Recensioni di Ita rb

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Lifeless - 21/06/16, ore 17:52
Capitolo 2: Capitolo 2
Ciao ♥
Eccomi di nuovo qui, perché dovevo e non potevo aspettare una tua risposta. Insomma, ti ho già detto che la storia m’intrigava dal primo capitolo e che i personaggi sembravano promettere più che bene, perciò perché non rincarare la dose e tornare a farti visita prima del tempo?
L’idea della continuità c’è e mi piace. Il fatto che il tempo tra un capitolo e l’altro sia quasi relativo mi ha addolcito non poco e mi ha ricordato un’altra mia storia dove spesso usavo espedienti del genere. Sarà il rapporto di Adam e Ash, forse, a rendermi così morbida (?) non so che dire. Li adoro nella loro semplicità, nella routine.
In primis, però, devo ammettere che l’ingresso in scena della donna delle pulizie è stato epico. Ha dato una scrollata all’atmosfera placida, è stato un po’ come una mosca che ronza fastidiosamente nella stanza. Posso solo immaginare cos’abbia significato riprendersi così, a me è capitato – non nelle condizioni di Adam, ovviamente, ma è successo e non è una cosa bella!
Si percepisce la tensione dell’intera faccenda cui i personaggi sono coinvolti quando l’esasperazione raggiunge il culmine, quando sono loro a doversi muovere per fare le veci del Boss. E il finale del capitolo mi è piaciuto molto – mi ha emozionata il modo in cui Adam si è attaccato al tipo fin quasi ad azzannarlo alla gola come un cane rabbioso.
Direi che hai dosato tutto nel modo perfetto, che la scrittura è scorrevole, che il capitolo è filato liscio come l’olio. Non ho niente da farti presente, davvero. E sono curiosa, davvero curiosa, di vedere come si evolverà la storia di questi due amici-troppo-amici. Perché sì, mi dispiace – anche se lo ritengo non solo plausibile, ma anche realistico – che Adam non attecchisca ad Ash come una cozza allo scoglio sin dal primo capitolo.
Ecco, sì, ciò che mi piace molto della tua storia è la realtà, il realismo, il fatto che sia tutto così dannatamente plausibile. E per questo ti faccio i miei complimenti ♥
Alla prossima,
xoxo
Recensione alla storia Lifeless - 15/06/16, ore 20:04
Capitolo 1: Inizio
Ciao!
Inizio con il dire che l'introduzione è fantastica: mi ha emozionata, sembrava proprio un quarto di copertina – e non una semplice intro di EFP. Ti faccio i miei più sinceri complimenti, perché io sono una frana a scriverle. Stesso dicasi per i titoli, lol. Eppure “Lifeless” è una parola che più volte mi ha fatto presagire una trama latente, una parola davvero bella, ridondante, dolorosa. In più di un’occasione ho sentito come la necessità d’inserirla da qualche parte, tuttavia non l’ho mai fatto. Ho una strana affezione per il “less”, ecco. Nel caso di “Lifeless”, beh, inutile a dirsi che sono totalmente conscia del fatto che punti il dito sulla vita. Una vita qualunque? Una specifica? Una che conta o una che conta zero? Insomma, è un titolo che di sicuro incuriosisce le persone come me – quelle un po’ fuori di testa, un po’ grunge dentro (?) – e quindi non posso che farti i complimenti per averla saputa inserire in un contesto simile!
Ciò che leggo nell’introduzione è tanto torbido e denso da sembrare reale, palpabile. Mi piace, sì.
E dopo aver sproloquiato sulla mia prima impressione, passo al resto della recensione!
L'atmosfera che mi sono trovata dinanzi è stata sensazionale, mozzafiato. L'intro, al confronto, sembra solo l'antipasto. E le descrizioni sono bellissime, superbe. Il sangue rappreso, l’acqua, la doccia, capelli che per un attimo non sembrano nemmeno tali. Mi sono immaginava un volto vuoto, il volto di qualcuno che ha perso tutto per un motivo specifico – e forse sto viaggiando, fantasticando, chissà. Poi i lividi, le luci basse, uno spettacolo raccapricciante che si accompagna al completo del Boss e al suo fare assurdamente placido – non saprei che altro termine usare, davvero. Forse subdolo, speculatore, senz’altro non raccomandabile.
Mi hai portato alla mente una vecchia fan fiction che ho iniziato su un fandom senza mai concluderla realmente, cosa che mi ha smosso un po' l'animo, devo dire! Chissà che prima o poi non la riprenda! Se così fosse, il merito è tutto tuo.
Per quanto riguarda lo stile devo dire che è scorrevole, piacevole e accattivante. Ogni frase racchiude in se un’emozione ben scissa e scandita dalla punteggiatura che sembra mai lasciata al caso. Ho divorato questo capitolo in un battibaleno e penso proprio che aggiungerò la storia tra le preferite.
Non sono una vecchia lettrice e non so come andranno le cose con Ash e Adam, ma il fatto stesso che siano rinchiusi in un circolo vizioso mi affascina. Quindi sì, complimenti per la caratterizzazione, per l’incipit, per questo affetto silenzioso fatto di piccoli e grandi gesti.
Prima di andare, però, devo farti notare un piccolo refuso.
Cit. «Guardati, Adam. Non si capisce più, dove inizino i tuoi tatuaggi e dove finiscano i lividi…»
La virgola dopo "più" non è necessaria, anzi.
Credo che passerò al più presto per vedere come andrà avanti questa storia, sì, quindi non mancare di aggiornare! ♥
Alla prossima,
xoxo
Recensione alla storia Under My Skin - 06/03/16, ore 16:19
Capitolo 1: 0 - Prologo
Ciao, cara ~
Non vedevo l’ora di vederti sfornare qualcosa di nuovo, lo ammetto, ed ero fiduciosa del fatto che prima o poi sarebbe successo. Per questo motivo ho cercato di non fare la piattola, di non accollarmi in nessun modo – e devo dire che alla fine mi sembra di aver fatto la cosa giusta, perché ognuno ha i suoi tempi ♥
Dire che l’attesa è valsa è dire poco: i frutti si vedono.
Un titolo d’impatto, che brulica sotto la pelle, e che di certo non è facile da dimenticare. La sezione è quella che, tra virgolette, mi aspettavo – e che raramente mi stupisce con qualcosa di nuovo. Perciò non posso fare altro che dirti Bentornata! E iniziare con la recensione vera e propria ~
A catturarmi, oltre il tuo nome, è stata l’introduzione. Un estratto del testo, un frame d’impatto!
E lo stile, come al solito, è stupendo. Ne ho sentito la mancanza, ne ho avuto nostalgia. Ti calamita e catapulta all’interno della narrazione, forse aiutato dalla prima persona. E devo dirlo: hai un modo molto particolare di usarla, un modo estremamente affascinante. Mi era già successo d’imbattermi in una narrazione così sentita, ma forse sarà per via del tuo ritorno in scena che mi sento così in fibrillazione!
L’immedesimazione nell’assassino è fastidiosa al punto giusto: presenta un animo contorto e strano che non chiede né di essere compreso né altro. Al contrario: è u soggetto atipico nella sua strana tipicità. Affascinato dalla morte, dal suo essere La Morte. Una consapevolezza assurda, ma non per questo irrealistica – e ci conosce storie e biografie del genere può averne un assaggio diretto.
Se questo capitolo è la presentazione, la punta dell’iceberg, allora posso solo dirti che meriti un grosso applauso ♥
Credo che le pause siano ben cadenzate, che mostrino l’enfasi psicologica del killer in questione. E le sue convinzioni, le sue stranezze, il suo continuo giustificarsi. Sembra che voglia dire Il mondo accetta pressappoco tutti per quello che sono, quindi perché non me? Anche io sono così e basta.
Confido presto in un aggiornamento e aggiungo la storia tra le seguite ~
Alla prossima,
xoxo
Recensione alla storia The World Is Yours - 24/11/15, ore 21:43
Capitolo 8: Capitolo terzo - Andrew - parte 1
Ciau ♥
Posso iniziare con il dire che sono una beota depressa? Ho tardato a leggere questo capitolo, mi sono svegliata all’improvviso e in un impeto alla devo leggere pulp o muoio dentro mi sono subito ricordata di Xavier, di te, di questa storia – mai dimenticata, tra l’altro, come di certo saprai. E notando che il capitolo per intero è dedicato a me mi si è stretto il cuore. Giuro, non trovo le parole adatte per ringraziarti. Io credo molto in te e nel messaggio di questa storia. Credo nelle tue doti artistiche, nel tuo modo di scrivere. Quindi grazie, grazie davvero ♥
L’apertura del capitolo è qualcosa di eccezionale. Credo di trovarmi perfettamente d’accordo con Xavier, con le parole che hai scritto. Il passato, il tornare indietro, è il riavvolgimento di un nastro.
E quanto mi sono mancati i tuoi dialoghi! Mi è mancato tutto di questa storia: essere travolta, trascinata, irrimediabilmente calamitata nel mondo e fuori dal mondo. Credo che il tuo stile sia perfetto, magistrale e dettagliato. Non sei mai pesante nelle descrizioni, riesci a renderle introspettive e piene, scorrevoli, veloci come il ticchettio di un orologio impazzito.
Non pensavo di riallacciarmi con tanta velocità, per un attimo mi ero detta “Perché non rileggi il capitolo precedente?” e alla fine o capito che era inutile, che non serviva, perché ogni cosa a riguardo di quest’opera mi è rimasta impressa, marchiata a fuoco.
Il discorso sull’egoismo, poi, mi ha messo i brividi. L’ho adorato dall’inizio alla fine. Introspettivo, realistico, morale e immorale. Sembra voler pungolare il mondo intero e dire “Aprite gli occhi e fatelo tutti alla svelta”! Epico, davvero.
CIT. Balliamo insieme un valzer fatto di pianti e parole smorzate, guardando dalla finestra la cara Miami.
Questa frase è bellissima. E le altre non sono da meno: curate, enigmatiche, incisive. Io amo questa storia e amo il modo in cui la narri attraverso Xavier. Dire che sono curiosa è un eufemismo, penso proprio che non potrei mai stancarmi di leggere e commentare, perché anche se si trattasse di sproloqui inutili mi sentirei soddisfatta.
Sono orgogliosa di te che ti sei fatta da sola e che sei tanto cresciuta stilisticamente. Perché le immagini sono vive, a volte grottesche e altre stupefacenti.
Capitolo bellissimo, non vedo l’ora di leggere il seguito. Attenderò pazientemente, lo sai.
Per il momento posso solo dirti che sei un genio!
Alla prossima,
xoxo
Recensione alla storia Rosso - 13/02/15, ore 22:52
Capitolo 1: ROSSO
Ciao!
Premetto che in un primo momento mi sono detta Carina l’idea di ambientare la storia in Italia, è diversa dalle solite storie noir della sezione. Tuttavia non ho riscontrato troppi lati positivi nella scelta, anzi: il sistema investigativo del nostro Paese non è famoso per il proprio acume, né per la velocità con la quale svolge le indagini, e spesso sono stata io stessa che seguendo i casi in televisione, mi sono accorta di dettagli incongruenti che sembravano non saltare all’occhio degli stessi investigatori. Non voglio scendere troppo nel dettaglio, ma ammetto che alcuni documentari mi avevano fatto leggermente ricredere sull’argomento, sebbene ambientati negli anni passati. Credo che la scelta sia un po’ fallace, soprattutto per il tema che, a mio modesto parere, voleva un maggiore focus on sulla mente criminale e non sul crimine stesso.
Detto questo, passo all’altro lato negativo della storia: la trama. Metterla in alto, prima di entrare nel dettaglio, ha tolto un po’ la suspense al lettore. Credo che tu abbia confuso l’intro (la trama) con le note d’autore, poiché hai inserito quest’ultime nell’intro di EFP e hai quindi invertito le due voci.
Il titolo interamente maiuscolo è vietato dal regolamento di EFP, ti consiglio di editarlo per evitare problemi di regolamento.
Ti consiglio di rivedere la punteggiatura e l’html. La prima per via del fatto che, spesso, salti le virgole, i punti e così via, mancando addirittura gli spazi e le maiuscole; la seconda per via del fatto che i divisori escono dalla pagina bianca e finiscono sul blu/azzurro che la contorna (indice di un errore di html).
I dialoghi sono un po’ inverosimili, non collimano fra loro nel botta/risposta, e il cambio di punto di vista rende la storia come divisa a metà.
Il finale è un po’ lasciato al caso e le deduzioni della squadra investigativa sono state fatte a una velocità disarmante, tanto che alla fin fine mi chiedo come possa trattarsi di un caso irrisolto.
Torno a dire che, a mio avviso, avresti dovuto sviluppare un maggiore focus on sull’idea del serial killer, la quale è completamente incollata dal contest cui partecipi. Avresti dovuto rielaborare il tutto, magari facendo in modo che i dettagli inerenti alla tua scelta risaltassero in altro modo e non con un’illuminazione alla Dr. House.
Mi dispiace davvero, ma leggendo questa OS ho pensato alle classiche fiction Italiane in fusione al telefilm sopracitato, e purtroppo non ho riscontrato grandi risultati.
Anche l’idea del pub-discoteca come luogo di rapimento è eccessiva, perché il profilo di alcune ragazzine non corrisponde a quello di persone che potrebbero entrare in contatto con un ambiente del genere.
Tra l’altro non si è approfondito praticamente nulla sul motivo che spinge questa banda di serial killer a cercare le vittime, se non con il trafiletto copia-incolla del contest, e nello specifico non si sa niente di loro e del loro ruolo all’interno della OS che hai sviluppato. Chi sono? Perché cercano queste ragazze? Perché hanno bisogno di annichilirle fisicamente e psicologicamente?
Non essendoci tanta introspezione sulla parte oscura del crimine, per certi versi, è come se questa storia non fosse noir; la vedo molto più vicina a un giallo, a un thriller, anche se manca di caratteristiche quali la suspense e il climax.
Alla prossima,
xoxo