mi lasciano un po' perplessa, visto che è difficile capire a primo acchito se è un inciso nel discorso o un pensiero di chi sta parlando, e si prende quindi "una pausa" dal parlare. Non te l'ho segnato come errore perché è comunque a) una frase di poca rilevanza b) la sua mancata comprensione di funzione non intacca il resto della storia, ma ti consiglio vivamente di riguardarla.
"si sorprende dopo un’occhiata all’orologio." Visto che sono due azioni diverse fatte in due momenti diversi, ti consiglierei di separare "si sorprende" dall'altra frase con una virgola.
"Che si rinnovano ogni cinque minuti" Di per sè, rinnovare ha anche il significato di "rifare una cosa", e per questo motivo non l'ho segnato come errore, ma non l'ho mai visto associato ad "allarmi". La stessa cosa avviene più avanti con "per esortare un artefatto rubato", o "passare l'indice davanti a sè", che ho interpretato come spostare.
"Allora, io andrò avanti ad esplorare" In questo caso, "allora" è direttamente collegato alla frase che esprime il professore, una specie di "Visto che non ho un compito, vado ad esplorare". Per questo collegamento, io non lo avrei separato dalla frase principale, anche se è una via accettabile.
"Per trovare la Mappa, ma non riesco a trovarne" Eviterei di usare lo stesso verbo di fila, in questa situazione, visto che si riferiscono a due soggetti diversi (rispettivamente, Mappa&indizi), così da distinguere meglio le due frasi.
"Quarta stanza sempre simile alle altre" Qui per me il periodo è troppo lungo, avrei messo una virgola fra "stanza" e "sempre" per fare una pausa.
"In stretti rapporti con me ti guidasse in caso di necessità per non essere scoperto da me" Il pronome "me" viene ripetuto due volte. La seconda volta, per me, non è necessaria: è chiaro da chi deve nascondersi Descole.

Partendo più dalla forma stessa di questa storia, ti sei giocato molto bene la divisione in paragrafi. Primo e ultimo paragrafo hanno il POV del narratore esterno e ciò è evidenziato dal tempo verbale usato, il passato, che gli distingue molto bene ma che stona un po' nell'ultimo, dato che è ambientato dopo tutto il resto della vicenda, descritta al presente. A mio parere, per distinguergli meglio avresti potuto rendergli in corsivo, tuttavia riconosco che la tua sia stata una scelta stilistica e non l'ho conteggiata nel punteggio. Il resto della storia, invece, alterna tra i punti di vista dei due protagonisti, e questa struttura mi è stata fondamentale per non indovinare subito chi fosse chi, data che il presunto ordine è stabilito dall'inizio e viene poi invertito alla rivelazione. Un ottimo espediente per prendere di sorpresa il lettore, anche se all'inizio può creare dubbi.
Passando al modo stesso in cui è stata scritta la storia, lo trovo il punto più fragile. Usi un'italiano standard per tutta la storia (dialoghi a parte, di cui parlerò dopo), in cui ogni tanto spuntano parole usate nel loro significato più antico, come segnalato in suggerimenti, mentre altre volte sono decisamente di foggia antica. Questa, a mio parere, è un'arma a doppio taglio: danno quella sensazione di retrò, come era presente nei videogiochi e come credo volessi fare, ma solo se il lettore conosce il loro significato. In caso contrario, rischia di confondersi, o di passarci sopra come errore. Nel tuo caso, poi, è stato un problema particolarmente evidente perché ho trovato che affaticava spesso la frase (ad esempio, in "Tranne che sulla parete relativamente a destra del mio ingresso") e perché ho trovato che raccontassi le descrizioni più che mostrarle, probabilmente poiché poco ti concentri su cosa provano i personaggi stessi nei momenti più avventurosi e, secondo la mia esperienza da lettrice, se non riesco a immaginarmi cosa prova il personaggio in quel momento è difficile che mi emozioni anche io. Attenzione, però: non sto dicendo che questi momenti sono completamente assenti nella tua fanfiction. La personalità dei personaggi viene molto fuori dai dialoghi, dal loro modo di parlare (in cui ho trovato che l'uso della forma di cortesia fosse particolarmente adatta) e dal modo in cui gli altri/loro stessi reagiscono alle affermazioni (mi viene in mente Descole che sorride quando Claire gli racconta che Layton sta bene, Paul/Don Pablo che sviene quando Claire gli sorride eccetera). Ecco, se applicassi questo metodo pure a come reagiscono al mondo che gli circonda, penso che i problemi sarebbero risolti.

Trama: 8,5/10
Hai promesso una trama avvincente, e hai mantenuto la tua promessa! In pieno stile dal videogioco, tutto quello che sembra avere un senso logico all'inizio è poi preso e rivoltato a testa in giù, in una maniera che non mi sarei mai aspettata ma che, da come sono posti i nuovi elementi, ha perfettamente senso,  e siccome l'ho trovato davvero azzeccato&fuori da quel che ci si aspetta di solito, ti ho affidato il premio "Questa non me l'aspettavo"! Uso questo punto per parlare anche degli altri personaggi, che ho trovato azzeccati e fedeli a loro stessi, chi nei ruoli minori (Luke che si nasconde dietro le gambe della madre, Paul che sviene di fronte a Claire ma che è abbastanza geniale per il resto), sia per il Professore, che visto la sua presenza e il suo ruolo attivo nella storia è alla pari degli altri due personaggi, con la sua abilità nel risolvere misteri. Il punteggio, però, non è pieno per solo una ragione: in alcuni vasi ho trovato alcuni concetti spiegati un po' di fretta, senza troppi referenti (ad esempio, ho capito che Claire=Clark solo alla seconda rilettura), complice anch'esso il numero di personaggi introdotti, superiore a quelli che si trovano di solito nelle one-short (ad esempio, continuo a non capire da dove sia spuntato il complice di Descole con la talpa. Era nascosto sottoterra tutto il tempo?). Per me è essenziale che la sequenza degli eventi risulti chiara, e per questo ho abbassato il punteggio.

IC mio personaggio: 9,7/10
Nonostante sia apparsa in un solo videogioco della saga, sei riuscito a muovere Claire perfettamente. Ne hai rappresentato la sua forza e intelligenza, nella scena della talpa meccanica, ma anche la sua emotività e gentilezza quando si esprime con il resto del cast (senza essere mascherata) e la sua capacità di perdono nella scena con Descole. Certo, specie prima dello smascheramento la falsa Claire le ruba la scena, con il suo atteggiamento molto simile a quanto abbiamo visto nel Futuro Perduto, ma considerando la pressione a cui era sottoposta (il furto della collana, probabilmente la minaccia che avrebbe fatto qualcosa di male ad Hershel se non collaborava) è comprensibile perché si sia trattenuta dal rivelare la verità (altro evento di cui l'abbiamo vista protagonista nei giochi). Tuttavia, mi è sembrato che ci sia stato un focus minore rispetto a quanto fosse necessario sui suoi pensieri su Descole e su quanto è successo. Hai reso chiarissimo che non fosse contenta&che abbia tentato di ostacolarlo (con la frase "Ormai il nostro contratto è terminato, signor Descole" e il fatto che non gli abbia rivelato tutti i suoi tic), nonché che l'esperienza l'abbia stremata con l'ultimo paragrafo, ma visto che era un evento un po' più distante da quelli che gli capitano di solito (dopotutto, la storia è ambientata prima che venisse coinvolta molto negli esperimenti) per me era necessario andare più a fondo.


IC tuo personaggio: 10/10
In questa storia è espressa tutta la grandiosità di Jean Descole, per come lo conosco io: la sua enorme intelligenza che lo spinge ad architettare piani grandiosi e terribilmente difficili da venire a capo, la sua passione per rubare tesori e la sua abilità nei travestimenti, tanto da passare per un'altra persona anche agli occhi del lettore.
Nonostante tutto, c'è anche spazio per il suo affetto nei confronti di chi gli sta a cuore, espresso nei momenti in cui è smascherato e che di persona non direbbe mai. Hai descritto ciò mantenendo il mistero che lo circonda, col Maestro e la sua relazione con Layton, e mantenendolo sempre IC. Qua nulla da ridire!


Gradimento personale: 4/5
Nonostante qualche insicurezza a livello di stile e lessico, la tua è una storia che riesce a far interagire due personaggi che più distanti non si può in una trama con un colpo di scena ben pensato e che rispecchia molto i giochi di Layton, con il climax finale (che, non importa l'assurdità, è sempre stato uno dei miei momenti preferiti) eseguito perfettamente, sia dal punto di vista emotivo che di svolgimento della storia. In breve, adoro le fanfiction concentrate sulla trama che rispecchiano il canone dell'opera, e sono stata felice di ritornare a leggere di Layton dopo tanto tempo!

Titolo&introduzione: 2,8/3
Il titolo è tutto ciò che posso sperare da una storia: accattivante, personalizzato e che fa' intuire al futuro lettore qualcosa che verrà spiegato soltanto con la lettura. Ho trovato simili qualità nell'introduzione, con aggiunta il chiarimento di quale situazione andremo a parlare, a partire da "Due tipi di avvenimenti". "Gli incontri e le separazioni", d'altro canto, l'ho trovato un poco generico e disorientante, perché non è immediatamente chiaro di chi si sta andando a parlare. Certo, è reso chiaro più avanti, ma non l'avrei messa come prima frase.

Totale: 43,3/53