Recensioni di Encha

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Piccoli pezzi di Natale - 18/02/16, ore 17:01
Capitolo 5: Natale
Prima classificata al contest "Game of Judges: Conflitto nella Storia"



Stile, Lessico e Grammatica: 11,5/12 
Adoro il tuo stile, e ho detto tutto. Adoro la spontaneità, la naturalezza e la leggerezza, che non derivano affatto dal semplicismo o dalla pochezza lessicale, ma al contrario da un’accurata scelta dei vocaboli. Per questo il testo è scorrevole e piacevolissimo, e lo stile si sposa perfettamente con il clima di spensieratezza e serenità che hai creato.
Ho notato solamente alcuni piccoli refusi, che non ho praticamente preso in considerazione data la lunghezza della storia, ma te li riporto per completezza:
  • “Stesero assieme l'impasto con un grande matarello” (“Mattarello”)
    “Qualcuno mi spiega che cos' ha questo mercato” (V’è uno spazio tra “cos’” e “ha”)
    “le archiutetture delle casette sono spettacolari” (“Architetture”)
    “altre due ragazze la segiuvano ridendo” (“seguivano”)
    “una cintura degli attrezzi da cui avrebbe potuto estrerre qualunque cosa.” (“Estrarre”)
    “non riuscì mai a prenderla priam che cadesse” (“prima”)
    “mentre l'ultimo pezzetto del puzzle della maglia del Natale di Calypso si incastrava”  (“magia”)
Purtroppo, non ho potuto darti il punteggio pieno perché, in alcuni punti, c’è stato un problema di concordanza verbale:
  • Ricorda quanto quella festa gli abbia sempre scaldato il cuore” (“Ricordava”)
    ricorda che le luci lo confortavano quando scappava” (“Ricordava”)
    spiega infine”  (“Spiegò”)

IC: 10/10 
I personaggi sono pienamente IC, dal primo all’ultimo. Leo è follemente innamorato di Calypso, e questo non esita né a dirlo né a dimostrarlo, ma mantiene comunque la sua irriverenza e la sua giocosità. Ci sarebbero un sacco di esempi per sostenere quanto ho scritto, ma se dovessi elencarli tutti questa valutazione sarebbe esageratamente lunga, per questo mi limiterò a citare quel tenerissimo “Mai quanto te”, divenuto un umoristico “Mai quanto me!”. Fantastico!
Calypso è forse un personaggio più complesso, ma sei riuscita allo stesso modo a caratterizzarla al meglio, con la sua curiosità e la sua meraviglia per il mondo moderno che si uniscono ad un carattere forte, affettuoso ed allegro. Come se questo non bastasse, sei riuscita a cogliere i momenti più opportuni nella narrazione per approfondire ulteriormente l’introspezione dei personaggi, inserendo degli sprazzi interessanti del loro passato, come la passata infatuazione di Calypso per Percy e i ricordi di Leo sul Natale e su sua madre.
Ho amato anche il modo in cui hai tratteggiato i personaggi secondari della tua storia: Annabeth che apprezza le strutture dei mercatini, Percy e Jason che entrano in competizione, Nico che tiene a bada l’entusiasmo degli altri ragazzi, Piper che non si preoccupa del suo aspetto di prima mattina… Insomma, fantastico: tutto estremamente fantastico.

Originalità: 8/8 
I vari frammenti di Natale che hai messo insieme potrebbero sembrare, se presi singolarmente, qualcosa di visto e di rivisto. Insomma, questo è un po’ il problema di quando si vanno a rispolverare i grandi classici sul Natale. Eppure mi ha colpito molto la storia nel suo insieme, il modo in cui sei riuscita ad unire insieme alcuni cliché natalizi - come il vedere la prima volta la neve o il capire a mano a mano il significato del Natale -, rielaborandoli e creando così una storia del tutto originale. Certo, non mancano poi alcune piccole idee geniali che arricchiscono il racconto, come il costume da Babbo Natale di Leo o la slitta montata sulla coda di Festus.

Utilizzo pacchetto: 14/14 (Prompt: 3/3; Obbligo: 5/5; Citazione: 5/5; Utilizzo dell’intero pacchetto:1/1) 
Il prompt, a mio parere, è stato usato in maniera perfetta. L’idea della “Meraviglia” accompagna e si accresce per tutta la vicenda, creando un’atmosfera di magia e stupore nella quale al lettore sembra di star riscoprendo il Natale attraverso gli occhi di Calypso, che vede per la prima volta le palle di Natale, la neve, le luci e tutto il resto.
Per quanto riguarda l’obbligo, non credo ci sia molto da dire. La Christmas!AU è stata tanto sentita da riportarmi indietro di qualche mese, nonostante Carnevale sia alle porte.
Anche la citazione è stata usata in maniera fantastica, perché non solo si inserisce perfettamente nel contesto in cui è posta, pronunciata da Annabeth, che è il personaggio in assoluto più adatto ad un’affermazione del genere, ma si fa sentire anche nel resto della vicenda, dove Leo e Calypso, ma anche tutte le altre coppie, sono presi dall’euforia dei loro sentimenti.

Gradimento personale: 6/6 
Ho amato questa storia, dal primo all’ultimo capitolo. È un crescendo continuo di gioia, serenità e dolcezza, che non risulta mai stucchevole e che rappresentata meravigliosamente la magia del Natale. Come ho scritto prima, sei riuscita a cogliere le occasioni migliori per dare spazio a diversi stati d’animo, ad aspetti della vita dei personaggi che non danneggiano affatto l’atmosfera di tranquillità, ma anzi rendono la storia completa sotto ogni punto di vista.
In particolare, ho adorato l’idea di far descrivere Leo a Calypso i simboli del Natale attraverso gli stampini dei biscotti, e soprattutto il modo in cui ha esemplificato il fatto che lo spirito natalizio semplicemente rende più magica la realtà di tutti i giorni, con i suoi colori, le sue luci, le sue canzoni e i suoi dolci più zuccherosi del solito.
Complimenti vivissimi, davvero!
 

Totale: 49,5/50 
Recensione alla storia Sun; - 18/02/16, ore 16:51
Capitolo 1: Sun;
Terza classificata al contest "Game of Judges: Conflitto nella Storia"



Stile, Lessico e Grammatica: 12/12 
Anche con tutta la mia meticolosità da grammar-nazi non sono riuscito a trovare un solo errore: complimenti, nemmeno una virgola fuori posto!
Ma il punteggio pieno non è dovuto solo a questo, anzi! Lo stile mi ha colpito molto: trovo che sia scorrevole, curato e soprattutto molto immediato, insomma, perfetto per il contesto di questa storia. Pur essendo molto lineare, non scade mai nel semplicismo, ma la cosa più importante è che lascia spazio ad alcune espressioni del quotidiano che aiutano a delineare l’ambientazione della vicenda.
IC: 9,5/10 
Anche qui, come avrai notato, il punteggio è ottimo. Devo dire che ho apprezzato molto l’atmosfera generalmente tranquilla della storia, assolutamente naturale per una Modern!AU. Ha gestito egregiamente il cambio di ambientazione, e soprattutto il cambiamento che esso comporta: soprattutto Nico, che non ha più lo stesso background traumatico da Figlio-della-Morte, non è carico di quella sofferenza che in AU risulterebbe melodrammatica e ingiustificata, di conseguenza vive e affronta il suo dolore in una dimensione diversa, ed è quindi più rilassato nell’approcciarsi a Will. Mi è piaciuta molto anche la caratterizzazione del biondino, in particolare per il suo modo un po’ impacciato di far conoscenza di Nico. Insomma, ha il suo entusiasmo, la sua positività, la sua pazienza, ma è pur sempre umano, e non è perfetto.
L’unica piccolezza che non mi ha convinto fino in fondo è stato il fatto che Nico scriva un blog, che, essendo un supporto pubblico, va un po’ in contraddizione con la sua riservatezza. So che lui lo farebbe solo per sfogarsi, senza aspettarsi che qualcuno lo legga, ma per logica avrebbe avuto più senso avere un diario. Non sto dicendo che l’idea stessa del blog sia sbagliata, assolutamente, ma penso che avrebbe necessitato un piccolo approfondimento.
Originalità: 6/8 
Il fatto che il “corteggiamento” tra Nico e Will sia divenuto un po’ un cliché nel fandom, purtroppo, non ha giocato a tuo favore in questa voce. Benché le meccaniche siano le solite (Will incontra Nico e se ne innamora, quest’ultimo si ritrae ma la tenacia e la positività dell’altro lo smuovono e lo aiutano a superare le proprie paure), sei riuscita comunque a dare un’impronta personale alla vicenda. L’idea del blog – nonostante quello che ho scritto prima – è molto carina, ma mi è piaciuto moltissimo l’approccio di Will, che cerca di farsi notare leggendo gli stessi libri di Nico e soprattutto l’idea di quest’ultimo di metterlo in difficoltà con un testo greco. Geniale!

Utilizzo pacchetto: 12/14 (Prompt: 1,5/3; Obbligo: 5/5; Citazione: 5/5; Utilizzo dell’intero pacchetto:1/1) 
Temo proprio che il prompt sia stato il tasto dolente: il concetto di vittoria è stato usato in maniera originale, intendendola come “vittoria con se stessi”, ma tuttavia compare solo nella parte conclusiva della vicenda, mentre nel resto della vicenda non si fa sentire come avrebbe dovuto.
L’obbligo, al contrario, è stato utilizzato con grande efficacia, perché la limitazione di una sola linea di dialogo non risulta come una forzatura nella narrazione, ma anzi fa sì che l’unico discorso diretto diventi il punto di risoluzione della vicenda, come se i diversi flashback confluissero in esso.
La citazione, ancora, è usata in modo egregio, perché si ripropone sotto diversi aspetti durante il corso della storia, e ne costituisce il perno fondamentale.
 
Gradimento personale: 6/6 
Okay, arrivato qui non so più cosa scrivere. Diciamo che il punteggio è pieno per le motivazioni che ho già spiegato nelle voci precedenti: lo stile, la caratterizzazione ben calibrata dei protagonisti, l’idea della biblioteca e l’utilizzo della citazione. Quindi sì, la storia mi è piaciuta, e anche tanto, se non si fosse capito. Non posso che alzare in su tutti i pollici che ho a mia disposizione e farti ancora tanti complimenti!

Totale: 46/50 
(Recensione modificata il 18/02/2016 - 05:02 pm)
Recensione alla storia Il principe, la volpe e la mietitrebbia - 24/10/15, ore 11:21
Capitolo 1: Il principe, la volpe e la mietitrebbia
E vabbe', qualcosa mi dice che comincerò ad intasare la cartella dei preferiti con le tue storie, anche se fino ad esso ho avuto il piacere di leggere solo questa.
Partiamo dalla cosa che più mi ha colpito: i dialoghi. Oh, Dies, i dialoghi! Sono di una spontaneità fuori da comune, senza risultare né troppo volgari, né macchinosi. È una cosa fenomenale! E non sto parlando solo delle espressioni rudi di Clarisse, ma anche come sono impostate le frasi di Will, il tutto poi rientrando in armonia con la parte narrativa, dimodoché il testo sia scorrevole e piacevolissimo.
Niente, sono entrati in modalità "adorazione incondizionata", quindi non seguirò un filo logico in questa recensione.
L'headcanon del dialetto: all'inizio, pur avendo intuito che si trattasse di veneto, non mi aveva convinto tanto, pensando al tono un po' raffinato con cui ci viene presentata Maria di Angelo. Considerando però il periodo storico e l'abitudine dei Veneziani, come tu stessa hai scritto, ne risulta un'aggiunta brillante a una storia già di suo superba.
E poi il riferimento al fascismo: non avevo mai riflettuto sul fatto che le riserve di Nico sulla propria identità potessero risalire anche al fatto che sia nato negli anni '30. Yay, meraviglia su meraviglia.
Ah, non avevo idea di questi costumi dei gondolieri, ti ringrazio per lo spunto, credo che andrò a fare un giretto su Google a riguardo - in ogni caso, tutte quelle magliette a strisce non mi convincevano più di tanto (?)
Per non parlare poi dei riferimenti ai campi di grano del Piccolo Principe e alla mietitrebbia, il modo coreografico di combattere di Will, il tatuaggio assurdo di Chris... No tutto questo è troppo per me. Ecco, appunto, la parte più bella di questa splendida, splendida storia è che unisce a una trama tenera di base elementi comici, riflessioni sull'introspezione dei personaggi e riferimenti malinconici al passato. Insomma, c'è veramente tutto quanto quello che si possa desiderare in una Fanfiction, gestito in maniera magistrale.
Ti faccio i miei più sentiti complimenti, veramente! Sentirai ancora parlare di me (il che è una sorta di minaccia (?))
~Encha
Recensione alla storia Diciannove Marzo ti dice qualcosa? - un Dio alle prese con le feste mortali - 24/04/15, ore 16:19
Capitolo 1: Diciannove Marzo ti dice qualcosa? - un Dio alle prese con le feste mortali
Oh, ma che flash carinissima che abbiamo qui! Solo Percy avrebbe potuto spedire via Ermes un regalo così tenero e allo stesso tempo così di dubbio gusto.
Ho apprezzato molto la semplicità dello stile, che in poche frasi mirate ritrae un quadretto veramente piacevole. Ah, anche il riferimento a Pomona è un'aggiunta molto simpatica ^-^
Beh, ti ringrazio per avermi regalato un sorriso e per il cupcake blu (?)
Un abbraccio (perché ormai ho preso il vizio di abbracciare la gente con nonchalace),
Encha :3
Recensione alla storia Until the end of the world. - 21/04/15, ore 21:37
Capitolo 1: Prologo
Salve!
Allora, parto subito con il dire che l'idea di base della tua storia mi piace. Ci sono molti cross-over tra questi fandom, diciamo così, più popolari, ma credo che la tua potrebbe avere dei bei sviluppi.
Passando a questo primo capitolo, penso che l'azione sia un tantino affrettata, anche perché personaggi di cui non si sa altro che il nome schizzano qua e là per la scena. Probabilmente vorrai approfondire i tuoi protagonisti più in là, però credo che qualche piccola descrizione non avrebbe fatto male, anche per stimolare i lettori ad appassionarsi alla tua storia.
Per quanto riguarda lo stile, l'ho trovato molto simpatico e leggero, forse un po' troppo semplice, ma questo andrà sicuramente affinandosi con la pratica!
A tal proposito, però, vorrei farti un errore decisamente grave nell'introduzione della storia, nella seconda interrogativa, dove hai mancato un congiuntivo. Magari non vi avrai fatto troppo caso mentre la scrivevi, però ti consiglio di correggerla al più presto, perché non è esattamente un ottimo inizio ^^"
Un abbraccio,
Encha