Recensioni di Ita rb

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Recensione alla storia D'onore e d'amore - Una storia siciliana - 01/03/16, ore 00:00
Capitolo 7: Angelo Bontate
Ciao ~
E finalmente posso dire di essermi messa in pari con la pubblicazione. Non vedevo l’ora, detesto rimanere indietro, giuro. Tra l’altro ero curiosa di scoprire cosa avresti scritto in questa storia e come si sarebbe snodata la trama. Con gli ultimi capitoli, poi, mi hai letteralmente presa all’amo e credo che resterò sulle spine per tutta la durata dei tuoi aggiornamenti!
Inizio con il dire che soffro. Sento l’angst, percepisco l’angst. Lo amo e lo odio, sì, ma questo già lo sai. Quando ho iniziato a leggere il capitolo mi sono chiesta Come mai in corsivo? Poi ho capito che si trattava di un flashback e sono rimasta incollata allo schermo per leggerlo tutto d’un fiato. Mi sono venuti i brividi e ho sorriso anche amaramente, lo ammetto. Vedere Apollonia che ride e scherza con Angelo è stato sia dolce che straziante. Ecco perché soffro. Una sensazione piacevole e pungente, dolorosa e bellissima. Mi sono emozionata a leggere della semplicità, del quotidiano, e ho esclamato a mia volta Lo sapevo! Perché sì, aspettavo questo momento da svariati capitoli, ecco – e mi dispiace che sia arrivato adesso, mi dispiace che il sogno di Apollonia si sia incrinato, distrutto. Non oso fare supposizioni su futuro, ma prevedo altri feels, altro angst e altra sofferenza.
La seconda parte del capitolo, dopotutto, parla da sé. La routine, il vuoto, il dolore che torna e picchia forte nel cervello. Annichilisce, lede, logora. Credo che le sensazioni trasmesse anche in un solo sguardo siano più che sufficienti a spiegare quanto ho letto. Mi ha straziato la descrizione, il dolore. E poi la fermezza di Michael, la sua bontà d’animo, il modo in cui ha deciso di esserci. Perché è difficile esserci quando il vuoto annichilisce una persona. È difficile se non impossibile, sì. Lui ci è riuscito, ha fatto breccia in qualche assurdo modo. Un vero e proprio caposaldo. Fantastici i propositi, e aspettative, le speranze. Ma chissà com’è riesco a vedere una grossa ombra all’orizzonte.
Capitolo bellissimo, come al solito. Sempre scorrevole, sempre diretto ed emozionante. Non mi resta che aspettare il seguito ♥
Alla prossima,
xoxo
Recensione alla storia D'onore e d'amore - Una storia siciliana - 29/02/16, ore 18:41
Capitolo 6: Lamento funebre
Ciao ~
Eccomi di nuovo, non potevo non continuare a leggere! Aspettavo di essere nell’occhio del ciclone per indirizzarmi alla lettura repentina e asfissiante – sì, asfissiante, perché quello che è successo un paio di capitoli fa mi ha tolto il fiato, lo sai. E sono ancora qui a trattenere il respiro, a vivere lo scrosciare della pioggia, il silenzio, il tormento.
La fermezza che gela come il sangue nelle vene, la vendetta che è sempre troppo amara e troppo bollente per essere digerita. Non mi stupisce il fatto che Angelo abbia voluto aggregarsi, anzi. E non mi sorprende neppure che sia stato lui a premere il grilletto.
Non credo che sarebbe potuto esserci personaggio migliore per regolare i conti, davvero. Si tratta pur sempre del fratello, dell’anima più affine che Apollonia abbia conosciuto. E non è solo questo, c’è molto di più. Immagino il silenzio, la rabbia, il groppone sullo stomaco. Un urlo strozzato, come già ho detto nella scorsa recensione, che echeggia dello sparo finale.
E per fortuna Miccheal era presente, davvero. Inizierò a santificarlo (?) ♥ Inutile dire quanto lo veda bene con Angelo, perché ormai si è capita la prepotente pendenza che ho per questi due.
Ho tremato per un attimo, però, quando Angelo si è untato la pistola. E sì, mi ha lasciato una strana sensazione addosso. Vorrei scrollarmela via, tuttavia non ci riesco e temo per lui. Con lo stesso cruccio di Michael mi chiedo quanto e se reggerà, cosa farà, come cambierà.
La vendetta, a volte, è solo un velo. Non basta a lenire le ferite, non rimargina niente. La perdita di Apollonia è per me una strana ferita impossibile da rimarginare – e forse mi sbaglio chissà: lo scoprirò andando avanti.
Ti faccio ancora i miei complimenti. Capitolo suggestivo, scorrevole e molto bello.
Non vedo l’ora di andare avanti ♥
Alla prossima,
xoxo
Recensione alla storia D'onore e d'amore - Una storia siciliana - 29/02/16, ore 16:25
Capitolo 5: Don Tommasino
Ciao ~
Rieccomi qui, come promesso. Devo dire che questo inizio capitolo si rispecchia molto con il mio stato di confusione generale. Stanotte ho cercato di collegare la situazione ai personaggi, di farmene una ragione. E non sono così certa di esserci riuscita, sai? Continuo a tormentarmi per l’idea di quello che è successo, in quell’Anche io sarei andata per la scorciatoia che taglia nel bosco, sai che noia stare in quel cordone! E più penso ad Apollonia, più mi si stringe il cuore, lo stomaco, perfino il cervello. Mi sento come una sardina, ecco. Ma non credo che basti questa definizione a spiegare la sensazione che mi ha lasciato addosso la notizia. Dispiacere, vuoto, un nodo in gola.
Le parole di Angelo mi hanno messo i brividi addosso. Sono parole sentite, le sue, così vere e istintive da lasciarmi senza fiato. E le reazioni, il silenzio, l’annichilimento. Tutto parla pur ristagnando nel vuoto. E grida, forse, perché ho come l’impressione che l’agitazione nel sonno sia soltanto un piccolo spiraglio del dolore interno. Forse lo conosco bene, forse lo hai descritto meglio di me. Sono sensazioni che spesso non trovano parole per essere espresse. E i gesti vanno bene, perché mi sembra di essere picchiettata a mia vota dai sassi che tira Angelo.
L’angst si è appena fatto vivo e io già lo bramo – lo detesto e lo bramo, fantastico!
Che dire, i tuoi personaggi sono così dannatamente vividi che quasi li sento dentro di me. Nel cervello, nelle ossa, nei brividi lungo le braccia. Mi stava venendo da piangere e ho solo potuto pensare Per fortuna c’è Micheal. E sì, non riesco a smettere di shipparlo con Angelo. Non m’interessa se sembro un’indelicata, perché so quanto in simili contesti esca fuori l’emotività delle persone. Sono così belli, così perfetti. Li adoro, stop.
Continuerò a leggere il prima possibile, giuro.
Alla prossima,
xoxo
Recensione alla storia D'onore e d'amore - Una storia siciliana - 29/02/16, ore 03:29
Capitolo 4: Apollonia Bontate
Ciao ~
Sono ancora qui, anche se con leggero ritardo rispetto alle mie aspettative. Posso soltanto chiederti scusa, ma come sai ho avuto un periodo strano – o, se vogliamo, semplicemente storto.
Devo innanzitutto farti i complimenti, perché questo capitolo mi ha tolto il fiato. Vero è che questa sera mi ero armata di santa pazienza e che, dopo aver controllato l’orologio, mi ero decisa a immergermi nella lettura – totale silenzio e una bella storia, cosa posso chiedere di più? Tuttavia i complimenti sono più che meritati: mi hai emozionata. Non che con gli altri capitoli non sia successo, ecco, ma in questo particolarmente. Scrivi dannatamente bene e io amo leggere le tue storie, però è qui che voglio soffermarmi ed è qui che voglio dire Oh. Mio. Dio.
Ma andiamo con ordine…
All’inizio mi sono concentrata sull’atmosfera. Perfetta, impeccabile. Le frasi che si snodavano tranquille, che i adagiavano una dopo l’altra come note musicali. Andavano bene nel loro insieme e anche singolarmente, perciò non stupirti se dico che questo incipit di capitolo è stato letteralmente accordato. Mi sembrava di essere lì, di respirare l’aria del posto e di sentire il sole sulla pelle. È successo di nuovo, sì, e mi sono emozionata, rilassata lasciata trascinare.
Dapprima mi è dispiaciuto molto per la situazione di ristrettezza mentale in cui doveva trovarsi Apollonia, poi ho quasi tirato un sospiro di sollievo nel vederla svicolare via. Vuoi per caso, vuoi per volontà, ha seguito esattamente i passi che avrei fatto a mia volta. E adesso viene il bello – o, per meglio dire, il brutto. Dopo essermi immedesimata, dopo aver sorriso con le sue fantasticherie, dopo aver pensato qualcosa come Ah, lo sapevo! e aver pensato a quanto sarebbe stato bello vedere esprimere i suoi sentimenti… Mi è crollato il mondo addosso. E non subito, no, ma alla fine.
Non avevo presagito nulla, ecco, e da brava scema non mi ero minimamente insospettita. Allora son entrata nel vortice dei discorsi, aspettavo chissà cosa e gongolavo nella mia ship. Ma Apollonia non c’era, non era neppure all’orizzonte.
E mi hai sorpresa non poco, davvero.
Quando parlo di emozioni non intendo classificarle, perché non so neppure io come fare o perché. Mi basta sentirle, sapere di esserci. Quando le ho provate tutte assieme è stato uno tsunami. La descrizione della reazione di Micheal alla fine, quindi, mi è calzata a pennello.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo, giuro, e spero di farlo il prima possibile – magari domani, se tutto va bene. Sono in pena, giuro. E perché diamine ho il vizio di adorare dei personaggi che soffrono? Ah, non lo capirò mai – come non capirò mai perché noi autori ci divertiamo a fargliene passare di ogni, povere anime (da notare il plurale *cof* anche io sono una brutta persona e lo sai *ricof* non ti biasimo)!
Ti riempio di complimenti, giuro. Narrazione scorrevole, fluidità estrema, perfezione sintattica e caratterizzazione più che plausibile, vivida.
Alla prossima,
xoxo
Recensione alla storia D'onore e d'amore - Una storia siciliana - 23/02/16, ore 23:11
Capitolo 3: Angelo Bontate
Ciau ~
Che dire, non vedevo proprio l’ora di leggere questo capitolo. Impegni e situazioni sbagliate hanno rimandato il momento, ma eccomi qui! Ti anticipo subito che è stato ancora più scorrevole del precedente. Non so perché, forse ho iniziato a prendere il ritmo con la narrazione al passato, chissà.
Amo le descrizioni che fai e le atmosfere che presenti di riga in riga. La combinazione delle parole, delle sensazioni, che rendono vivido un concetto o una situazione. Sin dall’inizio del capitolo mi è sembrato di essere lì, di riposare in un riverbero soleggiato e di avere addirittura i muscoli tesi, stanchi, come dopo una scampagnata. In passato, dopotutto, ho avuto modo di gironzolare per campagne e montagne, quindi direi che la sensazione si è amplificata al ricordo della mia infanzia. E mi ha fatto davvero piacere poter tornare indietro nel tempo con l’aiuto della tua storia, perché ho unito la mia quiete a quella del capitolo. E i discorsi? Amo i dialoghi, il modo in cui introduci le vicende dei personaggi e come ne esponi le caratteristiche! Direi che Fabrizio si sia dimostrato subito come un ragazzo intraprendente, qualcuno che sa ciò che vuole e che, tuttavia, cerca di ridimenzionarsi. Ripeto che nel vederlo ho sempre una strana sensazione. È diverso dal Fabrizio impaurito del prologo e non riesco quasi ad associarlo a quest’ultimo. Ecco perché ho appena deciso di discostarmi, di vivere il tutto per capire solo in seguito cosa ha condotto a ciò.
La passione del disegno, poi, mi ha spiazzata. Non lo sospettavo, ecco. Che Angelo fosse così bravo, per giunta, mi ha sorpresa. Adoro vedere i disegni delle persone e mi è capitato più di una volta – avendo frequentato l’artistico – di rimanere a bocca aperta di fronte al lavoro di qualcun altro. Quindi riesco quasi a immaginare i disegni in questione, perché hai usato delle parole chiave per descriverli.
Inizio a shippare troppo ciò che dovrei shippare – o non shippare, chissà. Non voglio sbilanciarmi, voglio restare seria il più possibile… Ma non resisto, lo ammetto. Ho un vero e proprio debole per Angelo. E continuo a credere che sia per la presenza di Michael che lui ed Apollonia ridacchiano.
Insomma, non mi stai affatto deludendo.
E ho trattenuto il fiato, da brava slasher, quando Angelo è stato trattenuto a fine capitolo.
Insomma, non so proprio come farti i complimenti, perché credo che ogni mia parola non sia sufficiente. Davvero brava ♥
Alla prossima,
xoxo