Recensioni di Jolly J

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Once I was Real… - 04/08/15, ore 10:48
Capitolo 9: Cap. 9 - You know I make you wanna scream
Finalmente un tuo aggiornamento, ci voleva proprio ^^
In effetti, sì, abbiamo atteso parecchio, ma, almeno io, sono consapevole che la qualità ripaga sempre l'esasperazione nell'aspettare il prosieguo, quindi ci mancherebbe (la sessione estiva poi è sadica come cosa).
Un altro dettaglio che mi ha colpito nelle note, è stata la tua affermazione circa la trama, cioè che non è facile gestirla. Come darti torto: oltre alla comune difficoltà nell'inventare vicende coinvolgenti, hai scelto di trattare un personaggio molto complesso, per il quale scadere nell'OOC è un attimo, oltretutto. Ti confronti insomma con un gigante sotto tutti gli aspetti.
Ma veniamo al nuovo capitolo: davvero interessante e descrizioni, devo dire, accuratissime, calibrate nel dettaglio per non risultare prolisse e noiose, ma che invece ben proiettano lo spettatore nella medesima situazione vissuta da Virgily. La cosa che ho trovato completamente riuscita, è il riscontrare che ogni qualvolta parli di indolenzimento, mal di testa, freddo o caldo, ecc... riguardo la protagonista, mi sembra di provarne io stessa. Cioè riesci a trasferire lei sul lettore, creando quasi una simbiosi, una sovrapposizione attraverso sensazioni fisiche, ma anche emotive, e direi bene così, dato che siamo ai livelli di un qualsiasi romanzo vero e proprio. Inoltre, la tua capacità descrittiva comprende anche il ricreare un determinato contesto, nel dipingere un ambiente nell'immaginazione altrui: suoni, odori, colori e quant'altro. Tutto ciò per dire che, l'intero inizio del capitolo, pur non contenendo qualcosa di troppo significativo a livello d'azione, è da considerarsi un virtuosismo descrittivo, di cui mi complimento.
Colpo di scena col viscido Detective Collins/Harry Baker, fratello di Peter, dunque. Circa lui, devo menzionare la qualità dei dialoghi, per cui ci addentriamo quasi in territorio cinematografico: molto fluenti, spontanei e assolutamente verosimili.
E veniamo ora a due passaggi per me molto importanti: il momento in cui Virgily intuisce l'arrivo di Joker e si abbandona ad una risata liberatoria. Devo dire che mi ha colpita molto, perché oltre a risultare figurativamente d'impatto, espone bene una compatibilità col clown, forse (vorrei attendere per essere smentita o esserne sicura) lasciando già intuire una vena di follia presente nella ragazza stessa e che credo, nell'eventualità, andrà solamente a svilupparsi. Il secondo momento ad aver attirato la mia attenzione, è stato leggere del Joker che porta via Virgily, la quale sussurra le parole finali: la reazione del clown è forte, ma subito messa come a tacere, controllata, grazie ad un'autogiustificazione fornita. Sembra quasi come se per lui sia necessario giustificare continuamente il ricambiare quello strano e nuovo sentimento che prova verso la ragazza, ricordando a se stesso che lei gli somiglia, è come lui, perché sì, dev'essere matta, deve esserlo indubbiamente, per voler provare affetto nei confronti di un soggetto simile, quale lui è. Non riuscendo a spiegarsi il sentimento di Virgily, non credendosene degno, non credendo forse, persino, all'autenticità del sentimento stesso di lei (come dicevo, secondo il suo punto di vista, non può proprio essere, non razionalmente almeno), trova una spiegazione plausibile, che la renda simile a lui, compatibile, e si aggrappa a questa, l'unica che gli consenta probabilmente di restare con lei, pur mantenendolo in salvo da qualcosa che chiaramente lo spaventa e a cui non è avvezzo, che gli consenta sì di amarla, di starle accanto, ma comunque senza impegno (crede lui, a mio parere, perché è invece piuttosto ovvio come un sincero coinvolgimento emotivo sia in corso da tempo).
Sottile come cosa, molto, e di nuovo devo complimentarmi con te.
Ultime due cose: spero che qualcuno si sia ricordato di Laura alla fine (magari che la polizia, allertata dai colpi d'arma da fuoco sia poi giunta sul posto, se questo non è troppo isolato) e leggo nelle note che per Virgily questo è solo l'inizio, il che promette bene xD
Quindi, di nuovo complimenti, perché ci tengo a ribadire che questa è una storia di livello, anche per quanto riguarda ortografia, composizione narrativa e costruzione dei personaggi, oltre alla già citata capacità descrittiva, e detto questo, alla prossima ;)
Recensione alla storia Bad Romance - 30/12/14, ore 02:03
Capitolo 1: Bad Romance
Dunque, ho esplicitato più volte quanto tu sia brava a mio parere, ma i complimenti nel tuo caso non sono mai troppi, quindi diamoci dentro. Veramente bella: ottime descrizioni (tanto, che a momenti sembrava di vedere un film, soprattutto nella parte iniziale che mostra l'oca senza cervello che Robin si trascina dietro), introspezione molto approfondita (hai permesso al lettore di seguire passo dopo passo ogni pensiero di Robin, dall'imbarazzo, al più completo stato di grazia), scene memorabili (soprattutto quando Bane concede libero sfogo al protagonista tramite l'ausilio di una mano sulla bocca), una delicatezza che rende l'azione piacevole e mai volgare e persino cura nei dettagli, considerando la nota finale. A mio avviso hai colto pienamente modi di fare e indole dei personaggi, inoltre l'ambientazione era molto suggestiva e, intervallata ai momenti d'azione, creava quasi un crescendo che rendeva a sua volta la storia molto coinvolgente. Ho adorato il finale contente un implicito, futuro, sviluppo, ha davvero reso quel tocco necessario al tutto. Un Bane a tratti bestiale, ma molto sensuale, altri in cui invece si mostra tenero e appassionato, quasi timoroso. Direi che nulla manca all'appello e quindi come potrei sorvolare sui complimenti? Bravissima!
I dettagli che ho preferito: l'articolazione dei dialoghi (proprio tutti e in modo particolare il "si" in risposta a Robin quando lui domanda se la condizione di Bane sia dolorosa o meno) e quando tramite un solo sospiro Bane tradisce la tensione che provava fino ad un attimo fa, il che dice davvero tutto e funge quasi da chiave di lettura dell'intera storia.
Ottimo lavoro, che conservo meritatamente nella sezione delle storie da ricordare e per la cui lettura da parte mia, và un complimento anche all'ispirazione della committente, a questo punto ;)
 
Recensione alla storia Once I was Real… - 24/11/14, ore 01:14
Capitolo 8: Cap. 8 – Tell me who will make it out alive
Allora, capitolo molto... sentimentale. Forse, per un mio gusto personale e considerando anche l'indole del personaggio maschile, un po' troppo. E' ovvio che un cedimento da parte del Joker debba pur esserci, in modo che la protagonista riesca poi a comprenderlo e posizionarsi sulla sua stessa lunghezza d'onda (perché a giudicare da alcune risposte di Virgily, iniziative e reazioni, mi par di capire che sarà lei a sfociare nel mondo del clown e non il contrario, il che, sempre a mio parere, va benissimo, perché trovo il personaggio di Joker perfetto nel suo genere), tuttavia avrei forse ritenuto più tipico da parte sua una specie di "costrizione" per Virgily nell'affrontare, lì e in quel momento, di Jim. Cioè non ritengo Joker un uomo da "per favore", ma piuttosto, in alcuni momenti, una specie di ragazzino dispettoso che avanza pretese. Ora, è chiaro che questo, se osservato alla lettera, comporterebbe l'implicazione, da parte sua, di atteggiamenti che (in una storia pseudo-romantica, dove Joker è finalizzato ad apparire il "lui" della situazione) risulterebbero fuori luogo, se non addirittura disturbanti, ma comunque alcuni passaggi come "-So che non è un argomento che ami trattare, ma vorrei che tu sappia che se senti la necessità di parlarne…-" e "-Ovunque lui si trovi, sono certo che gli manchi-", non so, ma non li percepisco bene in linea col suo essere.
Oddio è anche vero che in quel momento parliamo di Jack e non Joker, però poi anche dopo, quando lui riassume i panni del clown e le rivela che andrà a sistemare le cose circa lo spiacevole incontro con i due brutti ceffi, ammette anche apertamente la natura del suo intento, ovvero proteggerla, e anche questo non lo intendo come un comportamento suo. Cioè il suo sentire per Virgily e le azioni in suo favore rendono perfettamente il loro scopo, in definitiva, vale a dire restituire un Joker col quale tutte vorrebbero avere a che fare e la totale immedesimazione nella protagonista da parte delle lettrici, però io personalmente avrei optato per un modo di agire più schivo, mistificatorio, pur lasciando certamente inalterato l'obiettivo finale, cioè l'unione dei due. Tutto questo dando per scontato ovviamente che lui soffra di un evidente complesso d'inferiorità circa la sfera umana e sentimentale rispetto a lei, cioè che sappia di non meritare qualcosa di incontaminato come Virgily, che sia insomma consapevole di essere quel che è: un reietto della società, introspettivamente mutilato da un passato indelebile. E penso di aver visto giusto, dato che in un capitolo precedente, se non ricordo male, ho letto un passaggio in cui Virgily lo bacia teneramente, facendolo sussultare dalla sorpresa: quindi, non aspettandosi un gesto tanto semplice e spontaneo, intendo che non si aspetti proprio nulla da lei e comunque non emozioni positive e soprattutto profonde. In definitiva ho quindi notato un accentuato cambio di registro tra quest’ultimo capitolo e i precedenti e non è che la cosa sia negativa, assolutamente, ma considerando il tono col quale la storia era partita, ora mi trovo vagamente disorientata. Comunque scrivo senza conoscere gli sviluppi futuri e ho espresso ora i miei dubbi perché incoraggiata dalle note dell’autrice, dove tra l’altro leggo che la storia assumerà tinte “assurde”, quindi magari il tutto è funzionale per altri, eventuali, snodi della trama. Dunque, attendo come sempre il prossimo aggiornamento, già ben introdotto all’azione dall’epilogo presente in questo capitolo.
Alla prossima! ;)
Recensione alla storia Once I was Real… - 04/08/14, ore 16:59
Capitolo 7: Cap. 7 – This is not what it is, only baby scars
Ma wooow!
Ci voleva proprio un tuo aggiornamento, considerato che, lo ammetto, iniziavo a non sperarci più. Ragion per cui sono super contenta delle tue rassicurazioni circa il non abbandonare questa storia, dato che ha un ottimo potenziale *-*
Dunque, il momentone l'ho trovato invece molto piacevole nella sua essenzialità, senza troppi giri di parole, fronzoli vari (assolutamente fuori luogo dato il tipo di relazione e dei soggetti che l'hanno intrapresa, infatti sono molto soddisfatta appunto dell'esclusione di uccellini, campanelle e così via), ma anzi pregno del giusto mix tra brama di possesso e affettuosa delicatezza per entrambi, anche se ovviamente filtrati dai rispettivi comportamenti. Cosa che tra l'altro a mio avviso trova anche una sua eco nel bivio che ora si presenta al clown: da una parte una relazione disturbante, in cui la protagonista viene risucchiata in una spirale di violenza e perdizione (un pò alla Harley Quinn per capirci), dall'altra una vita serena e amorosa in compagnia della ragazza, situazione che lo vedrebbe quindi abbracciare di nuovo una normale identità.
E ovviamente il concetto trova una sua validità a doppio senso: sarà Joker ad essere salvato e accettare in modo permanente il mondo di Virgily o sarà lei ad essere dannata e varcare allo stesso modo la soglia del caotico mondo del criminale?
Per ora entrambi hanno avuto un rispettivo assaggio delle due prospettive e le hanno gradite, dal momento che queste risvegliano parti introspettive e sopite dell'uno, come dell'altra. Tuttavia ho idea che la scelta, ammesso che sia possibile effettuarne una, si presenterà inevitabilmente ardua su entrambi i fronti per forza di cose.
Passo al momento in cui viene illustrato l'incontro tra il clown e la mamma di Virgily: mi ha colta completamente alla sprovvista, lo ammetto, e mi ha lasciata con un sorriso ebete per tutto il tempo xD Bella scena, mi è piaciuta molto, anche perché l'atteggiamento tenuto da Joker, pur potendo sembrare inizialmente poco conforme al suo carattere, lo definirei invece, proprio grazie all'imprevedibilità e alla smania di divertimento che lo definisce, plausibile e funzionale alla narrazione, poiché lascia intravedere alla protagonista come in lui ci sia altro rispetto alla facciata che il criminale ha abilmente costruito attorno a sé. Comunque beata questa ragazza, avessi presentato io un tipo con cicatrici del genere, non credo me la sarei cavata con sole due domande eh xD
Infine ottimo stile come sempre, scorrevole e deciso, mooolto coinvolgente (anche nella scena dedicata alla visita dei due agenti) e un Joker costruito con logica e sentimento.
Complimenti, alla prossima ;)
Recensione alla storia Affetto - 08/02/14, ore 11:57
Capitolo 1: Affetto
Rendo anch'io il mio omaggio a questo piccolo grande uomo lasciando una recensione.
Alfred è uno di quei perosnaggi che ho adorato sin da quando vedevo il cartone di Batman, poi ovviamente nella nuova trilogia è stato fatto un capolavoro di tale perfezione che credo sia davvero difficile rendere al meglio in futuro la sua figura.
Detto ciò passo alla tua flashfic, davvero molto intensa, profonda, ponderata e ben scritta. Sono felice che qualcuno abbia pensato di dedicare qualcosa ad Alfred, colui che resta sempre dietro le quinte, ma su cui in effetti poggia gran parte dell'essere del cavaliere oscuro. Secondo me hai saputo rendere molto bene i sentimenti di quel terribile momento in cui la morte di Bruce era data per certa: il senso del fallimento di fronte ai Signori Wayne, la rabbia data dall'impotenza, la frustrazione nei confronti di un uomo che ha messo da parte se stesso per una città ingrata con tutti, la disperazione per una perdita profondamente personale. Come hai giustamente sottolineato tu, Alfred ben prima dell'essere un semplice maggiordomo, funge praticamente da figura paterna per il nostro eroe.
Quindi i miei complimenti vanno a te per aver saputo cogliere tante sottili sfumature e avercele rese in uno scritto piacevole, scorrevole e molto intimo, brava! ;)