Recensioni di Keiko

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia I knew that it was now or never. Just now, not never. - 30/01/14, ore 21:50
Capitolo 1: //
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia si fa leggere in modo delizioso e ti stringe il cuore. Dominil ha una prosa diversissima rispetto ai suoi canoni stilistici, spesso barocchi e ridondanti, e la cosa mi ha piacevolmente colpita, perché questo nuovo stile è decisamente più accattivante. L’autrice è riuscita a rendere un quadro perfetto della storia e della situazione, in una fanfictions che - in questi giorni di neve - è un raggio di sole che sa di mare, California ed estate, soprattutto. In un lento susseguirsi degli anni e delle stagioni, Dominil racconta una delicata storia d’amore sino ad arrivare ad un inverno gelido, di quelli che ti strappano anche l’anima. E’ quello che accade quando arriva la lettera di reclutamento a Zacky, in un muto consenso del ragazzo alle decisioni di Sam, ed è vera, questa ragazza che decide di mettere davanti il proprio bene e la propria felicità al desiderio di salvezza di una patria che forse nemmeno sente propria. Non c’è vittimismo, solo l’egoismo di poter essere felice, in questo personaggio che vibra di note forti, calde come il sole d’agosto. Adoro quando vengono utilizzati i temi delle canzoni delle band per scrivere storie e Dominil, con questa fanfiction, è riuscita a farmi battere il cuore e a farmi sentire come il passaggio dall’estate dell’adolescenza all’inverno dell’età adulta, possa essere a volte spietato e distruttivo, senza vie di ritorno verso il passato.
Recensione alla storia Unbound - The Wild Ride - 27/07/12, ore 14:13
Capitolo 8: 7 - The Wild Ride
Ed eccoci al finale ed ammetto che mi hai spiazzata, lo sai?
Il rapporto tra Zacky ed Emily non è mai stato approfondito, sembra più un escamotage che altro, piazzato qui all'ultimo minuto. Emily non funziona perché resta imbrigliata in un un posto che non le appartiene. E' forte, è una tosta e poi scivola in una debolezza che urta i nervi. Deve essere sorretta e raccolta, da chiunque (prima Jimmy. Poi Matt. Poi Brian. Poi Zacky). Poi torna a essere un qualcosa che non è né carne né pesce, nei ricordi di un passato con Zacky di cui non hai mai parlato prima, in cui nel "prima" c'erano solo Jimmy e Brian. Alla fine di ciò, posso dire che Emily è una Mary Sue abbastanza palese.
La domanda che mi sono posta però è stata un'altra: l'incipit che fine ha fatto?
Il finale ci lascia con un happy ending  (ho apprezzato il fatto che Brian ed Emily non siano tornati insieme, ENORMEMENTE!) ma l'incipit era una chiara narrazione in media res che non viene chiusa sul finale, e che discorda con esso. Se Brian trova le sue risposte, l'incipit in cui è chiara la costrizione con cui vuole sposare Casey, non regge più... allo stesso modo, la scelta di sposare Casey arriva sul finale, non è prima, allora viene naturale chiedere la crisid i Brian dove sia sparita. Ritenevo il primo capitolo un punto di partenza a cui saresti tornata, considerando il tipo di narrazione e di struttura della storia, ricollegandoti al finale. Invece risulta solo una scena estemporanea e scollegata da tutto il resto.
Recensione alla storia Unbound - The Wild Ride - 27/07/12, ore 14:07
Capitolo 7: 6 - Famous Last Words
Inizio a credere che Emily non sia fragile, ma schizofrenica.
La descrizione che ne fa Brian è diametralmente opposta a quella che viene data al lettore sin dal principio. Non so, è come se volessi far piacere Emily a tutti i costi a chi legge, ma la cosa non funziona. Il tour (e tutta la storia) sembrano far presagire un riavvicinamento tra i due ed Emily si comporta come se Casey non esistesse, e di certo la cosa non le rende onore. Il problema è che tutto sembra finalizzato a farla apparire la vittima, poi quella forte che sa tenere a bada chiunque le capiti a tiro, poi passa di nuovo alle lacrime da coccodrillo. Non riesco purtroppo a trovarle una logica comportamentale, né a farmela piacere, mi dispiace.
Recensione alla storia I sat down on your stone and I talked with you for a while. - 21/05/12, ore 13:52
Capitolo 1: I sat down on your stone and I talked with you for a while.
Questa storia mi ha fatto sputare lacrime a livelli imbarazzanti.
E' scritta davvero bene, senza scivolare nel banale. E' un racconto introspettivo e intimo, una lettera a cuore aperto da un amico che però non prova rabbia o rancore nei confronti di chi non c'è più, ma piuttosto gli racconta di una vita che non sta vivendo. Una prova d'amore (e amicizia) fortissima, in un ritratto di Brian dolorissimo e vivo, sino a far male. Questa storia è un tributo a Jimmy e a Brian, un inno all'amicizia e alla vita che grida di essere vissuta in ogni suo secondo, senza riserve.
Hai utilizzato uno stile essenziale e privo di fronzoli che parla direttamente al cuore del lettore, lo catapulta in un discorso a due in cui è l'incomodo spettatore invisibile. Ad un certo punto è come se ci si sentisse di troppo, come se si volesse richiudere la porta e lasciarli lì, nell'intimità di una stanza in cui Brian parla alle pareti spoglie, in cerca di Jimmy.
Davvero complimenti, questa storia è davvero perfetta.
Recensione alla storia This Is Gonna Hurt - «Angels Of Sin» - - 17/05/12, ore 15:03
Capitolo 2: 2 - A (not so) Perfect Plan
Aspettavo con impazienza questo capitolo, e devo dire che hai ammazzato ogni mia aspettativa, dato che hai messo la quarta gettandomi nel bel mezzo dell'Inferno!
A parte gli scherzi, non credevo Brian cedesse così in fretta, anzi... pensavo che Dahlia l'avrebbe messo alle strette molto più avanti, per cui mi hai colta alla sprovvista. Se nel primo capitolo abbiamo conosciuto Dalhia, di certo non possiamo dire che in questo capitolo sia passta inosservata, anche se il fuoco centrale è tutto per il nostro Synyster Gates. Dire che i pensieri di questi due mi ammazzano dalle risate è riduttivo. Dalhia è di un cinismo e un dispotismo tali che non riesce a non risultarmi simpatica. E' tagliente, spietata, assolutamente cinica e velenosa eppure la trovo un personaggio pazzesco. Dalhia non è immune da difetti (anzi, ne è una colonia) eppure il suo modo di fare cattura l'attenzione, ti ammalia e rimani fregato. Questo per dire che non posso non capire questi poveri uomini che vengono sbattuti davanti a un mostro che, a mio avviso, è semplicemente perfetto. Certo, è un paradosso, ma trovo Dalhia un personaggio dal potenziale INFINITO e non aspetto altro di essere stupita paragrafo dopo paragrafo, perché riesce sempre a superarsi. Nell'esagerazione in cui vive, ci sta benissimo. Nel circo della sua esistenza da star, tutto risulta la normalità per una come lei e diventa ordinario. Il suo mondo si riflette su di lei e dentro di lei, e credo che questo quadro che ci stai offrendo, fatto di lustrini e luci e fans e feste, sia così realistico da far rabbrividire, sia in senso positivo che negativo. Ho amato ovviamente la presenza di Frank (come non potevo farlo?) anche se ammetto che il suo posto accanto a Dahlia lo vedo un po'... strano? Sono diversissimi, e così distanti come mondi che fatico a vederli insieme, anche se lui è così adorabile che non è difficile figurarselo alle prese con la redenzione di un demonio. Gerard e Sophie sono la coppia promettente, mi aspetto quindi altre unioni di questi cinque angeli, altre scelte e altri scoop! Mi sento un po' come uno spettatore che guarda il suo talk show preferito alla tv e ascolta i suoi idoli confessarsi... e ammetto che mi diverto come una pazza!
Ottim i giri dei fuochi narrativi e lo stile, sinceramente questa storia difficilmente avrebbe avuto una resa così eccelsa con una narrazione al passato o alla terza persona. Questi fuochi diretti sono uno spasso e ci mostrano i personaggi senza filtri o soggettività del narratore, ma direttamente l'uno guardato con gli occhi dell'altro.
Posso essere spietata?
A me del tradimento di Michelle non me ne frega nulla e, ovviamente, tifo per la coppia Brian & Dalhia! Perché? Perché nonostante siano diversissimi si completano in maniera eccelsa, e le loro scene - per quanto estreme - riescono ad avere un equilibrio che li fa apparire dannatamente vivi, in un ruolo di vittima e carnefice che continua a invertirsi, gatto e topo che giocano l'un con l'altro senza rendersi conto di chi sia cosa.
Credo che il tuo Demonio sia davvero difficile da gestire, e per questo motivo non posso che farti i migliori complimenti per come stai costruendo la sua storia e l'intera vicenda che è indiscutibilmente una ventata d'ossigeno, una fanfiction che si annovera tra le mie preferite per la sua originalità e per la schiettezza con cui si presenta al lettore. Tolto il buonismo, tolta la melassa del contorno e le maschere, cosa rimane? Credo sia questa la lezione che ci darà Dalhia una volta arrivati alla fine della storia.
E se io merito la spilletta dorata con la "S" di stronza, tu meriteresti la bandiera dorata per questa storia fantastica!
(Recensione modificata il 17/05/2012 - 03:05 pm)