Recensioni di Abby_da_Edoras

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Season of ash - 22/03/23, ore 19:47
Capitolo 1: Season of ash
Ciao, ma che storia bella e dolce questa! Devo ammettere che di solito non amo molto le Tony/Pepper, visto che quando seguivo gli Avengers shippavo Tony con Peter, ma questa storia è davvero troppo tenera per non amarla. Ho amato tutto, il modo affettuoso e complice di Tony e Pepper di scherzare, i riferimenti a Morgan e a Peter (il suo Bimbo Ragno! XD) che ormai fa parte della famiglia proprio come la figlia (e mi va bene anche così, in fondo, mi basta che siano insieme e si vogliano bene anche come padre e figlio!), il sentimento tra i due che è insieme amore, amicizia, tenerezza, direi quasi cameratismo dopo tanti anni insieme.
Insomma, mi hai fatto amare una Tony/Pepper e ti assicuro che questo è quasi un miracolo, vuol dire che sei davvero molto molto brava e delicata nel gestire i sentimenti dei personaggi e anche dei lettori!
Spero però che questa storia tu l'abbia pensata come un futuro positivo e felice post- Endgame, come se quel maledetto film non fosse mai esistito... vero?
Ancora complimenti e alla prossima!
Abby
Recensione alla storia Awake and alive - 16/05/22, ore 17:14
Capitolo 1: Awake and alive
Ciao! Io me lo sentivo che prima o poi avresti scritto una storia ispirata al film e ero qui ad aspettarla, ovviamente appena l'ho vista sono corsa subito a leggerla, anche se sto seguendo altre tre delle tue storie... ma passerò anche da là, non temere, è solo che avevo voglia di leggere subito questa!
Comincio col dirti che il film mi è piaciuto moltissimo proprio perché sono rimasta affascinata dal multiverso: adoro il pensiero che ci siano altri mondi dove noi viviamo altre vite, magari le vite che vorremmo davvero, anche perché io sogno tutte le notti tante e tante cose e mi piace pensare che in realtà siano le mie incursioni negli altri universi! Adoro l'idea del multiverso anche perché io da sempre scrivo e immagino storie alternative per i personaggi che amo e da quando ho visto il film sono ancora più convinta che tutti i personaggi che amo vivano realmente le storie che io ho scritto per loro nei vari universi, e li sento ancora più vivi e veri!
Detto questo, mi piace come hai impostato la storia, che inizia dalla fine del film (più o meno), Strange torna alla sua vita, Wanda si è sacrificata per distruggere il Darkhole. Però Strange ogni notte sogna di vivere una vita in cui lui e Wanda stanno insieme, in cui vivono una dolce quotidianità fatta di abitudini, di momenti teneri condivisi. E la cosa veramente interessante è che Strange, quando si sveglia, pur avendo vissuto in prima persona le tante realtà del multiverso e quindi sapendo che potrebbe davvero esserci quell'universo in cui lui e Wanda sono innamorati, all'inizio non sembra farci caso più di tanto. Non crede alla possibilità di nemici che si innamorano (una cosa da film, la chiama), non pensa che Wanda sia sopravvissuta ma in ogni caso pensa che non potrebbe innamorarsi di lei, che ha sempre amato Christine e che amerà sempre solo lei. E questo è perfettamente IC con Strange, così razionale, che cerca di essere distaccato e di non lasciarsi travolgere dalle emozioni e nemmeno dalla curiosità. Poi, pian piano, si rende conto che quell'universo di cui sogna, quel mondo in cui lui e Wanda si amano, è un mondo in cui va tutto bene, in cui sono felici insieme, lei non è morta, lui non è solo... in un certo senso è un po' quello che accade a Wanda quando vuole a tutti i costi vivere nell'universo in cui ha i figli, il mondo in cui tutto va bene e in cui il suo cuore è pacificato dall'amore dei suoi bambini. Una notte, poi, accade qualcosa di incomprensibile: Strange si sveglia e sente Wanda accanto a sé, la Wanda che è stata Scarlet Witch, che è scomparsa chissà dove, ma che adesso è lì con lui e gli sta dicendo che anche lei sogna un mondo nel quale loro due sono insieme e sono innamorati. Questa volta, però, Wanda non vuole ossessionarsi e illudersi, l'universo in cui lei e Strange sono insieme è altrove e non è possibile raggiungerlo, è assurdo anche solo pensarlo (mi è piaciuto molto come, nel parlare a Strange, Wanda sembri invece rimproverare se stessa per essersi lasciata trascinare e come la sua apparente freddezza sia un tentativo di tenere i piedi per terra). Invece, in questo caso, a pensare sempre di più a questa possibilità è proprio Strange che decide di andare a cercare la Wanda del suo universo, quella che forse è morta e forse no. E la trova in un luogo molto simile a quello del loro incontro nel film, che però lì è solo un'illusione mentre nella tua storia è un posto reale, quello in cui Wanda ha scelto di vivere da sola per espiare ciò che ha fatto nella sua ossessione di avere i suoi figli. Ho trovato a dir poco meraviglioso quello che Strange dice a Wanda, mentre lei pone mille obiezioni visto che è stata già scottata una volta: è vero, il fatto che in un altro universo loro stiano insieme e si amino non vuole dire che debba necessariamente succedere anche qui, che possano essere felici allo stesso modo, in realtà neanche che siano le stesse persone... ma non è questa la realtà di qualsiasi storia d'amore? Nessuno ti dà la certezza che andrà tutto bene, che non ci saranno litigi, che non ci saranno ferite, ma quando due persone scelgono di mettersi insieme fanno un salto nel vuoto senza sapere come finirà ed è questo che Strange propone a Wanda. Magari loro due non saranno così felici come la loro versione nell'altro universo, magari litigheranno, non saranno così persi l'uno nell'altra... ma perché negarsi la possibilità di fare un tentativo? Perché non cominciare da zero, iniziare a conoscersi veramente e poi vedere come va?
Bellissimo il finale che lascia capire che la cosa, alla fin fine, funzionerà e che non hanno bisogno di sognare perché il loro futuro possono costruirselo insieme.
Davvero una bellissima storia, sei stata bravissima a rendere verosimile e IC i personaggi, la vicenda, la storia tra loro due che non è una passione travolgente (devo ammettere che, prima di vedere il film, non mi era mai passata neanche per l'anticamera del cervello l'idea di loro due insieme!), ma un rapporto che deve costruirsi a poco a poco, con cautela, per non riaprire vecchie ferite, ma che può diventare qualcosa di grande e immenso per entrambi e curare i loro cuori che già hanno sofferto abbastanza.
Davvero una storia splendida, ti faccio tantissimi complimenti e ti ringrazio anche per averla scritta, ora so che in uno dei vari universi le cose sono andate così alla fine del film!
A presto!
Abby
Recensione alla storia Ode To Love - 28/11/20, ore 20:50
Capitolo 2: Blurryface
Ma che cosa tenerissima e adorabile mi ero persa????
Un Peter dalla nascita ai diciotto anni è veramente qualcosa di dolcissimo, e per quanto possa essere stata anche angst nel finale, questa storia mi ha riempita di tenerezza. E tu con poche fresi hai saputo fotografare perfettamente momenti speciali della vita del "ragnetto" proprio da quando era un "ragnetto" appena nato tra le braccia della mamma: "Glielo assicurano i suoi occhi, marroni e frizzanti, già spalancati su un mondo tutto da scoprire." Già qui c'è tutto Peter e tutto quello che sarà e non è da tutti condensare tanto in un'unica frase.
Tenerissimo Peter a un anno, con zia May e zio Ben, un bambolotto di ragnetto che chiunque vorrebbe abbracciare e coccolare. Il riferimento a Mary alla fine mi fa capire che i genitori di Peter sono già morti... in realtà non ne so niente, ma ho sempre creduto che fossero morti quando Peter era un po' più grande, tipo quattro o cinque anni (forse faccio confusione con Batman...). Poi c'è l'unico compleanno che Peter festeggia insieme a Tony, i quindici anni e la consapevolezza triste di una sorta di destino negativo che insegue questo ragazzo che invece meriterebbe il mondo. Il suo passato è già reso pesante da perdite importanti (i genitori, zio Ben) e il futuro lo priverà anche della persona che ama. Di conseguenza i diciassette/diciotto anni di Peter (festeggiati senza di lui, svanito chissà dove ma presente nei ricordi e nel dolore di Tony) scivolano sempre di più in un presentimento di separazione definitiva che si consolida nell'ultimo compleanno. Peter ha diciotto anni per la quinta volta, cinque ne ha passate dove tempo e spazio non contano, ma questa la passa senza Tony, con la dolceamara consolazione della sua voce che gli augura buon compleanno dagli occhiali e gli regala almeno per un attimo l'illusione di averlo vicino.
Un bellissimo, commovente e dolcissimo tributo a Peter per il suo compleanno, scritto dalla persona che più lo ama e che più di ogni altra poteva regalargli questi auguri speciali, una storia tutta per lui dove lo vediamo crescere, lottare e soffrire. Quell'adorabile batuffolo della prima drabble avrebbe meritato molta più felicità, ma chissà, magari prima o poi potrà arrivare anche per lui. Questo è il mio augurio, in ritardo come sempre! E a te auguro di poter scrivere ancora tante e tante storie belle e emozionanti come questa, su Peter o su chiunque tu voglia (pensi di riprendere le ff dedicate ai personaggi di Hill House?).
Complimenti e alla prossima (bene, confesso che non avevo capito che questa era una RACCOLTA di storie e quindi credevo che fosse finita quando ho recensito la prima. L'arteriosclerosi...)!
Un abbraccio, a presto.
Abby
Recensione alla storia For the Damaged Heart of Tony Stark - 24/11/20, ore 15:14
Capitolo 1: Capitolo I
Ciao. So che avrei storie più "vecchie" da leggere e prima o poi mi metterò in pari, ma ho voluto leggere e recensire subito questa perché sono molto felice che tu abbia ripreso a scrivere sugli Avengers. Spero che non permetterai a nessuno di impedirti di sognare, di immaginare e di scrivere sui personaggi che ami, la vita è già abbastanza difficile per conto suo e almeno nel mondo dei sogni è fondamentale avere la libertà assoluta.
E se ci sono persone che ti criticano è solo per invidia, vanno mandate affa... e ti devo dire che non voglio mai più leggere frasi in cui ti butti giù, non ti consideri brava, pensi che le tue storie non valgano niente ecc... Mi arrabbio davvero quando leggo cose del genere che non sono assolutamente vere, dicendo così offendi anche tutti quelli (e sono tantissimi) che amano le tue storie e che si emozionano, si commuovono, si sentono meglio leggendole. Questa nuova storia è una nuova dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, della tua capacità di entrare nel cuore dei personaggi che ami e di sviscerarne tutte le emozioni, di trasmettere il dolore, la disperazione, il senso di vuoto, di solitudine e tutto quello che i tuoi personaggi provano. Davvero, sono ben poche le scrittrici capaci di analizzare così nel profondo i loro personaggi e tu sei una delle migliori in questo. La disperazione e l'apatia di Tony, l'incapacità di reagire di fronte alla perdita di Peter su Titano sono palpabili, Tony non riesce a fare altro che rivivere il momento in cui il ragazzo è scomparso tra le sue braccia. E' lacerante la mancanza di lui e ancora di più il senso di colpa per non aver potuto fare niente per trattenerlo, quando Peter aveva una cieca fiducia in lui.
Efficacissimo poi l'uso del flashback per mettere in scena i ricordi di Tony, ricordi felici di un passato perduto per sempre, il ricordo di una delle prime volte in cui l'uomo si è reso conto di provare qualcosa per Peter. Ho trovato perfetto questo flashback innanzitutto perché l'atmosfera totalmente diversa delle due situazioni (il presente in cui Tony si sta lasciando morire per la disperazione e un passato in cui la luce e l'allegria di Peter rendevano tutto più vivo) crea un contrasto terribile e fa sentire ancora più totalmente il dolore di Tony. Ma il flashback mi è piaciuto moltissimo anche per due punti che ho trovato particolarmente interessanti: uno è ovviamente la volontà di Tony di tenersi alla larga da Peter, tanto più si rende conto dei suoi sentimenti e tanto più cerca di creare un distacco tra loro, proprio quel distacco di cui Peter gli chiede spiegazioni. L'altro punto, ancora più importante, è la consapevolezza di Tony che ciò che prova per Peter non è attrazione, non è una sorta di "crisi di mezza età" per cui un uomo adulto si incapriccia di un adolescente. No, in realtà la differenza di età tra loro è come se non esistesse (e questo è qualcosa che io ho sempre sostenuto, sta alla base del loro rapporto), in certi momenti Peter è il più maturo dei due e Tony sa benissimo che Peter è speciale perché è Peter, non perché è un ragazzo. Sarebbe lo stesso anche se fosse un uomo della sua età, perché non perderebbe quella freschezza, innocenza e sincerità che tanto lo affascinano. Lui con Peter sta bene. Punto.
Per questo motivo non può sopportare di averlo perduto, ma non può sopportare nemmeno di tentare mille e mille volte di riportarlo indietro, finendo sempre per fallire. Non può tollerare ulteriori delusioni. Ci provino pure gli altri, Natasha, Steve, Banner, ci provino loro, ma lui si chiama fuori. E nel suo lasciarsi andare tanto da essersi ridotto pelle e ossa, senza più forze, attaccato ad una flebo, ci vedo la volontà di morire, di perdersi nel nulla per non soffrire più... o magari di ritrovarsi in un mondo dove rivedrà Peter. Sono queste le uniche speranze rimaste a Tony.
Ancora una volta la tua storia trasporta nel cuore stesso del personaggio, si vivono le emozioni e i sentimenti di Tony e, alla fine della lettura, è come risvegliarsi da un sogno. Non so più come dirti quanto sei brava e quanto il tuo modo di scrivere sia unico e speciale, non dovresti mai avere dubbi su questo e non certo soltanto perché te lo dico io, ma perché te lo dicono in tantissimi e allora cosa siamo, tutti sciocchi perché amiamo le tue storie? Non credo proprio, credo piuttosto che sia quel piccolo gruppo di persone che ti perseguitano a essere invidioso della tua bravura e della capacità di coinvolgere e incantare chi legge le tue storie.
Complimenti ancora una volta perché hai il potere di rendere più verosimile e accettabile anche lo stesso canone, questo Tony disperato che si sta lasciando morire per la perdita di Peter è infinitamente più vero e autentico di un Tony che approfitta dei cinque anni di "pausa" dagli Avengers per sposarsi e fare una figlia come se niente fosse. So che, essendo una ff canon, succederà anche questo, ma tu lo farai succedere in un modo credibile e "giusto", non come hanno fatto nel film in cui è sembrato che Tony si sia semplicemente chiamato fuori e che abbia "rimosso" tutto quello che lo legava agli Avengers. Tu ci mostri la sua sofferenza, la parte vera del suo cuore.
Non pensare nemmeno di privarci di queste storie, allora sì che faresti del male a tante persone che ne hanno bisogno per sognare, per evadere, per sentirsi meglio. Ovviamente saresti liberissima di decidere di non scrivere più su questa coppia, ma solo se fosse una TUA scelta, dettata da altri tuoi interessi e passioni, ma mai, e dico e ripeto MAI, perché qualcuno te lo impone o ti opprime.
Complimenti ancora e sempre, leggerti è sempre un'emozione speciale e cercherò di mettermi in pari anche con le storie che ho perso per strada (mi manca una Gemma dell'Infinito! XD).
A presto!
Abby
Recensione alla storia The choice - 22/11/20, ore 16:27
Capitolo 1: The choice
Mi sono messa a curiosare sul tuo profilo per cercare le Starker, visto che avevi detto di averne scritte, e mi è caduto l'occhio su questa, così non ho resistito. Giuro che riprenderò anche a leggere Ecarlate e I bambini spezzati, ma non è colpa mia se tu scrivi tantissime storie e tutte così belle e interessanti per me! Ho già preso nota di altri dieci titoli almeno di storie che voglio leggere... dovrei prendermi le ferie solo per fare questo! XD XD XD Scherzo, naturalmente sono felice che tu scriva tanto e di avere tanto da leggere di tuo, vorrei solo avere più tempo!
Una storia bellissima e piena di dolcezza e anche di tristezza. Sei stata fenomenale a catturare la vera atmosfera e i veri personaggi di Tony, Peter e Pepper anche in una AU in cui non sono supereroi, Pepper è un'insegnante, Peter vuole diventare un artista ed ha appena finito il liceo dove era un allievo di Pepper. Hai creato una storia credibilissima in cui Tony conosce Peter solo perché è la stessa Pepper ad insistere, lui non ha i genitori e avrebbe bisogno di una figura di riferimento come Tony. Mi è piaciuto molto come si è evoluto il sentimento di Tony nei confronti di Peter, è stato così spontaneo e autentico che mi ha emozionata: Tony inizialmente non pensa neanche lontanamente di poter provare interesse per Peter, anzi, gli è quasi antipatico perché Pepper ne parla di continuo e lui teme che il ragazzino possa avere una cotta per lei! Ma poi succede, i due si innamorano, non possono vivere l'uno lontano dall'altro ed è ancora più doloroso per entrambi, perché Tony ama anche Pepper (questo è qualcosa che io ho sempre pensato, Tony ama davvero Pepper, ma non è lei il suo VERO amore, lei non può farlo sentire completo e vivo come fa Peter) e non vuole farla soffrire e allo stesso tempo anche Peter si sente in colpa perché ammira la sua insegnante, gli è grato e non vuole portarle via il marito. Ma l'amore che provano l'uno per l'altro è troppo forte, quasi distruttivo. Hanno scelto di essere amanti, per un po', ma non è una condizione in cui possono vivere per sempre. E ad un certo punto la vita presenta il conto: Peter è accettato in un importante college di Londra per studiare arte e a quel punto la vera scelta è inevitabile, Peter dovrà andarsene e lasciare Tony, oppure Tony dovrà dire la verità a Pepper e partire con il ragazzo che ama. Peter è una persona semplice, non può vivere di sotterfugi e ingannando le persone, questo è perfettamente IC, così come la sua insicurezza, la sofferenza per essere una "seconda scelta" per Tony. Così, dei due, è lui quello più coraggioso, quello che si dice disposto a uscire allo scoperto oppure a chiudere la storia. Tony è il solito egocentrico, a lui magari sarebbe andata bene così ancora per un po', la bella moglie e il giovane amante... Anzi, forse erano proprio la vitalità e la dolcezza di Peter a riempire la sua vita e a permettergli di portare avanti la finzione. Di fronte alla determinazione di Peter, Tony non riesce a rispondere, preferisce rifugiarsi nei ricordi di come si sono conosciuti, del giorno in cui si è accorto di essere attratto da lui, del loro primo bacio...
Eppure, ancora una volta, Tony non fa NIENTE. Aspetta che siano gli altri a scegliere per lui. Aspetta che sia Peter a chiamarlo, a farsi sentire, e invece, a sorpresa, è Pepper a prendere la decisione giusta per tutti. Lei, che è una donna molto intelligente e sensibile, si è accorta benissimo di ciò che succedeva tra Tony e Peter e, pur soffrendo, è stata così forte da aspettare, da non condannarli, da stare a vedere se la cosa sarebbe finita da sé, se era solo una pazzia momentanea... E' stato un momento bellissimo quello in cui Pepper ha parlato a Tony, l'hai rappresentata perfettamente, la donna forte e dignitosa che è, un bellissimo personaggio che tu hai reso bene come merita. E' lei che sceglie per tutti e fa la scelta giusta, ha il coraggio di ammettere di non essere la persona giusta per Tony, è tanto generosa da volere la felicità dell'uomo che ama anche a suo discapito e capisce che, da solo, Tony non avrebbe mai saputo prendere una decisione. In un certo senso è quasi più "mamma" che moglie, ed è per questo che non è la persona giusta per Tony: Tony deve crescere, non potrà sempre contare sugli altri perché prendano le decisioni per lui e, per fare questo, deve raggiungere Peter e avere il coraggio di buttarsi tutto alle spalle per amor suo.
Ed è bellissimo il momento in cui Tony, finalmente, bacia Peter all'aeroporto, davanti a tutti, per mostrare al mondo che non vuole più nascondersi ma vivere quell'amore alla luce del sole (avrei voluto vedere le facce di zia May e di Ned a quella scena! XD XD XD).
Una storia bellissima, piena di emozioni e di colpi di scena, con personaggi perfettamente IC e meravigliosamente resi. Sono felicissima di averti scoperta anche come scrittrice di Starker e quindi tornerò molto presto, sia a leggere altre Starker che a continuare le storie che ho iniziato a leggere. Il tuo profilo è uno scrigno di tesori!
Mi resta comunque un dubbio: se non fosse stato per Pepper, per la sua intelligenza e generosità, Tony sarebbe mai riuscito a prendere una decisione?
Meglio così, comunque, e mi hai emozionata moltissimo anche perché... forse tu non lo sai, ma nella mia long Yo contigo tu conmigo Tony e Pepper decidono di lasciarsi in un modo abbastanza simile, nel senso che si rendono conto di amarsi ma di volere cose diverse e quindi di restare buoni amici. E' interessante che entrambe abbiamo visto la stessa cosa nel loro rapporto, che resta comunque importante e bello!
Bravissima, come sempre mi incanti e mi emozioni!
Alla prossima... anzi, alle prossime! XD
Abby